/ e, come in esso a far gran prove avezzo, / con crome in
sincronici e non diacronici? forse per non far risorgere lo spettro dell'ispirazione individuale?
: quelli che interconnettono due oscillatori per far sì che i loro periodi
sincronizzavano i movimenti delle loro leve per far alzare o abbassare, o avanzare o
. 3. cinem. far corrispondere la colonna sonora ai fotogrammi.
o categorie di lavoratori in sindacati; far aderire a un sindacato. -per
cosciente dei propri diritti di lavoratore; far acquisire una coscienza sindacale. cato (
e panni strano che si gli possa far dire altramente che come voi l'avete bene
che si lamentasse di te, tu dèi far dare le petizioni di sua dimanda ed
., i quali dovessero essere autorizzati a far l'uffizio dei revisori de'conti e
: egli non s'era mai impacciato a far il sindaco di se stesso; e
riformare lo stato di parte ghibellina e far lega e compagnia insieme. antonio di
tomaso. cantini, 1-11-141: possano far sindachi o procuratori a lite. de
, ma per una innata ambizione di far delle vittime umane e per smisurato amor
risonanti, / più e men cupi a far bassi e soprani! / -udite qual
nel letto, / che teco vuol far una sinfonia, / egli è sì bel
in modo armonico, sinfonizzare, tr. far risonare in modo armonico accordando perfettamente i
/ sta'saldo, ciacco mio, non far schiamazzo: / hai da spremer dal
libro... si possa e debba far cassare del suo dando. = voce
altre, ma eziandio l'arte di far valere le prerogative di essa. penna [
contemporanea in italia e re di far questo bene, e in quella vece per
. generale con l'ordine di far subito i bagagli. 3.
]: 'sinistra! ': comandi per far mettere il timone in modo che la
'sinistra fondo! ': comando per far dare fondo all'àncora di sinistra.,
tutto a sinistra! ': comando per far mettere il timone a sinistra alla massima
a sinistra alla massima inclinazione, per far accostare subito e nel minimo spazio la
ai miei ragazzi, in agosto, di far fuoco addosso al generale.
4-i-327: voi mi farete rilevato piacer a far che 'l reverendissimo di monte intenda pur
8. tr. affliggere; far ammalare (il clima inclemente).
sinistra'sono quelle che più tengono a far notare come l'aristocrazia in america non sia
e quando sentiva biasimar la guerra o far presagi sinistri, faceva dietro le spalle
: sua santità non ha mancato di far officio sinistro col re cattolico. galileo,
iotti e tristi che hanno desiderio di far qualche sinistro effetto gli acresse il core
se quindi non avesse un capitale per far fronte a queste eventualità, si troverebbe in
. non dimeno apollonio fu cagione di far tacere ancora coloro i quali da tal
fenoglio, 5-i-1054: lampus stavolta dovrà far le parti più giuste cne sinora.
i-5-258: il pranzo è così succulento da far venire, pur colla distinta, l'
resto della scena... da far sospettare anch'essi un abile inserto di
rossiccio, tipico della sinopia. - far cacare stronzoli sinopi a qualcuno-. farlo
, senza prosa. far ricorso a calcoli algebrici. -
divinazione per quella fede si muove a far cose delle quali causa ella diviene.
goldoni, i-791: cossa oggio da far sto resto de mattina, fina che
levare, tirare, togliere il sipario: far sippitisippitare, intr. (sippitisìppito)
xviii- ^ -615: sua paternità pretende di far vedere che non solo la chiesa latina
, 2-46: vengon... per far pruova / di lor virtù col sir
uivi si vede scoprir la balena / e far talvolta navili affondare, e dolcemente
ve stimento; si potrebbono far carche d'alga. i capelli loro saran
dei vigili del fuoco), per far arrestare il traffico, nelle fabbriche e nei
non sia lecito... trarre o far trarre fuori del dominio...
cavalli, s'accostò al fiume per far prova di rompere la gente accennata,
ella con me ha forse ragioni di far la sostenuta e la misteriosa perché tu
. de roberto, 1-369: voleva far la sostenuta, costringerlo a cedere prima di
. (sostituisco, sostituisci). far subentrare (in modo legittimo, secondo
2. in senso generico: far subentrare qualcuno al posto e nelle mansioni
niuno prevedeva o pensava che oggi si dovesse far uso, né cangiar l'ordine de'
meglio lasciar quella. -infliggere, far subire. castelvetro, 8-1-301: poi
, sustituzióné), sf. il far subentrare qualcuno al posto o nelle mansioni o
, risegnò l'emirato al figliuolo gia'far, al quale avea già procacciato in cancelleria
passi- vamente legittimato a far valere in giudizio, in nome proprio
casi espressamente previsti dalla legge, nessuno può far valere nel processo in nome proprio un
magnifica legge sul riposo festivo è riuscito a far rimanere chiuse in domenica le sostre di
, 209]: questo gesto potrebbe far sospettare un substrato romantico ed invece rivela
a fabbricar delle macchine grandi, ma bisogna far su- struzioni tali che il terreno c'
modo de'padri di maccao, per far quivi le sottane e mantelli. d.
. iacopone, 40-16: como porrai far pace enfia deo e l'om mondano,
onde 'lavorar di sottano * vale far lavoro di cera d'inferior qualità, e
ogni matematico dubiterà quello che abbia che far questa linea suttendente alla terza parte del
sarà uno de'lati del poligono che far si voleva nel dato cerchio, o ettagono
partiva da lei, sottentrava un altro a far seco all'amore. calandra, 135
vi sottentrano: ma come / debban ciò far immaginar non puossi. -filtrare
non vediamo noi tutto il giorno l'onore far sì che si lascino le proprie,
e vecchi ». 10. far venire meno una facoltà, ottunderla o obnubilarla
e avrebbe trovato scandaloso pensare mammina a far l'amore con franz, forse gli
in là un per uno quei morti e far luogo al sotterrato di uscire. metastasio
le unghie e vi ficcavano ordigni per far saltare il mondo. -schiacciato sotto
. nella fisica e nella medicina antica, far passare una sostanza a uno stato fisico
sottigliare la voce. 4. far dimagrire; rendere più snello, asciutto.
una impietà. 13. far cadere in disgrazia, rovinare (la fortuna
non sono i mezzi più spicci per far vivere il pane; ma questa è
muratori, 10-ii-156: meglio è far limosina anche a taluno che non la
altro che il ritrovare il modo di far gli stucchi, tante cose sperimentò che
/ che è capace di dire e di far. / se mi metto, la voglio
e insino a momo volse che gli aiutassero far questa generazione. duodo, lii-15-189:
ogni opera virile, / solo a far roba pose la sua cura, /
era stretta, / se ne porìan far due, be. llo vedete, /
se, come i sceptici, per far pompa di sottileggiante intelletto, ha voluto salomone
suo semifilosofi co vagheggiamento di far deltumorismo sultumorismo. = denom.
, i popoli non hanno ardire di far resistenza: ed in questo giovano molto
9-9: io aveva già in animo di far publicare in francia il mio nuovo romanzo
: io mi sento l'animo pronto a far per voi altre cose
soderini, iv-83: per far poi salami e mortadelle alla bolognese si
,... di raziocinare, di far altre simili azioni, delle quali è
s'avvera il mio sospetto / ti vò far sotto un bastone / accoppato, disossato
albanzani, i-47: mostrando non dover far fine alle guerre, essendo la terra
1-iii-74: a te voglion servire / e far lor penitenza: / socto la
, ciascuno nella sua centuria, al far del giorno, si rappresentassero in campo marzio
render l'animo tenero ed effeminato che per far il corpo agile o destro. delfico
o sarà concorso come testimonio a far rilasciare il passaporto sotto il nome supposto
della vita militare', si fossero proposti di far conoscere nei suoi vari aspetti la vita
, già otto anni sono, per far guerra alla francia, sotto nome di imprestito
al sommo pontefice esser sì certo di far secondo il diritto voler di dio,
o d'ìlio... si soleva far tragedia, sì città finché restava al
sole] vedrete / di questa state far sì lunghi i giorni, / e vi
, inchiodarsi, rivoltar la frittata, far gli uffici di sotto, lavorar di
qualche malignità di qualcuno che abbi voluto far male a lui. botta, 5-236:
piedi, un cieco era confuso in far più guida a l'altro.
nostro italiano,... pretendeva di far servizio al marescial di grammont a bevergli
delle strettoie di sotto al mento e far quel volto lungo: e poi..
buona amministrazione vi sia vantaggio molto a far sì che il giudizio parta dall'intendenza
, 1-273: l'altra è di far camminare a livello il sotto cielo dell'architrave
andare in giù dalla parte dabbasso. far corrente sottoposta o più bassa di un'altra
. incattiviscono se non riescono subito a far sottofondo. così la vecchia decide per
quando s'era giovani noi, andavano a far la guardia alla tomba di vittorio emanuele
il principe filiberto. 2. far spuntare per prodigio o per artificio.
altro godimento e non è brutta cosa far cotali sensi e cotali dilettazioni.
: perché [il cavallo] abbia a far bene questa volta, dico che bisogna
. io mi trovava nel caso di far registrare il mio voto; ed acciocché non
a quel che piacerà alla provvidenza di far di noi. ojetti, iii-242: pei
la fortezza e de la prudenzia sta in far ciò, e non in debellar gli
far ragione, ma li sottometta il più che
segneri, i-249: tu non hai da far altro che sottomettere il tuo fastoso intelletto
di sottomettere loro ragione? 6. far dipendere un principio, un'entità, un
oratori romani. -per estens. far apparire o considerare inferiore. costo,
di donna! non le era paruto far assai a romper il nodo matrimoniale e sottomettersi
, dal quale mandato in bitinia a far venire l'armata, si intrattenne appresso di
. subordinare a certe condizioni o limitazioni; far dipendere da un fatto, da una
foscolo, xii-688: ella non avrebbe potuto far morir lui senza prima sottoporlo, se
comuni dell'universo. 11. far scadere il decoro dell'arte. bellori
che la natura, per avvilirci e farci far penitenza di nostri errori, ci dona
chiabrera, 586: intendendo di far ciò, egli dèe essere discreto e
gaudio e di letizia pieno / e vò far festa e dar lor gran tesoro.
affogasse. sercambi, 2-i-296: vi vò far la prova se 'miei sottoposti a
venerabili parrochi, a voi si spetta far eco alle nostre parole, valervi della
corrente la terra, che egli voleva far sua a sottoprezzo. c. e.
», 12-v-1965]: si tratta di far saltare 2. nella sistematica botanica
stesse su cui poggia il rapporto colonico, far saltare la sottoretribuzione del lavoro, perché
amicis, 109: era tutto occupato a far l'elenco dei sottoscrittori a due centesimi
si dovranno dar altro pensiero che di far cercare il loro esemplare a pagare il tutto
per fare li proemio; e ricordatevi di far sì che il vostro filosofo ed il
approssimato. cesari, 1-2-67: a far un ragguaglio così sottosopra, quali parti
una sottotavemetta. e, nella menaza de far guerra, / quando man e ceio e
bandieranera: / è morto un partigiano nel far la guerra. / è morto un
. / è morto un partigiano nel far la guerra, / un altro italiano va
carena, 1-3io: 'sottotingere'dicesi del far la prima tintura. = comp
di. pantera, 1-195: nel far vela vadano tutte sotto vento alla capitana
con riferimento alle conservazioni di alimenti, di far -mus. didascalia che prescrive
autorità di santa chiesa. -il far mancare ciò che era stato concesso, che
ne l'incunabulo, 7 per far d'ingiusto lucro gravi i loculi / gli
galleggiano nell'alto. 2. far mancare il cibo a una persona, le
. togliere a qualcuno un bene spirituale; far perdere una capacità, un potere;
perdere una capacità, un potere; far mancare un beneficio, un aiuto.
un aiuto. -in partic.: far mancare la grazia (dio);
. celare qualcosa o qualcuno alla vista; far sì che non venga scorto.
veduto; due altri al casolare a far la ronda, per tenere lontano ogni ozioso
, 22-34: bradamante, disposta di far tutti / i piaceri che far vergine
disposta di far tutti / i piaceri che far vergine saggia / debbia ad un suo
amministrazione fiat, 227: sarebbe opportuno far delle varianti allo statuto, anche per quanto
9. trarre di vita, far morire (con partic. riferimento a
soglio / prostrassi. 13. far perdere il tempo, distogliendolo da attività o
partic.: trarre in inganno, far cadere in un tranello. doria o
/ sottraggia l'alma e dal ben far la frodi, / basti una morte e
e nel silenzio cercando, siccome volea far credere, la verità. 27
di tara. -che consiste nel far mancare a qualcuno ciò che gli necessita
. leopardi, iii-659: debbo già far la stessa sottrazione alla giornata di lunedì
mondo, si studia e sollecita di far profitto nelle onorate per finire con più
fra me, com'uom d'altrui far sole. pigna, 81: madonna,
che il figliuolo non può dar lode né far carezze al padre che soperchino l'amore
d'acqua. -ant. far straripare un fiume. antonio da ferrara
, di gravità, di intensità; far risultare assai inferiore in una qualità specifica
maestri ella se disputava, / de far le questione ella soperclava, / et en
od in qualche altra guisa malamente / far nuova ingiuria a lui, che m'ha
avrebbe sùbito generati uomini armati che per far la mia vendetta sarìan lor corsi addosso e
di dire che... possa far questo alle volte l'impedimento della violenzia
ella attribuisce all'opere mie la potrebbono far parere meno accorto estimatore degli altrui componimenti
un bozzacchione, / lontanissimo poi / dal far soperchio a chicchessia. tommaseo, lxxix-iii-83
non vuo'di nostri graffi, / non far sopra la pegola soverchio!
giro. 4. locuz. far di sé sovescio al campo: morire,
, / ch'i'avessi al campo a far di me sovescio / ed alla peggio
a soprabondar che li fu forzo a far vela. e e
/... / potestati facien far canti e suoni, / unde la festa
vedendo te soprabbondare, / io vò far quello ch'io non feci ancora, /
non ho, veramente, il tempo per far di nuovo: son troppo sopraccarico di
carrà, 612: racconto queste cose per far intendere la mia vita di povero ragazzo
fornire spade, imbrunirle,... far l'elza, o schiette o a
fogliami, con le molte maniere loro, far il fodro, far le stecche,
molte maniere loro, far il fodro, far le stecche, il sovrafodro e puntale
guittone, xxi-68: fallenza era demando / far lei senza ra stione interna
cattivi bastimenti scorrer sovranamente sui mari e far la legge a tutti i possenti imperi della
. il panzini ha il merito di far sovranascere sulle sue delle idee che forse
o risiede essenzialmente tutto il dritto di far la guerra e la pace, o che
bresciani, 6-iii-367: il quarenghi volle far mostra, in questo sontuoso ritratto [
tr. { sóvro). ant. far risultare impari o inadeguato; sopraffare.
2-xxiii-426: 1 soprastanti nemici potevano far zampillare sul capo delle nostre vedette le pisciate
molti si fanno a credere, cioè il far palese che alla voce, a cui
ridurle a l'equitade, / e far minor la statuita pena. agostini, 1-104
lungo, sì si misse, / per far ghirlande, ind'oltre a coglier fiori
337: sa'tu quel ch'i'vò far? voglio chetarmi / e soprastare pazientemente
temporeggiando tuttavia dubitate quel ch'abbiasi a far dei nemici infra le mura vostre già presi
di risarcirsi abbondantemente nella sovrimposta e così far pagare ai solventi il debito di quelli
, che non fu istituita che per far acquisto di un regno celeste che si
appiccarmi sopresso una via, / e far tutte le morti ad una volta, /
giovane, 9-373: ch'ei recasser da far colizione / una volta a isonne e
gidio [crusca] -. non volendo far verun lavorìo, né medicare, né
caro, 3-1-26: gli altri potrete far licenziare con qualche sovvenimento. baldinucci,
che brami, / sia per ben far e suvvenire altrui. michelangelo, 1-iii-27:
limite di cui sopra poiché si traduce a far rivivere, se del caso, il
cose poteano scipione / avere indutto a far pruova cotale. documenti diplomatici milanesi,
. lonna. -rovesciare, far naufragare una nave. vangeli volgar.
(sozòbro). ant. affondare, far naufragare. vespucci, lix-104: cominciammo
gentame, / de'tuoi sarcasmi perché far segno / questo mirabile mostro d'ingegno?
cavallo, voi in carrozza a far la pavona, a far l'insolente,
in carrozza a far la pavona, a far l'insolente, a fare spacca
confondere la smargiasseria col valore e a far da spaccamenti, credendosi di fare da valorosi
! vardè se quella l'è figura da far una parte da spaccamonti. p verri
e spaccar il maggior figliuolo come si suol far un porco. romoli, 144:
sul sasso e di cui si servono per far carbone. c. cederna [«
e gli spaccati di diverse colline, per far vedere la situazione e varietà dei loro
avrò bon spazamento solicitarò cum ogni presteza de far di sotto della media.
, domandò la bella donna quello che far volesse. velluti, 188: noi ci
quanto pare, intorno al 1870, a far menzione di federico hebbel. naturalmente ce
lunghe e lontane. -per estens. far muovere un corpo militare per un'impresa
re di tartaria. 7. far pervenire al destinatario un messaggio, una
i minuti in che cadrà il primo far dell'eclissi. gemelli careri, 1-iv-23:
1-7: messer baldassar mio, per non far torto alla sincerissima nostra amicizia, crediate
spacciati. 9. presentare o far apparire qualcosa sotto un aspetto falso e
sua. 10. considerare o far considerare una persona diversamente da come veramente
poco. guazzo, 1-57: il volerci far credere il falso altro non è che
una femmina e prodigio; ma 'l voler far da savia, tanto più quando è
ora costui... andava spargendo di far una gita nello stato de'nemici solo
un tozzo 11. divulgare, far conoscere, dispensare al pubblico, di
nomi nuovi, di stabilir leggi e far altre simili cose per dover poi solamente spacciare
tenue spirito lirico pervenne a spacciare popolarmente e far accettare in italia rode oraziana. verga
lo spacci affatto. 13. far cadere un signore, un impero.
dotto, il bravo o simili è far il litterato, lo sgherro e simili.
che uno più o manco abbi bisogno di far presto. cantù, 507: in
e, quando fu spacciato, venne a far colezione e trovò il thè freddo e
anzi, come dimenticato di lui, lasciata far ciò che vuole e insegnare la sua
nuova dottrina. 6. il far passare qualcuno per quello che non è.
dubito di aver questa sera troppo che far per il spazo de luca. idem,
firenzuola, 2-103: come quel che disiderava far cosa grata al re di tunizi,
aver pagato ogni dritto, bisogna farsi far un sigiletto dall'emin, bollando in conformazione
f. bertini, 7-128: non posso far di meno di non muovermi a riso
non è venuto, io credo, per far delle spacconate. pratolini, 2-138:
il vestito, ed è andato a far lo spaccone alle cascine'. 2
127: già si solea con le spade far guerra; / ma or si fa togliendo
irendere l'antico sistema, ha dovuto far cadere la spada della f
la spada », che perdi tu a far questo? nulla: anzi, ne
che ho acquistata non c'e da far guadagni; anzi mi contenterei, vendendola,
rimettessero la spada nel fodero, per far ch'io facessi, a persuadermi non
dire, mai cinta spada, ha potuto far guerra continua venti anni col re di
da attaccabrighe. fagiuoli, ii-14: far dello spadaccino e del bravaccio.
e non così direttamente l'abito del far da padrone senza diritto o abusando del diritto
voglio.. -ed io non voglio far niente di quello che volete far voi,
voglio far niente di quello che volete far voi, signora padrona spadronata [rivolto
lubricum, alga appartenente al genere far andar via la neve. rodoficee
nio qua. zena, 1-404: oltre far drizzare i capelli sulla testa -e 6.
pagina (v.). a far sempre più forza sopra i suoi già deboli
una panchetta che le serviva da tavolino per far le aste e le vocali quand'ancora
« signora, il signore imbasciadore viene a far riverenza alla vostra altezza ».
de sie mesi, siando contento de far quatro spagnolesche per mio conto ai buoni e
, ix-241: l'avvocato anche per far piacere alla madre che lo saettava di
cupola di cielo luminoso. 8. far sbocciare un fiore. sbarbaro, 4-35
i propri intimi sensi, / per far parersi quel che non si è stati
non aveva ancora spalancata la finestra per far respirare una boccata d'aria fresca alla
edificio dei 5. marin. far rotare il remo su se stesso dopo ogni
spalare3, tr. ant. rivelare, far palese. g. m. cecchi,
. cattaneo, cxx-215: non serà necessario far così grandi terrapieni né così grandi spalle
spalle / e, quel sol che può far, le dà conforto. aretino,
, guarda dove metti i piedi e non far più salti né in barca, né
dà all'impalcatura peripatetica non tarderà a far sparire di circolazione decine e decine di
brescia. pantera, 1-65: si doverà far elezzione d'un luoco che sia spalleggiato
forteguerri, iv-27: né ancor di che far voglia io mi delibero; / se
di uon gusto e intelligenti, di far spendere a quel pontefice pozzi d'oro
. debbino... portare e far portar via ogni sorte d'immondizia, così
. 6. ant. correggia da far passare sulle spalle. vespucci, 1-131
9-670: non fa mestier nicchiar né far spallucce. lippi, 1-24: già il
/ perch'i'l'amor ti volea far fuggire, / che fa le genti vivendo
castello è 'l spalto di teren fece far carlino capo de fantarie per forteza di questo
che l'aureo sol salì veloce / a far di luce i campi e il ciel
.. il dessideri ha procurato di far spampanaménto di foglie non curandosi de'frutti.
17-22: quando la vigna comincia a far le foglie, e tu la spampana.
pone, / cne non ha pan da far una stiacciata. aleandro, 1-5:
non ad altro valevole, che a far apparenza di verzura inutile. = comp
quest'uomo usa una somma diligenza / nel far crescer su bella l'insalata, /
della rottura del carrello. -tr. far cabrare un velivolo in modo da fargli assumere
anche lo sporgere in fuori, e far pancia, di un muro o di altro
-letter. far nascere i fiori (una stagione dell'anno
de l'umile isopo, / che può far bianco l'adusto etiopo. alfieri,
da carta straccia. 9. far zampillare l'acqua (un sorgente, una
una pianta). -per estens.: far cadere una pioggia di fiori.
unghia sul suol. 14. far calare le tenebre (la notte).
b. mancini, ci-196: chi vorrà far [la volatina] secondo le regole
, iii-423: so, so che dovete far delle spese e che potete spendere e
che improvviso apre un gran fiore sul far della notte. 32. accrescersi,
farne uno solo ma bello capace di far far centro anche al più imbranato spandifieno.
uno solo ma bello capace di far far centro anche al più imbranato spandifieno.
dal nidio, s'userà diligenza di far prigioni la madre e 'l padre,
spanne, eppoi ristrinse chiudendo i pugni per far credere di aver afferrato il denaro che
spannare2, tr. venat. ant. far scendere i panni della ragna.
. e voi dite che questo è un far progressi! se non progressi, son
dall'imp. di sparare2 e fan [far \ one (v.).
così almeno si ride! non bisogna far sempre lo sparafucile e spaventare le turbe.
a sarchiare le fragole e 'cannoni / far per la sparagiaia. targioni pozzetti,
553: e1 corer procurator parechia / far de tele moderne una lissia, /
gascaun -ne prendo voia granda / de far mal quant el pò, -né unca se
insieme a gara l'un l'altro a far gran querele del re, senza che
. malatesta malatesti, 1-13 7: far non si può per om magior sparagno
bellini, 67: tutti sono impegnati di far riuscire lo spettacolo, e nulla si
andar sì veloci lor riesce / che fanno far servizio / agli amici. lippi, 2-4
de la gene treché nel far la mostra facevano la chiocciola e sparavano gli
glia quasi mai. 2. far partire uno o più colpi da un'arma
3-57: un cavallo infuriandosi cominciò a far salti e sparar calci. p e.
. 4. sputare fuori, far schizzare dalla bocca o dal naso.
espediente di inserirsi in qualche polemica, per far vedere che si respira ancora..
: la prima volta a me toccò a far questo, / che ch'alia mensa non
dopo il pasto. 2. far sparire in fretta le portate di una mensa
del basso isonzo, spargendo bombe senza far vittime né danni. 5.
7. dischiudere i fiori, far germogliare le foglie; portare e far
far germogliare le foglie; portare e far maturare frutti (una pianta, la stagione
le cose o il terreno intorno; far scorrere un liquido su una superficie irrorandola
uniformemente. -in par- tic.: far colare dentro, instillare. fatti di
scoglietti, che, rompendola, le fanno far maggior rumore e la spargono in più
caporali, i-94: levossi intanto, per far netto il gioco, / un vento
14. spandere, gettare ombra; far cadere le tenebre. -anche in un
sistema filosofico; propagandare idee politiche; far conoscere una lingua, espandendone l'uso
, seminare insidie (il demonio); far cadere il proprio sdegno sull'uomo (
, turbato di questo, non potendo far altro al presente, sparse l'ira contro
un livido pallore. 37. far echeggiare un luogo di musiche. aleardi
occhi altrui spargendo di traveggole / per far gli uomini entrar nelle loro forbici / e
canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi, / che me fa
sapendo, sparte 7parole al vento a far che la scultura / sia men della sua
detto l'angelo sparì. volle davidde far spargimento di parole, ma, aperta in
sparve. ariosto, 3-74: né far ch'egli il pensier tuo s'indovini /
, 407: uno specchio si vantava di far ritratti più al naturale di qualsivoglia pittore
, né tempo, né altra calamità poteano far isparire dal mondo le opere loro.
negli anni fertili e abbondanti, / per far di fame il popolo morire. papini
di ragunare tutto il loro barchereccio, per far tutt'a un tratto la sparizione che
farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. carducci, ii-3-362: giosuè
non cerca e pensa, / e di far riranno contra a te e quanti sparlatori
e ai tories insieme, 3. non far morire, non uccidere una persona. -per
e qual mendicando la vita prima, / far mala tro petali e frutti con capsula
mostrare vostro padre di fare, quando men far lo dovrebbe. 2. figur
appianandosi, la vi si smaltisca senza far risalto. leopardi, 339: con l'
tirare sparpagliataménte alle finestre, così da far credere che l'attacco veniva da quella
: è quella città sì sparpagliata che per far qualche visita bisogna colla lettiga percorrere delle
riveriva col capo dimesso, per non far da civetta, abbreviando lo sparpaglio delle sue
stato qualche suo confidente che avesse voluto far questa cortesia alle genti avvenire, di
. foscolo, v-310: avete potuto far promettere a sigism. ch'ei vi
per l'altro canale, che va far capo a tolosa. 11.
lo spartir de l'exercito se ha da far quando se vede in un modo posserlo
. sedare una contesa, una rissa; far concludere un duello, una battaglia.
: o ci mandi in esilio / per far volar due meluzze per aria / in
egli hanno tolto a sostentare, / di far passare un bue per una maglia.
a persona, ed in mercato nuovo far talora un cerchio di loro e spartirsi
un cerchio di loro e spartirsi e far quivi una partita al calcio. bonghi,
distende et allarga sopra la terra senza far gambo, con molti ramicelli lanuginosi che si
, non si poterono unire insieme né far testa in maniera alcuna. grossi, ii-265
1-2-59: sognando casse di danari / e far volendo i spartitori d'oro, /
ciascuno si sforza con ogni accuratezza di far l'ufficio suo quanto sa il meglio.
, e molta erba di sparto per far corda. g. g. parisio [
, modenese e ferrarese (spartura da far al pan), che è forse da
li selvagi sparveri / prendere, e far maneri -diventare. giamboni, 8-1-
trotta per i casali di mugello a far del cavaliere. -sparvieròtto. d'
b. taccone, cvi-314: non posso far ch'io non me ne ramarichi,
è costretto dalla usanza a star a far quel che non può e a morire
che non osa / la sua bella far gelosa. goldoni, vii-176: so che
amor con gran tormento / gli diè da far per qualche settimana, / finché poi
/ non s'affatica e spasma / per far con mille suoi disagi un'opra /
spasseggiava egli per la città, come far suole ogni viandante che nuovamente giunga in
, lo faceva spasseggiare su e giù per far risaltare le belle gambe asciutte.
carlino, e poi avete il coraggio di far da censore, appena voglio cavarmi il
è un'invenzione dei borghesi., per far denari, fabbricando cannoni.. per
/ prima che sazio, del ben far fu lasso. guicciardini, 11-248: e1
si partiva da lei sottentrava un altro a far seco all'amore. manzoni, pr
, i-302: qui non c'è da far lo spasimato, / né la fanciulla
stefano e di maso. -scacciare, far fuggire un animale. boccamazza, i-1-373
un de'quattro spauragli che si prescrivon da far contro gli aguati di quella brutta maliarda
troppo tardi. 3. far desistere dall'amore, intimidendo o ottundendone
bevuto o per altre cagioni peggiori di far braverie e di spaurire le genti che
non poderosi. fazio, i-20-51: a far prigion fur l'inventive sue, /
mettile indosso, ché vedraila poi / far lo spavaldo più che tu non vuoi.
il sogno che lo spaventò, fece far l'interpretazione a quei suoi sacerdoti d'egitto
3. ant. distogliere, scoraggiare, far recedere qualcuno da un'azione 0 da
a lui non essere possibile nella città far dimora, prestamente s'acordò con martino
essa [maria] temeva più che far non sole; / dubbio però non era
di punizione e cicchetti e cazziatoni da far spavento. -che suscita ribrezzo per
poscia spaventosamente / a casa tuttavia vuol far ritorno, / tocchi pur la sua nave
secondo lui,... dovesser far bene tutti gli uomini, se la religione
non si può fissare nella sua unità senza far cadere nel nulla la molteplicità, che
» 2. tr. far irritare, innervosire qualcuno, fargli perdere
ed ha voluto col prevenirmi nello scriver far sua propria l'invenzione che ella accenna
e d'idro. carducci, iii-22-340: far testa ai comuni che lo stringevano d'
avei'lasao a li frai largo spacio per far orto. bibbia volgar. [tommaseo
esplorare, da portare a conoscenza, da far vivere. -importanza annessa a un'
contado attendono a cacciare, / né di far roba gnun si sente sazio. foscolo
stretto... di sopra si può far lo spazio più stretto, e così
mia virtute al cor ristretta / per far ivi e negli occhi sue difese /
iii-27-51: non intendo che abbia da far mai l'idea di frequenza col vocabolo che
aeroporto spaziale in orbita, progettato per far decollare e atterrare veicoli spaziali. m
dell'organo nella camera e con quella poteva far andare detto osio su il spazzacà.
monza, 435: mi disse che dovessi far giudizio di ciò che colà dentro avessero
/ d'un'estrazion bassissima, / vuol far la sufficiente, / la cara,
/ rifar letti, spazzar abiti, / far la barba e pettinar.
: il generale statella ebbe l'ordine di far spazzare le strade dall'artiglieria, percorrerle
il silenzio. -far dimenticare, far cadere in oblio. l. martelli
... in quella sottaciuta istanza di far piazza pulita del fascismo percné poi sulla
per avermi più volte portato il braghiero a far conciare e fatto altri servigi. lancellotti
ci specchi, scaffali di biancheria da far invidia a un bibliotecario, suore ilari sotto
castone di una gemma molto sottile per far assumere a questa una determinata sfumatura di
vi dico che è una carità a far bene a quella povera fanciulla che è uno
,... continuerà certamente a far vedere che, essendo la commedia uno
dello specchio'. dovrà il consiglio minore far tenere dal cancelliere un libro nel quale
lippi, 8-14: molti si veggon far grandezze e sfoggi / che sono a
passeggiando, la senna pareva che godesse di far specchio alle bellezze del colle con le
, vi-147: la placida laguna / vedrà far specchio al cielo, / e il
di milano, con l'intento di far conoscere le vie migliori di commercio con
l'arte... consiste nel far sì che l'anima richiami, anzi che
ai parer mio / egli è mercé far bene a que'cotali. rajberti, 2-83
privato. bambagiuoli, 52: a far lo bene comune / non si deve temere
emigrazione dei capitali all'estero, da far sì che si trovi disponibile una minor
fotografare [luglio 1993], 79: far passare una macchina fotografica per 'specialistica'può
8-1021: mi propone, dicevo, di far conoscenza con una - si esprime così
restaurare; / ni 'n mia spezialitate a far li aveva. statuto dei mercanti di
, 6-287: « se si vuole far tutto si è già deciso dentro di non
di me stesso che mi parrebbe di far peccato mortale a non curarmene. carducci,
excellenzia mi aveva così specialmente comesso dovesse far. fiamma, 1-237: le chiavi si
di difesa vilipeso con menzogne che vorrebbero far frode alle scritture e alla storia. d'
si sfiatasse in suonare la tromba e far quell'avviso, già si sapeva per
di gittare in superfluità d'intagli e far cenci e spendere i denari e molto tempo
han del cattivo: ma non sanno però far bene i fatti loro, guastandoli per
, presso gli scalini, in sul far della notte, si davano convegno barattieri e
rilevata come un cordoncino roseo, da far specie. -opinione, credenza, ricordo
specificati, benché implicitamente ne volessero sempre far credere la sussistenza. leopardi, i-426:
forse disconvenire che sarà ardua cosa far tornare al vario e specificato lavoro del tempo
consigliato e inculcatomi rimedio specifico del non far nulla..., posso dire d'
d'inverno scende dall'etna aria fredda a far conoscere i reumi. -effetto terapeutico
per udire, per vedere e per far bene ogni nostra operazione. giusti,
. lucini, 9-109: posso io far questo? è logico ch'io faccia?
v-517: m'è balzato un disegno di far un libro ch'abbia per titolo speciosissimo
a cui si rivolsero tutti gli amici del far nulla, sotto la facile bandiera di
co'mezzi più amabili indurre gli uomini a far quello che amano meno e meno sono
caro, 16-8: prese amore in far voi quante mai fóro / grazie e
e artiglierie, esortò i suoi soldati a far ogni sforzo di discacciare del nido e
bandi, 84: quando cominciò a far buio, il lombardo era già distante da
marco, / ma specula e contempla a far la spesa / sì che il troppo
illustrarsi che con discorsi speculativi presumere di far paralleli e riscontri con suoi scartabelli.
, 1-237: gli uomini speculativi non seppero far meglio di annunziar la divinità in emblemi
loro affari, trovarono il mezzo da far seguire lo stesso effetto anche nell'acquavite di
con questo vocabolo filosofia noi vogliamo qui far intendere la qualità delle loro difese
, batter la via più facile, far molto in poco tempo. foscolo,
ha celata la gravidezza, non può far questo. manzoni, pr. sp.
come li gradiva garibaldi, inetti a far fuoco, e perciò meglio e più spedienti
, spedisci). inviare, inoltrare, far recapitare a un destinatario corrispondenza, oggetti
di trasporto. -in senso generico: far pervenire a qualcuno un messaggio, una
l'alto / ai maia il figlio a far sì ch'a'troiani / fosse cartago
fabio valente, cacciava i pensieri col far buon tempo. c. campana,
subito in macchina. - far ricoverare, internare. di giacomo,
spedito a ovest. 5. far finire una persona addosso a un'altra (
dissoluta e corrotta, sostenne tanta ingiuria senza far parola, non cessando di spedire suoi
quando spedisce dette mercanzie per passo, far pagare la messa de'luoghi gabellabili dove
però in ogni genere di questi conviene far scelta, onde spedirci colla maggior sollecitudine
per i bisogni e per non poter far di manco. marino, 1-12-81: egli
aretino, 267: il frataccio doverla far sì che quei serpenti, quelle caldaie
. d. bartoli, i-i-ii: far uso di avvocati o di proccuratori. b
quei veli trapunti onde si veste / a far più pronto e più spedito il piede
: le cose finite e spedite si debbono far dappresso, e le confuse, cioè
piani e molto più capaci ancora a far le guerre spedite e spartite dei monti,
luoghi, tra i quali si abbia a far passare un mobile, affermo la più
pare che fossero i mezzi più spediti per far vivere il pane. -che
ascolti, / siamo spediti: altro da far non vedo. 5. giudicato
le bullette, né in dogana in far le spedizioni mutare o scambiar nomi.
a mercante suo amico, con ordine di far segue- strare appresso detti signori betti e
che dovessero in questo tempo fuori dell'ordinario far quella spedizione. soldani, xxvii-1-151:
riputerei fortunato di lasciare questa porpora e far parte di quell'apostolica spedizione. -trasferimento
passar monti, battere una fortezza e far simil altre spedizioni. cesari, 6-298:
3 (50): renzo voleva far cerimonie, ma il dottore fu inespugnabile;
di non essere venuto a milano a far lo spedizioniere. alfieri, xiv-2-42: lo
i tuoi dì, con fermo volto / far mi veggio e mendico ed egro e
vincitor la pace, / per non si far degli ostinati speglio. 7
.. i come fec'io, per far migliori spegli / ancor de li occhi
luce. -per simil. far diminuire o venire meno la luce diurna
. 2. per estens. far cessare il funzionamento di un motore,
manifestazioni vitali. -in partic.: far perdere temporaneamente la vista (una luce
. 4. per simil. far scolorire macchie cutanee (un medicamento).
. smorzare, attutire o, anche, far cessare rumori, suoni, ecc.
mescola con esse. 6. far cessare un dolore fisico, una malattia,
, mortificato. 7. far venire meno (anche con la morte)
tacitarli nell'animo proprio o altrui; far deporre atteggiamenti morali o intellettuali, idee,
la penitenzia. 8. far cessare un'azione, una situazione; porre
scismi, ribellioni, ecc.; far decadere attività, civiltà, religioni,
la luce splendiente / di verno a far più corta dimoranza / col freddo, c'
13. ant. cancellare, far scomparire scritture, iscrizioni, immagini dipinte
14. nel linguaggio contabile e amministrativo, far cessare gli effetti di una determinata operazione
sua decima. 15. far estinguere un rapporto o una situazione giuridica,
veramente una gran cosa paio / a far. lo spegnitóre e il campanaio! volponi
siam sul curro / d'andare a far un ballo in campo azzurro ». bilenchi
rattrappite da quella estrema siccità che a far tutta la forza non finisco di distenderle
suo tre giuli, / vien a far letterati / accorti e ben creati.
i-131: la gente s'è risoluta di far testa e di darvene una buona 562:
due ungheri. -figur. far passare qualcosa per ciò che non è.
noi vogliam poche parole, / a far di fatti cominciar si vuole; / il
diciannove altri eccellenti e toccantissimi versi per far menzione d'un marcellotto nipotino d'augusto
apparecchiare ed amplificare le cose, credendosi far miglior pruova. -profondere un determinato
spendere il sangue della sua nazione per far piacere a chi non gli è nemmeno
: s'io credessi non dirò di far frutto, ma solo di non far cosa
di far frutto, ma solo di non far cosa che dispiacesse, ci spenderei volentieri
la reputazione, propria o di altri, far valere il prestigio, l'autorità,
per modificare vantaggiosamente una situazione; far pesare l'influenza a favore di qualcuno;
cui vivo e moro, / perché altro far volendo non saprei, / che,
e fatiche; e chi non può far di più, dietro si spende e consuma
ibidem, 178: si spende più a far un mercante che un guicciardini, 2-1-181
di borsette. ibidem, 332: non far ciò che tu puoi; non non
alle mie nipotine, che or ne vorrebbono far io guardi mai più dove la sia
riqege no regna, / s'el voi far sempre spendio, qe pover no devegna
infioccato. -per simil. far ondeggiare ritmicamente un oggetto. savinio,
al suo guanciale. -togliere o far cadere le penne alle ali (con riferimento
: il professor cordara amidei non voleva far forte; ma, ogni volta, come
volessero spennellarci. 4. far echeggiare di suoni un luogo. govoni
diremo di quegli spensierati che aspettano a far tutte le provvisioni in fretta in fretta su
porri ed anguille, / e da far altro che alla spensierata / capitomboli e
83: l'italia pitturale contemporanea potrebbe far pensare a quei pallidi spensieratelli che,
. mi na fatto contrìa mia voglia far teco questo rieterato ufficio anzi di crudeltà che
... / malvagia e di mal far sol sì contenta, / della grazia
di virtù si stampi, / per far, s'avvien che da l'invidia scampi
non avendolo fatto, m'ingegnerò di far io, non con istatua o con egregia
modo che oscilli. -in partic.: far ciondolare una parte del proprio corpo.
, 167: simone signore vuol far le nozze apparenti, né dice al
: maria cominciò a fargli tocchino, a far la spepa e ciarlare a dritto e
mino, / il qual si solea far zeppa chiamare, / no. l potrìen
in speranza che re carlo uscisse a far fatto d'armi. -tenere qualcuno
. 0 ladri gesti, / da far star febo e le montagne gire!
interno. giudici, 15-8: il far l'amore uccidere rubare / e adorare gli
fanciullo, al quale non si spera di far intendere tutta la ragione d'una cosa
vi-20: in questo mondo chi vuol far progresso, / se non punta, abbia
ha la coscia sanguinosa, / e di far la vendetta al tutto spera. ariosto
enrico per questa cagione potesse sperare di far con molto vantaggio la guerra agli ugonotti
giorno extremo / che l'umana miseria suol far breve, / più veggio il tempo
tutta la gente per bene, per far succedere la fame, la carestia..
gli austriaci. -placare, far cessare una rivolta. guerrazzi, 1-60
depositi lo sperse. 5. far morire una persona. colletta, iv-270
altrui fama dissipare e sperdere, / per far l'onore colla roba perdere.
me, ch'io 'l fo per non far peggio. f. scarlatti, lxxxviii-ii-604
non fida ingannando, / rompendo fede per far suo volere, / rompendo fé,
mesegnor, rendere, / con'on dè far sperguraor / e ban- degao a segnor
romoli, 350: altri per far questa sperienza pigliano una pez
sarò anche per un mese, nel far strumenti e ordigni... per servirmene
per ragioni sperimentali, per desiderio di far colpo o altro che sia, ricercano il
de roberto, 9-242: consisteva nel far nascere in sé... quei casi
ipotesi. moravia, 21-110: volevo far fare a emilio, sperimentalmente, ciò
di sperimentare le forze elettriche, potrebbe far disegnare le macchine e ordigni e strumenti occorrenti
pure il lungo sperimento repubblicano aveva potuto far scorgere che ogni potere, ogni autorità
vedo universalmente approvata coll'uso la moda di far dei saggi ossia sperimenti col pubblico,
talento. / somme diliverata -de farte far spermento: / dai cinque sensi tollera
sperlatura di nomi... a far vedere con quali uomini tullio massarani ebbe
. gangi, 247: alcune speronare solevano far sempre la medesima via, tagliando il
e con una speronella se ne ha da far pezzi lunghi come un mezzo foglio di
personale. egli si spersonalizza totalmente, per far parlare al suo posto un ipotetico pubblico
fanciulla di una statura così sperticata da far paura? pirandello, 8-603: appare,
; anzi non vedo l'ora di far rimangiare a certuni le loro lodi sperticate
di maniere sì sperte e accorte / di far parer sin le repulse inviti.
, intendem che... non pum far questo cum men de altre xxii mila
: tra'mene stricca / che seppe far le temperate spese. ottimo, i-506
sia di tanta picciola facoltà che non possi far la spesa di condurre gli avocati i
la tavola sua e li cavalli, e far tenere li strati alli ministri di casa
, ora alla villa, e quando a far le spese o servire a mensa.
da lungo tempo prima si trattava di far indenne l'austria a spese di venezia.
. pavese, 7-150: toccò a me far le spese e spiegarmi. ne giuseppe
... / e benché avessi a far l'ultima spesa / della mia vita
pavese, 7-150: toccò a me far le spese e spiegarmi. né giuseppe
don gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina in collegio: dolci,
scegliere un bel disegno, e per far questo vi vuole un valente architetto, e
, i-382: e'voleano de'primi danari far certe spesa- relle per lo sindicato,
avreste / ch'io v'obbligassi a far questa spesetta. flaiano, 1-ii-29: la
(511): aveva dato ordine di far venire provvisioni abbondanti, per ispesare gli
'affrettan il passo', per sovrapposizione a far le spese. spesarla1, v
dolor aver in cor so, / vegando far sì gran spesario / in onor de
e lo spessàrio / che te pò far l'aversario. = voce di area
possibili congetture di un manovale spesato per far fronte al danno e all'ingombro di
ii-382: a noi non mette conto a far la maremma (andare in maremma)
contra tempo, perciò ch'egli volendo far la prima posata, in quel tempo che
confession fa'spesa via, / per far segura toa ensia. g. cavalcanti,
, / ispesso lo convene / d'affanno far diporto. iacopone, 90-128: como
di essi [lauri] si ha da far uno arboleto che fa molto bella parere
balbetta e spruzza saliva e non sa far altro che spensieratamente spetezzare. imbriani,
? crudeli, 2-67: stamane al far del giorno / io vidi a piè d'
. fr. serafini, 405: per far che uno si spetri e si spezzi
20: a sé chiamolla e strinse a far palese / il suo lignaggio con irate
il nonno amava lo scherzo e godeva di far stupire con le sue bizzarrie e con
ai merli del proprio abitacolo / per far de la lor morte bel spettacolo. a
la neve è uno spettacolo, dovè far furore. de amicis, i-702: pareva
marasso: del quale spessissime volte per far di se stessi maggiore spettacolo a'popoli,
tal abito, in tal forma e far di voi un spettacolo a cortona? parini
come era degli antichi costume, di far delli spettacoli al popolo, sì come
, giochi di correr lancie, di far correr cavalli al palio, recitar commedie,
: disse che a lui veder le donne far da sole quel che si deve fare
a fine alcun nostro disegno, dobbiamo far qualche spettacolo nuovo e spaventoso.
di compiacenza in capo, incominciò a far le meraviglie. tornasi di lampedusa, 81
5: non omettendo... di far brevemente special nota di qualche cosa ancora
casa del capitolo, per deliberar quanto far si dovesse. 7. apparire secondo
condegno merito a tanto debito, non so far altro che spettare i mandati di quello
stavano buone buone, senza spettegolare e senza far bizze né aver gelosie. sciascia,
cominciata come se non fosse ben sicuro di far stare le parole una con l'altra
, 24-142: non essendo capace di far critica, ho bisogno di salse e di
e un cirusico, qualche mastro di far fuochi artificati e di polvere e qualche armarolo
molti scioperati in compagnia, / a far il crocchio e legger le gazzette / alla
monete d'oro e d'argento per far certe minute spese o per aggiustar altri
, lavorando in vie frequentate, di far montagna a lor piacere dov'era pianura
giovanni crisostomo volgar., 3-79: lo far. sse cognosse dapo a la menssa
antichi vincoli spezzati. -figur. far finire un'intesa, un legame affettivo,
pascoli, ii-356: cominciò finalmente a far grossi calcoli ed a sentir gravi dolori
, 337: per i campi è il far fossi, arare e sue maniere,
nostro isolamento. 17. far terminare la vita. - anche assol.
, dandogli il fuoco et ella non potendo far resistenza all'impeto del fuoco, si
dicon essere cosa frivola e oziosa voler far consideratamente e di filo. -isolatamente da
qualche boccone alla meno peggio, senza far parola, cor capoccione sur piatto,
/ che avem certi spezzati / da far gioir (per dio) tutti i dannati
tadue monete, / fate ottanta, per far numero tondo; / alto, mettete
poveri del suo e teneva le spie per far cercare se ve n'era alcuno di
fanno la spia, / ma vanno a far catture col bargello: / oh scellerata
363: ti conducono all'uscio a far la spia; / fànti veder coniugio che
191: i pericoli sono quelli che sogliono far la spia agli uomini e che su
: ogni chilometro di strada ferrata ar- far la spia di tutti gl'incontri? rampicantesi
2. appendere a una parete; far aderire a una supercicata sulla superficie trasparente
sia spiaciente, / i'son temente -piùdi far sentore. dante, inf, 3-63:
mille fiate anti morire / che dire o far vèr voi cosa spiacente. dante,
'l fiore; / ma guarda di far cosa che mi spiaccia, / ché.
chi adosso l'avesse / non potea far cosa ch'a dio spiacesse. ghirardacci,
133: la villa a la città suol far le spese: / e chi per
disabellir vostra piagenza / e dir e far ciò c'a spiacer pertene. fiore [
persona voleva fare alcuna cosa, né altri far la poteva a suo. rappresentazione di
biringuccio, 2-81: si debba ancor far forte [la forma] con cerchi
l. bellini, 5-2-283: senza far quelle rotture e quegli spianamenti di mucchi
.. mi vò partire per non far peggio e vedere s'io trovo di questi
scavar porti e canali, alle paludi / far l'aratro sentir, spianar le
espressione contratta, corrugata, imbronciata; far assumere al volto un'espressione più serena
se dè spianare, non si dè far per altro che per rotazione o traspede.
e il fiato. 13. far scorrere lungo una superficie. cavazzi
sa entendre, sì se'l dè far spianar, lacopone, 75-58: frate,
capitanio di brexa... voi far minar su la spianada tutti li molini e
.. deliberare quello si abbi, a far de'monti..., e
v.]: 'spianare il mondo': far cose grandi. 'par che s'abbia
altezza sua in maniera che, senza far mai ombra ad alcuno, si conservi venerabile
delle muraglie': usano i buoni architetti far sì che i muratori, nell'alzar che
una spianata': buttar via ogni cosa, far tavola rasa. -fare una
e col mezzo del terror o della speranza far una larga spianata al corso delle vittorie
, tondi ed altri pezzi spianati per far pavimenti e così statue per gli edifici.
edificio. nievo, 1-3: possiamo far conto addirittura d'essere due buoni e
: tal che s'a casa altrui suol far lo spiano..., /
disperderlo. - in partic.: far evacuare. musso, 210: manda
inclinazione erronea dall'animo. -anche: far scomparire o far cessare, totalmente e
dall'animo. -anche: far scomparire o far cessare, totalmente e definitivamente, una
. bellini, 5-2-329: arriva a poter far cose simiglianti a miracolo, come è
cose simiglianti a miracolo, come è far parer vivi i cadaveri e vive mantenere le
mondo che co'le parole non procuri far credere che gli cola il lardo da
pollaio dove le galline si preparano a far l'uovo mentre altre da poco l'hanno
. nomi, 10-22: non uso far tante parole / e sono intriso d'una
s. v.]: 'spiazzare': far piazza sulla testa, diradare, perdere
corpo. -far sgorgare sangue; far sprizzare una scintilla. fontanella, i-223
novellino, 59 (94): per far rilucere la giustizia, sì 'l facea
meglio la voce. 6. far risaltare visivamente o idealmente; porre in
, 100: com'ho io a far, che non mi posso punto / spiccar
il bollore, metteci dentro la farinata per far la patto- na \ guerrazzi, i-105
pigmeo, a ch'altro serve che a far spiccare maggiormente la improporzione dell'abito alla
qualche resistenza e al reggimento sudetto di far meglio spiccare il proprio valore. f
spiccarsi e tra la lega e 'veneziani far nascere pace, gli era questo appetito
panni! / che m'ho da far di vostra compagnia? 42.
, 2-1-106: osservavano queste qualità nel far l'elezzione del soldato anticamente: cioè,
croce': di chi teme abbassarsi a far qualcosa, quasi cavaliere che gli si
figliuoli spicciarono sangue. -figur. far scaturire un sentimento dall'animo. bocchelli
: io me n'andrò più tosto a far certe mie facende, e tra voi
, se muovo un dito sul quadrante posso far spicciare vicino a me le sorgenti della
lo sfilacciare. padula, vi-273: a far che il taglio non spicci dei frappi
: « quici siamo da estranei, per far quattrini alla spicciativa., se ci
, un santo spiccicato, incapace di far male ad una mosca! palazzeschi,
, non sono i mezzi più spicci per far vivere il pane; ma questa è
la colpa è tua; non sai far nulla alla spiccia? bonsanti, 3-ii-
rosolio grato colore all'occhio, glielo potrai far 122: io credo piuttosto, riassumendo in
dialetto cui manchino precise ragioni ambientali per far presa sul pubblico. 6.
gozzi, 1-726: spero diman di far più spicco assai / colla veste ponsò,
settembre si va per le selve a far la frasca; se ne portano in capanna
a me, che ho determinato di far maggiore diligenza anche in questa impresa.
vuol dire, al mio credere, che far pausa o fine o sospensioned'alcuna cosa.
strali, gli argomenti di spiedi per far quistione. -spiedo di giudeo: persona
.. spiegò l'unghia del bone per far confessare da tutti i sudditi dell'impero
. figur. rendere chiaro e comprensibile, far bene intendere e capire; esporre con
, lo sviluppo di un fenomeno; far comprendere i motivi di un comportamento.
g. bertati, cxxxvii-215: bella cosa far l'amore / senza tema o soggezione
con busti il corpo delle femmine per far loro un personale svelto e leggero,
a. cattaneo, iii-53: voglio far un lamento contra certi oratori che,
selva in selva andar cogliendo fiori / per far ghirlanda a le sue trecce bionde,
italia, anzi del mondo, con il far male, con il dir peggio,
cominciata come se non fosse ben sicuro di far stare le parole una con l'altra
). spiemontesizzazióne, sf. il far cessare la preponderanza dei piemontesi in una
, e non mancò per lei / di far nel tempio el- banio rimanere / scannato
, noi che da sempre lavorammo per far cessare le stolide divisioni dei popoli. silone
, 4-12: « ho in mente di far mettere l'acqua corrente calda e fredda
iii-24-140: ammetto che c'e da far buon sangue a sentirne un altro spifferarvi
son triste triste, non no voglia di far nulla, non credo in nulla,
corsini, i-194: adesso mi piace di far qui una di quelle belle filastrocche ch'
canzone nel corpo. 9. ant far morire. del bene, 1-17:
promosso » potete star certi che crede di far parte dell'onorata società. arbasino,
la spiga di voi forestieri non basta a far la state di questa lingua, fuor
: se tu vuoi fama, in ben far t'affatiga, / pàrtiti da pigrizia
porta la spiga al mulino / a far farina e fiore e semolino. 19
: siccome le rane il luglio stanno a far lor versi col muso fuori dell'acqua
dove si convengano: però risolvetevi a far come noi, se non volete leccar
appassite... a turno sul far della sera montano su una scaletta a
lxvt-2-44: ancorché in italia non si usi far bottarga d'uova di spigoli percioché per
crescenzio, 2-1-26: quando s'ha far vela, se gli aggionge lo spigone
ripulire dallecia / e spilla un vin da far andare un morto. manzoni, pr.
impedito così dal ritorcersi su di sé e far rivoltare la
. bargagli, 1-164: lo spillo al far a cucir co l'ago si avvedrebbe
andare spilluzzicando ua e là, per far saggio delle vivande, come avesser a dar
il signor palomar corre sul terrazzo per far scappare i piccioni che mangiano le foglie della
lxxxviii-ii-348: misera gente, di mal far sì vaga! / vedil di spine coronato
, per obviar a li contrabandi, far che tute bote, caratelli e barille
, / che m'ebbe quasi quasi a far svenire. / ch'ei fusse lui,
cii-ii-776: questo re è molto dato a far guerra: tiene infiniti spingardieri con alcune
branchi d'anatre in padule che non a far breccia nelle mura di uella ch'era
muraglie da ogni banda, quasi per far compagnia a questi spingardoni di chiacchiere che
. -spingere a terra, nel fango: far cadere a terra, nel fango con
bottega / d'un non sapeva chi far calca grande, / e spignere ed urtare
occhi minacciosi. -per estens. far arretrare, respingere una folla minacciandola con
per gli pon. 7. far procedere un'imbarcazione a forza di remi o
/ tirato mar. 8. far avanzare un animale (o anche la propria
d'assa. -spingere dentro: far entrare in un luogo. - in par-
mente o dall'animo proprio o altrui; far venire meno virtù, difetti, comportamenti
16. far procedere un'attività, un affare, una
condurli al massimo grado di negatività; far sì che superino i normali limiti di
spinge il fuoco più fortemente, onde far bollire i panni. 20.
come cominciò. 21. far funzionare una macchina in modo da aumentarne
canale il gancio di accosto, per far andar avanti una barca nell'acqua troppo
moto del cuore, il quale si far per via di spigniménto e di ritraimento.
?? tinuamente di far l'impresa di quella isola, per levarsi
i-115: alcuni moderni scrittori vogliono perciò far passare mosè per panteista, ed alcuni non
infiniti punti dell'estrema circonferenza per quindi far nascere la spinta de'corpi terrestri verso
, dieder la spinta a clemente alessandrino di far paragone tra questa con quella insegnata e
tanti complimenti. 2. figur. far valere le proprie ragioni con la prepotenza.
epopea che sarebbe uscita era destinata a far dimenticare la 'gerusalemme liberata'di torquato tasso
monachi, 104: che fé a far dinanzi al viso un corno / de
a le poste, ch'io voglio far l'amante mio venir a giacersi meco.
se gli spioni veglianti non hanno di che far rapporto a chi li mantiene, si
che n'avvenne che, in quanto al far io lacicalata, e'fu spiovuto per voi
me or è spiovuto, / non posso far il bravo. i. nelli,
. tr. letter. gettare giù, far cadere o ricadere. carducci, ii-3-246
omero, come altri di quell'età potrebbe far di spire. pascoli, 926: morire
della realtà lo spiracolo creatore, il far dei versi, anche stupendi, non
et aveva da piedi, ove comincia a far la vòlta, tre spiracoletti.
sombrero nero con buco da cui ama far spiralare fuori fumo di pipa e frizzi
, 2-206: il metodo spirale consiste nel far procedere di conserva più serie logicali,
col descrivere larghe spirali, incomincia a far sentire dall'alto dell'aria il suo
si doveva mettere il disco seguente senza far sentire all'ascoltatore l'avvenuto passaggio.
gemme del ricco indico regno / ponno far l'uomo eterno et immortale. chiabrera,
forma appena sensibile, ma tale da far presagire un sicuro accadimento (un fatto
suon de le parole accorte / per far dolce sereno ovunque spira. dottori,
proda. 18. emettere o far penetrare raggi luminosi; irradiare calore.
-nella teologia cattolica della trinità, far procedere da sé lo spirito santo (
quel ch'i'dico, / gloria di far vendetta a la sua ira. bambagiuoli
spiritò alla proposta di don pietro di far da testimonio nelle nozze. -palesare
villerici... con de'stuonamenti da far vergogna alla musica italiana e da far
far vergogna alla musica italiana e da far spiritare la signora più che da farsi
canto / formeranno un certo incanto / da far proprio spiritar. -innamorarsi follemente.
cinese, è stata conceduta la licenza far le caste muse spiritare; / nemmeno un
sta'di buona voglia, ché vò far tanto ch'egli si plachi verso di te
, che dite voi? 10. far inorridire, terrorizzare, sgomentare. marino
/ e con un ceffo acconcio a far san marco, / stringea le labbra
e gli elementi. 11. far venire meno. - anche assol.
. 13. locuz. -da far ispiritare i cani, da spiritare i cani
: si vedono da un pezzo cose da far spiritare i cani. -che incute
a sera inoltrata con un cipiglio da far spiritare i cani. -far spiritare
, corizio e trincaforte! / nomi da far isbigottir un cane: / da far
far isbigottir un cane: / da far ispiritar un cimitero / al suon delle
per dio vero, / non so che far di quella spiritata ». foscolo,
suon de le parole accorte / per far dolce sereno ovunque spira, / quasi
, orlando, na incantato, / come far si soleva anticamente. ariosto, 2-15
del contradire e con lo sforzarsi di far prevalere la sua opinione si infiamma, si
tenere gente soldata in casa ed a far molte offese a molti del popolo. segneri
esso quale spirito l'avesse indotto a far quell'oltraggio allo stendardo del gran signore e
^ tempi andati praticavasi in alcune città di far in circolo di dame e cavalieri vari
che per ignoranza o per vanità o per far, come si dice, il bello
non riconsola; / né mai suol far contento / il cor d'ogni uomo una
carducci, ii-8-167: se vuoi far dello spirito alle spalle de'miei poveri
compleanno delle cuginette, e rimbeccarle e far dello spirito fino all'abbraccio conclusivo.
-revocare, richiamare gli spiriti: rinvenire o far rinvenire, riprendere coscienza, riaversi.
ai nemici di riprender spirito e di far testa di nuovo. marino, 1-2-106:
per proseguir co'suoi dignissimi compagni a far bestialissime sconcordanze. = voce dotta,
dio e degli uomini, ardisce di far queste cose? gioberti, ii-260: nulla
agli amici / della nostra brigata / e far cosa che frizzi? giuglaris, 1-170
niccolò rossi napoletano fu oltremodo spiritoso nel far disegni e partorire in essi i suoi
x-7: non gio ve ratti il far di bei tetrastichi, / ode ingegnose e
stato qualche suo confidente che avesse voluto far questa cortesia alle genti avvenire di sporre
ii-175: la fantasia non resta mai da far qualche cosa, onde, riguardando in
spiritoso e dell'acuto e vagliono a far risentire i tramortiti a cagion dell'epilessia o
. fogazzaro, 2-49: colui voleva far meco il grazioso e lo spiritoso,
, 13-344: orrido milanesaccio che voleva far lo spiritoso con la serva.
madonna. boterò, 357: chi vuol far progresso nella vita spirituale deve da ogni
il re, come uomo che sa far di tutto, in altri ragionamenti spirituali
sola può quindi appartenere l'incarico di far di tutta la terra una sola cittadinanza
. carducci, ii-8-142: si possono far di bei versi anche spiritualizzando e cristianeggiando
enciclopedia hoepli, 3101: spirògrafo serve a far spirali. = voce dotta, comp
faccia. 2. tr. far sgorgare, far scorrere. rimanelli,
2. tr. far sgorgare, far scorrere. rimanelli, 2-229: quasi
, 2-95: egli allora cominciò a far suo conto una mattina che rifaceva il suo
ventura rosetti, i-147: 'a far nascer li peli dove che voleti'.
dopo l'altra, la prima a far da schermo alla seconda e così via:
agg. gastron. inciso in modo da far uscire il contenuto (una crema,
una dopo l'altra, la prima a far da schermo alla seconda e così via
la luce splendiente / di verno a far più corta dimoranza / col freddo, ch'
scoprire quali fossero que'testacei che potrebbero far rinascere un'arte mirabile e rappresentarci di
ragione sei blasmata; / non curi di far fallanza, / ché spent'ài la
/ in questi marmi, ti può far sicuro / che il rasi qui sepolto era
risorto / splendidamente sulle mute vie / per far più bello l'ultimo trofeo / ai
, 8-10 (1-iv-767): fatto splendidamente far da cena, aspettò salabaetto. chiari
tanta grandiosità maestà splendidezza e imponenza da far maraviglia. tenca, 4-31: chi avesse
234: mi dovrà favorir tuttavia per far uscir alla luce (col divin favore)
fu il punto di vista che bastò a far andar in fumo la splendidezza degli altri
santo preco, / essa temeva più che far non suole. -sfavillante (il
morte, non per altro se non per far progredire la loro ambizioncella. foscolo,
goldoni, ili-li il: vedete se far grazia vogliono le signore; / se
privato: spoetizzano. 2. far dileguare ogni atmosfera di poesia e ogni suggestione
che più vuol con mio tormento / farmi far la vigilia nella festa / è che
più ci piaceva -e piaceva a lui -vedere far da mangiare, cioè spogliare e tritare
giuglaris, 42: pur che potessi far robba non ti curasti di perder l'anima
8. privare qualcuno delle truppe, far smobilitare il suo esercito; sguarnire una
tutto il marin fastidio spoglia. far cessare una disposizione, un'inclinazione spiritua
le conseguenze del peccato. le; far venire meno una virtù. dante
città. derio, un timore; far cessare uno stato d'animo; mutasconfitta
stirsela, a quella libero campo lasciò di far tutto quello che più quelle si ascende per
altri credono ch'egli non mostra di far traffico di questo onore e di comprarlo con
fean cantando ognor bramoso e vago / di far del mio bel sol lo sdegno pago
che bisogna si spoglino in capegli a far qual cosa di buono. del casto,
antico modo de'lottatori, i quali per far prova della lor possa e valore nudi
quello francese, ma tutt'altra cosa è far risuonare una pittura spogliata di qualsiasi scoria
e nei libri, tanto frequenti da far pensare a una tirannide finanziaria spogliatrice.
. refrigerio, xxxviii-133: vedrai fracasso far paterne prove, / armato in sella,
note al malmantile [rezasco]: far lo spoglio d'un libro mercantilmente s'
spoglio d'alleanze, il mettersi a far guerra cogli ateniesi. pascoli, i-414:
) per dire andar e venire, far il galoppino, andar su e giù.
italiana, di alcuna rinomanza tanto per far italiana la frase, dice 'far la spola'
: per avanzar mezza lega siamo trapassati a far colazione per laghetti che fanno buone trote
ha un solo focone... per far scoppiare il proietto a tempi diterminati.
da una cimosa all'altra, deve far passare lo spolino tra pochi fili d'ordito
all'osso sacro. -dissolvere, far decomporre le membra (la morte o
spolpi il terreno intorno alle barbe con far semente che lo dissughino. -estenuare
le forze che consentono l'azione; far dimagrire (la fatica fisica, una
del nostro dante. 8. far intirizzire (il freddo). - anche
... il lupo sciocco, / far credendosi un bel colpo, / star lasciando
uno di loro che swa immaginato di far fesprit fori: '. capuana, 1-ii-164
lorenzo de'medici, 5-4: per far la faccia bella / bianca più ch'un
pulci, 24-20: il lupo vuol far pace con l'agnello / e che si
4: vogliamo... in camporeggi far fortezze per istatico e sicurtà della nostra
dei grandi numeri che hanno servito a far progredire alcune scienze naturali. 3
del divieto di serrata] di quello di far fallire le imprese, per statizzarle dopo
conosci il voler meo, non mi far coruciar, pàrtiti ormai, / ch'io
ciò che saldissimo avea dormito, sanza far motto alcuno o dir parola, anzi sgomentato
pretesto assurdo: bastava chiedere un sopralluogo per far constatare il nuovo stato di fatto e
di pers, 3-372: per non far ritorno i dì sen vanno / del nostro
1-iv-354: la povertà gli fu sprone a far versi, e per procacciarsi un comodo
mia parola. verga, 2-223: cercava far intendere che i suoi parenti non avrebbero
-occultamento di stato-, delitto consistente nel far apparire come trovatello un bambino già iscritto
un cesto! -fare girare, far perdere la testa a qualcuno: affascinarlo,
gli veniva addosso, effettuare, tentò di far testa. siri, ii-326: il
con buone truppe, a disegno di far testa alla vanguardia nemica. botta,
di carpeneto, dove gli austriaci volevano far testa. calandra, 6-322: i francesi
di castiglia la nuova, senza riguardo di far testa in una nazione più che nell'
nasca nell'indie occidentali; ma per far testa nella città di sibilia, donde si
lii-10-464: quando bisogna spendere straordinariamente bisogna far sempre giuochi ai testa per trovar danari.
un suo ministro, che gli volle far, come si dice, un giuoco di
qualcosa a qualcuno-, cacciareper la testa: far credere qualcosa; provocare un atteggiamento,
si pratica... si è di far uso dei testacei fossili, o nicchi
francia, non le rese quello di far trionfare nel cristianissimo regno i diritti della cniesa
dell'impresa intronata, i quali per far sgonfiare i testicoli sogliono adoprarsi e fanno
doni, 2-95: egli allora cominciò a far suo conto una mattina che rifaceva il
. ariosto, 11-81: orlando a far l'opre virtuose, / più che a
o ciò che si invoca per comprovare o far fede di quanto si afferma o della
giovanni crisostomo volgar., 3-42: per far gli adormir far ghe lo paviglon de
., 3-42: per far gli adormir far ghe lo paviglon de 'l drapo bianco
se l'avete ridotta a un poco a far a modo d'altri quella testina.
ove solamente è notato il modo di far l'olio, senza esservi delle virtù
, 39-v-55: è troppa vanità il voler far testo, senza ammettere altri, che
come della 'conquistata', che possono far testo in materia di cavalleria. baldini
atto ad ogni uffizio, / gli sentirete far cose da fuoco. 16.
goldoni, x-826: quando si tratta di far da mangiare, / son in cucina
arbasino, 23-235: era un bel bam- far come va, che ci sarebbe da guadagnare
che ci sarebbe da guadagnare? -a saperlo far binone di otto o nove anni,
2-15: tal del forte achille or canta far tolato a spira, e
, e per essere testore mirabile far esito di quelle 86 pietre intagliate, e
scudi rettangoli... che servono a far riparo su i parapetti di bordo contro
essere scelto per maestro di lingua e far servire il librettino suo nipote di discreto e
lomazzi, 4-i-349: 1 platonici solevano far cose stupende. e prima dal
. fagiuoli, x-7: non gioveratti il far di bei te- trastichi, / ode
era sconcio e ridevole in modo da far perdere la serietà agli uomini più tetri.
, concie in cuoio varrebbono sicuramente a far due pive ferrarese. = lat
intenta / ei la veduta / a far dolce ritorno ai patrii tetti / con lo
: quando giungeranno i legniami comprati bisognerà far fabbricare una tettoia, perché quelle esistenti sono
. lancetti, xii-3-285: tettoia, far tettoia, fare scudo, coprire.
dubbio romano che queste bellone tettone per poi far le por- cellerie scelgono proprio dei coniglietti
maggiore di teutomani, agognava al momento di far sangue e roba, millantandosi di voler
pensi a capo nudo esser bastante / far ad orlando quel che in aspramonte /
si dice, e volgarmente tibbiare, far la tibbia, o la trita si
attese dunque scanderbeig con veloce prestezza- a far portar dentro-da contadini il frumento delle campagne
anzi quello che costa meno) e fammene far due. tronconi, 2. -26
e senza nocchi, e buoni a far certa sorte di navili, che si chiamano
alle quali feci l'altissimo onore a far sentire il ticcheticche [dell'orologio] due
. beccuti, i-297: non vai far bandi o ticchetar campane. = voce
che se vi venisse pure il ticchio di far di questo ciò che volevate dei due
biol. che si trova casualmente a far parte del plancton fluviale, pur derivando
, tacchi. salvini [tommaseo]: far tic- che tacche o ticche tocche,
184: et abbiasi una tiella da far torta, che si unga di strutto leggermente
la luce, non si debbe però far così da coloro che mostrano amare la verità
'pappa']: 'fare la pappa cotta': far l'uomo semlice, il balordo.
quell'ira, / se non estinguer, far tepida e lenta. alfieri, i-50
tiffe, inter. nella locuz. far tiffe taffer. v. taf1, n
, iv-388: 'limonare': verbo lombardo, far lo svenevole, il cascamorto, far
far lo svenevole, il cascamorto, far l'asino, far l'olio (toscano
, il cascamorto, far l'asino, far l'olio (toscano), filare,
). viani, 19-517: sul far della notte gran pioggia, vento a tifoni
migliore. tanaglia, 1-345: castagni per far doghe serviranno, / ma a tal
35: perché tu non m'abbi'a far mal occhio, / e gridar
e non sapevate che non arei potuto far di meno, avendo più bisogno di
dagli occhi le lacrime che versa / da far pietoso un cor benché villano / e
vista allegra e con un riso / da far innamorar un tigre un sasso / incominciò
: la politica di beppe fu questa: far giocare il marchese all'altalena; barcamenarlo
questa frase detta da un tigrino potrebbe far sorgere dei sospetti sulla normalità delle sue attività
: se mad. kramer crederà necessario di far timbrare la mia lettera, ve la
speme e baldanza, e studio di far animo / al giovene padron, ma non
7-iii-211: procuri di scuotere la pigrizia e far vergogna alla timidità, e forse non
nochiero non debba stivare, né debbe far stivar inverdo, né stivare nessuno fascio
tanto fallatole / ch'io non ti possa far pardonamento / però domanda nonreaver temore /
che diffuse per l'aria vanno a far la titillazione su il timpano del nostro
niuno giudero né giudera possa comperare né far comperare niuna quantità de mosto nella cità
o per riverbero. - anche: far apparire di colore diverso. leonardo,
chi le ascolta. 10. far apparire in una luce particolare, ammantare
, allettanti, trasfigurare. -anche: far apparire ingannevolmente. c. i.
e li tingevano di realtà 11. far apparire qualcosa, in partic. un luogo
il papir con ignoranza, / né de far scusa debita ho possanza, / ma
io la penna stringo, / e per far immortale il nome nostro, / quinci
t'accenno, o lucerna, vorrei far appunto da medico: tinger l'orlo del
e vedi e taci, se vuoi far il tuo bene. cesari, i-652:
voi a farmi tingere la penna per far nera un po'di carta che non
. salvini, 30-2-50: per non far vedere sfacciatamente, o piuttosto udire la
il boss disse alla moglie. « non far finta di non capire: ti sei
. 2. per estens. far crepitare i sonagli (un serpente).
fusa e troppo carica dell'altra materia da far gli smalti senza niuno colore, et
tr. (tintóno). ant. far suonare con rintocchi gravi, cupi.
tr. (tipògrafo). letter. far risaltare con grande nettezza su uno sfondo
rigenerare per così dire l'europa, e far cessare in quel tempo l'epoca comunemente
un libretto che basterebbe da sé solo a far fede della italianità di trieste, così
lalli, 2-56: s'udian far cigolando un tippe tappa / nel cupo
. pasquinate romane, 546: può far iddio ch'un prete sia da tanto
dimande; conciossia cosa che vollero potere far pace, tregua, guerra, quanto e
o anche atto di chi mira a far prevalere con intransigente fermezza, con prepotenza
per quella ci pensava il pubblico a far loro accoglienza o no. lo dicevano le
in grazia de la dea giunone / volea far seco il bravo e 'l tirannóne.
1-iv-243: 'tirarchia': un chiuderla); far scorrere un chiavistello o, anche, un
(ant. tirrare), tr. far muovere qualcosa nella punto g al
: or, se le voglie mie far sempre beate desii, / forte il laccio
e piace... / non vogliono far pace / le razze nel mio petto
e grossa, per altri usi che di far drappi. d. grimaldi, xviii-5-493
, 9-350: aveva in animo di far tirare il collo a un paio di cap-
- per estens.: uccidere, far fuori. codemo, 130: non
ll'à sì reparata / che pózza far brigate. giamboni, 8-i-251: lo metterà
partic. oziosamente o piacevolmente); far durare un'attività o una situazione;
con sé l'anima (dio); far morire. laudario di borgo san sepolcro
, un po'». 20. far scattare l'arco, la balestra (anche
a tavole, tirar i dadi, far ambassi, duini, temi, quaderni,
attirare critiche o suscitare reazioni negative; far subire uno scherzo; infliggere una pena
attenzione. pananti, ii-453: dovendo far da scalco a un bel cappone, tirò
.. il sette di fiori gli fece far trentanove. goldoni, ii-725: oh
inerte... assistere alcuni malati, far qualche libercolo, tirar tabacco, andare
, il vuoto, ecc.); far muovere in una direzione. mazzeo
un sentimento, una passione); far perdere il controllo di sé, travolgere;
obli- go suo, e procuri di far quello che deva, senza rispetti umani,
tirava la rabbia. 44. far gola (un cibo). soldati
giovanotti. capisci? 45. far venire, attirare, richiamare qualcuno in un
, richiamare qualcuno in un luogo; far affluire a un'adunanza, a una rappresentazione
voglia; portare su un discorso, far parlare di qualcosa. -anche: provocare
tìsica o psichica. - anche: far giungere a un'età della vita.
a un significato arbitrario o improprio; far apparire una circostanza sotto una luce pretestuosa
favore di una delle parti contendenti, far apparire una situazione sotto varia luce a
, un imbecille vanaglorioso, che tira a far dire di sé. tozzi, vii-455
è un punto sul quale non si potrebbe far altro che tirare a indovinare. baldini
in casa; mia madre fuori a far la spesa; un giorno d'inverno
documenti sul parentado medici-gonzaga, ii-60: può far fede va insieme perché sgancia dei
assatanate pidocchiose che non han voglia di far nulla, menchemeno lavorare e solo gli
, a fondo: trascinare a fondo, far affogare. bandello, 1-47 (i-561
xv-133: bada a te se quanto a far t'avanzi / sia d'utile,
». -coltivare un albero; far sviluppare un getto. soderini, i-420
, svilupparlo, portarlo al componimento; far avanzare una pratica burocratica. machiavelli,
musica. -far dire, far pronunciare. n. ginzburg, i-1337
fare un riscontro nell'archivio, ho dovuto far tirar giù molte filze di documenti.
ci va scienza né virtù; / bisogna far come alla medicina: / si ha
-tirare sassi in colombaia, in piccionaia-, far danno a sé, alla propria parte
, iv-487: 'tirar sassi in colombaia': far cosa contraria agli interessi propri e degli
, per deprimere indirettamente i grandi e far ch'essa li trascuri. -adulare
di raggirare, piaggiare, subornare; far credere cose impossibili; indurre a parlare.
deputati, quelli che avevano giurato di far la rivoluzione, e poi si erano tirati
muro scabro et rozzo in quattro tirate far una figura. -tirata di penna
tra 'l pèttine i suoi stende. far tutta una tirata da roma fino a riccione
mondo. cesari, i-402: a voler far le ragioni grosse coll'abbaco in mano