zoppi che vanno a gambe larghe e fare che vogliano con un piede andare in un
. con la particella pronom. tose. fare una vita di lussi e di sperperi
in sciacquatoio: andare in rovina; fare una pessima fine. caro, 12-iii-280
: diego centeno... andò a fare il suo alloggiamento nel sciaguatóre del lago
... era il caso di fare uno sciacquo. c'era nell''armadino
, nulla di più facile che venirti a fare una visita, ma ciò per sciagura
qualche 4-104: mi viene a fare il maestro! sciaurato! noi torrei per
mestiere / più sciagurato che si possa fare. r. longhi, 1-i-1-4: possiamo
i granchi con l'altrui mani e fare la beffa a me, ché 'l disegno
, sì ancora di non avere a fare le spese a questo sciaguratóne. romei
. romei, 200: che pensi fare, pedante pidocchioso? aspettach'io mi cavi
grande scialacquamento sì poca spesa e vuol fare i conti addosso a chi ha voluto
, che indegnità è questa: il fare contila tempo masserizia di quella vita, la
scialacquato. -distribuire saluti o fare promesse in grande e anche eccessiva quantità
roba e ricchezze che bastino sempre a fare le scialacquate spese. siri, vi-145
tanto dominato dalla prodigalità che deliberasse di fare un immenso scialacquo, per cui di ricco
, 2-292: è cessata la necessità di fare ne'conviti un simigliante scialacquìo d'odori
piaccia a dio che a risuscitare e fare ivi li corpi non possa la onnipotenzia delcreatore
che non avrà acqua, si dèe far fare la citema di quella grandezza che a
mode da colei, non si può fare, / perché da farlo modo alcun non
. nell'usare gli sci per fare delle gite e delle ascensioni di carattere
, fino alla trascuratezza nelle cose da fare); scomposto negli atteggiamenti.
, sfumature che ci fanno arrabbiare del fare sciamannato dei moderni. -volgare
alla maggior padella e battendola principiò a fare un rumore come quando si vogliono chiamar
e vote entrarono di notte, senza fare un minimo romore. 3.
esempio, il palazzo borghese o barberini, fare le finestre del primo piano in quella
sia vero, vediamo che molti, volendolo fare, riescono freddissimi e sciapiti al possibile
briose sciarade che davano un gran da fare agli amatori del genere. moravia,
indietro, remando a rovescio per ischi- fare il rigiramento e per presentare perpetuamente la
ciascuna perguglielmotti, 1600: 'sciare': fare la scia, imprimere sulsona che arecarà o
magalotti, 23-6: se vi è da fare un'azione di brio, siete sempre
], come si e pensato di fare, per segni esterni, secondo l'appartenenza
tuo, sì, e stato / per fare sciarra, e se non che, per
. -sì, sì, / io vò fare una sciarra. borsi, 1-102:
(i-138): or ecco daghinazzo a fare sciarra: / proprio è gradasso,
, squarciato. 3. locuz. fare sciarra di qualcuno: picchiarlo buti,
che stia mo noi a fare? = dallo spagn. ant
il magnifico sindico quale sarà prò tempore fare lo sciàscio e dare licenzia alli dicti buzieri
, iv-307: io mi presto a fartele fare soltanto a pattoche tu badi ai tuoi interessi
d'un cacciatore. 2. intr. fare eccezione. = comp. dall'imp
.., / guarda che la san fare infino i gatti, / e ogn'
goffa erozza e che tale si mostra nel fare e nel vestire. -persona che
illustrissima che il signore dell'universo potesse fare un bel vedere, vestito da oste
'intensive', in dimostratrice del modo di fare le macchine è detta scienquanto cotal termine
che non sappiamo bene come si devon fare... n'è vero che son
ini- quitade sia confuso ma nelle tenebre fare lume la sua luce.
e la legge vieta al giudice di fare uso di una tale forma di conoscenza
ti fosse nascoso, poiché 'l pensò di fare con iscienza del medico e del servo
(sùfico, scìfichi). ant. fare una previsione, un pronostico intorno a
. squarciare, stracciare; lacerare, fare a brandelli. anonimo romano, 1-114
, il quale vanamente stima di potersi fare tagliar le coma, quando ha scoperto
vincendo le decte donnede sapere, per vendecta fare de la loro arongaga, le con-
2. per estens. poco abile nel fare discorsi; dotato di scarsa eloquenza e
, 1-2-92: le paste scilingue le sai fare? = voce espressiva, da accostare
altra; e seccansi all'ombra per fare l'olio, il vino e l'aceto
croce fisso. varchi, 3-82: fare una predica o vero uno sciloma o cilomaad
persuaderlo a dover dire o non dire, fare onon fare alcuna cosa. b. davanzati
dover dire o non dire, fare onon fare alcuna cosa. b. davanzati, ii-302
uomo e volentieri contraffà quello che la vede fare all'uomo. novellino, xxviii-878:
che ella volle contrafare ciò che vede fare. s. gregorio magno volgar.,
da una folla di scimie che hanno voluto fare com'essi e anche meglio di loro
i scappucci e gli scherzi suoi nel fare uno zoppo, uno stroppio, un
8. locuz. -avere a che fare con qualcosa quanto la scimmia coi granchi
solinas donghi, 2-164: luigino incomincia a fare lascimmia, a ballare dentro il catino e
ho salute; ma, non voglio fare scimmiate né per avere né per non avere
scimieggiamo... a me fare un capitombolo scimiésco. pirandello, 5-18:
, che scimmieggia i fiamminghi e vuol fare lo spiritoso. 2. intr
colui che, nel compire, le fece fare il capotomolo scimie- sco. marino,
che rifà o ridice tutto quello che vede fare. svevo, sangue, il
scimmiotto innamorato che uno sposino novello suol fare alla sposina. -per simil.
. 5. locuz. - fare lo scimmiotto: imitare, scimmiottare.
di sua superbia. 2. fare lo sciocco, comportarsi da sciocco.
alto grado di stoica scimunitaggine da non fare alcun conto dell'approvazione di quelle ingegnosissime
con tutte le scimunitaggini che tu possa fare, te lo faranno sempre rinascere:
/ ed io comincio ornai / a fare il scimunito / mestiero di marito.
nello scimunito: perdere la testa, fare delle scemenze. lippi, 1-17:
che tre gatti / ab- bian da fare il satrapo fra noi, / che non
viso e molti suoi altri argomenti fatti fare,... veggendo l'abate e'
, il piacere. -dare, fare scintille:, eccitarsi, manifestare reazioni
, non servono ad altro che a fare più scintillanti gli ultimi scopi allora che
un de'due o tre che sappian fare critica giudiziosa a un tempo e scintillante
scoccodare, intr. (scòccodo). fare il verso della gallina dopo che ha
fiorentino. 2. intr. fare il buffone. dottori, 1-334:
destro, fratello; né voler tu fare il sofficiente, perché le mosche,
i-128: folle è ancor chi vuol fare / merli o trovar lo fondo a la
nostalgicie mammisti credono di avere qualcosa a che fare con il
ii-15-310: tutti in roma trovano da fare qualche cosa, dico almeno di lezioni.
cavalca, 20-40: ogni dì si faceva fare una scodeletta difarinata liquida con alquante erbette cotte
venire avanti a far della gaiezza: a fare dei ballonzoli, delli scodinzolamenti in mezzo
ripetuto sempre il signor luigi col suo fare aspretto e scodinzolante, ligio alla legge anche
, 2-xxiii-622: il verso che gli vidi fare [al cane] col labbro e
più piena di scogli che vietino il fare le cave delle mine. buonarroti il giovane
mutano quattro volte, avanti vadino a fare la seta...; dormendo,
: ora, che ci aspettate a fare scuoiare l'asino? almeno pigliate i
è però di gran lunga sufficiente a fare spalla naturale ai medesimi per obbligarli a
: le cattedre e l'aver che fare con una scolaresca sempre impertinente non convengono
meglio ad ire a caccia e a fare all'amore che studiare lettere. pratesi
, e tra li suoi scolarini li pare fare assai, intonando questi nomi preclari e
tipo mente il metodo o il fare e le dottrine de'filosofi e teologi
lo sfogamento all'ac- que e con fare nei luoghi da smaltirle buoni acquidocci,
. colatoio dove si pone la cenere per fare il bucato. ventura rosetti, i-95
di bruna, la quale prometteva di fare onore alle vesti scollacciate, che lo
iresponsabili non conoscono addirittura quel che dovrebbero fare. quando fanno qualcosa sono del tutto scollegaticon
il proprietario del fondo superiore non può fare alcuna cosa che renda più gravosa la servitù
aranno volutofino all'ultimo scolo: non può fare che questo vecchio non ci rompa l'
deliziosamente cucinate come oggidì s'usa di fare. serpetro, 324: nella neve
colore rendendolo meno brillante e vivace; fare apparire tenue, scialbo o stinto.
2. soffondere di pallore, fare impallidire, alterare l'incarnato del volto
egizzi se la scolpivano [la per fare una cosa solo, alcune sono mixte di
: alberto di bello à tolto a fare... quattro ficure di legnio bene
, / se. tte lo plaquesse de fare, / estu meu comandu scultare.
saranno de la compagnia facessero a loro ufacessero fare per lor certo messo tutte observare et adim-
alla regina ippolita] / termine a poter fare eccezioni / ne'patti fatti a lei,
. bersezio, i-20: erché fare il pittore se non era buono che a
baretti, 6-338: si può molto bene fare de'versi a milioni e non essere
.. si adoperava... a fare dell'arte pittorica un esercizio da fanciulli
un'austria 'vittoriosa', si trovassero aver che fare con un'austria scombussolata o anche
. antonio latini, lxvi-2-254: a fare cioccolata detta scomiglia, per dieci giarre
questa scommessa? » disse, con un fare di malizia e 2. per estens.
). biringuccio, 2-117: per fare li letti e li mozzi e gli gavi
bene, l'impegno a offrire o fare qualcosa, ecc.) di una
scommessa. - anche assol.: fare una scommessa. galileo, 3-2-380
chi fa scommesse, chi è solito fare scommesse. sanudo, xxxii-358:
ha fatto una scommessa o che è solito fare scommesse. tommaseo [s
?... che vi risolvete di fare? - no saccio, ca me
la frigidità della sua complessione comincia a fare operazione. 3. figur.
: -in somma, come aveva io a fare? -a darti agli studi delle scienzie
». 6. mettersi a fare qualcosa che comporta disagio, disturbo,
che da quello la vita non potè fare alcuna difesa.
fiorenza / voler di nuovo una bottega fare! / non si potea pensare / luogo
: un uomo d'ingegno inventivo ne può fare senza simonia e industria agumentate le
; e con voi non ho più a fare nulla e l'oste ne sia testimone
. manganelli, 8-15: potrei anche non fare nulla, za: e,
si alzò e, pianpianino, come sogliono fare i rettili, s'avvicinò a me,
... pareva che volesse sottrarre e fare scomera scomparsa..? » «
separazioni di terreno, che s'usano fare ne'giardini, per seminarvi o piantarvi
, cioè in cinque per parte, con fare in ogni quadratura delle cantonate, nell'
cioè che lavorino e che non abbino cagione fare insidie né contumelie fra loro; e
modo e la edificazione a chi volesse fare una città e in che sito e in
., i-262: che i grecistiabbiano a fare animadversioni contro il volgarizzamento dell'amico mio
[tasso], 153: che posso fare se amore mi predomina, mi consiglia
all'uno e all'altro di loro di fare insieme, per beneficio comune, nuova
.. certi grandi di firenze cercaro di fare novità contro a'popolani,..
scompigliate è rimossa dal suo luogo, per fare apparire più la grandezza del diletto di
questi tempi uno caso che fu per fare un poco di scompiglio nella città. g
xiv-352: sai tu ch'io ho dovuto fare un lunghissimo dialogo col fratellino e se
questo male istorie, d'andare a fare un soffione a'francesi ed a'roma
sezionare, smembrare, fare a pezzi. -in partic.: smontare
carrà, 461: così egli può fare il disegno alla ingres e la scomposizionecubista,
a lui medesimo, se volesse o potesse fare l'analisi degli elementi semplici di cui
non si ricordavad'aver dato l'ordine di fare scomporre il già scomposto. scomputàbile,
di prezzo, che s'avrebb'a fare e si tralascia di fare, farlo
s'avrebb'a fare e si tralascia di fare, farlo andare a scomputo dello scarso
sarpi, vi-2-17: dovendo ubidire, per fare il tutto ordinamatrice del terrorismo più sanguinario
, 2-ii-1032: chi è cagione di fare follare alcuna cosa de la chiesa,.
più i peccati che mi ha fatto fare, quella scomunicata, che altro.
de scomu- negasone, che no deipae fare cum l'emperatore alcuna gu- ra u
siena, 2-ii-1032: chi è cagione di fare follare alcuna cosa de la chiesa,
avendola ritenuta, nella fine non potendo altro fare, l'aveva lasciata andare.
residenza darà nel- l'esquisito, potendolo fare senza sconcerto, non sarà se non
, e pur prolunghiam il ridursi al ben fare al procinto in cui per lo sconcerto
avea bevuto sì sconciamente che, per fare un brindisi, si levò e cadde
: arete (per quanto intendo) a fare conuomini che sono quasi di guerreggiare ignoranti,
riduce all'oncia. -rifl. fare sacrifici. giovan matteo di meglio,
1-529: pare fanciulla da bene e da fare bella famiglia. a me pare che
, 30: qualunque persona avesse a fare longo la via del comune e la via
s'intende che le cose, che doveano fare la difformità, caggiono sopra essa massa
biasimare altrui, abbino in loro o sappino fare alcuna cosa che sia nobile o buona
per modo negli abiti loro ricchissimi da fare pietà. albertazzi, 322: gli
animo, non sap- piendo che ci fare, levavamo gli occhi a dio e piagnevamo
, veggendo tutto il dì gli uomini fare le sconce cose, non servare i comandamenti
: io..., in ciò fare, puerilmente e sconclusionatamente preferiva di forse
galantuomo? perché non dirmelo, senza fare di tai scondagne? = voce
volgar., 379: « come potrei fare io di colà giù avvallarmi? »
: già si sconficcan pali lesse fare un colpo di testa, non so se
della poesia o di un modo di fare poesia. n. martelli, 46
colla sola punta di un succhiello a fare un vero taglio taglissimo continuato per tutto
quali non è da sconfidarsi di poter fare che piacciano presto... tutte quelle
politiche è gravissimo: la sconfidenza di poter fare il bene. rosmini, ix-52:
'l facciamo non per quel rispetto che fare dovremmo. -dominare l'uomo (
. vediamo, pensiamo che si possa fare. gioberti, 1-iii-175: non otrei
. lomazzi, 4-ii-305: ancora si possono fare me conseguirla, e parole
, 18: vogliendo [una ragazza] fare se- cretamente suoi fatti con lui,
questi sconforti di attilio si diliberò non fare scambio de'prigioni. = deverb.
3-78: chi per via di scongiuramenti potesse fare p. levi, 6-85:
, / ché più vertude el non poteva fare. -augurare, desiderare.
a sé intenda d'imporre necessità di fare alcuna cosa, siccome impone a se medesimo
sono occupato di vedere se mi sarà possibile fare qualcosa di utile e di concreto per
'connettere': discordare; non aver che fare con la cosa di cui si tratta.
estremo opposto della vita reale: pretendeva fare dell'uomo un puro ragionevole, ne sconosceva
bartoli, 4-1-51: or che dovea egli fare in iscambio, per nonisconoscersi al cielo,
è la donna che ha la pazienza di fare questo quotidiano e noioso lavoro, al
zone, dicendo: « lo vò fare la serenata ad un puttanino maritato,
un'automobile sconquassata che, se riusciva a fare quaranta chilometri in un'ora, era
anche nelle espressioni mettere a sconquasso, fare sconquasso). - per estens.
di ciò che si consiglia di non fare. carducci, ii-20-265: dai medici
parte del tempo guardare silenzio per non fare scialacquamento di sì gran tesoro e per
non rileverò neppure: avevo a che fare, l'ho già detto, con
quella sorte, certo l'arei isconsigliato a fare tale spesa. vasari, 4-ii-313:
a dirvi che nostro signore voleva far fare una capella, ma perché era cosa lunga
imprincipessarmi. leoni, 465: volevo fare una gita a lugano, ove sono miei
perché le era morto il marito. voleva fare la via crucis portando sulle spalle una
e di ruardo cavalieri erranti sono usati di fare di consigliare tutte le tapper, i
di aiuto. gliare di non fare; tentare di dissuadere dal fare, cavalca
di non fare; tentare di dissuadere dal fare, cavalca, 6-2-220: egli alli tenebrosi
sconsiglia, dissuade, consiglia di non fare, di non dire. tommaseo [
sconsìglio, sm. consiglio di non fare, dire o intraprendere qualcosa; tentativo
suoi congionti di casa, ha voluto fare una risoluzione, da me sconsultatoli,
, per la strettezza del danaro possono fare operazioni indegne e pregiudiciali al servizio di
ti vo romper cotesto -stancarsi di fare qualcosa; smettere. mostacciaccio. pallavicino,
timido. carducci, ii-16-188: il fare il professore mi ha piùnociuto che giovato.
, ha sorriso brahe. « bisogna fare sempre un po'di sconto con rudigere tutto
d'alcuna sua fatica o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare
fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare o no, mostrando che egli la
per la coniug.: cfr. fare). alterare i lineamenti con il trucco
sartori, i quali, avendole a fare il vestito, ne pigliano la mesura
fra cherubino, 3-115: così dovemo fare noi avendo a venire gesù, imperatore
che non è l'aria, non può fare che, ubbidendo alla maggior forza,
cittadini per ciascuno sostituito che si doverà fare..., i quali sei si
fra cherubino, 3-115: così dovemo fare noi avendo a venire gesù, imperatore
del mondo, e non può sì bene fare che non viva sempre con continuo timore
eterna e poi / per fare cosa grata al suo confessore / si
sua mente non era in grado di fare dei veri e propri ragionamenti.
alzare il dimenticarci di ciò che seppe fare la guerra. i suoi sconduca..
per rivedere le sue donne, per fare economia, per rimettere in ordine la
n. 16), usate per fare attrezzi per spazsechi. l. tornahuoni
villani, iv-11-115: dovea... fare mettere fuoco in quattro case in diverse
erano le 'myricae', buone a fare scope per le aie e per le stalle
in tale caso si ha la locuz. fare scopa). -anche: punto ottenuto
col capo. -andare a fare le scope-, dedicarsi a un'attività
valanga di milioni, che ha da fare con prìncipi di sangue reale, che si
-intr. avere un rapporto sessuale, fare l'amore. buzzati, 6-209:
non è uomo da essere aggirato né fatto fare, si dice...:
da'chierici, come cattolichi, cominciare a fare spesso processioni di secolari,..
item che nulla persona ausa gectare o fare gectare scopature de casa... allevie
, che per cavarsi il capriccio di fare un simile scherzo a quei malnati,
nei palchetti e nei sacellisi sono cominciati a fare subito degli incontri infami o scoperecci.
ragione, alla quale pretendete di fame fare la scoperta, e molto più guai
che federigo non avesse senso abbastanza per fare una tale scoperta, o non abbastanza perspicacia
machiavelli, 1-iii-1311]: al voler fare di noi questa scoperta, bisognerebbe vedere e
machiavelli, 1-ii-368: a fare scoperte, a correre e guastare il
..: di grandissimo uso per fare scoperte, nascondere una marcia dell'esercito,
costui, fatto papa, non restò di fare quanto il detto re seppe domandare,
vuol far conti, si hanno da fare i conti di tutto il tempo che io
. che in questo contrappunto si possino fare la quarta scoperta non fra le parti di
, / con quanta gente allor poteron fare. -ferire, percuotere alla scoperta:
sandracca e a tre de'suoi assistenti fare il cuor del leone e uscire alla
piacere,... mi fa fare dei salti sino alle nuvole. esse (
segnata orizzontalmente una grossa messo all'affittavole di fare tale scopamento dopo spirato linea nera
lustra la faccia, e la barba senza fare chi sa da quanti giorni, scoposa
di rivederla senza perdere un'ora, fare ancora l'amore con lei al più presto
l'armi e che altro non mancava a fare scoppiare l'impeto di questo nembo,
gli olandesi e co'prìncipi amici per fare scoppiare con la loro società a primavera
setti, 336: non vi fu da fare bene alcuno co'casi suoi, tutdiam,
doppio, / e colla frusta sa fare uno scoppio / e rannodar a una cavezza
io e gli atterriti padri, a fare argine all'impeto de'ladri, posi piedi
eccezionali. -in partic. nell'espressione fare scoppio. petrarca, 40-8: s'
essere così a prima vista palese, né fare quello scoppio che fa una sfolgorante bellezza
che gl'indugiassi ancora quatro mesi e fare lo scoppio e 'l baleno a un
che si spenda tempo e lavoro a fare ulteriori saggi di scoprimento. c. carrà
segue che le batterie s'abbiano da fare all'ingiù. 2. scoperta
« non c'è più niente da fare ». -scoprirsi il capo,
di seno delle donne, comincia a fare sparire i fazzoletti 'en chemise'che durarono per
in quelle montagne, dove ha fatto fare il medesimo duca cosimo una strada siliciata
presumere di compiere qualcosa di eccezionale; fare considerazioni ovvie e banali presentandole come originali
furto. massaia, iii-121: pensai di fare un'altra gita nelle provincie vicine per
virtù de'ferri, come se uno volessi fare una figura di mezzo rilievo, e
furono fatti... 5 cittadini a fare uno sgravo e aggravo...
cittadini e dissono loro ciò che volean fare. cellini, 1-32 (88):
decretato che per terra solamente si dovesse fare questo tentativo. -insorgere (
, per ricoprirne un altro'; e vale fare un debito nuovo per pagarne un vecchio
anzi essi si strinsero e risolverono di fare il giornale ad ogni modo. visconti
e a sconforto, ed aveva bel fare in proccurar di dimostrarsi franco per non
s. v.]: col voler fare l'uomo d'ingegno e piacevole,
fra me che c'era poi solo da fare un dieci chilometri, anzi meno se
quando fu presso alla porta, si volle fare scorciare una staffa. r. borghini
di rompersi l'osso del collo nel fare il capitombolo. -figur. liberare
una condizione o della vita stessa; fare sembrare più breve un periodo di tempo
. algarotti, 1-iv-121: chi volesse fare quel principe uditore di pitagora, converrebbe
lo straordinario comportabile è buono, per fare grandezza può adoperare, oltre le metaforiche
cadenti in diverse forme e con grandissimi fare volessi tondo che non sia in scorcio,
espressive di fuga, con passaggi cadenti, fare d'ogni parola una sincope, mordere
pronom. 4. omettere di fare qualcosa per dimenticanza { scordo). ant
tutti e'mie difetti. / vò fare alla spagnuola la scordata. = comp
xxxv-ii-622: e'si vide tosto incontro fare / tre, che ciascuno atare / volean
in pubblico i piagnistei disdicevoli a maestà e fare della mia stanza si scorge tutta la
alla porta di strà san vitale per fare qualche loro nia che anche oggidì miriamo accadere
, 1-53: il giovine, sentendosi fare il secondo invito, si pensò e
da un momento all'altro, e così fare scorgere suo padre. -ingannare
, per lo più in senso negativo; fare brutta figura, dare nell'occhio.
voi-scoria d'alto forno: loppa. fare? vogliamo far scorger oggi? - deh
grande affare, che io non saprei fare o lo farei male, facendomi scorgere:
/ ma se così non è, può fare senza / di noi, sue scorie,
tema del lat. pacière (v. fare), sul modello del fr.
per farla ridere, ancora seguitava di fare quella scornacchiata. fagiuoli, 1-4
407: che ci ho che fare che quella sua donna ardita venga a
, i-2-172: come colui che crede fare acquisto / di quel che più desia
detto o fatto, o di voler fare o dire alcuna cosa per alcuna cagione,
taglio a mezzo cerchio, per uso di fare scomi- ciamenti tondi. milizia, vii-140
che sbadigliando o sospirando s'ostinano a fare i re quando non hanno più né
nom. (scorpàccio, scorpacci). fare una scorpacciata. carena, 2-255:
, 2-255: 'scorpacciare': lo stesso che fare una scorpacciata. 2.
: provvidenza benedetta! anch'oggi potrò fare una bella scorpacciata di pesce. fofazzaro,
tigli. tozzi, iv-241: vai a fare una bella scorpacciata d'aria! montano
scorpare1, intr. { scòrpo). fare una scorpacciata. pulci, 14-66: raggiata
al mio cuore. volli tuttavia fare il franco e l'indifferente.
, ch'è molto maggiore fatica a fare che a dire. b. davanzati,
repubblica fiorentina, 1-653: quanto al fare il danaio, a loro pare si sieno
. passeroni, 4-156: non sa fare altra difesa / quel poltron che scorreggiare 7
verghe e scoreggiate e altri strumenti da fare paura ai servi. esopo volgar.
. e così va. chi non vuol fare 11 suo dovere per ragione, si
? 3. locuz. fare un'armatura di scorreggiate: ricevere un
di moresca, e non li sapendo fare scorrino per la scena, e rientrino così
. -per estens. darsi da fare. l. salviati, 1-1-158:
scorre! caroso, ii-149: prima solevano fare in questaparte la riverenza grave e le continenze
, 998: ben gli riuscì di fare diverse prede di legni mercantili che scorrevano
, scorse nelle rive dell'asia per fare nuova raccolta di genti e di monizioni
vecchi giardini patrizi. 12. fare scorrerie e incursioni per terra o per
, erano di accarezzarsi la barba, di fare scorrere il berrettino innanzi indietro dal sincipite
. -ridursi a dire o a fare qualcosa di deplorevole o di fastidioso;
3-314: egli, sicome era usato di fare nel cominciar del suo canto scorrendo una
59. consumare, trascorrere, fare o lasciare passare il tempo.
menare la vita a proprio piacimento, fare ciò che si vuole. aretino,
cavallina'. -scorrere la lezione-, fare l'amore. g. forteguerri,
il nome di dante mi porta a fare una scorreria rapida nel campo più esclusivamente
3-41: non c'è scorreria da fare nel campo deltempirismo e delle dottrine connesse
d'addormentarsi, aveva per uso di fare una piccola scorreria libresca sfogliando quanto più
favellanoscorrettissimamente. tasso, iii-71: diliberando di fare stampare l'uno e l'altro trattato
comune; eperò ella vuole d'ogni individuo fare altrettanti archimedi e galilei e raffaelli,
scorrevoli di quelli / ch'uno può fare, quando, solo inteso / di chiudere
. bilenchi, 14-199: perché potessimo fare i nostri bisogni, veniva lasciato uno
bisogno de domandarene ad altro, o vero fare cose enormee scorreptiune per averne. garzoni,
, pensar subito che anche lui potrebbe fare di quelle belle cose. bartolini,
tutto nel pensiero che già lo incitava a fare una scorribanda nelle celle per rubarvi quanto
un fanciulloche ha trovato un compagno col quale fare una scorribanda campestre. tecchi, 12-122
menti delle compagnie..., feciono fare fossi ampi e profondi. v.
senza 'ndugio, ciapin, ti vò fare / e piagnendo e gridando lo scorrotto.
, solo o accompagnato, spero presto di fare una scorsa in romagna.
ii-39: la dama, in luogo di fare il zoppetto,... farà
nostre brusando e robando quello hanno potuto fare. spontone, 1-45: lo star
bambagiuoli, xxxvii-35: somma allegrerà è fare sua vendetta, / perché l'onta
combattimento. quello s'ha da fare lo matino, o vero sia levar de
.. capire che bastava lei a fare la scorta alle sue signorine.
grandissima spesa bisogna... in fare che con iscorte ispeditamente vengano quile necessarie cose
, per aiutare i boari, per fare qualche miglioria urgente. -bene
i-19: e'si vide tosto incontro fare / tre, che ciascuno atare / vo-
piemontesi. massaia, x-192: poteva fare scortare il prigioniero da fidate persone.
hanno avuto gliartefici nostri una grandissima avvertenza nel fare scor tare le figure,
cavato io la regola e l'arte di fare scortare e sfuggire le figure in prospettiva
sassose o in altro modo incomode, sogliono fare i passa- gieri. -figur
atmosferici. galileo, 3-4-321: per fare una notabile corrosione o scortecciamento negli scogli
: costò poi iscorteciare le mura e fare i pilastri e 'l muro tra noi e
che da te voglia quel che non puoi fare. p. nelli, ii-3 (14
che egli v'ha e di quanto può fare. ariosto, 1-iv-391: son altri
che ti bisognano e tu ti metti a fare de le cose non lecite..
sappia dargli nel genio, non può fare che non ti paghi largamente.
me volume da scorticare e molto altro da fare. boccaccio, 21-26-54: questi così fatti
]: 'scorticata': azione dell'aprire e fare in sedia di quello officio, e vi
fiori e le donne lo usano per fare scorticatoio. che sembrano di montagna
sia molta gente laonde possa l'inimico fare grosse sortite, faredi luogo in luogo alcuni
venderà panno su el subbio, debbia fare di scorto uno braccio per pezza e non
e tutto quello che si ricerca in fare un nudo a perfezzione. vasari,
... non possono però mai fare che alcuna loro istoria riesca ben concertata,
, 6-48: come tuttifi caci cominciano a fare la pelle e scorza di fuori alquan-
, / con le mie man li aiutai fare i lacci, / acciò chepiù e più
10. figur. sforzarsi, darsi da fare per raggiungere uno scopo. ceresa
e dal lat. conscindère 'lacerare, fare a pezzi, strappare', a sua volta
che lo avevano apertamente incoraggiato e lasciato fare. scòscio1, sm. divaricazione
: quando tu vederai uno ucello a fare una grande scossa delle sue penne e restringendosi
molto grave dell'acqua, sicché possa fare scossa sensibile. brusoni, 7-73: passo
la scossa al barile o al fiasco: fare una gran bevuta. forteguerri,
pioggia. 2. scrollare per fare risvegliare. -al figur.: sollecitare
l'improvviso abbaiare del cane gli fece fare uno scossone. -brusco sobbalzo di
fischietto a scossoni, intermittenti, da fare emettere a quello ondate stridule come se fossero
. alberti, i-201: sia nostra opera fare, zo e, scostata la
specie per consentire il passaggio, per fare spazio, per evitare un colpo.
s. torpè, 75: anco fé fare un cielo di metallo, /.
ei fa e che faccia quello che debbe fare, scostandosi dalle cose umane e accostandosi
da rozza grossolanità (un modo di fare, un comportamento). ricciardo da
e mestieri, ii-199: se vuoi fare la seta di un giallo d'oro,
. -in senso generico: trucidare, fare scempio. s. antonino, 2-1
il poeta! scommettiamo / che vuol fare la fine del somaro? / se
e qualunque omo questo se scutigiasse de fare, esso emeorrarà e perverrà ella emdignazione
avventura da anescot dove si cominciò a fare. = deriv. da scoto1,
in un'immobile attesa, come per fare avvertire di più in più a dreetta
giugno scotta troppo e non si potranno fare le belle passeggiate, senza di cui in
principessa,... scottata dallavoglia di fare il viaggio, non s'azzardava a dirlo
, per scotezare. ne a fare la purgazione de'peccati che forse con incendi
6. locuz. essere cani scottati; fare qualcosa comescorsi inutili o pettegolezzi. sola
chiacchierare in modo fastidioso e vano; fare di biscioni [s.
non hopolpa né cotenna; / tu vuoi fare un magro scotto: / non son
facendo tuti li acti che 'l scia fare, maxime nel dare del capello, ligarsi
, finché apparve il grande scozzese a fare nel romanzo una rivoluzione o più propriamente
30 era bello, uno scozzone le faceva fare un giretto in giardeiroratore'di non voler
a scozzonar poledri, mandandoli per ciò fare alle scuole de'grammatici? = comp
. cardarelli, 213: ridottosi a fare il sensale in qualche acquisto di ciuchi da
sdegnosa alctis, ìl-7-249: bella cosa fare il critico! sedere a scranna tre tembre
5-33: meglio è assai colpiù gagliardo / fare a tempo il muto e il sordo /
farìa qualche billera; / ma tu volesti fare agli scredenti, / perché te ne
smi 4. locuz. fare scredente qualcosa: dimostrarne la nuire o
scredente qualcosa: dimostrarne la nuire o fare in modo che appaia priva di valore
: « ci vuole la fede per fare i miracoli ». c. carrà,
iii-351: altro è dire, altro è fare. le reticenze consigliate da una
autore e di cose che a roma possano fare dello scredito, ha creduto bene di
rimedio di questo fatto sarebbe nel fare due fogne generali che smaltissero gli scrementi e
.., nel seccare la viene a fare qualche sottilissima screpolatura. santi, i-125
mostaccio. 3. locuz. fare screpoli: screpolarsi, spaccarsi, fendersi
, e desia santo vectore e rotlando fare similitermente ad nui. jacopone, 58-28
sì che quasi in strettoie si dovesse fare ritornare nel suo luogo. -protuberanza
pugna, / che fa scrima nel fare alle pugna. 2. figur.
deplora il signor a. f., fare una 'caduta repentina'. cicognani, 6-81
accompagna quel guardo con un ghignino da fare scristianare le persone. = var.
prone; / ha'mi per chesto a fare scristianire? c. odoni, 1-77
... più alla repubblica si credette fare prode se l'ammaestramento dell'arme recasse
ove facci memoria di quelle ch'ài a fare. -lista, elenco di persone
fiorentini, 59: ordinare che si dovesse fare in questo modo: che si dovesse
in questo modo: che si dovesse fare una scritta di tutti quegli che volessero
una scritta di tutti quegli che volessero fare aiuto, e fosse ricevuto benignamente cheunque
farai el pagamento, sì ne fa fare la scripta ne libro d'i signiori de'
de'mercatanti, come si custuma di fare. boccaccio, dee., 2-9 (
occulta intelligenza e maneggio che si tefarà fare le dette scritte, pigliare ed avere per
balestrieri e concordia de'capitoli che fare si doveano nei patti della gialdonieri
someliante farò de le scrite que avrò a fare co'nostri parmisgiani. -libro
se requereche piaxa a questi magnifici protectori di fare una scripta de altre libre xxn mila
alla gente insegnamento e via di ben fare, sì come sono i detti de'
vicende che muovono li animi a ben fare. -mettere in scritta-, scrivere
e quale di comparazione, sì vuole fare intendere quale contraversia nasce et aviene di
ben diceva che lavoravamo a fare il giornale parlato anziché il giornale scritto
agide,... conobbe non potere fare questo bene alla sua patria se non
domandar il suo, chiamarsi debitore, fare scritto di mano, tòr sentenza volontaria,
lana di siena, 249: di fare giurare lo scriptóre dell'arte di fare lo
fare giurare lo scriptóre dell'arte di fare lo suo officio bene e lealmente.
, di raunare el loro consiglio e fare elegiare el camarlengo e li sindichi a sindicare
piero da monte... voleva fare una biblioteca e per questo comperava tutti e'
il polso destro con la sinistra per fare la scrittura più ferma. -veste
la scrittura che palmirina ha trovato è per fare una parte di cameriera in una commedia
notaio e scriptore... faccia e fare sia tenuto e debbia tucte e singule
dello scrittoio e recalemi, poi lascia fare a me: che una o due scritture
g. cambi, i-3-299: cominciossi a fare diferenza... da contare a
lasciare tutto quello tiene in romagna e fare l'altre cose che nella commissione a
, sì che non restasse altro che a fare le scritture. guicciardini, iv-276:
, che v'ha poi mosso a fare questa buona opera di darmi novelle di voi
cinelli, 11-83: cecco era scritturato per fare il quartoallo scopone cosiddetto degli artisti, che
dar tempo al tempo e per lasciargli fare adagio adagio quello che molte volte andrebbe fatto
, 1033]: ciò si è usato fare = voce attestata nel lat.
[rezasco], 3-432: se debea fare annotamentoper lo dicto scribano. varchi, 18-3-21
seu notaro deputato per dieta università ad fare el debito contracto. gir. giustinian
tenere uno uccello, leggere e scrivere e fare una ragione che se un mercatante fosse
asia, là dove primieramente fu trovato il fare delle pelli degli animali carte da scrivere
e1 -assol. camarlengo sia tenuto di fare chiamare al suo consellio cavalca,
, che... sieno tenuti di fare scrivare in carte va mai ad
gesù cristo e vostra, scrivo e voglio fare a voi giudici risposero: «
. l'insinuazione dei giornali che scrissero che fare il futurista voleva dire riempire le tasche
arte... si vengano a fare scrivere nella matricola dell'arte di calimala
, 237: alcuna persona non dibia fare overe far fare l'arte de la becarìa
alcuna persona non dibia fare overe far fare l'arte de la becarìa in alcuno
ch'ogni capo d'uomo si dovesse fare scrivere e pagare una certa moneta.
dice che quando maria s'andò a fare scrivare... non aveva né
210: i francesi non dicono come voglion fare, non leggono come scrivono, non
fantasticherie. 2. intr. fare scarabocchi. soffici, v-2-334: il
5. ottenere in elemosina. -assol. fare il mendicante, vivere di elemosina.
scatta, scrocca. 5. fare cilecca (un fucile); non accendersi
scroccheria, e credo la si possa fare. 2. in senso concreto
s. v.]: 'scrocchiare': fare scrocchi, usureggiare. = denom.
faccia scrocchi assai / è uom da fargli fare ogni gran cosa. varchi, xxvi-1-169
. cecchi, 17-64: si chiama fare uno scrocchio e pigliar uno scrocchio chi
leopardi, 2-88: se troviam da fare scrocchi, / non veggiam la mercanzia:
, xi-455: aveva continuato lo stesso a fare la solita vita a base di caffelatte
disse di leggerezza non si possono fare. la vecchia, levandosi gli
di non aver voce, volle scrollarsi, fare un mo qualcuno (una
epa, e vanne a scroscio / per fare alli dì neri sguarciatura / e delle
altre ventotto lire. 2. fare considerazioni minuziose e puntuali su qualcosa,
sconveniente, inopportuno (spesso nelle espressioni fare o farsi scrupolo). elucidano
sticia de se stisso et allora la porrà fare de altri e... lo omo
non se nde porta altro che lo ben fare, per lo quale lo fa stare
con brevità quello che s'avesse a fare e ciò che s * avesse a fuggire
fecciosi, e che avete voi a fare di quelle cose, delle quali solo iddio
salvini, 39-ii-148: ciò si dèe fare senza scrupolosità senza affettazione e senza impegno
. 2. trattenuto da remore nel fare o dire qualcosa; pieno di cautele
della casa, iv-167: perché mi bisogna fare scrivere da altri mercatanti, non l'
altri mercatanti, non l'ho voluto fare senza scriverlo prima, sapendo io che
intento, vigile e penetrante, con fare interrogativo o anche inquisitorio, per cogliere
intendere e scrutare quel che tu pensi di fare con r esserti tanto lascivamente adomato e
moventi che avevano indotto il depretis a fare questa sorpresa. -stabilire qualcosa dopo
, 220: i promesse questo di fare la sudetta ambasciada e, perché io
dinanzi all'uscita del loro uficio, debbia fare chiamare lo baretti, il-325: statevi
bossoli, dei quali l'uno sia di fare la spesa e l'altro del nome
omini e predecti officiali ad secreto scruptineo fare e con fave nere e bianche,
pare più opportuno amari, 2-113: convien fare uno scrutinio tra i sudditi per che
siena, 284: debbiano li signori fare consellio di scruptinio et ad pal- locte
è innanzi al sabato, si dèe fare lo scrutinio e esaminare coloro che si
cilecca, fallimento (nella locuz. fare scucco). cecco d'ascoli,
alcuni amici suoi avevano uno scucio da fare, in un pizzo soave, un negozio
.. debbiano e siano tenuti di fare legittimamente sindachi idonei e sofficienti a tutte
prima volta, berecche; ma se vuol fare così amodo suo, perché mai è venuto
la preparazione culturale molto particolare che ci vuoleper fare la regia di un film come t'espropriazione'
leggiermente potrebbe avere, e un scudicciuolo da fare alla sua fine nella chiesa appiccare,
lo cavallo, e ha en sé de fare e. lla fronte uno scudiciolo bianco
, sbeffeggiare, riprendere aspramente; fare oggetto di satira mordace. niccolò da
donna. benivieni, 1-101: che debbio fare? amor mi sferza, /
che 'l nimico non se ne possa fare scudo o riparo. marini, io:
possibili pericoli (per lo più neltespressione fare scudo a qualcuno). beccuti,
altri tempi di poter sotto lo scudo suo fare male alla patria. bandello, 1-51
. ha nome iniziativa di difesa potessi fare scudo verisimilmente del mio segreto e amostrategica
14-246: adesso... puoi ben fare / alzate di scudi in difesa di
primo scudo è il più difficile a fare. ibidem, 257: chi ben si
a diporto, un colpo di vento fa fare scuffia alla barca, con rischio di
. -fare le scuffie ai gatti: non fare nulla, starsene in ozio.
. 2. locuz. fare calze e scuffioni: v. calza,
, la mi farà apiacere assai a farmi fare qualche camise, e scuffiotti d'oro
, v. scoitare1. ciate fare uno morello e d'oro, massimamente che
a star per le macchie, a fare scuffonarie tali che si disdirebbono a me
2. per estens. sbandare ripetutamente, fare degli scarti con la parte posteriore (
tali al certo non l'averebbe sapute fare tito, né quanti ballerini sono al mondo
è torpido e ha pochissima voglia di fare il bravo. sono sgropponate folli,
altro idio che me. e non fare scùltile imagine, che rasembrino altro.
si troverrà mai alcuno buono scultore che creda fare una bella statua d'un pezzo di
che vi sono, ch'egli fece fare, s'egli volle e'magiori maestri che
tra ni '20 e '30 facevano fare per le loro auto da artisti come (
carducci, ii-n-30: trovar modo di fare saggi critici così nutriti di dottrina e di
così eleganti, e di fare anche libri, fra tanta scuola che
: volete voi tenere alla scuola di mal fare le vostre creature medesime, con tenerle
). no in siena, da fare scuola di scarpette, delle quali fecero -aprire
scuola di detto esercizio e ministerio -dare, fare una scuola, una buona scuola a qualabbia
risolverono gli uomini di quella compagnia di fare di sopra dipignere nel palco qualche cosa
un sapere che insegni l'arte di fare scuola. bernari, 3-197: gli fu
mercato. -fare scuola con qualcuno: fare comunella. a. pucci, cent
mente qualcosa in vari sensi; agitare per fare cadere quanto non aderisce perfettamente o per
... possa né debbia pelare né fare pelare, né scuòtare, né scarnare
né scuòtare, né scarnare, né fare scuòtare o vero scarnare alcuna pelle,
o vero scarnare alcuna pelle, né fare né far fare alcuna cosa che pertenga all'
alcuna pelle, né fare né far fare alcuna cosa che pertenga all'arte del
la detta arte, che si deba fare tara di poivare, come si fa d'
mani del sacerdote di gesù cristo, fare che ella porgesse la lingua all'ostia.
volgar., 12-16: agual si vogliono fare ricoglieree scuotere le ghiande a femine e fanciulli
carcerario mi esortava a scuotermi, a fare un po'di moto. -riprendere
che più le piace. -schermirsi dal fare qualcosa; tendere il più tansillo,
quali averanno comodità e l'abilità di fare una qualche osservazione georgica esattamente e con
partecipazione. -poter scuotere, poter fare o dire ciò che si vuo
ragione, vi fu chisi prese licenza di fare il tutto alla peggio. -scuotere
mio sospetto. -rifiutare di fare qualcosa. buonarroti il giovane, 9-19
fui pigliato, / non sapea che me fare. maestro alberto, gegno,
assa'dire - posso, ma non fare, / però mi fa scurare / la
e tirava a sé infinita acqua per fare tempesta e fortuna... e
/ mostrò, sì come vivo solea fare, / per illustrare quel populo scurato
spada e una sicura alla cintola, per fare delle legna e scassare e rompere delle
ll'ài pillati / co lo to dolge fare languire. inventarium honorati gaytani (1491
libri. 5. locuz. fare, rendere scuriccio: incutere terrore.
. v.]: 'fare scuriccio': fare spavento. 'si elegia giudeo-italiana,
quello, come vediamo tutto dì nel fare i smalti a foco e le viziature
tono. 4. ant. fare apparire meno luminoso il sole (in
-in costrutti impers. come essere o fare, farsi scuro-, essere, esservi
occhio succede un temporale scuro scuro da fare spavento. pascoli, 7: dice;
fussero più scuri degli altri neri per fare che 'l chiaro, mediante quelli,
dello scrittore, il quale sentiva di fare opera poco onesta, e però nel farla
60-24 (v-99): so fare), / se cotal fallo non vi
caro, 12i- 129: avendo da fare un viaggio, che i corrieri me lo
moderazione ad altro non attende che a fare per qual si voglia modo ridere la brigata
cene e di balli e di tripudi / fare sua cura, e in iscurrili ciance
figliola della gola si chiama scurrilità, fare atti ribaldi e scostumati,...
atti ribaldi e scostumati,... fare vento di sotto e di sopra studiosamente
ti incendia il sangue, e deve fare il cinema, e se tu non glielo
cinema, e se tu non glielo fai fare sei un fesso!...
vogliono passare per puliti scrittori si può fare la rivista dei conti, ma con numeri
o sincere scuse o nelle locuz. fare, presentare o portare la scusa,
lascusa sua, et egli ancora la farà fare. de iennaro, 1-25: af-
/ il ricoveri e 'l macchia a fare intenti / diverse scuse con l'egregio
non è dato tempo e luogo di fare sua scusa. boccaccio, dee.,
faccio questa domanda'... nel fare un obbiezione all'altrui detto,
. nardi, i-491: qui conviene fare un poco di non inutile digressione per
appoco ven- possibile e diffidandosi di fare venere sì bella come biso
non m'aita, / come suol fare, iscùsilla i martìri / et un penser
una persona o anche un animale dal fare qualcosa; essere buon motivo di dispensa
/ in arme e senza chi me pò fare me faza. filarete, 1-i-312:
qui non si pò né si debe fare campanile, anzi debe stare separato,
.. e chi lo volessi pure fare co'la chiesa, faccia la lanterna scusare
me tuttavia, e noi mi credea fare. g. villani, iv-n-33: il
di loro paghe, e però non poteva fare cavalcare la sua gente. boccaccio,
cura di questabambina: « ho avuto da fare; non ci ho potuto pensare: ci
accampare scuse, addurre pretesti per non fare qualcosa; sottrarvisi, esimersi. novellino
starite spenderloin videre quelle cose sancte che ad fare feste né andare in conviti, scosandove
vaso, ed egli, che aveva da fare il perseo, si scusava e indugiava
, e benché quello si scusassi a fare tal miracolo, nientedimeno, vedendo la
-ant. chiedere il permesso di fare qualcosa. boccaccio, dee.,
conoscesti dovea morire, per non ti fare contento di farlo acconciare con 21
campa alle proprie colpe; fare le proprie scuse. na,
cch'erano già squsati -rifiutarsi di fare qualcosa; trovare pretesti de'doni e
grande etade. per non fare qualcosa. -dir. legittimamente scusato
scusava. -scusare senza: fare a meno di qualcosa. dossi,
poco cortese; scusare un modo di fare. maestro sanguigno, 70: questa
cagione circa il duono che gli dovea fare de le mie carte. ulloa [
e qualunque omo questo se scutigiasse de fare, esso emcor- rarà e perverrà ella
, condiscendere a compiere, degnarsi di fare. -per lo più in relazione con una
accestire, e nonsi pretenda di sdegnarla col fare la ricolta delle foglie. -intr
avere la compiacenza, non esitare a fare qualcosa (come formula di cortesia)
olive. 6. locuz. fare lo o dello sdegnato: ostentare indignazione,
nemici d'amore, dèono andare a fare sacrificio allo sdegno, ciascuno portando a
grandi, e intra coloro che desideravano fare novità in firenze. guicciardini, 2-1-388
, se non gli lasciavano che potessi fare guerra a'genovesi et alsignore gismondo per questo
. -avere, prendere a sdegno di fare qualcosa: rifiutarsi di compiere un'azione
dimin. sdegnùccio, sdegnuzzo. a fare che da cleopatra marco antonio l'animo in
« vedete che cosa m'incontra di fare a vostro senno? ». parini,
intr. (sdiàvolo). tose. fare molta confusione e baccano.
, intr. con la particella pronom. fare la prima colazione, prendere cibo per
1-vii-377: né alcuna paura gli potè fare sdimenticare l'affezione portava a messer rinaldo
a'savi medesimi: 'che non si può fare ciò che non si è mai fatto'
remare. debosciato -sderenato -vieni a fare un po'd'esercizio. a. papuzzi
tua stravolgitore / ciò che ha a fare o non far t'appiglierai, / tal
uditorio di pavia: né ti ha da fare ostacolo che gli dèi sieno 'sdivinizzati'ch'
comportarsi in modo svenevole, smanceroso; fare il cascamorto. verga,
sentimento, un gesto, un modo di fare, un discorso, uno scritto)
leziosità, sentimentalismo svenevole. fare un fioretto a maria mi pare sdolcinatura e
. non dolere più, cessare di fare male. dino da firenze [tommaseo
va quasi dondolandosi, cioè con un fare svogliato e fiacco che dice oziosaggine e
cui una teorizzazione esauriente resta ancora da fare. -distacco, alterità dell'autore
pirandello, 8-1206: mi parve di fare con lui una personasola. a un certo
forteguerri, i-267: uscir di casa e fare una sdraiata / su qualche prato,
ant. darsi ad abbondanti bevute; fare baldoria. castiglione, 4-69: il
rocco, cioè per sdro- sarlo per fare la sopraditta vita. = voce di
da basso ad alto, / per fare al pazzo un villanesco assalto. orphei tragoedia
stare. -spostarsi, allontanarsi con fare guardingo, tentando di non farsi notare
/ perch'e'pioveva, io noi potetti fare; / egli era buio, ond'
restando in equilibrio (anche nell'espressione fare alle sdrucciolelle). p
s. v.]: 'sdrucciolèlla': fare alle sdrucciolèlle, facendosi mai galoppare un
de l'egloghe pastorali, che si ponno fare con rime sanee in sdruscioli, ascendeno li
vasari, ii-279: gli fu dato a fare in fresco allo sdrucciolo d'orsanmichele che
uno sdrucciolo e smucciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. bacchelli, 2-xxiii-137
alla prima. 9. locuz. fare sdrucciolo ai colpi: farli scivolare sopra
una somma di denaro. fare un bello sdrucio al tesoro vincendo una grossa
che chi l'aveva, arebbe potuto fare ogni gran fatto. e dicevano checristo v'
nieri, 3-198: 'sdricire': cioè fare a pezzi il maiale. 7.
. varchi, 8-2-367: vi piacerà fare che io abbia il mio librocosì sdrucito,
in giù ha rotto in più luoghi con fare grandi sdrusciti. 4. figur
col proprio comportamento (nell'espressione fare sdrucito). caro, 12-i-306
solamente di condurmi sicuro, ma di fare anco un grande sdruscito ne la francia
duchi, e tu ce gli volevi fare immortali ». giordani, ii-2-64: i
assai apertamente conoscer dèi niuna cosa poter fare che piu le piaccia. laude dei
desperi, e io che n'agio a fare? pulci, 5-28: colui correva
che nelle camere principali voi abbiate a fare prima qualche cosa della moglie di saturno
.., non sapendo come se lo fare, in più luoghi pertugiòla volta. f
, 8-2 (1-iv-675): sapeva sì fare cheentivegna del mazzo non se ne avvedeva.
mente. leopardi, i viniziani a fare tregua. l. contarmi, lii-4-65:
: trattato ebbono con messer carlo di fare onore al re di rendersi a. llui
non fu più buono ad altro che a fare de'disegni e de'cartoni.
larghissimo. algarotti, 1-viii-143: per fare... una descrizione pittoresca del flusso
mezzi, senza risorse; che devo fare? ». -richiesta insistente o
'l decto tempo di tre anni, per fare ine asciugare e seccare el decto pelo
vernice bianca. -che contribuisce a fare sì che un colore secchi con rapidità
più d'aria / e chi a fare una cosa necessaria. 4.
,... non si può fare a meno di constatare che tutto quel
io avessi bisogno di voi, per fare ch'io vi rescrivessi; e questo non
pozzo, finché si rompe! e lascia fare oggi, e lascia far quando si
divertiva, accovacciata in terra, a fare delle torte di fango con il secchiello
, ii-2- 209: stanchi di fare il vecchio fiume con tanto di barba e
preoccupate dei compiti, del gran da fare delle lezioni, 'secchione * impenitenti.
piedi. -chi si dà esageratamente da fare per concludere un affare e conseguire un
ed erba, di chisciare i campi e fare alcuni monticini e, come si vede
bonafè, xxxvii-144: se canedo tu vò fare, / secchissime conduceva li suoi pazienti
dimorano a loro arte e ministe- rio fare vendere e comperare a grosso e a minuto
crescenzi volgar., 1-6: si potrà fare una siepe secca o farinteri / di granate
tommaseo, i-399: conoscendo d'aver che fare con due teste secche, rosa si
tutte le minuzie che la madre natura sa fare si sforzò d'essere imitatore. ebbe
centro e alla circonferenza va- gliono a fare un mondo quale è il nostro.
trinci, 1-123: né si lascino di fare in più luoghi della coltivazione i suoi
. cennini, 3-89: se vuoi fare in fresco un vestir pagonaz- zo simigliante
restano in secco, non avendo che fare né con gli stecchi né d'
, raccogliendo i quattro nostri stracci per fare lo sgombero, quando, che è
, rimanere secco o in secco: senza fare il portiere. nulla o senza
le sue grosse forbici da giardiniere per fare il solito sterminio di seccumi nel giardinetto
a renderlo secco. - fare vantare a secco: praticare la sodomia.
dal giudice. - fare le nozze coi fichi secchi: v.
, seccàccio merdoso, ti metti a fare il bambino ». = dal
), letter. in uno scritto, fare uso di stilemi tipicamente secenteschi, barocchi
pestilenziale che quelle povere bestie hanno che fare a strofinarsi 'l naso e nella terra
essere corporalemente dentro da la citade e fare suo saramento a le costitussione de le cose
giudici e notari ed altri officiali per fare sue cose. boccaccio, dee.,
te voglia dare / parte, perché voi fare te seco tutto unire: / porrai
è divenuto prete; ma pure lascia fare * ché io gli darò quello che egli
fosse l'accordo ch'egli era per fare co 'l re di navarra...
coloro che vivono secolaresca- mente si può fare in due modi: l'uno modo si
cavalca, 9-181: altro frutto dèe fare chi è chiamato e posto in ista-
parziale, perseguitar meno; ma cosa può fare di positivo per gli stati romani quando
uso. 2. passato a fare parte del clero secolare. mazzini,
meve traballiti, follia lo ti fa fare. / lo mare poteresti arrompere,
-cavare dal, del secolo: fare arrabbiare, fino a uscire di senno
-fare il fuori dei secoli: fare finta di non capire, fare lo
: fare finta di non capire, fare lo gnorri. l. bellini,
la vergine maria di... non fare né portar giammai nessuno ornamento, se
quanto uso di tal popolare inganno si potesse fare nella poesia, ben conobbe omero e
di malignare contro alla città lo può fare con il mezzo di una di quelle parte
, / e lui far tema e lui fare el latino. castelvetro, 8-1-349:
parte secondando il filo dell'acqua, doveva fare untragitto diagonale. verga, 5-201: la
... avvenne che gli bisognò fare tutte le pietre con le quadrature bieche
necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina. saba, 1-31:
castelvetro, 8-2-7: il verbo significa fare alcuna cosa o patire, e.
rettori e. llo puopolo allo bene fare per una similitudine la quale fece pegnere
(anche sostant., nell'espressione fare il secondo). 1. 650
che gioverebbe ne, primo, di fare il commento alle odi del parini, quando
la seconda vittoria, ma li bastò fare accordo con la chiesa. n. franco
che il terzo. garzoni, 1-507: fare il fieno..., porlo
io ti saprò bene, secondo donna, fare un pocod'onore. idem, dee.
e rivolgendosi, secondoché le donne costumano fare più particolarmente, alla beata vergine,
di nove, che, con vocaboli da fare spiritare i cani, chiama l'abitività
loro famiglia, licenza o messo per fare pigliare nullo cittadino a petizione dello 'nquisitore
comuno de peroscia sia tenuto e degga fare expressa secozione a petizione de chi la domandasse
: la quale pena e esecuzione se degga fare per messer lo podestà o per messer
invischiare / e senga vischio mai non fare, / che 'l vento e l'
conpiere la piazetta ch'era ordinata di fare rinpetto al palagio mio... su
lo spingere il figliolo per il mondo a fare er te arcadia ebbe qui sede
nuoce questa vita troppo sedentaria che mi conviene fare. io avrei bisogno di molto movimento
ed augusto refettorio era stata allungata per fare posto ai sette di vienna e il
petrarca ad aria, quale elle il seppe fare, udita la soavità l'armata
]: se possa per li sei predetti fare elezzione diuelli che mancano et eligere delli gentiluomini
, non che -prendere un bagno locale, fare un semicupio. meditare, ma leggere
uno stadio sportivo. -lavorare seduto, fare un lavoro sedentario. carducci, ii-10-143
629: lo dicto consiglio si debbia fare non ad voci né ad levare e sedere
bruttura, / dove le vecchie per consiglio fare / tutte si ragunar sanza misura.
preso petto, maggiore opra ti rimane a fare. bibbiena, 2-123: né timor
, che a l'ultimo avea da fare una cena. -con riferimento a
il gran destino. 11. fare parte di un organo collegiale; essere
ragione. -sedere a banco: fare il cambiavalute. guittone, i-20-24:
sotto coltre ». rime anonime napoletane del fare più onesto o meno un solo sedere?
, 1-ii-477: determinarono [i cittadini] fare un pa, / la vergogna siede
de'grandi e siedi [la smania di fare fuor di tempo, ritarda: tommaseo]
la tua vendetta: attendere, senza fare nulla, che il corso delle cose
dell'arte senese, ii-173: debbino fare uno sedio in chiesa, lungo diciotto braccia
comodo, su cui altri si adagia per fare i suoi bisogni. p.
il piano del logo comodo dovesi siede per fare i nostri bisogni. 4. parte
storia dell'arte senese, i-109: fare due sedie di coro, il quale die
cominciò [mio padre] a risplendere e fare spese e tener carrozza e sedia da
dilui era che... si dovesse fare ogni sforzo di trasferir le sediedella guerra nel
/ scudisci e frustini / ho lasciato di fare / per intagliare fiori / nella paglia
caduno de loro siano tenuti e debeno fare che nesuno paltano o vero puza o animai
comune, radicato (un modo di fare, una tendenza). rapporto censis
aggiunti ai nove del po, vengono a fare una massa d'acqua di quatordici piedi
debbinoo al timoniere di un'imbarcazione. fare uno sedio in chiesa, lungo diciotto braccia
tenuto e debbia... non fare alcuna vendizione di sale da staia uno
e, per mezzo del dottore, fare intendere al podestàch'era il caso di spedir
, constretti e adirati, apertamente a fare sedizione s'apparecchiavano. nardi, ii-204:
musso, 1-i-593: che accadeva fare la legge sì dura? a che
lupo ogni seducitóre de'giovani a mal fare. ottimo, i-327: il ruffiano
in giovane eta- de; sedussele a fare bagni e certi incantamenti e ad aprire
perché con sua dotrina e suo ben fare / in molta gente egli ha fatto gran
fin da bambina, t'insegnano a 'non'fare: a non guardare, a non
zione è inducimento del prossimo a mal fare o con veri esente (nemmeno
una fes lo che voglia fare una bella tavola, avendo una idea et
alcuna delle dette piante, sì si dèe fare il schi. moravia, 23-141
. sega per se non può fare nulla. sanudo, iii-281: quelli -con
e detti maestri tante seghe quante bisognerà a fare indetto muro... nel modo che
il marinare la scuola (nell'espressione fare sega). 17. stor.
di rimanere a sega, si debba fare scrivere in palagio. cronaca di lucca
di tali piante... si può fare lasega della loro rigogliosa e sugosa frasca più
1-28-75: li prenominati saponai possino adeguatamente fare le dette loro provviste senza che gli
essere un cerchio. non ha che fare colla nostra moderna segale, ma è quel
casini, ii-551: secalingna per fare ricoprire una capana. prio, o
secante. 19-634: nel mondo bisogna fare come i segantini: tu a me
segatore..., ché noi può fare il segaree caricare del carro chi non è
! leonardo, 2-509: è necessario fare più notomie...: 3 per
48: poi che non potemo recare a fare i loropiaceri alcippe, come avrebbono desiderato,
-segare le biade di qualcuno: criticare, fare appunti sull'operato o sulle opinioni altrui
spade acerbe / di quel che soglion fare i segatori / ne gli fumo. lastri
non parlava la lingua naturale / senza fare un grecismo o un latinismo; /
li sei del seggiosiano tenuti... fare intimare tutti li gentiluomini. boterò,
garzoni, lii-12-385: usan anco di fare alcune ruote grandi, e per ogni raggio
uno stipetto, / la tempo, fare il perdigiorno. seggiola di là un
pascoli, 779: ora si può fare della fede un segnacolo in vessillo e
avrebbe trovato il suo angolo solitario per fare all'amore, quella sera, pure vestito
, sì segnalata ingiuria mi abbia a fare ». ann. romei, 3-512
catzelu [guevara], ii-126: fa'fare, o mosè, un bando over
, 3-96: si era subito data a fare grandi segnalazioni con le braccia, per
ordine (anche nelle espressioni dare, fare segnale o segnali). -in senso
, anche, cenno o gesto usato per fare segnalazioni, per comunicare messaggi.
per non ismarrirle o scambiarle fece lor fare un certo segnaluzzo. n. franco,
il gran pastore. 6. fare il segno della croce su una persona;
giovanni, 3-89: così son fermo di fare, e voi v'abiate la redità
adatto a nessuna. in tanta smania di fare, non segnato al fare uno scopo
smania di fare, non segnato al fare uno scopo; in tanto versare di studi
. cocchi, 5-2-261: altri potrà forse fare qualche reflessione sopra la maniera di distinguere
159: 'segnatura': l'azione di fare un gol e simili; il gol (
fissità. 19. locuz. fare, tenere segnatura al cesso di una
nulla per lo stomaco purgare, e no fare nulla segnerà adosso di te. libro
. non hanno facto quello che deviano fare. tolomei, 3-148: non fia o
caro, 12-iii-50: mi ricordo che voleva fare gran cosemeco a'traffichi de'grani, ma
rubiconda, è sicurissima / la fanciulla di fare un buon acquisto, / s'ella
mostrando segno / in fior di frutto fare e poi fallire. i. andreini
, 1-35 (98): durava a fare che dal cielo / si fan
via è sgombra o che si può fare quanto si è disposto o stabilito,
parigi..., imparassi far fare le sentinelle la notte e saltare in
come augurio che quanto si sta per fare vada a buon fine. anonimo
di carbone anche lui e comincia a fare dei disegni sporchi... « io
leonardo, 2-221: quando hai a fare uno volto a mente, porta con
ca di tutti quei pezzi metallici destinati a fare sui fogli della stampa umimpronta che non
rizoron quelli che si fèr ribelli / per fare in aquilon loco più degno! cronichetta
di tutte dette cose, e a ciascuna fare alcun segno o suggello. breve relazione
che non facesse o lassasse di fare. statuto dei mercanti di calimala, 2-128
ci è rimasto alcun segno, non posso fare che insieme non me ne meravigli e
quale, una volta, isognò tutti fare capo. e tutti rechiamo 1 segni di
di quanto s'è fatto e quanto da fare ci resta. 'a che segno
per la possanza prendendosi ogni licenza di fare e dire contra le leggi e * 1
li altri soldati del paese avesseno ad fare capo. pulci, 26-31: tutte
calare in provenza: e voltati per fare il viaggio, il vento ci migliorò in
e preoccupato. -accingersi a fare qualcosa. tasso, 6-28: argante
ne sulla terra; cominciò a fare l'ufficio suo; ma non sempre
: non volere più averci a che fare. tommaseo [s. v.
un segno nel muro col carbone bianco: fare una cosa insolita, in contrasto con
cosainsolita o fuori dell'ordinario: 'ci voglio fare un segno col carbon bianco'; che
farlo star cheto; dicesi alcuna volta fare stare a stecchetto, benché questo significa
stecchetto, benché questo significa più tosto fare stare a segno e quello che i latini
... solo la legge li può fare stare a segno. einaudi, 640
prese per tutto il viaggio / che dovien fare, e fégli stare a segno.
: non resistere più alla voglia di fare qualcosa; non potersi più trattenere.
segno, tutti i segni: eccedere nel fare qualcosa, comportarsi sfrenatamente; superare i
el principe deb- be... fare lui l'offizio del capitano; la repubblica
sentirsi dire « finché abbiamo creduto poter fare, v'abbiamo messo da parte;
giuliani, ii-168: il solco visto a fare e rifare s'impara a tirarlo innanzi
. villani, 4-17: mostrò di volere fare dell'aquila la volontà del re;
senso -tornare a segno: smettere di fare qualcosa. di 'segnettino', ma più sottile
vaso. -venire al segno di fare qualcosa: in condizione di poterla fare
fare qualcosa: in condizione di poterla fare. turbolo, 1-i-188: maggior bisogno
. segnàccio. nieri, 2-394: fare un segnàccio o una ferita nella frontea qualcuno
da me... a propormi di fare un giornale da pubblicarsi settimanalmente in asmara
mondo,... quivi incominciò a fare la sua dimora. -separato,
. firenzuola, 707: così bisogna fare a queste segrenne che ti hanno cura alle
, e spesso colla suaaltro stretto modo se fare se potrà, che quelli e ciascuno di
6-136: non devi preoccuparti di non saper fare illavoro di segretaria di redazione. moravia,
xii- 1-68: del negozio segretariesco lascierò fare a vostra signoria e agli amici nostri
, ii-200: quando un re vuole fare una cosa, va egli a dirlo per
di risolvere quest'affare, avrebbe potuto fare di meno d'incomodarsi. 8
mia pena amorosa, ch'aveva da fare un poco di conto con voi. dolce
volume, congregato da amici, di fare un lauto convito a'segretari, nel quale
vien communicabile e come si usa di fare in tutte le buone segretarie. testi,
a vostra magnificenzia, e così cercheranno fare dimolto male, e massime di cose
segreta': segretamente promettersi, obbligarsi a fare o dire, o astenersi da fare o
a fare o dire, o astenersi da fare o da dire. -accorto
secreto ciò che l'uomo intende di voler fare. boterò, i-195:
umana generazione, per metterlo in mezzo a fare la pace tra dio e l'uomo
della gente sua e lasciò il terzo fare vista ch'egli non fosse partito persona,
schietto, non nascondere nulla. -non fare un segreto di qualcosa: non fare mistero
-non fare un segreto di qualcosa: non fare mistero, non mantenere il riserbo su
il giorno seguente nell'ora matutina a fare il passaggio in europa. ariosto,
successivamente, ripercorrere lo stesso cammino; fare corteggio dietro a un personaggio autorevole,
personaggio autorevole, costituendone il séguito; fare codazzo dietro a qualcuno (e,
nello studio col pretesto trasparentissimo di farsi fare dodici fotografie formato miniatura.
non l'ascolterai. 7. fare la stessa cosa di altri, seguendone la
469: altre considerazioni di ordine generale sipossono fare seguendo lo sviluppo logico delle nostre deduzioni.
iddio gli mandò molti segni che di ciò fare si rimanesse e diegli molte pistolenzie.
consegiio a seguir quanto hai determinato di fare. de'mori, 1-134: levati un
in vano. -ant. fare qualcosa successivamente. ser giovanni, 3-22
in atto quanto si è incominciato a fare, portare a compimento un'impresa; eseguire
. -attuare un piano preordinato, fare ciò che ci si era proposto;
; inserirsi in una tradizione culturale, fare proprio un sistema di pensiero; tenere
, una dottrina, ispiran- dovisi; fare propria una massima. latini, rettor
. non seguì il modo di nummapompilio di fare preti. machiavelli, 1-i-220: in che
3. locuz. dare la seguita: fare oggetto di ossessino, ma più adagio
con amplificazione e accrescimento, si convien fare in una stessa sentenza, e una
fino all'altro tramontare prossimo. -senza fare pause, senza smettere ogni tanto.
(senza interruzione). -senza fare tappa né scalo. d. bartoli
guardiani sequitassero dicti animali, per non fare dampno. 2. seguire con
non si trovava contro chi si potesse fare la scampanata. -aderire a una confessione
che seguitava la giustizia, sì diede a fare una legge. roseo, y-proem.
: « lorenzo, tu hai tolto a fare da me questo lavorio in somma e
lottini, 224: se si vuole fare comparazione tra i vizi che per lo più
, non è dubbio che i primi possono fare maggiori effetti che i secondi. f
che indica che cosa si continua a fare. nardi, ii-38: per ora
credo che sia ben fatto a dover fare. savonarola, ii-57: drieto [al
, xi-37: - apollo, e che fare? / l'inganno seguiremo? /
? / -figlio, che vuoi tu fare? / bisogna la corrente seguitare.
. davanzati, i-58: il modo del fare i consoli, tenuto prima da questo
avea, molte arsioni e molte ruberie fece fare, e dio di mondare lo
li cinquecento fanti quali so comenciati ad fare se è dato tale principio che serrìa
e giù l'italia com'egli doveva fare, le buone occasioni... capitavano
ragioni di prudenza. -dare, fare seguito a qualcosa: proseguirlo, con-
. ssi dovesse mettere aseguitone come si dovesse fare l'avello de la companftiia. statuto
2-101: avendo il cedro desiderio di fare uno bello e grande frutto in nella
contare i correnti del palco e a fare sei altre cose da bambini. grazzini,
argomento non mi andava, niente da fare, era molto se riuscivo a rimediare un
]: se possa per li sei predetti fare elezzione di quelli che mancano. g
le altre signore invidiavano. franz lasciava fare e andava diritto e rigido come un
: gli antichi si servirono molto per fare i lastrichi delle selci o selici, volgarmente
luogo seliciate non saranno, e compire fare se esse cominciate sono di seliciare,
villa in quelle montagne, dove ha fatto fare il medesimo duca cosimo una strada siliciata
la città di siena possa... fare alcuna novità ne la via publica del
cantini, 1-14-186: le dieno a fare a chi parrà loro e nonalli maestri e
: ne'giorni passati ho cominciato a fare alcune corse nelle nostre colline di reggio,
foglie e per la sua trasparenza serviva per fare le fenestre. serpetro, 167:
vivere molti anni, come mia madre e fare la selezione della mia opera di scarto
darwin fu adoperata (e non poteva fare diversamente essendo egli inglese e scrivendo nella
anni, come mia madre, e fare la selezione della mia opera di scarto
un suo comprato una sella d'agnello per fare le costolette con gli
3-i-1-367: oltre di questo, per fare acconciare la sella della cavalla e gli
che gli pigli / la misura per fare il fornimento. sagredo, 1-617:
/ si messere a dormire e a fare il chilo; / la zia fu a
o trainare e recare ogne legniame per fare casa e cappanna in ciascheduno dì, none
i sedili chiamati ^ sellae solidae', onde fare allusionealpantica loro frugalità. = voce
quegli ludibondi et micanti ochii, da fare (omè!) gli adamanti fresi in
gli ne voglino più che mai: per fare il fatto loro non si curano del
sfacciatamente si mettano in laude sua a fare distici, tetrastici, endecassillabi, selve e
ch'in breve tempo uscì de la faccio fare! ». buzzati, i-389: selvaggiamente
i pomeriggi selvaggiamente in pieno sole a fare i bagni nei laghi vicini. bigiaretti,
anonimo, i-539: com'om salvagio fare / voglio, e gioì isperare di
velluti, 18: richiesti da lui a fare la pace, non erano compariti.
/ ma vedete be'frutti che suol fare. savonarola, 5-i-331: la lambrusca
. amabile di continenzia, 136: fese fare un poco de caseta ch'eia podese
stizzose, ma valentissime nell'operare in fare assai mele e assai cera. granucci
mangia. - e che ne volete fare dunque? -mangiarmelo con chi mi pare
(337): don rodrigo voleva bensì fare il tiranno, manon il tiranno salvatico:
-sgarbato, villano (un modo di fare); scontroso, scorbutico (il
di gentilezza, di si potre'fare una stanza con uno tecto salvatico in su
un tamarindo al selz! -che ci possiamo fare noi altri? vittorini, 5-196:
semplicemente dei 'sema', che concorrono a fare la storia di francesco e il lupo come
(un gesto, un modo di fare). faldella, 11-2 * 146
, approvazione, consenso, benestare per fare qualcosa (e con semaforo rosso si indica
parlanti (che non ha niente a che fare con l'etimologia effettiva), morfologicamente
per savi, et altro no prenderàesemplo de fare sembiante. -rappresentazione assai fedele di
intorno uno splendor vermiglio, / da fare un sasso divenire amante. ariosto,
begli occhi inviso, / né sì amorosi fare li sembianti, / né bocca con
esempio che ciò che l'uomo possa fare non lo può difendere dalla distretta della
occupare roma. romani, in semmiante de fare buono scudo, se 'nantipararo. m
di cesare, i-106: guardate di non fare niuno sembiante di codardia. boccaccio,
tutto nel primo sembiante. -non fare sembianti di qualcosa-, fingere di non
, 8-ii-197: più umana cosa è non fare sembianti della cosa, che mettere intenzione
che mai veduto l'avesse. -senza fare nessun sembiante:, come se niente
egli passi inmantenente, senza niuno senbiante fare. = dal provenz. semblan,
sembrare. teggiamento, il modo di fare. stefano protonotaro, 134:
corrotte. 2. locuz. fare semblea: vivere nella collettività umana.
nelle cose naturali, l'arte le fa fare molte cose stravaganti e di meraviglia.
lo stomaco di molta 3. locuz. fare sembraglia: schierarsi a battaglia superfluità.
sembolino. 2. locuz. fare a sembolino: giocare a cruscherella (
v.]: 'fare a sembolino': fare a cruscherella. = deriv. da
. lambruschini, 7-180: del fare il seme. c. ridolfi, ii-395
, e per noi medesimi non possiamo fare alcun frutto. s. maffei, 5-2-365
spento il seme. -vedere fare il seme alle fave e alle castagne:
e mi spiacque al possibiledi non poter veder fare il seme alle fave e alle castagne »
. verb. da facère (v. fare). semelina, sf. miner
pozzetti, 7-90: se si vuole fare la sementa delle ghiande o coccole,
, ii-330: una sementa è determinata a fare una pianta come è una uliva produce
341: deliberò [il re ugo] fare la impresa di frassinetto contro a que'
mala matina, / che avevano a fare tri cose le piu necessarie che sia
aver gran discrezione, / ché lo bisogna fare / al buon tempo e stagione.
. verga, 8-95: m'ha fatto fare dei bei negozi, tuo marito!
e sarà sempre un bel civanzo poterne fare a meno; ma quando non si
anch'essa mandare per san giovanni a fare l'offerta, allorché era chiamato il
di salvatichi pruni; ma si possono fare ancora tra i domestichi di pruni sal-
ostacolo (in partic. nell'espressione fare siepe). dante, inf,
e il gippa aveva un gran da fare per tenere a siepe lo scolaro.
bianco d'ovo secundo la quantità che voi fare, col zuccaro e dell'acqua rosata
mente, / m'aiuti bonariamente / a fare un po'di siesta. d'annunzio
un libretto ch'io mi pensava di fare, è venuto un volume in 40,
: il villano piegato... cominciò fare un siffilo torcendo il mostazzo in verso
lettere al magliabechi, cxxxlv-ii-585: farò fare due cassette, in una vi porrò
la propria condotta con un modo di fare nobile e degno; coronare l'intera vita
altri facessi / a te, noi fare ad altri, figliuol mio. / -e
si mangia (il che si dèe fare all'ultimo boccone per sigillo allo stomaco
1-45: ben fae chi vieta di fare quella cosa che dubita, o
: la quale esclamazione variamente si suol fare quando in signifìcaménto ammirativo, quando in doloroso
ha la proprietà di significare, di fare intendere con grande efficacia e chiarezza un
-ordinare, intimare o dare incarico di fare qualcosa (in relazione con una prop
significato appunto in quanto egli lo sappia fare né per alcuno scrupolo si trattenga dal
più duro del lavoro, ed egli poteva fare frequenti scappate a casa, a godersi
i-505: pare che anche si convenga fare memoria di quelli prodigi che significarono i
e dal tema di facete (v. fare). signifìcataménte, aw.
, però dico che vostra magnificenzia farà fare dua figlioli in uno corpo, e
come diciamo ora e l'altro per fare; e chiamasi linea, la quale rappresenta
. bacchetti, 5-221: non è per fare un rimprovero ad ambra, che ha
-donna padrona di sé, libera di fare quello che vuole. gozzano,
essi. 17. locuz. - fare alle signore-, nel gioco infantile,
che nei loro giuochi fanciulleschi imitano il fare delle signore. 'le bambine son
che ero fine, intelligente, nata per fare la signora. cassola, 2-132:
assai ci è stato / senza mal fare, mal fa segnoragio. galliziani o rinaldo
. pò ciascuno che de beatitudine opere fare vole conpiuta- carducci, ii-2-357:
come legato di nostro signore, per fare lo sposalizio. muratori, cxlv-14-176:
sovrano, né meno abbiano la regalia di fare e disfare le leggi comuni o le
volle il re nella medesima città di gante fare una nuova creazione di cavalieri del toson
va tutti, meno il martini, a fare una passeggiata... fra i
q'eo vidal e marco avemo a fare. boccaccio, dee., 3-intr.
el signore e 'l camarlengo sia tenuto di fare colliare tutti e dazi e preste che
farai el pagamento, sì ne fa fare la scripta ne libro d'i signiori de'
un mestiere, che diceva di voler fare il signore. cassola, 4-276:
madre a guastarlo. l'ha abituato a fare il signore. ma io lo riformerò
, la quale, se ricca, suol fare ladonna superba. tommaseo]. ibidem,
magiure assai in seguir e in ciò fare che, per reggere e signoregiare reami
alcun fallo, / benché quel fare una terra con una rocca in mezzo la
; / e. lle parte ce fa fare, / unde na- scen'multa guerra
più piena di scogli che vietino il fare le cave delle mine, et alla parte
iv-13-58: per l'ardire e presunzione di fare contro la loro signorevile franchigia. trattato
to terribile e signorevole, vogliendo fare alcuno confetto ounguento necessario e prezioso, vedendosi
, iv-vm- 9: perché veggiono fare le parentele e li alti matrimoni, li
inquisitori] famiglia, licenza o messo per fare pigliare nullo cittadino. boccaccio, dee
/ che tu poi non il vasellaio di fare di quella medesima terra uno vasello viso amor
l'al moglie rimase a fare la masserizia. statuti di perugia, egli
rne, te preo, si posso fare / cosa che piaza a la toa signoria
, quello corpo non ha potere di ben fare. g. gozzi, 49:
f. pona, 4-115: mi fece fare tra l'altre cose un reggia
1-i-86: volemo a te [madonna] fare obedienzia / e stare a la tua
possente mercanti si sentivano umiliati da quel fare signorile dei / principe era di capua gentile
tutti mor za, di fare alle volte qualche atto leggiadro, modesto e
, di maniera laudevole e modo di fare). pomposamente vestito. s.
volgar., 1-70: se tu volessi fare quello che fo io signorino ti farebbe
buoni pranzi, stare allegro, e fare degli allegri: signor no. graf 5-335
: con quelpoco che gli è restato potrebbe fare il miserabile ozioso a pieve san stefano