che sia sua baiala, piglierò verso di fare credere al signor mio ciò ch'io
s'aspettava. bacchetti, 2-64: a fare di pianta si spende meno e meglio
di donato d'abitare meglio, e fare altrove fondaco. varchi, 23-246: dunque
pegio tuttora avanzare, / per contra fare -vince male- nanza. guittone, i-1-324
del quattrocento, lxiv-151: che credi fare, si morte me dài? / credi
che tu sii sicuro per questo di fare le tue figure con meglio o peggio
anonimo, i-585: megli'è assai fare e poco dire, / ca molto
, / ca molto dire e non fare neiente. guittone, 129-14: omo dormendo
questa la meglio deliberazione che si potesse fare vedendosi in aria la ruvina che si
si cessino, è il meglio a fare che biancofiore muoia. machiavelli, 1-viii-288
meglio che hai, non vai a fare l'operaio. 15. più
facilmente dimenticansi; ce n'è difficili a fare, e ancor più difficili a leggere
anche troppo meschinamente. * anche a fare alla meglio, meno d'una lira
nostre. -essere, convenire, fare, mettere, stare, tornare, dello
la sua guerra « personale », di fare una guerra per proprio conto.
non volevo lasciarlo andare; ma cosa può fare una povera serva? cassola, 6-77
con qualcuno: non aver nulla a che fare con lui, non dovergli rendere conto
. antonio latini, lxvi-2-246: si può fare arrosto con empitura o senza, servita
catena. -salutare con i melangoli: fare oggetto, per dileggio, di un
pur s'usa e pur le vediam fare a coloro a cui puzzano i fior di
al marzo fra le due terre e lasciagli fare tutte le messe che fa. firenzuola
credeva per la gran ricchezza del figliuolo fare del pruno un mel rancio. bandello
farà spesso un pruno. -non fare del mel rancio un pruno (in forma
... ritiratosi in rodi a fare il maestruccio, per aver tanto da sbattere
alla sanità delle pecchie è utile a fare acqua melata col timo. aretino,
tota nuova sono andati a genova a fare il viaggio melato degli sposi rurali piemontesi
infettarsi. 2. con fare mellifluo, affettatamente manieroso. bocchelli,
adesso ti riesce in qualche maniera di fare star cheto il cane, ch'è la
marito mio dolciato melato, vuoi tu fare il medesimo? m. adriani, v-297
mantello. 11. locuz. fare il melato: comportarsi in modo sdolcinato
altre melensaggini che ella ha fatto lor fare,... la gli ha sfidati
esso quello ch'hai tu cercato di fare con quella poltroncella. della porta, 5-30
in commercio, secondo me, doveva fare in modo di apparire melenso. lucini
ci sarebbe nel mondo così poco da fare che ognuno sarebbe costretto a starsene a
sedere colle mani in mano o a fare alle pugna col suo vicino per fuggir l'
del servizio segreto, marcello non potè fare a meno di dirsi che almeno costui
— fare il melenso: comportarsi goffamente. fagiuoli
e di assistenza; / e ne potran fare fede la ninfèa, /..
mille melindre. 3. locuz. fare le melindre: fare smancerie. bùgnole
3. locuz. fare le melindre: fare smancerie. bùgnole sale, 3-46:
= voce dotta, lat. mellificare * fare il miele \ comp. da mèl
tema dei comp. di facète 'fare '. mellificatura, sf.
ape... si poseno a fare lo mele; e pendeano queste ape giù
tema dei comp. di facète * fare, produrre ', sul modello di
, 2-364: gli domando a che fare o con quale autorità si muovano a
su la mela, come molti sciocconi voglion fare, anzi l'apparaste bene in sul
melopeia... è l'arte di fare belle arie e canti, senza considerare
, rape e torsi, / cominciarono a fare a chi più tira. targioni tozzetti
bisticci, 1-i-79: io voglio fare uno grave et importante testamento,
de costui membranza / m'apar de fare en la pietra marmoria. -fantasticare
comp. del lat. facère 4 fare '. membrifìcatóre, sm. ant
similmente nasce di seme, né degenera a fare il frutto, riuscendo ancora qua per
di caterina sforza, 213: 'a fare stare duro lo membro tutta la notte
vederai che starà sempre duro e potrai fare quanto te piacerà e stare in festa
che ha, tutto questo, a che fare con l'amore? -plur. genitali
tosto un corpo con lui, non poteva fare quel sacramento senza volontà del marito,
... per fuggir questi equivochi, fare il sarsi la sua divisione almeno in
un bel membro dell'arte nostra e vuoisi fare con gran diletto. s. agostino
e su tutt'i popoli, intendendo a fare del mondo una cristiana repubblica, della
arte... possa... fare... cospirazione alcuna. monumenti
disordini grandi di contrabandi...; fare vivo questo membro di entrata con diligenza
conv., iii-111-9: vedemo certo cibo fare li uomini formosi e membruti e bene
e bene vivacemente colorati, e certi fare lo contrario di questo. idem, inf
di cascio cavallo che ho portato per fare il memento di napoli. cattaneo, i-1-369
, rappresentativo di quella cosa che vuol fare, e quando vuole memorare, fa
ch'io tengo è imposto debito di fare memorevole commendazione degl'illustri accademici. settembrini
memoria. -avere a memoria, fare memoria di qualcuno nelle proprie preghiere:
cominciai a scrivere su questo libro per fare memoria di quello ch'io ò potuto
-fidarsi della memoria o alla memoria: fare assegnamento, a ragione o a torto
ingrossoe la memoria. -lasciare memoria di fare qualcosa: raccomandarne la sollecita e diligente
mente; raccomandarli alla sua attenzione, fare in modo che non se ne dimentichi
]. -trarre di memoria: fare impazzire, far uscire di senno.
proposito di chi, essendosi dimenticato di fare una data faccenda, è costretto a rimettersi
: le quali cose io ho veduto fare a certi pittori, anzi impiastratoti presuntuosi
tenuto e degga [il rettore] fare scrivere nel libro memoriale tutti li nomi
certa importanza o ciò che si deve fare o dire; rapporto scritto o a voce
sappia quello che in ogni tempo dee fare d'utilità e diletto. gregorio dati
scrivergli tutto quello che si sarebbe dovuto fare; preparai una specie di memoriale di
voglio costì, che non mancarete di fare ogni buono uffizio per me. vasari,
, 14-252: quando non aveva da fare,... leggeva il giornale allo
colmare di stupore, di ammirazione; fare trasecolare. guittone, 27-1: amor
e all'aria nuova, a un fare meravigliato e indispettito. saba, 1-33
poeti essere annumerati, almeno per fare agli altri paragone non sarà forse
nemici. -morire meravigliosamente: fare una santa morte. -in partic.
9: assuefatto nell'ammazzare e nel fare ammazzar gli uomini, aveva incrudelito e
g. villani, 1-2: ordinò di fare la maravigliosa opera della torre di babel
che mi stava dinnanzi, non seppi fare altro che guardare attonito in giro.
padre, ma di povero uomo, a fare onore alla figliuola, sì come a
peccato è molto maggior miracolo che 'l fare le maravigliose operazioni. tasso, 8-30:
sua prudenza e la sua generosità per fare le sue vendette contro quell'uomo indegno
già che niente vi era più che fare de'negozi durante quella guerra. brusoni
le carte; delle carte così belle per fare 'il mercante in fiera', e perdevano
de'mercanti... non si possa fare, né le già fatte tenere,
da o di o del mercante: fare finta di non sentire, fingere di non
, fingere di non aver capito; fare lo gnorri, non darsi per inteso.
farò conto ch'ella canti, che so fare anch'io orecchie da mercante. bracciolini
panzini, ii-708: mi sono messo a fare il mercantino per le fiere. pirandello
sapere che a volte l'abbiamo a fare co'furbi e co'bricconi che ci giuocano
ricettario fiorentino, 317: si debbino sempre fare e comporre [certi torchi] di
: detti fornaciai... siano tenuti fare calcine buone e mercantili. c.
brusoni, 998: ben gli riuscì di fare diverse prede di legni mercantili che scorrevano
mercantili, armate in guerra, a fare uno sbarco sopra una delle isole più remote
che queste ordinazioni non si vo- glion fare alla mercantile. de luca, 1-7-3-124:
, direbbe che voi foste in obbligo di fare accendere una fiamma lontanissima e grandissima quanto
o magistrato al quale si ricorre per fare l'esecuzioni civili e al quale son
della mercanzia... non si potesse fare scritture se non in lingua volgare.
, 71-38: noi fiorentini siam da fare l'arte della lana e nostre mercanzie.
povertà... gli disponeva a fare mercanzia. -ordire intrighi, macchinazioni
. giuglaris, 2-337: pensarono di fare questa istessa mercanzia i cortigiani dell'imperatore
/ dunque in corte di roma si usa fare / su gli stomachi altrui la mercanzia
. -riuscire la mercanzia a qualcuno: fare ottimi affari, guadagnare molto.
non valga. -screditare la mercanzia: fare in modo o permettere che si trascuri
: - ci vuole la fede per fare i miracoli. 13. prov
, 3-393: diedi loro danari per fare ciascheduno di essi qualche mercanziola di viveri
). ant. e letter. fare oggetto di un contratto di compravendita,
e il bene che tu se'tenuto di fare. bembo, 10- vii-8: il
disprezzare. 3. tr. fare oggetto di trattative o di scambi commerciali
2-8: quest'era l'arte che solevan fare, / mercatanti di zievole e d'
-fare orecchie da o di mercatante: fare finta di non sentire, fare lo gnorri
: fare finta di non sentire, fare lo gnorri. sacchetti, 81-38:
curte intraije devrà, a dire et a fare quele cose che pertiranno ad acresamento de
grave danno, abbiano deliberato di non fare più per l'avvenire nissun procaccio di
il primo spaccio ch'io abbia a fare di questa infelice mercatanzia sia con v
lo quale fue bestemmiato e però non fare in quel dì mercatanzia. boccaccio,
vogliamo... che attendiate a fare le vostre faccende, traffichi e mercatanzie sicuramente
: giudicando essere il tempo comodo a fare mercatanzia de'travagli degli altri, aveano maggiore
saria troppo incarico all'onor mio in fare mercatanzia di donne. -fare mercatanzia
non volesse straziarmi, o pormi a fare mercatanzia del corpo mio. =
285: quando uno mercante si vuol fare ricco, va investigando li paesi dove
vagheggiare e a cianciare e altre disoneste cose fare e pensare, non è lecito,
non sospicasse lei alcuna gran cosa voler fare, non più terreno che quanto potesse
è delle ricche le quali hanno il fare di mercatine '. 3.
venderanno. e debano e sieno di fare i mercati a risico, e ne'detti
predetti, dieno avere stanzie, per fare mercati, belle e spaziose, con
né l'uno né l'altra voleva fare il passo necessario per arrivare a un'
1-2-1: giurino... non fare o trattare mercato a lettera o a mostra
la donna... si pose a fare... mercato delle sue carni.
che a quel punto non si poteva fare mercato, e partissi da lei.
rocca; il che se lui volessi fare, io non sarei per guastare il mercato
gli olandesi e co'prìncipi amici per fare scoppiare con la loro società a primavera una
rezasco], 4: sopra la dichiarazione fare delle ragioni che noi avemo nelle terre
: a messer santo lorenzo gli parea fare nulla a dare il corpo suo:
bisunto. svevo, 29: pensavo di fare un giro per trieste per vedere se
cantoni, 709: - però mi dovete fare un piacere. - due! -rispose
-andare col proprio senno al mercato: fare grande assegnamento sulle proprie capacità; contare
: comprare a prezzo molto conveniente, fare un buon affare. paolo da
: alle volte, è meglio aver che fare con uno che sia sopra a molti
un mercato 'vale * aver che fare assai '. -avere qualcosa per
: lasciarsi indurre dal prezzo basso a fare un grosso acquisto. lippi, 1-76
alla spinosa faccenda, 'che volevano fare giustizia ad ogni costo: egli, in
guerra. ora s'era messo a fare il mercato nero,... come
novità. -vendere in mercato: fare oggetto di commercio simoniaco. lotario
la mercatura incomodamente senza porti si può fare. landino, vi: sempre fu avuto
zucchelli, 160: questi però non puono fare veruna compera de'negri se prima da
noi medesimi ottenuta la facoltà di poter fare negozio colla mercatura de'schiavi.
segue cristo per pescare tesori e per fare dell'altare telonio, traffico dell'apostolato
spacciare la propria merce: riuscire a fare sempre i propri interessi. tommaseo [
.]: 'spacciare la sua merce': fare i propri interessi in qualsiasi cosa.
. -spacciare merci di ciance: fare lunghi discorsi per imbonire la gente.
vostra, l'italia quieta e potente può fare anche ammeno di voi. c.
: compiere un'opera di misericordia, fare del bene. ugieri apugliese, xxxv-1-886
fa per forza quello che ha da fare, / guarda attorno se è visto e
sacre lettere... vuol traffico fare e guadagno. leopardi,. 197:
stato presto / a darli del ben fare aspra mercede. caro, 2-3-74: infino
fisso. 5. locuz. fare da mercenario: comportarsi in modo ignobilmente
a volgere li arosti; e falli fare ogni mercenume, che da altro non è
, 156: a milano si sanno fare molte mercerie e armadure e a firenze
l'arte sua propia si era il fare bottoni moreschi e cotai cose appartenenti alla
per lavorare per la bottega e per fare cappelli, berrette, scarselle, borse
. del lat. tacére * fare '. mercificatóre, agg. e
bencivenni [crusca]: si conviene fare un cristeo d'acqua, ove sia
hanno apparato il parlare ornato e il fare mercatanzie, rispose: e anche il
dell'arte del vetro, 127: a fare polvere di cristallo, o vero mercuriale
pasta, 2-169: io sono solito di fare strofinare con alcun poca manteca mercuriale la
forte e violenta, che avrebbe potuto fare qualche brutto scherzo. 5. medie
, al dire d'orazio, 4 fare una mercuriale a taluno 'vale riprensione
n. franco, 6-95: può fare santo genaro, con santo anello,
iii-277: quello, che si ha da fare, a far si prenda / dentro
. -averci che vedere o che fare in qualcosa quanto o come il cavolo
merenda: non essere pertinente, non fare al caso. manzoni, v-2-53:
* averci che vedere 'o 'che fare quanto * o * come il cavolo
discorso su quel monumento ci aveva che fare come 'l cavolo a merenda '.
318: benché questo cappello ci abbia che fare quanto pilato nel credo o quanto i
quello orto ad animo riposato intendevan di fare, pasquino, al gran cesto della salvia
le giovene donne vane alli monasteri a fare le delicate merende con balli e canti
. ho questa compagnia / che vuol fare una lieve merendina; / dateci qualche cosa
(merèndo; aus. avere). fare merenda. -in senso generico: pranzare
voce dotta, lat. tardo merendare 'fare merenda ', denom. da merenda
tino, che ci state voi altri a fare il merendino? lasciala stare la ginevra
queste vien poi loro l'occasione di 'fare le merenducce ', perché, avendo
in quei piat- tellini, figurando di fare un banchetto; e mettono a sedere
e per poter lussuriare e per poter fare ogni male senza riprensione e per aver licenzia
non è tenuta di renderlo e puonne fare limosina. cavalca, 20-14: il fece
. 7. locuz. -avere, fare faccia o fronte di meretrice: avere
bene. -delle membra di cristo fare membra di meretrice: profanare la dignità
in una carne. -di donna fare meretrice: abbassare, degradare in straordinaria
sul punto delle giostre ci sarebbe da fare qualche amena divagazione; si potrebbe ricordare
e altri agi. all'aperto. 'fare un pranzettino alle merie '. d'
capo di semana, / con instrumenti mattinata fare, / ed amorose donzelle cantare /
[s. v.]: 'fare le meridiane ': tracciarne le linee
meriggiana. 2. locuz. fare meriggiana: trastullarsi, godersela. sermini
giudicare, che in letto insieme a fare meriggiana ci ritroviamo, ove io sarò
basterebbe egli il dì tutto intero acciò fare, non che questo poco d'ora meriggiana
4. tr. ant. fare riposare il bestiame nelle ore meridiane.
a meriggiato: sdraiarsi a riposare, fare la siesta. ritmo nenciale,
virtuosa compagnia può appartenere si ha a fare, eccetto che dormire. de mori
colonica. 5. locuz. fare meriggio: meriggiare. p. petrocchi
alle sue tinte e a lui doviamo fare di berretta. c. battoli,
quelle cose che sono in sua podestà di fare o di non fare; ma in
sua podestà di fare o di non fare; ma in quelle ne le quali non
sua colpa stessa rimorso, si vergognò di fare al monaco quello che egli, sì
volendo, avevi più d'arbitrio di fare il contrario che non abbiam noi. pulci
cinghi strozzi, 1-36: non potresti fare mai tanto bene che lo meritassi di
conferma. -meritare il conto di fare qualcosa: v. conto1, n
trovato, agli cui colpi non vale fare alcuna difesa, io, non possendo risistere
teco, ché né posso / né fare il debbo; ma son padre anch'
fatto per elezione quello che si dovrebbe fare in ultimo per necessità. pallavicino, 1-366
parlare e consigliare, predicare e ben fare e limosine dare: pur sopra tutto
fra giordano, 1-305: non è merito fare il bene a mal fine. francesco
fallo assai menore offender l'omo e fare vendetta, se sigurtà avesse de non prenderne
: li quali officiali debbiano procurare e fare che via e modo si truovi come
, overo interesse, si faccia e fare si possa intra gli uomini di questa
testi né di paragrafi, abilitando a fare da giudici competenti le parti, la
ora mi fai? -dare, fare merito o il merito a qualcuno:
vuole [di una cappella magnifica] fare merito a dio; e ìd verità è
proverbi toscani, 158: il ben fare non porta merito. (ma è un
servire, né che da noi non potevamo fare mima cosa meritoria che gli piacesse
, viii-1-228: dee il peccatore ingegnarsi di fare ogni atto meritorio: far limosine
tutte le virtù perdute, acciocché possi fare operazioni meritorie di vita eterna. segneri
il palasgio e merlarlo sopra teto e fare la scala di fuori e ricoprire tutte
delle persone con cui si ha a fare. 2. ambiente dove si
quali, insieme attorti, serve a fare piccole legature per cucire le ralinghe alle vele
, 2-102: colti de'rami per fare gabbia per incarcerare esso merlo, toccò,
l'altrui rami, al sottile rovistrice e fare le vimini de la gabbia, le
120: se si trattava di fargli fare in pubblico la figura del merlo,
. -cercare il merlo: darsi da fare per trovare un marito ricco o un
spesso guerreggiano tra loro, si dilettano di fare torre o altra magione di pietre
, per modo tale no'se potiano fare alle difese. tasso, 11-27:
rimanere disoccupato, non aver nulla da fare. g. m. cecchi,
merli di firenze '. -volere fare i merli alla scodella: volerla strapiena
ai cominciare / e ancor chi vuol fare / merli o trovar lo fondo a la
marchi, 1-136: si può ancora fare [il parapetto] con delli merloni grossi
fucili da caccia, quasi avessero a fare con passeri o con merlotti. slataper
dev'essere un merlotto che a lasciarlo fare entrerebbe nella rete diritto come un fuso
, esperta. -anche: chi sa fare il finto tonto. manzoni, pr
comportarsi con grandeingenuità, vera o simulata; fare il finto tonto. baldovini, xxx-n-33
[s. v.]: 'fare il merlotto ': fingersi grullo.
merluzzi, subito li ho dati a fare. buonarroti il giovane, 9-674:
superfluità americana, che è arrivata a fare tanta parte delle rendite degli stati europei
stesso che midollare, cioè cavopiano da fare il midollo delle costure alla vela.
si chiama in casa per rattoppare e fare altri simili lavori a giornata. =
suo coppiere gli fu levato col volergli fare dare per conto della fabbrica di s
né usa alcuna diligenza in misciere o far fare per suo bere bontà o delicatezza di
. -ant. mandar fuori, fare uscire (da un luogo).
a me non piacie di tal triega fare, / e no rifiuto mai chi a
pianto. 5. locuz. fare meschinità: praticare una sordida avarizia.
. segneri, 1-331: che dovrei fare dalla mia parte in molti casi io
. nelli, i-294: come averemmo a fare noi altre poverette ad andare un po'
che danno a la vite non pò fare / e chi noi meseda ben cum la
veneziano, lxvi-1-92: se tu voi fare torteleti de enula con brodo, toi
canove di vino » dove si poteva fare un discreto pasto bevendo un paio di
quale promise el tale uficio et esercizio fare. c. e. gadda, 11-177
alle secche e alle salate; e il fare oltre acciò mescolamento delle bevande medicinali,
scintillante delle verità evangeliche, ma a fare un folle mescolamento dell'una e dell'altra
trovato iacopo... il modo di fare tossa del cavallo e della figura di
esperienza di quelli mi sono affaticato di fare una nuova mescolanza. oddi, 2
: s'egli non si avesse a fare altro, nella figura dipinta e nella donna
tal volta gli uomini principali, per fare onore agli amici, racconciano e mescolano di
buio. 7. figur. fare in modo che due o più elementi
incominciò con loro a mescolare e a fare... ciascuna pruova che tra lor
qui fra noi? che n'hai che fare? g. p. maffei,
ad essere come loro, a tentar di fare quello che essi dicono deve fare un
di fare quello che essi dicono deve fare un uomo vero, per il bene
luciano], iii-3-34: che si potria fare con uomini che non sosterrebbon né la
non mescolarmi nell'elezione, di lasciar fare a quegli elettori ciò che ispirerà loro
attenuato: prendersi cura, occuparsi; fare oggetto della propria attività o dei propri
vicino, mettere insieme cose discordanti; fare confusione. b. fioretti, 2-4-273
dal popolo. 3. senza fare distinzioni, senza seguire un ordine prestabilito
cavalca, 20-40: ogni dì si faceva fare una scodeletta di farinata liquida con alquante
né altra persona possa né debbia ordire né fare ordire né texare né fare texare,
ordire né fare ordire né texare né fare texare, né per se né per altrui
de'chia- vaiuoli possa... fare nella sua bottega alcuno ferro con acciaio
lor esser ingannate: / non può fare a amor riparo, / se non gente
più avanti che saper divisare un mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice
. 2. locuz. fare mescolino: atteggiare il viso al pianto
cercone. lastri, ii-17: volendo fare un pane * mescolo 'come suol dirsi
cantini, 1-29-90: chi vorrà poi fare il pane di biade, mescolato o
'saltu pronti, en dire e fare arguti, /... de mescunti
. ant. dir male, sparlare, fare della maldicenza. - anche: deplorare
193: qualche volta l'uomo può fare di più, separato dalla donna, come
padrone che lo vuole ingrassare non deve fare economia)... tutti i mesi
non si sa che benefizio vi vuol fare. alfieri, 7-212: ho ricevuto
le meseraice. baliano, di ciò fare, lo isporcano. spallanzani, 4-vi-416:
le messe basse che ti sei offerto di fare celebrare a li tuoi religiosi. varchi
congiunto. machiavelli, 679: vogliamo noi fare le cose da bestie? non ha
1-544: lancialotto rimase con loro a fare penitenzia de'sui peccati, e vivette un
espressioni sconvenienti; prorompere in improperi, fare della maldicenza. vasari, ii-371:
prima la messa 0 il prete: fare domande inutili, proporre questioni assurde.
un ragionamento, ecc.); fare o dire cose strane e assurde; vaneggiare
: la sera vegnente, i capitani facciano fare una vigilia per l'anima del morto
come di costume, e domattina si debbono fare le messe. -fondare una messa
, a servire alla messa, a fare l'inclinazione, a cantare,..
. (a chi non trova più da fare in un tema o simili, perché
che i nostri [bruchi] avessero a fare gran danno, se a caso non
i greci] non vogliono loro messe fare se non accierto termine di loro reddite
dopo la lor messa, s'aconciamente fare si potrà. 6. disus
. no, cittadino colonnello, ho fatto fare esattissime indagini alle cinque messaggerie di valenciennes
'carrozze 'le quali servono a fare speditamente lunghi viaggi ». cosi il bolza
18-118: un'altra volta ritornai a fare natale a casa, a montebarco. si
altri, spasimanti di avere carne da fare buon brodo per la signora che era
to., che demmo a mesagi di fare citare fine giente di quelli che non
, sentendo che dario ragunava gente per fare oste, vennegli voglia d'andare a vederlo
. tommaseo, 19-85: cosa cui fare non è, sire, della dignità vostra
'l prete... il de'fare giurare, ponendo la mano in sul messale
tanto vento in corpo da poter anche fare in casa vostra i cavalier del tosone
, può mangiare e bere, / e fare anche un tantin di buscherio, /
toglie su uno e fategli dire 0 fare alcuna cosa che non vogliono fare gli altri
0 fare alcuna cosa che non vogliono fare gli altri, si dice farlo il
e faentina. aretino, vi-439: spero fare un poco di comunella di ducatuzzi per
di firenze, 1-46: neuno possa fare l'oficio della messeria, sicome messo
, sicché possa l'uficio della messaria fare. statuti dell'onoranda università de'mercatanti
, in quanto... lavora a fare che il popolo creda alla politica attraverso
oppressione politica. 4. locuz. fare del messianismo: immaginareutopicamente e irrazionalmente una
accorgesse. 2. locuz. fare messióne: usare larga generosità, comportarsi
, però che la cateruccia non è da fare pensiero. 2. spirito angelico
la compagnia facessero a loro u facessero fare per lo certo messo tutte observare ed
sì sie tenuto di stare continuamente a fare el so offizio e fare ogne e
stare continuamente a fare el so offizio e fare ogne e ciascheduna imbasciata e rinchiesta e
vorranno, buoni e leali, per fare ogni e tutte richieste e comandamenti,
. caro, 14-143: nel ben fare non ci stanchiamo, perché verrà bene
messura. 3. locuz. fare mala messura da qualcosa: soffrire le
7-1: la. generazione non si può fare senza la permissione delli elementi, e
.. sappi che 'l tintore per fare più presto potrebbe avere mesto la caldaia
5. intr. figur. darsi da fare con grande fervore, per lo più
di gesù nel nostro cuore, e lasciar fare a lui. buonarroti il giovane,
fagiuoli, xiv-129: né cava dal suo fare altro costrutto / ch'odio conciliarsi,
i suoi fini, si dà da fare con indiscrezione, con zelo eccessivo o
. intendete? avete inteso? questo vuol fare di noi il mestatore di dronero,
moderni artefici hanno trovato il modo di fare nella cera le mestiche di tutte le sorti
. vasari, iii-718: perché col fare e col tempo mi pareva pur migliorare
9-xii-34: tutto il tempo impiegava in fare guastare e rifare, finché e'non
ragione vitruvio... e perché fare tali misticanze? brignetti, 3-75: non
macinar colori, mesticar tele ed altro fare che occorresse a suo bisogno, lo dovesse
mai più misticare. -darsi da fare con secondi fini o in modo confusionario
. ant. entrare in dimestichezza; fare amicizia. cavalca, 20-410:
v.]: 'mesticciare ': fare pasticci, cose che uno non sa
cose che uno non sa e vuol fare. 'mi dici che mesticcia quel
guerra. fagiuoli, 1-1-184: quel fare il servitore è un mestieràccio vituperoso.
. formate con i verbi essere, fare, avere), sm. attività prevalentemente
comisso, 17-51: sono stanco di fare del giornalismo. è diventato un mestiere.
il nostro mestiere '. ma * fare il soldato 'per prezzo o per forza
servizio militare in oriente, andava a 'fare il mestiere '; e quando rubava
forteguerri, 10-32: bramoso un dì di fare acquisti, / incominciai del mar l'
[s. v.]: 'fare quel mestiere ': della spia. labriola
pareva ad arte, / locuz. fare il mestiere, fare quel mestiere).
/ locuz. fare il mestiere, fare quel mestiere). sì ben era
o, come il volgo dice, « fare il mestiere ». de roberto,
, incombenza; molto espressiva: « fare la vita ». montano, 1-230:
debbia andare al lavorio, e che mestiere fare le convenga. le bizze e
umilia129: oh se tu mi vuoi fare, / mio goldoni, un piacere,
che, volendo un sì fatto mestier fare, avesse lasciata la porta schiavata.
di michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine: il
, me, cattivo modello. non fare l'imitatore: brutto mestiere. sii
, come hanno sentito dire, a fare gli angeli o per lo meno, com'
com'è il suo mestiere, a fare di un gallo un cappone. per noi
3-1-95: siccome allora la russia lasciò fare, così lascierà altre volte ancora, ché
corpora de li morti s'usano di fare, mi parea tornare ne la mia camera
solo uso del podere nulla altra cosa può fare che servirsi delle foglie e dei pomi
i-120: io che sono infermo dego fare tutto altretale, che molto ho grande mestiero
che ora volendo loro apparecchiare, intendo fare un generale convivio di ciò ch'i'
potea [dio] la gente fare ricca cumunalemente, e non sareve misterio che
cardinale a vinegia, il dogi vogliendoli fare onore, fu di mestiere ch'e'facessi
natale. baretti, 6-172: per fare quegli orticelli è stato in più luoghi mestiere
; svapora e rutta. — fare il mestiere: lavorare, darsi da fare
fare il mestiere: lavorare, darsi da fare. verga, 3-63: - sangue
qui a grattarci la pancia, o a fare il mestiere? -fare il mestiere
per volume. -fare mestiere, fare o farsi di mestiere: essere necessario
6 (88): a quel fare dì don rodrigo, si sentì subito venir
-fare mestiere di qualcosa o di fare qualcosa: averne l'abitudine.
a crescere e ad allevare e a fare mestiere d'arte e mercatanzia -farne
proprio mestiere o il mestiere, saper fare il proprio mestiere: essere in possesso
, e la guerra la sanno proprio fare? alvaro, 17-411: c'è chi
intero per guadagnare pochi soldi, e sa fare il suo mestiere, e non ne
s. v.]: 1 sanno fare il loro mestiere ': in qualsiasi
chi pretende di svolgere un lavoro o fare cose di cui non ha pratica, abilità
2-23: a chi vuol degli dei fare il mestiero, / riesce far la zuppa
nel paniere, perché ha tolto a fare l'altrui mestiere; il far ridere non
avvisi, ed in un subito in sul fare della sera si sparse una voce.
, 2-2-47: vedrem poi quel che saprà fare questa mestola di giacomina, che tanto
in pugno. faldella, 8-85: lascino fare a chi ha la mestola in mano
e'vuole / chi n'ha che fare, e chi ha la palla in mano
uomini e se non abbastanza seri da fare tenere a voi la mestola degli affari,
... perché nell'attacarsi a fare alle pugna nessuno gli usciva di sotto
ossuta, un portamento dinoccolato, un fare sgraziato. pananti, ii-281: si
sf. donna goffa, sciocca, dal fare impacciato e dall'aspetto sgraziato.
uomo di poche fortune e desideroso di fare la vita tranquilla, il non ammogliarsi,
anni lo stimolasse, che dovrà egli fare? -per estens. letter.
al cor. mazzini, 75-21: fare l'italia: contro qualunque s'opponga
: è un garrir senza frutto / il fare una disputa / sopra cosa a metà
e parlando, lo prese voglia di fare un esperimento per la sua metafisica sovra
al solito è mostrare come si possa fare in versi una storia della civiltà,
. giannone, ii-103: che han che fare tutte queste dispute metafisiche ed astratte colla
questo incendio di cielo non ho potuto fare né pure un verso che vaglia l'
metaforeggiare { metaforéggio), intr. fare uso del parlar figurato; esprimersi,
inferno una virtù naturale per riuscire a fare quello che i giganti facevano con la
metafòrico, metafòrichi). disus. fare uso, più o meno frequentemente,
fosfatasi, fagiuoli, 1-6-449: lasciatela fare, ché io fui marito che
»: il pensiero- guida era: fare un film recitato come una pièce teatrale
luoghi metallici per vedere s'io potesse fare esperienza cerca la natura de'metalli.
alle merci inglesi, si sarebbe potuto fare il saldo dei grani con esportazione straordinaria
dei composti del lat. facère 'fare '. metallificato (part. pass
ricrebbe il palazzo di laterano, e fece fare il pozzo dinanzi al cavallo del metallo
papini, ii-1096: cosa viene a fare la poesia in questa età metallurgica e
fa dire qual metamorfosi stima che fosse per fare uno degli uomini presenti. -con
caro, i-147: io vi prometto di fare un onore a voi, qual non
impiantito, aveva acquistato un modo di fare diverso: energico, spiccio, dinamico.
toscana, 143- 36: gli fecero fare per molti giorni tre quarti d'ora
sono valuti al migliore uopo, cioè a fare cogli stromenti meteorologici delle osservazioni a varie
anni di meticciato, per roma occorre fare attenzione. le sue classi sono in continua
, la chiamò nello studio col suo fare più distratto e consueto. idem, 1-361
da greci metochi nominato, si deve fare in questo modo. milizia, iii-211:
questo appunto che noi ci proviamo di fare o di tentare; e per farlo più
e una scuola normale, in cui fare esperimento di nuovi metodi. tommaseo,
eravamo agitati perché l'avevamo impiegato a fare una ricerca metodica della serpe.
disputanti ragionano tra loro come si suol fare nelle comuni conversazioni... 30
,... non ho potuto fare mai nulla di buono;...
metodo che tenevano i suoi contadini nel fare il vino. delfico, i-259: lo
, usitato nelle donne urbane, di fare pochissimo moto progressivo... e
le popolazioni che si diedero spontanee per fare l'italia son trattate come conquiste della
di vita, qualche cosa ch'egli soglia fare ogni giorno, ovvero ogni tanti giorni
cotesti signori mettono questa pratica [del fare le imprese] in metodo, io n'
consistono appunto nell'abituare il corpo a fare a meno della testa. -in
cucinare le cicogne, ha un fare tutto catulliano ed è metricamente correttissimo.
: gli dava fastidio di non potere fare a meno, mentre osservava la terrazza
qualche olivo novizio che non riesce a fare il legno. montale, 3-34:
e non c'era più nulla da fare, sembrava impossibile di rimontarlo. cassola
e cari libri,... ispesso fare conviti e mettere tavola bene imbastita di
falconeria volgar., i-1-94: quando voi fare li falconi arditi, tene quelli molti
. ricettario fiorentino, 1-107: per fare uno sciroppo di nobili, si toglie
, 660: questi pezzi piccoli si debbono fare con gran diligenzia; e in mentre
comune di firenze, io: dee fare il detto maestro tutte le doccie che
. -lasciare entrare l'acqua, fare acqua (un'imbarcazione). l
-assumere o manifestare un atteggiamento; fare un gesto (anche nell'espressione mettere su
a furia; io non so che mi fare / di lei, non ho dove
, com'è nostro uso / di fare allor che fori alcun si mette. idem
(597): che altro potè fare, se non posar sul letto l'unica
in prato. -far sedere, fare accomodare una persona. boccaccio, dee
14-128: allo zi'santi sembrava di fare una cattiva azione mandando menu in campagna
e dipoi in quello di pescia, per fare le mostre delli armati e disarmati,
necessità, in vena di qualcosa o di fare qualcosa). dante, par
se 'l facesse, che el potrebbe fare, dirittura sarebbe, perocché non può volere
mettere in netto '. -conferire, fare assumere (determinate dimensioni, caratteristiche)
conte vuol dire; ma prima di fare un passo... ». ghislanzoni
dimostrato quello che a dio piaceva di fare di lui. savonarola, iii-15: io
maria, ha fatto quello che può fare di mettere quelli danari nello strozzi.
che egli [dio] il potesse fare [il mondo] tosto e speditamente,
199: non che mettessero tempo in fare le due repubbliche collegazione e amicizia.
ne seguien peroché troppo avrei / a fare a dirli tutti. statuto dell'arte
laghi. -sottoporre a giudizio; fare oggetto di analisi, di riflessione;
, li quali abbiano in animo di fare il fidecommisso, cioè che nell'istesso istromento
per legge al debitore di non poter fare l'estinzione se non con una certa forma
gli altri sacerdoti non sempre stanno in fare a dio sacrificio e mettono mezzo e vengon
che altri ch'io conosca, facendogliene fare più schizzi. boterò, 236: sofia
mare, si venga ad empire e fare innavigabile per mancamento di fondo bastante.
prep. a e un infinito vale fare con valore causativo (come, in partic
l'inclinazione della leva del timone per fare approdare la nave. -mettere sulle sartie
, 103-4: chi no è conto de'fare altro viaggio; / ma chi per
perfetti nella vita spirituale, metendosi a fare ogni cosa, come gli altri,
406: se noi ci mettiamo a fare alle braccia, o ella od io
v-307: altri si erano messi a fare il bagno e tra la schiuma giallastra
, confluire, immettere, portare, fare capo (una via di comunicazione, una
soderini, iii-259: dal lato del giardino fare una spalliera di rose in balconate,
molto bene, perché si averebbe a fare con una republica, governata da senatori savissimi
tra le mani. -far fare una brutta fine a una persona.
cartone di foglio colla pasta è il fare un cartone, con impastare insieme molti
la ruba e per riaverla ti toccherà fare come giorgio, che si è messo ai
scudi. -mettersi in animo di fare qualcosa: concepirne il desiderio, formarne
in ordinanza, come s'egli avessero a fare una ordinata battaglia. carducci, iii-7-213
andare a vederla. -mettersi innanzi: fare ogni sforzo per emergere, per imporsi
: uno disputando e vantandosi di saper fare molti vari e belli giochi, un altro
de'circustanti disse: « io so fare uno gioco, il quale farà trarre le
, sf. marin. nella locuz. fare la mezza: manovrare in modo da
si fa, e si potrebbe fare, nella bottega del fabbro, nella
, 144: a le predecte cose tucte fare, pro- mettare et iurare in similliante
mezzaiolo. bisogna misurare il grano, fare due monti e insaccarlo. -con uso
troppo illustrate,... da poterci fare un po'di quarantena.
leggere; e sapere che lui potrà fare il capomastro: che non sarà una
col quale [gesso] si possono fare le volte murate, con esse le mezzane
[il conte] consenti di volerlo fare e la reina medesima promise d'essere
me ne son venuto correndo, per fare scostare un poco mia moglie, accioché tersandro
quello indirizzarli: e ciò si vuol fare mezzanamente. goldoni, vii-85: il
errassono più mezzanamente, trovando l'arte da fare questi iddìi. biondi, 1-i-144:
sotto alcuno quesito colore spianare o fare spianare mezzanelle o mezzane alla campigiana.
1-43: debbino... averne fatto fare un altro libro in fogli reali,
(omini e femine) pertusati per ciò fare. 5. intermediario, mezzano
e la volontà male ordinata, ellino possono fare la inchina naturale ed avere malvagi movimenti
877: e't'è lecito di fare compensazione; con tutto che tu abbi
la grandezza... è in fare mezane dispese e convenevoli. -che
fatto un profondo fosso, abile a fare una più che mez zana
b. cavalcanti, 2-83: concorrono a fare il sillogismo tre termini...
istessa corda... si possono fare tre terze differenti: minore, maggiore
istruzione pubblica la relazione che ebbi a fare nel consiglio superiore su i programmi d'
papini, ii-975: cosa ha da fare, secondo voi, un giovane scrittore italiano
messer alberto scotti si fece mezzano per fare accordo. boccaccio, dee.,
razza di vampiri stanno in italia per fare i mezzani allo straniero. carducci,
... con la scusa di fare il modello al vecchio pittore. montano,
e gran parentadi i quai arei potuto fare. di poi mi tradì il padre di
vorrà esserne supplicata da qualche mezzano o fare la grazia di moto proprio, toccherò
mezzano per indurre gian stefano baruello a fare di queste unzioni. papini, 27-1147
.. affinché fosse mezzano per poter fare più agevolmente le uguali permutazioni e commutazioni
). 18. locuz. - fare mercato senza mezzano: accordarsi agevolmente,
avere la capacità o la volontà di fare una scelta fra due alternative; essere incerto
essendo mezzedima, non ci occorrerà a fare altra spesa di carne. gigli, 2-120
1-537: mio papà ha smesso di fare il lampanaio e beve invece molte mezzine
braccia larghe e stese, come suol fare chi porta da luogo a luogo due
egli avessi saputo quel ch'io ho da fare,... ei mi avessi
con detti ritornelli non abbiano punto che fare. b. galiani, 1-181:
le ruote come quelle che si suole fare nelle carra; e i mezzi di loro
/ e mezzo e finimento / sapete ognora fare. binduccio dello scelto, i-139:
: non è il denaro che deve fare il prezzo alle grasce, ma sono
per mie'mezzi per voi si possa fare, che niuno risparmio di me dobbiate
, che niuno risparmio di me dobbiate fare. bisticci, 3-435: col mezzo di
i ministri di prima sfera, di farmelo fare senz'esser né anche sentito? leopardi
dir nulla. un buon mezzo è di fare il disgustato, di querelarsi, di
domandò una volta se fosse possibile il fare nani con mezzi naturali. cesarotti,
non è l'aria, non può fare che, ubbidendo alla maggior forza,
all'indole diversa delle due lingue e senza fare attenzione, che per noi 'mezzo
generazione, per metterlo in mezzo a fare la pace tra dio e l'uomo
dier pel mezzo. -darsi da fare in modo disordinato, affaccendarsi. g
-fare a mezzo con qualcuno, fare mezzo per uno: dividere in due
tornare a quello che dicevo e non fare tanti mezzi con voi dico [ecc.
la luce, affinché tu, inteso a fare ogni sforzo perché io puramente splendessi
diverrà evidente e irresistibile l'idea di fare un traforo alquanto più lungo e alquanto
il gottardo con una ferrovia e poter fare rapida fronte sul suolo svizzero a settentrione e
ruote come quelle che si suole fare nelle carra; e i mezzi di loro
grande preoccupazione del mio amico era di fare il bagno in una vasca di zinco
, 4-3-193: mi ordinò ch'io dovessi fare i mezzi rilievi che vanno intorno al
rilievi furono trovate già dagli antichi per fare istorie da adornare le mura piane,
mi si rappresenta atto mezzotermine per ciò fare esser lo splendore del crepuscolo, facendo
si rendeva difficile molto, malamente potendosi fare altri assegnamenti che sopra i vincolati da condizioni
qualche conto la costruzione generale; poiché fare una piazza non è rifare una città.
. magazzini, 55: nel fare gli aquerelli o mezzivini, chi può
1-188: bisogna assai avvertenza, / fare al mezzul dinanzi buona chiave, / ché
: virgilio, per non saper che mi fare del tempo..., traducevo
: dissi che non mi cercavo di fare se non tutto quello che il re commandava
. avere). emettere miagolii, fare miao, gnaulare (con riferimento al verso
/ credendo che così s'avesse a fare: / allotta ben sentì lo miagolare /
dietro, e digny brutilò: gente da fare letame. 4. cantare con
alcuna sua fatica, o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare
fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare, o non mostrando che egli la
grave a centro. / non potè fare il moto miga iosa, / però
pea, 7-158: non posso mica fare di mia testa. non sono mica io
: que'pastorelli... vogliono fare i sacciuti senza il minimo miccino di
digiuno, / a quel zinzin di pan fare a miccino. giusti, ii-435:
prete e pan di fornaio, non fare a miccino: bisogna godere senza parsimonia
prete e pan di fornaio, non fare a miccino. 6. dimin
michelaccio; che, per chi la può fare, è la più bella di questo
arte di michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine.
al diavolo la gialappa. andrà a fare il signore. la vita del michelaccio
neuno altro cadde così in acconcio di fare. giamboni, 4-31: gli avol-
, ridottosi... al ben fare, [brancicone] venne in tal riputazione
xxii-13 (282): altra cosa è fare peccato mortale e altro è essere commosso
o masticare minutamente, dicesi ancora 'fare a micolino '. 5
190: dee la nodricie... fare pappa di midola di pane e di
, lxvi-1-67: se tu [voi] fare savore negro a porco salvazo, toi
perseguitare, torrai alquanti di quelli senza fare ingiuria agli arbori, traendoli e ardendoli
alle midolla e chiese alla madre di fare accendere il camino. -indole,
ha ingollato una midollona di pane da fare spavento. -midollóne, sm.
da siena, 259: giovedì io vorrò fare una carità ed usarla in verso di
). bersezio, 336: conviene fare di tutta la vita una continua luna
rajberti, 5-48: avrete in animo di fare una grata sorpresa ai vostri commensali,
di lampedusa, 202: gli fecero fare anche un giretto in paese: sotto il
(una persona, il modo di fare, gli atteggiamenti e, in partic.
il miele: capovolgere la realtà, fare qualcosa di impossibile. petrarca, 215-14
me ne sazi. -saper fare veleno anche del miele: riuscire a
mietere, i terrazzani, attenti a fare le loro ricolte, erano usciti del
superbi, come un dio giusto deve fare. 8. letter. raccogliere
: trattare tutti alla stessa stregua, fare di ogni erba fascio. c
la stessa persona che si è data da fare per ottemerto / hanno di satollar l'
falciatrici, le mieti a fare la stagione del grano. trici; anche
tra mietitura e vendemmia vengono cosi a fare i conti di quel poco che,
intr. (migliàccio). ant. fare un'abbondante mangiata di migliacci
grasso. messisburgo, 59: a fare uno migliasso rosso. piglia tre scu-
ha a dir paternostri o a fare il migliaccio o la torta al suo divoto
. maestro martino, lxvi-1-161: per fare un migliaccio per quattro o cinque persone
un migliaccio. messisburgo, 59: a fare un migliaccio bianco di grandezza d'una
temperatura del crogiolo (anche nell'espressione fare migliaccio). cellini, 2-76 (
voglio dire) e del darsi da fare le forze di ercole con stallieri.
fece far tosto quello che io avea a fare; e arrecatasi ella alla foggia che
anonimo veneziano, lxvi-1-75: se tu voi fare mi- gliaciti bianchi per lo migliore modo
gliaciti bianchi per lo migliore modo che a fare se poi per xii persone,
tutti i miei libri. che ho da fare di quattro migliaia e più di volumi
non intendere o di non sapere; fare lo gnorri, cadere dalle nuvole.
, 20-98: questa non avea che fare a mille miglia colla verità. manzoni
miglia: fingere di non capire; fare il finto tonto, cadere dalle nuvole.
fame. valli, i-2-379: a fare che in una colombara vi s'anidino
ristabilimento; sollievo (anche nelle espressioni fare, pigliare, prendere miglioramento).
da alcuni miracoli che appresso lo videro fare, stupiti, quei curiosi, non
. idem, 104: [per fare l'] anguilla rivestita. piglia miglioramenti freschi
sé... l'acconciamento a fare grandissime cose... e a ttenere
la beltade], ma eziandio a fare de la mala cosa buona cosa. v
, ronzini e muli mutare e mutare fare, sempre melliorando cavalli, palafreni che
villani, 11-99: feciono in santa reparata fare una cappella... con intenzione
abbiano il potere la maggior parte di fare le spese necessarie per far ingrassare i
credendo la chiesa avere migliorato stato per fare imperadore il detto otto, troppo lo peggiorò
percentuale). -anche: risparmiare o fare risparmiare. boccaccio, dee.,
e ridussonli a minor somma, con fare che, dove si rendeva uno intero,
15. ottenere migliori risultati, fare meglio. vasari, i-908: della
calare in provenza: e voltati per fare il viaggio, il vento ci migliorò
, quando vengono allo estremo della vita, fare alcuna migliorazione. pontano, 74:
capestro o di coltello, / per fare al suo dolore medicina. 4
volgarizzate nel miglior italiano che io sappia fare? -filologicamente più esatto e attendibile
] maestro, poi che propone di fare una casa, primieramente et anzi che metta
in noi e in altrui, che fare questo dolce principio, dissi che io desideravo
, dissi che io desideravo di vederti fare uno vero e reale fondamento, acciocché
uso. leopardi, iii-14: altri potrà fare della vostra scoperta miglior uso di quello
ad troia e molto miliore la fece fare. 17. più (o
.. e però hanno eliino miglior fare prati e verzieri e pomieri in tutti
di tante liti, e tutto questo doversi fare alla presenza del dio che spirerebbe poi
nelli, iii-336: mi parrebbe di fare un'opera di carità, se mi riuscisse
opera di carità, se mi riuscisse fare sbrattar costui, che è una mignatta della
mani, il che non si dee fare, spiccandosi, come s'è detto,
il saluto l'un l'altro con fare un pugno della mano sinistra, le
un giovane che, se appena sapevi fare, te lo rigiravi tutto intorno al
imbarazzi da buon mignottone che avrà visto fare chissà quante volte più o meno
che erano, sbiadirono e principiarono a fare il capo bianco, ma tutte avevano
un servigio vai più che s'abbia a fare, / che centomila milion de'fatti
cittadino campano fosse costretto a militare o fare alcun'opera. bisticci, 3-2 ^
udire conoscere ed esaminare dette cause, fare ogni opera da lui possibile di ritrovare
pedite. 6. locuz. fare il milite glorioso: comportarsi da fanfarone
7. locuz. -levare, fare milizie: reclutare truppe. varchi
da fanfarone, darsi delle arie, fare lo smargiasso. -anche: attribuirsi infondatamente
troppo si millantano e dicono di voler fare o dire cose di fuoco, s'usa
-senza millantare: senza esagerare; senza fare vanterie o bravate. onesto da
un pubblico servizio, riceve o fa fare o fa promettere, a sé o ad
., 7 (115): -lasci fare a me -rispose il griso, inchinandosi,
ansiani siamo tenuti... fare eleggere per savi uomini... mille
mill'anni di vedere i figliuoli buoni a fare qualcosa. pirandello, 8-231: quella
. ciò che la chiesa dovrebbe fare per evitare una fine ingloriosa.
. mascheroni, 2-245: si potranno fare sottrazioni e somme de'suddetti archi in
e non si è concluso nulla. per fare il discorso corto, mezzo il casino
milord: ostentare ricercatezza nell'abbigliamento; fare sfoggio di ricchezza nel tenore di vita
con un mal di milza, per non fare avverminir l'acqua. galileo, 3-1-400
e del viso (per lo più senza fare ricorso alle parole o anche per accompagnare
opera. 5. intr. fare il mimo, esercitare l'arte del
mimica vivace, appropriata. — fare gesti con le mani e con le braccia
intr. (miméggio). ant. fare il mimo, esercitare l'arte del
imita, si abitua, e finisce col fare ciò che indarno si sarebbe voluto persuadergli
manesco qui) mimetizzandolo incessantemente, fino a fare di questa seconda natura linguistica una natura
rappresentare azioni, fatti e vicende senza fare ricorso alla parola (e si distingue
-fare la mimica: imitare; fare il verso. carducci, iii-24-26:
proverbi toscani, 170: è più facile fare il momo che il mimo. (
pigliare due strade: la prima è di fare una mina, o vogliamo dire trina
. varchi, 18-2-308: cominciò a fare una fossa a onde, la quale egli
la medesima strada che si tenne in fare la mina, dandovi poi il fuoco
desidera [l'amante] di saper fare mine sotto terra come i conigli. michelini
, 399: l'acqua verrà a fare come una mina sotterranea, lasciando quella
segreta pratica con uno eccellente legnaiuolo e fece fare una statua de la grandezza che ella
barone. -fare la mina, fare giocare o volare una mina: farla
gente volgare. 2. locuz. fare mina: mostrarsi disposto. bruno,
visto. restate dove siete, continuate a fare la solita vita, ignorate i tedeschi
con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è
le persuasioni e confessava essere necessitato a fare qualche deliberazione che gli diminuisse il numero
manderà il giuoco in chiacchiera, col fare che un giovane vada a trovare una
e di minaccia. -fare minacce: fare sentire lo stimolo, farsi avvertire (
lo minacciaménto; così si fa per fare consiglio. ottimo, i-282: chi
, tr. { minàccio). fare oggetto qualcuno di minacce, prospettandogli,
rettori e gli uficiali e profferevasi a mal fare con gran possa di uomini e d'
vede costretto da una necessità o di fare o di patire, diventa uno uomo
e preme. 5. fare oggetto di un'azione militare; scegliere
doveva far io? 9. fare oggetto qualcuno di minacce, prospettandogli un
molto lo minacciò, se più dimorasse a fare le volontà dello iddio. -sostant
percuotere o di causare danni fisici; fare incombere su qualcuno un castigo corporale,
città. 11. ant. fare oggetto di predizioni funeste, di profezie
minacciandolo che non per giustizia ma per fare morire i suoi nimici il facea. bisticci
quelle fiere guardature che spesso avemo vedute fare a berto. tasso, 19-26: moriva
4-75: gli uomini che minacciano di fare le grandi cose, ispesse volte le fanno
né ciò che fortuna puote minacciare e fare, se non come una gocciola di
investito di un'autorità; preannunciare, fare incombere un castigo. -anche in relazione
dare: chi ha veramente intenzione di fare del male a qualcuno, non lo
minaccia, la paura lo fa cantare: fare la voce grossa è molto spesso indizio
; era il solo che si desse da fare, s'agitasse, non minacciosamente,
ombre minacciose le lezioni ch'io dovrò fare in pavia: ci penso sempre e non
maniere, co'quali naturalmente egli suol fare ogni cosa, che 'l vedrà altiero
trave del soffitto, minandola come può fare un tarlo, per settimane e settimane
. gadda, 12-41: non si poteva fare alcun assegnamento su una creatura malaticcia che
, allargano terrapieni, rassodano massicciate per fare più agevole e sicura la strada.
membro virile nire al minatore: fare entrare in azione i soldati addetti ai
bizzarro nelle sue nomine: è capace di fare ministri o almeno sottosegretari dei poveri
dei poveri diavoli che non sanno fare nulla, magari un po'toccati: ce
leopardi, 2-83: a'trionfini s'usava fare spesso / di poca cosa, o
4. intr. affermare, dire, fare qualcosa percelia; scherzare; divertirsi.
/ di chiarirvi desio, 'l potete fare / e vedrete da me s'e'si
noi la toscana voce 'smaccare 'e fare uno 'smacco '. petruccelli
125: minchione, ha'tu e fare con esso meco questi complimenti? sergardi
di me? per lucerniere? -non fare il minchione: come invito ad approfittare
! -e perciò? -perciò, non fare il minchione! 6. locuz
per approfittare di una determinata situazione; fare finta di niente, fare il furbo
determinata situazione; fare finta di niente, fare il furbo. giusti, ii-250
il vecchio e il nuovo seguito a fare il minchione. verga, 3-19: quel
far nulla; perciò si ostinava a fare il minchione. -fare la figura
, cioè sbalzare la commissione e far fare una figura minchiona al ministero.
: il suo viso, il suo fare, la sua calda accoglienza, il modo
non è gente quella lì. lasciatemi fare. ho pensato a tutto, e vo'
per lo più nella locuz. dare o fare la minchionèlla: prendere in giro,
sarà forse l'ultima che sia mai per fare a suoi dì. melosio, 3-ii-34
maestro martino, lxvi1- 137: per fare dece menestre di brodecto piglia trenta rossi
abbiate pazienza, che io non vi voglio fare una minestra di riscaldati cavoli. ma
cellini, 2-91 (460): il fare le figure grande l'è un'altra
propria minestra: comandare, spadroneggiare; fare il proprio gioco, il proprio comodo
sciocca minestra. -soffiare nella minestra: fare la spia. viani, 10-165:
in lacca più accesa i pennelli per fare il vermiglio dell'iride, che per
papa] che gli era il meglio fare presente all'imperatore di uno ufiziuolo di
cennini, 23: per lo simile puoi fare ed aombrare di colori e di pezzuole
di vermiglio. bisticci, 3-504: fece fare moltissimi begli libri, e sempre avea
che appena le miniature più fine possono fare altrettanto. f. f. frugoni,
nello studio col pretesto trasparentissimo di farsi fare dodici fotografie formato miniatura.
ha fatto una sì bella miniaturina potrebbe fare anche un quadretto. = nome
qui avete voluto mostrare al mondo di fare, non sappia in un libro così pomposo
: attendete a quelle cose che dovete fare, che è di dovere...
quello che in tanto caso fosse da fare, rimaneva, dopo lunga consulta,
baldinucci, 9-vii-64: gli furon date a fare... alcune tavole in san
. galileo, 4-1-95: perché per fare abbassare il b ogni minima gravità accresciutali
, 7-198: il francese di genio vorrà fare un catalogo del minimo e dell'inesprimibile
per archimia. leonardo, 2-46: per fare un rosso bello, togli cinabrese o
e da li atri che vui fasate fare le predicte cose. sanudo, liii-137
castello, villa,... di fare quello si contiene in presente grida [
annuo della politica ministeriale, vole- vasi fare della risposta un programma sussidiario od opposto
tegnitore... possa o vero debbia fare alcuna comunità o unione o lega o
a combattere con ridicole figure, per fare ognuno dichiarar la sorte in suo prò,
dalla legge. ha pure azione diretta per fare eseguire ed osservare le leggi d'ordine
li sacramenti et altri ministeri parochiali il fare il precetto della comunione nella pasqua,
parola di dio, ministrare li sacramenti e fare le altre fonzioni ecclesiastiche; onde per
sua ministra, né ha forza di poter fare quel che può fare iddio. l
forza di poter fare quel che può fare iddio. l. bellini, 5-3-36:
la medicina... e doversi fare... esenti del tutto gli abitatori
, ma quelle cose che avete a fare e ministrare d'esso, siano fatte
qualunque lecito stato tu sia, dèi fare opera di venire alla perfezione di quello
rassette e 'ntralce. -manovrare, fare funzionare. arici, iii-544: il
13. assistere con sollecitudine e premure, fare oggetto delle proprie cure una persona e
che mi occorre è che sia da fare differenza da uno che regga come principe
, e chi era solamente ministro a fare quello che per voi e vostro padre
.. non vi abbia altro che fare che rogarsene, perché non conviene che un
tempio di giove, siccome anticamente solevano fare, si adirarono e andaronsene tutti a tivoli
anni. 15. locuz. - fare orecchio da ministro: fingere di non
, xl-405: i guadagni che possono fare i villici sui commestibili minorano in proporzione
col suo bel viso suol dell'altre fare / quel che fa 'l dì de le
divisi, i mille uniti venivano a fare il numero maggiore. mazzini, 14-107
attività). tommaseo, 3-1-100: fare il simile delle professioni reputate minori e
già fatta, come quella che fosse a fare. bandello, 1-2 (i-15)
volontà, tutte le cose sono minori a fare. -meno grave da superare,
dire che mi pareva di minor rischio fare lo scambio dei nostri portafogli o quella delle
padova nel convento dell'ordine, possa fare la detta lettura. leonardo, 2-117:
giorno anche là, per celebrar messa e fare le mie devozioni. carducci, iii-12-249
numero maggiore, da cui si deve fare la sottrazione, sopra al minore che deve
delle salme: come se, per fare un'ipotesi, dentro ai loculi scavati nelle
macchietta troppo prevista e scalena, nel fare troppo minuettato della 'festa peri conti del
algarotti, 1-ix-36: è più difficile fare il passo del minuetto che tagliare una capriola
. materiale metallico. - fare il minuetto nelle budella: provocare landino,
da mano e da un tema di fare (per il sufi, tose,
come una minugia. — fare un fiero pasto delle minuge di qualcuno:
lascerei riposare. giordani, ii-2-201: bisognami fare così, e star male io per
volontadi e domandano agli prelati loro di fare quelle cose che piacciono a se medesimi.
: -sono capaci, minuscole così, di fare anche un fiore, - e pare
a questi dì, volendo maestro giovanni fare la bolla delle sue [lettere] e
manderà una minuta di quel che bisogna fare. lubrano, 2-180: fatemi la
furor di rime anche la ristori volle fare le sue; e chiesta una matita,
non sospicasse lei alcuna gran cosa voler fare, non più terreno che quanto potesse circundare
o così minutamente che serve solo a fare un fango insopportabile. -con suono
sia eguale, perché questo è un fare i conti ne l'amicizia troppo minuta
: il cavamento dell'orto è da fare imprima profondo e grosso e sopr'esso,
, 5-1-145: che mai han che fare le grossezze di questi canali, patenti alla
cui stavano in paese, quel modo di fare, da parte del suo amico,
preparazione di una sommossa, tendeva a fare scoppiare quel vasto incendio. idem, 201
de sanctis, 11-136: non vogliate fare come alcun: cementatori che si stillano il
furore del minuto popolo, cominciarono a fare romore contro a loro. stefani, 9-17
che stanno a giornate) cercavano di fare ragunata. nardi, i-3: aveva la
minuto o del grasso, aveva pur che fare in firenze. baldini, 9-124:
per lavorare per la bottega, per fare cappelli, berrette, scarselle, borse
minuto, io non credo che basti a fare scienza vera né profittevole; laddove una
tu, e che sei venuto a fare in queste parti? rispondemi ». il
render conto, nel dire, nel fare, si dà nel minuto. de
nevica a minuto, la si vuol fare insino al buco. (cioè la vuol
luoghi, doverà aversi questo oggetto di fare che le persone idiote e plebee si
, 1-153: troppo averei io da fare, se volessi andare il tutto esaminando e
s'intirizziscono. -annotare qualcosa, fare la storia minuto per minuto: esporre
: in tutto quello che v'è da fare, non bisogna perdere un minuto.
. e fanno mille cerimonie prima di fare un passo, e poi tutto a
sono le opere che più somigliano il fare di raffaello: ritengono però la minuzia
i-117: allora, non sapendo più che fare né dove fuggire, [il cane
ridurre in pezzi, in frantumi; fare a pezzi, spezzare, frantumare,
si racconta, sì c'insegna a fare una bella petizione, imperocché ella addimanda
in minuzzoli, mettere, ridurre, fare in minuzzoli, ecc.);
/ ch'ella non vi s'è per fare minuzzolo. fagiuoli, iii-179: zucca
tritare qualcuno a o in minuzzoli; fare minuzzoli di qualcuno: farlo a pezzi
, / è ch'io non posso fare i fatti mia, / come sarebbe andare
a me domanda il mio; che dovemo fare, che via tenere per venire a
altra cosa no'm'è 'n grato fare. rappresentazione della risurrezione di gesù cristo
1-70-25: o pilato, non fare / el figlio meo tormentare, /
non vi fussi tanto che si potessi fare quello che lascia o questo, vo'
che lascia o questo, vo'10 fare di mio e vo'fare del tuo,
vo'10 fare di mio e vo'fare del tuo, ché tanto è una medesima
non so. -fare col mio, fare coi miei: affrontare una spesa esclusivamente
[s. v.]: 'fare col mio 'o 'fare co'miei
: 'fare col mio 'o 'fare co'miei 'usasi familiarmente per spendere
per spendere interamente del proprio in fare una data cosa. e 'non fare
fare una data cosa. e 'non fare col mio 'o 'non fare co'
non fare col mio 'o 'non fare co'miei 'lo dice chi spende
[s. v.]: 'fare sul mio ', pur familiarmente,
arrischiata o inconsulta. e 'non fare sul mio 'si dice quando uno
dai pescicani, la prima cosa da fare è quella di buttar all'onda piatti
alberti, iii-136: questo medesimo potete fare con un filo apiombinato, facendolo pendere
con un'irreligione / che, senza fare eccezione, / pone nell'arricchire / (
. -a mira di qualcosa o di fare qualcosa: con lo scopo di conseguire
mira a lui, questo si può fare. canoniero, 227: chi ha solamente
o la mira a qualcosa o di fare qualcosa', avere, tenere di mira,
mira qualcosa, a qualcosa o di fare qualcosa-, prefiggersi un fine, tendere
uomini con cui avete a negociare doverebbono fare per ragione, quanto [ecc.]
-porre la mira addosso a qualcuno: fare assegnamento su una persona per un determinato
giro non fa egli [pergolesi] fare alla nostra anima per varie strade di
un catalano / che si messero a fare a tira tira. ghislanzoni, 17-173:
, conv., iv-vm-9: perché veggiono fare le parentele e li altri matrimoni,
vestimenta... e credetevi larghezza fare! cavalca, 19-397: caricata vai d'
-scendere, venire a una mira di fare qualcosa: esservi costretto da fatalità o
che s'avedrà con cui ha da fare. siri, iii-251: il conte,
-tenersi basso con le mire: non fare progetti troppo vasti e ambiziosi, porsi
che tennono i romani [nel fare sudditi], il quale è tanto più
tempo opportuno a soggetto convenevole, posson fare mirabili effetti. -molto adatto a
li cinquecento fanti quali so comenciati ad fare se è dato tale principio, che serria
altri cristiani che avreb- bono comodità di fare assaissimo bene al prossimo loro, e
verdinois, 292: che colpo non doveva fare il mio nome? gli amici m'
il popolo di dio, furono permessi fare alcune maraviglie, acciò che più mirabilmente
la natura l'abbia prodotto, per fare unguenti, come dimostra il nome suo;
alzarono tutti in piedi a teatro per fare posto ad un vecchio. 2
, più semplice, più piccola, a fare il viaggio in america.
solfi. 3. locuz. fare il mirabondo: far fìnta di meravigliarsi,
. colmare di favori celesti; fare oggetto di un miracolo. -assol.:
, 3-187: miracolo non è altro che fare opera sopra natura: opera che natura
sopra natura: opera che natura non possa fare. dante, vita nuova, 29-3
centesmo ». cavalca, 20-25: fare segni e miracoli non è nostra potenzia,
: solo [a dio] appartiene fare miraculi. ariosto, 43-193: tosto che
sia a tutti naturale e che il fare miracoli penda da lei. fantoni,
penso che non c'è nulla da fare. il fascismo... chi lo
: * e i miraeoi del volgo': fare i miracoli, far segni affettati d'
moine (per lo più nella locuz. fare miracoli). crusca [s.
, il più spesso col verbo 'fare '. 9. econ.
: da questo si venne al fare imagini di più perfezione, non pure in
. avete ben voi l'obbligo di fare in un simil caso, come suol
e dimostra in quella pianta esser da fare di molte ignude tavole. sanudo,
.. era ingegniere, e per fare strumenti, come modi di gittar ponti,
, iii-9-116: il trovadore mira a fare un bel lavoro artistico, e mira
. varchi, 7-4: che de verno fare in rimirando questa miracolosissima scultura dell'universo
dio] di poner vo'tra nnoi per fare meravigliare e perché fuste ispecchio e miradóre
, che mescolo tutto scientemente, per fare svanire da una parte quanti più posso ingannevoli
, talora in dipendenza dai verbi dare, fare, porgere, ricevere, ecc,
ordine (per lo più nella locuz. fare un miramur). giusti
dalla cosa insolita e inaspettata, provò a fare un miramur al serristori e lo trovò
e lo trovò fermo; provò a farne fare un altro ai professori e non rincularono
: voce latina che usa nella dizione 'fare un miramur ', cioè sgridata,
che poco fa, che a tutto fare aspira? / forse l'occhio che illumina
: chi avesse voluto conoscere amore, fare lo potea mirando lo tremare de li
37-2 (no): or voi solevate fare piangere chi vedea la vostra dolorosa condizione
: / o desdegnar, per fare me morire, / o guardar, perch'
si mira e crede / sua simigliante fare. 14. avvedersi o prendere
. bembo, 2-79: quando a fare essi alcuna nuova opera intendono, mirano
l'intenzione, proporsi, procurare di fare. cavalca, 6-1-115: mirate al
non mira ad altro se non a fare che il reo da voi condannato abbia
foscolo imaginò tendesse egli [dante] a fare o volere nella chiesa non toccava,
279: e1 misero ministro andarà per fare quello che debba fare; e una
ministro andarà per fare quello che debba fare; e una parola che gli sia detta
un'occhiata sapeva dire quanti miria doveva fare una vigna, quanti sacchi quel campo.
2-143: -bacini! dighe! bisogna fare dei progetti! -e scoppiava in piccoli
dal tema dei comp. di facère 'fare '. mirina1, v. mirrina
ed ai poponi, / quel che suol fare ai vecchi la terzana. =
. la sua virtù è utile a fare i vasi. baldelli, 5-128: la
tommaseo]: la mirta, per poter fare lo suo frutto odorifero, sì cresce
[dioscoride], 61: costumasi di fare l'olio mirtino in quasi tutte le
. villani, 9-323: facendo loro fare tormenti e grandi misagi, sanza niuna
ella, se invece di rincattucciarsi a fare il misantropo e il maldicente e l'invidioso
si desse da torno a cercar di fare, si troverebbe meglio di spirito,
l'oste di alcibiade, intesa a fare preda e però molto sparta, misavvedutamente
molto sparta, misavvedutamente assalio e sanza fare battaglia vinse il nemico che fuggio.
nitrico. li miscelammo, incapaci di fare calcoli preventivi, fino a reazione neutra al
mischiamento di parole latine e volgari, fare che tutta questa città vi tenghi per
, mettendo allato la discordia, per fare via maggiormente spiccare e sorgere come dal
noce di cocco] si può anche fare una specie di latte, grattandola, mischiandola
coesistere più o meno armoniosamente); fare coincidere o concordare (pensieri, sensazioni
). anonimo, i-568: simil fare sì tene il mondo in pene, /
, i-1-54: io consigliarci che, per fare il suo libro più leggibile da ogni
seconda e li raggi insieme mischiarsi e fare uno nuovo colore. campanella, 1043
principali della sua città, trovò un fare ben diverso da quello a cui era accostumato
dì combatterono. 4. senza fare distinzioni, indifferentemente, indiscriminatamente, imparzialmente
un cavallo da guerra e mancandogli da fare la schiuma né riuscendogli, irritato con se
, canzone, ecc.] si può fare e di versi piani e di versi
. se bene meschiati non si può fare il monostico, il quale, per
. vasari, ii-610: cominciò a fare in queste pietre molte pitture, ricignen-
villa in quelle montagne, dove ha fatto fare il medesimo duca cosimo una strada siliciata
suo, del poco studio ch'egli potè fare delle origini cristiane, delle sue prevenzioni
molto maggiormente dee... a ciò fare pietade informata di fede cristiana. storia
piue intenzando, / di quanta stanza fare. c. malespini, i-31-95: -signora
. onde si vede che chi volesse fare un buon mesculio, dovrebbe raccorre insieme
di quel che aveva in animo di fare da congedato, parlò, per farsi capire
esperienze di vita militare, spingendoli a fare strage di commilitoni. -deriv.
né cagione di contender né avere a fare con lei. s. girolamo volgar.
barberino di divertirlo dalla nautica, per fare un elogio della persona vostra, come
della persona vostra, come cerco di fare con tutti quei miserabili ai quali
quando si potea lavorare; e bisognava fare quattro miglia di strada e rompersi il collo
il biasimo del far male e del non fare come dovrebbesi: 'tempo miseramente perduto
1-241: i'non so immaginar né fare un passo, / che sempre il nome
che da per noi non aremmo potuto fare. vasari, ii-53: con voce tremanti
* cadere nel mal del miserere ': fare alcuno tutto il contrario del consueto suo
per la quale il bene che potrebbe fare non comincia. dante, vita nuova
iii-21-130: ad uomini che hanno altro a fare spiace dovere spender parole e perder tempo
: qual cagione adunque m'ha mosso a fare menzione nelle mie parole della miseria degl'
, quasi piangendo: « come devo fare senza quell'uomo? ». [ediz
non c'è più nulla, né da fare / né da disfare, e (
soldo, per arricchire, ingrassare, fare allegri gli eredi. -tenere qualcuno
ai ricchi in questa stagione. / debbono fare i signori; e noi poveri a
nondimeno lo savio medico misericordievolmente suole così fare.
viii-1-228: dee il peccatore ingegnarsi di fare ogni atto meritorio: far limosine,
: e di queste spese lire cinque in fare onore alla brigata, e con le
. essendo ricchi, non intendono a fare misericordia di quello che abonda loro.
ad una ora poteva una gran misericordia fare e la sua vergogna e quella della
girolamo volgar., 1-16: che è fare limosina? ciò è fare misericordia.
che è fare limosina? ciò è fare misericordia. stefani, 1-48: carlo
il suo perdono. -in partic.: fare atto di sottomissione. malispini,
ad una ora poteva una gran misericordia fare e la sua vergogna e quella della
ma gl'ingenerosi fanno le viste di fare per misericordia quello a che son tenuti
, ecco, noi siamo apparecchiati a fare ciò che tu ci dirai.
essere necessaria la misericordia di dio: fare qualcosa con fatica, con lentezza.
sapeva che fare né che dire parendogli che il soffitto de
143: s'addirizzò [filippo] a fare la chiesa con tre navi malvolentieri,
, più che debole, malaticcia e da fare pietà. svevo, 8-238: stupefatto
- anche: povero. - fare misero: impoverire, ridurre all'indigenza.
: la coltivazione a solo grano può fare misero il coltivatore, se la stagione sia
[s. v.]: 'fare una figura misera ': potrebbe dir
7-259: ignoravo che mia moglie dovesse fare « lunghe file » per procurarsi «
che ei sia venuto ed a che fare, perché maggior misero né maggior ippo-
fare1). ant. e letter. fare il male; agire in modo scellerato
: recare danno, nocumento; fare torto, ingiuria; tenere in
veggendo che tutta l'isola era per fare la sua comandamenta, e aveano tanto
loro misfare. mamiani, 7-141: il fare e il misfare di un popolo nei
, per vostra regola, vanno per fare opere buone, opere sante, mentre costoro
opere sante, mentre costoro andavano a fare misfatti e scelleratezze tremende. -trasgressione,
saette percuote la terra, il sa fare con ispavento di molti e con danno di
: non ò 'n talento -di fare misleanza / ch'eo la cangi per altra
adunque si servivano, e particolarmente a fare la musica mixolidia, la quale non era
'nperadore, non le dé l'uomo fare, il misprisante è il proconsolo a colui
ii-6-11: ciò... è a fare quando alcuno secondo canonica disciprina, tre
marsilio da padova volgar., ii-iv-13: fare quelle è mispregiare o non sapere il
comanda quello che ttu non dèi punto fare, qui sanamente mispresa podestà, ridottante
andassero a immaginare che sia venuto io a fare il missionario! povero me! mi
sociali che i governi fanno o dovrebbero fare nelle regioni dove la vita è ferma
.. e adesso dovrei mettermi a fare l'uomo benefico, il missionario?
armata che nella messióne alle provincie di fare l'accolta delle soldatesche.
terminare la missione che mi restava di fare nel marnato di chitombe. muratori, 16-128
in cuore. 2. con fare guardingo, circospetto. g. gozzi
. bigiaretti, 11-211: allora con fare misterioso, divertita ella stessa della misteriosità
, 109: andava in giro col fare cupo e misterioso di chi ha la
misterioso. 7. locuz. fare il misterioso: affettare reticenza, riserbo
più sano intelletto basterebbe a sufficienza per fare per santità meraviglioso il più scelerato de'
filtrerebbe se non el prelato che dovesse fare el misterio del sacrificio. castellani,
. leonardo, 2-509: è necessario fare più notomie:... e 3
.. e 3 te ne bisogna fare per la donna, nella quale è gran
sì o no?. — fare mistero o un mistero di qualcosa: custodirla
, dei deriv. latini di facère 'fare '. mistìcio, v.
con il quale il pensiero non può fare a meno di identificarsi, annientandosi come
. piovene, 6-310: continuando a fare il contabile cominciò anche a frequentare le
con il quale il pensiero non può fare a meno di identificarsi, annientandosi come
: a guisa di ape accorta, per fare il suo mistico mele, visitandogli a
con il quale il pensiero non può fare a meno di identificarsi, annientandosi come
mistificare uno 'per 'burlare, fare una celia, fare una burla ';
per 'burlare, fare una celia, fare una burla '; che a quel
dei composti latini di facére 'fare '(cioè 'rendere misterioso ')
liquori, / ch'ognun di noi sa fare. tasso, 11iv- 407: nella
ammirato quanto saffi ed altri mostrano di fare. 8. nato da genitori
che alcune arti sono semplice di saper fare una cosa sola, alcune sono mix te
miste, e tal mescolamento si suol fare in cinque maniere: delle toscane con
ii e la pompa che gli piacque fare... suscitarono alla prima, per
mista; e voi sicuramente avereste che fare assai a dimostrare il contrario. idem,
, per lo mi'amore, de fare questo ». — fare tutto
de fare questo ». — fare tutto un misto con qualcuno: accordarsi,
un misto con qualcuno: accordarsi, fare comunella con lui, per lo più per
. vasari, iii-517: gli fece fare un modello d'un crocifisso, che era
cristiano e del movimento della lirica greca fare una si scorta mistura che nulla udisti
di meschiati [versi] non si può fare il mo- nostico, il quale,
è sentita. panigarola, 3-ii-76: per fare buona mistura di fortezza e temperanza insieme
. c. dati, 3-161: dovendo fare da giovane a un balletto a cavallo
, mandò le misure a milano per fare un'armatura. l'armaiolo, vedendo le
se lo paghi, ti prego di fare ch'ei trovi la mia misura, e
di questa distanza, se si debba fare per aria o per terra. guglielmini,
mi dissero che un attòniti era a fare certe misure per una bonifica, nella proprietà
in tutte cose ch'ove tomo à fare, / ché tuttor noce fare oltra misura
tomo à fare, / ché tuttor noce fare oltra misura. novellino, vi-61:
, 3-208: veggansi tutti gli edifici fatti fare da lui, l'ordine grande e
precauzione. pascoli, 1-430: fa fare (sia detto con riserva assoluta a
misure, senza mostrare né di volerlo fare né di averle conosciute. gemelli careri
volere, tra il potere ed il fare..., dà la misura del
... andate, pensate a fare un poco di pazzie in questi due giorni
ordiniamo ch'e'fornaciari siano tenuti di fare li mattoni e li teoli a misura della