a portare che 'l procaccio e a fare più ambasciate che l'ambascerie. p.
sufficiente dei paradossi enunciati. anche per fare il mefistofele ci vuol più * serietà
una volta in vita, qualchecosa da fare. 3. per estens. che
comp. del lat. facète * fare '. memorioso, agg.
acordo né mena col saladino non volsero fare alcuna: onde esso assediò la città
sé: comportarsi in modo esemplare, fare bella figura. guittone, xliii-33:
— tenere mena di qualcosa o di fare qualcosa: attendervi, impegnarvisi, esservi
da percorrere; condurre, scortare, fare andare o venire. dante,
fui condotto per amica persona, credendosi fare a me grande piacere, in quanto
casa tua di notte, se puoi fare altro; e se ti pm: conviene
presenza di qualcuno, presentargliela, fargliene fare la conoscenza. -anche: raccomandarla,
era preso in alagna e, sanza fare alcuna difesa o scusa, fu menato a
tanta vergogna. 4. fare andare, guidare o trascinare, talvolta
, e mena le manine come vede fare la madre. praga, 4-45: al
barvagli, xli-1-477: questi tedeschi, nel fare l'amore, se ne vanno troppo
a dì 13 di giugno 1369 sanza fare nozze. andrea da barberino, 1-256
idoli menare. -per estens. fare oggetto di scambio, far circolare (
meni e sperda. -abbattare, fare crollare. simintendi, 3-218: io
, la quale ha grandissima virtù a fare generare le donne che non menano figliuoli
maestro martino, lxvi- 1-137: per fare dece menestre di brodecto piglia trenta rossi
. citolini, xxxvi-125: se cercate fare che l'invida morte nemica / della
22. lasciare defluire, far scorrere, fare passare o entrare (un liquido,
tosto a riva. 24. fare cominciare un periodo di tempo determinato convenzionalmente
troverei qui con quelle persone che potrei fare più presto. guicciardini, vi-33:
, nelle resoluzioni che si avevano a fare, menati da quegli altri con mille
perché disavventuratamente e'non ti menasse a fare alcuno male. dominici, 1-72:
dato modo. -anche: darsi da fare, esser particolarmente attivo. proverbia
. -menare amore con sé: fare innamorare di sé. g. cavalcanti
. -menare e rimenare: darsi da fare, con ostinazione e con caparbietà.
volge in modo di menarola; per fare girare su di sé l'albero,
, 5-329: mi sentirei bene da fare una menatina di sgrugnoni con quei periti
casta, [didone] non si poteva fare inamorare senza una così pomposa rammemorazione di
il menatoio per metterlo in moto e fare che avvolti la tela. 3
g. villani, 12-8: fece fare una sconcia giustizia, che imo bettone
mendi sercambi, 1-i-393: cotesto potete fare; e faite che 'l mio danno
ordini della condotta, abiano termine a fare loro pruova. s. bernardino da
siena, 424: se tu tolli a fare un panno e tu noi fai bene
a dosso di colui che tei fa fare, che se ne dìe fare? -va'
tei fa fare, che se ne dìe fare? -va', emendalo, -elli dice
-ma dimmi, io ti domando, salo fare? -tu dici di sì, e
di sì, e io tei do a fare. se tu l'hai fatto male,
... sieno tenuti e debbiano fare iscrivare, mettare e lassare scripto nel
gioco d'azzardo trentacinque, consistente nel fare un'intera mano senza alcuna figura.
mendica in core. -darsi da fare con insistenza. summo, 1-iii-586:
— mendicare v occasione o le occasioni di fare stito da altri; copiato.
mastro di casa era seguita mendicatamente per fare un affronto a questa corona. =
persuase [catone] il senato a fare distribuzione di grano alla plebe mendica. boccalini
modo qualche utile, come spesso sogliono fare gli astuti ser vitori,
vapori ipocondriaci. 4. locuz. fare un mendo a qualcuno: recargli un
el dubbio aparesse alcuno mendo essare da fare, debbiansi i decti iij inde certificare
che 'n nessun tempo l'ho saputo fare, / e, s'or l'apprendo
meneghina, il quale, costretto a fare un duello, si lamenta che l'avversario
giù alla meneghina! rendere testimonianza e fare la spia... sono due frasi
uno ministriere festeggiando disse: mala morte possa fare chi di voi sturba la pace.
un'espressione di menimpipo. con un fare di menimpipo ': di chi non
a sferzar l'aria, con un fare così distratto e menimpipo, che..
, cent., 39-33: non fare oltraggio al tuo menipossente. paolo da
(145): fecegli la sua camera fare nel meno disagiato luogo della casa.
parmi meglio, ovvero meno male, parlando fare frutto ad altrui, che tacendo non
frutto ad altrui, che tacendo non fare frutto né a me né ad altri
/ però mal pare / lo troppo fare / quanto lo mino. 11
e natura, e 'l ciel pò fare. pulci, 25-280: era presso alla
: 'avvertirmi se questa cosa si può fare 0 meno '. b. croce
poco meno si disciolgono tutti li rei vizi fare e dire. considerazioni sulle stimmate,
7-131: si dovrebbe studiare per saper fare a meno di quelli che studiano. per
-fare a meno o di meno di fare qualcosa: astenersene, rinunciarvi.
.. di meno si sarebbe potuto fare di dare ora questo disagio a vostra
suolo ingoiava. giusti, 2-339: il fare un libro è meno che niente,
-non potere a meno o di meno di fare (onon fare) qualcosa: doverla fare
meno o di meno di fare (onon fare) qualcosa: doverla fare ineluttabilmente,
fare (onon fare) qualcosa: doverla fare ineluttabilmente, non potervi assolutamente rinunciare.
tanto l'una che l'altra non potevano fare a meno di non pensare che fosse
e anticipato virgulto. -non potere fare a meno o di meno che accada
alla veduta delle quali non potè fare a meno che non gridasse: oh
santa compagnia! -non potere fare a meno o di meno di fare
potere fare a meno o di meno di fare (o non fare) qualcosa
di meno di fare (o non fare) qualcosa: esservi costretto da impellente
,... e non si potea fare di meno, acciocché sieno manifeste le
porto, 1-150: io non posso fare a meno di scrivervi a parte a parte
operazione nel mondo, e per combattere e fare conoscente la bontà del suo contrario,
l'hai in cuore o vuo'lo fare, / d'adorare dio veramente /
che quello che a me par di fare conosciate, e per consequente aggiugnere e
aggiugnere e menumare, e di nuovo fare. regola di altopascio, 87: li
menomare col tempo. 7. fare apparire di poca o nessuna importanza;
: se tu vogli, disse epicuro, fare ricco epitocleo, non gli conviene accrescere
cresce e menoma e soffera di male fare, donde appare apertamente ch'ella non
non fanno a'figliuoli quello che deon fare. -conculcato (un diritto)
. gozzi, i-26-111: che poteva ella fare fra tante giravolte,...
cfr. dire1). ant. fare della maldicenza, sparlare. trattati di
agiungere e menovare, e di nuovo fare, come parrà a loro. statuto dell'
, cassare, e capitoli di nuovo fare e constituire. 4. intr
mensa e miglior viso / studiò di fare a rodomonte onore. mattioli [dioscoride]
2-42 (ii-103): fece pietro fare venti saioni di raso servirono a le mense
quando siedi a mensa, / non fare un laido piglio, / non chiamare
stare qualcuno con la mensa distesa: fare in modo che viva agiatamente, non lasciargli
6-5: avvertisci qui, lettore, di fare al piombo delle colonne i due mensolini
. vasari, ii-501: nel fare le due finestre inginocchiate, le quali
, 1-ii-100: pippo, occupato a fare i conti mensuali,... non
: i papi immaginarono altre vie per fare danaro; il primo fu imporre per
montagutolo, 26: sieno tenuti di fare fare a'venditori del pane e del vino
, 26: sieno tenuti di fare fare a'venditori del pane e del vino,
]; ma sai che ti conviene fare? fa'che tu abbi queste tre
se fas blasemare. -avere, fare due pesi e due misure: tenere
misura: a passi misurati, senza fare passi troppo lunghi. p. foglietta
tagliati a una misura. -non fare le misure rase: non andare tanto
forteguerri, iv-357: se egli vorrà fare il dover, lo faccia; / se
, i-24: io, prima di fare una spesa, prendo le mie misure.
a misura. ibidem, 317: per fare vita pura, conviene arte e misur
che le misura. lorini, 117: fare si doverà in ogni modo riquadrare la
e'rettori dell'arte... debbiano fare suggellare tutti i panni che trovaranno su
cosa; e se non puoi largamente fare queste cose, non le fare.
puoi largamente fare queste cose, non le fare. caporali, lxv-71: vedrai dove
io. -misurare il tempo largo: fare assegnamento, a ragione o a torto
con la cena: essere costretto a fare grandi economie, vivere in estrema ristrettezza
, ii-409: lo spendere si dee fare misuratamente. seneca volgar., 3-151
loro misuratamente; e regola sarebbe il fare un mescolo di vinacce e di altri sughi
buono e misurato re avrebbe assai che fare di rassomigliargli. cesarotti, 1-xxx-354:
. visconti venosta, 349: per fare insorgere i paesi non si poteva ricorrere
10-130: non sia alcuno, che ardisca fare il misuratore alla piazza di firenze,
e ritrovare i luoghi dove si deano fare i fossi e conoscere bene come siano le
leggie e auttorità e disiderio di ben fare secondo colui, gianmai elli non farebbe
. popol. persona che si dà da fare per trovare sistemazioni professionali per altri.
pensò a sedersi, troppo le premeva fare la guardia alla finestra, guardando le
aria era mite. non sarebbe stato meglio fare una passeggiata verso la foce, andare
, si ripeta che s'è voluto fare il 'salvataggio 'del capitano dei carabinieri
mangiare sul var... non poteva fare a meno di darci un brio,
da un deriv. di facére 'fare, rendere '. mitificazióne,
. dal tema del lat. facère 'fare '. mitigàbile, agg.
, una fatica, ecc.; fare regredire una malattia, un processo morboso.
medico, usò per rimedio dell'infermità fare uccidere quello gladiatore, e del sangue suo
l'impeto suo, pregandolo che e'volessi fare la vendetta solo con lo isdegnarsi e
vestito e calzato nel cervello, di fare le cose grandi e belle. della casa
exordio, cioè 'insinuati 'e fare un bel prologo di parole infinite e coverte
richieggiamo, la vostra usanza del ben fare in questo luogo si paia. berni,
sacri; e taluni di loro paiono fare di quella una storia, e di
, fingenti che ogni volta che voleano fare qualche misfatto scendeano i numi bugiardi dah'
e, mitologiz- zando un modo del fare spirituale per cui si spezza la realtà
, 9-278: fece [il papa] fare i fiorini alla lega e conio di
, che 'l papa l'ha 'vute per fare la mitera e no gliene vuole dare
con tiri d'alta precisione, facevano fare loro i repulisti che avrebbero dovuto fare i
fare loro i repulisti che avrebbero dovuto fare i poliziotti. sciascia, 10-51:
d'interrogativi che non hanno nulla che fare con una probabile risposta.
tutto arbitrio / e fallo fora non fare a suo senno: / per ch'io
i nostri priori nuovamente son cominciati a fare vescovi; né dubito che, se
le carestie, / che non hanno da fare una schiacciata. baldinucci, 9-ii-116:
adunque si servivano, e particolarmente a fare la musica mixolidia, la quale non
adunque si servivano, e particolarmente a fare la musica mixolidia, la quale non
. petronio, 39: mo vogliando fare questo lavoriero così grande, elio comenzò a
questo lavoriero così grande, elio comenzò a fare caw.? la terra del vivaro
alzare là suxo tanto che bastasse per fare quello monte. francesco da barberino,
sappia dargli nel genio, non può fare che non ti paghi largamente. nievo,
la taverna, darli questi quatrini e fare che me ne dia un quinto de vino
giovane, 9-691: che mo'di fare è quello, eh, compagnacci?
quanto il giorno / se non di fare in mo'che 'nfine i'muoia.
sia mostrata, offerta, venduta. - fare a mo'e to': vendere a
di 'to '. onde 'fare a mo'e to''dicesi delle compre
parimente dell'olio di palma, tanto per fare moambe, che sono certi cibi particolari
non han per altro servito che per fare le nazioni, tra le quali fiorissero,
fu al decto capitolo, che si debbia fare una via dal lato de la grotta
alla parte, onde ne cominciarono a fare mobile, di tempo in tempo il
e più siamo obbligati a maggior frutto fare. è... stolta cosa riputarsi
ha portato la mobilia. guardate di fare un barroccio solo, non vi sopraccaricate
idilia. 4. locuz. fare da mobilia', restarsene silenzioso e impalato
mobilia', restarsene silenzioso e impalato, fare scena muta, fare da tappezzeria.
e impalato, fare scena muta, fare da tappezzeria. 5. vezzegg.
. del lat. facère 'fare, fabbricare '; voce registr. dal
panzini, iii-77: che cosa deve fare il papa? mobilitare! ma che cosa
politica che la sentissero da alba, di fare una bella funzione-sepoltura solenne alle due vittime
spasso! 2. locuz. fare mobole: accumulare ricchezze. bencivenni,
coltello da cucina, una moka per fare il caffè. = dal toponimo ar
. dial. ant. nella locuz. fare il moca: sopportare con tacita rassegnazione
(per lo più nelle locuz. fare la mocca o le mocche).
se voi dormite. varchi, 3-85: fare lima lima a uno è un modo
almeno avess'io lettere greche / da fare, alto cantando, or quindi or
2. per estens. piagnucolare, fare i capricci. = deriv. dal
su 'l muso che per ora vuol fare all'amore con una delle solite sgualdrine
da dar vomito ai cani e da fare penitenza senza peccato? de'sommi,
ammettiamo senz'altro, non ci sapeva fare. bocchelli, 1-iii-48: è un
il capitano [del popolo] di fare scrivere in un libro... tutti
aldo- vrando e roberto plot propongono di fare i lucignoli d'amianto alle lucerne,
: « ernesto si è messo a fare il ceraiuolo. ceraiuolo? di'meglio
-cercare qualcosa col moccolino: darsi da fare con diligenza ostinata e puntigliosa (o
vedendo che a sua voglia il potea fare / e il cacio gli piovea su'maccheroni
rimedi esterni e non aventi niente che fare con le cause interne delle malattie,
-preparare, provvedere, levare, fare trovare i moccoli: impartire le disposizioni
-reggere, tenere il moccolo a qualcuno, fare da moccolo a qualcuno: favorire o
. nelli, i-30: che ha da fare questo moccolone adesso per cesa? bacchelli
propri limiti (anche nella locuz. fare mocin mocino). g.
i semi pure sono adoprati in farina per fare pastoni alle bestie, ma facendone abuso
nostra età non è più permesso di fare l'apologià dell'amore 'romanzesco '
di voi,... ho voluto fare una più stretta conoscenza con l'eroe
) per consiglio mio e di carlo, fare un matrimonio alla moda, cioè d'
carducci, iii-28-92: non mancai di fare quelle poche osservazioni che credei del caso
poche parole ch'ebbi il piacere di fare ieri con voi [garibaldi] a proposito
diritto è tutto ciò che si può fare d'un diritto senza scemare punto il
inedito di artisti, iii-97: s'obbliga fare tutto il lavoro del palco di legnami
cuoco, 1-218: se vuoi fare una sola veste per tutti gli uomini
padre. « per forza. quelli dovrebbero fare i fornai, non i fonditori.
. michelangelo, v-382: feci fare un modelletto a un che sta qui
certi modelletti che egli ha fatti per fare il san girolamo di marmo grande. bellori
. l. pascoli, ii-69: volle fare i modelletti delle volte per l'amore
1-19 (58): mi messi a fare un piccolo modellino di cera, mostrando
16-vi-339: ebbi l'assenso di farne costi fare una [macinetta], ovvero di
che ordinariamente non capiscono niente e lasciano fare alla macchina... non basta mettersi
e che perciò non è più da fare né da rifare, ovvero è l'
. savonarola, i-268: nel volere fare questa reforma e tanta mutazione è quasi
questa reforma e tanta mutazione è quasi fare una nuova città... prima
nuova città... prima bisogna fare la bozza ed el modello e la substanzia
ingiuria e punire il male, come nel fare il bene. un modello di questi
che si chiamano 'calieioni ', a fare i modegli piccoli [della cupola]
che ei fusse, si mise a fare statue di bronzo fondendolo o di marmo
vogliono lavorare una figura di marmo, fare per quella un modello, che cosi si
da essere nella figura che ei vogliono fare, cercando accomodarsi alla larghezza ed all'
, 4-ii-339: il medeximo che ha a fare l'ornamento del quadro per s.
: esso [pittore] ne deve fare gli schizzi, i cartoni, i modelli
anonimo, lxxxviii-1-673: se model mi vuo'fare 0 disegno, / questo caro mi
non ho trovato uomo qui che li sappia fare su carta come stanno, e
quella figura o figure che lui voleva fare. vasari [zibaldone], 5-28:
attuare l'invenzione, di disporne e di fare commercio dei prodotti a cui si riferisce
le membra, acciò possa col panno fare tutte l'attitudini che ti piace.
quando è santificato il principio del non fare per non disturbare il bell'andamento di
. [tommaseo]: ordinaro di fare uno maiore principe per loro caporale..
dovette moderare l'andatura, se non voleva fare una sudata. -attenuare l'eccessiva
amico, avvertitelo che l'ha a fare con una persona tale che, se
povera donna si sbigottisce. vedete di fare più moderare la cosa che voi potete
dovea [la natura]... fare della verità, non bellezza solamente e
non casto collegio prescrivevano di non « fare carnevalate » e di non dare scandalo
egli [lodovico] si sforzasse di fare sospetti gli aragonesi di cupidità di insignorirsi
conscienza per ogni parte del reame e fare in molti luoghi con certe moderazioni l'
debba comparire o no, si sogliono fare l'istanze in suo nome per la moderazione
romagnosi, 4-59: un'altra domanda fare si può sulla moderazione fatta dal diritto
adriano mare, / quanto ben seper fare / li primi che pensar mai tal mestiero
organo, per esser cosa moderna il fare le corde degli altri che sono d'ottone
leopardi, 1061: si potrebbe anche fare un altro dialogo tra un moderno e
matrimonio de la regina moderna e posserne fare uno altro. sansovino, 2-80:
volle essere uomo di gusto; volle « fare moderno ». 18.
. -benevolmente, affabilmente; con un fare mansueto, mite, indulgente.
. de sanctis, ii-15-218: dobbiamo fare in modo che la modestia della nostra
fiumi. -con modestia: con fare composto e riservato; onestamente, castamente
modestia, diffendendo le ragioni nostre, fare che que- st'uomini conoschino il loro
ch'egli non ambisca, ma del fare o dir cosa che dispiaccia ad orecchio o
in ogni cosa ch'elio pigliasse a fare modestissimo. landino, 214: l'uomo
quello... che si possi fare con manco e più modesta spesa e fatica
16. locuz. fare il modesto o il ser modesto:
crediate ch'io non l'abbia messe per fare il modesto o il ritroso. p
se la colativa e modificativa orzata vorrai fare, cuocila con la corteccia. baretti,
: mirando noi ciò che fa o può fare l'anima umana, dobbiam per conseguente
1-225: è comune la dizione 'fare a modino 'e vale non solamente adagino
spendere nella modista'può voler dire e fare altra cosa. arlia, 355:
tecchi, 10-52: quel modo di fare di lui, quel modo di vedere il
garbato (anche nell'espressione modo di fare). guittone, 90-1: lo
una spia? - ha il modo di fare. moravia, ix-212: si vedeva
. machiavelli, 1-i-294: chi vuol fare tutte queste cose conviene che tenga lo
più licito né più cortese modo di fare a se medesimo altri onore non è
tu che una donna naturalmente mobile possa fare a'prieghi, alle lusinghe a'doni
nel libro] scritti i modi / di fare il mago rimaner confuso / e a
difficiatore e maestro, poi che propone di fare una casa, primieramente et anzi che
uomini bene ammaestrati ne l'arte di fare palagi, e che li sia fatto un
. e il salimento che si suol fare d'una in altra cosa. caro,
nasce sfortunato, se si mette a fare il cappellaio, nascon gli uomini senza
professione di soldato, non le saprei fare; l'altra, perché, per
.. de volere... fare li statuti e modi de la ditta arte
ciò, come l'avete voi potuto fare; perché? ghislanzoni, 16-145:
ieri? pratolini, 9-312: « non fare così », la madre lo interruppe.
scorgere quello che gl'inghilesi si dovessono fare. piccolomini, 4-4: quella parte
tutt'i modi / che di ciò fare avei la potestate. capellano volgar.,
; ma ad ogni modo non saprei che fare per giovare a questa tua fatica.
laverò il capo come va. lasciate fare a me, che le farò conoscere chi
: chi no è conto de'fare altro viaggio; / ma chi per alcun
gli affastidissi il cervello, perché voleva fare a quel modo. r. martini,
che modo po l'om sì dire e fare / corno mestere en tale cosa fae
poi allo scendere traboccò in modo che fare un tombolo. idem, 1-107 (
di, a, da o per fare qualcosa: averne la capacità, l'attitudine
. tecchi, 12-92: anche nel fare accettare a lei qualche regalino (sciocchezze
-dare, porgere, somministrare il modo di fare qualcosa: offrirne la possibilità, l'
sarà domandato un giorno, se abbiate saputo fare stare a dovere i potenti; che
s. v.]: 'fare a modo ', assolutamente detto, vale
e paga [i medici], fare a modo loro. segneri, i-283:
disordine che il tuo superiore più debba fare a tuo modo, di quel che
farò a modo vostro. ma che dovremmo fare di preciso? -fare a proprio
, 10-v-142: vostra signoria ha pur voluto fare a suo modo in sinistrarsi e disagiarsi
(184): gli uomini che volevan fare a lor modo, bisognava che si
-parla pure, / ché tanto voglio fare a modo mio. / -farai a modo
, 2-161: oh, mi aveste lasciato fare a modo mio! sarei forse a
io, invece, se gli altri vogliono fare a modo loro e come loro accomoda
in, di o per modo che, fare a modo di: darsi da fare
fare a modo di: darsi da fare, usare i mezzi adatti, tentare ogni
di, a, per o da fare qualcosa: non averne la idoneità, la
fo, perch'è mio dovere di fare: seguirà chi vorrà? pascoli, 1-292
trovare modo o il modo di o a fare qualcosa: non riuscirvi; esserne impedito
e modo di, per o nel fare qualcosa o che accada qualcosa: impegnarvisi
, dio, sostenere pena e volendo fare pace con l'uomo,...
di, da, a o per fare qualcosa: riuscirci nella maniera conveniente e
: non manca modi a chi vole fare male. paolo da certaldo, 232:
. ibidem, 332: non si può fare a modo di tutti. crusca [
meglio e di più sincero si potesse fare, in fondo, nei primi decenni
478: quel medesimo siano tenuti di fare li ansiani della modulazione del capitano.
/ andaro iermattina presso a sera / a fare un grande ocò a un mogliazzo.
testi fiorentini, 243: promise di fare sì ke iacopo, suo fratello,
siena, 181: possano vendare e fare credenza a li sottoposti dell'arte et
parola, e spiegar quell'intenzione, senza fare il viso rosso. saba, 95
. -cercare moglie: darsi da fare per trovarsi una donna da sposare.
sia presto! -ant. fare una promessa di matrimonio, fidanzarsi.
da guardare, non gli manca mai da fare. chi incontra buona moglie ha gran
. tana, xxxii-1193: che volete fare / d'una moglièra giovanetta e bella,
intendere ciò che voglio ed il saperle fare a tempo due moine mi mette a
gli avrà fatto, come le sanno fare codeste forestieracce sbandite. c. e.
il papà e la mamma, bisognava fare per ingraziarsi magna elisa. con l'
grazia e con quelle moinerie che sa fare il redi, e darà in cimpanelle,
disonesti prima o poi hanno a che fare con la giustizia. verga, 3-222
la commissione del vino che hanno da fare, e, macinato che l'hanno
[la musica] ha forza di fare il costume dell'animo nostro qualificato di
voglia d'osservar gli avvenimenti non potè fare che il montanaro, quando si scoprì
c. bartoli, 1-277: nel fare delle moli gli antichi le disegnarono in
leti, 5-i-405: druso vi cominciò a fare una mole per ritardare il corso del
la mole delle cose che ho a fare. gentile, 2-ii-178: matematiche e
lui medesimo, se volesse o potesse fare l'analisi degli elementi semplici di cui
anonimo veneziano, lxvi-1-84: se tu voi fare savore reforzato, toi garofali e cinamo
di michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine.
con quelle forze potrai, attenderai a fare molestare e'nimici in quanto ti sarà
medesimo ogni giorno a scaramucciare e a fare imboscate, in una delle quali uccise circa
, ii-350: non era mancato di fare molti favori in alcune sue liti civili
vita della perfezione e quello che debbo fare; ma, molestato dal proprio peso
. segneri, 5-26: non volea più fare ricorso alcuno, per vedere se il
per rivedere le sue donne, per fare economia, per rimettere in ordine la
d'opinioni sopra le diligenze che si devono fare dal debitore, non solamente nel denunciare
commosse il pontefice. -dare, fare, recare, causare, cagionare, rendere
/ morte non voglio che tu faccia fare / al tuo figliuol, e non gli
piglia, vuol dire che si poteva fare. -darsi, prendersi, pigliarsi
la invidia. -far molestia: fare del male. boiardo, 1-52
troppo siete teneri e non vi volete fare molestia né pena per vincere la tentazione.
-non far nulla di molestia: non fare del male, non nuocere.
, giovene o fanciulla, / ciascuna a fare il male è falsa e ria:
locuz. molger e il becco: fare opera vana, compiere un'azione inutile
fili un pezzo di legno e facendo fare alla corda vari giri intorno alla retta
ce ne vuole un ben quarantamila a fare una libbra di peso. carena,
vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa armonica alla bocca.
molla più forte e più atta a fare agire gli uomini. milizia, i-220:
facilmente, perché egli è capace di fare un gran male. giusti, 4-ii-
.]; 'fare scattare la molla': fare che un atto altrui o nostro segua
hai voglia tu e hai altro da fare. -lasciare uscire, fare allontanare
da fare. -lasciare uscire, fare allontanare. -in partic.: dare
. privarsi volontariamente di una persona; fare a meno della presenza, della collaborazione,
qualità dagli spiriti con cui ha che fare. -accessibile alle delazioni.
-sprovveduto, impacciato (il modo di fare). bernari, 7-332: sciscio
ha disfatto le zolle, / i'vorre'fare un campa- tel di fave.
. sacchetti, 192-92: in sul fare del dì el filatoio ebbe posa per
, 4-404: com'ho io a fare, sciagurata me! c'ho lasciato
bagno. - in partic.: fare il bagno. gli ingannati, xxv-1-334
pongono il mahiz che hanno a seminare a fare molle in l'acqua.
lorini, 132: bisogna perciò fare fermare una terza colonna, in piè
con gusto e sensibilità femminea; con fare aggraziato, con aspetto leggiadro. -anche
chiara cosa è che il re lo può fare, e che il re è sopra
? foscolo, xv-299: continuava a fare i miei castelli in aria, tormentando
sé. 14. locuz. fare mollezza di qualcosa: renderla tenera,
contorni gli scuri. col qual modo di fare mostrò nel- l'opere più facilità,
, tenero, cedevole, plasmabile; fare assumere consistenza pastosa a una sostanza solida
, 8-1-375: se un vasellaio volesse fare alcun vaso e non disponesse>rima la terra,
un altro liquido), specialmente per fare intridere, ammorbidire o macerare una sostanza
: fu conveniente alla estremità del mare fare alcuno abitaculo o recettaculo o mansione o
fu anco sua invenzione il modo di fare i bastioni con le tre piazze, perocché
sua semplicità composta, modo molteplice a fare le cose statuisce. cavalca, iv -prol
malinconia e sopraffatto immoderatamente dalla necessità di fare scrivere perpetuamente non solo in risposte di
in crisi? soldati, 2-42: fare insieme qualche cosa di preciso e di
il pane ed il pesce, il vollero fare re. savonarola, iv-68: distribuì
/ e del partire ancora appara a fare. piero detta francesca, 39:
opere de'beccai quanto multiplicano a mal fare. cavalca, 20-606: sì multi-
perversa femmina ogni giorno più multiplicando nel fare delle cose male a lei convenienti d'
figliuoli di donato d'abitare meglio e fare altrove fondaco. s. bernardino da
, così crederei ben fatto il cercare di fare de'cambi con quelli di che manca
: le cagione furono varie: o per fare beneficio al paese nel quale mi mandavano
. di quella città; di che fare fede manifestissima... la multiplicazione quasi
a questo secondo viaggio, che volli fare con più spesa e maggiori comodi.
guicciardini, i-9: avendo deliberato di fare illustre la sua legazione,..
la necessità della povertà ha ridotti a fare quest'arte. mattioli [dioscoride]
ecc. giamboni, 10-82: fece fare molto navilio, e passò il mare
lacopone, 1-30-24: lle parte ce fa fare, / unde nascen'multa guerra.
addio: hai molto torto a non fare una corsa a londra, anche con passaporto
re dattori hanno moltissimo da fare. saba, 37: lina cui
: -la balia vuole che voi comperiate da fare della gelatina; che vi van drento
, aw. ant. nella locuz. fare moltosopra: superare di gran lunga.
d. bartoli, 9-24-1-49: a ciò fare con sicurezza di metterli [gli oriuoli
: anche questa era educazione, saper fare tutto al momento buono, senza perdere
si dice per 'momento opportuno'per fare alcuna cosa. il motto e in
s'ingegnasse con ogni possibil modo di fare che... la integrità dei territori
e. danimarca, possono con facilità fare rigorose impressioni. galanti, 1-ii-496: teramo
. boiardo, 3-199: pregovi vogliati fare le mie prece parano de gran momento
. bibbiena, 5: venivano per fare impresa di grande momento, cioè 'interficere
possiam lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione. saba, 456: è
simultaneamente per tutta italia, chiamandola a fare, ad afferrare il momento.
. letter. andare in maschera, fare una mascherata; effettuare o partecipare a
4. prov. è più facile fare il momo che il mimo: v
giustificazione per un atto già compiuto; fare dopo quello che andrebbe fatto prima.
s. v.]: 'fare come le monache da genova'si usò in
compagnia. quanto aveva inteso e veduto fare al monachelle lungo ilviaggio per s.
nievo, 727: aveva un bel che fare ad accordarsi colla monacale rigidezza della clara
). chi si prepara a fare la vestizione, a prendere il velo o
permesso ad alcuno dei nostri sudditi di fare inviti, se non dei parenti
al suo convento, senza che si possa fare accompagnamenti detti comunemente 'strascichi',
di lei monacare, pori a 'n ciò fare imprendere a quella.. vuoi'i
. redi, 2-23: spesi per fare un regalo al sig. matteo bustronio
). 7. locuz. — fare la monacèlla: fingere modestia, ingenuità
tommaseo [s. v.]: fare una monachina. quella monachina! aria
quella monachina! aria di monachina. fare da monachina. p. petrocchi [
, tre braccia di monachino, per fare cappucci. macinghi strozzi, 1-15:
, 2-142: lo che non si potrebbe fare che in piccioli tetti, ove non
allora, sentiamo, che avrebbe dovuto fare?... allontanarsi subito da
avesse altra voglia che tener discorsi e fare atti per nulla convenevoli alla sua
: il povero monicastro non sapeva come fare a darle da cena. -acer.
non vuol grossa badia / per poter fare il fonfo a druda bella. =
monarca': di maestà imperiosa. 'vuol fare il monarca. repubblicano con piglio di
nazione, de le visioni, del fare, del dire, dell'andare e
quando la dotta e la saggia vuol fare. / s'ella avrà ben danzato
11-iii-1067: de la terra sola si potrebbe fare una bellissima impresa per la monarchia di
, con la quale sola si possono fare sì santi effetti. roseo, i-io
belle cose fa dire alla francesca e fare a dante il i° poeta n. 2
le giovene donne vane alli monasteri a fare le delicate merende con balli e canti
169: sarebbe stato troppo facile di fare abbracciare il monastico ad una giovane,
tu non sei monco. - lascin fare a me, / rispose cecco, quel
bottari, 2-169: che cosa hanno òhe fare le azioni mondanamente illustri de'suoi col
mondaneggiare, intr. (mondanèggio). fare vita mondana, di società. -anche
, e la chiesa aveva da fare coi principi, i quali allora andavano consoli
giamboni, 10-80: quando maommetti si udì fare queste impromesse, essendo uomo molto mondano
. sarpi, viii-27: trattandosi di fare un vescovo, conveniva aver più tosto
a'loro corruttibili sposi, che debbon fare adunque le spose del celestiale sposo? f
noi poveri mondani, vi ritirate a fare una vita beata, e andate in
io, essendo fanciullo, avrei voluto fare il partito che vorresti far tu, caso
retore et el camarlengo sia tenuto di fare mondare et acconciare tucte le vie e
-de statti queto. -questo non vo'fare. / -orbene farem pure. -largo,
di un'attività. -anche: non fare complimenti, non andare per il sottile.
mondati, e un solo ritorna a fare il proprio dovere, di riconoscermi?
della reazione mondiale, è cosa da fare spavento. b. croce, iii-27-326:
tessuti. bacchetti, 1-ii-431: per fare la rivoluzione la vera, la mondiale
tema dei comp. di facére 'fare '. mondificativo (mundificativo)
fra giordano, 5-336: volle iddio fare a lui [a s. giovanni
. fra giordano, 1-73: potemo fare degno il vasello nostro a ricevere e
delle primizie, queste cose si debbono fare da ciascuno, e ciò secondo le
ecclesiastica. 7. locuz. fare le mondizie: fare le pulizie della
7. locuz. fare le mondizie: fare le pulizie della casa, rassettare.
: a nessuno sia lecito scaricare o fare scaricare e porre in dette strade e
[turchi] che hanno volontà di fare orazione primieramente vanno al necessario e quivi
tessere cose belle, alcune grosse per fare ceste e simili cose in uso rusticano,
il papa ritiene il costume antico di fare le sue bolle e costituzioni in lingua
mondo, ai quali egli non potea fare questo, dimostrava loro in fantasie la
, nella parlata, nel modo di fare, nelle abitudini. -regime politico.
d'uomini,... non può fare a meno di non renderle alquanto legate
il cavaliere: -che hai tu a fare con messer lambertuccio? - il giovane
espone i suoi forti propositi. vuol fare rimpatriare mezzo mondo e mettere agli arresti
del mondo! poffare del mondo! può fare il mondo!: per esprimere meraviglia
mi dole. pulci, vi-27: può fare il mondo ch'io me gli perda
forse uomo al mondo che gnele sapessi fare. v. borghini, 6-ii-91: non
. sacchetti, 64-92: che potrestù fare, che a ragione di mondo non
ragion di mondo, dovendo venir per fare un cotai misfatto, ci dovrà comparire
. dolce, 10-4-8: questi pescatori sanno fare i migliori brodetti e savori del mondo
finalmente s'addormentò, e cominciò a fare i più brutti e arruffati sogni del
un passo avanti. — fare il giro del mondo: v. giro
giro, n. 23. — fare mondo a sé: essere isolato, avulso
con l'insieme. — fare tremare il mondo: incutere soggezione 0
. bernari, 4-104: come posso fare il prete se io sogno sempre di
un tenore di vita eccessivamente parsimonioso per fare ricchi gli eredi (e tanto più
no, mamma mia, non lascerollo fare ». cantoni, 268: -quanti anni
moravia, 17-143: mi davo da fare... per salirgli sulle ginocchia
loro elemosine; donde poi diciamo 'fare il monello 'quel ragazzo che,
costume e dalla musica del settecento un fare tra disinvolto, sentimentale e monello con
più ridottavano i fedeli scomunicamenti e anathemathi fare e mandare sui ribelli.
nave veduta in italia, iano fece fare moneta,... nella qual moneta
.. nella qual moneta iano fece fare da uno lato lo volto suo e dall'
ogni mese... la moneta fare suggellare ne la borsa dell'arte. michelangelo
case..., disfare, e fare una magnifica loggia. -capitani, officiali
anche nelle espressioni acquistare, avere, fare moneta, ecc.).
guittone, i-3-126: se ricco vuoi te fare, non acrescier moneta, ma volontà
caterina da siena, v-34: che debbe fare e farà, se vorrà vedere lume
dicevano pecunia, ancorché non abbian a fare insieme cosa del mondo. scaruffi, 128
calculo della spesa che si ha da fare è fondato sui mille d'oro.
33. -battere, coniare, fare moneta falsa per qualcuno: essere disposto
falsa per qualcuno: essere disposto a fare qualsiasi cosa in suo favore.
moneta falsa. -battere, fare moneta falsa per qualcosa: essere disposto
, ii-8-31: tu, probabilmente per fare un po'di dispetto alla t.,
v.]: 'monetare la carta': fare che corra per moneta.
di quel monferrino che, avendo da fare una orazione dinanzi a certi personaggi,
, ammonita la sua gente di ben fare e dato il nome per lo re
fiorentino pastore zanobi... potè egli fare la fine di misser pietro,
gentile. 11. locuz. fare monile delle braccia: abbracciare. marino
6-62: alle spese del comune feciono fare nella chiesa di santa reparata uno moniménto
ciel s'u- diàno, / fecerli fare un ricco munimènto, / che molte
tristano, 127: anche si fece fare una camera molto bella e quivi si fece
camera molto bella e quivi si fece fare uno molto bello moniménto, là dov'egli
. / un moniménto fe'di marmo fare / e intorno intorno lettere intagliare,
i padroni di ciò che avevano a fare ec. stor. tipo di
fiorentini di ciò querimonia e ferongliene anco fare da più altri con infinite condoglienze..
di brandeburgo... deliberò di fare affiggere ne'luoghi publici del suo stato
giudizio,... ciò si suol fare anche con la direzione degli avvocati.
, 1-iii-431: cecilia dovette limitarsi a fare a sua figlia un lungo ed accigliato
dovessero star pronti con l'armi per fare valorosa resistenza a gl'inimici communi [
machiavelli, 1-vi-125: vi si può fare questa conclusione: che di qua voi
75: receputa la monizione se sole fare ad peregrini con grande attenzione, cioè
, 218: volendo [il prete] fare festa e a lei non piacendo,
: quanta fatica ho io durata a fare, che questa mia monna sciocca mi dia
altre, gracidando come se pur allor fare volesse l'uovo, se ne
falpoco. 2. locuz. fare monna schifa il poco: assumere un
4. locuz. dare o fare o toccare i monnini, dei monnini
vuol camminare ad occhi chiusi lo può fare; ma non può lagnarsi del monocolo
burchiello, 28: che stu volessi fare un monacordo, / no '1 puoi
, apparentemente riuscita, non si potrà fare storia neppure caso per caso, monograficamente
parlare da solo, con se stessi; fare un soliloquio; discorrere senza badare agli
-meditare, ragionare fra sé e sé; fare un ragionamento mentale isolandosi dalla realtà
simulata (per lo più nelle locuz. fare alla mononèsta, fare la mononèsta:
nelle locuz. fare alla mononèsta, fare la mononèsta: e ha una connotazione
era una melensa, che la voleva fare alla mononèsta e diventava uggiosa, che
calimala. t-1-25: procedere e inquisizione fare contra tutti e ciascuno...
478: non si possa né debbia fare... alcuno monupolio...
monopolio ': consiste questo delitto nel fare studiosamente compra di gran quantità di vittuali
l'obbligo con cui vengono costretti a non fare commercio che colla madre-patria, è una
1-i-273: gli altri istituti, che vorrebbero fare dell'educazione monopolio, o traboccano nel
e altre cose meccaniche che aspettano a fare a'privati. guarini, 1-49:
oggi del mondo, non si contenti di fare mercatanzia dei beni temporali dell'uomo,
monopolista. monopolizzare, tr. fare incetta, accaparrare, comperare e immagazzinare
, 214: 'monopolizzare ', per fare incetta, monopolio, è parola da
incetta, monopolio, è parola da fare spiritare i cani. arlia,
monopolizzate ». metti 'incettare, fare incetta ', e sarà il parlare proprio
pesce. 2. per estens. fare proprio, riservarsi, controllare, per
cassola, 2-244: dicevano che bisognava fare la rivoluzione, che era una vergogna
non si risolvono una maledetta volta a fare questo rapido e comodo viaggetto per vedere
pasolini, 9-295: facile è fare l'analisi della situazione tipica della poesia
vorrei consigliar per più decoro / a fare il montinbanco, il ciurmatore. a
. monte, xvii-638-2: a fare onor qual omo s'aprendesse / lo
voglia d'osservar gli avvenimenti non potè fare che il montanaro, quando si scoprì
di quest'uccello dal luogo dove suol fare, che è la montagna, onde
, morto il fringuello marino, di fare, collo stesso mezzo, insegnare un'
di quest'uccello dal luogo dove suol fare, che è la montagna, onde dicesi
che il prete, fatto ciò che deve fare, venga anch'egli a respirar l'
2-26: se mi dicessero: -devi fare la vita che ha fatto il tuo
dell'inverno non mette nel caso di fare una raccolta abbondante di foraggio.
fondo [della fornace] si deve fare nel modo che stanno le strade dove si
via di salire, poco ci costerà fare un passo più alto, e montare al
, 2-62: io non intendo di voler fare lunghe dispute di simile materia, le
ordinare al detto comune che si dovesse fare nuova moneta d'argento e nuovi quattrini
, 29: cominciarono uno traffico di fare venire da padova destrieri e cavalli in
me a nulla, imperò lo poteva fare a sua posta di metterli alla mia
sicurezza. -in par- tic.: fare insuperbire, fare inorgoglire. -anche assol
par- tic.: fare insuperbire, fare inorgoglire. -anche assol. tavola
. -montare la frenesia di fare qualcosa: v. frenesia, n
scarpatella. 2. locuz. fare montarozzo: raccogliersi in un mucchio,
sommità, è una passeggiata che tutti possono fare in poche ore da napoli e senza
città di firenze non avea podere di fare grande montata, avendo sopra capo sì
1-33: nel monte palatino si soleva fare in quel tempo una festa ad onore di
monte di grano sanza staio, dobiamo fare così. m. villani, 7-16:
queste briglie svenate e aperte si potranno fare più o meno alte di monte, secondo
lei usata non fossi, mi vuol fare a vedere che la notte prima che
accioché al monte de'depositi si possi fare il debito pagamento e osservare la
quantunque la sede apostolica non solesse mai fare rimessioni, sarebbesi adattato a ricevere mille
io andassi a vederlo. ma come fare? che oltre le lezioni ho stampe a
ho stampe a monti, rassegne da fare, prefazioni da finire. -andare
[s. v.]: 'fare come chi loda il monte e attiensi
, / ch'io vo'di tutti quanti fare un monte. -far essere qualcuno
fallito, pensavo di metterle a monte e fare quello con voi che io desideravo fare
fare quello con voi che io desideravo fare con lui, per ve
sue. -spaccare i monti: fare il bravaccio a parole; comportarsi da
. boccaccio, ii-382: soliensi anticamente fare certi monticelli di legne, come noi diciamo
picciole aiette, nelle quali usano di fare piccioli monticelli di pepe. redi, 16-iv-213
erba, di chisciare i campi e fare alcuni monticini e, come si vede
montièra parda da pecoraio, vengono a fare il duca nelle nostre città. marino,
, i-1-348: questa caccia non se può fare senza montieri, e che abbia il
pastori, raccolti sotto fresche ombre, fare i loro montoni urtare insieme. poliziano
dicendo che si maravigliava che elli volea fare prete un montone. sercambi, 1-1-461:
letter. scherz. nella locuz. fare salti montoni: fare salti da montone,
nella locuz. fare salti montoni: fare salti da montone, compiere grandi balzi
, ii-7-32: tutto questo che ha da fare... con la figura severa
(380): non è certamente fare ingiuria ai nostri lettori il supporre che
. pascoli, 1-517: altro se voglio fare l'iscrizione; ma mi occorrerebbe qualche
= ted. mops, da moppen 'fare il viso arcigno '; cfr.
4. locuz. -avere a che fare con qualcosa (o esserne lontano)
trattato d'imitazione, che tanto ha da fare con le proposte da me fatte,
non so quanti epistolari, hanno che fare con la santa mia germana e con
cantini, 1-2-379: tal pagamento debba fare in pena della sua mora e tardità
doveva avere una morale eroica, doveva fare esplosione e dilatare i limiti angusti dell'
cui il consumo di massa dei profumi potrebbe fare parte del credo nazionale, non abbiano
avanti e indietro, con niente da fare... insomma, morale.
da un tipo come lui doveva sentirsi fare la morale. -non lasciarsi fare la
sentirsi fare la morale. -non lasciarsi fare la inorale: respingere decisamente ammonizioni e
natura morale; atteggiarsi a moralista; fare del moralismo. b. fioretti
astratto formalismo: spesso nella locuz. fare il moralista). 1.
faresti meglio dunque tu di andare a fare in camera quel che ti tocca e non
guadagnali, 1-ii-228: il mettersi a fare il moralista / e declamare contro il
non voglio, né so né devo, fare il moralista: certo mi piacerebbe che
, dicendo che a quel modo dovevano fare perché così era comandato. periodici popolari,
, il che fu motivo all'udienza di fare una buona limosina di grosse lacrime.
una nazione,... per fare che abbia uno spirito pubblico favorevole ai
, materialmente pel libro, impossibile a fare. pascarella, 2-361: da un ventennio
di ostia, con una bocca rossa da fare resuscitare i morti. alvaro, 9-45
di tutta la gura che vogliono fare e che si ha a gettare, e
con naturalezza composta ed elegante; con fare o con aspetto leggiadro e con sensibilità
per le morbidezze reali che non lasciano fare agli appetiti resistenza, permise che quel
: è me dicamento da fare alle pecore, per non lassarle diven
e umidi. alberti, i-195: a fare buono grano si richiede l'aperto piano
. sacchetti, 101-79: non potea fare non toccasse della bella romita, e
acque e belletti singolari e nobili per fare e mantenere lustre, bianche, rosse
che appena le miniature più fine possono fare altrettanto. algarotti, 1-vii-63: io
intendimento / perch'io peccato ci volesse fare, / se non veder 10 suo
e dal tema dei composti di facére * fare cfr. fr. morbifique (sec
, sm. region. desiderio di fare festa, di ridere, di scherzare;
voglia di ridere, di scherzare, di fare il bordello. cantoni, 844:
, senz'ac- corgersi per altro di fare un paragone che... gli dava
; registrata è la frase: 'fare uscire il morbino ad alcuno ',
, benché molte congetture se ne possano fare. in cèltico mor significa grande e ben
archi pronti ed i bolzoni lesti, per fare che sgombrasse dal mezo del gran canale
e quella morchia che n'esce fa fare al vino la state i piè gialli.
: la moltitudine... non potrà fare ni uno canto, prudente, vivace
storia dell'arte senese, ii-89: de'fare il detto nome di jexu, dorato
. cennini, 105: il modo di fare un buon mordente per mettere d'oro
-non appiccarsi il mordente: non fare presala critica, la satira. pulci
che al buon conciatore pare di poter fare di essi. roberti, iii-28:
detto cieco, imperò che, volendolo fare a un tratto, tegliene bisognerebbe dare
più in là. 7. fare presa aderendo fortemente; premere. -in
; premere. -in partic.: fare presa sul fondo (l'ancora).
da ponente. 8. fare provare al palato o alle narici una
conciatura! 11. tormentare fisicamente, fare male; ledere, nuocere. -
riprendere con parole dure e pungenti; fare oggetto di aspre polemiche o di satire
presunti. - anche: canzonare, fare oggetto di burle; prendere in giro
uesti, cioè: conturbazione, fare vomire, mordicazione i stomaco,
101: a volerla [la gelatia] fare morella, le more negre la faranno
101: a volerla [la gelatia] fare morella, il sandalo o pezzuola farà
, l-n-47: non bisognava... fare tanti groppi d'angeli, con tanti
ritmarla. -al figur.: darsi da fare disordinatamente, dedicarsi a un'attività con
piacesse quella tresca. — fare il cervello la moresca a qualcuno:
o le moresche intorno a qualcuno: fare un gran fracasso e molta confusione.
torno / dieci moresche. — fare ressa intorno a qualcuno per ottenerne i
l'arte sua propria si era il fare bottoni moreschi e cotai cose appartenenti alla
qua corre voce che li spagnoli siino per fare levata di sguizzeri e di tedeschi:
moro] e falle porre dove tu vuoi fare il moreto. lorenzi, 2-38:
prender a calci, perché non san fare altro che tener su dei candelotti colorati o
mic- cione, / come se voglia fare un gran morfito, f o solci,
per il collo, e gli fece fare un mulinello, e lo scagliò a
panari di profici / e morici per fare bianchi denchi. = voce di area
bene si credettero mo que'signori di fare al mondo,... informando
, e si muore a disporli a fare qualunque minima diligenza, non ostante qualsivoglia
piacendo ti solleticarci tutta, ti farà fare altri « oimè » e altri « i'
-avere da fare (o avere più faccende o più
v.]: 'aver da fare più di quello che moriva di notte '
vivo di celia; aver moltissimo da fare, come chi finisce le faccende di
. 'lasciami andare; ho pili da fare di quello che moriva di notte '
, condannarlo alla pena capitale; non fare nulla per evitargli o ritardargli la morte
[s. v.]: 'fare morire 'si usa altresì, con un
. 8. -lasciarsi morire: non fare nulla per evitare la morte; soffocare
dire alle giovani che veggono disposte a fare aspra vita: cattivella, non ti
avere ricevuto i conforti religiosi); fare la morte del giusto. guittone,
muore più '. -non morire senza fare una data cosa: volerla fare a
senza fare una data cosa: volerla fare a tutti i costi. ariosto,
, eleggere o lasciarsi morire piuttosto che fare o permettere una data cosa: rifiutarla
ma quelli prima morire vorrebbero che ciò fare, amore hanno a la memoria di costoro
muore più 'dice chi risolutamente vuol fare una cosa. es.: « oramai
(accennando a cosa urgente che vogliamo fare, malgrado il galateo)...
bastare / a lo mormoramento c'aio voluto fare. g. villani, 11-3
. 9. per estens. fare maldicenza contro qualcuno, criticandone, con
femminaccia, s'era messa anche a fare, con quel suo degno nipote,
preferiva d'esser atteso a milano, per fare il viaggio insieme e per non dar
del mondo e non può sì bene fare che non viva sempre con continuo timore
mazza, xrv: e1 santo tal cosa fare ricusava, per vietare e schifare mormorazione
cosa era passata a mormorazioni palesi, fece fare grandissima istanza a villerei...
mai niente e di non poter mai fare niente, si atteggia alla ribellione della
viso, l'aspetto, il modo di fare, di parlare). ser luccio
distese (per lo più nelle espressioni fare o giocare alla morra, fare la
espressioni fare o giocare alla morra, fare la morra). tommaso di
stette appesa giunone. -ella aveva a fare la gatta di masino, come fate voi
. — giocare alla morra: fare a botte. contile, 3-4-29:
, sf. gerg. nella locuz. fare la morrocca: fare la spia
locuz. fare la morrocca: fare la spia. tommaseo [s.
già usata dal volgo nella frase 'fare la morrocca ', per far la spia
o qualche cosa di simile, potremmo fare un'ottima figura. 16. esame
gelso. 3. occupare, fare proprio un territorio o un terreno poco
andò a un bicchieraio ed ebbesi fatto fare una guastada... ed empiella d'
marzapani... mi hanno fatto fare una gola più di tanto lunga.
buoni vini, si muove leggiermente a fare i diletti del corpo. folgore da
, se ne fe'a uno beccaio fare alquante in morselli d'un palmo e più
. 5. criticare aspramente, fare oggetto di maldicenze. - anche assol
morsecchia. 4. figur. fare oggetto di critiche aspre e pungenti,
lo più feroci o velenosi, per fare preda, per cibarsi, per difendersi
punture e de'morsi che sentiva nel mal fare. matteo correggiaio, 16: colei
e gli altolocati erano imparziali, dovevan fare sentire il morso e l'amaro inseparabili
cessare. libro di sentenze, 1-26: fare non si può che sanza morso degli
, malvagio, subdolo, volto a fare del male, a recar danno o
più volgarmente,... 'fare a'morsi e a'calci 'e '
a'morsi e a'calci 'e 'fare a'capelli '. -fare coi
del ragno virtude avessero e possanza di fare inverminare i corpi delle mosche. bergantini
ben piene e si staccano, soglio fare applicare sopra le loro morsure una coppetta
, lxvi- 1-77: se tu voi fare mortadelle, toi lo figato del porco
. maestro martino, lxvi-1-128: per fare mortadelle di carne de vitello. piglia
o manco secundo la quantità che voi fare e spezie e zafarano; e mescola
bono pesce o carne battuta, porestine fare mortadelli, comandelli e molte altre cose
[il giallorino] sì come de'fare del lapis amatito. dominici, 4-241:
che voglin mangiare, / sei fanno fare a qualche ragazzetto, / a servidor
, 5-43: si sforzava di fare intendere a maria il conge
, a mortaio o in mortaio: fare cosa vana o senza ottenere alcun risultato
-lasciarsi pestare nel mortaio piuttosto che fare qualcosa (in forma ipotetica): non
in forma ipotetica): non volerla fare a nessun costo. nievo, 806
xn persone '. se tu voi fare mortarolo di batuto per xii persone,
, 8-87: malauguratamente però, nel fare la spedizione, credette che l'uso della
meno che la povera bestia imparasse a fare il braccetto. gadda conti, 1-590:
poi si partirono,... facendo fare molte paci mortali. -vittoria
vien, con mortai traccia, / a fare i giorni miei pochi e dolenti.
, senza che di essi si possa fare a meno o sia almeno permesso di
è mortai guerra. — fare i salti mortali: v. salto.
vói dir ad acheronte, / o fare el tatto casto in carnassale. boiardo
le guerre continue non sono cose da fare piacere colui in cui abbondano. boccaccio
ne ricorda e piacegli, sanz'altro a fare, sì pecca mor- talemente per ogni
/ né altro già non so dicer né fare. -in modo estremamente oltraggioso;
vedere rilegioso / casto ed amanito di ben fare, / e che non sia leggiadro
il capitano de'nimici non ardisse a fare alcuna cosa contro a sì fatta deliberazione,
: la terza cosa che c'induce a fare penitenza e a non indugiarla è la
indicare il disagio e la crisi del fare artistico nell'ambito della civiltà tecno- logico-scientifica
1 -fare morte: v. fare, n. 45. -fare paura
al suo ritorno gli si farà poi qui fare la donazione, per tutto ciò che
perde mai di vista, / per fare il colpo stavasi in aguato. tommaseo
di andare alla morte', provareestrema riluttanza a fare qualcosa. tommaseo [s. v
, 1-4-96: -nulla non si può fare. -come nulla? i'so pure
s. v.]: 'meglio fare una morte che cento': finirla con
paolo a bassa voce si sforzava di fare intendere a maria il congegno della concerìa
, con promesse e con doni a fare un'acqua mortifera la condusse. amabile
., 92: che ho io a fare colla voluttà, la quale in brieve
tempo perisce? che ò io a fare con questo dolce e mortifero canto delle serene
: ognuno camminando, aveva molto da fare, per iscansare gli schifosi e mortiferi
deleterio, pernicioso; espressamente volto a fare il maggior male possibile. petrarca,
guisa di forsennato, non sapendo che fare, vi scrissi quello che l'amorosa
apartamento, di cui se ne potraria fare un'elegia burlesca assai saporita. imbriani,
del mortificaménto, che i'ho preso a fare di me medesimo. s. girolamo
di medicina volgare, 31: si può fare el cauterio potenziale con le medicine le
il corpo e putrefà 3. fare appassire, tralignare, marcire; far
inanzi che essa [l'anima] possa fare perfettamente buon frutto, essa sia mortificata
di costernazione; umiliare, avvilire; fare oggetto di riprovazione pubblica, svergognare.
5-188: -infine se si arriverà a fare una retata di tutti questi mascalzoni di
, scempio (anche nella locuz. fare mortito). pulci, 7-56:
morta, e c'è poco da fare. papini, x-1-347: c'invitavano
morti, ché « meglio è indarno fare che indarno stare ». m. palmieri
a laghi e in mare, si doverà fare con quell'ordine. lorini, 256
... avrebbero un bel da fare se volessero pigliarsi la briga di giudicare
le corpora de li morti s'usano fare. bibbia volgar., vi-419: non
, 1-506: piglierò fiorini 5 per fare dire ufficio e limosine per l'anima
diciamo 'trovare il morto 'o 'fare un morto ',
: non vuol [la civetta] mai fare un voi quando m'importa. /
: ricorrere a qualsiasi mezzo pur di fare i propri interessi. caro, 5-121
-dare o piangere per morto qualcuno; fare morto qualcuno: considerarlo spacciato; supporre
': cosa che non si può fare. -essere morto (o mezzo
morto (o mezzo morto) ', fare il morto di, con, per
[s. v.]; 'fare il morto': fingersi mogio e di
[s. v.]: 'fare il morto ': nuotare tenendosi supino
[s. v.]: * fare il morto ': notare distesi supini
a star un'ora nell'acqua a fare il morto d'annunzio, iv-2- 1358
lume che non fa lume. — fare parlare un morto: falsificarne le disposizioni
chi falsifica testamenti. — fare prima il morto e poi piangerlo: recare
': lacrime di coccodrilli. — fare risuscitare un morto, fare venir voglia
. — fare risuscitare un morto, fare venir voglia ai morti (per lo
da far risuscitare un morto. — fare venire l'inedia ai morti: riuscire
: di persona uggiosa. — fare vivi i morti: conservarne e tramandarne
quasi vivi i morti. — fare vomitare il morto a qualcuno: costringerlo
speranza. 'mettersi per morto a fare una cosa ': porcisi di proposito e
attenzione a sentire uno, a veder fare una cosa. 'sta per morto a
... 'mettersi per morto a fare una cosa ': con grand'impegno
quando facevano i mortori, usavano di fare i pasti. annotazioni sul decameron,
essi s'intendea dicendosi senza altro 'fare onoranza ', che era con certe pompe
questa prima sera mi pareva pure da fare in modo ch'elle paressino un paio di
per aiutar lo scaccino ma soprattutto per fare il mortuario. 5. stor
sassi, [una fortezza] si può fare di legname o terra morvida, facendone
leone ebreo, 251: mi piace vederti fare platone mosaico e del numero de *
di un antico sistema, convienci di fare un lavorio alla mosaica. poiché da
vedere. magalotti, 23-84: a fare un musaico di quello ch'è stato
borghini, ii-130: ultimamente prese a fare di musaico la facciata del duomo di
fare la sua divinità a mosaico e convertire la
per aria. — cacciare, fare giù, levare le mosche dal capo,
guida, senza sapere che cosa avere a fare o risolvere, poiché questi insetti,
arlia, 1-226: usa dire: 'fare il passo 'o 'il giro
mi porta questo? -non fare male a una mosca, non saper far
acchiappare mosche: non combinare nulla, fare un lavoro ozioso. p.
questo [correggere i difetti altrui] fare con furia, come fanno alcuni che
e domanda: « che ho a fare? », il domandato risponde: «
istava uno catelano, grande maestro di fare di più ragioni di sapone moscadato e
mia cognata più tempo fa averebbe volsuto fare il piato d'inopia, per levarsi
: l'òmo-cavallo non vene più a fare i cento giri della piazza, in maglia
! moscardino! tu me la volevi fare! beltramelli, i-438: il cavalier mostardo
, 6-89: circa il modo di fare il vino moscadello coi fiori di sambuco
. foscolo, xviii-316: tutti vogliamo fare da moscherini; e crediamo di arare
fate scorgere. volete che ci faccino fare una visita ai posti avanzati dei francesi
per allegrezza fece subito... fare molte salve di moschetteria e archi- buggi
trincerato con buona moschetteria, non potranno fare progresso alcuno. a. campana, 214
. tensini, 1-2-11: il piombo per fare le palle per li moschetti si saprà
che con questa qualità d'armi abbia visto fare assai maggior danno al nimico che non
tórre; se lo fa, lascialo fare e svalisciàtelo de le gioie. lubrano,
a mosca, come avea disegnato di fare. = deriv. da moscovita
temporeggiare, non essendo a disperarsi ia fare. ancora che garibaldi si muovesse
questa ritrosia a muovere le acque e a fare -subire o effettuare un mutamento,
la lingua di qualcuno: darglil'occasione di fare pettegolezzi. montano, 181: queste
. -muovere la danza: incominciare a fare una tore... avrebbe mosso
, 9-2-183: avendo a'miei giorni veduto fare e disfare di molti trattati, non
intr. (muràcchio). ant. fare opere di muratura di scarsa importanza.
mareggiate. magi, 11: nel fare la muraglia s'avvertirà di faticarla più
contra il detto muramento sono usati di fare. fazio, iii-2-83: vidi aquileia,
quella [la sua santità] vole fare la sepultura a ogni modo, non gli
il teatro stabile, solendosi alle feste fare i gradi e la scena posticci.
. 2. assol. eseguire o fare eseguire lavori di muratura, opere edilizie
.. vi doveano legittimamente muovere a fare quello avete in pensieri. b. pitti
com'elli com più solicitudine potea aitare de fare murare. sanudo, ii-756: aveano
più necessaria... è di fare murare una porta che non è molto
papa [pio vii], e per fare che nissuno sapesse o dicesse o facesse
omini. onorabilità è che noi dovemo fare e seguitare l'opera de'prod'omini che
loro potere la detta festa e processione fare, e far fare bene e onorantemente.
festa e processione fare, e far fare bene e onorantemente. = comp.
anche nelle espressioni avere, dare, fare, rendere onoranza). -anche:
, che si diceva gli ponevano per fare l'onoranze a questi signori che s'
, e con quella onoranza si potè fare, non passando l'ordine. nardi,
di essi s'intendea dicendosi senza altro fare onoranza, che era con certe pompe e
individuali sia collettivi; rendere omaggio, fare onore, ossequiare. faba,
di onorarmene. 9. fare oggetto di una ricompensa o di un
3-229: io, se meglio non potrò fare, varrommi del quadro; ma perché
come di costume, e domattina si debbono fare le messe. bembo, 10-vii-157:
: vestiva onoratamente, secondo che debbe fare uno cittadino della sua qualità. sanudo,
animo al capitano e il desiderio ancora di fare qualche opera rilevata, vedendosi tanto onorato
dell'onorata menzione che v'è piaciuto fare di me in quella orazione vostra.
onorato giudicio che la si è degnata fare di me. giovanni soranzo, lii-5-109
egualmente commoda,... si potrà fare in tutto o in parte porticata con
o feste, vanno a mangiare e fare festa con loro santi o loro morti
meo gran sospirare / vi porria certa fare / l'amorosa flemma, und'eo so
dati a tutte quelle cose che può fare l'uomo in femine...,
fuggire, quanto la paura di non fare per la fragilità della mia giovanezza, se
dal momento che il prete ci fa fare quella firma a piè dell'altare.
dispetto suo maggiore, e negali di fare l'onore o 'l servigio che per
'l servigio che per ragione li dé fare. compagni, 3-28: furono ammestrati
di ispirazione stilnovista (nelle locuz. fare onore, avere onore, poste come
a tali immagini siamo obbligati prestar onore e fare inchinevolmente riverenza, sì nei tempii come
questo, quale onore mai le può fare che le sia gradito? goldoni,
non è cosa onesta il lasciar di fare una impresa bella per difficoltà, perché
, e la giostra si cominciò a fare. g. morelli, 471: donarono
unicose... siano tenuti di fare..., salvi li onori del
ha fatta / agnoristo malvagio, io credo fare / privilegio e nelle espressioni di
; darsi, prendersi l'onore; fare l'onore, essere un grande onore;
con onore del re e di lei fare l'avessero potuto. velluti, 145:
, 145: più volte il feci fare camarlingo de'signori della moneta: il quale
a vostro detto, che avete voi a fare di mia bacalaria e di miei fatti
, ad accoglienze ufficiali). - fare gli onori della festa: assolvere gli obblighi
g. capponi, 2-iv-416: nel fare noi gli onori di casa a un
[s. v.]: fare gli onori della festa: essere la persona
la politica estera come un modo di fare gli onori di casa. piovene,
: sempre priega iddio che ti faccia fare l'onore e la volontà sua.
ballo / vergine lieta, sol per fare onore / a la novizia. boccaccio,
nel pianto e ne'dolori, volendoli fare onore... due frati minori.
parlandosi di un morto, importa, fare onore, sotterrarlo con pompa.
: io, per quanto onore volessi fare alla mia immaginativa, confesso che prima
suo valore e per la sua bellezza volendo fare onore e in perpetuo lasciarlo ne'suoi
botteghe erano tutte aperte ma più per fare onore all'orario che altro: non si
verso l'ospite (anche nell'espressione fare onore di ospitalità). -fare onore ai
. io ti saprò bene secondo donna fare un poco d'onore. sacchetti,
lire cinquanta] spese lire cinque in fare onore alla brigata. sercambi, 1-i-28:
anche nella forma negativa talvolta attenuata non fare onore, fare poco onore).
negativa talvolta attenuata non fare onore, fare poco onore). latini,
i-303: li altri tre capitani rimasero a fare l'onore di lucca. vasari,
e nella forma negativa talvolta attenuata non fare onore, fare poco onore).
negativa talvolta attenuata non fare onore, fare poco onore). dante,
impegno, mantenere una promessa. - fare onore al proprio ufficio o compito: disimpegnarlo
onore al mio ministero. -gioc. fare onore al piatto: v. piatto.
... non è disposto a fare onore al suo cognome. -nel
trovan di simili locande / sanno ben fare onore alle vivande. tommaseo [s.
io il voglio questa sera a te fare della canzone. l. frescobaldi, 2-77
: ragionami / d'una cosa da fare, e s'egli ha animo / di
-farsi onore, il bell'onore', fare il proprio onore: riuscire bene,
vile cuore non puote fare nulla nobile impresa, né niuna ardita per
carducci, ii-16-12: andrò a pisa a fare probabilmente un discorso. tutto per l'
un impegno o anche per continuare a fare ciò che uno è solito per proprio
e far filare la lana e far fare i panili di lana, onorevole esercizio in
e un tabarro che io v'ho fatto fare, veggendo che voi non v'avedevate
, perché essendo il libretto piccolo può fare ogni compartimento. p. segni,
. -essere onorevole di qualcosa: fare bella figura per mezzo di essa;
ogni cosa che egli hanno avuto a fare e trattare collo imperadore...
quella onorevolezza maggiore che sia solito di fare s. altezza. 10.
, propuosi di mandare loro e di fare una cosa nuova, la quale io mandasse
. guicciardini, 2-1-279: ha a fare con inimico che non volterà le spalle
grazia e senno e potere di potere fare onore a tutta gente, onorificamente ricevere
, insulto. - anche nell'espressione fare onta a dio, al creatore:
giammai non addiaccia, / è un fare alla natura oltraggi ed onte.
fo dolentri. -con intenzione di fare oltraggio, di arrecare danno.
gran signori. -fare onta: fare torto a una persona o al suo
, in uno specifico attributo); fare sfigurare in un confronto. epicuro,
intorno / che vedrai onte e scorno fare al sole / da due belle alme sole
. sercambi, 50: volendo fare legna in uno ontaneto. pataffio,
1-300: la fede non ha che fare con la ragione. -lo so, è
libertà (l'artista è libero di fare i tentativi che crede: ma una libertà
critica, come fanno o si sforzano di fare altri ontologi e teisti.
né così a confusi che noi vogliamo fare sì ontioso piato. boccaccio, v-163
verbi lat. comp. di facère 'fare '. opacimetrìa, sf. determinazione
3-187: miracolo non è altro che fare opera sopra natura: opera che natura non
natura: opera che natura non possa fare. dante, inf., 27-74:
negli- genzia, lo bene che dovea fare non faccendo. boccaccio, dee.
, i-1-10: non gli ordinerà a fare l'opere della giustizia, ma a fare
fare l'opere della giustizia, ma a fare l'uopare della prodezza. e che
uopare della prodezza. e che a fare l'opare della giustizia sia maggior bene
opare della giustizia sia maggior bene che fare quelle della prodezza e de la guerra
a questo dimando se si ha a fare ciò con opra d'uomini o con opra
. villani, 1-2: ordinò di fare la maravigliosa opera della torre di babel.
ii-460: io non vengo qui ora per fare un vero ritratto a'nostri posteri di
zio] ardeva di onesta ambizione di fare qualche opera degna della virtù e antica
così o così, natura lascia / poi fare a voi secondo che v'abbella.
prolissa opera a scrivere ogni peccato che fare si può..., perché
: è stata opera vostra tutta il farmi fare acquisto de la grazia di così qualificato
sforzo (per lo più nella locuz. fare ogni opera). guicciardini,
eterna. e se questa opera possiamo fare, e migliore e più perfetta, in
lavori abbia fatte e quali gli restino a fare. avvertimenti di maritaggio, 14:
mani apparecchiate e leggieri per faticarsi e per fare l'opere de la casa sua.
. andare, condurre, essere, fare, lavorare a opera). statuto
53: qualunque omo del castello vóle fare casa, si debbia avere una opera da
alle mura, le grosse s'hanno a fare a cottimo, le sottili..
di povertà e di famiglia, ed il fare non a capricci e quando a ciò
questo si ripara... con il fare che la pianta di sotto sia tenuta
, e per più ornamento si potrà fare di opera reticulata. castiglione, 623:
4-550: m'ordinò che io dovessi fare i mezzi rilievi che vanno intorno al
/ pensando poi con falsa donazione / fare in tal guisa la restituzione. lambruschini
se vi piacerà, gli porterò da fare quattro o cinque veste di damasco e
, chi si arrovellava agli strettoi a fare i pani di ciccioli. -come
investigare quel sito di luogo dove possino fare le più. lippi, 1-29: talor
otto colubrine messe ultimamente in opera per fare l'ultimo sforzo. -montare un
, 2-10: niuno è che a questo fare ponga opera, se non per gioco
, i-26: se qui si avesse a fare qualche modello o figura, non ricuserei
opra. è andato su in casa a fare non so che cosa: ma s'
, 365: noi aviamo molto che fare. non ci bisogna andare in maremma a
altre mie opericciuole di cui si vuol fare un'edizione completa. papini, 27-1191
.. avesse questo sicario avuto a fare la cicalata, quanto avrebbe egli detto
e1 quale uficio et operariato siano tenuti fare et exercitare sanza premio alcuno o salario perché
vita eterna. e se questa opera possiamo fare, e migliore e più perfetta,
chi per virtù propia si crede di fare il bene e di dire il vero
io sono un operaio che ha da fare da mattina a sera. papini, iv-921
rectori e lo camarlengo sieno tenuti di fare votiare e mondare e sciampiare la fossa da
spese di coloro li quali ànno a fare nel detto padule, o vero de'loro
, 548: sopra le preditte cose tutte fare e seguitare a far fare, per
cose tutte fare e seguitare a far fare, per li comsuli de lo mare si
del convento, restò libera balla di fare assettar la chiesa. targioni tozzetti, 12-11-386
quella provincia, s'elegesse un operaio a fare quel tempio. -operai di san
non c'entravano un cazzo, per fare un momento di rottura: mao tzetung,
ant. e letter. modo di fare, di operare, di agire, di
stato proveduto alla moltitudine delli operanti di fare così, se non che ciascuno possa
quella esistente, portare a termine, fare. -anche: eseguire per ordine di
per me si potesse operare, vergogna fare. scala del paradiso, 362:
costruzione. leonardo, 2-681: falli fare la via di prato e pistoia e
esperimenti di caterina sforza, 204: a fare dormire una persona per tal modo che
. amichevolemente, secondo che servidor si dee fare, tu c. dati, 202
operato quello subito che non ha potuto fare la mia forza in molto tempo.
i canali e condotti per inacquare e fare fertili i terreni o per operare e muovere
adottare un atteggiamento, un modo di fare, una condotta; comportarsi, regolarsi
). 16. darsi da fare, adoperarsi in un'impresa, affaccendarsi
-conseguire un risultato, procurare, fare in modo (in relazione con una
si sente che cosa gli uomini riescono a fare, nell'unione delle forze; operando
viventi e che operavano la detta torre fare. -sostant. palladio volgar.
arginargli tutti. 27. ant. fare uso, servirsi. a. f
per ottenere un risultato; darsi da fare. bartolomeo da s. c.
dire è molto più agevol cosa che il fare e l'operare. tasso, 3-68
essenza... tornando perciò a fare molta differenza tra presenza e presenza in
opera con intera scienza di essa deva fare ogni cosa da sé... ma
apparecchiato a ricevere le persone, a fare loro consolazione di mangiare. giacomini,
suoi francesi comandati dal noga- ret fece fare del papa in anagni nel 1303 gli si
operatore: lo ingegno solo, senza il fare corporalmente, non era chi brigasse.
occupati si era quello di... fare a rimbalzello, o con impeto orizzontale
locuz. essere operatore di qualcosa, di fare qualcosa, che sia fatto qualcosa:
atto dell'operare, dell'agire, del fare qualcosa; insieme degli atti compiuti
, che troppo più sono inchinati a fare il giudicio dagli eventi che dai consigli.
, se ne dolevano e non potevano fare che non avessero in ira i cupi
, e non me lo celò per fare utilità ad altrui. 5.
: l'agire, l'operare, il fare. abbracciavacca, xxix-30: quel sommerte
natura in terra la sua operazione e a fare venire nel mondo pestilenzie e piaghe,
non vedo che ci fosse licito a fare. fra giordano, 7-123: dunque il
vedemo tutti li uccelli d'una spezie fare sua operazione d'uno modo, sì come
operazioni, fae quello che non può fare per sé. dante, conv.
di tali effetti (specie nell'espressione fare la propria operazione). de luca
causa fisica (per lo più nell'espressione fare ope razione).
. lettere familiari, 47: non fare dare el latte a'fanciulli nostri di qui
non molto seriamente e come io soglio fare quando fo davvero qualche cosa. padula
mazzei, xxi-245: pur domane debbo fare per lui [nicco- lao martini]
che tutti gli altri giudei di non fare el sabato alcuna operazione. savonarola,
attento che le sue piccole mani sapean fare di tutto. -l'atto intellettuale
., i-vm-9: sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada, o
una zappa d'una bella spada, o fare un bel nappo d'una bella chitarra
loro. soderini, i-21: conviene fare alcune operazioni a'contadini quando la luna
la ingenua screanzata presunzione che io debbo fare il servizio a loro o il ruffiano de'
s'occupa in una fabbrica di spille a fare la punta agli aghi non è necessario
operazioni stesse ch'e- rano introdotti a fare i personaggi sulla scena. 19.
che non c'era più nulla da fare. era una peritonite con perforazione, il
tutti gli altri che non la debbono fare. -per simil. azione burocratica
di savi che aveane trovato, di fare una operetta nella quale io mostrassi per
opera 'e dal tema di facere 'fare '. opificio (opifìcio),
e divertire l'inimico, presidiare e fare altre fazioni necessarie. siri, vii-143
. carducci, iì-1-38: perché volersi fare scopo alle satire de'nostri nemici perseverando
riferisce alla facoltà di opinare, di fare congetture, supposizioni. b. segni
ch'eo vo al morire e paremi ben fare. maestro francesco, 651:
vi sia per venire in animo di fare altrui credere che i dolori effettivi, che
dio, perché si vede un'opinione universale fare effetti maravigliosi ne'prognostici suoi. ariosto
deliberato di mandare e così mandarave, per fare la pace, ad noi li soi
, lii-3-69: quando si è per fare qualche deliberazione si dimanda alla casa se la
l'arebono mutato del suo openione di fare ragione e giustizia. rappresentazione di stella
, 1-i-306: non è partito prudente fare amicizia con uno principe che abbia più
stessi sogliono per grande fiducia pigliare a fare maggiori cose che non possono. guicciardini
. jahier. 138: ricordati di fare il bene con disperazione...
una persona in opinione di qualcuno: fare in modo che abbia stima, credito,
par- tic. un bambino, a fare un salto, per consolarlo in seguito