ci colse una malattia, a vedersi fare quella scena. palazzeschi, 4-148:
, in uno libello ch'io intendo di fare, dio concedente, di volgare eloquenza
comporre un libello o una epistola: ma fare impresa di scrivere una istoria..
giudizio,... si suol fare, anche con la direzione degli avvocati.
5. locuz. dare, fare libello: querelare, citare, trascinare
firenze, e così uomo da fargli fare ogni cosa sanza rispetto. -letter
lido. -seminare sul lido: fare cosa del tutto vana. onesto
pulci, x-1006: intanto fece fare le bisciattole a due suoi cittoletti
presi, però che tu lo dei fare ». boccaccio, dee., 2-6
. 300. 000 lire, possano lietamente fare i banchieri dello stato, con addosso
ballo / vergine lieta, sol per fare onore / a la novizia, non per
ne creò con lieta sorte / per fare i giorni miei sereni e chiari.
capi inglesi considerando quello che fosse a fare. leopardi, iii-203: già ti
, ho questa compagnia / che vuol fare una lieve merendina. c. bini,
e più profonde di quel che suol fare il pane di puro grano. massaia
: la farina del miglio è ottima a fare il lievito, impastata col mosto,
pane azimo, come veramente si debbe fare, ma di pan lievito. nannini [
... del quale non si può fare mag gior cose che piategli
francia con tutto lo sforzo che può fare a morte e distruzione di tutto el tuo
leonino, / grande e ardito di fare ogni gran cosa. vittorini, 5-330:
io non so proprio più che cosa fare, per persuadere questa lignea testa di piemontese
tema dei comp. di fac tre 'fare '; cfr. fr. lignifier
un figuro verde e del suo sangue fare tene polvere. = deriv.
crudeltà de lui che l'avrla temperato per fare stento a colui che ve fusse messo
rumore. compagni, 1-19: fece fare lime sorde e altri ferri, co'
15. locuz. -adoperare la lima, fare uso della lima: attendere con impegno
indicare che non gli resta altro da fare che rodersi. -in senso generico:
sono impaniati! varchi, 3-85: fare lima lima a uno è un modo
lima e di schiena: darsi da fare con molto impegno. leonardo, 2-649
, la chiamò nello studio col suo fare più distratto e consueto. -grattugiare.
, iii-1-555: non avendo nulla a fare, fui tutto per più mesi nel limare
. limarla: usare grande parsimonia, fare strette economie. girolamo leopardi, 2-79
confronto di esso [sonetto] non fare né meno menzione di quello del bembo
,... non dubitò di fare in cuor suo un voto. e.
, sciogliere lo scilinguagnolo. -anche: fare della maldicenza. varchi, 3-88:
exquisitamente rubricati gli sui limbi, quanto fare unque si potrebbe. 7.
, racchiudere entro determinati limiti spaziali; fare da confine o da termine definito.
passivo, trattandosi di 'non voler fare o dire altro in quella tal cosa
cassola, 2-60: anna non poteva fare i bagni; non aveva nemmeno il
io prego dio che m'aiuti a fare questo. = comp. di limitativo
, 1-73: soldati che vadano a fare imprese con limitate instruz- zioni, obediscono
suol cagionare alterazioni notabili; però vogliono fare il cambio limitato, cioè di tassare
per ora più dei settanta non può fare. 4. elettrotecn. apparecchio
, potea dubitare che non si dovesse fare la limitazione. g. r.
tendenze legittime innanzi al pensiero di poter fare danno al paese, ed uscire dai limiti
provano manifestamente l'acquisto che solo poteva fare dai limitrofi dinasti e possessori de'fondi
della terra semplice non si sarebbe potuta fare la statura dell'uomo, fu adunque fatta
, o come si dice qui, a fare 'il pollaio ', se lo
leonardo, 2-45: se tu volessi fare pasta di perle minute, abi del
un tono agro, al limone, da fare allegare i denti. -limone spremuto
taschino, e si lasciò andare a fare due centesimi di limosina. c. e
l'offerte dei ceri che si debbono fare per li capitoli di questo costoduto.
cotali quattrinelli, voi avete saputo sì fare che vi recano vitelli di latte, castroni
libra d'otriaca buona; se volete fare a me questa limosina, fate ser piero
si accorse che la buona limosina voleva fare con la sua nave il * leva
sono in purgatorio. 5. fare oggetto di elemosina, beneficare con elemosine
del tuo marito, e niuna cosa fare sanza sua licenza. dominici, 1-123
che se gli mettevano sotto lo facevan fare un certo modo di lampeggiare quasi somigliandosi
! d'annunzio, iv-1-160: intendeva fare una lirica veramente moderna nel contenuto ma
la diffusione. 15. locuz. fare limpido (impers.): essere sereno
e afermomo e disano che si dovesi fare per potere pagare il linaiolo che aveva
fogazzaro, 11-186: quando si tratta di fare, tutti sono linci per le difficoltà
lincei si movevano apposta da roma per fare omaggio alla memoria di * geppino '
stieno a luogo loro, e non voglino fare il gentiluomo co'vestimenti attillati e lindi
8. locuz. -andar lindo, fare del lindo: vestire elegantemente.
: il mandato è una commissione per fare o trattar che che sia, sia in
quest'ultimo accetta come obbligatorio, di fare credito a un terzo (e tale istituto
le ha conferito l'incarico, a fare credito a un terzo, in nome e
che, di ciò certificatosi, facesse fare le castella e 'l corpo del marchese
, io anderò da lui, a fare un atto di dovere. carducci,
virtù del precedente mandato ricevuto, a fare il medesimo atto o contratto, quantunque
maso e a me, a potere fare e conchiudere lega. rinaldo degli albizzi
francia con grandissima celerità memoransi, per fare venire la duchessa di alanson sorella vedova
domandò i detti ambasciadori se di ciò fare aveano autentico mandato, li quali appresentare
ma secretissi- mamente, i mandati di fare la confederazione agli uomini loro. brusoni
16. locuz. avere in mandato di fare qualcosa: averne ricevuto l'incarico.
anonimo veneziano, lxvi-1-75: se tu voi fare man- dolata cocta per xii persone,
usa [il lavorare di file] in fare crocette e pendenti e scatolini e bottoni
, con noi, se credete di poter fare i trucchi e le mandragore, di
. -darsi alla mandria, fare la mandria: sdraiarsi come gli animali
il portello della fornace per aprirlo e fare uscire il metallo fuso.
di qualsiasi perforatrice) la quale serve per fare i fori o per allargare quelli
manritta per degnità del magistrato, fecion fare tondi di tela, dipintovi l'arme
. la qual cosa ricusando egli di fare, gli si calò un manritto.
che diavol volete voi che vengano a fare le genti dove si sta sempre con
monito economico. -fare mane: fare giorno, albeggiare. dante, par
iii-i -pref.: non si è voluto fare un ragionamento dipendente dall'altro, perché
che sia utile. -eseguire, fare, compiere, mettere in atto (
machiavelli, 67: se tu vuoi fare un popolo numeroso ed armato, per
popolo numeroso ed armato, per poter fare un grande imperio, lo fai di
cavallo; condurlo, montarlo, fargli fare esercizi di bravura. livio volgar.
. per estens. impegnarsi, darsi da fare, comportarsi con prontezza fisica o intellettuale
22. avere rapporti, avere a che fare, trattare con qualcuno. guicciardini
24. locuz. -maneggiare le armi: fare la guerra, combattere. nardi
da prendersi. -maneggiare il badile: fare il manovale, l'operaio.
innocenti. -maneggiare il bulino: fare l'incisore (per lo più di
degli individui, coi quali egli ha da fare e che gli danno da fare.
da fare e che gli danno da fare. bucini, 5-185: questi maneggiator
abilità e destrezza; che si dà da fare nel preparare, nell'organizzare, nell'
tutte le operazioni che il soldato dee fare col fucile. il maneggio dell'armi è
patrizi, 642: forse essi hanno voluto fare ad uso de'gran cozzoni, i
pennello e far tutto quel che può fare un cavallo, d'opera di terra
. persona che, dandosi molto da fare nell'intrattenere rapporti sociali, nel frequentare
venutoli in fastidio, li cominciorno a fare di gravi e maneschi scherzi. verga
agli archibugi a miccia, serviva per fare abbassare il serpentino sulla polvere. -anche
, posto agli archibusi a miccia, per fare abbassare il serpentino sulla polvere. ma
sopra a i cavalieri, per poter fare qualche tiro sforzato, e le periere,
a tutti. -battere le manganelle: fare un rumore assordante; sbraitare.
ora... che aspetti a fare l'elogio del manganello? -periodo fascista
da lizzano, i-21: manganese da fare bicchieri, il cento a peso, soldi
stanno là a'munisteri delle monache a fare cortei e fare zuccherini e berlingozzi e
a'munisteri delle monache a fare cortei e fare zuccherini e berlingozzi e mille novelle,
ore). 2. locuz. fare il mangia, fare il mangia di
2. locuz. fare il mangia, fare il mangia di siena: fare il
, fare il mangia di siena: fare il gradasso, lo spaccone. lippi
.. li vediamo alla prova cosa sanno fare e come per accarezzare i siri
cremonesi] / volontà di fare male... i quali sono i
pungevano chiamandoli man- e si fe'fare il pizzicorino dalle erbe fresche. p.
che tu consideri allo esercito che potremmo fare, venendoci in fantasia di congregar insieme
, così detta da parola greca significante fare cose lascive o vero altre parole significanti
colla sua gente, e però fece fare un gran mangiamento, il quale non
4-i-181: o mangiamoccoli, / che a fare un santo, / date ad intendere
principale città d'italia non si sarebbe potuto fare: in ogni luogo dove si mangiava
che a questa figliuola si aveva a fare. -assol. tagliare.
scolorare. -anche: dissolvere, disperdere, fare scomparire. vasari, i-288:
, carpire qualcosa con avidità sfrenata, fare guadagni illeciti o speculazioni spregiudicate, abusando
e lettori, o che ci verrebbe a fare nel mondo? gramsci, 12-27:
di costoro? e poi, se volessero fare delle pazzie, sarebbe un bel gusto
savonarola, ii-217: se si vuole fare frate il tuo figliuolo, lascialo prima
diventare grande e così se si vuole fare prete, acciò che non siano mangiati dalli
a tonino che non mi stia a fare il buffone, e se è ginestra veramente
mangiare la botta o il piombo: fare in modo che il colpo vada a vuoto
': solo quel male che non può fare, non lo fa. -aver
veneziano, lxvi-1-69: se tu voi fare coraella d'agnello, toi la coraella e
si diedero attorno pe 'l castello a fare per le case requisizione di roba da
bere, mangiare e dormire; non fare o non sapere fare altro che mangiare e
dormire; non fare o non sapere fare altro che mangiare e bere, che
fuor che, non saveria quasi altro fare / che dormire e mangiare. guadagnoli,
amo la compagnia, e non amo fare intrinsechezze nuove; e il mangiare insieme
in avere le cose elette e quelle fare con somma diligenzia apparare; affermando questi
ai suoi parenti chiedendo, come sogliono fare i fanciulli, vari e dilicati mangiari
iscritto. betussi, 3-217: fece fare una tazza guarnita d'oro, nella
. -apparecchiare, approntare, fare preparare il mangiare: provvedere, confezionare
ritonda, 1-34: lo re meliadus fé fare un gran mangiare, nel quale non
sola sola. -ordinare il mangiare: fare preparare una vivanda o un pasto completo
figliuola, invitava tutto il parentado a fare una bella mangiata. moravia, vii-33
ii-79: e che s'ha eghi da fare? una mangiatina di garbo, e
; ma però c'era abbondantemente da fare una mangiatina. tommaseo- rigutini, 2234
s. v.]: si vuol fare una mangiatóna di fagioli. -peggior
tagliacantoni col perpetuo ritornello del « lasci fare a me, e dirò e farò
di nove, che, con vocaboli da fare spiritare i cani, chiama 1'*
credo che non eri più sollecita a fare cose mangiative, ma a gustare la
strozzi, 1-604: io v'ho fatto fare in quella casa dirieto una mangiatoia e
cavagli. leonardo, 2-140: per fare una polita stalla... la
mangime. 4. locuz. fare mangime: raccogliere o falciare erba,
., per uso del bestiame; fare erba, fare foraggio. tozzi,
uso del bestiame; fare erba, fare foraggio. tozzi, vii-314: quando
dai suoi nonni nel campo, a fare il mangime alle bestie, ruzzavano sempre
comp. del lat. foche 'fare ', sul modello di opificio, caseifìcio
lo spingeva a una vivissima voglia di fare all'amore. -gomma di mango:
; tendenza impulsiva, aspirazione irrefrenabile a fare o conseguire qualcosa; desiderio incontenibile e
per me... tale opera fare, ho pensato maniatamente esemplarla e in
cera è manibile e puonne l'uomo fare qualunque impronto e'vuole. = deriv
macinghi strozzi, 1-5: ordina di fare un velluto chermisi, per farlo colle maniche
verso il senso del moto, per fare eseguire dalle navi o dalle batterie costiere
don franco non ci aveva avuto mai a fare colla giustizia, e gli rompeva le
i-1-420: il bastone che ha da fare il bottone [della tela], vole
piena di diverse mescolanze, al che fare io considero che sia oltremodo giovevole la
. -dare manica a qualcuno di fare qualcosa: offrirgliene la possibilità, l'
la gomena medesima. questo si fa con fare un'altra fasciatura alla detta gomena per
in tanto tenebrore per manicare carne e fare lussuria e per l'uopere de le
augelletti che la stagion dava e farle fare i più saporosi e delicati manicaretti,
dixe tutto admirativo: -che diavolo volete fare, maestro? casoni, 4-8-456:
l'abilità di nobile scalco, e fare sfolgorare le anella e i manichetti inglesi.
4. locuz. alzarsi i manichetti: fare ogni sforzo per ottenere un determinato scopo
]: 'alzarsi i manichetti ': fare il possibile per riuscire in un'impresa
pari, eh? manzoni, di fare lo spasimato di chiunche ha buona borsa,
in fretta gli legano i polsi fare loro un manichetto dietro. buonarroti il giovane
, ma in buona lingua è detto fare manidicella era sparsa di nodi. bersezio
/ delle labbra, non sapendo che fare delle mani si dovesse, che in suo
chino sfibbiando, e tanto di sé reputazione fare voleva, fuoco. pirandello
di bossolo e la lama puntuta che può fare anche da succhiello. -ansa
tre primi tasti, v'abbiano fatto fare altrettanti ordini di pertugi,..
. 14. locuz. -andare a fare il manico ai boccali: morire.
poco il manico e meno la pala a fare qualcosa: essere incapace, poco adatto
poco il manico e meno la pala a fare il maestro. -aver inghiottito il manico
alcuna sua fatica, o non vorrebbe fare alcuna cosa, o dubita se la vuol
alcuna cosa, o dubita se la vuol fare o no,... si
modo inconsueto, insolito, stravagante; fare eccezione, uscire dal seminato; eccedere la
poco al duca, e poco potevano fare se 'l re enrico andava ad assalirli
t'inganni, / che tu credi ciò fare impunemente, /... con
, buone maniere): modo di fare cortese, gentile, discreto; tratto
maniere): comportamento o modo di fare sgarbato, villano. lottini,
comportamento educato e affabile; modo di fare gentile, cordiale e, insieme,
conforti, non potendo per l'età fare lunghi viaggi e dimorare sempre in savona
che istimo che debbia esser lecito di fare in tutte le maniere delle scritture. varchi
diciotto scodelle di tratte e tu voglia fare tre maniere d'azzurro, fa'che tocchi
e mezzo e finimento / sapete ognora fare, / e parole acordare / secondo
iii-12-323: più altri paragoni avanzerebbero a fare, da'quali si parrebbe come il
maniera. gozzano, i-1370: per fare cosa degna... bisogna evitare
per una certa infelicità del gusto nel fare sveltire le parti delle figure e dare
intelletto, che le ragioni del ben fare alla mano somministra. questo accidente fu
una volta: questa mia maniera vuol fare di molti goffi artefici. 'maniera risentita'
: e si dice a quel modo di fare in pittura, scultura e architettura,
eziandio quello che ella è solita di fare. c. gozzi, i-9-80: que'
manifesto che dovette provare l'ignoto incisore nel fare preciso tutto ciò che ci poteva entrare
maniere: non essere il modo di fare, di agire. p.
animum '. -tenere maniera di fare qualcosa: trovare il modo di eseguirla
era dal vero e che questo modo di fare era atterrire gli accusatori e dar animo
altra volta è una scena indovinata su 'l fare di longo sofista: se pur non
e calida de questo solacio e per fare un poco don ateon volare a la feria
iii-260: oggi ancora ci è chi sa fare madrigali, e chi sa praticar,
). che ha un modo di fare aggraziato ed educato, che usa maniere
.. e sapeva meglio l'arte da fare impazzare un uomo, che qual si
, un atteggiamento, un modo di fare). -anche: cerimonioso, formalistico
don abbondio; e, con un fare più manieroso che mai, « via,
interessi del danaro si è la facilità di fare delle più grandi intraprese, sia nel
, tutte le manifatture, procurò di fare di ciascheduna in se medesimo l'esperimento,
un talento proprio a'francesi quello di fare un libro. questo...
manifattura ', da mànu facère 1 fare con la mano '. manifatturàbile
. pass, contratto manifèsto). fare conoscere, comunicare, esprimere, palesare,
sapienza loro,... ordinarono di fare un trattato, accomodato con diverse similitudini
ampliare e allungare l'orazione, e di fare ogni mio potere per manifestare la verità
da manifestare 'rendere palese, fare conoscere '. manifestazióne, sf
[b. croce] per fare sfacciata mostra di sé nei vari comitali parolai
donata, conosceva chiaramente non potere ciò fare con alcuna convenzione d'accordo, implicando
manifesto che dovette provare l'ignoto incisore nel fare preciso tutto ciò che ci poteva entrare
, / non potè suo valor sì fare impresso / in tutto l'universo,
fu 9. locuz. — fare, mostrare, rendere manifesto: affisso tutte
sii tale non vo'più dire per non fare iii-1-254: un pover uomo trovò
conv., iii-xiv-6: ciò si può fare manifesto stretto militare (anche semplicemente manifesto
ancorché di stati alieni, che mancassero di fare detto manifesto, incorrino in pena della
in toscana, 14-2-1-276: modo di fare un fucile che si carichi con la maniglia
infino che, andando i manigoldi per fare morire i dannati, trovarono le moglie
, / ma quel ch'io debbia fare in cor mi metti. ariosto, 28-38
loro non sono tenuti di alcuna emenda fare a quel di chi quella robba fusse.
o con senapa o aceto. 'fare un maniluvio. gli ordinarono un maniluvio
sperimentando le mie ricette e modi di fare i colori, paste e tinture, non
paste e tinture, non gli riuscisse fare quanto io ne scrivo, non si sgomenti
deve andare ad un altro sportello per fare eseguire la piombatura. 3.
. 10. intr. darsi da fare, operare. c. dati,
neri, 1-160: cose che tutte può fare un pratico manipulatóre di cose chimiche.
12. locuz. baciare il manipolo: fare atto di ossequio; umiliarsi.
volgo de'medicastri usala poi / in fare, a chi mal'ha, tirare i
: qui bisogna muoversi, darsi da fare: ma te e gli altri, scusa
solamente dire, / ma bisogna anche fare e far da sé; / la manna
e fatua ce repara, / per fare costar cara l'altrui colpa. sacchetti,
, vanterà il suo destino? fare chioxa. ponzela gaia, 15: vegname
, che ad ogni modo io ho da fare o il zava un sorriso di scusa,
, iii-352: potrò... fare de la mostarda, de la sapa
madre. 4. locuz. fare mannello: stringere insieme. viani,
appoggiare i mannellini, quando si voglia fare i boschi nelle stuoie. -acer
che qualunque modo si tenga [nel fare i boschi] non siano i bachi maneggiati
volta urtato da una carretta, nel fare il mannerino a gaio caligola, mentre
. della valle [tommaseo]: per fare il ditto bastione bisogna sapere fare li
per fare il ditto bastione bisogna sapere fare li manocchi di fascinette, le quali
far macco / di que'pagani e fare mannosacco. = deriv. da
. bartoli, 1-79: non si debbe fare un muro con furiosa prestezza ed ammassarlo
ii-522: anche la fabbrica guaita potrebbe fare uno sforzo coll'impiegare nella filatura delle lane
'mano di dio ': col verbo fare, usasi a significare l'eccellente e
.. in una sepoltura si fece fare di nuovo, da mano ritta, tra
: gli antichi usavano molta diligenza nel fare i pavimenti, perché ponevano molte mani
perché ponevano molte mani di cose per fare il suolo, cioè molte coperte una
dire aspettate pur che si venga al fare. balbi, lxii-4-133: ha la miglior
voglia tenere una così scellerata pugnia e fare un tanto brutto torto alla santa ragione
la mano del dire, mettendosi a fare l'elogio della scolara di lei.
', per cominciare, principiare a fare o dire quello che si è accennato.
mano a servirla: ma per ciò fare è necessario un po'di preambolo. manzoni
procurino e ordinino sol- licitamente di far fare la vigilia al cierchio, co'candelotti
. che in detto tempo si avessino a fare i priori e gonfalonieri di giustizia a
autorità, che era ordinaria, ne fece fare a mano ne'settanta, tre con
,... tutto si deve fare con l'orologio alla mano. -con
a mano. pascoli, 1-353: faccio fare il dosso, misurando le dimensioni su
sia così severa. / -lassa pur fare a me: che io mi vanto /
-figur. in ozio, senza fare nulla, rimanendo passivo. g
16 (287): se li lasciavan fare, dopo il pane sarebber venuti al
, 5-133: essendosi piegata all'invito di fare due passi insieme, si era messa
della vita sua si botò di non fare dipignere la notte, per non venire alle
anche di conoscere, di avere a che fare con una persona. francesco da
: a salva mano prisolo e senza fare alcun rumore lo stran- golorno. forteguerri
vo'portare alla mia signora. così bisogna fare a queste segrenne, che ti hanno
ogni persona dee avere la mano larga e fare limosina. s. bernardo volgar.
10-97: vogliamo usiate ogni diligenza in fare di avere nelle mani messer oliverotto da fermo
scacciarmi lontano. -avere a che fare, essere in relazione, frequentare,
intendiamo e egli è maestro, lascianlo fare. storie pistoiesi, 2-183: notificando lo
lavori per le mani, andava a fare il suo carico accompagnatoda giovannino. -essere
. -essere in procinto, accingersi a fare qualcosa. galateo, 170: questa
: i'ho in mia mano di poterti fare papa s'io voglio. nardi,
, fra le mani: capitare, fare al caso. boccaccio, dee.
in mano: in ozio, senza fare nulla, rimanendo passivo. berni
e torti la tua donna, e fare ogni altro male, e tu aresti a
pòi con mano, la lengua lasse fare. petrarca, iv-1-44: poi fiammeggiava a
per ciò che quale ora tu andrai a fare, ciò tu sarai rimesso in mano
della certosa... a far fare alcune pitture a fresco ne'canti,
consiglio a gran maestri, ti convien fare quello che vogliono, o bene o
un grosso d'ariento in mano per fare più credibile la cosa. f.
grande, non gli ardia uguccione a fare mettere le mani addosso. macinghi strozzi
orrore l'abuso, che si può fare di tali opinioni. - dare
su, addosso a qualcosa o a fare qualcosa: dare inizio, intraprendere,
6-65: invece di star lì a fare i minchioni i venti e i trent'anni
508): cominciò... a fare apprestare la cucina, e ad ogni
si levavano dall'orazione e tornavano a fare alcuna opera di mano o d'altro
). velluti, 100: sapea fare di mano ciò che si volea.
15-243: soltanto gabriele d'annunzio poteva fare in italia il miracolo di creare un'opera
disse: che ti par che sia da fare? / disse guglielmo: la vittoria
alle, per le mani di o per fare qualcosa: accingervisi, prepararvisi, disporvisi
loro cavilli. -avere a che fare, trattare, ragionare, discutere con
mani di qualcuno-, avere a che fare con lui. a. f.
, prendere la mano a qualcosa o a fare qualcosa: farci l'abitudine, assuefarvisi
, anche con mezzi coercitivi, a fare o non fare qualcosa, a pensare
con mezzi coercitivi, a fare o non fare qualcosa, a pensare o agire o
gli abbiano forzata la mano e fatte fare le cose a salti, a me
, scappare, sparire, svanire, di fare legnar ben bene qualche « piiano » liberale
dell'inganno s'accorgono d'aver a fare con un furbo in superlativo, tutti si
nelli, i-301: cogli uomini innamorati bisogna fare come co'poliedri; con essi ci
quali... si costuma di fare un cert'atto di professione in mano
non si deve legar le mani col fare i magistrati e gli ufficiali perpetui, così
, d'addosso a qualcosa o dal fare qualcosa: non occuparsene più, definitivamente
mai, di cosa che abbiamo a fare, non ne caviamo le mani. andrea
menato le mani. anche noi bisognava fare un blocco e resistere. -criticare
di un problema; darsi molto da fare per raggiungere un determinato scopo, per
fanno colpi dell'ottanta. -darsi da fare con grande impegno. g. vasari
vale indurlo a rissa. -far fare conoscenza, mettere in relazione una persona
1000 fiorini? -avere a che fare con qualcuno. g. r.
questo mio compagno me l'ha fatto fare. redi, 16-ix-273: quei tanti e
che il miglior regalo che si possa fare a un autore è il silenzio.
-porre mano ai ferri: darsi da fare con tenacia e con zelo per correre
il coraggio a quattro mani: osar fare qualcosa dopo aver vinto molte esitazioni e
. -rimettere mano a qualcosa o a fare qualcosa: riprendere a occuparsene dopo un
mesi. -ritirare la mano dal fare qualcosa: sospenderla, interromperla, astenersene
]: 4 stendere la mano 'vale fare con la mano l'atto di chiedere
, ordinò di tutti trattamenti e patti fare con loro egli in sua presenza. guido
le mani addosso, perché talvolta suol fare di gran carriere e, se non è
a qualcuno: trattenerlo, dissuaderlo dal fare qualcosa. savonarola, 8-i-12: gli
mio e il vostro? v'ho lasciati fare perché toccaste con mano. -toccare
se i pianeti hanno potenzia a farti fare il male, e tu il fai,
: cambiare improvvisamente 11 proprio atteggiamento; fare un clamoroso voltafaccia. bembo,
e come ben dite che si debbe fare, ho sempre più guardato alle mani
: e 'l fanciullo savissimo, per fare loro maggiore consolazione e per più fortificarli
2-86: sarà cura della direzione il fare una ripartizione dei nostri classici; onde
mano sulla motrice e faccio: -lasciate fare a me. di queste more me ne
oggi del mondo, non si contenti di fare mercatanzia dei beni temporali dell'uomo,
: ferire, uccidere; straziare, fare scempio. compagni, 1-21: andando
, fate tosto, ch'io vuo'fare anch'io. g. f. a
sia la copia che voi ne faceste fare. martello, 483: il libretto
fussono buoni e leali, non è da fare paragone al padre, ma tutto
balia di franciesschino e s. venticinque per fare lastricare a ssanto ispirito, maestri e
lavoro consisteva in nulla essere, tutto fare. g. raimondi, 4-173:
di povertà e di famiglia, ed il fare non a capricci, e quando a
manovella alle parole. -fare manovella: fare leva. guglielmotti, 512: '
una determinata decisione, al fine di fare adottare in tale sede una soluzione già
manovrare, tr. (manòvro). fare funzionare; mettere in azione, in
fosse questo crescere, credevo fosse solamente fare delle cose difficili -come comprare una coppia di
-come comprare una coppia di buoi, fare il prezzo dell'uva, manovrare la trebbiatrice
per estens. far muovere, spostare, fare agire in funzione di uno scopo determinato
. influenzare accortamente a proprio vantaggio; fare valere il proprio ascendente; indurre a
. moravia, i-622: non sapendo che fare, mentre l'ufficiale manovrava per portare
. armeggiare, trafficare; darsi da fare. cagna, 1-81: si arrampicavano
sanguinoso brando in mano, si cominciò a fare far largo con tondi e manrovesci e
che veniva lor bene, credendo di poterlo fare a man salva; e forse non
[uca]: la prego a fargli fare la mansione, perché non vorrei prender
perfetta. 7. locuz. fare mansione con o presso qualcuno: dimorare
(per la coniug.: cfr. fare). letter. addomesticare,
mansus * mansueto 'e facète 'fare '. mansuefatto (part.
quale insegnandogli, agevolmente si constrignerà a fare ciascun lavoro. pulci, 14-77:
. distruggono due mansueti numerosi popoli per fare la conquista di due vastissimi regni.
tendenze legittime innanzi al pensiero di poter fare danno al paese ed uscire dai limiti razionali
pinoli. messisburgo, lxvi-1-289: a fare dieci mantegate. piglia di pignuoli ben
di nuovi soccorsi consigliò l'hom a fare divorzio da quella espugnazione, mantellando la
degli albizzi, iii-264: demo ordine a fare delle scale, che niuna ce n'
appunto, quanto stecchi dicea che dovea fare. ser giovanni, 11-88: portano [
coniug.: cfr. tenere). fare in modo che qualcosa duri a lungo
tutto quello che è stato possibile di fare per la salute sua, con quegli
, con quegli rimedi si sono potuti fare, si sono fatti, e che
ii-22: non s'era mancato di fare ogni opera per mantenere la libertà della
dispensa acque e belletti singolari e nobili per fare e mantenere lustre, bianche, rosse
, così non dee agguagliare, benché fare il potesse, lo splendore de la
falconi, 1-12: non manca mai che fare a tale maestranza per mantenere, accomodare
, gli abbia anco data autorità di fare da sé,..., tutte
. villani, 7-38: io non intendo fare accordo colla chiesa, se forlì e
io parlo di giovani coi quali ebbi che fare, che si dedicavano alla letteratura,
54: s. m. veniva a fare il giuramento solito di mantenere e osservare
re, e la signoria armemo a fare potente armata e far provision contra di
alle possessioni, prese esercizio non di fare mercanzia, ma di tramutare quella d'uno
e tanto rimase selvatico, quanto può fare che gli uomini non gli comandino liberamente
difficile procacciar mantenimento a uno che possa fare, che sarà procacciarlo a chi,
: astenendosi... i censori da fare l'alloga- gioni della rinovazione e mantenimento
, 53: dixeno meglio essere a fare la dieta aqua in vetro. i quali
aqua in vetro. i quali dicono che fare se de'una fomaxe rotunda, la
non vedano padre e madre acrobatizzare e fare il mantice la notte.
richiede perizia e non ha niente che fare coll'armonica scienza. tarchetti, 6-i-565
mantici degli organi. -figur. fare la spia, seminare discordie. g
di capretto scorticato a foleselli, per fare la mantiglia. idem, 12: [
due femine vengono fuori di roma a fare le liscivie a mondarsi mantili, camiscie,
(47): mantenente pensai di fare di questa gentile donna schermo de la
parti disoneste, e ciò si potrà fare con manto accomodato leggiadramente. tasso,
per un soldo falso che, nel fare i conti, avevano trovato nel mucchio dei
qual arte scegliere, prima che sappiate fare l'arte che non vi nutrisce ancora;
, nei giardini che s'hanno a fare, acqua naturale, procaccisi con gli
da quella degli esecutori, conviene inoltre fare un'altra suddistinzione; e questa cade
la divertisse, ciò non si puoi fare. montanari, i-499: il fiume piave
, col rega- luccio che bisogna pur fare all'amica, con una cravatta nuova
vero manutengolo, con la scusa di fare il modello al vecchio pittore.
che per nuovo accidente egli risolveva di fare. magalotti, 9-2-183: in altri tempi
prima perché, avendo a'mei giorni veduto fare e disfare di molti trattati, non
incupita la voce, tornò a bomba con fare dimesso, manzoniano. soffici, i-7
col suo tombolo e i suoi piombini da fare ma- gliuzze di trina per una mappa
fuori certe nuove insegne ch'avea fatte fare,... e un'altra ne
catena del ponte; 2 barche da posser fare due marabotte. = var.
ant. spia. -fare la marachella: fare la spia. lippi, 6-27
pollice appoggiato al naso. — fare marameo: compiere tale gesto di sfida
.., bevendo del siero avanzato a fare il cacio e versato in una pila
candida della vostra virtù, avete dato che fare a gli angioli in numerare tutti li
marcare, acciocché l'altra noi potesse fare. m. villani, 6-72: le
, i-506: quelli cotali cavalli marcare fare in della coxia diricta con ferro di
siano tenuti i consoli... fare cercare... le canne e'passetti
, scrivere, non dare. non fare, ec. son le voci regolari.
le dette consegnagioni, estimagioni e marcagioni fare fare almeno una volta infra 'l tempo
dette consegnagioni, estimagioni e marcagioni fare fare almeno una volta infra 'l tempo predetto
ne diga grazia de dire e de fare quelle cose, le quae debiano piacere a
fosse passato, seppe ella sì fare, che ella fece ragionare del suo
marchette. 3. locuz. fare marchette: fornire prestazioni erotiche a pagamento
, senza alcuna altre marchiatura di nuovo fare. statuti dell'arte della seta,
tessuti tutti d'un pezzo vi solevano fare gli artefici. g. m.
esatto come su un utensile sociale e fare le teste umane tutte simili come le
: e poi che cosa mi hai visto fare, ancora? battere il marciapiede?
prendere la vita come gli viene, a fare suo prò o suo danno di
provision più necessaria, che è di fare murare una porta che non è molto
come vedete, nel marcio impegno di fare qui la seconda cicalata. g. gozzi
dice estensivamente. -essere marcia forza fare qualcosa: essere assolutamente indispensabile.
(o vincere) una partita senza fare o senza lasciar fare alcun punto all'avver-
una partita senza fare o senza lasciar fare alcun punto all'avver- sario..
. -rompere il marcio: iniziare a fare qualcosa dopo lunga esitazione. a
morte. giusti, 2-146: vo'fare un lascito nel testamento / d'andar
che per la ragione medesima si può fare e si fa un buon vino coll'uva
tenuto e debba messere la podestà di fare dirizzare tutti e ciascuni marchi e doppie
marco4, sm. nella locuz. fare marco sfila: fuggire, scappare.
dei lunghi viaggi, era pronto a fare qualunque cosa che dai suoi compagni fosse
, accioché, se vedrete forma da potervi fare profitto, non la pretermettiate. p
massimo volgar., i-606: pensò di fare mari per sé ne le sue possessioni
mone medesimo ne l'edificazione del tempio fece fare alcune figure di cose animate e particolarmente
., 269: allora, senza altro fare, da tutta sua altissima statura abdalon
., si fermò per dieci anni di fare i fiorentini porto là e ridotto a
mevi trabagliti, -follia lo ti fa fare; / lo mar potresti arompere, -avanti
lastricare il mare ': prendere a fare cosa d'impossibile riuscimento. -buttare
tasso, n-iii-918: si pensa di fare uno essercito o di mettere in mare
-offrire, promettere mari e monti: fare promesse generose ma eccessive ed esagerate,
poterono essere smossi dal fermo proposito di fare col fatto conoscenti i pisani che i
conoscenti i pisani che i fiorentini poteano ben fare le mercatanzie per terra e per mare
. -varcare monti e mari: fare riferimento a personaggi, a fatti o
di bosco. -dal dire al fare, c'è di mezzo il mare:
occuparsi attivamente, affaccendarsi, darsi da fare, trafficare. carducci, iii-12-108:
di un bandito. 16. fare galleggiare sull'acqua. bresciani, 6-xi-114
a fare per quella maremma piacesse di dire alcuna novella
essere persona esperta de le cose da fare, sicché sappia comandare quello che si
sicché sappia comandare quello che si dè fare. sercambi, 1-ii-572: venne del
begli arnese, / amai chi vorrà fare in voi le spese. fr. colonna
aretino, vi-76: -che ho io a fare di tanti nomi? -a ricamartene,
misconoscere un pregio, un valore; fare cattivo uso di una cosa buona,
ciaccio o agli animali immondi): fare partecipe qualcuno di cosa che non è
, di valutare appieno; sprecare; fare cosa vana (e l'espressione traduce
tato e margheritato il piemonte, avrebbero dovuto fare 10 stesso voto de il'inghilterra
tutto il libro, possano porre overo fare porre alcuna correzione a utilità dell'arte
star relegate in margine. — fare margine: ostacolare. giannone, ii-299
mariàccia, sf. nella locuz. fare la mariaccia: fingersi ingenuo e con
proprio maria-, cfr. la locuz. fare le marie: fingere di non sapere
8. locuz. -battere, fare marina: simulare sofferenze, miseria,
1-ii-61: in inghilterra l'uso è di fare incetta de'marinai per mezzo della forza
scherno di chi è poco adatto a fare una data cosa, nel modo stesso che
, ii-63: quando non sapevamo che altro fare contro costoro, tempestavamo di schizzi d'
; mettere in carpione. -anche: fare frollare carni (in partic. selvaggina
, i-97: de'vostri versi che volete fare? / si han da salare,
oliva, i-1-137: che ha da fare una marinaresca così fiorita, una soldatesca
essa marinarézza. 5. locuz. fare la marinarézza: assoldare o arruolare marinai
, 166: così do verno fare / come il buon marinaro, / che
; / pria s'adastia al ben fare, / ancor che li sia caro.
scandaglio alla mano, che per ciò fare non poteva servirsi se non dei legni
orgoglio / a'legni miei non valse fare oltraggio. cesarotti, i-ii- 160
dice plinio, gli uomini impreseno a fare li cristeri, perocché elle col becco si
né marino né terrestre, da potergli fare resistenza [al re], ricorse
essi sospingono il mare impetuosamente verso questo fare, e per questo fare verso il
verso questo fare, e per questo fare verso il mare di grecia. burchiello
marino e misterioso, si potrebbe similmente fare impresa, e più agevolmente che d'
, è un peccato; / è un fare al mondo un pessimo servizio, /
per aria. = forse dall'espressione fare le marie 'fingere devozione '(
ix! oh andate un po'a fare a confidenza con l'enciclopedia popolare italiana!
, dapprincipio. io in obbligo di fare lo spiritoso, lei di apparire eccessivamente
, / doman con verace / sto mariozo fare. = var. ant.
coniglio con la gallina padovana che sperava di fare il réaumur, da cui quel grande
: maritaggio ch'ei si sforzava di fare di teodorico e di lanfranco. bettinelli,
pensiero e di frase abbia minimamente che fare col più negletto recitativo o colla meno studiata
sì fatta veste maritaggio non si de'fare. g. m. cecchi, 1-i-239
m. cecchi, 1-i-239: il non fare egli ordine nessuno in casa, che
, 4-241: il maritaggio non si poteva fare di presente. -celebrare un matrimonio
spendere (o chi ha cura di fare il maritaggio) dugento e trecento ducati in
. giamboni, 4-158: abbiendo ordinato di fare matrimonio in maritarli cleopatra sua figliola.
, che, per non saper che fare, s'innamorano, vogliono maritarsi, e
. piovano arlotto, 28: fanno fare al cuoco dell'uova maritate, frittate
che quattro buone famiglie non avrebbono potuto fare un pignatto maritato. rosa, 1-99:
, e l'altro giorno vi tornassimo a fare 1 soliti brindisi co 'la pegnata
nimicizia di tutta sua gente, / fare al marito suo [a ruggiero] mai
. leonardo, 2-67: se vuoli fare una armata marittima, usa di questi
ci sono ancora le marmellate di pere da fare. cassola, 1-108: miro mangiò
tutti come tanti vitellini. — fare una marmellata di qualcuno: spiaccicarlo,
, per smaltire tutto quel marmiccio doveva fare del moto. = voce senese
far l'epigrafe come al marmista di fare il coverchio. barilli, ir-385:
: pentola usata comunemente in cucina per fare bollire minestre, per cuocere vivande;
si leva su la canna questo vetro, fare una picciola levata, e cavarla fuori
di marmo. -leccare marmo: fare cosa inutile. lippi, 1-23:
d'averlo: e chi quello non sa fare e vanne a marito come una marmoraccia
, secondo il bisogno che non può fare il marmorario. varchi, 7-165: i
facoltà intellettuali dell'uomo, non è per fare della scimmia un uomo, ma per
della scimmia un uomo, ma per fare una scimmia del- l'uomo, e
: dedicarsi al lavoro dei campi, fare il contadino. pisani, 66
per havere in marrocchio overo manivolto per fare iustitia in persona de alicuno.
: nell'anno avanti che si vogliono fare gl'innesti, si scelghino alcuni robusti pedali
. tedaldi, 1-78: se tu volessi fare a un tuo luogo un marroneto o
quando sono appiccati, annestargli a bocciuolo e fare marroneto. bresciani, 6-iii-131: tutt'
parole alte disse: che ha da fare la forteza con le marruche? mattioli [
veder se 'l marruffino / nel far fare i lucignoli gli ha fatto [ecc.
quali compre e vendite se ne debbino far fare detti berrettai la polizza dal detto maestro
tutto il dì il conte loro faceva fare. tuccia [rezasco], 44:
, cappello, cappotto, e marsch a fare una cam- minatina. alvaro, 12-12
lazzari. 2. locuz. fare da marta • e da maddalena:
la fortuna con venire a zuffa generale e fare il comune marte giudice di tutta la
. mazzei, 9: io vo'fare carnasciale co la donna; carnasciale è
de'buoni che s'acordano insieme a fare uno bene, così so'di quelli che
di quelli che s'acordano insieme a fare uno male. -intr. cellini
, e per poterla un po'godere bisogna fare cose cattive. soldati, 2-483:
irma. 26. raro. fare riferimento, richiamarsi ripetutamente e insistentemente (
uno che adoperi ogni sua industria per fare una cosa perfettamente, reiterando più volte
martellata / che n'ebbe quasi a fare una frittata. taglini, 2-165:
elocuzione virgiliana non possono in alcun modo fare a meno delle necessarie dichiarazioni.
è versi martelliani. santina vuol farsi fare l'ufficio e il rosario in tali versi
ad essa s'appartenga; ma possasi fare ogne altra cosa che lavorare a fuoco
, 1-74: non però quando voleste fare lavori di martello, ché per tale effetto
: ci credete che io non so come fare a rimproverare un commediante quando manca di
per l'immissione dei chiodi, per fare gradini in sostituzione della picozza.
7. -fare andare a martello: fare in modo che tutto proceda con la
.. / quello è venuto per fare il censore, f... i
e ostacoli; dare cattiva prova; fare brutta figura. f. d'ambra
mostra nessuna intenzione, nessuna fretta, di fare il martire, il santo. non
suscitare pietà, per ottenere compatimento; fare la vittima. tommaseo [s.
d'essere piatoso; e dove possa fare solo co le parole, non aoperi i
già, secondo che ne par de fare, / dovrebbe dentro aver novi martiri.
martirezzare, martirizare), tr. fare morire di morte violenta un credente in
formiche al verno, perché gli sembra di fare assai con passare il meglio che può
oriani, x-25-21: -che cosa può ella fare fuori di qui? i suoi genitori
il gonfaloniere, al quale spettava il fare le teme, fu di parere che il
del martirologio italiano,... questo fare di moto proprio d'un nome solo
di quelli che sforzi la natura a fare arte che al tutto ti niega.
, 1 (io): ordina di fare un velluto chermisi, per farlo colle
vincolava per sopprimere la sua personalità e fare di lei una ubbidiente creatura. idem
travagliato. aretino, v-1-365: può fare iddio che aviate quei pensieri, quei
, -che non ha niente da fare e che sta tutto il tempo a
tra buccia e buccia strigni e lascia fare. caro, n-123: alla fine ogni
vedere di risolverci qualche cosa, ché fare sempre nesti con fessi quando si invecchia
-anche: materia grezza per fare il vetro.
da uzzano, i-21: marzacotto da fare vetro, il cento, a peso,
che infaccendato non fosse, quale a fare ariento solimato, a purgar verderame,
arlotto, 156: a milano si sanno fare molte mercerie e armadure, e a
, neve, vento, come suol fare nel marzo. crusca [s. v
che d'ora in ora son per fare. massaia, viii-186: la mattina seguente
7. locuz. -fare il marzocco; fare da o del marzocco', imitare il
che gli piacciono meravigliosamente e, volendoli fare cosa grata, mandategline qualcuno. castiglione
(per lo più nella locuz. fare la masa). pratolini,
medicina. soderini, iv-131: facciasi fare questa utilissima operazione del più famoso maestro
famegli è una stanzia nella quale ponno fare medicine, mascalcie, acconciare selle et altre
è cibo perfetto [la tuma] per fare onore al rosso etna '48 del barone
dico: c'è stato tempo di fare degli spropositi, delle cose scorrette, delle
mascalzoni o d'altre persone che possono fare danno altrui. pulci, ii-19:
ai quali s'arrabbiano di aver a fare la figura che spetta alle loro mentalità
che cento de'nostri se ne potesse fare. e credo che quello fosse d'alcun
dopo la siesta vengono i soliti straccioni a fare la fantasia. alcun han sul volto
soggetto del dramma... per fare il quale mutamento fu la maschera trovata
fate intendere a la signora che volete fare una livrea di due, e che ima
10-202: per tirare avanti dovette contentarsi di fare la maschera in un teatro di prosa
, si rese conto, col senso di fare una scoperta importante, che era la
; ma bisognerebbe aggiungere che si potessi fare senza spendere, così dare modo
che la imiti perfettamente nel modo di fare e di comportarsi; sosia.
col popolo, / né possendo ciò fare scoperti e in publico / (per il
festa. 3. locuz. fare le mascheracce: fare brutte smorfie,
3. locuz. fare le mascheracce: fare brutte smorfie, contraffacendo il viso;
brutte smorfie, contraffacendo il viso; fare le boccacce. a. f.
[s. v.]: 'fare le mascheracce ': alterare il volto
penzoro menare a spasso el prete volendolo fare mascarare, et andati verso la sua
suo meglio, come di sottecchi vedeva fare alle altre. carducci, ii-2-350: io
negrezza loro, e per tal modo fare che ingannino la simplice vista de gli
... poco o nulla si può fare senz'esse per far bene i suoi
col marchese, ecc. non si può fare altro che una farsa. g.
di campare da qualche pericolo o fare una scoperta o eseguire qualche progetto. moravia
pensavo io che non abbian di meglio da fare che girare mascherati per il palazzo di
: invocare l'interesse dei figli per fare,... l'interesse proprio,
mamma, invecchiata, non poteva più fare la mascherina al teatro. 4
2-65 (417): io gli feci fare certi piccoli vasetti, grandi come un
che tu abbia a non favellar ^ né fare altro atto con alcun maschero, se
cantù, 516: ho altro a fare che dar ascolto alle tue fandonie,
e domandavano che cosa fossero venute a fare nel cortile di paride le bambine gracili
]: 'mastiettare'dicono gli scarpellini per fare che una pietra, commettendosi con altra,
del corpo esercitando maschilmente, viene a fare le sue operazioni. 2. per
prese. leonardo, 2-228: se voli fare parere naturale uno animale finto da te
o femmine e che fondamento io posso fare su queste sue promesse. -che esprime
gittare la femmina, ed ho fatto fare alla mangona cento braccia di banda sottile per
che si adopera in varie arti per fare i vermi di vite in un foro.
meglio difendere i torroni, si può fare nella profondità del fosso un torricino a
doti interiori. prima studio dar debi a fare ch'el seme tuo caldo sia.
l'h, ora chiamando la z a fare l'offizio del t, gative del
l'altro sette maschiotti che mi dànno da fare 0 indonnandone una maschia. più d'
ora l'altro, le davan da fare ogni poco. tommaseo [s. v
suo tutto, che non sa né vuol fare con ordine il bene, ma il
7. locuz. -andare in masnada: fare parte di un gruppo, esservi annoverato
muratori, 7-i-242: è distinto il 4 fare esercito ', cioè allorché tutti i
piglio all'armi, e il 4 fare masnada ', perché vi concorrevano i soli
ognuno trarre a sè compagnia del suo fare, del suo pensare. 9
/ di neve fece massa / per fare tua figura. m. villani,
275): non avendo altro che fare, andava alternativamente sollevando sulla punta de'
di credito posseduti da una banca per fare fronte prontamente alle richieste di acquisti della
profumi [negli stati uniti] potrebbe fare parte del credo nazionale. moravia,
, ove si diceva che aveva a fare la massa. dovila, 504: fatta
. per alcuni giorni fu soggiornato per fare massa di vettovaglie. cantini, 1-6-160
attese con molta sollecitudine e accuratezza a fare la massa delle provvisioni a quel soccorso
circuito stesso. — andare a massa, fare massa: entrare in contatto con elementi
da cui si traggono le porzioni per fare le pagnotte '. massa2,
, tr. compiere un eccidio; fare strage in modo brutale, efferato,
o corna. 6. locuz. fare un massacro di qualcosa: rovinarla,
parrucchiere, dalla manicure e a farsi fare il massaggio alla pelle del viso. barilli
buona massaia, sempre s'ingegnò di fare la faccenda in utile della casa, infin
fondo e che aveva il diritto di fare proprio, totalmente o in parte,
montagutolo, 45: sieno tenuti di fare chiamare quattro massari, che sieno guardie segrete
che sapeva... questi incantamenti e fare queste medicine e ritrovare i furti,
ricordato... che saria bene di fare uno massaiolo che vigilasse et attendesse meglio
; di tal sorta che vengono a fare massello durissimo, come se fossero tutta
delle cave di buona ghiaia, egli fece fare con essa dei masselli alti mezzo braccio
le quali vi sono dentro, intendono di fare una lunga dimora in campagna. monti
bernardo sia tenuto provvedere per tale opera e fare lui la provisione di tutte le masserizie
di lombardia e guadagnati in roma a fare alcune cose certi danari, 1 quali
non dissipare né tempo né danaro e fare di questo e di quello il migliore
paolo da certaldo, 155: insegnale fare tutti i fatti de la masserizia di casa
santa e prudente donna si dispose di fare stima d'essere o fanciulla o vedova,
massarizia..., sieno tenuti di fare un orto di porri. statuto del
ad aiutare uno dì per la detta opera fare. 10. stor. nell'ordinamento
, spendere con parsimonia. -anche: fare buon uso. dominici, 4-151:
in signorìa e la moglie rimase a fare la masserizia. s. bernardino da
famiglinola, cucire, vestire, spogliare e fare tutta la masarizia di casa. macinghi
: il padre l'ha avvezza a fare la masserizia e governare la casa.
con prodigalità, sprecare. -anche: fare cattivo uso, impiegare male.
lorenzino, xxv-2-143: forse anche per fare più masserizia, el buon uomo se
strozzi, i-154: esortava i potenti a fare masserizia della potenzia loro. salvini,
rocce, allargano terrapieni, rassodano massicciate per fare più agevole e sicura la strada.
non trovando il tesoro, deliberammo di fare due fosse intra il monticello massiccio.
anche dopo la morte, abbia a fare cose grandi, massicce e di somma importanza
cui spesso in capriccio / cadea di fare a quegli innamorati / qualche suo scherzo
quanto è la comodità del nemico del fare le cave sotterranee. conciliatore, ii-238
comp. del lat. facère 4 fare '. massificato (part.
nizza era l'epoca in cui si potrebbe fare una nuova riforma daziaria ed estenderla a
voglio bene ancora, anzi; ma come fare quando non s'è mai potuto combinarci
nella già presa massima; ma di fare alla francia una guerra littorale, e
: fu adottata la massima che non occorreva fare registro delle mercanzie non sottoposte a gabella
z. 2. matem. fare assumere a una funzione il valore massimo
dico, che iddio è giusto fino a fare il male? questo massimo male?
... ai danni che può fare e sta facendo allo spirito italiano l'
la guerra che con te m'inviti a fare, / esser a me non può
me domanda il mio; che dovemo fare, che via tenere per venire a qualche
sapeva quello che doveva dire e che doveva fare, per farsi rispettare.
accappucciando la mano davanti alla bocca per non fare vedere la masticazione. -il masticare
e'denti e ne'lisci lavorati per fare belle carni e per tener fermi e'ne-
indiscretamente posti sossopra, come si usa fare da certi can mastini in più paesi
questo fatto, spero d'aver a fare uscir voglia ad alcuno di molestare (
[mussolini] che si diletta a fare i giochi di forza e a masturbarsi colle
, non deve neanche ricordarsi di saperlo fare. dizionario di marina, 454:
1], 316: una matarca per fare pane. = comp. da
matassa scompigliata, se ognuno fosse lasciato fare a sua volontà. lucvni, 4-171
mi ritrovo? il meglio ch'io possa fare si è andarmi con dio, innanzi
lavorare nel buio... se vogliamo fare di più siamo subito sospettati di 'deviazione'
tratto, egli obbligherebbe chi scrive a fare un'altra disgressione. -sapere una
solamente considera, e non fa né può fare alcuna di quelle, sì come sono
(490): fece il saladin fare in una gran sala un bellissimo e
vaga e pigliando piacere del creare e fare continue vite e forme, perché cognosce che
bruta ed ignobile, che serve a fare gli altri corpi che mai non furon
o anche d'ingegno e di fare grossolano. p. petrocchi [s.
disposto a patire, e l'altro a fare / per lo perfetto loco onde si
xxxiv-524: quel che mi pare da fare per stasera, / recipe e fa
infezione. domani il dottore gli deve fare un taglio per portar via la materia
tagliano i legnami ed ogne materia da fare edifici e case. lud. guicciardini,
chi potea saper dove?, aspettando di fare qualche sua leggiadra vendetta. chi lo
e che dio per sua benignità, potendoci fare un verme o niente, ci
e avere a lui materia di ben fare. petrarca, 28-45: deh qual
per desiderio o per amore di pecunia a fare spergiuro o furto o omicidio o bestemmia
intelligenzia di questa cosa non è necessario fare altra preparazione e non bisogna altra notizia
, con un sottile ingegno, come sogliono fare alcune volte i matti, stimò lo
quelle messicane. -prendere materia di fare, di dire qualcosa: coglierne l'
. -togliere a qualcuno materia di fare, di dire qualcosa: impedirglielo.
materia. -trovare materia di o a fare qualcosa: venirsi a trovare nella possibilità
quale... altro non si debbe fare se non come suona lo suo vocabolo
che per esser condannato quest'anno a fare il catalogo di prodotti naturali di questo
tempo, vale che è necessario a fare una data cosa. così per esempio diciamo
viene da pienezza di vita. 4 fare, maniere, materialóne ': senza
boccie con materiali nuovi a distillare per fare acque nuove, e così in questo
? - dissi. -se non poteva fare un passo giù dal letto. -c'è
. fi- siologismo materialistico. (fare 'materialista 'nell'aggettivo, non
2. produrre, realizzare, effettuare; fare passare dalla potenza all'atto; trasformare
: vedendo [l'uomo piccolo] fare al grande qualcheduna di quelle cose ch'ei
sente o gli pare di poter fare, si mette a farle, e spesso
e baldanzosi bendati, così impazienti di fare all'amore. -materialmente impossibile: che
villani, 11-2: chi ha podere di fare la cosa, pur materialmente parlando,
e disfare; maggiormente iddio può tutto fare e alterare, mutare e disfare.
petrocchi [s. v.]: fare un lavoro materialmente. 8. conforme
. landolfi, 2-185: tanto per fare amicizia gli mostrò un piccolo ramoscello che
sì pietosi accidenti non puoté aelips tanto fare che a mal suo grado le viscere
disse -bisogna non spendere troppo e non fare pazzie. bocchelli, 2-43: di vocazione
castagno, usato per lo più per fare mastelli o pali delle viti. =
e il materozzolo, che credete di poter fare o acquistar gli scrittori, come cosimo
ematite. leonardo, 2-46: per fare un rosso bello, togli cinabrese
], 133: magene seu matra da fare lo pane. gaiucci [acosta]
uso d'intridervi entro la pasta per fare il pane. tramater [s. v
fornace si custodisce il vetro fuso per fare vasella. bicchierai, 19: in un
: quanto valga e quel che possa fare una fabbrica di coltellerie si stima nella raccolta
palese più d'un mese, volendosi fare cancellare del detto bando e restituire alla
della detta arte sieno tenuti e debbano fare, e fare fare, una matricola
arte sieno tenuti e debbano fare, e fare fare, una matricola di buona e
sieno tenuti e debbano fare, e fare fare, una matricola di buona e grossa
i rettori di questa arte di far fare scrittura piuvica quando alcuno entrerrà alla
esercitare magistrati desideravano, era necessario farsi fare, in luogo di gran benefizio, di
/... / è un fare al mondo un pessimo servizio, / favorir
lo scolaro che si « matricola per fare il primo anno... di studio
, lo vedrai storcere come un che vorria fare 11 suo bisogno, e non sa
iii-207: vuole [il tiranno] fare e'matrimoni a suo modo. firenzuola,
) per consiglio mio e di carlo, fare un matrimonio alla moda, cioè d'
cavalca, 9-181: altro frutto dee fare chi è chiamato, e posto in
« questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai ». cicognani
le chiarine quello che lei stava per fare. codice civile, in: i
costoro,... perché veggiono fare le parentele e li alti matrimoni, li
di albany su 'l sepolcro che fece fare a vittorio alfieri fece anche campeggiare il
n ^ eretrici al matrimonio e per fare di due greggi un armento. machiavelli,
..., disponendosi di volere fare un matrimonio tra due suoi amici, e
mattaccio, allegro, molto curioso nel fare e nel parlare, ma dentro
di stima e di riputazione si disconviene fare con la persona il mattaccino, parimente
effluvi della calamita quali mattaccinate non fanno fare ad un ago pendente libero in aria
di moresca e, non li sapendo fare, scorrino per la scena e rientrino.
dispettoso, prendersi gioco di altri; fare il mattacchione. -anche al figur.
e mordacità che non da voglia di fare il lepido o il mattaccino.
frivoli e umili, par che voglia fare i mattaccini sul grave. = deriv
. bartoli, 9-29-1-162: non si potevan fare più saviamente di quel che si veggon
domandano mattaioni, per essere buona a fare i mattoni, non potevano i cavalli
maestà non solo una licenza di potere fare questo viaggio, ma, intendendo che
: la plebe... cominciò a fare di notte alcune ragunate,..
al bisogno sproveduta e senza consiglio e fare ogni cosa mattamente ed a caso.
gli fa egli, ed egli non può fare altro che bene perocché è sommo bene
10 suo navilio e volendo pigliare terra per fare nuova cittade, lo re iarba,
carducci] si occupava più del modo di fare i versi di un certo leopardi,
tu stessi non saprai quello che vorrai o fare o dire, e starai accidioso
non date mattana a loro e lassate fare a loro il loro. aretino,
cosa buona ch'io abbia risoluto di così fare ogni sera, perché così passo via
nieri, 3-122: 'mattarellare': fare il vanesio. si dice specialmente de'
io vidi un vecchio di grandissimo tempo fare laide mattezze. onde, se la vecchiezza
.]: chètati, mattarello. non fare il mattarello. tozzi, vii-239:
pure aveva un cortigiano in quel tempo da fare una scappata più vergognosa di tutte
un convento? credi si abbia a fare di te un chierico od un abatino?
, spesso levarsi a ballare ubbriaco e fare altre mattezze nel vino. papini,
., 4-62: volendo [giove] fare una grande non dannosa paura a rifrenare
mattie. -trarre a mattia: fare impazzire. albertano volgar., 1-39
solo valensa e sapienzia non aiutano a fare ove non è, ma dov'è la
necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina. leopardi, 16-72
il suo sposo. 2. fare omaggio alla persona amata intonando canti d'
di semana, / con instrumenti mattinata fare, / ed amorose donzelle cantare / e
a tristano e dice ch'egli vae a fare far una mattinata a suo piacere,
: significa quello che i vulgari dicono fare la mattinata, cioè il cantare dell'amante
esto camino, -che sempre t'è opo fare. dante, inf., 1-37
(mattisco, mattisci). ant. fare impazzire; indurre e comportarsi in modo
matto: per che mezzi vuol egli fare rivoluzione in ginevra? coll'« europe
altrui gioioso. guittone, i-101: de fare ami- state / certo lo tardare parerne
: mi cadde in pensiero ch'egli disegnasse fare su di me qualche suo matto esperimento
-dare del matto, dare nel matto senza fare ai rulli: agire stoltamente, comportarsi
canchero; avevo dato nel matto senza fare a'rulli. fagiuoli, v-183:
/ con la ragion, mi farei fare a tocchi. -non avere alcun peso
cose più semplici, e non sa fare ordinatamente un discorso, un semplice ragionamento
paolo dell'abbaco, 2-36: uno vuole fare amattonare una sala che è lunga 24
: l'altr'ieri, disputandosi di fare ud bel « mattonato » nel camerino
similitudine di mattone grieve non se ne potrà fare? meo de'tolomei, vi-n-43 (
antenna alla verticale, quando si voglia fare il carro. 12. scherz
tal costura si spiani. questo modo di fare si chiama 'dare il mattone '
per levargli le grinze. -dare, fare il mattone: arrecare grave danno,
per similitudine, quando imo ha fatto fare un altro o condottolo a cosa che
note al malmantile, 2-505: 'fare ', o 'dare il mattone '
o 'dare il mattone 'vuol dire fare a uno qualche danno grave.
lo spago per attaccarle ai licci nel fare i drappi a spina, o altri tessuti
: lettore che s'ha egli a fare? l'ho io a descrivere o no
figuratamente e proverbialmente, vale mostrar di fare una cosa per farne un'altra;
dei comp. del lat. facère 'fare, fabbricare ', sul modello di
dei comp. del lat. facère 'fare, produrre '. mattonista,
giorno seguente nell'ora matu- tina a fare il passaggio in europa così si poseno in
raffrenarlo, il che si dice ancora fare un rovescio e cantare a imo la
governatore, dimostrandosi per natura inclinato a fare le cose maturamente e sicuramente, e
.. s'affretta di maturare per fare lo vino. crescenzi volgar., 5-10
sua prudenza ciò che le convenisse di fare, conobbe che l'unico mezo per
, 2: la cancelleria non possa fare lettere di benservito ad alcun cavaliere ministro
giunto a compimento (il termine per fare un determinato atto e, in partic
; compimento di un termine (per fare un determinato atto e, in partic.
, 1-37: cosa ha egli a fare la poca maturità del pensiero col toscano
maturità'. betteioni, iii-80: dovevo fare l'esame di licenza, che si
. leopardi, iii-738: spero di fare un lavoro interessante assai, tanto agli
uomo di conto, maturo, che sapesse fare i suo'fatti e gli cavasse la
addormentato? 6. locuz. fare a qualcuno un liquido mausoleo: farlo
animo di mettere mano alla mazza e fare intendere alla signora consorte che lui gli
con lei usata non fossi, mi vuol fare a vedere che la notte prima che
: / ma per la podestà non fare 'n piazza. brevio, 7: se
rompe. vasari, iii-440: convenne fare una strada di parecchie miglia per le
inserita perpendicolarmente nella vite, serviva a fare abbassare il piano di pressione. baldinucci
, affine a mateóla 'bastone per fare buchi nel terreno; manico della zappa';
mazza2, sf. getto di pianta per fare innesti; marza, pollone.
sf. ant. nella locuz. fare la mazzacròcca: cadere a terra, ruzzolare
morbida e pa stosa da fare il midollo di rinforzo alle vele maggiori.
domani, arrivi ad un punto che devi fare a fuori- menechiamo, come a
ramusio, i-157: tornammo a fare del mazzamuro, della polvere del biscotto
sidro. soderini, i-469: per fare ancora i vini piccanti, saporiti e
/ si dan su'corni, lasciamole fare. tommaseo [s. v.]
buttaron ginocchioni scongiurandol per dio di noi fare, ché avrebbono lavorato a mazza e stanga
tirate. 3. locuz. fare, farsi il mazzettino: nel gioco
[s. v.]: * fare il mazzettino ': al gioco delle
, con piccolli lunghi e spartiti, a fare un mazzetto di ciriegie insieme. pascoli
-fare, farsi il mazzetto', fare il mazzettino (v. mazzettino,
: ah, saracin, che vuoi tu fare? / / se'tu venuto qua
le pugna picchiato, che avere a fare con lui. firenzuola, 259: cercando
siena, 828: io l'ho vedute fare [le panziere di ferro] a
in piano e uno nella città, per fare che l'una parte e l'altra
danari, essendogli mandato un mazziero a fare non so che sequestro legittimo [ecc.
porri la mattina a buon'ora per fare buon stomaco. reina, ii-119: nella
munizione, con le sue forme da fare le palle e mazzi di caricature,,
, vi-117: essendo nel diserto a fare penitenzia, gli fu portato un mazzo
. vasari, iii-516: aveva fatto fare certe nicchie... con uno anello
papini, ii-5: non ho voluto fare una storia della filosofia moderna né un mazzo
-far mazzo di propri salci: andarsene, fare fagotto. pulci, 13-54:
questo modo di componere separatamente e non fare uno mazo di uno capo o più
anonimo veneziano, lxvi-1-69: se tu voi fare coraella de cavreto integra, toi la
se dio non ce repara, / per fare costar cara l'altrui colpa. sacchetti
]: 'mazzolare'. termine agricolo. fare i mazzoli. = denom. da
. non vorresti dire all'agatina di fare anche un mazzolino pel nostro amico?
un bel membro dell'arte nostra e vuoisi fare con gran diletto. a. manetti
cannicci, per affondarle nel fango e fare il cannaio. 6. sport
qualcun che solo / abbia imparato a fare sconcordanze? / or ritocca una ruota
io un ponce. non avendo meglio da fare guardavo la ragazza. e la ragazza
, 8-3 (242): per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene
esse figure è la mea. 'fare alla mea, giocare alla mea '.
[s. v.]: 'fare, giocare alla mea. gioco della
; manifestazione di pentimento. -dire, fare, il mea culpa: riconoscere il
.]: tocca ora a te a fare mea culpa, a dir mea culpa.
una barca di pescatori che doveva « fare scena » scendendo la varàita.
più dure lezioni non servono menomamente a fare rinsavire le classi governanti. de roberto,
cucinare, spazzare e lavare le scodelle, fare pane, provedere personalmente e mentalmente
. leonardo, 2-221: quando hai a fare uno volto a mente, porta con
che a mente sana certo non poteva fare. idem, ii-9-186: sono cose,
avessi pensato adesso. -avere mente a fare o da fare qualcosa: pensarci,
. -avere mente a fare o da fare qualcosa: pensarci, badarci, esservi
anche la vendita. -dare, fare, mettere mente a qualcuno o a
per lui andassi, alla qual cosa fare diversi modi per la mente m'occorsero
attenzione; riflettere profondamente; pensare, fare attenzione. anonimo, i-555:
-porsi mente: badare a sé; fare attenzione (per evitare pericoli o difficoltà
vivere, saturno gli ammaestrò e ridusse a fare città e case, insegnando loro seminare
qualcosa a qualcuno: fargliela dimenticare, fare in modo che non ci pensi più
: gli cadde nella mente di poter fare un bellissimo tratto. muratori, 5-i-2
fattiva e non una mentaccatta, sapessi fare d'ogni minima cosa di casa ».
far con menzogna, né l'avrebbe potuto fare senza che dagli scritti de'coetanei gli
: mentre tanto cammino vi rimane a fare per questo sentiero, volere entrare in altri
-prendere, tenere qualcuno per mentecatto', fare di qualcuno un mentecatto: considerarlo,
muratori, 11-171: se non vogliam fare di tertulliano un mentecatto, non possiam
, 1-94: promise [dio] fare cristo sopra tutti re della terra e
, iii-406: temo che quello si può fare ora, non ci sia levato dinanzi
la pena che se ne pigli a fare a uno a imo... quel
vili trame del vescovo benevenuto, per fare al nostro comune una guerra, se
del catasto, che si averà a fare per levar l'occasioni delle liti, e
sie mentitore. -fare mentitore o fare rimanere mentitore qualcuno: accusarlo di menzogna
. novellino, 1-65: dicolo per fare rimanere mentitori 11 malvagi. boccaccio,
. 4. locuz. - fare o insegnare ballare al mento: mangiare
-spargere il mento dei primi fiori: fare spuntare i primi peli della barba (
nel mangiare], alle man gna fare i calli. ('gna 'per
-non avere bisogno di mentori: saper fare da sé. romano sotto papa simmaco.
rispose: che lio io mai da fare delle debite di mio marito? b.
38: io mi sono proposto di fare ciò che farebbe alcuno il quale,
166: pria s'adastia al ben fare, / ancor che li sia caro;
mentre il barattaio non seppe a tempo fare il movimento dell'ingegno ». la cagione
lippi, 4-18: ognun gli volle fare il suo discorso / offerendo di dargli
peccati,... che si debbon fare da tutti gli uomini mentre che il
, come nelle accademie si suol fare, si avevano a lor ta
sono artificiali, che perciò si possono fare e disfare. lanzi, ii-300: gli
madri e tutte le donne di casa sogliono fare. carducci, iii-io-147: la menzione
dell'onorata menzione che v'è piaciuto fare di me in quella orazione vostra.
xvii-120-25: or è la stagione / di fare menzione, / a zò che sia
tenta farsegli incontro. -fare menzione di fare qualcosa: ricordarsene, richiamarne la necessità
/ ché picciola cagione i ti poria fare errare. giamboni, 208: il medesimo
. leti, 5-ii-269: se si vuol fare un romanzo aggiungasi qualche menzognetta di più
dire, e chiamò coloro che il sepper fare, dialettici. chiabrera, 1-iii-146:
suo pontefice, al quale non basta il fare ogni giorno opere maravigliose, ma rinova
simplici e divote. -dare, fare, apportare, arrecare, destare, muovere
bastonate e le vigilie che gli fanno fare per ogni minima trasgressione è cosa di
vedessero quelle sorte di maraviglie che soglion fare alcune persone vane, che da'latini *
angeli suoi, i quali agevolmente sogliono fare le maraviglie. d. bartoli,
che non ti va per l'animo di fare tante maraviglie quanto ha fatto l'ardingello
e savio. 2. locuz. fare meravigliamento di sé pressoqualcuno: ricercarne l'ammirazione
'l popolo non savio maravigliaménto di sé fare, questo è proprio de'non dotti
savio, maravigliaménto di se medesimo fa fare; questo è proprio da uomini non dotti
esprimere severo biasimo o preoccupato disappunto, fare rimostranze, lamentarsi. -anche in relazione
una squadra di galee a capo spada per fare la discoperta del mare. casti,
solevano usar la tromba... per fare la mossa dei padiglioni ne'lor viaggi
io sono già bello e pronto a fare la mia per venirti all'incontro.
cantoni, 709: « però mi dovete fare un piacere... di dirmi
non si è scostato dalle mosse del fare. cesarotti, 1- xxxvii-251: un
. — decisione o determinazione di fare qualcosa; iniziativa, consiglio; istigazione
aristocratico antico di trattar le pedine nel fare la mossa calcolata abilmente. michelstaedter, 751
le mosse: che s'ha egli a fare? - darci le regole che de'
— essere, stare sulle mosse di fare qualcosa: prepararvisi, accingervisi, porvi
osse / d'a — fare dama in due mosse: raggiungere il prover
aspettatemi qui al solicchio. — fare mossa o la mossa: allontanarsi da un
la mossa di qualcosa: fingere di fare. francesco da barberino, i-187:
trattenersi; mostrare impazienza o ansia di fare, non riuscire a dominare l'agitazione
di stucco né di marmo, sentitosi fare quella amorosa violenza,...
-sulle mosse: in procinto (di fare qualcosa). leopardi, 668:
: il villano... cominciò fare un siffilo, torcendo il mostazzo in verso
-mostrare il mostaccio in cattedra: fare il professore, insegnare in una scuola
:... 'far baracca, fare i gattini,... ridere sul
. messisburgo, 40: a fare mostazzoli di zuccaro... piglia
a mostaccioni. contile, i-31: -vuoi fare a mostac cioni? -di
. locuz. -avere a che fare una cosa con un'altra come la
pan bollito: non averci a che fare per niente. a. f
vi siete gabbato! avendoci giusto che fare, la predetta dottrina, come la
minuto, ardisca overo presumma di comperare o fare comperare o fare mercato d'alcuno vino
presumma di comperare o fare comperare o fare mercato d'alcuno vino mosto inanzi kalen
: ad un altro modo si può fare la detta torta,... ma
alla mostra, in o per mostra; fare mostra]; mettere, porre,
espressioni con o in bella mostra, fare bella mostra). cecco d'
vista (per lo più nell'espressione fare mostra, venire in mostra).
le stelle simigliavano rose che in sul fare del dì si aprano a una a una
, in, per, sotto mostra; fare mostra o la mostra).
: questo, o romani, è un fare la mostra della guerra, non un
la mostra della guerra, non un fare la guerra. aretino, vi-499: lascio
militare (per lo più nelle espressioni fare, dare, passare la mostra)
: questo tullio servio... fece fare una mostra generale nel campo marzio e
e fortezze di firenze, 54: facemo fare mostra generale degli uomini della detta terra
per le sue paghe e chi per fare la mostra; e così tutta la terra
nelle espressioni a o in mostra, fare mostra o la mostra). -
tutti i cortigiani e fece ordinare di fare la mostra, che fu grande e
si tengono [le bandiere] piuttosto per fare bella una mostra che per altro militare
italia, che comparissino in fiorenza per fare esperimento di loro in una mostra d'
, abbia termine di tre mesi a fare il pagamento. sassetti, 3-178: a
a mostra: andare in giro per fare sfoggio di sé, per esibirsi sotto gli
p. del rosso, 73: fece fare spesso la rassegna de'cavalli e rimise
città con certi ornamenti militari. — fare belle mostre: pavoneggiarsi. g.
valete tre man di noccioli. — fare mostra di sé: fare sfoggio di sé
. — fare mostra di sé: fare sfoggio di sé; esibirsi in pubblico
: lo spregio del prossimo e 'l fare mostra di sé. g. f.
. ha voluto uscire in pubblico e fare di sé mostra. g. gozzi,
aretino, 20-95: mia madre saputa volse fare un giorno una mostrétta di me.
amato da lei, e questo possa fare senza mostranza di tenerezza. cino,
potrei dicer parole / e voi potreste fare assai mostranza, / ma non ch'io
de'fedeli. o. locuz. fare mostranza: rivelarsi. iacopone, 1-4-13
detto comune et in esso abitante a fare racconciare e rimediare qualunche muro e tetto
/ se'tte lo pla- quesse de fare, / estu meu comandu scultare. guiaotto
non feciono quello frutto che meritamente dovevono fare. caro, i-312: ti prego
grandissima ventura tesser giunti in tempo di fare sì rilevato servigio ad un re di
.. mostrava lo heathcote non essere da fare gran caso. mazzini, iv-4-38:
gli mostrò che egli solo non poteva fare quella fazione. d. battoli, 2-4-257
ed iperbio avesseno mostrato il modo di fare le case di mattoni, né doxio
greva / mostrare voi come possi atei fare, / pur che farelo voi greve
come ciò sia, che la sapienza possa fare l'uomo beato, non potendo a
, meglio di'io non ho potuto fare né posso fin qui. tasso, 11-ii-
per una volta non se le può fare il più grato servigio che procurarla per
5-3 (20): pensai di fare di questa gentile donna schermo de la veritade
mostrare la viltà del mondo e per fare vitiperio al mondo e per mostrare come
, 1-70-26: o pilato, non fare / el figlio meo tormentare, / ch'
, 565: niuna cosa è da fare,... nel cospetto delle persone
guisa, come gli altri mostrarono di fare. g. gozzi, i-12-244: per
: li ipocriti... mostran di fare una cosa e fannone un'altra.
altri fanti, che lui ha fatti fare a nanni morattini da furli. ariosto,
oceanine. -farsi vedere fugacemente, fare capolino (per lo più per gioco)
dare denari ': mostrare di voler fare e dire una cosa e farne un'altra
. 9. -mostrare le meraviglie: fare l'imbonitore da fiera. g
, mostrata, meglio ch'io non potrei fare, dal tasso. -suddetto
/ e dà lor forza e di mal fare ingegno. varchi, 7-95: quai
attorno, che i veri rappresentanti del fare italiano siano virgilio in ogni sua cosa
del mio pensiero, / ch'a fare aborti e mostri sempre cova. roberti,
di voi che abbia trovato modo di fare su una vera tela un ricamo non di
con le opere, la religione, per fare spiccare al confronto di quelle la mostruosità
: come mai non s'accorgeva di fare una mostruosità con quella stampa iniziata?
non vorrei, trattando de'mostri, fare una lezione mostruosa. onufrio, 256:
ordinare al giovane tobbia ciò che dee fare del pesce mostruoso che egli ha in
o per pavimenti) o anche per fare stoviglie (e dagli uccelli per i loro
: qua lunque tenterà di fare... o farà motino alcuno o
diremo soltanto ciò che è necessario a fare intendere in che abisso ella fosse caduta,
suo concetto, il che non può fare senza la potenzia motiva et altre cose
che puramente comandassero ciò che si doveva fare, ma doppie e col proemio,
in esse veniva ordinato si dovesse così fare e non altramente. zucchelli, 107
potissimi che sono le cause motive di fare la pesca delle balene, si desiste
è ciò che muove la volontà a fare, a eleggere, ec. quindi è
segue a persuadermi con gagliardi motivi a fare questo viaggio. brusoni, 864:
, cenno (anche nella locuz. fare motivo). pontano, 1-46:
. carducci, ii-9-338: mi propongo di fare poesia serena, e invece i motivi
una precisa peculiarità (anche nell'espressione fare motivo). 8. per simil
, sommossa (anche nella locuz. fare motivo). strinati, 130:
tutto l'ordine del corpo, facendogli fare diversi motivi. scannelli, 62: raggirandosi
giustiniani che, se avesse inclinato a fare il viaggio di mare, gli averebbe
i-777: in castello v'era da fare una dozzina d'acquarellini con motivetti pittoreschi