, agg. e sm. ant. fara butto, canaglia (specialmente
. da favo * vespaio '. fara, sf. stor. ciascun gruppo gentilizio
dascio / giunto era qui con la selvaggia fara: / rasa la nuca, la
nucleo originario. = dal longob. fara (corrispondente al lat. gens),
capo-famiglia longobardo che intende « migrare cum fara sua »). la voce s'è
nell'italia settentr. e centrale: fara novarese, fara sabina, ecc.
settentr. e centrale: fara novarese, fara sabina, ecc.).
voce dotta, comp. da far [fara] e diolo (v.).
= voce meridionale, dal tema mediterraneo * fara, con il duplice ampliamento dei
d'annunzio, iv-2-5: alla fara quella mattina c'era un fischiettio di
. d'annunzio, iv-2-5: alla fara quella mattina c'era un fischiettio di
sparata obliquamente contra un muro non vi fara che una leggiera impressione. -fare
serbata, / per il vecchio della fara / che ci fa la profezia.
1-169: l'occhio delle volute si fara più basso diti 7 dell'abaco e lontano
statuimo et ordinamo che qualunche volta si fara alcuno partito del capitolo del detto ospitale de
: in essi l'e. v. fara scorta alla fama di preclarissimi artefici,
prevosture e de le prelature, e mi fara dir de'cardinalati, a farmi crede
volte giurò a dio / che ne fara vendetta, qualche volta, / di
dolce di sale. il magnifico ateneo fara stampare: se no, ella non anderà
serbata, / per il vecchio della fara / che ci fa la profezia. b
suoi tutta la salma: / orni fara morir, quando non spiaccia / ai duo
gli dà parola e fa promissione / clrei fara vita in avvenir modesta. g.
leopardi, iii-9: sommo favore mi fara ella, se vorrà significare all'illustre
cxx-209: il parapetto delle mura si fara avanzare sopra il terrapieno per propugnacolo dei
operando, che l'urbanità letteraria vi fara guadagno per runa parte e per l'
.. che farà? ve la fara uscire con la faccia lavata, pettinata,
armi d'alcuna sorte o dirà o fara alcun atto che si possa escogitare detto
il peso per- pendiculare alle sua radice fara il suo offizio per qualunque verso si
i-vm-93: e1 rapporto di costui mi fara o vivere ancor qualche poco o monre
per ingannati tutti i razionali o il razionale fara lo stesso degli spargirici, il bene
vaso, più bella e maggiore vi si fara la pianta e più vi si manterrà
come gli altri: questo soggetto non fara incassare una lira; bensì invece:
. soderini, i-212: nei mattoni fara bene unire a sesto con poca e
nocchi di muscoli e appetito rientrato, fara la rivoluzione, verremo noi a scovarli
gran pianti in zoia e rixo / me fara, amor toma'. roseo, iv-149
a fine un concetto suo che non fara un versato e pratico che dipinga un
signor duca, de la riuscita che fara [la commedia] ne la scena con
chio lo bon yesu cristo e anchor maior fara evuno n'ari creer. =
la quercia ancora. / il restante fara poi euro od affrico per noi; /
rebora, 3-i-461: il vino nuovo fara scoppiare l'otre nuova. -aprirsi
, se mai farà servigi, sapia che fara a vostra signoria piacere. crudeli,
per situare orizzontalmente un piano, quello fara anche l'uffizio di teodolite. capuana,
: la tirò verso l'uscio. il fara accennò a muoversi, in ottemperanza si
proprietà. fagiuoli [tommaseo]: fara il contadino sul suo (sul podere
morbido. galanti, 1-ii-170: in fara s. martino: peluzzi pezze n.
uillustrazione italiana [24-iii-1907], 276: fara [il ministroorlando] ancor meglio?.
interroghiamo i fornai, la risposta loro fara legge ». e decidemmo di fare
biglietto, nelle dette scadenze d'interessi, fara riscuotere, a vista, la tessera
nelle preparate insidie presso il monte di fara. birago, 557: li castiglia-
che a quel suono ella te la fara tombare in seno. 2.
. d'annunzio, iv-2-5: alla fara quella mattina c'era un fischiettio di
nelle preparate insidie presso il monte di fara. marchetti, 5-254: ne t'inganni
negare, che non operi; ma se fara l'esperienza, come l'ho fatta