altro roteggi. 5. far roteare un oggetto, in partic. una
vasi. citolini, 400: poi il far piatti, il tomeggiarli. =
quelle altrui o, anche, per far mostra del proprio sapere. pallavicino,
e difesa, col fermo proposito di far trionfare la propria idea. d. martelli
ugieri apugliese, xxxv-i-893: so far campane e bon bacini, / navi
pedali d'alberi, vi si può far qualche scrupolo. pindemonte, iv-33: biancheggiar
tessere stoffe o fare caraccio, 38-18: far ci conviene (ei soggiungea) più tosto
un coltello, e con questo si debbano far venire dalla frutta fili sottili più dei
tomidore; ne ha di legnami, per far quelle belle tersie, e lavori di
. cattaneo, i-210: monta su a far muover colle zampe il cilindro, o
monachi, 104: ma che fé a far dinanzi al viso un corno / de
volte certe miserie troppo grandi co'l far gridar ogn'uno, par impossibile, che
darsi più a tomo, debba lasciar far tutto e dir tutto, a'suoi favorevoli
saltella, / vid'io lo minotauro far cotale. masuccio, 275: moian-
: questo perillo è stato pure sforzato a far pruova del suo toro.
: omè moribondo! da... far trepidare... her- cule cum
p. cattaneo, cxx-234: si potranno far le feritoie dei fianchi in fondo,
12-13: nemmeno un incendio universale potrebbe far sparire la torrenziale produzione poetica dei nostri giorni
viareggio, vecoli, ec., debba far segno alla torre del palazzo, e
a me ne vado armato, / per far breccia in un pasticcio, / benché
: iscadé la prima sera, che bisognò far la torsa pe'cavagli, mandò questo
sollecitezza che fusse possibile, attendeva a far coniare monete di quegli argenti, valendosi
per prevenire le deformazioni permanenti è necessario far subire alla molla prima di adoperarla una torsione
a zonzo, e meritavan certo / di far di torsolate un degno acquisto. guerrazzi
/ che l'altro è corso a farla far di schena. 4. arald.
voi aver assai uva, / senga far dano alla vigna tua, / a ciascaduna
molestare, né mi voler indurre a far del torto ad uno che può essere innocente
, 2-145: alla moglie non si può far torto, -concluse amedeo.
giove, non de- vemo pensare di far piccolo peccato et offendere poco gli dii,
al più. lanzi, v-95: saria far loro un torto manifesto a non credergli
panzini, ii-362: ma sarebbe stato far torto a serafino sospettando in lui alcuna
su quest'opera le nostre preferenze non crediamo far torto all'autore. -comportarsi
, i-io: guardate / di non far torto al vostro gran giudizio, / mentre
ma mi fa ridere. -non far torto a nessuno-, comportarsi in modo equo
, i-243: mi voglion tutti: io far torto a nessuno / non voglio.
voglio. cassieri, 11-44: non per far torto a nessuno, ma senza di
, o fa 'ncrescenza, / di far piagenza -pensa poi si penti. monte,
all'assente e al morto non si dèe far torto... non flagellare il
villan che mai si sazia non gli far torto né grazia. = dal lat
.. s'io di grazia ti voi far mendica, / convenesi ch'eo dica /
10-174: può alle volte il tragico poeta far accadere palesemente in scena imitazioni di sanguinolente
miglio dalla casa de'vincenzi, e far caminare il detto reno per la torturata che
con un suo deplorabile consulto, cooperò a far torturare, tanagliare e bruciare, come
2. per estens. far soffrire provocando dolori fisici acuti e lancinanti
lirico e non oratore, in cambio di far parlar il ladro, rapisce e trascina
dirgli che non era il caso di far commenti. -con riferimento a una personificazione
g. contini, 155: può far meraviglia che una tesi di tale evidenza
nella patema lingua fiorentina, solamente per far intendere a questi toscanizzanti che non ben
8-10 (1-iv-776): chi ha a far con tosco, non vuole esser losco
. monosini, 358: 'chi ha a far con tosco, / non vuole esser
93: e lascio loro, che per far ben tose / le pecoreguidate, / usin
tucte le fonte e li puzi per far murire li alemani. sanudo, liii-160:
membré, 36: lo voleva tosigar e far re suo fratello pacra e mirza.
il tossico, / che si può far? guerrazzi, 1-439: il papa alterato
, la signora donna clelia ha fatto far ciocolato con melgone tostato, come si
al fuoco s'adacqueranno le sementi che vorrai far nascere all'invemo, daran fuori più
risultato. novellino, xxviii-815: per far più tosto, li altri vi puosero
lontano da credere che quella nazione pensa far meglio il proprio profitto con una pacetotale.
il più ostico -perché porta a voler far quadrare tutti i conti, a escludere
vostre gambe, i vostri polmoni, per far 'valzare l'affon- datore'! dossi,
, chi sa perché, voleva proprio far vampare una lite. 6.
tutta l'acqua di stige, e di far imporre una gabella sopra il fuoco tartareo
denaro 0 prestazioni. 3. far proprio, assorbire completamente un'idea,
garibaldi, 2-204: fummo obbligati di far marciare un curato che ci accompagnò colla
altra natura. iacopone, 47-79: de far mustra tom del bene -pare vanagluriuso:
risultato prefisso, desiderato; senza poter far nulla; senza costrutto, senza utilità
l'adorar un solo dio, e non far imagini, il secondo è il non
della libertà, l'avrebber seguito a far benedire, da 'vandeani d'italia',
in piantar nidi da colombi, in far buche da conigli, in seminar vanezze da
avea la gran campagna intorno, / potea far vaneggiar la fedel cura / de'due
cura / de'due compagni insino al far del giorno. -trascorrere inutilmente, senza
e si culla / in un dolce non far nulla. d'annunzio, iii-1-1110:
, sulla quale si preme col piede per far penetrare la lama nel terreno.
anco talora da mezzodì egli andava a far una o due vangate e durarono molti mesi
soderini, ii-104: puossi la cicoria far venir negli orti raccogliendo il suo seme
alzano le radici. trinci, 34: far... la solita, dovuta,
sulla quale si fa pressione col piede per far penetrare la lama nel terreno.
portata la pretesa cessione del regno per far la pace: inventate le solite vanie
, in gioventù: come sarebe, / far delle pompe e le usanze che corrono
e le usanze che corrono, / far lisci, ricci: vanità che sono /
, 1-190: senza sito atto, il far fortezze è vanità cesari [imitazione di
1-344: quella vanitaduzza, che si può far tacere, ma non si sradica mai
cui mente celeste s'inalza / a far del tempo tutti i disegni vani. tasso
dio di te pagarne / e di far strazio di tuo vane carne ». casalicchio
camillo parlava a testa china, forse per far vedere alla cugina la bella chioma ondosa
te queste dannose some, / non far idolo un nome / vano senza soggetto;
[manto] ristette con suoi servi a far sue arti, / e visse, e
comoda. tutto l'artifizio consiste in far che le commettiture delle assi restino sulle
i-1-65: le calcine che tu hai a far fare per lo pro- vedimento delle mura
inf, 16-23: qual sogliono i campion far nudi e unti, / avvisando lor
guarini, 271: aver memoria di far mettere il vantaggio ai coturni di coloro
. e facevano tutta la strada che far doveva tutta la cavalcata fino alla chiesa
9-1-162: che volevi, o potevi tu far di vantaggio? spallanzani, 4-v-15:
onde hanno bisogno di venderlo vantaggiosamente per far danari. delfico, iii-413: dopo
lattughe. 4. presentare o far notare con grande risalto e con iattanza
dovete stare in letto, rallentar coreggie e far le fica a la morte, che
che si avessono suoi ventisei cavalieri, far sua madama di maloanco. ariosto,
udir, or odi alquanto / cose da far stupir saturno e giove, / de'
, 30: non usavan i vecchi nostri far le cose a vanvera. malatesti,
: per mezzo delle vaporiere se ne può far giungere qualche esemplare speditamente e con sicurezza
dal vapore caldo di acqua, affine di far isvolgere certi colori o fissare meglio certi
3. tecn. apparecchio per far evaporare liquidi e condensare soluzioni; evaporatore
de'vostri vaporosi affetti furono: il far girare il cervello a quella povera giovine,
quella povera giovine,... il far scatenare la maldicenza e le detrazioni della
con estensione semantica al valore di 'far scivolare verso il basso'analogamente al calabr.
al calabr. varare, varari 'far crollare, rovinare'e al pis. bara
può uomo straniero alla lunga scrivere senza far forza al alcuno de'suoi sentimenti (
considerare se a'verbi anomali si dèe far menzione del varcaménto delle persone, come
me dissi: « non so ch'io far debbia ». buonarroti il giovane,
cesarotti, 1-viii-313: colle intrecciate mani argin far tenta / alle squarciate viscere sboccanti /
, 3-246: mandano atomo le varde fanno far la nocte. 2. locuz
dii contado, ducati io; a far far le vardie per el contado, ducati
dii contado, ducati io; a far far le vardie per el contado, ducati
a variare amanti e amore, / far non puote invecchiando altro mestiere.
io stimo lei come maestro nell'arte di far versi sciolti canzoniere abruzzese'] si
cfr. pingere). letter. far apparire variamente colorato. cicognani, 2-65
dilicata e gentile che si adopera a far figure e vasellami, cioè vasi e piatti
o d'argento... per far fare vaxellamenta d'oro o d'argento.
qualche modo, ci donò quello stimolo di far figli e di gettar il seme in
branche si dipartono in modo tale da far assumere alla chioma una forma che ricorda
ch'eo voia de sti vassalli tradimento far. ariosto, 17-21: facea più bel
falso erode fugisti in egitto, / per far del tuo figliuol govemamento, / con
. v.]: sta sempre a far compagnia a'suo vecchiettini (parlando di
tu voi, / di vite vechie far taioli. crescenzi volgar., 2-10.
s'invelenisse contro di me, mi potrebbe far di vecchie e solenni paure.
roso dal tempo; io ho a far visita ad un personaggio, a cui non
a lavorare i fondi d'intaglio, far delle stampe sui legni, mettere insieme
, in quella vece, / di far le cose mirabil che e'fece.
subito a farlo morire; ma dèe far veder la sua causa. 15
un appuntamento, abboccarsi. -anche: far visita a qualcuno. giacomo da lentini
vegga dunque il fran- zese di non far qualche ingiuria alli stoici. beltramelli, ii-12
dia impaccio; / io intendo a carlo far quel ch'è dovere: / come
tutto il saper del mondo gli facesse far ciò. -opinione, giudizio, punto
, iii- 135: ora questa può far la vostra virtù più lucente, quando
veduta. annotazioni sul decameron, 97: far la veduta è voce speciale delle dogane
-fare veduta: fingere, simulare, far credere. g. villani, 6-78
veduto. -far veduto: far conoscere, manifestare, evidenziare. boccaccio
cesari, 6-402: io vo'mandare a far la vegghia al morto. oriani,
meglio la venuta dei nemici, bisognerebbe di far vegliare la quarta parte di tutta la
conviene... star vegliantissimo in far la battaglia, con tener gli occhi
lor vicini. porcacchi, i-189: il far banchetti fuor di stagione, la sfrenata
. roseo, v-150: bisognerebbe di far vegliare la quarta parte di tutta la
medicina volendo medicare i bambini, di far prendere i rimedi sì farmaceutici, che
dinanzi accennai, furono un veicolo per far passare da una in altra nazione alcune
, 10-ii- 205: dio può far esistere innumerevoli effetti da lui operati ma
di veicolo e di canale, per far penetrare le notizie alla maestà sua, accelerare
i sabini, gli intermedi, / senza far la rassegna di chi dice. divennero
, / nelle case de'macci a far ragione, / ed al suo vento [
duca mio, che mi potea vedere / far sì com'om che dal sonno si
campi arati, / e novi solchi far nei ricchi prati. fogazzaro, 5-15:
mie col tuo favor tu voglia / far pronte a l'arduo volo.
apposta -che da caracciolo a cavallino può far credere all'ente autonomo della pittura napoletana
non vogliamo che le povere donne possino far a lor voglia cosa che sia, e
ma ci metteranno il veleno, per far morir la povera gente, come mosche
quella spandere il suo veleno, e far partorire le maladette parti guelfa e ghibellina.
mangiare]: 'mangiar pane e veleno': far vita piena di rimproveri, umiliazioni e
in mano, andava ogni domenica a far visita alla mamma, seduta sul canapè,
i-138: tutti questi ostacoli potentissimi al non far nulla di buono presto spegnevano ed assopivano
vorrebbe di velluto e tale qual saprà far sua signoria. -fragile e delicato
estremo / che l'umana miseria suol far breve, / più veggio il tempo andar
, per diligenza che s'usasse, il far sì che le spie degli orsini,
i tempi impiegati nella partenza, nel far quota e nell'atterrare. -velocità
che fuggir mi convenne, / ma far mi poterian di pece dono. petrarca,
destra, / con fronte umana, da far arder giove, / cacciata da due
canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi, / che me fa
comune, / com'è l'angoscia, far che fosse il pianto, / che
il popolo, entrarono in isperanza di far cader l'avversario. -in un contesto
e di qual vena, / per far due treccie bionde? 7.
una conveniente grossezza si può tagliare per far tavole che sono ottime per ogni sorta di
sacco. adr. politi, 1-714: far una cosa di vena: è farla
si sentiva in capriccio e vena di far bene. fogazzaro, 11-167: andrei volentieri
le vene e i polsi a qualcuno, far tremarequalcuno per ogni vena: spaventarlo, terrorizzarlo
d'un mucchio alto di semi, / far tanti mucchi, e sceverare i grani
] fin che fien vendaci / e per far carne, questo bene intende.
vecchiezza è venuta, meglio fareste in far la correzzione de'vostri peccati che in
1-78: la qual [armata] può far che tutto il campo abbonde / de'
, 9-48: ciò che si possa far per sua salute, / fuor che perder
mazzini, 33-72: unico mezzo di far danaro colla penna, è il venderla
[d'annunzio]... seppe far valere la sua falsa spontaneità e vendere
persona non possa né debbia cambiare o far cambiare, vendere o comporre alcuno fiorino,
vantaggi. varchi, 24-30: per far piacere a una donna pubblica, a una
che l'uomo offeso non cerca di far vendetta. chiari, 2-ii-251: fra '
d'amore. petrarca, 256-1: far potess'io vendetta di colei, /
iacopone, 24-81: s'era costretto -a far vendecanza / per soperchiala -c'avesse patuta
]: 'vendicchiare': vendere a spizzico, far poche faccende. e. cecchi
l'altro la propria merce, senza far uso di banchi fissi o e
, v-64-1: voi misser guido commandate far carta di vendita a ragone di propria a
discorsi nessun effetto producevano, si dovettero far manifesti sopra gran carri gli ammassi dei
6-2-181: venne in mente ad alessandro il far -apprezzare grandemente un artista, un autore
. m. doria, 290: bisogna far tenere questi supremi magistrati in sommo conto
: senza alcuno scrupulo vederanno a'mori far i veneri la zalà e a'giudei far
far i veneri la zalà e a'giudei far i sabati la barahà. poesie musicali
portato alla venere: l'educazione ne vuol far nozze. settembrini, i-163: i
una tendenza coloristica e impressionistica; e far due campi: di fiorentineggianti, disegnatori
può né negoziare né parlare né pur far riverenza ad alcuno imoasciadore. viaggio di
assaissimo per i veneziani. vi lasciereste far giù facilmente da un venezianotto che lo
ragionare di diverse materie, qui a far festa, se ne sogliono venire. castelvetro
trionfo d'una educazione nuova che deve far diversa la vegnente generazione? d'annunzio
tua donna venire, / guardati di non far nullo sembiante / ond'ella possa venire
lettere che gli venivano, si faceva far da un secretario un brevissimo som
, essere servito. -far venire-. far portare oggetti, carte da gioco, ordinare
. m. palmieri, 1-29-1: far non potè chel pianger non venisse.
usata in firenze da un veneziano, per far venire i fiori innanzi al tempo.
. moravia, 26-193: sto per far scattare l'obiettivo quando mi accolgo che
italiani, e... vien di far un nuovo fortunato acquisto. baldini,
quando giunsero, ventava forte e cominciava far piacere lo stare presso al fuoco.
l'intrepido. 3. far vento, smuovere l'aria presso o intorno
arsenico al marito, è cosa da far ribrezzo. ungaretti, xi-260: quando nel
/ riserbar per l'amante, e far in guisa / ch'anch'ei ne gusta
si levò dall'assedio di quella città senza far nulla. carducci, iii-12-327: i
fermi. -apparecchio che provvede a far circolare aria o altri gas negli impianti
tre elementi, tre forze bisogna dominare e far circolare in miniera: l'energia elettrica
mura, potrebbero essere un attissimo mezzo per far circolare l'aria fra le stoie.
, 1-716: ventipiovoso. fiorentino vento da far pio vere, latino 'notus'
l'invenzione e la speranza di far mai più oro a'suoi giorni.
fuggir la fortuna, fuggir corsali, far buon guadagno, il che parimente risponde
noi pascon di vento, / pur, far piacere a ogn'uomosempre godo. albertazzi,
mel conduca nel più chiaro foco / per far del corpo mio sì come cera.
117: da parar mosche a tavola e far vento. cellini, 535:
vento. magalotti, 14-20: si faceva far largo da sé alla moltitudine, tra
la quale v'è sempre chi cerca di far vento a qualche cosa. -fare
quali gli spagnuoli del messico si fanno far vento a i negri nell'atto di
, accioché fusse ventolato. 2. far fluttuare, ondeggiare al vento una bandiera,
: può essere ad esempio usata per far aderire piccoli oggetti a superfici lisce o
savonarola, 28: se la flebotomia far non se potesse,... alora
alcuna parte del corpo, non sanno far altro se non mettergli ventose. pantera,
varda cottal per storto, ghe vogio far pi busi in la panza, che no
e la falange / ventri-togata e che a far ventre insegna. = comp
. frugoni, 4-109: io resto a far condir la cena / con la ventrosa
: le comari s'incoraggiavano scambievolmente a farsi far la ventura; ma nessuna posava,
quei sergenti si liberò, con speranza di far tante poste e correre a ventura che
stato di quegli affari, e per far giudizio in qualche modo retto del venturo,
accioché il liberassero da quella molestia, con far di nuovo ammutolire la moglie sua verbalissima
sai. senza verbo. bisogna far verbo. -in verbo: per
beicari, 5-13: abbi sempre al ben far la voglia verde, / perocché nessun
offeso. baldini, i-415: schifando di far della cronaca, il carducci, che
curiosità di storico, si dette a far della poesia. -impresso vivamente nella
. verga, 8-226: veniva a far visita, vestito in gala, colla giamberga
dimin. di un vèrdenè o vèrdèlè da far risalire al lat. * verdo -inis,
segno quattro. - strisciare delle verdine: far credere ciò che non è vero.
2-ii-53: si ebbe la curiosa idea di far loro indossare un'uniforme verde, per
pel lusso e pel puntare e pel far banco, pel far de'scrocci / e
puntare e pel far banco, pel far de'scrocci / e prendere ad usura,
[della betulla] è attissimo a far bastoni e le verghe per i magistrati.
e cosi longhe e grosse verghe da far lieve, zapponi e forti picchi. c
: quelli che n'han donato occasione di far il dialogo, e forse una satira
, 4-ii-194: si viene tal volta a far due lumi in una figura, uno
, balia, e due pocce da far corrompere i vergini e da sfratare i martiri
del gioco delle carte trovare modo di far balzare la principessa maria verginaccia di 31
vale rimettere a nuovo, smacchiare, far comparire freschi e puri individui bacati e disonesti
usavano alle giovani educande per indurle a far voto di verginità carducci, iii-2-71: e
basta. maestro martino, lxvi-1-139: per far una menestra de verzuso. redi,
che le corse sulle guancie, a far pomposa mostra importuna, non che dei
6-ii-674: mi sono forse vergognato di far conoscere che ti amava? gozzano, ii-178
piazze, senza vergogna alcuna, a far usure et inganni. -in modo
in groppa. idem, 413: far come la simia: quanto più va in
209: le sole lagrime che per far a noi stessi l'esequie, spargiamo,
che sì fatto amico mio mi debba far così vergognosa ingiuria e tanto disonore in
cordoncino d'oro vergola grossa di oro per far le magliette lire 6. magalotti,
col quale si torce la seta per far vergola. tommaseo [s. v.
zelo di quella gioia di vescovo, posso far fede della veridicità del racconto. papini
tempio del canarin, di cui intendo far veridica relazione, è una delle più grandi
. disse di verificar le candele, far il pieno e metter il 'motoroip.
accertare in chi è stato eletto a far parte di un parlamento, di un organo
e. cecchi, 7-71: per far presto a verificare, tenendo ritta l'arlorenzo
mi chiede, a suo scarico, di far verificare in piemonte d'italia non
di tar- senal, do verigole fate far novamente per ordine dii capitanio zenerla nostro
con tale arditezza di verismo, da far inorridire il più corazzato libertino europeo.
le cagioni e gli effetti, e nel far vedere come da tali fatti altri ne
de fare avesse volgia / mori de far perfecta folgia, / che sia ruvida,
noi, ed in si grande quantità da far meraviglia. silone, 8-223: veri
, verme della terra, tu vuoi far giustizia! buzzati, 4-367: che vuoi
lasagnai e vermicellai non possono comprare o far comprare nella piazza di firenze grano di
rimedio dunque ci sarà? che poss'io far più per liberarmi da questa frenesia che
terre di casa saliva; che si poteva far colazione e forse anche lavarsi la faccia
scacioppar dissi in vemacol sermone, / cioè far della testa ogni osso trito, /
avendo vocabolo ch'esprima / tanto il far del suo bacchio in fosca rima. cesarotti
intr. { vèrno). ant. far primavera. dante, par.
vernice liquida, che s'adopera per far lustre le pitture e per inverniciare il
4-184: uscita mi delibero di non far altro che veder donne. entro dove
tutto quello di orrido che li potrebbe far abbonire; hanno l'arte di vemicciarli e
retirar le truppe a quartieri del verno pensava far qualche impresa. g. b.
credere, che l'arte vera del far soldati fosse il dar lodi premi, e
aver la terra / chi non vuol far co'detti oltraggio al vero. loredano,
. foscolo, ix-1-298: argomentandosi di far credere che dante si riconciliasse dopo l'
, i-726: se il padre potè far tuttociò, è verisimigliantissimo che il facesse.
che plauto talora non volendo altro che far ridere e satireggiare, della verisimiglianza non si
, 3-i-326: quando era possibile, preferiva far salire la fiasca dentro la secchia della
con cui si fora il legno per far la strada a un chiodo, a una
), tr. (vèrso). far uscire il liquido contenuto in un recipiente
quercia il succo. 2. far uscire da un contenitore sostanze di consistenza
. 3. per estens. far affluire una moltitudine più o meno ampia
un intenso chiarore in un luogo; far filtrare la luce in un ambiente chiuso.
canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi, / che me fa
carattere. gianni, xviii-3-1059: il far tacere la legge in grazia di una
, / o segnor mio, a far questi versicoli, / lustrando a mi l'
2-4-72: avea ritratto uno abito scientifico di far versi e d'improvisare versificatoriamente, con
non consente al pubblico... di far propria l'idea fondamentale che sta a
baretti, 1-262: se potessi far capire ai giovani che il riuscire poeta
valentuomo? e d'imbrattargli la fama col far credere... alla gente ch'
quel che ti scrissi, di farmi far due versi dalla signora emilia. verga,
165: ben mi degio alegrare / e far versi d'amore. dante, 25-
e vestirne i pensieri miei e far versi de'quali non si possa dire,
canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi, / che me fa
: le rane il luglio stannò a far lor versi col muso fuori dell'acqua.
prendere per il suo verso, le fa far ciò che vuole. carducci, ii-n-37
pace, lo stato gode a provarsi di far arretrare verso la bestialità quelli che sono
quale non mai dispone la terra a far bon frutto con iuvenci, special- mente
delle scienze fisiche in toscana, 14-2-2-72: far... qualche esperienza magnetica,
, un trambusto, un rimescolamento da far vertigine, da offendere con subita fatica lo
/ dentorno alla mia terra, e far repare: / e mandai con denare /
: eh messer spinellone, che pensate di far con questa vostra robba, quanto vi
6. tr. ant. far crescere e verdeggiare, rendere rigoglioso.
in terra, cioè, per 'far tutta la verzicola d'arie nelle minchiate',
era sempre in giro per il palazzo a far beata pompa della sua parentela, mettendo
lippi, 8-61: appunto il generale a far s'è posto / alle min- ti di
simiglianti. fagiuoli, x-12: va'a far le scope all'im- runeta,
pres'erro, / perché credendo di far preda in caccia / alfin non hai fatt'
pieghevoli e perdano un certo grassume atto a far vermini. foscolo, vi-686: turando
impinguati i lor preti si erano potute far eretiche, rimasero libere; le grasse e
, montare la vespa a qualcuno-. far arrabbiare, arrabbiarsi. n. franco
esso voi; / ché ci han da far qualche faccenda anch'elle /..
: stuccicandosi il vespaio era pericoloso il far diventar inimici apertamente quelli che almeno apparentemente
? demonio ». - far cantare a qualcuno il vespro siciliano: ribellarsi
: il zanichelli mi propose giorni fa di far l'edizione de'versi suoi mezza in
262: chi ha de'ceppi, può far delle scheg- gie. chi ha del
se 'l tuo condottiere ti manderà per far duello con un campione dell'esercito nemico
, da cinesi. -figur. far apparire qualcuno sotto un particolare aspetto o
, gli ordini sacri. -anche: far prendere a qualcuno l'abito ecclesiastico.
. assumere un abito intellettuale, morale; far propria una forma mentale. dante
vestirsela, a quella libero campo lasciò di far tutto quello che più a grado l'
latina, non essendo essi atti a far favola o sentenzia che stesse bene.
21. immedesimarsi in una situazione, far propria una prerogativa fisica o spirituale;
leopardi, iii-254: e potrà anche far la fortuna che mi manchi il vitto e
disconvenevole /... / a non far qui qualche acto solacevole / quanto erano
iii-52: i non mi vanto / di far come la notte demifido, / estura
notte demifido, / estura ne può far la pruova e cetera; / poi cominciai
costume vetere, / di non ti far mai recitar il venere. 3
in fondo, come son le forme da far gli zuccari, a li quali fanno
un giuncheto o in un vetriciaio a far cestole. = deriv. da
milanese, i-339: in qualche mostra di far stato cristallino a quello amorfo
l'oro],... né far vi si può come nel lapis lazuli,
moretti, i-994: neppur gli spiaceva di far della sua bottega un teatrino di cui
senza colore non denunciavano alcuna inclinazione a far parola. 5. ant. piccolo
; / delle men buone strignere e far vino, / ma sopra l'olio vi
(e il forno altrui ragione / far ne potrà) che vetriscibil sia / ministri
. imperiali, 4-119: io non posso far, ch'ogni stagione, / o
cercar de'fichi in vetta: cioè far cosa pericolosa senz'utile. monosini, 43
che i sassi, in luogo di far la parabola in alto... folgoravan
invero una seconda ferrovia... a far concorrenza ad una più antica già esistente
raccor buona gente e vettovaglia, / far cavamenti e riparar le mura. muzio,
.. a loro avveniva di dover far spalla alle vittuaglie. -giudice delle
niuna di esse si richieggia la spesa di far venire dall'indie quel- l'uccellaccio 'che
quella tua carrozza affumicata / ove pretendi far tanta figura? -noleggio di un
l'obbligo imposto agli spedizionieri che intendono far transitare delle merci nel nostro stato di
antonio teneva una femina in chiazzo, di far intendere a quella come il suo uomo
molte volte in sudice taverne, e far viaggio con facchini e con vetturali.
s'apparecchiano per vettureggiare, si dèono far tirar prima i carri vuoti. s.
, 403: io ho a far vettureggiare certe robbe del mio capitano insieme
ha ben veduto la savia vetustà col far commune a te e a le muse l'
gusto / vedere arme e cavagli e far teatri, / storie ascoltar di qualche gran
pancetta: restare in ozio, non far nulla. caro, 12-i-271: e
e vezzeggio: ed ho timore / di far qualche peccato sensuale. de roberto,
, e quello cercano di adomare e far più felice e più eterno che possono.
lavatosi bene con aceto, andava a far la convalescenza per quaranta giorni; e poi
pisana lasciava da un canto me per far con essi la vezzosa. moravia, xi-34
, / ristette con suoi servi a far sue arti, / e visse, e
così strette le vie, a poter far quello che facevi; io soleva quivi a
; / fastidiosa polvere s'alza a far bianche le siepi tra cui dritta monotona
in seno. forteguerri, 10-13: che far puote senza remi e vele, /
! boterò, 368: chi vuol far progresso nella via di dio, deve cominciar
dai negozi, e sopratutto il voler cesare far imperatore il figliuolo, odiato in germania
.. ai signori delle vie, ad far compire la via che s'incomincia a
che merzé chiamare / non averea di far mai segnoraggio. s. girolamo volgar.
: ha in animo sua maestà di far la giornata, poiché per ogni via se
deiecturum, dicere solet: 'e vuol far la via delle rondini'. proverbi toscani,
la parte allego / so far malie e sì le disfaccio; / per
di balzi. ibidem, 233: a far bene non v'è ingan = voce
impedito è il passaggio; / non posson far del sepolcro il viaggio.
ch'in croce prese morte, / per far constante e forte in suo viaggio /
. metastasio, 1-iv-536: se volete far lungo viaggio, guardatevi, mio caro
1-i-399: 's'imbarca adagio chi vuol far buon viaggio'era un proverbio d'un
ogni sorte, eziandio per ristoro, fei far vela alla 'briep, quat- trìore da
do il salutifero viatico state in ordine per far quanto piacerà al nostro redentore messer giesu
contro la città -figur. far subire in modo violento e inaspettato una
3. muovere energicamente, scuotere, far oscillare oggetti, corpi, particelle (
per entro i corpi. 4. far ondeggiare i capelli, la chioma (il
scrivono con- tra me, saprò almeno far guerra offensiva contra le lettere e contra
-manifestare o esprimere in modo evidente, far trasparire uno stato d'animo.
cuore di guamieri; che poteva anche far vibrare un po'l'attenzione delle mie due
? 7. edil. sistema per far assestare il calcestruzzo nelle casseforme, per
durar al nuovo assalto, avendo che far pur troppo con la viceammiraglia, restò in
perché la [pena pecuniaria] potremo sempre far modevicefattóre, sm. ant. chi
dopo cenato, entravamo insieme, tanto per far tardi, in un modesto cinema nel
dre, e pene di dette bestie a far danno. 8. ant.
, 59: li merighi non possino far alcuna vicinanza, se prima non avviseranno il
casa tua. idem, 417: far come la golpe: non far male in
417: far come la golpe: non far male in vicinanza. proverbi toscani,
campo,... negligentemente faceva far le guardie. panigarola, 4-255: le
: però la vicinità del verno potrebbe far riuscir le cose in fumo. loredano,
ma le menti con più sollecitudine si dovevano far vicine. tansillo, 1-17: sono
, 2-iii-107. con la vicinuccia mia vo'far lite. = dal lai vicinus,
», 10-xi-1980]: ma a far suonare il campanello d'allarme sono stati i
.. è a malapena sufficiente a far 'girare'word per windows, uno dei più
veramente 'svagato'(tanto, che -dimentico di far vidimare il biglietto - ho dovuto pagare
(i-631): nondimeno egli per far la vendetta più compita e vie maggior che
veggio, / a 'ntenzion di tornare a far viepeggio. 2. con uso
i. frugoni, i-5-30: più non far, l'età tei vieta, / né
to, vivace. quel giovane, di far l'ufficio tuo vigilantemente. serpetro,
di esortarvi e di vigilarvi; e far perdere il tempo preziosissimo ai pochi o molti
... passar lo stretto vigilato e far deporcomplemento). re le armi per
polizia urbana e ha il compito di far rispettare i regolamenti stradali e di assicurare
: senza mai guardar festa o vigilia o far quaresima, quanto le gambe ne gli
a quel ministro un vigliettino, pregandolo di far cavaliere il prevosto di scozzeringo.
vero, ma trasandata affatto: bisogna far conto del terreno, nient'altro;
fotografici, procedimento che consente di isolare e far risaltare l'immagine principale, rendendo sfumato
colombo conclude 'che la figura è causa del far galleggiare la falda d'ebano'e afferma
destra piegarsi verso li soldati atterrati, e far segno di sollevarli con volto vigorosissimo.
, lxxx-4-93: par, ch'inclini a far una guerravigorosa e rissoluta. chiari, ii-32
adimari, 13: vuol del maggior toscan far paragone / col poeta novel, che
/ né può disiderar alcun di voi / far ch'ogni onor di voi.
: / d'altrui amor non ti far conoscente, / ched è gran villananza formen-
abia, qi plui pò -e qi ben far l'ausase, / qe non arma
mi convien quel che me spiace / e far battaglia contra a voglia mia. tasso
contengono non villanie, ma sciocchezze da far ridere. tasso, 12-600: omero,
avendo rappresentata non villania, ma cosa da far ridere. 4. ant.
cavalliero, / se inamorato sei, non far più scusa: / tua gentilezza provi
che mai si sazia, non gli far torto né grazia. a mal villano
un prato tuttavia ombroso, dove poter far l'ora del desinare... e
perfetta padrona di casa, non far mancar nulla ai signori villeggianti, esser
.. oh per dio non importava far le cinque giornate e ripigliare a baionetta in
in quel tempo principalmente era occasione di far festa e vacanza dopo i fomiti annuali villeschi
sua: e sappia che gli conviene maggiormente far prode ch'esser segnore. sanudo,
4-9: un'altra cosa... far si può: di vimini fare una
gettava in man « la vuole / far sì che l'acqua ritorni nell'acqua
vidi più folgor vivi e vincenti / far di noi centro e di sé far corona
/ far di noi centro e di sé far corona, / più dolci in voce
te queste dannose some; / non far idolo un nome / vano senza soggetto
portare al rilassamento, ah'incoscienza, far cadere addormentato (il sonno).
che io non ti amassi, vincati a far sì che io da te sia ricercata
alba o il buio della notte; far scomparire la luce delle stelle (la luce
girava re l'agente infettante; far scomparire sintomi dolorosi (anche con riferimento
dell'attore. 15. far approvare una legge, facendovi convergere l'
su altre persone; che riesce a far prevalere la propria opinione in un contraddittorio
condizione ordinaria, v'è abbastanza per far guerra; ma l'inghilterra e l'
delfico, i-286: non dico questo per far l'apologià de'sammarinesi recidivi nell'errore
accenna così leggermente che io studio di far le vindicie degli stoici. = voce
accenna così leggermente che io studio di far le vindicie degli stoici. = voce
sta prendendo sonno, io cerco di far durare il vinello che resta. piovene,
c. villifranchi, 1-ii-67: maniera di far il vin santo. per la dose
. carducci, ii-8-52: son corso a far lezione, vuoto lo stomaco e il
. frugoni, vi-548: il vino suole far 'lento il vinolento', e quanto più
tracannator di vino, era molto ingegnoso a far versi. 2. sfumatura cromatica rosso
bene, 2-376: chi ha da far un violaio, letamata e rivoltata la terra
liberamente sotto il mio nome, senza far lettere ostensibili ec. perch'io non
il prezlentare le facoltà altrui, di far morire, o mandare in esilio la zo
legale; ebbene, io remente il far di conto. sisterò, perché non
al sonno. mezzi, non aspetteranno di far, violentati, quello che la co
di convincere con dolce violenscienza gli doverla far fare spontaneamente. scannelli, 80: violentato
e ruberie e naturale); far rifluire acque, incanalarle forzosamente.
coercitivi, infliggendo percosse e ferite per far valere le proprie ragioni, per ot
e quel desiderio ardentissimo di tradurre e far mio quello che leggo, non han dato
che hanno in corpo, si mettono a far un gagliardo e violente esercizio. s
violenta commozione di queste, non può far di meno che quelle ancora tanto quanto
son di lei rimasta priva: / per far la voglia altrui paga e contenta /
se non estin guer, far tepida e lenta. -che guarisce
1: gli aborigini corsero armati a far contrasto alla violenza dei forestieri. della
principio che e'fussi anano, che volessi far loro qualche violènzia, missono tutti mano
vuole sagrificare i suoi figli, e far loro violenza. piovene, 1-230: non
combattere il mondo, e far violenza al cielo. rellino dei
l. russoio, 90: credono di far della musica ripetendo le solite chitarrate sentimentali
. galileo, 1-2-203: si vuol far provvisione d'un violino di quelli di cremona
. martini, 1-iii-467: se non sa far altro e non vuol far altro che
se non sa far altro e non vuol far altro che suonare la chitarra, come
virare, tr. marin. girare, far ruotare l'argano o un verricello,
dizionario di marina, 1203: 'virare': far ruotare l'argano o un verricello in
maniera da salpare l'ancora o da far forza sul tirante del lavoro...
.. 'vira! ': comando per far girare l'argano. 2
povero micco, l'hai da far con certi cosi., tu non gli
di una corona! strano potere di far supporre delle virtù sovrumane nella testa spesso
fate li miei spiriti fuggire, / senza far motto venendo di fore. sacchetti,
, 2-46: vengon... per far pruova / di lor virtù col sir
.. e... vale a far conoscere qual di due contendenti ha causa
dolze figura / ch'a l'anima gentil far din cellini, 624: vedendomi questi lavoranti
. ariosto, 11-81: orlando a far l'opre virtuose, / più che a
32-233: se battista e tu riescite a far mettere una visa o timbro a calais
ch'io lo guardo, mi ti far dir tu. manzoni, fermo e lucia
per celia o sul serio: 'far un visàccio, de'visacci'. verga,
sacre e profane, e si credettero di far loro cangiar visaggio colla novità della dicitura
32-233: se battista e tu riescite a far mettere una visa o timbro a calais
dacché un viaggiatore non ha che da far visare 'personalmente'il suo, e dar
fa'ultrabasso sul quale astorre tentò invano di far risaltare - due ottave più in su
avevo avuto il coraggio cii andare a far visita ai festa per dire loro quanto mi
di vantaggio ch'ei potesse considerare nel far per suo conto passare i monti alle
fasciculo di medicina volgare, 20: ad far l'ultimo picciolo, / or come
d'origine (asia minore) potrebbero far pensare piuttosto all'agg. gr.
replicando la visciòla ordinaria si venga a far più grossa e più dolce; e il
rezasco], 75: pregano si degni far scrivere al visconte [di adria]
.. 2, 4 wayne, a far tanto. p. levi, 2-55
da poi serado el fontego, non possi far alcuna bolletta per farla visdominare a chaxa
, né senza la visibilità de'colori far visibili le colorite cose. g. raimondi
dove pensai di trovare tutti intenti a far sacrifici gli scopro tutti intenti ad opprobrio-
in costume d'andare ogni giorno a far la sua divota visita a giove capitolino,
1-i-545: un buon pretesto per girare a far insolenze ai villani e visite ai pollai
visita del suo signore, ci risolvemo a far di nuovo colloquio con lei. segneri
lagrime: e pertanto, che ha da far ella [anima] in tale stato?
dir c'è una bella signora / che far vorrebbegli una visitina: / e senza
sono visitatissimo, e non ho ozio di far cosa buona. i. pitti
bacchetti, 13-46: doveva anche sopportare e far a peso del 'marco'di zecca di
22. durante, 2-477: per far ella l'ombrelle molto grandi e robu-
lecchi, 1-1-47: orsù, qui bisogna far buon viso. g. gozzi, 1-48
arme ai guardatoli, o almeno di far loro intendere ch'ella vegliava, e che
visite; certo si dava molto attorno per far la vispa e la graziosa. pirandello
fama, né aveva mai avuto che far con lui. pratesi, 1-177: ella
cuore del comando supremo, gli conveniva di far buona figura. -fare gran
venezia in qualche loco, che voglio far il vostro consiglio, al tutto,
gelatina). -ingrossare la vista: far perdere l'acutezza visiva e, anche
-mettere in buona o mala vista qualcuno-, far apparire sotto buona o cattiva luce.
persona del marchese / in vista da far ridere il paese. -presentare, far
far ridere il paese. -presentare, far conoscere; rivelare; porre in evidenza.
. -sparare a vista: sparare, far fuoco senza preavviso (ed è l'
.. perché dovevo passare a matera per far vistare u mio permesso di visitarti a
figurante. 3. inforni. far comparire su un teleschermo, su un
, / e'mi convien da te far dipartita, / e pagar col mio sangue
10-19: ho visto con i miei occhi far morire vite umane negli ospedali, e
, par., 9-42: vedi se far si dèe tomo eccellente, / sì
vita! -, voce di avvertimento per far allontanare chi si trova in una posizione
di sottd: voce di avvertimento per far scansare chi si trova in un punto dove
'vita di sotto': avvertimenti gridati per far scansare persone che ingombrino un passaggio ristretto
'l pianger mo né i preghi pòn far laura / trarre o di vita o di
-richiamare qualcuno in o a vita: far riprendere conoscenza a qualcuno, rianimare.
dal libro della vita, dalla vita: far morire; giustiziare. boterò,
, / se tal cosa a costei di far sì preme, / vo'che venga
vitalisti che spesso parlarono in guisa da far della vita qual cosa d'indeterminato e
colore). re in auge, far tornare d'attualità; risvegliare l'interes
terreni ed al clima, e che possono far lega insieme, = voce dotta
. epiteliocosa correr che ti possa / far penter della mossa. protettore.
): siccome il tralcio non può far frutto da se medesimo, se non è
cennini, 3-147: se voi far drappo di seta, o in tavola o
di seta, vidigare e palliare e far lettere, ciò è campeggiando del detto
rittima, / quando in suo senttù volle far vittima / del suo figliuol, che
salute e contro voglia in città a far la sentinella a mio padre!
vittima. - anche: rendere vittima, far sentire vittima. 2. intr
perfettamente. leopardi, iii-254: potrà anche far la fortuna che mi manchi il vitto
mentre de te hai cura, -pensete far vittore. petrarca, iv-3-104: volgerà
, xvi-276: però la prego di far apparecchiare le scacchiere... ch'io
verrò a battaglia con la fiducia di far aggiungere due vittone alla carta ove si
arte andran dietro, com'è questa del far denari, non ad altro fine,
venir meno alla propria dignità e rango; far torto alla propria qualità, svilirsi con
re di spagna, vedendo che la pace far non si potea, arè'consentito,
: vitupero! grida il poeta: per far andar coverte le donne cristiane, bisognarci
rimproverare i suoi vituperi lo spinsero a far quello, che a puri farlo no'
pensai com'io vituperosamente la potessi o far morire o fare che cacciata fosse. seneca
occorso, chiamarlo traditore e minacciarlo de far morire vituperosamente, dicendo che 'l tenia
. f. fruconi, 2-182: per far maggiormente campeggiar la gloria di questi padri
spirito e della sua vivacità, lo fece far turco e, valendosi volentieri dell'opera
che 'l ciel per certo lì de'far vivaggio. = deriv. da vivere
/ ale dolce vivande, / e a far cocine grande, / e mangiare anzi
baruffaci, i-65: ond'io per far le cuoche vivandiere / perite nel mestiere,
carducci, ii-19-135: le ricordo di far preparare lo stato del nostro dare e avere
-levare dal libro dei viventi: far morire. monosini, 344: 'levar
cancellata, per significare che non si deve far conto della cancellatura e il passo rimane
; li quali dopo al trionfo costumarono di far trapiantare nei più celebrati luoghi che fussero
vi-182: si fa [il maestrale] far sentire benefico anche in terra, oltre
ii-14-281: se non si trovano uccelli da far volare, ne cavano dalle bisaccie alcuni
halli a calzare e vestire, e far loro le spese. a. dei,
, le tele et i fogli in far figure, et non ne fo vive che
parte. algarotti, 1-iv-401: spesso nel far versi sarebbesi stropic ciato il
sanudo, xi-161: ad ogni modo bisognava far dito muro, e conzar diti muri
moti di un panno sono atti a far parere una figura storpiata e goffa,
m'interessa troppo al vivo per non far tacere gli scrupoli. -nella sostanza
bole; punzecchiare; offendere, umiliare; far risentire. = alter, di avorio (
stagione / in lor correzione / per far l'opera piana / cola fede cristiana
quando nemmeno la contessa è riuscita a far nulla per michele. dice che ha un
tale iniustizia / sotto ombra di iustizia far potrebbe, / ché quella poi serebbe /
, ed è la speranza cne ho di far vedere a tutti, quanto s'ingannino
bruno, 3-1068: se non vogliamo far che sia il motto vicioso in equivocazione
di visita. pratesi, 1-47: volevano far sapere al paese, che se a
panchetta che le serviva da tavolino per far le aste e le vocali quan'ancora andava
vidi più folgor vivi e vincenti / far di noi centro e di sé far corona
/ far di noi centro e di sé far corona, / più dolci in voce
un discorso, una conferenza o per far alzare il volume di un film.
restar per infino alla morte / di penitenza far con mia martire, / gridando miserere
, e gli -dare voce alla fama: far parlare di sé diventando dicevano come quello
tommaseo, 2-ii-400: non si può far buona voce, / cantare e portar
canzoni uccelline, così belline!, per far dispetto a un certo canarino fiorentino ammaestratine
2. per estens. che pretende di far valere la propria opinione a ogni costo
anatomia non debba servire ad altro che a far raffi contro li evangelii.
in voga a cjuel tempo, sicché dovette far molto effetto sui contemporanei. -molto
spero bene, ma convienmi anco vogare e far forza per non lasciarsi abbattere. tommaseo
8. tr. condurre, far navigare un'imbarcazione a forza di remi
quante voglie / ebbe la bianca: e far de tutte conto / del parturir,
non vogliamo che le povere donne possino far a lor voglia cosa che sia, e
colui che la ghisolabella / condursi a far la voglia del marchese, / come che
ghisola bella, sorella mia, condussia far la voglia del marchese opizzi da esti.
, ch'io per compiacergli fussi traviata a far le voglie sue, s'egli prima
zona di campagna e la condussi a far le mie voglie. -fare voglia
per andrea o una certa vogliolina di far dispetto a raffaello. -vogliétta.
, / e non mi deia di ben far partire. pannuccio dal bagno, 1-v-50
: e tu, cupido, non ti far sì stanco; / riprendi l'arco
coi gridari o con gride volanti nel far la prima edizione. carducci, iii-22-255
/ che a tutte a prima vista suol far lo spasimante. -che rifiuta
ha abbandonato per rizzarsi in piedi a far fuoco da poppa contro l'avversario mentre roteando
o di una macchina, serve a far spostare un carrello, una slitta e simili
tanto, per un involto d'immondizia da far volare sulla strada. -cadere
aquilone / che non son mai riuscito a far volare / da bambino, correndo a
-per estens. distribuire rapidamente; non far mai mancare. cesarotti, 1-xxvi-136
carta facendole fare un piccolo volo per far capire al proprio compagno che non si
europa] spiegano grandi volate, non a far rapina de i ganimedi, ma per
fin dal mar di qua trascorse / a far d'acqua il ciel satollo.
dirà fu, non sarà astretto / a far la quarantina al lazzaretto. dizionario di
». 4. tr. far passare una sostanza dallo stato liquido allo
dallo stato liquido allo stato gassoso; far evaporare. l. f. marsili
/ vieni più che non suoli / a far leggiadri voli / con le belle ale
ti piace, non c'è altro che far l'accordo;... tu
1-viii-246: volsono e * galli dipoi far passaggio / nei terren vostri, sol per
darvi omaggio. sagredo, li-8-378: volse far mentire la fama di sua propensione alla
silvestro. 10. implicare, far discendere di conseguenza; esigere (con
v.]: 'volere'si dice nel far di conto, allorché sommando una colonna
che. castelvetro, 8-2-201: a far navi ci vuole altro che simplice legname
: non dipendendo solamente da me il far presto e risolvere le questioni, volere
. idem, 334: chi non può far com'e'vuole, faccia com'e'
vuole, di rabbia muore. chi vuol far quel che non puole, / gl'
; / e a questa e a quel far servitù e piacere. -propensione
lettore volgare dica: « come si potrebbe far meglio e più! » stuparich,
approfondite. romoli, 192: il far delle torte è ornai tanto volgare che non
più abili a rimare: e a far le viste di sospirare per amore. si
. rem. vòlsi, volgesti). far rotare qualcosa intorno al proprio asse.
viceversa; rigirare fra le mani; far rotolare; capovolgere. -anche in un contesto
-dedicare l'attenzione, la riflessione, far convergere il proprio interesse, i propri
volta nel vulgar nostro in modo da far sentire il genio e lo stile del suo
per la campagna, come spesso far si suole, vide sandro che col curvo
e accoglie spesso / tant'acqua da far volgere un mulino. -orbitare,
incarico preciso di arruolare nuove reclute e di far sì che il rapporto tra queste e
account è quella di emulsionare e di far convivere due sostanze che costituzionalmente si respingerebbero
tensione nella prima fase, hanno potuto comunque far rientro a terra senza ulteriori problemi.
ingl. admittance, propr. tatto di far passare, ammettere'. ammòllo, sm
gioco, la grande trovata è di far girare tutti come in una giostra, anchor
fuori un personaggio più terrestre, tale da far da contrappeso all'angelismo...
anticare, tr. trattare in modo da far sembrare più vecchio o antico un mobile
giornalistico, che ha la funzione di far cessare lo stimolo della fame e quindi di
osato [huysmans] nel 'sac au dos'far vibrare la nota comica ed antimarziale,
italia, è molto debole. ma per far vedere questa loro debolezza bisogna mobilitare tutte
anatema, dichiariamo essere antisociale, antiprogressivo far penetrare in generale la istruzione fino nelle ultime
che punto le nuove ricerche abbiano potuto far presa su scrittori che tornano al romanzo
per non nauseare rapidamente il maschio, far dimenticare l'ammirazione assolutamente antisessuale e antierotica
una decina di consigli per orientarsi nel far west della fecondazione assistita e non incappare
obbedienza agli schiavi; e preoccupati di far leggere agli altri un catechismo. gramsci,
, sm. retor. figura consistente nel far reggere a verbi di analogo significato
assatanate pidocchiose che non han voglia di far nulla, menchemeno lavorare e solo gli tira
le società patriarcali la nostra tende a far prevalere l'autoaffermazione sull'integrazione. =
di ottimismo longobardo, anche forzoso, poteva far bene, e ha fatto bene.
dal fuoco, ha la proprietà di far cessare la combustione (un materiale).
vernici autopulenti, che sono in grado di far ritornare come nuova la macchina o la
galatz... ammette l'austro-ungheria a far parte della commissione ri- puaria per il
2. dir. che si può far valere in giudizio (un diritto).
mettere in moto, in azione, il far funzionare una macchina, un dispositivo,
della storia patria, e far dimenticare cavour e abdicare vittorio, e restituire
al roseland, a broadway. suonava per far ballare i clienti bianchi e cercava di
apparecchio usato per segnalare la necessità di far calare il sipario. s.
27-viii-1995]: non sono riusciti neppure a far scricchiolare le antiche, bizantine infrastrutture biennalistiche
), fe schissa (torino), far forca (firenze).
per realizzare lo 'sviluppo sostenibile', sia necessario far riscoprire alla gente l'importanza delle caratteristiche
li liberi dalla morale -e pur di far bricconate -le fanno anche a loro danno.
il 'pattismo'... andrà a far compagnia, tanto per citare 'ismi'di conio
c'è solo pressapochismo o incapacità di far funzionare le cose. borghesizzare, tr
un contratto di locazione o per entrare a far parte di circoli privati.
non si è trascurato nulla, per far conoscere al pubblico e all'inclita ogni novità
struttura economica risiede proprio nella possibilità di far evolvere la cultura capillarizzata piccolo-imprenditoriale verso soglie
sanità! tanti mesi non aver da far altro che canzonare il prossimo, e non
popolare, possono, nei periodi elettorali, far trionfare nelle urne gli amici di turati
con la stessa rapidità che occorre per far sparire le sigarette dalla macchina del 'capoparanza'.
oggi [10-iv-1958], 21: far bene le due cose: la moglie e
italofoni centromeridionali, poveracci, continuano a far colazione al mattino. = comp.
ad accettare contratti dalle ditte interessate a far figurare nel romanzo marche di wisky o
lavoro, ciò che voleva anche dire far ballare i clienti del locale. che erano
-1-529: occorre infischiarsi del gravissimo compito di far progredire la critica dantesca o di portare
ciclotappo, sm. gioco che consiste nel far avanzare con uno scatto delle dita dei
a lungo fermo in un posto senza far nulla di preciso e perdendo tempo)
gli insegna a degradarsi, rendersi ignobile, far ridere; un clown: ma è
aspira al ruolo della co-conduttrice, ma per far questo avrebbe dovuto scegliersi un partner un
gli viene offerta è la scelta fra far parte dello 'zoccolo umano', unico arredo degli
'team'familiare. colpevolizzare, tr. far sentire colpevole, caricare di sensi di
negli stati uniti, tipica dei pistoleri del far west. fenoglio, 3-129: cammina
per forza'che deve sempre sorridere e far sorridere. = voce ingl. americ
13-i-523: occorre infischiarsi del gravissimo compito di far progredire la critica dantesca o di portare
a guardarli da vicino erano due fasci da far paura, spessi settanta centimetri; e
agg. che condiziona in modo da far insorgere complessi psichici. flaiano,
famil. condizionare qualcuno in modo da far insorgere in lui complessi psichici.
e altri ancora possono finalmente entrare a far parte del linguaggio di tutti e non
i-500: mentre lo stato non trovava a far mutui se non ad una ragione,
[17-vii-1981]: la 'connection'mondiale per far arrivare le armi ai guerriglieri afghani.
non si è proposto affatto di mettersi a far concorrenza alla sociologia, un complesso di
sono così innocui quanto il loro nome potrebbe far pensare. sono dei piccoli file di
fisica, del proprio io e, per far ciò, egli deve identificarsi e nello
hoepli, 901: 'crepata': consiste nel far cuocere dell'uva nel paiuolo per poi
guerra mondiale inglesi e americani riuscirono a far saltare i codici segreti dei nazisti.
. invar. sport. gioco consistente nel far compiere a una palla di legno colpita
essere individuale o a squadre e consiste nel far percorrere ad una palla, spinta da
di'su, che di quel curagao da far vedere un sordo e sentire un cieco
scozia, simile alle bocce, consistente nel far scivolare dei blocchi di granito arrotondati muniti
2. figur. ritenere o far apparire qualcosa come fortemente negativo e responsabile
deorbitare, tr. (deorbito). far uscire dall'orbita un veicolo spaziale.
. il depistare, il fuorviare, il far uscire di strada, il far smarrire
il far uscire di strada, il far smarrire la via (e la situazione che
capitolo precedente del diario demetrio ha voluto far credere che forse il suo vicino di pianerottolo
winterbottom che la patria pedatoria non possa far senza di lui. = voce ingl
polemicamente sostenuto la necessità di deregolamentare, di far cadere la testa di uno dei direttori
. desemantizzare, tr. ling. far perdere o attenuare il significato originario di
{ digerito), tr. fis. far passare un corpo, un dispositivo,
assegna a venezia i fondi necessari a far marciare, da qui al '94, gli
frasi e nelle loro parti, senza far riferimento al significato. = deriv.
dopare, tr. (dcrpo). far assumere a un atleta o a un cavallo
drippings). tecnica pittorica consistente nel far sgocciolare i colori sulla tela.
civiltà delle macchine, 186]: possiamo far risalire la linea di speculazione, che
manifesto [23-ii-2002]: la necessità di far crescere istituti di autogoverno della società locale
. la stampa [7-vi-1989]: per far cessare la cefalea, basterebbe eliminare una
autorità. eco, 4-38: per far questo lavorano sulle opinioni comuni, sugli 'en-
di niuna importanza o della quale chiunque può far le veci. = trascrizione della
benone finché non arrivano gli eroinomani a far da padroni. eroizzare, tr
'mutar le carte in mano', 'far il giuoco dei bussolotti', etc. arbasino
fin dal principio io dichiari che nel far dell'arte (e per far dell'arte
che nel far dell'arte (e per far dell'arte nuova occorre 'rivivere'anche
atomo diverso dal carbonio che entra a far parte di un composto ciclico. =
, e di quelli che col fascismo volevano far carriera. = comp. da extra
1993], 95: suoi suggerimenti possono far sì che una vacanza a contatto con
[maga] zine 'rivista'. far, sm. invar. gastron. tipico
(nel 1799), dal lat. far 'grano'. farabuttata, sf. atto
gr. « hàgoaxog 'farsalo'. far west [far wèst], sm.
« hàgoaxog 'farsalo'. far west [far wèst], sm. invar. l'
montagna... la vita del far west mi si presenta come nelle commedie.
, comprende anche l'argentario, il far west dei nuovi ricchi. 3
la repubblica [3-v-1990]: nel far west, dove vota la lupara. qui
pseudoingl., comp. dall'ingl. far 'lontano'e west 'ovest'. fasatura,
2-i-1-312: i fiacres vi conducono senza far difficoltà. = voce fr.;
punto, ad esempio, sembra opportuno far notare come comune ai dischi sia il concetto
si dice dei mezzi che tendono a far respingere tutt'un'azione, senza esaminare se
settore fitoteràpico esistono dei validi presidi per far fronte agli stati depressivi. fitting [
luglio-agosto 1993], 49: evitare di far partire la flashata nei movimenti di raccoglimento
nobili e i grandi prelati amarono particolarmente far riposare il loro illustre fondo- schiena sopra
punto, ad esempio, sembra opportuno far notare come comune ai dischi sia il concetto
particelle disperse, ha il potere di far passare un colloide allo stato di gel (
i principali compiti cui l'us navy dovrà far fronte. = voce dotta, comp
s. v.]: 'girigogolare': far girigogoli. 2. per estens
], n: sarà estremamente facile far saltare qualsiasi public company, improvvisata e di
bandiera della democrazia diffusa... per far abbassare il gonfalone della governabilità.
(1839-1906), tendenza cromatica a far prevalere i toni grigi, scuri,
tempi più remoti si costuma da noi di far cuocere a fuoco vivo le costate
bernard dori, che andava a vincennes per far lezione su brecht, e si è
la propria vita, fissa nell'idea di far sempre il proprio comodo. 2
delle società delle venezie, è venuto a far capo a detta holding un gruppo telefonico
a caccia di emozioni forti non deve far altro che lanciare messaggi infuocati nello spazio
repubblica [4-iii-2001]: l'idea di far l'amore si trasforma in una '
(i linfociti t) per attivare e far proliferare le cellule killer, incaricate di
come sì gran nazione può degnarsi di far la scimia di un'altra? lingua inglese
serie di dischi che si possono scegliere e far agire per mezzo di un gettone (
l'artista sul palco, tanto vale far cantare loro ». come? col karaoke
, uscito dalla repubblica di oliva, potrà far fuori il 'kidnapper'destròso col quale ha
che non dimentica mai il suo obiettivo (far perdere la testa al suo uomo)
spazzola lavavetri a tre snodi inventata per far concorrenza ai lavavetri dell'est.
ma la meta è la stessa: non far parte dei losers, di coloro che
(logica e procedure, ma anche saper far di calcolo, aver confidenza con i
per sentirsi a proprio agio più che per far spesa. 2. inform.
. passeroni, 3-104: che vuoi far, disse, o preclaro / re non
certi film nostrani, la musica sembra far parte del grossolano 'maquillage'cinematografico.
scuole secondarie, a cui si può far corrispondere in italia attualmente il diploma universitario
. sopraveste che le signore indossano per far le loro mondizie e nel pettinarsi.
1991]: lo storico guy bois ama far saltare le periodizzazioni della storia medievale ed
. cinem. tecnica cinematografica consistente nel far narrare e commentare l'azione del film
», ottobre 1968]: tanto da far temere che l'adozione di un sistema
volta a una carica o entra a far parte di un determinato ambiente, di un
. dotarsi della tecnologia necessaria per poter far uso di energia nucleare. panorama [
il soffitto della galleria, in modo da far spiccare i rosoni dorati dei cassettoni (
: si diceva che il registra dovesse far eseguire le arie nel chiuso di una pedana
sapere se i sospettati di piduismo debbano far parte del governo o se debbano andarsene
a cartoni animati, che consiste nel far muovere gli esseri viventi come se si
eliminazione diretta per stabilire quali andranno a far parte della serie superiore nella stagione successiva
c. castellaneta, 145: bisogna far molta attenzione alle ombre, nel plein
della mia età non è obbligato a far la figura del politicàio; ma l'essere
'rango') ma anche molto reale (far perdere il 'rango'agli 'altri'per accrescere le
ad perdere la riputazion di protosofosso, volsi far de maniera, che chiunque mi studiasse
. invar. promozione commerciale volta a far conoscere e a lanciare un prodotto sul
della critica, né nutro nessuna velleità di far concorrenza alla loro pruderie...
margine di rischio che ha lo scopo di far scendere il prezzo di un'azione sul
. tess. nell'industria tessile, far passare un tessuto attraverso la rameuse.
potuta finire padrona di un ranch nel far west. o d'una piantagione in rhodesia
e nero impressionando la carta sensibile senza far uso di macchina fotografica, immergendola in
con quei sublimi virtuosismi di dieresi, per far sentire che nella rima con lola le
tic. in alcune gare intemazionali, possono far ricorso i giocatori che ritengono di essere
diceva. una reinura era la scanalatura dove far passare il tubo che conteneva i fili
spumanti con il metodo classico champenois, il far ruotare le bottiglie collocate in posizione obliqua
sportivo, il riammettere in gara o il far rientrare in classifica una squadra o un
intendono ed alla slupatura con cui per far rifiorire gli ulivi si puliscono [sic]
[12-iv-1992], 21: oltre a far pregustare un paio di nuove canzoni ai
più importante del 'rolfing'è quello di far riacquistare ai corpi umani cronicamente contratti e,
un'altra). 2. far saltare fuori dal biliardo una palla propria o
. -trice). sciatore in grado di far scivolare bene gli sci, raggiungendo alte
(anche plur. scouts). nel far west, guida, esploratore che aveva
[to] scroti propr. 'srotolare, far scorrere'. scrub [skrab],
del self in scuole che badano a far soltanto ricerche sulle frange dell'attualità e sui
due programmi si sovrappongono al punto da far passare il suo share, quando 'indietro
[siftàre], tr. inform. far scorrere, spostare dei dati.
. chiara, i-120: vi entrò a far parte, per esempio, il sottocapostazione
soliniana 'trilogia della vita'lo spunto colto per far nascere il sottofilone 'decamerotico'.
]: i neri in questione più che far parte del black bloc, sono dei
superalienata e hanno solo un grande cuore da far valere. = comp. da
: a qualche bestia della prima sfera / far volendosi onor che dia sugli occhi,
di quattro giocatori, e consiste nel far arrivare il più vicino possibile alla meta
circolo di svevia ricusò 'tout court'di far marciare il suo contingente. c. carrà
in germania si ricorre al fachiro per far camminare i giocatori sui vetri, in italia
pubblicità, discussioni e guai / scendiamo a far... quel che dobbiamo fare
avere per risultato una tranche de vie da far restare il lettore con il nodo in
l'america settentrionale durante la colonizzazione del far west. f. mani
dispensabile a ben comprendere la situazione e a far suonare il teatro d'applausi?
caldo sarebbe davvero un ottimo trip starci a far l'amore distesi sull'erba e in
la 'giornata vincenziana'con lo scopo di far conoscere e apprezzare l'opera silenziosa e
pari. peri, di volutàre 'voltare, far girare'. volutazióne, sf. ant
nome d'azione da volutàre 'voltare, far girare'. vortal [vòrtal],
/ che ben invidia a i lincei far potete, / vulpei villi che da me
di buona famiglia che ha deciso di far fruttare tanta bellezza, ma la pronuncia
: senza alcuno scrupolo vederanno a'mori far i veneri la zala e a'giudei far
far i veneri la zala e a'giudei far i sabati la baraha. = adattamento
part. pres. di abattre 'abbattere, far scendere'. abàya / a'baja
arriva, non siamo certo noi gente da far venire s'accabadora per affocarla! »
'taskuilis'('-lis'+ 'a') potrebbe far supporre? www. lettere. univr.
fino all'ime piante / le fece far pelle accapponata. r accappucciare, tr
chiamar quelli 'giuste celesti ire', / il far digiuni, il far proteste e voti
, / il far digiuni, il far proteste e voti, / l'annodar dell'
. trattare da adulto. – anche: far sembrare adulto. l.
aggemellate sullo stecco, in padella, da far porzione. = comp. dal pref
maggior parte degli albanisti è concorde nel far derivare l'albanese direttamente dall'antico illirico.
allessare, tr. (allésso). far cuocere i cibi in acqua che bolle;
, che appena la dache scorge il normanno far ingresso nel suddetto ufficio pensi d'averlo
pareggiato 1-1 con i campioni del marocco del far in un incontro amichevole disputato mercoledì sera
andrea amaro: « noi siamo disponibili a far ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali,
, dell'analfabetismo strumentale non devono però far dimenticare l'esistenza dell'analfabetismo sommerso o
dichiarazione d'intenti, quasi a voler far capire che non si considera ancora un'
che mira a introdurre criteri operativi per far fronte all'inquinamento da traffico urbano (un
zaguri, cxlviii-ii-289: ilpassaportodelquercinicoltitolodi nobile può far paura a chi deve spiegarlo in certi dipartimenti
dai lazzaristi contro il turati, non per far prevalere l'antiministerialismo, ma per abbattere
]: si cerca... di far dimenticare quantaantisportività siasortatragli scatenatitifosiromanisti. g.
]: istituire una cauzione antivandalismi da far pagare a tutti gli iscritti per coprire i
occhiali sul viso tutti quanti / vengano a far la loro ispezione. = voce
condutto da non so qual genio, a far le 'appendici'alla 'gazzetta ufficiale piemontese',
, anche agonistica, che consiste nel far volare gli aquiloni facendo loro svolgere evoluzioni
: controversie arbitrabili. le parti possono far decidere da arbitri le controversie tra di loro
aristocratizzare, tr. rendere aristocratico; far assumeremodi e comportamenti tipici dell'aristocrazia.
ci ha dato: l'importante è far splendere il 'sorriso interiore'. con l'aromaterapia
bimestre, / per gli uomini a far prego e pei cavalli, / i pii
i-552: anziché abbattersi in alcuno che per far suo pro della fortuna adoperasse gli argomenti
e marina abramovic... si possono far rientrare a pieno titolo nell'ambito d'
'pop'. na brizzolare, tr. far diventare brizzolati i capelli. rovani,
affermati e influenti, che non si vogliono far prendere in giro e finire ridicolizzati in
non abbiamo bisogno di aggiungere altro per far capire che sentiamo del freddo o che desideriamo
e che tassan din aveva deciso di far rientrare in italia per tappare il buco
tra le due procure che cercano di far luce sul buco della parmalat si fa insomma
dovressimo starcene colle mani in cintola a far la vita di guarnigione insieme ai 'bogia-nèn'.
io non vo'dar contra gli uomini e far come i cacatocci di milano, che
/ che il papalin non ha che far con quello. rna cacografìa,
del governo – rispondeva alla necessità di non far scattare un dispositivo di legge che avrebbe
dimin. capoccétta. – fare capoccetta: far capolino. – al figur.:
di lode degno, / massime avendo a far con certa razza / di persone ostinate
r carrierismo, sm. smodata ambizione di far carriera. marinetti, 3-351: tocco
: la uil vuole trattare con novelli per far lavorare i cassintegrati. nuova società [
se ho un po'di fortuna, posso far davvero una bella chiesina; la bella
rovesciarli bocconi sull'asino di legno e far dar loro quindici, o venti, o
come si tenta da mesi di voler far credere) da un patto consociativo e cementificatore
.. dice cose.. cose da far venire i capelli bianchi a c.
chiacchieratina con ada, per poterne poi far meglio un'ultima con adele. chiacchierellare
calce al contratto postille appositamente studiate per far lievitare il prezzo... nei
. russolo, 1-90: credono di far della musica ripetendo le solite chitarrate sentimentali
ciclotappo, sm. gioco che consiste nel far avanzare con uno scatto delle dita dei
. faldella, 14-39: 'cecca'. far cecca, provar male, quello che i
ed andar ravvolto ne'cenci, che di far la corte a'grandi: al contrario lo
forti negli appassionati di cinomachia e a far sborsare loro i soldi = voce dotta
gioco degli altri gruppi, per poter poi far eleggere più facilmente il vero candidato.
un giornale o una casa editrice senza far parte della redazione effettiva. corriere
pensare a trovarvi qualche rimedio e a far sì che il nostro comacchiano si discredesse.
, rovinosa capacità di morire, commorire, far morire. = comp. da con
comprocacci). letter. procurare, far ottenere. tommaseo, lxxix-i-181: voipotevate
le convenzioni concessorie, « lungi dal far registrare un netto regresso di questo fenomeno
la repubblica [25-v-1984], 6: far parlare i fatti e non i discorsi (
che una forte rivalutazione dello yuan potesse far salire l'inflazione e riluttanti a trovare un
, azione con cui si tenta di far contrasto o di diminuire il valore e l'
per le contrade d'averno, ed a far cinquanta corvettate innanzi a proserpina regina del
vedete voi quel fiero giovinetto / con quel far tra l'ardito e l'impacciato,
analogo a quello dell'embolizzazione, cioè far sì che il sangue non vada piùad
signor baldassare non mi cucca più a far cucina in casa, e ringrazio il cielo
]: è il sogno di chi vorrebbe far cadere il teorema della 'cupola'dimenticando i
digitali sono nati con il preciso obiettivo di far fronte a un fenomeno dilagante su internet
sociale che molte scuole consigliano i genitori di far visitare da uno psicologo o uno psichiatra
r decorativismo, sm. tendenza a far prevalere in un'opera d'arte la
della decorativitàe della grandiosità non è possibile far meglio e di più dei colossali monumenti
'altre parole'o concetti si conceda di far uso nella definizione cercata. r definitività
: e si vede che quelli che vogliono far riforma di religioni e di costumi mutano
nome mitico e altisonante, capace di far tremare qualsiasi cuore: salsa spagnola e demi-
sindacalisti, alcuni ispiratori rathenauiani riuscirono a far emergere nel programma. = voce dotta
altre volte un'azienda anche se riesce a far diventare un sindacato 'sindacato di comodo'preferisce
. vis-à-vis [luglio 1992]: far nascere nuove tendenze di comunità, non
quali non attendono ad altro che a far scrupoli. deturgescènza, sf. letter
morali. devirilizzare, tr. far perdere di virilità. al figur.:
da dinamismo. dinamitare, tr. far esplodere con cariche di dinamite. la
i-125: ho pensato... di far venire fuori il sabato d'ognisettimanaciascunadellemiedispense.
quando un uomo balla e salta, far tante freddezze e caldezze quante sono le piegature
idem, 3-503: dunque mi volete far ripuerascere? – anzi dispuerascere. =
... dissolvere l'unioni, far ribellar gli figli da'padri, gli servi
fu messo all'indice nel 1616 e per far circolare le tesi eliocentriche gli astronomi dovettero
gli insegnanti e i bambini stessi a far capire cosa succederà. la stampa-vivere roma
automatici, paletti a scomparsa nel selciato per far passare soltanto le macchine autorizzate.
abbastanza approssimata e alla buona per poter far spazio anche alle distonie e alle lacerazioni.
nl dolce1, agg. – dolce far niente: stato di ozio felice e spensierato
conveniva a que'popoli meglio che il dolce far niente di una eterna contemplazione.
.. comeun supporto tecnico-professionale adeguato possa far emergere la qualità di prodotti e piatti
domiciliare2, tr. (domicìlio). far indirizzare per il pagamento presso una banca
altra ragione di essere fuori che quella di far passare il signor dido per un pittore
n'è andato, tanto vale cercare di far quattrini e accordarci con l'editore perché
unità maggiore e più profonda, da far crescere anche con un dialogo endoecclesiale più
grado di epicizzare umoristicamente le situazioni, di far parodia sulla parodia, forte della propria
, spettacolo, ecc. organizzato per far conoscere al pubblico prodotti o progetti vari
un evento aziendale è l'occasione per far conoscere la propria struttura e al contempo
com [6-xi-2005]: di voglia di far festa ne ho una valigia piena.
solo che quelli che hanno collaborato a far salire la cifra, devono mettere giù i
per altri documenti quanto i preti tentassero far breccia nella corte stessa di vittorio emanuele
romani a lentamente festinare, cioè a far di rado festini. = deriv.
– anche: lunga conversazione intrattenuta per far passare il tempo. nievo, 458
ma anche interminabile discorso che serve a far passare il tempo e a nient'altro.
internazionale; che auspica di entrare a far parte dell'unione europea. –
avvenire [19-iii-2005]: il 2005 potrebbe far registrare il record di visitatori nella regione
non avrei mai pensato di esser capace di far un libro; io eminentemente sprovvisto dell'
la novità più grossa, certamente destinata a far discutere, riguarda la tariffazione, che
.. un formaio che nacque a far forme come un rosignolo a cantare..
sempre gli individui sono in grado di far fronte efficacemente alle proprie necessità, specie
, durante la piroetta, consiste nel far compiere a una gamba un rapido scatto facendo
per indicare l'atto, l'abitudine a far consumo di tali sostanze).
al bere e al fumare, incapace di far cosa buona, ingannator di suo padre
padre, lussurioso e in sustanza disposto a far di tutto. na fumato (
caritas ed i buonisti dicono che dobbiamo far entrare tutti, quindi entrano le prostitute.
avventurieri di ogni risma attratti da questo far west brasiliano. il manifesto [7-viii-2001]
si gatteggiava così tiepidamente nel suo dolce far niente, che non pensava neppure per
interamente dedicato al caviale, deciso a far conoscere al mondo in questo modo le nuove
troni d'europa si possono, genealogizzando, far risalire a queste radici.
: per me non sono d'umore di far sonare il mio nome in queste gare
, 992: bisognò smetter di mangiar e far finta di seguire quel gitavoltolìo di concetti
donne [7-xii-1999]: così delicato da far le veci di un eyeliner: è
finiva più, e avrebbe voluto pure far la ruota. bontempelli, ii-38: il
ricordatidelvecchiopredecessore in goncourtismo, a cui potresti far da maestro. goncourtista / gonkur'tista
e della provincia, con l'occasionedi far conoscere algrandepubblicoimovimentiscoutdellaregione. ecojam news [agosto
. r imbrillantare, tr. far brillare, luccicare. ungaretti, xiii-5
ma efficace materazzi ed è riuscito a far imbrocchire anche stankovic, cambiandogli ruolo.
, intr. (impénno). far viaggiare un veicolo a due ruote sulla
e plasmabile. implaustrare, tr. far salire su un carro. imbriani,
d'idee, 191: se invece di far servire questi fatti apparentemente meravigliosi all'architettura
questo scherzo. me lo son permesso per far comprendere qual sia la poesia inarrivabile del
tr. (incarrozzèllo). disus. far salire in carrozzella. imbriani
incazzisci). volg. eccitare o far adirare. alfieri, xiv-2-116: achimelech
stampa tunisina. ci sono altre ragioni per far apparire sempre le foto di burghiba in
inclassare, tr. letter. far rappresentare simbolicamente da una classe sociale.
[2-viii-2006]: ilportonedi viapianezza300si spalancaper far uscire il primo 'indultato'– come si definisce
agli 'industrialisti'tutti concordavano sulla necessità di far qualcosa, di non rimanere più inerti
tr. (induziono). letter. far ipotizzare, supporre. lucini, 6-180
. bisogna calcolare quanti e quali fili far correre. poi ci sarà l'intubaggio,
per estens.: nascondere alla vista, far sparire; occultare. g
ingraziosisco, ingraziosisci). letter. far apparire più grazioso, più aggraziato.
sensi; ma non sa in qual modo far accadere questi eventi intricati e perfetti.
così brutto come stava, e non far differenza dal parrella al segretario.
se crepa il vecchio, che riesco a far su un po'di grano, m'
: in questa tendenza mi pare si possa far rientrare la politica di libero scambio interimperiale
affatto macroscopico, ipertrofico come si vuole far apparire, ma risponde semmai alle giuste
l'inseminazione artificiale nell'uomo, entrata a far parte della medicina ufficiale, viene indicata
corriere della sera [14-iii-2008]: come far crescere il tasso di occupazione italiano?
povero memo, e se pensano di far nulla per onorare la memoria del conte,
vestri avevano avuto il dono dal cielo di far piangere e ridere senza l'istrionismo.
laggi vicini, la derisa juzza a far parte del colore locale.
campione ha dichiarato di aver cominciato a far uso di coca contro il4%di quanti hanno
senza senso molto grossi, così, per far crollare i server, in gergo 'nuke'
ceda, andare per una lettata o a far dei giuochi d'acqua con qualcuno non
esprimere le istruzioni dei programmi con cui far compiere determinate operazioni ai calcolatori elettronici (
citate dai nostri luculli in –18o per far pompa d'erudizione culinaria. = dal
venisse utilizzato per strani magheggi, tipo far entrare in italia persone non intenzionate a
, sul quale lo hanno spedito, a far da attore generico, potenze capricciose come
, 1: che compito ingrato è invece far pulire le strade, manutenzionare i giardini
vadano con le sue sette lampe a far lume a quel notturno e merinoziale santo sposalizio
potenziale evocato e elettromiografia, riescono a far diagnosi di altre malattie = voce
dico. « non so perché. puoi far valere la tua autorità? » « ma
in una porsche è il caso di far viaggiare l'alano di casa: come ho
un anno in america e non tarderà a far la sua apparizione anche tra noi.
e il gruppo parlamentare sono riusciti a far firmare ai ministri responsabili italiani in vent'anni
tr. (mostrìfico, mostrìfichi). far apparire, indurre a considerare qualcuno spregevole
ottanta. mostrificazione, sf. il far diventare mostruoso, abnorme, innaturale.
del nostro tempo. 2. il far apparire o il presentare qualcuno, anche falsamente
sangue ». 3. il far apparire o il presentare qualcuno come persona che
la visionarietà muscolarizzata, la propensione a far la voce grossa. rna museificare
martini, i-326: ieri sono stato a far visita al naib di moncullo, che
tr. (nanìfico, nanìfichi). far sembrare grottescamente adulto un bambino (un
grandissime. 2. figur. far apparire di minor valore o importanza, sminuire
agg. che è entrato di recente a far parte della classe borghese; che ne
industria, essere apprezzati in società, far pensare i neo-commendatori. = voce
decisiva per l'europa, che rischia di far esplodere, o seppellire nel compromesso,
dalla rivolta dei neoricchi, pronti a far la voce grossa per qualche balzello sui telefonini
cellule cerebrali, poichéè in grado di far produrre una proteina protettiva per i neuroni