in questo luogo non si dèe da noi far silenzio di quella legge che niuno capitano
levatosi in piè e colla mano fatto far silenzio,... prese a parlare
, con silenzio-, senza parlare e senza far rumore. s. bernardo volgar.
in silenzio: mettere nell'impossibilità di far fuoco cannoni, batterie, postazioni;
non sì tosto scoperti paiono tali da far ridere di chiunque briga di confutarli, serpeggiano
pietre [di ardesia] lastre per far sillicati di case, collonette, frigi,
formazione sottomarina. cantù, 3-93: per far cementi s'adoperano quasi solo le nostre
che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole. tedaldi, 26-9 (
ue anni avanti... aveva mostrato far poco conto delle confuse ottrine del 'fraticello'
deliba'non lo distingue. non ci vuol far l'occhio sui libri, ma lavorare
g. cavalcanti, 1-xlvii-8: come far poteresti un sofismo / per silabate carte
. montale, 18-343: tale da far rimpiangere anche a chi non conosca l'
iacopone, 17-24: ché non ce iova far sofisme / a quilli forti siloisme,
a'quali niuna sillogistica dimostrazione ha potuto far comprendere il vero d'alcuna conclusione.
: l'in- segnare a sillogizzare è far sillogismi di fatto. algarotti, 1-ii-24:
affondato. 2. figur. far fallire, mandare a monte un'impresa,
ricopre una carica di responsabilità o a far fallire un'iniziativa o un'attività,
frezzi, i-4-90: lì debbe dea diana far la festa / per la sua madre
a te potrìa, silvestre diva, / far d'acre tosse o lento reuma
a queste [genti sciagurate] pò far ombra, / se non s'inclina il
i fabbricanti di ferro, siano pervenuti a far rigettare qualsiasi proposta che avesse per iscopo
paragone di cosa nota e ben viva per far sentire e metter sugli occhi quella che
sorridere di frequente senza averne voglia e far arco delle schiene a mille impeciati che ti
continuo perché ha la bocca bella vuol far mostra di quella bocca anche a chi
più simpaticona di tutta parigi. e da far restar voi con tanto di naso. mazzini
/ ne la simplègma, che a far son ridutto, / quel che dal padre
« mah! » sospirò orbino per far capire che sapeva i guai degli scacemi,
lo', sia per assaggiarlo, sia per far libazioni. ve n'erano di legno
), tr. { simulo). far credere o dare a vedere, fingendo
: non dubito / di non ti far conoscer ch'io non simulo, / ma
: in questa ostentazione el ti conviene / far che 'l tuo simular sia ben
per la briglia facendo vista di voler far mettere un ferro a cavalli sferrati.
che si producono con mezzi artificiali, per far credere di avere una malattia che non
-che si mescola all'insidia naturale del far letteratura. 3. che produce
. 1 creditori del simulato alienante possono far valere la simulazione che pregiudica i loro
di primo letto del defunto marito, per far valere i propri diritti di riservataria per
consistenti nel fare apparire o nel cercare di far apparire (specialmente nei rapporti con la
fragore infernale: era una detonazione da far epoca negli annali di un sordo, una
, allo stato attuale, si può far rimontare agli australopiteci, che non sono
e ad offendere, in una forma da far credere m. a. marchi
ben vivo tesoro, / che la può far con largo ampio ristoro / sana,
: /... / che dè far di ruggier la bella amica / con
ascondi? / che tenti, che vuoi far? fantoni, i-254: so che
lessa, / ma sol fu buono a far palle da maglio, / o battitoi
ma particolarmente il duca di mena, per far conoscere al legato la sincera riconciliazione ch'
aria). galileo, 3-3-234: far nulla possiamo nel purissimo etere, né
, 9-164: due biondine abbastanza esplicite nel far che intende, anche in modo
questo genere: lei si occuperebbe di far tradurre i volumi concordati via via con
, 52: la sistole è il far breve una sillaba che di natura sia
che a certi avari e sitibondi / suol far talvolta il popol senza legge / venir
d'ogni cosa / dove sia da mal far, ben la seconda, / né
trasse anch'ei la sitibonda spada / e far più larga incominciò la strada. fagiuoli
, a goder delle tue commodità e a far nido e stanza nei tuoi siti.
difetto era stato cacciato, immaginò di far sì che le nuove creature di quella
pascarella, 2-232: incarico il capitano di far situare i bagagli miei nella mia cabina
nella mia cabina. -costruire o far costruire in un determinato luogo. c
de'monti e delle colline, e di far lo stesso anche nelle città 2
e meravigliose. 6. accasare, far sposare. - anche rifl. l
femmina quel che per l'uomo il far carriera, e questo ingenuamente confessano,
gli spaccati di diverse colline per far vedere la situazione e varietà dei loro
tragedia non piace, io non potrò mai far meglio, secondo il gusto del pubblico
interazione; tale concetto, entrato a far parte delle categorie della riflessione filosofica con
della situazione, essere in condizioni di far fronte a esigenze o condizioni obiettivamente impegnative
dei grazzini, 2-392: tutti a far pace seco io vi invito e conforto:
di carezze baruffaldi, 64: far un nuov'ordine / con nuova insegna,
con le mani, lavorano studiando per far progredire le arti. dizionario di
terrore e con un precipizio / da far paura al giorno del giudizio. -per
sciogliere i lacci che chiudono un indumento o far uscire i bottoni dall'asola; sfilare
saltella, / vid'10 lo minotauro far cotale. pascoli, ii-612: la bestia
cerniera. 5. uccidere, far morire (nella locuz. slacciare vanima
chiesa. 3. tr. far smottare; rendere soggetto a smottamento.
dolenti appassionati ohimei. -gerg. far scorreggiare con violenza. menechini, cvi-149
il mio amico gustò il progetto di far venire nella sede delle arti belle il suo
/ legni arrancar, vogar, legni far vela, / ammainar, dar fondo,
carattere slarga più o meno', per far intendere che tiene più o meno di
: quando [gli scultori] deon far figure staccate o per aria, com'essi
9: in alta quota, può far capolino un 'herpes simplex'(la cosiddetta 'febbre
bacchelli, 2-v-376: a cena aveva voluto far trovare slavinare, intr. franare
: bisogna... cercar di far imparare lo slavo agli italiani: altrimenti non
mossa, la indegna accusa di volermi far giuoco di questo nobile collegio. 2
manifesta / con dolce lagrimare e col far preghi / che morte un sì bel nodo
empio mio nemico / amor mi sforza a far quel ch'io non voglio. g
cuore? giuliani, ii-236: lo vò far passeggiare sto figliuolo, per vedere se
mio... mi potea vedere / far sì com'om che dal sonno si
venuta a assottigliare e slentare, a far lisa e ragnata la trama del sonno.
svuotato e stentato, questo bastava a far intendere quanto della sua forza sfogava e
romanzo, si diceva 'sliricato'e non potere far inni. montale, 12-133: il
si è tuttavia assunto la responsabilità di far slittare di molti mesi pesame dell'intera legge
], 24: un inghippo finale potrebbe far slittare o saltare l'accordo. g
in questo il medico s'ingegni di far l'estensioni nelle slocature e fratture drittissimamente,
sloggi da davanti il mio garzone per far posto a te ». 3
quel ritmo gratuito. 4. far cessare un'attività. fagiuoli, iv-185
cimentarsi con lui a man salva e far da ercole. monelli, 2-429: caligola
slomba collo sconforto. 3. far apparire meschino. g. visconti,
si stanca e slomba, / per far la cosa universale e pubblica. f.
peppo mandava al viceré per pregarlo di far sparare tre o quattro cannonate a quella volta
.. alla slupatura con cui per far rifiorire gli ulivi si puliscono con apparecchi
origine onomat. slustrare, tr. far perdere il lustro a qualcosa. tommaseo
semplice capomastro divenuto smaccatamente ricco non potevano far capolino quelle bencivenni, 7-26:
verdiano è tutta una - far scomparire nel confronto. rinnovazione accortissima, ingenua
verso più bello e sonante, ma di far passare con eleganza e nominavano nel crearsi
del letterato diminuirlo di prezzo. e far correre proclami e manifesti con lodi smaccate agli
ladro di fuori avrebbe avuto ogni interesse a far sì che il furto zato da garibaldi
casotti, 1-1-39: batter si vuol far la ritirata, / e sarebbe per voi
dopo uno smacco, perciò ferriera decide di far abbandonare alla brigata la zona che ormai
. - dare smacco, lo smacco: far apparire incomparabilmente meno bravo; vincere in
quelle de'nocchi del noce. e il far questa operazione si chiama 'smaciare'.
8. tr. turbare profondamente, far perdere calma e misura; emozionare.
pensar mia vita smago. 11. far volgere il pensiero verso un oggetto basso,
parte; non sapete che la pecora per far bé perde il boccone? gherardini [
. locuz. - smagliare il cuore-, far breccia nell'animo. seneca volgar.
. rendere magro o più magro; far dimagrire. trattato del governo degli uccelli
fiume duria, la qual cosa potressimo far anco noi... specialmente in quel
seminare, / convienti prima la terra far smagrare / con miglio seminando e cun
. 10. locuz. far smagrare vinsugna qualcuno-, v. insu-
ma adesso gli si erano smagrite da far senso. 2. per estens
ad ulisse minerva tante maniere insegnarono di far stravedere i mortali, quante dalla smaliziata
. bellini, ii-32: vien quivi a far quel vivo smaltaménto, / o quella
in sul argiento o oro, che vorria far smaltar cierti lavori di argento.
alcun segue vertute. 9. far acquistare maggiore forza ed efficacia. siri
minestra! ». 3. far passare gli effetti negativi del vino bevuto in
una. 5. figur. far passare o sbollire un sentimento, uno
di condizione umile. 8. far defluire l'acqua (anche con riferimento a
gran pelago. -per estens. far sgombrare (una folla). manzoni
la folla. -per simil. far fuoriuscire o lasciar fuoriuscire fumo, calore
e mostrerà delli altri versi suoi per far paragone se esso merta d'esser smaltito
, le quali potevo, scompartendo, far servire molte ristampe senza disonore: aspettando
sm. canale, condotto o pozzo per far defluire l'acqua piovana o le acque
, mansuete e pronte / nuova medusa a far gli uomin di smalti. tasso,
né giusta legge in sì gentile impresa / far sordo smalto a vivo cuore eguale.
diligenza rare volte si accoppia alla smania di far molto. d'este, 19:
fare, ma con una smania addosso di far qualcosa di strano e di terribile.
intendimi bene: non voglio né posso far pazzie come quelle dei poveri nostri fratelli
. che sconvolge l'animo, fino a far perdere l'equilibrio e la misura (
, ordere l'opere altrui, senza far loro alcuna cosa di buono. smania che
un paio di smanigli d'oro possono far maritare una ragazza. d'àzeglio, 5-ii-77
depositi di grano. 6. far fallire un'impresa commerciale. calvino,
supermagazzini. 7. figur. far apparire vana, inconsistente una costruzione fantastica
già conchiusa. 9. far crollare barriere psicologiche, resistenze morali.
loro interiora pacifiche. 12. far sparire velocemente i cibi, ingurgitandoli avidamente
{ smarco, sbarchi). letter. far sparire da un testo l'impronta di
? pananti, i-266: quando vuoi far due belle galoppate / tu sei padron
con voi per forza: / e facendovi far le smargiassate / dal sospetto e 'l
confondere la smargiasserìa col valore e a far da spaccamonti credendosi di fare da valorosi.
scaltrito, giuntatore, smargiasso, pratico a far ogni indignità. baretti, 6-308:
al fine, / che vol- ser far del bravo e del smargiasso / e che
lo smargiasso, non venir qui a far tanto il galletto! » bacchetti, 20-329
, 1-194: altre reti soglionsi usare per far preda di ghirize o smàride,
comperò una libra di belle galle e fecene far due di quelle del cane..
perdono le voci. -non far giungere a destinazione una lettera o un
provincia, è stata quella stessa nebbia a far loro smarrire la strada diritta. govoni
-ant. con valore causativo: far perdere la strada. leandreide, iii-8-56
grazia di esempio smarrita l'arte di far mattoni. ceìlini, 713: fu smarrita
6. sciupare il tempo senza far nulla, senza riuscire a compiere ciò
riceve dalla sorgente. 13. far scolorire, far sparire al confronto; offuscare
sorgente. 13. far scolorire, far sparire al confronto; offuscare. luigini
dietro alle stelle / quando ti vidi far del giorno notte. vasari, 4-ii-648:
. scarlatti, lxxxviii-ii-517: per non far lunga la mia storia, / ché
della scienza del colorito, in vece di far progresso ella si è anzi smarrita,
spirto / facoltà non avesse / di far rompere il collo alle persone / o di
l'oste audace / sen venne a far le gloriose prede / per traficar la pria
: il presentatore aveva tutto il diritto di far sapere... che aveva sorpreso
le mani un libro francese messo lì per far bella mostra e smascella un lungo sbadiglio
senza indugio le associazioni. -mostrare, far conoscere nella vera natura; riconoscere,
impugnato. 5. teatr. far recitare senza le maschere e i costumi
, i-43: la mi'nuora-, vorrebbe far lei da padrona, smassaiare, andar
tarchetti, 6-ii-157: intesi l'oste a far rumore nella cucina e menarvi per tutti
ches. -per estens. far scorrere col pollice un fascio di banconote
sat., 1-143: che debbo far io qui? poi ch'io non vaglio
sier, per defender la sua opinion di far star l'armada unida e non smembrarla
davanti al deschetto nell'immane tentativo di far tenere insieme i pezzi di una smembrata scarpa
diversa, / sol concordando appieno in non far niente. foscolo, vi-227: voi
le operazioni umane, non può costringerti a far nulla. bacchelli, 1-i-445: forse
di volume, assottigliare; rendere o far apparire più piccolo. boccaccio
abbondanza dei camda un luogo comune; far apparire immotivato un tipi per mia cagione
-sfatare una diceria, un'insinuazione; far tacere -letter. rinnegare un sentimento,
ritegno. 4. dichiarare o far apparire qualcuno come mentitore, affermando che
che mi ripeteva mia madre: « far soffrire e soffrire; gli uomini non sono
la mai ch'a si'ndà a far dànn, tutt du? scommetto » qui
, per alterigia ©presunzione, non volesse far copia dall'antico. foscolo, ix-1-186:
nome, ca non ce accasca a far autro. = comp. dal pref
smeraldare, tr. letter. far diventare di colore verde come lo smeraldo
tacque / il manto steso eli zaffir far crespo, / et or de le spigate
, 32: richiede l'ordine del tempo far menzione in questo luogo del vaso smeraldino
dispensare al pubblico, diffondere ampiamente; far venire di moda. carducci, ii-1-8
da chi, da cosa, per far cosa, e poi quale libertà.
poi quale libertà. 4. far passare qualcosa per altro da ciò che realmente
di vincenzo. gli chiedevano se a far lavorare la moglie aveva imparato in algeria.
smessa totalmente. giusti, 4-ii-365: il far da gracco e da robespierrino / è
: in cotesta patria... potrà far contemplar l'animo mio a molti e
al duomo per verificare se smettevansi di far quelle preci. carducci, iii-25-36:
affamati e arretrati sono meno la smettono di far figli. 3.
dalle smilze distribuzioni dei tedeschi, occorre far cenno ad un curioso fenomeno.
non li sminuisce. 4. far apparire di minore rilievo, entità o importanza
l'aritmetica: e qui sarà il far molte cose...: moltiplicare,
, entrato in italia, determinò di far mutare qui faccia ai pubblici affari, da
lungo sminuzzamento, mi par di poter far restar pago il mio intelletto con assai
, / che a molte case poi fecer far puzzo. p. nelli, ù-2
intr. (smiracolo). tose. far meraviglie, sbalordire. aretino,
.]: 'smiracolare': usasi spesso per far de'miracoli, in significato di lezi
assol. sermini, 115: a far la salsa, se bene smiraglio, /
fenditura faticata in un muro soprattutto per far entrare la uce; spiraglio (e
di azioni che hanno lo scopo di far giungere il pallone a un giocatore della
smistano le notizie. 5. far piegare una rappresentazione teatrale verso interpretazioni non
ratamente, cioè oltre a quello che dovrebbe far di ragione. novellino, vi-217:
e marna / che non se ne può far descrizione. alfieri, iii-1-240: di
mobilitare, tr. { smobilito). far ritornare a un assetto di pace le
forze armate mobilitate per una guerra; far ritornare alla condizione di civile. bigiaretti
e i buffoli. 3. far cadere a terra, far andare a gambe
3. far cadere a terra, far andare a gambe alfaria. pea,
4. bere a piccoli sorsi, per far durare di più il vino. ghislanzoni
facevi il meglio oggi all'usanza / far con le quattro rozze il carrozziere / che
serie di vertenze, in modo da far sì che la tensione di lotta nel
. citolini, 321: poi il far bucato, smogliare, immastellare, gittar su
tozzetto di pan-pepato, smollicato apposta per far starnutare i barbagianni dentro il cartoccio fabbricato
di distrugnette le republiche quanto è il far le guerre in paesi strani. gerli
maltesi, che smontavano in terra a far acqua, e le milizie turchesche, che
monte l'attuazione di un progetto; far fallire un'iniziativa. p. petrocchi
tesoro / del re suo padre, senza far tante chiese e abitata da tante oneste e
la sia entrato coraggioso in campo, per far che [gli eretici] o torpuzza.
): penarono non so quanto, a far bare (v.).
il sentimento di questa anno, per far trasportare mobili e roba, porre in libertà
star più alle mosse e, senza far tante smorfie, come sarebbe tossire,
denom. da smorfia1. bocca bella vuol far mostra di quella bocca anche a chi non
smorsa, / ma pur come suol far tra due mi tene. salutati, lxxxviiiii-
lagrime versate dirottamente. -figur. far finire anzitempo la vita. bruni,
città a smorzarle. -letter. far apparire meno luminoso e fulgido al paragone
pianto. peri, 3-113: per far simil prova all'onda porge / l'avide
corrucciato di giulia. -letter. far tacere i discorsi. grandi che possa
, lo sdegno, il desiderio; far obliare i desideri mondani; tenere a
freno un impulso; spegnere un sentimento, far cessare l'entusiasmo, la speranza.
fìsico o morale, rendendolo sopportabile; far passare la paura, l'ansia, l'
una notizia, di un'immagine; far apparire meno crudo, sgradevole, sconvolgente
reazione dei benpensanti. 20. far apparire meno evidente e prorompente una caratteristica
non ismossi per questo dal loro proponimento di far la guerra agli ubaldini, del mese
gente smozzicata saracina, / da poter far mortito o gelatina. muzio, 1-170:
acque smugne. 4. far defluire il sangue stagnante (una pratica terapeutica
smuccia / e spilla un vin da far andare un morto. bresciani, 6-viii-200:
si valessero delle ricchezze della chiesa per far guerra al capo della chiesa. algarotti,
la vigna ». 8. far defluire acque. grandi, cxxix-121:
, la smania di grandeggiare e di far comparsa. 5. mandare a
: queste sottigliezze... ponno far comparire il mio ingegno più smunto che penetrante
un palo di ferro, accomodato a far fosse e smuover pietre. parini, 486
argini tutti smossi. 5. far traballare una scala, una seggiola.
9. per estens. far sì che una persona si allontani dal
non rivenne scusso. 10. far spostare lo sguardo da un oggetto.
alle materie. 13. figur. far recedere da un proposito, da un prò
al re di danimarca per smuoverlo a far rinovare la guerra. carducci, ii-21-36:
18. indebolire, rendere meno salda o far venire meno una convinzione; far vacillare
o far venire meno una convinzione; far vacillare la costanza, il coraggio.
da me. -smuovere le montagne-, far sì che le montagne si muovano grazie
. 'smusa quanto ti pare, devi far così! '= comp. dal
spallucce e smusate. palazzeschi, 4-359: far la serva e non avere nulla altro
riuscir nocivo. 2. far apparire meno nette e squadrate le linee di
più. soderini, i-237: puossi ancor far lo scalino che da una banda si
uno smusso rotondo che si componga a far colonna, l'uno sopra l'altro.
veggendo che il manigoldo cominciava a far l'ufficio suo di snarare questi e
de'bizantini, snaturando vocali e costringendole a far da dittonghi. 3.
si snatura e rifiuta se stesso per far piacere alla società stessa? 9
guisa agli efori il mezzo con cui potevano far morire pausania, suo proprio figliuolo,
. -far passare la stanchezza; far smaltire una sbronza. rebora, 3-i-485
, ove il rigor s'unisce / a far bella armonia con la dolcezza, /
{ snellisco, snellisci). rendere o far sem brare più magra e
un uomo. 2. far apparire più slanciata una costruzione. piovene
vezzosa e sdegno- sella, / da far arder d'amore un cuor di fiera.
verranti i sogni al tuo dormire / a far le false cose parer vere, /
la nome che non ce accasca a far autro. -con uso impers.
anima e abbandonati perdutamente alle dolcezze del far nulla e alle snervatezze di un clima
, ii-71: ben di dietro io vidi far le fiche / e lor piantar le
non muoversi né pur lento né poter far un passo innanzi. 11. debellare
midollo del discorso. 16. far apparire poco convincente o del tutto infondata
o anche la gravità di qualcosa; far apparire di secondaria importanza. fallamonica,
al primo accorgersi della maligna infezione, far bollire per poco tempo nel vino generoso della
abietti, de'quali tu ti dèi far beffe. giuglaris, 2-436: ha bisogno
figur. svelare, mettere in luce, far manifestare un sentimento, un'idea,
indurre qualcuno ad abbandonare un'opinione; far desistere da un proposito. magalotti [
marchesa. buzzati, 6-15: invece di far ridere provocavano disorientamente e disagio, loro
io la ragion mai snoccioli, / vò far ch'a spirituali ha creduto d'imporre il
gli stimo un nocciolo, / mentre a far due versacci snodabilità, sf. letter.
, gambe, ella avesse osato far qualche passo nei pubblici giardi
macchina, si preparava... a far fotografie. 6. figur.
8. ant. e letter. far cessare un sentimento assillante; -
al fare gli uomini esperti nel trarre, far ancora le braccia più snodate e più
: benvenuto garofalo trovò l'invenzione di far l'uomo di legno snodato sulle congiunture,
471: tutto si riduce a far agire la lampada dei raggi x come
nome, mosso dai miracoli che accennava di far lo acuto del suo ingegno, fece
tr. ($novìzio, snovizi). far uscire qualcuno dalla condizione di novizio.
. pagliaresi, xliii-9: poi, senza far alcun longo contegno, / n'elesse
ben ch'a donna non si può far cosa / che più soave e più piacevol
a veder come s'appaga amore / di far di suavis- simo martora / languir lesbina
uscio e non aprendolo soavemente come soleva far la donna, e ruberto che aspettava
ma soavemente pigliarne un poco e poi far pausa. lauro, 2-6: mettasi ne'
e impazzivano con una soavità sì profonda da far pensare che una grave anomalia si fosse
ventenne,... si compiaceva di far andare a precipizio il carrozzone cosicché agli
linati, 25-205: sforzandomi allora a far tacere i sobbalzi dell'ira che.
movimento. 7. tr. far spumeggiare l'acqua. viani, 19-133
grande sobrietà e con espresso fine di far mercede a chi la domanda. muratori
modo conciso, senza enfasi, senza far uso di complesse e ricercate figure retoriche.
trinci, 1-273: consiglierei ancora a far soccede picciole [di bachi da seta
: il governar bestiame in generale, il far socido, segnar il bestiame.
quale si dà a un contadino per far a mezzo del guadagno. zanon,
di napoli soccomberebbe. -non riuscire a far valere la propria autorità. moretti,
un tal inganno. 5. far fronte a una spesa o al risarcimento di
scator da lenza, / gola da far ceston da piacentina, / e gli occhi
e non mi è mai soccorso come poterlo far più vigoroso. botta, 5-107:
... tornarsene subitamente indietro a far la restituzione delle rapite suppellettili, solo
, come il mantenergli caldi, il far loro delle frege, palpargli ec.
: possono sperar per la vicinità di far l'impresa prima che arrivino li soccorsi.
, / a ciò che de lo mal far sia dottanza, / ché non
possa trovar tanto aiuto che basti a far il discioglimento senza rifuggire al soccorso della
mestieri, ii-274: il segreto per far risaltare questi rossi, è d'aggiungervi dell'
vii-168: poiché gli uomini non potrebbero far guerra ed usurpazioni tra popolo e popolo senza
ogni momento mancante la pubblica sicurezza, può far nascere più o meno idee così desolanti
dire di 'ragion comune', come sarebbe far un ponte su d'un'acqua a comodo
governo a sopperire ai fondi necessari per far fronte agli impegni coll'appaltatore ed alla costituzione
asserto di uno scrittore francese che volle far passar dante per 'eretico, socialista,
. carrà, 632: voglio qui far notare come di fronte ai piccoli intrighi e
. socialistizzare, tr. avvicinare, far aderire alle idee socialiste; rendere socialista
nostra... si può forse far corrispondere... al rapporto tra un'
società la sera per non saper che far di meglio. palazzeschi, 1-242:
« ti metti a trent'anni a far l'orso? » e lo spingeva alla
assai migliori che non siamo noi per far passare ad un uomo socievolmente la vita
vale un moderno sospetto di socinianismo, per far credere che la natura delle divine persone
, quando cirino mi mandava per roncare o far salici, io lo dicevo ai miei
io non ne ho più alcuno. bisogna far capo al signor ar- gelati a milano
: sia benedetta la poesia se ci saprà far morire così, socraticamente, senza una
e 'l debile mio ingegno / in far senza exception firmato patto. 6
. spettacolo della natura, 1-v-69: far battere gli smisurati mantelli delle gualchiere in
. ariosto, 25-12: ho possanza far cose stupende / e sforzar gli elementi
l. carbone, 67: tu dovevi far come ho fatto io, che conoutilità.
essa, dovemo far penitenzia sette anni per ogni peccato mortale.
soddisfacendo le entrate ordinarie, è necessario far provvisioni estraordinarie e mettere delle imposizioni.
ben dèe l'uomo... non far se stesso e la propria soddisfazione fine
è mai stato in mio potere ai far capaci questi ministri che il marchese di
: / di mai più errar, di far confessione; / farlo per vera carità
faenza et arimano, come aveano fato far le predarne in satisfazion de dicto legato.
delle sue soddisfazioni più vive era di far colazione con me, di mangiare con me
l'uno e l'altro professano di far credere al mondo che ci sia. pallavicino
baretti, 6-64: non posso mai far a meno di non ridermi di certi solenni
f. frugoni, 3-iii-430: che dovrò far io per non logorare più vanamente e
soliti gesti esatti e rituali, cominciò a far colazione: pane, formaggio, salame
alla schiaccia, / ch'ornai ti convien far da capo sodo. a. cattaneo
verso un s'assicura / di potersela far più soda e dura. forteguerri, 4-59
alcuni saccen- telli sciarpellati che presumono di far punta e paraggio a que'maestri della
avere e più particolare e minuto discorso far sopra le mie rime di quello.
maffei, 7-156: io avrei voluto far un'altra avvertenza sopra certi detti che potrei
bandi, 1-ii-150: attendeva sampiero a far buone provvisio posterie, /
sofemi..., io non posso far altro che compiacermi. = deriv
e il banco di napoli. a far addensare nuvole sempre più nere sul sofferente istitutoartenopeo
alfieri, 1-168: fin ch'altro a far mi resta, icilio viva. /
. / di sofferenza giova anco talvolta / far pom
: ora aggiate sofrenza / d'orgolglio far partenza. -portare in sofferenza qualcuno-
bere un uovo; / colui per far la cosa la più lonza / stenta,
d'aria anche con un mantice per far prendere o ravvivare il fuoco, in partic
soffiando con un manticetto al camino per far bollire un cuccumo di caffè. misasi
318: il zaccheri / soffiò per far garbuglio. goldoni, v-875: le mogli
13-344: un orrido milanesaccio che voleva far lo spiritoso con la serva...
s. v.]: 'soffiare': far da soffietto, suggerire, rammentare.
soffiarne via tutte le cose inutili, a far cadere i particolari e i discorsi nel
scagliare in campo, allo scopo di far perdere ai partenopei lo scudetto a tavolino.
modo che si conciano le pelli per far le palle avvento overo palloni per giocare,
che col soffio lavora il vetro, senza far uso della lampina. giuliani, i-90
di discordia per infiammare il papa a far qualche affronto all'abate. govoni,
alla padrona subito di netto tornava a far l'ufizio del soffietto. carducci, iii-1-292
iii-1-292: se a biasmo tenesse il far la spia / il tuo bel cor sempre
, sm. tose. gioco consistente nel far cadere una monetina posta sul dorso della
sparte / le genti del servizio a far bordello: / altri fanno alla mora,
: giuoco da ragazzi che consiste nel far rivoltar faccia a una piccola moneta con un
-signora spia, non venga più a far desinari alla nostra locanda...
ricavata da quei soffioni sia sufficiente a far marciare tutte le ferrovie italiane.
questo universo di più importanza che a far bella e lucida la soffitta del cielo?
in questo zomo si dete principio a far scrutinio in la sala di la libraria
6, el mercore, soa maiestà fé far una festa e danzar in una salla
così colorato e tardo a svanire, far da richiamo: andò a soffocarlo accuratamente
soffocò. -in partic.: far annegare, far affogare. giamboni,
-in partic.: far annegare, far affogare. giamboni, 103: perché
, 287: sì., o per far venire i francesi; ossia invece di
sdegno mi soffocava. 11. far venire meno una facoltà, una virtù,
. cercando di soffocare, di non far sentire il pianto, la tosse, ecc
dalla strettezza del tempo sudetto in far le debite provisioni. colletta, 2-ii-330
. 4. gettare, far precipitare in un luogo. ugurgieri,
,... metter crestieri, far soffo- mentazioni, ungere, empiastrare,
fata, / alor se pena plui de far mala barata. = da
tr. { soffreddo). tose. far diventare alquanto freddo. fanfani [
s. v.]: 'soffreddare': far divenir alquanto fredda una cosa calda.
. { soffriggo, soffriggi). far friggere lentamente a fuoco basso, in
, i-69-4: a te sì non convien far disfidaglia, / se. ttu vuo'
ben civir di questa guerra: / lasciala far a'gran signor5 di terra, /
il can fellone: / deliberò la donna far morire / e ferilla con buona opinione
i sensi e consigli del cardinale, di far annullare dal parlamento la volontà del defunto
prò antecristo voglio gire, / e vogliolo far venire, che tanto è profetizato.
madonna, mi voglio sofrire / di far sembianti, a la vostra contrata, /
, 15-85: se si accorgesse di far soffrire a lui la metà di ciò che
disfida. -soffrirsela in pace: far buon viso a una situazione sgradita ma
contentarsi così. -soffri soffri: far finta di niente. ser (giovanni
: e dio che tutto 'greggia'deve far vendetta. pananti, i-359: la montagna
: poeti coglioni /... dovrian far le scampanate / in gloria del sofì
iacopone, 17-23: non ce iova far sofisme / a quilli forti siloisme, /
saver ti dà cagione; / e come far poteresti un sofismo / per silabate carte
e sofisterie. muzio, 1-30: il far fiorenza individuo, e sotto nome di
naso e grosse labbra, pronte / a far question con tutti, e d'albagia
, lxxxviii-i-422: né per ambizion vò far recisa / amicizia da sé, soffisticando /
non intorbidiranno artificialmente il vino appunto per far credere che sia genuino. arpino,
per vedere uno come lui non occorreva far tante miglia. e io non pretendo
altro che parole e sofisticherie e volerci far credere a forza d'argomenti quello che
vanno poi altri... col non far altro nelle conversazioni che parlare di lettere
nella sua guardiola, e che sa far giustizia dei contrabbandieri, senza tante sofisticherie
marassi, a lastricare strade, a far acquedotti, a slargar cloache e a
e vezzi che questa sofistica vittoria dovea far al suo alchimico inamorato. 3
della archimia e stillando continovamente oli per far vernice e varie sorte di cose
galiani, 4-321: quando si vorrà far uso del dritto sul mare prossimo alla spiaggia
appetiti? -conquistare amorosamente, far innamorare. f. pona, 4-368
vera e piena impostura libera di far qualunque illegalità, giacché nessun codice
già esercitata dallo stato, non può far venir meno il diritto soggettivo del prelazionista
varie. 3. tendenza a far prevalere gli interessi personali o individuali su
ariosto, 9-1: che non può far d'un cor ch'abbia suggetto / questo
non vogliono, o volendo non sanno far ciò che devono, si contenti pure di
essersi consultati con l'occhio, pensando di far bene (ognuno è soggetto a sbagliare
te queste dannose some, / non far idolo un nome / vano senza soggetto.
francia e l'impero, / da far versar il sangue a un mondo intero.
a soggetto'su colombo: e conterei far degna menzione della mostra genovese, dei
ad esempio di quello di parigi, volevano far a gara a contrastare di potenza coi
quale il compositore cava l'invenzione di far l'altre parti della cantilena, siano quante
ciascuno in tal punto fervènte / a far servigio di sua soiezione / venne ad attene
la sua sola presenza aveva bastato a far libera dalla soggezione borbonica. faldella, 8-7
ritiratezza eleggono. fagiuoli, vi-161: voglion far mal, secondo il lor desire,
ei sogghigna e dà colore / senza far, come molti, alcun rumore.
, un poco allusivo, che vuole far intendere velatamente intenzioni o sentimenti o che
così ti sie suggetto, / onde far mi convien ciò ch'a lu'piace:
l'oggetto di sì importante istituzione il far soggiacere gli uomini e le merci a pagamento
soggiogar gli altrui paesi / e tributarie far le genti strane / cogli animi al suo
per l'inaspettata ricompensa, s'affaccendò a far un po'di posto sul carro per
soggio gatore di pubblici può far accettare e applaudire. 3.
, fortificate da questo sangue, poterono far testa a più fieri et ispietati tiranni,
c. i. frugoni, i-9-195: far che l'util fatica in pregio rieda
in toscana, come dire 'mantenere, far vivere'. 11. seguire con
move cun grande pietanza, / non far sezomo né posa, / van'a la
, / sovra meandro, ove suol far soggiorno, / quando s'accosta il suo
/ tollenno lo tuo albergo, cresice far soiomo; / albergastice '1 monno e
ora che a dio l'alma ha a far ritorno, / e lasciar questo rio
di un dazio di favore e che devono far soggiorno nel porto franco non si possano
(a) -4: prende vita in far co. llei soggiorno, / perc'
/ quando sia notte, meco a far soggiorno. epicuro, 7: o felici
ardente foco, / infin ch'a poter far con lei soggiorno / commodo tempo ti
sai, / ma non posso con voi far più soggiorno. 11. presenza
: vanagloria me fo entorno, / volea far meco soiomo - corno ià solea fare
tra questi eletto, / che van per far sì fruttuoso effetto. guidiccioni, 5-74
il danno / ove albergan gli dei far non potranno. = deverb.
.. non potete in questo piato far capitale. = nome d'azione
sedia et al col fé per soghétto / far opra, empiendo trarvi dalla penombra
che deve raggiungere la radiazione luminosa per far sì che gli elettroni fuoriescano da una superficiemetallica
egli vuol seguire i tiranni vittoriosi a far giungere i suoi consigli fino al soglio di
, / quasi sognando, si facea far via. laude cortonesi, 1-ii-85: amore-iesù
amore... èssi dato infino a far le fistole (che gli ven- ghino
, / ma bisogna anche fare, e far da sé: / la manna in
copricapo costituito dalla sola tesa usato per far asciugare al sole i capelli dopo averli
/ alla schiena ed al cui può far capanna. betteioni, iv-382: si esponevano
il duca] venne in pensiero / di far sì che non passi il solar raggio /
, x-2-434: la sua volontà è di far romanzi umani, che rappresentino l'esperienze
, soggetta a roe bradi, / far la terra solcar. crescenzi volgar.,
e sonnifero. il terzo poi per far diventare gli uomini furiosi, chiamano manico
freno / che qual che voglia in te far resistenza / con- vien che solchi dritto
radusa. pavese, 4-117: andarono a far due passi sulla strada degli ulivi,
scarico, per asciugare i terreni e far decorrere l'acqua piovana sovrabbondante. giornale
e due solchi segna, e puote / far più belle le sue gote. varano
si gastiga: / io lasso a te far la conclusione, / sì che vammi
il solco. -tenere in solco: far perseverare in un comportamento ragionevole, assennato
-con un solo bue non si può far buon solco: non si può esprimere
con un sol bue non si può far buon solco. 24. dimin
del cairo da papa innocenza vili per far lega contro il turco. tasso
centinaia; io non so troppo ben far conto. se fussi vero questo,
olanda e inghilterra, hanno deciso di far punto e basta, con una ragazza
corresponsione di uno stipendio (anche entrando a far parte di una compagnia di ventura
con mormorazioni, non cercarono se non di far male. entrare un soldataccio robusto, di
de'medici, ii-283: non mi fo far zaz militare a cui si
fosse riuscito di evitare... di far il soldato e da francesco trivulzio
non volle (oh prediletti) / per far voi brutti perfetti, / che v'
: in caso di getto si deve far contribuzione del salvato col perduto per soldo
europee al soldo di quelle compagnie possa far fronte agl'interi eserciti dei re indiani,
di aver qualche soldo in tasca per far la partita all'osteria, e non
e via che possi un soldo / far per dar a costei? -femmina
perch'era stentato sempre lui / a far il fabro con pena e sudore, /
. cavour, iv-39: si potrà far fronte a tutte le spese correnti, la
piagge alpine / a cacciar l'ombre e far la cima aprica. m. barbaro
dando loro da mangiare del latte, con far loro sacrificio. g. b.
senza vento, / e al maggior dì far d'agli le merende! tasso,
, purg., 7-26: non per far, ma per non fare ho perduto
ella ondeggia / fa la mostra che far suole / fresco giglio che biancheggia / fra
/ i'vorrei dir, ma non so far parole / di tanti e tanti pregi
giustizia vuole / che quindi resti a far di lingua al sole. -fare
-far ritornare il sole in viso: far ritornare il sorriso, rasserenare.
signor padrone, chi diamin v'ha a far questa carriera stamattina su quest'ora?
, o pur de'raggi suoi / far al nostro veder tenebre e notti?
, mandare in rovina. - anche: far cadere in disgrazia. rosaio della
il sole di luglio, d'agosto: far parere cara cosa di cui c'è
il sol di luglio', proverbio che vale far parer cara e buona una cosa che
del bene, 2-318: sono poi a far l'olio utili le 'mole'più che
mette insieme l'andare al sole e il far buona tavola, e par che consideri
sono temuti i cavalieri... di far voto solenne di castità coniugale. davila
, per manifestare, per solenneggiare, per far celebrare in tutto il mondo la gloria
dio, venuto forse al mondo per far vedere come i peggiori alimenti non tolgano
telegrafo, per gli orologi elettrici, per far scoppiar mine, etc. = voce
istando / in gioì, sì com'far solea. latini, rettor., 36-13
a voi dintorno, / giusto come far sogliono i canini. -con uso impers
dai suoi e si ritirò, come sogliono far tutti o la più parte de'suoi
. proverbi toscani, 130: chi far di fatti vuole, suol far poche
: chi far di fatti vuole, suol far poche parole. = dal lat
43: ancor voio co qesta parte posa far i liagò de pe'iii a
un solerte maestro intagli o stampi / che far in spazio tanto angusto e breve /
presenta. parini, 236: che far si potea? / tutti quanti i pastori
-solfeggiare e studiare bisogna. / -e far giusti e intonati i passaggi. nievo
sei soprano, tu mezzosoprano, e a far eseguire semplici solfeggi. 3
, 108: si può all'uopo far uso degli ordinari solforatoli delle viti.
ed in quella quantità che l'aiuti a far presa più presto e collegare più solidamente
e per solidezza di dottrina basta a far conoscere che vive anche og ^ i
. gallaccini, io: si dèe far la muraglia sotto acqua, di materia così
galileo, 3-4-295: non si può far forza alla superficie della nave che non
fagiuoli, x-31: v'è chi pretende far da donna valida / in ogn'incontro
, non avendolo fatto, m'ingegnerò di far io. caro, 12-ii-239: vi
vienne, / ché buon per noi è far questo tragetto ». boccaccio, dee
. chim. e fis. ant. far passare un corpo solido allo stato aeriforme
solimato, a purgar verderame, a far mille lavature. trattati dall'arte del vetro
. canzoni a ballo, 5-4: per far la faccia bella, / bianca più
: il mare non si godeva che sul far della notte, dopo che i passeggieri
è un tiro di pietra quando volse far orazione, ci diede ad intendere che l'
il villeggiante / e vi resta a far vita solitaria. foscolo, xv-236: se
italiano... un curriculum da far paura: prima invernale alla nord-est del badile
veder pescare,... né a far quell'altro tuo giochetto solito. verga
an f f far divertire; intrattenere piacevolmente con giochi e
passeroni, 1-36: mentre badano a far broglio / nel gran campo i candidati,
paganti. -con uso eufem. far godere sessualmente. panfilo volgar.,
/ e la tempesta. / so far drappi della resta / e sommi solazzare a
varchi, 18-1-213: uomo sollazzevole e nel far ridere la gente e col viso e
e tu da cetera, / a non far qui qualche acto solacevole / quanto erano
, xxxv-i-532: le done a solafo far come a lor marito. moscoli,
, per prendersi con lei sollasso, sensa far sentir la sua venuta si trovò in
. biringuccio, i-22: avete da far elezzione ancor di un altro luoco o da
che le pitture non eran siroppi che far si potessero in un istante. faldella,
, diceva: « se tu non puoi far molto per loro, fa'almeno quel
del mondo, si studia e sollecita di far profitto nelle onorate per finire con più
ch'erano ricevuti. -cercare di far procedere speditamente una lite. g.
questo tempo si trovavano in orliens, a far diligenti f f >rovisioni.
7-ni: 'sollecitare i testi', cioè far dire ai testi, per amor di tesi
fuoco s'adacqueranno le sementi che vorrai far nascere all'invemo, daran fuori più
meis, 1-83. ci vuol altro per far di noi dei sollecitatori di affari.
za che fusse possibile, attendeva a far coniare monete di quegli argenti. g
decider sollecito ogni lite, / perché far durar tanto ogni processo? fantoni,
fuori di sollecite cure e nicistà di far cose tutto di contra stomaco, libero
erano a tal sollecitudine / novantotto uomini a far lo squittino. donato degli albanzani,
; però in ogni genere di questi conviene far scelta, onde spedirci colla maggior sollecitudine
il misero citadino non dovizioso che deve far valere le sue ragioni...
: ricordò che era uscita nel solleone a far bucato in una certa insenatura ghiaiosa a
mio padre mi diceva di accompagnarlo a far visita allo zio cardinale. -per estens
nervi. -stuzzicare il gusto, far venire l'acquolina in bocca (in
nulla fu concesso o alla smania di far colpo o al solletico di abbellire poeticamente
. de sanctis, ii-150: hai da far la bocca rotonda, atteggiarti a
il cuore. -toccare il solletico: far ridere o suscitare l'ironia.
1-249: la terza guardia si suol far alla ciurma,... acciò che
. buonarroti il giovane, 0-158: far d'un baril cacco / e, sollevato
pareva sollevasse la macchina. 6. far evaporare l'acqua dal suolo (il sole
mobili (l'addetto alle pulizie); far schizzare pietre e massi (l'impatto
di un oggetto sul suolo); far sprizzare scintille (l'attrito).
sollevare le onde. 8. far nascere e sbocciare un fiore. quasimodo
la loro regola. 10. far risonare la voce in tono stentoreo; levare
assediata, né provincie nimiche, possiamo far delle spese proprie per le donne che
è la mia anima: non posso far nulla per sollevarla dalla sua prostrazione malata di
-dare incremento a una religione; far progredire un'arte, perfezionandola; avvalorare
e insieme al vero, / per far in vostra lode una canzone, / cercai
sollevar con armonie la mente, / non far dotto, espor testi o dar silopo
nell'infanzia di massimo, degna di far da base ad una così gran mole
avevo, perche e's'era cominciato a far fresco: e, stando sollevatézza,
sollevata all'altezza di tante speranze, per far maggiore la ca duta ed
desiderio gronde. 'muovere il sollucchero, far sollucchero, entrare in sollucchero! voce
amico. pulci, 19-150: non potè far che non piangessi allotta / e parvegli
il intendere l'alta letteratura e far in certo modo divorzio dal viso
ostenta il proprio sapere o cerca di far prevalere la propria opinione; sapientone,
cui fermarsi / ci sembra il sole e far più lungo il corso, / che
imposto m'avete, così penserò di far senza fallo. mazzini, 83-
questa medesima quistione e soluzione si può far di colui che consigliò che 'l cnerico
giraldi cinzio, 2-136: vi si possono far venire queste deità... senza
sufficiente la presenza di un dato reagente a far... precipitare la soluzione.
i-1090: non sapeva lola tanto bene far da madre, essendo passata dalle nebbie dell'
parti per nutrirle, nello stomaco per far un'aqua forte per la soluzione de'cibi
soggetto che apparentemente risulta debitore non può far valere le sue ragioni in sede giudiziaria
. dir. che è in grado di far fronte ai propri impegni finanziari; solvibile
la signora donna clelia ha fatto far ciocolato con melgone tostato come si tosta il
le forme antiche? -dissolvere, far cessare la vita. busenello, 95
, agg. che è in grado di far fronte ai debiti, di adempiere agli
basto. leonardo, 2-674: far fare due casse da soma.
, comecché bellissimi sieno, non accade far memoria, come né anche di tutti
, 170: veggio in un palco poi far soma sopra / colonne di smeraldo un
4-2-40: con un magro giumento usciva a far legna al bosco, e portavane in
n-i-115: son qua... per far studiare un somarello che faticar come un somaro
: brutta canaglia, che voglion far lavorare i galantuomini come somari a ufo
, / ch'ancor di questi non vò far prio, che si riferisce a un
secchi, 1-11: vedendo che non potete far senza loro, vi stangheggiaranno, monteranno
somiere e questa cascante a terra, per far ridere i circonstanti. c. i
quella poca cosa che per maschio la può far conoscere. 2. immagine,
cinto di alloro / « che deggio far di te? » disse al re poro
quel che d'un fratello amato / far l'altro deve in somigliante stato ».
possa molti ingannare a cui dica di far lo simigliante. anonimo genovese, 1-1-266
/ voi deiai a noi mostrar / de far pur lo semeiente. dante, purg
sì grande affetto / che mosse me a far lo somigliante. parlamenti ed epistole,
anonimo, i-638: mi convien far lo su'piacere, / e ciascun
poi comparasi a cristo e per arte magica far simiglianza di montar anch'esso in cielo
dell'imitatore avea per isco- po di far solo la somiglianza possibile del suo originale.
. mare amoroso, 69: io voglio far la dritta somiglianza / de l'albero
del vero, se non per far apprendere più vivamente il fìnto. f.
si ponta / alcuna parte in mal far quanto potè. giamboni, 8-ii-100: sappiate
allora, / mi venne volontà di far venire / anch'a me un po'ai
nella opinion degl'iddii, è bene far qualche memoria di quest'uomo famoso per gli
di panni in una medesima istoria e far somigliar tutte le teste l'una con l'
le polizze delle spese più minute e far lei le somme. marino, 1-10-125
vedere come possa / prendere modo di far la rescossa. piero dietavvive, 53:
, / va [venere] per far al mio core oltraggio e danno, /
reo, d'introdur testimoni, di far giurare le parti, di osservar qualunque altro
à, / che ne'miei mali far non si può somma; / né mai
da un canto una belfa sommerta per far figurar degnamente la pisana nella società bolognese.
1 conciatori dicono 'ingranare le pelli'per far prendere ad esse il color del sommacco
prego la di lei bontà si è il far si che... queste giovani
la vostra gentilezza m'ha dato in far ciò la sicurtà ch'io ne ho
e farli mettere tutti allo scuro, e far loro un buon processo, e giustizia
. verga, 7-573: la folla voleva far giustizia sommaria della 'mora', clvera rimasta
cii-ii-79: voglio che sia mio ufficio di far sapere a'benigni lettori che questa presente scrittura
, così si salverà il sangue a far migliacci e biroldi; e ciò si dèe
; part. pass, sommèrso). far affondare, mandare a picco un'imbarcazione
azione bellica o durante una tempesta; far naufragare. bartolomeo da s.
dio], provarci e con tribulazioni far cimento di noi. tutto questo, come
mi summerga. -per estens. far morire (anche nelle locuz. sommergere
morte de criste. -gettare, far sprofondare in acqua. fausto da longiano
il paese, amano il crepuscolo, amano far da maestri in un piccolo cerchio e
/ della mia povertà. 8. far decadere da una condizione prospera nell'infelicità;
di giungere in qualche altro modo a far conoscere l'esistenza loro a tutta la
, 20-3: di nova pena mi conven far versi / e dar matera al ventesimo
di una lingua o di un parant far affondare un'imbarcazione. tito politico.
cose non ardiremmo noi... di far e sommersa le loro navi. col
lxxxviii-ii-47: di nuova rima mi convien far versi. / poi che speranza da me
io da dire e donde altri può far giudizio quanto egli fosse in un certo modo
al padre rispose che era presta per far quanto egli volesse. fagiuoli, i-97:
alla novità di un hemingway avrebbe potuto far posto anche a quella sommessa e piuttosto
chiaro davanzati, xxvii-25: non vo'far com'han fatto / molti, che
, 20: non volendo al momento far scaricare il carro, mi riserbo sommetterle
la vita tua in vano e in far servizio a un troncone. v. franco
arte del diavolo, el quale può far simile cose, offuscando gli occhi di chi
ministrare il debito alimento. -prescrivere, far prendere una medicina; dosarla opportunamente.
dolore. nievo, 828: non potei far a meno di somministrar a giulio una
campo sociale. 3. il far assumere una medicina a un paziente; dosaggio
circustanti, per tema che alcuno, per far male ad altri, non sia cagione
il santo frate con sommissima diligenza a far l'ufficio suo. birago, 392:
con animo di mettersi sull'aria di far miracoli, senza maggior capitale per una
e quasi ignote, non essendosene potuto far uso per la somma difficoltà che si
il sommo dell'opera sarebbe quello di far servire all'industria dei nostri personalisti ed al
dall'impellicciatura e coprirla di terra fine per far spe gnere il fuoco.
inconveniente, come sana per non far risaltare l'architrave far le colonne tonde più
per non far risaltare l'architrave far le colonne tonde più grosse nel
, questa scala al monarchismo dovea naturalmente far temere delle 'sommosse minaccianti la sicurezza dello stato'
/ sì come mosser sanza far dimora. = part. pass.
né mai alla man dritta; che nel far quella piccola levata si mantenghi sempre
spenta 2. muovere leggermente, far ondeggiare od oscillare; smuovere.
), tr. region. ant. far sprofondare, far crollare. filippo
region. ant. far sprofondare, far crollare. filippo degli agazzari, 55
. (sonàglio, sonagli). far risonare, muovendosi, i sonagli di cui
: la pazzia... si dèe far vecchia, ma in atto spensierato,
. si sforzava con mani e piedi far ch'egli a lei si rivolgesse. ma
nelle espressioni giocare a sonaglio, a far sonaglio o gioco di -sonagliuzzo.
, al soffio..., a far sonagli, a la stella.
tr. (sonàgliolo). region. far risonare qualcosa che, mosso o agitato
più bello e sonante, ma di far passare con eleganza e dignità, come
comoda e sicura / lung'amo a far soggiorno. carducci, ii-7-240: addio
154: né tempo o morte potrà far che manchi / de l'opre vostre la
per me non sono d'umore di far sonare il mio nome in queste gare giornalistiche
in quegli anni medesimi paolo cézanne cominciava a far parlare di sé, ma il suo
suona / dopo la morte, vi farà far via / dal borea a l'austro
oblio. 11. tr. far emettere suoni a uno strumento musicale secondo
non s'impara da quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa
i-14-102: tutti gli uomini si lodano di far molte cose grandi e diverse belle opere
al jazz americano. 12. far rintoccare una campana. - anche assol.
a condannagione. -sonare campane, far fìnta di non udire. -sonare a
che 'n la tempesta sona, / credendo far colà dove si tona nato. /
dei mori dei barbareschi dei turchi avidi di far bottino. de sanctis, ii-15-242:
b. giambullari, iii-131: vedendo far di sua gente macello, / gabbata /
. martini, 1-iii-467: se non sa far altro e non vuol far altro che
se non sa far altro e non vuol far altro che suonare la chitarra, come
, di porta in porta, a far le sonatine per dare un tozzo di pane
. ariosto, 8-29: signor, far mi convien come fa il buono / sonator
: gli oziosi oggi si trastullano a far sciarade, logogrifi, rebus; allora si
io qui vengono dati dei bellissimi segreti per far sonetti di più codest'arte te la
portone di casa un sonetto adatto a far intendere le qualità dei loro sentimenti.
ore. d'annunzio, v-2-481: sul far del giorno, andavo nel lavabo inviso
e sonnacchiosi, / che uno sforzo far non sanno, / per fuggir le beffe
la gente ilion- na, / per far tranquilli i tuoi dubbiosi sonna, / dando
20-285: dopo molte parole incominciandomi a far sonno, incominciai a 'nchinare e appoggiarle
cniusi e non con quella serrata che far solea la notte passata dormii, intanto che
terapeutico applicato nelle nevrosi e consistente nel far dormire a lungo il paziente con la somministrazione
: / furarne nimici entorno, - volserme far desperare. -non riuscire a
che egli se ne va in vicinato a far la bisogna, voi vi dormite il
tutto il giorno, compreso il tempo di far il sonnino del chilo.
et inermi, / poteano a tai guerrier far pochi schermi. erbolario volgare, i-iio
dano sonnolo e verzura da far feste. tramater [s. v.
rosso, 351: usò molto spesso di far celebrare giuochi e feste molto sontuosamente e
), sm. il placare, il far cessare, quanto allo examinargli di nuovo,
, sopisci). sedare, calmare, far cessare con mezzi pacifici, con la
del novo lume. 6. far addormentare o assopire una persona anche nel
(sopóro). ant. addormentare, far dormire. compendio dell'antico testamento [
so- porò. 2. far riposare, ristorare col sonno. caviceo
involti nel sopore, / pare a'gioven far guerra per amore. battista, vi-2-70
. ant. indurre al sopore, far addormentare. scroffa, 1-21: quello
dipinte soppanno di lividori a guisa che far soglion le battiture, se ne vennero a
mia signora, / se in casa vorrem far la soppottiera. = etimo incerto
e nome addiettivo. 2. far affondare un'imbarcazione (il vento).
i fogli, per imprimere fregi o per far aderire fogli incollati. crescenzio,
uno stantuffo che può sollevarsi o scendere senza far trapelare né aria né acqua: sotto
schiamazzi che del suo andar fuori di notte far soleva, e ubbitò ch'ella non
, 1-137: non vi starò qui a far menzogna delle sue primizie giovanili né delle
f -eliminare un male sociale; far cadere nel silenzio una notizia.
: io conosco d'aver fatto errore in far vedere il mio poema in roma:
latte. -non concedere più, far venire a mancare. d'annunzio,
fissi sopra di se medesimo, come per far ammirare le proporzioni della sua taglia e
pericoli che succedono in simili occasione, di far la ritirata. l. brancaccio,
delle lettere sia a pericolo di chi doverà far la rimessa. -denota il beneficiario di
marineria genovese quella superiorità che altri vorrebbe far credere. -indica il condizionamento esercitato
dissi / d'alcun de'suoi già volea far divorzio. boccaccio, vui-1-4: se
andiam di sopra; / anzi, per far più presto, / entriamo in quella
. boccaccio, ii-342: pruneo fé far, dalla chiesa a maiano / un
senza l'aiuto di sopra non si può far nulla. -il signore di sopra,
francia che fosse bastata in ogni caso per far resistenza a quella che da brusselles fosse
, tutte lo. / voi avete che far qui sopraccapo. le parti d'architettura
1. nelli, i-174: io voglio far quello che mi pare, né vò
, con- ciossiecosa che sia mala creanza far capo d'una composizion laudativa un ragguardevol
del doge e avevano la facoltà di far eseguire le sentenze civili e di curare la
alto discese il divino pensiero destinando di far nascere il salvatore nel punto del solstizio iemale
quando sua divina maestà si compiace di far grazia allenirne di tirarle a sé con quel
1-20: osservai di più che nel doversi far ridurre le sopracchiuse degli altri due mulini
tanto belle / che più non si puon far 4-ii-852: ricordo come a'dì 3
alte, però per maggior sicurezza si dèono far arcuate con i sopracigli. milizia,
. sua signoria malamente reverendissima non seppe far di più che scendere al melenso delle rità
perché, forestiero, si arrogava di far il sopracciò in casa di altri. c
li sopracomiti alla signoria, cercando di far sua scusa del danno avuto. g.
ariosto, 1-iv-204: io li voglio far sopradote di duo milia ducati. della
e soprafare. -per estens. far apparire di gran lunga inferiore per qualità
5. soverchiare per importanza e valore; far risultare insignificante o irrilevante. segneri
faceva e signoreggiava la terra e averìa potuto far gran danno con l'artiglieria, il
ciò grazie adeguate / come posso mai far, or sopraffatto / da uesto singoiar
magalotti, 28-134: si può egli far di più al mondo mai in materia
cattaneo, cxx-331: si potrà ancor far porticato fuor il palazzo e far correre sopra
ancor far porticato fuor il palazzo e far correre sopra la porta la medesima apertura
proprio e dagli esteri stati, senza far altro vile contratto sopra il danaro, che
cucitura. radula, vi-273: a far che il taglio non spicci dei drappi,
sì bella. bracciolini, 1-17-62: per far più tenaci e più sicuri / i
, sopragiunto dalla morte, non avea potuto far eseguire. gemelli careri, 1-iv-7:
tenta con altro soprinvito maggiore di far credere all'avversario gran punto quello che piccolissimo
: non vorrei che l'avversario vi facesse far
detto, e avvertire di non lo far pigiare al tino. allegri, 5-20:
-questo onore, martano, che mi vuoi far dopo morte, mi sarà molto più
molto più grato in vita. -lo voleva far sopramercato, quantunque non me lo dicesti
espressionistico-viennese. 2. ant. far pagare di più, vendere a un prezzo
della loro sopranità, la qual pretende di far altrui le leggi e di darle,
vive per proseguir co'suoi degnissimi compagni a far bestialissime sconcordanze. -assolutamente superiore all'
tante infruttuose prove, dispero ormai di far cosa che soprannuoti a quel gran mare di
ch'igli era mastro soprano / di far, qualunque foss'presso o luntano, /
con ordegni dentro al manico, da far sentire il soprano, contralto, tenore e
stesso, ch'egli è come dire / far n'un tratto da basso e da
tanta allegrezza soprapreso che appena sapeva che far si dovesse. ariosto, 8-1-495:
sopraggiunti dal duca di guisa, che nel far del giorno passò l'acqua con molti
burchiello, lxxxviii-ii-453: a furia a far falò n'andrai di a un altro o
la somma su la soprascritta, per far conoscere che nella lettera son danari.
buon conto filippo aggiunse sulla soprascritta 'far proseguire'. 2. iscrizione su una
amore, sì confortà mi a far questa caosa. dante, vita nuova,
ii-233: maria santissima, datemi grazia di far risaltar bene l'atrocità di questo sopraspasimo
sicché la retta 'no', invece ai far angolo retto colla 'op', fosse tanto
'ad hoc'/ a modo suo manovri per far cassetta. 3. emozione improvvisa
fortezze... sarìano atte a poter far resistenza e impedir qualsiasi soprassalto che li
lessona, 1377: 'soprasaturazione': azione di far sciogliere in un liquido una quantità di
/ che per me ornai gli piace far si degga. benvenuto da imola volgar
io mandai alexandro a mantua, procurai de far in modo che t non se sapesse
mi hanno pregato con grandissima istanza a far officio con pisius affinché egli procuri che
l'ordine al governatore di lione di far soprasedere il contarmi in quella città 4
cresta dell'argine di un fiume per far fronte a una piena eccezionale (e in
alcuni pochi, de'quali si potrebbe far un fardello e porlo per sovrasoma. d
i-494: gli hai da chiedere, per far sì che il tuo corpo, conservato
compagnia dei presenti (anche nell'espressione far da soprattavola). d'azeglio
: cfr. tenere). disus. far indugiare qualcuno più del dovuto o del
tempo contrario più dì sopratenuto e volendo far quel camino per terra, accompagnato da ducento
. -cercare di arrestare o di far rallentare un veicolo in movimento.
porre, / e sopratterra vada a far soggiorno. 3. sm. ciò
, non resta altro se non il far voti e raccomandarsi a dio. b.
eucaristia si denomini corpo del signore senza far menzione del pane, non per questo il
che vada sopravedendo alle credenze, a far mettere sapori e paste e robbe fredde.
annibaie] statuì nell'animo suo di far guerra contra i saguntini. guido delle colonne
questo spirito sopravenente alla mistione che vorrebbe far la natura mescolandosi con quelli che sarebbono
. soderini, i-460: chi tarda a far la vendemmia non solamente offendono la vite
giù per le corde e per tantenne, far vela, andar a velo, andar
'barra sopravvento! ': comando per far mettere il timone dal lato di sopravvento della
di terra non ordinaria, di quella da far potti e pallottole, tenacissima, ripieni
. boccaccio, ii-260: per non far la cosa manifesta / al padre,
dall'altra parte mio padre non poteva far troppa contraddizione, ha preso tanta premura
alberti, lxxxviii-i-104: bartol sol, per far miglior lavoro, / posta né sopravolta
illustrissima e della sua nobilissima casa può far in modo che a lui non paia
si mettono arrogantemente molte volte a voler far l'architetto e sopraintendere: e guastano il
, per non avere maestro che mi facesse far nulla, io perdeva assolutamente il mio
temanza, 435: cosa che dovrebbe far arrossire i moderni, i quali,
non aver il danaro, bisogna che facciano far a dua braccia o tre di panno
di panno quel ch'a pena puon far quattro o sei. seriman, i-41:
di vino... tanto aspro da far paragonare il suo sapore a quello delle
chi 'n sul pero d'amor vuol far de'nesti, / vede le frutte via
sorbita dalla voragine. -inghiottire, far sprofondare qualcuno (la terra; e
che sa dare questa fusberta; puono far fede coloro a chi è toccato provarla.
come professori della pia sentenza, potessero far uscire qualche fulmine dal canto loro.
, i-824: facevano colazione insieme, senza far rumore, in un angolo di banco
1: entra [bruno mussolini] a far parte del gruppo dei 'sorci verdi'.
o simili, che è applicato a far passare di traforo il fuoco nella mina.
, a quelli lì! gli devo far tenere il didietro con tutt'e due le
toccar se non la sordina; non far fuochi se non all'uscir del campo.
7. locuz. -mettere i sordini: far apparire di poco rilievo, minimizzare.
delta vene e che si possa far ragione del riuscir esse più o meno trattabili
cino, cxxxviii-136-11: ben è talvolta far l'orecchia sorda. bencivenni, 4-60
a udirmi, signor, non ti far sordo, / che d'ogni mio peccato
né giusta legge in sì gentile impresa / far sordo smalto a vivo cuore eguale.
lena, cotesto buon rimedio / a far ch'udisse un sordo? manzoni,
le medesime cose; ma chi dovrebbe far la battuta, ha le orecchie sorde
unguenti, ed era ingordo / di far guadagni, non intese a sordo. giusti
davvero sordarèllo, perché mi fu mestieri far rumore e alzare la voce.
non si può. non si può far niente perché di qui a poche ore andrà
rumore fra noi non si potevano in tutto far derivare dalla francia, si cercò la
c. carrà, 415: potremo far scaturire certi dipinti di daumier da una sorgente
locuz. -mandare vacqua alle sue sorgenti: far andare le cose al contrario.
tenzone. chiari, 2-ii-149: non volendo far vedere a'genitori suoi la sua debolezza
, 2-149: stimaste certamente di non poterlo far più sorgere dal profondo letargo di quell'
, ambizioso e attivo, chi potrà far argine alle sue intraprese? alfieri, iii-1-127
sarebbe toccato, col rullo delle bacchette far sorgere dall'ombra quattro file di giganti
, gli 38. equit. far tenere la testa eretta al cavallo. -
a le tello in terra a far intendere a quel seque chi era. vocabolario
2-118: quando comandasse a quelli di far surgere o sia gettar àncore, se sórgio'
i suoi fusti e spighe servono per far granate buonissime. jahier, 2-97:
. anonimo genovese, 1-1-262: a far ben no dar soriomo / ni aperlongar
qui, se latin sei tu, puoi far soggiorno, / or ch'il lo
cosa buona, / ancor mi potrà far dispetto ed onta ». ottimo, i-215
di scacchiere, / per modo guasi far non si può conto. a. pucci
acompimento. 22. bastare a far progredire qualcuno. angiolieri, vi-425 (
anche sostant. 2. affascinare, far innamorare. anonimo, i-533: chi
l'amante, ma trova modo di far credere a questi che la sorpresa è concertata
spedizione. panigarola, 1-189: per far sorprese non molta gente si richiede,
fuggir non può il pericolo / di far trista figura, dal parietico / sorpreso resta
metteva a declamare... e a far gestire furiosamente la sua marionetta, mentre
pensi a capo nudo esser bastante / far ad orlando quel che in aspramonte / egli
e strilli poetici, ero giunto a far sorridere una mia poesia -una figura in una
c. garzoni, lii-12-399: costumano far contradoti alle mogli, secondo le facoltà
perfetta di tutte le cose, che per far bello il mondo l'ha fatto pieno
e fanne le sorte, come vuoi far d'ogni condizione pennello.
tasso, 12-81: oh viso che puoi far la morte / dolce, i-186: 1
anche, come loro, la soddisfazione di far non so, io ho incominciato a vivere
in aver l'ingegno risoluto da saper far una mescolanza di costumi di tutte le sorti
soddisfazione dell'onor proprio, come per far cosa grata al pontefice che ne lo
le sorti / sopra d'un libro e far le meraviglia. monelli, 2-264: in
iii-509: era usanza nella pasqua di far festa, / liberar dalla morte un
concertata -rimettere ad arbitrio della sorte, far riconfermare dall'estrazione a sorte (un
sorte. -rimettere alla sorte, far decidere da un sorteggio. ammirato,
1-iii-96: altrettanti artigiani sono impiegati a far chiodi e puntali d'ogni sortimen- to
cursioni et insolenze degli ungheri, il far sortire tespedizione del susa nell'ungheria superiore
lxxxviii-ii- 662: dico che per far la buona borsa, / che vo'facciate
caro, 16-8: prese amore in far voi quante mai fòro / grazie e
nella città. frachetta, 739: il far sortita sopra i nemici, quando credono
sia questa spera lor, ma per far segno / de la celestial c'ha men
di schiavi manuali, di gregari ridotti a far numero uniforme e di eroi sortiti a
, / mentre costor si prostrano, / far l'orazione in piedi. / finché
nell'atmosfera delle somme generalità non si può far nascere la vera scienza.
: l'ammiraglio aggiunse che avea voluto far soscrivere i due memoriali da que'fedeli
battatore del compagnoni aveva composto. e per far pompa di alquanto recondita latinità..
mi suon gentile, / poiché far risposta eguale / non può mai zampogna
cantù, 3-102: io che sapevo far quattro scarabocchi, dipinsi un quadretto, che
cosa ch'egli debba aver dal re, far sospendere che non si deliberi cosa in
, lxxx-3-307: quando si trattò di far incontri con carrozze, egli non volse né
restare, onde gl'imperiali sospesero di far incontri. nievo, 854: una
anni do. 9. far cessare temporaneamente un fenomeno atmosferico o una
ii-3-187: ebbe la signoria pensiero di far sospendere per sei mesi ogni statuto o
della legalità, sospendere la costituzione per far più agevolmente trionfare tempia setta. montale
tutto l'andamento del seno fistoloso, far si potrebbe qualche pronostico. ma sinché
in montalcino, i-410: si contenti far restituire la provvisione a messer andrea.
ne contra la presente parte se possa far concession, terminazion, dechiarazion, in-
casa, 5-iii-158: un'altra volta non far così le cortesie, che voglio esser
[la lettera] per poco efficace a far quello effetto e più tosto per suspensiva
: il ministro non ebbe l'animo di far da solo contro il parere sospensivo del
iv-3- 230: se non puoi far tutto, fa'una parte, purché presenti
, come è nostra intenzione, a far la strada della savoia, tenendo in sospeso
così inetta a soccorrerlo, non aveva saputo far altro che abbandonarlo e sospettare nefandemente di
e tutto il sapere del mondo gli facesse far ciò... voleva silenzio,
a contemplar come natura / avea potuto far sì gran statura. tansillo, 1-155:
sospetto dello stato fu fatta deliberazione di far certi confinati. delfico, iv-112: saprete
incontrar un di quelli / che, per far provisioni alla lor casa, / dàn
e tranquillità, senza nessun pensiero di far male. dante, inf, 5-129
,... è necessario di far lor aprir qualche porta. chiabrera, 1-ii-407
casa foi sospinta. -respingere, far indietreggiare con la forza o a furia
se non il troppo amore, che a far questo m'ha sospinto. de dominici
patisse, non sapea astenersi e da far disordini e dal travagliarsi soverchio; all'uno
moto dei pensieri. 8. far giungere, trascinare o ridurre una persona o
svegliere si potesse. 9. far risaltare, far spiccare. murtola,
. 9. far risaltare, far spiccare. murtola, 1-34: pittura
. locuz. sospingere a terra qualcuno: far cadere a terra svenuto. g
a petrarca, xlvii-236: conviene a me far ciò le piace; / ma se
giorno, non fece altro che mulinare, far disegni sull'avvenire e sospirar l'indomani
, egli aquattato e basso / stassi per far quelle rapine amate. oliva, i-3-392
siam mercatanti di sospiri, / al ben far gravi, al mal destri e leggeri
vo tutta sossopra; e pur bisogna far del cuore rocca. b. davanzati,
scioperìo importa e quiete e starsi, non far nulla o simil cosa, si vede
prima la borsa abbandonata, non potè far di più che portarlo a morire alla sosta
adr. politi, 1-637: senesi dicono far sosta il crescere del debito, cioè
sosta il crescere del debito, cioè far la somma maggiore. = deverb.
gran dolore: / i medici chiamò senza far sosta / che curassin di berta ogni
1-301: diabolici aggettivacci e sostantivacci a far impazzare le brigate a indovinarne i significati.
. f. scarlatti, lxxxviii-ii-504: far non può in versi chi non ha
francese, che del mio stato potean far fede. goldoni, x-199: s'
(dico) che dovesse bastare a far notile una città che ella avesse operato
ma sostanzialmente per costringere il sovrano a far concessioni agli insorti è una solenne violazione
diritto. montale, 3-252: per far l'inglese occorre un altro ambiente, un
è vastissima, non ci acconsente di far discorso più diffuso e men sostanzievole.
servirsene ad uso di navigazione o per far muovere diverse macchine idrauliche. vandelli [
terreno non sia abbastanza forte, si deve far un muro sottile quanto basti per sostenere
, e molto più capaci ancora a far le guerre spedite e spartite dei monti
la terra, la vigna, per far lo podere. -figur. rafforzare
cara mia moglie giudicò a proposito di far loro adottare? manzoni, pr.
26-59: tutti quei morsi / che posson far lo cor volgere a dio, /
aggiunse quel signore, « ti vorrei far vedere, con la spada e con la
cattolico, onde giudicarono essere a proposito far capo alla reina madre, acciò ella s'
le maniere tenute dagl'industriosi franzesi nel far varie condizioni di vini; né sappiam
un atto del parlamento di ricevere o di far ricevere una pezza di questo metallo non
, inginocchiandosi in terra, sostennero di far riverenza a colui che poco dopo erano per
riverenza a colui che poco dopo erano per far prigione e legarlo, e per mostrar
il qual sostenimento e posamento non si può far sopra il suono delle lettere consonanti,
luna, pref.: quel gentiluomo volea far del latino con glistafferi e gente rozza,
e pur io stento e nr affatico per far de'calzari ». disse flaminio:
». disse flaminio: « e per far che? voi tanti n'avete; ed
mostrare che per tal maniera si possa far sostenere qualche cosa grave dai corpuscoli ignei,
servizio suo imperiale sarò astretto a fare far essecuzioni nel paese. -preservazione dell'integrità
m. ricci, i-355: fece far anco molti giuochi, commedie con bacattelle
il teatro sostentar. -conservare o far fruttare un capitale. fausto da longiano
v. quirini, lii-6-34: per far star quieto il duca alberto di baviera
: la natura del papa atta a far l'ultimo di potenza con l'armi spirituali
serba e si sostenta, / per far perenne ai passeggier la brenta.
del corpo sostenuto, era mal acconcio a far versi. buonafede, 3-126: le
e fiamme. cite nei cassetti e far sputare dei soldi alla marchesa per ag
d'aria; diffonde10. ant. far espellere il veleno. re gelo;
espellere il veleno. re gelo; far cadere con violenza la pioggia, la neve
andar tronfi e sputar tondo vorreb- bono far credere di aver trovato il fondo dello scibile
, / se col marito sol dèe far la coppia. arpino, i-388: la
bocca fagiuoli, 1-4-248: vuol far la correttora e la sputa sen
buonarroti il giovane, i-306: chi vuol far del grave, / scenda da queste
second'ordine). -denigrare, far apparire di nessun valore. bernari,
offendono moltissimo se qualcuno si permette di far le stesse operazioni sulle loro cosine.
re visto inclinà piuttosto a desfar che a far, e innamorà delle rasche e delle
tra 'denti e 'l bombo, da far che le scimie / la desser su
lavoranti che attendono alle fornaci et a far bicchieri sono grinzosi e crespi, liquidi e
: non doverà per questo... far te più squacquerate risa del mondo chi
quattro sommi poeti erano stati collocati a far numero. rovani, ii-135: andò
piede, / senza muovermi punto e far schiamazzo. cantoni, 289: mi accadeva
de'pezzi e per maschiettare gli sportelli (far de'maschi a pezza, da porsi
per molte ragioni che allegasse, di far sì che gli fusse conceduto almeno mettere il
ferir tutte / e di se stesse a far croce leggiadra.
dovrebbe essere smisuratamente superbo e ogni superbo far professione di schietto panteismo, se terrore
squadrò 'l campo donde se consiglia / di far che giasonne abbia da lui meno.
gli angoli, squadrare i cantoni, far porte e finestre, metter ferrate.
1-49-54: squadrato il foglio della carta col far le paralelle per lungo e per traverso
case a far registro di teste ed a squadrare le età
soffiarne via tutte le cose inutili, a far cadere i particolari e i discorsi nel
di mille paia di fica in suso senza far motto. g. gozzi, 187
borghini, i-161: sarà cosa molto utile far prima i cartoni, i quali si
[gli egizi] a notare a far minute osservazioni sopra squadri e punti di luna
1 plebei andavano in squadriglie a far lamento davanti alla porta di maghiscatzin.
altre fanterie, ordinò al romero quanto far dovesse nelrassalire, distribuendo in più squadroncelli gli
tr. { squàglio, squagli). far passare dallo stato solido a uno meno
provare o di divertire il vapore a far altro miglior metallo o di squagliare quello
squagli. 3. figur. far svanire un'illusione. nievo, 4-104
parte, ci saremmo noi che penseremmo a far squagliare questa cosa ».
cieca in un compenso oltre la vita poteva far sopportare senza disperazione il lento e grave
.. in quei tempi imbizzarrito / soleva far lo squarcia e 'l mazzasette.
-letter. trafiggere con gli strali amorosi; far soffrire atroci pene d'amore.
ché 'l conte d'anguersa mi vuol far forza ». l. giustinian, 1-53
cagione / ch'egli non ha da far tanta tagliata. -squarciare varia: risonare
adr. politi, 1-652: senesi dicono far le cose a squarciasacco, a straciasacco
che i saggi teologi nostri dicono per far comprendere i pregi della virtù soprannaturale della
, v-2-1-6: tare il giorgio': far l'uomo armato o pure lo squar-
presto, lievamiti dinanzi. qui bisogna far de'fatti. - rimante in buona ora
pre a córre dove potesse far loro assai paura e poco danno.
e poi uno scompiglio, anche per far penitenza. -in partic.:
. baiatri, i-54: vatti a far squartare, tu e lui! goldoni,
tessuto diverso (una puoi andarti a far squartar. stoffa).
camomolo lo licenzio, lo mando a far squartar. c. gozzi, 1-807:
giorno che la ridurrà certo a mandar a far squartare zelica e la 7.
col pegno / delle sue pretensioni, e far del resto to per squartare le bestie.
.]: 'squarto': legna squartate da far carbone, 'carbone di squarto'è quello
oniglia, 1-iii-340: non mi piace / far gli scasimoddei in su quest'otta.
1-ii-98: la veduta di costui non potè far caso a nessuno, nulla essendovi di
pellegrino chiedere asilo in un monastero e far mille squasimodèi e mostre di santità per
birbone a ella / la sera in sul far bruzzo, ch'io trafelo. /
. squasaré), tr. scuotere, far vibrare violentemente; sconquassare, sconvolgere (
disapprovazione, di diniego o di stizza; far ondeggiare i capelli. g.
i compagni. 5. far sussultare il corpo convulsamente (la tosse,
ha la voce squassata, e pur pretende far paura: la carne floscia, e
asprezza è disiaerata grandemente dagli artefici per far netto l'avorio. citolini, 229
morti / squattrina di qua, / col far passaporti / pel gaudio di là.
. anonimo genovese, 1-2-117: no te far squergne d'alcun, / ni 2.