tomossi al suo romitaggio al morrone a fare penitenzia. leggenda della reina rosana,
idolo, e 'ncontanente ordinò di fare molti romitaggi e chiese per tutto lo
alla devozione; e giunsero tutti insieme a fare del vocabolo mondo un vero sinonimo di
ragione sanza la quale non si potea fare ciò che fece 'l savio uomo;
romita / e sempre penitenzia attende a fare. piccolomini, xlv-34: io t'
io che niente ho avuto né ho che fare con chicchessia e che vivo romito e
per indicare la ferma decisione di non fare qualcosa, di non accettare un'imposizione
si farà romito. -vivere o fare vita da romito: in mortificazione e
anzich'io osasse tendare el dito a fare una villania. cavalca, 9-8: si
bella e così bene ornata che potrebbe fare comparsa in qualunque città, dedicata alla
da gente. chiabrera, 5-1: faccio fare un piccolo romitorio in villa, il
scriverò, che vostra signoria mi faccia fare il letto. f. f.
i-147: si mettono a cantare e fare i matti, / fan gli occhi
, trafiggere, trapassare, squartare, fare a pezzi; lacerare la pelle, straziare
il ricettario. -spalancare fino a fare male (la bocca). zavattini
meve trabalgliti, follia lo ti fa fare. / lo mare poteresti arrompere, a'
parte secondando il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale. barilli, 5-24
aggirandosi più strettamente rompono il nuvolo sanza fare fuoco e saetta, fanno un certo
giamboni, 7-131: nel mezzo vorrai fare compagnie, le quali s'appellano cunei
faccia a federigo, si diedero a fare i più strani e beffardi atti del mondo
colle sue bombe di ciccia, col suo fare più disinvolto e petulante, va interpellando
ben che essa reina potesse assai cose fare nel regno e da'baroni, cavalieri ed
che si son fatte e si sogliono fare della storia, non si originano altrimenti che
tu sia costante, / e lascia fare e dire, e tempo aspetta: /
]: alcuna fiata si sforzano di fare alcuna cosa contra la voluntade dell'onnipotente
firenze contro a papa eugenio, bisognò fare la risposta, la commisse papa eugenio a
non posso far nulla, che ho da fare ecc. a quest'altra dirò loro
fede. -smettere all'improvviso di fare qualcosa. abba, 1-151: a
., i-99: s'egli mi lasciassero fare a mio senno, io vincerei cesare
. lo assolvino che lui possa andare a fare gli suoi fatti in alcun altro loco
moscione. palladio, 3-5: si devono fare questi tai ponti che siano ben fermi
ove tesseno o fanno tessere o fanno fare cannelli, d'avere un tomo pe'
tonde dei nemici. 57. fare naufragio, colare a picco (una nave
meno (lo slancio, l'impeto nel fare qualcosa, lo sforzo); spezzarsi
: spesse volte ci poniamo in cuore di fare alcuno bene, ma se pure una
dice, che non è cosa da fare, dovendo la discreta persona fuggire in tutti
so che io posso essere imputato di fare il contrario di quel che dovrei,
fia quella cosa che m'ha a fare / romper il collo. -freschezza che
bandi, 23: mi faccia fare un telegramma che dica sta bene,
trica. -rompere i bambocci: fare un putiferio. muratori, 14-38:
vegetazione). de'pedanti, / per fare al aiavol quel ch'era dovuto, /
qualcuno in malo modo a darsi da fare, ad affrettarsi. navarro della miraglia
ii-203: col tempo e col ben fare / ben si rompe ogni durezza. idem
. gozzi, 5-67: non vò più fare con vostro fratello: /...
pensare a ciò non posso / senza fare il viso rosso. /...
ragioni e colori; alcune son buone a fare calcina e alcune sono buone a fare
fare calcina e alcune sono buone a fare vetro; l'altre non sono buone
e che, siccome bastiano quello che doveva fare l'aveva fatto e rompimenti d'anima
, ancor che ciò non si potrà fare senza rompimento di quella serie di molte
facenda si fosse non solo avanzato nel fare, ma radicato nel cuore tutti i veri
comune, il quale i filosafi affermano fare una risedenza nel mezzo del capo,
: qui sceso appena un saggio del suo fare / diè tosto agli assassini, ai
tenuto cattivo e perfido, estimando di fare tal cosa di nascoso a colui che esso
dei sette savi, 27: lora fece fare una fossa presso alla rompetura del muro
a casa d'uno e facevan- gli fare nella parete una cava, che oggi dì
in tutti quelli luoghi più degni fé fare quelle buche e rompiture. 3
ricorda in ogni qualità di panno di fare le pieghe infra l'una rompitura e
... quelli che non sanno fare il debito loro io li chiamo rompi vasselli
che poi pallade diede a perseo per fare a medusa lo stesso servigio. grossi
possasi sementare senza roncare, tagliare, fare arsiccie o dar fuoco in modo alcuno
colla ronca. 2. ant. fare il tagliaborse. della porta, 2-305
fagiuoli [tommaseo]: a volerne fare la spiegazione, come dicesi,
in detti beni e luoghi per l'avvenire fare ronchi, debbi, arsiccie o
in mano, perché era ito a fare i ripari alla selva (le roste o
presta il suo coltello a roncola per fare un fucile. sbarbaro, 5-61: più
alle forbici e allo spago per fare i mazzi. = dimin.
16-70: non avevo che quindici minuti per fare l'amore: il tempo che ci
, uscire in, di ronda; fare la ronda o le ronde: compiere,
spezzate ordinate a visitare le sentinelle e fare le rondi. pantera, 1-158:
, 6-303: spedì due uomini a fare la ronda. manzini, 16-14: in
spedire la mattina presto due uomini a fare al console quella tale intimazione, che
buio di notizie, e smisero di fare la ronda. -essere a caccia di
ronda. -andare in ronda, fare la ronda intorno a un luogo,
entra tutto quello che vi è ordine di fare, come s'ha da rondare il
, proseguiva in tenersi armato e di fare rondare tutta la notte le sentinelle attorno
per il terrapieno e si venga a fare come una piaggia o dolce salita che serva
danno la mano per far la catena e fare un rondò! palazzeschi, 1-547:
: adriano le stringeva il braccio per fare accorta la descrittrice romantica che egli realmente
si chiama quella ronda che si fa fare da più soldati su per le
la ronfa: dire il vero; fare un resoconto fedele di fatti accaduti.
animale). - in partic.: fare le fusa (un gatto).
a mitragliarci. 9. fare la corte a una donna per lo più
se ci sono vicinissimi attorno, potremo fare che non ci turbino o che
(per la coniug.: cfr. fare). letter. ant. cospargere
(v. rore) e da fare (v.). rorèlla
e al figur. impulso incontrollabile di fare qualcosa; velleità, ambizione segreta.
). ant. e letter. fare molto rumore, confusione, baccano.
, 6-262: s'industriava ora a fare, coi diti, sull'otricolo della pancetta
3. region. dire o fare cose strane o contraddittorie. 4.
sposati, non potevano tubare e sbaciucchiarsi e fare insemina all'amore, un poco all'
parlare. ruscelli, 1-127: possiamo fare un fardellotto a piacer nostro de'libri
. -stare a bocca aperta senza fare motto. lalli, 12-114: io
sbadatàggine, sf. mancanza di cura nel fare il proprio dovere, nell'ottemperare ai
ottemperare ai propri compiti o nel fare ciò che viene richiesto, dovuta a negligenza
di quello giusto e quindi non poteva fare il percorso a ritroso. -con
il beccamorto compiva quest'ufficio con quel fare sbadato e di mal umore che pur troppo
sbadigliacchi). ant. e letter. fare frequenti sbadigli. - anche sostant.
), intr. { sbadìglio). fare uno o frequenti o continui sbadigli (
, facilmente si muove alcun altro a fare il movimento stesso. bar etti, 6-53
è il mio mestiere; io non so fare che il giornalista e m'è vietato
più che tutto era sbafu- mata da fare impressione. = voce di area piemont
intero per guadagnare pochi soldi e sa fare il suo mestiere e non ne
calcoli: valutare una situazione erroneamente, fare progetti inattuabili. -sbagliare l'occhio-,
soggezione e che ha un gran timore di fare sbaglietti di ortografia. = deverb
circa il romore de lo isbaiaffamento che dèe fare il mio consorte, fingendo di sollazzar
vanvera, in modo fastidiosamente prolisso; fare discorsi inutili o da gradasso.
da baia1 (v.) e fare (v.). sbaiaffatóre
erano sì isbaldanziti che non ardivano a fare più che federigo imperatore volesse. boccaccio,
intr. { sbaldòrió). tose. fare baldoria. -anche: perdere tempo andando
: perdere tempo andando in giro senza fare nulla. giannini-nieri, 54:
edifici] e sbalestramento non si può fare di edifizi e di animali, che prima
giudizi o avanzare proposte a vanvera; fare affermazioni con leggerezza. manzoni, v-1-362
la balla, vi trovò dentro da fare una bella credenzia d'argenti. vasari
, 14: vestirsi di nero, fare le 9 del mattino, sballarsi ed estasiarsi
tr. (sballónto). palleggiare, fare ballonzolare. soffici, v-2-150: nel
una in altra condizione, sballata di fare del mecenatismo così a sproposito. iperrealismo,
, 12-115: vuoi che t'incoraggi a fare sciocchezze, da sballo. panorama [31-i-1988
da sé di quello ch'i'andava a fare. parini, 482: alfin rinvenne
nel contare tanto a fretta viene a fare sbalordire colui o colei che riceve e
far saltare in alto qualcuno, fargli fare un balzo, farlo alzare di scatto
dissimulazione sotto tarquinio e la sua destrezza in fare sbalzar collatino dal consolato mi paiono due
, cioè sbalzare la commissione e far fare una figura minchiona al ministero.
martirio. nievo, 4-38: piuttosto che fare uno sbalzo di cronologia, voglio passare
, in principio, che, sapendo fare, nelle circostanze presenti, una stamperia ben
tatto, udito, odorato sono chiamati a fare il punto, a produrre subito 1'
. v. bompiani, i-29: fare un volume di racconti che raccogliesse i
a voi convien promettere e molto maggiormente fare è questo: se mai avviene che
si vuole; che s'ha da fare? spezzare, mettere a beva, sbandellare
alienazione de'patemi beni, e, se fare si fosse potuto, maculazione della gloriosissima
v e del 'h', si messe a fare un altro volume e lo battezzò 'discordia
occupati. delfico, iu-21: senza fare ingiuria allo spirito bellicoso degli ascolani,
il lavoro che io diceva si deva fare e sia di suprema necessità il farlo per
: la signora ch'è svizzera sa fare dei famosi pranzetti dai quali è sbandito
era spretato per voglia di mettersi 'a fare il porco'come il padre pulitamente era
, febbraio 1986], io: fare il punto sul romanzo poliziesco significa per giuseppe
si mise che nessuna resistenza potevan più fare. = nome d'azione da
in testa': nel giuoco di sbaraglino fare una casa vuol dire raddoppiar le girelle
frugoni, 1-370: confesso che, a fare il dovuto sbarraglio di tanti comacchioni che
3. locuz. non fare a dama 0 sbaraglino: fare sul
. non fare a dama 0 sbaraglino: fare sul duta su uno sgabello, l'
a scuola, va coi compagni a fare lo sbarazzino. c. arrighi,
(un atteggiamento, un modo di fare o di apparire). pirandello,
sbarbarmi. capuana, 4-301: lasciate fare a me; è il mio mestiere,
40: se la necessità mi stringesse far fare ad uno sbarbato la parte di un
, potrebbe variar la nota con: fare o dare un 'rabbuffo', una 'risciacquata',
v.]: 'sbarbificare': sbarbare, fare la barba. -rifl. viani
della buona società che si dà da fare per farsi conoscere. anche al femminile 'sbarbina'
e le spiaggie di mare, atte a fare sbarcazioni agli mimici. =
del fiume. -marin. il fare scendere coattivamente a terra un membro dell'
diletto sbardellato, / c'è quel di fare da quel tempo i nesti.
/ si messere a ballare e a fare a sbarra, / allegri come il giorno
della scaletta, il cane tornò a fare uno sbarramento assoluto. -per estens.
oddi a tutta via se aiutavano a fare le sbarrate ed a piantare spingarde.
anonimo romano, 1-172: ciò fare non se poteva, che. ila
sbaruffata. 2. litigare, fare baruffa. a. minzolini [«
quando... continuerà questo modo di fare, di dire, di inveire,
gravidanza. « cosa se ne potrebbe fare? ». il mio padrone sbaruffandoli
lucida, quadrata, sanissima dentatura da fare sbasire il povero obeso asmatico, nelle
5. gerg. distruggere, fare a pezzi. g. b.
porta delle camere nuove, e, volendolo fare dell'istesso piano, o si dovrebbe
-agitare ripetutamente qualcosa, anche per fare rumore. menzini, 5-6: sbatacchiare
se mi tocca il ticchio / di fare anch'io de'versi in icchio e acchio
o chi de eoa d'aseno voi fare / go che no pò may esser bon
corpo. soderini, i-513: volendo fare il vin bianco limpido e trasparente, piglia
e sui quali bisogna sbattere la bocca e fare una meditazione per definirli? il più
sono carogne. io sto qui a fare il frate e quella si fa sbattere.
lo offenda: il che non può fare se non sbattendo la potenza sua, anzi
orrore e dolore, spinto a lasciar di fare alcuna di quelle cose che appartengono ah'
prodotto forse da una lavandaia attardatasi a fare il bucato nell'acqua verdastra del canale
dove sbatter con la testa, pensai di fare l'accalappiacani. -non sapere
sapere come passare il tempo o che fare. arpino, 16-99: ha visto
ed io vorrei piuttosto sbattezzarmi che mai fare per forza a modo di nessuno. cattaneo
parte un nome nuovo che viene a fare un inverosimile contrasto col vecchio.
, 23-52: li vedo... fare la ripresa in maniera normale: lo
che facciano la storia nel cartone, fare un modello di terra in su un
e in caso la recassi, si dovesse fare detto sbattito, altrimenti mi promisse detto
fornace, il detto buco si deve fare largo per sei volte quanto è quella parte
. 4. locuz. sbavazzarsela: fare baldoria, gozzovigliare. tenca, 4-72
s. v.]: 'fare una sbeffa, accogliere con sbeffe': sarebbe
segneri, 1-130: si divisa di fare a dio sagrificio chi sparge di tanti poveri
. ricordati, 1-310: bisognò di fare a tarquinio... l'arma
.]: 'sberciare': in firenze, fare atti esterni di disprezzo a cosa,
di poter regolare la partita senza dover fare i conti con l''oste'pistoiese.
tr. { sberlèffo). ant. fare oggetto di smorfie qualcuno in segno di
vano. 2. intr. fare smorfie. a. piazza, 3-220
maschere. 7. locuz. fare gli sberleffi alla luna sulla forca:
e 'berlinghici's'appellano; ed il così fare 'sberlingacciare'si chiama. = comp
io li faccia servitù, con il fare cascato sotto le finestre, ch'io la
, ii-6-322: alla storia non spetta di fare previsioni, come credono gli incompetenti,
romperli. 3. intr. fare smorfie. gatto, 2-53: «
e un catalano / che si messero a fare a tira tira: / alfin fu
fondatezza dei suoi propositi e le azioni da fare il giorno dopo per portarli avanti erano
lavarla e sbiancarla e diede gran da fare in casa. -imbiancare.
la strada in isbieco, fece fare il tribolo, sbiecando an
sia la più diffidi cosa che possa fare un uomo. galileo, 1-1-5:
4. offuscare la luminosità, fare apparire sbiadito. berni, 8-15 (
guerrazzi, 1-357: chi ha a fare col fuoco non si deve sbigottire di
muratori, 9-178: può anche la cucina fare sul fine dell'anno sbilanciare i conti
città di padova, se le voleva fare riparo. 4. figur.
sbilenca. il vecchio marini, chiamato a fare il miracolo, ha contribuito ad accrescerne
tr. (sbiondéggio). ant. fare biondi i capelli. - anche rifl
/ se ne'pubblici guai, / lasciando fare a dio, / si sbirba la
2. tr. letter. fare oggetto di beffe, di lazzi.
, che la sbirraglia borbonica venne a fare una perquisizione anche nella casa di lui
forze dello spirito e dell'intelletto per fare irrite e vane le forze sbirresche e t
. locuz. alla sbirresca: come usano fare gli sbirri. baruffaldi, 2-261
f. doni, 84: io lascierò fare a te le domande ancora. sarà
dal lago maggiore questo principe, per fare il servigio compito, un braccio d'
. galanti, 1-ii-238: era necessario per fare ciò, che il fiume fosse ristretto
affari. 14. tr. fare defluire, sfociare o deviare in un
sua sboccataggine fa dispetto. non sanno fare un discorso senza mescolarci a ogni tratto
certi sboccatoni di piazza... sanno fare altro che latrar senza mordere.
volte ci troviamo in necessità di dover fare qualche fossa traversa o laterale con fogna
del lido e sollecita misuratrice de'tempi fare dopo quaranta notti agli sbocciati parti ritorno
di una strada in un'altra; il fare capo in uno spiazzo; il punto
creduto utile il preoccupare il passo, con fare che la religione santificasse certi princìpi politici
1-iii-596: non si può sperare di fare di qualcuno dei cattivi ancoraggi della migiurtinia
rimbalzi che i tre ragazzi gli facevano fare sul selciato. 2. divisione
volgar., i-648: una statua fece fare [annibaie] in...
un altro posto questa guardia minacciata per fare sbollire la cosa. 3. tr
a posta. scerbiare, sgorbiare, fare scorbi. giannini-nieri, 54:
115: guardatevi di non avere a fare con uomini sbon- tadiati e sventurati
scingavi le zone. 3. fare chiasso, baccano; strepitare. buonarroti
di fortuna poter riscontrare i punti, fare i consegli con quelle più chiarezze e
o danni arrecati a qualcuno, per fare un prestito, per saldare un debito o
.. di sborsarle lire 400 per fare il viaggio. monti, 11-86:
. vasari, 4-ii-440: avendosi a fare uno sborso come sarà questo che passerà
tassoni, xii-1-12: egli aveva promesso di fare un gagliardo sborso col ritratto di certi
. baldinucci, 9-xvi-6: offerendosi a fare esso medesimo tutta la spesa di sua gita
. sono la classe sola che possa fare l'anticipato sborso del tributo, perché
, ii-454: a voi determinò di fare il grande onore di consegnar questo evangelico
, ii-32: carlo v doverà attendere a fare danari per fare la guerra da ogni
v doverà attendere a fare danari per fare la guerra da ogni canto a francia e
pantaloni: essere un inetto, non saper fare nulla. papini [in lacerba,
3. smembrare, staccare, fare a pezzi. fagiuoli, xiii-63:
. giordani, ii-1-26: io debbo fare ai 16 d'agosto urv orazione in
4-659: io ho aspirato non solo a fare uno sbozzo del mio passaggio veloce all'
, come fa chi s'accoscia per fare i suoi agi. graf 1-253: addio
potessi risolvere se la traduzzione si dèe fare in verso sciolto o legato. se mi
osservare con curiosità minuziosa e molesta, fare inquisizione in piccole cose, e quasi
, eversori d'estetiche si mette a fare il regolare, il 'classico', si vede
; ingegnarsi, sforzarsi, darsi da fare; impegnarsi a fondo per ottenere uno
sm. tose. lo spazio occorrente a fare con le braccia (o anche con
non si ha lo spazio occorrente a fare con le braccia o con tutta la
sbracia. fagiuoli [tommaseo]: fare il generoso e lo sbracia. =
(e ormai che ci era poteva fare anni) d'indulgenza nel purgatorio ai
troppo si millantano e dicono di voler fare o dire cose di fuoco s'usa,
per i pastelli o piatti che vorrai fare e penso che sei per pastello e
. salvini, vii-4-2: dicesi 'fare sbraciate', cioè vanterie e ostentazioni della propria
(ant. $brannare), tr. fare a brani, smembrare, lacerare o
con l'aiuto di un'arma; fare a pezzi. boccaccio, viii-2-75:
tali colline. 5. fare a pezzi, a brandelli; stracciare.
quello suo marito molto amava e per fare bene tristo il marito menò que'due fanciulli
. 4. darsi da fare fino allo stremo delle forze. talli
è ben ricco e c'era da fare un bello sbrano alla cassa di lui,
altro. 12. locuz. fare uno sbrano nel velo di mistero che
pensavo, ch'io non riesca a fare uno sbrano nel velo di mistero che copre
a sbrattar via il cadavere ed a fare all'assassino un predicozzo di mansuetudine.
nelli, iii-36: mi parrebbe di fare un'opera di carità, se mi riuscisse
opera di carità, se mi riuscisse fare sbrattar costui, che è una mignatta della
della vita attiva, la malizia e fare che rifiorissero nel deserto le virtù,
macinghi strozzi, 1-249: attendete a fare e fatti vostri e sbrattarvi di costà
modo rapido da ciò che si deve fare; sbrigarsi. rinaldo degli albizzi,
poi sarai consigliato di quello arai a fare. ulloa [zarate],
sbravare, intr. ant. fare lo smargiasso o vantarsi boriosamente, anche
mieter d'accordo con voi, lasciatela fare, non la sbravate, non la
anche nella forma sbravazzarla) -, fare lo smargiasso, il fanfarone.
volta che vito orlando pretese di venire a fare una sbravazzata, colla pistola in tasca
vazzoniamo e ci crediamo di essere, di fare e di brigare e invece il mondo
: 'tagliar gran colpi': proverbialmente vale fare lo sbravazzone, il rodomonte. linati
sbraveggiare, intr. ($bravéggio). fare lo spaccone, lo smargiasso.
... per coltello viene a fare da cresta al muro, terminandolo e
pénsate 'l mo. 2. fare a pezzi qualcuno. - anche assol.
, 7-173: si coglie ogni occasione per fare sfoggio dei propri imparaticci, di tutti
a un tratto: il che si dice fare sbréscia. = etimo incerto
alla prova. - che prova vuoi fare, sbricaccio? = comp. dal
anni non ci sarà più niente da fare per la splendida facciata del juvarra.
, essendo assegnate molte regioni perché si dèe fare o no, tutte si tolgono
è fatto tutto ciò che s'aveva a fare? ». pascoli, 1395:
1-129: voi credete aver qui a fare con un uomo di carne e di ossa
con la particella pronom. affrettarsi; fare in fretta o più in fretta. -in
a giuda traditore: « isbngati di fare tosto quello che tu dè fare »
di fare tosto quello che tu dè fare ». s. girolamo volgar.,
. sbrigativaménte, aw. con fare sbrigativo. piovene, 7-164:
senza storie! », disse nicola con fare sbrigativo. montale, 8-183: uscì
tr. { sbrividisco, sbrividisct). fare cessare i brividi del freddo.
spiedo. cervio, lxvi-2-92: volendo fare il sesto e ultimo tondo, tu
. ferro aguzzo usato dai calzolai per fare i buchi nei tacchi, onde inserirvi i
del quale si servono i calzolai per fare i buchi ai tacchi, ecc. quando
sbrodettare. 4. tr. fare oggetto di confidenze sconvenienti o maliziose.
muratori, cxiv-14-375: un bel che fare avranno i signori spagnuoli a sbrogliare questa
lacerba, ii- 194]: so fare il poeta e l'idillico ma il giorno
4-i-314: abolì la dateria / lasciò fare un'osteria / di castel sant'angelo.
intr. (sbróncio, sbrónci). fare il broncio. tommaseo [s.
su pei caffè, non sapendo che fare della loro vita, ne sbrontolano giù a
nessun uccello s'era mai azzardato a fare il nido. 2. figur
bollitura di cenci che le donne sogliono fare in un tronco di salcio o d'
: sapete quante belle cose si posson fare senza offender le regole della buona creanza
. -sbudellare il mondo a chiacchiere: fare lo spaccone. fagiuoli, iii-59:
aretino, 20-179: tu non hai da fare altro seco che render fumé per vento
che era buonissimo nuotatore, prese a fare in su l'acqua di molti giuochi
piume. palazzeschi, 1-286: mi faccio fare un cappello come una ciminiera, e
intr. (sbuffóno). ant. fare il fanfarone, lo smargiasso.
sburrarlo, acciocché se ne possa fare buon cacio. = comp. dal
giuliani, i-452: m'ingegnai anco di fare un san michele vestito a angelo,
raccontarmi le cose curiose che gli vedeva fare con i suoi pennelli spelacchiati, i
: ora che ci ha a che fare il freddo e l'esperienza per una logora
. arrighi, 3-85: se domani debbo fare il faccione col signor direttore delle traviate
diaframma e delle membra spirituali e per fare rompere le posteme che vi si generano
questo tutto l'anno è medicamento da fare alle pecore per non lassarle diventare scabbiose
comune: parlare sanno, ma non fare questi presti giochi di lingua e labbra che
giochi di lingua e labbra che io so fare. 2. membro dell'amministrazione comunale
che è quello che s'avrebbe a fare in un tratto e in un luogo,
che è quello che s'avrebbe a fare in un tratto e in un luogo,
: dentro c'era sempre qualcuno o a fare sulla stuoia gli inchini della preghiera,
a sé ferragunze, dicendo se egli voleva fare un giuoco a scacchi; e 'l
tesoro. 8. locuz. fare il sole lo scacchiere a qualcuno:
in origine 'tavola a caselle per fare i conti'(v. scaccario).
andasse col mostaccio torto, si potrebbe fare nella detta scaccia, solo dalla banda
vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa armonica alla bocca. ha
, dico a te. che cristo vuoi fare? impari a sonare lo scacciapensieri?
3. locuz. dare una scacciata: fare un controllo rapido. buonarroti il
quasi lo scaccia via e gli fa fare un passo naturale. i francesi dicono
svirginare. / questa già non sa fare / santi quatro ma, più presto
familiare, triviale. 2. fare scarabocchi (con riferimento spreg. a un
scacioppar miccione, / come se voglia fare un gran morfito / o solci o camangiari
pasolini, 3-220: « ma pensi di fare le cose seriamente, » fece allora
sei consapevole di quello che stai per fare? » « come, no? »
scadente o di ridicolo nell'andare a fare io il commissario governativo per i licei
scadenze, e che mi abbiate fatto fare con esso la figura d'un cattivo soddisfattore
banca di vallemagna non avrebbe più potuto fare fronte alle scadenze, rovinata dalla crisi
a scadenza di data, si potrà fare una commedia o musicare un coro.
della sorella del delfino era scaduto a fare il giullare. verga, 7-112: rimandatemi
la quale divisava congiuntamente coll'arciduca ferdinando fare la guerra alla repubblica di venezia e al
o in vista. -tr. fare andare alla deriva un'imbarcazione anche con
... mortalità del 1348, sanza fare testamento, sì che [i beni
, e fu dato ancora ordine a fare molte navi da carico, cioè burchi
411: 'scafare': significa condurre e fare andare un battello, muovendo il suo remo
figur. rendere meno rozzo e goffo, fare diventare più esperto; scaltrire.
kentuky che vale molto di più, per fare degli sca- ferlati o dei rapati di
, intr. region. nello sbaraglino, fare di caffo pari. - anche:
., e da caf fare (v.). scaffare2
certa consuetudine che per bisogno, di fare 1 tetti delle loro case e palazzi
arti e mestieri, i-121: per fare il bianco di piombo bellissimo e finissimo
, che sapea che la figliuola doveva fare questi miracoli, scagliatasi giù per la scala
; e disse / che volea di sé fare a egisto scudo. pascoli, 5-153
ridotta in polvere serve più particolarmente a fare statue, basso-rilievi e altri simili lavori
milizia, viii-183: ottimi si possono fare [gl'intonaci] anche colla scagliuola
più scaglionatile in minute partizioni si potrà fare per le arti visive per la letteratura
contento / e io ne potre'fare poco argomento. giovanni da samminiato
, 3-157: che avrai tu a fare perché la tua moglie impari la bontà e
per elevarsi moralmente o socialmente o per fare carriera politica. cassiano volgar.,
faranno detti ufficiali, i quali debbino fare gli scaglioni delle rendite da fiorini 50
a tutto il bisognevole per l'effetto di fare un'ottima e sana coperta. galanti
settembrini, iv-29: l'altr'ieri volle fare i scagliozzi: fece un imbarazzo grande
706: abbrusciasi... per fare l'alume scagliuolo cotal pietra nel fuoco
arrampicarsi su una parete (nell'espressione fare scala). dante, purg.
cioè o bozze piane, per non fare con esse scala alle muraglie, perché
nelle espressioni avere, essere, fare scala a qualcosa, servire di scala)
piano d'ogni cosa, purché gli paressi fare scala a questo disegno. viaggio di
>omenichi, 8-32: promise [ciro] fare tribuni a prefetti che avessero bene instrutti
o tre volte al giorno a fare scale di note con arcate lunghissime su
marinari et i mercatanti sono obligati di fare scala a quella città e quivi i vini
. scalampare gli occhi; essere cauti, fare attenzione a come si agisce.
già fatte, ma... dovrei fare lo scalare rimborso anche di tutte le
quando avessono a scalare una terra o fare simili assalti dove gli uomini non ristretti
s. v.]: 'scalare': fare a scala, scalati. -intr.
.). scalare5, intr. fare scalo (una nave); sostare,
]: 'scalare': di nave, fare scalo. = denom. da
eseguiscano l'effetto che s'ha da fare. b. davanzati, i-71:
battere il calcagno, come si suol fare quando si cammina lesti. senti come
propri prodotti, si domanda che vendite potrà fare 'sharecropper': lo scalcagnato bracciante in
. fanfani, 1-81: 'scalcare': fare in pezzi, secondo l'arte che
una lancia, che parea che avesse a fare una sua vendetta, tutta la scalcinò
arlotto ebbe murata la chiesa, la vole fare imbiancare; e innanzi bisognò, per
lavorio, e che esse muraglie debbia fare a buona calcina. 2.
scampare quello giovane da'nocevoli scaldamenti da fare battaglia o per effetto di compassione t'
alcune ore prima della partenza, per fare sì che gli organi meccanici di metallo
energia e fervore; darsi vivacemente da fare; iniziare a impegnarsi fortemente nel compimento
faccia capo vivamente, perché lo può fare meglio che alcuno altro. s. cavalli
piazzetta. -scaldare le panche: fare il perdigiorno, stare a oziare.
famiglie que'giovanotti che vanno a fare per molto tempo all'a
era sufficiente; veniva anche usato per fare asciugare velocemente i panni umidi e per
scalea. 5. locuz. fare le scalee di sant'ambrogio: sparlare
la compagnia. varchi, 3-85: fare le scalee di santo ambrogio significa dir
concorre in unione del medio a far fare al collo i medesimi movimenti in avanti o
una volta. 's'à a fare una bella scalessata a cireglio'. =
esto cortello novo. / esto fatto fare potesi innanti scalfì un uovo.
. pepe, i-183: non voglio né fare cattiva figura scalfando solo la sedia né
neanch'io, non sono capace neppure di fare uno scalfarotto ». = voce
. impedimento alla chiesa di dio, a fare rovinare, a fare percuotere altrui il
dio, a fare rovinare, a fare percuotere altrui il piede e farlo cadere e
a. berardo, 477: fece fare una scalinata di legno, dove per
, senza che i due uomini potessero fare un gesto. -essere come gli scalini
disus. l'essersi scalmanato a fare qualcosa (con uso iron.).
caso non vi è; ma per fare lo stesso ufficio vi sono due pezzi di
, avendo... accordato di fare un vasceletto, farà una nave, debbono
a mare basso, per carenare e fare de'piccoli raddobbi ai bastimenti di commercio
/ o di scalogni, e farànolti fare. a. pucci, 4-272: di
, 49: si doverà pensare, a fare li scaloni, ac- cioché gli spettatori
cannone. falconi, 1-18: sapere fare scaloni, biette, rote, palanchini.
). nievo, 3-159: fattagli fare una giravolta, lo trasse giù er
al rovescio. baretti, 6-172: per fare quegli orticelli è stato in più luoghi
scalpellarla sulla pietra. -per simil. fare corrugare la fronte, (preoccupazioni,
. falconi, 1-10: sogliono fare una vescichina o schiuma bianca avanti il
. ogni cosa debbe pagare collui che fa fare. settembrini [luciano], iii-1-77
bravo scarpellatóre e il più valente a fare i mercun che si mettono agli usci
praticare sgusci e intagli o si debbano fare cavità. g. villani,
pegolotti, i-368: quando allume si vuol fare di nuovo, i maestri, che
fuori un lume per veder che si fare..., gridò. luna [
e concitato (spesso nella locuz. fare scalpore). velluti, 91:
). velluti, 91: facemmo fare comandamento di disgombrare: feciono uno grande
di bese sentì questo, cominciò a fare grande iscalpore. caro, 12-iii-174:
(spesso nelle locuz. destare, fare, levare, suscitare scalpore).
era un gran profeta, che doveva fare? goldoni, ii-408: confesso d'aver
scaltrisca di quello che s'ha da fare. giordani, vi-38: quegli antichissimi prudenti
e vigoroso e forte e possente a ben fare, che tu sii savio e scalterito
vecchi e tele fine, / soltanto a fare usure acconci e adatti, / alle
mascalzoni. faldella, 15-77: per fare l'italia, oltre i filosofi,
fosso, sì che si venne a fare scarpa. per la qual cosa il fosso
sé o non divulgare troppo o a fare azioni sconvenienti. novellino, 96 (
chi insegna dalla cattedra come si può fare a scalzare le istituzioni nazionali. einaudi,
e abolire la smorfia che subito sogliono fare al solo pronunziare il suo nome?
ella contrafa vuluntieri ciò che ella vede fare, sì vanno in quella locora uv'
scalzarle. vignali, 1-1-4: può fare il mondo che in tutta fiorenza ci sieno
per i poggi della freddana e col suo fare buono e schietto parlava così bene con
: né si pratichi mai nel governarli di fare una semplice scalzatura solamente vicina al piede
in mano la carta il papa nel fare il discorso alla figlia colonna che,
/ rinaldo vide un bel colpo da fare, / e che scoperta avea la mana
l'arte a quelli che la sanno fare ». tommaso di silvestro,
, che e'vi darebbe troppo che fare. 3. figur. esaminare
lo scambiamento ch'esse fatto aveano per fare i loro figliuoli re. ammirato, 2-6-65
andar mio era a fine per poter fare questo scambiamento... -dirowi.
, non lasciò quella pace a li romani fare. benvenuto da imola volgar.,
le stanze, così sarà buono di fare che altre fiate tali errori s'è sentiti
scambiamento di panni mi sia stato fatto fare in forza. baldelli, 3-526: ora
tór via qualunque scambiamento che si potesse fare alle mie parole. manni, 2-142:
per non ismarrirle o scambiarle fece lor fare un certo segna- luzzo per lo quale
, lo capitano over conostabile nullo pagamento fare sia tenuto per lo decto mutare. porcacchi
il proprio parere. comisso, vi-58: fare all'amore senza potere scambiare un pensiero
or con questa sola ei sa ben fare, / più lieto sta chi può 'l
disegni che [la gru] doveva fare da sostegno per un impianto di chimica abbastanza
mano, farfanicchio, che io vò fare uno scambietto per l'allegrezza.
, 10-ii-264: vedi che scambietti convien fare per propugnare la magia! algarotti,
magalotti, 1-21: né è da fare il minimo reparo, che l'arabo
persona (anche nelle espressioni dare, fare lo scambietto). linati
manetti, 2-9: che i'ho a fare teco, che tu mi fai pigliare?
con dire che mi pareva di minor rischio fare lo scambio dei nostri portafogli o quello
/ perch'e'pioveva, io noi potetti fare; / egli era buio, ond'
che li trattenga e che cosa possa fare un polifenolo sul bromuro d'argento lo immagini
, i-282: io non sono qui a fare lo scambista e a dire: tu
preludia ad uno scamiciaménto audace per meglio fare ai pugni o per gettarsi in acqua
poggio intorno del tempo, si debbano fare sotto le basi delle colonne li scarnili
: 'scammellata': gita sui cammelli. fare una scammellata. = comp. dal
], 302: così ancora insegna catone fare 10 eleborite d'eleboro nero. così
nelle porosità dello stomaco e offenderlo e fare fluxo. mattioli [dioscoride], 627
sguinzagliavan nelle valli come branchi di mastini a fare le vendette del dio dell'inquisizione.
giorni, per diporto. più comune è fare una scampagnata, e questo per lo
gran pranzo a un osteria / per fare una gradita scampagnata: / piatti eccellenti,
dimmi ancora se domani sarete andati a fare la vostra solita scampagnata. mamiani,
. pascarella, 2-432: non basta fare una scampagnata di una ventina di giorni
tanta distruzione e quello scampamento non potea fare sanza quella dispensa e così mostra che 'l
un gran baccano. -in partic.: fare una chiassata con campanacci, corni e
. 5. figur. sbraitare, fare clamore per rendere un argomento di dominio
: sbraitare, in partic. per fare un aspro rimprovero. aretino, iv-3-199
padelle e paioli, tutti strumenti da fare strepito, e gli fecero una grande scampanata
ne volea trarre, non avea a fare innanzi quella salmata, quella scampanata contro
dicea che quelle spese avea fatte per fare un altro fatto utile e diritto,
i-642: dio mi scampi e liberi dal fare della lirica. tecchi, 11-18:
: in per quello che noi avemo a fare via luntana, a 90 che la
e robbaro de onne cosa e volevanolo fare impecare. ma ulixe per industria de lo
della città, dicendo: « io voglio fare l'uficio comune, da poi che
. compagni, 3-14: così diliberarono fare, quando al fine della vittuaglia si
tinga di veruno colore faccia né faccia fare veruno panno, né pezza, né scampolo
altra persona possa né debbia ordire né fare ordire né texare ne fare texare, né
ordire né fare ordire né texare ne fare texare, né per sé né per
tempo; quanto resta o è possibile fare durante tale tempo. e e
scamùccio, scamucci). ant. fare scaramuccia. guicciardini, 13-iv-154: scamucciano
v.]: 'scanagliare': gridare e fare atti a mo'della canaglia.
è 'incanagliarsi', mettersi colla canaglia e fare atti simili a quella, ^ scanagliarsi'
libre tre. ibidem, 1-2-87: per fare accomodare il ferro e quattro girelle con
ciò che si è detto o fatto; fare come se non fosse avvenuto.
sì maggiormente provocarla e di necessitarla a fare dei sforzi degni della sua grandezza per
. soderini, i-440: si dèe fare il foro per scancìo a schimbe- scio
, ii-81: il giuocatore, nel fare i tre passi avanti di rito, parte
porta a porta sulla giusta denunzia che dovrà fare il conduttore alla porta alle piagge,
ea ufficiali, elesse dieci uomini a fare le leggi. -che è motivo
, mi chiese come mi fosse possibile fare il bagno senza che nessuno mi insaponasse
i-23: per voi non mancò di fare iscandalezzare il vostro fratello, a torto,
molte tribulazioni; e quando allora si vede fare prova buona di pazienzia e non volta
cosa, giusto, che la può fare marisa.. tanto lei ormai non ha
sopire il piccolo scandolo, e di fare una diversione; ma, pensando,
, 1-190: non mentire, non fare scandali, non espormi alle risa della
overo prosuma, tórre o sottrarre o tórre fare ad alcuno altro vinattiere alcuna cella,
7. locuz. -dare, fare scandalo, essere di scandalo: provocare
, 49: vui, corno avezzi a fare de questi scanda- lazzi, non pensate
, i-167: il mio disegno è di fare, se non tanto quanto desidero c'
femminaccia, s'era messa anche a fare, con quel suo degno nipote,
). comisso, v-338: non fare calcolo delle ore scandite dall'orologio a
: numero 50 some incirca di legnami per fare e risarcire capannoni, cioè per fame
l'uguale e dove tutto è lecito di fare: babele, pandemonio. =
soderini, ii-191: èssi tentano di fare il pane con la farina di lente
1-6: sollevare l'uve acerbe si vuole fare quando non si teme di scanicare o
, perché gli italiani si decidano a fare ciò che altrove è prassi normale, cioè
, sbandato, che si dedica a fare preda. dizionario militare italiano [1833
, 1-ii-167: 'scannare il fosso': fare un taglio od un'apertura nel fosso del
per indicare una fortissima determinazione a non fare qualcosa. g. gozzi,
della vita (per indicare quanto dispiaccia fare qualcosa). g. gozzi,
], iii-2-15: non li vedevi fare ciò che testé ti dicevo che io ho
testé ti dicevo che io ho veduto fare dal tuo maestro, o ermotino? come
e mezzi guanti di lana, a fare il servizio dell'uscio nello scannatoio del
sarai... -guarda s'ei sa fare l'arte que sto scanna-uomini
degli argentieri, ottonai e simili: fare lo scannellato, cioè scanalatura o incavi
sottili per lungo, che s'usa fare per ornamento de'lavori d'oro,
dell'arte senese, ii-251: debbi fare detta coppa a ariento ed oro della casa
appiccato. cervio, lxvi-2-92: volendo fare il quinto tondo, tu potrai imbroccar
presso a trent'anni / pena a fare il suo corso? no, ché troppo
solamente di condurmi sicuro, ma di fare anco un grande sdrucito ne la francia
noi tradurremo letteralissimamente, come siam per fare in ogni simile occorrenza, volendo scansare
; mezzo, modo o possibilità di fare o non fare qualcosa, di prendere
modo o possibilità di fare o non fare qualcosa, di prendere una decisione, di
o di un dibattito; divagare, fare una digressione. ojetti, i-121:
lega, più scapestrati trabboccate al mal fare. b. davanzati, i-171: d'
bembo, 9-1-259: la qual cosa, fare e poter tenere in istato le cose
e videndogli a la scrapistrata fare un novo ballo de personaggio e tale
cavalcatore e con tutto quel moto che può fare il braccio. = deriv.
che essi scapigliano te; e lo puoi fare perché non pongono mente a cosa niuna
la cosa doveva andarci, cominciarono a fare grandissimi pianti e a scapigliarsi e darsi
], 5: è curioso che a fare notizia sia questa forma di rivolta fiscale
a te: e non saprai sì fare che co loro non ne scapiti sempre e
gli aveva detto tante volte che a fare una buona azione non ci si scapita
, 2-291: mi chiese di andare a fare una visita al suo paese, ove
i-398: chi ha saputo conservarsi scapolo può fare centomila cose che voi altri, gente
matrimonio, non avete in potere di fare. carducci, iii-10-315: scapolo e
borgese, 1-227: dn giorno va a fare una visita di carità a un cugino
-recarsi in un luogo per breve tempo; fare una scappata. f. argelati
coperti dalle acque, m'avessero fatto fare qualche bella tombola, lasciandomi cadere con
forza centrifuga è quello sforzo che si vede fare a ciascun corpo che è mosso in
mostrare, e scappò con una parola per fare del praticone. domenichi, 2-382:
come fanno i ragazzi per isfuggir di fare il latino. f. argelati, cxiv-3-283
una persona (anche nelle espressioni dare, fare una scappata). zambeccari
]: ho una gran tentazione di fare una scapata a roma. grandi, cxxix-153
dal greco, e sarei venuto a fare i miei doveri, ma ho temuto d'
paese più vicino per bere un po'e fare mediocremente all'amore. cassola, 2-434
d'eccesso qualche corezzione, poiché aveano a fare con popoli proclivi alle scappate.
non potè... tenersi di non fare una scappatina alla casa d'agnese,
un architetto vecchio d'ottant'anni e fare un tratto d'economia per la fabbrica,
i-38: se tu non me lo vuoi fare, ti do due scappellotti; ed
]: 'scappinare': da scappino, fare il pedule; e dicesi più degli stivali
pranzo a base di capponi che usavano fare i contadini in occasione di importanti avvenimenti
tortelli e le frittèlle, / or per fare una bella scapponata / o per la
appunto venuto qui ora il taglio di fare uno scapponèo alla vostra vanagloria, se
qualcuno. - per estens.: fare atto di sottomissione. alberti, 274
virtù, bensì per astio di non poter fare altrettanto...: quando incontravano
tu sia la sapienzia ca- pranica in fare scappucciare salamone. bizzarri, 38: io
famiglio informato di ciò che avesse da fare mandarono innanzi, il quale provvide che all
: un gesuita incappucciato non avrebbe potuto fare nel mondo ed al fine proposto ciò che
proposto ciò che un gesuita scappucciato poteva fare. -per estens. passato da
, xxi-ii-636: ma a ^ no pussi fare, / ché me sentia tremare /
i scapucci e gli scherzi suoi nel fare uno zoppo, uno storpio, un cieco
per amore del papa, non potessero fare ciò. emiliani-giudici, i-374: il primo
vasi. 3. letter. fare la capruggine a una botte o a un
don franco non ci aveva avuto mai a fare colla giustizia e gli rompeva le scarabattole
cervo volante con belle coma da poterne fare uno spillo, l'altro uno scarabeo trovato
realismo, il meno che si possa fare loro si è cremarli vivi! c.
nosf, ordine espresso / di lasciar fare e di chiudere un occhio. de marchi
: presi la penna e cominciai a fare scarabocchi sulla carta e facevo grandi fregi
vostre e quello che dite di volerne fare. petruccelli della gattina, 4-368: sabina
bene io che non gioco e preferisco fare lo 'scarafone'girando intorno al tavolo,
gioco delle carte (nelle espressioni dare, fare la scaramanzìa). tommaseo [
memoria locale, longhissime ci pareva di poter fare le tirate e replicate per ogni verso
saette nel corpo della squadra contraria senza fare alcuna differenza di ferir più questo che
uno e dall'altro canto molti fanciulli a fare delle scaramuccie. serao, i-211:
o con un ferro affocato faceva loro fare una croce nella fronte. gualdo priorato,
229: ci è stato più che fare a scaramucciar co 'l caldo e con le
10. locuz. -scaramucciare gli occhi: fare gli occhi schermaglie amorose. f
sarà qualche scarciume e scarpettaccia vecchia da fare stomaco, piuttosto che da muovere appetito
sia scritto da certi giovanotti milanesi che vonno fare i saputi troppo presto.
neuno maestro e lanaiuolo debbia dare né fare dare oglio a neuno scardazzieri. boccaccio,
giurare ongni mese... di fare e loro officio leale- mente..
quel principio dell'autogestione che pretendeva di fare di ogni operaio un manager.
erodersi. vallisneri, ii-336: volle fare un tal ordine che, se altri
è da animi grandi e signorili / il fare in morte a scaricabarili. =
che fanno a scaricabarili. simile è fare a scarica l'asino: se non
niuna persona possa né degga scarcare ne fare scarcare... né fare reponere
ne fare scarcare... né fare reponere niuna mercanzia né cosa de que gabella
, i-7: vespasiano... fece fare in roma luoghi publici, dove ciascuno
6. fare o lasciare uscire il vapore da una caldaia
il discorso, recitare un brano o fare una confessione a qualcuno in modo rapido,
mi disse: « di'che vuoi tu fare ». / e io rispuosi:
scaricò, come spesso era usato di fare, addosso ad altri quello che a
: nel quale luogo neuna persona debbia fare alcuna sozza- tura né stalla né tenere
: le cagione furono varie: o per fare beneficio al paese nel quale si mandavano
e sediziose. siri, 1-vii-618: fare istanza di scaricare il suo paese delle
: quel giudizio... si suol fare quando i successi delle cose non hanno
esistenza senza offendere la divinità e senza fare del male al prossimo. -scaricare
ragioni della camera, delle quali potendosi fare seria disquisizione, ritroverebbesi che lo sbilancio
padre... valeva solo a fare aver inutili parole quando il figlio aveva già
, e con qual evento, di fare un piccol taglio nel collo della vesica
trovò scarco di soma, / rider volendo fare i suoi padroni, / spiccò d'
a. neri, 1-159: per fare pietre di anella piccole bisogna colore carico;
possa o debbia o presumi mischiare o fare over far fare alcuna mistura di rabbia
debbia o presumi mischiare o fare over far fare alcuna mistura di rabbia o d'altra
. pona, 4-115: mi fece fare tra l'altre cose un ghelleretto di zibellini
c. bartoli, 1-161-14: nel fare i cavetti ebbono considerazione di non gli
[luciano], iii-3-290: che potrìa fare una gente scarnascialante che vive tra
- per estens.: divertirsi, fare baldoria. varchi, 5-126:
soderini, iii-167: s'ha a fare la scarnatura con coltello che rada due
... e smunto e scarnito col fare che le vocali non si mangiassero,
agli svaghi del carnevale; divertirsi, fare baldoria. buonarroti il giovane, i-575
detta casa una pelle turche- sca per fare uno paro di stivaletti, esso jacomo infra
sul terreno sono imbullonati particolari sovrapattini per fare maggiore presa nei terreni cedevoli.
, 342: 'fare la scarpa, fare il figadetto': tuor la borsa. garzoni
che lor dimandano far la scarpa overo fare il figadetto. -provocargli un danno
bianciardi, 4-122: l'importante e fare le scarpe al capufficio, al collega,
quanto è la comodità del nemico del fare le cave sotterranee. sanudo, iii-1398
: fece... miche- lagnolo fare, che non vi era prima, una
, sì che si venne a fare scarpa. viviani, i-584: steccate ripiene
s. v.]: 'scarpare': fare un taglio nel panettone per facilitare la
sette overo otto passe, come suole fare lo scarparèllo. = etimo incerto
così quell'aria di studentessa che vuol fare la moda e ha le dita sudice
delle signore. « cominci presto a fare i peccati di scarpetta con le signorine
-rompere le scarpette: darsi un gran da fare. p. nelli, ii-13 (
1-151: quanto si vaneggia e spende a fare le berrettuccie ricamate, mantellucci marientati,
se lo paghi, ti prego di fare ch'ei trovi la mia misura e di
filone, che bisogno c'è di fare la ripiena? è tutto tempo perso.
gingillo capace di dar l'andare e fare scarrucolare queste girelle..., tornerebbero
addosso a van le neppe fingendo di fare una lotta con lui: gli scarruffò
, 2-72: immaginandosi che non si possa fare acquisto delle terze senza scarseggiare le quinte
l'avremo, che avrem noi a fare altro se non mettercela nella scarsella?
voglia di tabacco, gli era forza di fare di se medesimo un arco per giugnere
udite l'altra parte, se non volete fare come la giustizia al tempo d'oggi
scarsella: tirare fuori il denaro per fare spese. a. f. doni
. vignali, 73: pensarono di fare uno ambasciadore al dio de la natura a
la scarsità del luogo non si poteva fare commodamente. sbarbaro, 1-248: la bionda
cardinale né così presto né così appieno fare le prowisoni che richiedeva il bisogno delle
larghezza. 9. locuz. fare o usare scarsità: trattenersi, limitarsi.
avere lo modo, chi per non saperlo fare e chi stretto il tempo che niuna speranza
alzamento di prezzo, che s'avrebb'a fare e si tralascia di fare, farlo
avrebb'a fare e si tralascia di fare, farlo andare a scomputo dello scarso fatto
caro, 12iii- 89: sarete contento fare intendere al sergiusto che 'l partito de
la natura gli è stata scarsa in fare che facilmente si possa servire delle orecchie
quando siedi a mensa, / non fare un laido piglio, / non chiamare a
la signora elvira, e non stia a fare tante osservazioni su l'economia di quel
effettivo. la sera lo si vede fare i conti, scartabellare. 3
che presumono in teorica, cercasse di fare quel ch'io fo, a la prima
aver mai detto a persona di volerlo fare stampare per mio. chiabrera, 3-269
o dieci giorni... e fare insieme un bucato generale a queste bizzarrie.
ha pure il matto, cosa deve fare?
oltre gli scarti che ci avrei a fare, sentirei ora più che mai un gran
anni, come mia madre, e fare la selezione della mia opera di scarto.
soderini, 111-174: ora volendo fare il seminario degli innesti faccesi sempre o
non bisogna uscire dalla regola consueta o fare innovazioni male a proposito. 'quel ragazzo
, 1-3-355: venir giorno e notte a fare il passeggio, spurgarsi e fare una
a fare il passeggio, spurgarsi e fare una scatarrata. fanfani [s. v
malizia: che danno potrà mai ella fare ad una buona conscienza? segneri,
., 3-3 (1-iv-203): lasci fare a me, a veder se 10
di mangiare e di bere e di fare delle burle e di fare all'amore e
bere e di fare delle burle e di fare all'amore e di stordirsi. pratolini
scatola tei dico. varchi, 3-82: fare le belle parole a uno è dirgli
tema del lat. facére (v. fare), sul modello di opificio (
volumi squadernati -trovava facilmente il modo di fare il chiasso da sola. pirandello,
di dentro, mostravo a quirina come fare a salire arrampicandosi sulla scala a pioli
corda leggera, in un'ora arriva a fare un chilometro e sei, uno e
violentemente tra loro... per fare scattare dall'urto una nuova civiltà,
scheletro rivestito, che corroborava un certo suo fare dinoccolato e scattoso in tutte le sue
cavallino, ed in quella occasione usano fare intorno a quello una fossetta con la
veramente, / che sendo prete vuol fare il soldato, / e fu dal buon
impedire per questa via le batterie, fare soprasedere gli assalti e allongargli due e
collinette minuscole. -per estens. fare uscire una vite dalla madrevite. magalotti
la massa delle genti. 8. fare una sosta o fermarsi alla fine di un
scavalchi). ant. cavalcare, fare una cavalcata. ranieri sardo, 123
finalmente con un ultimo sforzo riuscì a fare lo scavalco,... e si
1-23: potrà [il difensore] fare contrabatteria, vile o di irrigazione
non 10 avessi avuta autorità, avrei fatto fare vari scavamenti saltava, / non scavallava
. pratesi, 5-414: si veniva dalla fare, si rinvennero alcune statue che il principe
: supponete che un uomo solo dovesse fare gli spilli. avrebbe a scavar le pietre
: così sformatamente grasso che fu bisogno fare uno scavato nella tavola a cui mangiava,
carducci, iii-24- 208: lascialo fare, li scavezzacolli han sempre un santo
parlamento subalpino non avevano mai pensato di fare l'italia. 2. sm
sgavezzacollo coi panni lunghi non avete potuto fare a vostro modo circa l'amore?
giovano spauracchi, ma si ha a fare come l'idra della favola, ché
il collo, l'osso del collo: fare un ruzzolone, una caduta rovinosa (
opportuno cedere alla superiorità altrui piuttosto che fare una brutta fine. serdonati [
. con la particella pronom. darsi da fare per trovare notizie; impegnarsi quanto più
, xi-159: nei nostri stessi paesi dobbiamo fare grandi scavi per trovare qualche avanzo delle
: aveva chiesto alla società archeologica di fare gli scavi. furono fatti. quale fu
; e cosi chi più sceda gli sapeva fare, dagli altri era tenuto il più
possa né debba portare a provare ne fare provare alcuna chiave in alcuna toppa;
alcuna chiave in alcuna toppa; né fare, né fare fare alcuna chiave a sceda
alcuna toppa; né fare, né fare fare alcuna chiave a sceda da altra
alcuna toppa; né fare, né fare fare alcuna chiave a sceda da altra chiave
la carta pecorina in modo che, vogliano fare un'altra nuova, spolvizeranno sopra con
preda / dell'amoraccio, dovria farsel fare / sul viso e al vostro dovria
sotto saramento in presenza del papa di fare la detta battaglia, ciascuno de'detti
più vantaggiosa e attuarla; decidere di fare qualcosa, adottare un comportamento; intraprendere
un'occasione, il momento opportuno per fare qualcosa. varchi, 23-44: ebbe
venga, acciò che abiate altro da fare, / che de star qui scelati a
, lodatore eterno delle grandi scellerità, di fare quella riflessione, che gli uomini non
con che faccia ha egli ardire di fare tanto grande scellerataggine? giuglaris, 1-233:
gambe di mezzo metro, o ti tocca fare ogni sera un corso liceale per imparare
fabrica- zione di questo processo si deve fare, consiste nella prova e nella recognizione
ora otone e vitellio con iscelerate armi fare delle cose romane a chi più tira,
, né di ponere l'anima sua per fare servizio e piacere al prossimo indiscretamente,
ce ne vogliono 31 a 33 per fare un fiorino; 46 per un tallero.
per poco giudiciosi che non abbiano saputo fare scielta eh materia atta alla poesia.
silone, 5-41: ognuno di noi dovette fare la sua scelta: sottometterci o andare
ferma opinione che il re ezecchia facesse fare una scelta delle piu belle massime di
lana debbia o vero possa comprare o fare comprare neuna lana da neuna persona,
veneziano, lxvi-1-86: se tu voi fare stuffà molto breve, toi vi polastri e
avere fatto quello che io desidererei di fare più che di vivere: non per levar
. gozzi, i-129: credei necessario il fare il sopra accennato passo, per scemare
sopra li velli delle donne cominciò a fare le maggior croci che vi capevano, affermando
e molte cose che avete avute a fare alle settimane passate vi abbino stracco.
una petizione che i sei po- tessino fare uficio. tasso, 2-73: quei che
in persona altrui, percioché altri può fare una cosa e l'altra senza trasformare
occhi porcini. « mettiti qui, non fare lo scemo ». -fingere,
aspetta gente ». gli dissi di non fare lo scemo. che cos'erano?
scémpi). ant. e letter. fare a pezzi, straziare, dilaniare;
toscana. giuliani, i-94: volendo fare delli scempiati a'palchi (la parte
fedi... d'aver fatto fare lo scémpico nelle loro comunità.
bocca d'essere stato tradito, voleva fare scempio della madre ancora calda appena morta
grande poeta ». -figur. fare scempio della morte: godere di fama
che puramente comandassero ciò che si doveva fare, ma doppie e col proemio, cioè
in esse veniva ordinato si dovesse così fare, e non altramente. -non ambiguo
carole il tedio / si risolse di fare un intermedio. stampa periodica milanese,
faccia agli spettatori fa l'effetto che dèe fare, e la riesce o da ridere
persona che non possa o non debba fare nella scena di quel giudizio particolare il
mia cognata, che scena le bisogna fare. -ma quando s'ha a far con
con uso plur. o nelle espressioni fare scene o fare una scena).
. o nelle espressioni fare scene o fare una scena). l. bellini
il frustino contro nelly. « remo non fare scene », intervenne la sorella.
sulla ragione vostra, che gli impedirà di fare una scena irreparabile nella opinione altrui.
uno spettacolo teatrale per la capacità di fare presa sugli spettatori (un attore)
davanzati, i-406: venendo il tempo di fare detto spettacolo, il senato, perché
-passeggiare la scena, le scene: fare l'attore, recitare. gigli,
fargli far tutte quelle parti che non può fare alcun altro degl'interlocutori.
interlocutori. -produrre in scena: fare protagonista di un'opera letteraria.
piena. -richiamare in scena: fare di nuovo riferimento esplicito a qualcuno o
il prendersi a vicenda per la mano e fare il giro di tutte le persone che
iii-127: io per tanto mi messi a fare incetta / di comici, a distender
film. patini, x-2-602: dovrei fare uno scenario di film sulla repubblica dei
signora alice avrebbe potuto attendere domani per fare quella scenata. d'annunzio, 8-69:
i cavalieri inimici... a fare il simile. baldovino del monte simoncelli,
d'un mese e mai non poteo fare scendere li mille [fiorini di dote
che a mente sana certo non poteva fare. 21. indursi, piegarsi
liscio, e che io lé avrei potuto fare una bella scenetta a casa sua,
tommaseo]: non ti vergogni tu di fare della tua casa spettacolo, col convito
le comedie e tragedie loro costumavano di fare, la qual usanza è stata ricevuta
si trova scentrato e non sa cosa fare. 4. strambo, scriteriato
allo sceriffo negli stati uniti spetta il fare eseguire le sentenze delle corti di giustizia.
, 8-i-237: quando viene il tempo di fare le sue uova, egli [cuculo
4. per estens. lacerare; fare a brandelli, dilaniare. bonvesin da
.. pone il sommo bene nel fare impazzire i savi, ed in ciò è
passo. stuparich, 3-76: lasciatelo fare questo scervellato, lo vedremo alle prime
cattiva, e non s'ebbe poco che fare a tenere i calessi nostri equilibrati sulle
tenessero ordine di vedere se avessero potuto fare una scesa in provenza o almeno nelle
quando l'aria è giunta, non dèe fare per la loro respirazione. -lo
. fagiuoli [tommaseo]: di fare anch'io mi son preso la scesa da
: e'furono tutti contenti di così fare e così gli promissono tutti insieme; e
e scieveraronsi e vennono nella sala per fare buona ciera a'mesaggieri. s.
11. locuz. senza sceverare: senza fare distinzioni. iacopone, lxxxiii-507: cristo
5-105: a questo punto cosa devo fare? esercitare tutto il mio potere che mi
esatto schedale! le biografie s'hanno a fare morto l'uomo.
schegge. chiose cagliaritane, 84: fece fare una vacca de schieggie de legnio coperta
moravia, xiv-164: tu non puoi fare a meno di attribuire dei significati alle
cesariano, 1-3: a gran pena sapendo fare una poca praticheta calculatoria per la materia
colpo. giamboni, 7-11: sappia fare fosse e pali ficcare e lo scudo
andialetti, cogli arpioni alla mano, a fare una scherma diuturna e attentissima, affinché
loro, così gagliarda resistenza avevano saputo fare non meno al ferro che all'oro
.. è l'ambiente più perfetto per fare piccoli litigi, mostrarsi offesi, mettere
mano rapitrice e disse: « lasciami fare, pierre, lasciami fare », e
: « lasciami fare, pierre, lasciami fare », e per un migliore
apparòe a schermire, a servire et a fare tutte quelle cose che si apartengano a
di bene schermire e armeggiare e di fare tutto quello che si appartiene a onor
si voglia altro colpo s'abbia a fare, ma... in alcuni molto
2. parare i colpi dell'avversario, fare sì che non giungano a segno,
18. cercare di evitare di fare qualcosa; rifiutarsi anche accampando scuse,
il chiarini mi tormenta da un anno per fare una edizione delle mie prose in livorno
suo signore abbisogna. -abile nel fare l'amore. canti carnascialeschi, cxviii-478
schermidore. 6. locuz. fare gli schermitori: duellare. g.
5-3 (20): mantenente pensai di fare di questa gentile donna schermo de la
spagna, 8-9: lascia me con marsilio fare schermo. f. scarlatti, lxxxviii-ii-550
sbigottite, / che non sanno ferir né fare schermi, / traean supplici e mesti
/ di questa donna, e non so fare schermi / di luoghi tenebrosi o d'
cotal vanpo, / sanza potere a quelle fare ischermo, / ché dal falso suo
/ che t'è giovato di me fare schermo? / che colpa ho io
derisione, beffa (anche nelle espressioni fare, farsi schema di qualcuno o di
colui è da fare beffe e schemie che in sul grande pericolo
e '1 nemico per le schieme di lui fare piuo tosto verrebe a le paraule.
quella stagione, non sappiendo che si fare, vennero [i galli] in
, e con ischernimento degli uditori volersi fare cavaliere glorioso. boccaccio, 21-29-50: o
135: stringere la lingua tra denti significa fare tale strepito con bocca quale fa el
anche lo svillaneggiasse. 3. fare oggetto di ironia e sarcasmo; criticare
sprezzante che si notava sempre nel suo fare e ne'suoi discorsi. gozzano,
lor detto, debbono altresì ridere e fare scherno degli scritti de'greci; i quali
che sospirano per le donne! chi sa fare, se le fa correr dietro.
proprie intenzioni e i propri sentimenti; fare dell'ironia, assumere un atteggiamento sarcastico
4. con litote. non scherzare: fare sul serio, agire con impegno,
... è suo costume di fare. marino, 2-i-3: è da sapere
6-127: non è il caso, per fare più fretta alla vita, di
dei soggetti e nel tono arguto, fare dell'ironia, del sarcasmo, della
divertirsi, per suscitare ilarità, per fare dello spirito. sacchetti, 212-55
inaspettatamente, qualcuno (anche nelle espressioni fare, tirare un brutto, un cattivo
: non fate così, che ci potrebbono fare qualche cattivo scherzo. salviani, 34
i-1-370: li porci sopra l'anno sogliono fare de mali scrizi alli cacciatori che li
malessere (per lo più nelle espressioni fare, giocare uno scherzò). manzoni
non era più lui. cominciò a fare degli scherzi prima di asti.
tutti i colori e scherzi che si possono fare nel vetro. d. bartoli,
l'autore o l'esecutore assume un fare leggiero, brioso, e anche bizzarro,
delle arti; dove ciascun finge di fare un'arte e da poi dalla spia d'
in tante visite episcopali ch'ebbe a fare, il primo entrar nella chiesa si
goldoni, v-878: venne una cameriera a fare il nostro letto; / io tralasciai
sul quale è così divertente rotolarsi, fare scherzetti, infilarsi sotto le coperte e
poesia. 7. locuz. fare lo scherzoso: assumere atteggiamenti canzonatori.
casa tanto di farina ritrovarono quanto poterono fare una icciola schiacciata da essere cotta sotto
dappoco. -non avere pane da fare una schiacciata: essere poverissimo.
, io so che tu andrai a fare il signore a tigoli. cademosto, 11
, di testa, che pochi sanno fare. -nella pallacanestro, punto ottenuto schiacciando
esame. 4. locuz. fare di due noci una schiacciata: unirsi
l'altro giorno mamma ci doveva fare il bagnetto a mio fratello peppino che
dandosi i piedi, non ischiamazzavano come sogliono fare. bracciolim, 1-1-41: corresi
e chiassosa prepotenza le proprie ragioni; fare la voce grossa, alzare la voce
se tenendosi serezzanella, e'si debba fare impresa. se si hanno ad assaltare quelli
propri meriti; trovare a ridire; fare rimproveri, reprimende, prediche.
sull'avventura. 5. fare allegro clamore, vociare scherzosamente; gridare
. alfieri, i-236: ne fece fare uno scandaloso schiamazzìo per la città tutta
a bocca aperta, mi cominciò a fare uno schiamazzo dietro che mai il maggiore,
l'impiantito su cui non si può fare un passo senza che schianti e sgriglioli
pelo / sei più sicuro di non fare schianti. baldinucci, 139: 'rammarginare':
che orio sarebbe mancato all'improvviso sul fare di un'alba, per uno schianto
nel quale tu ti possa trovare costretto a fare schiappe di ogni tuo legno.
documenti visconti-sforza, ii-269: e1non se pò fare la finestra in del camino in mezo
che nel calafatare seguitasse, si deve fare una verinata da un capo di detta
fantasticare che cosa mai potesse esser venuta a fare la signora in quel punto.
/ che in una notte lui la fece fare, / e la mattina ne l'
arti e mestieri, ii-233: per fare lo schiarimento. rendi diciotto secchi d'
aperti ha suggerito ai due leader di fare qualcosa per evitare ulteriori scivola
meccanismo e ha provveduto lui stesso a fare scivolare una palla nella canna. -scorrere
pendio fosse meno ripido e si potesse fare una veloce scivolata. p. levi
; e in questo senso diciamo altresì fare uno scivolone. bacchelli, 14-250:
stare sulla scocca: essere pronto a fare qualcosa. b. giambullari,
dirai: « aitatemi un poco a fare il letto ». falla spazzare la
in questo din « che vogliamo noi fare? / qui c'è un buio serrato
, 5-42: mi sono scocciata di fare la scema a salire e a scendere dieci
locuz. scocciarsi le ossa: darsi da fare seriamente. bartolini, 17-270: perché
pancia piena, non si sgomenta di fare quello che l'altre donne fanno co'
gesù volle così; che s'ha a fare? iddio non si sgomenta a camparci
imitarli con costruirne de'nuovi, pensò di fare quanto potè con trasportarli dall'egitto a
da sgominare. che dia molto a fare, o anche noia. 'a vedere quella
4. figur. darsi brutalmente da fare per emergere 0 per avvantaggiarsi soprattutto in
l'ancheggiare, per lo più con fare civettuolo e accattivante o con atteggiamento sensuale
si muove facendo ondeggiare la gonna con fare civettuolo. p. petrocchi [
sgorbiare tutte quelle ore, preferirei di fare il lustrascarpe. cicognani, 1-65: alla
concavo di sezione semicircolare, usato per fare sgusci e intagli dagli intagliatori e dai
828: 'sgorbiare': lavorare colla sgorbia, fare scanalature al tomo o altrimenti colla sgorbia
dell'adria..., si dovrà fare per giustizia menzione nell'epoca e delle
, i quali non servono che a fare de'sgorbi sulla materia che si scrive.
avrei dovuto parlare. ormai lo potevo fare agevolmente, tanto quel linguaggio mi sgorgava
grande risalto. 13. tr. fare scorrere, riversare le proprie acque (
sicché si può continuare quanto ne piace a fare la sgorgata lunga e cavar in conseguenza
queste così fatte coltivazioni pensili si dèono fare a piacimento... con gagliardissime spalle
sgoverno il blocco radico-socialista francese non seppe fare altro che regalare inutilmente 400 milioni alla
togliere tutti i raspi, fuori del casodi fare dei vini scelti. 2. figur
tutte le cose che l'uomo viene a fare. = comp. dal pref.
stesso. cellini, 3-51: per fare le separazioni de'campi si prendeuna ciappoletta sottile
versali e variamente inclinate, per fare la separazione dei campi, in certi
singolare. sicinio, 1-8: chi vuol fare dispiacere alla corte (mi diceva il
oro, inargentare o dorar cose, fare strafori, sgraffi. a. cocchi,
. pascoli, 1-430: fa'fare (sia detto, con riserva assoluta a
ma si la se l'abbia a far fare a qualche prete / sgramaticare, o a
come quel pronome personale, per chi sa fare, può esser pretesto a dare il
in modo pronto e sollecito, darsi da fare. griselda, 31: e'ti
griselda, sgranchiare / ed esercitarti e fare e fatti tuoi, / cacciarti alla fatica
(mi -rifl. darsi da fare, svegliarsi; liberarsi da abisgrandisco,
contò subito fino a quattro senza poter fare a meno di perdere cacca da quel suo
'ntrinseco, con chiunque egli aveva a fare, era trovato uomo litigioso e di gattiva
domenica e tutto il lunedì ebbe da fare a sgravarsi lo sto dannato
sommariamente. vasari, ii-702: fatto fare il modello, il quale volle vedere
era azzardato ad andar troppo lontano a fare quel deposito. -depurarsi da umori
tributi. comuno non sieno tenute fare alcuna sgravazione né alcuno restoro, ma
la biasimavono e consigliavono che si dovesse fare uno sgravo. galanti, 1-i-434: in
era l'adolescente, 7 sgraziato nel fare. marotta, 1-214: egli è
non t'ho io detto / di non fare in domenica zuffa? 12. ant
ingegnavano di levare i mattoni, e fare una breccia. c. arrighi, 4-188
e sgresgriccioli: dare i brividi, fare paura. toloso.
. -per estens.: diffidare dal fare qualcosa. francesco da barberino, iii-298
, sgridati e confortati i suoi a ben fare, tri correnti, /...
sgridare e gastigare i fuggitivi, / per fare ornai di sé l'ultima prova /
. biundi, 461: 'stripitàri': fare strepito, strepitare; per far rumore
sgridatina. giordani, ii-1-175: lasciatemi fare una sgridatina alla mamma, la quale
: 0 vano parlatore, che mi può fare la tua beffa e il tuo sgrignare
oggi. -che sgrinzare di corpo che dovevano fare i servitori! = comp
sgrondare, tr. (sgróndo). fare colare, lasciare defluire acque piovane o
v.]: 'sgrondare un vaso': fare che n'escanogli avanzi di qualche liquido già
che dev'essere domato... può fare qualche malestro cercan do di
13: essersi dio, prima di fare il mondo, andato sgrossando infame e disfarne
. romoli 306: si ha da fare il pomo [cotogno] in quattro
grotte ad uso di mura e sopra esse fare un riparo alto quattro e grosso otto
gliare e a essare buono; non potete fare per lui meglio. = comp
darsi l'un l'altro delle sgrugnate, fare agli sgru la rogna,
se non ti trattengono a roma, a fare il moscardino con le belle del portico
un avversario (anche nell'espressione: fare agli sgrugnoni). mercati,
io disputerò le mie ragioni / col fare una mezz'ora agli sgrugnoni. lippi
, cxxx-i-329: mi sentirei ben da fare una menatina di sgrugnoni con quei periti
isguaglianza, laonde queste opere si debbono fare; ma tutti passeranno da questa multiplicata
ch'io non l'abbia messe per fare il modesto o il ritroso, che in
, scusate tanto, mi venite a fare lo scellerato e l'irresistibile a tutta oltranza
... a ridere con un fare insolente e sguaiato. pirandello, 8-47:
un grandespennacchio al cappello, credea di poter fare il galante e un giorno osò farle
questa concetta voleva che rosetta andasse a fare la sgualdrina per i fascisti.
campi, che qui non hanno che fare né con quelle di tempe, né con
buono il poveretto!.. a lasciarlo fare selo sarebbero mangiato vivo, certe sgualdrinelle che
vasari, xci-iii-104: sia obliato fare sotto ogni cavallo uno pilastro di mezane
/ perch'io peccato ci volesse fare, / se non veder lo suo bel
, isguardando i luogo dove si solea fare il giuoco del cier- chio de le
, i-313: pregovi... facciate fare orazioni o messeper l'anima di monna bartola
di loro condizione. 7. fare attenzione, porre mente, badare a qualcuno
viii-4: non mi portano già mai fare ammendatore del patrimonio di famiglia, non iscritto
allegrassi rodomonte ardito. 5. fare a pezzi l'armatura al nemico in combattimento
v.]: di donna obbligata a fare le più umilifaccende in famiglia: è la
i quali... non posson fare a meno di risentire e di palesare una
si confettarano presto in suppa grassa per fare sguazzare il gatto, qual staquetto in un
spalle dell'umanità? -rallegrarsi, fare festa, gioire anche con malignità.
darsi ai divertimenti, al bel tempo, fare baldoria; godersi la vita, spassarsela
a sguazzare qua, dove non è convenevole fare altro che piangere e lamentarsi? berni
ogni lor cura più tosto che al ben fare, alle meretrici, al giuoco,
ebbono i danari, mi mandarono a fare mille servizi per la città e loro intanto
3-6: sii [la salsiccia] per fare in sguazzetto. quarantotti gambini, 12-19
quarantotti gambini, 12-19: nulla da fare ormai. meglio pensare alla polenta con
. -fare sguazzo-, vivere sontuosamente, fare baldoria, gozzovigliare. g. m
... e compresi che a fare sguazzo di lingue di fenicotteri come gli
difficile e il ficoso (che vien da fare i fichi, far mille smorfie e
: il comandocumenti visconti-sforza, ii-368: fare il dio padre vedo militare ha sguinzagliato
qualcuno a svolgere un compito o a fare opera di convinzione. fogazzaro, 2-121
sguiscia come un'anguilla. a fare opera di convinzione. glorioso e saggio
strato un saggio di quel che sanno fare le sue 40 troupe capolino tra
a bologna pervenne. ariosto, 1-6: fare al re marsilio e al re agramante
di ciòche già mio padre v'ebbe a fare. poliziano, st., 2-24:
: no serave desevele u rasonevele cosa fare prego a voi, ca noi somo sci
manifesto, / non potè suo valor sì fare impresso / in tutto l'universo che
sapere che il buon ortolano, quando vuole fare buono l'arbore o la pianta dell'
pirandello, 2-i-409: - mi vuol fare vedere la camera? -sì, ecco,
carducci, iii-17-376: né c'era da fare assegno su la pensione pontificia di 60
e lucia, 144: se io potessi fare in guisa chequesta storia non capitasse in mano
storie, so di sì ch'ebbi a fare di belli giornali. ché 'l sì e
n. 12. -fare sì, fare sì sì, fare segno di sì,
-fare sì, fare sì sì, fare segno di sì, piegare la testa
piegare la testa a un sì, fare cenno di sì: manifestare il proprio assenso
(v. sialismo). fare ad ogn'ora sì e no, come
da pranzo nessuno ha più voglia di fare il sibarita. metà degli ospiti rifiuta i
lucullizzava sibarizzando con isplendidezza darà tanto che fare che lascerai... per necessità queste
. cendato / che il fare addosso altrui severa critica: / dell'ignorante
ignorante l'infelice stato / gli fa fare una vita sibaritica, / ricco di
poco sibilante, arrossendo, lo invitò a fare ciò a fuggire quanto potea. monti,
: « ma che ci sei venuto a fare propriamente quassù? » -lanciare
principiarono a tossicchiare a ridacchiare, a fare ehm, specie la emma, sfrontatissima
-fare la sibilla o le sibille-, fare le cabale per ricavare i numeri del
.]: 'farele sibille'si dice del fare un incantesimo per indovinare i numeri che
di interloquire su tutto (nell'espressione fare la sibilléssa). d'alberti [
strumento, per chiamare qualcuno, per fare segnali, per dare ordini, per
a vapore o a pressione usati per fare segnalazioni (e, in partic.,
? al mio lunario / questo è un fare il sicario. foscolo, ix-1-260:
, con il suo radicale programma di fare 'tabula rasa'di tutto il recente passato.
tanto quanto essa era ansiosa e desiderosa di fare tutti gliesercizi della santa religione, tanto ora
di mente chenon gli pare aver voglia di fare ben nessuno. 14. locuz
faba, xxviii-10: no soprosto a prego fare, ch'el paraveche l'amore fosse straniato
; / e se la guardi in fare con quell'altro siculo. troppo l'onorerebbe
quelli del confessore. e questo si dèe fare per l'onestà, acciocch'ella dica
non esser altro che un procurar di fare sicuramente avvenire al presente quel male che dicono
di questo re, è stata sempre di fare le cose sue dissimi ed eterni piaceri.
antichi si vedevano. 2. fare certo qualcuno, con opportune garanzie,
arme contra nostra patria, né per fare pericoli a niuna persona, ma per
noi a sicurargli il guadagno, cosa vorrebbon fare? 6. tappare, sigillare
1-88: li grieci no nce porranno fare defensa che le vaglia, commo ad uomini
accioché non venghi a mangiar troppo né fare mine, torgli per via di rivolture parte
d'incidente (e con l'espressione fare sicurezza si indica l'attuazione di tale
aggrappare con più sicurezza e facilità fece fare una mollettina colle estremità ricurve e forate
, sarà sicuro da soldato (da fare il soldato). 3.
: colui che il detto fatto ha a fare dèe essere sicuro, ch'è la
per luoghi sicuri, e subito ordinò di fare gente d'arme. savonarola, iii-90
973: non è sicuro ad un prencipe fare un'ignominia ad un uomo nobile e
i beni pubblichi del tesoro comune, facendo fare casse ferme e sicure, con forti
delle cose che mi sono occorse a fare. guarini, 136: non è
diritto. mondo è di lavorare e fare il galantuomo. machiavelli, 1-ii-272: giudico
tutti, e non si fa fare a la sicura / per doi governator che
sapere di dantee del petrarca si mettesse a fare una canzone o un sonetto e per
poesie dell'uno e dell'altro, nonpotrebbe fare se non una sciocchissima composizione. fanfani
quello che si fa o si intende fare o, generalmente, nella vita.
comom e cinque chiese. -accaparrarsi; fare proprio, conquistarsi. fagiuoli, xi-118
-porsi in sicuro di non, per non fare qualcosa: porsi nella condizione di non
: porsi nella condizione di non doverla fare. bisaccioni, 1-72: cinque città
non m'aspettare lo cognoscere de'loro viciné fare tale distinzione da li buoni a li rei
.. nacque in italia, potette fare crescere le abitazioni. bronzino, 1-194:
2-338: de le securtadi che si debbono fare da'grandi de la città di firenze
parentado grande sicurtà, veniva pure a fare bene alle carni sue, come sariano
si permette acciocché possano aver comodità di fare un'altra loro assemblea generale politica prima
termini che corrono, e che per ciò fare il signor francesco cenami era sicurtà per
, / ka. ttu si'benignissimo a fare perdonarla / ad onne peccatore k'a
, anche se può essere fastidioso farsi fare due o tre controlli all'anno della