, e un altro, per piaggiarlo e fare ch'ella si creda, gliele fa
ribadire l'idea stessa, sia per fare un contrapposto che le dia maggiore evidenza
facultà de recatare tanti dinari se diffidasseno a fare el viagio. del carretto, 1-175
o figlia, più non è da fare, il fatto. -trarre su
, iv- 263: -mi hai fatto fare una notte da bestia. -stassera voglio
pensò al modo di ricattarsi e sfidò a fare alle pugna al buio giuliano ricasoli.
la vita e non si curano morire per fare l'ultimo colpo di vendetta avanti lor
affrancare, 'iuxta posse', a fare lo recatto: il quale si deve fare
fare lo recatto: il quale si deve fare per lo comone, al quale li
, delitto consistente nel costringere qualcuno a fare qualcosa e, in par- tic.
il ponte. 7. locuz. fare bandiera di ricatto: v. bandiera,
carducci, ii-3-21: mi preparo a fare uno spoglio ordinato in una seconda lettura
voluto gridarle ugualmente che la piantasse di fare la commedia, insolentirla, prenderla magari
trinciare alla tavola del principe e di fare il saggio. metastasio, i-iv-193:
bibbia, libro excellentissimo, hallo fatto fare in dua volumi istoriati tanto ricco e degno
; ma però c'era abbondantemente da fare una mangiatina. fogazzaro, 7-171:
. - togliere a pettinare un riccio: fare un listata di saia pure, ma
, potrei narrarle, se io volessi fare il giornale del nostro viaggio. e non
una volta me li ànno tagliati per fare i capelli del gesù bambino...
titone, e cefal con l'aurora / fare 'l papasso al sol di rai ricciuto
, che noi adoperiamo in toscana per fare apprendere il latte invece di caglio. del
per consiglio mio e di carlo, fare un matrimonio alla moda, cioè d'interesse
. aretino, 20-297: che doveriano fare i disgraziati, quando un grazioso,
armati di barbute di ferro e fatta fare una ricca corona di pietre preziose per
che un ricco tomiamento s'abbia a fare. fiamma, 1-155: un convito.
, i-3-127: se ricco vuoi te fare, non acrescier moneta, ma volontà sottrae
e misura / perché valor pregiato insegna fare: / ché non è 1'om laudato
1-302: ora tu sai che io volevo fare da me... per riscattare
2. intr. astenersi, evitare di fare qualcosa (in relazione con una prop
messer berardino. cantini, 1-3-316: farete fare in più case, anco alla campagna
indiscretamente posti sossopra, come si usa fare da certi can mastini in più paesi
, l'istesso ardore per indagare e fare la volontà di dio. orsi, cxiv-32-32
prima ricerca... che dee fare il filosofo è d'indagare le diverse
dove dovrebbe essere (anche nell'espressione fare ricerca). b. giambullari
, v-53: cominciavano... a fare una ricerca sopra la sua vita.
amplissima del re di non essersi per fare alcuna ricerca contro quelli che hanno avuto
si ritira in quel santo luogo a fare una generale ricerca della propria coscienza.
li quali si manderannc... ad fare le decte con- signazioni o reasignagioni e
. per loro salaro provvedere possano e fare pagare. statuto dell arte dei vinattieri,
chiuso, ricerca un compagno che volesse fare viaggio per colà in posta a metà
e bernardino, i quali sbigottiti lasciavansi fare. settembrini, vii-231: si vede
tempo di provedere quello che hai a fare, né tempo di ricercare gli fatti
figure di corpi. 6. fare oggetto di indagini e controlli, in partic
son fate e fun grande ore a fare rezercare. giov. cavalcanti, 75:
verrà dopo di noi? 8. fare qualcuno oggetto di una proposta, di
certi canali per vendemmia ch'io vorrei fare a campi. astolfi, 1-488: andò
sozzure e le deformità, come sogliono fare alcuni ansiosamente. 13. seguire
malespini, 11-86- 280: incominciò a fare molte stupendissime ricercate con tanti maravigliosi contrapunti
nel pungere altrui, si deve prima fare una ricercata dell'amore ch'a quel soggetto
che quelle dei preti e de frati volevano fare le ricercatine non pure nel petto,
volle altrimenti fermarsi quivi né desinarvi o fare colazione, ancora che ricercatone con grande istanzia
2. che si dà da fare per trovare persone o animali; che
malattie passate, il generale diterminò di fare ricerchiare di mura il castello di cuccino.
morte. 4. sollecitato a fare qualcosa e, in partic., a
ricerchi d'insegnarla, non lo voglion fare, fanno a punto come fa colui
dai ribelli, si erano ricusati a fare causa comune con essi. -sostant.
, 14-ii-438: quando e'si abbi ad fare alcuna cosa, come speriamo presto,
, ii-108]: non crediamo di fare la ricetta bella... se non
1-105: quando... si vorranno fare paste di smeraldi, di zaffiro,
questo libro, gli troverrete ricette di fare alcune cose che lui sapeva fare.
ricette di fare alcune cose che lui sapeva fare. caporali, ii-13: comparve un'
ciurmatore, / che le ricette avea da fare ai toschi. emiliani- giudici, ii-
, 7-177: -non si può più fare del raffaello -... -ma già
... sì diligentemente si voglion fare i recettacoli dell'acqua che vena abbondevole
esperto uomo di niccolò... fece fare fosse meravigliose... ea in
fognario. buti, 3-178: fece fare uno ricettàculo di tutte tacque e brutture
tre primi tasti, v'abbiano fatto fare altrettanti ordini di pertugi...,
fr. martini, i-334: è necessario fare una stanzietta o ricettàculo apresso al camino
, 1-270: presso alla città fece fare una fortezza, nella quale tutta la
abbia concorso) o comunque si intromette per fare acquistare, ricevere o occultare un tale
ricettivo e posto quello del conoscere come fare. c. carrà, 310: il
-capace di apprendere, disposto a fare quanto gli si richiede. ottieri
contiene lo umore uveo, generato ad fare umido l'occhio, acciò che el mezo
di minore spesa e ricetto si potrà fare il palazzo signorile e potrà servire per
. 12. locuz. -avere, fare, trovare ricetto', essere ospitato o
circa duecento ricettorie nelle quali si possono fare i daziati. beccaria, ii-97: nulla
si chiamerebeno d'averli riscieuti e torebeno a fare i'detto sasso del vostro lavoro.
gozzi, 1-36: egli comincia a fare gli studi suoi... secondo l'
... mandò significando ciò che fare intendeva, e che, sicurato da lui
ciò impedito sarebbe, lo 'ntedeva di fare... il quale, poi che
altro che dispiacere, pur non posso fare ch'io non ti faccia servizio essendomi venuta
pavese, 9-90: -ma che cosa può fare di meglio che sposarla? -no,
sì corno colui che vene a vui per fare tuto quello che a vui piaxerà de
carta. pontano, no: prego voglia fare tal pensiero... in lo
vi-3-28: quando il pontefice, per fare ubidire, li commandamenti suoi ingiusti
i-iv-460): a voi convien far fare corde molto più sottili agli archi de'vostri
tutti comunalmente s'usano e appresso far fare saettamento, le cocche del quale non sien
non sanno quel che iddio può e suol fare dove truovi un'anima sempre meglio disposta
8. popol. vomito (nell'espressione fare la riceriposte le immagini delle cose già
il calore). - fare la ricevuta: accogliere una persona, boccaccio
di ma- lucco, mi è convenuto fare la prova sopra di me, e l'
in michelangelo, i-v-158]: ve farete fare il receuto delli denari che gli darete
incominciate erano e messo maggiore sforzo di fare la guerra, il consolo vecchio fosse a
la corrispondenza non sembri così esatta, da fare che le quattro specie di accidiosi dell'
non ha dato il permesso, ma lascia fare; non approva, ma non richiama
partic., specie in costrutti assoluti: fare ricorso in tribunale. -anche: ricorrere
, / per vostro onor seguire e fare a grato, / di quanto più avesse
camera dei comuni. 33. fare riferimento. c. carrà, 539
distanza, a ritornare indietro, a fare ritorno (una persona); fatto
termine assunto a paragone o confronto; fare pensare a qualcosa; rassomigliare.
richiamare dello ucello non si deve fare con gaiina, perché in tutti li luochi
essere che quando l'ucello fosse buttato per fare preda, e vedesse galline, non
ricorso giudiziario (anche nelle espressioni fare, porre richiamo). breve
fischietto a scossoni, intermittenti, da fare emettere a quello ondate stridule come se fossero
l'ala che gira lo falconieri per fare ritornare lo falcone, lo quale molti chiamano
pareti e richiamo; e per ciò fare, l'autunno al tardi s'ingaboiano otto
. querela, denuncia (nell'espressione fare richiamóre). mazzeo di ricco,
richiassare, intr. letter. produrre o fare nuovamente strepito, chiasso, rumore.
con quelle sue mani benedette / ella sa fare infin le cordelline / e cavar la
amministrato pacificamente, e non aver che fare con l'inghilterra, fuorché nel caso
la pietà. -in partic.: fare oggetto di interesse sentimentale o di desiderio
vole satisfare ale ado- mandaxone possa po fare la sua voluntade. dante, purg.
519: i detti danari gli prestai per fare bi- songnie essendo nchesto da. llui
i-85: messer francesco castracani, volendosi fare signore di lucca,... richiese
cristoforo armeno, 11: avendo fatta fare questa pozione, alla quale un'altra
po'rinfrescato e avrò determinato tutto il da fare. d'annunzio, vi-940: si
e siatene certo, non lascierò di fare una scorsa coso, ma bisognerà che differisca
rinfresca. 21. riposarsi, fare una pausa in un lavoro o in
: sin alla rinfrescata non si può fare il ciocolato, mentre fatto ne'caldi si
dopo la pioggia d'agosto, si potrà fare una qualche giterella. àrbastno, 71
ed in dispendio, deduce qui per fare nota sua larghezza per rinfrescata fama.
pistoiesi, 1-184: rinfrescati, cominciarono a fare grandissima guerra alla città e contado di
commedia. becelli, 1-109: volean fare quella mane / maccheroni e mangiarseli sul
più d'una settimana avrebbe avuto che fare per digenrlo. pananti, i-240:
e di rinfrigno, / e convien fare il minchione / e tapparsi nel cotone
e i pezzi vecchi, s'ingegna per fare le stoffe nuove. =
rinfrusta degli scherzi che si metteva a fare. viani, 19-640: ti voglio
ch'una che sappia sì ben dire e fare / m'abbia, come costei,
proprietà espressi, de'quali si può fare un nobil maneggio col vestirgli alla nobile
disruvidire e rallegrare? 4. fare opera di incivilimento, sollevare da uno
t. bianchi, 1-iii-343: ha fatto fare la criaa a la rengera del palazo
, agg. che ringhia abitualmente con fare minaccioso (un cane, un lupo)
. figur. che abitualmente ha modi di fare e atteggiamenti d'ira, di ostilità
il bene e non seguirlo è come fare il male. imbriani, 3-183: il
valore intens., e da incosa fare, come comportarsi. firenzuola, 646
non è gran vanto: e voler fare come quelle fontane, le quali paiono
pensieri, i discorsi che si vorrebbero fare. capuana, 1-iii-181: questo mi
dentro (un discorso che si vorrebbe fare). bresciani, 6-xiv-182:
). tose. acquistare modi di fare più eleganti e raffinati, vestirsi con
sistema sarebbe utile anco fra noi e per fare 1 ringranati ed anco per la terra
. oddi, 59: il costumarsi di fare quasi ordinariamente si- mil sorte a'orologi
fatto e di quello ch'è per fare a mio beneficio, se io sapessi imaginarmi
per l'esame che ha preso cura di fare del mio libro e per il giudizio
: se le classi lavoratrici hanno potuto fare questi immensi risparmi, se ne debbono ringraziare
, io sarei più che tontissimo in fare le belle parole ringraziatorie sopra l'of-
, cioè per colpa del mio da fare; nondimeno, lo sarà, cioè non
. biringuccio, 1-84: dove bisogna fare le sue ringrossa- ture. =
, / se vuoi del sangue mio fare un migliaccio / e ridur la mia carne
rinegando il battesimo, non lo voleva fare. idem, v-1-379: io, ottimo
: il rinnegare la volontà propria per fare quella di dio è il maggiore olocausto
confini di prima, non rimase da poter fare altro... fuorché raccogliersi.
tr. (rinnobilisco, rinnobilisci). fare apparire più nobile o pregevole.
firenze onorevole rinovale, siccome si suole fare quando alcuno re di napoli muore.
, com'ora scrivendovi son costretto a fare, con senza rinovamento nel nostro e nel
. spallanzani, 4-iii-279: cercai di fare la separazione, quanto almeno io poteva
sono, ritrovandosi in malissimo stato, fare una solennissima purga, e ora la
: il che mi servirà anche per fare o rinnovare delle conoscenze. guerrazzi, 2-173
sì come le donne sogliono esser vaghe di fare, le piacque di rinnovare il nome
lcmere de'beccai quanto multiplicano a mal fare ». dante, fnfi, 24-144:
: astenendosi... i censori da fare l'allogagioni ciascuno a riformarsi e
di un altro precedente in modo da fare continuare per un ulteriore periodo di tempo
pressata! svevo, 5-29: pensavo di fare un giro per trieste per vedere se
villani, 1-1: propuosi nell'animo mio fare alla nostra varia e calamitosa materia cominciamento
, 145: natura passati e convenne loro fare menzione e rinnovellare i umana, quanto
la guerra con più robustezza di quello potessero fare adesso. -praticare di nuovo
. -innovare profondamente la lingua; fare progredire la civiltà. foscolo,
naso, il quale corno s'adoprava per fare lavori di tarsia. 2
severo, denigratore (anche nell'espressione fare il naso del rinoceronte). calmeta
seppelliti per non avere avuto la sorte di fare qualche opera di rinomanza. tommaseo,
in prigione un gerente di legno e di fare una grossa rinomanza al giornale.
si tiene una persona (nell'espressione fare rinomea). g. villani,
: 'rinoplastica'...: arte di fare nasi artificiali per mezzo d'un'operazione
novenbre 1320, in fiorini, in fare rifare quasi di rinovo una casa posta
del mazza, 28: -cosa veramente da fare strasecolare tutto 'l mondo. - e
innamorato, alle persecuzioni politiche oppure per fare vita solitaria. della porta, 2-153
s. v.]: 'rinsozzare': fare e farsi sozzo un'altra volta o
s. v.]: 'rinsudiciare': fare o farsi sudicio o più sudicio che
e che belle vie di rintenerire e di fare ardere altrui. io ebbi uno spasso
tornata la luna di gennaio si possono fare le propaggini acconciamente, ma di mano in
seconda o di terza mattonella, di fare il tiro, se la palla ha battuto
, 1-35 (98): durava a fare ogni sera tre fuochi in cima di
.. col fine di rintostare e fare eco ai generosi sensi del foscolo.
da catena se foss'io quello che volessi fare il saccente. pacichelli, 1-589:
venire a sapere chi è stato a fare una certa azione, a sapere dove
con la particella pronom. accavallarsi, fare gorghi. testi, 1-22: l'
; e dice per rintronico che seppe fare le temperate spese. -rispondere per
, una tentazione, la voglia di fare qualcosa; sottomettere alla volontà, alla
prevenendo quello che il pontefice fosse per fare, si potesse con qualche atto fermarlo
dell'intelletto e temperarsi la voglia del mal fare. zuccolo, 164: dalla commodità
-rintuzzarsi a qualcuno l'animo di fare qualcosa: non averne più voglia,
, non si usando in modo alcuno fare rinunzie. sarpi, viii-90: quando la
ha sua maestà dato intenzione di volerla fare. tortora, i-44: ricevuta dal re
ne vennero in gerusalem tutti e tre per fare questo rinunziaménto. cassiano volgar.,
che te pare, / si voli fare la promissione. / -meser, ed io
della corruzione comune. 2. fare a meno (o convincersi di fare a
. fare a meno (o convincersi di fare a meno) di un comportamento,
, in occasione d'uno che volle fare una volta il graziano in accademia con
si pretesto di rinunziar per sempre, con fare un rabbuffo all'adulatore inopportuno. s
completamente. 3. desistere dal fare qualcosa, dal coltivare una speranza,
correggere la vita sua a non resta di fare etrazione degli altri. è. segni
infondere. -non praticare, non fare. bacchelh, 2-xxiii-192: lo scultore
il diritto, o il privilegio di fare qualcosa; abbandonare un incarico o una
una prop. subord.: rifiutare di fare qualcosa. cavalca, 20-30: la
: la qual cosa rinunziando quelli di fare, incominciò elli a minacciarlo. giov.
si chiamava papa benedetto; e venne per fare unione, perché fusse un solo papa
vale: mi pare un savio modo di fare, se bene il reverendo se ne
loro troveranno avere fatto o ramesso di fare alcuna cosa, contra la forma de
granelloso. 3. denunciare, fare oggetto di delazione. -anche assol.
, agg. che ha rinunciato a fare una determinata cosa; che ha abbandonato
farà quella cotal renunziascióne e poscia volesse fare l'arte o fusse trovato fare l'arte
poscia volesse fare l'arte o fusse trovato fare l'arte per sé 3 3
più non perderolli di certo per non fare nuova fatica a rinvangarli. gioberti, 1-i-3
oggi non vogliate rinvenire ciò che dovrete fare domani. 10. ricuperare o
quella palma e che la facesse rinverdire e fare frutto, perciocché io mi voleva rimanervi
frutto, perciocché io mi voleva rimanervi a fare penitenzia infine alla morte mia. ottimo
verbo greco che significa verdeggiare, per fare ella rinverdire gli ingegni di coloro a'
e disinvoltura, non aveva il solito fare impacciato delle giovanette. né poteva rin vergarsi
gli rinvengo, sì che vi piacerà fare che io abbia il mio libro così sdrucito
la cosa rinverga assai, ché, a fare moneta falsa, otto sarebbe impossibile tossono
roma l'europa e l'umanità; fare una corona di popoli rinverginati all'i
, lamar- tine... per fare opposizione a napoleone cominciarono a rinvemiciare le
lecito rinversar le regole della ragione per fare un atto inonesto. -stravolgere nel
e rimugghiando freme. rovesciare o fare cadere un oggetto; ribaltare uh ^
: signore re adriano, non voliate fare torto a quello che ha vinto il tomiamento
. inorridì tanto che stette per rinvertire e fare della cristianità de'suoi stati un tale
vertire il sogno ch'egli ha fatto fare. a. pucci, ii-282:
d. sestini, 67: potendo fare le mie ricerche verso l'antica antiochia,
raffaello griselli io vedrò quel cne si potrà fare, perché dubito che non si sia
i modi della dolcezza del salire e fare certi andari e sentieri per costa e traversati
casa a dormire, aveva quella di fare una buona trottata a buon mercato. c'
. -eccitare, spingere vigorosamente a fare qualcosa. - anche assol.
è che una cosa sola che possa fare al caso: la somatose!
non penitente è quelli che pur vuol fare quello di che dice che si pente e
, / essendo sola, come dovea fare, / che non ha pezze,
dire al cardinale... che lasciassi fare a me, per che io
eterni carmi? 3. intr. fare vortice. panigarola, 3-ii-875: come
. soderini, i-522: possonsi ancora fare le cantine con i muri grossi fatti
). inquietarsi, arrabbiarsi, stizzirsi; fare rimostranze, lamentarsi. imbriani
prestare ad usura... o vero fare alcuno rio guadagno in alcuno modo o
che l'uomo fa over intende di fare, o buone o rie che elle si
. 32. locuz. - fare, sapere rio: dispiacere; riusciregio /
presente statuto il re si riserva di fare le leggi sulla stampa, sulle elezioni,
oltre il riordinare gli squittinì e il fare gli accoppiatori e l'altre cose che
qualche riordinazione, e questa non si può fare così in un subito, mercoledì,
questo possiamo dimenticarci di ciò che seppe fare la guerra. i suoi sconvolgimenti e
bacchelli, 19-38: non saprei che fare di gente che non si ridurrebbe mai a
sue capre ha presa l'indole e il fare. -polemico; provocatorio (un
, son presso al vaneggiar venuto ed a fare per avventura non picciola noia e fastidio
una ripa de uno monte, sì fece fare lo suo gramde e iamuso palazo riale
., 3-6: ne'prati si voglion fare aie... in tal modo
come succede a me, non per fare il paragone: mi si azzoppa il cavallo
12-3-9: esprimono il loro desiderio di fare il pellegrinaggio di roma per vedere e
nell'età intermedia, il diritto ai fare uso di una riva sita nel territorio
che si dà all'uomo incaricato di fare la guardia, e impedire che non
per tuo ripago, e impara a fare un altro più bello e più onesto mestiere
, come scioglier tanti nodi, che fare di tanti complici: era uno sbalordimento
, sm. ant. nella locuz. fare riparaggio: porre attenzione. lapo
/ ma quella volta non lo potè fare, / ché la donna il ferì
sì come que'che ben lo sapean fare; / e a'lor colpi non valea
l'assedio gli venisse addosso, fece fare alcuni terrapieni e piatteforme alla cortina da basso
. se dato è per lo mio male fare che io mora, tagliatemi la testa
ed i buoni governatori di republica a fare ogni opportuno rimedio che queste ingiurie e
inf.): non avere sosta nel fare qualcosa, dedicarvisi continuamente senza riuscire a
ne 'l pigliarle dalla sua bocca non fare qualche errore, che spesso dice un
pericolo; precauzione (nella locuz. fare riparata). fiori difilosafi, 155
avenire e provedere quello che serà da fare da che serà avenuto. =
di tutte le leggi divine e umane fare in pace i giorni loro, riparati da
. 3. che intende fare ammenda di una scorrettezza. tronconi,
modo che 'l nimico non se ne possa fare scudo o riparo. biringuccio, 2-43
sera vegnente quei di fuori cominciarono a fare due gran ripari con de'tini in su
quando sono tempi quieti, non vi potessino fare provvedimenti e con ripan et argini,
riparo / far non si può, ni fare altre diffese / contra di quel che
venia in abra- czo a granni repari fare, / ché madama in sua vece lo
muossero con iente moita a roma per fare contrasto e reparo. ariosto, 11-53
il punto pericoloso. -dare, fare, mettere, pigliare, porre, prendere
da lor esser ingannate: / non può fare a amor riparo, / se non
il duca, signor nostro, vuol fare un pavimento a una stanza d'ottangoli di
carducci, ii-16-116: vado a faenza a fare ispezione al liceo. di queste ispezioni
non era più lui. cominciò a fare degli scherzi prima di asti.
ogni norma su l'esperimento onde non fare per disfare, mutando 'quadrata rotundis'.
desiderare la ricchezza, è ugualmente necessario il fare un uso moderato e un prudente riparto
, 1-ix-129: io non posso ora fare la vita a mio talento. preveggo che
da voi, ripassar le alpi e fare una marcia fino in slesia. foscolo,
magari divertirsi di più, si dovrebbero fare alcuni piccoli tagli nella partitura.
: credo bene che protogene, volendo fare un bonissimo corpo di colori a quest'opera
machiavelli, 1-i-35: si eron volti a fare ripassare franzesi in italia. amari,
ripassò in terraferma. 15. fare ritorno in un luogo (per lo più
che era risultata assente, oppure per fare quanto precedentemente non si era potuto fare
fare quanto precedentemente non si era potuto fare). mazzini, 53-305: non
a napoleone. 16. figur. fare ritorno nella mente, susseguirsi nel ricordo
ripassata che dal suo maggiuorduomo gli fece fare il viceré, dicendogli ch'era suo famigliare
la particella pronom. { ripàtrio). fare ritorno (anche definitivamente) in patria
particella pronom. (ripènso). fare ritorno con la mente a persone,
molta ansietà pensando e ripensando ciò che fare dovesse. tasso, 13-1: ma cadde
menzare, / ca, poi lo fare, -non vai ripentanza. niccolò del
l'anca, può sospirare e piagnere e fare quanto fa e può fare un dolore
piagnere e fare quanto fa e può fare un dolore disperato sopra un male senza rimedio
non cadervi più, si dispone a fare penitenza. chiaro davanzati, 46-2
materie nella circolazione del sangue e a fare perciò l'officio di rimedio ripercussivo,
naufragio seguissi, acciò cne, possendo fare impresa di ripescarle [le barche]
amato meglio stare sull'antico, e fare la cupola di uno emisferio.
di valersi di questi buoni termini per fare per opra di quelli dell'amicizie e da
-ripescare i concetti per aria: fare elocubrazioni astratte. sassetti, 170
, senza fl minimo indugio, dovrebbe fare i primi e più sicuri tentativi per
sulla questione delle fotografie ma non posso fare a meno di ripeterti che malgrado tutto
... ha voluto in questa ripetizione fare una intrecciatura... ma si
.. con grande gaudio, per fare festa a questo infermo, ripetiva li assali-
ero stata ammessa qualche anno avanti per fare da ripetitrice e da lettrice alle figlie del
ritrasmessi). 13. locuz. fare il ripetitore: trovare a ridire su
men voglion vendere il senno / e fare il savio e 'l ripetitore / del
ché con quella ripetizione par loro di fare intender meglio la cosa. tommaseo,
. il compiere nuovamente un'azione, il fare di nuovo qualcosa, l'eseguire nuovamente
lui e, camminando, cercava di fare a se stesso una ripetizione dell'itinerario
, per meglio imprimerle nella mente. fare la ripetizione. carducci, ii-18-223:
ogni norma su l'esperimento onde non fare per disfare. leoni, 283
(e anche assol.): fare ammenda, riparare al peccato con la penitenza
partic. nelle espressioni per ripicca, fare a ripicca). jovme,
suo marito e vuol dimostrargli che può fare a meno di lui, ma domani sarà
, che stravedevano, e cominciarono a fare a botte. calvino, 102:
, cerimonioso e sputasentenze, nessuno poteva fare il piacer suo senz'essere recriminato in
pungenti in risposta a quelli ricevuti; fare oggetto di battute argute e mordaci.
per richiedere, per inculcare, per fare il dottore. faldella, i-2-200:
/ si dàn su'comi, lasciamole fare ». cagna, 1-121: dopo un
in mano che, volendo scoprirle per fare il dovere del giuoco, vi potrei dare
/... porvi a'rischi e fare ogni gran prova / se, quando
scheletro. 13. incresparsi, fare onde (la superfìcie dell'acqua).
certo un grosso disagio. ma che fare? come ripiegare? non c'era
del pane. 20. adattarsi a fare qualcosa rinunciando a un progetto migliore;
che [palomar] aveva intenzione di fare gli sfugge dalla memoria; balbetta; ripiega
facenda si fosse non solo avanzato nel fare, ma radicato nel cuore tutti i veri
, in un film in cui doveva fare la 'signora ricca e intellettuale', scendere
oggi si costuma e necessariamente si dee fare. io non so trovare convenevol ripiego
pigliare il ripiego! -prendere ripiego di fare qualcosa: ricorrervi come a un espediente
filone, che bisogno c'è di fare la ripiena? = femm. sostant
l'eterno seno? io. fare oggetto di grazia, di benedizioni. -anche
que'cicisbei che non era più possibile fare un passo senza incontrarne una comitiva.
ripieno. bernari, 3-349: vogliamo fare i cannelloni ripieni? è un piatto
miei scritti; imparino, dico, a fare un uso più regolato dell'autorità patema
, i-147: e1 ripieno avete fatto fare della vostra [botte] mi piace
pananti, i-22: non voglio starmi a fare il foglio pieno / per nominare ancor
di darvi prima / conobbi ch'io poteva fare di meno. tommaseo [s.
dell'infinito muta o aggiunge consonante per fare il primo preterito, tal mutazione non
trasporto per continuare il viaggio o per fare ritorno. faldella, 13-55: ripiglio
: sperasti, quando ripigliasti volterra col fare una grossa testa di fanti, dovere aprire
ti contenti di ripigliarlo per te e fare che 'l mio volere non più sia
1-12-1-107: anticamente era in uso di fare queste rassegne con la riserva del regresso,
possesso. 13. ricominciare a fare quello che si era interrotto o lasciato
ii-240: per andare a diritto (nel fare il solco) si guarda il profilo
sé o da alto. -anche: fare proprie le parole altrui, ricollegarvi le
le antiche superstizioni. 22. fare oggetto di censura, di critica, di
, rimproverare. giamboni, 53: fare cose, onde ci ripigli la coscienza
grandi spese, e poi come gli largisce fare il suo piacere. girone il cortese
... se ci lasci un po'fare la « voce » ripiglierà meglio di
e. cecchi, 13-12: uno vuol fare una azione malvagia... egli
e amicizia (anche nella locuz. fare a ripiglino). manuzzi [s
oggi chi sta a bottega bisogna contentarsi di fare a ripiglino. = deriv.
ripignere da noi chi ingiuria ci vuol fare contra parola. giuliani, ii-369:
1-ii-417: io ho notato ancora, nel fare la vostra giornata, come la vostra
vecchio re gittoe la lancia vana senza fare alcuna percussione: la quale immantenente fu ripinta
porta è aperta, come si suol fare, / e quel converso l'asino sospigne
mura. 4. tr. fare ricadere sulla terra una pioggia di fuoco
inferno. 5. figur. fare ricadere una propria colpa su altri.
dilettamenti del corpo che egli usano di fare. idem, 7-135: chi nella palese
3. intr. lagnarsi, protestare, fare contesa. fanfani [s. v
ciascun dì, enfine ch'ebbe facte fare el fosso con ripi e con torri de
. 2. operazione rivolta a fare levare con l'aiuto del cane {
o de'beccamorti... per fare alcuna fossa d'alcuno morto overo aprire moni-
generale..., e quegli seppero fare così bene che quell'istesso giorno si
quello die medesimo, che si dovesse fare uno avello per coloro de la com
215: il che ricusando santamente di fare l'abbate, il preposito, accompagnato
-applicare il proprio impegno o intendimento a fare qualcosa o darvi la propria collaborazione.
gli dia dolore. 15. fare ricadere. anonimo [agricola],
che vuol poi questa lingua abbia a fare? porsi o riporsi in quella vera forma
contro ogni supposizione diversa che altri possa fare, berecche seguita a ragionare; e ne
li ruinazi e riportare il terreno e fare le cave e portare de li albori e
presso la banca mobiliare ove continua a fare alto e basso. fanzini [1905
fera cosa / fuggir lo bene e fare al mal reposa! 2.
gexia tute fadige. 6. fare affidamento su una speranza, su una
malsicure le cose sue, non mancano di fare ogni dì mille insolenzie e mille dispetti
condizione di salute. -in partic.: fare vacanza, concedersi un periodo di sospensione
a ogni ora tal mestieri cerca di fare, e, per più aver suo agio
non avend'io potuto sino a qui fare scrivere più di duo libri, e quegli
una riposatina qui sull'erba. lasciami fare la solita riposatina. = dimin.
fave certe persone riposate e da sapere fare poco bene o poco male, che
equilibrato e gentile (un modo di fare). attribuito a petrarca, xlvii-220
poter stare in quella casa tranquilla, fare quei lavori riposati, stirare col ferro
studi l'esposizione ch'ei pur voleva fare delle tre cantiche. fogazzaro, 1-110:
la malvina, e quando si trattava di fare un riposino, accettavano da lei una
la linea di resistenza ad oltranza e fare ivi dei lavori. idem, 13-245
che invochiam successiva s'indirizzano naturalmente a fare il popolo contento delle sue sorti,
con fabio gurgite suo figliuolo, a fare battaglia grave e pericolosa, non essendo
stessi, vengono in questo modo a fare la suo voluntà. idem, ii-70:
ma il piede doleva; non riusciva a fare un passo; gli diedero 'un riposo'
cosa di cui si abbia bisogno o per fare qualche nparazione al bastimento...
: vuol dire toccar un porto, fare fermata. poerio, 3-482: a tue
: mi raccomando... di fare un libro che si legga bene e con
che senza riposo / si tomi a fare il campo sanguinoso. foscolo, xi-i-
istà disfatto e riposo, e puollo fare e disfare a suo volere.
riposta. 5. locuz. fare riposta: non stare al gioco, non
benché io abbia dato le dose per fare alcune acque e sorbette, mi dichiaro che
col sale, si come usano di fare quelli di ponto. soderini, i-249:
capanne o portici... si deono fare soprattutto alti e capaci in lunghezza e
voi dare: / e quando noi voi fare, già non hai signoria: /.
, a lavorarci, a dividere e fare riprecipitare e sistemare, momento per momento
mi ripregò che io scrivessi che fussi contento fare ogni demostrazione di essere suo amico.
sicché neuna freddura impedimentisca né stringa il fare l'olio, quando si ripreme.
impeto, volontà di agire, decisione nel fare (spesso nelle locuz. riprendere animo
lana et ora l'avesse ripresa a fare... sieno tenuti li consoli che
che così fussero tornati a la detta arte fare. casalicchio, 270: come
: / ché raro parlamento pò pom fare, i che de peccar non aia alcuna
, 3-38: quando vedete alcuni poveri fare veruna cosa reprensibile, non gli dispregiate
di questo intervallo si studino gli agricultori fare le cose le quali non poterono fare
fare le cose le quali non poterono fare innanzi all'equinozzio, pur che sappino
sono una vile femmina, presumessi di fare cotale benedizione. -mettere qualcosa a
. villani, 9-171: papa giovanni fece fare in vignone una nuova moneta d'oro
65: adesso non mi resta che a fare un coro prima della scena di david
tale excelente libro non li aio potuto fare quillo omamentu lo quale si apertene.
già riprincipiato. emiliani-giudici, 1-400: sul fare del giorno nuovi venti piombano in campo
terrore. 5. riprendere a fare qualcosa. gigli, 5-15: via
ripristinarsi nella condizione della sua famiglia e fare il sarto. -ricostituirsi, riformarsi
noto e sicuro, si poteva ugualmente fare un lavoro di ricerca.
. 2. formare nuovamente, fare ricrescere una parte del corpo.
dell'enorme rincaro dei bovini, è interessante fare la conoscenza del più bel riproduttore del
la quale si informa che è proibito fare, anche solo parzialmente, a fini
tr. (riprogètto). riprendere a fare progetti (dopo un periodo di crisi
, che cosa, secondo voi, potrebbe fare la toscana? che cosa vi ripromettete
4. avere l'intenzione di fare qualcosa o nutrire il proposito di comportarsi
vinto, alla sorpresa che mi ripromettevo di fare al vecchio maestro, andai al recipiente
5. intr. ant. fare da mallevadore, garantire. bibbia volgar
: la chiave che volete che vi faccia fare, perché vi sete scordata di prontar
il buco, non la posso far fare: se lo riprontarete, farò che domenica
, 30-89: ciò che intendo di fare nei primi giorni dell'entrante settimana è
e l'altra radice si ha a fare solamente mediante il multiplicare...
con la particella pronom. ritentare di fare qualcosa; ingegnarsi in un nuovo o
e minore industria mostra il dipintore in fare la figura dell'uomo incerto e sconosciuto
una potestà, qualunque ella sia, che fare deliberazioni non obbedite. cattaneo, vi-1-380
provare sia, come il disfare dal fare, cosa diversa. salvini, 39-iii-15
: avendo egli opinato che si dovesse fare una sortita generale sopra i nemici,
luca, 1-232: si riprova di fare li testamenti e gl'istromenti e gli
tenuto riprovare e saggiare et altre cose fare. = nome d'agente da
per il comportamento, il modo di fare, le azioni (anche con riferimento
. ant. rifiutare, respingere; fare oggetto di disprezzo. guido delle colonne
carducci, iii-22-285: lo pregava di voler fare più larga parte, nella ripubblicazione dell'
: due giorni avanti la incoronazione fece fare dal re sé solo tutore, con titolo
dopo la morte del marito ella deve fare la rinuncia nella cancelleria del tribunale di prima
fagiuoli, 1-5-445: a suo talento fare di queste e di quelli [mogli
. la risoluzione saldissima c'hai da fare. dare un generoso ripudio a tutta
che in niuna maniera se ne potrebbe fare meschianza, perocché ogni specie di corpo
uno per non si lasciare stringere a fare giornata se non in luogo dove il vantaggio
, andai al commissariato del rione a fare la mia deposizione sul caso di sonzogno
la non infrequente distruzione precauzionale che usano fare di lettere e altri documenti, pericolosi
lungo viaggio di già m'aveano fatto fare lo stomaco alla tibettana, vale a dire
repugna, alfine riceve mancia, promette fare il possibile. a. verri, ii-192
imperio, ma ciò fatto aveva per fare onore a'padri senatori. alberi,
questo? -tant'è: l'ha da fare. -la natura repugna. botta,
vi ripugnava (a ciò dire o fare). -rinunciare a compiere una determinata
remedio, per lo quale si debba fare la remissione de'peccati. libro della
[gl'infermi] era niente rispetto al fare in ripulimento delle sucide e stomacose lor
l'un dopo l'altro ripigliano a fare il medesimo ripulimento, gradito sì dal padrone
l'originale, ma io m'affatico per fare assomigliare questa copia all'originale ed al
... in mancanza di meglio da fare, l'osservavamo calcolando quanto pesasse e
creato papa lione, arebbe troppo che fare. 17. diventare civile,
levati. 4. locuz. fare una ripulita di qualcuno: esonerarlo da
una ripulita': in certi uffizi bisogna fare una ripulita d'impiegati e mandarne mezzi a
impiegati e mandarne mezzi a casa. fare una ripulita delle persone che si hanno a
stata intenzione del suo nobilissimo autore di fare un confronto fra i costumi naturali e
del giudicio che coll'età e col fare si acquista. i. nelli, iii-364
altro modo che prendere per sinonimi 'fare e perfezionare', 'imperfetto e niente'. tommaseo
due terzi, ciò che si chiama fare un conto preventivo. chi vorrà aver
1-15-1-337: se poi la prova si voglia fare per l'altra parte, all'effetto
vi-175: il combattimento che abbiamo a fare con questo amor propio tutto 'l tempo della
propriamente repulsa di ingiuria, non può fare il suo officio, se la cosa,
simil. incitare, stimolare ripetutamente a fare qualcosa; indurre, spingere. -anche in
sbarcarono. 2. intr. fare una nuova puntata al gioco. g
e reso, come si può facilmente fare, il più insigne di quanti ne siano
virà più ai cattivi di pretesto onde fare il male e sarà ripurgata dagli abusi
e riquadrato, non so se per fare pietra sacra o per altro. riquadratóre
specie di pialla) col baccellino per fare il riquadro alle bussole o per ricorrere
e lei aveva un governo così forte da fare la riregolazione? = comp. dal
risaldata. 3. locuz. fare torlo e la risaldatura di qualcosa:
.. era a la natura necessario fare aciò che le superfluità non risa- glisseno
alla tribuna, ripiglia da piè per fare lo spartimento degli sfondati che vanno drento
tutte. vasari, ii-501: nel fare le due finestre inginocchiate, le quali
a risalti. -dare risalto: fare apparire in piena evidenza o più bello
... cussi ogni septemana se debba fare in caxa una volta una stuva di
ch'io non vegio quello / che fare degia ver rasgion sì strana. petrarca,
cerchiamo di levamela d'attomo e di fare uno sforzo per risanarci. guazzo,
tempio a mendicare e non sapevano che si fare. pigafetta, 4-106: ne discero
buzzati, 6-85: lei si lascia fare e lui le sfila l'abito e
sogliono resarcire l'incomodo che apportano con fare ritornare molte volte le persone in una
, 5-2-70: finalmente ogni sozio può fare delle operazioni amministrative anche non verificandosi queste
o di un danno economico subito; fare in modo di riavere o di ricuperare
rispose con una risata beffarda e continuò a fare il comodo suo. verga, 8-87
riscaldamento autonomo. -spesa necessaria per fare funzionare rimpianto suddetto. marotta [
ma ugualmente compita, che ho dovuta fare per un po'di riscaldamento al palato
tenea, per quanti modi poteano cercavano di fare a gualtieri poco piacere; e massimamente
che marietta riscaldava il marito a non fare a gualtieri alcuno bene. b.
danari e confortano e riscaldano il papa a fare il medesimo. varchi, 3-76:
e pregarlo caldamente che voglia o dire o fare alcuna cosa in servigio e benefizio o
8-7 (1iv- 716): facciate fare un buon fuoco, acciò che..
giusto sdegno comincia a garrire è bastante fare ch'altri per disperazione s'impicchi.
cancelliere s'oppose, si riscaldò e si fare; impegnarsi fortemente nel compimento di ritirò
mente riscaldata la mia amicizia ^ promisi di fare dal canto mio il possibile. cesarotti
e parlando, lo prese voglia di fare un esperimento per la sua metafisica sovra
letter. cercare di rendere o di fare apparire più intenso un sentimento.
estens., in giochi di società: fare penitenza. angioletti, 64: dalle
se gli s'à a fare la necroscopia... venuto il nulla
la società che gestisce il fondo deve fare a semplice richiesta (per diritto di riscatto
era scritto che i riscatti non si potevano fare che al mattino, tra le dieci
di grazia un discorso che 10 udii fare una volta a un mio maestro, al
gridando da forsennato. 2. fare ritornare sereno il cielo, sgombrarlo dalle
in cotale maniera ancora, a chi fare lo potesse. l. frescobaldi, 2-65
dirimpetto a s. marco ordinarono di fare una tragicomedia, cavata dai 'libri de'
; non è niente; gli si fanno fare, così legato, sette o otto
di quello cne da domani in poi sapremo fare. 3. che si espone a
di meno che la povera bestia imparasse a fare il braccetto. -rifl.
foscolo gr., 71: qui di fare il golfo / riscintillante placido alla luna
, 1-31: « è meglio quello che fare il contadino? » domandava mi'madre
.: cfr. mettere). fare oggetto di un'altra scommessa. -anche
scongiurandolo essi e riscongiurandolo a dover ciò fare..., s'accordò.
1-49: quando tu vorrai cominciare a fare buone operazioni, in prima t'apparecchia alle
, i-439: come s'avea a fare il saldo, dicevo a chi aveva interesse
la bocca al sorriso, con un suo fare sciocco, gli domandò: « cos'
nelle espressioni di uso burocratico dare, fare riscontro, per indicare il rimborso di
passar più oltre o gli forzavano a fare un riscontro o contrammina per divertirle.
et alloro sia licito di... fare delle emende e sopra le emende de'
alla schiera per esser el primo a fare riscontro di lancia. guicciardini, i-76:
lega s'abbia a diffidare di potere fare uno esercito da metterlo a riscontro di costoro
verranno novamente eletti..., fare ancora la contazione del danaro e riscontro
, v-167: a lui rimaneva da fare solo il riscontro di cassa, di aprire
non voglio arieggiare a riscoprimenti, né fare apologie. = nome d'azione da
lanci, 106: chi non può fare, non vada alle volte a riscorrere
avendosi a ricercare di nuovo modo per fare danaro per via d'imposizione..
non è riscotibile. carducci, ii-19-253: fare il computo a quanto somma il rimanente
qui: e avendo tra gli altri a fare co'borgognoni, uomini pieni d'inganni
essere sollecito et importuno oggidì chi vuole fare nulla. d'este, 152: il
riposo, poiché non ha più che fare a nascere su queste nostre contrade, non
nel principio del suo uficio, di fare bene e lealmente il decto offizio del
stringemo e caricamo che vogliati e debiati fare la debita compartizione fra voi tufi excepti
che 'l detto esecutore sia tenuto da fare la esazione di tutte le condannagioni..
3-228: io, se meglio non potrò fare, varrommi del quadro; ma perché
, ammonì i compagni suoi di ben fare, e ferì dentro la folta; e
raggiungimento degli scopi prefissi; incitare a fare qualcosa, indurre nuovamente all'azione.
lunga assenza ch'ella mi ti possa fare in modo lontano che io non t'
-toccare ripetutamente con cordialità, con fare protettivo. n. franco, 3-6
lassa, sempre andarà con credenza de fare lassa, e lassato che averà, se
32. affrettarsi, volgersi con sollecitudine a fare qualcosa; decidersi una buona volta a
. pucci, 3-7-13: non si dè fare il peggio che l'uom puote,
inerte impastata con acqua, tanto da farle fare crosta. piovano arlotto,
vuole avere av- vertenzia di non lo fare stentare, perché gli è differenza da
sacchi le correzioni che pur si possan fare. = comp. dal pref.
qualche canto / a voi, per fare alquanto / membrar di me la vostra nobil-
accamparsi con l'esercito in un luogo; fare scalo con la flotta; fissare in
la canea occupata (la facoltà di fare o d'imporre qualcosa e, in partic
della lingua toscana. 14. fare parte di una magistratura collegiale (o
miei consigli, che per reformare / faciva fare el mio caro signore.
contra lo edificio de la resega vole fare simone calcagno ne la villa de sabione
per parte. milizia, vi-240: non fare la riseca maggiore di quella che è
culo. 4. locuz. fare risega: presentare rientranza (una parete
dello legname delle case, risegandolo, fare navi. nievo, 408: avea
viglietto. 11. intr. fare grandi economie. settembrini [luciano]
iv-385: sono alcuni che, avendo fatto fare al loro cammino eli cucina una fiamma
, 3-173: 'risegolare': caprugginare, cioè fare quell'intaccatura nelle doghe delle botti nella
di legno risegato da un asse nel fare incastri, commettiture, ecc.
riséguo). ant. riprendere a fare qualcosa. attribuito a iacopone [crusca
di levare parte della milizia di crovazia per fare risentimento. assarino, 2-i-344: la
carico onorevole risentimento, quella averà da fare don francesco secondo l'arbitrio suo e
bontà poiché, ordinariamente, non degnano fare risentimento contra di loro. guarini,
sopra nuove fondamenta e senza pericolo di fare mai più risentimento alcuno. ghirardacci,
nuocere all'impressione che si pretende di fare, servono a... risvegliare la
/ per concertar quel ch'hanno a fare e dire, / ed avean di piu
estens. manifestare il proprio malcontento; fare le proprie rimostranze per un'offesa politica
11. sentirsi in grado di fare qualcosa. parini, 981: se
, il facile e risentito modo di fare. baldinucci, 89: 'maniera risentita',
cominciò [ciappelletto] a voler riscuotere e fare quello per che andato vera, quasi
avete voi comandato ad esso governo di fare alcuna riserbazióne o clausola in vostro favore
che e'fussi in potestà della signoria fare uno partito che la non avessi a stare
e ordinate con questi riserbi per potere fare alla palla della libertà della città.
in vece di porta, fosse necessario piuttosto fare un cancello di ferro, affine di
per forza o per paura saranno a fare il medesimo costrette, e tanto più agevolmente
esclusiva al papa (come quelli di fare certe nomine, di concedere certe dispense,
.. del giusti... fa'fare (sia detto con riserva assoluta a
più forte, come quella che ha da fare e sostenere il forte dell'impressione;
che la esperienza mostra essere stata prudenza a fare così. -pensare esclusivamente a una
proprietà o l'uso di determinati beni; fare oggetto di riserva diritti, privilegi,
v.]: si riservava di fare uso del proprio diritto a miglior agio
. -evitare, anche controvoglia, di fare una determinata richiesta. boccaccio,
facesse. 13. trattenersi dal fare domande; mostrarsi riservato, discreto,
per provedere, per vedere que era da fare. 17. conservarsi in un
riservatissimamente. pascoli, 1-430: fa fare... un piccolo segno, uno
non dire scontrosa; e se poteva fare in modo che non la vedessero nemmeno
cassola, 2-13: il suo modo di fare era talmente riservato che non sapevo mai
interesse pubblico. guicciardini, 2-1-152: il fare che gli amici si accorghino che tu
riservato con loro è la via a fare che anche loro faccino il medesimo teco.
mancamento o errore alcuno, in punirli e fare iusticia non se possa impacciare offiziale
tutta s'apre, senza alcuna riservazion fare delle sue colpe. statuto dello spedale
. servire a propria volta qualcuno; fare oggetto qualcuno, come contraccambio, di
cosa, e confinare e admunire e fare parlamento con questo riservo, che quelli
attenzione; considerare meditando e valutando; fare oggetto di riflessione. -anche nell'espressione
resperimentano di quegli che solamente ne posson fare con la mente esaminazione. m. barbaro
con la particella pronom. badare, fare attenzione, porre mente. bonichi,
deranno quando sarà passata ogni opportunità di fare la guerra. flaminio, 42:
, viii-4: non mi poriano già mai fare ammenda / del lor gran fallo gli
s " altrui meriti et al fare giovamento altrui? varchi, 3-
, i-m: debano e sieno di fare i mercati a risico e ne'detti loro
i-125: fecende [del bottino] fare le parte raisonibile tanto a li caporali quanto
vasari, iii-40: gli diede a fare le dette due figure, ancorché durasse non
non piccola fatica a disporlo a volerle fare, come quello che, essendo giovanetto
dal tema del lat. facère 'fare, provocare'. risificio, sm.
più luoghi gli occhi e sa sì fare e sì ben rismirare guardando l'uno,
i vani risi e i parlari lasciate fare a quelli che si hanno eletto questo
9-xvi-206: per gli astanti vi fu da fare per contenere quelle risa, nelle quali
la bocca a riso. -far fare riso: muovere l'animo a gioia.
l'adorno viso - riso - me fa fare. -farsi risa o le risa
xlv-352: sai tu ch'io ho dovuto fare un lunghissimo dialogo col fratellino, e
donna a parlare, / no le fare dinanzi troppo rire, / ca salamone disse
donne. 3. intr. fare un altro sogno. salvini, 39-iv-35
sé non sono concetti, ma potenze del fare spirituale, strette bensì l'una l'
d'esser omero stato solo o primo a fare le imitazioni drammatiche. e se ben
un'azione o una scelta, a fare in modo che un fatto si veri-
donata, conosceva chiaramente non potere ciò fare con alcuna convenzione d'accordo, implicando
risoluto ai vivere allegramente ed attendere a fare quiete al presente. loredano, 249:
, 226: nel disegno apparisce un fare risoluto, che dimostra quanto valente maestro si
5. precipitoso nell'agire, nel fare; audace, imprudente. c.
azioni cne la ragione avesse persuaso doversi fare con ardire e con risoluta prestezza. p
(anche nelle espressioni avere, fare, pigliare, prendere una risoluzione).
risolvè (risoluzion stupenda) / di fare una larghissima merenda / del prior castiglioni
cantoni, non accade intorno a loro fare di qua altro. v borghini,
nella fede e nella morte ch'ha a fare. caro, 12-i-104: egli mi
il re aveva data al papa, di fare per lui quella impresa er la resoluzione
dalla rissolu- zione della vesica si possa fare ugualmente la suppressione e l'incontinenza.
non aver pensiero. io b farò fare una bevanda stillata molto buona e molto
e confidenza di poter sanza temere pena fare qualche opera non buona, diventerà in
così chi ha molto pianto / possa fare anco lieto, / ne lo stato inquieto
mi avesse promesso a chiare note di fame fare al tempo stesso un'altra edizione da
l'arte promette che un buon maestro debba fare un modello... et in
palese / quel ch'hanno nsoluto voler fare. de sanctis, ii-15-283: questa
anzi essi si strinsero e risolverono di fare il giornale ad ogni modo. -in
si risolvè (risoluzion stupenda) / di fare una larghissima merenda / del prior castiglioni
risolvere. 27. tose. fare una determinata riuscita (una persona)
da un pezzo. -decidersi a fare qualcosa. guicciardini, i-59: restava
parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel
a compiere un'azione determinata, a fare una scelta. g. rucellai il
lontana retorica, essi avevano agio di fare tutte le loro capriole di ultimi della
6-325: lo lusingava la speranza di fare della sua diocesi, lui ch'era il
che forma de tanti siete, in fare e in dire e in sen- biante
. cavalca, 9-4: veracemente orare è fare amari pianti di compunzione dinanzi a dio
cantando passi. 12. fare oggetto di espressione poetica; rappresentare in
presi mai. come un non vuol fare una cosa, subbito si minaccia del bastone
tenetemi in vostra grazia e attendete a fare de'figliuoli, acciò risorghiate la casa
magri, per ultima risorsa può fare a meno di mangiare. di giacomo
dello stato... che non sa fare del suo popolo tanti tipi perfetti di
g. raimondi, 1-153: mi lasciavo fare, calcolando che la vita dell'uomo
f. cetti, i-ii-307: a fare sguazzo di lingue di fenicotteri come gl'
-fare il risotto a un attore: fare parte del gruppo dei sostenitori abituali,
che non intendi quello che si voglia fare, e con sue rivolture ti conduce
, / tant'era temperato a pur mal fare. muratori, 6-298: partirebbero anche
dominici, 1-115: guarii di non fare ornamento vano, né cosa tu rispiarmi
sperienza e di lumi, era quello di fare altrui del bene 0 di risparmiare qualche
farò discorsi preliminari. 7. fare a meno di compiere un'azione per lo
1'vò venire con teco, se bisognassi fare più una cosa che un'altra.
3: io vorrei avere occasione di fare qualche cosa pel mio ser andrea..
mai non hanno posa di dire e di fare e di commettere quanto male possono,
mercé. -risparmiarsi la fatica di fare qualcosa: fare a meno di compiere
-risparmiarsi la fatica di fare qualcosa: fare a meno di compiere un'azione inutile
ossequio bellissimo, per quanto si poteva fare in quello luogo, senza alcuno rispiarmo di
accettar gli inviti, a la difficoltà del fare partito. t. contarmi, lii-15-281
. m'ingegnerò in questa nostra città fare e ordinare tutti edifici che restano a fare
fare e ordinare tutti edifici che restano a fare, cioè publici e anche privati,
magalotti, 7-121: un altro risparmiuccio vorrei fare colla venuta di questo viaggiante. tommaseo
volete tornare indietro, ora? e farmi fare uno sproposito? » « no,
nella distinzione che si è presa a fare dagli storici tra la 'prima'e 'seconda
universale degli uomini è condotto al den fare e dedicato all'utile pubblico in forza
i-vi- 125: vi si può fare questa conclusione: che di qua voi non
magalotti, 23-70: come si ha da fare a insinuare agli uomini qualche specie,
giorno e non ha rispetto nessuno di fare atti e divozioni cristiane in presenza del re
14. cura, impegno, zelo nel fare qualcosa. bambagiuoli, xxxvii-42: o
da coniano, 120: io subito feci fare alto ad un stendardo di cavalleria che
appena fatta o che si sta per fare e che si ritiene sconveniente o irrispettosa
un figliolo, non sei ancora finito di fare e già cominci a mancar di rispetto
terreni, il più delle volte a fare loro essercizi, come di filare o di
nemici averiano la comodità... de fare ponte e passare per respecto che possono
ingordi; la vergogna distoglie dal mal fare i modesti e 1 rispettosi; e la
rispettosa distanza per la gran paura di fare uno sproposito. bacchelli, 12-102:
senza nullo rispitto quello che voi volete fare di queste cose. intelligenza, 211
... gli giurò e promise di fare tutto ciò ch'ei volle. caro
aguaiti e nascoste insidie del demonio e fare respiandere in ogni luogo la rutilante ve
e quelli che dopo loro si fanno fare il bene, portano il lume di dietro
1-15-1-139: le parti dell'avvocato sono di fare il giurista più che il fattista,
, 3-2-97: sovvenendovi esperienze da potersi fare, per le quali voi poteste venire in
iii-17-404: egli si propose di fare un'ode non comune e bene rispondente
v'appariva, ma attendeva solamente a fare fare le mura principali e la rispondenza
appariva, ma attendeva solamente a fare fare le mura principali e la rispondenza di
alla gente insegnamento e via di ben fare. lacopone, 43-297: respunne,
ciò che te pare, / si voli fare la promissione. dante, inf,
tocca rispondere ad alcune obbiezioni che odonsi fare comunemente. -rintuzzare un'offesa o una
, si grattino ». 9. fare un gesto, un cenno, un atto
o con fanali ad ecclissi): fare con lo stesso sistema il gruppo di
a tastarlo come tante volte avevo visto fare all'organista, e mi rispondeva per l'
pecunia per cagione di cascio overo per fare alcuna mercatantia de la detta arte e
faentina, 18: fatto che ebbe fare la cella... molto piccola et
g. villani, 6-80: fece fare la porta ghibellina e aprire quella via
. antelminelli, xxxv-i-280: pensavati non fare indivinero, / sì com'tu fa'
che si doveva fare tra le scene, si facesse con la
contento di lasciare a lui la scielta fare. cesarotti, 1-xxxix-123: il total
fosse una soglia invisibile, « e poi fare finta di rispostarla tutta più in qua
abbiano autorità, poiché saranno finiti di fare tutti li partiti, detti segretari risquittinare chi
, con uso attenuato: accapigliarsi, fare baruffa. attribuito a petrarca,
dall'altra. 6. marin. fare nuovamente assumere a ogni
chiaviche..., non potendosi fare tant'alti da non poter essere levati dal
governo di quella republica, diliberorono di fare nuovo re. -culminare (una
. 3. interrompere un viaggio, fare tappa o scalo, fermarsi alquanto in
quella pestilente città, v'ebbe assai che fare e non men che patire. tommaseo
con l'intenzione di riprenderlo successivamente; fare una pausa; sospendere l'azione che
cui si è intenti; fermarsi nel fare qualcosa. -non ristare: andare avanti
manifestare i propri sentimenti; trattenersi dal fare qualcosa, tenersi da parte, non
andata che si facea cosi subita senza fare alcuna ristata. 3. meta
so ben io come si costuma ora di fare: un taccone qua, una ristoppatura
la commenda sua, il quale è di fare il peggio che ponno per metter la
sforniscono, come par che abbiano disegnato di fare, e di bestiami e di strami
savio ed il più convenevole modo che fare potesse per ristorare l'uomo. s
desiderata sanità ne segue. - fare riprendere i sensi o la funzionalità di un
e le donne sapeano or che si fare, / sé ristorando del tempo perduto
in tante tumultuose mutazioni che ho dovuto fare, mi trovo smarrito il vostro quaderno
restorare, eo mi prof fero a fare vostro volere ». colombini, 53:
soldati, il che non si può fare se non con battaglie campali; e
- mente di quello ch'usano di fare tutti i medici giudiziosi, i quali
lingue, un parallelo curiosissimo che si può fare tra frontone e i presenti ristoratori della
le sue ristorazioni, ebbono allogare e fare le seconde porte del bronzo del detto tempio
. 3. tr. fare oggetto di ristorno una somma. 4
(qui della persona), vince. fare a ristornino, giocare a ristornino.
ben m'aveva dotata, / per fare un suo ristoro / del ricco mio tesoro
, 3-155: per lui si debbiano fare tutte le spese de la detta arte
volontà è el maggiore dono che possiamo fare a dio, toltogli quello, non possiamo
potremo riaverci, non è già el ristoro fare nuovi movimenti e dare in preda alla
certi ristori e usci vi sono a fare. brusoni, 219: i francesi.
perduto abbiam, ristoro / sarà buon fare e me'tardi che mai.
a partirne al più presto per non fare palesi a chi non le sapea le
: ho degli ospiti; e devo fare del mio meglio perché non abbiano a patire
, con questa ristrettezza di tempo, fare un giro lungo per farmi una visita
s. v.]: 'ristrettire. fare o farsi più stretto. 2.
di vedere quel che l'acqua sapesse fare, quando si trovasse ristretta in un
totalmente immobili ney suoi poli, ma fare che siano solo ristrette tra due crene
grandissime moli che v'erano state fatte per fare quei sentieri più serrati. capriata,
il che e come l'uomo dè fare. -condizionato da limiti espressivi o
algarotti, 1-iv-22: qual cosa potranno fare coloro che si dànno a poetare in una
dell'avvocato geremia tabet, tanto per fare il primo nome che venisse alle
ristretto nel parlare e fosse anche rattenuto nel fare. -con uso awerb.:
ingegniate e sforzato di girmene ristretto e di fare, a guisa di staffetta, molto
veramente saggio che non si occupò a fare acquisto di prudenza per tenerla ristretta alla
o. ant. costretto a fare qualcosa.. gregorio magno volgar.
non avevamo mai fatta né mai veduta fare. 54. rendiconto conclusivo (
ritrovo o in una casa privata per fare giochi di società. g. bargagli
tf-55: o pazzarello, che vuoi tu fare in questa prigione, legato e mani
-con mano ristretta: rigidamente, senza fare concessioni. p. venier,
,... termine dell'arti: fare una seconda strozzatura. acciocché 'l razzo
narici, aprendo la bocca a cuore per fare i cerchi. fenoglio, 5-i-405:
2-610: si cominciarono... a fare nell'istesso tempo alle parti i necessari
: risulta ancora in onor della patria il fare un onore al forestiero.
l'aver ben compreso ciò che si deve fare. risultato2 (resultato), sm
che possibil m'è quel ch'io vo'fare? / 1'sono la resurrezione e
cristo o da un santo taumaturgo; fare risorgere o rivivere. diatessaron volgar
di sant'antonio, va in mare a fare il bagno ed annega. sant'antonio
. 2. per simil. fare nuovamente divampare il fuoco, riaccendere.
stupenda. -rimettere in uso; fare tornare in auge. vasari [tommaseo
] per propria potenza aveva quel potuto fare che alcun altro non potè mai,
1-i-155: la quale diliberazione era atta a fare resuscitare sparta e dare a cleomene quella
un'azione, a una decisione, a fare qualcosa. guido delle colonne volgar.
ardire, inspirando ardente volontà di ben fare. = agg. verb. da
chi sa quale impressione gli avesse a fare questo risveglio: egli sorrise appena.
, 694: non si lavora a fare e a ritagliar finimenti al cavallo che si
quasi ogni anno per il paese a fare una scelta di piccoli giovinetti figli di cristiani
a. falconi, i-io: sogliono fare una vescichina o schiuma bianca avanti il
: resta a dire de'vari modi da fare la permutazione delle monete. operazione difficile
, si è detto che servivono per fare bandiere republi- cane. cantù, 3-127
stava studiando, com'era solito di fare m tutti i ritagli di tempo.
della solennità del ritaglio che era per fare di due suoi figliuoli maschi. m.
natura sottostante: una scarpata da potersi fare rotoloni in un niente, quindi una raggera
lo ritardaménto della nuova provisione che bisogna fare si vedono seguire. bisaccioni, 3-483:
quale arebbe dato ad alessandro molto che fare, ritardamenti e impedimenti, si confermò
ritarda la meta. 5. fare giungere o consegnare più tardi una lettera
per incertezza o per timore, non fare subito ciò che si vorrebbe o si dovrebbe
/ sovra un'ovra ch'ella vuol far fare, / ch'i'non mi posso
. -non essere in grado di fare o percepire qualcosa. cancogni, 224
siamo ritardatari. osserveremo soltanto, tanto per fare, che la verità, secondo gli
tortora, iii-139: poco profitto potevano tuttavia fare queste genti sole, se non venivano
l'arrivare, il partire o il fare qualcosa dopo l'orario fissato. -anche
in assettare il ponte; pretese qui di fare alto. cesari, 6-20: sperava
, ho visto tempo fa un treno accelerato fare a tre- viglio trentadue minuti di ritardo
l'assurdità di quel che stava per fare. e ritartagliò, proprio come quando
tastando e ritastando veniva a capo di fare dei ritratti di terra o di cera
: c'è sempre tempo un'oretta per fare l'erba; e poi è venuta
è rosta quella palificata che si suol fare per ritegno dell'acque impetuose. lupicini
ritegni alti un braccio intorno intorno, fare alquante tavole d'altezza braccia tre e
distraibile e la forza che si sente fare alla boccia per innalzarsi grandissima, quando
morale o materiale, mezzo su cui fare assegnamento. -anche: persona che può difendere
difficultà che mi si presentavano a ciò fare, dei rispetti che mi tenevano di tentarlo
l'età matura / egli in mal fare averà più ritegno? giannone, ii-314:
lira, ch'io son deliberato di fare intendere a nuto che egli non sa ciò
sovranità del popolo. -migliorare, fare progredire. gozzano, ii-244: o
mio amonimento? se tu lo potessi fare, elli ti converrebbe avere un altro
: a'terreni deboli... fare la camiscia sottile e di sassi o di
a ritenere i volanti uccelli si può fare che io non l'abbia già fatto e
che io non l'abbia già fatto e fare lo sappia. -nella 'commedia'di
l'insegnamento. 4. fare rimanere, convincere o indurre qualcuno (
pello camerlengo e quactro, diligente inquisizione fare. ibidem, i-507: se predecti capitani
molte maniere puote l'uomo suo prò fare de'beni temporali, che si possono
per estens. distogliere, far desistere, fare astenere qualcuno (o anche dio,
grava, convengo a forza ritenermi di fare ora questo disideratissimo viaggio. ariosto,
delle donne inglesi. -evitare di fare qualcosa. sacchetti, 188-108: quello
un'affermazione o di un fatto; fare propria un'opinione, una teoria,
(i-iv-iio): senza commiato chiedere o fare alcuna pompa di firenze usciti, non
un particolare stile o modo espressivo; fare nuovamente oggetto della propria opera determinati temi
, la ventura, la sorte: fare un nuovo tentativo per migliorare la propria
et astusia) pensonno con alcuni motti fare adirare dante. giovanni da samminiato [
moderare gli impulsi, di trattenersi dal fare qualcosa, di conservare un segreto,
profondo mistero. 5. locuz. fare la ritentiva: tenere fermo qualcosa.
il detto harrupp aveva la graziosa abitudine di fare una ritenuta di salano per ogni ritardo
brusoni, 135: il giorno appresso sul fare dell'alba presero i collegati tacitamente la
stato promesso dal padre anfiarao che dovesse fare la vendetta della morte sua sopra erifile,
14-i-473: tu hai a giurare di non fare con questa commissione alcuna di queste tre
scafo. / cose che io non so fare. nominarle appena. g.
in parte dipende dal ritiramento che suol fare il mare alla foce de'fiumi e
, sm. (solo nella locuz. fare il ritirantibus: fuggire, battere in
: fuggire, battere in ritirata, fare dietrofront). lalli,
trovar potrebbesi più compensi, o col fare il dorico senza base,...
compiere qualcosa che si aveva intenzione di fare; recedere da un proposito; sottrarsi
va che a ritirarsi ci è da fare assai. caro, 12-iii-180: dio voglia
pantani. algarotti, 1-vtii-143: per fare... una descrizione pittoresca del
state le tre e subito cominciai a fare sogni terribili. -porsi al riparo,
denti. -ritirare la mano dal fare qualcosa: v. mano, n
, una preoccupazione, un male: fare in modo di esserne di nuovo travagliati
il letto corto [della colubrina] sa fare il tiro più lontano, fa poca
cattaneo, iv-4-472: ferrari si prepara a fare un'interpellanza a ricasoli sulle ragioni della
picciol fascette, portandoselo sotto la cappa fare una generosa ritirata verso casa. f
si ritira a fare i suoi agi, le sue comodità,
l'assedio gli venisse addosso, fece fare alcuni terrapieni e piatteforme alla cortina da
, dic'egli, sovranamente ridicolo di fare un tal pezzo con degli sporti in fuori
deciso eli chiedere d'esser mandato a fare un periodo di ritiro e d'esercizi
: anna, stavolta, la lasciò fare. s'era tirata in disparte e guardava
solamente al novero delle sillabe, ciò è fare che tante sillabe siano nel primo verso
quello che da domani in poi sapremo fare. parole, taglio, situazione, ritmi
di montmartre, parlare in slang, fare jazz ritmosinfonico. 2. che
: accadde che, volendo / il villan fare un convito, / di capponi uno
loro mariti. 9. modo di fare qualcosa, di agire, di comportarsi;
[14-vii-1986], 19: niente da fare invece per maurizio damilano nel suo tentativo
suono. -ritoccare un motto: fare cenno a qualcuno di un problema;
vendetta,... cercano compagnia con fare ch'il castigo particolare sia stimato ingiuria
della perfezione da chi sa e può fare. scaramuccia, 35: nella tribuna del
così riesce loro di qualche impulso a ben fare. guerrazzi, 2-311: -ma non
1-i-71: più degli operai ha dato da fare il famoso b...:
i-151: che cosa fu più grave a fare che comandare al compagno...
, se ella a lui ritornasse, di fare altra risposta e del tutto recarsi a
stato a caccia di cibo; andare a fare il nido sempre nello stesso posto.
suo voi sembiante. -letter. fare ritorno all'amante (l'animo, il
danni ricevuti e. sspese fatte e de'fare nel camino in venire e ritornare da
ombre. -volgersi al contrario, fare il corso inverso a quello naturale (
8. accingersi nuovamente o rimettersi a fare qualcosa; ricominciare a svolgere un compito
una mezza giornata. -riprendere a fare uso. tommaseo [s. v
sulla questione delle fotografie ma non posso fare a meno di ripeterti che malgrado tutto
balìa ritornando, cominciò a pensare di fare tostamente danari per licenziare qualche parte di
tutti li mali i quali io penso di fare loro, ritorni ciascuno dalla via sua
d'infiniti errori, / si pose a fare una utile fatica / di ritornargli a
bada, se ci ritorni! (a fare o dire a cotesta maniera).
con atto sol di volontà / potete fare a galla ritornarmi. -ritornare in
dia. -ritornare indietro qualcosa: fare come se non fosse successa; cancellarla
/ a cosa far, che se potesse fare, / che poi fatta non fosse
della donna. -proposito di fare ritorno. a. pucci, cent
/ ritomellavano i dì: / clemente non fare così! bacchelli, 4-111: finiva
5. venat. disus. fare i ritornelli: volare su e giù
addestrarsi a volar sulla gruccia od a fare i 'ritornelli', come dicesi dai cacciatori,
inscrizione titolare di questo capitolo mi conviene fare un ritornello addietro, poiché per esser
le strade et- terne, / volando fare al suo loco ritorno. r. roselli
dirsi il ritorno, non si può fare se non co'pronomi. e tassi questo
uova. idem, lxvi-1-289: a fare dieci ritortelli alla milanese, pieni e vuoti
494: la prima industria è fare le mura ritorte e piene di volture
! -aver più ritortole che fastello: fare uso in un ragionamento di sottigliezze verbali
vi risponderò quanto sopra. -trovare o fare la sua ritortola a ogni fascio:
il sussidio a una scuola, per fare economie! mi preme che non vi ritósino
. 2. per simil. fare di nuovo la scriminatura. gozzano,
quelli asparagi che si ritrapiantano si dèe fare il medesimo, et in ritrapiantandogli non spartir
143: un giovane, volendo darsi a fare penitenzia e andare alrermo, era ritratto
diede non so qual roba da farsi fare una vesticciola nuova. 3. tirare
per questa regola o modo, si può fare ogni ritratto di sciemi volendone fare,
può fare ogni ritratto di sciemi volendone fare, cioè ritrarre alcuna quantitae di sciemi
cristianesimo, queste due cose dico doversi fare dagl'italiani se mai acquistassero libertà e grandezza
, 6-i-154: mi sono impegnato a fare un viaggio in italia dal quale ritrarrò definitivamente
gli altri capolavori del cooper ritraggono del fare dello scott. e. cecchi
lasciar quivi nel mezzo il principe a fare un'affetuosa e dolente diceria alla madre.
: e avendo tra gli altri a fare co'borgognoni, uomini pieni d'inganni,
che, quando fussi qui, aresti che fare. in- giengniati con buon modo di
molti... si ritraggono dal fare penitenzia. guido delle colonne volgar.,
afari, / onde ki de male fare se travaglia / no lo porrà davante lui
marchais. 3. dir. fare passare nuovamente una proprietà o altro diritto
era stato oggetto di recente cessione; fare ripetuti atti di trasferimento di un diritto
, i-rv-417: 1 gesuiti col loro fare mellifluo inducono a ritratta chi loro si
chi le lettere saranno spedite, possino fare ritrattamento in alcun modo, non ostante
; / e quel presuntuoso noi vuol fare. caro, 12-iii-99: il cardinal
, 371: federigo che non voleva fare alcuna dimostrazione prima d'aver inteso il
vi lasciarono entrare e misonsi a procacciare fare ritrattare la vendita. de luca,
. intr. con la particella pronom. fare la ritrattazione (anche ufficiale, durante
: lo sponitore avea propensato di fare questo libro, ma per neghgenzia lo intralasciava
alcuna partita scritta, come si soleva fare nelle banche particolari; ma tutto che
i 'ritrattisti ambulanti'ebbero il loro da fare, e furono tra i personaggi più caratteristici
7-i-2: sono obbligato a lasciarvi per fare il ritratto ad una beltà campestre che ha
si dice che la polizia faccia or fare colla macchina fotogenica di daguerre i ritratti
seguivano tra le colline. ceravamo allenati a fare il ritratto alle campagne, a indicare
vivere in pace insieme, hanno a fare come due che s'accordano in un
per essere persona di intelletto, è da fare qualche fondamento nel ritratto suo. guidiccioni
un'esazione. - anche nell'espressione fare ritratto. f. rinuccini, i-cxxxv
, xii-1-12: egli aveva promesso di fare un gagliardo sborso col ritratto di certi
per questa regola o modo, si può fare ogni ritratto di sciemi volendone fare cioè
può fare ogni ritratto di sciemi volendone fare cioè ritrarre alcuna quantitae di sciemi di
. volponi, 2-280: se dovrò fare esperimenti sulla contaminazione questo sarà il luogo
s'avesse argomento migliore, che di fare apparire una fermezza inconcussa ed incapace di
disse ad amerigo: a costui bisogna fare la peccia a suzzare. leggenda aurea volgar
3. l'essere restio, recalcitrante a fare qualcosa. giacco, 172: sono
ritrosaménte, aw. con ritrosia, con fare ritroso; con atteggiamento di ripulsa (
sulla terra non gli era mai venuto di fare, trattenuto da quella ritrosia che non
e autobiografica) non abbia solo a che fare con la discrezione o con la ritrosia
non disponibilità, contrarietà, riluttanza a fare qualcosa; resistenza a un comando; avversione
, date. / -non vo'più fare, non vo'far più, /.
in questa italia erede di roma, a fare grande, cioè convenevole, la spesa
crediate ch'io non l'abbia messe per fare il modesto o il ritroso, che
7. riluttante, mal disposto a fare qualcosa; che lo fa malvolentieri e
che indica ciò che si rilutta a fare). latini, ii-64: altretal
fatica e da pena per non mal fare. malatesta malatesti, 1-154: non miri
nievo, 615: avevamo a che fare con popolazioni ignoranti e selvatiche; con
della guerra. il rame serve per fare i proiettili, no? » sorrise
donna non avvenente o che ha modi di fare rozzi e volgari. bonsanti,
, e viene da rosolare che significa fare che le vivande per forza di fuoco prendano
chiesa di san domenico e li fa fare un bellissimo soffittato a quadroni con rose
, accomodanti e pratici hanno finito per fare un paio di occhiali rosa a stringinaso
di subito. sai che ti convien fare? convienti aspettare tanto che ella schiari
, di buglossa..., lasciandoli fare la residenza e tramutandoli di vaso in
de amicis, xiii-196: 'schiassare': fare del chiasso per divertirsi. =
fosse stato della schiatta di adamo a fare questa satisfazione? rispondo che non bastava
umanità. tommaseo, 3-i- 145: fare che i vari popoli e le diverse schiatte
, ii-19: egli faceva bene a fare onore a lo stiattale. p. a
emilia nel giorno del suo onomastico, per fare schiattare le altre ballerine.
, volendo un sì fatto me- stier fare, avesse lasciata la porta schiavata.
una forza effettiva che basti a ciò fare è tiranno; ogni società che lo ammette
, quella compitamente informò de quanto a fare avea. guicciardini, ii-309: aggiugnevansi a
. goldoni, i-711: andai a fare una corsa per la città. volli
il sentì molto commendare e singularmente di fare più tomi schiavoneschi continuando l'uno l'
volere provare se 'l nano gli avesse saputo fare il salto scavonésco supra 'l suo morbido
preso, lo scibbià', / né torta fare, ond'abbia, in grido,
]: oh che pazzia è questa? fare un vestito schiccherato, pieno di farfalloni
asino], che ci ha che fare il signor bertini? alfieri, xiv-1-395:
su'cannicci a appassire per schiccolarla e fare un po'di vin santo. pirandello,
: / l'uno 'nvito l'autro de fare battallia, / e l'una parte
, schena da bastonate, che deve fare il prologo? pascoli, 729: «
stelle e con lo scandaglio, mettersi a fare un parizzo per schiena di mare di
: guardavano avanti la strada cne dovevano fare e a noi davano la schiena.
-dare la schiena in terra: fare una brutta fine, andare in malora
superflue particolarità,... stimando il fare un puntuale inventario sia più fatica di
: non e stato mio capriccio il voler fare un'immensa fatica di schiena e studiare
urina? / qui di pensieri ti vò fare scarco, / che non ti gravin
, 969: che questi cotalon lo posson fare, / ch'hanno schienacce, che
al padre girolamo florenzia senza che potesse fare alcuna breccia nell'animo del re. goldoni
schiere delle navi liburne si debbono tostamente fare, non dirette come quelle de'campi
/ non mi posso sofrire / di fare dimostranza. latini, i-199: vidi
spade ignude, gridando 'pace', senza fare violenzia o ruberia a alcuno. fatti
, ecc. -in partic.: fare propria la causa di una delle parti
son provocate a battaglia: però voglion fare le schiere loro, da che veggono i
sorte, certo l'arei isconsigliato a fare tale spesa. 2. incidere
sarpi, i-1-26: adoperò [per fare la burla] il gentiluomo nel principio
. balbo, i-n: per così fare con indisputabile ischiettezza, era necessario non
veneziano, lxvi-1-67: se tu voi fare brodo schieto, toi ove e batille
). leonardo, 2-46: per fare verde bello, togli il verde e
, / che ponno un paradiso in terra fare, / non le mani sottili,
: standoci così, mia madre saputa volse fare un giorno una mostretta di me,
caterina da siena, iii-60: tu debbi fare la tua orazione e l'altre cose
firenzuola, 709: così si vuol fare a queste schifalpòco: non ne lassar
: con ischifezza, in maniera da fare schifo. 2. mostrando disgusto
ischifare la morte, l'uomo dee fare per la santà dell'anima. petrarca
che rida, schifare di non lo fare piuttosto piangioso che lieto? sopra tutto quivi
di poner vo'tra. nnoi per fare meravigliare, e perché fuste ispecchio e
dell'anima. -esitare a fare qualcosa. vita di cola di rienzo
in un dato modo; guardarsi dal fare qualcosa. storia di fra michele,
, tagliare drappi, principiar liti e fare viaggi non per altro che per cagione
9. locuz. schifare il colpo: fare resistenza, mostrarsi contrario.
scrivo spesso quando non so più cosa fare, ma poi smetto schifato. r.
temuti siluri allo stato gassoso: nel fare è maestra. il lupo, mezzo morto
avesse promesso a chiare note di fame fare al tempo stesso un'altra edizione da
nostro ariosto, poiché non li fa fare schifiltà alcuna che dia schifezza a'lettore
andare a tomo, ed avendo da fare un viaggio, che i corrieri me
, 7-522: deh, non mi fare lo schifiltoso, come se maggior voglia
!.. e sì che non posso fare lo schifiltoso! de marchi, i-176
alla qual può venire, si vuol fare di buona bocca sì che mangi d'ogni
spesso, con valore enfatico, nell'espressione fare schifo. cavalca, ii-38
averlo a schifo, per lui nulla fare, ma solo attendere a farsi buona mansione
. 5. locuz. -da fare schifo: in modo esagerato, eccessivo
mese, non perché fosse avaro da fare schifo, ma per lo sperpero di energie
vi si richiede l'artificio del cuoco in fare che quel che si cuoce sia saporito
1-75: parlavano in generale di trucchi da fare alle guardie, deltultima schifoseria giallonera dei
., diceva: « niente da fare, uno peggio dell'altro, un posto
, 75: non aveva potuto fare a meno di paragonare questo viaggio schifoso
morta del pescatore? via, non mi fare la schifosa, ma dimmi la verità