con un ago che funziona da elettrodo per fare agire l'elettricità in profondità; galvanopuntura
sulla kirunavaara quel che l'elettrotecnica sa fare. piovene, 5-223: si tratta d'
delle viscere. lastri, 1-4-172: per fare i fichi secchi bianchi mondi, si
, altre bagatelle, che le si vogliano fare schiave? documenti di storia italiana
fortezza, tu non ti metti a fare cosa alcuna, per la quale tu paia
i-196: l'ingiuria si cerca di fare con inganno: si puote fare in
di fare con inganno: si puote fare in due specie di persona; l'una
il tuo servo ha avuto fidanza di fare questa preghiera dinanzi a te.
292: teco a fidanza si può fare, / e ridere e burlare / e
sorprenderla, parendomi più sano consiglio il fare a fidanza coll'amico lontano che col
nella nuova disposizione d'animo, volle fare a fidanza con se stesso. non temeva
/... / non m'auso fare a la porta: / sono confusa
comodità. cicognani, 1-205: che vorresti fare? mandar all'aria il fidanzamento?
svevo, 6-408: guai aver da fare con un medico. ora che lo
mi fida che tu non mi voglia fare qualche inganno? ». allora balante
svevo, 6-77: non hai da fare contratti come me, che talvolta ascendono
opinioni, approvare quello che fa; fare assegnamento sulla sua benevolenza e protezione;
, si diruppono quasi tutti a mal fare. grazzini, 4-284: sì, fido
il brando de cui parlo, fece fare, / di tal metallo e tal temperatura
dichiarativa). sperare, confidare, fare sicuro affidamento (nella riuscita di un'impresa
fidatissimi compagni, li quali a quello che fare intendeva richiesti aveva. valerio massimo volgar
sentir l'avvilimento di ciò che stava per fare, affliggeva quei pochi fidati che andavano
altri assume l'obbligo di dare o fare qualche cosa per un altro, se
1-438: così dunque s'ha a fare snervando li avversari della lor possa con
, condusse il prete in casa a fare i sui piaceri. giordani, iii-100:
, può dar loro la forza di fare un enorme fido ai porti americani.
asse gnamento che si può fare sulla sincerità, sulla lealtà,
ingegnoso galileo s'avrebbe un dì sapute fare. giordani, ii-8: né dagli sfortunati
, 1-13-2-78: quando in effetto si voglia fare la traslazione a comodo di un'altra
al cane la fiera: darsi da fare affinché non siano gli altri a trarre
del re cristianissimo, come si usa fare; con la speranza del dono di
compra a una fiera special- mente per fare un regalo (per lo più nelle locuz
, 162: sapeva meglio l'arte di fare impazzare un uomo, che qual si
2. con gesto energico, con fare minaccioso; risolutamente, decisamente.
, / ch'i'non so che mi fare! / sì son or combattuto feramente
reza toma pietanza; / ben lo pò fare amor, ch'ell'è su'usanza
/ dunque in corte di roma si usa fare / su gli stomachi altrui la mercanzia
sulle sue, non bisognosa da fare ». brancati, 4-174: quando un
pensando di navicare, e'comincia di fare il suo viaggio per le fiere onde del
una maniera sola, ch'è in fare un corpo nudo muscoloso e ricercato, con
. vasari, ii-93: arebbe voluto fare un bianco che fusse stato più fiero della
è la fieveleza, non so donne me fare. bibbia volgar., x-73:
: il povero rucellai non sapeva nemmanco fare i versi, i quali tutti sono
fu interdetto nelle cene romane, per fare ostacolo all'avidità della gola, che
lor dimandano far la scarpa, overo fare il figadetto, ridendo fra loro e
-figur. commuovere, turbare tammo; fare innamorare. ariosto, 35-1:
intorno, e non sa che si fare, / poi che l'ali non ha
le facce da pipparoli, che volevano fare i malandri. -figlio di puttana
e m'ha detto che cred'anco fare / opera tal, che se vorrà tor
parte guelfa; e l'altro in fare trattato e divisione tra'cittadini e contra il
praticante. compagni, 3-23: pensarono fare uno imperadore, uomo che fusse giusto
congiungere con la pittura l'arte del fare i vasi, cioè l'arte figulina.
di più o meno quantità di foglie per fare ombra, come s'è detto,
beati spiriti nel pianeto love cantare e fare varie figure di sé,...
lui pensando l'anima fervente / niente fare si considerava. rosa, 65: l'
lungo. alvaro, 7-236: pensava di fare l'attrice, e sarebbe stata una
ha pure il matto, cosa deve fare? alvaro, 2-32: si distribuirono te
bruciata di notte? sono figure da far fare? -apparenza, impressione, effetto che
. goldoni, viii-751: cosa vuol fare una contadina di quel ventaglio? oh
-fare buona, bella figura', fare brutta, cattiva, meschina, triste
meschina, triste, magra figura', fare una figura barbina: comportarsi o comparire
entrata mi porrebbe in grado di maggiormente fare quel che si dice nel mondo buona figura
civiltà, tu mi hai anche fatto fare una trista figura. carducci, ii-19-182:
boccone solo, e poi ti farebbe anche fare delle figure barbine. landolfi, 3-23
mutande com'era. -far fare figura a qualcosa: metterla in risalto,
cicognani, 3-22: che figura fa fare alla roba! basta che si metta
-fare figura: apparire bene, fare un bell'effetto, suscitare ammirazione;
10 ridotto! io sono stanco di più fare la figura di boia. voglio salvarti
: apparire bene, suscitare ammirazione, fare una comparsa adeguata alle circostanze (con
vocabolo è modesto senza affettazione e può fare la sua figura in mezzo alla falsa umiltà
ho trovato quello che mi mancava per fare anch'io la mia amata figura e
. -fare poca figura; non fare figura: avere poca o nessuna importanza
doppia di figura o di figure: fare un inganno a due persone a un tempo
per 100 quanti serafini fanno; bisogna fare come qui sotto. allegri, 75:
figure, figurette, figuraccie e figuroni fanno fare agli uomini, a l'arme,
-fare una figurona, un figurone: fare una splendida figura. pirandello,
strade perché lui, a roma, potesse fare un figurone. -peggior. figuràccia'
(per lo più nella locuz. fare una figuraccia). -fare una figuraccia
, 585: io mi messi a fare un modelletto dell'altezza di circa d'
notare; riuscire, aver successo; fare bella figura, adattarsi perfettamente. lanzi
ripeto che non c'è nulla da fare. — spiccare, risaltare.
zia erano semplici, ma deliziosi: per fare festa al bambino ella aveva tirato fuori
, cerimonioso e sputasentenze, nessuno poteva fare il piacer suo senz'essere recriminato in
tutte le file tese, per farvelo fare segretamente da altri. 10.
fatiche, e, se tu le lasci fare, crudeli, ambiziose, comandatrici:
comandatrici: mettersi in fila tra'soldati, fare le maestresse co'centurioni. sarpi,
prima fila con un sangue freddo da fare invidia a un vecchio soldato.
3-119: nella foga di rincorrersi per fare o per liberare i « prigionieri »,
iii-19-91: mettersi in testa di poter noi fare o rifare, imbusecchiati di filantropìa
3. intessere la tela, fare il bozzolo (con riferimento al ragno
, per filare... sì, fare all'amore. è tutto pieno di
11. intr. fare le fila; formare filamenti, propaggini
-filare in gamba: darsi da fare, essere molto attivo. palazzeschi
, or calze torcere, annaspare, / fare un bucato candido e pulito: /
-filare vischio: parlare a vanvera, fare il saccente. caro, i-138
per filare... sì, fare all'amore. è tutto pieno di «
. chi compone musica, senza tuttavia fare specificamente la professione del musicista.
quale non ho voluto né meno far fare una frangia di filaticcio. baruffaldi,
avanti che da saper divisare un mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice
aiuterebbe una vedova che avesse bisogno di fare una gammurra a una sua figliuola da
sottoposto dall'arte sia tenuto e debbia fare filare la lana a filatoio a ritto
. locuz. -far stare al filatoio: fare stare cheto, tranquillo; calmare.
che da saper divisare un mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice disputare
a contrastar coi battilani, / e fare il conto con le filatore. foscolo,
insegnò 'l tutto: onde io so fare / filatere, caratteri, pentacoli, /
locuz. dilatare, distendere il filatterio: fare vana ostentazione di qualcosa. francesco
l'augusto nome, è tenuto a fare una devota visita al pontefice bambino,
della coscia del vitello o del manzo per fare l'arrosto. 18. locuz
verga, 4-216: che avete da fare, eh? dovete vestirvi per andare al
bella gente. -fare un fiocco: fare uno scherzo, una burla, sottraendo
tocco / tener giovanna e non le fare il fiocco, / aver fame e sedersi
': e da questo diciamo * fare il fiocco ', per esprimere un'
ragazzo con un bastone si divertiva a fare strage di certi cardi coi fioccosi fiori
. soderini, ii-216: si può fare che la mortella facci i suoi frutti senza
. pervinche... i contadini sogliono fare le ghir- ande ai loro bambini morti
carducci, ii-7-73: ci sarebbe da fare un fiore di poesie liriche dal 1815
macchiava il vetro, appunto come suol fare il fiore d'un vino che si guasti
-andare di frutto in fiore: fare molti fiori e pochi frutti.
g. visconti, ii-3-3: che debbio fare in questi primi giorni / de la
spesso a venho voluto lasciare; per fare quest'altra pruova, se allo dere le
perticari, i-397: ci sia lecito il fare una considerazione; scotto, /
/ che ogni comedia / si soglia fare a atene; / non so donde si
quando [l'aceto] si vuol fare di roselline da dommasco, mettasi due
qualche cosa, vogliono con così fatti fioretti fare bello il poema loro. p.
fiorire, / né arbori foglire -né fare frutto, / veder lo male più
, lxvi-2-155: del latte si potranno fare diverse sorti di formaggi salati e con
farina più fiorita abburatata dalla crusca, per fare i pasticci a quel pasto.
croce, iii-27-47: si è presa a fare dagli storici [una distinzione] tra
cennini, 69: se vuoi fare casamenti,... lavorrai quelle
mare, a riparare il fiotto fanno fare grandi ripe, o vero argini. marini
, v-473-5: tucte quelle che voleno fare chesta sancta penetencia et entrare in chesta
, ci metterei la firma, di fare il partigiano per tutta la vita.
, collo zìgaro in bocca, d'un fare astratto, i cieli. d'annunzio
le vie a far buona, a fare opulenta la camera fiscale. p. verri
estraordinariamente ed essere fiscale, e fare tutte quelle cose che si possano fare per
e fare tutte quelle cose che si possano fare per avere danari. nerli,
ragione voleva, che uno che fa fare una opera a un altro, la può
in partic., dai pastori per fare la ricotta. palladio volgar.,
richiamare l'attenzione di qualcuno, per fare segnali, ecc.). piovano
povero fagiuoli? 5. fare segnalazioni acustiche, udibili a grande distanza
-fischiare ai tordi: darsi da fare inutilmente, parlare invano. tassoni
fischiettare di montani che sta fuori a fare la guardia. 2. per
fischio (ed è particolarmente usato per fare segnalazioni o per impartire ordini).
qualcuno (persona o animale), per fare segnali, per dare ordini o anche
galeotti dal fischio, quanto abbiano a fare, o a stare saldi, o gire
a vapore o a pressione usati per fare segnalazioni. - in partic.:
territorio, né fisco, intraprese di poterlo fare, con applicare a qualche pietoso uso
fisichi). letter. sottilizzare, fare ragionamenti sofìstici, cavillare. finiguerri
. cicognani, 9-144: non poteva fare a meno della ginnastica: era per
, che spesse volte l'induce a fare azioni stravaganti e ridicole. de sanctis
figli e trombettando ch'essa non vuole fare degli spropositi per le fisime dell'onore.
. anche quando ha quella fisima di fare il porco comodo suo è pieno di
: che cosa il 'bucchero'possa mai fare, / m'obbligo a raccontarlo in tante
un principe ecc. rinunzio a fare il fisiognomonista. = deriv.
teatrali. pareto 228: occorre fare la fisiologia delle elezioni in francia in
le assemblei legislative; ed occorre ciò fare senza alcun preconcetto svevo, 5-427:
alla disperazione si gettò di nuovo a fare della fisiologie della bora. =
contuttociò non aveva mai potuto vedere né fare cosa che trapassasse l'ordine della natura
: in tali strette, renzo dovette fare forse dieci giudizi fisionomici, prima di
[filippo] lavorava a punto a fare i suoi modelli, essendo filippo, come
, per mio parere, si deve fare dei cervelli, ai quali, per confermargli
fisso, stabile, inamovibile; senza fare alcun movimento. galileo, 4-2-113:
. note al malmantile, 1-395: fare in modo che il negozio s'aggiusti,
101: fece bettifredi et altri ingegni fare, e miseri in su questi fuoderi cavalieri
ti posso, / guarda, vo'fare della tua persona / il dito mignolo il
segneri, iii-1-21: che volete voi fare di certa foggia di cristiani, che
2-65 (417): io gli feci fare certi piccoli vasetti grandi come un pentolino
: tosto che entri in dire io voglio fare una robba in su le foggie,
brigata, va che te la vò fare io. firenzuola, 123: non
. e di niuno tempo si rimarrà di fare frutto. crescenzi volgar., 2-6
. aeron. discendere a foglia morta, fare la foglia o la foglia morta:
è di quattro foglie. -essere, fare come foglia, essere più leggero,
-non muovere foglia contro alcuno: non fare nulla in suo danno. faldella
-tremare a foglia a foglia, tremare o fare come una foglia', scuotersi, vibrare
: parte si dà le mani attorno in fare / i fiori; o starninosi,
cennini, 163: ancora in cortine puoi fare di pennello alcuni fogliamenti, d'indaco
.. tanto eran tenaci che parevan fare con le radiche una sola vita mostruosa
quelli [capitelli] che triangulari da fare sono, i voluti in su le stremità
il capo a quello che ha fare, iscrive bene: e così dice antonio
spina in ora assai calda, e dovendo fare più di tre passi, impetrò dal
foglio di via pulito, e per fare fortuna, oramai, bisogna essere onesti.
altro l'aveva lasciata quando stavano per fare i fogli. -mettere qualcosa sul
serbare [il cedro], vuoisi fare la notte, nascosta la luna, con
né arbori foglire..., né fare frutto, / veder lo male più
si dice * fognare ', quasi un fare delle fogne. crusca [s
, è da sapersi, che volendolo fare a buche, si facciano larghe, e
faine, la cui pelle è usata per fare pellicce. tariffa delle gabelle toscane
far la frazione nel mezzo, dovendola fare in qualche altro luogo, talvolta non
folla con i medicamenti che voi procurate di fare senza dar tempo al tempo. magalotti
-fare folla: ammassarsi, accalcarsi, fare ressa; far numero. - anche
di creta vile retrasse già sconsiderato, fare una pazzia (con particolare riferimento all'
2. chi pigia l'uva per fare il mosto. bibbia volgar.,
. vuole per suo potere e disputare e fare contro a ragione, e colui chiama
non basta a questi potenti di un minuto fare gli uomini infelici, ma li
, intr. (folléggio). fare follie; compiere atti inconsiderati, temerari
follegiasse, / ben lo si puote fare, / ma noi voglio aprovare. boccaccio
galanti (a una donna); fare la corte. francesco da barberino,
chiama a rispondere, a manifestare, a fare alcuna cosa occulta o malagevole: alla
occulta o malagevole: alla quale dire o fare quello folletto spesse volte mostra d'essere
meve trabagliti, follia lo ti fa fare. guittone, xxiv-32: omo che 'n
: per l'amore di dio, non fare tanta follia, che iddio non si
questo terreno, che didone prese per fare la cittade, era una molto bella
sull'inghilterra, il pecchio avrebbe potuto fare a meno di rubare le fornente di sancio
m'è possibile rimediare a questo né fare che la mia salute debolissima non si
in alessandria, dove sicurano gli fece fare un fondaco e misegli in mano de'
: aveva cominciato la sua carriera col fare il guattero nei fondai delle bottiglierie. viani
... fanno da cotali giovanacci fare esequie giocose. boterò, 6-67: dimostrò
perché io dica ch'io desideri di vedervi fare uno vero fondamento: ché pare uno
. mezzo, aiuto sul quale si può fare assegnamento; garanzia; ciò che dà
: parve ch'ei piacesse a'romani di fare esperienza, se antioco trovasse più fondamento
etimologia non si può per lo più fare fondamento, se non debole e arenoso.
rispondervi e dimostrarvi che non si può fare fondamento in altre armi che nelle proprie
un fondamento di penitenzia, se volete fare uno edificio d'ettema salute. caro,
cioè dell'andare a fondo e di fare le fosse, ti sarà bisogno in quel
fermo e stabile con il cavare e fare una fossa. caro, 1-712: nel
o crescere, produrre; attuare, fare, compiere. frezzi, iv-13-136:
108: « ma ora, che giudichi fare, acciò che la sedia di quel
. io sopravanzassi a questo eccidio per fare l'orazione funebre de'defunti, vorrei per
sull'essere essi soli stati capaci di fare allontanare dalla generosità e dalla giustizia la
mare, nella nebbia, sulla sabbia: fare opera vana, perdere tempo.
. magalotti, 24-86: sa benissimo fare gli esercizi militari...; e
fatta da chi chiara non la poteva fare. 5. con grande probabilità
com'a quelli che si mettono a fare una cosa per volontà, ma non fondata-
modo in cui sono distesi senza mai fare motto di ordinazioni precedenti, pare vedere
184: fondò ariento o metallo per fare moneta. torini, 254: fu estimato
, tuttavia c'era quanto occorreva per fare di tutto, in genere di meccanica
, ch'eramo uno stuolo, / soleva fare a pasto una mezzetta / di vino
che converrebbe assicurarne il buon riuscimento con fare una fondita esperi- mentale della miniera in
, 10 fece di terra, senza fare mai altro come aveva da essere interamente
avvertenzia che il detto fondo si deve fare nel modo che stanno le strade dove si
: quel terzo di braccio si debbe fare andare tanto più ardito, quanto il maestro
insegnare al mondo come s'ha a fare per aggirarsi ne'più cupi fondi dell'anima
. -pitt. per simil. fare apparire più profondo. vasari, i-77
pea, 7-184: non era nemmeno un fare da lucchese, quel dar fondo ai
deve [il piloto] per obligo fare dar fondo alla prima àncora, e fare
fare dar fondo alla prima àncora, e fare ormeggiare. -dare fondo al vino
, 1-78: voglio essere puntuale e fare il mio dovere fino in fondo.
, xxviii-409: lo carbonaro che fece fare scipio era cupo xxx piedi e lato era
cene con decoro / vi s'hanno a fare: e lui misero in fondo,
fondo. -portare al fondo: fare affondare. fatti di cesare, 104
tuo volto. gherardi, 1-ii-399: non fare idolo il ventre insaziabile, vogliendo empiere
ancor [folle è] chi vuol fare / merli o trovar lo fondo a la
sarebbe di mano in mano provvisto a fare un fondo di danari certi per seguitarla
quattr'anni sono da alcuni mercanti di fare un fondo per un nuovo commercio, o
, 1-65: taluno pensò: perché non fare un passo innanzi ed estendere il principio
di luigi xiv; ma il fare credere ateo l'autore italiano,
e il commento che il prati voleva fare a giovenale... non hanno
ricci, 170: bisogna farlo fare a nostro modo [il corpo];
vasari, i-253: fu dato a fare a giovanni pisano tutti gli ornamenti della
e giosafatte, 103: quando ebbe fatte fare le fonti, in quella chiesa si
a voi fonte e cagione di ben fare. giov. cavalcanti, 96: l'
sarpi, i-38: nessuna riforma si può fare la qual non diminuisca notabilmente le
38: per tuo grazia vogli fare unire / l'anima mia smarrita /
2-212: questo appartiene all'arte del non fare, / e in quest'arte sei
aretino, iii-137: imparino l'arte del fare l'amore da savi, 1-255
luci o di macchie periodico che suol fare ogni giorno nella state in un golfo
. lingua. -forare il biglietto: fare il foro di controllo nei biglietti delle
pensando mi stava che riparo / potessi fare ai colpi che forando / mi gian d'
di certe spolette, allo scopo di fare scoppiare la carica esplosiva a un punto
quali con un palo s'usano di fare; ma meglio è che si facciano con
descritta... serve pure per fare le paste migliori e più bianche, come
dall'altre si separino... per fare olio. savonarola, iv-61: vendono
, * trivellatore '. artefice destinato a fare con foratoi, succhi o trivelle più
ferd. martini, ii-1-1125: bisognava fare un giornale: scritto con brio,
. contro a questa forma hanno usato fare una forma a uso di forbici,
. vasari, iii-101: gli fece fare dove si era murato,...
capo lo fuoco al cuore di mal fare, e sempre dirien forbici. savonarola,
, poiché v'ho data occasione di fare una cosa sì bella. a.
tempo ad esercitare le legioni, a fare navi, a forbire le armi e
lo più nella locuz. tose, fare forca). moniglia, 1-iii-200:
forca: essere condannato all'impiccagione; fare una brutta fine. machiavelli, 718
sono rispettosissimo degli amori altrui, non pensai fare le forche all'altro uomo. pavese
pavese, 5-73: toccava a lui fare la forca ai partigiani che sono morti come
; usare modi, atteggiamenti ingannevoli; fare il furbo. s. degli arienti
spogliatose subito el cipone, cominciò a fare la rota e le forche bonelle molto legiadra-
anno... non permettevano di fare un sol fascio di tutti i non
co le forfice; e sincopato per fare la rima. ariosto, 15-86:
lastri, iii-55: soglionsi... fare i forchettoni, i quali si formano
volessi le tue bombarde piantare, debbi fare el ponte, forcine, letto e scala
. ariosto, 1-143: che debbo fare io qui, poich'io non vaglio
sera a tavola, e facendo / fare a tè tè 'l coltello e la forcina
tagliano alla misura de parieti che vogliono fare, nel mezzo vi hanno i suoi forconi
3-139: si buttò a corpo perso a fare il procuratore, prendendo a difendere le
proprio del modo di parlare e di fare orazioni degli avvocati davanti all'autorità giudiziaria
ad sacrificare / l'idoli che fece fare. f. f. frugoni, 3-iii-31
-guardie forestali: hanno il compito di fare osservare le modalità stabilite dallo stato per
genovesi per riverenza, come forestieramente volli fare a thamas kuli kan la prima volta
roma carestia di donne, ordinò di fare una bellissima festa, con molti giuochi
, 151: fa sempre, se vuoi fare bottega o fondaco ne la tua terra
che possedeva la contrada, vi faceva fare magioni e certe poste; e faceanvi
... a queste ribalde lo'vorrei fare quello che e'meritano. mariani,
salario o prezzo o guiderdone, fare tutti i bandi per qualunque foretano,
bandi per qualunque foretano, e per fare fiere, e sicurtadi di strade in ciascuna
(per la coniugazione: cfr. fare). ant. ingannare, offendere,
cecchi, 17-74: quando uno nel fare i fatti d'altrui furfa qualche cosa
da fors 4 fuori 'e faire 4 fare '. forfatto1 (part. pass
: per vedere meglio come noi dobiamo fare e per poi meglio sanare la piaga,
part. pass, di faire 4 fare '; per il significato n. 2
caro, i-137: vi voglio adesso fare un poco di saponata per la forfora
, tuttavia c'era quanto occorreva per fare di tutto, in genere di meccanica.
quanto più fue possibile a la natura di fare. guittone, i-1-283: no è
, se paradiso si potesse in terra fare, non sapevano conoscere che altra forma
pensato se volevano conservare l'ordine del fare il re, o veramente pigliare altra
colla sua virtude à en se de fare cotale forma e cotale complessione. fra
forma di dio, non si pensò di fare rapina e d'essere sé uguale a
malispini, 1-527: se ciò non volesse fare 4 il disfidi, mettendosi poi subito
latini vogar., i-75: per fare lo 'nsegnamento più chiaro e più aperto
parlar loro non son tali che debbiano fare in guisa alcuna lingua nuova, in
ponga il capo a quello che ha fare, iscrive bene: e così dice antonio
questo contratto, cioè che non si possa fare senza il denaro contante. longo,
o cera o altra cosa, per fare statue o altro lavoro di rilievo. milizia
. non essere stato nella città per fare una forma del volto di suo padre,
munizione, con le sue forme da fare le palle. magalotti, 20-148: una
stucco. vasari, i-144: volendo fare comici o fogliami intagliati, bisogna avere
di quegli stessi intagli che tu vuoi fare. lanzi, i-41: aiutavangli anco
i-41: aiutavangli anco gli stuccatori a fare quegli ornamenti di rilievo che veggiamo nelle
vasari, ii-525: cercò alberto di fare, della medesima grandezza, xv forme
se [la volta] si vuol fare pulita o intagliata, medesimamente è necessario
, per imprender di cucire e di fare le scarpe e'calzari, se mi bisognassi
di fregio o disegno, adoperata per fare pasticci, piatti dolci, gelatine e
l'andare e tutto il fare, tutta la forma del padre cristoforo.
, ché ciò è legier cosa a fare a savia nodricie. ariosto, 12-72:
spoglie; / chi gatta si fa fare, / e chi altro animai diverso toglie
, 8-6 (266): -io so fare la esperienza del pane e del formaggio
-formaggétta. monti, i-280: per fare una cosa di piacere al sig. segretario
il fine che muove l'agente a fare, di tutte la materiale è la più
verga, 4-107: aveva mandato a fare la domanda formale di matrimonio. levi,
gli attributi si considerano in dio debbono fare uno. ma se fanno uno non sono
quest'altra formalità che s'ha a fare, come dice; e sarà subito fatta
modo e modi di dire e di fare determinati acciocché un atto civile o giudiciario
- anche: tanto per dire o fare qualcosa. m. leopardi, 1-112
e riceve un tanto all'anno per fare la figura di re. giusti, 1-16
di tale maniera ch'elli ne poteva fare e formare ciò ch'elli volea. p
ben, se dio l'avesse a fare, / non vi metrebbe sì su''ntendimento
7. manifestare un'opinione, fare una proposta, dettare le condizioni,
un'accusa; porre una questione, fare un paragone. lapo da castiglionchio,
lombardi, che giusto dettaglio egli debbe fare in esso delle varie somme che formano
., 1-60: si trasse innanzi per fare il sacramento e per formare il patto
i-137: cominciano poi con gesso da fare presa a formare sopra questo modello,
: io non voleva assolutamente mettermi a fare un parallelo formato tra la condotta di
. croce, ii-1-282: quale uso deve fare di quei concetti il critico letterario,
pontuale, formato si dovrà molto più fare intorno a coloro che appartengono all'aia.
per il rimanente, abbiam visto che da fare gli avesse dato la raccolta de'libri
di quelle che usa l'arte per fare i versi. giuseppe degli aromatari, 97
da cui cavare i fondi, senza fare troppo scarto. -nell'industria fotografica e
non gli essendo bastato la vista di fare con le sue mane a gara meco
alberi, colla debita distanza, e per fare appiccare le viti in certi luoghi pantanosi
[la formica] ha fantasia a saper fare di molte cose: sa portare le
buzzali, 5-54: io scendo a fare due passi..., se no
il tempo, non avere nulla da fare. parabosco, 3-14: tu pur
iacopone, 85-28: qual pazo vorrìa fare, per formicar campare, / en formica
. -fare le parti di formicola: fare parti molto piccole. burchiello,
già formicoli di voglia d'andare a fare il viaggio nuziale. -per estens
danno. guicciardini, i-3: per fare contrapeso alla potenza de'viniziani, formidabile
tanta gelosia, che non sapea che si fare. = forma popol. per
iii-111-9: e però vedemo certo cibo fare li uomini formosi e membruti e bene vivacemente
e bene vivacemente colorati, e certi fare lo contrario di questo. bibbia volgar.
che si convenia a lui dare e fare. c. dati, iii-29: insegna
faldella, 4-181: è molto difficile fare l'analisi chimica, trovare e stabilire
andò alla fornace de'bicchieri e fece fare venti battistei belli e naturali e onorevoli
di fornace di figuli, si può fare un fornacino a posta. 2.
vorrei sapere a che giova d'imparare a fare il pane, quando non s'abbia
, quando non s'abbia intenzione di fare il fornaio. 5. prov
non voglio che tu ti vanti di fare più stratagemme contra le donne. -chi
voler estraere il solfo è di bisogno fare un fornello. vasari, ii-421: avendo
: tutte quelle cose che bisogna a fare l'aqua [distillata di rose],
con fornelli ancora che nel maschio potrà fare sopra terra... averà l'intento
in altri luoghi montuosi della toscana costumano fare i fornelli, per seminare la segale
è fornicare, / picciol male onne fare, / ver dir peccator dio. fra
bibbia volgar., i-424: non fare patto con gli uomini di quelle regioni
(dal tema del lat. facère * fare '). forniménto, sm
o somministrato o ciò che occorre per fare qualcosa. - anche al figur.
romanzo di tristano, 29: fece fare la nave molto bella e fecela tutta
cavagli e gente e fornimenti da guerra per fare passaggio. giovio, ii-244: i
. leonardo, 2-626: disse volersene fare un paio di calze rosate co'sua fornimenti
maravigliava. bisticci, 2-354: fece fare uno bellissimo fornimento da tavola d'ariento
cuor disse: e'mi convien pur fare, / ed io ne vo'fornire il
. galileo, 1-1-9: ora fo fare [a un cortinaggio] le frangie di
vita, 105: erami diliberato di fare punto e fornire qui questo libretto. machiavelli
governatore della chiesa e per l'imperatore a fare fornire e apparecchiare lo stuolo del passaggio
, e principalmente di vettuvaglia, e fare abondanza d'ogni cosa. pisacane,
in su lo mare e d'intorno a fare al continuo guerra guerriata al re d'
-offrire il destro o il motivo di fare una cosa, di assumere un determinato
donne. goldoni, vii-1011: si fa fare delle mantiglie, de'mantiglioni, delle
. g. villani, 12-73: feciono fare gli uficiali del comune...
forno. levi, 1-52: sapeva fare veramente bene le marmellate, le conserve
vuota o semivuota. -fare forno: fare fiasco, non riuscire ad attirare il
altri somigliassin te, e'si potrebbe fare a'sassi pe'forni. -far
[s. v.]: 4 fare il forno ', vale esercitar l'arte
-tirare a terra il ciel del forno: fare gran rumore per qualche avvenimento.
quali con un palo s'usano di fare. gualterotti, i-n-127: da fori nascosti
negozia... usarono i greci di fare il foro lungo e quadrato con amplissimi
, il forse e mille loro forinole da fare perdere tempo a tutti, e la
vagiti. 2. tr. fare uscir di senno. lapo gianni,
egli, appigliandosi al partito disperato di fare il forte e il cattivo, e
iv-56: fortissimi [furono] a fare il lavorìo del ministerio nella casa di dio
-che nutre fiducia; che può fare assegnamento, per uno scopo determinato,
massima di non comettere delitti, di fare il dover mio senza niente pretendere dalla
crescenzi volgar., 4-45: a fare aceto fortissimo, prendi le corniole quando
campi... e quando vorrai fare aceto fortissimo d'alcun vino, se
si richiede l'artificio del cuoco, in fare che quel che si cuoce..
ii-294: più forte giustizia si de'fare contra 'l ricco che contra 'l povero.
sia atto a patire più che a fare una cosa forte. cesarotti, ii-201:
. pavese, 8-213: hai voluto fare una cosa forte, fuggire come lo stoico
è il mio forte, no, di fare il bello / col lucco sul codione
, 1-2-275: come era consueta la città fare ne'tempi forti, mandò al re
, andare, ricorrere al forte: fare ricorso ai mezzi energici, risolutivi.
come ciò sia, che la sapienza possa fare l'uomo beato, non potendo a
star forte: trattare con arroganza, fare dei soprusi, angariare. boccalini,
. -tener forte per qualcuno: fare ogni sforzo per sostenerlo, per aiutarlo
fortemente irato contra di loro: lasciami fare, lasciameli castigare. moravia, viii-150
al lavoro che s'era obbligato di fare ne sentì anche più fortemente la volgarità.
re. savonarola, 8-i-302: bisogna fare fortemente orazione per vedere se possiamo impetrare
cotale abboccamento dispiaceva, assai da ciò fare lo sconsigliasse,... il papa
da'nemici; però che aiutare e fare fuggire è di dio. guicciardini,
g. villani, 4-16: arrigo fece fare per sua fortezza papa vittorio nato d'
finestre non siano aggravati dal peso, fare alcuni archi che di qua e di
le fondamenta fino al sodo, e fare senza avarizia esatta scelta de'materiali.
farai passare il mosto che vorrai per fare aceto, sino a che tu sentirai che
sia atto a patire più che a fare una cosa forte. castiglione, 468:
si lascierebbe morire, che partirsi da fare la volontà di dio. frezzi,
rasente al mare, dove egli faceva fare un poco di fortezza. davila, 737
fu ordinato e stanziato di giamai non fare in sul decto poggio casa di fortezza alcuna
loro si guardano in quello luogo di fare o dire cose disoneste. b. davanzali
albizzi, iii-412: attendemo ieri a fare un'altra tagliata alla strada verso l'
. fortificare bene, chi lo può fare, la sua fama da per se medesimo
si mancò di ricordargli... di fare armata grossa in mare e di fortificare
forte 'e dal tema di facère 4 fare '. fortificativo, agg. atto
, fortificata / dall'armi, poter fare onta alle leggi. -reso più
gli sbanditi, e costrinse ogni uomo a fare pace; onde i consorti e noi
difese conforme all'offese che gli potrà fare il nimico. = deriv. da
l'alloggiamento dell'artiglieria, dovendoseli fare il fortino o. montecuccoli, i-492:
cose a comune, non s'accordassono in fare le parti, dando o togliendo,
al fine, introducendogli a parlare o fare. parini, giorno, iv-466: là
guido! ricchi, xxv-1-208: vo'fare anch'io / l'amore. è quella
sarei maltrattato '. -essere, fare la fortuna di qualcuno: recargli un
vi ama, ad imo che ha promesso fare la vostra fortuna, e che è
. -fare, fabbricarsi fortuna; fare la propria fortuna: migliorare il proprio
parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in
miglia, il ditto lago cominciò a fare fortuna. boccalini, ii-107: il mare
-tentare la fortuna o le fortune: fare un tentativo, per lo più rischioso
-tentare, provare l'ultima fortuna: fare l'estremo tentativo per far volgere in
non ha bisogno di darsi troppo da fare. magalotti, 7-76: m'avete
dolcezza. -la fortuna non vuole fare anticamera: occorre cogliere tempestivamente le occasioni
toscani, 280: la fortuna non vuol fare anticamera. -val più un'
che 'l re ago- lante aveva fatta fare in aspramonte. giraldi cinzio, 10-10
e letter. essere in tempesta, fare burrasca (il mare). ottimo
m'hai. 3. figur. fare sommossa, tumultuare, ribellarsi. fr
le traversie della fortuna (cerca di fare il bene e incontra per lo
riddi. parata, 328: convenendogli fare quasi tutto il viaggio con tempi fortunevoli
., 2-145: la cagione del fare novità parve a loro essere nella grandissima
. serra, ii-390: così suol fare il croce quando affronta una questione dirittamente
volgar., i-33: non posso fare opere da lodare nel mondo, se da
massimo volgar., i-219: né potea fare sì il tiranno, per alcuna forza
fogazzaro, 181: l'uomo deve fare tutto quello che colle proprie forze può
quel che ha pensato per fermo di fare noi potrebbe distorre. masuccio, 428
più forte; e che si può fare contro la forza? -stato di
molto, per avere in animo di fare l'ultima forza di espugnare turrita. trissino
nostra vegna in de le predicte terre per fare alcuno male, infine che questa pace
: il ripiego escogitato, di far fare a lui il giocoliere di forza e di
è buono a farla. non solo del fare, ma del dire, e quando
/... / non m'auso fare a la porta; / sono confusa
interminabili funi. -a forza di fare qualcosa: facendola ripetutamente, insistentemente,
comandava che i patrizii si ragunassero a fare l'interré. p. della valle,
negli uomini? -aver forza di fare qualcosa: essere in condizioni di poterla
qualcosa: essere in condizioni di poterla fare; impegnarsi; riuscire. boccaccio,
dare a me grazia e forza de fare quelle cose che a vui sciano a plaxere
la natura, à auto piacere di fare cosa che a te e a lei diletti
in ciò che potrò, di ben fare a voi in tutto darò forza.
dottare di tutta sua forza, e fare i suo'comandamenti. settembrini, iv-361:
essere necessario, indispensabile, non potersene fare a meno; accadere sicuramente, inevitabilmente
scorra. -essere forza a qualcuno fare o di fare qualcosa: doverla fare
-essere forza a qualcuno fare o di fare qualcosa: doverla fare a tutti i
fare o di fare qualcosa: doverla fare a tutti i costi; esservi strettamente
; esservi strettamente obbligato; non poterne fare a meno. seneca volgar.,
partire. -fare forza: fare pressione, fare attrito; compiere uno
-fare forza: fare pressione, fare attrito; compiere uno sforzo fisico;
de'muscoli ed il ritenere del fiato per fare più forza. b. davanzali
, ed in un medesimo tempo sentesi fare forza grandissima dalla natura turbata dalle pillole
fatto, e forza non gli voleva fare; per che, strignendolo il bisogno,
pace: s'egli vi vedranno apparecchiati di fare forza, egli vi concederanno la ragione
carducci, ii-10-103: mi son lasciato fare una gradita forza agli amici, e
è stata quella di vedere gli uomini fare in tanti luoghi una bella forza all'
. buzzati, 1-299: provò a fare forza, a tenere duro, a scherzare
sue genti d'arme... per fare forza di recuperarla. michelangelo, v-47
amico, al quale io non mi voglio fare aspettare, e per ciò fàtti con
alle mani, accapigliarsi, azzuffarsi; fare ogni sforzo. simintendi, 3-17:
crudele nella battaglia, e aparecchiato a fare le forze. d. bartoli, 40-iv-
gran doglia fussi nel cuor mio a fare risposta a tal novella, pure mi feci
per forza tra i denti, pareva fare anche lui queste riflessioni. -a
, x-337: di dialetto non si può fare mai lingua se non per forza di
tiranni. -venire alla forza: fare ricorso alle armi; usare violenza.
cinelli, 2-82: le donne avevano un fare insolito che attirava l'attenzione. «
un prudente e disciplinato capitano mezzi coercitivi a fare o non fare qualche cosa; con
disciplinato capitano mezzi coercitivi a fare o non fare qualche cosa; con poco numero di
può scusare, né al peccato suo può fare ombra. boiardo, canz.,
firenze cominciare la tirannide, poiché desideravano fare sangue e forzare i rettori.
bastevoli al traffico. 9. fare forza su qualcosa; premere, pigiare;
forzare di vele o di remi: fare forza di vele o di remi (
.]: 4 forzare le vele', fare che tutte e vele servano, fare
fare che tutte e vele servano, fare forza di vele. 4 forzare i remi
acqua, 11. tipogr. fare in modo che una giustezza, una
, per ottenere un risultato; darsi da fare; ingegnarsi, impegnarsi, sforzarsi.
chiudersi, o non aprirsi agevolmente; fare essi una certa resistenza nell'aprirli o
volentieri quello che a ogni modo bisognerebbe fare forzatamente. dovila, 81: si
forza, obbligato con la violenza a fare o non fare qualche cosa; coartato
con la violenza a fare o non fare qualche cosa; coartato (anche con
si è d'essere prò per non potere fare altro, acciocché non gli convegna morire
a tutto novembre, e non voglio fare una cattiva figura, tanto più che
i quali l'uomo è condannato a fare per pena. mazzini, i-695: savi
debba operare così solamente quando si voglia fare un vino forzato. 10.
95: si drizzò al luogo disegnato al fare la massa di tutti i cavalli,
intr. (forzéggio). letter. fare uso e abuso della forza, ricorrere
o vero forzieri, se gli vuogli fare realmente, ingessali e tienne
da forza e dal tema di facère 4 fare '. forzina, sf.
4. locuz. -essere forzo di fare qualcosa: essere inevitabile, doverla fare
fare qualcosa: essere inevitabile, doverla fare a tutti i costi. gir.
, 713: che cosa avrebbe potuto fare un uomo forzutissimo, primitivo, di poche
più quanto sapeva che non avrebbe dovuto fare. 4. con sguardo torvo
. viani, 13-414: mi convenne fare il foscoliano: -cosa c'è da
tu vadi da botto, / sanza fare altrui motto, / al cavalier de l'
quanto ci vuol di fosforo / per fare una alighieri panzini, iv-274: 'fosforo',
è dello andare a fondo e di fare le fosse, ti sarà bisogno in quel
fermo e stabile con il cavare e fare una fossa. landò, 54: sendo
sendo poi assetato fece... fare una fossa nel lito del mare e ivi
gran cane... ha fatto fare fosse larghe e profonde dall'uno fiume
cit- tade si debbono latissime ed altissime fare, sicché non agevolmente si possano riempire
iii-162: si attendeva per l'esercito a fare ponti di legname e a riempire le
-vallo. giamboni, 4-464: fece fare una grande e forte fossa, guemita
dal mie lato, / ed al ben fare mi manca la possa. s
quattro piedi, io. -scavare o fare la fossa a uno; scavare la
convincere che proprio a lui, gli dovessero fare la fossa. -scavarsi la fossa
de roma, xxviii-409: scipio fece fare un fossato intorno a numanzia. fazio,
; stare a cavallo sul fosso: fare il doppio gioco, tenere il piede in
: ora io non pretendo di farvi fare tutto il viaggio della teologìa dietro a
sì. moravia, xi-147: voglio fare del cinema prima di tutto perché sono fotogenica
bernari, 6-194: non potei fare a meno di chiudere gli occhi come
egli non uscirono di fra rei per fare maggior penitenza, ma piuttosto di fra buoni
. volle ad ogni costo aver che fare con lui. 7. per
di mantaci per frabica a acqua da fare fusse, faccisi la ruota dell'acqua.
; lacerare, dilaniare, massacrare, fare strage; rompere, spezzare (le
fiasco] per il collo, gli fece fare il mulinello, e lo scagliò a
entrato nel letto, che io potrò fare senza toccarla, perch'io ho viso di
altissime. saba, 455: fare che può un bambino in casa chiuso?
provocare danno, rovina, ecc.; fare una chiassata, una scenata; far
le proprie opinioni; farsi notare; fare pompa, fare sfoggio; fare un gran
; farsi notare; fare pompa, fare sfoggio; fare un gran parlare,
; fare pompa, fare sfoggio; fare un gran parlare, un gran discutere
per tacere e da un pezzo non osano fare più fracasso. -suscitare scalpore
(per lo più nelle locuz. fare fracurradi, fare i fracurradi, fare
più nelle locuz. fare fracurradi, fare i fracurradi, fare a fracurradi)
fare fracurradi, fare i fracurradi, fare a fracurradi). - anche per simil
nessun non t'aggradi, / non ci fare i fraccuradi / quando l'uom passa
.. a racconciare scale di funi e fare di nuovo di quelle di legno;
in questa vita, sempre si dovarebbe fare bene, e dare bono esemplo di
slataper, 1-38: quando va a fare la scorreria in campagna, torna con
. soderini, iii-328: farai fare una buona buca, come usano di
una buona buca, come usano di fare i contadini per mettervi il concime a
che la religione non sappia che fare di queste passioni, e di ciò
che a questa figliuola si aveva a fare. d'azeglio, 1-153: altrimenti farei
morello. 7. locuz. fare il fradicio: fare il cascamorto,
7. locuz. fare il fradicio: fare il cascamorto, mostrarsi perdutamente innamorato.
pensando di navicare, e'comincia di fare il suo viaggio per le fiere onde del
fuggire, quanto la paura di non fare per la fragilità della mia giovanezza, se
morire. -ell'è una fragola, / fare a scambio d'un uom con un
: non valutare un soldo, non fare alcuna stima. pulci, 22-26:
. (fragoréggio). letter. fare fracasso, rimbombare. f.
vicende, e l'animo non sa fare altro che starsene qui stordito a udire e
propone qualche cambiamento, dice: lasciate fare a me. carducci, ii-7-222: mia
il fidanzato viene tutte le sere a fare all'amore. -persona incompresa.
7-15: vui, signore, / doveti fare a questi rei ribaldi / astrolegi vostri
sicché, non sogni d'averla da fare / col carbonaro, né col framassóne
in ora assai calda, e dovendo fare più di tre passi, impetrò dal
polizia,... vedeva e lasciava fare; si frammetteva nelle dimostrazioni solo quanto
di quello che la sua maestà ha a fare con questa illustrissima signoria. d.
porti. boccaccio, i-30: che dobbiamo fare? certo più vigorosamente combattere, anzi
intr. (francé$o). ant. fare sfoggio di vocaboli francesi.
alla francia, che pur le può fare, costarono e costano pur tanto?
. faldella, 6-12: bisogna fare le cose a dovere, procedere adagio
franchezza è una virtute larga di ben fare; e questa virtude, ciò dice
. baldinucci, 9- viii-78: volle fare a olio il suo ritratto, il quale
... chiudete gli occhi e lasciate fare al pericolo. = deriv. da
e. gadda, 453: un certo fare bricconcello... di mozzo in
a diece passi lo re non vi potea fare pigliare niuna persona. g. cambi
, spigliato, capace, abile (nel fare qualcosa). lippi, 2-18
eleganza, e le ha dato un fare franco e spedito. carducci, iii-20-266
particolarmente rischiosa e pericolosa; riuscire a fare, senza subir danni, qualcosa di
far qualcosa: osare, ardire di fare una cosa. magalotti, 20-244:
: le era accaduto che essendosi fatta fare alcune foto di quelle a francobollini, in
nunzii al campo chiedendo che fosse da fare in cotale frangente, quivi tranquilli si
che ho mancato; ma cosa dovevo fare, in un frangente di quella sorte
. locuz. - essere in frangente di fare qualche cosa: essere costretto a compierla
papa, 5-78: essa luce nel fare cotal passaggio, non proseguisce il suo
naturalmente nel cucire, c'era da fare una storia d'una certezza e d'una
- aggiungere, attaccare, fare, mettere le frange: aggiungere a
po'di frangia. - fare frangia a qualcosa: contornarla. percoto
i nitidi rami. - fare le frange d'oro a qualcuno: adularlo
balestriglia. falconi, 1-49: per fare la balestriglia piglisi regolo di quattro palmi
buoni frantoiani, sogliono i contadini generalmente fare ancora buoni canapai. frantoiano2,
. settembrini, 12: hai voluto fare la palla grossa, e ti si
insieme con la schiavetta le ha fatto fare il capitano. f. f.
cielo. 5. locuz. fare frappe: censurare aspramente. a.
estens. disus. ferire, fracassare, fare a pezzi; battere, colpire.
com'or io, con frappar, con fare il rosso, / e dir:
, cianciare; vantarsi. -anche: fare spavalde minacce. giusto de'conti,
del fede invitato da un famiglio a fare a punzoni, frappava molto a tavola
chi avesse animo d'appiccare orinali o fare simili frasche. maconi, vi-
; mandare alla frasca: cominciare a fare il bozzolo (il baco da seta
. -fare la frasca: contentarsi di fare atto di presenza. pea,
pea, 7-15: che ci vengo a fare, la frasca da voi? se
entrati nel ginepraio, non sarà inutile fare un po'sfrusciare anco le frasche del volgo
. -portare frasche nel bosco: fare cose inutili. monti, vi-205:
, non più; ch'i'so fare i sonetti. varchi, v-48: 'egli
e nelle chiacchiere: sempre in camara a fare i suoi fatti. /
o frascheggiare, o alcun manuale esercizio fare, mentreché dite l'uffizio. g.
2-ii-173: questo fraschetta d'amore sa fare... delle bizzarre e capricciose pruove
, iii-2-436: con questa roba fece fare le uniformi ai suoi compagni, piene di
la fraschia', misurare il vano per fare il modello. guglielmotti, 737: '
. moravia, viii-51: non potei fare a meno di notare, ima volta
3. mus. fare uso del fraseggio (sia nella composizione
el capitaneo frastenuti li anciani per farli fare questa cauzione, perché molto recusavanno.
nelle medesime cose diversi o contrari, fare sì stupenda consonanza? lambruschini, 2-195:
donne sono carogne. io sto qui a fare il frate e quella si fa sbattere
-per indicare la ferma decisione di non fare una determinata cosa o di non accettare
-fratòccolo. bottari, 5-131: sentirsi fare il maestro addosso... tuttodì
, i-i-572: non giravan più a fare fratellanza coi contadini. -fare le
? beccari, xxx-4-339: il ciel sa fare, / fratello, quando vuol,
paolucci, xxi-1-977: il papa lo fece fare in exempio de altri frati a ciò
sia innanzi ditto, è parso fare d'essi aggiunzione. 2.
di cesare, 178: proponimento fece di fare sì grande frattura nel muro, che
esopo volgar., 4-165: infingonsi a fare pace, accio che sotto quella pace
mitologica, cupido lancia contro chi vuole fare innamorare. boccaccio, vii-198: amor
. -lanciare la freccia: fare una proposta sub dola;
tanto mite e affettuoso! invece cominciai a fare freddamente una diagnosi. e. cecchi
come certe freddezze e certi sgarbi possono fare più male di un vero e proprio tradimento
o niente addosso, li cominciò a fare freddiccio; onde si dispose di picchiare
(276): priegovi che voi facciate fare un buon fuoco, acciò che,
ed in fatti prontissimi erano, a fare ogni sforzo in favore di venezia, i
freddo si truova e non possente a fare quell'atto d'amore, non disidera di
, impedisce il matrimonio che serà a fare, e divide quello ch'è fatto.
8-7 (275): videro lo scolare fare su per la neve una carola trita
34. locuz. -a freddo: senza fare uso del fuoco. iacopone,
accordassi con messer giovanni. -non fare né caldo né freddo: v. caldo2
e abbandonatisi si risolvono a non ci fare più niente. soderini, iv-133: e
baretti, 1-178: quantunque si possa fare questa operazione in tutte le stagioni,
vestito e calzato nel cervello, di fare le cose grandi e belle. berni,
iv-422: bada principalmente... farti fare delle forti fregagioni. viani, 19-269
secchi; operazione che i nomadi sanno fare con grand'arte e speditezza. de marchi
, come frega lo dipintore quando vuole fare una lista. galigai, 1-15:
poco se questo è un colpo da fare fregare le lenzuola a don diego, per
spada al muro: compiere bravate, fare lo spaccone. della casa, 5-iii-232
. -fregarsi la collottola: darsi da fare, mettersi d'impegno. giovio
verghe ed a vergole si suol ben fare a firenze, infra quelli di garbo
devoto cuore prieghi... di fare buona fine. cavalca, 19-417:
paramenti da chiese, si diede a fare disegni di chiaro scuro e fregiature di
2-40: con un coltelluzzo si mise a fare sulla scorza lunghi fregi serpentini con un
con punta di coltellino o d'agugiello fare un frego sopra lo detto oro. soderini
-dare di frego, tirare di frego, fare o tirare un frego: cancellare,
a tirare di frego; egli vuole fare una scoperta prodigiosa. nievo, 663
un debito, a un debitore, fare un frego di una somma di denaro:
cagna, 1-140: era venuto a fare il minchione sulla riviera, viaggiando in
dare una sfogata a quella fregola di fare il gentiluomo. de roberto, 153:
. marrini, 1-106: credo di poter fare un'osservazione, cioè, che la
un desiderio incontenibile, dalla smania di fare o di ottenere qualcosa, andare in
il che s'osserva ancora oggi nel fare i nesti, che ancora questo, lasciandovelo
l'italia. rajberti, 2-171: per fare una statua... che è
dominarsi, moderarsi, sforzarsi di non fare una cosa; reprimere le proprie passioni,
fremente dalla vergogna che gli avrei potuto fare scoprendolo. manzoni, 8: prese
di capo... dicono poter fare l'acqua fredda. p. verri,
cagnaccio. -montare la frenesia di fare qualcosa: desiderarlo ardentemente. magalotti
frenetico affaccendarsi, gli chiesi chi glielo faceva fare. fu sincero: la noia.
in animo d'intrattenermi al negozio del fare avere lo stipendio a qualche dottore,
briglia e il freno di quelli che disegnassino fare loro contro. folengo, ii-14:
6. ant. e letter. fare con frequenza; ripetere, replicare,
operato qualcosa. salvini, 25-45: per fare ammirar la freschezza e la vaghezza del
. goldoni, viii-751: cosa vuol fare una contadina di quel ventaglio? oh,
mettere fretta: affrettarsi, darsi da fare. francesco da barberino, 255:
31 -intr., 1: ira suole fare gli uomini frettolosi, incostanti e ingiusti
o credono d'aver tante cose da fare da non capirne, di fatto, nessuna
armata i portoghesi, che disegnava di fare schiavi per supplimento de'marinai e de'
torta. corrado, lxvi-2-277: si può fare delli quarti davanti del capretto una fricassea
(189): la fricassea si può fare di petto o di musculo di vitella
ira. 3. locuz. fare qualcuno in fricassea: conciarlo per le
, 260: bagnano i greci per fare la polenta l'orzo con acqua, e
aglio. -friggere con l'acqua: fare una cosa impossibile. - anche:
una cosa impossibile. - anche: fare straordinarie economie. guerrazzi, ii-78:
palazzeschi, 3-154: aveva un bel fare la voce dell'organo, grossa grossa,
qui vale certo rammarichio, che soglion fare le persone cagionose e infermiccie. landolfi
e senza romper mai nulla, darsi da fare a suo grado; e smetteva gli
accurato controllo degli elettricisti, presero a fare dei friggimenti e dei gargarismi carbureggianti.
grosse e tenaci, ei raccomanda il fare dei frequenti scoli per tacque, e
] intenda ch'essi facciano ciò che fare dovrebbero i frigorifici. redi, 16-ix-33
freddo 'e dal tema di facère * fare, produrre, causare '; cfr
palladio volgar., 11-14: ammaestrano di fare del vino duro e aspro, soave
: questa si è la pratica da fare la fritta, ciò è li pani del
. a. neri, 1-42: per fare un'acqua marina di garbo e bella
. piovano arlotto, 28: fanno fare al cuoco dell'uova maritate, frittate
una fante poi tanto eccellente / nel fare i pesceduovi e le frittate, / che
pel dì delle feste, col servirmene a fare una baldoria per cuocere una frittata alla
di qualcosa: schiacciare, distruggere, fare strage; mandare a monte, guastare
ii-102: i nemici della libertà vanno a fare una bella frittata delle loro maligne speranze
di coti che se se ne potesse fare fritelle, che noi ne facessimo e
in sacrato, / se non pensassi fare, anzi quel punto, / vendetta
padelle ad occhi di bove, per fare uove frittellate, picciole e grandi.
cuocere] l'artifìcio del cuoco in fare che quel che si cuoce sia saporito,
pananti, i-24: mi vo- glion fare il pian, dare il soggetto, /
ogni padella: essere in grado di fare, anche se non troppo bene, qualsiasi
frivoléggio; aus. avere). fare o dire cose futili; comportarsi in modo
e il più frivolo argomento che si possa fare, è l'esemplo. caro,
martini, i-441: per defenderle è necessario fare più ripari di grande fatiga e custodia
còlto l'abate parini nel momento di fare o dire, senza di certo accorgersene,
. pea, 7-307: cercava di fare buon viso alla disdetta che l'aveva
sciocco e l'insipido, non le debbon fare amare e frizzanti. d'annunzio,
stamani l'è proprio in vena di fare il frizzone. il sor giulio, quando
della golena, sottentrando l'argine a fare l'ufficio della sponda intiera, onde,
che per ricevere tanta moltitudine è necessario fare intorno la chiesa alcuni frascati di frondi
piace a lui, che possiam noi fare? dolerci del decreto suo? ma ciò
. xvii assunse il senso figurato di * fare la fronda ', cioè * manifestare
nom. fróndo). ant. fare opposizione, criticare. magalotti, 26-148
, intr. (frondéggio). fare la fronda; opporsi, ribellarsi a
volgar., 1-545: si cominciò a fare, d'amica, distretta usuraia,
quasi sempre s'usa la battaglia di fare. dante, inf., 33-33:
prima fronte assai aiuti, che, per fare la fronte maggiore, disperdere i suoi
a voltarsi in un tempo, a fare dei fianchi fronte, o rimutar
., 6-78: egli si distese a fare impeto col sinistro corno nelle navi de'
di fronte non c'era nulla da fare. -avere fronte: avere ritegno
, o temono vergogna, confondansi di fare più simiglianti lamenti. -avere fronte di
più simiglianti lamenti. -avere fronte di fare qualcosa: averne il coraggio, la
la fronte imbrattata. -avere o fare fronte di meretrice: essere o diventare
, piegare la fronte: assoggettarsi; fare atto di ossequio, di sottomissione.
, incominciò [medea] onestamente a fare fronte ed a parlare con iasone.
ricorrendo ai debiti... per fare fronte alle spese d'esercizio.
invetriata, e dar del buono, e fare / sì ch'io lo plachi.
rinnovò. cennini, 69: se vuoi fare casamenti,.. zavorrai quelle comicette
spioventi. vasari, i-238: fece fare [arnolfo] archi da pilastro a
e oggi s. maria ritonda, voleva fare nel frontespizio l'iscrizione, si ragunarono
sogliono i magistrati gravi, quando vogliono fare qualche gran favore a qualche persona,
4-358: non potè più il duca fare progressi notabili in nissuna parte di quella larga
re d'epiro una gran battaglia, con fare sloggiar le truppe macedoniche da una piazza
, iii- 293: chi volesse fare una selva che presto fosse e grande
, per cavarne il mio verisimile e per fare in qualche modo credibile la mia frottola
uscir di passo. -fare frottola: fare pettegolezzi. niccolò da correggio, 1-354
frugalità, sf. virtù di chi sa fare uso moderato di cibi e di bevande
nell'acquapazza le gallette a impolpare, per fare di tanta frugalità, con la fame
altrui col gomito, come molti soglion fare ad ogni parola, dicendo: non dissi
9. assol. darsi da fare, brigare; ingegnarsi. caro,
mutarsi, l'andar a filare, il fare il bossoro. groto, 197:
]: 'frugnuolare',... fare lo stesso che si fa col frugnuolo,
com'egli non istà a noi a fare i frugoni in camera della sorella. tommaseo
il piacere di vedere i sua sottili rami fare over condurre alla desiderata grandezza e drizzarsi
spender de'baiocchi a centinaia / per fare alla consorte il trattamento, / lo
legnoso. frullare, intr. fare un rumore simile a un fruscio (
per esser più libero... di fare tutto quello che gli frullasse in capo
..., egli non potè fare a meno di dare un'ultima frullata alla
forma di valigia; la macchina elettrica per fare i frullati; la graticola per arrostire
le cose buone dal resto, come nel fare il burro. de marchi, ii-34
vale una lussuria che tu non volesti fare? non vale un frullo. f.
vicentino non ci avevan nulla a che fare; somigliavano gondole a paraggio di
può distruggere tesser della materia, può fare che quella sia incapace del sacramento.
sia incapace del sacramento. nessun poter fare che qualunque acqua non sia materia del
intr. { fruménto). ant. fare incetta di frumento e di altre vettovaglie
dal sufi, -ficus, da facire 'fare '. fruménto (ant. froménto
lo furmento. soderini, ii-136: volendo fare un pane bianco e candido come una
2. tr. strofinare, strusciare; fare frusciare. nievo, 1-534: per
alla ginevra once tre di perle per fare fruscoli per in capo. 4.
dita..., si mise a fare, sempre dondolandosi, un giocarello,
saranno stati i giovanotti che ci volevano fare all'amore e che gli avevan fatto la
, come realmente l'ho minacciato di fare. foscolo, xv-227: di ciò desidero
di quei gatti romani che a forza di fare il comodaccio loro, e di essere
venir debbe /... / per fare al re marsilio comstagne,..
suoi alberi serotini, che cominciano a fare qualche fruttaccia fratelli, si vede anche il
colonia, è il diritto che gode di fare scaricare, pesare, daziare le mercanzie
trafica l'ingegno e la robba a fare... ch'ogni carbone debbia fruttare
tribunale / frutta a lui come suol fare / un offizio criminale. parini, giorno
). castiglione, 151: non fare come i mal agricultori, che talor
in collegio alla campagna a studiarvi di fare fruttificar la terra. arici, i-253
frutto * e dal tema di facère * fare \ fruttificato (part. pass,
e -ficus (dal tema di facère 'fare '). fruttìglia, sf
, fruttista, fiorista: è meglio fare qualche cosa che niente. =
1 (21): io ho fatto fare palagi, piantare vigne e albori e
in cielo] corrà dal suo ben fare i frutti. -per antifrasi:
lo palmite preciso dalla vite non può fare frutto, così noi, se in
che buono, non può per sé fare frutto, se non è gittato nella buona
ciascuno... se ne partì senza fare frutto niuno. ariosto, 36-49:
coll'altre piante, e apparecchianci a fare molto e santo frutto. s. agostino
, o vero men male, parlando fare frutto ad altrui, che tacendo non fare
fare frutto ad altrui, che tacendo non fare frutto né a me né ad altri
, 9: pensate che frutto gli può fare il medicarsi, stando con codesta afflizione
o monaco, che hai incominciato a fare bene, a vivere bene, guarda che
cavare frutto da qualcuno: convincerlo a fare ciò che si desidera da lui; ricavarne
ricciardo da cortona, 3: io voglio fare uno giardinetto dilectevole, pieno d'odoriferi
ii-463: sebbene sentissei l'obbligo di fare entro la giornata la loro mezza dozzir
, che quando c'è stato da fare alle fucilate ti sei sempre squagliato?
quali noi chiamiamo « focaie », fare, percotendole, uscir faville di fuoco
.. l'esca e 'l focile del fare la rissa e d'accender il fuoco
nostro temperino, non ci abbia a fare per molto o per poco il suo servizio
o butta il fucile, nell'idea di fare un totalmente da soldati armati di fucile.
legnaiuoli e arrotini avevano un gran da fare ad approntar mazze pesanti, e a
: se mi si ricercasse se si possa fare altro poema di cristo, ma particolarmente
cristo, ma particolarmente se si possa fare altra tragedia, direi che la sua fuga
sopradetti impedimenti,... per fare quelle lor fughe, dritte o roverse
questa volta / non sa più che fare o che si dire. / dassi alla
aveva tutto l'andare e tutto il fare, tutta la forma del padre cristoforo.
., 4-490: né avrebbe scipione a fare con siface re di non composta barberia
3. per estens. far dileguare, fare scomparire, dissipare (nubi, nebbia
. moravia, xii-9: non potevo fare a meno di provare quello stesso sentimento di
evitare, astenersi, guardarsi (del fare qualcosa). i tre consigli,
: ella fuggendo per non avere a fare con lui, fuggì a peneo suo padre
peccato era palese, senza alcuna scusa fare, levatasi da tavola si fuggì. s
ha determinato a far quello che son per fare, affine di fuggire la considerazione di
signora... di darle qualcosa da fare in casa, non per sdebitarsi della
ragione igualmente, sì come falsa testimonianza fare. guicciardini, 150: chi vuole
abitazione del monasterio, perché non avea che fare, né donde potesse vivere.
bisticci, 3-274: era disposta a fare ogni cosa, ed ora fuggiva quello
ingiusto che di questa giovane alcuni vogliono fare,... se spirito di pietà
del casanova... ci abbia che fare un po'il partito moderatissimo, cristianissimo
fra giordano, 172: questi hanno a fare tutto il govemamento de'cieli. bartolomeo
, 5-2: l'operazione della medicina da fare uscire nelli umori si fa con discrezione
e di bestiame governare, che di battaglia fare. fiore di virtù, 15 (
abondanza di biada, egli ne fa fare molte canove d'ogne biade,.
per dormire mi venne risposto non potevano fare nulla. moravia, 12-340: gli pareva
civile,... è stato necessario fare qualcuno governatore del ben comune. michelangelo
1-10: l'andarono a vicitare e fare la reverenza, come zio e governatore di
né mangiare, né bere, né fare nessun governo. garzoni, 1-497: ruina
governo... gli mantiene e fa fare loro molte olive. lastri, i-144
cosa credo saperai molto ben fare, e con discrezione; sap- piendo
aver governo. -avere, fare, pigliare governo di qualcuno (o
a sopportare. - fare governo a un animale: curarlo.
. il crudo governo che usava di fare della sua carne. metastasio, 1-ii-127
trova nello stomaco. -far gozzaia: fare indigestione. burchiello, 91: sì
e non reclamassino, il che doverebbe pure fare ora che ha pieno el gozo.
smodatamente in allegra e chiassosa compagnia; fare baldoria. redi, 16-i-22:
permette il dir, se può vietargli il fare. donnone, 102: questo pontefice
4. predire sventure, annunciare catastrofi, fare il menagramo (con riferimento alla credenza
la vostra carriera. 6. fare discorsi oziosi, futili (o pettegoli)
credendo che quest'esame si abbia a fare con termini forensi, gracchiano..
.., gracidando come se pur allor fare volesse l'uovo, se ne corse
dal lat. volg. * gracitdre 1 fare il verso dell'oca ': di
lat. volg. gracilldre * chiocciare, fare il verso della gallina '; anche
direbbe che quello che gli autori non seppero fare scrivendo, e quanto non seppero,
insieme fra le gracili pagine, sappiano poi fare i recensori. -sostant.
, e trovò modo pur là di fare parecchie gradassate. = deriv. da
verga, 4-171: bomma sforzavasi di fare il gradasso. calvino, 1-407:
così orribile per avere il pretesto di fare un po'di rimescolamento. foscolo,
far quello che non era loro animo di fare. granucci, 2-128: piacque a
sbozzare. vasari, i-130: del fare i modelli di cera e di terra,
ultime soste dei viandanti affaticati prima di fare ingresso alla città. e. cecchi
fondamenta [del teatro] si hanno a fare dal piano di terra i gradini o
, tanto di fretta io te li farò fare. negri, 2-235: si precipita
gradito che se l'uomo lo dee fare. boccaccio, i-236: i doni
mandò otto ambasciatori... per fare onore a'detti re, i quali molto
gradire / di me, che vogli ben fare / e ghirlanda portare / di molto
13-224: io avevo creduto che lui volesse fare una canzone di scherno, da gradire
, in siena. mi son lasciato fare una gradita forza agli amici, e son
altare, / seppe con dolce sapienza fare / omaggio, a i freddi e vani
prodezze. le ha egli anzi da fare; ma non dimenticar giammai il grado di
nel grado della cavalleria sono da fare ventimila passi in cinque ore nel tempo
che sono in potestà di altri, né fare paura con la iustizia a chi è
, 1-36: si raunava il popolo a fare parlamento, e di grado in grado
calice secondo l'officio tuo, siccome solevi fare innanzi. ariosto, 32-20: deh
e riputazione. pea, 11-83: il fare la spia, era anzi dimostrazione di
, e anco nella guerra / di fare qualcosa: averne, o credere di averne
-mettere, porre qualcuno in grado di fare qualcosa: dargliene la capacità, la
chi ti chiede in prestanza, / non fare adimoranza, / se tu li vuol'
. machiavelli, 546: cercavano di fare pace con i vineziani, acciò che
] in tale natura ch'egli potesse fare il bene e il male per lo
,... parte per mostrare di fare le cose con consiglio e giustificatamente,
e met... darsi da fare a suo grado. poi che pur al
mente di buonaparte, securo ornai di poter fare, o buon grado o mal grado
grado o per forza, mi converrà fare a tuo modo. -prendere, pigliare
sono in quello convento si feciono fare per mezzo di frate giuliano.
: se una lingua s'ha a fare vincolo nuovo tra le genti disperse,
giannotti, 2-1-245: perché bisogna pure fare distinzione tra soldato e soldato, non
graduato, che ^ gli vada a fare la sua filosofia in un altro stabilimento.
abbandonato alla carità privata. si tratta di fare una buona graduatoria. serra, iii-91
rompendosi le unghie. -dilaniare, fare a brandelli; sforacchiare. chiose sopra
uncini, variamente utilizzato per afferrare, fare presa, ecc.; anticamente (e
, stessi coperto. -essere o fare come la gragnuòla sulla stoppia: fare
fare come la gragnuòla sulla stoppia: fare molto rumore e poco danno. g
femina che sia? -la gramma da fare il pane. baruffaldi, xxx-1-128:
darsi gramezza: rattristarsi. -dare, fare gramezza a qualcuno: rattristarlo; umiliarlo
il nome di radici di gramigna per fare tisane rinfrescanti e diuretiche. -gramigna stellata
, iii-3: questa opera ho preso di fare solamente per alquanti secolari non letterati e
non accetti presenti e donativi, per fare una grama relazione al signore di due parole
volendo il pane di tal farina, bisogna fare la pasta dura, e menarla bene
il pane di tal farina, bisogna fare la pasta dura e menarla bene alle gramola
lorenzo de'medici, 5-4: tengo per fare acqua grana / un finissimo verzino.
grani. biringuccio, 1-153: a fare la polvere degli archibugi si piglia salnitro
: migliore è... potessi fare la spesa zaffini, smelaldi, balasci,
i legni più pregiati coi quali si soglion fare le impiallac ciature e le
savinio, 292: in questo giardino fare sonare giorno e notte musiche militari,
qualcosa o su qualcuno. -anche: fare una propaganda chiassosa, sfacciata.
. cattaneo, iii-4-47: bastava adunque fare un * consiglio di guerra ',
granchio. -avere a che fare con qualcosa quanto la scimmia, la
certi parentadi, che hanno tanto a fare insieme, quanto la luna co'granchi
poi son tre concetti che non han che fare insieme più che la luna con i
granchi. giannone, 2-ii-194: per fare una sforzata adulazione all'odierno pontefice prende
filippo il bello, che ha che fare con questa scrittura quanto i granchi colla
. -cavare il granchio dalla buca: fare uscire qualcuno, trarre qualcosa fuori da
granchi con l'altrui mani, e fare la beffa a me; ché 'l disegno
-insegnare vabbaco ai granchi: fare cose impossibili. masuccio,
-non avere il granchio nelle mani: non fare complimenti, non farsi pregare.
prìncipi fanno spesso non quello che dovrebbono fare, ma quello che sanno o pare
quello che sanno o pare loro di fare. e chi si risolve con altra regola
2-65 (417): io gli feci fare certi piccoli vasetti grandi come un pentolino
si ritroverà grand'e grosso senza saper fare i fatti suoi, e gli sarà mangiato
coglie tutta la cima de'fiori per fare una bella ghirlanda. boccaccio, dee.
ansia di veder setacciar la farina per fare la polenta in quel paiolo, pieno
l'aria era limpidissima, cominciava a fare un gran caldo. -pungente, rigido
è potuto. nievo, 58: doveva fare con essolui di gran trotto il miglio
dare, / perch'ebbero en ciò fare / fatica assai, de vostre gran monete
uomini speziali, e però mai no le fare. s. caterina da siena
, / credendomi, sì cinto, fare ammenda; / e certo il creder
landolfi, 2-77: io son destinato a fare sempre le più grandi sciocchezze. pavese
, una repubblica debole non le sa fare. paruta, 4-1-252: le quali cose
: con questo bilancio non era possibile fare dei grandi progetti. -generoso, solenne
coronato con grande solennità, voi facesti fare la grande e magna festa. macinghi
, 79: grande necessità il mi fa fare. m. villani, 8-103
. guittone, i-3-426: picciula cosa fare, fa picciul pregio, e picciul
, noi ci sporgevamo dai finestrini a fare sberleffi e gesti di derisione per il gran
e che a sua posta e'possa fare li uomini grandi e bassi, secondo che
avevano speso gli occhi della testa per fare le cose in grande. pratolini, 3-58
come tu fai il pane, di fare... a suora nastasia un pan
: fece una nuova composizione grandeggiante da fare strepito negli orti farnesi degli arcadi.
tiziano. 3. figur. fare il grande, il prepotente; comportarsi
cose che per amico si posson fare onestamente. f. rinuccini, 1-236:
, ella diceva, e si dava da fare per mettere insieme tutte quelle grandezze.
, ii-200: aveva... fatto fare il capitano un cannone di bronzo di
guicciardini, v-41: gli era difficile il fare [le provvisioni], sì per
: ne diga grazia de dire e de fare quelle cose, le quae debiano piacere
re », e non si stancava di fare, disfare, rifare il suo regale
ii-87: alle nostre grandezze tu pensasti fare inganno; or per lo nostro onore
pare che si convegna di raccontare e fare memoria dell'origine e cominciamento di così
villani, 12-90: fece il detto tribuno fare cavaliere al sindaco del popolo di roma
. cellini, 560: in nel fare assai, si viene a intendere una
grandezzate, tr. { grandézza). fare grande, aumentare, magnificare. -
tommaseo [s. v.]: fare grandezzate, di conviti, carrozze o
', che ha grandigia, vuol fare il grande. = deriv. da
dal tema del lat. facire 1 fare, rendere '. grandiflòre, agg
via per l'america, ha voluto far fare la prima comunione al figlio che,
francesco fracanzani ebbe una certa grandiosità di fare e un colorito assai bello. alfieri,
d'architettura, che non manca di fare il suo effetto, e decorate di
alcune azioni grandiose, che si vedono fare a gli uomini in su quel punto
/ tutta la strada, ch'ella dovea fare, / acqua e spazzini da trasecolare
nel mezzo. berni, 181: fare dell'uve grosse notomia, / cavandone il
, 2-565: ciò che non valse a fare granfia di leone lo potè dente di
minutissime e spesse ammaccaturine; nel che fare si servono d'un punteruolo d'osso e
livide, e nere smorte: vale a fare colonne e ornamenti di quadro. micheli
7. locuz. -fare alla grappa: fare a gara, a ruba; disputarsi
uria nave nemica in modo da potervi fare irruzione. guglielmotti, 822: '
non se abia a dar impedimento né fare offesa a diete victuarie, né impedir
: non è il denaro che deve fare il prezzo alle grasce, ma sono le
di san giovanni boccadoro, la persuase a fare quanto gli era nell'animo di volere
si concede la facultà di andar a fare l'invenzione di detti pesi non giusti
buratini e forsi de più vile persone fare me conviene il mio. = voce
fosse in tanta povertade, e che potesse fare onore grassamente agli amici suoi. s
11. locuz. uccellare per grassezza: fare qualpossenti, fino a quella estremità che
corteccia è grossa e grassa, è da fare intra 'l legno e la corteccia.
sacerdote infatto come si furo partiti volse fare un grasso carnevale. baldi, i-183:
e quella ove più s'attenda a fare che la tavola sia grassa e ben fornita
: non voglio aver niente a che fare col loro modo ristretto e piccino di
sfrenato furore del minuto popolo cominciarono a fare romore contro a loro. giov. cavalcanti
certissima a tutti quegli che hanno a fare quello viaggio della morte. b.
: a questo modo si viene a fare una calcina molto grassa, e piena
ed alquanto grassa, e di quella fare egualmente una incrostatura per tutte, finché
. locuz. -a farla grassa, a fare i conti grassi: a voler esagerare
tuttavia non è di lei,, a fare i conti grassi, più che la
tre scudi al mese per ciascheduno a fare il partito grasso: e così dando spesa
aretino, ii-213: un se ne de'fare lesso, perché le lasa- gnette,
quella morchia che n'esce, fa fare al vino la state i piè gialli.
il ponte, perché ebbero i maestri che fare, per esser l'acqua grossa che
conservare e far seccare la frutta, per fare asciugare manufatti di argilla. palladio
a guardie di notte, o vero a fare graticci, o vero ad alcuna opera
graticci, o vero ad alcuna opera fare, o vero escono i cavalieri a
. rinaldo degli albizzi, iii-242: fo fare le coregge per cignere le bombarde in
di castagno o di quercia per poterli fare. botta, 4-372: siccome poi
targioni pozzetti, 7-178: se si vogliono fare i raveggiuoli non occorre premere tanto la
massicce. baldinucci, 2-5-378: prese a fare il susini per la stessa chiesa la
detta graticola [del fornello] si deve fare una fossa la qual sia larga un
canne. 2. graticcio per fare seccare la frutta o stagionare i formaggi
. letter. far contento, accontentare, fare cosa gradita cercando di soddisfare i desideri
, 106: che cosa poss'io dunque fare per gratificarti? p. priuli,
santità. 8. intr. fare cosa gradita, compiacere. acciainoli,
gràtus * grato 'e da facète 'fare '; cfr. fr. gratifier
beneficio suo vano et ingrato / e per fare a se prò, cangiar parere,
bibbia volgar., viii-556: per fare a molti cosa grata volentieri sostenemmo la
. serdonati, 9-335: pensò di fare cosa gratissima al re, se operasse
ricerca di popolarità e la volontà di fare cosa grata ai suoi elettori.
astri il riso. -rendere, fare qualcuno o qualcosa grato o più grato
o qualcosa grato o più grato: fare in modo che incontri la stima,
trattandosi di 'fràulein'violetta, si poteva fare eccezione. santamaria, che è architetto,
stuzzicarlo e dargli noia, lo lasciava fare, da muletto prudente e dottorale. pirandello
trovarono. -assol. risparmiare, fare economia (su qualcosa). piovene
feste, ma non sa che cosa deve fare. 11. in senso osceno
grattarselo o di farselo grattare; così potessi fare io. pallavicino, 7-144: volete
-grattare i piedi agli incurabili: fare mostra di compiere opera di misericordia.
nessun modo cosa diavolo fossimo andati a fare di notte sulla montagna, non cessavano
grasso che trasuda dal sevo torchiato per fare le candele. f. birago
or quel ch'è ordinato è d'uopo fare; / spazzar le stanze con grattugia