, infra di loro comin- ciorno a fare molti piacevoli ragionamenti. fr. orazio
i pavimenti delle logge papali che fece fare in roma, con ordine di raffaello
: ogni anno... debba fare una raccolta di... tre savi
anno 1540 [rezasco], 270: fare e compo- nere dicti nuovi ordini,
hanno per propri ordini tempo prefisso a fare tali rimesse [di danaro], s'
cittadini sotto ombra di bene non possino fare male. 93. cibern.
o altre merci e che serve a fare circolare la loro disponibilità in modo apparentemente
volta, e nello stesso modo, fare un ulteriore trasferimento e così via)
i-101: vostr'altezza reai solo può fare / che sia l'ultimo giorno di
dirvi che costoro stavono in ordine de fare facti d'arme. pigafetta, 159:
conoscere i vini, e al sapere / fare i conti co'suoi avventori, e
, da spoleto per dar ordine di far fare a fra filippo, suo padre,
cassa paticolare. -dare ordine: fare in modo, procurare. sercambi,
. diedono ordine a ciò che a fare avessono in sul partire. sacchetti,
michelagnolo di maniera che domenico stupiva vedendolo fare alcune cose fuor d'ordine di giovane.
in ordine a questo si conviene / fare anche un'altra cosa per tuo bene.
perché si mette tempo per chi lo vuol fare a prepararlo e metterlo ad ordine,
1-vi-40: di già si e incominciato ad fare li fanti et mectere ad ordine tucte
, organizzarsi; essere sul punto di fare qualcosa. beicari, xxxiv-114: essend'
ordine, ricordandogli l'impegno a non fare politica appena sottoscritto. -ridurre
buonaparte essere in potestà del senato il fare quanto gli parrebbe conveniente per ridurre all'
per rivedere le sue donne, per fare economia, per rimettere in ordine la
, per tutto el mese di gennaio, fare venire dinanzi da se tutti li tessitori
da sapere divisare un mescolato o fare ordire una tela. bibbia volgar.,
fonda- mentali; disporre, deliberare di fare (un'impresa, un'azione in
altra persona possa né debbia ordire né fare ordire né texare né fare texare,
ordire né fare ordire né texare né fare texare, né per sé né per altrui
. sabbatini, io: si doveranno fare le buche ne'muri per mettere le
ch'io vi dica qual colpo avete a fare, a me sarebbe caro di vedere
quel piccolo lavoro che vi si suol fare. -ciascuno dei due guanciali o
studio sono le principali [qualità per fare arte], ma rade volte si truovano
porre alle orecchie di qualcuno: essere o fare in modo che una persona si trovi
dare retta, badare, prestare fede, fare caso, prendere in considerazione, consentire
o sì lascivi / che al ben fare l'orecchia abbiate sorda. nannini [
le orecchie a qualcuno: illuderlo, fare nascere in lui false presunzioni. varchi
seppe [carducci] qual conto dover fare di certi consigli e tirate d'orecchi
algarotti, 1-vii-55: qual profitto possono mai fare i giovani in queste nostre accademie?
memoria e sulle conoscenze acquisite, senza fare uso di testi, di documenti,
« questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai ».
all'ascolto, stare all'erta, fare attenzione; sforzarsi di udire suoni,
canto. -campare sugli orecchi', fare la spia. p. petrocchi [
retta, badare, prestare fede, fare caso, prendere in considerazione, consentire
alla chiesa e sentendo dentro le suore fare grande pianto, ristettesi di fuori,
-fare bocche fino agli orecchi o fare la bocca da un orecchio all'altro
lettori di poesia. / ci dovrete fare l'orecchio. -fare, prestare orecchio
, orecchi da, di mercante: fare lo gnorri, non darsi per inteso;
-mettere, spargere negli orecchi', fare sapere, rendere noto, comunicare.
calunniare, dire male di qualcuno, fare insinuazioni maligne. d'alberti [s
l'acqua con gli orecchi ': fare servigi incredibili. -portare qualcosa all'orecchio
far vista di non sentire o non fare stima di ciò che si sente si straccano
magi, 17: io ho pensato di fare la porta col suo soccorso non nella
1-19: quello che faccio io lo potrebbe fare l'asino più orecchiuto se le sue
, oltre allo intaglio, si misse a fare la pittura. dolce, 6-59:
, e massimamente dove si hanno a fare comparazioni, che sono di loro natura
targioni tozzetti, 6-19: io penso di fare una carta oreografica, presa dalla geografica
xi-109: mi rimisi a letto e potei fare un'oretta di sonno. pirandello,
solitari. 3. locuz. fare voretta: trascorrere un po'di tempo
croce, ii-5-83: che cosa abbia da fare la 'storia 'con la slegata erudizione
dell'arte organaria ch'è tuttavia da fare sui documenti. organaro { organàio
sono congiunte col corpo organato e atto a fare ciò. rosmini, 1-82: i
antichi, quando ogni città era organata sul fare d'un apiario. capuana, 1-iii-156
critiche ', verso le quali è da fare la... riserva che ogni
bere il bicchiere dell'addio e per fare du'salti di trescone, se fossero venuti
certo che gli uomini non s'associano per fare di loro unione un bello e dilettevole
ma giudiziosa e bene organizzata forza potria fare. g. ferrari, i-213:
8-i-7: consegna [la musica] a fare voci di canti in cetere, in
... vi pigliate cura di fare l'orazione che si arà da recitare nell'
-'o. igienica ': arte di fare sviluppare certi organi determinati con un acconcio
in rimini sino a dodici filatoi da fare l'organzino. maironi da ponte,
degli sforzi che non avrei mai potuti fare essendo in piena salute. dizionario di
è di quelle che si mettono a fare lo spogliarello, ragazze della alta società,
1-115: il focolare di casa può ben fare di tutta la casa un'orgia di
tripudiano. 7. locuz. fare orgia o orge di qualcosa: consumare
era larga:... lasciava fare delle vere orgie d'oggetti di cancelleria.
(òrgio). letter. eccedere, fare spropositi. bacchelli, 2-xxii-315:
, tanto mi fa penare / che vuole fare -sperare me di gioie. cione,
, e così mi è convenuto di fare per metterla in pari [la cassa]
denaro per rimettermi in paro e per fare delle spese necessarissime, ho accettato a
col suo bel viso suol dell'altre fare / quel che fa 'l dì de
donna? -che ne volete voi fare? eccogli qui di sopra pari pari.
dei comp. di facère * fare '. parificato (part. pass
quello dei punti perduti; e si dice fare parigina quando, verso la fine del
la pariglia coll'usura. -dare, fare, offrire, osservare, rendere, rifare
prolissa opera a scrivere ogni peccato che fare si può... perché ogni uomo
-sostant. pasolini, 8-270: ma fare del cinema muto non è che una
. 2. locuz. non fare a parlacocco un asso: avere perennemente
. a. pucci, ii-145: fece fare [cesare] una città a similitudine
7-21: cesare... fece fare lungarno in un luogo che si chiamava campo
i baroni romani con cesare insieme a fare il parlamento e 'l consiglio, ed era
popolo tutto alla piazza per la parlagione fare. idem, 49: avea messer
. rappresentato dal concorso del popolo nel fare le leggi col mezzo della parlamentare rappresentanza
, ne diga grazia de dire e de fare quelle cose le quae debiano piacere a
160-12: si sforza di dire e di fare sì che l'uditore sia benivolo verso
una società (spesso nelle locuz. fare parlamento o chiamare, radunare,
necessario tenere ferma la legge del non fare parlamento, il quale solo è facile a
la signoria, che allora reggeva, a fare un parlamento (ché così si chiama
prima domenica del mese di gennaio, fare parlamento di tutti e sottoposti dell'arte de
, 3-26: quivi vennono i cremonesi a fare la fedeltà [al re] in
contradisse e veggendo gli altri disposti a fare grazia a cesare, in parlamento consumò il
possino ogni cosa e confinare e admunire e fare parlamento. -fare parlamento di
dialettale. 17. locuz. fare il grillo parlante: mettere in guardia
5. locuz. rifilare la parlantina', fare la spia. moniglia, 1-iii-440:
, 2-186: i dialoghi si posson fare in due maniere; o per corte
riportare voci, notizie poco sicure, fare allusioni perlo più prive di fondamento.
: la natura gli è stata scarsa in fare che facilmente si possa servire delle orecchie
spalle, il giovane s'immaginava di fare chissà che. 7. per
guisa con arguto plettro toccandola comincieralla a fare parlare. tommaseo [s. v.
colui parlare che suol saper ben fare. ibidem, 130: chi parla deve
. ibidem, 130: chi parla deve fare anche volen tieri. ibidem
19-288: volendo dio la predetta romola fare migliore e più perfetta, sì la
., 2-164: apparecchiati eravamo di fare assembiare in parlato e prìncipi ecchiesiastici e
: o vano parlatore, che mi può fare la tua beffa e il tuo sgrignare
giro dove fosse la signora a cui fare il suo inchino. d'annunzio, iv-2-150
ivi edificassero parlatorio per potere in quello fare suo parlamento. vita di cola di
. lamenti storici, i-93: voglio fare più longa parlatura. giov. cavalcanti,
, / chi me serve lo pò fare, / ma èglie upporto confessare / de
di sé. 2. fare pettegolezzi (con valore attenuato: in
sermo- natore: gli odierni ne posson fare degli spezzatini mus- settiani per le donnucce
nella decorazione delle sale hanno voluto 'fare bello '. ne sono risultati campioni
. paro2, sm. ant. fare paro contro qualcuno: pararglisi contro,
nessuno scrittore si è ancora abbassato a fare un'apologià scientifica e una poetica che
. coi modi di dire e di fare che vuol parodiare. manifesti del futurismo,
, xxviii-18: avegna che usarla recherà de fare prego per audienzia avere, e custume
con parole, con pensieri, usa di fare una minima offesa a una minima donna
padre... ebbe a fare cotanto tempo con mia madre, e mai
buone parole scusa, negò di fare questo accasamento. g. chiarini, 128
troppo dolenti, e non poteano altro fare se non dirne parole. g.
che dal- alto del trono avrei potuto fare allttalia. beltramelli, i-89: figuratevi
rappresentativamente, poiché non sono atti a fare se non per mezzo delle voci degli
, i-301: domandare potresti che dè fare la femmina se l'amante d'andare
manco fatti. -barattare, fare, scambiare una, due, quattro
punto. -dare una mezza parola: fare una promessa condizionata da una serie di
lasciò menare per le parole, credendo fare il meglio della pace. g. villani
trastulla, / altro quel non mi può fare. ariosto, 5-37: ti pasce
usurpazione. -non dire, non fare, non muovere parola', tacere in
un pescare a caso. -non fare parola di qualcosa: non parlarne nel
prendere parole con qualcuno', avere, fare parole', darsi, riscaldarsi di parole'
farsi dare la parola di quello che fare si debba. -porre le parole
a casa. -senza dire, fare, formare, barattare, mandar fuori
; / parola dol5a gran pax fas fare. bonichi, 21: buona parola e
que lettori che impressione dovesse fare sull'animo del poveretto, quello
ingraziarsi una persona (nella locuz. fare le parolezze). varchi,
). varchi, 3-82: fare le paroline è dar soie e caccabaldole,
grazia di chi che sia dicesi eziando fare le parolezze. = deriv.
patatine. 4. locuz. fare le paroline', cercare di ingraziarsi qualcuno
l'adulazione. varchi, 3-82: fare le paroline è dar soie e caccabaldole,
da loro commesso. campiglia, 1-214: fare morire tante vergini, tante vedove,
cavalca, 18-105: dèegli lo vescovo fare o incarcerare o flagellare [gli
in qualunque stato sieno, gli dee fare tosolare e scopare e cacciare con vergogna
pareva più portato all'ascetismo ed a fare il paroco che l'uomo di lettere
perso. 3. locuz. fare parsimonia di qualcosa', tenerla per sé
manzoni, v-3-439: del nome potevate fare parsimonia. = voce dotta, lat
(per lo più nella locuz. fare una partaccia). ghislanzoni,
de amicis, xiii- 220: fare una 'partaccia 'a uno non vuol
questa partaccia a me non la doveva fare padron 'ntoni. monelli, i-107:
mio corpo. guittone, 123-a: a fare meo portto, c'à 'n te,
aggiugnendosi con la seconda e 'l volere fare presto e non potere, lo costrinse a
... mi volle cominciare a fare una orazione colle parti sua. castelvetro,
su questa parte penso ci si potrebbe fare alcuna differenzia da una anima grande in
mondo..., quivi incominciò a fare la sua dimora. manzoni, pr
parto fra cinque o sei giorni per fare un giro fin nella scozia, parte che
aitorio in questa parte e grazia de fare sempre le cose eh'a voi sciano a
xxxv-11- 455: a ciò vedemo fare a ciascheduno, / ch'el si mette
, e le parte ce fa fare, donne nasce molta guerra. chiaror
o ad altra procedura giudiziaria per fare valere propri diritti (o pretese o richieste
tavola dove più mangiano, uno suol fare le parti. beltramelli, ii-649: il
far della nave, lui lo debba fare a sapere il patrone della nave. girolamo
parte buona in un film che debbono fare ». -con la specificazione del
: il servo fedele è già sicuro di fare al senese rappresentare la parte per il
. pavese, n-i-248: mi ripugna fare questa parte, ma pure è il
4-88: mi dispiace essere costretto a fare questa parte, devi credermi. ma se
maggioranza (anche nelle espressioni andare, fare, mettere, porre, prendere,
per re. redi, 16-vi-43: potrà fare il favore di scrivermene lettera a parte
guerra unitamente al capo, e non a fare 1 fatti suoi a parte.
parte, lui è tenuto di fare scriver tutti li accordi e patti che
-essere occupato o impegnato, avere da fare. n. franco, 6-103:
da parte del papa che io dovessi fare quel reliquiere. d'annunzio, 8-68
nulla di scostamento. -essere, fare, farsi giudice e parte: esercitare
. -fare a parte, fare le parti: dividere con altre persone
perché a questa sinfonia sia stata fatta fare la parte della serva, mettendola ad
5: stato ed enti locali debbono fare la loro parte [per gli alunni
commissari in circa venti adunanze, e fare equa parte alle varie opinioni manifestate.
superfluità americana, che è arrivata a fare tanta parte delle rendite degli stati europei
la mia figliuola. -in parte di fare qualcosa: sul punto, con l'
di proposito che elleno non hanno a fare cosa del mondo colla materia di che
: ugo rangono governatore co- menciò a fare certa setta e comenciò a mettere parte
qual parte rivolgermi, tanto ho da fare. pirandello, 8-900: non so
... non è disposto a fare onore al suo cognome: pende tutto
di siena, 264: non possa fare né permecta che sia fatto o debbia alcuna
, accomunamento o participamènto neuno, per fare o permetta che sia facto con veruna
partecipare, quando non vogliano, può fare incantare la nave. botta, 5-136
partecipati. da porto, 1-30: per fare più certi i viniziani che il re
signoria teme di me, quanto il fare qualsivoglia cosa di mio capo e senza participazione
minima partecipazione. -mi aveva detto di fare come preferivo: o aspettare o venire
confidenziale o riservata (anche nell'espressione fare partecipazione). -dir. ciascuno dei
, de la quale me è parso fare participazione ad messer anello. leggi e bandi
marzo del- l'88, ebbe a fare una parte di forza in occasione di
81: in chiesa una vedova deve fare il matrimonio a porte chiuse; non deve
: vi infiammate allo studio del ben fare accioché, proponendovi ora li buoni a
arrighetto, 236: che hai tu a fare colle lagrime? la copia d'esse
.. quello ch'io stesso debbo fare di questi miei disperati sarcasmi vani,
mutar la mala usanza delle parti ed a fare che gli uomini perdonino e steano insieme
di partito bisogna vedere un esempio del fare e dell'attuare in cui sta la
un duello; tenere per qualcuno, fare il tifo. -anche sostant. ariosto
non debbono andare alla guerra, non fare le scolte, non parteggiare nei parlamenti.
ant. spartizione, divisione. - fare partenza', essere separabile. monte,
hanno ancora per fortuna il vigore di fare italiane le parole straniere e parterre è
, che indegnità è questa, il fare contr'a tempo masserizia di quella vita?
machiavelli, 1-iii-445: si ha a fare fra noi un'amicizia o generale o particolare
già un puro zelo che le muove a fare quella vita religiosa, ma il fine
croce, iv-11-176: sono andato a fare visita alla g. b. venuta da
usate narrare, ave- rebbe troppo che fare, essendo innoverabili. piccolomini, 1-173
2-1-220: nelle cose importanti non può fare buono giudicio chi non sa bene tutti e
come vanno tutti, ma, per fare il particolare, porta la giubba corta a
r. longhi, 1-1-1-78: che parte fare tuttavia al fondo psicologico fiammingo quasi inevitabile
ho sentito a tutti i pratici uomini fare ad un certo modo questa conclusione, che
: tre volte sono istato anbasciadore per fare la pacie con papa ghirigoro...
di decte potenzie della lega paresse di fare guerra che non toccassi a tucta la lega
secoli. 5. disus. fare oggetto di onori particolari, di speciali
me ne risparmia altri che avrei dovuto fare intorno ad assaissimo altre spezie esse pure
. martini, i-71: qui vogliono fare un giornale letterario, che sia come un'
che ha fatto e si propone di fare il comitato italiano che le autorità americane
contro la squadra che * non sa fare '. 5. in senso generico
di quella manzoniana, e in ciò fare erano essi e settari e partigiani.
studio e pratica degli antichi scrittori da poterne fare necessario fondamento alle sue scritture. carducci
carta di partigióne i consoli siano tenuti di fare piuvi- care per l'arte per lo
e mostrata. 2. locuz. fare partigióne: allontanarsi. monte, 1-49-1
noi partimento / si 'ntra- mise di fare / agia da dio tal guerra / che
à fatto giudicie o di- visatore di fare partimento sopra. vvoi? selva, 5-102
., del quale se ne abbi da fare un partimento generale in la città.
non aspetti fin a quel tempo a fare i partimenti. pallavicino, iii-357:
al tarugi... commise di fare il medesimo partimento fra que'della sua
: tal partimento non potevano i denti fare, se di dura materia non eran fatti
ma se questo non hai fatto e fare non hai potuto, a me onore,
13. locuz. -dare partimento: fare allontanare. arrigo baldonasco, 393:
biancicore, lxxxv-100: quando venne a fare lo partimento, / [fiorio] sì
più persone. - anche assol.: fare le parti. carta fabrianese,
l'opera grande del partire) insegnarvi a fare un saggio. -intr. con
-spartire sul capo (i capelli); fare la scriminatura. dolce, 1-127:
, / e del partire ancora appara a fare. savonarola, 10-310: questo numero
partire con qualcuno: non averci che fare, esserne completamente estraneo. bandello
cautamente le predette cose, credo sì fare che il vostro intendimento verrà fornito sanza
, diedono ordine a ciò che a fare avessono in sul partire. bibbia volgar.
sono rimasto immobile. -cessare di fare la guardia, una scorta d'onore
figliuolo di dio in terra discendesse a fare questa concordia. passavanti, 163:
. -anche: smettere, desistere dal fare qualcosa e, in partic., rinunciare
volgar., i-64: cominciarono a fare questa cosa e non si partono dai
ch'eo deggia ver del tuo dimando fare, / ché de leal consiglio nom
ad esse- uire si comincia col fare o col dir ciascuno ciò che gli
proprie ed esclusive. - anche: fare eccezione alla norma. arrigo testa o
/ non mi posso sofrire / di fare dimostranza. dante, conv.,
e 'non c'è niente da fare '). arbasino, 19-m: in
lasciar partire senza: non omettere di fare qualcosa prima che qualcuno se ne vada.
e s'intende anche che chi sa fare un'arte è ricapitato e può campare
vittorini, 5-171: mio padre voleva fare di me un ragioniere. perciò ho
, e di cui tali soggetti devono fare uso nel compiere atti e redigere documenti
ammazzato il maiale, si ha da fare un po'di raccetto; v'invito ora
... di vedervi e di fare almeno una partita di chiacchiere. cagna,
alle cose, e quando si vuol fare una partita di giuoco, invece di
. scamozzi, 2-315-12: usano di fare le loro finestre assai grandi e compartite
15 (259): gli riuscì di fare il conto con renzo, e di
, e non c'è più niente da fare: dopo trecento metri hanno partita vinta
cristo. -difendere una partita: fare la propria parte. novellino, 81
degli scritturali e ragionieri dicendo essi 'fare uno storno 'e 'stornare una
per tutto el mese di gennaio, fare venire dinanzi da sé tutti li tessitori partitamente
100: vi vedrai a tutte queste castella fare mercato ogni quindici dì, partitamente all'
nievo, 615: avevamo a che fare con popolazioni ignoranti e selvatiche; con
). pasolini, 7-47: andiamo a fare una partitella a pallone nei prati
mercati, 21: che ho io ha fare ora di quelle due casse di zucchero
sposato il vecchio vincenzo colla speranza di fare un gran partito. tozzi, iv-227:
, in uei tempi smanaccioni, a fare il suo invidiato successo 'uomo di
, 1-i-294: se si avesse a fare il partito d'argenti senza dare anticipazione
ribalda, né delle minacce, e fare il matrimonio, era un partito che
passione ed il libertinaggio non hanno che fare con me. delfico, ii-73:
cassola, 2-9: voi che intendete fare? -domandai rivolto a baba. -
locuz. andare a partito; dare, fare, girare, mettere, perdere,
impertinente, cosa vuol dire venire a fare le sonatine sotto il naso a saulle.
partito qualcuno: costringere a darsi da fare. gigli, 3-92: quell'appetito
sacchetti, 34-219: che vuoi tu fare? tu vedi quello che costui dice
. -pigliare il buon partito: fare buon viso a cattivo gioco.
tramite per consentire al corpo elettorale di fare le proprie scelte politiche e di eleggere
): promette a tutti due carlo di fare / la cosa riuscire a tale effetto
3 1 / 4. sempre dei fare così. reca 3 1 / 4 a
e sotto l'arpa (come preferiscono fare i compositori attuali). -anche: il
fibonacci volgar., 82: se volessi fare cadere la parti- gione di questi soprascripti
la bambina], e, per fare il parto alla commare, mise [il
quivi più alto la vite è da fare, perciocché nel parto e nella nutritura,
talmente lui, da impedire che si possa fare distinzione fra essa e lui. papini
signif. attenuato: lasciare scorgere, fare apparire, fare intravvedere, recare alla
: lasciare scorgere, fare apparire, fare intravvedere, recare alla vista.
alla chiesa. -rendere noto, fare conoscere. milizia, ix-240: l'
alla naturale ragione d'amatuta, a fare partorire i metalli a'metalli medesimi.
volle in quella spandere il suo veleno e fare partorire le maladette parte guelfe e ghibelline
/ ché picciola cagione / ti poria fare errare. 10. locuz.
giamboni, 8-ii-36: quelli che vuole fare piccole spese e ristringersi non è magnifico
329: quello... ha da fare l'eccellenza vostra è tessere neutrale o
. gozzi, 1-360: io, per fare cosa grata a lui e per assecondare
a cornelio e a'suoi congiurati di fare amistà co'detti ambasciadori e farli parzionali
correggere una città eh'è accordata a fare un male o una guerra ingiusta o
. -colmare di ogni benedizione; fare oggetto della propria compiacenza. bibbia
ingannare, abbindolare, allietare illusoriamente; fare promesse false, nutrire di vane parole
: se qualche sacrifizio lo avrebbero potuto fare per salvarle dall'inedia, non intendevano
si pasce. -prestare attenzione, fare caso; occuparsi; fondarsi.
, rimettendoci quattrini a alate, per fare il pascià in mezzo alle cantanti e alle
, se già una non avesse a fare con qualche parabolano e pascibietole. abati,
farvi crescere le opinioni false che a fare frutto alcuno. porzio, 3-182:
verga, 8-95: m'ha fatto fare dei bei negozi, tuo marito!
a contemplare, a adorare, a fare opere di carità. lancellotti, 391
1° quel passato non cerchiamo incitamenti a fare e indizi del come, ma oblio delle
testi fiorentini, 70: siano tenuti di fare richiedere e ragunare insieme le dette congregazione
stanziare... che si debbia fare vigilia a la festa di madama santa angnesa
baroni e prelati come egli imprendeva di fare il passaggio d'oltremare. bencivenni,
: vo'di lei semana e mesi fare, / e di voi pasqua e giorno
esso voi si ven la pasqua a fare: / non intendete pasqua di mangiare,
o tu m'insegna com'io abbi a fare / aver la mala pasqua col mal
in giovedì. -fare pasqua: fare festa, divertirsi. viani, 13-344
giudei. 2. per estens. fare festa, gioire. lacopone, 1-48-76
chiabrera, 5-75: io sono per fare sforzo di pasqueggiare con v. s
2. per estens. festeggiare, fare baldoria. sermini, 65: stribuita
, 769]: sieno tenuti di fare eleggere al general consiglio quegli uomini che
stato. 2. tr. fare oggetto di critiche pungenti e mordaci,
settembrini, iv-566: li fo fare così [i pomidori]: la
e privo di punta, usato per fare passare il cordone nel cuoio o in
musicare. 2. locuz. fare il passagallo a qualcuno: riprenderne in
il giorno seguente nell'ora matutina a fare il passaggio in europa. bembo, 10vi-
bella sorte, / qual è questa di fare il gran passaggio / per girne a
crociate in terrasanta (anche nelle espressioni fare passaggio, il passaggio o il generale
, prìncipi e singnori al decto passaggio fare. a. pucci, cent.,
20-15: questo fé il papa per fare il passaggio / e confermò al detto paglia-
e fece ne la cità mantuana, per fare il generai passaggio incontro al turco.
degli uccelli migratori (anche nelle espressioni fare passaggio, fare il passaggio).
(anche nelle espressioni fare passaggio, fare il passaggio). buti, 1-158
: tatuimo et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o
et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero passagio.
nella dottrina delle acque? il diritto di fare attraversare un'acqua per il fondo o
papa, 5-78: essa luce, nel fare cotal passaggio, non proseguisce il suo
di fuga, con passaggi cadenti, fare d'ogni parola une sincope, mordere
o, anche, per entrare a fare parte di un circolo esclusivo, di
e non facendo quello che s'aspetta fare a gli altri cavalieri dell'ordine, possino
e gli stop... cercò di fare una finezza colpendo il pallone di tacco
... da questa disperazione di fare istoria certa e particolare di quello che tanto
: il re lodovico di francia volle fare il passaggio sopra gl'infedeli oltramare. andrea
e mandògli proferendo, s'egli voleva fare passaggio sopra a'cristiani, gli darebbe centomila
posto (per lo più nell'espressione fare passamano). guglielmotti, 627:
, non è sozza, ben si può fare, eh'è
. -isolatore passante: quello utilizzato per fare attraversamenti isolati di muri, lamiere metalliche
la dimostrazione che piacque al re di fare verso di me (certo inaspettata) di
scopo di invasione o di conquista; fare una spedizione militare. -passare oltremare:
grande stuolo di gente e a far fare molto navilio e grande apparecchiamento per passare
, 1-146: li fiorentini faceano celatamente fare ponti di legname per porli sopra lo
lo papa... toccasse di fare passare lo 'mperadore e domandasse della intenzione
non è già che per questo voglia fare de'gabinetti uno studio e non ammettere
è soliti o si è convenuto di fare qualcosa). l. strozzi,
passata. soldati, 2-224: cosa dobbiamo fare? ma niente... soltanto
, 9-337: maestro manente in sul fare del dì era passato da questa vita /
maniglie della taglia in maniera che venga a fare come due staffe, le quali si
sono di tale eccellenza che darà da fare a qualcheduno di arrivarli, non che passarli
fine s'è risoluto di... fare un dono di tutto 'l resto che
, 25: passate natura sì en zo fare / come enn- esser laudata. dante
guarderebbero con più affetto. 60. fare scorrere, per lo più leggermente e
il fieno cominciano... a fare progetti per quando la guerra sarà finita,
ignoranza. fagiuoli, vi-191: sol per fare il lacchè, gli fu passata /
, / e fu lor di bisogno così fare, / com'udirai per gli versi
della vita, 105: erami deliberato di fare punto e fornire qui questo libretto,
buona ch'io abbia risoluto di così fare ogni sera, perché così passo via la
182): il meglio che tu possa fare si è tornartene a ferrara, perché
penna: / quello è venuto per fare il censore / ha una lingua che
più agevolmente trionfare l'empia setta e fare una retata di noi? -passare
è consigliato con me del camino aveva da fare per essere ipso odiato e passar suspecto
viaggio e nelle locuz. dare, fare una passata). bisticci, 1-ii-273
davanti alla casa della persona amata: fare le passate). boccaccio, dee
ostacolo (per lo più nell'espressione fare passata) ', forza di penetrazione
e meze colo- brine sono lodate per fare ogni gran passata, per rompere una
dandone poco non fa la passata deve fare. pisacane, v-132: non bisogna mai
darvi a dividere quanto poco conto si debba fare de'vani sussurri delle opposizioni vostre.
. verri, 2-iii-41: carli ha fatta fare una passata al busti. carducci,
professione, ecc. (nelle espressioni fare passata, gran passata, ecc.)
farvi una passata immensa. -da fare passata (con valore aggett.):
un cavo o a un'asta nel fare una legatura, o la si passa entro
servire, si muove a questa azione fare mosso e sforzato da chi può e
per la gamba destra, e facendogli fare la giravolta lo traboccò sull'arena.
chi più egli si fidava, fu costretto fare una passata e col proprio denaro pagar
, 686: dovevate... fare come quegli che, per passatempo, esercitandosi
vostri innamorati non ve l'hanno saputo fare essi, di darvi questo anno un
far elemosine della borsa publica, il fare statuti e ufficiali e le armi conforme
, i-1-355: un'altra caccia si può fare in monte alto, la quale è
in tante visite episcopali ch'ebbe a fare, il primo entrar nella chiesa si
. sassetti, 7-437: chi vuol fare una casa là che abbia verso,
bracci, 2-7: che volete voi fare con costui che non distingue il pane
indegne del nome di capitano, di fare i passatori, vietandolo sotto gravi pene
duca che se la guerra s'avea da fare così crudele, esso ancora farebbe pore
lavoro più fine dicono 'passaturina': fare una passaturina al lembo d'uno scialle di
, se i nostri mercatanti vi potranno fare stanza continova: ché adesso che elle
g. villani, 7-57: fece fare dugento uscieri da portare cavalli e più
guadagno. razzi, 8-77: andate a fare questi vostri passeggiamenti e cicalerie altrove.
trinci, 1-201: perché non si può fare una ricetta e descrivere appunto dove sia
28. mettere in mostra, fare sfoggio. tasso, 20-92: giunge
di salomone. -passeggiare il campo: fare mostra di se stessi. tortora,
d'andare a letto, / tardo in fare una buona passeggiata. batacchi, ii-140
deh'armi, e arditamente / uscì per fare un po'di passeggiata. foscolo
i preparativi per la partenza vo'a fare una passeggiata per goya! saba,
tommaseo [s. v.]: fare una passeggiata in carrozza, in barchetta
, figuratevi! che po'po'da fare è questo. ferd. martini, i-iv-
carducci, ii-19-197: s'incarichi lei di fare il pacco postale. indirizzo presso l'
, quattro, ecc. passeggiate: fare quattro passi. romoli, 367:
. verga, 8-108: andava a fare la sua passeggiatina solita della sera,
gesù. cassola, 2-498: per fare una passeggiatina sentimentale non mette davvero conto
: questo abboccamento produsse l'effetto di fare trottare il nostro povero padre cristoforo da
che era buonissimo nuotatore, prese a fare in su l'acqua di molti giuochi;
-uscire a, al passeggio: andare a fare una passeggiata. ghislanzoni, 1-72
. [passeggitiechio, passeggiucchi). fare brevi passeggiate. tommaseo [s.
s. v.]: 'passeggiucchiare': fare una piccola o delle piccole passeggiate o
di quest'uccello dal luogo dove suol fare, che è la montagna onde dicesi
io. locuz. -essere in passerella, fare la passerella, fare passerella: presentarsi
in passerella, fare la passerella, fare passerella: presentarsi, esibirsi davanti a
mano. 3. locuz. fare il passerino: regolare le vele per
e me, ai passerotti, diedi da fare in iscuola un * componimento 'storico
intr. [passétto). letter. fare piccoli passi, procedere a passetti.
: siano tenuti i consoli per saramento fare cercare ciascuno, e ogni due mesi
di avere un coltello, cominciò a fare con le parole da orlando. pratesi,
. -misurare il pane col passetto: fare rigorose economie. goldoni, vi-261
. de amicis, xiii-238: 'fare un passio ': una cosa lunga di
sulle cose di palermo, seguita a fare un passio dei torbidi popolari.
2-207: muoio di passione per non poter fare quel che io vorrei. baldini,
, 2-43: aveva la passione di fare il fantastico, l'estroso. moravia,
sono due modi di opera e di fare. diciamla come dicono i grammatici: e'
passione. azione si è opera di fare, passione si è opera pur di sostenere
di sostenere; onde uno modo di fare e d'operare si è pur di ricevere
: non ti promettere cose e non le fare, si tu ve'che non l'
, 1-462: potrei, volendo, fare un debito, se non a una banca
: il maggior rimprovero che si possa fare al de virgilii è che il lettore rimane
materia. citolini, 56: il fare è anche patire e... ogni
di un certo anno si sarebbe dovuto fare e non -come nel bilancio 'di
non essere un ballerino troppo provetto, di fare sempre i soliti passi. -con
mia openione. cavalca, vii-163: se fare si potesse, converrebbe che ogni passo
medici] conservare la autorità sua sanza fare uno passo che gli avessi a inimicare ognuno
ii-9-193: la mia superbia m'impedisce di fare quel che tu mi consigli, cioè
che no, che bisognava sentire, non fare passi sbagliati. -passo falso:
sono fidanzato, bisogna che mi decida a fare il passo. -provvedimento,
conte vuol dire; ma prima di fare un passo... ». «
definitivo; miglioramento (anche nelle espressioni fare un passo innanzi, muovere un passo
gran passi l'inverno ed avendo determinato fare, siccome ho eseguito, la strada
, iii-i- 129: s'insegna fare orazioni ai fanciullini come s'insegna lor
i pregi della composizione. -dare, fare passo o un passo: compiere un movimento
mode da colei, non si può fare, / perché da farlo modo alcun non
. -fare un passo per uno: fare una concessione in cambio di una analoga
della controparte. fanfani, i-132: fare un passo per uno: cedere un
passo. -non dare, non fare, non muovere un passo: non
, non muovere un passo: non fare nulla, non prendere alcuna iniziativa.
saper muovere un passo: non poter fare nulla, non essere in grado di prendere
città, non alla guisa che sogliono fare gli spaventati, ma in maniera d'
, mentre tiene sospesi e franzesi, fare qualche passo in italia...
di dio s'è dato mano a fare le mura a torno a'siti comperi da
.. volle, gittando i ponti, fare un passo da otranto ad appollonia,
: questo passo se averia da fare nella terra ferma delle indie aprendo la terra
si voglia poesia. -dare, fare, lasciare passo, il passo: lasciare
. antonio latini, lxvi-2-254: per fare mezzo barile d'acqua di passi così
, ché l'uomo non potrebbe crudeltà fare in tal gente. ibidem, 27
ricettario fiorentino, i-k-iv: se vuoi fare mele passulato, togli uve passule la
] possa né debba... né fare né fare fare alcuna chiave a sceda
debba... né fare né fare fare alcuna chiave a sceda da altra chiave
... né fare né fare fare alcuna chiave a sceda da altra chiave,
. leonardo, 2-45: se tu volessi fare pasta di perle minute, abi del
, 2-11: costumasi oggi com- munemente fare la pasta dello stucco in questo modo,
. neri, i-xxiii: modo di fare le paste di tutti i colori, che
che pasta tu lavori, così puoi fare ciascuna cosa. tasso, n-ii-300 [
: se non avessi la fiducia nel fare, nel tuo mestiere, nella pasta
pero che non ci manca il da fare; ma del resto hanno un cuore di
o mano in pasta: iniziare a fare qualcosa; impegnarsi in un affare,
non lo offenda; il che non può fare se non sbattendo la potenza sua,
: quell'uomo non era pasta da fare ostie. -pasta saporita: svenevolezza
27. prov. -ognuno può fare della sua pasta gnocchi: ciascuno è
minestra. messisburgo, 50: per fare cinquanta pastatelle, piglia di mandorle ambro
l'azione d'impiastrar i fogli per fare il cartone. = nome d'azione
cotta e altre cose, quando elle vogliono fare torte, raviuoli e pastelli.
maggiormente concedere alla propria inventiva e fare più buon mercato del proprio conformismo: nei
, tr. (pastìccio). fare qualcosa senza ordine e metodo, di solito
sarta di 17 anni; quasi le farei fare delle camicie: ma ho paura che
ora -te ne ricordi, ferdinando? -per fare un pasticcio di lepre bisogna cominciare dall'
io ricerco invano, per sforzarmi a fare un po'di nomenclatura, nelle terzine,
, bisognava aiutarlo. -combinare, fare, imbastire un pasticcio o pasticci:
. -fare in pasticcio qualcuno, fare pasticcio di qualcuno: uccidere in modo
mi fo. -fare un pasticcio: fare un imbroglio. baldovini, 2-1-9:
casto come un santo perché l'amore fa fare agli uomini tali e tante piroette e
cercherò; di testa / gli voglio fare una bella lavata. bechi, 2-60
, sf. tendenza o abitudine di fare confusione, caos, disordine o, anche
quella dalla pestinaca muranese, s'accordaro di fare ad una voce. idem, 20-35
quando facevano i mortori, usavano di fare i pasti. ulloa [guevara],
ciarti del baggiano a tutto pasto, non fare conto di poter vivere qui. soffici
7-78: il padron, che intende fare a pasto, / truova gran roba per
petrocchi [s. v.]: fare il pasto de'carcerati o de'passerotti
grazzini, 4-342: io vorrei fare stasera un po'di pasto, ma
[s. v.]: 'fare tutto un pasto dalla mattina alla sera
': mangiar sempre... 'non fare altro che pasti ': altro che
un pasto buono con qualcuno: non fare mai un buon affare, non trarne
. -non avere a che fare. commedia di aristippia, 5:
(3oi): c'era abbondantemente per fare una man- giatina. [ediz.
301): v'era abbondantemente da fare un pastètto]. -poster èlio
i-a-9: essa rimane nel villaggio a fare il pastone per le galline. d'
3. massa di pasta per fare il pane. groto, 3-52:
spiccano poi altri pezzetti di pasta per fare il pane. 4. miscuglio
in tante visite episcopali ch'ebbe a fare, il primo entrar nella chiesa si può
di spinello... fu eccellente in fare storie d'argento a fuoco smaltate,
2-i-191: ordinò [la badessa] di fare di sendado pieno di miglio uno pasturale
bene a metterlo in composta / e fare al culiseo una sopposta / di pastorale,
le egloghe pastorali, che si ponno fare con rime sane e in sdruscioli, vedi
uno esemplo de'poeti: quando vogliono fare una buccolina, e'parlano pastoralmente.
del paradiso, 100: non ti disdegnare fare la confessione al pastore come a dio
speranza. mercati, 8: può fare il cielo che non vi accorgiate ancora
accoglie. -trovare buona pastura', fare buoni guadagni. boccaccio, dee.
neuna persona possa pasturare con buoi o fare pasturare nelle stoppie del padule da kalende
4-70: lontano dal campo vaghi andavano a fare legne o a pasturare. tanaglia,
dice che egli non ha niente a che fare con imprese 'patagoniche 'e che
che se lo pensava non lo potè fare; tiro, patapaffe! il francese giu
già voi non foste patarini rinnegati, fare vi dovrebbe rimovere dalli vostri innumerabili peccati
. -portare patate in irlanda: fare un'azione completamente e palesemente inutile.
dir che tu preghi madama / che faccia fare una grida patente / per ritrovar colui
gli desse un luogo nella metropoli per fare una chiesa e starsene quivi. p.
solo per le iniezioni ma anche per fare all'amore. pasolini, 8-55: dato
chiesa. 3. locuz. fare tutto un pateracchio: mettersi d'accordo
finiremo per metterci d'accordo, per fare tutto un pateracchio. = alter,
della paternità: azione giudiziale volta a fare accertare che il bambino concepito durante il
paternostro la prima chiesta che dio insegna fare all'uomo si è questa: «
erano di accarezzarsi la barba, di fare scorrere il berrettino innanzi indietro dal sincipite
bara particolarmente dei fanciulli, e per fare una specie di gomitolo sostenuto da paternostri
iii-n: con- denniamo detto battista a fare li uovoli e paternostri a la cornice
. grazzini, 4-270: tu debbi fare credere che io non conosca le gallozzole
guarini, 1-iii-114: che ha da fare il poeta con le leggi della città
come dicono i pittori) che suol fare il tempo sopra l'antiche pitture. l
di un valent'uomo che seppe così ben fare che in cinque o sei giorni
baldini, i-433: uno non può fare a meno di esprimersi con quei suoi
patinata, sf., nell'espressione fare una patinata: nel gergo tipografico, stampare
lor piace s'alzano e ritornano a fare le caccie loro. questi sono piccioli uccelli
(e, contrapposto ad agire, fare, indica la passività in persone, animali
a patire, e l'altro a fare / per lo perfetto loco onde si
tutti i corpi siano vicendevolmente atti a fare e a patire, nondimeno fra alcuni
attore. -dovere per costrizione fare cose che ripugnano o non sono ben
nullo fosse mai ardito d'andare a fare oblazione all'altare, se non fosse
-patire fortuna, naufragio, sinistro: fare naufragio, colare a picco. -
m. villani, 1-81: forti cose fare e patire romana cosa è. nardi
altri, essendo egualmente convenevole ai romani fare e patire cose da uomini forti.
1-iv-162: la costanza che dimostrano nel fare e nel patire le cose le più dure
serbati a non solamente patire, ma a fare per l'italia. pascoli, 920
attratti verso tutto il bene, / fare e patire ove il dover destini.
essendo cotesta rigida stagione sommamente acconcia per fare esami intorno a que'diversi animali che
... era il non poter più fare nessun conto dell'avvenire. angioletti,
); disporsi di buon grado a fare qualcosa, adattarvisi, piegarvisi; ammettere
acqua, quali patono le sortite, di fare nell'orlo alcuni ridotti che abbiano da
soprattutto per scarsezza d'acqua); fare malattia. serafino aquilano, 95
qualcuno il cuore, l'animo di fare, di lasciar succedere, di vedere accadere
guerrazzi, n-ii-18: di legname per fare abbrustolire le carni pur troppo non pativano
-patire il cuore, l'animo di fare qualcosa: esserne capace, arrivare a
avvertito dal boiardo, che gli faceva fare seriamente il patito, costui si mette a
, 68: perché veniva da angela a fare il patito, se non era capace
olindo guerrini nei 'postuma 'volle fare un po'di patologia della condizione morbosa
caso patologico per potere con maggiore autorità fare da chirurgo. -chimica patologica:
vostro cittadino, devoto e pronto a fare per voi tutto ch'io possa e
io non ho ambizione altra che di fare il mio dovere e servire la patria
proposito di ballare converse in proponimento di fare il gran conseglio de gli dei de
la casa, nella montagna, per fare l'amore... ora che sono
tutti voltarsi contra la chiesa o almeno fare un concilio nazionale, e fare in
o almeno fare un concilio nazionale, e fare in quel regno un patriarca della chiesa
gico, la rivoluzione socialista si può fare. = deriv. da patriarca.
: ha fatto amore e pur può fare che i figliuoli diventano patricidi.
sostenersi arebbe potuto di quello che a fare s'apparecchiava. mazzei, ii-120: il
spezie di latrocinio ch'eglino, con fare a se stessi la parte ben grassa
donato a roma, il cardinale lo fece fare governatore del patrimonio. gigli, 7-1-645
da principio pareva messo lì apposta per fare in modo che le cellule mie siano le
tuoi, quelli che lo spinsero a fare la rivoluzione del sessanta, promettendo l'
italia sommo fasto de'nobili è il non fare e il non sapere mai nulla.
patriza, non volendo e figliuoli forse fare vergogna a'padri, s'ingegnano fare
forse fare vergogna a'padri, s'ingegnano fare portamenti da non parere bastardi. varchi
o civile o criminale, non poteva fare da testimone nell'istessa causa. perticari,
però agire o resistere in giudizio per fare valere ragioni all'apparenza non infondate (
fatto pregare ch'io volessi indurmi a fare una lettura o conferenza. pratesi, 1-88
per lo più nelle locuz. essere o fare patta). sansovino, 2-95
legge i villani si dispuo- sono a fare loro civanza e patteggiarono con gli uomini
patteggiarono con gli uomini ch'aveano a fare il servigio che comandato e imposto gli
isaac e iacob. 8. fare oggetto di traffico, mettere in commercio
guadagno o quando il principe a ciò fare il costringe, tanto il pagatore quanto
comporre e pacificarsi e composizione e patti fare com qualumque mercatanti e qualunque persone vorrano
comp. del lat. facère 'fare '. pattiggiare e pattigiare,
roma una libra di fine argento per fare calici, in cotale patto ke mai
congiugne con un altro ad alcuna cosa fare. dante, inf., 21-93:
poi ch'avuta m'avrà, per fare inganno. g. c. croce,
cavour, v-314: siccome io sto per fare i miei contratti di trasporto coi soliti
denaro per rimettermi in paro e per fare delle spese necessarissime, ho accettato a
ci ebbe il modo assai che dire e fare; / sebben molti tentar con vari
e libera podestà a'sopradetti fidecommissari di fare fine e rifiutascione e >atto a sopradetti
, decisione (anche nelle locuz. fare i patti, prendere di patto, e
consuetudine e mai di cosa scrivesse volé fare patto, sempre lo rimitteva, nella conscienza
-venire a patti col diavolo, fare patto col diavolo: v. diavolo1
coll'amico fanne quattro. -dopo danno fare patto', correre ai ripariquando è troppo tardi
. pactum, deriv. da pacisci 'fare un accordo ', corradicale di pax
quelli eh'erano stati con lui a fare quella nobilissima opera che a cavallo nel
maschio e l'altra femina, di fare che in matrimonio s'avessero a giugnere
il boia sarebbe uscito soltanto la notte per fare una piccola passeggiata sulle mura. palazzeschi
che vedo onestissima. 2. fare oggetto di contrattazione, di traffico,
che, quando io o altri dovremo fare storia, storia vera e non poesia storica
strada, della quale non si poteva certo fare una pattumiera senza subito finire in gattabuia
pavese, 3-91: se paura è non fare quel che debbo, allora io non
impedimento o limitazione di quanto si vorrebbe fare o di ciò a cui spontaneamente si
ne han poca paura. -da fare, mettere paura: in modo esagerato,
mettere, da far paura. -da fare paura (con valore aggett.):
donnone da far paura '. -da fare paura ai ragazzi (con valore aggett.
prato, fu ricerco dal vicario che volesse fare un puoco di paura a certi preti
d'un cappuccino. -non fare paura a qualcuno: non rappresentare per
n. 28. -male non fare, paura non avere: v. male2
paura fa trottar la vecchia: induce a fare quanto normalmente non si farebbe.
mascalzoni o d'altre persone che possono fare danno altrui. d. bartoli,
sole quelle cose / c'hanno potenza di fare altrui male; / dell'altre no
sono paurosi quelli che sono possenti di fare o gran pernizie o gran dolore. granucci
, xcii-1-329: bisogna espettare overo saltem fare tanta pausa che lo assalti lo inimico cum
discorso (per lo più nell'espressione fare pausa). bembo, 10-v-348:
da esser tale: ella ha da fare due seguiti spezzati fiancheggiati e tre trabuchetti
. aquila volante [tommaseo]: vogliono fare guerra a messenzio con loro amistadi e
sbramarsi. 4. locuz. fare una pavana senza suoni a qualcuno:
dal part. pass, di facère 'fare ', sul modello di obstupefactus (
pavesata. 3. locuz. fare la pavesata: fare ala. s
3. locuz. fare la pavesata: fare ala. s. bernardino da siena
che in sulla piassa, dove si dovea fare la battaglia, si mettesse uno paviglióne
, 414: volemo che subito faci fare le ante in circo al paviglióne del bagno
paviglióne. roseo, v-126: fece fare certe trenciere e piantar certi paviglioni,
i-302: se tutto quello che si doveva fare dalla francia si fo ^ se fatto
deliziosamente mendace. 5. locuz. fare la pavona: esibire la propria bellezza
ornamentale; per l'abitudine di 'fare la ruota 'è considerato simbolo di vanità
, rappresentato frontalmente e in atto di fare la ruota. sassetti, 7-139
pavone. -fare il pavone, fare la ruota del pavone: mostrare un
4-194: [veggo] altri ora fare il pavone con i broccati, ora il
, vi-504: imparino l'arte del fare l'amore da voi, imparinla, dico
certi dilettanti che... vogliono fare il professore. fogazzaro, 11-61:
per mantenermi la sanità tanto necessaria per fare gli esercizi della missione mi dovei pazientare
paziente. ghirardacci, 3-85: non voglio fare un passo fuori di questa terra.
passavano ed egli non sapeva che fare. doveva uscire per recarsi a chiedere un
parti esteriori, sì che, per fare loro gran pulcesecconi e forarli con un ago
volle mai udire pazientemente le proposte di fare collegazioni con francia. mazzini, 26-177
ognuna di queste infirmità di sua natura suole fare gli uomini bizzarri e spiacevoli, egli
la quarta cosa che c'induce a fare penitenza e tosto sanza indugio è la
di tutte le cose che si debbon fare per far bene. luna, app.
, 12-ii- 216: che posso fare se [nella controversia col castelve- tro
può a pena credere, non che fare. g. bentivoglio, 4-352: s'
15-67: tocca a me sopportare, fare la parte della stupida, arrabbiarmi e
, 10-127: che cosa si poteva fare di più di quel che abbiamo fatto?
': suol dire chi non vuol fare atti d'impazienza, avendone cagione.
grandemente, gli giurò e promise di fare tutto ciò ch'ei volle. luca pulci
roberto, 1-300: egli stesso non voleva fare nessun sacrificio, continuava a prodigar pazzamente
aggira per i quartieri di napoli per fare pubblicità a negozi e a prodotti commerciali
la virtù vi ti debbe indurre a fare istima, perch'ell'è dilettevole d'altro
: o pazzarello, che vuoi tu fare in questa prigione, legato e mani
se le son queste le giornate per fare la romantica! palazzeschi, 5-190:
lucrezia, io credo che sia bene fare le cose con timore di dio e
pazzie loro, è più ragionevole che fare altro. l. strozzi, 1-168:
pazzia, / quante cosaccie che ti sente fare. -stato di ispirata esaltazione che
eccessivi ed esasperati (anche nelle espressioni fare le pazzie, fare pazzie, fare
(anche nelle espressioni fare le pazzie, fare pazzie, fare una pazzia).
fare le pazzie, fare pazzie, fare una pazzia). -in senso attenuato:
, le disse tutto quello aveva a fare nel suo governo. dette che l'ebbe
serietà: * rodolfo, mica vorrai fare una pazzia? '. risposi:
, fermatelo, ché non vada a fare una pazzia in belbo! ».
, 6-i-372: andate, pensate a fare un poco di pazzie in questi due
7-198: il francese di genio vorrà fare un catalogo del minimo e dell'inesprimibile:
. dalle pazze operazioni che vi soglion fare i muratori, quando metton mano a
morte, come un boia, al fare del mattino risvegliò squassando il caldo letto
né allora né poi se lo avesse potuto fare senza traccia di pazza villania.
1-ii-132: se [tegònia] seguita a fare la pettegolina, le spaccherò la testa
usa da'ragazzi nella frase 'fare o giocare a pe ', il che
dalla pipa o dal sigaro. lasciami fare un pe. dopo un pe, à
de'più importanti usi che noi dovremmo fare della nostra ragione avrebbe da essere quello
in clinazioni nostre al mal fare. -materia peccante: v.
apella tristizia chi il ben che potrebbe fare non incomincia. guicciardini, 2-1-44:
sinistramente inverso di quella, lo voglia fare liberare senza pagamento di alcuna taglia
di trabboccare in un'altro, cioè di fare amazzare il marito dell'adultera, che
intendimento / perch'io peccato ci volesse fare, / se non veder lo suo
delle signore. « cominci presto a fare i peccati di scarpetta con le signorine
per me si potesse operare, vergogna fare. -i sette peccati mortali:
.. /... impararo a fare anche i cristeri / da quell'uccel
buone arti, che anticamente si solieno fare, tutte son oggi corrotte e falsate,
. vasari, ii-657: come usano di fare alcuni maestri che hanno poco peccato nel
colpa né peccato. -parere di fare un peccato: sentirsi in grave colpa
. v.]: mi parrebbe di fare un peccato mortale: ne avrei scrupolo
: / lascia ch'io vegga da fare un bel tratto / in qualche modo,
, 3-38: dio sa che peccatacci fa fare ai giovanotti. baldini, 7-151:
ma non è così leggieri impresa saper fare da pecchia. -re di farfalle
'nveri / e'pecchion nuovi, per fare altra prole. 2. per
ne la rocca, et ercules li fece fare foco con pice e de solfo e
fascicolo di medicina volgare, 15: ad fare unguento chiamato apostolicon. togli pece negra
morso. busca, 2-226: fattovi fare sotto una cava molto bene appontellata,
che a loro parràe, sieno tenuti di fare scrivare in carte di bambagia o vero
, che in quel modo la faccia fare; e togli notaio intendente, e in
staremo a vedere quello che dio vorrà fare, attendendo a pregare sua divina maestà
con don abbondio per curato, cosa possono fare quei poveracci di renzo e lucia,
tutti questi capitoli... debbiale fare scrivere en carta pecorina. cennini,
voi non meritavate di avere a che fare con un simile pecorone, vilissimi guatteri
schiavi, come si legge che solevano fare i romani, e ciò si chiama
. mazzei, ii-195: potrete poi fare ragionevole agguaglio, da grande pastore cfha
: non m'ispira punto fiducia quel fare a fidanza come il barone ricasoli costuma
, e dei fascisti non si sentì di fare a meno. = voce dotta,
(pedagogiaare), intr. ant. fare sfoggio di minuta erudizione, fare il
. fare sfoggio di minuta erudizione, fare il pedante. b. fioretti
scrittore non laureato quando non s'adatti a fare il portavoce. egli è pedagogo non
amici, adesso, si mettano a fare i pedagoghi, mi sembra francamente eccessivo
per sollecitare ualcuna a muoversi, a fare presto, a non in- ugiare.
segneri, i-97: quando si ha da fare colla superbia, non può negarsi che
molto più, perché si ha da fare col pedale dell'albero. giordani,
altra materia, come anche di far fare pedale, che dalla scarpa rimane nascosto
qui, che raderiano le frissore per fare utile al re, stanno inianti a
utile al re, stanno inianti a fare male a li soi medesmi, non che
guerra al manzoni e stampavano libelli da fare raccapriccio. bocchelli, 2-xv-132: era
di non so che guerra che voglion fare gli amici pedanti e di non so
. martini, 1-ii-59: ho avuto che fare col visconti venosta che è tardo nel
. caro, i-27: vi potrei fare un catalogo di queste voci tutte:
tanto tempo e tanta carta per fare il pedante, e massimamente a voi?
a me non tocca riformare, né fare il pedante ad omero, ma venerarlo
quindici anni in qua sono andati a fare i dottori in italia ed a pedanteggiare
se ne usa né se ne sa fare in italia). -sfoggio di purismo
gadda, 9-78: si finiva per fare « quattro salti », sebbene l'espressione
viso, / e son costretto a fare un pediluvio. cantoni, 854: aveva
aristocratico antico di trattar le pedine nel fare la mossa calcolata abilmente. govoni,
pananti, ii-25: guardate se ha da fare un illustrissimo / il cavalier servente a
un vantaggio. lippi, 1-1: fare a celidora, sua cugina, / per
al malmantile, 1-1: dicesi 'fare una pedina a uno 'allorché, procurando
giustacori. 4. locuz. fare pedino', fare segnalazioni, generalmente di
4. locuz. fare pedino', fare segnalazioni, generalmente di carattere amoroso,
la piccola borghesia parigina, si possono fare anche di questi incontri quando ci si
italiani avran dimesso il mestiere del volere fare i pedissequi dei forestieri così in letteratura
sarebbe da eleggersi da chi imprendesse a fare una nuova edizione di essa. gramsci,
savonarola, 7-ii-138: quando uno si vuole fare tiranno, si mette con cattiva gente
l'intensità della cura, sudando per fare i bagni. = deriv.
, 2-91: ha ben altro a fare il vostro amor del prossimo che impastare
: in cucina carlo antenucci, che doveva fare con pietro da pedone, aiutava marietta
2-7: l'olmo è molto lodevole per fare cardini e imposte a gli usci,
: passare allegramente il proprio tempo, fare baldoria. nuovo modo de intendere
budella. 2. locuz. fare come il cane del peducciàio: v.
sarebbe grande consolazione se tu mi potessi fare che io avesse un peduccio di porco.
... sopra quello si suole fare il zoccolo o peduccio, il quale sporge
9. locuz. -aggiungere un peduccio, fare peduccio: avvalorare o confermare con la
, che è intera per tutto, potessi fare qualche peduccio a questa cosa. bronzino
te ne ringrazio: me ne farò fare subito il calzone con i pedulli. de
morto! bocchelli, 2-64: a fare di pianta si spende meno e meglio
osa favellare, / ca tutte lo fanno fare. sti singnure. amari, 1-1-230
., 1 (14): che fare? tornare indietro, non era a
delle linee di tranvai e metterebbe a fare i fattorini i peccatori della peggio specie
-sbraitava mastro don gesualdo. -roba da fare andare in aria tutto il quartiere!
ben disegnare, né gente che sapesse fare, di modo che questa parte fu mal
bocca al sorriso, con un suo fare sciocco, gli domandò: « cos'è
dimenticansi; ce n'è difficili a fare, e ancor) iù difficili a
foscolo, xvi-362: ti prego di fare ch'ei trovi la mia misura e
gio tuttora avanzare, / per contra fare -vince malenanza. marchetti, 5-88:
: d'ogni cosa che hanno a fare bisogna chiederne licenza al marito. magalotti
esso naturale con gran peggioramento imitate e fare tristo abito, perché chi può andare
: delle scarpe alpine che mi feci fare gli anni passati, il mio piede sinistro
credendo la chiesa avere migliorato stato per fare impe- radore il detto otto, troppo
pezorò. 6. perdere o fare spendere inutilmente una somma di denaro.
ne'casi di coscienzia, come bisogna fare oggi, e questo nasce perché la
persone tragiche potesse nuocere a'cittadini e fare piggiorare i loro buoni costumi facendogli vili
ed alcun'altra che si versa in fare molti mali. la prima è ria e
il danno peggiore che a noi possa fare la filosofia si è quello di svelarci le
alcuna diligenza in misciere o far fare per suo bere bontà o delicatezza di vino
non lasciò quella pace a li romani fare. fiore, 63-2: s'a scacchi
: agusta senza dubbio inizò plancina a fare alle peggiori con agrippina. -mandare per
meglio corre, se in casa si può fare o altrove nel conspetto tuo, ponendo
: uno disputando e vantandosi di saper fare molti vari e belli giochi, un
altro de'circustanti disse: « io so fare un gioco, il quale farà trarre
attena, ch'ella non lo potrebbe fare cadere seco carnalemente. burchiello,
ella con una occhiatina sola lo tirerà a fare pace seco. leopardi, i-38:
dazi e di confische. -non fare un piacere col pegno: essere restio a
, 322: i pelacani tutti possino fare et ordinare loro statuti et ordinamenti.
non si vergogna e non si perita di fare ogni più misera figura.
/ dunque in corte di roma si usa fare / se gli stomachi altrui la mercanzia
che altro non sei, e non fare il pin di monte. =
, potete considerarvi sempre in istato di fare tutto quel che volete, essendo la
-11: se gli è possibile / fare stamani i danar ch'io esidero
chiedere, anzi a dimandare limosina, e fare il pelamantelli e lo stradiere.
la stessa natura o disposizione al mal fare. firenzuola, 684: fattene beffe
dio, che ciò ch'ella aveva potuto fare per parere bella o di lisciare o
sapere che a volte l'abbiamo a fare co'furbi e co'bricconi che ci giuocano
persona, possa né debbia pelare né fare pelare, né scuotare né scarnare,
, né scuotare né scarnare, né fare scuotare o vero scarnare alcuna elle,
o vero scarnare alcuna elle, né fare né fare fare alcuna cosa che pertenga ai-
scarnare alcuna elle, né fare né fare fare alcuna cosa che pertenga ai- arte
alcuna elle, né fare né fare fare alcuna cosa che pertenga ai- arte del
se la piaga fosse piccola, volsi fare grande con uno rasoio. trattato delle
gallina, pellarla e nettarla, con fare tutto ciò che appartiene alla cucina.
che asini? che imbasciate? lassa fare a me, che la speranza invesca,
la peste / se si possin sempre fare. -esserci un vento che pela:
la cornacchia senza farla stridere ': fare a uno del danno senza ch'e'
viani, 19-239: allora prepariamoci a fare una di quelle che tre pelano un
gallina... simile modo puoi fare d'uno capretto pelato. landino [
simili vecchi come voi sono solite a fare, voi resterete burlato e dalle sue
accesi comincia a fluire e ribollire e fare sopra di sé una pelle o cotenna,
1-48: come tutti li caci cominciano a fare la pelle e scorza di fuori alquanto
legge si provvede che non se ne possi fare più che una certa misura. soderini
la pelle ': cioè chi vuol fare una cosa e non sa, la guasta
piccini, col troppo lungo pellegrinaggio da fare. è. lunga e,
pagano! or che avevi tu a fare co'romani pellegrinanti, quando tu tanti
paolo, rimettiamo tutte le penitenze che debbono fare per i loro peccati a quegli fideli
avendo già alla donna mostrato ciò che fare intendeva... pure in abito
/ condutto m'ànno all'opre pelligrine / fare el mio cor più duro che diamante
mia. 37. locuz. fare il pellegrino: percorrere un lungo tratto
staccò e per dargli un'aggiustata dovemmo fare i pellegrini, da un garagista a
5-268: mercé di tali aiuti possono fare e proteggere quasi tutto il commercio interno
di san mar tino per fare festa una brigata di tedeschi venono con
in cancrena; risanare un pellicello e fare una piaga: causare un gravissimo danno
calzolaiuoli, pelliciaiuoli, e vorransi fare sponitori della scrittura [var.
un pellicino (cioè piccola bolla) fare un canchero. 5. locuz
principio da alto, come si suol fare in somiglianti casi, e dirvi, come
buono spazio di tempo, giunse per fare il testamento. novella del grasso legnaiuolo,
una struttura muraria (anche nelle espressioni fare, gettare pelo). -anche:
insensibili detrazioni, finché se le vedde fare un sottilissimo pelo. algarotti, 1-
di qualunque cosa dove nulla abbiano da fare i peli. menzini, 5-228: odi
-non muovere un pelo, non fare nulla, non compiere il minimo sforzo
preciso. giusti, iv-48: questo fare asciutto, elegante, che non pende
-non ragionare pelo di bugia', fare affermazioni esatte. parabosco, 5-55
lingua pelosa, e poi venire a fare con le mani la vendetta. -calunniatore
non vuol grossa badia / per poter fare il fonfo a druda bella; / e
: / « tu noi porrai mai fare, / co porrai pena portare / de
pena de scomune- gaxone che no deipae fare cum l'emperatore alcuna? ura u
finito e simili capitoli che si suol fare in tali scritte. caro, 9-1-6:
vicario fu bastemmiato, perocché non dovea fare con romore, dappoich'egli avea la pena
in espressioni esclamative e nella locuz. fare pena] può assumere una connotazione di
intorno alle predette cose ordinare e provisioni fare e ancora penali, sì come a
vi dico che sarà bene gli facciate fare un precetto penale che non vi abbia
, con grande sforzo e stento, a fare qualcosa, a svolgere una funzione,
. dedicarsi con ogni energia, darsi da fare con solerzia, con zelo, con
vivere dirittamente, e questo si può fare senza fatica e in tutto il mondo e
le case de'calonaci, e penàrsi a fare parecchi anni. s. caterina de'
scherzare, giu- care a dadi, fare al tocco, fare sguazzare i servi,
care a dadi, fare al tocco, fare sguazzare i servi, applaudire pencolando.
, i-246: ebbe la voglia di fare un balzo dalla cattedra ai banchi, di
arte senese, ii-173: sieno tenuti fare il tetto del torrione a pianelle a quattro
che se fanno a quattro acque, fare la trave armata; ed a due acque
trave armata; ed a due acque, fare le mura dal lato di mezzo braccio
bembo, iii-479: villania mi parea fare a torlo da'suoi pensieri e, così
di quello che si avesse a fare. -condizione di chi è in
d'esser omero stato solo o primo a fare le imitazioni drammatiche. e se ben
amato. genovesi, 48: per fare un'analisi sopra la natura e l'
e de'suo'parenti o amici, fare punire e perseguitare tale offenditore. ca'
compassione è il modo meno costoso per fare buona figura. dettassi leggi, la
quali denari li lavorìi del detto padule fare e lo buono stato d'esso padule
, cosa farai quando non puoi tu fare per sottrarti a due condizioni sì barbare
vasari [zibaldone], 5-14: potete fare parte de'soldati che portino acqua nelle
amata giovene; ma questo non puote fare tanto queto e secreto che non fusse da
quali l'uomo propone e incomincia di fare. francesco da barberino, ii-152:
. ostinazione, caparbietà, protervia (nel fare ilmale o cosa riprovevole). giamboni
uomo dà agli altri esempio di mal fare. s. caterina da siena, iii-80
grazia che possiamo perseverare in bene e fare verace e buona fede. bonagiunta, lxiii-84
sollecitudine delle cose ch'elio aveva a fare. rinaldo degli albizzi, iii-14: vogliamo
incomportabile spesa che c'è stato necessario fare per schifare la nostra mina. beicari,
durare immutato, inalterato, intatto; fare oggetto di impegno solerte e prolungato;
impossibile a pigliare consuetudine e dottrina di fare bene. e chi la piglia al
quale uno scelleratissimo, perseverato nel mal fare insino alla fine, gli dà tanto
, 7-121: un altro risparmiuccio vorrei fare con la venuta di questo viaggiante; ed
la terra delle aportate armi e a fare avedere coloro, che con perfetta fede
stava fitto in capo il pensiero di fare di essa città un porto franco. broggia
venuto. di qui... quel fare da spaccamonti che si potrebbe dire guascone
: la passione di nicastro era di fare il 'portoghese'. in città si fa così
. portucalensis; l'origine dell'espressione fare il portoghese, del n. 6,
ardisca murare cantoni né romper mura per fare porta senza dare prima avviso al portolano.
della chiesa, ma sotto il portone doveva fare più fresco ancora. -androne
.. di fermarmi un momento per fare la piscia nel vostro portone, e poi
dui per una libbra de bolluni per fare il ponte per tirare la pietra dallo
diodata badava a quel che c'era da fare, e lui correva in piazza a
regolatamente si vada somministrando, basterà a fare che non incresca ai poveri capi di
non altro che debolissime porzioni si potean fare. de luca, 1-10-175: il
; e che per ciò si dovria fare un deposito per porzione, avanti tratto
le sue beneficenze, come lo seppe fare nella vostra patria, servendosi della mano
nella notte, invano ci pare volere fare disiati corsi, e in mezzo di cotale
in onore. -senza avere, fare, prendere posa: subito, immediatamente
102: là o'temi pericolo non fare spesso posa. n. franco,
alla venente notte cedere gli conviene e fare posa. monti, x-4-608: posa
salvini, 41-210: in luogo di fare una piccola posa o fermata, che
e mettere in posa l'assumere e il fare assumere tale atteggiamento). moretti
un liquido (anche nella locuz. fare posa). - posa di caffè:
perverrà alla signoria reale? -dare, fare posa a, di qualcosa: dargli fine
non hanno posa di dire e di fare e di commettere quanto male possono,
così in nel cavo di gesso bisogna fare il suo posaménto delli detti ferri che avanzano
. carradori, 16: finalmente dovendosi fare delle statue ed altri lavori in scultura
sono segni di quel posaménto che dobbiamo fare parlando per dinotare l'interruzione..
. nave adatta per posar mine, fare sbarramenti subacquei. ojetti, ii-376: in
affettazione un atteggiamento, un modo di fare. carducci, iii-27-181: l'attrice
continuamente abitarvi, ma per aver dove fare qualche breve fermata, riposarvisi, ricomporsi
che egli [dio] il potesse fare tosto e speditamente, già niente vi volle
dì il segnore si volle posare di fare cose nuove. boccaccio, dee.,
ancora l'animo de'franzesi circa al fare altra impresa e si crede vorranno la
movimento; sostare durante uno spostamento; fare tappa nel corso di un viaggio.
bene le posate, ne gli farete fare tre o almeno due. barilli,
lombardia e poi posare. -ant. fare a meno. iacopone, 1-41-2:
vita fa dubitosa, -che non dè fare; / ella distrugge pace; / ben
luoghi dove i sensi interiori hanno a fare l'operazioni loro, non conoscono l'ebrietà
detto assolutamente significa scendere in piazza per fare alla pallonata; e dicesi 'il tale
iv-532: nave adatta per posar mine, fare sbarramenti subacquei. dizionario di marina,
man'ordinaria, finiranno il ballo con il fare insieme la riverenza: al fine della
tutti uccisi, e vi ebbe a fare assai la signoria a posare il tumulto
, volle il piovano udire messa e fare colezione: quello cancelliere si consumava,
cancelliere si consumava, né averebbe voluto fare tante posate. cantari cavallereschi, 170
di luna al ponte serchio, dove dovea fare una posata. lalli, 11-190:
che, se il moto si comunicasse senza fare nessuna posata in nessuno de'luoghi pe'
, e come le saprà ben fare, al fine del trotto anderete alcuna fiata
. 9. locuz. non fare posata: non avere esitazioni, agire
79: era in nostro arbitrio di fare il tragitto in tre giorni; ma
. cantù, 3-127: cominciò a fare l'uomo posato e starsi in casa.
bilancia, e di tutto quello che conviene fare ad un corpo umano per essere espresso
, e lo farò com'io debbo fare. bottari, 5-31: rimanemmo d'
un orso, / che non sa fare un discorso / e finge d'esser
volta, se ne potessero servire per fare altra birra a vantaggio loro. p.
lavarlo.. il sedimentare, il fare deposito.. bartoli, 2-3-111
numeri e dalle posature, viene a fare una perfetta armonia. martello, 128
o in tal luogo di essa ove convenga fare la posatura. baretti, 1-348:
satisfare a le adomandasone, possa pò fare la soa voluntade. betto da pisa
ch'io sentiva che essi tratavano di fare... e sentito è poscia che
si è sforzata con diversi modi di fare, almanco in parte, vano l'ordine
viene da lui, avendo tu a fare una cosa. alberti, 252: cominciò
metta e tenuti sieno di mettere o fare mettere nella positata cassetta a l'altare
che il signor abrate rifiuta positivamente di fare il mio ritratto. soffici, v-1-202:
. gioberti, 14-203: bisogna fare della religione, del catto- licismo,
e di appuntamenti alla stazione, senza fare neanche un passo oltre i proclami solenni
di positivismo in cui viviamo si usa fare prima il matrimonio civile e dopo l'
ingegno pur così elegante non seppe trattenersi dal fare alla positivisteria imperante, col vagheggiare una
e i raffronti che abbiam cercato di fare tra il comportamento del pubblico italiano nell'
anni di vedere i figliuoli buoni a fare qualcosa, a non mangiare più il pane
di quegli uomini positivi che non possono fare a meno d'un'attività sociale ben definita
moneti, 164: nessuno si può fare imperativo / se molta gente non fa
una linea tirata in terra e facendoli fare un tempo di tre moti. assarino,
quel cotal passo che si ha a fare. de bernardi, xcii-ii-31: dalle avute
cagioni che avevano mosso il buonarroto a fare alcune positure diffìcili. lomazzi, 103
, i regali che ci avevano da fare, la positura del paese, la fertilità
in 2; elle servono a'cannonieri per fare avanzare o rinculare i cannoni e mortai
e non ero tranquillo, ma cercavo di fare in modo che non si vedesse,
. magalotti, 21-158: non si possono fare a suo piacere varie posizioni, come
che i rigori avrebbero dell'amalia potuto fare un cadavere, non già una vittima.
di una sillaba (anche nell'espressione fare posizione: provocare tale allungamento).
- stava me. -sostare, fare tappa o scalo. ulloa [barros
. 300. 000 lire, possano lietamente fare i banchieri dello stato, con addosso
potere, / né mai postpose el mal fare alle spalle. 2.
grazia rendere per l'onore et a servisi fare per la dilectione, a cului men
respondere per me e dare posa de fare quello che se converà a complemento,
firenze, et entrò nel detto cespuglio per fare meglio sua occultazione. andrea da barberino
compagni, 1-13: profferevasi a mal fare con gran possa di uomini e d'
e 'l nuovi siano tenuti di far fare queste seramenta a tuti l'omini di
loro. ordinarono giusta loro possa di fare morire germia e 'l suo figliuolo daramis
la giusta cagione e la possanza di fare la sedizione e senza danno publico,
popolo di roma... fu contento fare la guerra per juvenzio pretore, e
accioché non venghi a mangiar troppo né fare mine, torgli per via di rivolture parte
;... alla volontà del mal fare tronca ogni possanza; quella del bene
la sua volontà de doni li voleva fare, e zascuno de loro, per ordine
nel suo oficio, de oservare e fare oservare a tuta sua posansa li capituli
possanza. -fare vestremo di possanza: fare tutto il possibile, tutto ciò che
tutto ciò che si è in grado di fare. i. andreini, 1-109:
voi dare: / e quando noi voi fare, già non hai signoria; /
e a le sue redi piacerà nan9i di fare. bibbia volgar., ii-80:
cavalca, vii-97: non lasciam di ben fare... perocché, quando sarà
in alto grado modi e costumi da fare ogni più aspro cuore innamorare [ecc.
oimè, meschina, che cosa potrei io fare o pensare, che più desiderabile o
non forse serrando e desser- rando potesse fare alcuno rumore. aleardi, 1-52: una
per possederla ben completamente non solo faceva fare qualche spettacolo per dargli piacere, ma gli
le vostre ricchezze in uno e me fare terzo posseditore con voi insieme di quelle
boccaccio, 1-i-416: egli sta intento di fare legge a'vaghi occhi, a'quali
stati, non si era potuto rattemperare dal fare scoppiare la sua avversione...
ed inclinato più allo starei che al fare. [sostituito da] manzoni, pr
, già posseduto da invincibile brama di fare,... a questo lo invitai
i reami e la famigliarità de'regi può fare altrui possente? che è che no
la mente di costoro sempre è possente a fare altrui villania, debole a sostenere,
sono paurosi quelli che sono possenti di fare o gran pemizie o gran dolore. marino
: costoro..., perché veggiono fare le parentele e li alti matrimoni,
atendeva ad altro, se non a fare restituire posesioni. novella del grasso legnaiuolo
detto grasso, alcuna volta quando voleva fare bucato, andare a farlo a una
glorie, non statue, non ponno fare stima de la morte. s. carlo
l'imaginazione, de le visioni, del fare, del dire, dell'andare e
, ii-30: dissesi ch'egli indugiò a fare questa incoronazione o, per meglio dire
da mangiare da lei, come soleva fare, alcune teriache che erano attossicate,
poi sempre più quel tratto marittimo e fare ogni sforzo per acquistarne il possesso intiero
amico e che cosa pensi egli di fare. sbarbaro, 4-52: quante lettere scritte
bara. baretti, 6-53: vado a fare un po'di moto sul ponte,
): quantunque duro gli fosse il fare altrui possessor di quello che egli sommamente
algarotti, 1-vti-3: io non posso fare che io non mi rallegri pur assai che
guicciardini, i-35: la deliberazione di fare il re di francia in italia era
, 3-260: che può iddio? può fare ciocch'è possibile, cioè a dire
: padre santissimo, se si può fare ed è possevole cosa, passi questo calice
non capisce che certe cose si possono fare solo di nascosto e non son più
degno è lo dicitore per rima di fare lo somigliante, ma non sanza ragione alcuna
amore, quel che ti fu possevole di fare. contrasto giustinianeo, 31: se
mia patria come ho potuto e di fare, se a me tanto è possibile
manzi fue possibile a la natura di fare. dante, conv., ii-vn-6:
ha la facoltà, che è capace di fare qualcosa (una persona).
. -essere presso al possibile di fare qualcosa: esserne in procinto, correrne
fine fatti vedere, pigliò carico di fare il possibile per trarre il duca a parlarne
conviene che sia accompagnata con proponimento di fare la confessione e la soddisfazione, abbiendo
soddisfazione, abbiendo la possibilità di ciò fare. -liceità. de luca
beffe dell'amore, il qual sa fare, quando ben gli viene, di queste
esprimendo 'che può essere', che non può fare o esser fatto, non che può
possa, quanto a dire la possibilità di fare il male, che l'intelletto suggerisce
convenisse. 5. locuz. fare la propria possibilità: adoperarsi con tutte
tr. (possibilità). disus. fare sì che qualcosa possa essere o avvenire
2. mettere in condizione di fare qualcosa. gioberti, 1-i-4: così
ii-3-208: gli studi che mi propongo di fare... sarebbero: raccoglier tutte
cagioni della medesima scuotano i possidenti a fare coltivare a grano le loro terre.
prima volta in quei luoghi solitari a fare la loro passeggiata mattutina. -con
scudi della laurea, avrebbero fatto meglio a fare uno scasso! nievo, 302: