mugnai di fiume, si sa che potevano fare a meno del fornaio, e poco
6. locuz. -affogare il mugnaio: fare un impasto troppo liquido, in partic
il vescovo, il quale voglia fare l'officio di vescovo e di pastore,
comisso, ii-62: il leopardo cominciò a fare salti prodigiosi mugolando con ferocia. landolfi
so dir. -fare da mula, fare mula, fare mula di medico:
-fare da mula, fare mula, fare mula di medico: attendere pazientemente i
'n testa di scala? -far fare mula di medico a qualcuno: non
. -far nuove borgie alle mule', fare spese superflue. giovio, i-150:
. casotti, 1-4-58: dopo, senza fare altre covelle, j abbiamo da vedere
. -reggere, tenere la mula', fare da mezzano, da manutengolo.
neri, 7-37: se stiamo a fare il bue qui scioperati, / appoco
risposta a chi insiste per costringere a fare ciò che non si vuole.
3: usasi quando alcuno non vuol fare una cosa e n'è di nuovo
tener la mula', non è possibile fare due cose molto diverse nello stesso tempo
questi stranieri che vengono in italia a fare loro muleschi studi. 3.
piglio uccelli a le civette / e so fare darai e berrette. =
muliebri. 7. locuz. fare muliebre: avere le mestruazioni (una
città... non potevano li molinari fare un passo che li fanciulli e altri
un moto rotatorio rapido e continuo; fare mulinello, vorticare, turbinare. -
, per lo più senza costrutto; fare castelli in aria. -anche in relazione
: andava mulinando tra sé come potesse fare a ottener per forza o con inganno
e foglie secche. -letter. fare orbitare (un astro, un pianeta)
ora parendogli un anno, incominciava a fare cattivo sangue e mulinava cose grandi.
fili berto era stato di fare uno sbarco al braccio di maina nella
il menatoio per metterlo in moto e fare che avvolti la tela. sta sospeso tra
rieschino sopra le cantine; e fatto fare un foro a capacità d'una tazza d'
quel fine che le era necessario, fece fare un mulinello a braccia con un manico
di una più nelle espressioni a mulinello, fare un mulimassa d'acqua o d'aria
per lo più rapido, turbinello o fare mulinello o mulinelli con qualcosa o,
il collo, e gli fece fare un mulinello, e lo scaglio a fracas
(anche nelle espressioni a mulinelli, fare mulinello, ecc.).
scia. si fa o s'insegna fare rattrappiti, divelti e girandodizionario di marina,
f. achillini, 99: en questo fare / lascia piover la spada in atto
. capello, lii-7-298: egli aveva fatto fare molini da mano abbastanza, né mancava
ricevere l'acqua piovana; e cominciò a fare le mulina co. lloro e
, raccapezzava sempre qualche proposta strampalata da fare a lazzaro. 18.
nell'acqua senza de'quali non si può fare quella torbidezza carica, della quale abbiamo
un molino a vento. -da fare sbalordire un mulino a vento (con uso
.: tutte cose... da fare sbalordire un mulino a vento, che
264: se io ti volessi fare una simiglianza dei cotali rugginosi che gli
trarre vantaggi, ottenere lauti guadagni; fare il proprio interesse in qualsiasi modo o
seguano il loro corso naturale, non fare nulla per impedire che un dato avvenimento
al tuo mulino, e arai assai che fare;... e non andare
fa l'uomo savio: e così dei fare tu: ogni acqua recare a tuo
date ad alcuno. 'cominciò a fare la stessa musica dell'ingiuriarmi: allora
adombrò, sì come sovente gli veggiam fare, né volea per alcuna maniera avanti passare
caldo aceto quelle sien bagnate / e fare impiastro di seme di lino / pesto con
excomunicato, ora sono in procinto de fare avere la absolucione a dicto petro.
.. do- verà ogni anno fare una visita generale e prender nota di
altri svagarsi?... che vuoi fare, la dottoressa? ». pirandello
scure. leonardo, 2-46: per fare verde bello, togli il verde e
comp. del lat. facère 'fare '. mummificato (part. pass
ricchezza ha l'epa pregna, / numera fare è bicchier d'acqua porre / nel
continovare il metodo che sopra, per fare il burro e per mungere. manzoni,
donne da marito sentivano che avevano da fare con uomini i quali di tanto in tanto
, ne'vizi cresciuti e male saputisi fare amare, però che l'uno con tagliante
hanno munto t'insegnano come hai da fare a bere il latte. papini, v-284
viii-2-94: poi cominciarono le genti a fare le leggi municipali, e secondo quelle vivere
municipalizzare, tr. dir. ammin. fare assumere al comune l'organizzazione e l'
quali, avanti che elle avessero che fare co'romani, viveano per se stesse
i-53: i fratelli, per non fare ingiuria alla natura, si doveriano contentare
regalo 'e dal tema di facère 'fare ', sul modello di lanificium,
stabilite. 4. locuz. fare muniménto di qualcosa', valersene come mezzo
la donna] agli uomini non si poteva fare senza munirlo di valevoli difese.
una relazione ufficiale circa i lavori da fare in difesa dell'italia, leggo che tra
montagne delle boge... per ivi fare una testa grossa e passarvi l'inverno
deve sapere] quanta spesa si debbe fare a nutrir la città. -distribuzione
e munizione che lui aveva apparechiato per fare el tempio. carteggio inedito di artisti
, in modo che vi sia da fare per 40 maestri. d. bartoli,
la prudenzia sua che molto meno possiamo fare noi stracchi e munti dalla guerra nostra.
i-x-3: il muorante che vuole fare una torre. = adattamento del
fuori un lume per veder che si fare e dove andarsi e mossi i pavesi e
che... chi mi volessi fare male mi potrebbe accusare per ribello.
gli pareva impossibile che i francesi dovessero fare più conto di lui che della duchessa,
i-271: non sapevano in che direzione a fare che non germogli; e vi s'arebbe
-accennare o compiere un gesto, fare un cenno. tasso, 5-12
si muove [il noce] a fare frutto; iddio comanda che sia tagliato e
l'antica repubblica fiorentina... di fare le in- tamburazioni, che erano alcune
: nel 1753 la ferma generale fece fare un esatto notificato delle mandre che servono alla
o er quanto ci possono aiutare a fare venire in notizia di • io.
. (spesso nelle locuz. dare, fare o portare notizia). -anche
al mondo, ti pregherò pur di noi fare. -farsi, rendersi noto: diventare
loro intima struttura (anche nell'espressione fare notomia). bellincioni, ii-38:
contento. leonardo, 2-509: è necessario fare più noto- mie: delle quali 3
: dice l'aldovrando che, a fare una diligente notomia delle api, vi si
dell'onore dal timore dell'infamia per fare più compiuta notomia delle differenze di questi
bacchetti, 2-xix-331: flaubert, per fare la satira feroce e la notomia paradossale dei
(anche ascetiche); tormentare, fare strazio o scempio. b.
perelli, 1-17: sarebbe necessario il fare, per dir così, notomia della struttura
da'medici, veggendolo molto ardere, vollono fare noto- mia di sì fatta natura.
fioravanti, i-5: né lascierò qui di fare anco menzione dell'eccellente dottore in medicina
rigorosa, spietata (anche nell'espressione fare il notomista). b. fioretti
pareti al comune, si sanno anco fare autori dell'invenzioni di altri, purché
e al figur., nell'espressione fare notrico. chiaro davanzati, xix-20:
di solito al riposo notturno, il fare della notte giorno. giusti,
una volta, mi sarebbe convenuto di fare qualche cattiva nottata. i. nelli,
, 28: vado il venerdì notte a fare la nottata al malato. cicognani,
, 55: che sian tenuti continuamente fare e far fare due guardie alla porta
che sian tenuti continuamente fare e far fare due guardie alla porta del detto castello
. bellini, v-206: ho imparato a fare le cuffie ed i cuffini da notte
: era costume della città di fiorenza fare quasi ogni anno per la festa di
-far venire notte: protrarre la veglia, fare le ore piccole. pavese,
per pensare quello che l'uomo debba fare il dì. proverbi toscani, 58:
finalmente che la dere dalla notte, fare molto tardi. tecchi, 11-106
; veglia notturna (anche nell'espressione fare nottolata). grazzini, 4-75
con vite e con o. locuz. fare d'una trave un nottolino: essere
uccideva li servi di dio si reputava di fare servigio a dio. lorenzo de'medici
darotti la notola di quello che averai da fare. machiavelli, 1-ii-162: di francia
novantanove giusti li quali non hanno bisogno di fare penitenza. boccacòio, viii-2-85: visse
. carducci, ii-9-282: hanno un bel fare i nostri cari concittadini: possono rivestirsi
una benché giustissima correzione, come ne può fare ampia fede la penna di lutero medesimo
giova ogni rifugio a simili novatori col fare ora palese che un manoscritto d'albertano
. bernari, 3-297: « possiamo fare il conto delle erre » disse poi,
di nove a caso si venisse a fare. 2. con valore di
figure, piccoli oggetti, cune, fare, talami, ecc. pare segno
ecc.; rappresentò un tentativo di fare il bilancio europeo delle esperienze della letteratura
che non ho; non si può fare altro: stanotte non avemo avuto migliore
] l'armi in mano, cominciando a fare occulti ragionamenti e conventicole e seminando nel
il capo in questa novella, vorrà fare a suo modo. zeno, i-171:
(per lo più nella locuz. fare quella novella: compiere l'atto sessuale
novella: compiere l'atto sessuale, fare l'amore). chiaro davanzati,
stanno là a'munisteri delle monache a fare cortei e fare zuccherini e berlingozzi e
munisteri delle monache a fare cortei e fare zuccherini e berlingozzi e mille novelle,
novella: far parlare di sé, fare molto rumore. berni, 1-11 (
l'aiuto divino, si arebbe a fare in 5 anni un certo capitale che
: non aveva mai potuto vedere né fare cosa che trapassasse l'ordine della natura,
soverchiamente, prendendosi... a fare ciascuno una diceria troppo lunga, dia
perdersi in parole futili e vane, fare discorsi inutili, cianciare; raccontare frottole
, cantare, giuocare e altre vanità fare. gètti, 17-227: non fanno le
vero? d. bartoli, 2-1-46: fare adunate e novellare e ridere, pochi
che con tali titoli il musicista abbia voluto fare omaggio alla cantante clara a. novello
nievo, 3-62: la morosina lasciava fare e dire, ché, novellina come era
: si piantano i primi cipolloni per fare le cipolle novelline. tommaseo [s
saccenti, 1-2-59: non è tempo di fare il novellista, / scrivendo da compieta
.., so che laverai indivinata per fare ch'i ladri mercatanti con minor loro
di en- chus e zombo, per fare alcuna elemosina per sostenere sì i schiavi
del ritorno, e anche mariù voleva fare un po'd'esercizi spirituali! e c'
al morir fosser dovuti / nove giorni per fare i funerali, /...
luoco una grossa elemosina e attese a fare il 'novendiale ', come per nove
, come per nove giorni intieri costumano fare li peregrini. = voce dotta,
sti noverati i passi che si aveano a fare. a. martini, ii-2-141:
computo, calcolo (anche nell'espressione fare il novero: computare, calcolare).
senonché questa ha un altro significato. fare il novero di persone o di cose;
elencazione; censimento (anche nelle espressioni fare, compiere, dare il novero)
così ricchi e non bisognevoli, che dee fare a me che bisognevole e non ricco
aggiunse una corda verso la parte grave per fare in tutto uno eneacordo (novicordo)
del giudicio, quando non si potrà fare penitenzia. segneri, i-103: basta
or perché si contende non potersi ciò fare nelle cose mortali ^ musso, 58:
di trasformazione introdotto (anche nell'espressione fare novità: attuare o assecondare una riforma
sommossa (per lo più nelle espressioni fare, muovere, tentare, trovare novità'
protesta, rimostranza (anche nell'espressione fare novità', protestare vivacemente, provocare contrasti
per suggestione altrui e per ismania di fare il saccente su le leggi e per far
renzo] verso ai lui, con un fare ardito, e con gli occhi stralunati
203 s. 16 per... fare asapere a'nostri compangni le novità avenuteci
-provvedimento punitivo (anche nell'espressione fare novità contro qualcuno, a qualcuno:
novità. velluti, 109: non volli fare novità niuna, perché dimesticamente collui e
ballo / vergine lieta, sol per fare onore / a la novizia. ottimo,
scelto di intraprendere (anche nell'espressione fare il noviziato) ', condizione esistenziale e
vasari, i-622: potette a un pari fare poi le logge,... il
, e in somma mi esibii a fare un anno di noviziato per acquistar la
qualsivoglia dottrina o professione, è convenuto fare il noviziato. rezzonico, xxiii-252: gli
: gli operai... debbono fare un lungo noviziato, e perciò non
: non manca nulla, maestà, per fare di questo nostro ritiro necessario una specie
verità le meglio dimostrate hanno bisogno di fare un lungo noviziato prima che sieno da
giovenetti e novizi in quello luoco, volendo fare il dovere, doverieno tacere e rendere
soldati veterani, non fallano punto a fare la burla incontanente che hanno conosciuto il
qualche olivo novizio che non riesce a fare il legno. 14. locuz
perdere la nozione di quello che dovevano fare in quel mattino. 3
, 17-228: la povertà del linguaggio doveva fare annettere molte idee allo stesso vocabolo,
gherardi, iii-124: venuto il tempo di fare le nozze e consumare il matrimonio,
che ella altro pensasse o volesse che fare, dire o pensare cosa che a lippozzo
anni avvenne per la sua bellezza di fare nuove nozze da nove volte. idem,
la fanfara. -aver più che fare eh'a un paio di nozze: essere
. v. v. aver più che fare ch'a un, paio di nozze
rinaldino] si tornò in antiochia e volle fare le nozze di rosana, da poi
volto e colle nevi sul crine, sanno fare le giovinette, le spiritose e le
e al regolato governo della repubblica il fare in guisa che alle nubili e vogliose
. -grattarsi la nuca: non fare nulla, oziare; arrovellarsi nell'incertezza
evidenza (da altre potenze nucleari a fare altrettanto, neluna condizione confusa e indistinta]
tra pietrasanta e camaiore, siate contento fare o persuadere a lui che faccia relazioni
o d'altre calamità intrigati usavano di fare primeramente trenta giorni orazione e di astenersi
al tempio a piedi nudi e quivi fare dell'ostie l'offerta. tramater [s
d'intendere una voce sconosciuta. che fare? se alcuno lo vede in quello stato
, mi chiese come mi fosse possibile fare il bagno senza che nessuno mi insaponasse
forti et exercitati si spogliavano et ingegnavonsi fare tal presa l'uno de faltro che
nuda, che pensi tu d'aver a fare? ghirardacci, 3-294: di notte
pavese, 7-180: stavolta usciva a fare il ballo persino una negra. era un
che... s'avevano a fare per metterne una a ciascun baluardo, a
quasi come a occhi nudi, cominciai a fare l'i- stessa pantomima.
prenderà e opere di nobiltà non potrò fare. e così la nobiltà de'miei
questa carne passibile, e'non può fare che non senta le puncture del mondo,
sia tenuto [michelangelo] ed obbligato fare quelli apostoli e santi che sua signoria
, invece, ero cosi convinto di saper fare nulla. -in relazione con
, / e poi nuli'altro mi potete fare, / addosso mi venite, /
cosa che non è tutta compiuta di fare. dante, purg., 2-42:
piacere; ma sempre, come ho a fare io, che ho poco o nulla
diretta a spiritualizzare il metallo o a fare che il nulla divenga una sostanza reale
ciò tanto è contrario a quello che fare si conviene che nulla è più. petrarca
virtù morali, 1-97: s'elli crede fare contra natura di nulla, elli non
padrone! -essere nulla di fare qualcosa: v. essere1, n
. -non avere nulla che fare o da spartire: non esservi alcuna
, nulla natura o stella ci ha che fare. berni, 54: tutte le
., il quale nulla aveva che fare con gli erectidi. l. gualdo,
stile pompaaour, avevano nulla a che fare col resto. bocchelli, 1-ii-310:
nulla: altro padrone! -non fare nulla', trascorrere il tempo nell'ozio
andava di prescia: c'aveva da fare, lui, mica come quei due
popolari, i-274: nullamente pretenzioso di fare un mondo immaginario a sua fantasia né
comp. del lat. facère * fare '; cfr. anche lat. tardo
... do vrebbe fare un piccolo esame di coscienza sulle sue
non che di due sue nullità crede fare una validità? a. campana, 3
corpo con lui, non poteva fare quel sacramento senza volontà del marito
spagna, 8-9: lascia me con marsilio fare schermo; / non ti gittar niente
aritmetica, compiere le operazioni elementari, fare di conto. - anche sostant.
fuoco, si stabilì ugni 3 anni fare la numerazione. 3. per
paolo dell'abbaco, 1-11: se vuoli fare raccolte di svariati numeri, scrivi li
23: è stato di mestieri fare alcune postille a parte accennate da'numeri
buoni o cattivi, estratti o perdenti; fare il numero, essere il numero di
per lo più nelle espressioni formare, fare, comporre il numero', dare,
, buon numero, numero sbagliato, fare numero insieme, cambiare numero, fare
fare numero insieme, cambiare numero, fare più numeri, presentare il proprio numero
che accade casualmente o che si vuole fare apparire estemporanea; fatto, azione,
(anche nelle espressioni del linguaggio comune fare un numero, farsi un numero).
, a numero di, per numero', fare il numero, aumentare il numero,
in numero, mettere a numero, fare il numero: essere numericamente completo,
8-58-3: i commissari dovranno ogni mese fare la visita al quartiere di dette guardie
esercito, di un'armata. onde fare il numero, mettere a numero, essere
essere in numero, trovarsi in numero, fare il numero). varchi, 18-1-144
estratto, non potendo per sè stesso fare tali guardie, sia obbligato mettervi uno
giamboni, 7-41: i romani usano di fare osti che s'appellano legioni, nelle
solo la filosofìa della prassi abbia fatto fare un passo avanti al pensiero, sulla
essere, mettere, stare nel numero', fare, essere del numero, del bel
avverbialmente ed accompagnato coi verbi essere, fare, scrivere, leggere, ecc.
dell'essere eccellente capace o simile del fare, scrivere, leggere, ecc.,
con ampia misura cerca lo suo mal fare e con piccola cerca lo bene;
. queste, dico, tutte nel fare la loro imitazione usano l'armonia e
era grande oltra numero. -per fare numero, tanto per fare numero:
-per fare numero, tanto per fare numero: badando solo alla quantità,
numeri: conoscere l'aritmetica, saper fare di conto. capuana, 14-225:
. giacomo soranzo, lii-13-197: potria fare il signor turco una numerosissima cavalleria di
musico ed amatorio sono sufficenti solamente a fare i versi numerosi e a dar loro
cesare, 302: poi fece lo popolo fare una piramide, cioè una gran colonna
parini, 1029: ho determinato di fare, siccome fo, il presente mio
il governo di genova] nei ricevimenti fare sottili distinzioni dalle nunziature regie alle altre
... / vada in polonia a fare il nunzio poi / chi ha gusto
espresso a nessuno quali passi è incaricato di fare a favore della russia.
confronti di qualcuno; danneggiare, fare del male; recare pregiudizio; infastidire
conosceva poterli no- cere, come sanno fare questi viziosi disonori delle corti che di
giustinian, 97: tu me poi fare beato: / deh, che te noseria
/ e quel, che si dé fare, averlo fatto, / oh quanto acquista
popolo non volse nocerli de facto per non fare tale violenzia a casa ursina. trissino
è saggio; / ed ogni troppo fare dé nocere, / chi fa ben troppo
agli anitrini notare o a li altri uccelli fare i nidi, l'uova e notrificare
. palladio volgar., 12-7: fare seccare le castagne all'ombra istese e
a. neri, 1-42: per fare un'acqua marina di garbo e bella,
e favvelo tanto stare che ne possi fare polvere sottile. 3. locuz
, 1-iii-476: per questa mi scade fare intendere ad vostre signorie come iarsera fu
la nuova, qui tu m'hai a fare il piacere di non ci venir più
1-viii-162: hai messa sottosopra firenze per fare questo parentado... ora che egli
che si fanno, se non quando comprendono fare il vostro disfacimento. nardi, 6-26
secco. leonardo, 2-88: per fare rosso in vetro per incarnazione. to'
tutti dinanzi al re, e comincia a fare queste sue giullerìe, le più belle
, com'avea l'angel detto, / fare il cielo perfetto. / per nova
in ozio, avendo pur troppo da fare a non lasciar far torto alli mercanti
e più sensibile forma che solo può fare la felicità di esseri ragionevoli. bartolini,
all'uscita del loro uficio, debbia fare chiamare lo rettore nuovo e 'l vicaro
, 41: siano tenuti capitani di non fare e non lasciar fare iscrivere quelli ch'
capitani di non fare e non lasciar fare iscrivere quelli ch'entrano nela compagnia di
... in una sepoltura si fece fare di nuovo, da mano ritta,
nutàre, frequent. di * nuère 'fare un cenno col capo '(v
ha lo istinto da natura come ha a fare a nutricarsi. piccolomini, 1-13:
io credo ben che amore el fece fare, / come colui che di me si
, 3-56: egli ha vergogna di mal fare. questa vergogna si dee nutricare e
non potersi muovere di luogo, o fare atto veruno per dolore di membra.
;... alla volontà del mal fare tronca ogni possanza; quella del bene
manzini, 8-35: sul punto di fare una rassegna di letture nutrienti e per me
che il nutria. -proteggere, fare oggetto di mecenatismo. b. davanzati
fa di esse in tutto il regno nel fare quello loro bevanda detta birra o cervosa
, con gli altri vi venne a fare orazione una tal donna la quale, postasi
se ben fosse un principe da poter fare gran taglia, tutti corrono alla sua morte
il piacere di vedere i sua sottili rami fare ii-91: bisogna prima ch'io dica
il giuoco, / si son per fare onore. muratori, iii-255: un'allegria
, quivi più alto la vite è da fare, perciocché nel parto e nella nutritura
, vii-74: la nutrizione si può fare senza alcuna trasmutazione, solo per congregazione
debole. bisogna accrescere la nutrizione, fare qualche sforzo. barilli, 5-vi:
son tocche di maggior forza, per fare alzare viepiù i figurati spazi di quell'aperto
solo vi si mostri, m'ingegnerò fare ogni nuvola sparire che ve lo ricoprisse
, iv-55: noi alcuna volta in sul fare del giorno... vedevamo l'
impedimento intorno alle cose che occorrono da fare; e così il tempo nuvolo e
pezzi d'acqua molto bella e da poterne fare de'lavori. gabinetto fisico [tramater
19. locuz. -non esser buono a fare un 0 col culo: essere
altro, 'non sarebbe buono a fare un o col culo '.
pena de scomunega- xone che no deipae fare cum l'emperatore alcuna cura u compagnia
abati e gli maestri facevano e facevano fare alli loro sudditi e discepoli molte ingiurie
ingiurie ed obbedienze distorte ed indiscrete per fare a essi mortificare il proprio senno e
obbedienza al papa, non ha voluto fare dimostrazione di entrare come ambasciatore pubblico.
che si incontra, di avvicinarsi, e fare loro alcune domande che di solito hanno
tutt'oggi; ma domani la- scerò fare alla provvidenza. cattaneo, vi-1-314: i
pirandello, 8-1139: certo, nel fare questa promessa, non s'aspettava che,
impe gnare formalmente qualcuno a fare qualcosa. testamento di lemmo di
per la minore età le predette cose fare non potesse, sia tenuta e debba fare
fare non potesse, sia tenuta e debba fare e curare sì ed in tal modo
grandi baruni..., deve fare demostrazione... de volerseli obligare.
solo psicologici o morali) qualcuno a fare qualcosa. -anche in relazione con una
, non potendo obbligare questi mercanti ad fare se non quello che pare loro. gelli
o anche un'entità personificata) a fare qualcosa o a tenere un determinato comportamento
di questo, che ci obbliga a fare questi atti espressi di amor di dio.
ora del pagamento: che ciascuno avea a fare più veramente d'un piccol donativo che
montalbano, 1-252: sono contento di fare le voglie tue, obbligandomi con tutta
toscani, osservo come, essendosi obligato di fare un tempio a giove, lo edificò
12. locuz. -obbligarsi la natura: fare opera d'arte superiore allo stesso modello
. quello eh'essa dovea verso lui magnificamente fare, non avendolo fatto, m'ingegnerò
di sostenere colui che cade, potendol fare, non è però obbligato donargli del
cutale vostra cosa in prestala a mi voglia'fare grazia per vostra curtesia. bartolomeo da
temperamento, purch'egli se gli potesse fare obbligati, soggetti e fedeli. a
.. rispose di non poter ciò fare per essere egli obbligato per contratto al
. ra mia sorella perché mi faccia fare sei para di guanti profumati, e
dio, chi promettesse a dio di fare uno peccato, dio non accetta il voto
consentire a la creazione di arrigo e fare tutto quello che a sua maestà piaceva
per alcuna obligagione o vero promessione che fare volesse per alcuno forestieri. libri di
ragione. caro, 9-1-196: attenderò a fare la supplicazione da poter volger la
d'alcuna obbrigagione la quale ti potesse fare danno, guardatene quante dal fuoco. guicciardini
volgar., i-1-4: a queste cose fare e procurare, noi che tutti siamo
tevo, 3-11-169: non si deve fare [il passaggio della sesta maggiore alla
di tenere un certo comportamento, di fare o di non fare una certa azione
comportamento, di fare o di non fare una certa azione; dovere inderogabile e
suo obrigo e non solamente lo voleva fare, ma durarne ogni fatica. poliziano,
io di salire in bigoncia e di fare una diceria al popolo per render conto detrazioni
fu risposto la lega non si potea fare per molte cagioni e obbrighi sanza la
patria, con l'obbligo però di fare in capo all'anno celebrare non so che
febbraio 1939 n. giuramento che si doveva fare. p. della valle, 3-283:
altra mi ritraeva el rispecto di non fare con questa mia nuova fatica, nella mente
obbròbrii), tr. letter. fare oggetto di obbrobrio e di disprezzo, vituperare
ed a me. -dare, fare in obbrobrio: rendere oggetto di disprezzo
per lo tuo nome e non ci fare vergogna. maconi, il-n: perché
ariosto, 22-90: ch'emenda poss'io fare, onde rimossa / mi sia la
masse metalliche, si >ensò poter ciò fare con diversi segni visibili, cioè con
la pena che se ne pigli a fare [dei miracoli] a uno a uno
aver fatto e che vorreste obbligarci a fare prima di negargli tutti e di riderci
: orazio intese, molto obiettivamente, a fare questa incredula a un'affermazione espressa
savonarola, 7-ii-307: se si potesse fare che gli obietti dell'intelletto fussino cofì
promuovere gli obietti che si preveda potersi fare dall'altra parte. baldinucci, 9-xx-
padova volgar., i-xi-6: potrà alqun fare a. nnoi obbi- zione e istanza
la continua obiezione del mondo al nostro fare, una obiezione o una risposta che
ne debbino per gli oblatori predetti far fare e'contratti, come di sopra,
perché le oblazioni del popolo si dovevano fare alla porta del tabernacolo. bacchelli,
oblazione che all'uomo fosse dato di fare. 4. offerta di un
ridotti scheletriti! le oblazioni che dobbiamo fare ai cavalieri sono già tante! 6
: tratta... quello si dovesse fare, perché tali oblazioni [di carcerati
obria, / non so che deggia fare. idem, xi-78: per sua diletosa
. re enzo, 217: ben voi'fare a savere / ch'amare e non
beni ch'i'ho obriati e lasciati a fare. giov. cavalcanti, 107
: ciò che vi è nella mente può fare obliare ciò che fa battere il cuore
borsi, 2-42: io non voglio ormai fare altro che adorare te, senza mai
la disposizione propria dell'ordine obliquo; fare una conversione a destra o a sinistra
overo in valle, allora si può fare le vie principali in uno de'tre modi
ciò supponevasi allora commune- mente non potersi fare, per l'obliquità della chiesa alla
. l. bellini, 5-1-175: per fare il moto del braccio dalla sua pendenza
guerrazzi, 16-322: vedrete se si può fare a fidanza con certe persone. di
5-32: allora agesilao non si curò di fare le scorrerie subitamente, ma, trapassando
dal sasso nell'acqua nulla avervi che fare, ma ciò nascere unicamente dalla gravità
ponno per se stessi i pesi / fare obliquo viaggio allorché d'alto / veder li
predetto né per oblico, comprare né fare comprare in alcuno luogo alcuna bestia vaccina.
fece e a roma si ragionò di fare, un'oblivione generale, si dovessono non
dicendo che bene vogliono questa trasmutazione potersi fare quando lo basso stato de li antecessori
il papa, dopo questo, cercò di fare una bona e solida amicizia con francesco
. moravia, xiv-85: non posso fare a meno di pensare con invidioso rammarico
gli obloni, che sono ingredienti per fare le birre. siri, i-166
linguetta, l'ancia dell'oboe, col fare d'un quattordicenne che stringa la prima
masse metalliche, si pensò poter ciò fare con diversi segni visibili, cioè con
scérè] 'stupirsi 'e facère 'fare '. obstupefatto (obstupefacto),
delle quali qualcheduno s'era divertito a fare delle oche. 2. oca
. -fare il volo dell'oca', fare molto strepito e non concludere nulla.
qualcuno', corteggiarlo, dimostrarsene innamorato, fare il cascamorto. r. sacchetti,
l'oche: e'ci sarà che fare, perciocché l'oche, alzando il piè
dirsi di colui che, pregato di fare una cosa, cerca di sgabellarsene,
l'oche in pastura, che vale fare il ruffiano, e si dice di colui
rimuovere, e contro non avere fatto né fare, e non occasionare, per noi
generar timore, vien questo affetto a fare in un certo modo un camino reflesso
. svevo, 1-123: nell'impazienza di fare la sua brava ribellione, non fu
: fu colta questa occasione per fargli fare una corsa a firenze, onde prendere le
quel che mi basti l'animo di fare, in un'occasione. carducci, iii-9-
. -valersi di un pretesto; fare apparire come motivo del proprio agire.
passi l'occasione che lo ha costretto a fare politica attiva. papini, 27-769:
di certe nazioni del mondo, nel fare, come si dice, robba fino sui
girolamo da siena, i-24: che doviamo fare noi, in cui è refrigerato lo
di approvazione, di cati nel mal fare. machiavelli, 1-vii-518: con tanto
4-1-12: si guardino i custodi di fare occhette o composizioni, sotto pena di
da spiritati. 3. locuz. fare, piantare occhiacci, gli occhiacci,
l'occhiaia / in su'processi per fare un bel tratto. -occhiata, sguardo
quei due [verdi e carducci] può fare un calo di più giuglaris, 117
del colore o del materiale, possono fare assumere allo strumento una denominazione particolare
anni che si trovò l'arte di fare gli occhiali che fanno vedere bene.
oltre che '1 duca sapeva senza occhiali fare a molti doppi apparire maggiori le sue cose
2. figur. prendere di mira, fare oggetto del proprio interessamento o di desideri
leonardo, 2-221: quando ha a fare uno volto a mente, porta con
13-iv-203: e1 luogo dove si abbia a fare l'altra batteria non è ancora resoluto
un'occhiata sapeva dire quanti miria doveva fare una vigna, quanti sacchi quel campo
, quando con onor tuo lo possi fare. allegri, 36: e'par che
'occhieggiare ': guardare con compiacenza, fare agli occhi. il cieco d'adria nella
per sé operasse.. intr. fare la guardia. antù, 1-14
razza. 8. darsi da fare (in relazione con una prop.
, spuntare appena; lasciarsi intravedere; fare capolino (ma anche con un'indicazione
colore si mette nelle coppelle sì per fare venire lo saggio dell'argento smerato e
da punta (soprattutto nella locuz. fare un occhiello, anche con valore scherz
amano le scalfitture della sciabola e si sanno fare gli occhielli a dovere. de amicis
un'arma appuntita (nella locuz. fare occhietti e con valore scherz.).
disse: « a me sta di fare gli occhietti ». 6.
intorno a quel brevissimo sunto si suol fare con la penna un fregio rotondo o
quando quella baldracca della fortuna tornò a fare di occhietto ai monarchisti, impiccarono cani
malati. 3. locuz. fare l'occhino', ammiccare, strizzare l'
, 1-8-11: oh padron mio, a fare innamorare e a fare aborrire né anche
mio, a fare innamorare e a fare aborrire né anche la pittura ebbe tanta
. subordinata (anche nelle locuz. fare l'occhio amoroso, pio o gli occhi
la cautela importantissima... per fare un cacio buono e bello consiste nello
]: se poi s'indugia a fare il predetto nesto nel mese d'agosto,
311: il gallante... fece fare a la moglie una vesta a maniche
la storia dell'arte senese, ii-163: fare finestre di vetro a occhi bianchi veniziani
occhio (parlando della gomena) vale fare che scorra pel forame della cubia.
già fatta, come quella che fosse a fare. idem, inf., 20-32:
mandate comprendono onde la via si dee fare o per densamente o vero ad occhio
, 21-13: questo scompartimento si potrà fare a occhio. targioni pozzetti, 12-8-302
persiste intangibile. -aprire, fare tanto o tanti d'occhi', guardare,
machiavelli, 119: e'si può fare tosto aprire gli occhi a'popoli, trovando
stupore. -aprire gli occhi, fare occhio: fare capolino, sorgere (
-aprire gli occhi, fare occhio: fare capolino, sorgere (il sole,
, e non s'è degnato venire a fare di tanto onore uno inchino agl'iddii
specialmente di un epistolario non si può fare a meno di aver sotto gli occhi sempre
-chiudere l'occhio, un occhio', fare, schiacciare, stringere, strizzare d'
'far d'occhio 'o vero 'fare l'occhiolino '. caro, 12-i-85
donghi, 2-164: luigino incomincia a fare la scimmia, a ballare dentro il
, i quali credono sempre di saper fare gli occhi alle pulci, hanno otto o
piu vistoso. -fare occhio, fare gli occhi, fare l'occhio dolce a
-fare occhio, fare gli occhi, fare l'occhio dolce a qualcosa', guardare
occhio dolce. -fare occhio, fare occhi', dimostrare pena, delusione,
un occhio così fatto. -far fare a qualcuno occhi pazzi', fargli perdere
fissamente nel bianco degli occhi sì come soglion fare i pubblici ministeri quando si affissano sui
(1-iv-748): sì abbiamo saputo fare che elle non hanno altro occhio in capo
fa'vista di non vedere, lassagli fare tanto che esca loro gli occhi.
occhio perché altri li perda entrambi: fare un gran danno a se stessi pur
per togliere ai contadini ogni occasione di fare l'usata loro profonda ammostatura (come,
non trovandomici presente, s'ingegnavan di fare) non permetterò mai che le vinacce
7. locuz. -chiudere un occhiolino, fare dell'occhiolino, l'occhiolino o occhiolino
: gli altri dicevano che ci andava per fare l'occhiolino alla casa del nespolo.
, come quando l'avevano mandato a fare il soldato. cagna, iii-196:
contrarietà (anche nella locuz. fare dell'occi). passavanti,
occi. 2. locuz. fare dell'oci'. fingere ritrosia. sacchetti
nin- ferno ', il dovea fare, sì che non si vuol fare così
dovea fare, sì che non si vuol fare così del l'occi.
circondata di scale di corda, a fare ogni tanto un pranzetto. =
, erano di accarezzarsi la barba, di fare scorrere il berrettino innanzi indietro dal sincipite
, / che mentre cercon d'altri fare interito, / per sé diman- dan
consiste... la magnificenza in fare certa sorte di spese dalle quali rimanga
, dove i viaggiatori della città possono fare alla svelta tutte le loro occorrenze: prendere
saette de l'uno non han che fare con l'asta de l'altro, se
ciò che si è obbligati o si vuole fare; incombenza, faccenda, negozio,
la donna si campano in aria a fare le occorrenze. dossi, 1-i-417: un
essa [carica di maggiordomo] si suol fare il passaggio alla porpora come ancora suol
di molti segreti e sanno molte cose fare, che tutte a una giovane innamorata
giovane innamorata deono essere carissime: come fare acque, stuffe, bagni o siroppi
o, quando gravida si fosse, fare sconciare..., e più altre
non sapete come vi fare a rimeritare le suore tutte in una
cosi ha da essere, così voglio fare. in certi incontri non siamo padrone
siena 119: non dare o vero fare dare agiuto alcuno o vero favore a'traditori
boccaccio, vili-1-156: alla qual cosa fare niso si v. franco,
serlio, 2-7: talvolta si vorrà fare un corpo basso del quale si vegga
, et entrò nel detto cespuglio per fare meglio sua occultazione. savonarola, 7-i-240
, 1-35: questo è il mezzo di fare apparire l'occultezza metallica. =
cose brutte, ma necessarie si debbono fare in luogo occulto, e quelle che brutte
scapuccini, lxxxviii-11-492: chi può peggio fare ha la corona, / e gli
43: trattando virginio tribuno massimamente di fare la legge, fu dato a'consoli due
. dominici, 4-183: così dovete fare, priora, vicaria e soppriora: non
, in testimonianza di dover ciò ragionevolmente fare ciascuno produsse fuori il suo anello.
scorgere quello che gl'inghilesi si dovessono fare. boccaccio, iv-95: vestito di
volgarizzate nel miglior italiano che io sappia fare? tommaseo [s. v.]
1-146: alcuna volta saranno occupati in fare grillande di fiori o d'erbe e
una persona; che vi ha a che fare (anche nel rapporto amoroso).
notte occuati, non vedevano che si fare. p. f. giambullari, 70
tutte quelle offese che gli è necessario fare; e tutte farle a un tratto,
delle robbe de'morienti che si sogliono fare in quel mentre che il loro possesso
detti rectori e camarlengo sieno tenuti di fare rimuovere e levare. seneca volgar.
cose che importano vi dànno tanto che fare che il tempo vi manca a scrivere
che fanno l'occupazione della lor vita il fare alle donne la guardia. manzoni,
non riuscire a distinguere cose differenti; fare confusione. sergardi, n: contro
andaro iermattina presso a sera / a fare un grande ocò a un mogliazzo.
e malmenato che non era possibile potesse fare più lunga resistenza. non l'ho
, lungo e consideratissimo studio a voler fare onore a voi e satisfare non solo
mia imprete ribile usanza di fare su'luoghi nelle odeporiche mie escursioni
per qualche affare conviene a noi altri fare come le oche, le quali passano pel
: l'intenzione dell'odiante è di mal fare. papini, 27-179: ero deforme
[òdio). avere in odio, fare oggetto di un sentimento vivissimo di avversione
4. trascurare, non curare, non fare oggetto di amore e attenzione.
, del tutto era disposto a volerlo fare impiccar per la gola. buti,
chi potevi desiderar del male, volergliene fare, sopra che vita tu volevi far da
di fare per lei ad onta dell'odiosità inestinguibile che
e dava spavento di dovere assai peggio fare. tasso, 4-72: crudo destino,
scrivere e massimamente dove si hanno a fare comparazioni, che sono di loro natura
trionfatore dell'epidemia di ghiradadda, dovè fare sul parini si può indovinare da quella che
fisiche in toscana, 14-1-333: fare un odometro ed un anemoscopio. foscolo,
tagliare a pezzi quelle genti e di fare il marchese re di napoli. g.
, 11-92: odorava di resina il fare ricorso a procedimenti razionali, alla comlegno
abate che odorava d'emigrato ebbe da fare altre volte per gli editori del 'journal
[i mediatori] dapprima indotti a fare oblazioni speziose alle parti per prestigiare ogni
restava arphrodisia cum suavissimi unguenti et odori fare profumi ne la camera e sala dove
vasi della fonderia e contentarsi di non fare odore. -menarselo all'odore di
piglia delle lepri / se non vuoi fare un dì fumo e baldoria / d'
, 45: vale l'acqua celeste a fare la faccia e la pelle odorifera chiara
tema dei comp. di facère * fare '. odorificazióne, sf.
dal tema dei comp. di facére 'fare '. odorìfero, v.
teorie, affermazioni, idee); fare opposizione (a progetti, intendimenti).
maddaloni, v-474-20: chelli chi voleno fare chesta sancta penetencia, deveno obe- dire
1-49-50: tu 'l no poterai mai fare; / co'porrai pena portare /
da siena, 28: non vogliate più fare offensione / contra 'l signor diletto.
: quasi che abbiano giurato di volerci fare i vermi lì, finalmente domani ripiglieranno
esser più qui. che ci stai a fare? jahier, 217: credono [
offendere, di arrecare ingiuria, di fare torto (il tono della voce
7-50: bisogna essere giusti che, a fare quell'effetto ch'ella faceva, la
: il giovane sentiva bene che avrebbe dovuto fare qualche cosa contrò i due offensori della
per tre ragioni. -assol. fare, recare offerte votive, sacrificare.
espressioni accettare, accogliere, avanzare, fare, gradire, respingere, ricusare, rifiutare
, con offerta, per offerta; fare offerta di qualcosa, ecc.; fare
fare offerta di qualcosa, ecc.; fare offerta di sé, della propria persona
il re fece raunare il suo consiglio per fare assentire a tutte l'offerte che *
e l'offerte dei ceri che si debbono fare per li capitoli di questo costoduto.
/ e tre chiese vicitare / e fare oferta a ogni altare. beicari, 3-3-207
a tale santo (anche nell'espressione fare 'offerta dei prigionieri). g.
comune di firenze, non si possa fare in alcuno modo overo cagione se non
firenze l'offerta o vero lo relasciamento fare non si possa per alcuno modo o vero
conoscidore / da'miei colpi nesun pò fare difesa. francesco da barberino, ii-225:
offese / seppe che gli argomenti mei sì fare / ch'el venne ad abitare /
. avea bevuto sì sconciamente che per fare un brindisi si levò, e cadde
potesser resistere alle offese che alle muraglie fare si solevano. tortora, iii-42: poiché
/ che mai potesse ad uom più fare offesa. b. tasso, ii-22:
riposto in loco che non se li può fare offesa. b ir ago, 682:
compare e fratei mio, che possano fare gli offesi da la sorte a la fortuna
, l'animo; anche nell'espressione fare l'offeso: assumere atteggiamenti di sdegno
cose obiettivamente, e non venirmi a fare l'offeso. -irato (dio
? 5. pregare qualcuno di fare qualcosa; raccomandare caldamente un incarico a
voi e dirovvi in che loco dobbiate fare la chiesa e lo dormitorio ed in che
'e da un corradicale di facère 'fare '). officinale, agg
che desideri ella, o al più lascia fare. ma in quest'altro madrigale ella
: quello che tu òfferi di voler fare sempre il disiderai. ariosto, 3-73:
savonarola, i-104: quando moisè volse fare el tabernaculo per serrarvi le tavole della
il giudizio risulti dalla semplice vista: fare insomma la storia letteraria come va fatta
una mansione, un lavoro; accettare di fare o ricoprire una parte. -anche:
quello che egli aveva in animo di fare, ogni volta che la buona occasione
prescrivono le cose che egli dee voler fare. manzoni, pr. sp.,
io. -offrire roma e toma', fare offerte e proposte grandiose ed esagerate,
con il capo e di dolersi con fare strepito con la bocca dicendo: «
sono oggettuali, e ammettono che si può fare grande arte 'prelevando 'oggetti materiali
potresti nell'animo, solvendoti una oggezione che fare potresti. alciati, 31: fece
214: per prevenire le oggezioni che fare se le potevano d'incostante, s'
credo che sia ben fatto a dover fare. ariosto, 33-73: quel di
alberti, 267: che arò io da fare? tante cose: annòve- role,
guide e antologie di scultura ellenica, e fare così i relativi raffronti tra l'ieri
domani in sepoltura. ibidem, 280: fare oggi quel che s'ha a far
allora, sentiamo, che avrebbe dovuto fare? 2. sm. il
è oggimai la diligenza della natura a fare che tutte [le piante] di seme
e disse: « oggimai potrò io fare quello ch'i ho più volte disiato
mia; se tuo padre non vorrà fare torto al nome, e spero non lo
accozzaglia, congerie (anche nell'espressione fare ogliapodrida o un'ogliapodrida).
1771 e nel 1772, siccome continua a fare ognanno. mazzini, 24-25: il
: lo suo insegnamento mi difende di fare / ogna cosa che sia contra innoranza.
alla parte, onde ne cominciarono a fare mobile, e'ogni dì il s
il dì d'ognisanti in rossiglione dover fare una gran festa di donne e di cavalieri
li quali si pensarono tra loro di fare uno ognissanti, sanza fatica e sanza
): ognuno aveva una domanda da fare, nessuno una risposta da dare.
cosa a suo modo, e noi vogliamo fare a modo nostro. -ognuno è buono
! -pensò don abbondio: -cosa vuol fare di quest'ordigno, costui? imbriani,
guai, / se segui di mal fare e non ti penti. laude dei bianchi
, e non trovandolo, incominciò a fare il romor grande: oisé, dolente
baroni... faseveno conseglio de fare pase insema, ché aveveno olduto dire che
dal tema dei composti di facère 'fare '. oleiflòre (oleifióre)
4-65: conforto voi, dilette del ben fare amanti, troviate nelle spine rose e
del sacro cuore, ha poco da fare coll'arte. pirandello, 7-755: un
ser giovanni, 3-51: io ho fatto fare un bagno d'erbe ulizanti e dorifere
v. olire) e facère 'fare '. olfato, v. olfatto
di ciascuna di queste cose porria accadere fare mercanzia; oliari ancora et altre stanzie
[una miscela di polveri piroforiche] fare tanto bollir che tutta l'umidità olige-
l'ulive acerbe per indolcire ed anco per fare l'olio vergine onfacino medicinale per le
rosato, se non è che bisogna di fare con olio d'ulive mature o con
e se non è che si debba fare con olio rozzo o di mandorle o di
pigafetta, 121: quando voleno fare olio, pigliano questo cocco e lassano putrefare
boccone, 1-388: sappiamo che, per fare l'olio di pesce prontamente, basta
e la sansa: distruggere tutto, fare piazza pulita. nomi, 12-89:
studiando sui libri, avendo a che fare con le persone ». « s'intende
-cadere l'olio nell'insalata o fare come l'olio nel lume: accadere
alcuna cosa di mano a un avaro e fare alcuna cosa impossibile. -consumare
scrupolo nell'affrontare una situazione, nel fare qualcosa (o, con valore avverb
servitore viene il presente detto che significa fare una cosa subito e senza considerazione.
lanciata. -pagare l'olio: fare opera di corruzione col denaro.
macinare / ulive in quantità per olio fare, / siate contente volerci provare
133: sabato mattina io mi messi a fare collare una colonna con grande ordine:
usasi, e massimo alle cornici, di fare certe buche nelle pietre da mettervi le
farne ai quelle con l'olivo: fare una grossa sciocchezza, commettere un errore
friabile (ed è particolarmente adatta per fare pentole e vasellame). bossi
torce: e per questo è utile a fare cardinali e imposte d'usci. f
. giamboni, 4-207: usaro di fare micidi per rimedi pigliare, perché uomeni
: il rinnegare la volontà propria, per fare quella di dio, è il maggiore
], alla cui vista non si può fare di non deporre lo sdegno quantunque ragionevole
dal tema del lat. facère 'fare '. otorino1, agg. ant
: clìe il vincitore potesse del vinto fare ogni sua voglia. carducci, iii-4-272
sdegno, di irato risentimento); fare torto, mancare di riguardo, di
svevo, 8-422: essa non poteva fare a meno di oltraggiarla [la memoria]
(sia fisici sia morali]; fare oggetto di ostilità, di atti villani
il cielo: onde non resta altro a fare se non che ci sforziamo sì che
ha mai fatto quel che da natura dee fare, porta in sé continua la punizione
13-73: a me pareva, andando, fare oltraggio, / veggendo altrui, non
giammai non addiaccia, / è un fare alla natura oltraggi ed onte. guidi
attentato, assalto [anche nell'espressione fare oltraggio). -anche: la menomazione,
/ era, ond'allor mi potei fare oltraggio / e percuotermi il petto. tasso
innanzi un'aguiglia parata, / incominciògli a fare grande oltraggio, / però che fortemente
destrier per istinto naturale / non volea fare al suo signore oltraggio. b. tasso
le reti e i prigionieri augelli / per fare a'novi augelli oltraggio e scorna baldi
di fez,... o per fare oltraggio a quei della città o dispetto
orgoglio / a'legni miei non valse fare oltraggio. ciro di pers, iii-522:
, v-proem.: deve nell'animo suo fare un resoluto presupposto di voler far la
, scusate tanto, mi venite a fare lo scellerato e l'irresistibile a tutta oltranza
tanto originale individualità che non si può fare a meno, anche odiando i suoi princìpi
-oltre fa quello c'hai detto di fare. pulci, 6-41: non potrai nulla
, 14-24: la sola cosa da fare sarebbe qui riferire qualcuno di quei detti;
altrui, se pure non credessi poterlo fare a prode, sia ancora oltragrande quello
, 10-80: quando maommetti si udì fare queste impromesse,... pigliò
io, lassa dolente, / corno degio fare. boccaccio, dee., 6-10
, 20-87: 1° debbo... fare qualche segno / fra la madreperla e
critico di pietro bayle m'ha indotto a fare alcune osservazioni sulla lettura del detto libro
passò i monti per ambasciadore, per fare commuovere gli oltramontani contro a'romani.
lxvi-1-39: se tu vuoli, puoilo fare col riso intero da per sé, apparicchiato
fino alla terza bagnatura e, dovendo fare l'intiera bagnatura oltrepassante le tre bagnature
, aspettandoti, finirei per impedirti di fare i soldi. pratolini, 9-562: immagino
pure le carne tirono: io non posso fare non mi risenta quando io me ne
nostro meglio. 4. locuz. fare l'omaccione', darsi un'aria d'
di fede (spesso nelle locuz. fare, dare, giurare, pagare,
pascoli, ii-4: così io vengo a fare atto di omaggio anche alla forte terra
compagne, niuna cosa resta più a fare al mio reggimento per la presente giornata
semplice per agevolare questi spaccati è di fare congelare i cadaveri; i tessuti acquistano allora
umbè, fate tosto, ch'io vuo'fare anch'io. firenzuola, 648
in bilancia, come si usa di fare negli oriuoli da sole che tutto dì
e nelle locuz. dare, fare, gettare, ecc. ombra) '
donzella. vasari, ii-160: con fare ombra agli occhi con le mani, si
1-16: ora si dava un gran da fare saltellando fra l'uno e l'altro
ombre... molti ne vengono a fare una mezza commedia di spiriti infernali da
nelle locuz. avere, dare, fare, gettare, pigliare, prendere ombra
(spesso nelle locuz. dare, fare, pigliare, prendere, recare ombra
le strade invernali cercano di darsi da fare un mestiere, più spesso un'ombra
cittadini sotto ombra di bene non possino fare male. fausto da longiano, iv-86
fa meco quegli uffici che ragionevolmente deverìa fare. -enigma, parabola; metafora
che ombra ciò che l'uomo può fare di penitenzia in questo mondo a riguardo
a poco, più volte ritornando per fare l'ombre. l. ghiberti,
ombra; farsi paura con l'ombra, fare paura la propria ombra', avere poco
tutto dal capo alle piante / da fare al diavol proprio ombra e paura.
lasciare indietro cosa alcuna che giustamente possi fare ombra. v. borghini, 6-iv-275:
vi era per ombra, cominciò presto a fare da se stesso tuttociò che più gli
,..: l'adombrare, il fare ombra...; e per
la terza parte della pittura, si può fare in sei modi: a oglio,
l'intatta riva. -servire per fare le ombre (un colore). -
fussero più scuri degli altri neri per fare che 'l chiaro, mediante quelli,
15. intr. ant. fare, produrre ombra. buti, 2-104
ombrato, non volendo alienarsi cattolici né fare i guisi più forti [ecc.]
ant. timbratura), sf. il fare ombra, l'ombreggiare. -in senso
e il salino lo hanno terminato di fare, dandogli quelle ombrature e sbavature che
riparare dal sole o dalla luce, il fare ombra. crescenzi volgar.
-riparare gli occhi con la mano, fare solecchio. soffici, v-2-103: la
fuga esser stata a certo monastiero, per fare di lei qualche bon parentado, ancora
viene ombreggiato. 10. fare apparire inferiore, svilire. niccolò del
funesto. 11. intr. fare, produrre ombra. chiabrera, 1-i-358
dal tema del lat. facère 'fare, fabbricare '. ombrellifórmi, sf
cappello. -fare ombrello agli occhi: fare solecchio. buonarroti il giovane, 9-611
stucchevole e tedioso (nell'espressione fare ombrone). l-viviani, 1-i-62
genovesi, 58: non hanno essi a fare con questi librai, co'quali so
2-xxii-16: se non ci s'abitua a fare questo lavoro d'intuizione, a subire
di dio, del bene che bisogna fare per acquistarsi il paradiso alternando queste sue
politica; per quel che è possibile fare per venire incontro a necessità o urgenze
nel parlare e fosse anche rattenuto nel fare. diodati [bibbia], 1-81:
immagine / pretta e reale / del fare omerico / patriarcale. -gagliardo,
i-266: non ho già in animo di fare un lavoro sulla lirica del leopardi:
-dire qualcosa omero quando non dorme: fare con piena consapevolezza un'affermazione riguardante
, rem. omésse). non fare qualcosa che, in base a una
condotta, andrebbe fatto; mancare di fare, non compiere, tralasciare; compiere
forse era risoluto di quel che volea fare: « chi è », disse,
infantile fin partic. nella locuz. fare l'ometto). baldini, 4-27
i bambini] non si attardano a fare il chiasso, ma filano via come tanti
, delle cose che avvengono, hanno a fare quello che 'l soldano in francia.
dei costumi volgari, è più necessario fare un tantino di male agli altri omiciattoli
foglietta, ^ 6: che debbo dunque fare? lasciarmi morir di fame? dio
omicidiali di loro stessi, pensano di fare un sacrifizio a dio, 3
, assassinare. -al figur.: fare del male, danneggiare gravemente. -
muzio, 1-22: si dee faticare di fare opere rare e nuove per chiarezza di
ragionando di cose morali, s'attiene al fare delle omelie. = voce
si rileva e loda. -anche nell'espressione fare l'omino: comportarsi giudiziosamente.
due sole carte (anche nell'espressione fare all'omino). p. petrocchi
di primiera con due carte. 'fare all'omino '. -omino nero:
se viene il terremoto. / -per fare una finezza a me, voi non verrete
quello che si commette con il non fare qualcosa prescritto da un precetto, da
. salvini, 41-164: come non fare lo stravizzo? la cui ommessione importa
ommissione delle frazioni, quando si debbono fare le somme di molti [anni]
meno distanti, dove sono deputate a fare passeggiate regolari. ghislanzoni, 17-5:
quello solo in mano, perde. 'fare all'omo nero '. giorgini-
picche in mano (anche nell'espressione fare all'omo nero). -maschio legato
per minchione. -fare l'omo, fare da omo: comportarsi con virile coerenza
l'uomo '): contrario che fare il burattino; mantener la parola. 'faccia
brxgnetti, 3-168: un dire e fare diverso ancora avevano i renitenti, i
è ammissibile la divisione che si suol fare tra storia dell'umanità e storia della natura
i danari. boccardo, 1-787: per fare raccordo e per omologarlo, era necessario
chiamano presteri, e similmente vale a fare vomitare, ove si fossero mangiate
che anch'io mi son messo a fare della letteratura onani stica.
gherardi, iii-193: diliberò il re fare certo editto che chi apalesasse i comettitori dell'
a once, quando mi piglia voglia di fare un bisogno. -con riferimento
, 1-vi-67: si studiano a lione a fare entrare l'argento e l'oro a
o nell'undici once di o per fare qualcosa: essere sul punto o in
mangiare. / è questo compagnon da fare a once? / aspetta,
, e fabrizio dall'altra banda cominciò a fare una fossa a onde. vasari,
avverb.): in modo da fare pieghe sinuose; drappeggiando. giusto de'
o filato con onde, si possino fare di braccia uno, overo di tre quarti
-solcare nelle onde e seminare nelle arene: fare cose inutili e vane. sannazaro
con la particella pronom. incresparsi; fare una piega, un'ondulazione. landolfi
mandate comprendono onae la via si dee fare. ugo di massa, 369:
meo gran sospirare / vi porria certa fare / de l'amorosa fiamma, unde'
. libro di sentenze, 1-8: non fare quello onde tu sia in dubitanza sia
faba, xxviii-io: no soprosto a prego fare, ch'el pareva che l'amore
d'operare perversamente, apparate a bene fare. 5. caterina da siena, vi-3
tutte quelle offese che gli è necessario fare. segneri, 5-74: mi disse
1-14 (49): ebbe a fare gran quistione con questo arsago, dicendogli
le quattro [note] legate devonsi fare in due corde con ondeggiamenti d'arco.
e dolce frutto, / o danno fare a tondeggianti spighe. cesarotti, 1-vii-110:
ab, sopra la quale si voglia fare una linea ondeggiante. 11
bellissimo sonetto, che ha mescolato il fare aspro e rotto del casa e dell'
rotto del casa e dell'alfieri col fare più ondeggiante e sonoro del foscolo.
ondulato; muoversi sinuosamente, serpeggiare; fare anse, curve, spire. leonardo
. 16. accalcarsi, premere, fare impeto, agitarsi, tumultuare (un
[questo anello] ha potenza di fare grazioso a tutte genti colui che seco il
10. montare a onde; fare volute, spire (il fumo)
come un filosofo mediterraneo, temperante di fare, che tiene, intagliata in su'
ha il carico, l'obbligo di fare alcuna cosa. = voce dotta,
oppresso sia da povertade, / che fare il gran signore e lo smargiasso /
più onestade e con più cortesia che fare si puote. dante, conv.,
è una gran proprietà la sua, di fare / agli stranier tante onestà. goldoni
una sepoltura, che di quella ne vuol fare una imagine, impastata con lealtà di
mondo vivere bene e onestamente, né fare prò né a sé né ad altrui,
fuggire ogni cagione la quale a altramenti fare il potesse conducere. s. agostino volgar
. de'modi com'egli onestamente potesse fare morire il compagno. pulci, 10-94
onestamente, col più secreto modo che fare si possa, conservando la loro fama
. saria forse stato meglio aver lasciato fare al tempo. baldi, 4-2-237: fu
ci mostra molte cose essere oneste a fare quando occultamente si fanno, che a dire
che, se quel furioso fosse per fare qualche indagine, l'avrebbe estese alle
fornire il detto suo per carta, se fare si puote, o per alcuna
fatta purché fosse l'italia, dovevansi fare le oneste famiglie italiane. moretti,
primieramente e a seguire via onesta e fare virtuose opere e guardare da'vizi.
... non mi prometta / di fare una battaglia a mia richiesta, /
francarmi... ho ottenuto di fare un'ora onesta, che voglio di più
proposizione onesta [che non sia onesto fare adulterio]. aleardi, 1-400: ti
, cioè che ogni cosa onesta si doveva fare in publico, ed eziandio i congiungimenti
matrimoni, percioché erano onesti, doversi fare nelle piazze e nelle vie. marsili
trivulzio] ardeva di onesta ambizione di fare qualche opera degna della virtù e antica gloria
et astuzia) pensonno con alcuni motti fare adirare dante, e simile pensarono la sua
gli dispiacevano certi dipintori che non sapevano fare se non cose lascive e che perciò desiderava
giovanni nelli il quale me la diede o fare che il padre e la madre si
raccolga per persona, sì si debbia fare [il desinare] piccolo e onesto,
voi che lui pigli buona via del fare e che si appressi col pregio allo
l'ulive acerbe per indolcire ea anco per fare l'olio vergine onfacino medicinale per le
tal nome dall'indecente loro positura nel fare orazione. diconsi più comunemente 'bongimili
dal tema dei composti di facère 'fare '. onnifórme (ant. omnifórme
(superi, onnipotentissimo). che può fare tutto quanto è intrinsecamente possibile e non
che chiamano appropriazioni indebite, e insieme fare il ruffiano, la spia, il
e di tobiolo, 1-37: fecero fare una cassetta d'ariento orata.
di prosa] che qualunque li sa ben fare... si può chiamar meritamente
non deve egli [il pittore] altro fare se non tirare dall'intersezione s la
« messer tommaso, ho io a fare oricèllo? ». trattato dell'arte della
luca, - procurarmi qualche libro, fare qualche visita alla biblioteca, orientarmi.
metodo da seguire, sulle scelte da fare. = agg. verb.
dal tema dei comp. di facère 'fare '. orifìculo, sm. ant
creare una nuova cultura non significa solo fare individualmente delle scoperte 'originali ',
reale impellenza al ben volere ed al ben fare, ora come tardiva resipiscienza, ora
inibire per la rota et esponemo voler fare le nostre prove, debbano cinque o
cattaneo, 4-1: debbesi... fare che tutte le fabriche, corrispondendo alla
; pendo da lui: se devo fare altro me lo commetta. g. b
pendìo. vasari, i-238: fece fare [arnolfo] archi da pilastro a pilastro
pendòco, pendòchi). ant. fare il postulante; richiedere un ufficio o un
divertimento. pulci, x-1006: fece fare le bisciaccole a due suoi cittoletti,
p. viani, 583: 'fare il pendoio 'è lo stesso che *
il pendoio 'è lo stesso che * fare l'altalena ', e lo noto
, e lo noto qui perché vo'fare una distinzione da 'pendoio 'ad
bava di vento, per cominciare a fare il pendolo. -fare il pendolo
pene nel sesso per significarmi che potevo fare l'amore con lei ad ogni momento.
inermi, era il non poter più fare nessun conto dell'avvenire. -struggente.
ripieghi che, quand'ella voglia, farà fare il fratello in tutto e per tutto
io avessi avuta autorità, avrei fatto fare vari scavamenti profondi dalle parti, penetrandoci
è laudabile, conciossiacosaché allora aiuta a fare, mostrando per esemplo quello che egli
amore, che cosa non puoi tu fare? chi avrebbe altri che tu avuto
la cosa amata e non si potendo questa fare per lo non esser possibile che i
se vide al fonte mai tai salti fare, / qual a le voce il cor
tutti i datori a cambio non vogliono fare altro che dar la lor moneta,
oro è sì penetrativo che egli si fa fare la strada per ogni serrato luogo.
le obbiezzioni, né il più rapido a fare un fruttuoso esame d'un promontorio di
assoluta- mente, né cession si può fare, senza che li corpi che cedano
: e in molte cose è da fare gran differenza da lingua toscana a lingua
. 13. 8. locuz. fare la maddalena penitente: assumere un atteggiamento
a tutti di non so che ed a fare altre penitenze. pascarella, 1-106:
castitade ed a legarsi e stringersi a fare nuova penitenza secondo la forma e la
che ha fatto e giammai noi voglia fare. beicari, xxxiv-91: o caro padre
dimostra chiaramente quello che si richiede di fare e quello di che altri si de'
sera, coglierai tutte le occasioni per fare piccoli sacrifici di gola, di divertimenti
n'invitano alle sante prediche e a fare la penitenza de'nostri commessi errori.
dar vomito ai cani e da far fare penitenza senza peccato? -finire la
dalle celle, 4-1-67: che dee fare la donna c'ha figliuoli d'a-
penitenziare), agg. costretto a fare penitenza, punito con pratiche di mortificazione
testi fiorentini, 123: questo papa fece fare a frate ramondo, suo penetenziere e
, di tutti i velumi de'dicretali fece fare un fibro. g. villani,
. maestro martino, lxvi-1-126: per fare pavoni vestiti che pareno vivi: in
hai fatto, che non l'hai voluto fare, non vale una penna.
54: niuno... possa fare alcuno... lavorio di tanaglie o
. -far della penna carro: fare le cose a rovescio. giacomo da
penne, / e chi comincia a fare il vagabondo, / convien che muoia cittadin
pennàcchio2, sm. sport. fare pennacchio: nell'ippica, urtare contro
pen- nadoro, bel parlatore, sapeva fare. = comp. da penna1,
/ secondo papa e impero / veggio fare; / cosa da dolorare / ché quelli
, dice che era tale « da fare spalancar sei paradisi ». periodici popolari,
de dominici, iii-126: se al fare ed alla freschezza di colore avesse avuto
637: 'pennello! ': comando di fare la manovra del pennello, cioè di
.., rifacendomi a pennello il fare aristocratico e graziosamente contegnoso del vecchio patrizio
un giovane che, se appena sapevi fare, te lo rigiravi tutto intorno al dito
al pennello: dedicarsi alla pittura, fare il pittore, dipingere. gherardi,
come si diceva e dice ancora, fare una 'pennichella '. baldini
televi sione, andiamo a fare la pennichella. = voce di
. -al figur.: entrare a fare parte di un gruppo, condividendone gli
: padre santissimo, se si può fare ed è possevole cosa, passi questo calice
, è beato; e per fare cose così semplici ha mosso cielo e terra
cuore... non si possono fare vedere, come si conviene, di fuori
difficiatore e maestro poi che propone di fare una casa, primieramente et anzi che
11-4: più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione
alcuno pensamento o operazione viziosa che a fare la piccola dimoranza. guiniforto, 175
mandate comprendono onde la via si dee fare, o per pensamento o vero ad occhio
si faccia fondamento che la terra abbia a fare provisione, perché saria vano..
10-80: quando maometti si udì fare queste impromesse, essendo uomo molto mondano e
mia presunzione pensante non ha nulla a che fare, appena bicchiere da riempirsi?
gli inglesi ben pensanti dovrebbero e potrebbero fare dopo la violazione dei trattati di vienna
fello è colui che pensa di mal fare ad altrui. 4. pensoso
! / ch'io non saccio altro fare, / se non penzare; -e quanto
amendare, / ciò che 'n voi fare, -potesse per sua scienza: / quan-
, o per negligenzia lo bene che dovea fare non fac- cendo. lamenti storici,
la qual cosa non s'arebbe potuta fare se gli uomini non avesser potuto dimostrare
gli uomini non avesser potuto dimostrare e fare credere per parole, cioè per eloquenzia
sappi, imenio, che io ti volevo fare innamorare ma non già come ha'fatto
difficiatore e maestro poi che propone di fare una casa, primieramente et anzi che
ai, dumque pentia nul- l'omo fare / en questa bita regnare, / deducere
: sanza dubbio forte ridarebbe aristotile udendo fare spezie due de l'umana generazione,
. pleonastica): essere convinto di fare una cosa (o che questa accada o
ed evitare quelle indesiderate; darsi da fare, sforzarsi per conseguire un preciso risultato
non son nato a quel ch'io penzo fare / se madonna non mi degnasse amare
così disperato maleficio et avea pensato di fare cotanta crudelitate, sì fue al postutto
-avvedersi, ricordarsi preventivamente di fare qualcosa. zeno, v-259: io
essere più il caso di darsi da fare per ottenerla, per compierla.
'non pensi se io ho da fare o no, se mi scomoda: intendo
un particolare orientamento circa l'opportunità di fare qualcosa (in partic. dopo opportuna
2-429: che diavolo pensi tu di fare: vuo'tu scorticare quest'asino?
riposo terreno? -essere in procinto di fare un'azione, apprestarsi a compierla.
pu- blico, perché s'hanno a fare li terrapieni. m. c. galilei
'. o anco di spese da fare, di faccenduole da sbrigare: '
che andò attorno in questo tempo, fece fare diversi giudici e diede da pensare a
male. -pensare bene di fare qualcosa: avere la bella trovata (
d'alcuna sua fatica o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare
fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare o non, mostrando che egli la
274: bisogna prima pensare e poi fare. bisogna pensare un pezzo a quello
pezzo a quello che s'ha a fare una volta sola. chi a tempo
al pensare, non dà principio al fare: v. fare2, n. 5
loro crudeltà libidini e pessime pensate, fare strazi di quegli animi, come de'
a terra lungo la strada che deve fare. ciò è sembrato generalmente una pensata
nostra e che è grandissima differenza dal fare una cosa pensatamente al farla mosso da ira
crusca, 184: dicesi ancora: fare qual cosa a malizia, cioè pensatamente
, 4-183: un contadino aveva botato di fare un'imagine a } servi di un
ceraiuolo: come l'ho io a fare?, volendo dire se l'aveva
, volendo dire se l'aveva a fare col basto ignudo. il contadino, inteso
il giorno di quello che aveva da fare, gli parve di vedere in sogno un
con parole, con pensieri usa di fare una minima offesa a una minima donna
, vedere splendidi anfiteatri d'alpi, fare 'pfui 'all'impero austriaco e annettere
, / e fe'proponimento / di fare un ardimento. g. cavalcanti, i-247
16 (287): se li lasciavan fare, dopo il ane sarebber venuti al
,... venutogli talento di fare un casino di delizia alla sua pi-
de'vostri pensieri voi v'intendete di fare: li miei lasciai io dentro dalla
quale, se bene non sarà per fare una impresa reale, dà però timore che
gli andasser per lo pensiero di doversi fare, pur vedendo il re senza alcuna
: egli è forte e potrebbene l'uomo fare ciò che volesse: e oltre a
; occuparsene, impegnarvisi, darsi da fare. -in formule negative (e,
-entrare, venire in pensiero di fare qualcosa: avere intenzione di farla;
sé a sé: « che debb'io fare s'io sono diventato matteo? ».
pensiero. -essere in pensiero di fare qualcosa: averne il proposito, l'
l'intenzione; disporsi, apprestarsi a fare qualcosa. boccaccio, dee.,
pensiero i capitani dello esercito di fare uno assalto generale alla città. n.
pensieri in veri- tate / chi crede fare d'altrui borsa spese, / c'omo
far pensiero / ad ogn'uscio di fare la lucia. -farsi dei pensieri
te li manderò. e non mi fare stare in pensiero. -fermare nel
qualcuno il pensiero di qualcosa: lasciar fare a lui, lasciare che se la sbrighi
di tendervi, di ripromettersela, non fare più conto di poterla avere. a
io sofferei innanzi d'esser morto / che fare alla mia donna sì gran torto.
astutaccio che mettea ogni suo pensiero nel fare dell'altrui suo. -prendere in
se poteva destramente mettervi in pensiero di fare alcuni tondi piccioli di penna o di
messo in pensiero ciò ch'ella era per fare. -neppure per pensiero: nemmeno
] non davasi altro pensiero che di fare disfare e rifare intorno alla sua casa
di qualcosa: occuparsene, darsi da fare per essa; preoccuparsene. b.
primero, / e fei proponimento / di fare un ardimento.
io avessi avuto pure un pensieruzzo di fare qualunque s'è l'una delle cose che
. pensierosaménte, avv. con il fare di chi è assorto in
così fatte coltivazioni pensili si deono fare a piacimento. 2. che
pensionare, tr. (pensiono). fare oggetto del versamento continuativo di una pensione
distaccato dal direttore perché non ha voluto fare la pasqua. botta, 4-1149: che
guadagnare abbastanza fra qualche mese da poter fare a meno anche di quella.
. pascoli, 1-572: ne devo fare tante altre [poesie], per
non vedo che cosa altro rimanga da fare. 3. enigm. gioco formato
. cavalca, 20-231: facevano fare per lui tre volte l'anno memoria
procurino e ordinino sollicitamente i far fare la vigilia al cierchio, cho'candelotti in
caterina, 149: sia tenuto de fare celebrare elio luogo nostro una messa solenne
massaia, iii-42: risolvemmo pertanto di fare una funzione solenne... e fu
xxxiv-132: pentutisi e confessi del mal fare, / del ritornar a dio ebbon
loro pensieri del cuore fossero intenti al mal fare in ogni tempo, allora sì pentìo
del male il quale 10 penso di fare loro per la malizia de'loro studi.
col pentirsi.. ant. fare penitenza. -anche sostant. ante
si pente. -è meglio fare e pentire che starsi e pentirsi:
dovesse risapere, sì è egli meglio fare e pentere che starsi e pentersi.
. gonzaga, ii-18: sappi che il fare e pentere è molto meglio che lo
lo quale calice lo detto imperadore avea fatto fare a la chiesa di santo anastagio.
pentola al foco ': stare per fare da mangiare. -dare di volta il
cose pubbliche; o che qualcuno voglia fare qualche cosa, se parlasi di faccende
\ s. v.]: 'fare la pentola a due manichi ': metter
le pentole con l'acqua del parnaso: fare poesia in ogni occasione, anche a
la tracannano. -non avere da fare bollire la pentola', v. bollire,
neri. 6. locuz. fare la pentolàccia a qualcuno: rovesciare su
lanciando tale recipiente (anche nell'espressione fare alle pentolate). buonarroti il
buonarroti il giovane, 9-393: u pentolaio fare alle pentolate j col pentolaio s'è
, a fin di stagione, si suol fare un pranzo fra tutti i giocatori.
moschetti. algarotti, 1-vi-107: convenne altresì fare quantità di botti per portar acqua là
tuo cibo. -non prodigarsi nel fare qualcosa. bembo, 10-vii-21: state
e ancora per ordine vi se ne dovea fare quattro penzole.. che pende
smarrita. 3. locuz. fare peota: a venezia, costituire una
524: quel che mi pare da fare per stasera / recipe e fa ricordo
spezie / marinetti, iii-419: ne vorrei fare una cortigiana geniale, una etèra con
grande. passeroni, 5-128: se vuoi fare / pepe, dèi le parti estreme
di assolutamente inutile. -non riuscire a fare pepe di luglio: non riuscire a
pepe di luglio: non riuscire a fare neppure le cose più semplici e ovvie
dal freddo. -non riuscire a fare pepino di luglio: essere un buono
luogo? condivi, 2-94: bisognava fare una strada di parecchie miglia per le montagne
7: il misericordioso iddio ci mandò nel fare del giorno un venticello fresco per poppa
): non si pensò più che a fare i fagotti e a mettersi in viaggio
11 senato, a cui toccava a fare il pagamento, andava per la lunga
altri cittadini, cioè di confinare e fare grandi e porre a sedere per a tempo
prelati, com'egli im- prendea di fare il passaggio d'oltremare. vita del beato
): hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a dar dispense
una sola vergognosa e mortai caduta possono fare in un medesimo tempo l'ardimento loro
: mai ci è venuto in animo di fare un'opposizione faziosa e sistematica, di
un'opposizione faziosa e sistematica, di fare l'opposizione per ropposizione. nievo,
d'essempio, come è usato di fare, un numero determinato per uno indeterminato
gli altrui fatti che non soffera i fare la cosa come li altri la fanno,
del dire parole per rima, propuosi di fare uno sonetto, ne lo quale io
potremo anche in queste... fare progressi maravigliosi da per noi soli. il
, et altro no prenderà esemplo de fare sembiante. giacomo da lentini, 53:
grazia rendere per l'onore et a servisi fare per la dilec- tione, a cului
, le donne fiorentine s'ingegnono di fare e dire sì, secondo il loro potere
, 4-3-9: la natura non potrebbe fare un cavallo grande per venti cavalli,
fui condotto per amica persona, credendosi fare a me grande piacere, in quanto
da palermo, 166: così dovemo fare / come il buon marinaro, /
sono ancora le marmellate di pere da fare. -a pera (con uso
contro demostene e ritiratosi in rodi a fare il maestruccio di rettorica per aver tanto
, n. 10. -vaiti a fare una pera: come volgare imprecazione di
12-x11-1982], 167: 'vatti a fare una pera 'implica espressione di marcato fastidio
l'acqua e al foco e al fare e al patire, ma 'l loico e
, il quale era venuto là per fare schernie de'miracoli di santo pietro.
di velo, che si adopera a fare tende, e parati da letto. periodici
3. dir. raccogliere, acquisire, fare proprio (i frutti naturali di un
in lo offizio de perceptore se debbia fare la simile electione. turbolo, 1-i-264
: mansuetamente cominciò a voler riscuotere e fare quello per che andato v'era.
oltre quanto elle spesse volte il soglian fare senza saper il perché, vaghe d ^
donne napo letane] à fare il ponto spagnolo, / o il cairello
, ma per non sapere altro che fare. d'annunzio, v-2-128: tutte sedettero
tutta la letteratura. 4. fare scorrere un oggetto o uno strumento in
da me, le percorsi per poterne fare un giudizio. ghislanzoni, 4-19: noi
essere in grado di risentire e di fare percorrere all'educando le forme storiche per
appendon per di fuori, a fin di fare / la terra loro a lor poter
: la prima cosa che facesse fu di fare armare il campanile di san miniato,
ad alti, si 'l fa per farti fare maggiore stoscio e per darti maggiore percossa
6-i-389: la battaglia si poteva meglio fare e la vittoria desiderare, perché le
, percottarlo. garzoni, 1-686: fare arrosto, menar lo spiedo,.
sopra li dui sostegni. 5. fare vibrare l'aria. ariosto, 1-39
et az- zione ch'egli ha da fare, come, per essempio, la forma
di ferirla o ucciderla. -anche: fare cadere qualcuno con una spinta.
) tante delle medicine, ma per fare che si facesse, non s'è potuto
che ella t'ama ed è disposta a fare / ciò che ti piacerà di comandare
consumati negli studi e nella pratica del fare, architettano giudiziosamente. l. salviati
, anima mia, cotali persone sogliono fare martiri. percussare, tr.
re, gittoe la lancia vana senza fare alcuna percussione. ottimo, i-473:
leonardo, 7-i-33: lo scultore nel fare la sua opera fa per forza di braccia
e rivolgesi, il medesimo strazio corre a fare dell'insegna vittoriosa. tasso, 2-77
mio, picciola perdenza potrete di me fare, ché poco vaglio. -in
volgar.], 29-7: costui vedrà fare alcuna cosa illecita, e nientedimeno temendo
, perché non ho più forze da poterlo fare, la volpe prenderà occasione di non
cercò di capestro o di coltello / per fare al suo dolore medicina. metastasio,
altro per vedere quello che e'sapranno fare alle mie mani, ché potrei forse
faconda e virile eloquenza, da potersi fare amici, obbligarsi nazioni e provincie abbracciare,
se non siam buoni da tanto almen fare quel possiam per sollievo di questi infelici;
l'uno l'altro che fusse da fare. goldoni, xi-142: ho perduto il
diavol di ciottadini ci mandate voi a fare il potestae! perdicoli, che c'ènno