. soderini, i-499: a voler fare il vino dolce che sia naturalmente dolce
saliti sul monte del pecoraro, a fare focaracci con dei mucchi di platò.
se dice di sopra nel capitolo di fare frittelle di gioncata, et abi del finocchio
de'rispòndare alla materia: così ti conviene fare in te medesimo, come tu fai
voglianla mandare a marito, e vuoile fare le paramenta..., così di
le paramenta..., così di fare le camicie con tante reticelle e spinapesci
anche al vostro naso vi consiglio io a fare una fodera da tenervelo talvolta dentro.
grado e potere di coloro che gli facevano fare. compagnia della lesina, i-82:
, o pozzi, ed in fare i contrappozzi e fogne per estrarre l'
2-53: così... degono fare coloro i quali vogliono con ispedito camino arrivare
gloria 'e dal tema di facère 1 fare '. glori acati vo, agg
e per tal quale gloriosità, un fare militare: -gli ordini sono eseguiti,
ii-13: solo i grandi subietti potevano fare gloriosa la pittura. piovene, 5-193
107: o chiaro essemplo di ben fare e specchio, / o sanza invidia
glosse', cioè 'lingue'; come si potrebbe fare al nostro dante. manzoni, 394
: ove è plana la lettera non fare obscura glosa. equicola, 353: a
corrispondere le parole ai fatti. -anche: fare un'affermazione irrefutabile. caporali,
scrivono, i naturali, che prende a fare cortesemente la scorta alle cotomici.
da reinvescare apollo e marte, / da fare uom preda in libertà disciolto.
soderini, ii-389: truovasi ancora da poter fare il vischio dalle corteccie di alcuni altri
301: 'gnàgnera ', fare e parlare cascante, e con cantilena.
cfr. venez. far da gnato 4 fare il magnone ').
: troverebbe infiniti uomini che gli saprieno fare delle città e dei palazzi; ma che
uomo al mondo, che gnele sapessi fare un tale. = comp.
dicendo che da mo innanzi non voleva più fare quell'arte di grosseria. a.
grande consumo di gnocchi, che si usa fare a guastalla. = deriv. da
che credevi ch'io sarei venuta a fare? comisso, 1-213: ti fai dare
delle proprie cose come meglio si crede, fare ciò che si vuole (e,
arte di edificare, in arte di fare orologi o gnomonica, ed in meccanica
od aspetto, s'è estesa fino al fare orologi d'ombra della luna. scinà
gnòrri, sm. solo nella locuz. fare lo gnorri: fingere di non capire
, 4-173: ah? che voglio fare?... la pigliate su quel
gli altri che glie le avevano fatte fare, gnorsì, andassero a reclamare da quelli
. bocchelli, 3-305: tutto quanto potè fare la gnosi immorale, la follia manichea
la gnucca, / quel che sa fare uom che ha sale in zucca. i
', un dotto truxillo comincia a fare in modo assai maiuscolo questo segno («
15-25: i modi di dire e di fare dei circoli nobileschi hanno l'aria d'
gobbo..., non anderà a fare sacrificio a dio. leonardo, 2-220
8. prov. un gobbo per fare il sarto non s'addirizza le spalle
giusti, i-302: un gobbo per fare il sarto non s'addirizza le spalle
muscoli che nell'ira si gonfia come per fare da catapulta alla cornata.
., machiavelli, 1-vi-464: converrà ancora fare lo scambio di antonio da filicaia,
, in quello che si pena a fare giorno. della casa, 557: non
mensole) posto sotto la cimasa per fare sgocciolare l'acqua discosto dal muro.
verga, ii-363: voleva continuare a fare la commedia dell'uomo tranquillo, coi goccioloni
povero gocciolone di figlio possa trovarsi a fare in corte nulla di meglio che la
più mi compiaccio, garbandomi, piuttosto che fare io,... godermi nella
d'abbandonare il mondo, né di fare penitenza, ma pure di goderlo, come
loro, e quivi non hanno a fare i peccatori. bibbia volgar.,
degli altri canali regi e la facoltà di fare un riordinamento generale delle irrigazioni. pisacane
chi fa a'goffi e non sa fare, / perde i quattrini e goffo rimane
, di giocare ai goffi e di fare agli spropositi. 2. locuz.
sì che cimaci niuno romore potè fare. ser giovanni, i-149: il detto
sera, coglierai tutte le occasioni per fare piccoli sacrifici di gola, di divertimenti
detto cordone piedi 2 e mezzo si può fare al me- desmo fine una gola di
ho racchiuse in gola / liberamente potrò fare uscire. -avere faccende a gola
-al figur.: -dare, fare, mettere gola; tentare, tirare la
l'offa in gola a cerbero: fare concessioni a qualcuno, per placarlo e
caterina de'ricci, 302: vedete di fare più moderare la cosa che voi potete
-prendere il coraggio alla gola: fare un grande sforzo di volontà.
la gola; raschiare nella gola; fare una raschiatina di gola: emettere alcuni
ne'sua fornegli, e così vediamo fare al mare e in diversi golfi de'
. -fare un golfo di sangue: fare una strage. pulci, 27-20:
902: segue in far buona cera e fare i pasti golfi, ed io pappo
: o iuppiter, che dai influenza a fare l'uomo allegro e goloso, perché
. f. doni, 310: bastava fare un cenno a chi son golpe vecchia
divedere che ogni creatura è apparecchiata a fare servigio al suo creatore. =
gli usava una volta la settimana di fare una crapula assai gagliarda, perché dappoi
persuadermi mai che chi spinge altri a fare una certa quale esperienza, non sia
collo. -dare ritirando il gomito: fare qualcosa controvoglia, senza convinzione.
, un ramo, ecc.); fare una svolta (una strada, un
strada a gomitate. -al figur.: fare carriera, progredire non usando alcun riguardo
gomitolatrice, sf.): macchina per fare gomitoli di filati (di lana,
tintoria e stampa dei tessuti, per fare appretti usati nell'industria tessile e conciaria.
, con chiusura ermetica, usato per fare applicazioni di acqua calda o di ghiaccio
leggero e poroso ed è utilizzato per fare imbottiture di materassi, cuscini, divani
l'ufficio suo senza lustrare. ancora per fare l'ombre più oscure, togli lacca
gonfalone: mantenere la propria posizione, fare onore a se stesso o al proprio
di questa lingua, che ne volete fare il gonfalonièro e non ne siete pur tavolaccino
nel confuso embrion di deitadi / il fare un capo solido e severo, / quasi
gonfiamente, ma rimessamente, è non fare una fiamma che a un tratto vadia
, per gonfiare il metallo, e fare apparire nella piastra... il primo
-monna cotale de'cotali -e vedesi cerchio fare. pataffio, 9: gongoli tu stesso
: tu gongoli, quando tu vedi fare qualche male; perché il più delle
arcivescovo..., quando può fare star a dovere un di questi prepotenti
« sappiate che questa notte mi deggio fare cavaliere ». -in partic.:
. linati, 13-31: che vai a fare a roma?...
gonzo: comportarsi come un babbeo; fare il finto tonto. garzoni, 1-816
napolitano nel fiorire, è modenese nel fare il gonzo. melosio, 1-300: chi
mio paese si direbbe... fare il gonzo per non pagar l'oste.
con l'arco teso per veder se potesse fare un bel tratto, e sempre andava
palladio, 1-29: usasi di fare le gorne intorno le case, nelle
ciò che una gotta d'inchiostro può fare, non è prevedibile; qui, fece
ch'egli ha in sé di potere fare. e non ha in sé di poterlo
gravezza, i solari colle travi da fare sono. carletti, 94: più d'
tutte quelle cose ch'egli vogliono possono fare sanza niuna gravezza. boccaccio, i-3
alacrità. bisticci, 3-265: avendo a fare ufficiali di vendite in questo tempo,
'e dal tema di facète 4 fare '; cfr. fr. graviphique.
di capo e di cervello, / sa fare i fatti suoi me'che gli sciocchi
comune,... mi applicai a fare di pio ix l'insegna della fratellanza
generoso. 7. locuz. fare gravoso: aggravare, appesantire; rendere
, 39: tanto quanto tu dimori a fare la bontade, tanto perdi tu di
con assoluto disinteresse, al fine di fare cosa gradita, onorevole e vantaggiosa ad
della profezia, delle lingue, del fare i miracoli, cogli altri doni dello
luoghi ho visto vergene marie o santi fare el medesimo: segno manifesto che la
e'beni procedono. -avere grazia di fare qualcosa: riuscirvi, avere la fortuna
riuscirvi, avere la fortuna di poterla fare. s. degli arienti, 141
dargli grazia, dà non poco da fare per essere ben trattato e mantenuto profumata-
seminare la grazia o le grazie: fare sfoggio, in sé o in altri,
ginepro, se di lui gli volesse fare grazia. -far grazia di sé
dare a me grazia e forza de fare quelle cose che a vui sciano a plaxere
-rendere, riferire, avere, dare, fare, sentire grazia o grazie: dimostrare
prega. serao, i-1008: voglio fare, se ho questa grazia, una madonna
è qui, e sì me hano facto fare ora ora certa scripta di mei benefici
poi con una graziolina, / da fare spasimar per lo diletto. -peggior
. 3. locuz. - fare il graziano: comportarsi goffamente, come
quale, in occasione d'uno che volle fare una volta il graziano in accademia con
protestò di rinunziar per sempre, con fare un rabbuffo all'adulatore inopportuno. crusca
[s. v.]: 4 fare il graziano ', propriamente varrebbe rappresentare
4 graziano ', si usò a significare fare o dire cosa da entrare in grazia
. vasari, iii-328: ebbe nel fare de'panni una molto graziata e
leggiadro disprezzo. 2. fare lo svenevole, civettare. carducci,
, di tutto un po', insolenze da fare arrossire un facchino e sigle araldiche e
botteghe dove vi è qualcheduno che sappia fare il buffone, tutti corrono. g.
[s. v.]: 'fare il grazioso ', d'uomo a donna
carducci, ii-8-217: si mise a fare il grazioso con la moglie del sindaco.
moribondo non avevo voglia né cuore di fare il grazioso. -ant. abbandonarsi a
decoro la parola di dio, e non fare il grazioso. -fare la graziosa:
i-676: i metelli, che seppero fare o far fare il più perfetto e
i metelli, che seppero fare o far fare il più perfetto e regolare dei versi
i greci o i loro costumi; fare uso di grecismi; ispirarsi a modelli
soffici, v-i- 212: per fare opera d'arte veramente viva era necessario
2. attitudine a imitare e a fare propri i caratteri peculiari della cultura greca
/ che ogni comedia / si soglia fare a atene, / non so donde si
iii-1-365: il moderno principio britannico di fare una nazione d'officiali e un'altra di
gallina, ma maggior greggia non è da fare. -sciame di insetti.
. de roberto, 2-32: bisognava fare i conti sul gregge degli incerti e degli
: oh, no. ti vuo'fare un grembiulino di renza di questi alla moda
ungaretti, ix-23: è troppo fare, che in lui non sia tutto il
che si vuole, si dovrà fare un sacrificio, il meno che sarà possibile
, sm. tose. nella locuz. fare grep pino: fare il
. fare grep pino: fare il broncio (con riferimento ai bambini)
-fare la barba al greppo: fare il contadino. nomi, 6-72:
neppur in man le carte, / ma fare il gretto, il tirchio non conviene
io a dire al tuo padron di fare / 'mirabilia mundi ', e poi
greva / mostrare voi come possiatel fare. cino, iii-145-26: allor la donna
196: se si fosse trattato di fare un uomo, magari il più grezzo,
sf. tose. cipiglio. -avere, fare griccia: aggrottare le ciglia (in
perché nessuno de'sua ardisca venire a fare violenzia. caro, i-289: per tutto
stesso che conteneva tale provvedimento. — fare la grida: bandire pubblicamente.
m. villani, 8-37: faccendo fare la grida sotto piccolo nolo, che
che a pena della vita nessuno dovesse fare né in persona né in avere alcuna
. guicciardini, 13-iii-118: ho fatto fare una grida pubblica che tutti gli sbanditi
[bibbia], 1-86: fece fare una grida, dicendo: domane sarà festa
per dare sfogo alla stizza, per fare recriminazioni. de meis, ii-20-323
4. cianciare, blaterare. -anche: fare discorsi altisonanti, retorici. moneti
alla marina. parata, 348: fare a tutti gridare voci d'allegrezza. d
. pavese, 4-175: « potevo fare tante cose », uno grida tra sé
-gridare coi tuoni o alla luna: fare discorsi inutili; perdere tempo.
, 4-ii-135: sì, tu dèi fare a mio modo, e lo farai,
figliuolo, ovvero fratelli, non potea fare osservare la natura. fiore, 16-7:
le sante die gogniele el decto suo officio fare bene e lealmente. statuto dell'arte
predico, perocché per necessità mel conviene fare, che a questo m'ha iddio
si stava e quivi volea forsi / fare a le sue gran coma una guaina,
s'esercitano in gittare la pietra e n'fare alle braccia e 'n travagliandosi, o
, il peggio ch'e'le possan fare, è diminuirle in qualche parte il guadagno
faceva quasi compassione. -dare, fare, portare, procacciare, procurare,
guaio, era sparito per andare a fare il magliaro in francia, portandosi appresso
alcuna guagita della terra... possa fare alcuna riformanza. = voce di
', e wahton 4 vigilare, fare la guardia ', attraverso le forme
gaitier (sec. xi) 4 fare la guardia, spiare'; cfr. lat
= voce germanica, wahton 4 vigilare, fare la guardia ', attraverso il fr
; e sieno tenuti e'consoli di farli fare per tutto 'l mese di gennaio,
. fortini, ii-643: ella lo lasciava fare, il mal vissuto = deriv.
mal vissuto vecchio altro non le posseva fare che quel poco stropicciamento, che gualcirla e
vite strette: /... / fare il gualcito sen candido e puro.
reseda luteola '). serve a fare il guado... bietola gialla.
. locuz. -andare in gualdana; fare, correre, menare, reggere la
storie pistoiesi, 1-157: cominciarono a fare gualdane e cavalcate verso firenze, e
. affrontare una competizione, darsi da fare per conseguire uno scopo. petruccelli detta
daffi e budelli crudi di vacca si può fare brodo. = etimo incerto.
208: correre 'gualdane 'significa fare scorrerie su terreno nemico per rubare e
armata che si pone in agguato o a fare imboscate. - schiera di
palvesari armati di loro targoni, per tettoia fare a grossa gualdana di ribaldi, che
lance. -gonfiare le guance, fare le guance grosse: dilatarle riempiendole di
come secche non ancora aperte, a fare odoriferi cuscinetti, arrogendo fra esse muschio
[s. v.]: 4 fare a guancialino', trastullo puerile: due
puerile: due tendono le braccia da fare un quadrato; un terzo vi si
: allora usava in cinque o sei / fare a guancialin d'oro, giuoco ameno
richiedevano. pulci, 4-56: fece fare un guanto, s'io non erro,
mettersi i guanti del piombo, e fare alle pugna in luogo di militar disciplina
tormentato da scrupoli ipocriti. -anche: fare il pudico, lo schifiltoso.
guappeiare, intr. (guappéio). fare lo smargiasso, lo spaccone.
capo. 4. locuz. fare il guappo: comportarsi con arroganza e
ve lo dicevo, che a forza di fare il guappo, avreste trovato..
miraggio mi sfogavo, intanto, a fare il guappo... in ogni specie
siate ricordamento, frate, la guarda fare, / si voi l'alma salvare,
io so che la vostra moglie vi fa fare sette para di pianele,..
in toscana, 14-2-1-276: modo di fare un piastrino con due draghetti e due foconi
portone che veniva dal suo casotto a fare una fumatina. de roberto,
in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri. pulci
io. custodire, sorvegliare; fare la guardia a qualcosa. - anche
volgar., ii-1-393: pensò di fare una cava, e di cavare la fortezza
). giamboni, 7-16: a fare corso i più giovani spezialmente si debbono
accaduto? pavese, i-15: mi toccava fare il sorvegliante, ora che il ponte
barbe. 17. intr. fare attenzione, porre mente, badare a
e in costruzione perifrastica). procurare di fare qualche cosa; attendervi con impegno.
, anche tu. -evitare di fare qualcosa. re giovanni, 1-24:
, 1-24: tutora de'guardare / di fare fal- lanza, / che non è
io non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta, di che iddio
ad immaginarsi che sia venuto io a fare il missionario! guardi il cielo!
nella tua possessione tanta uva da poter fare una cappata simile per farne una dozzina
a guardarsi: non avere niente da fare; oziare. 23. prov.
tre passi in su tre pietre convenìa lor fare in punta di piedi. leonardo,
persona del papa, come si debbe fare a chi non vuole che il guardato
guardiana si trovava spesso nel caso di fare il viso dell'arme ai guardatori,
. zena, 93: meglio aver da fare con dei galeotti, ché i
... massime la notte, fare buone guardie alle mura, e non solamente
per grande fredo, sì 'l conviene fare buona guardia di tutto il corpo,
guardia d'ogni peccato veniale come noi dovremmo fare, de'mortali. macinghi strozzi
cesare, 13: pensò catellina di fare uccidare marco cicerone, credendosi essere consolo
dice di chi in uno stesso tempo vuol fare due diverse cose. idem [s
: aver l'elezione del prendere a fare una delle due cose, e non ne
strattagemi, e perché ciò meglio si possa fare, si governano per alcuni segnali,
, coll'andare di poi sminuendo, fanno fare all'abito delle donne la figura d'
. locuz. -guarire qualcuno del restìo: fare breccia nella sua ostinazione. proverbi
in vece di guarnaccia attillata la fa fare larga,... allora tutti
letterari italiani sembrano aver ben altro a fare, e russano beatamente involti nelle loro
: si prese partito... di fare tornar l'oste, e cavalcare in
la galleria. 13. locuz. fare guarnimento: predisporre la difesa, presidiare
forte e ben guarnita, / da fare a lungo assedio gran durata. busini
i guasconi sparsi per il paese attendevano a fare le ricolte e guadagnare. gir.
gesuita) che per salvarsi era d'uopo fare in tutto il contrario dei calvinisti,
. pea, 7-102: con un fare guascone, un po'impettito come se
in maggior precipizio gli studi, e da fare onore a chi parla per lui.
.. tieni per certo che quello fare è guastamente del corpo, iscorciamento di
, ii-12: saperlo dee chi vuol fare un mestiere; / dunque come saran
simili re dilettanti e guastamestieri non usin fare con quelli emuli ingegnosi ch'ei si
il vino; inacetire, intorbidare; fare ammuffire. -anche intr. con la
zampe baiardo suo guasta, / dispose fare un colpo a suo piacere. machiavelli,
perciò diedero incentivo a molti scellerati di fare un disonesto guadagno col guastargli.
. b. davanzali, i-19: vollon fare, delle tre legioni una; ma
che fatto m'hai o mi volessi fare. groto, ix-199: petto, bocca
digestione la facoltà del pensare e del fare con calma. de marchi, i-ioii:
per quel po'che vi resta a fare... 4 guastarsi per poco '
nieri, 145: che s'ha a fare, ragazzi? questo è un gua-
lubrano, 2-379: mi stringesti a fare il guastator di strada per le voragini del
busone da gubbio, 70: ordina di fare stimazioni di tutti i difici guasti per
, 1-535: di vin guasto potrai fare acerto. paotetti, 1-2-190: ma
il piacere di vedere i sua sottili rami fare over condurre alla desiderata grandezza e drizzarsi
di costui, mandò qui matio a fare intendere questa richiesta et offerta. aretino
-dare il guasto a cibi o bevande; fare guasto di cibi o di bevande:
il padron [dell'osteria] che intende fare a pasto, / trova gran roba
; danneggiare gravemente. - anche: fare strage. giamboni, 4-355: molto
: quando sarà di bisogno... fare parere che tutte o parte delle
a esame; giudicare; badare, fare attenzione, porre mente. fra
7. custodire, sorvegliare; fare la guardia; -in partic.:
'guatare al vero', figurato, per fare col viso segno d'approvazione ad una
(sec. xi) * vigilare, fare la guardia ', denom. da
le braccia e muovere il volto e fare aspra guatatura. boccaccio, dee.
fiumi con legni armati in corso, fare appostamenti e guati a sorprendere e predare
non faccia quanto aveva in animo di fare. grazzini, 4-347: -provata e non
quale al suono delle tibie non può fare che non salti e guazzi di subito
locuz. -andare alla guazza: andare a fare l'amore in campagna la sera.
? 2. intr. raro. fare guazzabuglio. = deriv. da guazzabuglio
figur. ant. passare sotto silenzio, fare un breve accenno. i.
non vada al ponte: chi può fare da solo, non cerchi aiuto.
guazzata2, sf. tose. camminata fatta fare al cavallo in un corso d'acqua
. grazzini, 4-343: s'intende fare delle curatelle e de'colli, cibrei e
abbiamo pur troppo la sbadataggine di voler fare 'repubbliche a guazzo! '.
. boccaccio, iii-4-1: quanto può fare il tempo più guazzoso, / cotanto
marsiliesi... sapevano guencire e fare sembiante di fuggire per isviare le navi de'
noi intendiamo di batterci e non di fare il framassone a cento miglia dal teatro della
1-294: quando alcuna guerra ordinata voleano fare li latini,... il re
sofferire la guerra di correzione per ischi- fare la pena che uccide perdurabilmente. sacchetti,
guerra o in guerra: andare a fare il soldato, andare a combattere; arruolarsi
senz'amore. -apparecchiare la guerra: fare i preparativi per intraprenderla, apprestarsi a
... difficilmente poteva... fare provvedimenti bastanti a reprimergli. g.
-anche: essere sotto le armi, fare il soldato. malispini, 1-101
, 462: ha desiderato voler fare a mala guerra, e particolarmente con
d'oro: con costei sarebbe / da fare a buona guerra. -che vuol dire
fare: / mandàrle a berta per trarla di
cominciata, inferno scatenato. -il ben fare è guerra al tristo: i malvagi o
proverbi toscani, 255: il ben fare è guerra al tristo. -in
si addice ai soldati, bisogna lasciarla fare a loro. proverbi toscani, 162
.. credeva... di fare una guerretta di un dito i * i
guerréggio). essere in guerra, fare la guerra; combattere, lottare (e
guerreggiano tra loro, si dilettano di fare torre o altra magione di pietre molto
numeroso che non ha nulla a che fare col piccolo esercito di parata dove guerreggia
donna. 8. letter. fare all'amore, avere rapporti erotici.
. 9. tr. recare, fare guerra a qualcuno; combattere; assaltare
., x-200: quello che si solea fare persecutore per altro tempo, era predicatore
ottimo, iii-196: li pianeti potranno sì fare che di guerresco padre si genererà figliuolo
di pisa e che si seguitasse di fare a quella città una guerra guerriabile,
borbone. gramsci, 11-233: invece di fare [i capi sindacali] la guerriglia
gufo. gufare, intr. fare il verso del gufo. d'
zie. -fare il gufo: fare l'uccello del malaugurio, annunciare sventura
gufo o la vita del gufo: fare vita solitaria e ritirata. -avere del
frontale; ciascuno dei soldati incaricati di fare da scorta allo stato maggiore; ciascuno
andrea da barberino, i-153: non potè fare germìa ch'eglino non si movessono con
, si fa trucidare per rabbia di fare senza capi, senza guide, udite
.. e si può con essa fare strade coperte per i giardini assai ben
di dare comodità a'begl'ingegni di fare che piglino animo, acciò che l'arti
presenza di qual cuno; fare da guida a qualcuno, fargli strada.
guidi / al luogo ove si dee fare il baratto. g. m. cecchi
ch'aveam fatto e quello che doveam fare. battista. iii- 398: m'
giustamente sé guidare: che non può fare lo giovane. idem, par.,
. -cosa necessaria. / avezza a fare e guidar una casa. a. verri
, 1-3-282: nel cammino che si vuol fare, andando innanzi la guida, il
solvere i voti agli iddii e a fare il guiderdone gladiatorio, il quale per cagione
del padre e del zio aveva preparato di fare, a cartagine ritornò.
ritornò. 5. locuz. fare, rendere guiderdone: premiare. c
lucchesi, 181: tutti li filatori debbono fare i loro guindoli a un modo,
mi facessero tirare in guindolo e farmi fare il salterello del groppo.
barberino, ii-130: avevasi segretamente fatto fare due vestimenta alla guisa di spagna. aretino
a sua guisa niuna cosa si poteva fare. de sanctis, iii-109: questa vuota
vuol andare in rovina, deve darsi da fare. pulci, iv-7: chi non
ii-330: tutto imbacuccato, non potè fare a meno di provare un guizzo di benessere
essi i gusci dell'uva e lasciar fare a loro. trinci, 1-8: nelle
guscio: risolversi a dire o a fare qualcosa per la prima volta. bocchelli
da messer gerardo, non potendo altro fare, convenne a loro star contenti di
, e che tale acordio si debbia fare neuno spera. = voce di
forteguerri, 6-63: la mia padrona sa fare un veleno / con certe erbucce e
particolari eventi, condizioni o circostanze; fare una piacevole esperienza: godere di quel
ei non gusta le cose che sa fare. guicciardini, vii-81: gli umori
si sarebbero scoraggiati vedendo che gli toccava fare chilometri, montagna, montagna, per
ritratto del bembo (ch'egli aveva a fare in una medaglia), perché il
: i veneziani han gusto a lasciar fare. guerrazzi, 2-32: a far
-cavarsi, levarsi, togliersi il gusto di fare qualcosa: soddisfare un desiderio, una
gusto di cittadini. -dare gusto: fare piacere, accontentare; procurare soddisfazione,
gusto. -essere un gusto a fare qualcosa: essere un gran piacere,
-esservi (o non esservi) gusto a fare qualcosa: valerne (o non valerne
una gran voglia di parlare e sopratutto fare al toro tante domande, ma con
, minchetti, c'è gusto a fare il re costituzionale. -fare il gusto
, pigliarsi gusto o il gusto a fare qualcosa: prenderne piacere, trarne diletto;
. degli arienti, 418: quando vole fare uno che se ne tenga ben savio
ben savio..., il scià fare ferlezare come guvo a la feria.
pratica. montale, 4-203: occorre fare un salto qualitativo e sopprimere quel tanto
'l male secondo quel ch'i à plaxè fare. regola dei servi della vergine
[l'orazione], se la dovessi fare sedendo, camminando o iacendo nel
rivela la buona intenzione del lessicografo di fare italiana la voce straniera ». iacintèo
di cavalli tenea gran comitiva / per fare a sé e alla sua patria onore.
in ginocchioni; il che egli solea fare con grande ardore di spirito, che i
musso, ii-476: io non voglio già fare una iatralogìa spirituale, e discorrere con
segni, che non ho tempo a fare una anatomia dell'anima corrispondente a quella
: sì come voluntaria e del mal fare gloriosa e iattabunda hai peccato, così
arroganzia. boiardo, 1-229: fece fare xerxe questa fossa... solo per
boiardo, 3-231: lo è da fare buon capitale de questi terreni..
: la soma dell'ibi da fare balestra, e de'talieri non facti,
quel personaggio ideale ad arrabbiarsi, a fare l'amore, a prendere un caffelatte
, vii-39: prosiegue... a fare della iconografia latina ciò che sì mirabilmente
iconomica, sì 'nsegna che sia da fare e che da lasciare per covernare e
: questi de le ricchezze si vogliono fare uno idio. -iddio ci guardi,
si regolava come dicono che si deve fare con gli amici; n'aveva poche;
-avere (o non avere) videa di fare qualcosa: averne (o non averne
simili, idea ', col verbo 'fare 'e simili, vale: di
misure. gemelli cateti, 1-iii-172: per fare idea delle ricchezze di questo imperio,
-venire a qualcuno un'idea o videa di fare qualcosa: sentirsene nascere l'ispirazione,
così peggiorativo, dicesi piuttosto di cose da fare che di pensamenti da scrivere o da
gramsci, 12-140: ritengono loro dovere fare sfoggio di tutte le cautele del metodo
disinteresse e il rispetto delle nazionalità, fare alla fine l'europa tributaria della sua
p. es. -ho ideato di fare nella primavera un viaggio a napoli.
mi sentiva tutto agitato, ideai di fare un giro attorno al lago. =
. deliberato, disposto, risoluto (a fare qualcosa). tommaseo [s
dio che, trovando altrettanta agevolezza nel fare, quanta ripugnanza nel fingere, ideata
lat. -ficus, da facère * fare '), sul modello di benefico,
idillicamente abbracciati, si metterebbero a fare 'giro giro tondo '. gobetti
idiotizzare2, intr. letter. raro. fare uso frequente di idiotismi nel parlare e
[le donne] si adduceano a fare malie e le idolatrie. sacchetti,
trasporto, tenere in straordinaria considerazione; fare oggetto di affetto, di amore sviscerato
1 colli strominti in mani / ad fare lu sacrificiu, / aspec- tando beneficiu
oro. gherardi, 1-ii-399: non fare idolo il ventre insaziabile, vogliendo empiere uno
giovenetti che hanno ingegno idonio / a fare liniamenti ben suttili. tasso, n-iii-974
lat. idóneus 1 adatto '(a fare qualcosa): in concorrenza con apttts
idratare, tr. chim. fare combinare una sostanza anidra con acqua,
, 198: la dieta che ho dovuto fare non era « liquida » come hai
reduce da difnein, ov'è andata a fare studi idrografici. — istituto
veruno angelo santo, fu costretto di fare la idromanzia, cioè incantagione nell'acqua,
, 10-vi-356: uscito di roma per fare esperienza di guarire del suo male,
3-104: col corpo debbe la persona fare alcun bene, cioè ieiunare e disciplinare.
, lat. ientdchlum, da ientàre 4 fare colazione '. lènte,
diacattoliconi... ed altri nomi da fare spiritare i cani. = voce
torino... si è fatta fare tutti abiti ieratici! = voce dotta
7-516: ah, lei si figura di fare il mio bene, signor giudice,
abitanti, che ha la funzione di fare osservare le norme igieniche e sanitarie pubbliche
battaglie, senza che di essi si possa fare a meno o sia almeno permesso
pertinenti al corpo, perché li doverà fare ignavi e oziosi nelle cose pertinenti alla perfezione
cavalca, 20-247: in carità e in fare onore ai poveri non innanzi poneva lo
confesso io ingenuamente non aver mai saputo fare. m. adriani, iv-398:
ignominia gli farei, / ch'io soglio fare agli altri pari a lui.
oppresso sia da povertade, / che fare il gran signore e lo smargiasso /
, questi pensò ignorante poterne fare un compendio. ferd. martini, 5-126
ponte buon tempo, se egli dovesse fare una cosa che seco avea divisata, cioè
: domine, ignoscetemi, che a questo fare mosso m'ha amor.
, cioè ignude, e'si debbe fare con certe punte di pietre, le
. celimi, 709: volendo fare uno ignudo di scultura, o qual si
simia. gelli, 7-333; può fare il mondo che e'non si dia pensiero
prima e la più ovvia maniera di fare delle sperienze igrometriche col mezzo dell'elettricità.
[il demonio] suole predire e fare sognare molte veritadi, acciocché all'ultimo possa
ritonda, 1-513: lo re artù fece fare uno bello illario, cioè sermone;
i-295: si era fatto o fatto fare illegalmente prevosto della chiesa feretrana. amari
lettura de'buoni prosatori e poeti per fare un vero buon orecchio, onde si possano
salvini, v-505: si dice 'fare uno stralcio ', particolarmente di conti
/ della terra fumante. -assol. fare luce. p. f. giambullari
1-232: che posso fare per loro? signore, illuminami tu
sono altrove. gramsci, 1-56: fare della scienza la concezione del mondo per
, indicandogli ciò che potrebbe e dovrebbe fare. a. boito, 8: l'
diavolo fa,... mostra di fare apparire morti. 6'. caterina da
quali..., essendo astutissimi in fare illusioni, avendo tirato a sé gli
i talmudisti... vietano di fare altrui illusione anco al non israelita. tommaseo
del pennello quel che non si potrebbe fare anco con le gran masse d'oro.
terra et illustrare le patrie nostre e fare utile et onore a noi stessi, saremo
i morti / e scorno illustre potrem fare a i vivi. i. andreini,
guicciardini, 1-8: avendo deliberato di fare illustre la sua legazione,..
, intr. (imbagàglio). fare i bagagli, caricare di bagaglio.
, tr. sistemare in balle; fare una o più balle di qualcosa. -ant
balle di qualcosa. -ant.: fare i bagagli. -per estens.: disporre
il cardinale occupato nella sua casa a fare imballare le sue scritture. de luca,
drappo. gargiolli, 174: per fare cotesta « imballatura » pigliamo prima le
mica di quelli svelti e che sanno fare; tu sei un bietolone e un
proposito, ch'è quel che sanno fare, e con ciò imbarazzando, s'altro
-entrare in rapporti, aver a che fare, compromettersi con qualcuno. - anche
. brunacci, 127: si potrebbe fare che la cateratta... fosse discostata
ii-2-160: spiacemi all'anima di venire a fare questi patti con un amico che mi
settembrini, iv-29: l'altr'ieri volle fare i scagliozzi, fece un imbarazzo grande
ho racchiuse in gola / liberamente potrò fare uscire. cattaneo, iv-2-144: dei
dei libri mi duole che invece di fare un servizio a repetti vengo ad avere
su navi nazionali. -famil. fare sposare o sistemare qualcuno (soprattutto un
nari, 7-467: qui ci conviene fare i conti, prima di imbarcarmi nell'
entrare in rapporti, aver a che fare; collaborare, legarsi con qualcuno.
, i-301: non farò come suol fare / chi senza aver biscotto in mar s'
grandissima sollecitudine e studio personalmente intendea a fare imbarrare con alberi tagliati e fossi e
a maggiore perfezione del tempio si può fare intorno uno imbasamento, con le proporzioni
debbo avanti d'ire / a casa, fare una bella imbasciata. carducci, ii-4-120
delle mode straniere. -ant. fare apparire minore; sminuire. iacopone,
pezzi che vuol cucire, è solito fare tal punteggiatura larga. arici, iv-370
. -per estens. ordire, fare la trama di un tessuto.
la orazione funebre, né la dovrete fare poi. carducci, iii-23-173: gli scrisse
tutta inbastita, et ci andrà che fare a finilla qualche mese. siri, 1-iii-591
il meglio di quel che c'era da fare. = deriv. da imbeccare
parole di un discorso, in modo da fare apparire che essa agisca spontaneamente o esprima
la ventura i... i fare a prò di qualcun presta e sicura.
i passerotti: lasciarsi facilmente convincere a fare o a dire ciò che gli altri
, 18-19: uh che crede ei poi fare il miseracelo? / se a posta
è insegnargli quello che egli debba o fare o dire in alcuna bisogna,
/ per che la complexion questo fa fare, / secondo che è imbecilla o vigorosa
italiano d'esser gran cosa quando sapeva fare un esametro o conoscere lo stile di
, non ci pensi. tu vuoi fare l'imbecille. perché vuoi sposare quella disgraziata
, io mi vergogno di avere a che fare con questa canaglia.
284: la maggior pazzia che possa fare una donna è quella dell'imbellettarsi.
a. pucci, 3-3-22: lasciate fare a noi co'cavalieri, / agli
imbertonare, tr. (imbertóno). fare innamorare follemente, provocare un'intensa passione
serva, /... / fare una fine dolorosa e ria! bocchelli,
rabbia fu la revisione che mi convenne fare di tre indici abbondantissimi affine di rettificar
[acqua] lassan congelare, e fare un fondo per imbeverazióne di sale per tutto
nientedimeno un ardente desiderio verso dell'ottimo fare. = deriv. da imbevere
al volto contratto, quasi spremuto per fare uscir fuori dei denti serrati l'insulto imbevuto
maria maddalena de'pazzi, iii-45: per fare esso imbiancamento che piglieremo? lanzi,
, ovvero disegnano quel che ci vogliono fare. b. davanzali, ii-545: bernardo
umano, quando si lassa cadere a fare quello che non dee. -figur
gl'impepo e inzucchero, / da fare imbietolir gl'ispidi stoici. parini, 676
s'imbiondisse? -ant. fare biondeggiare di messi. chiabrera, 1-7-49
da barberino, 235: la madre fe'fare un'acqua per imbiondire e un'altra
e imbizziva. -fare le bizze, fare i capricci (un bambino o un
giorni lo tennono legato facendolo imboccare e fare gli altri servigi. sermini, 254
qualcuno su ciò che deve dire e fare; informarlo, ragguagliarlo, indottrinarlo,
filosofi dite quelle poche parole con un fare sciolto: che non s'avesse a
a qualcuno ciò che deve dire o fare; mettergli le parole in bocca;
. tutta l'orazione che avevano a fare al senato, tanto che l'impararono
direzione. paolieri, 2-21: senza fare un passo di più fuori dall'aia,
attraversa la strada in isbieco, fece fare il tribolo, sbiecando anch'egli l'
. lorini, 102: si doverà fare [il muro] senza calcina..
ammaestrato su ciò che deve dire o fare: informato, suggestionato, influenzato.
tensini, 1-1-25: verrà per forza a fare la trincierà imboccata, come si vuol
primo vestimento, avendo non poco che fare con le maniche, le quali rovesciate
che... altri avvisasse di fare di pietra anche i palchetti, e tutte
imbòcchi, sm. ant. fare rimbocchi: fare una smorfia con le
, sm. ant. fare rimbocchi: fare una smorfia con le labbra in segno
le labbra in segno di disprezzo; fare le boccacce (cfr. bocchi).
della scaletta, il cane tornò a fare uno sbarramento assoluto. cassola, 4-102:
1-83: molte altre cose sono a fare pessime, ed a dire non sono disoneste
gola. -imbolare i cuori: fare innamorare. aretino, iii-153: i
perdere egli [il demonio], facendo fare i furti e gl'imbolii. tommaseo
agenzie turistiche. emanuelli, ii-129: volle fare l'imbonimento del gioiello che stavo per
, 6-226: so già che avrò da fare con gente che vuol imbonire, che
.. il piccolo trucco escogitato per fare i comodi propri al coperto, e
861: 4 imbòno lavoro fatto o da fare per chiusura o ricolmo dei vuoti al
si dette il caso... di fare una cena dove ognuno portasse una vivanda
gregorio dati, 3-112: avemmo a fare nuova riforma d'imborsazione per due borse
[rezasco], 1: si debbia fare una 39: così ordinato questo
v.]: * imboscare ', fare bosco di un terreno ove prima non
in bachicoltura, andare al bosco per fare il bozzolo (con riferimento ai bachi
che i nimici fussino là dentro per fare una imboscata o qualch'altra astuzia di guerra
quello; e questo gioco conviene a lor fare ogni anno, affinché non imboschischino,
tetto è quello proprio che fece fare sant'elena, tutto coperto di piombo e
mettere più pezzi insieme nei cerchioni. fare alberi grossi da vascello, composti di più
. cecchi, 3-1-2: e'mi bisogna fare / come e'ghiotti che imbotton all'
vista. betteioni, i-84: or lascia fare a noi, / ad imbottir la
dell'antico possa mai recarti impedimento a fare di tuo, purché tu sappia fartene
ecc. dossi, 1-i-515: bisogna fare un viaggio per potere sputare, per
. strumento a testa rotonda usato per fare i castoni alle pietre preziose. -anche:
ormai imbozzacchita. 3. tr. fare sfiorire, fare avvizzire. pirandello,
3. tr. fare sfiorire, fare avvizzire. pirandello, 7-727: delle
garzoni, 1-489: il tessitore sappia fare la bosima per imbozima.
della taglia in maniera che venga a fare come due staffe, le quali si adattano
sdarsi, rimettere dell'usato ardore in fare checchessia. 'prima era assiduo al
, senza altra considerazione, gli fa fare [ai pittori] infiniti erroracci,
. se prosciogliesse e cesare li lasciava fare; perché non essendosene imbrattato la rabbia
], tramandarli, rubarli, e fare ogni altra cosa per imbrattarsene le mani
vi tornò, per vedere se potesse fare la simile imbrattatura. caro, 12-iii-115
da te, che s'abbia a fare di quel prezzo di 20 ducati e di
s'io non fossi, non si potrebbero fare gl'imbrati de lo stampare. lubrano
, 6-ii-398: che han egli che fare cotali imbratti colla purezza di quelle voci
soderini, i-571: accostumano i turchi fare una spoltiglia d'acqua salata entro della
voglianla mandare a marito, e vuoile fare le paramenta,... così di
le paramenta,... così di fare le camicie con tante reticelle e spinapesci
(per la coniug.: cfr. fare). ant. trasformare
. imber imbris * pioggia * e fare (v.); cfr. lat
ragione. 3. marin. fare oscillare irregolarmente l'ago della bussola.
turbamento. savonarola, 7-ii-264: voglio fare el pazzo e l'imbriaco: (
7-ii-264: forse che non avete mai veduto fare il pazzo e l'imbriaco? deh
.). darsi un gran da fare, brigare (per conseguire un dato
, ai bracci di un basso pennone. fare a due o più cavi distanti tra
solvere, a capire esattamente o a fare bene per caso o per intuizione fortunata
età. e un buon angelo può fare che si imbrocchi giusto! carducci,
sia possibile, accioché non vengano a fare qualche cattivo effetto, e così sarà compito
avea ada- stato lo re menelao di fare contra di paris cotale imbroccata con la
farebbero meglio ad ire a caccia e a fare all'amore che studiare lettere. svevo
, come i commercianti non sanno fare ancora. -rifl. recipr.
dire quel che egli vorrebbe sapere o non fare quel che gli è imposto, diciamo
viaggio. 9. locuz. fare vimbrogliato: fìngere scaltramente confusione di mente
confusione di mente e dabbenaggine; fare il fìnto tonto. giusti, 4-i-344
callose..., abilissime a fare i nodi, i bei nodi girati,
: / voler far, né saper fare / è un imbroglio da crepare.
) indispettito, contrariato, insoddisfatto; fare il broncio, corrucciarsi.
, legare con giunchi, cioè fare delle piccole legature volanti, specialmente alle
/ o pur felicità l'uomo può fare / delle cose mondane in più d'alcuna
, condito (con strare qualcuno per fargli fare o dire ciò che si imbuggerare,
imbutisco, imbutisci). tecn. fare o rifare, imbusecchiati di filantropia e impomatane
154: se d'un saio si posson fare l'imbusto, le maniche e le
leonardo, 7-ii-167: quello che hai da fare in tal caso... è
in modo da diventare simile 0 fare cosa simile ad altri, seguendone l'esempio
alle nasse. 4. fare una cosa simile a un'altra, riprodurne
in modo da divenire simile o fare cose simili ad altri; che
mesi s'è sparso tanto sangue da fare un lago di sangue di dieci mila
prego, me, cattivo modello. non fare l'imitatore: brutto mestiere. sii
medesimi scultori e pittori, mentre voglion fare una figura, più tosto si contentano
mentre ch'ella volea più altre imitazioni fare, delle quali parea che alcuni si
cintola. benivieni, 126: nel fare questo m'è appunto accaduto quello che
, 1-i-168: e il migliore a fare che biancifìore muoia,... imaginando
propria, il che si sarebbe potuto fare pretestando un rammendo delicato o quant'altro
, 267: puote [il diavolo] fare sognare, imprimendo alcune apparizioni immaginarie e
, che cosa avreb- b'egli a fare per aver l'onore d'esser creduto da
, / sognando negli spazi immaginari / di fare un buco in depositerà. g.
di prezzo, che s'avrebb'a fare e si tralascia di fare, farlo andare
avrebb'a fare e si tralascia di fare, farlo andare a scomputo dello scarso
di render reale l'immaginario, e di fare, benché 'naturam mutare pecunia nescit
la mia imaginazione, che ne convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente. lotario
,... che hai tu a fare colla carne? -persona che
e reale, / del fare omerico / patriarcale. tecchi, 13-16:
168): senza alcuno indugio fatta fare la imagine di cera, la mandò ad
(280): a me converrà fare una imagine di stagno in nome di
una definizione). 3. figur. fare vita grama, ridursi in miseria.
a è necessità prima i-75: fare questo di maginosa risentitezza. fantoni,
, io andava a svegliarlo, per fare insieme quei studi che la sera avanti
della mattina e della sera, che soleva fare immancabilmente alla famiglia, stabilii di farne
e legnaiuoli e arrotini avevano un gran da fare... a fucinare, immanicare
. moravia, 16-85: perché dovremmo fare del male a degli attori così bravi
effetto, e non possono non lo fare. galileo, 3-3-212: non immediatamente che
gli aveva conferiti, minacciandolo di voler fare vendetta della perfidia con la quale, immemore
-ficàre, dal tema di facète * fare '). immensificato (part
figliuolo di dio in terra discendesse a fare questa concordia. 2. figur
emersione de'quali ha giovato assai a fare la navigazione più sicura. algarotti,
, inserire. — anche: fare confluire; iniettare. palladio volgar.
volgar., 5-20: imperò si dee fare che [le pere] s'immezzino
immischiarsi con qualcuno: averci a che fare. salvini, 10-3-248: chi
un animale, di una pianta); fare intristire, far languire. lambruschini
come hanno a andare, non bisognava fare orazione. nannini, 1-31: non
fermo e immobil proponimento e deliberazion di fare o di non fare una cosa.
e deliberazion di fare o di non fare una cosa. tasso, 11-ii-5
14-163: volendosi procurare un'automobile per fare il colpo, fecero irruzione in un garage
immobilizziamo? pochi. -trattenere dal fare qualcosa. cassola, 2-376: ottorino
, e sopraffatto immoderatamente dalla necessità di fare scrivere perpetuamente... per deporre
-figur. avviare alla vita religiosa, fare prendere i voti. goldoni,
di lepri? 3. figur. fare rinuncia di qualcosa a cui si attribuisce
giamboni, 7-95: sogliono i cavalieri fare grande fascio di canne secche, e
ché s'immolava la maestà sua, per fare immolare questo ambasciadore. grazzini, 4-533
, in tutte le cose che hanno da fare, non potere errare. -ant
. -immollare più camicie di sudore: fare molta fatica, lavorare intensamente.
alla presenzia di altrui non è licito fare urina né altra immundizia. ariosto,
sputare nei fiumi o lavare le mani o fare altra cosa immunda, perché religiosissimamente i
libidinosi nella carne, ovvero volontà di fare alcuno peccato. scala del paradiso,
altro è il dire e altro è il fare; motto nato dalla volgare visione della
ingiusto, ma solamente immorale, dovrebbesi ancora fare una simile distinzione, cioè: se
. socelare le scritture de'piati, fare le questioni immortali. giov. cavalcanti,
tiranni. rajberti, 2-171: per fare una statua spropositata sì, ma eccezionalmente
: or che s'avrebb'egli a fare di quest'anima immortale, e incapace
1-94: lo spirito dice ch'è convenevole fare più penitenze,...
e diligenza che fu possibile cominciò a fare gente e largamente dar denari, avendo
, non essendosi mai alcuna mutazione veduta fare in esso. galileo, 1-1-
è, per necessità, costretta ad immutabilmente fare il bene. giordani, iv-55
v.]: 'impaccare', involtare, fare un pacco di una o più cose
* impacchettare, impaccare ', per fare un piego, un pacchetto, non
, iv-125: ho preso il partito di fare buon tratto di strada sulle mie gambe
tr. dial. abborracciare, acciarpare, fare alla forti reti d'accia, /
puoti, 204: 'impacciare ', fare le cose alla grossa, e
potrò anch'io affibbiarmi la giornea e fare il 1 nos quoque 'impacchiucando cartacce.
contrastavano a quello che elio aveva a fare. -rifl. rimpinzarsi (di
nastagio, non t'impacciare, lascia fare a'cani e a me quello che
muratori... dispiaceva che volendo fare, com'ei diceva, dell'aldo e
chi s'impaccia / e non sa fare. proverbi toscani, 65: simili
dante giovinetto del suo sogno vero volle fare, con suoi versi alquanto impacciati,
la donna. e di tutti insieme fo fare un privilegio, per meno impaccio e
ferd. martini, 5-83: bisognava fare un giornale: scritto con brio, scritto
impaccio, / geva mia cara, e fare il pan più bello, / lasciato
cavalca, 9-181: altro frutto dee fare chi è chiamato e posto in istato
parabosco, 4-38: incominciate pure a fare il testamento: usciamo ormai di questo
-dare, donare, procurare, recare, fare, portare, mettere impaccio: ingombrare
, prendersi una briga; darsi da fare, preoccuparsi. cavalca, 20-61:
. gabiani, 44: voi tu fare a mio senno? attendi a'fatti tuoi
'), quanto chi, messosi a fare o a dire, s'impaccia
.: la questione sta nello spingerli a fare, e poi tentare che i buoni
potere. 4. per estens. fare oggetto di esclusiva attenzione, accaparrarsi (
albizzi, 1-6: minacciavano tali acquisti di fare inondare ed impadulire delle terre scoperte ed
delle copie separate dei dialoghi lo potrai fare nello stesso modo, mutando solamente la
norina, ci sono mille cose da fare. non starmi costì impalata, per favore
, dicesi degli alberi, e vale fare, formare il palco, cioè l'ordine
. termine del giuoco del biliardo. fare che la palla dell'avversario non possa
su quel volume, -cosa da fare impallidire le stelle: straordinaria, eccezionale
santissima cosa. 2. locuz. fare vimpalmaménto: scambiarsi la promessa di matrimonio
e un fiasco di vin bianco per fare un bel desco molle quando gli sposi
: impalmato avevi la tua fede di fare per me quello stesso che fatto avresti
andavano ad attingere acqua alla fontana per fare il bucato e tali altri servigietti di fantesche
: la pittura pare cosa miraculosa a fare parere palpabile le cose impalpabile, rilevate
impalpabile azzurro, lo attraevano tanto da dover fare uno sforzo sovrumano verso la terra per
v.]: * impanare ', fare, formare il pane o la spirale
. comportarsi arrogantemente, darsi arie, fare il prepotente. bocchelli, 18-i-44:
-fare impegolare in una relazione sentimentale; fare unire in matrimonio. tozzi, vii-444
: parti che l'abbia saputo tanto fare, che la l'ha fatto impaniare:
impaniato l'uscio, e vassene a fare altro. allegri, 257: in mezzo
di tela, di carta o cartone; fare l'impannata. carteggio inedito di artisti
in riva. 2. acquistare, fare propria una serie di nozioni e cognizioni
considera per impararne egli le regole di fare altre statue belle. bellori, ii-i
e 'l corpo languidi, imparandogli il mal fare. l. pascoli, i-171:
le imparava. saba, 239: fare in te una madonna / d'una scaltra
, tutti li luochi dove si può fare alto a fare tutte le caccie de roma
luochi dove si può fare alto a fare tutte le caccie de roma. ruscelli,
disse cristo: imparate da me a fare miracoli, né a governare il mondo,
prov. — a far s'impara a fare; facendo s'impara: le arti
/ ch'a far s'impara a fare. -chi va con lo zoppo impara
primi lavori di maglia che si fanno fare alle bambine, per esercizio di imparare
improntitudine, ma della vostra illusione di fare, di creare. 2.
né il poeta senza il suono può fare i versi, né l'oratore,
il poggio intorno del tempio si debbano fare sotto le base delle colonne li scarnili
7. locuz. gettare impari: fare, nel gioco dei dadi, un
de roberto, 6-226: augusta che voleva fare la forte, che voleva sostenere l'
fermai un momento guardandola e non potei fare a meno di ammirare la sua impassibilità.
burro o olio, ecc.) per fare il pane e la pasta.
impasta. messisbugo, lxvi-1-288: a fare dieci sfoglia- tini, osserverai l'ordine
del grano ottimo pane, et a volerlo fare eccellentissimo cerchisi oltre ad avere la buona
farei un bello impastare. -ant. fare un amalgama, una lega di metalli.
. 5. per estens. fare, formare servendosi di una pasta o
fogazzaro, 2-91: ha ben altro a fare il vostro amor del prossimo che impastare
-mescolare insieme cose eterogenee. -anche: fare confusione, scambiare una cosa per un'altra
ombra. magalotti, 9-1-254: vorrei fare una feluca di calambucco, la vorrei fare
fare una feluca di calambucco, la vorrei fare spalmare di sugna d'ortolani impastata con
un linguaggio particolare,... per fare ammirar la freschezza e la vaghezza del
n. franco, 6-65: si credono fare una gran pruova quegli che tutto dì
tanti tormini al lor cuore, con fare spezialmente al solo udirli tremar l'anima
mescolare, manipolare gli ingredienti necessari per fare un pasticcio. -per estens.:
comprendere la terza parte della farina da fare il pane, e nell'inverno la
del vostro [stile] sente del fare de'migliori, e singolarmente di orazio.
1-xxix-324: parvi egli di poter mai fare cosa che vaglia, se approvate quelle leggi
. figur. impedito, trattenuto (dal fare qualcosa). redi, 16-ix-401:
pronom. { impàtrio). fare ritorno in patria; rim
253: basta ch'io vi ho a fare una frotta d'inchini, e l'
195: sto con desiderio grande di poter fare io questo officio presenzialmente assai presto,
spaventarlo tanto da indurlo a desistere dal fare qualcosa. maestro alberto, i-119
il persistere nel- l'impazientante fatica di fare, disfare e rifare. impazientare
era un anno vertente, seppe tanto ben fare, che dando ad intendere al marito
ragione; agire dissennatamente, farneticare, fare o dire stravaganze. cavalca,
55: io giurarci che costui ha da fare andare a casa del demonio questo poverello
, ansia tormentosa; intenso desiderio di fare, sapere, conoscere, ecc.
questo, non l'ho scritto per non fare impazzar le lettere ch'io le mandassi
162: sapeva meglio l'arte da fare impazzare un uomo, che qual si
piatto dolce. nell'uovo sbattuto per fare il cordiale si mette un po'd'agro
. locuz. -cosa da impazzare o da fare impazzare: che reca fastidio o dolore
accademici mie'cari elle son cose da fare impazzare e non fo celia. -essere
. fagiuoli, 1-6-189: vo'lasciarvi fare e disfare, non vo'impazzar co'
, sa? anch'io lo saprei fare, ma è di troppo impazzimento. cassola
ha detto: tu laide sei nata per fare impazzire gli uomini. -con riferimento
celermente a bordo con notizie tali da fare impazzire uomini assai meno esaltati di noi
3. folleggiare, divertirsi; fare pazzie, scalmanarsi. giuglaris, 1-386
, 2-i-402: bisogna... fare impazzire la propria generosità eroica.
8. tr. raro. fare diventare pazzo. -di animali: fare
fare diventare pazzo. -di animali: fare inferocire, fare imbizzarrire. dino da
. -di animali: fare inferocire, fare imbizzarrire. dino da firenze [tommaseo
mio bel putto; ho altro da fare che impeciarmi le sottane con te.
empedementa / de corrotto che voi fare. ristoro, xxviii-1005: queste
ch'adiviene, sì che non si puote fare quello che si dee fare. fra
si puote fare quello che si dee fare. fra giordano, 5-74: [i
da alcuni giorni, ma ho avuto che fare, ed ho sempre avuto verso l'
tentato di parlare di renzo, di fare il suo nome,... sempre
suo fermo proponimento del non tornare a fare porto a pisa. consolato del mare
non può egli [il medico] fare, che ti possa torre tutti i difetti
difetti che hai e che ti possa fare salvo di tutti gli impedimenti. dante,
. 8. locuz. -dare, fare, frapporre, generare, mettere,
recare fastidio, molestia, danneggiare; fare opposizione, resistenza. lacopone, 60-21
.. possa impedire, overo impedimento fare che in ditta corte de'mercadanti contra
molti impedimenti, e così non potrebbe fare l'officio suo. boccaccio, dee.
sicuro, voi potreste ricevere impedimento e fare a noi grandissimo danno. guicciardini,
impedimento alla chiesa di dio, a fare rovinare, a fare percuotere altrui il
di dio, a fare rovinare, a fare percuotere altrui il piede e farlo cadere
: per potere più espeditamente questo giuoco fare, si spogliavano ignudi, acciocché i vestimenti
. (impedisco, impedisci). fare in modo che un'azione non si
fatto avvenga; proibire, vietare; fare in modo che un fine non si
quella del mare, ben si può fare sì bene, ché 'l salsume non impedisce
sempre a ogni atto che s'avesse a fare costì, dove s'abbi a intervenire
spinge il suo cuore? 2. fare in modo o essere causa che una persona
trascurò quelle cautele che non gl'impedissero di fare il suo dovere. [ediz.
il fondo del canale? 12. fare in modo che qualcosa non giunga a
. co'suoi catalani si mise a fare guerra guerriata a messer carlo, andandogli
: quantunque necessari sieno 1 cavalli a fare scoperte, correre il paese, tribolare il
guerra egli [machiavelli] sostenne volersi fare nelle fanterie. botta, 5-392: gl'
luogo a qualcuno: tenerlo lontano, fare in modo che non possa giungervi o
impedita dalle finestre, non si potè fare istorie. bàldelli, 5-6- 317
era minore la vigilanza dei difensori nel fare ogni sforzo per rendere inutili o impedite
e da inopia e povertà condotto, fare così fatto impegnamento. siri, v-2-197:
1-42 (i-497): ebbe modo di fare che ella fosse contenta di ridursi con
per riuscire; sforzarsi, darsi da fare. — anche in senso attenuato:
risolvere a disbrigarsi di ciò che hanno a fare. -preso in pegno.
soddisfare a sua beatitudine mi sforzo di fare ogni opera per distornarla; ma non so
amico, né altro... posso fare per v. riverenza. pea,
conto loro, si guarderebbero bene dal fare un torto alla sgrellina. -non
cose le quali non ho intenzione di fare: e lo argumenti da quella sincerità,
impellegrinarsi rimpatriandosi, che molto lo suol fare in questi giorni di quaresima.
il suo volto impenetrabile come avrebbe potuto fare la più imperturbata dissimulazione. d'annunzio
essere impenitente; rifiuto di pentirsi e fare ammenda dei propri peccati; persistenza ostinata
che non è disposto a pentirsi, a fare ammenda pur di corna impennacchiare. soffici,
: questa forteza l'avea impensa da fare a similitudine de costantinopoli. cantari,
che l'artigiano governatore della compagnia suol fare la domenica impensatamente ai suoi fratelli. misasi
vino, così acconciato, più operativo a fare addormentare chi ne bevesse. guerrazzi,
. soderini, iii-418: si costuma di fare il pane impepato con mescuglio di zuccata
lo fato di gostantinopoli, e falò fare lo 'mperadero del detto luogo. =
col 'decreto 'si comandava di fare o di prestar qualche cosa; coll'
modo assoluto che il mandante non lascia fare o chiede, ma proprio comanda.
pena de scomune- gaxone che no deipae fare cum l'emperatore alcuna zura u compagnia
: si arrestava ad ogni tratto per fare un largo gesto imperatorio sopra tutte le
, 1034: né può altro la riflessione fare che unir la luce e manifestarne il
: e sentirai lo imperché. — fare vimperché: dare motivo, occasione;
l'ambasada, la quale se dé fare al sancto papa, noe è-ne alcuno
: imperciò ch'io sento ancora a fare / a te ogni servigio molto presto,
critico su quella, ch'ei pur voleva fare. d'annunzio, iv-1-263: quest'
imperfetto e... mi resta a fare di molti beni che ancora non ho
digeriscono. castelli, 2-8: noi possiamo fare di queste macchine, ma, come
nella nostra lingua si vorranno da noi fare dei metri antichi, non d'altro
l'azione, essendosi già cominciata a fare, si lasciò imperfetta, i latini lo
non solamente quello il quale muoia senza fare testamento alcuno, ma ancor quello il
l'imperfezzioni del marino, ma di fare a'semplici una superba apparenza di se
montano, 320: ci mettemmo a fare del nazionalismo imperialista e coloniale proprio quando
confini. 7. locuz. fare dell'imperioso: assumere un atteggiamento dispotico
le conoscenze o la pratica necessaria per fare qualcosa; non informato, ignaro; ignorante
, nell'espletare un compito, nel fare o nel maneggiare un oggetto; incapacità
dichiari solamente della permutazione che si può fare di certi voti che ànno materia impermutabile
. varchi, 7-551: se vogliamo fare 's'estima 'impersonale diremo che chi
segneri, ii-480: che volete voi fare d'un cervel duro, inflessibile,
si scelga impertanto, quando si vorrà fare quest'esperienza, l'ora della mattina in
poeti et a'componitori che non deono fare nelle loro opere digressioni impertinenti alla materia
fiorenza / voler di nuovo una bottega fare! / non si potea pensare / luogo
xxiii-140: eppure l'impertinentissimo inglese lascia fare, e non si rivolta contro un uomo
le cattedre, e l'aver che fare con una scolaresca sempre impertinente, non
de'goffi sali e impertinenze vili, / fare maménte), avv. ant
« ò domandato a tante di fare all'amore, ma non mi volevano
dibattersi con violenza, diventare furioso: fare un gran fracasso, impazzire, urlare
per sostenere il loro primo impeto e fare i primi loro colpi irriti, mandorono
c. battoli, 1-59: a fare una opera... son buone [
-assol.: muovere all'attacco, fare un'azione offensiva. giuseppe flavio volgar
giustificazione del valore, la quale si deve fare dall'impetrante piscatore,...
mezzani in tra dio e li uomini fare, che dalli uomini portino li desiderii
voi un tal signore? cosa possa fare di codesta volontà impetuosa, di codesta imperturbata
in guisa erano a questo modo di fare essi e i cavalli esercitati, che i
. rosmini, xxvii-367: la difficoltà di fare il bene... nasce da
e sottoposti all'arte del legname possino fare palchi murati e tetti impianellati e senza
di artisti, i-569: sieno tenuti fare e racconciare i detti tetti..
, per istabilirlo solidamente, ho dovuto fare dei passi che hanno offeso
. comisso, 5-243: aveva fatto fare per loro la cucina economica, e tutti
poveri soldati che non hanno capitali da fare un buon impianto, è come dar
). cattaneo, iv-1-171: vorrei fare un impianto [dell'opera] onorevole
malata o ferita. - anche: fare un impiastro. crescenzi volgar.,
. ne so più tosto impiastrare che fare alcuno, quando me ne viene appetito.
: le quali cose io ho veduto fare a certi pittori, anzi impia- stratori
poco che la gente sembrava riguardarsi da fare un movimento e pronunciare una parola,
e nella corteccia insieme: o di fare lo innesto con impiastro. crescenzi volgar
in questo tempo [nel luglio] fare impiastro, cioè il nesto così appellato.
varchi, 8-2-213: il vero modo di fare non gl'impiastri, ma le
11. prov. chi cerca fare impiastro, sa dove lo vuol porre
proverbi toscani, 45: chi cerca fare impiastro, sa dove 10 vuol
la malignità e la calunnia si può fare apparire colpevole anche la più innocente delle
. fanzini, iii-452: non mi fare l'aristocratico perché porti la cravattina impiccata
rimproverava di non volergli bene, di fare ogni cosa a modo suo: balli,
dio in ciò, che 'l vogliono fare impiccatore e guastatore di uomini. d'
(194): quando s'ha che fare con persone tali, bisogna aver più
v-2-210: la pregherei anche di voler fare impiccolire il legno, o di sopra o
occhi. 2. figur. fare apparire di minore importanza o gravità;
quel frate... con quel suo fare di gatta morta, e con quelle
piccolo; restringere. -anche: fare apparire piccolo o più piccolo (con
d'incanto. 2. figur. fare apparire di minore importanza o gravità;
v'impiccolivate voi stessi; poi volevate fare i gradassi. periodici popolari, ii-495:
225: usano li religiosi di far fare prima il noviziato, e poi,
. -in partic.: assumere o fare assumere per una determinata occupazione o lavoro
. di maggiore utilità per la patria potranno fare coloro che alle lettere s'impiegano,
le chiarine quello che lei stava per fare. cassola, 2-70: non andrebbe
noi cosi teneri, che non vogliamo fare qualche sforzo discreto, qualche generoso impiego
fusseno stati [li pensier] vani a fare impietrare la tua mente, come l'
giacomini, i-n-2-277: sentendo... fare dentro di sé... tanto
amorosa pania qualche ingenuo zitello, lasciate fare a lei a comprometterlo ben bene.
incominciare. palamedès, 67: potiano fare sì grande cavallaria, convelli la 'mpigliasseno
per alcuni mesi da vienna lo lasciarono fare, e si lasciò che si impigliasse
con punta di coltellino o d'agugiello fare un frego sopra lo detto oro: e
impinguare, tr. (impinguo). fare ingrassare, rendere pingue. - in
miracoli de'numi pagani. -ant. fare apparire più importante, esagerare. ariosto
, / per veder che difesa saprie'fare; / e dovesse lanciare / a me
, 15 (261): a voler fare a modo suo, e impiparsi
che infila perline di vetro colorato per fare collane o altri monili.
un baco infratito che non possa più fare il bozzolo. infrattanto (ant
v-107: attendeva infrattanto il viceré a fare mine a frusolone. siri, 1-i-57
. { infralisco, infralisci). non fare il bozzolo, invacchire (i bachi
. bestie non sono, perché sanno fare i lor fatti, infregiando un papa
mestiere e l'arte nostra / è fare infrescatoi, tazze e bicchieri. cellini
nostra..., ma di fare cadere madama ant [onia] e li
l'una con l'altra, ma lasci fare il suo effetto a quelle della prima
b. davanzali, 10-1-15: egli voleva fare il male, e non si scoprire
un peso tirato o strascinato non può fare il suo corso. 2.
'infunghirsi ', prendere stizza. 'fare infunghire ', fare stizzire; come
stizza. 'fare infunghire ', fare stizzire; come dicesi 'la muffa al
, muoia il tiranno. -mettersi a fare qualcosa con grande fervore, dedicarvisi con
più volte replicata, s'usa di fare come si fa quello delle rose, percioché
altre, in una cotale infusione, viddi fare un piccolo errore, il quale era
: e io? che potrei 10 fare?... mettermi al servigio d'
mazzini, 23-316: lunedì, se posso fare una scappata da loro, cerco ingabbiarli
riposto in loco che non se li può fare offesa, e tira più di
detta battaglia per grande sagacità, per fare partire lo re carlo di talia.
delli miei re, se vorrete cotesto fare. caro, 9-80: quel ch'era
le altre cose dette di sopra, fare progressi meravigliosi da per noi soli.
giovani contra i vecchi, con voler fare i saccenti. g. g. belli
dicreto quello che noi siam tenuti a fare, perché mai tu non ti lassi
lor esser ingannate: / non può fare a amor riparo, / se non gente
ostrighe, ordinati e apprestati a ciò fare, non altrimenti che usino quelli che
spesse volte la prudenza e c'inducono a fare quello che non ci credemo di fare
fare quello che non ci credemo di fare. loredano, 2-i-38: riputai favole
, il cammino, ecc. ', fare che paia più breve col discorrere,
b. segni, 209: credette nel fare quella azione giovare sommamente alla patria sua
over rubate, se non le sa fare, più facilmente assai. 8
si trovò ingannato della speranza concetta di fare un moto nel regno d'italia.
l'incantatore si truova ingannato, più nel fare incantagioni persevera, accompagnato sempre da la
, ove voi mi vogliate di speziai grazia fare
cristiane, come se'stato ardito di fare simulazione e inganno del santissimo sagramento?
, ed altri ornati di un bellissimo fare, e che ha saputo dipingere in
2-120: 'fallire'... pigliasi per fare errore ed inganno e pecca, da
usare, tendere, fabbricare inganni: fare intrighi, imbrogli, raggiri; tendere
70): avendo tra gli altri a fare co'borgognoni, uomini pieni d'inganni
pensato come la doviamo ingarbare, per fare che quel povero giovane innamorato ottenga l'
le cose d'italia a fine di fare i fatti suoi. casti, vi-49:
tutte le cose che aveva a fare, e di lui spesse volte si diceva
s'ingarzabelliscono, come se avessino a fare od un sonetto od una canzone od
: astuzia è essere scaltrito di sapere fare il male, ingegnarsi ed assuttigliarsi di farlo
forti e exercitati si spogliavano e ingegnavosi fare tal presa l'uno de l'altro
guittone, xxvii-29: ingegnaime manto / in fare me ed altrui saccente e forte /
di rappiccarsi. 2. fare del proprio meglio, fare il possibile,
2. fare del proprio meglio, fare il possibile, darsi da fare (
, fare il possibile, darsi da fare (in vista di un determinato fine,
19: s'era ingegnata tanto da fare qualche risparmio. borgese, 1-380: «
locuz. ingegnarsene: far di tutto, fare il possibile, mettersi d'impegno.
cini, 1-28: crederrei fusse bene fare per il primo intermedio venire o di
o la disciplina senza ingegno non può fare perfetto artefice. pulci, 1-5: diceva
lo 'ngegno che è nella rondine a fare il nido che 'l fanno al coperto,
dà lor forza, e di mal fare ingegno. domenichi [plinio], 10-3
dell'uomo la carità, che di fare eccedere l'uomo in disordinato fervore e
, ma i maestri che ne posson fare. cesari, 1-1-123: certe anime rie
: incontanente pensò in suo cuore di fare uno ingigno, collo quale elli potesse andare
: agire, operare, darsi da fare responsabilmente. f. negri, 1-207
. gozzi, i-2-148: avendo a fare con un pecoraio, seppe ingegnosamente accomodarsi
calmeta, 11: non lo può fare [il poeta] se non chi
qual è corrente fiume, e fece fare un ponte molto ingegnoso. giraldi cinzio,
, i-238: [arnolfo] fece fare archi da pilastro a pilastro, e sopra
machiavelli, 1-iii-953: lo avvertiva a fare ogni cosa per non ingelosire e'viniziani
, 1-54: il visconte ingelosito mandò a fare richiedere degli amici di messer giovanni.
la natura de'pianeti nell'arte sua in fare inclinati li ingenerati alla disposizione di quello
: aggiungerò le verissime scuse del da fare grande, ingente, spaventevole.
ingenuissima confessione del nostro ordinario modo di fare. parini, giorno, ii-160:
stata intenzione del suo nobilissimo autore di fare un confronto fra i costumi naturali e
affatto soggettivo, per difendere questo suo fare scrisse il saggio sulla poesia « ingenua
amorosa pania qualche ingenuo zitello, lasciate fare a lei a comprometterlo ben bene. moretti
molière. 12. locuz. fare vingenuo: fingersi interessatamente estraneo a un
fino a quel segno che giudicai di poter fare senza ingerirli sospetto di aver commissione di
.. niente niente ingerirsi nel mal fare altrui. giannone, 1-ii-119: devono i
scopo; impegnarsi, brigare, darsi da fare. savonarola, 7-ii-86: poteria essere
relazioni, trattare, aver a che fare (con una persona). caro
degl'ingesuati... gli fece fare in un muro del primo chiostro una natività
. inghinare, tr. marin. fare un'inghinatura. dizionario di marina,
dizionario di marina, 362: 'inghinare', fare una o più forti legature, a
lo patrone tuto 'l dì atese ad fare... inghindare et aparechiare essa nave
siano venti cittadini che abbino autorità di fare la signoria; ed essendo necessario che l'
a inghirlandarsi di fiori campestri, a fare salti scomposti sull'aia co'villanella pirandello,
rocca, nel mezo, si doveria fare un maschio,... sopra 'l
larga. 3. figur. fare atto di ossequio, di adorazione;
4. tr. mettere, fare cadere qualcuno in ginocchio. anguillara,
raffrenerai il corso della acqua, con fare che ella la cannella si vadia piegando
piegata. vasari, ii-501: nel fare le due finestre inginocchiate, le quali
. papini, iii-609: gli fece fare... le gelosie di rame traforato
tal bisogno. vasari, i-89: fece fare un mulinello a braccia con un manico
giugnendosi con la seconda, e 'l volere fare presto e non potere, lo
il ritratto], lo vo'poi fare tutto ingioiellare d'intorno per regalarlo alltsabella.
ingiovanisce. 3. tr. fare ringiovanire. - anche al figur.
, d'una semplice 'tutto fare ', stupiva forse all'ingiro.
4. marin. ant. fare legature volanti con giunchi (in partic
mastro di posta a poggibonzi ella può fare recapitare la lettera, coll'ingiungergli che
sola restava a dire, per non fare ingiuria a dioneo, incominciò. s.
, per vedere se possono per fianco fare alcuna ingiuria alli avversari. trissino,
quattrocentesco. 5. locuz. fare ingiuria al vero: dire cosa manifestamente
simil mal modo, ei possa ciò fare senza suo disonore: ch'è quanto
ripugnanza assai ingiustificata, e non sapeva come fare a pararsi dalle sue effusioni.
di firenze, 1-137: ingiustizia è fare le grandi e grosse ruberie, come
paga con usura. — fare, commettere ingiustizia o un'ingiustizia:
. incomincia a divenire crudele e a fare opere ingiuste. cellini, 869: a
inglese. -far l'inglese: fare l'indifferente; fingere di non capire
indifferente; fingere di non capire, fare lo gnorri. baldini, 14-252
. -sembrare un lord inglese, fare il milord inglese: darsi delle arie
]: 4 pare un lord inglese, fare il milord inglese ': anche il
ducati,... pigliò carico di fare il possibile, per trarre il duca
uomini più benemeriti. 4. fare sprofondare, sommergere (in un abisso,
5. accogliere in sé, fare proprio, assimilare, recepire.
ingoiar tanta cosa, / chi già fare non osa / conviti, né presenti,
. 8. tr. letter. fare entrare, mettere al riparo in un
in un golfo; dirigere, volgere, fare avanzare nel mare (una nave)
della baronata. 10. fare indossare, infagottare (in un abito)
... che non aveva avvertito di fare disarborare la turca insegna. pananti,
bocconi. bocchelli, 1-iii-464: doveva fare un grosso sforzo per ingollare la piccante vivanda
mano. 2. figur. fare sprofondare, fare inabissare, sommergere.
2. figur. fare sprofondare, fare inabissare, sommergere. fazio,
, iv-327: quando un si pone a fare un tal mestiero, /..
, i francesi subito si ingolosirono di fare un 'dejuné'col belgio. 2
grava, convengo a forza ritenermi di fare ora questo disideratissimo viaggio. ariosto,
e le metterà nelle viscere una smania di fare ricerche e di trovare novità. cesarotti
9. locuz. - dare o fare ingombro; essere, servire d'ingombro
. battoli, 2-1-137: da non poter fare niuno ingombero al celabro. -d'
in gola. 2. fare scanalature. = denom. da gorbia1
che arrogantemente per vitto- vaglia o per fare ignobil preda, esso commandò che per
affamato, ma come temperato uomo dee fare. michelstaedter, 408: come se
omini, a queste ribalde lo'vorrei fare quello che e'meritano, perché il loro
balisarda ingordo / il taglio avea di fare all'arme oltraggio. anguillara, 2-247:
vi fu chi si prese licenza di fare il tutto alla peggio, correndo ingorda
, lettore, se messer mastino seppe fare saviamente vendetta della guerra e ingiuria ricevuta
, a guisa che si vederebbe fare nel piano ad un'acqua ingorgata che per
[i piccioni] se ne vanno a fare la siesta all'ombra...
tr. (ingótto). ant. fare ammalare di gotta. g
intr. { ingòtto). ant. fare groppo, restare bloccato.
città,... gli conveniva fare una nuova scuola di pazienza e di sommissione
1-457: un caporalino smilzo sta per fare una proposta, ma s'ingozza,
. strumento usato dai falegnami per fare scanalature. = voce di area
. biringuccio, 1-153: a volere fare di quella [polvere] delle artigliane
: lui diceva che nessun pittore sapeva fare l'uva e le mele ingranate come facevo
fotografia del nonno dalla quale aveva fatto fare un ingrandimento. pratolini, 3-116:
e una mezza torre, fino a fare nel '700 questo lunghissimo fabbricato con torrette
e non negri, l'occasione di fare un passo che fosse un vero passo
guardate, signor mio, a non mi fare ingrandire, col scrivermi dell'autorità ed
ogni parte, e questo bastò per fare rimanere le persone trasecolate e mutole;
il publico che non fussono constretti a fare le imprese con tributi della città.
2-107: uno scrittore... deve fare in modo che ogni pagina d'un
, 1-26: un'altra cameretta si vuol fare per li tordi, li quali per
sono mirabile le noci d'india a fare ingrassare i magri. soderini, iii-16
a forza di cercarne, e di voler fare andar le cose a modo suo:
uova e certe altre cose, e facevane fare vivande in più maniere, le quali
, ingratamente obliato, e aveva voluto fare di bouvard un allievo destinato a rivendicare il
la roba e la vita, senza fare ingratissimamente menzione alcuna de'soldati. ammirato,
sacchetto. 2. graticcio per fare seccare la frutta o stagionare i formaggi
lor esser ingannate: / non può fare a amor riparo, / se non gente
12. locuz. -essere ingrato a fare o di fare qualcosa: esitarvi,
locuz. -essere ingrato a fare o di fare qualcosa: esitarvi, riluttarvi.
. massaia, viii-81: avendosi da fare con soldati, e per giunta turchi
ingraziarsi i migliori elettori... deve fare un giro di casa in casa,
massaia, iii-82: il modo di fare... la birra, varia secondo
lo peccato ch'elli li aveva fatto fare. bencivenni, 4-40: elli [il
gesto largo e sicuro come aveva visto fare a sua madre. cassola, 6-51:
un legiadro motto, ma volendo poi fare 'pratorum risus ', con ingropparvi quelle
, come le mie fattemi da voi fare in venezia. le lunghe non sono qui
bottari, 5-83: per apprendere a fare un edifizio stabile ci vuol la pratica,
. per estens. arricchire di acque, fare aumentare di livello (un fiume)
egli esista. 6. fare aumentare di entità (un capitale, una
cavaliere fu turbato, e cominciò a fare strano sembiante ed ingrossò contro all'amico suo
ingrossa su, e risponde di voler fare e dire, s'usa: 'egli
. vidono ingrossato lo badalucco, feciono fare alcuna spianata... e andarono
g. bentivoglio, i-126: si può fare un conto all'ingrosso che tutta l'
le paurose e scure ciglia, da fare ranuvolare il tempo e tremare la terra.
con la particella pronom. disus. fare il muso; mettere il broncio
cipresso solitario e ingrugnato che sta a fare da sentinella. baldini, 9-114:
. tr. raro. rendere grullo, fare ammattire. = denom. da grullo
l'anello, come è costume di fare, et ivi inguadiatola, dero licenzia
s. v.]: 'inguidalescare', fare de'guidaleschi domenichi [plinio], 26-9
: si guarda attorno senza sapere che fare del proprio corpo appesantito oltre misura dal