. f. argelati, cxiv-3-351: farò intanto trascrivere il 'bellum canapicinum', ma
le muraglie. tozzi, vi-655: farò scialbare anche la facciata e verniciare le
di linguaggio. marino, xii-243: farò veder le bassezze innumerabili, le sciapitezze
lusingatore. giusti, ii-212: non farò scimmiottate, non mi protesterò grato,
voi seguitate; io predicando in rima / farò forse arrossar qualcuno in volto. tommaseo
viventi. baretti, 3-212: così farò qualche cosa, così non faròlo scioperone,
tutti cenato, chiamerò il volpe e farò che lui guardi che le donne non sconficcas-
. citolini, 2-11: noi farò perciò così sconsideratamente, pigliando quello che
non mi ti levi dinanzi, ti farò scontare il piacere che hai avuto di
che ora scorto. / e ti farò, furfante, il più scontento / che
i che tu se', io ti farò levare li panni e scoparti per tucto
aretino, 10-22: - così farò, se mi assicurate che il marcolino
coll'altro vero accoppio, / i'farò forse un mio lavor sì doppio / tra
ho prima che orascorto. / e ti farò, furfante, il più scontento, /
cinabro. fanfani, 3-132: ti farò veder io, or ora, quante belle
-sostant. oddi, xxi-ii-272: farò lo scorrocciato anch'io e la farò
: farò lo scorrocciato anch'io e la farò tornare al segno. siri, 1-v-752
, / ed io vegliando a te farò la scorta. c. campana, iii-5-2-
man non mi smuccia / io li farò con epsa tale scorta / che ei verrà
a que'forti scotimenti rispondeva: « farò poi, farò poi ». cesari,
scotimenti rispondeva: « farò poi, farò poi ». cesari, 1-2-102: voi
pagherai, vecchio accanito, e ti farò scottolar addosso il mantello! 2.
fiera,... ma no ne farò neuna iscrita d'entrata. statuto dell'
.., e 'l someliante farò de le scrite que avrò a fare co'
cantari cavallereschi, 172: regina la farò e gran madonavete, o tradeturi.
v.]: voi scrivete e lo farò. farò secondo che scriverete.
]: voi scrivete e lo farò. farò secondo che scriverete.
stati. ariosto, 1-iv-164: che farò, mettendomi / per questa via?
fia d'uopo io stesso / ti farò scudo, ché qual padre io t'amo
dirle nulla di positivo, ma ne farò ben ricerca. guerrazzi, 207: napoleone
, i-iv- 326: io vi farò compagnia di bonissima / voglia: o alle
lo tuo dimando, / i'ne farò ciò c'a piacer ti fia, /
ch'io faccia, senza scusazione alcuna farò. paruta, i-613: andava..
scutica, impudente! / io ti farò veder che cosa importi / che tù non
esilio. pea, 3-113: « come farò a ripagare il mio debito? »
, fatti sdrucciolante, ch'oggi tutti vi farò allegri. rella: divertimento di
ello sera meo caro amigo e've farò cutale signo, e per lue farie quello
che ti avrò nove volte inquelle acque, farò di terra e di erbe un novo altare
mi truovo nella stoppia della mia età, farò concepir ancora la propria qualità che
e rispose sommesso: « guà io farò il possibile! ». de roberto,
folla. moretti, iii-305: le farò il regalo per la segavecchia, a mezzo
i segnali: l'ucciderò e lo farò in mille pezzi. baretti, 6-226:
ello serà meo caro amigo e've farò cutale signo, e per lue farìe
ma greco nondimeno. oddi, xxi-ii-272: farò lo scorroc- ciato anch'io e la
lo scorroc- ciato anch'io e la farò tornare al segno. -ridurre all'
un impegno. patrizi, 3-87: farò le spianate con questi signori nepoti,
. alvaro, 13-208: berta farò fece il suo ingresso tra una confusione
segrennàccia. imbriani, 6-112: ti farò sbavagliare per deliziarmi delletue querimonie, de'tuoi
2-9 (i-750): padre, io farò il tutto che voimi dite, e così
arcangeli e a uno per notte li farò cacciare nei baratri come nel giorno che
., 169: così... farò per diletn. franco, 7-4:
diavolo mai può contentarvi? / vi farò... che so io..
le lingue mal parlanti / eo le farò sembianti / com'io l'amo a fé
tutta la semmola cheuscirà del pane ch'io farò voglio che sia mia. 2
in inferno. beicari, 5-10: io farò patto sempiterno / col tuo figliuolo,
simplici disse: « madre mia, io farò tutto ciò che mi comandate e quello
1-2-284: confessino qualche e sommariamente farò sapere il progresso d'alcuni negozi
-4 (1-iv-547): io ti farò conciare in maniera che tu con
lire..., io sempremai poscia farò ciò che voi vorrete. anonimo romano,
lasciate ir questo asino, che gliene farò portare s'ei crepasse: egliè ito in
da senno o per celia. comunque, farò un esposto ai comandi superiori, e
si sviluppa. cavour, ii-273: farò osservare al senato, ed in ispecie
, 5-7 (1-iv-497): « la farò ardere sì comeella ha meritato; e fatto
animale). galeota, lxiv-159: farò come lo serpente, / che la state
: aspetta, aspetta, che te le farò sentire. -far sentire, fare a
volto: « badate che io mi farò sentire! il vostro dovere non è
e questa voce si avvererà. io stesso farò sì che di questi sepolcri di viventi
onesto da bologna, i-81: or com'farò, che de pecar nonfino? / in
tradisce la propria missione, io lo farò con quanti provocano lettere mie. d'
perdono, al quale io per avventura ti farò compagnia. bellincioni, ii-i 16:
, se ti pare, / io mi farò acconciare / per custodir le donne in un
di buona voglia, che io vi farò molto più bella medaglia che io non feci
monizione da guerra, / sopra i pesci farò un serra serra, / caricando con
: ahi lasso, lasso, lasso che farò, / quando, dilecto mio,
ch'iole servo a tempo / ch'io farò somma a tutte to'follie. lorenzo
lodi. e così in un viaggio farò due serviggi. annotazioni sopra il decameron,
atteggiamenti negativi. tasso, i-185: farò il collo torto e mostrerò ch'io non
che voi mi facciate stizzare, io farò prendere a'miei servidori questo ribaldo per
di tutta la sua casa, lo farò più che volontieri », rispose il buono
documenti della milizia italiana, i-5: farò eleggere in della capitanìa di val- diserchio
mortalmente. carducci, ii-6-68: lo farò [il 'brindisi d'aprile'] lentamente
. settembrini, 1-119: io gli farò fare una lettera settaria tuttadi carattere del girolami
[s. v.]: 'ti farò rendere la settimana o di settimana':
: dicesi nell'uso e vale 'ti farò rendere conto d'ogni cosa', tratto
, 45-100: so ch'inconstante 10 mi farò te 12. nella tecnica
di fare a sua laude sì 'l farò. 2. inferiore a tutti
. magalotti, 28-171: io mi farò da seneca, e dirò sfacciatissimamente che
, non sprizzerò fuoco, / non farò vampa; adagio, come deve / un
tro. delle terre secondarie. farò vedere ch'elle altro non sono sennonché
il giovane, 10-956: io che farò, pover a me sfelice? =
e'cavali e borrea vento, / farò ponente che fra 'rami scherza.
boiardo, 1-10-25: forsi ch'io vi farò sficar le tende, / soletto come
possibilità sue. arpino, 6-40: farò meglio ad andare fino al circolo. c'
truovo nella stoppia della mia età, farò concepir nell'animo di chi m'ode non
onore. d'azeglio, 2-83: farò in modo che il cuoco sfoderi in
al volto e nel cervello / che ti farò, più che non sei, sfregiata
berni, 150 [var. \. farò versi di voi, che sfiammeranno.
un seggio / d'auro incorrotto ti farò bel dono, / che lavoro sarà meraviglioso
di sopra,... non farò altro che sfiorare il soggetto. guerrazzi,
sacchetti, 194-53: una cosa gli farò: che una volta glidiedi bere d'un
marciata. sacco di promesse: ti farò ricco e libero.. ma dove?
iii-40: lo campo del mercato farò sgombrare e sgombrato tenere de le pietre,
vaglino ad incantenar l'intelletto, io mi farò di buona voglia da capo. tarchetti
novella simile in parte alla precedente il farò volentieri. piccolomini, 10-139: non par
/ a me lieto verrai, / ti farò un simulacro / nelle vivaci carte,
alla buona giusti, ii-212: non farò scimmiottate, non mi protesterò grato,
la cosa, io di questa città farò quasi un dono all'imperatore; e se
sino al 'le armi', che presto farò. 5. indica l'effetto o
specie da lui descritta, io non farò se non riferire la pura denominazione e definizion
cassia, pillole e sciloppi / cacar ti farò stronzoli sinopi / e duri sì che
l'ho pregata alzerò il sipario e farò cader le penne a questi ridicoli misteriosi.
: ahi siri iddio, or che farò io, s'io lascio morire tristano?
del duca ai piacenza. io fo e farò sempre per messer antonio tutto quello che
, che io ti parli, e allora farò quello che tu vuoi ». stampa
rappresentazione di rosana, xxxiv-664: l'ti farò sapere / l'ordin, la via
io » slatineggiava spara orsi « le farò piedibus calcanti ». = comp
: « ghiotton villano, / io ti farò smaltir qui la minestra! ».
sì dolce e novo / ch'i'farò ismarrire ogni intelletto. -
, 3-28: io ritorno / indietro e farò vista col padrone / avermi smenticato alcune
« son la minore; / quando farò all'amore? » / non avere fretta
salce, e tutti tagliati e contusi li farò bollire in quantità sufficiente d'acqua de'
man non mi smuccia, / io li farò con epsa tale scorta / che ei
sia di molta asprezza, / io la farò parer soave e piana. / lo son
ben tua schiera, / ch'io farò tutto quel che imposto m'hai / con
l'amico. io in questo caso non farò l'esperienza né della crudeltà né della
in scroffa, 1-102]: io ti farò veder che cosa importi / che tu
quando sarai più innanzi nell'età, ti farò dono di un volume manoscritto delle sue
. landolfi, 15-27: sta bene, farò a modo vostro. ma che dovremmo
di leggere quanto io di scrivere. ma farò fine, considerando che le tue soggezzioni
ed, en quanto omo, a deo farò soiacemento. 2. abbandono totale
e reo del voto / suscitar vi farò nobil soggiorno / là nel mondo boreo dal
ho profittato della sua singoiar modestia? così farò sempre; quando ella mi voglia compartire
colle penne del mio ventaglio, vi farò riposare la testa sulle ginocchia. moravia
simeone. pulci, vl-in: io lo farò tutto sollucherare dall'allegrezza. cesarotti,
strumento. marcello, 47: non farò mai arie con basso solo obbligato,
/ e va gridando: « io mi farò pur nova ». aretino, 20-276
podestà che è di mio paese lo farò stare malevadore della somma che io ho
io le servo a tempo / ch'io farò somma a tutte to'follie.
gussoni e a. nani, li-3-496: farò io un sommario qui delle spese.
veio non ce. sso notatura, / farò sumergiatura de l'omo che è
duol patisco. serdini, 1-234: che farò... sconsolato e lasso,
bene ascolti / l'argomentar ch'io li farò avverso. -estinto, placato (
gerarchia. frezzi, i-2-97: io farò querela al sommo sire, / che 'l
, 3-239: il cuore mi dice che farò un fiasco sonorissimo. 12
voglio pigliare e con dolce sopore lo farò nelle mie mani addormentare. ottimo, ii-434
vi-1270: riposate sopra di me, farò di tutto per la quiete del caro amico
sopracapo, donna indiavolata, / io ti farò ben parlar altrimenti. grazzini, 9-144
sapendo che faccio male e che mi farò compatire dai 'sopracciò'della critica).
la manderà [la lettera], le farò una sopracoperta, se no domani vedrò
. goldoni, xi-818: - vi farò dottoressa anche voi. / - questo
iii-65: ho sospeso la partenza. non farò più le valigie, faremo un sopraluogo
, e in te entrando, funosa ti farò divenire. benvenuto da imola volgar
. magalotti, i-iii: io farò un sorbetto, o di limoni o d'
sull'àncore a tramontana po della state, farò elevare l'acqua surgitiva e fresca, la
spallanzani, 11-173: in quel tempo farò pure una scorsa a carrara per provvedermi
fosse poi / povera di sostanze, / farò presto svanir le sue speranze. manzoni
; rincorarsi. boccaccio, vii-166: farò com'uom quando disia / quel di che
, / e che quel che io farò, sara sotterra, òesari, 7-340:
s'io mi ti caccio sotto, / farò della tuo gola un degno cecco.
. m. cecchi, 24-18: come farò, poiché egli col fingersi / amico
la tua madre adottiva; oppure io ti farò diventare per sempre quello che sei stata
rime,... ma non lo farò sinché non mi trovo un numero competente
cupidità e dica: « troppo lo farò bene ». gherardi, 1-ii-387: perché
sollazza. azzolini, lvii-47: che farò? dunque il sovran diletto / tu vieti
, 1-ii-220: ti giuro, tosto ten farò dolente / con la mia spada alla
gerion ti guidai salvo, / che farò ora presso più a dio? idem,
, dicono, prenderò la paga, e farò tutto. alla malora questi spaccamontagne.
fare a me, e dirò e farò », voi dite subito: « costui
fortuna. c. gozzi, 1-97: farò vedere quali sono gli affari di stato
pioggia). guadagnali, 1-ii-80: farò priego, farò voto, / perché grandine
guadagnali, 1-ii-80: farò priego, farò voto, / perché grandine maligna /
fuggirneciascun vedea lontano: / « or che farò? se qui la vita spendo, /
commu- ne. goldoni, xi-1102: farò che accomodiate / la faccenda con
. clemente del mazza, v: farò ricorso... agli altri ingegni che
pure una gocciola di sangue, io ti farò morire, però che le carte tue
xxv-1-378: se mi dirà niente, gli farò fare un sì fatto spauracchio dal mio
/ « toschi o lombardi, io ne farò venire ». fabbri, 153:
non aver paura, / ché non te farò male. cieco, 15-91: non pur
julo. bibbia volgar., vii-518: farò maravigliare sopra te molti popoli, e
-intercapedine. filarete, 1-i-276: io farò questo quadro di fuori il muro grosso
parlare. pulci, 20-76: io ne farò per cento tale strazio, / che
. bacchetti, 18-ii- 459: farò la serva, la sguattera, la spazzina
ciò fare si muovono; e di ciò farò al presente speziale capitolo, perché più
tradimento. ariosto, 1-iv-407: io farò cintio / dormir alla mia stanza, sotto
e'monti, e che io li farò saccomannare quello spedaluzzo di fava. alfieri
f. argelati, cxiv-3-80: farò rilegare il 'panegirico'di berengario per rimandarglelo
non rimanga spento, / mantice ti farò de l'aurea piuma. baiatri,
venga meco in camara solo ed io lo farò parlare se mai>arlòe ». e lo imperatore
pace, io ti prometto ch'io ti farò dare le spese continuamente,..
poi tra voi e 'vostri parenti farò io ben fare. agostini, 1-71:
meritato castigo, ed a spese loro farò conoscere agli altri quanto giovino a tali persone
ritornando rimborserete lo speso, et io farò lo stesso con voi di sei mesi in
calle, / ché a l'umbra ti farò star de so alle ». michelangelo
. goldoni, v-25: tu dici non farò niente? se torni a dirlo,
nimica. aretino, 20-326: vi farò, come venite a la messa, favellare
e non vi spiaccia, / mentre io farò pur qui breve dimora, / dar
1-iv-57: se non t'emendi, ti farò con tuo grande spiacere connoscere ch'io
lo spianamento de li argomenti ch'io farò contra questa tua falsa oppinione. patrizi
incirca... scrivetemi dunque: spicciolatamente farò vendere quelle poche che mi riserbo a
commedia'? carducci, ii-6-68: lo farò lentamente, fra il commento di una sestina
« qui sta il busilli; e ti farò vedere che tu hai spigionato l'ultimo
faccio animo e rompo il ghiaccio, non farò mai nulla. -per simil.
alla carne i suoi insulti e io farò e'miei giubbili. g. morelli,
necessità del rapporto, e poi forse farò qualcosa. 6. fenomeno o
la terra. -cancaro, questo non farò io. -perché? -perché io non
risentito. goldoni, viii-489: -vi farò parlare per forza ('minacciandolo').
spirito o lena, / i'non farò da. cciò giamà'partenza. maestro alberto
carro di bene spirituale, ché io farò pure ogni sforzo per ispogliarmi d'ogni basso
to rino, con cui farò sganasciate e spisciate divertentissime nei giorni a
mio modo... -odi qui, farò che saranno sei. -e pur spizicando
fanciulle, a'molli petti sarto e lo farò passare. -no, no, trattenetevi.
. z. valeresso, xxx-6-239: farò che co'riguardi / de tinfezion de
saranno spoppati,... te li farò vedere. 5. dimin.
i-135: per amor del freddo, vi farò sportegli, invetriate, impannate di fuori
poi alle lagnanze sporte dai petenti, farò osservare che il loro numero non si può
in turchia, / là mia sposa vi farò. 10. prov.
davanti da la ienti; / e poi farò li tuo'comannamenti. storie de troia
: se mi si rappresenterà occasione, farò conoscere quanto io stimi il suo affetto che
piano, non sprizzerò fuoco, / non farò vampa. de roberto, 4-195:
dignità di vostra signoria, e mi farò animo di spedirle copia delle mie canzoni prima
. moniglia, 1-ii1-149: io ti farò lo spruzzolo / con un mezzo mattone
campo a furia spulezzare: / io gli farò fuggir come ghiottoni. g.
quella sala, / e quanti ne farò saltar la scala. = deverb.
tu mi spontoneggi un'altra volta, tei farò ». = frequent. di
tu mi spontoneggi un'altra volta, tei farò ». = comp. dal
gozzi, 1-2- 171: io ti farò prima udire le loro lamentazioni, e poi
. amenta, 1-1: livorno il farò bello io, lattanzio, se più mi
frugoni, iv-37: un tocco solo vi farò qui della squisitezza delle sue [del
sanza arme. aretino, vi-102: vi farò dar cinque carlini il mese,
guadagno; / i nomi loro vi farò palese, / ché ognun di lor di
è curto, ben presto io lo farò. tolomei, xxxvi-48: fermati: troppo
te piglien la mente, / ca te farò star dolente: -guarda! dante,
proprio, cosa sia questa promessa, le farò conoscere che non può stare, e
alcuno se, nel parlare che io farò de'principati al tutto nuovi e di principe
per voi stecchi e spuntoni, io vi farò conoscere chi voi siete e se sieno
egitto in tutte le cose maravigliose ch'io farò nel mezzo di loro. c.
a. piazza, 2-76: lo farò sterminare sotto un carico di bastonate.
che i fuochi di venere in me vi farò manifenn giù oltre al collare del vestito
. e. gherardi, cxiv-20-275: farò bensì pruova, da che corre adesso
, 9-3 (1-iv-800): io ti farò fare una certa bevanda stillata molto buona
fanno stima. mamiani, ii-226: io farò bene una gita in roma ed a
2-112: se mi si rappresenterà occasione, farò conoscere quanto io stimi il suo affetto
pananti, i-92: se casco mi farò una stincatura, / ma però la
stivali. verga, 4-287: vi farò arrestare insieme a lui, donna sarina dei
nella stoppia della mia età », farò concepir nell'animo di chi m'ode
di linguaggio. marino, xii-243: farò veder le bassezze innumerabili,...
tornando ai fratelli, a lor medesmi / farò tenermi uno stordito, e loro /
di dieci vergini, 25: 1'vi farò felice e onorando / in cospetto di
. cavour, vii-642: io non farò la storia delle banche americane, ma
incenso. terò bene, ch'i'non farò storna. 3. branco
, ma confortare vi deggio, e così farò. p. f. giambullari,
abbi facto quel che non doveva, lo farò stornare. 13. ant.
ridottissimo. e argelati, cxiv-3-580: farò prezzi vili, vilissimi. se non
stanno in questa corte; / ma ne farò (s'io vivo) straccio tanto
, 1-ii-379: fatti vedere, ché ti farò conoscere chi son io. oh,
menate pur le mani, ch'io vi farò lume. nomi, 10-97: sorgozzoni
lasciate pur fare a me, i'farò / che e'ci sarà abondanza e non
linneo. fucini, 655: farò spargere per l'isola piccole patate con dentro
non leggere mai; e cosi forse farò. cattaneo, iv-1-175: gli editori della
dienti strizzati dalla rabbia, te la farò veder io te la farò, il
, te la farò veder io te la farò, il pestalozzi dimenticò anche la vecchia
: « caso che io migliori punto, farò distenderlo dal notaio nel testamento »,
/ chi gli è, ch'io ti farò calche fagore. mariani, x-x-266:
e va gridando: « io mi farò pur nova; / fuor, fonghi,
valle, 86: istropiccio / farò con piedi e mani, / accioché paia
andrea da barberino, ii-279: io ti farò cavare la lingua dalla strozza. pulci
m'insegnate una bella cosa, se io farò atto a impararla, che dio il
/... / i'la farò, come ch'ella mi spiaccia, /
subito l'esame,... io farò prova di mettere insieme alcuni materiali che
per la prossima festa de'santi, farò legarlo. muratori, 7-v-35: impariamo quanto
-figur. bruno, 3-196: vi farò udir paroli, che non bisogna discife-
, no, non arrossirete: / farò che non succeda quello di che temete.
n. ginzburg, ii-751: gli farò il sufflè di spinaci. = adattamento
una scatola a certe sori, alla quale farò bevere bon ricapito. straparola, iii-241
in scroffa, 1-102]: io ti farò veder che cosa importi / che tu
disse il giullare: « be. llo farò ». andò e promisse di suscitarlo
/ per svariar la tua la mia io farò intrar. 6. fallire il
; / lo primo tore de daga farò, si non svario. gaiani, xcii-ii-248
è già troppo che langue, / farò delle iniezioni belle e buone! / per
se fortuna la mia vela sventola / mi farò la minestra colla pentola.
: ora di queste / cose ben io farò che ti sovvegna, / onde svezzarti
ed è così che oggi alla camera farò una sviolinata alla germania, ma il cuore
... /... / farò che sia tua sposa. -saltare
un coll'altro vero accoppio, / i'farò forse un mio lavor sì doppio /
scusa di farmi taconar la pianella, vi farò entrare in casa. loredano, 10-9
2-87: e io non so come farò. ed è tanto bello non sapere come
lasci fare a me, e dirò e farò », voi dite subito: «
seconda farebbe gridare uesti signori, pure farò quello che commanderà. g. gozzi,
n. franco, 32: veder gli farò, con ogni effetto, / se la
, a-185: quello che io faccio e farò, per tagliare l'occasione di coloro
: domani sarò un altro, che vi farò impiccare, disertoni! tassoni, 310
epidermide. aretino, 20-207: ti farò fare una acqua di talco mirabile, e
nell'onde non mi dispiace: mi farò taletico, risolvendomi nel principio di questa
, marmotte, vigliacchi di borghesi! vi farò vedere io.. vi stanerò io
l'astuzia senza seguire il vizio vivere, farò come il tamburino che tiene da chi
moto. foscolo, v-356: vi farò innanzi tratto un tantino di prefazione. montanèlli
se potrò fare un tantolino, il farò di buon cuore. 2.
suo confessore, ed io tantosto le farò compagnia tesauro, 4-27: quali
è gito! cavalca, 20-325: come farò io, misero taupino, con tutta
35: se voi m'abandonata come farò, lassa, tapina, mischina, sventurata
a darme tanta pena; / or che farò, tarpina!, / si non te
ella rivida d'infante, io 'l farò sanza niuno tardamento. guido del- colonne
da me tartassato nella prima prefazione che farò. passeroni, 5-77: tartassargli oggi potrei
ora ho principiato a tasteggiarlo soltanto, farò di lui l'intiera scoperta. pindemonte,
tasto; / né per mi ad altri farò trar quei brutti / né io per altri
redonda? pulci, 18-4: io farò centomila in un momento / cavalier della tavola
, 1-i-364: se bisogno sarà, io farò nella forma che v'ho detto:
metteremo tavole di rovore, e poi farò corso di pietre su in questi tavoloni
fare quello che io voglio altramente io tei farò fare a mal tuo grado. ariosto
quanto prima al trasloco, ma te ne farò avvisata. -in posizione proclitica rispetto
un coll'altro vero accoppio, / i'farò forse un mio lavor sì doppio /
/ e dice: « io vi farò tutte le scene, / ma morir no
convogli speciali. carducci, ii-10-60: ti farò avvisata a tempo utile del giorno preciso
visco, /... / i'farò forse un mio lavoro sì doppio / tra
(i-269): forse ch'io vi farò levar le tende, / gente sol
tomo, e letto che lo avrà le farò tenere anche il secondo. cattaneo,
angiolini, 2-44: per ora ciò che farò per esservi meno di tedio, sarà
'cardinale', che con comodo le farò vedere. -approccio per instaurare un
vecchio, 117: qui appresso farò ricordo io, giovanni rucellai, di molte
: nell'esporvi le massime teofilantropiche io farò uso del 'manuale dei teofilantropi', cioè del
g. a. ranza, lv-221: farò il parallelo tra il teofilantropismo, ed
. gozzano, i-1323: domani mi farò bello: passerò la giornata in città
ancora che cosa potrò fare; ma farò, se potrò. d'annunzio, 8-96
lui. cavalca, 20-396: io ti farò sì grande onore / che non l'
e non vi spiaccia, / mentre io farò pur qui breve dimora, / dar
/ né ti raccheti, io ti farò la più / scontenta donna che fosse mai
testàccia. ariosto, i-iv-30: ti farò più pezzi di cotesta tua testaccia che
sole parole testifichi, col mio sangue farò certo. di castro, 3-435: benché
mie sole parole testifichi, col mio sangue farò certo. sarpi, vi-3-136: il
stuggine quella unione di scudi sopra cui farò portare adriano, poiché quella voce è
non ho copia di quel libretto, e farò di spedirvelo con altra occasione. carducci
sa che per lei ardo, che farò s'ella s'adira? -far
, servo di dio, ch'io ti farò con i piedi legati tirarti fuori di
sino al 'le armi', che presto farò. la natura [23-iii-1884], xm
iii-175: del raccogliere le mie coserelle farò quello che mi consigliate. del titolo
lanzani, ii-50: solamente mi farò lecito di toccare con ogni più riverente
vedere vostra signoria, siccome io desiderava, farò queste due righe per darle novella di
, iv-37: un tocco solo vi farò qui della squisitezza delle sue acque. g
non leggere mai; e così torse farò. 106. intr. accingersi,
, / o che mal grado tuo ti farò andare. metastasi, 1-i-169: togliti
e giù per l'aria / tombolar gli farò, lor voli tronchi. -finire
, / canterò, salterò fosse e farò / tomboli su pe'prati. f.
de'tomi. leopardi, iii-66: come farò, signor giordani mio, a domandarle
in man quell'altre cittarine / i'farò tutte quante la cilecca, / ma a
a'quali vive. cavour, i-273: farò osservare al senato, ed in ispecie
un tornese! / non so come farò / a pagar la giornata / dei manovali
meno indegne del suo giudicio, lo farò molto volentieri. leti, 4-387: sebbene
non le sanno. tasso, i-185: farò il collo torto e mostrerò ch'io
de'torti. giusti, i-14: io farò tutto per riparare i miei torti.
. tortorèllo. tansillo, 7-161: farò vedervi un passer solitario, / che gode
che ai cembalo o pivi, / ti farò la tosa e mazza- crocea.
giacomo da dentini, 23: tosto farò restare / di lei e di me dannagio
non molto credo che... io farò una corsa d'un mese o in
io balli. -e che voi traballerete farò, non dubitate. 9. tr
. monti, x-3-140: io non farò preghiera al rio caronte / perché mi pigli
traguardando per le due pontine della dioptra farò batter quelle nel ponto f, fine
non violare il dovere del servitore, farò a tutto transito l'officio de l'
abbia el transumtto del suo breve, farò pagare e salari a lui. l.
). palamedès, 141: io farò traggere lo corpo di soterra e farolo
veduto il padre caskany... farò per altro fame ricerca per appagare le curiosità
pria che trascorra un'ora, ve la farò veder qui, più bella che mai
scrivere, che cominciando non credetti, farò fine a questa parte. arrighetto,
unico scopo in quello che fo e farò qui, non è se non di trattare
vi-209: quando poi scenderemo a terra io farò tutto per lei, conosco il modo
subito imbrogliare e deridere, io le farò da guida. g. bassani,
terraggio esto savere, / che non farò parere! ch'amor m'haggia gravato co-
donne altre volte ho fatto guerra, / farò vedere altrui come dèe fare / chi
scarseggierò nel duplicare le traduzioni: ma farò un'appendice delle odi travestite allegramente o
i-54: siccome ci sono dentro, farò degli altri paragoni, se avrò l'aggio
oscena. alticozzi, 1-22: ti farò nencia sempre trionfare: / io canto al
vi facciate pregare un paio di giorni e farò poi, che vi mandino a levare
, ii-5: sapete poi quello che farò di que'libri? li donerò a un
). ariosto, 34-5: farò fuggir plutone e satanasso, / e 'l
povero benedetto la commemorazione in roma la farò io. d'annunzio, xciii-172:
mano è sempre agile... ti farò sentire il trillo del diavolo con le
con durlindana tua così trinciante / quanto farò con mia lancia pungente, / a ferir
sua posta, ch'io a loro non farò guerra. 2. figur.
lavoro). goldoni, x-867: farò la cameriera, / farò la cuciniera,
, x-867: farò la cameriera, / farò la cuciniera, / farò tutte le
cameriera, / farò la cuciniera, / farò tutte le cose più triviali: /
f. f. frugoni, iii-45: farò traca di quelle vipere, delle quali
uso intr. cino, cxxxviii-151-13: farò ismarrire ogni intelletto, / che si
, / se elle dardane alcuna farò che con ambo le mani / terga alle
frutto di sé. goldoni, v-243: farò tutto quel che ti voi. sì
l'indiscrezione de le genti; tuttavia farò il sonetto che desidera. muratori,
la bontà del suo cuore: io farò in sorte, / che mi conosca sempre
libri criminali lucchesi, 55: ti farò cacciare della casa là u'tu ste.
fia chi me lo vieti, / farò di lui mille uccellacci lieti. firenzuola,
io in quell'uccellanda... farò di tutto. 3. figur
marito. capuana, 2-142: ora farò la civetta, staro alla finestra tutto
chiederò il sangue ingiustamente sparso, / e farò sì che versi l'omicida crudel l'
in te, dice iddio, e farò udire sopra rabbat, ch'è de'figliuoli
se non sarò mandato d'ufficio, farò la domanda di andare al fronte.
premio del merito. pontano, 1-3: farò, con que- st'una e non
esecutore delle tue disposizioni, né mai farò un impegno ultroneo. cesarotti, 1-xxxix-98
. ariosto, 1-iv-49: che farò dunque? io farò bene.. come
, 1-iv-49: che farò dunque? io farò bene.. come farò? io
dunque? io farò bene.. come farò? io farò... non
bene.. come farò? io farò... non è buono, verna
se mi capiti fra le unghie ti farò fucilare come un arrabbiato. -sino
tanta firemura m'invia, e ne farò uso secondo il mio stato. moretti,
l'altra di mano in mano, nondimeno farò la mia regola di 20 in 20
galileo, 3-1-219: io ve ne farò una dimostrazione universalissima, e anco assai
: quando potrò aver un capriuolo vivo le farò bere la mia urina; se morrà
imparerò dunque, e dove potrò ne farò uso. foscolo, xvi-383: l'uso
per un ch'io son, ne farò venir sette, / quand'io suffolerò,
io non so al tutto bene certamente se farò alcuna utilità, descrivendo le istorie del
? de mi el coltello, / tego farò eo come fa 'l catello / quando
lo stidione: e con esso ti farò io più buchi nella pancia, che non
marino. targioni tozzetti, 6-44: farò vedere ch'esso alveo [del tirreno]
se avverrà che della valorosità convenga dirsi, farò il debito ancora. ulloa [guevara
lire, se sta bene così, allora farò di mandartelo. 2. figur.
volete vantaggiuzzo niuno, anche ve lo farò, o di quaglie o d'altro,
la] ghirlanda, / ch'io farò tanti sembianti / quanto amore coman
venitevene meco, che il tutto io vi farò co'propri vostri occhi vedere. carducci
. chiabrera, 375: io gli farò lasciar l'indegna vita / su questa
è tanto cattivo ribaldo, / che e'farò forza di vela e di remo,
tipo. fagiuoli, v-89: la farò colla voglia: sono avvezzo / a navicar
bene e della virtù... farò sentirvi grugnire il porco nel braco: messi
di mano alla mala ventura, 10 farò volentieri compagnia alle volte. foscolo, iv-310
di rampognarlo... e vergognarlo / farò del suo poltrir. 4.
peccati saranno infiammati come fuoco, li farò bianchi come neve,... e
saranno rossi come lo vermicolo io li farò come lana bianca. lo vermicolo si
governo, /... / che farò, lassa, al più turbato verno,
tanti disegni, secondo ogni verisimiglianza, non farò nulla; voi con un solo,
a momenti ultimato il vostro affare. farò subito io stesso la versazióne della somma
, io vo verso là, io gli farò motto. -ant. di
scavi di fiesole, e te la farò legare in un anello. la pagai 3
poco a poco / le vesciche io gli farò. rovani, i-183: la vescica
vado. ariosto, 1-iv-326: io vi farò compagnia di bonissima / voglia:
foscolo, v-325: io non mi farò vedere la prima sera dell'opera con un
cassia, pillole e sciloppi / cacar ti farò stron- zoli sinopi / e duri sì
1-10-5: vien, ch'io non ti farò male, / m'hanno le tue
ello sera meco caro amigo e've farò cutale signo e per lue farie quello
procedere, una via e due servigi farò. -farsi la via, una
-viaggettino. pascoli, 1-698: farò un viaggettino sino a lucca. =
quando sarai più innanzi nell'età, ti farò dono di un volume manoscritto delle sue
e contra i costumi; e 'l farò di maniera, che non vibrerò entimema
8: lo'vidie, te ne farò pentire. = forma sincopata di vivaddio
sfuggirà vilmente le vie dell'onore, io farò che la ignominia lo accompagni in tutti
ch'io sia il vinciprèmio, non la farò mica mia. anzi la farò appendere
la farò mica mia. anzi la farò appendere per li capelli ad una forca di
forca di cinquanta cubiti e ve la farò morire di fame e di strazio.
io esaudirò e amerò lui e io farò come uno abete virente. leopardi, 312
visitina. pananti, i-420: gli farò dir c'è una bella signora / che
, xviii-173: 10 la settimana ventura farò che in qualche modo vi sieno
. d'azeglio, 2-216: gli farò conoscere che vi son molti, che si
di sé parlando: / « io ti farò vedere ogne valore ». marsilio da
figur. tapini, iv-1325: farò [per carolina invemizio] io solo da
di buona voglia, che io vi farò molto più bella medaglia che io non feci
dea la grazia sua, io te ne farò ancora patir voglia. 8
, ma venera, la oportunità che te farò ba- stoniare certo fi'a la morte
darò tanta pugnialate, cne io ti farò votare ciò che tu hai nelle budella
dei vulcani d'acqua. quella che farò scrosciare dal cielo per quaranta giorni e quaranta
ho corrispondenza negli stati wiir- tenberghesi, farò capo da voi, quando mi occorrerà bisogno
ver'ae mi el coltello, / tego farò eo come fa 'l catello / quando
fonderò sopra i miei cedri. / e farò d'oro il colmo dei tuoi tetti
colmo dei tuoi tetti; / e farò le tue porte di zaffiro / e tutto
che s'io non lo de morte farò stallo. s. degli arienti, 12
o gambana; / cusì grande folia no farò mai, / che tri gargete en
quest'altra ricolta, / io me la farò far più d'una volta. pagliari
di tutta la sua casa, lo farò più che volentieri » risponde il buono e
all'agguato dietro la zeriba non so che farò, non so in che modo si
che s'io non l'o de morte farò stallo. = var. di
'intestino', di origine ar. (farò). zìrcolo, sm.
: per un ch'io son, ne farò venir sette / quand'io suffolerò,
dio / che a tuti li cavalieri farò gran dano. sanudo, 3-87: udito
). benni, 12-183: ti farò entrare in una camera insonorizzata con i
benni, 9-26: col mio kazoo / farò poo poo poo poo. = voce
sigaretta col samson e anche mumble mumble che farò ora? = voce ingl.,
, 3-xii-1981]: l'ho giurato: farò promotion solo in italia, all'estero
sere. ti giuro che non ti farò scomparire. arbasino, 23-598: la piccola
della porta, 1-i-188: io ti farò baiular su gli omeri da uno arcipotente
fo le mie cose con dondamento, ti farò la via innanzi, e mostrerotti tutti
venire tra poco, ed allora gli farò i tuoi congratulamenti. f. mastriani,
i copertoni alla bicicletta, ma lo farò presto ed allora, se il tempo lo
, giusta il vostro suggerimento, e farò lo stesso del secondo, che dentro dimani
nuovo preside a medicina. tansella: farò il motivatore. = nome d'