preoccupato che ci divertiamo davvero contìnua a fare dei sor- risini capziosi; e insiste
cose spirituali o beneficiali e non possa fare prammatica o decreto alcuno contro la giurisdizione
. sanudo, lvtii-97: ha parso fare [il principe] una sancta et
, badate voi, amico mio, a fare qualche cosa di meglio, ché ci
[ediz. 1827 (302): fare un pranzetto sulla riva]. rajberti
: la signora ch'è svizzera sa fare dei famosi pranzetti dai quali è sbandito
come caratteristica del conoscere oltre che del fare (e tale concezione va definendosi dalla
brigata girne a palazo e in sul pratello fare buona collazione e festa. poliziano,
: è utile i pratesi vegghino così fare. finiguerri, lxxxviii-i-704: costui ch'è
pratese che lui non era licito di fare, cioè la morte della sua donna.
pinsieme delle scienze aventi per ozfetto il fare e volte a dirigere l'azione. -filosofia
... ciò che debbia uomo fare e che lasciare. giamboni, 8-1-8:
quale c'insegna che l'uomo dee fare e che no. e alla verità dire
maniere. che l'una maniera è di fare alcune cose e schifare altre per governare
attività; ciò che si deve concretamente fare per praticare un mestiere, una professione
porre ogni tua premura, onde possi fare una ben fondata prattica e teorica intorno
lingua. - non se ne può fare altro, chi vuole intendere gli autori.
, ricorrente; abitudine; modo di fare. m. villani, 9-55:
con buona cera, si contenne senza fare novità, mostrandosi benigno e piacevole a'
orecchia porge. -modo di fare, tratto. colletta, i-165:
che, le quali si cominciavano a fare da molti che ambivano questo luogo di
concerto. carducci, iii-20-187: questo fare per non fare, questo dire per non
, iii-20-187: questo fare per non fare, questo dire per non esser creduto,
professione (in partic. nelle espressioni fare pratica o, anche, andare in pratica
e pietre forti... non può fare quella pratica nell'arte che si conviene
, per me c'era poco da fare. i miei vecchi m'hanno mantenuto a
si ricerca la pratica, non si possono fare né sicuramente né bene, se non
inalano, / la ual in mal fare aveva gran pratica. g. gozzi,
, 4-ii-221: oltre alla fallacia del fare a pratica. scamozzi, 2-147-32: l'
e pratica degli antichi scrittori da poterne fare necessario fondamento alle sue scritture. b
venti che prestarne ciento; ma per non fare né l'uno né l'autro,
non è un ragazzino il padrone che possa fare l'amoroso con innocenza con una pastorella
gorani, xviii-3-551: non basta il fare ogni sforzo a spese dello stato per restituire
fu obbligata da quel serenissimo pubblico a dover fare la contumacia. stratico, 1-i-367:
con loro qualche riservo: di che può fare fede quella sottile invenzione di tenere,
papa, il quale messe in pratica di fare pace, e il re fu contento
-entrare in pratica di qualcosa: darsi da fare per ottenerla. fontano, 325
è difficile talvolta più l'osservare, fare e mettere in pratica certe mezze tinte e
-tener pratica di qualcosa: darsi da fare per conseguirla. firenzuola, 678
uomini e robe sospette di peste per fare la quarantina e renderle praticabili.
per un precipitoso burrone e ho dovuto fare forza di piedi e di mani per
afforzarò di quella [la sterilità] fare alquanta menzione, cum certa buona dottrina
, operare, attuare, concretare, fare. iacopone, 34-47: vertute
d'amore che un suo pari potesse fare verso me. da ponte, 63:
di loro sia migliore, e riserbarsi a fare poi più certo deletto quando, nel
fisionomia non che il contegno e il fare inglese. leopardi, 981: non posso
intrattenere un rapporto amoroso o sessuale; fare l'amore. del carretto, 7-18
questi ambasciatori, con gran balìa a poter fare pace, furono col papa e istettono
il papa, dopo questo, cercò di fare una bona e solida amicizia con francesco
in qualche scolo pubblico, si potranno fare smaltire nel canale successivo ed inferiore del
cesariano, 1-3: a gran pena sapendo fare una poca praticheta calculatoria per la materia
2. pratica, esperienza, disinvoltura nel fare. carducci, iii-7-462: del resto
ciò vorrebbe dire che si ha da fare con una semplice trascrizione di una o più
e ogni altra cosa com'altro gentiluomo seppe fare: era spetto e pratico com'altro
i lavori di casa che la lasciava fare. soldati, 2-508: « dammi un
leonardo, 2-460: per farsi pratico e fare opere assai... elli è
disio d'acquistare nome, dalla voglia del fare e dalla natura che l'aveva dotato
a tanta perfezione quanto più ne arebbe potuto fare un ben vecchio e pratico maestro eccellente
della durezza materiale delle cose, col suo fare realistico a prova di bomba, senza
imitazione artistica, non se ne può fare il carattere distintivo e quasi nazionale d'una
il grillo, che saltò via a fare i fatti suoi, cacciò alcune palle su
cura. 5. locuz. fare del praticone: atteggiarsi a persona molto
, e scappò con una parola per fare del praticone..., e mi
a un'occhiata sapeva dire quanti miria doveva fare una vigna, quanti sacchi quel campo
del prato son chiamati, / nel fare al calcio ben disciplinati. -su prato
/ de- cea: filglia que poi fare? / lassa far la gente prava,
dona e 'figliuoli pre seguire el fare de'marmi pre voi più che nesuno
(preàmbolo). letter. fare preamboli prima di un discorso, anche
f f 5-i-6: voglio fare un preambulo a questo profeta. ariosto
. leopardi, iii-686: avrei voluto fare una prefazione alle 'operette morali ',
lamentevole de genevera, senza altro preambulo fare, non perdonò a sorte niuna di vilanie
, 1-18: perché ne pare superfluo el fare exordio con vostre magnificenzie, essendo certi
detta prebenda, quasi come se avesse a fare la sua vendemmia, sì s'allargava
'. 2. ant. fare oggetto di una previsione. buti,
non potessi stupirmene e fossi pronto a fare altrettanto. in sostanza ero tornato anche per
la non infrequente distruzione precauzionale che usano fare di lettere e altri documenti, pericolosi
... fu dichiarato, per fare fondamento all'altre cose che in futuro
ordinatamente scrivendo le cagioni che a quelle fare l'a- vean mosso e di dietro
[rezasco], 26: neuno possa fare alcuno edificio e di nuovo principiare.
o una cosa ha di passare, di fare o di ottenere? [ualcosa prima
nobiltà) afferma egli di sotto doversene fare determinazione. piccolomini, 1-127: altri poi
onde... disse che non poteva fare il passo più lungo del piede,
, 62: gli offiziali li precettino a fare quanto occorre. -sottomettere alla
a una manifestazione pubblica che si vuole fare apparire spontanea (secondo una pratica tipica
di partire, con commes- sione di fare protesto a quel re. instruzione a'cancellieri
polizia, un precetto o divieto di fare tale e tal cosa, come sospetto ch'
partecipare a una manifestazione che si vuole fare apparire spontanea (secondo la politica tipica
partecipare a una manifestazione che si vuole fare apparire spontanea. 5. milit.
? rinnovarli filosoficamente e precettisticamente vuol dire fare dell'esotismo. = comp.
suo discepolo, che dovesse sempre fare la figura piramidale, serpentinata e moltiplicata
sua ragione. borsieri, 15: fare pei nostri simili ciò che si fa per
singola persona o a singole persone di fare o di astenersi dal fare alcunché di specifico
persone di fare o di astenersi dal fare alcunché di specifico, che è emesso
vi dico che sarà bene gli facciate fare un precetto penale, che non vi abbia
ora, non uscire di città, non fare tale o tal cosa, non conversare
dottori. 5. locuz. fare da precettore a qualcuno: pretendere di
essere, stare in o sul precinto di fare qualcosa: stare per farlo, essere
poi, conosciuta la cosa, non la fare. leti, 0-ii-243: aveva il
anche a torto, e di poterlo fare impunemente. -minare, compromettere la
ponno per se stessi i pesi / fare obliquo viaggio allorché d'alto / veder li
, 153: nondimeno, che posso fare se amore mi predomina, mi consiglia
di resistere ad ogni lor impeto e fare con l'uso e cofl'industria gli
(per la coniug.: cfr. fare; parti pass. prefato).
ricordi a lui lasciati, non potè fare che non n'andasse le lagrime fuor
che i greci,... cioè fare il prologo, che i latini dicevano
, i-v-717: procurate di sfuggire sempre di fare delle prefazioni e delle teste alle lettere
: £ rubar la modestia alle prefazioni fare il modesto. non comune. giorgini-broglio [
il consiglio... crederebbe di fare un grande sforzo, danao la preferenza a
riunivano insieme in un vuoto retrobottega per fare ipotesi e piani sul modo più conveniente
infinito, non bello: 'preferisco di fare, di dire ', voglio piuttosto
da alcuni che non avevano soltanto che fare con un autore più bravo o più delicato
stati aperti da anni tanto c'era da fare, da regime tradizionalmente centralizzato (come la
da prae 'davanti 'e facére 'fare '; per il n. 5
persona incline a lamentarsi continuamente, a fare considerazioni pessimistiche sul presente o sul futuro
7-192: non mancò chi assumesse di fare un simil ragguaglio in latino, ed assai
caso amoroso: né potrebbe del resto fare altrimenti in quella metrica e in quella
, come in la prefocante non pregnante fare se suole. = deriv. dal
vi priegherò... voi il potrete fare,... vi paleserò ciò
3-9 (14): propuosi di fare uno sonetto, ne lo quale io salutasse
da molte devote persone di scrivere e fare in volgare una generale forma di confessione,
: ora, ti priego, non fare induxìa, / e tosto e di prexente
priego l'altissimo idio che vi conceda di fare a sua ìde in questo mondo,
quelle pregherie che furono possibili a potere fare. s. bernardino da siena,
causa. 5. locuz. fare le pregherie di qualcuno: arrendersi alle
-tenere in considerazione, in conto; fare tesoro di qualcosa. livio volgar
'l pregi. -fare stimare, fare apprezzare. guittone, i-25-290: picciulessa
grofani, ne'quali facilmente sarà da fare alcuno bene, che non passeranno di
la vena del vile metallo si truova sanza fare profonda cava, ma quella del gran
già fatta come quella che fosse a fare. vasari, iì-9: i terzi
, xxviii-18: avegna che usanza recherà de fare prego per audentia avere, e custume
per alcuno..., possa fare alcuno lavoro di lana...,
i grimaldelli, / né si può senza fare, 7 così tanaglie, trapani e
lo servire c'onn'omo / sape fare non à nomo; / e no è
. -fare pregio d'opera, fare, ottenere il pregio dell'opera:
: tutto il bene che si può fare ai nemici senza pregiudicare la causa si fa
consoli e ca- marlengo cessassero di ciò fare, perdano del loro salaro soldi x
: 'pregiudicare '...: fare un giudizio prima dell'altro o anticiparlo
ho detto da delle voci che bramarono di fare de'pregiudizi alla dama sopra accennata.
è sempre nullo, né si può fare, benché la dilazione sia apposta a favore
quello che vostra eminenza riputerà di poter fare in servigio del collegio e della tenuta
tua quiete e consolazione, non dè fare pregiudicio all'ubbidienzia et ai comandamenti di
: il decotto... non può fare atto né contratto alcuno in pregiudizio de'
perché che aspirava a quel grado non voleva fare una cosa tanto pregiudiziosa. groto,
porcella pregna e presso al tempo di fare suoi figliuoli, stava al meriggio dfun albore
. indusse il consiglio di guerra a fare avanzare l'essercito. metastasi, i-iv-489
ke io non fo benegno; / in fare misericordia perzò ke era pregno, /
volontà, pregna d'amore nella voglia del fare, esprime certe cose divine. tasso
decameron, 98: questo verbo 'fare 'sopra tutti gli altri della lingua si
bontade. 4. locuz. fare, muovere, porgere j eghi, prego
coferati, 1-203: questa preintonazione si deve fare col canto ma con voce alquanto sommessa
agli altri soggetti quelli che hanno a fare, quasi signoreggiano loro a compiere i
laici che pilliano esempio da loro di fare ogni cosa per danari e non guardare
a pilato / per lui più vituper fare. avisi del giapone, 120: dietro
, fatti restitutori di quegli, si possan fare le cappe più larghe, procacciare i
per accertamenti di polizia. -anche: fare prigioniero in guerra. panzini, iv-537
su bito dopo natale di fare la prima pubblica prelezione per cominciar
giuseppe flavio volgar., i-353: al fare certamente sono sempre presti e destri et
siena, i-71: tre cose bisogna fare a chi vuole combattere: primo,
: fu colta questa occasione per fargli fare una corsa a firenze, onefe prendere le
a tutto il regno quando intraprendevano cn fare rimostranze di quel peso. zorzi,
di pompa e decoro. 2. fare luce, risplendere davanti a qualcuno.
, lat. praeludére, propr. 'fare prova ', comp. da prae
non era che un preludio di ciò che fare doveano a'tempi nostri sotto la condotta
leonardo, 2-145: il modo di fare l'arco premanente si è di
, 5-261: si capisce che lei dovrà fare una visita prematrimoniale molto accurata, perché
: avendo molto davanti premeditato quello che fare dovesse, nel suo trentacinquesimo anno sì
con pieno intendimento are l'udienze e fare le premeditate risposte. boccaccio, vhi-2-81
bini, 89: tutto il tuo fare era una tattica premeditata, un contegno
dunque non ti pare aver tanto a fare a casa tua, che ti vai innamorando
disposto a patire, e l'altro a fare / per lo perfetto loco onde si
altro o pensier. ai. fare attenzione, badare, curarsi, studiarsi
, badare, curarsi, studiarsi di fare o ottenere qualcosa; impegnarsi, insistere;
s. a farmi intendere ciò che debbo fare. boccalini, ii-12: nelle loro
44. affollarsi, accalcarsi; fare ressa. dante, purg.,
: devo premettere che ho creduto di fare un piccolo cangiamento di forma ah'indirizzo
: quando s'è poi trattato di fare i nomi dei premiabili i giudici non
vorrà parlare per loro o raunarsi a fare niuno loro fatto se
genti contro alla preminenza del popolo romano fare romore. de luca, 1-3-2-62:
: -eh, eh, che vuoi tu fare? -diavol è; volete voi ch'
uomini al bene co'premi e spaventargli dal fare male con le pene. tasso,
in che mese del 1830 si dee fare l'aggiudicazione del premio quinquennale della crusca
o altra persona che abbia a condurre o fare condurre sale fuora di milano sia obbligato
depositata da que'giocatori che falliscono nel fare il giuoco; e dicesi anche "
. sig. illustrissima avrà minore occasione di fare sforzi e premiti per mandar fuora la
: fatto trascendente il vero, bisognerà pur fare trascandente lo spirito, con la vita
dell'artista non si può spie • fare che ammettendo in quest'ultimo delle qualità speci-
specie d'inverno, hanno abbastanza da fare per premunirsi contro le polmoniti che sono
cui (ingenua premura!) intendevo fare omaggio al vecchio. -insistenza.
lei. 3. urgenza di fare o di ottenere qualcosa. -anche,
sua benevolenza. -dare, fare, mettere premura, premure: raccomandare;
sul territorio occupato. -darsi da fare con sollecitudine e impegno (in relazione
premere. premurare, tr. fare premura, sollecitare (ed è voce
. con la particella pronom. darsi da fare con cura e sollecitudine nel fare qualcosa
da fare con cura e sollecitudine nel fare qualcosa; curarsi sollecitamente di qualcosa;
curarsi sollecitamente di qualcosa; affrettarsi a fare. massaia, xi-66: premurandomi a
di lampedusa, 314: quanto da fare per me! pensare all'alloggio dei
all'imperatore, povero e desideroso di fare la guerra, di stampare la prima carta
che ha preciso o urgente desiderio di fare o di ottenere qualcosa (talvolta seguito
da alcuni anni avanti si era addato a fare... premurose ricerche e diligenti
: notissima è poi la maniera di fare il formaggio, che si dice premuto
modestia e senza regola, come sogliono fare gli ubriachi, infrigidisce per cagione accidentale
: si conchiuse la pratica di fare il matrimonio de la figliuola del re
doi. 2. locuz. fare prendenza: intraprendere. pannucciò del bagno
virginia il fardello della vita / doveva fare: il cielo era già rosso: /
-in un gioco di carte, fare una presa. -anche assol.
furono consumati nel prender acqua e nel fare uno sperimento. 4. afferrare
bara, sì come color che ottimamente fare il sapevano, e l'ebbono acconcia
li panni per volere l'agio suo fare, uno rastelletto che alle reni dove
. 10. per estens. fare salire qualcuno su un veicolo. gemelli
non ti sarà mistiero lottare né correre né fare altra prova. bandello, 3-53 (
, per lo quale ciò possi fare. casalicchio, 404: perciò, carissima
16-4-42: quegli, che ogni nostro fare prendevano in sinistro, una cotale modestia
: non crediate che renzo trovasse quel fare troppo asciutto e se l'avesse per male
159: fu colta questa occasione per fargli fare una corsa a firenze, onde prendere
e non c'era più nulla da fare, sembrava impossibile di rimontarlo.
prender gondola. soldati, 2-295: fare ciò che avrebbe preferito non fare,
: fare ciò che avrebbe preferito non fare, entrare nel portone, prendere auell'ascen-
lecito a prendere da un altro per fare una commedia che sia sua. piccolomini
porti del regno prendere de'legni e fare come piace a lui de'legni dell'
capitano del populo di san gimignano e fare prendere el debitore passato el termine del
presi sull'erba. 26. fare innamorare, disporre all'amore. anonimo
curiosità affannosa: sopravvivere al crollo, fare in tempo a conoscere il mondo di dopo
, viii-5: non mi parieno già mai fare ammenda / de lor gran fallo gli
cordigliero, / credendomi, sì cinto, fare ammenda; / e certo il creder
cambia, non c'è niente da fare. è un muro, un sacco d'
-scegliere il momento propizio e opportuno per fare qualcosa; approfittare dell'occasione o del
facevano ora, violentati, non vogliono fare, e hanno prese le strade di
frescobaldi, 2-9: voleano tutti questi altri fare il viaggio in sulle galee per prendere
, et altro no prenderà esemplo de fare sembiante. fra giordano, 125: qui
sono capaci capacissime di prender ombra e fare una spettacolosa scenata anche per una metafora.
o iniziare a compierla; mettersi a fare; intraprendere. anonimo, i-532:
luce. moravia, 16-39: comincio a fare le stesse cose di quando, durante
5-517: oh, come volentieri, senza fare schiamazzo, / senza voltarsi indietro,
piacer che felice / noi pò mai fare, e respirar non lassa. boccaccio,
storia dell'arte senese, i-9: fare la raccolta d'ogni due mesi..
ine si proponga se alcuna cosa è a fare per loro 'n bene dell'arte,
che possono col marchese e trattare e fare i patti insieme. mannelli, 88:
i romani tennono consiglio e presono di fare vendetta. annotazioni sopra il decameron,
l'oficio e fece quello che dovea fare io. paolo da certaldo, 160:
promise la cloe e prese assunto di fare che lamone anch'egli v'acconsentisse.
io mi sono preso per piacere di fare una delle più faticose opere che mai si
suo la previdenza. 50. fare proprio un atteggiamento, un contegno,
la mia imaginazione, che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente. idem
, né dee ciascuno prendersi arbitrio di fare simili composizioni, ma usar solamente quelle
la pippa e non so che fare. straparola, ii-22: non varcarono molti
fatica o una malattia) o sonno; fare un'interruzione. f f
la donna lui inebriasse per poter poi fare il piacere suo mentre egli adormentato fosse
è dolze cosa. -lagnarsi, fare rimostranza. chiaro davanzati, xxxii-79:
73. rassodarsi, indurirsi, fare presa (un materiale edilizio).
: aprendosi la sala del ballo, vedesi fare il minuetto la marchesa con uno dell'
, 5-182: lui entrò in orgasmo per fare in modo che le due avversarie non
. pulci, x-1006: fece fare le bisciaccole a due suoi ritto- letti
esercitati con destra contenzione e stabilimento per fare forza e sanità, essendo elle utili
all'ordine della quale) si deve fare il pagamento. regio decreto 21 dicembre
anno. 3. dir. fare un'iscrizione o una trascrizione condizionata o
stabile. -prenotare a debito: fare una prenotazione a debito (v.
5. rifl. mettersi in lista, fare segnare il proprio nome per garantirsi il
infallibilmente quello che gli uomini sieno per fare e pensare verso di te.
. -con valore attenuato: darsi da fare con grande impegno e attenzione, arrovellarsi
il dir e preordinare è il vero fare e principiare. -in partic.
mercati, 1-24: cose grande vuol fare al preparamento [del desinare] ch'
esperienza che senza tanti preparamenti si può fare da ogn'uno. beccaria [il
i vinegiani ancora in un mese possono fare cento galere per avere i preparamenti, e
. maria del fiore] s'avessi a fare... e dopo tutte queste
, e da questa sera incomincio a fare i bauli. tu non hai preparato
ragione come l'uomo e non si saperebbono fare le veste e prepararsi e cibi come
a essa favorevole; convincere interiormente, fare in modo che accetti la situazione ineluttabile
di dio, lasci tuttavia di ciò fare o per disapplicazione o per dappocaggine.
pronto, porsi nelle condizioni adatte a fare qualcosa, a comportarsi in un dato
, accingersi, essere nel punto di fare qualcosa (per lo più in relazione
, che nel- l'invemo ha da fare il capitano per la seguente primavera.
37 (649): renzo, senza fare il lezioso, promise...
pronto o è addestrato o esercitato a fare qualcosa, a svolgere un compito,
intelligenzia di questa cosa non è necessario fare altra preparazione e non disogna altra notizia
cercar le cose, talento le fa fare. = nome d'azione da prepensare
-fare agire per primo; far fare qualcosa prima di altri. boccaccio
maggior valore. -anche: dichiarare vincente; fare eleggere a una carica anteponendo ad altri
preposizióne, sf. ant. il fare fisicamente qualcosa davanti o di fronte a
uno per mezo quinterno de carta per fare il bastradello de le preposte.
al popolo e non siate arditi di fare battaglia contro alle genti d'infino alla
de luca, 1-3-2-49: il dover fare le funzioni pontificali e maggiori in luogo
impedire il piccolo contrabbando che si può fare del sale, del tabacco, quando
prepotenza, far valere la forza; fare il prepotente. faldella, 9-803
nieri, 3-157: 'prepotentare ': fare il prepotente. « se vuol prepotentare
alfieri, i-38: se tu mi vuoi fare il componimento, io ti do due
rimbalzanti; se tu non me lo vuoi fare, ti do due scappellotti, ed
riforma che ugo foscolo immaginò tendesse egli a fare o volere nella chiesa non toccava
. arbasino, n-nq: ma come deve fare adesso a convincere lei della sincerità di
commettere. delfico, i-213: potrei fare un lungo catalogo di tutte le leggi contro
di simile o di analogo tentò di fare la prequarantottesca spiritosa invenzione della 'filosofia
tr. (prerapisco, prerapisci). fare proprio in anticipo; percepire, capire
l'anima e ogni dio si affrettò di fare il regalo d'una qualche prerogativa.
, e cioè senza il sentimento di fare il bene attraverso il denaro, anche il
vi piccate d'essere onesti e non mai fare ingiustizia ». -in senso concreto:
fin che il falcone, che ha da fare la presa, arrivi con il men
di luogo non possa alcuno maestro dare u fare dare alcuno danaio o pregio.
sono messi [i frati] a fare il medico e pretendono di curare le
i-71: -ma che cosa prendi a fare quelle maledette prese? - ripetava spazientita
è che neuno debbia intrare nel padule per fare erba o fieno o vero portare saginale
poetica '. -fare presa, fare alta, buona, grande presa:
calcina... si abbia cagione di fare migliore presa. cellini, 678:
2-5-500: mancando il tempo, se possino fare queste medesime machine di gesso o stucco
2-5-530: il terreno o sabbione minuto fa fare buona presa al ferro.
che l'ha già avuto; tanto sa fare e non lascia presa.
guerrazzi, 1-640: tu hai da fare la guerra con quello che secondo la
a cagliare o rappigliare il latte e fare ciò che dicesi 'cacio fiore 'o
riposo, poiché non ha più che fare a nascere su queste nostre contrade, non
anco un certo donativo, il qual solea fare il papa nel giorno che pigliava possesso
.., venne a roma per fare il medesimo et elesse qui ancora alcuni
ringrazio di nuovo di avermi prescelto a fare un così gentile uffizio e così cortese.
di due terzi, ciò che si chiama fare un conto preventivo. l. gualdo
casa prescelta, delle compere fatte e da fare. -preferito da un animale.
semplificare il ragionamento o il discorso; fare astrazione da essi. de luca
considerazione; astrazione (anche nell'espressione fare prescissione). beccaria, ii-314
il dottor vasa si è provato a fare dell'interpretazione e riforma dello hegelismo in
castelvetro, 8-1-408: noi non possiamo fare negli altri due che l'orribilità,
alla tragedia, sì come possiamo fare in questo, nel quale per ispeziale privilegio
di quella passeggiata non si potesse assolutamente fare a meno, ora che la gravidanza
contra lo mercante o patrone si possa fare exequzione, non obstante lo contracto fosse così
cambiali è prescritto, torna forse per fare qualche scandalo. pirandello, ii-2-840:
calandra, 200: stamattina uscii a fare due passi, come mi ha prescritto chiovetti
di dominio prive, / che 'l fare il duca al buio non gli è vietato
nell'ospizio qualche medicina somministratale prima di fare la quotidiana lavanda, su di che
ricordandomi che il lungo silenzio mi potria fare alcuna prescrizione contra il possesso de la
vero alcuna serviziale degga presentare o vero fare presentare alcuno presento da man'are ad
, in- struendoli di quello che a fare aveano e dandogli doni che a quello
; non so che altro tu ti possa fare. marinella, 371: ma che
ti sbagli. mi pare che sai fare da solo. -rifl. (anche
velame, per mezzo del quale possiamo fare vista di non ridere della disonestà, ma
ma per paura era stato pigro a fare quello che gli era stato comandato,
naso sì badiale, in luogo di fare attenzione ai versi, cominciarono a guardarsi
vita del brigante, quella vita non fare per lui, volersi presentare.
il signor guerzoni non ha diritto a fare e presentarsi al pubblico e a me
, mentre àltri- mente ciascuno potrebbe affettamente fare le presentate di quelli fi quali per
sagramento ed alle persone reali si debba fare il « presentate armi ». faldella
monti, 695: mica che monti intenda fare dei presentatàrm così. = dalla
lavoro consisteva in nulla essere, tutto fare. ne porta i segni il corpo presentato
, come a'banchetti s'usa di fare, e colui a cui fosse fatto il
: lapresentazione della lettera cambiale si deve fare subito. foscolo, xiii-1-54: il ministero
del ginnasio lucchese, e tu vorrai fare un'amichevole presentazione in mio nome al
, iii-18-175: un uomo come l'alfieri fare la propria presentazione con simili versi,
nelle sceniche poesie ciò non si debbia fare. stigliani, 73: questo è tutto
nelle espressioni avere, tenere presente o fare, rendere presente). incontrino
, ossia non è, se non nel fare, e il fare non è mai
, se non nel fare, e il fare non è mai un fare in generale
e il fare non è mai un fare in generale, ma un compito determinato e
è quel che incombe ai presenti dì fare: prima di mettersi a stabilire una
in un pericolo presente e costretti a fare i bauli in giornata, dodici giorni apparvero
si è sforzata con diversi modi di fare, almanco in parte, vano l'
chiamare il prete romano che venga a fare il presente. -che presente? -io
imperfetto è quel che accenna voglia di fare a suo tempo e luogo se potesse,
nubelle. anonimo, i-626: chi voi fare di 'ntaglio cosa nova, /
[la magni- cenza] è in fare gran nozze e ricchi conviti e dare altrui
e dare altrui grandi albergherie e in fare grandi presenti. francesco da barberino,
1-50 (130): io volsi fare quel nome proprio... sotto la
antiche, le quali avevo fatto fare tutte rotte, salvo che la prima
io di salire in bigoncia e di fare una diceria al popolo per render conto detrazioni
il tema del lat. facére 'fare '. presentificazione, sf. l'
nel principio di questo trattato di dover fare qualche uso delì'ebraiche lettere, nelle
: gli utopisti possono presentire, non fare. pascoli, ii-163: ugolino..
della mente non è possente né a fare né a dire cosa alcuna. b.
conoscer subito quello che ferdinando andava a fare, capace anche in quell'estremità di
spedita arrivare alla perfezione questo hai da fare: darti a cotesto esercizio della divina
le cose a lui tolte risti- tuire fare vogliate. dante, par., n-101
: sarà libero a ciascheduno il poter fare con la sinistra la medesima lezione,
ch'essendo cosa tanto volgata, non può fare che non sia vero in tutto overo
di carico dette in presenza si convien fare la risposta in presenza. goldoni, vii-171
questa voce. in prima dicesi: 'fare atto di presenza ', come per
: solamente una cosa le resta a fare, ch'ella corra alla presenziale unione del
4-8: quello che presenzialmente non poteva fare, lo faria con lettere ad ogni
morire, ma concedermi chi io possa fare come dice il proverbio greco: tornare
che preservi egregiamente. -assol. fare opera di prevenzione. dalla croce,
foscolo, iv-326: che ho da fare di quattro migliaia e più di volumi
olivi, 200: non rimane che a fare dei voti acciò si estenda l'uso
e divertire l'inimico, presidiare e fare altre fazioni necessarie. brusoni, 4-ii-313:
la mesia e ne la tracia e feceli fare cristiani. guidiccioni, 5-107: se
alcun presidio, avendo avuto necessità di fare spese nel vestire oltre il suo potere
potè far cose assai prima che nui possamo fare le guardie e li presidi che abisognano
: per esser condannato quest'anno a fare il catalogo di prodotti naturali di questo pubblico
costringere la erede presuntiva del trono a fare anticamera. ojetti, i-697: volpi
, neu'infermità sua necessaria del volere, fare un pagano, irraggiato dalle sole quattro
giro; che cosa se ne poteva fare lui dei rubli? = comp.
era preso in alagna; e sanza fare alcuna difesa o scusa, fu menato
, presi violentemente nelle depredazioni che sogliono fare le armate e li leventi in paesi cristiani
, 17-100: fu lor di bisogno così fare, / com'udirai per gli versi
v.]: opera presa a fare; libro preso a comporre. fanzini,
fosse un operario, qualche cosa potrei fare, anche subito, ma di un
della filosofia presocratica, era ristretta ad convenne fare via a forza per la pressa che v'
una calca, una pressa da non poterci fare riparo. carducci, (come sm
mi trattener più, c'ho da fare. sai come sto di pressa. un'
soddisfacimento; istanza (anche nell'espressione fare pressa a qualcuno). dante,
la madre non sa- pevan più come fare a distrigarsi dell'interrogazioni pres
desidera che v. a. si degni fare ordinare pres- santissimamente al bargello di cortona
4: chi è che glielo fa fare ai giornalisti di prostituirsi così in una professione
più importano nell'esercizio della voce per fare in quella profitto con prestezza e schifare
, con la mansione di incollare e fare aderire con una pressa i vari elementi
ad amico è pressimato, servire e grasia fare non tutto è vera prova di vero
, istanza ripetuta (anche nell'espressione fare pressione, pressioni). de sanctis
: lo scolare, il quale in sul fare della notte col suo fante tra salci
avvisa incontanente i colori che bisognano der fare la sua dipintura, quand'e'ne
prezza le ricolte; / i'faceva per fare el fatto mio, / quand'era
4. locuz. -avere pressoché fare qualcosa: essere va, al paragone
abbaiare e schiattire. dio buono! che fare allora in sì pericolosa pressura! mamiani
218: per il passato si solevano fare le preste loro di 50 e di 100
signore e 'l camarlengo sia tenuto di fare còlliare tutti e dazi e preste che
la portava. -con l'ordine di fare in fretta. s s
consumatori... ha ritenuto di fare un comunicato. = voce dotta
vostra cosa in prestanza a mi voglia'fare grazia per vostra cur- tisia. latini
chi ti chiede in prestanza, / non fare adimoranza, / se tu li vuol
de 3 anni riebbe 150 libre a fare capo d'anno. domando a che ragione
per questo prestare! -assol. fare, concedere un prestito. -anche:
di dio, ministrare li sacramenti e fare le altre fonzioni ecclesiastiche. g. gozzi
. offrire l'occasione, la possibilità di fare qualcosa; fornire la motivazione, la
concedere la grazia, la facoltà di fare qualcosa (anche con riferimento a dio)
dio vi presti grazia d'alluminare e di fare risolvere alla miglior parte le menti vostre
-prestare impedimento: creare difficoltà, fare opposizione, frapporre ostacoli al conseguimento
il passaggio; cedere il passo, fare largo. cavalca, 20-552: prestatemi
alle finestre. -figur. fare onore, conferire grazia. malatesta malatesti
. spiego le macchine, magari faccio fare un giro di prova. durante queste
in lavorare la istoria aremo quella prestezza di fare congiunta con diligenzia quale ad noi non
civile, giacché le spese che essa lasciò fare tornarono per molti riguardi utili e fruttuose
. musso, iv-130: che han da fare le prestigie e le fallacie che illudono
hae bene potenzia di prestigiare e di fare venire alcuni umori dentro nell'occhio e
2. per estens. fare oggetto di un incantesimo. garopoli,
di questo tale artificio non è il fare semplicemente, ma porgere immaginazione fino all'apparenza
vedessero quelle sorte di maraviglie che soglion fare alcune persone vane, che da'latini prestigiatori
prestinare, intr. ant. fare il mugnaio. leandreide, iv-5-72
per rispetto a'prestini della città di fare il pane in ragione di quattrini 4
mutuo a favore dello stato, per fare fronte a spese straordinarie o a temporanee
388: rifiutò la repubblica di fare un prestito o avanzo di settanta mila
239: quello che tu hai a fare, fallo presto. tommaseo [s.
suon de la sua terra, / di fare al cittadin suo quivi festa. ugurgieri
rena e calcina tanta che arebbe servito per fare un chiusino da colombi malvolentieri.
greci, ma più sono vigorosi per battaglia fare e più costumati e presti d'arme
: lor figliuoli a rimine mandomo / a fare il presto, e fecion gran tesoro
presumere non inopportuno affatto il tentativo di fare aggradire in italia canti più esotici, era
molto. comunque mi sono dato da fare, come dicono qui a roma,
disposi, non ebbi riguardo a ciò fare più per altrui che per me stesso
. subord. avere fiducia di poter fare qualcosa, confidare di ottenere un determinato
finch'10 riesca, non dirò a fare, chi può presumerlo?, ma a
a organizzare perché possano, volendo, fare. -progettare, tentare. ordinamenti
chi facesse contra o vero presummisse di fare, sia condannato. -in relazione
neguno omo presuma de fare quelle cose che no dè, o per
possa no presumisca ancidere, vendere overe fare vender a la becaria alguno animale infermo.
per cavare dal fatto la regola e fare di quel diritto, applicato una volta
i miei presunti torti gli dessero diritto dì fare il proprio comodo. cassieri, 11-154
che quelle dei preti e dei frati volevano fare le ricercatine non pure nel petto ma
prosontuoso che sarà agli altri esempio di non fare onta ai pari miei. casalicchio,
: -perché hai tu avuto presunzione di fare contro all'ubbidienza, e già cotante
: signore conte, io non posso fare ch'io mi meravigli della tua temeraria
altra mi ritraeva el rispecto di non fare con questa mia nuova fatica, nella
, di queste cose belle bisogna lor fare e'disegni ». bruno, 3-877:
prosonzione e pazzia dell'uno in voler fare quell'arte che non sapeva. bizzarri,
da eccessiva e arrogante pretesa di poter fare e pensare quello che si vuole o
altro guerreggiante ha tutto il dritto di fare una somigliante interrogazione categorica, ed a torto
rifacimento del tempio, che lo dovea fare lo re cirro: e profetò la presura
ragioni: l'una, per far fare pace tra sforza e tartaglia; l'altra
aurea volgar., 489: guarda non fare, con ciò sia cosa tu abbi
con poca spesa, / e lo puoi fare in dì di assione, / perché
. donato, lii-6-390: sono tenuti di fare la loro professione due mesi serrati in
, / credendomi, sì cinto, fare ammenda; / e certo il creder
di geova, potrebbe dell'inno mio fare un cantico ortodosso. -prete rosso
e mesi aa intrigare, / a fare imbrogli e maneggiar le fave, / a
/ come da impulso celeste commossi / sogliono fare a roma i preti rossi. a
marte, volesse andare in africa a fare guerra, imponendoli pena ché non si partisse
savonarola, ii-217: se si vuole fare frate il tuo figliuolo, lascialo prima
messa e di trenta diventò chierico; fare come il prete peo che di prete
propria carriera. matagoli, 286: fare come prete meo, che di vent'anni
della poca offerta: non darsi da fare, non impegnarsi. monosini, 301
, ii-14: quando i soldati si vider fare una simile resistenza: eh sta ^
, riputandosi liberi, aizzano a fare da papa un pretocolo, filippo. nievo
, di molti o alcuni altri ingrati e fare un 'partito 'contro me.
2. locuz. avere a fare con qualcuno quanto col pretegianni: essergli
consorti si trovarono, che hanno a fare tanto con loro quanto col prete ianni.
dandolo, lii-4-53: sua maestà era per fare l'impresa di lucemburgh in favore dei
quel gran fosso, che si pretende fare, eccettuati pochi mesi più aridi dell'estate
cosa più pianamente, senza pretendere di fare una sorpresa al lettore. -intendere
è in grado di dare o di fare o che comunque è assurdo o fuor
5-2-70: uno de'sozi non può fare innovazioni sopra gl'immobili dipendenti dalla società
una delle fonti del manzoni, né intendo fare uno studio critico e un lavoro d'
princìpi in realta infondati o di poter fare qualcosa di impossibile, di inattuabile o di
; e non sai che, a voler fare a modo suo e impiparsi delle gride
d'aver ancora le sue devozioni da fare; la vedo dall'inginocchiatoio spiare il disappunto
provincia, si dava un gran da fare per mostrarsi disinvolta. pirandello, 7-1182:
: pretendendola a classico nel modo di fare, questo libro è lontanissimo dalla finitezza
riconosciuto pieno diritto, ovvero si accinge a fare cosa al di sopra delle proprie
... ma ha la pretensione di fare l'uomo di spirito. carducci,
una pretenzione sola: d'esser bravissima a fare il croccante. r. longhi,
.. né le mancava nemmeno quel fare pretenziosetto di stare sulle sue che conviene
ma siccome si ha la smania di fare adiettivi a tutt'andare, così i curiali
niuna cosa buona che l'uomo dè fare. felice da massa marittima, xliii-271:
omettere, nel proprio testamento, di fare disposizioni a favore di un soggetto che ha
letter. ant. che tralascia di fare ciò che gli compete, che non adempie
le dette fosse e ragiuoli votiare e fare e raconciare, secondo che detto è
quello che lassato fusse... far fare interamente... e le spese
mettere in opera, praticare, premurarsi di fare qualcosa o di attemevisi.
spese che si giudicava sua signoria dovesse fare sono state per lui pretermesse. sanudo
. sanudo, xxi-18: voglio ben fare ogni altra factione, non pretermetendo però
: evitare, tralasciare, mancare di fare qualcosa. statuto della società del padule
le predette cose sieno tenuti e debiano far fare per tutto lo mese di giugno prossimo
predette cose non faranno o vero far fare pretermettaranno, perdano lo loro salario.
luigi, per sapere egli quello dovesse fare contro di lui. davila, 757:
delle proprie capacità o possibilità, di fare ciò che è sconveniente o illecito.
ii- 167: si trattava di fare una divisione di tal natura che ciascuno
quando questo avrete provato, allora potrete fare la conseguenza da voi pretensa. campiglia,
che vanno in cerca di pretesti per fare il comodo loro. s
, un'acconciatura, un modo di fare). moneti, 68: sotto
sino al tempo di giustiniano, bisognò fare [a roma] infinite leggi, per
contentare di arrestare i rei e di fare quei primi esami. pananti, i-22
, i-22: non voglio starmi a fare il foglio pieno / per nominare ancor
nel pretto suo fiorentino a parole da fare isbigottire un cane. bar etti,
superiorità della condizione, dai favori che potevano fare \ rosmini, 5-1-391: il fatto
: il principe panfilli, quando risolvette di fare la villa di belrespiro fuori di porta
prevalendomi del suo favore, io facevo fare or questo or quello. groto,
fatiche delle sue braccia s'ingegna di fare i lavori suoi senza inganno; e chi
neppure quando non mancherebbero i motivi per fare bella figura per conto suo, trascurando
natura iracondo, tempestava, minacciava di fare squartare il guardiano prevaricatore. bacchetti,
di dio in terra discendesse a fare questa concordia. guido delle colonne volgar
e mai non pensai né prewiddi di fare questo matrimonio, né io venni a questi
, 1-ex-129: io non posso ora fare la vita a mio talento. preveggo
da voi, ripassar le alpi e fare una marcia fino in slesia. cesari
il che non ave- rebbe preveduto di fare la sua natura, se non perché tale
agraria, deliberò che i padri prevenissero di fare che ciò fusse loro impresa e dono
prima del tempo fissato o opportuno; fare sì che un evento si produca prima
somma contrizione di cuore, che così fare ci ammunisce per la scrittura.
espressivi 'anticipare, prevenire, antivenire, fare un calcolo, un conto anticipato '
gadda, 6-262: s'industriava ora a fare, coi diti, sull'otricolo della
nitrico. li miscelammo, incapaci di fare calcoli preventivi, fino a reazione neutra al
: con questo nervo di forze si ponno fare le diversioni e le prevenzioni, entrando
noi, dicendo per fede nostra che bisognava fare alleanza co'popoli e non coi re
suo figlio in francia con tanta pompa a fare apertura della parentela senza previa sicurezza d'
alla timoniera da prevosto pesce che doveva fare le gran trombe der giudizio. 2
andò in asia con quello isforzo che fare potè da sé e cacciò lo provosto del
il più nobile frutto che si possi fare in questo mondo, quando eglino so'buoni
, tenere prezioso: apprezzare molto, fare gran conto di qualcuno, considerare con
-fare il prezioso: ostentare disdegno, fare il sostenuto, farsi desiderare.
vie di piacermi, e quantunque volesse fare la preziosa, me lo dava chiaramente
, sf. ant. nella locuz. fare prezza: stima re,
prezzata così poco da chi la fece fare che per ricompensa non gli diede altro che
, 5-186: la virtù morale può fare che poco si prezzino i pencoli del corpo
di fiorini novanta tre d'oro per fare una chiesa con munistero di donne di santa
la mia patria come ho potuto e di fare, se a me tanto è possibile
20-46: la qual cosa non volendo egli fare né pure udire, condusse a prezzo
o a giornate, debba attendere di fare buono lavoro e stabile. -a
20-102: sua moglie non si era potuta fare vestiti di prezzo, perché erano poveri
producono, la moneta avrà poco da fare, il commercio si sazia con queste.
: coloro che stanno a prezo debbano fare ad uopo de'loro maestri.
. tirare. -vendere a prezzo: fare oggetto di mercimonio. petrarca, 128-62
alle piazze deserte. 3. fare mercimonio di un'entità non venale.
oggi nel regno di napoli si dicon fare il tribolo certe donmcciuole che soprani corpo del
quante cosine porcherose nicky si sia fatto fare. -che mette la penna al
il prezzolato: e co'danari fa fare i suoi bisogni. prezzoleggiare, tr
da palermo, 166: così dovemo fare / come il buon marinaro, / che
abbandona: / pria s'adastia al ben fare, / ancor che li sia caro
falso amor, che credi de me fare, / perché condutto m'aggi in
testa. -forzarne l'ingresso per fare evadere i carcerati. compagni, 2-18
... e quel che fosse per fare, lo dimostrano l'altre sue cose
d'umore / ricca ogni riva e fare al ciel qui piacque, / più che
, prigione. 7. locuz. fare prigione: stringere, serrare energicamente.
strinse ch'io tornassi a vinegia a fare presta la siconda paga, la quale volea
signor, richiedendoli che 'l se dovesse fare alcune permutazione de presomeli francesi. castiglione
le reti e i prigionieri augelli / per fare a'novi augelli oltraggio e scorno.
devono tentare di sciogliere quello legato senza fare rumore in modo che la guardia non
gadda, 6-262: s'industriava ora a fare, coi diti, sull'otricolo della
sgualdrine d'oggi che non sanno neanche fare un prillétto su un piede.
necessarie e stabilito ciò che si dovesse fare, la mattina. [ediz.
provvedimenti necessari e statuito ciò che dovesse fare al mattino.] stampa periodica milanese
ma quelli prima monre vorrebbero che ciò fare, amore hanno a la memoria di
casa sotto il mattino. uno vuol fare, esser qualcosa, decidersi. non ti
14. locuz. -fare prima: fare più in fretta, impiegare meno tempo
dalle pressione delle legature che occorre di fare alle medesime. = dimin
giovenete, cussi ogni septemana se debba fare in caxa una volta una stuva di
più nobili della provincia, nelle quali fare in tempo di verno a vicenda il loro
in luogo paludoso dove molti uccelli solevano fare i loro nidi. balbo, 1-278
1-96: prete lazzaro aveva altro da fare che stare attento alla musica: come primicerio
loro giocomo a primera e io andai a fare compagnia a madama. bandello, 2-50
destrezza. 5. locuz. fare primiera con tre carte: avere molta
cinque buon compagni da una tavola allegramente fare una primieretta galante per passar tempo fino
e maestro, poi che propone di fare una casa, primieramente et anzi che
'vite ', non fu mia intenzione fare una nota delli artefici et uno inventario
fallito [una donna], non posso fare altro: / io non son lo
si vanta. alfieri, xv-16: indirisibil fare il destin nostro / saprò ben io
abbiamo più coscienza di aver a che fare col fuoco primigenio, col fulmine e la
li servi di dio si reputava di fare servigio a dio; e di questi
pomi delle buone opere che si doveano fare. bisticci, 3-183: andando per più
di tutto interamente il suo sangue dovea fare l'offerta. m. adriani,
se sono adunati... per fare accordo... del pagarge la primicia
capitani grandissima difficoltà nel primo principio a fare le compagnie. davila, 35
.. inquietata bensì dal dispiacere di fare a una madre così buona un sotterfugio,
dell'altra. garzoni, 1-507: fare il fieno... porlo nel
perdono la mulesca presunzione, primo, di fare il commento alle odi del parini,
avrà si benigno riguardo, / che del fare e del chieder, tra voi due
assordato guido che questi aveva consentito a fare una punta fin lassù. pratolini,
inquieta: il primo che viene a fare delle proposizioni è accettato. in tre
!, per carità, non voler sempre fare il primo! non fare il valoroso
voler sempre fare il primo! non fare il valoroso. -prima camera:
. buzzati, 6-92: lei vuol fare bella figura ha paura la divella vuol fare
fare bella figura ha paura la divella vuol fare la prima della classe. pasolini,
rideva da ragazzo. « mi piace di fare il saldatore. saldatore di prima.
, e ciò ch'egli cerca di fare a voi, io farei a lui.
opere buone, che si studiano di fare, non attendono, siccome dovrebbono, in
lo concepiamo, non ha niente a che fare col cosiddetto primitivismo, il quale si
. delle quali la prima è per fare utilità più comune a'suoi cittadini e agli
istituto principale dello scrittore non è di fare lo istorico..., ma solamente
del tempo, che non so come fare a trovare finora. 4.
sarpi, i-1-54: consigliarci che, per fare il suo libro più leggibile da ogni
abbiamo un altro aiuto molto principale per fare la [zona] torrida temperata: questo
tenerla celata a me; volendo loro fare guerra, ingannerai te stesso se non
il tempo principale del loro uffizio, di fare qualunque ordini. i. pitti,
castelvetro, 8-2-7: il verbo significa fare alcuna cosa o patire, e.
co'principali della sua città, trovò un fare ben diverso da quello a cui era
bulgari, diede occasione a'suoi nemici di fare del suo cranio una tazza, dove
gismondo e come principale gli toccherebbe a fare e pensare molte cose. -chi
necessario e del verisimile quanto mostra di fare aristotele che così spesso lo replica,
quelle cose che son principalmente importanti a fare, che la tragedia tiri a sé gli
ssegue a. ddire delle maniere di fare e 'srituire [nello stato] la partita
. lippomano, lii-6-286: si suol fare in questa repubblica dai correttori, vacante il
per gran principe, ch'ivi in fare uno sepolcro consumasse tutto il principato.
l'essenza infatti di esso sta nel fare del principe un semplice potere moderatore, che
agli altri soggetti quello che hanno a fare, quasi si gnoreggiano loro a compiere
che hanno negletto ciò che dovevano fare. -con riferimento a personificazione.
ragunati una quantità di cavalieri, per fare tomiamento. gir. priuli, i-73:
principe di galles lo indurrebbe a non fare alcuna difficoltà nel darvi il suo assenso.
in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri. laude cortonesi
giuseppe gadda, come di principe del fare quel treno. -capostipite, progenitore del
e noi primieramente daremo insegna- menti in fare exordio. gherardi, 2-i-29: quando più
nell'essequie de'prìncipi uomini si suol fare alcuna volta. manzoni, fermo e
centurioni e pochi soldati dando agli altri da fare per lo campo. dizionario militare italiano
i-195: quando la gente naturale vuole fare una cosa, tutta la considerazione è
... era principiata nobilmente per fare gli spettacoli e commedie pubbliche. bit
insieme con le bacterie che s'aranno a fare, corrispondino in uno tempo. d
, ii-7: è necessario di così fare per non potersi conoscer le cose principiate
quel ch'io sento, non può niente fare ingiuria alla vostra. -sì, è
son tenuti in principio de ciascuno anno fare bandire li presenti capitoli. giannotti, 1-25
un percorso; il primo passo da fare, il primo ostacolo da superare per
nel mondo, non potrebbe la natura fare l'anima; ma iddio, incontanente che
mali che si fanno o si possono fare, tutti vengono da questo maladetto principio
-anche: ciò che si deve fare preliminarmente per conseguire un determinato scopo
pnmi princìpi sì fattamente, pensò di volerla fare ancor ridicola. tasso, 1-9:
utile il preoccupare il passo, con fare che la religione santificasse certi princìpi politici
giannone, i-125: quel principio di fare o non fare ad altri ciò che
i-125: quel principio di fare o non fare ad altri ciò che vuoi o non
paradiso, 31: quelli che desiderano di fare buono fondamento nel servigio di dio,
. bisticci, 1-i-57: io voglio fare uno grande onore a'fiorentini domatina:
, per dare loro questo principio e fare loro questo onore. modio, xlv-312:
lume ha veduto e cognosciuto dove gli conviene fare suo principio: e però ima fatto
capitani grandissima difficoltà nel primo principio a fare le compagnie. fr. andreini,
su 'l bel principio mercurio esce a fare il prologo come nell'4 orfeo '
essere il principio del bello innamorare e fare guerra. b. barezzi, 1-242:
al pensare, non dà principio al fare. ibidem, 314: il principio è
. dominici, 4-183: così dovete fare, priora, vicaria e soppriora: non
della chiesa, tutto dì è dietro fare nuove spese. papini, iii-424: dopo
città: i quali niente ne vollono fare. e però lasciomo il priorato.
boccaccio, v-253: forse farebbe potuto fare de'priori, che oggi cotanto da'
o al palazzo de'priori e per fare esecuzione contro a'grandi. -ad arezzo
. bertini, 1-19: ora volete voi fare a mio modo? sul priorista degli
stare con gelosia grandissima che sequendo di fare così e'non venissino alla fine al
, ecc.; metterlo nell'impossibilità di fare un determinato uso di qualcosa (e
giamboni, 10-78: peggio non potea lor fare dio che privarli [i diavoli]
meglio corre, se in casa si può fare o altrove nel conspetto tuo, ponendo
intese quest'anima che non si può fare a dio maggiore offesa che privarlo che non
dato anche che il purgante lo potesse fare. -mutilare qualcuno di un organo
el corrotto che eo per te deio fare, / piagnenno continovo el botto, devennome
cu- ranno. 10. fare rinuncia (più o meno volentieri e spontaneamente
11. rifl. esimersi, astenersi dal fare qualcosa. dante, conv.,
è la maggiore ingiuria che si possa fare al francese medio, per cui la liberta
leggi che, matricolati, sono ammessi a fare il corso legale sotto la direzione d'
conceduta esclusivamente ad alcuno di godere, di fare, ecc. checchessia; privilegio esclusivo
cose, ha sempre da dar che fare a questa industria, che per ciò non
. -che impone di non fare determinate cose, che le vieta (
alcuni pochi privilegiati della comune servitù per fare essi soli un privativo commercio, tanto più
. intr. con la particella pronom. fare esclusiva attenzione ai fatti privati, interiori
di lui, non si metta a fare cosa alcuna senza avisame prima il capitano generale
alle finanze d'italia volevano ad ogni modo fare di un ricchissimo ostensorio, tutto tempestato
1-13-2-76: l'altro è che si possa fare in forma privata avanti il notaro e
dati, 1-58: tiberio gli lasciava fare ogni cosa, essendo di lui tanto isvi-
, xxxix-i-258: che debbo ormai più fare, poi ch'el non vale / se
. m'ingegnerò in questa nostra città fare e ordinare tutti edifici che restano
ordinare tutti edifici che restano a fare, cioè publici e anche privati. boiardo
e che quando se adonesti non mancherà da fare tucto quello che giudicherà apto a mantenere
fatto privato al cavalier era conceduto di fare, perché allo imperadore sozza cosa parea il
, ciascuno in diritto di seie, di fare bene e leialmente loro officio e di
: 1 rettori, c'hanno poco a fare all'ufficio, intendono più alle loro
il quale è una maniera violenta di fare politica, sia prevalentemente 'privato '
veruna donna usare senza averme prima fatta fare de uno mio privato la credenza,
meno affezzione privata che uomo non potrebbe fare,... però ch'elli
liberazione di carlo, si accordarono a fare un re. panigarola, 1-12:
stare ignudi dinanzi altrui, né di fare ogne loro sozzura: al tutto ne sono
-che non ha più la possibilità di fare qualcosa. sarpi, i-1-62: a
fo ornata, / che spande raggi a fare l'anima sazia / de quel dilecto
., nel linguaggio giuridico: il fare venire meno in capo a qualcuno, mediante
uomo che non possa, volendo, fare un piccolo sagrincio senza danno reale e con
, tr. (privilegio). fare oggetto di privilegi o di prerogative (
e comandamento e che tu ne possi fare go che tu vói, percungare la
nel privilegiare la natura. 4. fare oggetto di un particolare trattamento, porre
. pirandello, 3-413: non potevo fare a meno di ammirare il privilegiato congegno
diminio e comandamento e che tu ne possi fare co che tu vói per cungare la
varthema, 272: il re mi fece fare un privilegio in carta membrana signata da
in private, per adacquar terreni o fare qualunque altro effetto, questo istrumento né
e ben mi dispiace di non poter fare godere a voi vantaggio in questo affare.
... ha finestimabile privilegio di poter fare a meno di quella stupidissima verosimiglianza,
da mangiare da lei, come soleva fare, alcune teriache che erano attossicate,
sia / non guardara ke. sse fare / prò averolo in sua bailia.
prò d'altri imprestiti che egli potesse fare durante la guerra. oderigo ai credi,
molte maniere puote l'uomo suo prò fare de'beni temporali che si possono avere
si pò existimare sapere raziocinare seu fare supputata calefazione seu la proba con
passato, ma di quel che si deve fare e che appartiene all'avvenire.
2-77: le cose che servono a fare fede e ad indurre l'auditore a credere
professione e dopo d'esso passai a fare il terz'anno di probazione, secondo
mondo di lustrini e di stagnola e fare combutta con la monelleria pervertita e piuttosto
e di problemi. -farsi, fare un problema di qualcosa: trame motivo
problema. problematizzare, tr. fare oggetto di un'analisi critica, di
.., avvezzo ed ammaestrato a fare molte cose e fra l'altre.
nel campidoglio per provvedere che era da fare; grandi pensieri avea di procacciare moneta
ricchi, non solamente non ne vogliono fare elimosina, ma tolgono l'altrui,
: dicono non essere loro vergogna né fare alcuna ingiuria se procacciano i fatti loro e
[l'oratore] di dire e di fare sì che l'uditore sia benivolo verso
): però consiglio ognuno lo può fare, / che se dia tempo, e
12. ant. darsi da fare; industriarsi, impegnarsi; comportarsi in
pelarli. -chi era incaricato di fare la cerca per un convento. aretino
: i quali, senza repulsa e senza fare alcun procaccio, si dovessero eleggere e
con leggi severe comandate che chi vuol fare il faticoso viaggio che conduce gli uomini a
comune di firense, pensò voler questo procaccio fare con uno suo discreto amico. m
. baldinucci, 9-xiv-98: per ciò fare, abbisognava far procaccio d'uomo valoroso
, presi la gondola, come vidi fare da molti altri. galanti, 1-i-571:
ti lasci; e hai tanta via da fare / tra la furia dei carri e
3. mantenere un certo modo di fare; atteggiarsi, comportarsi abitualmente.
detto, informatevi del procedere che avete a fare. tortora, i-28: fra tanto
arte, debbano e possano procedere e fare somariamente e senza strepito e figura di
ingiurie, non si sapeva più che altro fare, se prima il pontefice, levate
fasciculo di medicina volgare, 21: ad fare experien- zia se la sterilità procede da
: qui mi sono ridotto quest'anno a fare i bagni e a studiar procedura.
vostra altezza di poter per mez'ora fare il fiscale, processando gli eccessi della
gilio ongne seggaia domenica del mese per fare la processione la mattina. ibidem,
quegli cantori cu'egli vorranno e di fare dire quella lauda che a. lloro piace
, ricorsono all'aiutorio divino, acendo fare orazione e continoe processioni per la città e
libro, e, questo detto, fare la loro invocazione. leandreide, 19-45:
cto campaio o vero guardia, a fare le decte denunzie per li signori e
de la detta camparla e la guardia fare bene e lealmente, a buona fé senza
esser prima dichiarato reo: ciò chiamasi fare un processo offensivo. pagano, 1-
vi pnego vogliate pigliar fatica di fame fare al casertano il processo mlminato, se
un giudizio penale contro qualcuno. - fare processo a qualcuno, contro qualcuno: promuovere
qualcuno: promuovere un'azione penale, fare un'istruttoria penale, celebrare un processo
un processo penale contro qualcuno. - fare processo di qualcosa: promuovere, celebrare
procedimento giudiziario. -compilare un processo: fare un'istruttoria, celebrare un processo con
, di facto, senza alcuno processo fare o vero scriptum o altra solennità servare
in mano un processo di tradimento che fare dovea contro a lui e come pubblico principe
ch'han fatte, tacciono e posson fare: e per tali il senato s'è
atto compilato da un pubblico ufficiale per fare fede delle operazioni compiute o delle dichiarazioni
alla riprensione severa (anche nell'espressione fare il processo a qualcuno o fare il
nell'espressione fare il processo a qualcuno o fare il processo alle intenzioni, per indicare
su ciò che si presume volesse dire o fare, sulle intenzioni che, con o
, che degli antichi sono rimasi, fare un poco di processo addosso, cominciando
einaudi, 228: giova, più che fare il processo alle intenzioni, analizzare le
formare un processo a questo maledetto costume di fare, come voi dite, all'amore
. gobetti, 1-i-734: l'opposizione deve fare il processo a tutto il regime,
abbia la natura provisto di aiuto a ciò fare, si conosce osservando quanto si affacendi
si metta nella politica con intenzione di fare e di dire il fatto proprio sente che
se la processura del galileo si doveva fare 38 anni piu tardi, sarebbe andata
o con la disposizione d'animo di fare qualcosa. boiardo, 3-262:
excomunicato, ora sono in procinto de fare avere la absolu- cione a cheto petro
, quanto è la comodità del nemico del fare le cave sotterranee. guicciardini, iii-20
simultaneamente per tutta italia, chiamandola a fare, ad afferrare il momento. de
, 3-94: ei, proclive al mal fare, al ben restìo, / nemico
quella insita proclività che incessantemente a mal fare lo mena. silvagni, lx-155: tali
sudditi sappiano ciò che esso aveva risoluto di fare contro de'proci. parini, mez
fu preso dal proconsolo e invitato di fare sacrificio a l'iddei. v borghini
parlare inutile. meglio è occuparsi di fare in modo che stato così tremendo di
: faticare senza costrutto, darsi da fare per nulla. giovio, ii-25:
procura, che in quel modo la faccia fare; e togli notaio intendente e in
sassetti, 2: né credo che bisognerà fare altra sub- stituzione di procuratore. pure
,... cioè di dover fare e trattare li fatti e negozi d'un
i detti ambascia- dori se di ciò fare aveano autentico mandato, li quali ap-
pratica (considerata illecita) volta a fare mercato o comunque a sollecitare voti nelle
. anche con la particella pronom. fare in modo, operare, agire,
, agire, provvedere, sforzarsi, fare tentativi anche occulti e dissimulati perché una
borgese, 1-25: tutti procureremo di fare il nostro dovere. -con uso
. j \. badare, fare attenzione. -anche in incisi con ore
o auspicabile oppure utile o necessario; fare oggetto delle proprie aspirazioni un risultato o
volgar., i-i-4: a queste cose fare e procurare, noi che tutti siamo
1-154: io farei a modo mio parendo fare all'altrui: procurerei astutamente l'utile
giustiniani che, se avesse inclinato a fare il viaggio di mare, gli ave-
facevano di lui corrispondere, imprese a fare un'opera che degna fosse del luogo e
, procurando agli altri lo scampo con fare argine di se stessi ai fuggitivi contra
un assassinio proditorio. 14. fare oggetto dell'interesse o dell'attenzione un
521: fecene suo pru- corattore a fare questa vendita neri. testi sangimignanesi,
quando mandano fuori di firenze alcuno per fare loro fatti, lo facciano procuratore generale o
,... cioè di dover fare e trattare li fatti e negozi d'un
presenza de'contraenti, mentre si può fare tra assenti per mezo de'procuratori o nunzi
... e posevi il torcolare da fare il vino, e allogolla a'lavoratori
a te: e non saprai sì fare che co loro non ne scapiti sempre e
del preteso ratto del duca d'orléans per fare in conseguenza pronunziare invalido il matrimonio di
mastino e, per ingannare i pisani ovvero fare a loro il simigliante, sì promisono
per le corti che si hanno da fare in questa villa, uscirono per procuratore
per udirlo, il quale suole anche lui fare un'orazione con parole comuni e generali
vital badoer. ibidem, 41: dè-se fare se- gurtade ali gudexi de precolator de
, 43: lo studiare non si suole fare per procurazione, tolto a prezo e
], 4: sopra la dichiarazione fare delle ragioni che noi avemo nelle terre della
si proi- bischino le esazioni che pretendesse fare il prelato suddetto per mezze annate,
.. più alla repubblica si credette fare prode se l'ammaestramento dell'arme recasse
1-153: finisco con averne assai di fare l'argonauta davanti all'albero prodiere.
. (prodigaléggio). ant. fare un uso sconsiderato, eccessivo. tesauro
reliquia delle sue. 2. fare sfoggio eccessivo, servirsi con profusione (
una serva, d'una semplice 'tutto fare ', stupiva forse all'ingiro.
roberto, 1-300: egli stesso non voleva fare nessun sacrificio, continuava a prodigar pazzamente
rivolgere un gesto o un modo di fare o una provocazione, anche maliziosamente sessuale
occupata, ella ebbe tante cose da fare che le fu impossibile di trovare il tempo
marino e misterioso, si potrebbe similmente fare impresa, e più agevolmente che d'
il contrario, perché il prodigo è necessitato fare estorsione e rapine, lo stretto non
come i giambi non se ne può fare che un momento nella vita. andrea
data commissione dal governo al magistrato di fare un piano per l'annona...
ed è ciò che essi riescono a fare ogni giorno in qualsiasi genere di produzione
perdono il prodotto dei favori che avrebbero potuto fare, ma inoltre essi spendono il prodotto
. galluppi, 4-iii-167: produrre è fare esistere ciò che prima della produzione non
, 1-94: vogliendo tu tal divorzio fare per schifiltà, odio o vero vendetta.
arte dei lanaiuoli farà o vero farà fare alcuna carta falsa o vero rendarà o vero
: in testimonianza di dover ciò ragionevolmente fare, ciascuno produsse fuori il suo anello
una scrofa. -produr figura: fare effetto, figurare. michiel, lxxx-4-209
luogo del vecchio è vago più di fare apparir fertile la sua mente che buona
si degnò di comparire in senato a fare testimonianza sopra certa causa che quivi si
affortificare il porto e'si abbia a fare uno molo nel mare, cominciere- moci
scrittore tormentato. -che induce a fare, a produrre (una disposizione d'
ed è ciò che essi riescono a fare ogni giorno in qualsiasi genere di produzione
periodici popolari, i-603: -come potremo fare per accrescere la somma generale delle ricchezze
occorre per dimostrare ai minatori che potrei fare a meno di molti di loro. pel
quantitativa può essere anche qualitativa, cioè fare la concorrenza all'industria puramente qualitativa.
per la quale fu indotto dante a fare il cammino da lui descritto in questa
proemiare, intr. (proèmio). fare il proemio, la premessa, il
egli non facessi la stima che dovessi fare d'un libro sì degno, e per
, io ti dirò panimo mio sanza fare exordio e proemio, però che con teco
proemizzare (proemizare), intr. fare proemio. leonardo, 9-3: proemizare
dar principio. -per simil. fare un discorso preliminare di ordine generale.
amor di me stesso mi trasse a ciò fare. 2. per estens.
della prima gioventù, ai quali tocca fare i servizi della prora e particolarmente del
f 3. violare una sepoltura; fare scempio di un cadavere. - anche
alla devozione; e giunsero tutti insieme a fare del vocabolo mondo un vero sinonimo di
né che in vinegia l'hai vedute fare. tasso, 2-2: questi or ma-
/ di quei che, volti a fare alte rapine, / involaron con modo
': profferire, esibire, offrire, fare un'offerta nel comprare: « quando
crucciato. castelvetro, 8-2-353: il fare meno atti che non si conviene e
la balìa; e noi a ciò fare vi proferiamo l'avere e le persone,
accordo, scusandosi al cardinale e profferendo fare ciò che egli volea. incontrino de'
. rifl. offrirsi, proporsi (per fare qualcosa); dichiarare una propna intenzione
volete restorare, eo mi proffero a fare vostro volere. a. pucci, 4-283
4. locuz. dare del proferito: fare promesse e non mantenerle; dare solo
dell'autorità d'un superiore se potesse fare e dire, e precisamente di don
dopo esco dall'albergo alle nove per fare il primo sopraluogo, per dirla in termine
vuole che uno non gridi, bisogna fare così, -disse mendel con serietà professionale;
1970], 47: è necessario fare il salto sulle 'professionali 'che in
mondo di quelli che hanno a che fare coi libri professionalmente è sempre più popolato
cuore (per lo più nell'espressione fare professione). dante, par.
la prima cosa che si operasse fu il fare la professione della fede,..
gli giovi, e particolarmente quello di fare la professione della fede e di fare altri
fare la professione della fede e di fare altri giuramenti o promesse. cesarotti,
: anche gentile... ha voluto fare la sua professione di vostra fede.
2-251: allora barbagli sentì il bisogno di fare una solenne professione di fede. intermezzando
coniugale... sono tenuti di fare la loro professione due mesi serrati in
1-i-65: uno uomo, che voglia fare in tutte le parte professione di buono,
un piccolo paese, non deve più fare maraviglia se nella costituzione non si parla
costituzione non si parla della facoltà di fare la guerra, la pace ed i trattati
le quali il padrone ha carico cu fare e di mantenere insinché non sieno in
socrate... soleva dire sé fare professione della arte amatoria più che di alcuna
... si dava un gran da fare saltellando fra l'uno e l'altro
: due grige sgobbone asessuate destinate a fare le farmaciste o le professoresse. la
professione? 4. locuz. fare il professore: atteggiarsi a persona dotta
giorni i quali erano agli uomini, per fare le fac cende loro o
, stando profeta, potè anche fare profeta? ». pulci, 18-82:
: in giudea crebbe l'adorare e fare reverenza a dio e l'osservanza della
. essere profeta 0 figlio di profeta: fare abitualmente previsioni infallibili (anche nella formula
', chiamato così per aver voluto fare il profeta, è dei più celebri
partic. pronunciando oracoli o profezie; fare pronostici sul fondamento di pratiche divinatone o
con ogni particolarità. 5. fare previsioni esatte sul futuro; esprimersi con
musso, iv-27: la natura non può fare una ge- nerazion tale. il mondo
moravia, 15-187: a questo punto dovremmo fare qualche cosa di irrazionale a cui,
, tanto più sempre teme i non fare cosa che offenda il signore iddio.
: grandi doni e profferte gli fece fare siccome a figliuolo di re, acciocché rinnegasse
il contrario gli umili uffici che fa fare il duca, la profferta de'danari in
forza... benché a questo fare i più malvolentieri vi s'accordasso- no
) e dal tema di facère * fare '. proficere, intr.
prò 'avanti 'e facére 'fare ', col valore cu 'avanzare,
i primi sono quegli che cominciano a fare bene, che si chiamano incipienti;
duròti panari di profici / e molici per fare bianchi denchi. = voce di
veramente sentita. 3. fare risaltare su uno sfondo. deledda,
un uomo politico italiano che procurò di fare intendere ai suoi amici tedeschi dove sarebbero
piano della detta opera io avevo ancora a fare una buona quantità di puttini di basso
dell'arte senese, ii-173: debbino fare un sedio in chiesa, longo diciotto
. leonardo, 7-i-79: non fare i termini delle tue figure d'altro
e proffili, si ha da poi a fare e fogliami. idem, 697:
suo consiglio quello che n'avesse a fare. alla proffine prese partito di fargli morire
solo nel gerundio). ant. fare professione di fede, professarsi cristiano.
que'cicisbei che non era più possibile fare un passo senza incontrarne una comitiva.
gozzi, i-28-121: miglior cosa è il fare di necessità virtù ed accomodarsi alla meglio
vantaggio della bellezza. -servirsi, fare uso di un oggetto. cesarotti,
sovra un cavallo. 5. fare progressi in uno scontro militare; guadagnare
dell'artiglieria contro della muraglia, pensomo fare strattagemma al baluardo di s. martino.
, ella voleva con essolui digiunare ma fare altro no. g. malipiero,
cavare, ricavare, trarre profitto, fare profitto, essere di profitto).
che vogliate di tante arme ed armature fare quante ne avete dentro il vostro camerino
profitti. soldati, x-145: potrei fare un altro mutuo per il negozio, e
persona (per lo più nell'espressione fare profitto). giustino volgar.
essendo stato l'esercito molti giorni senza fare profitto alcuno, deliberò il papa, essendo
arte (per lo più nell'espressione fare profittò). roselli, xxxlx-ii-219:
perdere più tempo, ma da poter fare grandissimo profitto, se vi applicate.
, non pure i mercatanti, sanno fare profitto delle loro mercatanzie, che rare volte
le vite degli uomini non poteva loro fare profitto, con le morti li favoriva
viso, / e son costretto a fare un pediluvio. berchet, 1-129: è
, iv-5-207: sento l'urgenza del fare: sono profondamente convinto che possiamo e
settimana o di un mese, di fare poesia in un modo diverso da quello che
a questo dimando se si ha a fare ciò con opra d'uomini o con opra
di se assicurarci che, non si potendo fare questo profondamento tutto ad un tempo,
. patrizi, 3-404: si potea fare questa profondazione [del po] e
costano, ha voluto lasciare alcuna cosa a fare alla industria di lui. stampa periodica
bene ancor risolutosi di quel che vuol fare. altomare, lxxv-68: livido il
lomazzi, 4-ii-221: oltre alla fallacia del fare a pratica, non si possono vedere
, senza le quali chi pensa di fare scorti che bene stiano s'inganna. d
per quattro belle ragioni, come tu puoi fare grande il vasello tuo. l'una
: appresso, elli ha ragione di ben fare e di bene inchiedere la verità delle
vuole scrivere con profondità, ognuno vuol fare il tacito, e non s'awedono che
: accanto a questa buca si deve fare un fornello il quale sia dua terzi
serà ottimo rimedio intorno a questa parte fare spessi e larghi pozzi. a.
e scura, nella quale stette david a fare penitenzia del peccato che commise quando fece
neri, 1-37: questo terzo modo di fare il croco di marte con acqua forte
si avvale di argomenti seri, capaci di fare riflettere (uno spettacolo).
che v. s. sarà occupata in fare una profonda anotomia del signor marchese di
una persuasione.. m'ha persuasa a fare quel che è necessario, nutrice:
, 2-68-8: quella dama cridava: -non fare! / non facesti, per dio
non v'è più che tentar di fare: nulla, da un'azione che riesca
che 'ssai dire -posso, ma non fare. castelvetro, 8-1-317: megara e i
della sua patria, sanza a quella mai fare ritorno, la mesta madre e meschina
leonardo, 2-54: se volessi fare un foco che senza danno inforcherebbe una
gli tenessi il fermo e che io facessi fare profumi di zaffetica: così, voltomi
storace in tempo dei baccanali, doversi fare l'odore frigio, cioè...
per dargli grazia, dà non poco da fare per essere ben trattato e mantenuto profumatamente
in atto di volersi partire! gli voglio fare un profumato saluto. caporali, i-63
repubblica. 9. locuz. fare profumata una lettera: riempirla di frasi
secreti de l'arte profumatoria: a fare ogli, acque, paste, balle
. massaia, viii-162: cominciò a fare in presenza nostra la purificazione d'uso
suo proprio sacrificio, il quale solevano fare nel monte quirinale. s. agostino volgar
cominciai a scrivere su questo libro per fare memoria di quello ch'io ò potuto trovare
onore di progenitrice dell'uomo, volle fare uso del suo alto dominio e,
questa impresa. -proporre una cosa da fare, una persona per un incarico.
stabilito, di quanto si medita di fare. -anche, in senso generico:
cose da farsi o che si intendono fare o, più generalmente, sul futuro
a voi, per esempio, dovrebbero fare un biglietto per., il vostro nome
o si compirà nel futuro; intenzione di fare qualcosa (e può essere connotato come
indicare la disposizione o l'intenzione di fare qualcosa). f. beretta [
nini della pubblicazione ch'e1 meditava di fare delle iscrizioni che qui dal signor canonico
, 2-157: bisogna ch'io vada a fare una visita a un gran personaggio ch'
al pennello di terburg o il manierato fare di champfleuiy, il realista per progetto
l'intonazione degl'intervalli, il che solevasi fare coll'aiuto di poche sillabe. m
qui una grammatica. ei mi prega di fare inserire per intiero nella gazzetta di genova
un puro zelo che le muove a fare quella vita religiosa, ma il fine particolare
regi del mondo. -che sa fare soltanto una cosa; che ha una sola
, perché per leggi gli era interdetto di fare alleanza co'forestieri. alfieri, 8-145
del trecento e chi gli par di fare, anche così, una concessione,
. berni, 168: chi volesse fare una figura / che le rapre- sentasse
li voglio bene e son felice di fare qualche piccolo sacri- ciò anche per
cavalli sono purosangue, niente a che fare con quelli di mio padre. il pony
bicchierini 'torinesi, se ci decidiamo a fare un viaggio, crederemmo di essere provinciali
i-24): bianca una veste aveva fatta fare / a sé e 'l cavallo;
non restano, se issono, a fare anco il pusigno, ché così lo nomano
sufficientemente ch'e'forti possano desiderare di fare più che non fanno, e gl'
che poi mi diceste ultimamente di voler fare se la mia figliuola non vi compiace,
, timidezza, paura di agire, di fare qualcosa (anche con valore fortemente spreg
spirituale. savonarola, i-213: el fare pace volentieri viene dalla virtù della magnanimità
viene dalla virtù della magnanimità, ma fare topposito viene da pusillanimità, che è
(per la coniug.: cfr. fare). andare in putrefazione,
, e l'altra nella mania di fare profondo. -perdere forza militare, autorità
. pu- tre) e facére 'fare '. putrefattévole, agg.
, 251: nulla persona ausa gectare o fare gectare scopature de casa, romate,
tema dei comp. di facére 'fare '. putrilàgine (putrilàggine)
il fiume grosso non sapea che si fare, che né passare potea tenendo la
puttana, fui puttana; né lasciai a fare cosa che dovesse una puttana,
e lei per vendetta s'è messa a fare la puttana. pavese, 4-33:
e strana, / qual già, per fare accorto il suo fratello / del fallo
. aretino, 20-261: lascia pur fare a chi fece e dire a chi disse
e pochi mesi di poi le fa fare un figliuolo per sposare non lei,
. ant. esercitare la prostituzione, fare la puttana. aretino, 20-261:
pasolini, 10-199: è un genio a fare le analisi. il più grande teorico
interesse supremo e il suo onore, deve fare la guerra all'austria e alla germania
(puttanéggio). esercitare la prostituzione, fare la puttana. salvini,
cortesi non dar legge, ma lascia fare a la lor natura, la quale sguazza
presidente taddei puttaneggiava: un po'voleva fare alto là e imprigionare il municipio;
con la più onesta puttanaria che si possa fare. p. santi, 54:
l'arte del puttanésmo costei non potrebbe fare statuti. giannone, ii-488: i canonisti
quattro, li arrotolava come so- gnon fare le donne alle fasce dei puttelli.
il lavorante. 'è andato a fare il puttèllo '. = dimin
di dieceotto, dovete pensare che andaranno a fare le loro vigilie, o guadagnare le
mio bel putto; ho altro da fare che impeciarmi le sottane con te »
, così focosamente, come si sul fare in quella fanciullesca età. pascoli,
apresso lo tecto de la torre aveno facto fare uno cielo con rode, andastuano in
nei diati centro-merid. italiani, da fare verosimilmente un prestito dal fr. ant.
si lasci e vizi, ma fatti fare beffe d'ogni cosa di peccato, e
e verratti in uzza non che di fare e peccati, ma pure di pensargli.
petrocchi [s. v.]: fare un puzzo. -alito che appesta,
. 11. locuz. -far fare puzzo: incendiare, ridurre in cenere
obblighi dopo mandatici due scudi da fargli fare le esequie, e più non se
contra 'l nipote, non già per ben fare, / sol per invidia e puzzolenti
vergognosamente. gherardi, 1-ii-309: fare ancora idolo l'appetito della carne e
mi diceva: « vede che vuol dire fare le puzzonate artistiche? ».