fervente. boccaccio, iii-5-22: e sanza fare alcun dimostramento, / con lui fuor
bandito volontariamente, non ci riportò quel fare del cortigiano ribenedetto. verga, 2-269:
, e io vi prometto di lasciarvi fare ogni tanto una girata nel bosco.
me venire in mente di consigliarti a fare istanza dopo, quando un concorso,
al bar non c'era nulla da fare... rigamonti seduto sopra uno
specie meridionale, che non ha niente da fare per i giovani, che non ha
. buonarroti il giovane, 9-653: fare alle pugna, urtar, sfrattare!
celia: cotesta baracca non istà ritta; fare una baracca, mandarla all'aria.
al figur. 2. figur. fare baldoria. panzini, ii-185: quel
deserta campagna; che ora si preferisce fare in cemento armato. e in caso di
e quando si scavava per fare i baracchini, venivano fuori gione
porsi all'olivi la mano come deve fare un gentiluomo quando si sente battuto al
bramante,... ed ecci paruto fare buona barata. = deverb.
procurano. barattare » tr. fare a cambio (di una cosa con
, o per chiasso, o per fare un cambio vantaggioso. carducci, i-1294
quello che per proprio officio si debba fare sanza prezzo: e vendesi così la giustizia
la ingiustizia; perché quello che si debba fare gratis e sanza prezzo, noi facciamo
prestare a usura,... a fare baratterie ne la signoria e nel comune
ero, / e questa profezia sapeva fare, / che quel vecchio malvagio barattiero
-dare in (a) baratto, fare a baratto: barattare.
mio e dalla mia terra, credendomi di fare qualche buon baratto a cambiar paese;
. graf, vi-1163: nulla da fare... / che meriti d'esser
chiamano alcuni la ristampa che sia dovuto fare di un foglio o di una parte di
/ e ti specchi nell'acqua per fare lieto il volto. levi, 1-19:
-far la barba di stoppa: fare un brutto tiro (a chi non
ora all'altra potevano accaparrarsi altri e fare la barba di stoppa a francesco domenico
lisciarsi il mento. è lecito ciò fare anche alle donne che pur non portano
-ant. far professione di barba: fare il barbiere. castiglione, 233:
e temuto, quando non può più fare paura. firenzuola, 531: ne
andò nell'orto; dove c'era da fare le fossette alle piante dei fagioli incannucciati
svegliava senza al mattino, era buono di fare 3 ore di strada per andar a
, come avemo detto, e a fare come uno barbacane a quelle cinque.
fatta, ma che si suole e devesi fare; o, in genere, il
con altre cose simili e che hanno che fare con le tenebre e col buio,
. il diavolo ha ben altro da fare! un barbagianni, un gufo è
plinio, che non dovette aver da fare altro quando le raccolse. 3
barbareschi. 4. locuz. fare del barbaresco: far saltare, volteggiare
: oibò; barbarie, da lasciarle fare al boia. carducci, ii-1-165: professori
45: io mi ingegnerò di non fare solecismi né barbarismi. bruno, 3-220:
] mentre dimorava in atene, nel fare a tutto il popolo afflitto un donativo
invidia al barbaro / e pensa di fare egli stesso quel dono così grande, /
e non hanno più nulla a che fare con l'amico socrate... la
quattro anni, e si compiaceva di fare sfoggio dei suoi dollari, del suo
il giuoco de'barberi, con accordarsi a fare, altri da barberesco, e altri
bagnare e al tuo rasoio; / non fare atti né viste con vimento di legno
. bacchelli, ii-71: mi misero a fare il garzone di una barbieria. il
da -ficere, forma di facete * fare '); cfr. sbarbificare (e
un boccone solo, poi ti farebbe anche fare delle figure barbine.
bartoli [alberti], 1-140: al fare questo lavoro [l'argine] lodarono
avuto dugento- cinquanta barbute, acciocché potessono fare maggiore guerra. storie pistoiesi, 328
mandare avanti, spingere la barca: fare andare avanti (per lo più con
. bartoli, xxix-1-182: il ciò fare sarebbe, quel che ben'avvisa il crisostomo
parendo loro un bello animale, pensarono fare un presente a detto lion lor vicino,
sopra neanco il panciotto, come dovrò fare a bardarlo del cinturone. pea, 5-154
. nievo, 15: voi non volete fare la vostra comparsa sopra un bel cavallo
. ariosto, 336: gli voglio fare vedere la maggiore bareria, la maggiore
, che di dio padre pietoso vuol fare bargello, ed assassino furioso, che faccia
era sicuro il paese, e massimamente in fare rapine, furti e altri non meno
. locuz. -aver segreti col bargello: fare la spia. pananti, i-117:
, i-117: là un sinedrio, là fare un capannello, / e aver de'
uno desco con non so che cose da fare o lattovari o savori in molle,
ho a ministrare spiriti e forze in fare que'tuo'zoccoli, e que'tuo'bariglioncini
, cercando di alzarsi da terra (fare a scaricabarile). -al figur.
che la nostra uni- versal moda di fare de'sonetti... voglia durar più
/ in mentre tu credessi avere a fare / con una pazza, io non
una pazza, io non avessi a fare / con un cattivo -eh sì! e'
. cecchi, 15-31: si chiama fare uno scrocchio o pigliar uno scrocchio,
se vuoli dire: « io lascio fare a'baroni miei, o a'famigliar miei
armato della croce e della lancia / fare il passaggio coi baroni ligi / su
iii-1-1016: o baronella, non mi fare inganno. pirandello, 6-463: mi disse
locuz. -far le barricate: sollevarsi, fare una sommossa, una rivoluzione.
. papini, 8-240: cosa fare? la risposta è già difficile per l'
e padroni. pea, 7-441: quel fare servile, tra lui e i suoi
, tr. e intr. rotolare, fare rotolare. = dal lat.
di carnovale, io sono in vena di fare il buffone, e di scriver delle
tritume, la rende adatta- tissima per fare forte presa colla calcina. bertola, 212
: vedete ora in turchia com'usan fare / quei gran bascià. berni, 101
che fugge di casa per andare a fare il pirata. un basco nero calzato
da basculla: cfr. fr. basculer fare come 1 la basculla
quale era detto in sostanza che per fare qualcosa che avesse base, noi di dentro
antiche. falconi, 1-18: sapere fare scaloni, biette, palanchini,.
; cascan da sé: com'ho a fare? » rispose quello. nievo,
questa tal forma... tu puoi fare buttare la detta imprenta di rame,
di metallo o bronzo figure grandi, fare nel principio una statua di terra tanto
-o si sarà buttato sul letto per fare un sonnellino -soggiunse un altro ridendo più
. indirizzarsi, volgersi; mettersi a fare, dedicarsi (con decisione, con passione
far l'oratore, si buttava a fare il legista. fagiuoli, 3-3-44: or
? bisogna che si butti / a fare il sordo. berchet, corte.,
, si buttò a corpo perso a fare il procuratore. nievo, 828:
in aria ogni cosa per darsi da fare, onde non guardarlo in faccia.
era venuto il giorno dopo a fare quattro chiacchiere, sprofondato nella gran poltrona
ogni anno è costumato per alcuni di fare, fu buttato in faccia che ciò
-buttarsi nel fuoco per qualcuno: fare qualunque sacrificio. manzoni, pr
quando doveva alzare la voce, per non fare stecca, spingeva in avanti il buzzo
pensione e che non avendo nulla da fare fanno la cabala, studiano la scienza negroman
cabalare, intr. { cabalo). fare cabale; raggirare, ordire trame ai
dei quali si compone in gran parte il fare dei dotti, dei letterati, delle
cabali?? are, intr. fare la cabala, studiare la cabala.
scalette interne, tanto che si poteva fare il bagno senza uscirne, come in
cabrare, intr. aeron. fare assumere al velivolo un assetto longitudinale per
; basta mo. varchi, v-52: fare le paroline è dar soie e caccabaldole
gr azzini, 4-198: cacalocchio! per fare cose da fanciulli e da bambini voi
. sacchetti, 144-16: vogliamo fare una cosa, che vi parrà forse
ritornare a vergheggiare, / come solea fare anticamente, / ché, s'i'non
pagine vogliono affettar la confidenza, e fare il cecco suda. cacatòa {
a una fabbrica dove s'usa di fare il ferro. folgore da san gimignano,
ora avvenne ch'e'si diliberò di fare un giuoco, overo caccia grandissima d'
persona si riserva il diritto esclusivo di fare la corte (o già legata da
. idem, 34-296: a che fare [i ragnateli] tesson le reti,
4-11: io, sperando di poter fare buona caccia, liberai 11 cane
, per gonfiar il metallo, e fare apparire nella piastra la prima bozza,
molto vlaccio, / quando il vo'fare. pietro ispano volgar., 2-60:
pigliare la signoria; ma o che fare non lo sapessono, o non potessono
t'eri cacciato? - ho avuto da fare, - rispose baba. 15.
di fuggire. -cacciarsi a fare una cosa: mettersi a farla d'
bar etti, 2-257: che hanno che fare colla lingua universale d'italia queste cacherie
gli atti, che io ho a fare stando di sopra, et ogni cacariuòla,
, conv., iii-vin-12: onde ciò fare ne comanda 10 libro de le quattro
che quella era un'occasione buona per fare un po'di caciara. =
avea, / e le ricotte a fare e i caciolini. carena, i-430:
secche, che in gargano san fare saporitissime, e cacicavalli da mangiare rosolati
ragione d'imitare una cosa sporca 0 fare un dicitore goffo, si framettono. b
ragione d'imitare una cosa sporca o fare un dicitore goffo, si framettono.
poter sotterrare li morti, bisogna fare al contrario di quello che si fa nella
: un malinconico, / legato al fare / e alla grammatica / della comare,
padre accusò il colpo con dignità senza fare commenti. ma vedevo che mentre annaffiava le
: la voce uscirà sempre terminata con fare ad ogni parola una certa cadenza, come
destra e ora a sinistra con un fare cadenzato che doveva essere molto persuasivo.
gocciolare sopra la tovaglia e di non fare qualch'altro errore; e ben spesso
, tratto da un folle desio di veder fare due valenti uomini che stimolò la curiosità
soltanto pregarle come tutti gli altri di fare in modo che venisse a lui la
speziali, e però mai no le fare. e se pur ne fossi richiesto,
, ma a cui nulla più si poteva fare che cedere. foscolo, 1-128
morte. 21. figur. fare fallimento. cattaneo, ii-2-163: nel
appetito loro giovenile cadeva di voler fare. idem, ii-214: e caddegli nel
c. dati, 4-135: per fare immortale la caducità de'miei scritti,
riunivano insieme in un vuoto retrobottega per fare ipotesi e piani sul modo più conveniente
dalla padrona in tale stato / da fare il cafaggiaio in pace e in guerra,
\ cafagnare, intr. ant. fare buche o formelle nel terreno (per
il loro caffè. -tutti cercan di fare quello che fanno gli altri. una volta
» disse linda. « vado a fare il caffè. guarda che ascolto ».
. -caffè filtro: macchinetta per fare il caffè. montale, 3-273
tutto ciò, essi hanno apparecchiato quanto può fare di bisogno ad una bottega di caffè
sali e impertinenze vili, / per fare i perspicaci e i ciceroni; /
chi sotto il letto. -non fare né pari né caffo: non venire a
comprensivo e non si riferisce a un fare speciale, ma allo stesso passare da
, ma allo stesso passare da un fare all'altro per sollievo della stanchezza cagionata
fallore ch'eo si l'ho cascion de fare: / hol voluto comportare, che
la quale l'uomo si ritrae di bene fare per lo dire degli uomini, e
, i-33: alcuno bene nel mondo fare non si può se da fontana d'
la sua persona sarebbe la cagione a fare, di vili uomini, gagliardi, e
temendo dei suoi baroni, trovò modo di fare infamare l'uno l'altro, e
avere de'denari per dispendare e per fare la guera. g. villani, 1-7
cagioni, e sotto ispezie di ben fare. boccaccio, dee., 4-2
elementi insieme... non potranno mai fare ch'io non sia quel che mi
eguale. 4. locuz. fare il cagnaccio: usare astuzia, per
69: la diroccata non si è potuta fare, perché vi è nel ballo,
qualche bel colore, però che volea fare una cioppa da barons. lo ritagliatore dice
. (cagnéggio). ant. fare il bravaccio, proferire minacce e ingiurie
viso dell'arme, si dicono cagneggiarla o fare il crudele. = »
atteggiamento risentito, irato, minaccioso; fare il volto arcigno, sospettoso. -disus.
uno sdrucciolo e smucciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. indi, afferratomi le
cianca di dietro a una cantonata vogliono fare lo stesso. panzini, ii-566:
scoiattoli, ber- tuccini e cagnuolini a fare aggiramenti, attucci e balletti con quella
, 7-149: quante riprensioni avevano dovuto fare alle monache e alle educande le madri
cianca di dietro a ima cantonata vogliono fare lo stesso. = acer,
ha mona caterina, / che per non fare i diavoli satolli / vuol che vi
4-51: correvano in quei momenti a fare il bagno, o giravano in caicio per
a. casotti, 1-115: la prega fare a cala- brache o a naso,
sapere bene che cosa si ha da fare. -stuzzicare i calabroni: suscitare contrasti,
il saladino, « non resta altro da fare che riparare la falla, e
diceva: -poverina, adesso vi vado a fare un zabaione. viani, 19-180:
è venuto; e quante mosse continua a fare dau'una parte, e dall'altra
, chi mai v'ha insegnato a fare cotesti pasticci? giusti, 2-27: così
tratto d'un folle desio di veder fare duo valenti uomini alle coltellate, e andando
avea dimostrato, propuosi nell'animo mio fare alla nostra varia e calamitosa materia comin-
avendo nessuno di loro facultà né di fare bene né di fare male all'altro.
facultà né di fare bene né di fare male all'altro. il che..
del pastello, quando si mozza per fare il pane, ma pigliasi il rocco della
vi raccomando. 2. locuz. fare qualcuno calandrino: dar a credere una
calò le brache, mostrando di voler fare un suo servizio corporale; laonde, veduto
, gridando disse: -che cosa vuoi tu fare, manigoldo? -non dici tu
si pretende troppo, quando si crede di fare una grazia lasciandosi amare, io calo
armata, per sapere con chi avessero a fare. manzoni, 305: incontro io
curiosità affannosa: sopravvivere al crollo, fare in tempo a conoscere il mondo di
: sempre più gli calava il da fare: di quello che prima faceva, puta
/ per rabbia e per invidia del ben fare. buzzati, 1-64: il richiamo
... e nell'artifizio di saper fare la cianchetta agli emuli loro, per
far ressa. -al figur.: fare premura, sollecitare. leggende di santi
procurare i fatti del compagno, di fare i suoi. = deverb.
3-102: avete un bel strillare e fare il diavolo per la casa. vostra nipote
-girare sulle calcagna: mutare opinione, fare voltafaccia. guerrazzi, ili-m: costui
, menando i calcagni, gli faceva fare, come faceva lui al suo cavallo.
anima senza la quale non si potrebbe fare il vacuo di dentro, dove ha
calcante, come deluso dalla scroccatrice a fare lo scrocco, raccomandò la sua sussistenza
di qualcuno: seguirne la traccia, fare lo stesso cammino. -al figur.
si dice. -calcare le scene: fare l'attore, recitare. fanzini
doni, 3-28: il popolo cominciò a fare una gran furia contro di me,
. non avea altra possanza, che di fare una leg- gier ammaccatura. monti,
diventar calcante, come deluso dalla scroccatrice a fare lo scrocco, raccomandò la sua sussistenza
ove essi sal gono per fare scoperta. d'annunzio, 11-867: le
lat. -ficare, da fasóre 4 fare '). calcificazióne, sf
tornato a predicare perché si aveva a fare la nuova signoria; e già ei
: dissi ben io che ci saria che fare / che tu voglia ora uscir de
allo scendere traboccò, in modo che fare un tombolo. vasari, ii-x29: ma
calcinata: varietà di calcare usata per fare calce; pietra da calcina. targioni
calcinare, termine alchimico, e vale fare a'metalli nel fornello quel medesimo che
un grado nella guardia civica] e fare la stanga di mezzo tra le prepotenze
in gola a fabio per poterlo far fare a tuo modo. lippi, 7-104:
noi poveri mondani, vi ritirate a fare una vita beata, e andate in
; e quando sopraggiungeva alcuno, a fare un altro viso e, quel ch'è
le maschere, o ire a fare al calcio. aretino, 8-173: io
che più gli era a grado di fare; e di questi suoi calchi io
tolerabile, che esercitarsi in un'arte o fare un mestieri, come i galant'uomini
di tirar le casse a sé, per fare il panno serrato faccian le tessitrici,
visto prima lavorare a servitori, e fare tante carrate di grano, tante di
studiata da mesi. 4. fare assegnamento, fondarsi, contare (su
fisica, ma nel calcolatore che non sa fare i conti giusti. leonardo del riccio
d'avvocatura, più volte ebbi a che fare con persone venute a visitarmi prima di
1-212: prende il sacco e va a fare il giro degli uffici per vuotare i
si rimette a chi ne'casi particolari vorrà fare simili calcolazioni. = voce
. calcùlus * sassolino, pietruzza per fare i conti', quindi 'computo, conto'(
, quanto 'patire di calcoli'... fare il calcolo: liberarsene, sgravarsene.
dove fa che stia sempre la predella da fare i tuoi fatti, et a posta
terminata la caldatura, si apre nel fare la 4 scea '. caldeggiare,
anno uno magazino... per fare l'esercizio del calderaio, cioè per fare
fare l'esercizio del calderaio, cioè per fare una fabbrica per digrossare e'rame,
una fabbrica per digrossare e'rame, per fare tre larghi d'oro in oro per
fredde cose tutte, / li posson fare legermente noia, / tant'è sottil la
ragionò della via che il conte dovesse fare, acciò si potesse di ponti,
quiete si sentivano fino dal palazzo pretorio fare i loro armoniosissimi versi di su per
ma a cui nulla più si poteva fare che cedere. giordani, ii-22: non
forma. il, mio desiderio è di fare qualche cosetta che abbia garbo; ma
poca importanza; essere mediocre. -non fare né caldo né freddo: non importare
: « è proprio questo il momento di fare sogni da collegiale! » borbottò con
per la qual cosa io non lasciai fare altrimenti fuoco, ma empiei quel mio stivale
-non sentire né caldo né freddo, non fare né caldo né freddo: non importare
non affliggere gli altri si mette a fare il bravo è come uno zoppo che
che cuoca un uovo. -battere, fare due chiodi a un caldo: prendere
villani, 10-83: essi sottilmente pensarono di fare disfare due chiovi a un caldo col
la casa in sul camino gli fece fare du chiodi ad un caldo, e due
cennini, 131: i tuoi colori puoi fare temperati con uovo; o vuoi,
: o che gli fusse fatto in prova fare, o che da sé lo
della portatrice vennero in luce, tanto da fare delle evoluzioni così rapide che accennavano a
-avere del calendario: non avere nulla da fare. g. m. cecchi,
cecchi, 15-36: aver del calendario a fare una cosa. calendario è quello che
, i-339: ma qual cosa potranno fare coloro che si danno a poetare in
tentar cose eseguibili poniamo per principio di fare le cose ad una ad una.
-riempire i calici, alzare i calici: fare un brindisi. bibbia volgar.,
nostri calicioni, / che v'insegnammo fare; / e'son de'vostri assai
diploidi e i pilei, e devi fare a tuo modo? ma guarda pur ch'
, iii-265: alle grotte [bisognerà] fare una volta doppia... piena
, grado o condizione, ardisca o presuma fare etiam su suoi beni e terreni propri
la fisionomia di un albero o per fare il ritratto di una zia. è un
delle bacche d'olmo] per far presto fare il callo ove si saldano le rotture
i calli sulla coscienza (anche: fare il callo alla coscienza): essere
tommaseo [s. v.]: fare il callo alla coscienza, al cuore
la corte, o di risolverne di fare altro mestiero che di servirla. leopardi,
diavolo, e se ne andò a fare il soldato senza tanti piagnistei, che
-non avere un callo: essere pronto a fare qualche cosa, senza alcuna esitazione.
ufficio, e le prediche non gli facevano fare il callo come le scimie.
le cose divine; e cominciollo a fare cherico, sanza sapere quasi leggere;
dura e callosa coscienza, che possono fare che male che vogliono sfacciatamente, senza
di fortunati viaggi e di tristi come suol fare quella gente quando è con la barca
tutto questo chiasso. ora si devono fare gli assessori nuovi, in cambio di padron
con noi, una sera: vogliamo fare tutta un'azione per combattere le speculazioni,
ribaldarle del mondo insieme, non avrien che fare con quelle dei mille volte furfanti
pascoli, 500: hai fretta di fare il tuo nido... / perché
de'sensi, poi che non hanno che fare ne la sua opera; né manco
l'affetto che nasce dalla coscienza di fare il bene, e co 'l calore che
in fusione. boccardo, 1-503: per fare questa determinazione [del potere calorifero d'
si sega per tempo, vi si può fare un'altra sementa o di fagioli o
risa. 5. locuz. fare il caloroso: dimostrarsi esuberante, giovanile
, allora sì che salta in capo di fare il caloroso. e sì che per
: m'è venuta un'idea: fare un dono ai soldati... una
. calumare, tr. marin. fare scorrere un cavo o una catena
. grano tenero, usato per fare una qualità di pane particolar
calvo. 5. locuz. -non fare qualcuno calvo d'un capello: non
far sonetti, i giovani imparassero a fare scarpe, o calze, o aghi
mai. silone, 5-94: non so fare nulla. se faccio la calza,
asciutto. -lavorare di calza: fare la calza. buzzati, 1-293:
carrucole: modo barbaro e antico di fare una cosa. g. m.
le carrucole / allora; oggi è altro fare. -scherz. e spreg. vai
. e spreg. vai, impara a fare la calza!: rimprovero rivolto alle
cui ripuliscono la casa, ma per fare un paragone più calzante, la gente di
gusci di noce. 4. fare scarpe, fabbricare calzature. del bene
12. intr. ant. fare calzature; essere adatto a fare scarpe
. fare calzature; essere adatto a fare scarpe, calze (pelli, stoffe,
si logori? i villani il sogliono fare, portanne i calzari in mano,
l'arte tua di cucire ciabatte e fare calzari *. fioravante, 59: montòvi
pensa tu stessi quali sono quelli, a fare per vii cosa ch'ella si sia
, che due piedi calzati si posson fare insieme. essi, che non han
che fugge di casa per andare a fare il pirata. un basco nero calzato
lat. -ficium (da facère 'fare '), sul modello di opificio,
7. locuz. -fare la calzetta: fare la calza; sferruzzare. g
era una nonna buona. -vai a fare la calzetta!: vai a fare la
a fare la calzetta!: vai a fare la calza (cfr. calza)
lat. -ficium (da facire 'fare '), sul modello di opificio,
pel licciamoli, e vorransi fare sponitori della scrittura santa. 2
in una determinata attività; darsi da fare con capacità ed energia. pavese
bisogno di trovare un comodo mezzo per fare di piazza in piazza 1 pagamenti,
principe debbe andare in persona, e fare lui l'offizio del capitano: la
cambieranno i programmi ». -rifl. fare il cambio, mettersi al posto di
non pare troppo ogni onore, che fare ci può, avvegnaché per verità mal
ambiente. -tanto per cambiare: per fare qualcosa di nuovo, per vedere una
-cambiare le mure, le scotte: fare in modo che ricevano il vento dal lato
7-1-9: non le dà l'animo fare apparire qualche scrittura cambiaria, qualche interesse
con un'altra. -avere, fare buon cambio: cambiare con vantaggio. -dare
uomini! lo cambio ogni die si può fare. certo nuova mer- catantia è
vergi, 3-90: ora si devono fare gli assessori nuovi, in cambio di
37: e co'detti danari cominciò a fare arte di lana, nella quale non
alcuna volta il giorno sola in camara fare alcune venie e dire alcune orazioni.
: [lo gran cane] hae fatto fare in questa città un palagio di marmo
il papa in camera, e volendo fare dare danari a uno, disse a messer
promesse a quelli di sogliano, come se fare voles- sono quello luogo loro camera o
quello luogo loro camera o ridotto, e fare certo chi dentro vi fosse..
, ii-222: leone x risoluto di far fare a s. maria di loreto l'
parte del tempo fosse stata impiegata per fare sorgere, avvampare e concludere questioni personali
fossero con li quali tu avessse a fare per alcuna cagione fa che sempre con loro
arte certa differenzia non ancor resoluta sopra al fare altanime de'cannoni da piè una parte
smontare, e fecegli la sua camera fare nel meno disagiato luogo della casa.
sua camerata. forteguerri, i-267: fare una sdraiata / su qualche prato,
palla dessi basso, in tal caso fare accostare un poco più li cannoni,
luogo riposto dove altri si ritira a fare i suoi agi. le sue comodità,
ciascun altro avrà fatto quello che di fare è tenuto, dee il sollecito mastro
cameriere, un giovanotto dal vestito e dal fare contadineschi. e. cecchi, 6-9
imperadore venisse ad ascesi, e volesse fare alcuno cittadino suo cavaliere o cameriere segreto
pace, ma non entra poi a « fare il testimonio quando marito e moglie fanno
suo officio del camarlingato bene e lealmente fare. capitoli della compagnia dei disciplinati di
velluti, 145: più volte il feci fare camarlingo de'signori della moneta. bisticci
luogo vicino alla poppa, da poter fare un camerotto o stanzino, che vi entrasse
ogni tipo di abito protettivo indossato per fare particolari lavori. pirandello, 7-260
o quattro o sette camicie): fare un grande sforzo, insistere faticosamente per
conoscere il debole di una persona e fare di lei ciò che si vuole.
e sopra i veli delle donne cominciò a fare le maggior croci che vi capeano.
la donna alquanto riposatasi, avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata
li lasciava dire, e continuava a fare i miei castelli in aria, tormentando con
camini di milano, che non ci so fare comparizione. c. bartoli, 1-155
è mai potuta appiccare la smania di fare il balordo e facchinesco mestiere dell'antiquario.
tra tante turpitudini, non avrò saputo fare come la mosca che cammina sulle immondezze
cavaliere francisi, cambiando, è costumato fare de continuo. 2. figur.
/ qual si fa danno del ben fare altrui. lorenzo de'medici, 64:
piano. 10. figur. fare progressi; crescere, aumentare (di
e sulla via fatta e su quella da fare. collodi, 19: l'
largo, ma dare un guizzo, e fare un saltellino all'in su, e
. -andare a un cammino: fare la stessa strada. -al figur.
: e la signora argia si profferse a fare a serafino una tazza della sua camomilla
è più atta alla campagna e a fare giornata, che allo espugnare e defendere terre
principe. -scorrere la campagna: fare scorrerie, saccheggiare. g. bentivoglio
in campagna. -tenersi in campagna: fare la guerra. -al figur.:
piano, lasciandosi trasportare, incominciò a fare le lodi del suo paese: in
festa di pentecoste egli sarebbe andato a fare una campagnata co'suoi parenti.
di bandiera descritti a piè, a fare compagnia al campaio. leggi di toscana,
. -comprare campane senza suono: fare cose inutili. bonichi, ix-299
. fagiuoli, 3-1-116: ma di fare il digiun delle campane / quotidie,
per voler far cosa eletta / fér lì fare una fontana, / può'fier far
corbacchione / che 'l gufo può ben fare, / storcersi e dimenare, / che
calcante, come deluso dalla scroccatrice a fare lo scrocco, raccomandò la sua sussistenza
, i-347: usava buonamico, per fare l'incarnato più facile, di campeggiare,
/ con due campioni, al cui fare, al cui dire / lo popol disviato
del quadro con un colore uniforme, fare il campo di una pittura; occupare
lància, che parea che avesse a fare una sua vendetta, tutta la scalcinò
, dicendo che per niente non si dovessi fare tal cosa, perché erano in sul
orsù, noi siamo qua in campo per fare una gran guerra e per vincere?
; possibilità, facoltà di dire o fare. -lasciare il campo libero, largo
- mettere, proporre in campo: fare oggetto di discussione, addurre argomenti,
: [mia madre] non ha potuto fare meglio che mettere in campo un altro
io arei il campo larghissimo da poter fare un bellissimo ragionamento in mia difesa. vasari
che la pittura non consiste solamente in fare uomini nudi, ma che ell'ha
scritta, e in ultimo ponendosi a fare di suo, rinfreschi di continuo 11
malmantile, 2-65: d'andare a fare un ballo in campo azzurro, vuol
fossa: per indicare che, dovendo fare fronte a debiti o aggravi, non
: se voi aveste tante feste fatte fare a'lavoratori che le vostre possessioni lavorano,
le vostre possessioni lavorano, quante faciavate fare a colui che il mio piccol campi-
uccidere in lingua vivente non si potrà fare mai. dossi, 253: aronne firmò
ha voluto raffigurarsi qua, ha voluto fare il suo ritratto; ma lasciamo andare che
sartore a la botega, e feceli fare una camura e uno bello vestito e
: diliberò il comune di firenze di far fare la gran pescaia in arno..
alcuni luoghi per mettervi l'uva per fare il vino. bibbia volgar.,
uno canale un poco largo, e non fare la verga molto grossa. garzoni,
9-263: tu apristi una cisterna, volesti fare delle tubature apposta, avevi studiato tu
, ruvida, irregolare, usata per fare sacchi, teli, ecc. (
tappezzeria del salotto. saba, 455: fare / che può un bambino in casa
. -ficium, deriv. da facere * fare '), sul modello di opificio
2. locuz. saltare il canapo: fare una scappata, passare i giusti limiti
per avviare il fuoco, ai piccini per fare le frecce. 2.
capace, a un caso, di fare una canata. 2. dimin
, gazzarra ', nella frase * fare un cancan '. panzini, iii-47:
la lingua sa dire e l'arte sa fare: tutte le dita sono alfabeti:
feciono, e che si mossono a fare in diversi e lunghi tempi, le
in questo processo frode, e facendo fare le carte false, che furono più di
: che pensate voi, cavalier, di fare, quando il mondo va sotto sopra
; ma coloro che hanno quel gusto di fare il male, ci mettono più diligenza
casa. non v'era più nulla da fare; un cancro lo mordeva al fegato
lui; e da questo si cominciorono a fare delle candele mozze. f. villani
non gocciolare sopra la tovaglia e di non fare qualch'altro errore. d. bartoli
. -anche: sopraffarlo, riuscire a fare qualcosa a suo dispetto. fagiuoli,
ciò, essi hanno apparecchiato quanto può fare di bisogno ad una bottega di caffè
dire che con sottilissime candeluzze si possa fare così belle e naturali imitazioni. déledda,
io a lavorar in tal bottega presi a fare certi candellieri per il vescovo di salamanca
carletti, 13: 11 simile fanno fare alli loro schiavi, li quali tutti nudi
quali si compone in gran parte il fare dei dotti, dei letterati, delle
che noi ci troviamo il nostro conto a fare questo mestiere. -servire per
: siano tenuti... di far fare le vigilie di queste feste con candelotti
parassero davanti gli amici, si fece fare un certificato e sparì. imbriani,
chi briga, chi si dà da fare per ottenere ciò che desidera (e
tirato da la fantasia che non può fare altro, perché ha sempre la fantasia determinata
de la vita che mi ha fatto fare ne verrebbe pietà ai cani.
, diatriontonpipereoni, ed altri nomi da fare spiritare i cani. -da far stomacare
, che esercitarsi in un'arte o fare un mestieri, come i galantuomini fanno.
acqua, che gli pareva maggiore. fare delle parole come i cani dell'acqua:
. -far l'erba ai cani: fare un lavoro inutile. pataffio, 3
segue in far buona cera, e fare i pasti golfi, ed io pappo per
-il cane abbaia alla luna: fare una cosa inutile, stolta, ridicola
davanzati, 1-36: cesare gli lasciava fare, perché non essendosene imbrattato, la
-rifare il letto ai cani: fare opera vana. pananti, i-25:
: il re ha un bello affaticarsi a fare dei conti e de'baroni, e
, 2-297: io devo andare a fare un'iniezione di canfora a un vecchio
quale speranza, credettero tempo opportuno a fare un movimento, e strumenti opportuni i
,... e volendolo fare cangiante, va'lavorando sopra l'oro
e quella tinta azzurra, gli fa fare un'acqua molto piacevole; e se bene
le api, più leggere, avevano da fare coi pistilli delle rose canine.
e svuotato: e se ne possono fare svariati oggetti (sostegni, graticci,
sattisfatto, perché abbiamo autorità di così fare, e a voi vale come se di
goldoni, v-382: caporale. fate fare a sei granatieri baionetta in canna.
. 19. ant. strumento per fare il clistere. a. f.
dice il venditore: « vuo'tu fare bene? attuffalo in una bigoncia d'
gesù! già, te lo vorrai fare alla moda? ». silone, 5-72
tutta povera in canna, cominciarono a fare spavento. sinisgalli, 6-149: aveva trascorso
palma del genere calamus: usato per fare mazze da passeggio, battipanni, sedie
cannaiòla2, sf. dial. bastone per fare la graticciata su cui metter le castagne
* levar la cannella ', desistere di fare una tal cosa: traslato dalla botte
, ché tutte queste cose concorrono a fare il color vario. garzoni, 1-325:
e per conseguente continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da
di grossi e lunghi cilindri, da fare asciutta, col sugo (e la
. - essere un diavolo nel canneto: fare un gran rumore, un'enorme confusione
delle pietre, delle quali si servono per fare i cannicchi, cioè foderare i
individuare la regione del cielo dove occorre fare l'osservazione astronomica. -cannocchiale distanziometrico:
667: la prima cosa che si deve fare, trovisi li sua sfiatatoi..
.. quello che prima in italia fare in molti giorni si soleva, da
che l'artiglierie di dentro non potevano più fare effetto alcuno. garzoni, 1-636:
, ultre a cento sacramenti me fece fare de secreto tenerlo, esso tremava com'
viti, per costruire la zampogna, per fare gabbie o altri oggetti); paglia
tenere in mano la canna, per fare i misuramenti che frequentemente occorrono, chiamanlo
.. prestavano il lor braccio a fare eseguire distrettamente le cose stabilite ne'canoni
: venendo di poi il dì seguente a fare il pontefice, fecieno pagolo, e
compiacergli del canonicato di pisa per poter fare certa commutazione a suo proposito, sia
e di teologia. e a ciò fare ordinarono ufficiali, e la moneta che bisognava
verga, 3-137: il meglio era fare come quelli che non fanno nulla,
umiliarsi, riconoscere il proprio errore, fare atto di sottomissione. = dal
di biada, egli ne fa fare molte canove d'ogne biade, come di
ritornarsene alle case e paese loro a fare il bruno, a piagnere, come
tessuto rado (usata per ricamarvi o fare tappeti, ecc.). arila
seco al delitto in crimenlese, / del fare a celidora sua cugina, / per
: che pensate voi, cavalier, di fare, quando il mondo va sotto sopra
un medesimo ritornello: « a ciò fare bisogna moneta *. 2. stor
ergasto solo senza alcuna cosa dire o fare, appiè di un albero, dimenticato di
motore non era più lui. cominciò a fare degli scherzi prima di asti. ci
quello che ognuno doveva avere e poteva fare, e mise in carta ogni cosa,
cavaliere capitalmente è punito, perché questo fare comandano le leggi. maestro alberto, 44
suo c'è mica per questo da fare a fidanza e da cantar vittoria. viso
portare la croce: non si possono fare due cose differenti nello stesso tempo.
cose più alla casalinga che non soglio fare con la penna, vedo, quanto
fani, ne'quali facilmente sarà da fare alcuno bene, che non passeranno di
essere vólto in ogni suo atto a fare tutte quelle cose s'appartengono a ogni
sacchetti, 144: ciascuna, per fare usanza prima, non posa e non
quando anco la sposa nella cantica volse fare una vaga comparazione della bellezza sua,
, amore, che m'hai fatto fare? '. stuparich, 5-49: cominciai
, 2-13: le cantine si deono fare sottoterra, rinchiuse, lontane da ogni
un palo, come dicono che si facesse fare ulisse, per istar duro al canto
migliore. aretino, ii-7: farei fare madrigali in sua laude, e dal tromboncino
senza arrivare a capire ciò che ha voluto fare. 5. suono (di
in orazione / e molti sacrifici facea fare, / pregando umilemente il lor macone /
i-665): vedi pur di fare una rastellata d'oche. ora il primo
m. villani, 3-72: feciono fare quattro leoni di macigno, e fecionli
le ruote come quelle che si suole fare nelle carra; e i mezzi di loro
cianca di dietro a una cantonata vogliono fare lo stesso. verga, 4-134:
-fare cantonata (un edificio): fare angolo. buonarroti il giovane, 9-24
, 4-38: questi poliziotti, stanchi di fare gli ubriachi e di buscarsi parolacce e
tradimento, che si conducono insieme a fare una cosa, e quando vegono il pericolo
all'opere de'letterati, il voglion fare a'libri de'cantonieri, de'ciurmatori
qualcosa o di qualcuno; dire e fare per scherzo. lorenzo de'medici,
chiede cosa, la quale non volemo fare, sogliamo dire: e'canzona. allegri
idem [tommaseo]: dirò che il fare ciò una volta in una canzone,
questa vita disgraziata, che mi tocca a fare. che si canzona! esser cervia
si butta in faccia a chi vuole fare cose dalla quale altri cerchi distoglierlo).
. -dire canzoni: scherzare; fare e dire per scherzo. varchi
ci chiede cosa la quale non volemo fare, sogliamo dire: e'canzona o c'
ordine a quello che abbiamo già a fare cominciato, quinci levatici, alquanto n'
così palese luogo dover cantare, il che fare non era usata, questa canzonetta cantò
: sai cantare qualche canzonetta? sai fare i salti e le capriole? sai mangiare
riunissino lor forza, anzi rabie, a fare tanto nocimento alli omini, quanto al
la concordia della città, non di fare un caos, che ci conduca tutti
. 4. che riesce a fare, che è suscettibile di ricevere;
sapevo capaci di qualunque cosa, da fare il bagno nudi a visitare le sette
più unito e manco impedito a fare el bene. = voce dotta
i quali cedendo e slargandosi, possono fare lo spazio di tanta capacità che sia
,... che significano intraprendere a fare checchessia senza considerazione, capacità e sperienza
per le loro donne che andavano a fare i bagni. quasimodo, 2-29: sempre
, i-117: là un sinedrio, là fare un capannello, / e aver de'
, che gli paiono più pronti a fare. dice esser necessario che qualcheduno salga
3-1 (274) che abbiam noi a fare se non a pigliarlo per mano e
bozzolo. 3. locuz. fare il bue alla capannùccia: fingere di
, e giuochi e vanità, fece fare uno capannùccio in su la piazza di
s'intestò con caparbietà sorniona a voler fare, vagamente, il letterato, e
capàrbio, agg. che vuol fare a modo suo, che non sente
e non se possa qui aver niente che fare il nostro cappare (volgarmente capare)
. gozzi, 4-267: « può fare il ciel » éoggiungea la bizzarra / fuori
inorridire. -far rizzare i capelli: fare inorridire. boccaccio, dee.,
la quale a noi sarebbe una crudeltà da fare accapricciare li capelli, e loro fanno
anno passato quando io mi risolvetti di fare questo viaggio... sono accadute
le idee per i capelli, come sogliono fare molti filosofi settentrionali, ma di mirarle
-toccare, togliere, torcere un capello: fare un minimo male, un danno insignificante
-più spesso in frasi negative: non fare il minimo male. angiolieri, 33-9
degli anfiteatri a pompei o pozzuoli; fare echeggiare paurosamente di risa le grotte di
. latin. prendere, afferrare, fare prigioniero, catturare. dante,
invenzioni delle diverse bizzarrie che si possono fare con l'acqua, quando che questa
lui per ciò portato, faccendo vista di fare carezze a ciuriaci, gli gittò alla
tirò sì che ciuriaci niuno romore potè fare. cantari cavallereschi, 21: guglielmo
che voleva, la notte sequente, fare morire; e quella listra messe sotto
si dispone in fin di vita a fare penitenza. magalotti, i-19: si
rispetto almeno all'operazioni che elle devono fare, penetrando nei minimi e men che
ragione capere vergogna, però che non debboro fare cosa di che e's'abbiano a
capo, / stettero immobili senza a lui fare parola o domanda. / bene egli
, 1-49: quanta strada hanno dovuto fare, poveri contadini! portano ancora i segni
capitali. cattaneo, ii-2-163: era necessario fare un debito equivalente alla metà in circa
potrebbe in dieci o in quindici anni fare un capitale da viverne. carletti, 47
sia breve, pure a chi sa fare capitale del tempo e non lo consumare vanamente
sollecito e risoluto gli comparisce mirabilmente el fare. f. d'ambra, 24:
: hanno per usanza in francia di fare grandissimo capitale d'una lite che lor
giovane, di cui lo zio cortese disegnò fare capitale. giusti, v-85: quando
quasi al vivere giornaliero, potè difficilmente fare acquisto di ricchezza capitale. 8.
altrui. settembrini, 1-147: chiedeva di fare la ferrovia per le puglie, e
cavaliere capitalmente è punito, perché questo fare comandano le leggi. machiavelli, 344:
quando sono male pagati, è non fare rassegna e valersi nel numero. aretino,
lui ch'andassono a sangimignano, e senza fare alcuno danno, o atto di guerra
guerra, e dièlli piena libertà di fare e di disfare ciò che a lui
antica consuetudine soleano grandi congregazioni di ladroni fare, i quali sotto loro capitani conturbavano
raunare lo consillio de la conpagnia e fare sindico per la conpagnia. capitoli della
a una fabbrica dove s'usa di fare il ferro. simintendi [ovidio],
, disse la marchesa, come suol fare ogni mattina, e toccasse anche a voi
essere fortunato in una data occasione; fare o non fare una buona fine.
una data occasione; fare o non fare una buona fine. -capitar male (una
certaldo, 253: mai non fare niuna mercatanzia che 'l tuo comune vieti
fortuna, si eran dati un da fare affannoso. 5. accadere,
ognuno... è in grado di fare sfoggio, quando capita, d'
eran suffulti. palladio, 1-16: per fare il capitello si divide il piede della
cipiglio del signore assoluto aveva in fondo il fare vacillante e contrito d'un generale che
accordo elessero per ottimo rimedio col conte fare nuovo contratto; per lo quale contratto
guicciardini, 80: la deliberazione di fare la guerra, poi che si intese
potesse ridomandare le cose perdute, ma fare guerra a qualunque lo acquisto di quelle impedisse
lorenxino, 210: non lo poteva fare in alcun modo, essendosi, ne'
istoria itinerale, di cui avrei voluto fare un capitolo se tanto mi fusse avanzato
tu m'intendi, che gli fan fare ciò che vogliono, s'intabaccano di
-tener capitolo a se stesso: fare l'esame di coscienza. s
cadere con il capo all'ingiù, fare un capitombolo. foscolo, v-51:
se n'era fidato e doveva poi fare grandi esercizi d'equilibrio per non capitombolare
in rovina. 3. ant. fare capriole. salvini, 16-463: cappita
uno sdrucciolo e smocciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. lippi, 7-20
chioma dell'albero così potato: fare capitozza; potare a capitozza.
, 2-204: tu se'nato a fare il bracco, / il giannizzero, il
34-171: sol che non si voglia fare di proprio capo... una
di ridurlo, questo consisteva nel lasciarlo fare di suo capo. b. croce,
con ogni autorità, e che e'potesse fare e disfare quel che v'era,
benché tra loro fussi qualche capo da fare alterazione, tamen dua cose gli ha tenuti
di semana, / con instrumenti mattinata fare. m. villani, 1-29: il
in sì fatta guisa il desiderio di poterne fare delle più accurate, sì intorno alla
artefice bene spesso non li può tutti fare perfettamente. g. m. cecchi,
letterato non dee sempre ad ogni domanda fare risposta. parini, 580: venghiamo ora
di sale nella biada, per fargli fare una bevuta d'acqua d'una trentina
guardano me con pietà, che non so fare complimenti alle signore, e passo daccanto
su la vera via, conviene poi fare da capo il sentiero errato. verga,
giornata non aveva una sola cosa da fare. giusti, i-218: una certa
ora così facilmente quel che io dovevo fare allora, se si fussono trovati in su
del capo coda e della coda capo: fare dietro-front. algarotti, 2-265:
(una nave). -fare capo, fare capo di sé in un luogo:
, cioè confondimento della poesia col pratico fare e col pratico-passionale piacere, è la natura
dipoi, per essere tante e ciascuna fare capo da per sé, le loro provvisioni
le loro provvisioni, quando le vogliono fare, sono tarde e non di quella utilità
e torna tosto, poiché ho deliberato fare questa investita, però che messer comes
estinguere quel fuoco. -farsi capo di fare una cosa: prendere l'iniziativa di
che, secondo lui, prende a fare la voce ne'ritorni dell'eco. egli
, col frastuono). -anche: fare innamorare follemente; darla a intendere,
lo jnerita, non ne è riconoscente; fare cose vane (cfr. asino)
di levarsi di capo, e di fare altri segni di reverenza. -levare
1-2-436: il medesimo si tomi a fare quando sarà entrata [l'uva] in
uscire di casa per pochi istanti; fare una brevissima passeggiata. giusti
capo. -non trovarsi capo a fare { da fare) qualcosa: non
-non trovarsi capo a fare { da fare) qualcosa: non aver voglia di
il capo, vossignoria; e vi fa fare una bella figura. -scoprirsi il
sassetti, 293: che volete voi fare? andremo invecchiando, e ci
che non posso vedere com'io potessi fare questa pugna, sicché a buon capo
quasi disperati e non sapevano più che fare. caro, 12-i-16: se dio
ci vuole gran forza di braccia da fare alle pugna come s'usa in inghilterra
acciò che nullo mai s'awezzi a fare simili cose, dicendo: « cosa
l'uscio e il muro o di fare una scappellata alle croci e agli stendardi,
capolino. 2. locuz. fare capolino: sporgere la testa, affacciarsi
carbone una minaccia sul mimo, nel fare a caponascondi colle spie. beltramelli, i-383
mette in capo alle pagine de'fare a caponascondere { fare a caponascondi):
pagine de'fare a caponascondere { fare a caponascondi): giolibri.
a questa guardia, per voglia di fare d'arme, i caporali de'masnadieri del
, e aveva imparato così a, fare il medico. -caporale di giornata:
un'altra bandiera, sta tentando di fare un po'di silenzio per arringare i
la quale risposta pare, che debbano fare consiglio generale, e poi debbono venire a
lingue gli hanno detto che ei vada a fare il capotamburo, ma egli duro;
stessi. 5. ant. fare dietro-front. carani, 1-48: piegar
grandi conoscenze, senza grandi risorse, fare lo sdegnoso con una donna come lisa
e vi ricorda, che gli facciate fare le fiamme di fuoco, appiè del
cappanèllo; che se io l'avessi a fare, io farei: « u,
primo [era] nato fatto per fare il cappa nera d'un patrizio di
nella provincia di romagna per cappare e fare elezione di uomini atti all'arme. canti
non se possa qui aver niente che fare il nostro cappare (volgarmente capare),
nella tua possessione tanta uva da poter fare una cappata simile per farne una dozzina
i più potenti, perché sanza loro fare non si potea. g. villani,
di sue strane maniere solea dire, fare sé come il maestro di cappella,
, che ci deve essere dicerto a fare il maestro di cappella. 6
coppellaceli?: dare una sgridata, fare una ramanzina. varchi, v-45:
varchi, v-45: però diremo che fare un cappellaccio o vero cappello (
7. ant. fare cappellaccio: lanciare male la trottola,
della persona e dell'abito hanno che fare molto con mercurio, avendo loro cappelletti,
il quale s'era proposto: di fare una visitina di quindici minuti, al
. -prendere cappello: offendersi, fare il broncio. d'azeglio, 1-93
-andare col cappello in giro; fare il giro col cappello: fare la
; fare il giro col cappello: fare la questua, porgendo il cappello rovesciato
-cavarsi, levarsi il cappello, fare il cappello, fare di cappello,
il cappello, fare il cappello, fare di cappello, portarsi la mano al cappello
voglionsi torre bucce di canne, e fare cappelli alle vette delle piante, sicché
318: benché questo cappello ci abbia che fare quanto pilato nel credo, ce lo
ecco di qua erminio che m'ha a fare un cappello perch'io non ho fatto
dell'impegno, noi richiamati a non fare la figura di cappelloni.
ed in lungo, quanto si vogli fare il cappereto. càpperi [cappe)
nell'aceto fortissimo, come sanno ben fare alcuni in toscana. soderini, ii-103
sono imbanditi molti capponi (e si suole fare in campagna, per festeggiare qualche
-far venire la pelle di cappone: fare accapponare la pelle, far rabbrividire.
'. dal francese capoter, o * fare capote ', detto del *
vincere per cappotto; dare cappotto; fare cappotto). tommaseo [s.
'senza far punto; dare o fare cappotto: vincere senza che l'avversario
abbassando la faccia, decisa a non fare nulla per essere notata. =
donna di sua madre le aveva fatto fare un cappuccetto rosso. barilli, 6-89:
sotto sieno lavorati e cuciti, come fare si suole nell'estreme parti degli vostri
e vivace fioritura, e coltivata per fare bordure di aiuole nelle varietà nane,
più digno. -cavarsi il cappuccio, fare riverenza di cappuccio: in segno di
capo umilmente a ciascuno comandamento, e fare debita riverenzia di cappuccio. ariosto,
cecchi, 25-10: ma si può / fare in mo', da salvar la capra
. bar etti, 1-53: che diavolo fare in una congiuntura di tanto momento?
carbone una minaccia sul muro, nel fare a caponascondi colle spie, e ciò era
2. pelle di capretto (usata per fare cartapecora, scarpe, guanti, borse
caprìcciare, intr. (caprìccio). fare capricci, scapricciarsi.
che sia punto bella e che sappia fare qualche cosa. lancellotti, xxiv-
di ridurlo, questo consisteva nel lasciarlo fare di suo capo. pavese, 6-320
che la pittura non consiste solamente in fare uomini nudi, ma che ell'ha
gliare qualche mio capriccio. sta a lei fare di cose belle. 10 debbo esser
suo individuo, parve propio si proponesse di fare ima e per le strane parole
, di sudor gelato -fare i capricci: fare le bizze (un bambino, /
veda che bisognava sentire, non fare passi sbagliati, tener ragione;
[pinocchio] che i ragazzi che vogliono fare di loro capriccio prima o poi se
invaghito; provare il desiderio improvviso di fare qualcosa, venire il ghiribizzo. berni
11-66: entrò bramante in capriccio di fare in belvedere, in un fregio, nella
della morta -fare i propri capricci: fare i propri comodi, soddisfare tutte le
e a tutti insieme, carico di fare copiare le stanze del signor mario.
nel locale, e si misero a fare i prepotenti: lello ordinò le cozze alla
tali al certo non l'averebbe sapute fare tito, né quanti ballerini sono al
dalla tavola dove stava disteso e principiò a fare mille sgambetti e mille capriole. nievo
corpic- ciuolo ben tornito e gli facevano fare le più gran capriole, i più
si vede sullo schermo una vecchia signora fare una capriola all'indietro -e il fuggi fuggi
comincia un arco [del ponte] a fare una capriola. palazzeschi, 3-289:
aria rapidamente le posizioni dei piedi: fare, spiccare, tagliare, trinciare capriole
son tali che, per arrivare a saper fare una riverenza, bisogna andare alla scuola
appena l'incarico di collettore sindacale. ma fare la capriola, non posso.
capriolare, intr. { capriòlo). fare capriole. -anche al figur
caprioleggiare, intr. (caprioléggio). fare capriole. frocchia [accademia]:
al suo bastone allappante, un certo fare bricconcello di pantaloni di mozzo in franchigia
caprugginare, tr. (caprùggino). fare le ca- pruggini. caprugginatóio,
di pialla leggermente ricurva) usato per fare le capruggini. carena,
cui si cerca di indurre altri a fare un testamento a proprio favore.
: cosa crede lei, che io voglia fare da carabiniere alla società? =
perché sono cose calde e ventose, farebbono fare vela a una caracca genovese. ariosto
mesi di continuata navigazione, prendono a fare una carriera di quindici o più miglia
caracollare, intr. (caracòllo). fare caracolli, volteggiare con piccoli salti (
il più anziano. 3. fare evoluzioni tattiche (con la cavalleria),
tondo e mezzo tondo che si fa fare al cavallo cambiando di mano. dizionario militare
note al malmantile, 1-422: diciamo fare un caracollo per intendere una girala.
seppe il meglio, s'ingegnò di fare che il suo amore fosse da la giovane
2. locuz. ant. fare la caraffa: forma di divinazione che
donne maliarde e streghe... sappiano fare diversi incantesimi per ritrovare cose perdute e
loro intenti: e fra questi incantesimi fare lo staccio, o il pentolino,
tommaseo [s. v.]: fare un carambólo, tirare un carambolo:
s. v.]: quando nel fare il chiasso, per lo più tra
li quore ', * fare rapprendere col freddo ': forse dal lat
possano essere letti da chi ha da fare con esse come azionisti, caratisti, clienti
per questo o per quello degli stampatori volli fare una prova dei caratteri, e proti
la solita furberia delle donne, avrebbe potuto fare della maldicenza in mia presenza senza ch'
. 20. locuz. -essere, fare, rappresentare, conservarsi in carattere:
l'orgoglio e la violenza vengono a fare, per così dire, il decoro particolare
= lat. carbonaria 'fornace per fare il carbone '. carbonàio (
femminile -a). chi lavora a fare il carbone nelle carbonaie; chi vende
io non so vedere che utile possa fare a v. sig. illustrissima il bere
piace più a questo modo; lasciatemi fare! » rimbeccò la povera scema. e
così palese luogo dover cantare, il che fare non era usata, questa canzonetta
ti voglio mostrare in che forma de'fare i carboni da disegnare. abbi qualche bastone
11. carta carbone: per fare copie di manoscritti o dattiloscritti (cfr
, un marciume! nemmeno buona per fare la carbonella! 2. brace
automobile sconquassata che, se riusciva a fare quaranta chilometri in un'ora, era
carcere, apponendomi, secondo il modo di fare delle strat- tagemme spagnole, che per
l'attaccarvi fuoco, finito che hanno di fare tutti i lor frutti, aggiungendovi paglia
noi in toscana adoperiamo il fiore per fare apprendere il latte. targioni tozzetti,
del mondo, gridando che gli facevano fare qualche sproposito, santo dio! c.
cennini, 104: e se volessi fare alcun disvariato pesce, cardalo d'alcune
dante conv., iii-vm-12: onde ciò fare ne comanda lo libro de le quattro
leggere, volendo il detto cardinale di lui fare qualche cosa, gli fece fare una
lui fare qualche cosa, gli fece fare una supplicazione per impetrare alcuno beneficio dal
, comunemente si rispondessi essere contenti di fare la lega generale con riservo nondimeno della
, che noi adoperiamo in toscana per fare apprendere il latte, in vece di caglio
il ragazzo con un bastone si divertiva a fare strage di certi cardi coi fioccosi fiori
per la qual cosa io non lasciai fare altrimenti fuoco, ma empie'quel mio stivale
i quali si carda la lana col fare scorrere l'una sull'altra le due parti
iii-750: m'è venuta un'idea: fare un dono ai soldati. una specie
abbi sempre a mente, se 'l puoi fare, di fornire la casa di grano
roma carestia di donne, ordinò di fare una bellissima festa. andrea da barberino
grande de vascelli che siano atti a fare viaggi lunghi. buommattei, 227: ha
seconda dei casi. -locuz. fare carestia di qualcosa: lesinare, concedere
con parsimonia, facendosi pregare. - fare carestia di sé: rendersi prezioso, farsi
colmare di affettuose attenzioni. -anche: fare moine, lusingare. -carezza d'
disse la donna: « non ti bisogna fare queste carezze, che io so bene
: il cane... cominciò a fare grandi carezze con la coda. marsili
el mento? io non sono usa a fare carezze a'mariti d'altri.
. bontempelli, 8-33: si chinò a fare una lunga carezza sul collo morbido del
, che due piedi calzati si posson fare insieme. essi, che non han
da giù, hanno il costume di fare il solletico a'muri, e vi
e il poco fondamento che posso fare sulla generosità dei miei fratelli.
trattare affettuosamente e con riguardo; fare dimostrazioni di stima e di affetto; festeggiare
2. lisciare affettuosamente con la mano, fare carezze, accarezzare. g.
confidente, affettuoso, ma non posso fare a meno di dirti che non sempre
/ a questo nostro giuoco [di fare a'sassi], / e se carica
ciascun caricava / con ciò che a fare oste bisognava. de rosa, v-593-102:
uno de'maggiori disordini che si possa fare in questo medicamento... è il
di rosato, disegnando quel che io potessi fare contra di lui, presi un mio
.. non avea altra possanza che di fare una leggier'ammaccatura. cattaneo, iii-4-91
giove con napoleone, ciò non dovevasi fare per non caricar troppo la lode,
passatempo. 17. assalire, fare impeto. ariosto, 40-8: da'
21. ant. caricarla: fare una burla. ariosto, iv-65:
altri amminnicoli, si può arrivare a fare un bel ritratto anche di una persona
di questa sorte foglie e'se ne usa fare di quelle accese di colore, tanto
possano accostarsi direttamente alle calate, e fare le operazioni di carico e scarico, senza
peggiorare ogni dì, non credo potere fare meglio che fare a modo d'altri
dì, non credo potere fare meglio che fare a modo d'altri, e volessi
ragazzacci, che, per non saper che fare, s'innamorano, voglion maritarsi,
-mettere a carico, dar carico, fare carico: attribuire a colpa, imputare
dato a me, che lo lasso fare. p. del rosso, 1-1-142:
è lo sforzo che hanno esse da fare, secondo il più o il meno del
la glossolalia, il potere di fare miracoli) concessa da dio a
. vasari, ii-142: né mancò raffaello fare il medesimo nella figura di s.
: la legge morale serve a non fare del male a noi, non a risparmiarlo
iddio molto per bene; e maggiormente a fare seppellire i poveri abbandonati è grande limosina
., 1-3: maggiore carità non può fare uomo, che dare la sua anima
caritevole compagnia non era però licito di fare ciò per li fiorentini. fiore,
tradimento del suo sangue, avendogli fidati fare di essa società; e il secondo insegnerebbe
l'incombenza di terminare di dire o fare ciò che non si è concluso personalmente.
numerosi; i fusti vengono usati per fare bastoni da passeggio e le fibre delle
serve nella pittura ad acquerello, per fare belletti, cosmetici e vernici per le
la meglio è starsene nelle file, fare la sua brava sentinella, la sua
colorito. vasari, i-131: nel fare ritratti di naturale di mezzo rilievo,
« or veggiamo s'io serò presto a fare un testamento come ser nigi *.
mi chiamo. -che avete voi a fare con messer tommaso pegolotti padron di quella
la vedea, lei avrebbe creduto ciò fare per più non curarsene, dove come
. baretti, 3-348: ti sanno fare de'piattellini molto ghiotti cogli erbami acconci
. la qual cosa si conviene pur fare da coloro, che imprendono a fare penitenza
pur fare da coloro, che imprendono a fare penitenza; a'quali conviene patire ancora
che ti dài nelle mani degli uomini a fare strazio, scherni e scempio delle carni
due li fa abbracciare / e felli fare insieme colazione / e pane e vino e
che mi porti, mi fa sforzare a fare ciò che domandi; fa'd'avere
: oibò; barbarie, da lasciarle fare al boia. [ediz. 1827 (
così sformatamente grasso, che fu bisogno fare uno scavato nella tavola a cui mangiava
le carni tirono; io non posso fare non mi risenta, quando 10 me
prima. per me il contadino deve fare il contadino, e il padrone il padrone
caro carnis 'carne 'e facète 1 fare '). carneficina (carni,
chi ha veduto i putti il carnovale / fare a firenze in una strada a'sassi
tempo andare a prendere aria, e fare un po'di villeggiatura in citerà.
immascherare da beglierbei in questo carnovale, per fare quattro ciance con essa ogni qualvolta il
bruttamente in perati in genere per fare una colla molto tenace carnovaleschi tripudi
, quella mia smania ridicola di voler fare il faceto e lo spiritoso, malgrado
di giudizio, che si richiede per fare lo spiritoso e il faceto. leopardi,
). vasari, iii-410: fece fare [a michelangelo]... una
laudabile: e questo non si può fare nel dono se 'l dono per transmutazione
ma certo non è cosa veruna da fare più agevole, che amare e tenere grandemente
ben di lui, / e per fare a colui / discreder ciò che dice.
certo ». « caro voi, volete fare un processo ai morti? così com'
ché, per fuggirla, son renduto a fare / l'arte disgraziata de l'usurare
abbi sempre a mente, se 'l puoi fare, di fornire la casa di grano
sorsi e a riprese, per non fare la testa come un tamburlano, cosa
8-7 (275): videro lo scolare fare su per la neve una carola trita
per simil. e scherz. scuotersi, fare balzi (per reagire al freddo,
cavalieri di s. stefano, del 'fare il servizio marittimo 'al quale sono
s. v.]: bisogna fare un po'di carovana per impratichirsi in certi
la prima cosa che si attentava a fare era quella di muovere, in carovana
di navi vi sono, che possano fare / navi coperte di tolda, che
e con le mani, sì come sogliono fare i bambini che ancora non si reggono
e con le mani, sì come sogliono fare i bambini che ancora non si reggono
, menando i calcagni, gli faceva fare, come faceva lui al suo cavallo.
temperare e piegare i carri son veduti fare i carradori. livio volgar, ii-1-75:
mai visto prima lavorare a servitori, e fare tante carrate di grano, tante di
sentieri. 4. intr. fare trasporti col carro. buonarroti il giovane
i. nelli, 6-2-2: come fare a rimettere adesso in carreggiata costei,
colono] ha pure l'obbligo di fare le carreggiature ordinarie sia per le riparazioni del
che direbbe ella di chi volesse far fare il corriere alla testuggine e mettesse
confusione quello che si potesse o dovesse fare. ariosto, 16-31: i carriaggi e
fatica a muovere uno campo che a fare la tale cosa », disse benissimo:
de'francesi, era già volto per fare un'altra carriera, ma ritraendo da
sei mesi di continuata navigazione, prendono a fare una carriera di quindici o più mila
di quegli animali che si davano da fare in quel rovinio della guerra, forse un
correre la giostra. similmente diciamo: fare una carriera. 8. figur
. 10. locuz. — fare carriera: avanzare nella professione, in
ii-136: il pipozzi lo accusò di voler fare car riera, da aguzzino
i-1323: [una comparazione] si può fare delle operazioni e intenzioni e desiderii e
. chi ha una smodata ambizione di fare carriera. = deriv. da
. lorini, 117: si dee fare una lista de'legnami, ferramenti e
; il carro tira il bue: fare prima quel che bisognerebbe far dopo;
mettereste sulle spalle un feudo, a lasciarvi fare. -pigliare la lepre col carro
21. prov. -chi sa fare il carro lo sa disfare: chi
; questa festa non si ha da fare senza me. varchi, i8-i-i79: avendo
quel proverbio usato, che chi sa fare il carro lo sa disfare, venuto loro
quattro cavalli di schiena ebbero un bel che fare a trascinar sul ciottolato il pesante convoglio
noi poveri mondani, vi ritirate a fare una vita beata, e andate in
sentire se c'era qualche viaggio da fare. = deriv. da carrozza
coloro che hanno ghinee abbastanza da farsi fare de'carrozzini matematicamente molli e dondolanti!
i calzoni) con le carrucole: fare le cose con semplicità estrema, in
le carrucole / allora! oggi è altro fare. chi non abita / gran case
legno dentro, e di quella buccia da fare carte, come di bambagia,
stato. papini, 8-116: si voleva fare un giornale assolutamente diverso dagli altri e
. comisso, 7-119: si diverte a fare plastici e a ricamare progetti sulle
ma nelle carte profane s'ha a fare altrimenti e sopra tutto quando traducesi in
151: assicurandovi, quanto per carta fare si possa, che, se io
segretario comunale, per chiedergli come dovevano fare per pagare il debito, senza che
. s'egli è notaio, non può fare carta; e se egli la fa
certaldo, 245: sempre quando fai fare alcuna carta, abbi uno tuo libro,
di quello [salario] et quittanza fare prima che si parta [il maggiore
ragion che non ci abbia altri a fare; / potrami allor comandar ch'io mi
2 (6): lo signore fece fare carte bollate, come li due frategli
-giocare alle carte o a carte: fare partite a carte. -scozzare le carte
che ella [la cortigiana] suol fare con dadi e carte falsificate. tasso,
di impiegati che passano l'inverno a fare economie pei viaggi dell'estate seguente che
nel peccato, che non solo può fare crédare né confessare che 'l male che eliino
per qualche cosa: essere disposto a fare qualsiasi cosa in suo favore, per
, 151: assicurandovi, quanto per carta fare si possa, che, se io
filosofare anche in iscritto, come soleva fare a voce, e non deponesse i suoi
-trarre carta: stendere un atto, fare una scrittura. ser giovanni,
potrò anch'io affibbiarmi la giornea e fare il nos quoque impacchiucando cartacce. foscolo
, si muove a questa azione fare, mosso e sforzato da chi può
tutt'i punti e non voleano fare acquisti immensi e lon tani
in forme (e serve per fare scatole, vassoi, oggetti di chincaglieria,
di porto, [il piloto dee] fare consiglio con il suo capitano..
.. del viaggio che si ha da fare,... con mostrare di
, iii-875: andò alla banca per fare un riporto con alcune cartelle.
fece murare, come coi morti si usa fare, / una lapide bianca, di
quelle squisitissime ossa di morto che egli fa fare, questa 0 simile iscrizione. l
vedrai che col permesso della corte può fare qualunque cambio vorrà. guerrazzi, ii-296
ha pure il matto, cosa deve fare? scartare la dama e un cavallo o
: s'ell'è trama che si possa fare, io mi vi metterò volentieri:
era il tempo che doveva andare a fare il soldato. -cartolina in franchigia
dipinte. vasari, iii-517: gli fece fare un modello d'un crocifisso, che
li vari schizzi e cartoni che ne dovrebbe fare per non aver poi da tormentar la
consimili cartoni adopransi anche dall'arazziere per fare gli arazzi, cioè tappezzerie tessute a figure
6. locuz. -fare un cartone: fare centro, nel tiro al bersaglio.
cartuccia: ricorrere alle ultime risorse; fare una difesa disperata. cicognani, 3-250
(30-4): guelfi, per fare scudo de le reni / avete fatti i
236: quella che sei stato obbligato a fare, è la tua casa che ti
fine principale el conservare la sicurtà e fare fiorire gli aviamenti loro.
non si sa, loro, cosa vogliano fare, folco gli ha mandato
casa d'altri, non consentì di fare, né con dimostrazione né con effetti,
ma con suo onor non l'ha potuto fare. boiardo, 1-2- 56:
maria sirocchia della reina giovanna si dovesse fare, a conservagione della successione del regno
: accoppiare due pedine. -scherz. fare ad alcuno una casa in testa con
(iii-2): sapere, e voler fare a posta il male, / a
autorità creduto / ch'a sua voglia potrà fare e disfare, / come padrone d'
ponendo la casa in sul camino gli fece fare du chiodi ad un caldo.
palazzi. -stare in casa: fare una vita ritirata. pavese, 14
panno grossolano, adatta a chi deve fare lavori pesanti, o a chi pratica
vecchio. 2. locuz. fare casaccia: contrarre un matrimonio con una
cose più alla casalinga che non soglio fare con la penna, vedo, quanto più
de'nobili si congiurare insieme, di fare vergogna al detto messer bondel- monte,
fu misurato; ché ogni tristo vuol fare arma e far casati. = deriv
nobile impresa la vostra, e da fare vergogna alla toscana cascaggine. giusti,
è buono e può, se vuole, fare che nessuno caschi. machiavelli, 879
situazione. -cascare bene o male: fare una bella o una brutta fine;
. far cadere. -al figur.: fare incorrere in un peccato, in una
, ma buoni. -cascare a fare qualcosa (dormire, sedere):
delle fresche gallerie. -cascare a fare una cosa: ridursi a farla.
». « e tu non me le fare ripetere ». -cascare in odio
brancoli, 4-148: è pronta a fare una cosa che domani, a tutti
bibbiena, xxv-1-68: -oimè! non fare, ché forse te ne avverria qualche male
, e il sol non torna a fare / de'suoi capelli una cascata d'
cui si preme il latte rappreso per fare il cacio. targioni tozzetti,
cascaticci. 2. locuz. - fare un casco: deperire; ammalarsi;
sufi, -ficare (da facere * fare '). caseificazióne, sf
dal suffisso -ficium (da facere * fare '), sul modello di opificio,
città non si po tesse fare miglior casa né maggior che la piccola casella
apporsi: cercare con inganni di far fare o far dire a qualcuno ciò che
, v-72: ti consiglio a lasciar fare i calzoni da società perché quello stato
aver gli scarpini. te li farò fare di casimirra come i miei: costano 7
gengive rosse, ed ella lo lasciò fare, passiva come se il caso non fosse
si faceva. idem, v-52: fare il caso o alcuna cosa leggiere..
(138): costoro, con un fare ancor men cerimonioso, intimarono al console
volessi, sollecitato caldamente da lei di ciò fare, mi troncò anco qui la parola
del caso '. -essere, fare al caso: essere opportuno; essere
, perché non s'incontrerebbono mai a fare sventar le mine. l. bellini,
che erano in quello tempo, vollono fare una legge che riguardava indrieto, di
legge che riguardava indrieto, di volere fare che chi avessi dato nella passata gravezza
/ che meco alle cozzate a voler fare / sono essi che rimasero scornati,
, schive e guardinghe erano solite forse di fare grand'atti e gran lezzi.
drieto una cassa, e non potè fare sì accortamente che il cardinale non se
in tal maniera che non si può fare i servizii che poi occorrono per diffendersi
casse. vasari, 11-68: fece fare in borgo il palazzo che fu di
lorini, 188: e per ciò fare vi saranno due mezzi, cioè casse
e di tirar le casse a sé per fare il panno serrato faccian le tessitrici,
detto taddeo e compagni dieci mesi a fare quello che biso- gnia; poi tenne
salaro soglie'avere per quello cotale esercizio fare del comune della detta conpagnia come disciepolo.
leggi speciali obbligano in certi casi di fare. ma, oltre ai depositi necessari,
priori, acciocché 'l podestà non potesse fare uficio, cassarono tutta la sua famiglia
ciascuna di detti quarti di gente nel fare la guardia, parte a'casseri di
e bagnati. bisticci, 3-16: fece fare una cassetta fornita d'ariento, e
predica, l'udienza / pregai a fare carità perfetta. carducci, 8:
[sue lettere], avendo fatto fare una chiave falsa ad una cassetta dove
entra a cassetta, / credendosi di fare un bel balocco; / piglia le guide
, 254: e perché non gli potreste fare un serviziale gli porrete una cura e
ricevuto l'incarico di raccogliere le quote e fare le spese per conto di tutti.
maestro aldobrandino [tommaseo]: si facciano fare questi lattovari... di
(479): solo domandai di fare sotto i piedi del mio crocifisso, in
1-14 (49): mi dette a fare un bellissimo lavoro di argento per
se però dalle secche se ne può fare giudicio. chiamansi in costantinopoli castagne
noi altresì vi abbiamo adoperato, a ciò fare, la voce pagna / dicendo
. soderini, i-499: a voler fare il vino dolce che sia naturalmente dolce
un vile pec cato di fare una tua vendetta, o uno peccato carnale
fuoco con la zampa del gatto: fare qualche cosa a proprio vantaggio, esponendo
, e dissegli, che s'egli volesse fare secondo il suo consiglio, egli lo
chiama castaido, e in altra parte fare il lor luogo ornato di palagi e
, 5-3: dice che me'saria fare il castaido, / or della paglia or
ne fece beffe, e nollo volle fare. giov. cavalcanti, 72: a
lotto. 10. locuz. — fare i castelletti: fare castelli in aria,
. locuz. — fare i castelletti: fare castelli in aria, fantasticare.
; e sarà lecito ancora a me di fare i miei castelletti. giusti, i-474
come base e una sopra): fare alle castelline. leopardi, 828
fantasia di sconficcare cinque o sei stelle per fare alle castelline,... mio
piade castella né monete, / fatemi fare la pacie com quelli che vi sapete
... ne'quali luoghi si debbono fare fuori delle mura castelli, i quali
, sì a più castella che di fare si apprestavano, e sì ancora per coprir
fondamento. -fare castelli in aria, fare castelli sopra qualche cosa: fantasticarvi sopra
sé solo, poteva andarsene fantasticando e fare suoi castelli in aria. g
li lasciava dire, e continuava a fare i miei castelli in aria, tormentando
scritto altre volte, ti lasci andare a fare dei castelli in aria troppo facilmente.
era bell'e demolito. non volle nemmeno fare il conto aritmetico di quello che gli
io vi potessi parlare, non potre'fare che io non vi empiessi il capo di
, e pregò il marito di lasciarla fare. = deverb. da
virtù propriamente. né direbbesi: 4 fare voto di castimonia '; ma sì 4
veder rilegioso / casto ed amannito di bene fare. dante, conv., iv-ix-7
: oltre alla vergogna di aver dovuto fare una volta in mia vita da casto giuseppe
l'ape scegliere tale cibo con cui fare il miele e la cera; e le
: volendo il detto signore per esecuzione fare castrare un prete, e non trovandosi alcuno
e non trovandosi alcuno che 'l sapesse fare, il detto messer dolcibene disse di
. bocchelli, 1-iii-98: « per fare un bel falò », rispose costui,
castrato, acuta e sottile; « per fare un bel falò, è stagionato,
castrerete, messere. andate pure a fare i fatti vostri e ringraziate il cielo ch'
scritto, al quale ho bisogno di fare una castratura. giusti, ii-254: tu
alle castrature reali e papali che vuoi tu fare? = lat. castratura;
che darà sicurtà di trecento ducati di non fare dispiacere ad omo del mondo e di
cancelliere che si portasse un castrone per fare una seconda esperienza, lorman medesimo disegnò
mondo -veniva deciso in consiglio che bisognava fare un esempio. si disponeva allora un
certo ». « caro voi, volete fare un processo ai morti? così com'
tutti i miei amici e letterati bisognarebbe fare un rollo di migliaia. è vero
ho detto che tu ci avverresti bene a fare il buffone. io comincio quasi ad
stomachi guasti, non abbiamo più polmoni per fare la bella vita, e non sappiamo
che chiamasi catarda, si suol fare ai pennoni di velaccio e controve
, non lavorata (usata per fare nappe, tappezzerie, imbottiture di
una provvisione, l'anno mcdxxvii, di fare un catasto (che così chiamarono tale
che erano in quello tempo, vollono fare una legge che riguardava indrieto, di volere
legge che riguardava indrieto, di volere fare che chi avessi dato nella passata gravezza meno
ultimo conviene, se non si può fare altro, appigliarsi al consiglio savissimo di
eppure i vostri affari ve li sapete fare ». « e il mio catechismo lo
catena, se foss'io quello che volessi fare il saccente. crudeli, 1-122:
sia la catena di uno che debba fare da gentiluomo. foscolo, xv-393:
brancoli, 4-90: ci perdi di poter fare il tuo comodo e di rubare,
de gli incrociamenti che ven- ghino a fare triangoli, che diano agiato luogo a gli
allargando lo spiraglio appena quanto bastava per fare entrare il desideratissimo ospite. pellico, ii-51
. catenaccétto. falconi, 1-22: fare detta coperta di pezzi a'trabocchetti che
e modi del ditto frate, a fare una santa e perfetta regola incominciarono.
sarsi potrà v. s. illustrissima fare accomodare il catino convertibile sopra il suo asse
fra giordano [crusca]: senza fare differenza tra un vile catinaio e
1-97: poveretta me, cosa doveva fare! cercai sì, d'in- gegnarmi
brache, e non sapendo che si fare, credendosi entrare sotto il letto, messe
gli acuti e sottili, avesse a fare? = voce dotta, lat.
. letter. ostentare intransigenza morale, fare sfoggio di rigido moralismo. m
qui, dove non han nulla che fare certi angoli e certe linee e punti di
orazione nuziale, e cogito come debbo fare: io lo penso, io l'ho
poco di tempo e cattare una occasione per fare il ragionamento che voi udirete. caro
non sa; dottoreggiare, pontificare; fare da maestro. boccaccio, 8-77:
: qui non siamo su la cattedra a fare della morale. palazzeschi, 3-232:
che la loro triste condizione le obbligava a fare le maestre, che non avessero la
2. ant. sottomettere, fare prigioniero. - anche al figur.
deriv. dal lat. tardo captivare 1 fare prigioniero '(da captivus 'prigioniero
poi ha seguito femmine e di non fare nulla, e così cattiveggiando perdé il