di salute (anche nella locuz. fare moto, del moto). -anche:
. considerando il moto che gli vidi fare, le parole che disse. tasso,
bar etti, 6-53: vado a fare un po'di moto sul ponte, che
a piedi allo studio, tanto per fare un po'di moto. -con
contro steriini. machiavelli, 6-2-288: per fare qualche riparo ai moti che si temevano
non cessando però in questo mezzo di fare ogni opera per corrompere con doni o
tempo raccorre genti ed armi sufficienti per fare un moto di tanto momento su quei
: vostre signorie reverendissime debbino cominciare a fare qualche moto, promettendo di aiutare con
, pensando quello che si abbia a fare in qualunque moto. lupis, 3-50
moto, darsi gran moto: darsi da fare. p. neri, xviii-3-974:
's'è dato un gran moto per fare eleggere deputato quell'uomo, tutt'altro
-accingersi, essere sul punto di fare qualcosa. ippolito olivetano, 4-i-207:
opinioni. -stare in moto di fare qualcosa: attendervi. calmo, xxi-n-819
leonardo, 7-i-164: quando tu vuoi fare l'uomo motore d'alcun peso,
. movimento, moto (nella locuz. fare motore). s. maria
querele de'malefici sollecitando il podestà a fare ragione; e quando sopravveniva impedimento e
motteggiaci. -che è solito fare scherzi, dispetti (un animale].
colazione. cassola, 2-122: - fare il boscaiolo, -diceva amedeo, -è meglio
boscaiolo, -diceva amedeo, -è meglio che fare il contadino... -e meglio
il contadino... -e meglio che fare il signore, -motteggiò germano alle sue
con un compì, di causa); fare oggetto di burla e di scherno;
egli è forte e potrebbene l'uomo fare ciò che volesse; e, oltre
e mordace. bembo, 10-v-192: fare una canzon tutta di proverbi senza dar
voi a la libera, come si suole fare tra gli amici che non sono da
, 15: vestitive pur presto e lassareti fare a me: voi veresti meco e
mottevolmente e cum iocose parole de ben fare. = comp. di mottevole.
espressioni accennare, dare, dire, fare, gettare, passare, scrivere,
gettamele un motto. varchi, v-52: fare o toccare un motto d'alcuna cosa
cosa è favellarne brevemente, e talvolta fare menzione. caro, 12-iii-168: io le
porta nell'animo un ardentissimo desiderio di fare alcuna cosa segnalata per servizio suo.
] che non si debbe usare insolenza e fare oltraggio, acciocché le cicale non cantino
rende certo che non reputerete fastidio il fare un motto con seco in giovamento di
, riconosciuto quel giannotto, gli volsi fare motto perché inanzi che lui andassi a
che m'avviserà di quello arò a fare: eh'è poco il figliuolo mi
latini, i-2517: poi non sai tanto fare, / che non perde in un
l'aquisto tutto. -non fare motto nè totto a qualcuno di qualche
pur lontano di saluto. -non fare motto, non fare alcun motto, non
. -non fare motto, non fare alcun motto, non rispondere motto:
, guarda non parlare, / né fare mutto, amara dolorosa, / e lassa
che meglio credeva. -non fare strepito nè motto: accettare supinamente,
pel capo. -senza dire o fare motto o un motto o nessun motto
udir più nova. -senza dire o fare più motto o altro motto; senza
1827 (91): egli senza fare altro motto, partì]. bocchelli,
uscì senza far più motto. -senza fare motto a qualcuno: senza rivolgergli la
in altri appartamenti. -senza fare motto a qualcuno di qualcosa: senza
poi fu sua tomba. -senza fare 0 motto 0 totto: senza dire nemmeno
preso... e così fece sanza fare alcuna... o motto,
(per lo più nelle espressioni fare un mottozzo, fare un granmottozzo).
nelle espressioni fare un mottozzo, fare un granmottozzo). m.
dal padre spirituale. varchi, 3-83: fare un mottozzo significa fare una rimbaldera,
, 3-83: fare un mottozzo significa fare una rimbaldera, cioè festoccia e allegrezza
animo, ed era leggieri movente in fare ogni prodezza. a. pucci,
compressioni, stiramenti e simili, posson fare. magalotti, 4-184: questo,
241: lasciateli [i bambini] andare fare e pensare a lor grado; e
non so precisamente cosa stessero a fare. = deriv. dal tema
. compongono gli avventori, godo di fare la figura d'angolo: sorniona, che
acconcio... che si conviene fare quando la parola è nella favella dignitosa.
o assalto imeconomiche (anche nelle espressioni fare provviso, mossa strategica. -anche: manovra
nei detti, nei movimenti e nel fare ogni cosa, secondo lo stato suo,
lo stato suo, che avesse veduto fare all'imperadore, ha sempre procurato d'imitare
. -darsi dei movimenti', darsi da fare. 5. maffei, 173
vere, che movitiva gli vedeste / voi fare in casa? d'annunzio, v-3-641
12-8: fecesi in firenze sei brigate per fare festa di gente di popolo minuto,
. savonarola, 5-ii-180: chi per fare male esce dello ordine della misericordia e
ii-138: la medesima rennova- zione intendeva fare dio del continuo nelli peccatori mandando loro
il pettinengo indegnato entrava nella sala per fare una mozione d'ordine sull'affare susani
inconveniente trovar potrebbesi più compensi o col fare il dorico senza base...
a mozzar gli altrui passi e a fare inciampo / alle umane faccende? botta
o per malignità hanno congiurato sempre a fare dell'arte loro un letto di procuste,
, una di quelle bellezze che sembrano fare il vuoto intorno. moravia, 12-305:
] le maestre dal principio, e non fare una minima cosa dove possino appiccarsi.
vi-1-230: se paulo castello averà voluto fare un instrumento di quella croce che il
mozzico, mózzichi). ant. fare a brani, ridurre in pezzi,
abrazamenti, / quilli solazi che soleamo fare? / mettivime la lengua fra li
26-98: volle [rinaldo] un colpo fare a suo diletto, / e trasse
; e da questo si cominciorono a fare delle candele mozze. piero da siena,
convenuta per vedere et un dellegiare da fare ridere un saxo. ariosto, sat
avea commesso che gravasti quilli omini a fare moza cento de calcina per fabricare,
basta avere un po'a che fare con una mucchina per trovar quell'odore [
pisani] d'impiccare gli asini e fare le beffe muccerie loro tolse il consiglio
, ii-3: incomincio la lettera dal fare un mucchio di scuse al mio gentilissimo
solo, con un mucchio di cose da fare. manzini, 16-87: un mucchio
nel mucchio che gli avrebbe consentito di fare gli acquisti finali. cassola, 2-454:
cassola, 8-123: ho un mucchio da fare, concluse con aria tronfia.
-al figur.: colpire indiscriminatamente, fare bersa glio delle proprie critiche
, dicesi di uno che tardi assai a fare alcuna cosa la quale non riesca poi
. scarlatti, lxxxviii-n-534: che credi fare, o svergognata troia /...
alzarsi e nemmeno muoversi, invece di fare uso degli altri che l'avrebbero lasciata far
o colle cattive. -lasciare fare la muffa ai pensieri: abbandonare qualsiasi
m'avanza, / e lasciar fare a'pensier miei la muffa.
muffato, in quel modo che suol fare rintonaco frescamente dipinto ed annaffiato coll'
niun mutamento non mi sarei ardito di fare nei vocaboli e nelle frasi, ancora
tino, che si piglia gusto di fare l'innamorato, e non è.
: con questo mughio e grido vorrò fare misericordia al mondo. bonfadirti, 90:
che contra a lui noi potessimo fare. = deriv. da mugghióne
. leggi di toscana, 10-181: debbano fare associare i loro cadaveri dalla casa alla
., 9-87: le colombaie si posson fare... sopra torre di grosso
viene il gesso, col quale si possono fare le volte murate, con esse le
stesse misure e proporzioni che si serverebbero nel fare una fortezza murata. ojetti, ii-357
: confor- tògli... di fare uno collegio in uno dì diputato, di
sabaudi: io sono murattino perché credo fare il bene del mio paese? nessuno.
dea murcia quella che oltre modo non lascia fare esso atto [lussurioso], e
la mula per correre in città a fare gli atti. tozzi, vi-659: si
accanto alla porta della sua casa, per fare insieme quattro chiacchiere. pancrazi, 1-87
trinci, 1-123: né si lascino ai fare in più luoghi ella coltivazione i
dà di cozzo '. proverbio. fare a'cozzi co'muricciuoli. goldoni, vii-321
[s. v.]: * fare a calci ', o 'a
di sé. -fare ridere, fare stomacare i muriccioli: non convincere,
: e fra l'altre un dì facea fare un muro a terra. ufficiali sopra
dodici braccia dal primo fondamento, fece fare il rimanente, cioè l'altre otto braccia
aver sentita proporre a pericle) prese a fare càllicrate. bisaccioni, 1-2: fece
e particolarmente mostrò bellissimo ingegno nel fare il tetto, per essere l'edifizio grandissimo
: non se ne può strappare a fare ogni maggiore sforzo. -essere costante
volte sono sì grosse che bastino a fare un vaso da bere. lo splendore
avanza, cioè tutte le fizioni che potessono fare li poeti de le melodie del canto
mai noi vidi musare o adombrare o fare atto alcuno spiacevole. -per
biscotti. -osservare attentamente o con fare circospetto, spiare; curiosare, occhieggiare
vagheggiare; degnare di un'occhiata, fare oggetto di attenzione. guido da pisa
altre corde, che serve ai marinai per fare piccole legature all'occasione. moscèllo.
, chiamato chamaru. quando vòleno fare lo muschio, attaccano una sangui
con un'altra assai meno pregiata; fare un cattivo affare. pataffio, 3
cotto sì di costei) prega di fare / quello di che pregato, in altro
non c'è rimedi altri che fisici: fare che il muscolo ripigli il territorio che
.]: un pezzo di muscolo per fare lo stufato (carne tagliata in qualche
e far prosperare le vigne: ovvero per fare, perfezionare e conservare bene il vino
al castrone] una musaruola che saperò fare a proposito a ciò che non gridi
. verga, ii-122: come soleva a fare per dire ad anna maria quanto gli
si è musica, che c'insegna a fare voci di canti in cetere, in
: -ma ce l'han sempre lasciato fare per amor di dio; ma voi
. barilli, i-26: tutti vogliono fare musica; d'altra parte nessuno intende più
chiasso. fagiuoli, ix-121: questo fare una musica, tu intendi / gridare
congruo; musicare. -in partic.: fare oggetto di un'opera melodrammatica, rappresentare
se mal canti colui che si vuole fare tenere buono musico. sanudo, l-106:
, 1-64: i musicofili vogliosi di fare sì bell'acquisto [di composizioni musicali]
pucci, ii-85: fé [alessandro] fare uomini di rame e empiegli di carboni
. 4. locuz. fare il musino, i musini: assumere
atteggiamenti svenevoli e leziosi di ripulsa; fare le smorfie. carducci, ii-8-39
via! sii buona: non fare il musino. arbasino, 12-91: indispettito
. essere muso da dire o da fare qualcosa). d'azeglio, 1-89
v.]: 'gli è muso da fare quello e altro': cioè, gli
1-228: 'esser uno muso da fare, da dire ', ec. si
che una tal persona non dubiterebbe di fare, di dire cosa audacissima o cattiva
lo stesso che 'esser tomo da fare, ec. '... -lascia
questi? gli è un muso da fare ogni baronata. -muso aguzzo: persona
espressioni e locuz. come avere, fare, tenere il muso a qualcuno; mettere
avere il muso, tanto muso da fare o dire qualcosa). ghislanzoni
. ma che muso di andar a fare un bagno a grignano. -muso
su 'l muso che per ora vuol fare all'amore con una delle solite sgualdrine,
è impossibile trattenersi dal ridere a vedergli fare il muso ai lepre. dessi, 6-143
indicare che non gli resta altro da fare che rodersi. -in senso generico:
muso la maschera. -ridere, fare una risata sul muso a qualcuno:
far le corna alle spalle ai soldati, fare i visacci ai galantuomini, rompere il
(per lo più nella locuz. fare il musone). varchi, 3-72
lungo (per lo più nella locuz. fare musone, il musone). -anche
(per lo più nella locuz. fare musorno). buonarroti il giovane,
bizza, smorfia (nella locuz. fare le musse). bozzati, 6-176
pipa. mussare1, intr. fare spuma, sprigionare bolli cine
importanza. 6. locuz. fare mussare qualcosa', metterne in risalto le
mussé ', che vuol dire 'fare l'amore senza venire mai proprio al concreto
sermona- tore: gli odierni ne posson fare degli spezzatini musset- tiani per le donnucce
elli avesse sete..., facia fare questi cetorcisi, i quali si fanno
, coloro che l'ebbono a far fare il puosono musso che fu grande diffalta
in veste di seta bianca: fatela fare sul modello di quella mossellina che ho ricevuta
dozzine, incaricati di propiziare allah e di fare quel bel mestiere di castrar bambini.
assegnati loro dal roprio cirimoniere, per fare ordinatamente le mute del alaacchino.
mutano quattro volte, avanti vadino a fare la seta; nelle quali mute conviene
muta a muta. -dare, fare la muta', dare il cambio, sostituire
ributti e si muti, niente può fare a farli un poco cambiare o mancare
morisse, si era dato mutamente a fare. = comp. di muto1
(anche nelle espressioni dare, fare mutanza). pannacelo del bagno
suon di piva / si vanta saper fare ogni mutanza. f. corsini,
, 11-2: chi ha podere di fare la cosa, pur materialmente parlando,
e disfare; maggiormente iddio può tutto fare e alterare, mutare e disfare. cecco
delle copie separate dei dialoghi lo potrai fare nello stesso modo, mutando solamente la
egli [cristo] ebbe potestà e di fare nuovi pani e di mutare l'acqua
sembiante / ch'io non aggia che fare / in quella parte ov'è sua
, ronzini e muli mutare e mutare fare, sempre melliorando cavalli. baldelli,
mutano quattro volte, avanti vadino a fare la seta. tartara, 133: sappiesi
per mutare di denari non si può fare denari. -restituire. testi
o raddoppiare o allentare, lo debba fare o farlo fare: così del mainare.
allentare, lo debba fare o farlo fare: così del mainare. 23
tozzi, vii-634: se noi abbiamo dovuto fare questo sacrificio, gli è anche di
bianco e il bianco in nero: fare apparire una cosa diversa da come è in
-per mutare, tanto per mutare: per fare qualcosa di nuovo (e indica antifrasticamente
parrucchiere, i deputati bellimbusti vanno a fare primieramente una visita galante. 9
tavola ritonda, 1-53: se la volesse fare altra mutatura di sua persona, o
un altro,... non debbe fare salto né ripente mutazione. cavalca,
distanza delle fere non è atta a fare reale mutazione di prezzi. muratori, 7-ii-361
mondo. g. villani, 1-1: fare memoria dell'origine e cominciamento di così
e volontà de'decti priori e gonfalonieri fare le decte mutazioni di cavalieri, cavalcatori,
in tante tumultuose mutazioni che ho dovuto fare, mi trovo smarrito il vostro quaderno
mestieri e d'arte, c'hanno a fare la mutazione de'beni immobili. bufi
tia lecita, che si può ogni guadagno fare. fibonacci volgar., 93:
voce o suono. il motivo di fare la mutazione nella modulazione musicale si fa
... l'illustrissimo impugnatore efficacemente fare apparire ch'io sia falsario non citando
già quasi mezzo mutinati quei polacchi per fare un male scherzo a l'infermo e
tratto scoprono una casa muta; che fare? ci sia o no il nemico
. grazzini, 4-568: fu necessario fare i concerti della musica molto pieni;
che tu ci sai oggi a tua posta fare star chete. io per me voglio
le due donne, mùtolo, col fare d'un vitellone strascinato all'altare d'un
, mostrandovi animosa nel comincia- mento, fare la mia lingua restasse mutola. n.
: non potè... la vecchiezza fare costui [sofocle] mutolo ne'suoi
, 1-197: piacevi forse di volerlo fare alla mutola questo giuoco, cenni ed atti
venditore facendo com'è detto, senza fare altre parole si viene a fare il mercato
senza fare altre parole si viene a fare il mercato; il qual poi in
amorose. -sotto silenzio, senza fare menzione. l. salviati, 1-1-132
potere parlare qualche atto o qualche cenno fare. gigli, 4-225: avendo un cardinale
una bella mutria a dire, a fare così. bersezio, i-96: -era
. da ponte, 227: sul fare del giorno partimmo e arrivammo salvi fino
non cento lire. 2. fare oggetto di commercio attivo e intraprendente;
: il mutuatario può... fare di quel danaro ciò che gli piace.
hanno le parole, che non possono fare quello che solamente i raggi degli òcchi con
degli òcchi con uno sol sguardo sogliono fare, cioè il mutuo amore e la
che sia ben fresco, se le vole fare bone che siano de staione.
, così cominciò a saltabellare e a fare un nabissare grandissimo su per la piazza e
, 1-52: -che cosa fai conto di fare? -una cena nabuccodonosoresca, in cui
le nacchere con le punte delle dita', fare schioccare le dita. chiari
. ant. nella locuz. non fare nacchi: non ottenere alcun risultato.
region. che si aa da fare, che si affanna, che si
. region. affaccendarsi, darsi da fare, affannarsi per ottenere un determinato risultato
addormentare i bambini o in espressioni come fare la nanna, andare a nanna, ecc
trovo solo per delle ore senza sapere che fare. mi metto a cantare la nanna
. nannare, tr. ant. fare addormentare un bambino con una nenia,
, sm. region. nella locuz. fare il nanni: comportarsi in modo goffo
comportarsi in modo goffo e impacciato, fare lo stupido. luppi,
i nani, dei quali si possono fare spalliere fruttifere e delicate agli orti. b
e per l'uso che se ne vuole fare (un oggetto, una costruzione,
. -dare le orecchie a un nano: fare opera del tutto inutile. g
a le sue redi piacerà nan9i di fare. colombini, 42: voi e noi
a casa in visibilium, mi ha fatto fare una bravata napolitanamente. caro, 9-1-49
, sf. spreg. modo di fare e di comportarsi o atteggiamento sussiegoso,
: un'osservazione... ebbi a fare già sin dal 1898 sulla napoletanità del
. beccuti, i-295: per non fare a la napoletana, / lavatevi le
si rompa, si ruoti, come convien fare nella spicciolatura, questa nappa allora si
velo. 7. locuz. fare le nappe: spargersi o colare a
., i-vm-9: sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o
una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra.
stefani, lxvi-2-186: se si vuol fare crostata di pane, zuccaro e canella starà
carte e vince tesori: si mette a fare il narciso con tutte le donne che
dettare. 6. locuz. fare su ogni buco del narciso: concupire
prima, perché lo vedeva zeloso al ben fare; secondo per infiammarlo al perseverare,
tutte l'opere ammirabile che avevi a fare. -predire, profetare. dante
parole del boccaccio... e fare confronto coll'espressione dell'epistola vii.
, del quale io ve ne voglio fare questa narrativa, alla quale io non
specie di condizione implicita non si suol fare quando si tratta delle riserve le quali si
autorevolezza dei due siciliani, continuasse a fare i conti con lui. vittorini, 7-10
'muto 4. locuz. fare narrativa, la narrativa', dire,
possibile, in poche pagine, di fare, come ora si dice alla francesca,
i fanciulli poi appena incominciano a poter fare un più sostenuto e libero uso della
1-15-3-15: le mie parti non sono di fare l'istorico narratore della corte in tutte
e si tira su nel naso o per fare starnutire o per far cadere dal cervello
non sia poi naseca che non voglia fare a taccio col vostro nasone.
son nato a quel ch'io penzo fare / se madonna non mi degnasse amare.
della questione non aveva nulla a che fare, la lite nacque, si sviluppò,
locuz. avere nascimento o il nascimento, fare nascimento, trarre nascimento o il nascimento
della terra e quelle ch'escono fuori a fare i rii e i fiumi e i
mille altre cose che non hanno che fare niente con la repara- zione di rinaldo
, quanto giubbilo e quanta festa dobbiamo fare noi peccatori,
tragico, non è cosa possibile a fare senza lunghi pensieri. capuana, 15-248:
ferd. martini, 5-84: bisognava fare un giornale: scritto con brio,
ii-411): le altre cose [per fare incantesimi] i miei compagni le hanno
ti dee nascondere, ma celare e fare stare secreto. giuglaris, 2-2:
si fossero nascosti per fare giocar delle mine e assalirli dopo all'
volontadi e domandano agli prelati loro di fare quelle cose che piaciono a se medesimi
tevere. 2. locuz. fare a nasconderella', apparire alla vista fugacemente
nel quale i colombi selvatici avrebbero potuto fare il nido. -figur. la parte
la primavera, passavamo delle ore a fare a nascondino, a toccaferro, a
giuoco fanciullesco, usato nella maniera 'fare a nascondino ', che consiste nel rimpiattarsi
parte in mano del re, col fare che entrassero nascosamente di notte i soldati
burchiello, 2-47: se io posso fare alcuna cosa / comandatemi che, giusto
25 (436): cosa che soleva fare, ogni volta che lo potesse di
le cose di nascosto mica le voglio fare. -segretamente. forteguerri, iv-407
nella locuz. far le nase: fare smorfie di scherno, fare sberleffi.
nase: fare smorfie di scherno, fare sberleffi. burchiello, 2-43:
non sia poi naseca che non voglia fare a taccio col vostro nasone.
volgar., 3-106: egli sanno fare drappi dorati che si chiama nasicci.
, storcere, torcere il naso: fare una smorba quale espressione di fastidio,
tirare qualcuno per il naso: fargli fare, con l'inganno o comunque approfittando
, possa o non possa, ha da fare ciò che a voi salta in testa
periodici popolari, ii-239: si può fare ciò che si vuole, e nessuno
loro tali arredi. -dire o fare qualcosa sul naso a qualcuno', in
s. v.]: dire o fare alcunché sul naso ad alcuno vale figuratamente
crusca [s. v.]: fare il naso a un puzzo, a
-fare il naso del rinoceronte: fare una smorfia di disgusto. romoli
. -soffiare il naso a qualcuno: fare in modo che riesca a liberarsi delle
: statuirne et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero
et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero passaggio o vero
: statuimo et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero
et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero passagio o vero
e in tanto nastrino di argento per fare e guarnire un abito da fanciulla.
ha svoltato il cervello, non può fare a meno di dire la pazza cosa
oro usata, in oreficeria, per fare filetti, alveoli, aggiorna- ture,
non galleggia; cercasi come si possa fare che ella galleggi. risponde aristotile:
convito a foggia ai sacrifizio che si voleva fare ad onore degl'imperadori ne'loro natali
-con riferimento ai doni che si usano fare e ricevere o anche distribuire per beneficenza
quando vi tolgono l'acqua per fare pulizia nel fondo. 2.
in niuna cosa studiava tanto quanto in fare che queste due cose in lei tossono
: quando ipingono le donne, fanno fare alle vesti un rilievo tale al petto
capitoli della compagnia del crocione, 7: fare quanto la nossa possibilità possa sostenere,
la saggia celissa insegnò lor il modo di fare quella nerezza totalmente svanire e di ritornare
(per lo più nelle locuz. fare una natta o la natta o di gran
, ma uno / uom di paglia per fare al vecchio nostro / un po'di
vecchio. 4. locuz. fare la natta ai vermini: finire al
usato per separare due aree, per fare tettoie, ecc. balducci pegolotti
, 3-187: miracolo non è altro che fare opera sopra natura: opera che natura
sopra natura: opera che natura non possa fare, come suscitare il morto, illuminare
. 4). - congiungersi, fare, peccare contro natura: praticare l'
. massaia, iii-114: io aveva da fare con un popolo che viveva nel puro
provedimenti bisognava, e lasciorono scorrere e fare effetti di natura che furono per importare
natura è diventata debile e indisposta a fare figliuoli e io non posso operare oltre
la mia natura sempre inquisitiva mi fece fare di molte interrogazioni alla vecchia ostessa.
fisiologiche dirette a tale fine. -lasciar fare alla natura, lasciare che operi la
la natura s'aiuta, bisogna lasciar fare alla natura: i medici debbono essere
o così, natura lascia / poi fare a voi secondo che v'abbella. boccaccio
voluntà de andare a ditto luoco, per fare sua oportunità naturale. straparola, ii-230
domandò una volta, se fosse possibile il fare nani con mezzi naturali, imperocché egli
i-195: quando la gente naturale vuole fare una cosa, tutta la considerazione è
non fu costretto da simile necessità a fare accordo con l'imperatore, perché è restato
non mescolarmi nell'elezione, di lasciar fare a quegli elettori ciò che ispirerà loro
, lxxxviii-n-455: del falso accidental non fare stima, / che crea versi crudi,
destrier per istinto naturale / non volea fare al suo signore oltraggio. boterò,
una teoria, un giudizio, senza fare riferimento a fenomeni soprannaturali). -mezzi
elevato deprimere. il che si deve fare il più che è possibile senza dolore,
tanto chiara, che possa servir a fare intendere... che cosa sia poi
in suo naturale vigore, non può fare stordito di non piegar sopra le rimosse
un ritrattista a cui è avvenuto di fare di bei volti, perché bello era il
figliuola sua, alla quale conveniva di fare lo suo naturale, siccome fanno l'altre
mi venne mai l'idea di mal fare. fenoelio, 2-241: io non so
girassi tutte le langhe, ma io di fare il vagabondo non me la sento.
s. v.]: 'naturalizzare': fare o rappresentare al naturale. r.
una donna, naturalmente mobile, possa fare a'prieghi, alle lusinghe, a'doni
si è di quello ch'altri dee fare o di quello che naturalemente si può sapere
due 'sagranti'non se ne poteva proprio fare a meno? -no, perché, veda
suo, secondo eh'è usata di fare cui ella vuole perfettamente naturare. francesco
riposo. biringuccio, 1-76: lasciatelo fare a gente naturata ne'disagi e nelle
3-162: quando la signora gli chiese di fare un viaggio all'estero con un naturista
più con soggetto di persona). fare naufragio; distruggersi, perdersi e,
verno / naufragando come uom suol fare. sergardi, 124: ciò vedea
aeromarittimi (per lo più nelle locuz. fare, subire, patire naufragio).
cartesio. 6. locuz. fare naufragio di qualcosa', perderlo in circostanze
determinato a far quello che son per fare, affine di fuggire la considerazione di me
, con i quali quei popoli credono di fare un grande onore. l. gualdo
, 1-6: potrassi... fare il luogo del ludo navale a guisa di
più lucido, possendosi in quella diminuzione fare le finestre. p. cattaneo,
, 1-515: lo re amoroldo fa fare molti navili da battaglia, ciò navi
manetti, 143: s'addirizzò a fare la chiesa con tre navi malvogentieri,
, spostarsi frequentemente fra due luoghi; fare da tramite fra due persone o gruppi
tudine della spola, * fare la navetta (faire la navette) '
la pietra... e a fare questo è di necessità prima benissimo pestarla
di grosse quercie e abeti, ne possono fare con poca spesa, grandi tanto che
: fatto il più, si può fare il meno, e più specialmente sostenuta
nave a propulsione mista quando naviga senza fare uso delle vele. ibidem, 508
luogo, raggiungerlo per via marittima; fare rotta verso una direzione determinata. -anche
non valersi degli strumenti adatti per fare qualcosa. b. pulci, lxxxviii-n-323
lx5qc-3-173: due volte mi è convenuto fare la navigazione del reno e del danubio
senza..., non so fare questa navigazione. 11. figur
. giamboni, 228: fece fare molto navile e passò il mare e venne
, iii- 125: s'egli voleva fare passaggio sopra a'cristiani, gli darebbe
ritonda, 1-515: lo re amoroldo fa fare molti navili da battaglia, ciò navi
che pagare lo navilio e di che fare le spese, nullo ti può vietare la
avere fatto altro che condurre e fatto fare con i suoi disegni il navilio che condusse
dal lago maggiore questo principe, per fare il servigio compito, un braccio d'
sicure. manfredi, 4-6-172: senza fare mutazione alcuna al crostolo, alla lenza
più parte a rispondere al padrone al fare della vela. idem, i-210: di
che pagare lo navolo e di che fare le spese, nullo ti può vietare la
digiuni, di assistere i moribondi, fare le missioni. -nazareni tedeschi',
comp. del lat. facète 'fare '. nazificazióne, sf. acquisizione
, d'impedirne ogni violazione e di fare altresì ogni opera per ristabilirla e mantenerla
non si potesse dire italianamente: 'rendere, fare nazionale '; 'dare 'o
2-132: l'antica nazione de'longobardi soleva fare i consigli di guerra e le consulte
franzese, che di novero innumerabile volle fare il sacro viaggio, concedè l'indulgenza,
un uomo politico italiano che procurò di fare intendere ai suoi amici tedeschi dove sarebbero
nàzzichi). tose. darsi da fare confusamente intorno a qualcosa, senza concludere
cagliaritano, 99: 'nazzicare': darsi da fare, armeggiare. 'si pò ssapé
, ma non insegnarvi come abbiate a fare per divenirne. g. gozzi,
se. nne piace usare principio e fare alcuno prologo, certo noi lo potemo bene
): questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai. idem
non voglio, né so né devo, fare il moralista. -ripetuto davanti
... vento si levasse, puoi fare ragione d'aver compiuto il viaggio,
voglia far parere molesta. -poter fare a meno dell'aiuto altrui, bastare
-risolvere in nebbia: distruggere, fare sparire. galileo, 1-1-280: una
dà fra l'unghie, ne vo'fare appunto / quel che fo d'un pidocchio
non fa sul suo / e si può fare onor del sol di luglio, /
l'uomo con voce nebbiosa -ognuno potrà fare quello che gli pare ». malaparte,
beato pietro dinanzi a tutti promisse di fare, e massimamente con ciò fosse
e di cuore, a non voler fare alcun uso diretto di alcuna delle confidenze
crescimento, non si conducono altrimenti a fare il bozzolo. filangieri, ii- 388
della giornata, non sentiva il bisogno di fare atti necessari: che altrimenti, dovendo
20-52: facendo vista di esser gita a fare un poco di acqua al necessario,
6-17: quelli che hanno volontà di fare orazione primieramente vanno al necessario, e
: averne bisogno assoluto, non poterne fare a meno. cavalca, 20-70
, / che credon sé allor largheza fare. ceffi, vii-11-33: con ciò sia
che questo s'intende che 'l possi fare tu a necessità quando non potessi avere
di un sentimento che ci porta a fare qualche cosa od astenerci da un'altra.
, 1-14-2-19: sopra l'età necessaria per fare questi sponsali la legge non ha introdotto
satisfacere? bisticci, 1-i-230: faceva fare grande quantità di pane, et aveva
: la necessità non ha saputo mai fare agli uomini trovar tanto, quanto ha
4-228: non è male né riprensibile fare orazione per avere sua necessità o conservazione
, allora si potrebbe e dovrebbe ciò fare [aumentare dazi e gabelle],
] s'intende che '1 possi fare tu a necessità, quando non potessi avere
, farsi di o della necessità virtù', fare della necessità diletto, legge, volontà
bisticci [tommaseo]: conosceva che bisognava fare della nicistà volontà, trovandosi nelle condizioni
-mettere, porre, ridurre in necessità di fare qualcosa: costringere, obbligare a un
tempo avevano guadagnato, si voltarono a fare divertire le acque, il che se avessero
lunghi se avrai bisogno di legna per fare trincee o altre machine atte a stringere
questa lettera quello non ho mai potuto fare a questi dì a bocca. lettere
minacciargli da più parti il necessitava a fare in più luoghi guardie grandi. lengueglia,
poesia. 3. rendere o fare apparire necessario, indispensabile o, anche
dell'uomo necessitato dal proprio egoismo a fare il bene altrui pel proprio interesse.
giovane età, un uomo abbia potuto fare tanto. nievo, 470: la permalosa
quelle cose, sanza le quali non può fare, e solamente gliele dessi a sufficienza
starsene al lavoro tutta la settimana per fare il lecito guadagno. -con riferimento
deve decidere se gli s'à a fare la necroscopia. = voce dotta
(in partic. nella locuz. fare nefa: seccare, tediare).
volgar., i-177: noi non potiamo fare quello che tu dimandi, né dare
il calore delle reni e delli rognoni e fare urinar l'arenelle. baldinucci, 106
per li quali s'imponga necessitate di fare cosa per lo negamento del cibo a
2. ricusare, rifiutare di fare qualcosa, di agire, di impegnarsi
hae in dispetto suo maggiore e negali di fare l'onore o 'l servigio che per
'l servigio che per ragione li dé fare. dante, inf., 26-116:
/ riscrisser lor che, se non volien fare, / ch'egli aspettasser di subito
chiarissimo. sarpi, i-1-150: che può fare padre paulo che non fosse per portare
non concedersi, non essere disposto a fare qualcosa, a prestarsi a una collaborazione o
domandar il suo, chiamarsi debitore, fare scritto di mano, tor sentenza volontaria
, con ostinazione; rifiutare risolutamente di fare, di compiere, di operare qualcosa
2. in modo indiretto, astenendosi dal fare, dal dire, dall'esprimere,
. 3. che vieta di fare, che impone di non fare determinate
vieta di fare, che impone di non fare determinate cose (una legge, un
obbligo di non compiere, di non fare qualcosa. cavalca, iii-161: comandamenti
le divisioni che de'verbi si posson fare, benché altri altre ne facciano, come
particolare e circostanziata negazione che si può fare della libera concorrenza. gobetti, 1-i-261:
oziosità e neghienza e pigrezza di ben fare sono maestri di molti male fare.
ben fare sono maestri di molti male fare. boccaccio, viii-3-243: belacqua vider per
rugginosa. baldini, 6-15: un fare sonnolento e un passo disordinato che mostravano
l'uomo ozioso e neghiettoso di ben fare. = da neghittoso, con sviluppo
essere neghittoso o in altre cose mal fare. boccaccio, vi-175: appresso v'
poiché ogni creatura si agita e travaglia per fare il còmpito assegnatole. bettini, 1-355
elli è lento e neghittoso a ben fare. menzini, iii-47: si dovrebbe
, il secondo pallidissimo e con un fare neghittoso che sconsolava. cantoni, 520
sprovvedute e neghittose, pensò co'l fare una memorabile strage di nemici sottoscriver l'
proteso al futuro. -senza fare o aver fatto nulla; senza lavorare.
neglettaménte, avv. in ozio, senza fare nulla. ottimo
c. gozzi, 4-319: toglie di fare una vita negletta, / declama sopra
in ozio vii negletto. -senza fare attenzione. baldi, 61: mentre
neietto. -stare negletto: senza fare nulla, senza essere impiegato in nulla
, 20-18: non considerava, come sogliono fare i negligenti, li suoi pari o
certaldo, 385: se sarai nigrigente in fare i fatti tuoi, non potresti mai
distratto e urtato da quel modo di fare negligente e vigile di pina la quale interrompeva
abbiamo passato. 2. senza fare la guardia, senza sentinelle. ugurgieri
mancanza di cura, di sollecitudine nel fare il proprio dovere o nell'ottemperare ai
45-23: lo sponitore avea propensato di fare questo libro, ma per negligenzia lo intralasciava
tuo nimico corporale, se vuoli arrivare e fare bene i fatti tuoi. dottrina del
indugio è ritardare quello che si dee fare; tepidezza è mollemente operare quello che
è mollemente operare quello che si de'fare. s. bernardino da siena, i-40
immenso ma placidissimo giro non fa egli fare alla nostra anima per varie strade di affetti
università ànno avuta pighertà e negligenza a fare iscrivere e mèttare ne lo statuto d'
. guidotto da bologna, 1-48: fare quello che ha fatto l'avversario e
, che hanno negletto ciò che dovevano fare. svevo, 5-379: curiosa donna
111. s. e de negoziare e fare dimora nel suo dominio, prego quanto
secolo addietro, avrebbero appena ardito di fare per centinaia di sterline. bacchetti,
, laboriose e complesse; darsi da fare; attendere a una determinata occupazione,
6. ant. avere a che fare, avere contatti, rapporti, relazione
7. tr. mettere in commercio, fare oggetto di traffico, scambiare oggetti,
8. locuz. -fare negoziato doppio: fare il doppio gioco. f.
nei mestieri che s'ap- partegnano di fare a chi vuole vivere civilmente. g.
dare alla vita con vuole fare, ciò che si fa normalmente o in
questo, perché così è necessario ai fare per il negozio di quella città.
-essere in negozio: avere molto da fare. groto, 432: non ci
crusca [s. v.]: fare negozio si usò per negoziare, trattare
crusca [s. v.]: fare negozio di checchessia o su che si sia
crusca [s. v.]: fare negozio di alcuna merce vale fare,
]: fare negozio di alcuna merce vale fare, tenere bottega di detta merce.
impress. [s. v. fare negozio]: 'far negozio di seta
intelligenza con turchi. -senza fare negozio di qualcosa: evitando di renderla
udii, soffermandomi colla scusa di fare un certo negozietto d'importanza, che il
0 via farò cosi; intanto anderò a fare un negoziuccio. di giacomo, i-665
in cotesto negoziosissimo magistrato si può questo fare. -che costringe, che impegna
acqua inanzi agli occhi, si poteva fare invisibile e transferirsi di una parte in
). carducci, ii-3-329: vorrei fare anche le leggende profane, classiche,
il demonio], che si dànno a fare le male arti vietate dalla ecclesia e
, molto viaccio, / quando il vo'fare. tesoro versificato, v-565-146: natanabo
veggiamo se la nostra negromanzia ha forza di fare anco questo convertire in favola.
autore e responsabile delle proprie sventure, fare di tutto per attirarsele (con riferimento
che, se ciò pur si doveva fare, non saria stato inconveniente questa ambascieria
fatto segnore, vegnendo in modo di fare con loro allegrezza e visitare, nemichevolemente
: tutti siamo nemici. se tu potessi fare il processo de'pensieri di chiunque ti
machiavelli, 1-iii-956: per non si fare nimico paese che a lui pare avere
/ e non sapìa me que mme fare. compagni, 3-28: il nimico,
sopra catellina, perciò che 'l dovea fare come di suo nemico e poteal fare
fare come di suo nemico e poteal fare, ch'era sano e forte e di
: in quei momenti si ha altro da fare che contare i nemici, ma saranno
, quando se ne va, si debba fare il ponte d'argento. paruta,
nanna ', cantilena delle nutrici per fare addormentare i bambini, cullandogli. pascoli
, 10-47: che cosa ha a che fare con la reli gione una
nella decorazione delle sale hanno voluto 'fare bello '. ne sono risultati campioni
dalla nuova realtà e, a non saperne fare a meno, si dev'essere giudicati
.. il neorealismo, tanto per fare un esempio, ha stancato un po'tutti
veleno. trattati antichi, 49: a fare fuggire li serpi di casa, togli
anonimo toscano, lxvi-1-34: simile puoi fare con cipolle trite, con nepitella et erbe
con la nipitella da non saper come fare a digerirli. viani, 13-418: cucina
(184): or che ha a fare la giustizia con la nequitade? o
. fra giordano, 2-228: ricominciaro a fare la passione di cristo sì pessimamente e
(72): però quando niente a fare egli ànno / vanno indugiando d'ora
, ma fa quello che ha a fare. 5. ant. avverso
nequizia è quando l'uomo ardisce a fare quello ch'elli non può. cavalca,
. pirandello, 5-413: non potevo fare a meno di ammirare il privilegiato congegno
] il vero sussidio et appoggio di fare ogni edilìzio. b. davanzati, ii-91
algarotti, 1-v-280: la russia per fare espedizioni lontane da'suoi confini manca nel
vi fidate, non ha sì poco che fare per le pretensioni al reame di napoli
soldati, 5-31: è cibo perfetto per fare onore... al fragrante nerello
saggia celissa insegnò lor il modo di fare quella nerezza totalmente svanire e di ritornare
trattati dell'arte del vetro, 24: fare sapone molle overo nero. citolini,
questo schizzo ributtante che sono costretto a fare è molto meno nero di quello che lo
. bacchelli, 2-v-33: tornò a fare le più nere considerazioni sulle offensive fallite
e cattolico che nulla ha a che fare con quello veneto (oggi in friuli
epa e vanne a croscio / per fare alli dì neri squarciatura / e delle grinze
/ chi non vuol lardo, per non fare errore, / faccia coll'olio sempre
è mera borra e non ha che fare un nero di fava né con venere né
fussero più scuri degli altri neri per fare che '1 chiaro, mediante quelli,
tozzetti, 12-4-278: se ne otrebbe fare anche un altro uso [del sughero]
uomo della mia fatta sia facile il fare apparire il nero bianco ed il bianco nero
vien colto a girare lo sguardo o fare il minimo atto del viso, vien
per la conferenza, e per il da fare in iscuola e altrove. svevo,
, alza il nervo e si mette a fare come se fossi un sacco di noci
anima lo sdegno, dandole forza a fare il bene. periodici popolari, i-375:
nemico gli darebbe solo lena e nervo a fare a buon tempo più tremenda vendetta.
di fanteria che possano portare, per fare un poco di nervo alle genti del
il lavoro che non so, non posso fare. d'annunzio, iv-1-116: doveva
(per lo più nelle espressioni fare il nesci o la nesci,
il nesci o la nesci, fare da nesci). f
. salvini, v-385: si dice 'fare il nescio, far lo 'gnorri
, far lo 'gnorri ': fare lo ignorante, l'ignaro. a.
: sa- pea vivere cogli amici e fare il nescio. = voce dotta
virtù, 1-52: può l'uomo fare nessuna cosa più vile che rimproverare lo
, iv-149: le forche nella piazza fenno fare [gli sforzeschi] / per gran
torto non fanno, / ché a ciò fare non ci è pronto nisuno. lippi
non riceve nessunissimo, ha altro da fare. pavese, 1-93: chi più nessuno
gli arbori, che tu pigli per fare la nestaia, quando tu li cavi
una pianta legnosa (anche nell'espressione fare nesti). - per estens.:
roberti, iii-234: quistionano li coltivatori sul fare nesti di garofani diversi. lastri,
e vedere di risolverci qualche cosa, ché fare sempre nesti con fessi quando si invecchia
sbardellato, / c'è quel di fare da quel tempo i nesti, / che
, che durerete una gran fatica a fare che non germogli... ed è
ma non son de'miei: si vorrebbero fare, ma il mio albero è puro
servigio di dio si fanno, si deono fare tutte nettamente e senza alcuna ruggine d'
, 192: così sono disposto di sempre fare qui e in ciascheduno luogo ch'io
55: dice che il papa non potria fare nectamente questo effecto perché sa che il
f. doni, 2-18: gli fece fare un certo nettamento alla casa di cose
di già fatta di bronzo, ancora per fare bene quelle due vittorie, che andavano
: lo scultore,... volendo fare una bella statua, parte ne taglia
e ordini di monte castello, io: fare nectare rimonire e governare e fare mantenere
: fare nectare rimonire e governare e fare mantenere e'fossi della terra e castello
, 37-50: -giovanni, io ti vorrei fare una piccola questione; e questa è
una gallina, pellarla e nettarla, con fare tutto ciò che appartiene alla cucina.
.. grano serà assignato, degga fare assa'nectare e conciare e mandare al
mandare al molino e farlo macinare e farne fare farina. landino, 413: le
piacerle come / puoi te suo amico fare: / prima '1 tuo quor nettare
guicciardini, 139: non è possibile fare tanto che e ministri non rubino.
era stato per lui alcun movente di fare una cosa simile. -metta farina'
si è di menare la vita netta e fare tutte le cose dirittamente. s.
mai. guicciardini, 2-1-163: non bisogna fare così; ma pesati gli inconvenienti di
: non fu netto il tratto che volle fare cecco d ^ gli ardalaffi, come
e peritissimo mercante di seta ho udito fare un computo, che un campo di
netto della piazza, da parte voglio fare uno canale il quale vada circundendo. serlio
s'innamorano soli, come tal fiata soglio fare anch'io. de sanctis, ii-15-165
che il detto niccolò sia tenuto di fare uno antiporto nel palagio di cennina,
chiaro. algarotti, 1-vii-178: per fare sopra di ciò un più fondato giudizio
vostra come degli avversari, di poter fare il tratto netto. -fare netto'
tratto netto. -fare netto', fare pulizia. sanudo, xxiii-540: fo
un posto: liberarlo dei nemici, fare piazza pulita. birago, 189:
indiscretamente posti sossopra, come si usa fare da certi can mastini in più paesi
mamiani, 10-ii-212: che ha egli da fare il fosforo ed ogni sorta di fosfati
: arrivò nella valle ai pozzeveri senza fare alcun danno a'genovesi, i quali come
il favore fu diviso e vinse il fare gli ambasciadori per tratta, avendo anche
che i neutrali non v'han che fare e bisogna che si dichiarino. -con
e colle nevi sul crine, sanno fare le giovinette. poerio, 3-151: ti
16. locuz. -gettare neve', fare, giocare alla neve: tirarsi palle
il traditor le palle m'ebbe a fare. firenzuola, 510: venne la
strozzi il giovane, 1-175: il fare alla neve con l'amata donna, il
volare basso che come nibbio altissime rote fare sopra le cose vilissime. fiore di virtù
lei in cui valor piomba / di fare astor di me che son lo nibbio.
nibbio del mio figliuolo quel che vuol fare con quell'altro uccellaccio di vanesio. a
nibbio è calato). e così dei fare, non palesar cosa alcuna se non
nicchera. -mandare in nicchera'. fare andar male, rovinare. a.
e gli occhi sbarrati, pronto a fare fuoco. -conca, valle.
disagio e senza impedire. - 'fare una nicchia apposta per l'uomo o *
temperanza, lo spirito di sistema, il fare del giornalista. -trovare, avere
, scontento, insoddisfazione, disgusto nel fare qualcosa; essere restio, schermirsi.
premio d'alcuna sua fatica o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita se la vuol
alcuna cosa o dubita se la vuol fare o non, mostrando che egli la
operai di campagna, ei non potrò fare che, scemato il prezzo delle derrate,
potente e grande che sia, potrò fare che l'ignorante diventi dotto. ruzzini,
ciascuna di queste mistioni sono cagioni di fare le pietre frangibili et indurabili. targioni
. la guerra spontaneamente non si può fare, dunque nulla e andiamocene anche da massaua
, ca om non ci ha che fare. -la condizione di chi si
la quale ha en sé de fare e adoparare quella petra la quale è chiamata
che se convengono a ciò per fare questa sua operazione. = var
nicola, sm. nella locuz. fare nicola nicola'. tremare, vacillare
per addestrarsi a volar sulla gruccia od a fare i * ritor nelli
intr. [nidio). tose. fare il nido, nidificare. p.
, sotto il quale erano stati a fare delle osservazioni nuove per tutti fino a quel
piccoli. -in partic.: fermarsi per fare il nido (con partic. riferimento
nidus e dal tema di tacére 'fare '. nidificato (part. pass
amava sommamente il suo marito, se fe'fare uno nido tutto de amore perfetto con
nidi grossi, dove una provincia possa fare testa. guicciardini, ii-224: non arà
faranno nidio e questa fia vettoria da fare tutti gli altri temere. dante,
giunon co i pargoletti amori / a fare ivi verran perpetuo nido. monti,
indurlo ad allontanarsi dall'ambito familiare per fare esperienza del mondo. cantoni,
nido: allontanarsi dall'ambito familiare per fare esperienza del mondo. firenzuola, 616
(nidulo). letter. ant. fare il nido, nidificare.
per niellare, ma si risolse a fare delle stampe, et intagliò tanto bene
così gli stampatori trovarono il modo del fare le carte su le stampe di rame
che la minor pazzia ch'un possa fare / è ammirare ed appetir niente.
niente. goldoni, ii-893: avete voluto fare il matrimonio in privato, ed io
priori, né entrare dentro, né fare neente del loro intendimento, si partirono della
niente. giusti, 2-339: il fare un libro è meno che niente, /
onde, perocché centomila nienti non potrebber fare un qualche cosa. 5.
uomo che si sente / di non poter fare il male. piovene, 13-43:
n. 62. -fare, non fare niente: v. fare1, n.
per ridurmi a niente. -niente da fare: v. fare1, n. 53
. 53. -non aver niente a fare di sé: non poter disporre di
né di meve non è neiente a fare. -non avere niente luogo:
fare1, n. 62. -non fare niente o di niente di qualcosa: lasciarlo
per niente s'affatiga l'uomo in fare vasi d'oro e canaletti d'argento
, siano e sia tenuti e debbiano fare monstra armata,... ad pena
piccioli, e neentemeno la decta monstra fare siano tenuti. ottimo, i-567: qui
dei composti del lat. facère 'fare '; calco del fr. nèantiser.
, signor mio, quel che debbo fare con un boccone d'aloe scelerato preso sanza
vasari, iii-219: avendo poi a fare al medesimo cardinale pur in quella vigna
niffolo. cagna, 3-244: oh non fare il niffolo! ormai siete sposi,
(per lo più nella locuz. fare la ninfa, comportarsi in modo svenevole
sua ultima forma, sotto cui debbe fare la sua comparsa, affine di propagare per
senese; il dormire dei bambini; fare la ninna. capuana, 1-i-180: -
7. locuz. -dare a qualcuno da fare la ninna'. andare a letto con
ninna nanna ', cantilena delle nutrici per fare addormentare i bambini cullandogli. pananti,
hanno proprio poco o punto a che fare. baldini, 9-183: come fare
fare. baldini, 9-183: come fare a non pensarci noi, dopo la insigne
4. locuz. -cantare, fare la ninna nanna: addormentare col canto
mente, / m'aiuti bonariamente / a fare un po'di siesta. pascoli,
loro rimbambite e l'amore vi fa fare una infinità di dolci pazzie. monti,
ninno. 4. intr. fare la nanna, dormire. alberti,
al ritorno vedrò quello che si potrà fare in proposito dello sdecimarsi...:
. quindi la locuzione scherzosa * fare un nipotino sul vinello ', per dire
e buccheri e quanti altri nomi da fare spiritare i cani, da fare sbigottire un
da fare spiritare i cani, da fare sbigottire un cimitero. l.
comp. del lat. tacere 'fare '. nitincato (part. pass
comp. del lat. facère 'fare, produrre '; cfr. fr.
. vittorini, 6-12: mi piaceva ormai fare il 'grande 'e stare coi
fata, xxviii-15: neguno omo presuma de fare quelle cose, che no dè,
: desiderava d'essere martira e di fare la più vile morte che avesse fatto
di sei dì, quando ebbe compiuto di fare il mondo, perocché prima a niuno
con la livella, che facilmente si potrà fare. zabaglia, 1-4: l'argano
.: persona di cui non si vuole fare il nome; persona sconosciuta.
uomo consiglio e dilibera che. ssia da fare e che noe. giamboni, 10-19
quelle cose / c'hanno potenza di fare altrui male, / de l'altre no
altro di lucido atto a ciò poter fare che i luminosi corpi celesti, a
sì con noi. -fare, fare segno, accennare di no: manifestare
e delle mani; accennare negativamente, fare cenni di dissenso. tommaseo [
dire no: essere esageratamente inclini a fare concessioni; non sapersi opporre alle richieste
dir di no 'vale: concedere, fare quello che altri ti ricerca. vittorini
troppo rigoroso, né credere che a fare un verso grande e magnifico sia necessario
sommo fasto de'nobili è il non fare e il non sapere mai nulla.
sono i latifondi e i diritti feudali a fare il nobile, ma le differenze.
acque e belletti singolari e nobili per fare e mantenere lustre, bianche, rosse
senza distinzione di casta, se vogliamo fare dell'italiano uno strumento perfetto della conoscenza
di nobile (anche nella locuz. fare del nobilista; e ha valore iron
diventi nobile... si puoi fare solamente dal principe, del quale si
che cosa egli [lo spirito] può fare con la sua constrizione nelle altre materie
casa di lei medesima tacitamente aveva fatto fare un bagno e nobilmente da cena.
cristo, non può lo buon arbore fare cattivo frutto. s. bonaventura volgar.
mostra di avere un coltello, cominciò a fare con le parole da orlando.
e domandò loro quello parea loro da fare. la spagna, 14-45: in terra
agevoli conili e '1 frassino utile a fare aste e l'abete sanza nocchi.
nociole tenere. messisburgo, lxvi-1-298: a fare dieci piatti di villanata di nizzole alla
casta, ma con chiara coscienza di fare il bene della classe che dà i governanti
dell'arme e che niccolò non potrebbe fare cosa che non ne rimanessi nimico dell'
esortazione ad abbandonare comportamenti o modi di fare propri di uno stolto, di una
futili, non combinare nulla, non fare sul serio. guerrazzi, 1-390:
noccioli: rifiutarsi di averci a che fare, non volerne sapere.
cecchi, 1-i-44: io che ne posso fare, / se la se n'è
d'ossa e di trottole come li fanciulli fare so gliono.
varchi, 24-17: lasciate pur fare a me, ch'io veggo bene dove
vota bombola. guerrazzi, 16-9: non fare guerra a tutto il mondo perché romperai
delle ditadella mano (anche nella locuz. fare alle noccolate con qualcuno).
anche diverso: batté una noccolata; fare alle noccolate; farei volentieri alle noccolate
di sotto, ma alla noce noi dèi fare. sannazaro, iv-94: pastor,
veneziano, lxvi-1-73: se tu voy fare gelatina, toy pesse e cenamo e una
è una, né maestro che sappia fare una corda. benivieni, xxx-10-82:
-barattare le noci in coccole: fare uno scambio dal quale non si trae
. di'su, ché ho io a fare? - doh! la cocca è
non si vorrebbe assolutamente avere a che fare. p. petrocchi [s.
veneziano, lxvi-1-84: se tu voy fare savore reforzato, toy garofali e cinamo
]: 'nocellare '...: fare, in compassi e stru
nocilli de amandole, per dare da fare colazione alli priori e locoti- nente il
come più volte gli ha minacciato di fare. galileo, 5-298: a me non
e nocevoli ed operar bene, e non fare ruvina ne in sé né in altri
possibile (anche nell'espressione giocare, fare a nocino). pananti
e tante ne vince. giocare, fare a nocino: giuochi vari che fannosi colle
. che fa o è in grado di fare il male, di nuocere, di
operar tuo di primai, / ché ancor fare lo puoi mentre sei viva. landino
perdeste, sì come vedete d'avere a fare, ma quando foste certi d'avere
accidentale e naturale (anche nelle espressioni fare, recare, o ricevere, avere nocumento
1630, essendosi osservato che il lasciar fare la quarantena nelle case ove era morto
minore imperfezione. questa sta nel non fare la minima cosa che sia di nocumento
. non deve neanche ricordarsi di saperlo fare. lo fanno le donne, lo
— altrimenti il canapo minore dovrà fare tanti giri sul doppino del più grosso
stringono insieme, rendendoli entrambi atti a fare forza). dizionario di marina,
rivolte, alessandro, non sapendo come fare a sciorgli, tagliò con la spada
v'eran scritti i modi / di fare il mago rimaner confuso, / e a
. abbraccio. -anche nella locuz. fare nodo delle braccia: stringere con forza.
frate / che dietro al capo ne può fare un nodo, / ben che non
nodo tragico non è cosa possibile a fare senza lunghi pensieri. leopardi, 424:
sempre delle stecchefalse; / se voglion fare un trillo in un'arietta / convien
san benedetto con quel nodo ancora da fare. -non avessi cercato, volessi la
misure si tramuta talvolta, dando sempre che fare alla vigilante giustizia, perch'ella non
, quando poti, non si vuol fare lungo la gemma, cioè lungo il nodo
resto è atmosfera. -mettere, fare il nodo: giungere, nell'accrescimento
[s. v. j: 'fare il nodo al fazzoletto 'o '
il destino. -fare nodo o fare nodo a qualcuno, o alla gola,
, 4-i-107: via, ricordiamoci di fare in modo / che il dire e
cheta. -andare di traverso; non fare buon prò; riuscire male.
sa che voi siate partito in su 'l fare / il nodo al filo, e
fatevi al dito un nodo / di fare fatti e non parole. -farsi
collo, vale figurata- mente costringerlo a fare suo malgrado la nostra volontà, porlo
nostra volontà, porlo nella necessità di fare quel che a noi giova o piace
e difficoltà: troncate il nodo col fare. -tirare molte fila a un solo
attorno. -voler sciogliere il cappio e fare il nodo: per superare una difficoltà
grandi. -insegnare al sarto a fare il nodo col ditale al dito:
sartore / tener l'anello in dito e fare il nodo. -l'abito
puro, si servì el resto per fare le cose corruttibili, e l'universalità
nòferi, sm. nell'espressione fare il noferi: cadere dalle nuvole,
nuvole, fingersi sorpreso e ignorante, fare lo gnorri. panciatichi, 55
gherardini]: 'fare il noferi: fare il nescio o lo gnorri '. in
[s. v.]: 'fare 'e 'restare come i buoi
« 'onuphrius '. tose. 'fare il noferi 'ignorante... '
prologo e nel cominciamento del nostro dire, fare intenti coloro che noi odono. guittone
, parte per natura e parte per lasciar fare a natura..., siamo
... / voi non avete a fare a modo mio, / ma fare
fare a modo mio, / ma fare a vostro e non pensarci più. i
consigli o della volontà altrui; non fare di testa propria. massaia, xi-42
però che troppo avea di libertà a fare sue volontadi. s. degli arienti,
avere noia e perciò si limitarono a fare una visita in fretta, senza interrogare
il battimano, quando s'ha che fare con dante, a dir vero, io
. lippi, 7-29: cosa che fare in oggi non si suole, / perché
[michele]... per fare qualche cosa, perché sulla macera morivamo di
noia al prossimo. saba, 455: fare / che può un bambino in casa
la morte, perché s'ha a fare. g. m. cecchi, 65
perché a noi non dà noia di fare la spesa che si doveva fare in sei
di fare la spesa che si doveva fare in sei mesi in 2 o tre,
di bevanda o di cibo, vale fare male, alterare. -dare noia
., 7-9 (1-iv-651): non fare, ché io il ti so dire
, e un'altra volta si sbrigava di fare raunare il chiericato contra di lui.
netti, i-294: come averemmo a fare noi altre poverette ad andare un po'
ardisca entrare né affacciarsi, noiare o fare insolenza alcuna alli bagni delle donne;
3. offendere, trattare male, fare un torto. buti, 3-293:
migliaia di fanti e mostrare di voler fare una segreta cavalcata in accrescimento della repubblica
un dì deputato, sotto colore di fare la mostra, conducerli in sulla maestra
o cardinale, io mi contento di fare ch'entrino sotto terra per una spelonca
per capo, e questo si può fare, ché non noia il capo.
si calpestino. 12. fare torto o ingiuria a una persona, recare
vivere che non c'è via di fare un buon chiacchieramento neppur con esso.
, con una massa di cose da fare, noiato, arrabbiato. ghislanzoni,
, 41-159: quando io l'avessi voluta fare di proposito col suo esordio, colla
il proprio comportamento, col modo di fare, con un atteggiamento determinato, con
, ma non è cosa devuta / fare al suo sangue mai cosa noiosa.
noleggio. -al figur.: disponibile a fare per denaro qualcosa di illecito, turpe
comperarmi o noleggiare ciò che mi potesse fare proposito. carducci, ii-18-98: noleggiate
mia compagnia. 6. fare oggetto di mercato, di commercio.
l. frescobaldi, 2-10: noi diliberamo fare porto in alessandria e quivi principiare le
ricettandole [le merci] volesse quindi fare alcun traffico a parte. g. m
della guarda rischiava... di doversi fare la strada a piedi, e solo
viaggi e al noleggiatore decidere quale uso fare del mezzo di trasporto in occasione dei
comisso, v-162: insieme sarebbero andati a fare qualche gita ed egli gli avrebbe procurato
condotto qui da firenze, avendo trovato da fare un nolo per roma, mi ha
orecchie a nolo: non capire, fare il sordo. aretino, vi-37:
per via d'incanti. -non si può fare. -perché no? - perché io
cielo, sebben non gli ho veduti fare alcuna ricantazione. batacchi, i-183:
secchi: operazione che i nomadi sanno fare con gran arte e speditezza. pascarella
più uscire da una stanza, non fare un passo, non agire a modo
quest'una. 3. locuz. fare nomanza di qualcuno: parlarne in modo
n. franco, 6-65: si credono fare una gran pruova uegli che tutto
ancora la ragione che c'insegna di fare i titoli. marchetti, 5-228: il
, sbrighiamoci: come s'ha a fare per associarsi? -mi favorisca del suo riverito
nome e quello rinnovare ogni sera e fare l'altre cose che in simili guardie si
del medesimo regno con publica scrittura a fare questa nuova dichiarazione, per la quale
compose [adriano], e fece fare in roma una colonna a suo nome.
lo servire c'onn'omo / sape fare non à nomo; / e no è
vidono ingrossato lo badalucco, fe- ciono fare alcuna spianata e diedono il nome intra loro
io sarei contento... a fare il carnevale in venezia essendo una piazza
nome. vittorini, 5-60: ho sentito fare il nome di remigio zena per la
alquanti enfiati di vanità, volendosi ciascun fare nome, scrissero e seminarono diversi errori
nomea fin allora piuttosto ridicola, e per fare che il sangue dell'ucciso ricadesse tutto
filippo re avea apparecchiata molta moneta per fare nelle città muri, tempi e edifici.
e facesti que'preghi che usano di fare coloro che gustano i vini. s.
, 579: i procuratori legali possono fare offerte per persone da nominare. codice
artefici... li quali dovesseno fare opere. boccaccio, dee.,
, e prese balìa egli nominatamente di fare, insieme con gli sindachi predetti,
arebbe dato segno di non curarlo con fare senza partecipazione di esso un'opera così grande
espressioni alzare, dare, chiedere, fare il nominativo). panzini, iv-453
variano a seconda del codice adoperato. 'fare il nominativo ': trasmettere con un
di giustizia, contenente un orciine di fare ogni possibile e più opportuna inquisizione,
per discorrere con se stesso, per fare finalmente una visita intima al nominato filippo
non v'è ragione né gentilezza a fare il cattivo con una signora.
ch'io mi deduca / nel fare a te ciò che tu far non vuo'
dalla pessima maniera che tenete in ciò fare. mazzini, 6-341: noi vogliamo
, ch'i'vorre'innanzi aver a fare non so i'che, ch'avervelo mai
come noi lo conosceva, non possiamo fare fede... delle sue lodevoli qualità
. galiani, 4-41: il non fare rimane nel mezzo tra 'due atti
-non potere a meno o di meno di fare (o non fare) qualcosa:
o di meno di fare (o non fare) qualcosa: v. meno,
n. 19. -non potere fare a meno o di meno che accada o
o si faccia qualcosa, non potere fare a meno o di meno di fare
fare a meno o di meno di fare (o non fare) qualcosa: v
di meno di fare (o non fare) qualcosa: v. meno, n
poi cantar sesta e nona / o fare longa istoria / e zarlar con gran
l'occasion guerriera. -cantare, fare, sonare le none o la nona:
: cose, non che altro, da fare stomacare i cani. -in
stringa: / io vo'di noncovel fare un guazzetto / e son contento che
non curanza che ero ormai avvezza a fare da uomo e da donna e che
d'offendere; nondi- manco avanti al fare del giorno avacciò sua cavalcata e mise
, per significare tal noia e per fare intendere che sarebbe bene smettere, si dica
insistere, che non c'è nulla da fare. moniglia, 1-iii-67: -laeti,
di bruno e di buffalmacco fingono di fare un breve superstizioso e malefico, composto
è quel che incombe ai presenti di fare: prima di mettersi a stabilire una
particolari insignificanti, a certo modo di fare, al suono di certe parole.
di sua coscienza: questo fu di fare un nonnulla di bene. ungaretti,
non è altro se non de nonnulla fare alcuna cosa. iddio tutte le cose hae
avesse promesso a chiare note di farne fare al tempo stesso un'altra edizione da parte
le prediche che ogni giorno gli si fanno fare da un frate francescano. carducci,
villani, 9-6: e'promise di non fare accordo e di nimicare a suo podere
moglie, la quale dispensò e fece fare monaca. a. pucci, 70-8:
la somma ed eterna sapienza non vuole fare così. sercambi, ii-265: fiorenza
non istante che io avessi assai da fare ancora mi abbundava di nuove opere.
superare tal bellezza'; ovvero 'non si può fare più bella'. baldinucci, 9-iv-185:
plus ultra in tutto quello che e'volle fare nell'esercizio dell'arte della pittura.
ecc.) che nulla hanno a che fare con l'intuizione pura e con il
. moretti, 4-201: meglio era fare qualche rosellina / al mio ricamo presso
tr. [nònuplo). disus. fare nove volte maggiore, moltiplicare per nove
li altrui fatti e che non soffera di fare la cosa come li altri la
negativa; determinazione, decisione di non fare qualcosa. chiaro davanzati, xvii-66:
. determinazione o risoluzione di non fare qualcosa. chiaro davanzati, 69-6:
o il motivo d'ispirazione al quale fare continuo riferimento nel modo di comportarsi o
perpetua norma nelle cose che si hanno a fare. peri, 7-77: il peregrin
sente darsi norma / di quanto debba fare. siri, 1-ii-71: la norma
la norma di quello che avesse a fare de'suoi tesori. mazzini, 77-364:
di comportarsi, di parere, di fare di se stesso un personaggio.
una scuola normale, in cui fare esperimento di nuovi me todi
normativo, integralmente ottocentesco, che potesse fare scuola. 3. che si
tavola. ha avuto anche lui troppo da fare: corse in città -ordini, contrordini
non in tutto bergamasca, che '1 fare una divisa di parole tanto diverse quanto
nostrana e gente forestiera / venuta a fare scialo o a far denaro!
una 'tirosa 'e andremo a fare il giro delle sette chiese del nostranello
comp. del lat. facére 'fare '; voce registr. dal d.
aver ragione e siamo quasi sempre per fare alla pugna in difesa delle nostre opinioni
mondo per questa giornata, impieghiamola a fare la nostra vendetta. mamiani, 10-i-516:
e nel cominciamento del nostro dire, fare intenti coloro che noi odono. redi,
credo che sia ben fatto a dover fare. capitoli della compagnia della madonna deirimpruneta
nostro era... quella di non fare scalpore di ciò che avrebbe potuto a
. d'ambra, 19: -lasciate fare a me e non vi date zio
fermeranno sul nostro come pare che vogliano fare, io non manderò la morosini a
della calunnia e di non dire né fare cosa che non sia conforme alle leggi
una traccia per ciò che si deve fare, dire o scrivere, a fornire
inteso il caso suo, volle gli facesse fare una nota del viaggio aveva fatto.
a unportando allato note dell'opere ho a fare ognora. machia velli,
cantini, 1-30-290: debbano... fare... una nota distinta.
o a condizione, se ne deve fare menzione nella nota di trascrizione. ibidem
stilistici tradizionali), che servono a fare una comunicazione giuridica o rilevante ai fini
signore messer sigismondo... avete a fare. sozzini, 368: avendo avuto
ferrara, 66: la possa de zò fare e l'altre note, / de
per nota: denunciare, dichiarare; fare iscrivere in un elenco, far registrare.
parrocchia..., dovrà il cancelliere fare affiggere prontamente pubblici editti per invitare tutti
327: sebbene stanco e trafelato, dovetti fare il mio bravo discorso in mezzo alla
chi per sua natura non è capace di fare qualcosa, non vi riesce nemmeno se
volgar., 1-151: si volse fare colli discepuli una notabile cena, anzi
desiderano più l'apparenza che il ben fare e non facci cosa che sia notabile in
., egli era oramai tempo di fare pensiero di ristorarla. calmeta, 62:
un poco di testamento? -questo potrete fare. -ma chi sarà testimonio? chi
a ciò avere, il suo officio fare bene e lealmente, e a'consoli dare
1-16-26: il notaio di banco ne deva fare scrittura a piè del richiamo.
de la corte de dieta bagliva sia tenuto fare uno quinterno, in lo quale debia
uno quinterno, in lo quale debia fare notamento iorno per iorno de li condennacioni
de nicola, 550: non posso fare a meno di non registrare alcune altre particolari
. lana, 6: si può anche fare che il filo, a cui è
, scrupolosamente, con prolungata riflessione; fare oggetto di osservazione, di meditata attenzione
tutte quelle offese che gli è necessario fare e tutte farle a un tratto, per
, fatto sembianti d'avere altro a fare, si partì da maso e seco propose
forestieri, non lasciano questi governatori di fare ceffo a chi va notando gli andamenti
. dolce, 7-16: egli poteva fare e scriver nuovi soldati, raunar danari
, per le stravaganti zifere che voi solete fare per dentro. v. gussoni,
arte di notaria, overo altre cose fare e adoperare nella città. a.
. linati, 30-138: quel suo fare burbanzosetto e quella sua personcina impettita e
.., sarà molto a proposito fare una breve relazione delle più ragguardevoli di
intendere quello che sopra ciò pensasse di fare la persona principalmente notata, la qual
, come io vi aissi di voler fare. galileo, 1-1-197: ora gli dirò
la italica loquela, perché a ciò fare si muovono; e di ciò farò al
: lo predetto notificaménto non si debba fare delle sposalizie o matrimoni dove si desse dota
mercato d'oliva, lo quale si solea fare nel territorio di castelnuovo, ora è
territorio di castelnuovo, ora è ordinato di fare e facciasi in del piano di strignano
; / e fìngerai una gran festa fare. / comanda che sien a te recati
fagiuoli, 1-4-346: -che si dee fare? -fargli notificare quest'ordine e il
tema dei comp. di facère 'fare '. notificativo, agg.
e favellare essi dentro il ricorso e fare favellare ad altri per loro.
2-330: nel 1753 la ferma generale fece fare un esatto notificato delle mandre che servono
suddetto, oltre la notificazione prescritta, fare avvisare anche direttamente e notificare la seguita
, 18-1- 186: scrivere o fare scrivere in sur un libro nuovo, a
sboccare,... verrebbe a fare tre effetti dannosissimi o doi o tutti tre
da questo punto di vista si potrebbe fare un'analisi del * conte di montecristo '
condiziona intellettualmente e psicologicamente in modo da fare accettare passivamente la situazione o la condizione
condiziona intellettualmente e psicologicamente in modo da fare accettare passivamente le cose come stanno o
azione, a un'iniziativa alttui; fare resistenza; avversare. -anche: ribellarsi
v. s. non deve fare stima alcuna, ma ridersene, essendo
una forza o a un movimento, fare contrasto. ann. romei, 3-492
port'è a suffrire con'per arte vói'fare. monaldo da sofena, 61-b:
boccaccio, v-161: se questo può fare il senno per se medesimo, quanto
se medesimo, quanto maggiormente il dee fare dalla opportunità aiutato e sospinto? bisticci
, per opportunità della città, di fare che si possa navicare il canale di
voluntà de andare a ditto luoco, per fare sua oportunità naturale. tasso, ii-262
: manca loro il tempo di poter fare le opportune ricerche su'libri. romagnosi,
di giustizia, contenente un ordine di fare ogni possibile e più opportuna inquisizione, per
le ceremonie e 'sacrifìci che dovevano fare d'ogni loro opportuno. = voce
gobetti, 1-i-829: gli italiani possono fare della fronda oppositrice senza essere oppositori.
consentì mai, affermando ch'era da lasciarlo fare insino a che non venisse a cose
di terzi '. un terzo può fare opposizione contro la sentenza passata in giudicato
e i creditori di una delle parti possono fare opposizione alla sentenza, quando è l'
con tutto ciò egli non ha saputo fare le opposizioni che si ricercano principalmente.
aiutarlo come puoi. sia libero così fare, non ristando, perché possa forse intervenire
dì più che il dì determinato a fare la permutazione, perché era stata in
abundanzia e venire ne l'arca a fare penitenzia de'vostri peccati? -soggezione
la seconda [ingiustizia] si è a fare villania in alcuna persona, e questa
, tanta sarà l'oppressione che dovrà fare di essi l'ira divina. 9
oppresso sia da povertade, / che fare il gran signore e lo smargiasso /
pistoia era in tanta divisione, deliberarono fare pace col comune di firenze e con
, 886: io non ho potuto fare di non incorrere in molte e diverse
maffei, 7-150: il qual modo di fare opprime la mente e però toglie il
nemica, ecc.). -anche: fare oggetto di azioni ostili. alberti
un trattato o di un progetto; fare in modo che non abbia effetto.
non perché de le prose non potesse fare il medesimo guadagno, ma perche in tutti
, 7-26: cominciarono i fiorentini a fare più gagliardi provvedimenti di genti...
con le sue genti a tessaicó per fare quanto prima condurre verso il messico i brigantini
3. ostacolare, osteggiare; fare opposizione contro un'istituzione, un organismo
luoghi oppugnati avevano spazio di potere oziosamente fare di dentro ripari. tasso, 4-79
amo e senza rete / niuno mai fare tali umide prede, / o vecchio
. lauro, 2-63: quando vogliono fare i vasi, mescolano bene essa creta
indigente tutto influisce... a fare odiosi gli opulenti. monti, x-4-334:
incavo, che i cesellatori adoprano per fare ornamenti in forma di perle, in modo
4-ii-348: io ho pur dato principio a fare stampare li opuscoli di leonbatista alberti.
: questo canzoniere me l'ha fatto fare la reminescenza risvegliatamisi dopo ventidue anni '
-libera scelta, che però è necessario fare, fra due o più possibilità che
e amministrativo, alla scelta che deve fare colui che, nelle elezioni politiche,
e di due supplenti, autorizzati a fare la dichiarazione di collegamento di cui all'
sorgere del sole (anche nell'espressione fare le ore piccole: non rincasare fino
si dicono familiarmente quelle dalla mezzanotte al fare del giorno: onde fare o trovare
mezzanotte al fare del giorno: onde fare o trovare le ore piccine vale trattenersi gran
madrid, espressamente, con animo di fare un luogo da regalarvisi su l'ore
. tempo insolito o inopportuno (per fare qualcosa). tommaseo [s.
v.]: per significare che a fare una tal cosa è passato il tempo
per ora nella quale meno convenga il fare checchessia. come, ad esempio:
rubate non mi sono potuto mettere a fare nulla. giorgini- broglio [s.
, e consacrata dall'uso, per fare qualcosa. -anche: momento favorevole,
nelle quali non c'è alcunché da fare. pratolini, 10-167: non fa
. c. ridolfi, i-400: dovete fare la operazione o presto la mattina o
ai detenuti per uscire dalle celle e fare movimento. la stampa [5-1x-1981]
di questa donna, e non so fare schermi / di luoghi tenebrosi o d'ore
. -bell'ora: tarda per fare qualcosa. della casa, 564:
atteggiamento del conoscere e l'atteggiamento del fare. 19. momento della storia,
21. momento opportuno o stabilito per fare qualcosa; momento giusto. francesco
. -tempo fisso e ricorrente per fare qualcosa. lippi, 4-3: si
avere uno il suo tempo fisso nel fare quella cosa o quell'altra.
nella guerra, dico che ce lo doveva fare intendere a buon'ora. i.
quando vediamo che alcuno si gingilla nel fare una cosa che vorremmo fatta subito.
(72): quando niente a fare egli ànno / vanno indugiando d'ora in
e più giorni, e a che fare? a fare quello che faccio a firenze
giorni, e a che fare? a fare quello che faccio a firenze, a
di qualcosa che deve accadere o si deve fare. de roberto, 10-273: oggi
, che non sarebbe a tempo a fare. -a ora e minuto:
. moravia, xiv-100: hai voluto fare l'amore in una camera ad ore
tempo a disposizione e molte cose da fare. -essere le ore contate a qualcuno
ho l'ore contante: tanto ho da fare. idem, iii-28-282: a me
-dare l'ora a qualcuno: vincolarlo a fare qualcosa in un determinato momento.
, parrebbe ora, sarebbe ora di fare qualcosa', è, o si ritiene,
sornac- chiare / un altro poco e fare ora di messa. tommaseo [s.
sue ore: nel tempo opportuno per fare qualcosa. p. petrocchi [s
avere le proprie ore: abituali per fare qualcosa). tommaseo [s
tu fatto intendere che io le voglio fare sopradote di duo mila ducati? -io non
. -non trovare mai l'ora di fare qualcosa: non accingersi mai a farla
]: non trovare mai l'ora di fare checchessia vale non indursi alcuno mai a
checchessia vale non indursi alcuno mai a fare checchessia, o per indolenza o per
ora: essere molto impaziente di fare qualcosa o che qualcosa si verifichi.
significare che, venendo l'occasione di fare una tal cosa, non ce ne ritrarremo
indica l'intempestività o l'inopportunità di fare qualcosa. pananti, i-128: giunto
, sanza la quale non potea ciò fare. dante, inf., io-no:
chi ci chiama o ci sollecita a fare alcuna cosa e vale subito, al
ché io sono disposta... a fare ogni cosa. berni, 16-37 (ii-62
altrui che smetta di dire o di fare cosa molesta. come dire: e
: e ora che intedereste voi di fare d'aggiungere? e: che seccatura
vedendo altri sospeso e eccitandolo che finisca di fare o dire: e ora? che
per imporre ad altri che smetta di fare o dire alcuna cosa molesta, sconveniente
proseguire cosa incominciata a dire o a fare e ad un tratto sospesa; od anche
predetti niccolò e suoi figliuoli e consorti fare non debbiano alcuna novità. ariosto, 36-78