donna non avvenente o che ha modi di fare poco affabili e gentili. carducci
tedesca, che anch'ella il sa benissimo fare. 5. figur. forza
baluardi... si potranno anco fare angulati...; le rotonde nondimeno
virgilio un pensator robusto, / da fare il vero nascer d'elicona. giordani,
miniera. leonardo, 2-88: per fare rosso in vetro per incarnazione. to'
mammiferi. 12. locuz. - fare rocca al popolo: tenere soggetta una
gozzi, 4-19: minacciava un divorzio di fare, / poi la mandava alla rocca
rullo. 4. locuz. fare a girare, a incannare colle rocchelle:
di spagna; e però quando si vuol fare un cristallo di tutta perfezione e bellezza
di ciottoli: « di', vuoi fare il rocchettóne? ». idem, 1-55
, quanti a lui bisognerà a murare per fare il fondamento d'una mora del detto
, e ci vuol arte come a fare lo scalpellino: se no, in cambio
comincia il capitolo: che vorrai tu fare di questa tignuola, di questo rodente
noi, senza più dirvi; / fare 'l dovete: ed e'debbe esaudirvi.
): coloro che hanno quel gusto di fare il male, ci mettono più diligenza
14. letter. darsi da fare intorno a un argomento arduo, gravoso
tu consideri a lo esercito che potremmo fare, venendoci in fantasia di congregar insieme
... i -che s'ha a fare? succia minestre, / cagnotto,
giorno o l'altro non si metta a fare il rodomonte anche lui. c.
presunte doti di coraggio e temerarietà; fare lo spaccone. ferd.
mento... si debba rogare e fare scrivere per mano di pubblico notaio.
1-23: siano tenuti... fare tante cose necessarie con rogazione del notarlo
vedendo tante insolenti insistenze per indurmi a fare una visita ch'io non voleva ed era
voleva ed era padrone di non voler fare, non mi lusingava di non avere altre
a risponderti presto, io noi vò fare. / io stava alla battaglia con
da guardare non gli manca mai da fare. ibidem, 290: pizzica e gratta
no buoi autro ca chisso, lassa fare a me, ca te servo alla rognonata
del podestà. e questo rogo feci fare a lui perche era stato rogato della
1-i-205: 'giugà a la toletta': fare alla rollina. specie di giuoco notissimo e
. 'giughè a la rolett': fare o giuocare alla rollina. bresciani,
: 'andare a roma per mugello': fare una strada al tutto contraria, come
il papa'(in un luogo senza fare o aver quello perché pareva s'andasse)
adoprarsi per qualcuno in ogni modo; fare quasi l'impossibile per lui.
-promettere, profferire roma e toma: fare promesse esagerate, impossibili da mantenere.
e invitandogli allo scrivere romanamente e a fare abonde- vole e ricca la loro lingua
. soderini, i-470: alcuni volendo fare acquetta alla romanesca, dirompendo e diguazzando
. savonarola, 59: valle molto a fare la dieta aqua [ardente] malvaxia
machiavelli, 1-i-165: né si può fare altra maggiore coniettura della declinazione d'essa
ortodossa, non escludendo però di potersi fare cattolico romano un giorno o l'altro
italiani d'oggi devano studiare e ben fare. = voce dotta, lat.
toni languidi e lacrimosi. -tendenza a fare uso di rappresentazioni iconografiche violentemente realistiche e
né brancolamenti nell'orrido: anzi un fare distaccato, oggettivo: una tranquillità spesso
narrare in forma di romanzo; fare oggetto di un romanzo o, genericamente,
naturalissima, anche i nostri moderni il sanno fare, e in tutte le sorti di
romanzeschi », risposi: « che volevate fare con una frappa che fuggiva e con
nostra età non è più permesso di fare l'apologià dell'amore 'romanzesco': la moda
il che è riserbato all'anima di fare. giannone, ii-177: vaneggiarono co'
: che nulla persona ausa gectare o fare gectare scopatura de casa, tornate,
le persone che non hanno niente da fare. 2. per estens.
schierar le genti: come quando fatto fare il rombo alla cavalleria romana fa che le
tra due rombee, una circulare fare cittadinesche battaglie, perché gli fu vietato il
cavallo situati degli altri, sì per fare doppia difesa come per non guerreggiassero
chiamavano l'altar romano perché fu fatto fare da'romei ovvero pellegrini che andavano a
a tutti gli altri ordini di poterlo fare. 2. intr. con
questo il miglior confronto per noi, fare la volontà di dio. -rosario
terra, entravano in chiesa, per fare accendere dal sagrestano le lampade votive.
. verga, 8-108: andava a fare la sua passeggiatala solita della sera,
, che fu necessario al patrone subito fare firmare la nave con altri provesi,
tanto è megliore, e massima per fare della rosata con i rossi d'uovi freschi
, 1 (io): ordina di fare un velluto chermisi, per farlo colle
d'oro, i quali disse volersene fare un paio di calze rosate co'sua fornimenti
cinabrese. cennini, 3-16: puoi fare le tue tinte o in rossetta o in
non in rosetta, quando s'impiega per fare delle statue. lessona, 1235:
volte fra notte e dì giunse a fare delle sue membra. 21.
coltellino, o vuoi prima con istampe fare o rossettine o qualche belle cosette. carducci
2. marin. attrezzo dentato usato per fare scavi sul fondo marino, per ricuperare
, ma poi ricontrolla e poco da fare tutte le quote sono imballate, allora,
lì e solo di lì potrai cominciare a fare letteratura. scava in quel punto,
calvino, 6-107: i cani randagi devono fare sogni simili, d'ossa rosicchiate e
lucini, 4-289: moleti, che volle fare a suo tempo il boia..
avventori della sera innanzi. -non fare rosicchi: non lasciare neppure le briciole.
la canna dentro e qui si farà fare da un valente giardiniere una incanuciata a
melata. giuliani, i-294: volendo fare il castagnaccio, s'impasta la farina
trovava al potere, non aveva potuto fare tutto il bene, di cui era
e odori de'fiori; e se voi fare azuro, mettivi fioratisi, e per
e fra sé disse: « lascia fare a me, ché oggi ti rosolo io
inedito d'artisti, xci-iii-105: sia obligato fare in ogni quadratura de'quadri del palco
pietanze. messisburgo, lxvt-1-8: a fare io piatti di rosoni di pasta.
: lo chiamavano 'il rospo'anche pel suo fare rozzo e selvatico, e perché gli
« è pà che mi ha detto di fare il rospo al messere ».
iv-55: noi alcuna volta in sul fare del giorno, quando, appena sparite
, 64: com'ei pareva opportuno di fare rosseggiare il sangue dei martiri, quantunque
che nel lavorare in fresco lasciasse il fare di verdaccio sotto le carni per poi
i-848: grandissima sottigliezza si possono fare. d. bartoli, 2-3-
. maestro martino, lxvi-1-121: per fare bona peperata de capriolo o lepore o
mancanza di meglio riescono qualche volta a fare il viso rosso, come te in questo
la roccaforte dei rossi, niente da fare, la commissione interna in mano alla cgil
giallo. leonardo, 2-46: per fare un rosso bello, togli cinabrese o
il rimproverare alcuna volta i mancamenti può fare nascere rossore e vergogna nel popolo.
da iantare gli ulivi, e deesi fare all'aprile o marzo, quando ulivo
è rosta quella palificata che si suol fare per ritegno dell'acque impetuose. erasmo
disposte in circolo (anche nell'espressione fare rosta). anonimo romano, 1-159
(rèsto). ant. sventagliare, fare aria con un ventaglio o altro.
cuocere, mettere, porre a rosto: fare arrostire. boiardo, 3-3-29:
facemo inibire per la rota et esponemo voler fare le nostre prove, debbano cinque o
cattaneo, vt-2-99: si sarebbe potuto fare anche un diverso riparto a seconda delle
giro. ceredi, 44: per fare poche fusa nelle rocchette che muovono il
risplendendo. -volteggiare nella danza; fare capriole e piroette. buonarroti il giovane
insegnava a tutti e a tutto a fare il diavolo a quattro. -per
uno stornello libertino. 7. fare la ruota (un pavone, un tacchino
fortemente a dubitare; e quando venno a fare loro canto e rota, siccome erano
forma di ventaglio verticale, come per fare più bella mostra di sé alle loro femmine
: « bisogna aver molta circospezione nel fare di codesti processi ». -roteare
/ o figlia, più non è da fare, il fatto. idem,
riflettete bene se non vi convenga di fare la domanda: sapete che queste domande sono
modo di piantare una ruota. modo di fare una ruota senza rotino e senza fuso
, nel letto. - anche: fare capriole. poliziano, st.,
giocattolo sul quale è così divertente rotolarsi, fare scherzetti, infilarsi sotto le coperte e
schiumato...; se lo vuoi fare in ruotoli, componi con zucchero.
con i nomi dei cittadini tenuti a fare prestazioni tributarie (per lo più in
) [in rezasco, 995]: fare scrivere tutte le sue terre, casamenti
no, in quest'occasione mi vò fare onore; vadia a ruotoli quanto ci è
fagiuoli, 1-5-494: che volete voi fare adesso? guastare un parentado avviato e
49: vien poi la figura di questo fare, ne la quale sarà il far
. sacchetti, 324: per poter fare come vuol nostra madre / bandi con
michelangelo, perché questi altri che hanno voluto fare altrimenti, come s'è dire cominciando
vasari, i-133: sogliono gli scultori nel fare le statue di marmo, nel principio
d. bartoli, 9-29-1-34: a fare il rifondato della terra e de'cieli
più commodamente tutte quelle funzioni che dovevo fare generalmente nel numero plurale:..
barbieri di que'mezzotondi: nel che fare, vedendo quelle bizzarrie che fa la ritondità
mano, col rotondo mattarello, a fare la 'sfoglia'della pasta all'uovo.
è una petra che à virtute in fare parturire viazamente la femena gravida. et
m. savonarola, 1-139: debbi fare prima il capo trare al ritondo più
rigirate del cinquecento, si accostarono al fare più spigliato e semplice def trecentisti.
certi scrittori..., pur di fare il periodo rotondo, sacrificano la compostezza
vicino al campo, non si può fare se non con grandissima difficultà, rispecto
.. di ricever un breve per fare quel che aveano minacciato, cioè di
da'romani..., deliberarono fare l'ultima prova. m. adriani,
e in rotta. -dare o fare la rotta o una rotta a qualcuno:
e lunga rotta la quale avete a fare. fu. ugolini, 270: 'rotta'
-mettere qualcuno su una rotta: indurlo a fare o a credere qualcosa. bacchetti
rotta. -mettersi in rotta, fare rotta: avviarsi in una determinata direzione
rottare1, intr. { rótto). fare rotta, indirizzare la nave in una
le camiccie. foscolo, ii-437: faccia fare la dozzina / delle camicie ed eccole
lomazzi, 4-ii-535: molte figure si veggono fare atti sforzati e rotti per le membra
giusti, i-271: questo modo di fare un po'rotto e il linguaggio da strapazzo
. mazzei, i-304: costoro che soleano fare i fatti de'pupilli, gli hanno
ebbe usanza con uomini rotti a mal fare e perduti. c. arrighi, 4-iv
: questi atti non avevano nulla da fare col personaggio di berta, di una
fune / di pace e di ben fare, / ché già non può scampare /
non vivano ad comune, poiché se deliberò fare la vti-97: i numeri sono
ii-362: tro- vamo essere necessario di fare un rotto in lo dicto fiume de
interrotta. vasari, ii-501: nel fare le due finestre inginocchiate, le quali
v borghini, 6-iii-326: ognuno non sa fare questi conti appunto o così presto.
a supplire ai rotti dell'oro e a fare i pagamenti minori della moneta d'oro
. -fidarsi in barca rotta: fare affidamento su chi è pronto a tradire
più tosto ch'abbiate per fine di fare un incantesimo... che di persuader
salendo al poggio, « dànno da fare anche i morti in questo porco paese
ora quando si sa quante cose bisogna fare prima che una cassa di quadri possa
, che obbligano sempre una persona a fare un atto eroico per dimostrare 'contre fortune
entrare in orvieto per forza e fecero fare segretamente una rottura sotto le volte del
panni nelle istorie, com'è nel fare in alcuni le pieghe con rotture affacciate,
vasari, iii-311: si mise a fare lo spartimento di quel salotto, secondo
che a rifiutare, e a come fare a rifiutare, la presa del potere
ant. arrovellarsi, darsi rabbiosamente da fare. a. f. doni
3. intr. con uso impers. fare molto caldo. soderini, i-458:
arde dovunque si gitta, perché non può fare che ella non dia di quello che
/ per far bollir la pentola e per fare / diventar le cose umide, rasciutte
s. v.]: 'roventire': fare rovente, più comunemente arroventire.
si semina nella polvere, / bisogna fare i granai ai rovere. tommaseo [s
, che obbligano sempre una persona a fare un atto eroico per dimostrare 'contre
pipistrello]. non ti agitare, non fare scandali. pavese, 7- 164
e di doni; ma egli sappiendo mal fare si rivesciò, ché rivolse le reni
subbuglio. chiari, i-154: lascia fare a me, io diceva tra di me
veicolo. nievo, 1-vi-251: fece fare al suddetto carretto una semi conversione a
che era buonissimo nuotatore, prese a fare in su l'acqua di molti giuochi
16: questi abiti non si possono fare che di panno di due colori, ma
a opera piccola con due rovesci per fare un abito e lo pagai 5 lire il
a chi più accendere a ogni mal fare. ammirato, 1-i-209: dall'accorto e
giudicioso scrittore nostro vien questo modo di fare chiamato ambizione a rovescio, e considera
che quella carrozza aveva qualche cosa da fare con quella donna per cui egli
b. croce, ii-n-86: il suo fare era da predicatore, che mira a
riaci. anonimo romano, 1-76: fece fare intorno a questo luoco uno cegnimento de
tanto potente e tiranno che se voize fare rege de corona. bisticci, 1-ii-38
, che di 24 mila anime che soleva fare, per la rovina di altri mestieri
cagionare altrui male 0 danno, ma nel fare con precipitosa appassionatezza e leggerezza le cose
anonimo romano, 1-166: comenzao a fare lo guasto. uno terzieri de vitervo
congiunture, e così mostrava di fare grande ruvinaménto. papi, 1-1-142: più
del terreno ove si sia risoluto di fare il pozzo, preparare un filare a uso
con la presa che si do- vea fare degtinimici. alfieri, 4-105: massinissa inculcavaci
altro inarrivabile altezza dove montò, per fare a sé, rovinandone, più dolorosa
). spallanzani, ii-450: nel fare tale armadio badate bene di coprire il
cozzare. 8. locuz. fare il rovinio: creare sconquasso. berni
de bene! / -io voglio andare a fare il ro- venìo / al parentorio,
il tocco di vespro, dispostomi di fare una delle più rovinose cose.
a me, da qui avanti voglio fare come veggo a fare, cioè acquistarmi un
qui avanti voglio fare come veggo a fare, cioè acquistarmi un modo di scrivere
modo che è rovinoso per chi ha che fare con loro. frachetta, 202:
ti vergogni? altro c'è a fare! e poi che guanciale è cotesto?
nemmeno brandirò il suo primo atto per fare strage del quinto... so,
di un modo di pensare o di fare arte grossolano, rustico. castelvetro,
mezzi migliori o opportunità più ingegnose per fare la riconoscenza. mazzini, 8-144:
pasce. -sbrigatività di modi di fare. c. e. gadda,
delicate che appena le miniature più fine possono fare altrettanto. caraccio, 34-5: non
, ii-218: non sia tenuto a fare alcuno concio di mattoni né d'altro:
concio di mattoni né d'altro: solo fare le mura rozze. caro, 12-i-105
uno breve del sommo pontefice, per fare certa sua opera a roma...
rozzo, e vi è ancora per fare su qualche tempo. -per simil.
medici, ii-249: non può fare a amor riparo, / se non gente
era, da chi aveva a fare seco, imputato a superbia e cru
ricusa. 34. maldestro nel fare l'amore perché semplice e ingenuo o
rispetto all'uso dimostrativo che si intende fare (un argomento); appena abbozzato
. andare o essere alla ruba, fare ruba, vivere di ruba).
cronica pisana, 996: che volete fare? volete voi mettere pisa e fi pisani
contenti come disperati. 2. fare un territorio oggetto di scorrerie e razzie.
. con quanti aveva avuto a che fare, li aveva giudicati tutti, esattamente,
altra sorte de oltraggi che sono soliti fare li inimici. roseo, v-proem.:
nievo, 1-vi-509: mi pareva di fare un rubamento alla mia pace, la
ol damoni te. l consente a fare / a tò'l'altrù per forza et
a lo veghiare, / che da fare so assediate / da color che voi
e balìa e possano e debbano robare e fare robare sicuramente e senza alcuna pena.
idoli; ed elleno no 'l vogliendo fare, entrò nella camera loro e rubò
i-356: beniamino ha un modo di fare che ruba la confidenza di tutti.
padova volgar., ii-2-7: puot'elli fare diposto, in pronto,
2-1- 159: non è possibile fare tanto che e ministri non rubino.
m'è concesso, non potendo altro fare, a lui e anco a me e
. 47. -rubare lana francese: fare un buon affare. straparola, i-36
rubate non mi sono potuto mettere a fare nulla. loredano, 2-507: le lettere
quei cattivi esecutori che credono che, per fare chopin, basti esagerare nel rubato.
lunae'. 7. che riesce a fare un uso oculato del tempo a propria
. rubro) e facère (v. fare). rubefatto, agg. ant
targioni tozzetti, 2-145: le fece fare dapprima leggiere [le fregagioni],
que'tirava; tanto che, per fare piu tosto, li altri vi puoseno
stanno e vivono di ruberia e di mal fare non potrebero durare sanza alcuna parte di
che egli non fosse vostro potavate voi fare a ogni vostro piacere, sì come del
aveva nei tratti, nella struttura, nel fare, l'impronta della disciplina dei battaglioni
con viso altiero, come usano di fare in casa. n. agostini, 4-3-3
più rubesto e protervo, come suol fare ogni dieci o venti minuti, quando
, è sicurissima / la fanciulla di fare un buon acquisto; / s'ella è
rose su le molli guancie / a fare a primavera un raro scorno; / due
arti e mestieri, i-63: per fare una pasta di pietre preziose come smeraldi
un'altra sorte di rubrica e si suol fare di ocra cotta. a.
, a servire alla messa, a fare l'inclinazione, a cantare, a ordinare
/ disse: « a me lasa fare questo partito ». calmeta, 108:
exquisita- mente rubricati gli sui lymbi quanto fare unque si potrebbe. lucini, 13-46
particolare si dice che sia andato a fare strepito in palermo il marchese di montemayor
rudézza, sf. carattere o modo di fare rustico, brusco e schietto di una
g. morselli, 5-127: da fare, niente. c'è solo da aprire
monza, 521: egli ha fatto fare delle chiari contrafatte delle quali parte gli n'
: chi vince la bandiera è solito di fare la mffa, cioè gettare danari dalle
: 'ruffa': gara fanciullesca consistente nel fare a chi piglia prima cornetti 0 soldi
.. / e ri fu chi col fare a mffa raffa, / spezzò fiasco
malmantile, 9-50: si dice a fare a mffa raffa, quando sono più gente
, sm. ant. nella locuz. fare a ruffacane: arraffare quanto più possibile
. f. loredano, 7-51: lasciar fare a te! questa è non men
dettano le lettere magari. gli devi fare anche la ruffiana. arbasino, 73:
a farla vagheggiare. -figur. fare commercio di beni spirituali; mettere in
.. nel fatto che aveva saputo fare della poesia con una materia che pareva
. -con un modo di fare o con un atteggiamento inteso a far
a le forche per non averle voluto fare una roffiania, disse: « to'su
ascoltando la conferma, che tu mi facesti fare, che siamo due oneste persone alle
opera gelidi miracoli. 3. fare rumore spostando oggetti o camminando. fanfani
resto incantato di sentirla. -non fare una ruga: essere stabile, solido.
da padova volgar., i-iii-3: convenne fare più magioni, e questa plularità di
biado, si debbiano tenere ordinatamente e fare si debbiano d'esse due overo più
fanfani, i-157: 'rugginare': fare atti di rabbia stizzosa, dirugginando anche
e che in eterno duri, / a fare in dio con le virtù dimoro,
servigio di dio si fanno, si deono fare tutte nettamente e senza alcuna ruggine d'
foderato con regine d'ignoranza, voglionsi fare giudicatori dell'altrui componiture, non misurando
che pesavano sulle mie spalle, né fare sparire interamente la ruggine che, con
, 20-264: se io ti volessi fare una simiglianza dei cotali rugginosi che gli spuntar
voce rugginosa tornava di tanto in tanto a fare il tiranno, con sollazzo di tutti
ho sempre scritto perché non ho potuto fare, e cercava così di mandar fuori
], ii-234: lascia i tiranni fare le sue cradelitadi ed il popolo le sue
fiume, e tuttavia teme di non fare qualche difetto e teme de''udiri
in vano protestai sempre di non saperne fare [di epigrafi], in vano ruggii
pensa ogni giorno in qual modo possa fare ad essere invitato a pranzo da'suoi conoscenti
piccione entrò ragliando, ciro, nel fare una smorfia di stizza, si tagliò
, non altrimenti che se avesse voluto fare un gargarismo senz'acqua.
di alcuna bestia ragumale commettere o vero fare commettere frode 0 vero malizia.
accioché non venghi a mangiar troppo né fare ruine, torgli per via di rivolture
incomportabile spesa che c'è stato necessario fare per schifare la nostra ruma. calmeta,
... debbe solo guardarsi di non fare grave miuria ad alcuno di coloro deyquali
denzia,... non potevanno fare che resentirssi e dire molto pegio di
li minazi e riportare il terreno e fare le cave e portare deli albori e frasche
cennini, 3-162: se non vuoi fare con mano, togli un pezzoletto di
quanti fabri seranno. -matterello per fare la pasta. a. boni,
intimo petto... è cosa da fare uscire altrui dey gangheri.
piramidale. cherubini, 1-i-200: 'giocare o fare ai rulli o ai rocchetti': questo
13. locuz. -dare nei rulli: fare pazzie. buonarroti il giovane, 9-690
mercante che di giorno in giorno sta per fare banco rotto, o di tal altro
: ruminava tutto ciò che avrebbe dovuto fare e che non aveva fatto per salvare i
di casa d'austria, non potessero fare resistenza a'suoi risentimenti et alle non
la cera esser falsata per iscoppiare e fare rimore in chiesa quando ar- dea,
tanto che udì il padre e la madre fare romore nell'agio. testi veneziani,
, 9-3 (1-iv-800): io odo fare alle fe- mine un sì gran romore
lui da più bande, dovea e poteva fare ogni cosa per ridursi salvo.
: debbia... loro richierere e fare richierere in catuna tracta di romore.
romori vani e a'popolari orecchi, dirittamente fare non sapete, e lasciata r eccellenza
prima ancora che rltalia si fosse cominciata a fare, sentiva il rumore d'una marea
0 nel mercato, non è convenevole fare al romore. -andare a rumore
venuto se quello che fece o volea fare, avesse fatto per senno, non
, ma il dar romore di volerla fare importava a'suoi fini.
,... si rimase di non fare cerna. storie pistoiesi, 1-225:
generale perdono. -levare, fare rumore o il rumore contro o addosso
fasto che si continua a menare ed a fare su quella sventura. verdinois, 142
soccorso. -senza rumore: senza fare chiasso o fracasso; in silenzio,
velo che si ripieghi. -senza fare scenate o chiassate; mantenendo un comportamento
poca lana: darsi un gran da fare senza concludere nulla; fare più parole
un gran da fare senza concludere nulla; fare più parole che fatti. g
la cera esser falsata per iscoppiare e fare rimore in chiesa quando ardea, dico
perdeva d'animo. 5. fare strepito, fracasso, baccano; schiamazzare,
pistoia era in tanta divisione, deliberarono fare pace col comune di firenze e con
, se non romoreggiare ed infuriare o fare usare crudeltà. guicciardini, 11-257:
questione. 7. figur. fare chiacchiere, pettegolezzi, rumooggetti, acque
non aveva ve 8. fare discorsi altisonanti, mettersi in mostra duto
brusio. machiavelli, 1-i-18: a fare perdere milano a francia segneri, iii-1-245:
collina di redipuglia mente arebbono saputo fare essi, rispose loro filippo ri
voce le proprie idee o a gridare e fare strepito. lucini, 4-39: quanto
greco xóyo <; 'studio, discorso'. fare il ruolo de'suoi prigionieri. leoni,
'fuori ruolo'ed esser sbalestrato a fare il provveditore chi sa dove.
assunto, con procedura semplificata, per fare fronte a esigenze temporanee e contingenti della
partecipare alle adunate fasciste anziché andare a fare il matto in campagna. brancati,
che saranno i soldati, si dèe fare il compartimento, scrivendoli nel ruolo,
di altri o su cui si può sempre fare un discreto affidamento. f.
v.]: 'campar sulle ruote': fare il vetturino. -essere sempre sulle ruote
signor potente, / quatro rote fa'fare / con ferri da tagliare, / che
già stata spuntata, e nolla poteva fare rappuntare perché niuna mota n'averia levato.
anco di questa pasta [di vetro] fare piastre di più grandezza, in ovato
, 1-465: la mota particolarmente da fare i vasi di terra fu trovata..
. garzoni, lii-12-385: usan anco di fare alcune ruote grandi, e per ogni
tacchini e pavoni (anche nell'espressione fare la ruota). cecco d'
le sue penne, e poi in fare la rota per essere veduto e magnificato
o alla ruota, danzare a ruota, fare la ruota). -con sineddoche:
spogliatose subito el cipone, cominciò a fare la rota e le forche bonelle molto legiadra-
di funzionamento). ruota, fare la ruota). dante,
volare basso che come nibbio altissimo rote fare sopra le cose vilissime. trattato de'
la costruzione del naviglio; si trebbe fare il calcolo del costo del naviglio, metterlo
la mota'è locuzione ancor viva per fare la corte. arpino, i-407:
-mettere in opera ruote: darsi da fare, brigare con diverse persone e in
ruppa, sf. nella locuz. fare la ruppa rappa: cercare di arraffare
quando avevo la condotta rurale e dovevo fare ogni giorno, tra andare e venire
selvatico e il pungitopo, adoperate per fare scope e spazzole rustiche. angiolieri
6. ant. darsi da fare, reagire contro la fortuna avversa.
, scevri d'ubbie, pretendevano di fare un sonno solo dalla sera alla mattina.
il costume, presero per partito di fare un gran foco proprio al mezzo del fiume
tutto admirativo: « che diavolo volete fare, maestro? ». respose lui:
avere un pubblico. -come usa fare un campagnolo, alla maniera dei contadini
cose belle, alcune osse per fare ceste e simih cose in uso rusticano,
gravissima la rusticazióne, che vuol dire il fare assentar dall'università. = voce
paglia di segale si adopera inoltre per fare stoie ed altri lavori rustici e da
ovidio volgar., 6-281: che dèe fare elena? il marito non c'è
-sgarbato, villano (un modo di fare, di comapparato rustico e di verdura
voler avere nome di mstica, per volersi fare faceta e fitte, appena sentivano
abia e rustica, / e del ben fare molto negliente. pulci, 15-50:
cxx-278: l'olmo è molto lodevole per fare cardini et imposte agli usci, osservando
più rustica cosa fece, ché promise di fare aver loro delle nobili giovani di roma
molto difficili; che re fare sette archi trionfali alla rustica. l.
: tutta la cortesia che si può fare all'amico suo di lucca è di darglielo
l. carbone, 45: fece fare una crida che ognuno liberamente fosse in
tete bene se non vi convenga di fare la domanda: sapete che queste
volgea il camino. 4. fare un rumore sordo, cupo, simile a
bonafè, xxxvii-139: se may de fare avesse volgia / mori de far perfetta folgia
cui spesso in capriccio / cadea di fare a quegli innamorati / qualche suo scherzo
di cane: che suol razzare, fare il chiasso. pratesi, 5-523: serse
, in origine 'spingersi rudemente', 'fare alle forze', quindi 'scherzare, giocare'.
): sì, sì; lasciateli fare e dire: domani, domani, vedrete
. gli aveva tolto ogni ruzzo di fare ancora un'altra parodia di emigrazione. riccardi
dove siamo, ma, tornando a fare i nostri traffici randagi ora qui ora
che ci paresse opportuno, cominciavamo a fare i nostri tiri a gara. 2
in francese, venuto loro ruzzolo di fare i filosofi, son divenuti degli ermafroditi,
santo, per cui l'anima comincia a fare quel sabba- tesimo caro, di grazia
bisognasse nelli santi siccome di tanto tempo fare il sabatésimo, cioè per santa vacazione e
di sabato, oppure che è usato di fare alcuna cosa in giorno di sabato.
tutti presenti ad un ritiro che intendeva fare nella prossima quaresima, cioè dal sabato
sabato santo: essere eccessivamente lento nel fare qualcosa. pataffio, 6: più
. -fare sera e sabato: fare tardi senza concludere nulla. tommaseo
rosse, una vecchia che andava a fare le sabbiature con un ombrello nero.
: certi contadini... nel fare le fosse trovarono dentro al sabbio duro
fu un sabbionaio che, scendendo sul fare dell'alba con un carro a prendere materiale
terra. leonardo, 2-149: se volli fare presti getti e semplici, fagli con
il sabbione, seminare in sabbione: fare opera vana e inutile. beolco
sabotare, tr. { saboto). fare oggetto di attività di sabotaggio (un
mettendosi a orinare, cosa che poteva fare bene da quella posizione, come scrollarsi
descritta dal contorno di un oggetto. fare sacca: formare una rientranza, tracciare una
m. villani, 9-37: cominciò a fare brigata di saccardi. sacchetti, 135-3
. bellincioni, ii-146: non mi fare star come uno ucello / 'n
al caffè, non legge perché deve fare l'intervista. -sostant. -fare
baretti, 2-60: io non volli fare il saccente e puntellare la mia sentenza coll'
monte di pastocchie spacciate dai signori per fare i saccenti. d'annunzio, iv-1-559
proprietà. essi li invitano a 'non fare i saccenti'e a 'non parlare come un
i giovani contra 1 vecchi con voler fare i saccenti e proti ne'ragionamenti o ne'
o esperienza; il male sta nel voler fare il saccente. l'uomo non fa
panno non sia sachezato corno si sole fare a simile feste. guicciardini, iii-193:
di tanta autorità che fusse bastante a fare muovere l'esercito implicato nel dispensare o
descritto (o in condotte volte a fare attuare tale comportamento) e previste rispettivamente
conficcasser la peste e condannassero a non fare ulteriore saccheggio. 2. rapina
]: la quale electione se faccia e fare se degga a sacchetto.
, sendo il papa in camera e volendo fare dare danari a uno, disse a
del dicto buono uomo se faccia e fare se degga de seie mese en seie mese
rezasco, 998]: se habia da fare el bossolo ovvero sacchetto de'consoli.
perdita, / che, per voler fare il sacciuto, perdere / quello o più
ingegnato quanto ho saputo e potuto per fare il sacciutèllo. -spreg. sacciutàccio.
tela ruvida e grossolana usata sia per fare tali contenitori sia per confezionare tonache di
! questo solo mi tiene dal farvi fare una vampa, a voi e a codeste
o porre a sacco, dare o fare il sacco: saccheggiare. - concedere
m. villani, 10-82: speravano fare il sacco... con l'aiuto
bernari, 7-469: or vado a fare un tentativo da zia rosaria, se mi
priori a firenze (anche nelle espressioni fare il sacco; guastare, racconciare,
, 508: addimandino come si debbia fare la electione delli ansiani u per via e
e cogli altri collegi ch'avranno a fare i sacchi, che niuno possa essere consolo
verga, 3-195: se l'avessero lasciata fare, [la vespa] avrebbe vuotato
mi frullava per il capo l'idea di fare il 'sacco', vale a dire
mai letta. -dare denaro, fare una spesa di propria saccoccia; cavare
ebbe il mondo assai che dire e fare, / sebben molti tentàr con vari patti
sopra se dice de la elezzione da fare a brisciogle non aggia luoco durante el
e andò con gli altri saccomanni per fare dell'erba a rondello di fuori della città
l'altre cose che potessono giugnere senza fare gualdane o saccomanno. poesie musicali del trecento
intenderete... se vi è da fare sacomanno di strami per 15 dì,
. frescobaldi, 2-92: volevano incominciare a fare saccomanno, ma io ne feci difesa
/ a rompere steccati, / a fare saccomanno in ogni terra. 5.
ha portato la mobilia. guardate di fare un barroccio solo... perché entri
saccopelismo, sm. modo di fare turismo, molto diffuso fra i giovani
uno saculeto di farina e sale per fare aliquotiens per necessità de la molla seu
magistrati come i galli venivano a roma a fare guerra. beicari, 4-156: padre
sia mai rimasto chiarito che abbia che fare la sordidezza con la misericordia di dio
avenne che la detta rea ebbe a fare con uno sacirdote di questo munistero.
i sacerdoti, i quali sono intenti a fare i sagrifizi e le orazioni e prieghi
ora alla vostra conversazione, verrà a fare verso l'amabile sacerdotessa delle muse ciò
a ministro della chiesa, si dèe fare la sacramentale confessione. leonardo, 9-34:
). nella liturgia cattolica, fare oggetto deu'amministrazione di uno o più
così nelle mani del signore sacramentaro di fare. giov. cavalcanti, 192
mette 'nfra le genti / asempro di mal fare. iacopone, 45-13: puoi [
la gente per congregarsi ivi, perché voleva fare sacramenta. -strumento del culto
alli suoi santi. alli quali dio volle fare manifeste le divizie della gloria di questo
giuramento (in partic. nell'espressione fare sacramento. -anche: l'invocazione di
la moglie, però che di ragione fare gliele convenia per lo sacramento fatto dalla
tosto un corpo con lui, non poteva fare quel sacramento senza volontà del marito,
mazzor sperimento / che l'om possa fare / de chi sa vu- gare,
egli debba corporalmente essere nella città e fare suo sagramento alle costituzioni delle cose.
: a tutti sia dato il sacramento de fare bene, drittamente e fedelmente l'officio
scura / ché maggior sacramento non so fare, / se cotal fallo non vi
-fare sacramento, essere disposti a fare sacramento di qualcosa: essere sicuro che
di fior novanta tre d'oro per fare una chiesa con munistero di donne di
dei e che in questo luogo si doveva fare e sacrare un altare al tuo nome
). magalotti, q-2-133: fatemi fare un po'di schizzo toccato d'acquarelli
, 11-4: più grave cosa è fare il peccato in chiesa ovvero in altro luogo
certi scrittori,... pur di fare il periodo rotondo, sacrificano la compostezza
/ vadano ad sacrificare / ridoli che fece fare. boccaccio, iv-175: parnaso è
, nonostante che ella lo pregasse di fare ciò che gli piaceva per non vedergli
d'oggi il quale si sia sacrificato a fare una rimazione, dirò meglio, un
li altri demoni facea nelli idoli adorare e fare sacrificio in luogo di dio.
, là u'si mettea il vino da fare sacrificio, empio di calcina e d'
dio che corse con animo virile a fare sagrifizio del corpo suo. g.
di una causa; non intendeva certo di fare un tal sagrificio perché trionfassero i ribaldi
chi vuole una stampa discreta 'dopo'dovrebbe fare almeno il sacrificio di venti o trent'anni
le eccellenze della divina scesa da cielo a fare del ben di là su fede fra
ne so nulla; mi parrebbe di fare un sacnlegio cercando divertimenti mentre tu languì
(in partic. nelle locuz. fare il sacripante e fare del sacripante)
. nelle locuz. fare il sacripante e fare del sacripante). tassoni
'rodomonte', e con più inclinazione a fare davvero, e più serio di 'smargiasso'.
disgrazia? che s'è messo a fare il barcaiolo? poteva pure pigliare una polmonite
, la freccia, d'oro per fare innamorare e di piombo per far disamorare
preso. petrarca, 2-8: per fare una leggiadra sua vendetta /...
finché egli era in mare, non potevo fare a meno, specialmente in quell'ora
rustan pascià con io mila soldati a fare una scorreria sopra quello, 11 quale
se i baluardi di mezzo si vorranno fare di maggiori e più acute fronti, si
acciaio che serve per forare i muri o fare nel legno altri fori alquanto maggiori di
fori alquanto maggiori di quelli che possan fare i succhielli comuni. -strumento con
: di necessità. 'l'à dovuto fare per saetta'. 30. prov.
, ai quali il peggio che potessimo fare era ferire con il nostro saettarne i
donne, insegnare / come voi dobbiate fare. / quando agli uomin vi mostrate,
bembo, 1-70: chi non sa fare incontanente quella che egli ama saettatrice,
investire di navi, con ogni argomento da fare morire l'uno l'altro, combattere
aprire gli ascessi o le suppurazioni, per fare inoculazioni. sacchetti, 26-26: battolino
ogni sagacità si debba guardare di non fare ingiuria alla sua donna. catzelu [gue-
a tutte le occasioni che si rappresentassero di fare alcun progresso. 2.
furono respinte. -tentare di fare qualcosa (in relazione con una prop
con ampia misura cerca lo suo mal fare e con piccola cerca lo bene; sì
esperienza che dichiaravano insensato il progetto di fare una scappata in città e dopo averne
mente in tempi di carestia, per fare il pane. testi fiorentini, 229
, lxxxvtii-ii- 274: a voler fare buona medicina / a chi troppo orinassi il
è che neuno debbia intrare nel padule per fare erba o fieno o vero portare
agui- glia parata, / incominciogli a fare grande oltraggio, / però che fortemente
/ ch'io degia ver del tuo dimando fare; / ché da leal comsiglio nom
informato di qualcosa (anche nell'espressione fare saggio). dante, purg.
atteggiarsi a persona esperta o assennata, fare il saccente. tansillo, 1-287:
: andrea... mise mano a fare quest'ultima storia, ed in essa
/ un saggio del suo buono animo) fare / che voi oggi vergiate la sua
uno stato definitivo (anche nelle espressioni fare, levare, trarre saggio o i saggi
incominciato cammino, non inutil cosa stimiamo fare qui un saggio della verità ed utilità
che si spenda tempo e lavoro a fare ulteriori saggi di scoprimento. a. asor
guittone, xliii-66: or mi convene fare / del mantenere saggio.
perché gli mangiava volentieri e sanza far fare saggio, perché era presentato da femmina,
ma sono assicurato che egli non potè fare i saggi sulla miniera salda, recente
utilissima, prima che rinimico sopragionga, fare un saggio di tutte le sorti d'artiglieria
si era concluso... di fare un numero di copie... in
signore, sì gli piacque molto e fecene fare saggio; e trovata di fine oro
quadri grandi per mettervi mano e fare un saggio, che farà cre- scier
essi trattano; ma che hanno qui che fare i sag- giuoli o le vendemmie?
e perciò quando meleager frecce per fare innamorare (il dio amore).
commissure del cranio composte insieme vengono a fare un h, e sono tre: l'
, tr. ant. e letter. fare segno a lancio di frecce; colpire
. ant. ferire in modo da fare uscire sangue. -al figur.: fare
fare uscire sangue. -al figur.: fare soffrire intensamente. - anche assol.
la luna è in questo segno, no fare niuna medicina a testa d'uomo né
questo segno, né tagliare né nulla fare. ed è buono sagnare di braccio.
dietro quel piccolo lavoro che vi si suol fare e che facci in una carta la
, 14-2-1- 277: modo di fare un pugnale che serva per sesto e per
e definitiva che ora ben difficilmente potremmo fare nella memoria il cammino a ritroso per
proffilo della cornice che s'ha a fare. il proffilo è a smusso, a
don procida..., voi volevate fare di me un sagrestano, con un
. guerrazzi. gramsci, 4-176: occorre fare una ricerca nella « civiltà cattolica »
comparatore e ei diete tagliatore dare e fare dare le sopra- dicte carne a qualunque
giamboni, 8-i-186: tu dèi fare camera e sala là ove l'ampiezza
salagióne, sf. operazione consistente nel fare assorbire una certa quantità di sale alle
e vino in parti eguali. si possono fare questi salami allo stesso modo di bue
, 1-53: svegliasi giano allora e vorria fare / salamelecchi all'ombre dileguata. salvini
accademia della crusca io sono pronto a fare uno profondo salamelecche (vocabolo bell'e
muti! salvini, v-1-2-2: 'salamistrare. fare il saccente, il saputo. stampa
banese nostro di quegli che si misero a fare la salamoia a tanti aspri vocaboli nostri
1-23: copertasi la casserola, onde fare che sudi la carne, finché il
, i-97: de'vostri versi che volete fare? / si han da salare,
el piacesse alla vostra voluntà, vero per fare quelle cose che pertiranno a stato e
essere trattato bene, sempre pensa di fare cose le quali siano utile e onore dello
salario! -mettersi a salario o a fare qualcosa a salario: farsi retribuire per
schiavi, come si legge che solevano fare i romani. = voce dotta
erbolario volgare, 1-102: si può fare bona salatucia con fenocchio, petiosemolo, na-
ritonda, 1-34: lo re meliadus fé fare un gran mangiare, nel quale non
, 6-74: mi convenne... fare lo spreco di staccare un altro legno
la salatura della maionese si può fare anche sciogliendo il sale nell'aceto ed usando
morbidezza, è cibo perfetto per fare onore al rosso etna '48 del barone ni
cenci... le donne sogliono fare in un tronco di salcio o d'altro
putrida. soderini, iii-32: si deono fare i salceti nei luoghi acquatici, i
primo riteneva che la miglior salda per fare increspare i capelli tifoidi fosse la saliva.
, 7-7: la prego a voler fare scrivere al comacchino che voglia saldare i
. serve... quando si vuol fare la saldatura per rame. vignali,
le scienze,... potrebbero fare altrui riguardevoli e maravi- gliosi gli uomini
. davanzati, ii-614: chi non volesse fare la spesa del muro, potrebbe in
degli arbori si può fare. quegli che solamente si fan del-
costante nel formulare una richiesta, nel fare una dichiarazione, nella preghiera, ecc.
è necessario tenere ferma la legge del non fare parlamento, il quale solo è facile
saldo, / in quel del conte fé fare un'armata. -porre i piedi in
di stucco né di marmo, sentitosi fare quella amorosa violenza,... non
che ad or ad or io comincio a fare. -tenere saldo: resistere.
magnifici dieci ordinate, e al loro cancelliere fare copiare detti quaderni e listre in su
ragioni che dite che siete per fare: che iddio sa quant'io credo che
... deb bano fare i pagamenti in contanti a conto del lavoro
più le piacesse. così essi credevano fare un saldo con dome- neddio; e
306: ne verremo al fin di fare il conto. / se tu m'amavi
punto. / e verremo al fin di fare i saldi. / ch'io non
erba di malucco, mi è convenuto fare la prova sopra di me, e
.. di potere... fare una imposizione di sale di staia diecimila
perché col mantello si ricopre / del fare il dotto. alfieri, 9-46: mosé
la penna è un'arte chimicoretorica per fare estratti morali, la quale di gran lunga
dalle operazioni stesse ch'erano introdotti a fare i personaggi sulla scena, e quivi
., iii-326: ciò noi sanno fare con granello di sale. ungaretti, xi-34
metter nel sale': si suol dire per fare intendere che quegli di cui si parla
nell'affron- tare una situazione, nel fare qualcosa. menzini, 5-165: o
nenciozza mia, vuo'tu un poco fare / meco alla neve per quel salicale?
piacere di vedere i suoi sottili rami fare over condurre alla desiderata grandezza e drizzarsi
pubescenti e grigio-argentee; è impiegata per fare pali; le fo glie e gli
di tornare sopra el solito sentiero e fare el debito dell'amicizia. = dal
, ontani, saliconi e simili puoi fare il medesimo. airone [0-i-1982],
fu il primo che ordinò le saliere da fare il sale. ricettario fiorentino, ii-39
. e il salimento che si suol fare d'una in altra cosa.
papa a suo modo; e intanto fece fare le dì sciaccole a due
saline. pigli, lxxxviii-ii-274: a voler fare buona medicina / a chi troppo orinassi
salina. 4. locuz. fare salina attorno al fegato: provocare rancore
figliuolo che saglia sopra l'altare per fare il sacrificio a dio. fantoni, ii-72
, / né arbori foglire, -né fare frutto, / veder lo male più che
distruggerci. -salire d'impiego: fare carriera. mazzini, 12-90:
impetrando dall'amiche dive, / per fare al nome tuo nova ghirlanda. idem,
strozzino. 12. locuz. fare saliscendi col pomo d'adamo: muoverlo
bene spesso per esperienza... dovendosi fare detta battuta di modo che sia veduta
, / e due ale compónete per fare està salita. boccaccio, vii-122: io
ch'io era morto, in sul fare della sera, che, salito alla stanza
.. si vide nella necessità di fare nuove compre, segnatamente di grano, salito
/ o di scalogni, e farànolti fare; / o di scialiva gli occhi tutte
restarà con la saliva alla bocca di far fare la sala grande a questo prezzo.
sua sentenziosità'. anco di chi imita il fare di lui: stile sallustiano.
'salmastra': treccia di canape destinata a fare delle allacciature volanti e segnatamente per congiungere
ne volea trarre, non avea a fare innanzi cmella salmata, quella scampanata contro i
i-36: lèvati su di buon'ora a fare orazione, a salmeggiare, a studiare
al trasporto (anche nella locuz. fare la salmeria). - reparto salmerie:
i-50: come si in- cominciaro a fare le some e a stendere e'padiglioni per
maggior parte de'sanesi veduti e sentiti fare la salmaria. combattimento di orlando e
? carducci, ii-6-126: io non voglio fare dell'inno mio... né
in definitiva altro è dare altro saper fare ». -argomento di satira.
, e che si dovesse attendere a fare preda non solo de'pescetti e ranocchi
ferro o di piombo che servono a fare la zavorra. = acer,
in tempo di necessità possa supplire e fare meglio che si può...,
e v'infondevano dell'acqua salnitrata per fare andar via la sua pallidezza et amaritudine
anonimo veneziano, lxvi-1-89: se tu voi fare saio- mono, toi la semenza del
salotto. salottieraménte, aw. con fare mondano. fenoglio, 5-i-686: uno
frivola dei salotti (un modo di fare). panzini, iv-602: 'salottiere'
affettazione, leziosaggine (un modo di fare, di parlare, di argomentare, di
fianchi dell'atrio vi si potreb- bono fare salotti che guardassero sopra giardini. relazione
. v. j: due salpettìne da fare in gratella. = voce dotta,
giorni con molta irresoluzione di quanto a fare avessero, sarparono finalmente, inviandosi verso
collaterali. dissero così: « que voi fare tu? utta iente francesca ène
simile circostanza ho creduto di non poter fare diversamente. ghislanzoni, 17-180: le
-non bastare a una salsa, non poter fare una salsa, uno scodellino di salsa
. emiliani -giudici, 1-160: senza fare qualcosa di nuovo, o almeno senza
, se ne fé a uno beccaio fare alquante in morselli d'un palmo e più
altri simili. soderini, iv-82: per fare la salsiccia, tutti i pezzetti e
di qualcuno o dell'altrui carne: fare a pezzi una persona o ridurla comunque
salsicce, più salsiccia che pane: fare promesse eccessive ed esagerate, che difficil
giorni che salsiccie. domani tu potrai fare quello che oggi non farai. proverbi
arlotto, 156: a milano si sanno fare molte mercerie e armadure e a firenze
salsicciotto bolognese, faccino un brodo da fare una zup- petta da risuscitare un morto
quella del mare, ben si può fare [il battesimo] sì bene, ché
del mare, ben si può fare [il battesimo] sì bene, ché
, venendo minciò a saltabellare e a fare un nabissare grandissimo su per la piazza
e, messili in libertà, lasciarli fare loro saltebelli e scorrimenti e ruzzi. cantù
come prosa] che qualunque li sa ben fare (con sopportazione ai tanti salta-in-panca che
). pratesi, 1-271: per fare il particolare, porta la giubba corta
o gitare la pietra o la verga o fare alla palla o saltare, per
alla palla o saltare, per fare il corpo agile. castelvetro, 3-145:
saitare, onne bello e doice deletto fare. lomazzi, 4-ii-133: la festa produce
mia morosa la sandra che le farre'fare più di quattordici balli prima ch'io
g. correr, lii-4-225: imparassi far fare le sentinelle la notte e saltare in
improvvisamente a compiere un'azione o a fare affermazioni impreviste. cesari, ii-571:
8-x- 1992], io: come fare affinché la miscela perversa di crisi economica
la parte del protagonista l'avrei dovuta fare io. pirandello, 8-531: chi le
processo non si salta. -non fare una fermata (un mezzo pubblico di
quel giorno cosa che si era soliti di fare. 28. evitare di pensare
connesso. varchi, 18-2-398: usavano fare che messer donato, di- ciferata e
il papa: « signore, dovete fare un gran saltare ». g. gozzi
.. deliberò di guastarle, col fare loro addosso una incamiciata, ìaltò fuori
, 4-104: la mamma le ha fatto fare l'oroscopo... progrediti come
padrona. -da quest'ora si suol fare inchiavare nel camerino, a dire il saltarello
1-66]: giuoco fanciullesco detto 'fare a civetta', che è un'imitazione dell'
conoscenti e ora si dava un gran da fare saltellando fra l'uno e l'altro
campagna errando vanno / con animo di fare dia donzella / quel che gli sposi alle
rietà, nell'intento di fare sfoggio di sé e trarre van
era parlatore facondo: si mise. a fare il saltambanco. lucini, 6-126:
: se non fussi che 'l papa fece fare 300 o 400 saltambarca...
; ma che sarebbe a la fine il fare questo poco salto, per vostra e
, ansimante su per la disperata salita, fare un salto alla fonte del saladino,
senza carne per il picchi. dovresti fare un salto da un ristorante e farti
momento all'altro io mi aspettavo di vedergli fare un salto a parigi, a mosca
ch'in tal caso la palla può fare, rendesi più che difficile il contrasto
dentro; era lui che mi faceva fare il salto di qualità dalla cogitazione fredda
alla condizione matrimoniale (anche nell'espressione fare il gran salto, per indicare l'
si lusingasse che questo amore mi facesse fare il gran salto.
il garzone ha quattordici anni si dovria fare usare di digiunare uno ai della
bassa, avrebbero potuto dimenticare qualche parte o fare salti notabili. emiliani-giudici, i-370
portare nessuno e alcune volte ha fatto fare dei salti mortali al povero geppo,
bocca la golositate / kon ke fa fare a li omini tal salto, /
fa di smalto. -credere di fare un salto e non fare neanche un
-credere di fare un salto e non fare neanche un balziculo: illudersi vanamente di
piccolissimo, suol dirsi: 'credeva di fare un salto e non ha fatto né
far giudizio di loro, gli farebbe fare a tutti due il salto di baldaccio.
san biagio, che vi esortavano a fare il salto di baldaccio. -fare il
andare in la, dicesi parimente 'vuol fare o farà pochi salti e brutti'.
grazie signorina! » e si finiva per fare 'quattro salti', sebbene l'espressione
piacere,... mi fa fare dei salti sino alle nuvole. -fare
non la volevano, ha creduto di fare un salto, ma è il salto del
giuglaris, 381: non pensate però di fare ogni cosa in un colpo. dall'
strettoio. 'domani stringono; s'ha a fare la saiunta'. gargiolli, 256:
ministro. -che si reca a fare visita a qualcuno per porgergli i propri
, iii-329: quando non aveva che fare in publico, serratosi in casa,
in uniforme... si poteva fare una cosa sola: punire personalmente colui
riferiva al comune e salutare costume di fare, nell'ultimo giorno dell'anno,
tutte compiute. 2. fare oggetto di saluti o di omaggi per conto
che vivono. 4. fare oggetto di espressioni di augurio una persona
5. per estens. fare oggetto di una visita per adempiere un
superiore di grado o un'insegna; fare oggetto di saluto a distanza una flotta
cui non si vuole avere a che fare. verga, 7-959: 'ntoni aveva
non si è mai più avuto a che fare con qualcuno, che si sono interrotti
, 2-1-191: si vuole... fare ogni dimostrazione per che si creda cne
medicine e tutto quello è stato possibile di fare per la salute sua, con quegli
sua, con quegli rimedi si sono potuti fare, si sono fatti, e che
per rivedere le sue donne, per fare economia, per rimettere in ordine la
: questi ancora, essendo tutto intento a fare che la cristiana religione si facesse più
minerali non è niuno più salutifero a fare la dieta aqua, quanto è l'oro
-cannone di saluto: quello usato per fare esplodere salve d'artiglieria. leoni
, veduto disloggiar il nimico, fece fare così terribil salva di artiglieria in segno
si concede al trinciante per potere far fare la salva de tutte le vivande che saranno
pastiglie di barro di guadalaxara che fece fare due anni sono il signor marchese clemente
di sicurtà. 2. locuz. fare la salva ai quattrini di qualcuno:
g. manganelli, 3-31: che fare se non spatolarci dal corpo quella materia
egli mi rispondesse: « no! bisogna fare di tutta l'italia un solo parco
conte se retruasse, possa e debia fare salviconducti, lui e non altri.
denari... era stato lor fatto fare sotto fede che ne farebbono piacere al
che chi la vedrà vi farà e farà fare grande onore, e arà grande tremore
], 260: disegnarono farsi fare una salvaguardia dal re, per la
e a salva mano prisolo e senza fare alcun rumore, lo strangolorno. del carretto
tanto tesoro commesso a lui da gelone fare il suo piacere, lo riportò a salvamento
miglia; e in su quel poggio fece fare bovetto per salvamento del porto e
machiavelli, 1-i-324: tu non puoi fare quegli ripari fedeli e sicuri per salvare
e sicuri per salvare detta artiglieria che possono fare quegli di fuori. c. campana
a che tu faccia qua un procuratore a fare e disfare ogni io e compromesso fatto
di commissione di sua maestà furono fatti fare alcuni pagodini o statuette e fatte metter
doni, 4-10: si dispose di fare una cava in uno pozzo da salvar robba
lombardia contro a francia, per non la fare sì grande in italia, se gli
piccolomini, 3-35: io non posso fare ch'io non faccia un poco di
parte della posta (anche nell'espressione fare a salvare, per indicare l'accordo
che l'uno non sia tenuto a fare altaltro quel che vorrìa che fusse fatto a
esatto, si ripeta che s'è voluto fare il salvataggio del capitano dei carabinieri.
, ma dall'avvisato, cioè dal fare. slataper, 2-337: vedo davanti a
: e ove tu non vogli così fare, raccomanda a dio l'anima tua.
e acciò che questo si possi fare con più salveza di noi e più
. messisburgo, 59: a fare la salviata servarai il medesimo ordine della
, s'alzò per andarsene. fare). quant'io potrò d'oliva,
. salvifico). andare a fare che aldobrandino vi sia sano e salvo renduto
difetti, no. questo non può egli fare, che ti possa torre tutti i
i difetti che hai e che ti possa fare salvo di tutti gli impedimenti. dante
gottone de'suoi, ch'egli avea fatto fare da un suo compagno a cui avea
fatti di cesare, 50: oraenaro di fare grandi semente e mettere il tormento in
e senga alguna molestia dibia avere overe fare avere con pienissima oserva- son,.
(649): renzo, senza fare il lezioso, promise (salve però le
e indignità fosse mai per fare in secreto. a rimborso avvenuto.
; l'imperadore si fermò a non volerlo fare, ma volea la sommissione libera.
. tramater [s. v. fare a salvo): 'fare a salvo':
tardi. fate d'averlle e, volendo fare risposta, dri- zatele qui a noi
viengo, salvo non fussi per badalucco fare. vadi, xcii-ii-168: la spada sia
quattro novità che roma non riuscirà mai a fare sue, a invecchiare con dignità,
'salvum me fac', e egli voleva fare 'sine custodia', disse: « ecco
mie pianelle vecchie. monosini, 352: fare una cosa a salvum me fac:
subiti. e io non sono qui a fare il samaritano. sono qui perché il
oncie sei... n'abbiamo fatto fare uno dall'eccellente maestro in tali istromenti
anonimo veneziano, lxvi-1-85: se tu voi fare sambuato, toi lacte de pecora che
. anonimo toscano, lxvt-1-34: simile poi fare con cipolle trite, con nepitella et
, come tu fai il pane, di fare una stiacciata coi fior di sambuco a
tozzetti, 6-89: il modo di fare il vino moscadello coi fiori di sambuco
universalmente accolta per indicare la macchina per fare il tè. 'samovar'è scrittura
la prima era sanabile, indugiarsi e fare danno le lunghe dimore. ariosto,
che a chi vuol divenire beato si convien fare la peni tenzia che tu udirai.
che grida a lo scudieri « non fare, aspetta, / che non potria la
anonimo veneziano, lxvi-1-76: se tu voi fare mostarda, toi lo grasso che cade
: anche melafumo adesso mi si mette a fare il sanculotto? -con uso
) col berretto frigio in capo a fare un'arringherìa democratico-socialista: ohibò!
rinunciare. 3. locuz. fare di cocca sandalo-, ridurre a cosa di
culo, perché non s'awezzasse più a fare di così brutti versacci.
... in due modi si può fare. prendasi per lo primo un'oncia
poi questa funzione, escono fuori a fare il sangaménto o esercizio militare.
, sotto la propria insegna, e fare che le sentenze de'cadì o giudici
abraramenti, / quilli solari che solcamo fare? / mettivime la lengua fra li denti
gola, e si pensava di fargli fare una emissione di sangue per impedire gli
, devi ficcarti in testa che per fare il ladro ci vuole coraggio, decisione
di chi, per indurre un altro a fare una cosa per sé sospetta, fosse
, creato imperatore, incominciò subito a fare del sangue e a punire i malfattori.
... gridava come arabiato di fare sangue. manzoni, pr. sfi.
: oibò; barbane, da lasciarle fare al boia. giusti, 3-207: 1
[in siena] fabio per non'fare mutazione scandalosa di sangue. 20.
e per più anni di seguito, a fare bella vita, con casa montata sui
tanto sangue: ristorare, rifocillare, fare prò. giuliani, i-421: quand'
grande il sacrificio che si è disposti a fare. tommaseo [s. v.
dentro lo stambugio: « vi fanno fare cattivo sangue, eh? » « gli
annoio di tutto ». -far fare il sangue verde: far infuriare.
parigi che mi hanno sì lungamente fatto fare il sangue verde e cotanto mi hanno
-guastarsi il sangue: darsi da fare allo spasimo, dannarsi per ottenere qualcosa
ma dico bene che non si debba fare sanza grande necessità. botta, 5-23
voi, amor mio, l'avete a fare, questo caso. 'non ci ho
di medicarsi. -ridere da fare buon sangue: di gran gusto, di
caso di messer antonio, non mancai di fare il debbito mio; e non
e ci gettano in una vasca freddissima a fare il 'plon- geon'. indi una buona
di quello che gli era davanti e fare una poltiglia sanguigna degli uomini che vi
. cennini, 3-81: quando vuoi fare d'altre capellature e d'altre barbe
iacobaccio / da soi parenti presto faccia fare / e doni a ciascheduno un sanguinaccio
hanno buon tempo', avrebbe finito di fare sgorgare una troscia di mostarda sanguinolenta dal
(418): subito resolutomi di fare quella sanguinosa opera, giunsi a lui
ricchezze altrui o che si dà da fare, spesso in modo insistente e fastidioso
: ella, obbediente e disposta a fare ciò che 'l medico le cumendava,
rimedi dell'anime più cautamente è da fare, e il savio dello stato della sua
obbligata da quel serenissimo pubblico a dover fare la contumacia sin tanto che al nostro
, con inganno e fraude si fanno fare le bullette di sanità in altro luogo che
è sospetto... tutti debbano farsi fare le fedi di sanità. 6
., si faccia ciò che si dèe fare del confessare del restituire. s.
: il municipio ha creduto bene di fare di noi e di tre altri una commissione
trasloco. -fare san martino: v. fare, n. 62. periodici popolari
trasloco -fare san michele: cfr. fare, n. 02. fanzini
latini, 116-1: perciò che 'l dovea fare come di suo nemico e poteal fare
fare come di suo nemico e poteal fare, ch'era sano e forte e di
poteva darmi sano consiglio di ciò che dovessi fare. pavese, 8-09: certi si
tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno: / per ch'
abbaco, 2-29: questa ragione si può fare in due modi. l'uno modo
le egloghe pastorali, che si possono fare con rime sane e in sdruscioli, ascendeno
mia mensa. / -e pretende di fare il professore? ascoli, 41: quanto
di modello questa non me la doveva fare. è vero che gli son debitore di
vi fosse restato, come si costuma nel fare la sansa ed il sansino dall'olio
di confonderlo, con argomenti da sagrestani e fare d'un critico o d'un poeta
ed è santamente vero, ma come fare, economicamente e vitalmente? 3
5-193: dite chiaro e tondo che volete fare la bella figura col colonnello e santanòtte
le sedie, a spolverare e a fare altrettali grossi servigi. nievo, 77:
, che a deo l'om dega fare, / che lo nome suo ch'è
creduto utile il preoccupare il passo con fare che la religione santificasse certi princìpi politici
credesse, / ipocrita nemica de ben fare. -purificarsi dai peccati.
aretino, vi-233: -verrebivi mai voglia di fare un poco di colazioncina? -che so
e dal tema di facére (v. fare). santificato (part
umiltà dell'amore: quant'abbia a che fare con quella san- tificatrice, si scorge
e dal tema di facére (v. fare). santignazino, sm. scherz
medesimo, che mi state a fare il santifizza, eh, non avete voi
santino: ma dio guardi averci che fare! palazzeschi, 1-578: pareva un santino
cercar... / come ho veduto fare a'miei bambini. fanfani,
, / che a deo l'om dega fare, / che lo nome suo ch'
sbraitava mastro-don gesualdo. « roba da fare andare in aria tutto il quartiere!.
, ecc.). - dichiarare, fare qualcuno santo: canonizzarlo. - anche
elli pescava: « io voglio voi fare piscatori d'uomini ». ghirardacci, 3-179
, et desia santo vectore et rotlando fare similitermente ad nui. carta sarda,
/ che t'è giovato di me fare schermo »? boccaccio, dee.,
... e fu'li dato a fare battaglia con li santi, e vincerli
parola dell'evangelio: 'incominciò cristo a fare e a insegnare? '. statuto dell'
fate che voi facciate come voi vedete fare al sole. m. ricci,
e vi ringrazio della carità che mi fate fare con sante orazioni sì dalla nipotina a
-lo stesso intercalare paterno -non creder di fare di me, come ài fatto della
opera ad edifficare cittadi;... fare fermissime compagnie et anovare santissime amicizie.
sapeste che dissanguamento è! -nell'espressione fare il santo piacere, per rendere più
svoglia di fare quel che si chiede). idem [
santo, mi è parso bene di fare il mio dovere conducendola a renderle reverenza.
con le quali si ha a che fare. p. levi, 3-40
di un giuocatore inesperto che voglia fare lo spaccone, o che abbia
di preghiere, di rosari: non fare altro che pregare, dire rosari in
conte rinaldo non ci ha nulla a che fare con quei volponi che la fiduciosa santocchieria
ii-91: e tutto quello che si può fare per quel povero demente, vittima certo
m. villani, 3-16: feciono fare un simulacro di legno e di gesso
di elemosiniere che nulla aveva a che fare con la sua poesia. silone,
/ e benché prima no 'l volesse fare, / gli parve poscia più dolce
. -fare sapere (ant. fare a sapere) qualcosa a qualcuno,
a sapere) qualcosa a qualcuno, fare che qualcuno sappia qualcosa: informarlo di
. re enzo, 217: ben vor fare a savere / ch'amare e non
orgoglio / a'legni miei non valse fare oltraggio. carducci, iii-22-374: gli
. -non sapere che cosa dire, fare, pensare: non riuscire a formarsi una
3-11: galgano non sapea che si fare né che si dire. bianco da
-in espressioni negative che esprimono incapacità di fare previsioni o incertezza e perplessità riguardo al
servigio di dio si fanno, si deono fare tutte nettamente e senza alcuna ruggine d'
galileo, 5-295: non ci starò a fare altre parole: / androm- mene anch'
in partic. nelle espressioni dare, fare non so che, che cosa per)
fatto pregare ch'io volessi indurmi a fare una lettura o conferenza, come ne facevano
inf.: essere in grado di fare una determinata cosa, avere l'abilità
perfettamente. novellino, xxviii-876: lascia fare a me, che molto lo so ben
a me, che molto lo so ben fare. dante, inf, 1-10:
, 47-50: insomma, tanto da fare che non ho saputo trovare un quarto
, come il più i mercantanti sanno fare, per quali ragioni la nostra [
saprete dire: dopo aver invitato a fare esperienza di qualcosa, per garantire che
, 258: a volere... fare un eccellentissimo pane, cerchisi, oltre
di non so che commedia che faceva fare la badessa di mondeggi, vostra composizione,
so un'acca, m'hanno voluto fare uno dei sindaci. -non saperne
ulteriormente, di averci ancora a che fare. segneri, ii-27: all'ultimo
. subord.: rifiutarsi categoricamente di fare qualcosa (anche con riferimento a una
non capiva perché non volessi saperne di fare il solista. dessi, 7-116:
e non aveva mai voluto saperne di fare l'agricoltore. -saperci fare:
di fare l'agricoltore. -saperci fare: essere in grado di agire adeguatamente
mostrato di saperci fare, e come dunque può sviarsene?
? buzzati, 6-340: basta saperci fare. lui non ci ha saputo mai
, n. 23. -saper fare: v. fare1, n. 62
, ma se dio lo aiuti intende ciò fare di tutto suo buono volere. grazzini
non vuoi che si sappia, non lo fare. ibidem, 93: chi deve
: lascia colui parlare che suol saper bene fare... non mordere se non
temerità di lodovico. -ant. fare sapere: mostrare di essere savio.
. di sapere1. saperfare { saper fare), sm. invar. capacità di
volerli, e con un po'di saper fare, c'erano e si poteano vedere
alla verità la tattica, al predicare e fare il bene ciò che chiama 'spirito poetico
. / se. tte lo plaquesse de fare, / estu meu comandu scultare.
che doveva, l'equità deve pietosamente fare quello che può. carducci, ii-6-256
: la sapienza dell'uomo consiste nel fare il miglior uso che sia possibile di
per cui nel tempo venivano usati per fare il bucato e nella medicina popolare);
mano sopra e l'altra sotto come a fare una saponata. 2. per simil
dove istava uno catelano grande maestro di fare di più ragioni di sapone moscadato e profumi
saponata (in partic., per fare la barba). boiardo, 2-10-19
spaventa, 2-105: io non voglio più fare il candeliere di nessuno: ho sprecato
1-216: quando s'à a che fare con certa gente, è come a
sapone neppure in questo caso. consiste in fare scaldare un corpo grasso neutro a 300°
che voglin mangiare: / sei fanno fare a qualche ragazzetto / o servidor pulito
, lo sente / ciò che mostra di fare: / nonn-è tale 'l sapore /
gli angoli di umile sapore paesano per fare il paesaggio poetico. piovene, 7-188:
. -dare sapore di novità: fare apparire come nuovo o innovativo ciò che
ammonisce di tutto ciò che ha a fare a ponere il suo signore in saporetti.
, un cibo o il vino; fare acquistare sapore. bandello, 1-27 (
saporito bere, che a cisti vedeva fare, sete avea generata, volto agli
che volendo esprimere de parolla in parolla fare una translazione obscura e puoco saporita.
, 1-4-36: -demandemi di ciò che vorrei fare a quella saporitella, che il dire
importa poco. -che gli vorreste voi fare? -vorrei aver auttontà da trattarla da
, o quello ch'elli die fare, persona noi possa sapere, sì che
, che usa le proprie cognizioni per fare mostra di sé. -anche: che
conoscenza di qualcuno (nella locuz. fare saputo un fatto a qualcuno).
la sottigliezza del vostro ingegno erra nel fare la pruova; e, tenendovi voi
1-1-84: presi... partito di fare scelta d'alcuni de'più saputi del
20: il mar- rucelli, volendo fare il saputo e l'indovino, disse:
lo gonfiavano, e gli servivano a fare il saputo e l'importante tra i
sé, e trinciava giudizi con un fare saputo che irritava. -petulante.
le cui foglie dure vengono usate per fare corde e per lavori d'intreccio.
aprendosi tutte nel tempo delle piene lasciano fare alle acque l'ufizio di contenere il fondo
era zibibbi che saliva sul sediolo a fare il saraffo per tirare i sofferenti sotto
,... ella il vuole fare venire a sé, e mostrali talvolta la
se alcuno che faccia questa arte non vorrà fare sicurtà e a questo statuto giurare e
a pena di soldi cento, si debbia fare tra loro segreto scrutinio a fave nere
lo consolo sia tenuto per seramento di fare comandare a coloro de la detta arte
essere campione d'aluigi contro chi volesse fare contro a lui. e facendo questo
di saraménto / che dovesser compiere e fare / ciò che volesse comandare.
, in presenza del papa, di fare la detta battaglia. a. pucci,
roma sotto saraménto di ritornare, per fare cambio di prigioni. = dal fr
e numero che dovevano essere sarciate per fare la verificazione giuridica maggior difficoltà vi era
le terre negli ultimi di giugno e fare le convenienti sarchiature. b. del bene
arte di sarcir retagli minuti e di fare sensali di robbe d'altrui? tansillo,
esser corrosiva, usarono gli antichi per fare i sepolcri per i corpi morti.
vogliam dire una doppia escrescenza, / sul fare apponto di due grosse fave. pirandello
così. non c'è più niente da fare ». -sarcoma di kaposi
signor antonio borioni dell'onore che vuol fare al mio 'atleta'col nome dell'artefice,
overo savore d'ogpi carne. a fare bon sartramone in carne overo in pesse
scardassare lana sardesca: avere a che fare con una persona difficilissima da domare e
anonimo toscano, lxvi-1-46: similmente si può fare coppo, ovvero pastello, d'altri
anche ipocritamente beffardo (un modo di fare, un sentimento). c.
sermenti che si mettono sotto terra per fare delle vite, furono li padri del vecchio
[cipriano e giustina] di ciò fare, iecegli mettere in una sartagine piena di
dimane al nostro sarto, e fatti fare come più ti piace un giubbone e
24-34: colei è trincata che farebbe fare un uom da'sarti, e tanto
per lei, si è messo a fare l'asino alle sartore. 2
(ii-617): melchio si fece fare uno giubbone di raso cremisino veneziano da uno
forma d'argini potenti io intenderei di fare. grandi, 317: se in alcuno
dire come a livorno loro altezze hanno fatto fare il molo o sassaia. dizionario di
dall'uscio di chiesa io prenderei a fare una sassaiuola contro sì gran virtù che passa
, ma gradisce il caldo sole. volendo fare la fognarola, si pongono de'sassi
riceve pulimento, né se ne possono fare lavori di scarpello. trovasene in toscana
mi vedi, gli ho insegnato come fare per segnare i voti sul registro.
intorno uno splendor vermiglio, / da fare un sasso divenire amante, / non
pronta e non c'era niente da fare, era più duro di un sasso
ben siede mal pensa, non accade fare il collo torto al sasso.
pe'forni'non vuol dire altro che fare una cosa da pazzi, e però disse
altri somigliassin te, e'si potrebbe fare a'sassi pe'forni. -far
piegare un sasso o i sassi, fare compassione ai sassi: intenerire, commuovere
. soderini, i-387: si facci fare un ferro sodo a uso di succhiello
, pettegolezzo malizioso (anche nelle espressioni fare la satira, scoccare, tirare satire
vada tra la gente sciocca / a fare il dotto, e colla cera brusca,
satireggiare1, tr. { satireggio). fare oggetto di satira qualcuno; schernire,
grazia. 2. intr. fare satira o ironia; usare un linguaggio
{ satìrico, satìriche). disus. fare oggetto di satira e di ironia;
o forma di satira, modo di fare satira. soffici, iii-58:
autore ai satire o che si propone di fare satira nelle sue opere. buti
lo più in modo pungente, mordace; fare oggetto o argomento di satira.
i giornali. 2. intr. fare satira o critica mordace e irridente.
nelle espressioni buona satolla, dare, fare, pigliare prendere, togliere una satolla
una volta con esso teco pur per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene
, e quegli, levato il volo, fare il loro consiglio e av
! », gridò mauro. « lasciate fare a noi. crescerete.. mangerete
che infino le donnicciuole e vecchierelle voglion fare da medichesse; e quasi che elle sieno
prosopopea da saccente (anche nell'espressione fare il satrapo addosso a qualcuno).
di becco in ogni cosa è voler fare il saccente e il satrapo. caro,
penna, / quello è venuto per fare il censore, / ha una lingua che
nei cerchi e in sui giornali per fare il satrapo addosso a chi sostenne per
xii-371: aveva inteso un vecchietto ciccolone fare i più neri pronostici su quei novi fili
non corrono nelle sue raccia per fare gli onori di casa ai suoi saturnali,
riunivano insieme in un vuoto retrobottega per fare ipotesi e piani sul modo più conveniente
intr. (saturnéggio). letter. fare previsioni pessimistiche e negative sul futuro.
-sostant. calmeta, 108: chi fare el savio vole o el saturnino /
da saturno in radice, dico che in fare vostre faccende e in espedire quelle arete
luogo termale, solevano mandare gli ammalati a fare qualche bagno alla bourboulle. arti e
degli impianti) che sarebbe praticamente impossibile fare il 100 per cento se l'operaio
dicendo che tutte cose sono usati di fare fortemente e saviamente e mansuetamente. panfilo
paese sei tu e che sei venuto a fare in questi parti? risponderli ».
una saviezza che gli parve una volta fare in amando. 5. genialità
erede e fidecommissari ke possano questo testamento fare aconciare a senno de'loro savi in qualunque
manzi che 'l suo ufìcio cominci a fare, sodare e dare buoni e sufficienti mallevadori
l'altro di casa contarmi, a fare visita e complimenti al padron serenissimo.
domanda veramente da savio. fare da savio: comportarsi con buon senso.
: commetti al savio, e lascia fare a lui. idem, 338: ogni
e guidalo, quand'anche tu dovessi fare come il savoiardo che fa ballare l'
sono, di andare a turino a fare i loro studi. savoìngo,
7-101: toscanini forse non ha voluto fare di più di così; tuttavia questo esiguo
costoro tra loro ordinato, quando voleano fare quel fatto, di dire: « metti
producono, la moneta avrà poco da fare, il commercio si sazia con queste.
potieno, / quantunque molto fosse il fare e 'l dire / ciò ch'a quell'
: fe- dria or che sarà per fare? / come dice ei, che saziar
, / decea: « filglia que poi fare? / lassa falla gente prava,
piene e ristucche, non potrebbero più fare gli offici loro, s'addormenterebbero nel corpo
che a sua guisa niuna cosa sipotea fare. rappresentazione di s. maria maddalena
sono innalzati i fichi: non ha che fare la dolcezza di questi colla dolcezza di
-in senso concreto: modo di fare fastidiosamente stucchevole. machiavelli, 15-vi-274
quella ora non si vedevano sazi di fare sangue. galileo, 1-1-36: è.
. perché non sei mai sazia / di fare crudeltà contra il figliastro? cassola,
soldati suoi, non gli piacque di fare tal cosa, perché era oggimai sazio di
sbaccanare, intr. letter. fare molto baccano. cantù, 3-244
secco rumore 7 che si diverte a fare il contadino / facendosi schioccar le dita
aretino, 20-158: s'egli accenna di fare, ritienti dicendo: « non anco
tempo e sollecitudine e anche speso per fare ferramenti a quello bisogno. dizionario militare
. -per estens. scomporre, fare uscire dalla sedesotto ve un normale,
, i-249: quisto re ilio fece fare in questa citate uno riempio ad onore de
fanciullo che tu farai e se'per fare e cotesto fanciullo che se'per fare
fare e cotesto fanciullo che se'per fare non è figliuolo del marito tuo, anco
dir; mi par pur un bel fare / che. ile caccie di capri e
sozzi': dicesi quando alcuno, incominciata a fare una tal cosa, a un tratto
gioco fanciullesco, che in firenze dicesi fare alle bombe. = voce sen.
non la cogliere in pieno; onde fare quasi la frazione d'un colpo intero.
comparazione di tanti discordi schitarramenti che potrebbe fare chi percotesse le corde a caso.
schiudere le cose che nocciono noi può fare che non noccia; e però noiando
cialdoncini. soderini, i-513: volendo fare il vin bianco limpido e trasparente, piglia
alla bocca d'essere stato tradito, voleva fare scempio della madre ancora calda appena morta
arno, certi grandi di firenze cercaro di fare novità contro a'popolani.
] alcuni i guanti / forse per fare £li stravaganti? i... i
da gesù adoperata nella forma di parabola per fare meglio intendere la sua divina parola,
manzoni, v-3-411: lavorare alla sordina per fare un gran benefizio e schivare così dei
ne per ricchezza né per gentilezza può fare né schivarsi che non serva a questo
mi sono schivato. -schermirsi, fare il ritroso. de roberto, 3-166
sangue. soderini, i-501: volendo fare un vin buono in eccedente sovranità di perfezione
: si fascia stretta così in cintola per fare la persona sottile e leggiadra e per
la persona sottile e leggiadra e per fare schizzare fuora le poppe. tecchi,
ultima schizzata, cominciando l'argomento a fare operazione, il pedante a brache calate
, con uno schizzatoio in mano per fare a carnovale un argomento confortativo. castellini
d'orzo che vostra signoria le fa fare, aggiunga sempre un poco di mel
non poteano [le guardie mobili] fare eroismi. 2. apparecchio munito
mi piacciono veramente certi gusti regolari: fare lo schizzignoso a mettersi in bocca un
xi-1147: vergognosa, -schizzinosa, / fare l'amore ancor non sa: /
, 938: né meno pretendo di fare schermo a quelli schizzinosi che, tócchi
lui e l'amico sergio abile a fare rilievi e schizzi topografici, per esplorare
, 12-7: occorre, insomma, fare uno schizzo di tutta la storia italiana,
, quasi che nell'andare e nel fare proceda a schizzi. giuliani, ii-242
, quasi che nell'andare e nel fare proceda a schizzi. 7.
con la penna al meglio che saprò fare senza compasso e senza riga.