sughero]... si dirizza a far pianelle contro all'umido, a far
far pianelle contro all'umido, a far girelle che tengono sospese le sciabiche et
. le / farvi guadagno? a far forse il scimiotto / lì d'intorno
gli scimuniti, ed egli saettando faceva far agl'innamorati scimunitaggini a iosa. biondi,
ch'egli speri ch'io sia per far quest'altra scimunitaggine dell'ab- bandonarla per
, / sonlo della scintigrafia, cioè di far arrivare in un organo un le
, delle sue spoglie, uccidere, far morire (anche con riferimento alla morte
, piccola scintilla di geometria basta a far vedere che l'orbe di lei, circondandoil
cose. de amicis, i-910: il far lezione era per lui un vero godimento
che veggono in la notte ne possono far fede, a'quali ne'luoghi oscuri li
. tr. ant. e letter. far sprigionare il fuoco. caro, 1-282
terminati molto apponto,... il far buone calcinazioni, resoluzioni, putrefazioni e
». il signor palomar corresul terrazzo per far scappare i piccioni che mangiano le foglie
, e vuol correggere; / la vuol far da intelligente / fino in ciò che
così scioccamente ucciso avea, / per far con sua gran noia empio guadagno / d'
come mai vi venne in pensiero di far così grande scioccheria? costo, 1-78
», / disse, « insegnarvi a far le scioccane ». magalotti, 9-1-74
l'ti so dire che tu ti puoi far canonizzare per pazzo a tua posta alle
che tu tegni / per che convegni far questa matega. idem, 188-3: odi
, 1-iv-162: credere / mi voi far tal sciocchezze ch'ornai gli
contengono non villanie, ma sciocchezze da far ridere. verga, iv-240: al
voce! panzini, iii-162: tu devi far ridere. e devi dire tante leggiadre
opere delleopardi non sta bene. guardatevi da far queste misture, o lasciatele fare
. foscolo, ix-1-298: argomentandosi di far credere che dantesi riconciliasse dopo l'insulto,
. s. maffiei, 7-197: il far relazione di libri sciocchi...
soprannome. burchiello, 2: se vuoi far l'arte dello indovinare, / togli
ch'abbarbaglia / e glialtri incanti di colui far sciocchi, / ti mostrerà un rimedio,
scioglier questo nodo, / vi convien far nuova legge e dicreto, / che parli
x-104: diverrebb'egli possibile allo sgricci far su due piedi una vera e perfetta
contribuente, ha pure il vantaggio di far sì ch'esse sieno facili a sciogliersi,
può scior ». 10. far cessare il vincolo del matrimonio (la
e si sciolgono le campane, lo vò far passeggiare sto figliuolo, per vedere se
posta. l'altro giorno ero a far un carico di lettime, e li vidi
piacqueli ke la letizia gesse / ad far questa anbassciata, / ke tucti soi
: deh, lasciami cader, non mi far scorta, / sciogli la man,
servono molto in sciogliere ed alleggerire e far venir più facilmente il cavallo da quella
. cancellare le preoccupazioni, le ansie; far dileguare un sentimento, uno stato d'
-far sbocciare i fiori, far nascere le foglie (la primavera)
spossare le membra, stroncarne il vigore; far vacillare il passo. salvini,
hanno 'discorsi rivissuti'. 40. far passare da uno stato fisico a un altro
sciogliere altri indurire e fissare: cosa da far perdere il cervello a'signori medici e
abbracciare le piante. 42. far succedere mesi e stagioni (il trascorrere
egli si sciolse con forza, ma senza far motto: solo lo sguardo gli luceva
. -sciogliere i nodi della lingua: far superare le difficoltà espressive. aretino
la mente. -sciogliere lamenti: far risonare il proprio canto struggente (un
colori, cioè a mescolarli insieme, per far chiariscuri, e per questa importante invenzione
: dico... che, volendosi far il presente balletto, si ha da
esempio di que'felloni, né arrossì di far che leleggi divenissero mezzane dell'abolizion dei giudizi
ciò, quando la collera le volesse far adoprare, si desse tempo d'intercedere
sciolto intendimento, che si piccano di far previsioni. -libero da pregiudizi o da
e lubrici scrittori / av- vertisser di far commodi i destri. 24.
marito, ma vogliono vivare sciolti per far male. catzelu [guevara],
persona cattiva, avendo la potestà sciolta di far male, tutta quella autorità che gli
di signoria, se non chi più potea far male l'uno a l'altro.
ad altro che alla compassione, e far potrebbe le sue tragedie con maggior comodo
: su tutte queste chi gli dà da far giusto lo sciopera, / tosto prese l'
scioperataménte, avv. oziosamente, senza far volo / stuolo di scioperoni non
, 1-90: per se stesso cosa niuna far non poteva: sguaiata mi sto qui
che scioperio importa e quietee starsi, non far nulla o simil cosa, si vede pur
si riducessero, non piaceva però il far nulla, costoro con propria e fiorentina voce
dio me ne guardi, che voglio far io di quella figuraccia per casa?
, / ca, s'io sventolare o far sventolare un vessillo. 4-402:
sciapode. l'equipaggio e far lo sciorinaménto delle merci. sciòpoli [
il saluto con quella maniera che sogliono far le spose e le impagliate (disse la
ghislanzoni, 18-156: eufrasio non cessa di far l'amabile colla bella fifina, poco
nell'esercizio strano / di strugger sé per far nuova persona. bacchetti, 2-i-547:
al visir, ma con ordine di far ufficio a quella porta et introdur intelligenzie con
na fede, non possono a meno di far nell'animo dei lettori f. argelati,
, ec. si dice bene? occorre far ricorso alla lingua francese per significare quello
deliziosa musica del 'faust', 'mefistofele'ebbe a far lunga anticamera... andate a
. 3. per estens. far venire meno l'equilibrio psicofisico. passavanti
s. v.]: 'scipidire': far divenire scipido, rendere come insensibile,
lo scambio delle più scipite scipitaggini, da far venire il latte alle ginocchia coi blandi
quei lavori che vogliono soltanto commuovere e far piangere mediante lo spettacolo inevitabilmente pietoso d'
espressione, nel gesto... da far fuggire ogni uomoin cui sia segno di gravità
lo incarico / di sciloppare e di far andar bartolo. -accompagnare ciò che
, divertire. -con valore attenuato: far dimenticare qualcosa di spiacevole. caro,
cotal sciloppo e un tale incarco / da far sudare anch'ercol con la clava.
sciroppo: sopportare una circostanza spiacevole; far fronte con pazienza a una situazione difficile
. bianciardi, 4-219: ti dovresti far vedere, lo sai? questi sciroppetti sono
prima le travate del legname insegnarono a far le navi di scirpo e di papiro.
i-771: dichiariamo essere antisociale, antiprogressivo far penetrare in generale la istruzione finoalle ultime classi
: specializzazione, talvolta eccessiva tica col far rotolare il suo pomo acerbo nelle corti,
v.]: 'scissionismo': tendenza a far nascere una scissione (politica).
scissionismo]: 'scissionismo': tendenza a far nascere una scissione (politica). sim
bisogni della corona, avanzar i lorodisegni col far nascere scissura nella corte prima che il relasciasse
. vasari, iv-53: prosciugare o far assorbire umori fisiologici. guardate, signore,
bea. 4. figur. far venire meno qualità fisiche o morali.
piacevole, una condizione di benessere; far cessare un momento particolarmente felice.
che abbia del tempo da sciuparee lo voglia far sciupare anche agli altri. zena, 2-191
. passeroni, 5-89: solo a far tanto sciupìo / di moral, come
perdé il sonno. canoniero, 192: far estratto di tutto quello che nelli spacci
il bisogno di tutt'altro che di far carnevale. leopardi, iii-551: ora
ginzburg, i-375: un giorno presero a far l'amore, stavano stretti l'uno
: 'mettere dentro alle segrete cose': far partecipe altrui dei disegni, dei riposti consigli
che il mezzo più opportuno era di far ciò che avrebbe fatto anche senza questo
, parecchi anni sono, prometteva il segretodi far nascere soli maschi; ma egli, cne
: un secreto pronto, infallibile da far la breccia nell'animo d'ogni femmina
cum dolcezza e pace / facenaose al ben far ciascun seguace. straparola, ii-104:
un mese dall'entrata del mio reggimento, far giurare tutti e singoli populari della città
poeti in procurar sempre che, nel voler far succedere eseguire un'azzione doppo l'altra azzione
/ ché tu non dèi volere / pur far a la tua guisa, / né
a la tua guisa, / né far di lor divisa. 23.
alla mia voia, / e di mal far sempre mi sono armato. benivieni,
vostra vita e li vostri costumi, sì far si può; cavalcanti, 46:
, 1-450: quanto allo zanichelli, dovresti far tu. a metà febbraio potranno uscire
di sacrificare, di festeggiare e di far pasti. piccolomini, 10-243: se
di poi seguì in volgare, / per far le sconcordanzepiù coperte. crudeli, 2-126:
zente strana prende doglia / de tuo mal far, come se segue donca / che l'
divorzio per reciproco consenso, dovranno preventivamente far seguire tinventario e la stima di tutti
la cosa sia seguita: / so chea far da modella è riuscita. -prodursi
seguir della giustizia il ballo / e far berta e melon decapitare. -seguire il
cristo, / e sai, morendo, far di vita acquisto / e vincer tutti
seguitamente, come se fossero prosa, senza far nessun capoverso; e distinguevano un verso
; e distinguevano un verso dall'altro col far vi due punti di mezzo
ogni studio seguitando, cominciò per lei a far maraviglio- se cortesie e feste. petrarca
il diavolo, se egli ritorna a far frutto degno di penitenza, salga insino a
ha dato questo libro allo stampatore per far che sia messo in luce. guazzo
donne, nel quale mirando possano sé far parere gentili, quello seguitando.
specifico l'aceto, allorché si tratta di far smagrire; e l'esperienza prova che
, tu, o senese, cominciasti a far bene, e non seguitasti. bisticci
s'approvò con fatti e con parole far di modo che la zuffa non procedesse
: denaro, che ci sarebbe urgente per far viaggiar gente in italia: o almeno
fosse tormentato più che niuno altro, non far motto, e in un'altra,
tempo ogni sedizioso, che si voleva far capo, trovasse seguito. saraceni,
fuoco ad molte case dentro, volsero far prova occupare le castella che davano séquito
sorse e fo seguì, come per far seguito alla gigantesca libertà di cui = deverb
g. ferrari, 341: merita di far seguito al furbo un altro scrittore parimente
grandissimo / vo prendendo ancor io nel far 'fi fi'/ in cambio d'oibò,
iii-367: in seguito sono stato costretto a far granaddetto per oltre due anni nella computisteria
, 2-1-10: osservavano queste qualità nel far l'elezzione del soldato anticamente: cioè
. e doni, 265: talvolta bisogna far seco il cieco, spessoil balordo, delle
: li spectabili sei delle entrate facciano far dicti pagamenti. -sei della balìa
eterna sòie / dar vita a'spenti e far umili e piane / donne di selce,
fin qui ticonvenìa, gentil donzella, / far mostra di fierezza e di rigore /
partìa de offici. questo è per far ditti ponti di pierà e sallizzar li
e sallizzar li campi e strade e far li pozzi per le contrade. ramusio,
il carico pei padroni di casa di far accomodare il selciato della strada, che vien
conosceva la peonia perché si credeva atta a far comparire o nascere i corsi lunari o
maligne o che si prendano trastullo di far cavalcar le genti senza sella,..
di sella; buttare giù di sella: far cadere da cavallo, per lo più
veggio: quasi ho mille fiate avuto voglia far come dice la canzone: chi non
il cane alla caccia. [ciascuno deve far quello a cui è atto da natura
e in quest'arnese / vo a far la mia figura nel paese. manzoni,
maestro martino, lxvi-1-122: per far brodo lardiero de ogni carne salvacina:
. avevano colpito tanto le fantasie da far entrare nella parlata di quei luoghi emiliani,
cenni, lxiii-219: siccome l'albor pò far, ch'èsilvàggio, / frutto per sua
sì dolce parlar e con unriso / da far innamorare un uom selvaggio. l. giustinian
b. davanzati, ii-478: erano per far questo giuoco, dalruna banda selvaggi uomini
sorte. / nulla teco hanno a far nozze selvagge, / nulla confassi a te
, / fera silvagia sol apta a far guerra? 14. non moderato
il loro mestiere... rischiano di far nascere una demagogia della rivendicazione con scioperi
18. ant. restio, contrario a far qualcosa (in relazione con una prop
... di proporre al principe di far società di commercio in selvaggiume.
volermi contentare una mattina di venire a far meco la quaresima. g. capponi
bestie salvadege non li potese nuoxer né far mal. mattioli [dioscoride],
selvatici, nei boschi a tagliare e a far carbone. -sm. terreno ricoperto
si allegra. monosini, 417: far come l'uom salvatico: si rallegra del
è un salvaticaccio col quale non si possono far trasse da ogni legione tre coorti
/ della errore, / per far ombra ai viali. -per estens
tua donna venire, / guardati di non far nullo sembiante / ond'ella possa venire
452: martellino... cominciò a far sembiante di distendere chezza sì venne primieramente
per reggersi a popolo, non saprebbero far senza principe; e badate che gli slavi
, 4-2 (1-iv-368): cominciò a far persembianti una aspra vita e a commendar molto
. -fare sembiante di nulla: far finta di niente. praga, 4-53
fa sembianti / d'aver negletto ciò che far dovea / e che non move bocca
fuggir dal canto suo ogni occasion di far sospettoso il marito, viverà in maniera
donne, a me sipara davanti a doversi far raccontare una verità che ha, troppo
d'oppresso. -in modo da far ricordare o immaginare una determinata persona.
: e allumo dentro e sforzo in far sembianza / di non mostrar zo che lo
, o facendo sembianza, / sì come far ciascuna donna suole, / al conte
/... / ch'a messer far savessi lo mio core, / lasso,
si partì dal segno. -senza far sembianza di nulla: facendo finta di
era tempo di cercare ariamigliore, e senza far sembianza di nulla stabilii di cavarmela.
gli auguri mostrarsi non prosperi, per far elegger poi, come fecero, an-
re scudi ed isquartar destrieri, / e far troncon'di gross'aste ed ispesse.
pasquinate romane, 456: vuoi tu far tanto male, / tagliare di campegio
primo foste che recò dai persi / il far drappi di seta 3 3
, non si fa nulla. a volerli far bene, si piglia la pezza,
non ve ne servite per aver farfalle e far seme. costrusse / alquante navi l'uccisore
, quasi dico, l'omerico seme e far sì che nel proprio terreno e'si
po terlo ancora investire, far fruttare. pascoli, 1-446:
/ in cui nonn-è diritura: / far tal sementa già frutto no rende. guerrazzi
« col non mangiar mai, né far niun'altra cosa per istimolo di diletto
striscia di polvere da sparo usata per far esplodere una carica. biringuccio, 2-158
ma n'ho vedute tante / fiorire e far semenza. -ant sm.
, saggio, / che mia semenza deggia far più rada, / e magno
: veggiam le sparte / semenze inrio terren far trista prova. b. del bene,
, e così s'abbi la ragione di far guerra e pace. mamiani, 9-21
1-1-221: vezio zovem ni fantim / far breiga rixa nitenza / ni semenar rea semenza
che non avrà più l'uomo a far semenza, / concedo », disse;
il potere esecutivo è troppo debole per far tenere in riverenza e mandare ad esecuzione
è più il paese semi-assolutista che vorrebbe far supporre il suo solito governo. =
meglio che le dicerie più distese, a far conoscere l'indole di un autore.
perché alquanto si coniosardegna un mezzo per far passare questa legge. sca lo almuter
facile e anzi è quasi impossibile, far entrare nella mente della gente e specialmente
successione. castelletti, 1-9: per far sonar su le spalle ad uno un madrigale
/ e non gli uomini plebei, / far potete semidei, / deh quell'estro
a mantua con festa / fatica arebbe a far ben manifesta / tanta beltà con tuo
rebora, 3-i-162: devo pensare a far il bravo ragazzo, traun concorso semifallito (
umorismo, quel suo semifilosofico vagheggiamento di far delpumorismo sulpumorismo,... sia
a pope ed a boileau vollero far da legislatori. b. croce, iii-14-221
oggi non esiste più, demolito per far posto al quartiere semilunato che ha per
d'accento secondario, che si può far sentire con meno o più sforzo
dormo pensando: devo far questo, devo fare quest'altro: laseminagione
. c. ridolfi, i-596: volendo far bene la sementa del trifoglio nel grano
le genti di seminar che i bitumi a far roventi / servivan dianzi, in mano hanquelle
del divin creato / tà; far sorgere nuove sedi di un'istituzione in luo
nostra, ciò ho fatto per non poter far di manco e per in un mondo
al gentil patrio soggiorno / ti vietasse far ritorno. pellico, 3-114: intera
-divulgare notizie, diffondere voci; far circolare informazioni. agostino giustiniani,
bergamo. 9. causare, far insorgere, suscitare diffusamente, in partic
stare 'n sua compagnia: / de far granne occiderìa no li par sufficienza,
facilità. 16. scherz. far cadere il passeggero dal veicolo che si
, / de sempre le soe vilie far degiuno / affermando quel ch'i'ho ditto
maschera da liberale vanno pel mondo a far l'ufficio di satana, a suscitare
bisognava dire che chi era destinato a far loro tesequie, era ancora in seminario,
le carote seminate a mano, di far passare sopra il terreno un apposito
taglia com'ei cuce, / da far proprio morire un disperato, / vuol
tanto dono da dio che, quando mipar far bene e sono pregato del contradio, tanto
curve, e giungere al zero ed anche far eccesso in contrario. opuscoli scelti sulle
rallegrarmi con lui del ripiego trovato per far passare la storia sua teologica esente da
. d. vasco, 580: per far luogo al giuramento suppletivo è necessaria la
: in ogni arte un tal po'mifo far lato. / son, verbigrazia, il
di 'pozioni per le passioni'filtri per far venir sete. = comp.
, è il profondo terrore / di far produrre altre serque / di semiritmi.
giusti, 4-i-120: chi non vuol far centone o miscellanea, / chi non
], 79: da palma si può far rotta verpurgatorio. so una perla semisconosciuta
punto, et accommo- dato istromento per far questa opera è la semispata di paolo
. 'benigna amnesia'-a non far più tanta brutta figura nel cercare un
... fino al punto da far immaginare semi-tragiche novellette. arbasino,
: in ogni arte un tal po'mifo far lato. / son, verbigrazia, il
ha meno scrupolo a sorprenderli nell'intimità e far perdere loro qualche mezza giornata. rebora
colore semiverginale, trappola sentimentale allestita per far sposare una bagascia a un vedovo cinquantenne
o semivivi, / ma vo- glion far del ben quando son morti. l.
e facilissimi, non meno che sicuri per far rinvenire i misvenuti, perocché, la
semivivi e per non aver vigore da far altro, o finalmente perché credano, come
le donne, di acquistar concetto a far apparire che abbiano sempre qualche cosetta che
/ che il dolce sposo suo dovea far mossa, / impallidito il viso e
19-85: come sarà angoscioso e preoccupante far distinzioni 'eleganti'o almeno dignitose -e dunque
nella quale impresa io ebbi carico di far fare e mettere i ponti semoventi, per
/ che loro eccelsa fama gloriosi / far li dovesse sem140: forzata cosa non
. sempiternare (sempitèrno), tr. far durare, pro6- 217: sostegno questo
che le doppie, però osservammo di far le basi più schiette e con una
fu convenente in quello scambio scusarsi e far mille sacramenti ch'egli non ne sapeva cosa
or che veg? io quello che far mi conviene, vivo com'uomo disperato.
orlando « ci dette speranza / di far la pace, e inganno v'era sotto
ora e meza fa l'operazione di far dormire. segneri, i-332: considera la
, sempre tuttavia presupponendo che abbiate a far buona giustizia. ariosto, 1-33:
dice, / di qua che dire e far per lor si puote / da quei
suon de le parole accorte / per far dolce sereno ovunque spira, / quasi
altrove che in qualche tempio costumavano di far senato. delfico, i-125: il palagio
temporale di roma il papa non può far nulla senza il voto del senato de'
rosso senatorio, abbi potuto pensar di far l'atto alla banca. =
l'uomo conversava; non gli spiaceva sopratutto far domande. « be'che ne dici
incolori, insolubili in acqua, usati in far ricostruzione della firenze del milleducentottantacinque
grande sforzo, o col pericolo di far peggio. 6. figur.
, ecc.), atleta ammesso a far parte della categoria superiore a quella degli
sennati avevano fatto riflettere che era impossibile far sparire tante ciotole di rancio senza farei
, lxxxviii-i-293: degna laud'è il maggior far grande il servo, / e conservarlo
si denno, / e nuova legge far con miglior senno. 3.
non si vergognò tanto senno quale era catone far vedere i fichi in senato.
guadagnare; / gran senn'è a far tal mercatanzia. cavalca, 21-
/ onn'om ne caccia e parglie far gran senno, / ca più semo odiate
reprimerele insidie di costoro e costringere tutti a far senno. pascoli, i-295: o
del senno, dal dritto senno: far impazzire. boccaccio, 7-6 (1-iv-622
mi tolse, / arei fatto da me far nuova legge. conto di cordano e
: il non poter del mio dolor far motto, / né mirar vostre luci ardenti
auliver, xxxv-i-509: en rima greuf a far, do lavorava, orava e
metr'e desvolger, / ché de 90 far uscivano. boccaccio, dee.
fur gli etruschi silvani, a far più vago / il giovin seno alle -al
5-iii-87: le aveva fatto un corredo da far boccheggiar tre spose, così dissero le
nel bucintoro fuori del porto del lido a far la cerimonia dello sposalizio del mare in
ke fabro di martello, / so far calcina cun fornello, / ben so'biscazziere
, ed un sensale per aiutargli a far i mercati. chiabrera, 3-271: ho
curano di cercare assicuratori pe'rischi marittimi, far sottoscrivere le opportune polize, riscuotere le
2: ancor sì m'intrametto in far mogliazzo, / altr'or fo paci,
. cecchi, 7-3-2: io vò far anco / un po'di guardia a questo
forti emozioni, colpendo l'attenzione per far presa sul pubblico. bacchetti,
[reza-conosciuto dal senso, che operazione potrà far l'intelletto scoj, 317: se
ri 1-i-94: verrai a far senseria doppia, / su in casa,
cognoscer per lo dolor l'amarezza / per far perfecta la sensibil d'omo. /
correre il rischio di poter essere rimproverato di far tacere l'intelletto per non ascoltare la
, unica lingua dei loro pensieri. far presto a imparare questo dialetto, anzi
in quelle cose nelle quali si dèe far giudice il senso, si debbano similmente ammettere
, 3-21: somme diliverata de farte far spermento: / dai cinque sensi tollere
la quale, badi, è quella di far convergere tutta l'attenzione, direi tutti
, 53: non è credibile quel tantoil far del bravo sotto il manto della dignità,
. bocalosi, ii-104: sarà bene di far vedere e palpare, per dir così
sui propi componimenti, mi tornano a far rileggendoli lo stesso senso che mi faceano componendoli
in fiamma non resterà impedito allora il far prova nelle occasioni de'lenitivi morali.
assarino, 2-ii- 147: per far che que'ch'eran divoti di madama,
di francia,... andò a far la guerra ad esso e gli accidenti per
grazzini, 9-173: non favellare e non far mai senso al cuno,
e pateticamente. -mandare fuori sensi: far svenire. fenoglio, 5-i-1151: johnny
sole. -mostrare senso: significare, far intendere con un discorso, con
egli [l'uomo] aveva da far fiero contrasto con l'appetito del senso,
e vezzeggio: ed ho timore / di far qualche peccato sensuale. c. gozzi
affettazione e d'ingenuità bambinesca, da far cadere la penna di mano al più
ponderata dal tasso, la donna dèe far sì che la notizia di lei non
metterla in bando imperiale, veniva a far restar molto vile la reputazion et auttorità
operando con la forza... di far che fusse obedita la sua sentenzia.
per forte che sia, vale a far loro mutar parere. -costituire elemento
hanno facoltà di sentenziare a morte e di far grazia della vita. alfieri, 1-1063
, 2-2-267: osservò il più che far si potesse il tenore degli antichi lor
cantù, 2-639: in alfieri amava quel far sentenzioso, sempre sui trampoli come i
orazio, a pope ed a boileau vollero far da legislatori. bacchetti, 1-i-389:
re scudi ed isquartar destrieri, / e far troncon'di gross'aste tassoni,
, non mancando a iddio modo di far camminare le stelle per gli immensi spazi
in questo caso, immaginata una, da far onore a un giureconsulto. pellico,
sentimento, / che di te faccia far questi atti degni. -devozione.
esser luogo di esaminarli separatamente e di far vedere con molti esempi qual arte vi
sia fatta, hai a favellare o far sentimento alcuno. -far venire meno
o di altro simil vaso non potrìa far l'effetto che si desidera, che
1-iv-83: 'sentinella perduta': soldato posto a far la sentinella nel luogo più vicino al
gli altri presi per quella caulaggiù a far sentinella. tutela, salvaguardia.
di difesa e di vigilanza deli far buona sentinella alla libera auttorità del loro
dell'anima. over tanse e far la sentinella di notte nelle città. dizionario
1-91: voglio ire un poco a far la sentinella a lui [al porco]
e di pastori, si mise a far la sentinella alla greppa fin che cadde il
. da ponte, 1-511: voglio far il gentiluomo, / e non voglio più
contro salute e contro voglia in città a far la sentinella a mio padre!
di sentinelle le quali hanno il dovere di far valere la loro consegna, nei limiti
vile avarizia;... va a far residenza la liberalità, comunicazione officiosa,
felice quel dìche 'l grave giogo / senta far leve! celimi, 1-109 (257)
dirai: « quanto era / meglio far grazia altrui che star sì altera ».
nome. chiabrera, 1-iv-10: non sente far memoria / dell'ammirabil vanto / che
di valore / che lungiamente i'possa far difesa. 11. soffrire pene
, iii-172: mi sarebbe parso di far una grandissima scelerità a non dirvene ciò che
in là senza sentirvi e arvi far maraviglie: egli è gran peccato che voi
-far sentire, fare a sentire: far conoscere, rendere noto, palesare,
fatto versi? me ne mandi a far sentire? -svelare, scoprire.
2-258: in questa lettera mi si vuol far sentire che è il solo merito di
, i-v-42: è prezzo dell'opera il far sentire con che maestria singolare ossian abbia
, 1-2-455: son io quel che può far sentire fino in lamagna le gesta de'
.. non attendono punto., a far sentire il loro amore ea far del bene
, a far sentire il loro amore ea far del bene, per quanto è in lor
. pananti, i-337: sentir di far sentire è la grand'arte, / e
dal cor parte. -sparare, far esplodere. gemelli careri, 1-v-375:
). cavour, iv-364: possiamo far in modo che le conseguenze [dei
in ogni loco dettono e sentori / per far tutti e potenti delver chiari. aretino,
s'egli è villano, si sforza di far da cittadino, ma però ha sempre
là vincitore: / della tua perdita non far sentore, / ma che cortesemente la
, xxxv-ii-593: movi, ballata, senza far sentore, / e prenderai l'amoroso
dicono essi turchi, che gridando vorriano far paura a quelli, ma loro non sono
la tempra di questo era tale da far buona prova di sé colla fede e
non si conosce o che non vuole far conoscere la propria identità; chi si
rier come persona sagace s'argomentava di far sì strano separamento con onore del re
diremoche sia sagacissimo e convenire alla maestà divina far il seggio delle sue bellezze e gloria
. 2. che si può far fuoriuscire da una determinata materia o sostanza
alcuni di quei del re comodità ai far gagliardo officio co 'l cardinal di borbone
i metalmeccanici contro il disegno padronale di far 'passare'il principio di una tre
soave legame. 9. interrompere, far cessare un legame affettivo o sentimentale o
. -caratterizzare in modo distinto; far riconoscere come diverso, eterogeneo.
che ciascun sa per sé quel che far debbe. -nelle singole parti.
vi può esserluogo di esaminarli separatamente e di far vedere con molti esempi qual arte vi
ha contratto il vero matrimonio evangelico potrà far la comunione: ma dovranno gli sposi
, a napoli come a roma. far molta stima, sapendo che separatamente non può
f. morosini, lii-14-266: usano di far le stanze per le donne in tutto
fa parte o non vuole entrare a far parte di un gruppo o di un'organizzazione
viterbo,... disegnano di far non so che innovazione per pregiudicare a
[in rezasco, 1060]: dobbiate far contribuire cadauno, tanto ecclesiastico quanto secolare
tanta debolezza che non potea sperar di far pur testa a qualunque si fosse picciola squadra
natura nella disposizione de'vasi spermatici col far l'arteria assai più angusta nell'origine
loro arte dipoi chehan trovata la miniera a far con essa come il principio, il
, che senza dubio avendo potenzia di far una de le predette cose, si può
può creder che ancora abbino potenzia di far l'altra. 19. articolazione
averla a suo comando, deliberò de far morir il cugnato. to diviso
signor, è dato / il poter far che un vecchio padre amante, / sull'
-condurre all'orlo del sepolcro: far quasi morire (una grave malattia)
o, anche, un seme da far germogliare). bandello, 1-32 (
giusti, così semplici, così atti a far saltar fuori il grano, nascosto,
, 1-27: la poverina non ne può far altro anch'ella, per essere riserrata
silenzio. putti, lxv-278: per far che sepolto eternamente / fosse il lor
in paludosa terra, / sai che far fronte al mio poter si attenta.
/ c'omo ven con la cana a far la sepoltura! iacopone, 47-31:
. aretino, 20-25: io sul far del dì mi voglio sfratare...
sepoltura. -mandare alla sepoltura: far morire. gozzano, i-300: o
, che vi disse che altri dèe far ogni cosa per non portarsene la fama in
giallastra. 4. figur. far venire meno una facoltà, una dote
che non sia affatto ridicolo bastano per far sì che ogni monaca che si seppellisce
di osmarino. idem, i-220: 'a far bianchi li denti'. pigliate ossi di
i-52: la felicità degli uomini consiste nel far succedere un'occupazione all'altra..
die tanto spazio / ch'io possa far vostro disio contento. firenzuola,
e poi si persuadesse a farsi catolico e far del l'antecedente sequela.
partic. di un'ipoteca) di far valere il proprio diritto nei confronti di
dalle creature si è quello che può far sì che da vero nell'orazione ti sposi
a la longa: io gli vorei far sequestrare una certa quantità de biave.
ragionamenti alcuno conchiuderà che teofrasto avesse a far professione di poco affezionato agli errori naturali
solito dalle facende, si è ritirato a far i dì santi. galileo, 3-1-433
del monte] non si potrà far... sequestri. compagnoni, xl-533
fa sera. -far sera, far sera e sabato: fare tardi, oltrepassare
. v.]: 'far sera': far tardi... siamo andati diproposta in
vada all'infemo » e riuscivo a far sera noi due, dando un cane a
amor già tutto ardente, / che per far guerra al regnator d'avemo / armò
poveruomo aveva cinquanta lire l'anno per far la scuola serale, ma gli ci
a soggetto'su colombo: e conterei far degna menzione della mostra genovese, dei documentiesposti
quaranta galee / trenta milla incantate a far mal serbe / nel porto de l'
ronda pura... / a far preda di lucci e di carpioni / le
uno imperadore si pose in animo di far un luogo simile a una picciola città,
vò fare usciere, / ti vò far questo ben per discrezione: / ambroso,
ucciso, ascolta. -figur. far sopravvivere, per mezzo della fama,
ciò nell'animo che dime troncamente, come far mi converrebbe, se io non
mai. 15. osservare o far rispettare una legge, una norma disciplinare
davanzati, 106-8: quand'om per non far guerraè 'n gran periglio, / in gran
bologna, serbandosi a più commodo tempo di far quello che pensava. -aspettare a
lacerba, ii-98]: finché noi vorremo far cessare la tumescenza dei nostri organi riproduttori
aver non solo stimata degna la mia di far numero fra le imagini che adornano il
6-iii-39: ei nomar cicerone, quasi col far memoria / del serbator di roma vantassero
e il settembresi va per le selve a far la frasca... poi la gente
1-1-295: subito sarò alla potesteria a far distendereal sere la scritta. gigli, 2-228
dar martello, in farsi amici, in far trarre, in piantare, a piangere
dire chi può godersi contento un dolce far niente in buona compagnia! sfera
serenare, tr. (seréno). far diventare sereno il ciemodo o nell'altro
vorre'menare / a dolovica, a far la serenata. c. malespini, ii-55-193
pregherete la serenità della reina che si degni far punire chi questo commisse. documenti diplomatici
chete, / ché teme non si far troppo serena, / troppo chiara la cosache
sperar per farsi etterno, / se non far l'alma angelica e serena, /
/ e 'l ser fedoc- co, far vista di avere / pensato ch'a sopir
mezo a costoro e sbaragliarli tutti e far che non ne resti un vivo! buonarroti
migliaccio', co me sogliono far gl'increscevoli uomini, sonando da ambe
mostro da da l'inferno, / per far de'saracin crudo governo: / punte
della vita militare', si fossero proposti di far conoscere neisuoi vari aspetti la vita intima e
a qualunque;... ciò far si può o salendo o scendendo per le
parole era sconcio e ridevole in modo da far perderela serietà agli uomini più tetri. foscolo
penso del tuttoalle donne; che ho da far troppo e sono troppo indolente e indipendente
, 5-196: voi avete per ingenito di far sempre in = voce di area
sé exilire lo foco et è bono da far calce. lomazzi, 4-ii- 172
, 12-123: non mi dimandate di far sermoncini né altre cose tali, perché appena
sermone: / avendo al luogo santo a far viag belle parole sermonando.
le loro forze, alla salute pubper far uffizio seco da fratello, / mandò a
, i-172: a che, signor, far questo sermoncino? / roma nell'esser
anonima, lvii-178: non vi bisogna far tanti sermoni: / perdoni a me che
canzone, / t'invia inmantenente e non far resto; / di'ch'io gli
coiicepute ne la mente, che lo volgare far non può, sì come sanno quelli
: scacioppardissi in vernacol sermone, / cioè far della testa ogni osso trito, /
non avendo vocabolo ch'esprima / tanto il far del suo bacchio in fosca rima.
insistere, non mi ci pigli a far catedra: a sermoneggiare non è mio pane
nascimento e amendue segneri, ii-166: il far così non è altro che imitare le
,... è più tosto far come l'ecclesiaste affermò di alcunemedio singolare contra
poi con ogni prestezza gli ordini opportuni per far i debiti ripari ad un tanto male
.. erano tutti intesi a non far allignare le nuove dottrine che occultamente serpeggiavano
riga nel berretto / tengono in mano a far pisciare / sulle piazze contro i monumenti
: pareva anco... che il far la pace con questi fosse un nutrirsi
d'oggigiomo la collocano... nel far camminare di conserva 1 rocchetti, le
, « signor gonzalo, ché a far loro bene, non ad ucciderli siam
matte e la sua dama, / far la vendetta sopra a questo ha brama
si vagliono gli artefici per far colonne e piani per pavimenti per le
3-3-504: bisogna, a chi le vuol far credere congerie di minute stelle, trovar
/ con allungare od accorciare i versi / far quella altera, né quest'altra umile
). sermini, 115: a far la salsa, se bene smiraglio, /
talvolta in cotali orti di donne a far danno,... dove erano
). sermini, 115: a far la salsa, se bene smiraglio, /
5-5: i'aggio cominciato e vò far guerra: / chi me nonn.
tutte lor posse / a quattro nibbi vollon far gran guerra / e già gli avevan
, drento al suo cor fello / pensòdi far con sua gente tal serra / al paladin
ne diventa il capo quando questa viene a far delle alpi dispartono gli elvezi dagl'
ognicittà la polvere e gl'istrumenti necessari a far mine, travi, legnami, zappe
, legnami, zappe, picconi da far barricate e serragli. de sanctis,
crudeltà sarebbe d'un ridotto d'uomini far un serraglio di fiere, crudeltà il non
: avete tutti una ragion grande a far tanto rumore, essendo il serrarne di questo
ci ha traditi, che ne posso far io? non avete voi veduto che
annuncia che la prima a levarsi e a far levare la gente è, come sempre
fulmineamente che non ebbi il tempo di far agire le serrandeche pur avevo in fretta e
padrone: madonna barbara, mostrando di far non so che, se n'uscì
punto siamo entratiin conclave, e, per far riverenza a vostra altezza avanti che si
serrava i denti. -ant. far aderire la coda al ventre (un animale
lurchi / lo bivero s'assetta a far sua guerra, / così la fiera pessima
che cagione / muove messer marino a far fermare / qui in firenze teodoro? -
ulloa [castagneda], i-128: nel far del giorno, che si ritrovava in
18-129: già si solea con le spade far guerra; / ma or si fa
maestro mie... / che vuol far pasqua dentro da la terra / gerusalè
. idem, 270: chi non sa far l'arte serri la bottega. tommaseo
che nascoso / stai tra le dee per far più dolce guerra / e morendo rinasci
la finestra chiusi e non con quellaserrata che far solea la notte passata dormii, intanto che
che è serrata sua riva, / da far più lieto mio stancato passo, /
, i-207: colla mano diritta serrata a far pugno diceva: « hanno da esser
egli [l'uomo] al ben far con la ragion s'accorda, / ha
venuta la maièsta divina / de serva far regina, trarrne d'onne fetore. dante
tale il caso che incontanente si poteva far chiaro l'errore, non era da temer
ledere. bambagiuoli, 52: a far io ben comune / non si devetemere /
/ siate fedeli, e a ciò far non bieci, / come ieptè a la
feci », / che, servando, far peggio. -con riferimento a
modo alcun puoi, t'ingegni di far che, servata la tua onestà, tu
, ioie e gemme ne li scrigni far serrare, /... / case
serrare, /... / case far fare enfenute, per servar suo guadagnato
. tommaseo, 2-i-126: son venuto a far l'inserena- ta, / padron'di
-ciascuno dei tecnici incaricati di manovrare e far funzionare un meccanismo complesso. p.
levi, 3-67: piazzare i martinetti per far scivolare il traliccio verso il mare.
. -dite il vero, sulla finestra a far la civetta? giordani, xi-88:
, e scendesse in cucina, a far le sue veci. di giacomo, i-504
lorenzo aveva indettato e informato di quanto far dovesse. adr. politi, 1-615:
più grali grande servixie che vui posé far a mi e cui de mea cha,
che questo colonnello abbiaun prete o due per far il servigio divino e per amministrar i
. franco, 4-108: non so che far altro, se non tutto il tempo
andai dietro via d'uscio in uscio per far un altro servigietto a questa lucrezia.
/ come uomo d'atto servile / per far ciaschedun sottile / di conoscer suo mal
, 6-64: harding e coolidge vollero far macchina indietro, dopo lapolitica servilmente anglofila di
di san giovanni, e ho provato a far il gran signore. ho chiamato l'
sì pochi allora che non si potevano far servire da un altro uomo, ma
[dante], i-29-14: ancor fé far trabocchi e manganelli / per li nemici
e manganelli / per li nemici lungi far istare / e servirli di pietre e
conservar danari. -servire una religione, far parte di un ordine religioso.
. colletta, 2-i-55: non potremo far pompa di dottrine militari, ma la
per seguire l'usanza del paese, di far loro una buona cena, insieme con
di spirto e brio, / che, far volendo quel che m'intend'io,
statale; essere in servizio. -anche: far parte della corte di un signore.
, vada da questi padroni a farsi far il ben servitoe a pigliar la mercede.
assidui studi e le letterealte pietà religiosa possan far danno e sia meglio servire adio in una
il radere in occasione di parlare di far la barba. muratori, 8-i-125: ci
dalla morte, anzi talvolta servono a far morire chi non sarebbe morto. goldoni,
. caro, 12-iii-23: ho voluto far questo sonetto conformeal vostro ricordo, non ostante
anni servita, fu il re costretto di far di tutti i suoi popoli due parti
per cercar, / su pe'canti il far la prova, / i cartelli d'
attaccar, / ma bisogna davvantaggio 7 far promesse al personaggio, / che,
romagnosi, 3-i-308: l'uomo non potràveramente far servire la natura a se stesso che secondan
i nostri peli vi bisogna filargli, tesserglie far loro mille altre cose, innanzi che voi
169: è cosa notabile che egli in far quest'opere tanto meravigliose si servisse.
e debolezza delle città della grecia per far molto bene i fatti suoi. bisaccioni,
ragioni addotte dall'ammiraglio fossero bastevoli a far che un principe movesse guerra a un
potente di sé. 57. far ricorso all'opera di una o più persone
con que'denari tutte queste cose, a far sì che non saremo biasimati; e
, che non ha bisogno o vuole far credere di non aver bisogno di richiedere
dolfi, 19-35: non potendo far di meglio, abbassai il capo sulla
quell'uom venerando, / quando voleva far qualche convito / ch'avesse del solenne
maestà vostra a degnarsi di esser servita in far diti. faldella, i-4-300:
al duca di urbin, dà fama per far le cento lanze; tamen è per
si legge il lunario. tuttavia vedrò di far girare il manifesto fra questi preti,
i-564: questa è maestria di rimare! far servire la servitù della rima a cavarne
nessuno, da qui avanti, potrà far del male con la mia protezione, al
quello che so, ben con timore di far importunamente, e perciò impedire il meglio
azeglio, 7-i-63: gli scriva di far far un servizio funebre nella chiesa d'azeglio
, 7-i-63: gli scriva di far far un servizio funebre nella chiesa d'azeglio.
servizio del culto si mantenga, bisogna far sì che le persone che appartengonoalla classe,
: / allor a tutti ella può far servizio; / adunque non si vuol
andrea e soi eredi che 'l possa far condure per tuto el suo dominio,
è il tempo delli raccolti e di far i servizi della villa, ordino che li
il viso. non siamo obbligati a far servizio al prossimo? » cavour,
vino. romoli, lxvi-1-364: fatta far la sua credenza al bottigliere grossamente del
regie armate, saranno sempre computati per far luogo alla dispensa. d'annunzio, v-3-25
leva. l'imputato e il condannato possono far domanda di essere nuovamente assegnati ad un
per penetrare nel re o far assumere o avere persone addette alle faccende
potesse continuare a essere in servizio senza far lezione, un professore molto stimato che
possono voltarsi voltinsi finché sono buone a far servizio. fanzini, i-301: era di
soldati / non esser così dura in far servizio. -avere efficacia terapeutica.
fuori del casolare dove mi si voleva far quel bruttissimo servizio di bruciarmi vivo,
. ristette con suoi servi a far sue arti, / e visse, e
serautorevoli commendatizie, viene in colonia a far l'esperi vomotore usato nell'
meriterebbe ancor esso di esser coltivato per far uso de'suoi semi in vece di
di far conoscere verità misteriose o di far luce su
di far conoscere verità misteriose o di far luce su fatti segreti (anche
dita divise, gli cadde in acconcio di far mendo una proporzione sesquialtera. zione
coi quali si legge che i platonici solevano far cose stupende. guarino guarini, 1-398
8-102: senza darmi la briga di far una sessantina di miglia, avrei potuto
sesso. 2. biol. far assumere a certe parti dell'organismo caratteri
vo per lo mondo predicando / edimostrando di far vita onesta; / ogne mi'fatto sì
onesta; / ogne mi'fatto sì vò far a sesta, / e gli altrui
. beccaria, ii-25: conchiudo potersi far precedere la riduzione de'vecchi quattrini in sestini
7-43: furono instituite l'ore di far nelle chiese orazione e di laudare dio
/ ne le navi sue rotte, e far del resto / s'effetto tal guida
concernenti la seconda parte suddetta, per poterne far l'edizione. milizia, i-27:
e gridaci segreta: / « non far ciò che, il facendo, è fuor
toccava ben lo stromento dellaribeca bravamente e faceva far ciò che voleva con il suo suono
essendo naturale, ci avrebbe insegnato a far stare a sesto li turchi, li
ha messer iacomo iacobacci, non potrebbe far cosa che tornasse più a sesto.
in esso, se ben risurge poi a far la sementa, per non veder talora
en seita; coanche se ciò possa far dispiacere ai fabbricanti. ma abbiadice dei
abuso di quei due versi, comunque da far scorrere nel microfono con voce di seta
magalotti, 28-192: gli abilitava a far andar con un fil di seta tutti
consumarvi di seta. - far filare seta: essere molto ricco.
. ordinato al signor d'éste di far provvedere per conto ghissime orecchie, con
, peli, come sete di cinghiali. far pestare e sedacchiare il tutto nella conformità che
91: comincia [l'operaio] a far giuocare il filtronelle sue mani, e con
, dopo una conveniente stacciata, a far sì che non si giaccia sepolto trall'
norme politiche le quali hanno per iscopo di far pas preparazione di pane grossolano
il fine. giuliani, ii-189: a far il pane? ci vuol poco: si
una volta non c'era la peste a far setaccio? e adesso la bomba,
dolce vita; / non si può far più resistenza alcuna / all'opra di
. cellini, 591: a voler far bene, bisognerìa avere de'fan- ciulletti
passeroni, 3-55: un grugnire / da far proprio inorridire / fea quel porco setoluto
fiocchi altrimenti, don michele, potete disporvia far conciare questo cuoio; la mula è ita
). redi, 16-ix-148: bisognerebbe far della necessità virtùed accomodarsi al cauterio nella nuca
: l'intenzion mia è stata quella di far onore ad una setta di genti che
scaltrezza, fu sedotto dalla vanità di far parte della setta filosofica: tardi si
. / le braccia sua, a far gli ingegni chiari, / settantotto negli
fece odiare. loro settari, ma far ciò anche alla presenza de'ministri g.
i grandi mali della società presente non possono far riposare la mente in rimedi empirici o
a differenza degli altri, hanno da far valere l'intero periodo contributivo previsto e
per certo / in conclavi, per far nuova lezione / di papa, il quale
e l'altra che giunone / suol far gelosa nel settentrione / rotava i raggi suoilucente
in alto sopra 'l canto fermo, per far le cadenzie, cioè quarta e settima
che volesti per patto tuo marito nel far seco pace ch'un giorno della settimana dovesse
bisogna dir ch'abbian pensato / di far le settimane di danielle.
vidi che tutti questi professori non sapevano far altro che scrollar la testa, io
. sì è che tu no digi far furto. panzini [1905], iv-
piantar le vigne nelle colline abili a far buon vino, lo proibiva severamente nelle
in zenoa e voleno condurlo in napoli per far severa iustizia. ariosto, 4-59:
censore. carducci, ii-2-239: chi potrebbe far cotesto lavoro, non difficile e non
, è tale che sono obbligato a far pervenire loro a mezzo della stampa il
: in quest'anno l'allievo non dovrebbe far altro che osservare le anatomiche sezioni senza
/ ché quelle son che vi pon far beati. 3. sm.
sol riporta. -per estens. far cadere i denti (l'età).
tiro di sera, è cascata al far del giorno una casa vecchia che stava puntellata
i termini trapassa / con il marito far delle gridate, /... /
sodezza delle anche, che basta a far odiare una donna per tutto il resto dei
e il segatore con la sega nel far assi delle sue travi, e il gioielliere
e disonesta, avesse ella voluto sfacciatamente far parte del proprio letto al giovine tartaro
povero, sconosciuto, inquieto, col far lo spione segreto, trapelò nella grazia
? e a'imbrattargli la fama con far credere... alla gente ch'
giocherebbe seco ogni somma di danari a far qualche cosa di pittura. pallavicino,
che vi pregai io che procuraste di far presto, e di concludere prima del tempo
, chi te diè consiglio / di far tal cosa? ariosto, 17-132: venian
. dovesse mostrarsi sfacciata, sguaiata e far vedere quello sfacciata e bugiarda.
adula che non si deve far vedere. sarebbe stato un paradosso.
. p verri, 4-104: ho veduto far le adulazioni più vili e quelle dolorose
irose, la sfacciata / a far vita meschina e ritirata. d'azeglio,
né ammettendo certa vaalla lingua toscana e far che si dica 'cuculiare'. verga, riazione
e indurlo per ogni modo a volersi far chiaro del fatto com'è, e non
se la bevve. -disseccare, far evaporare. bruni, 416: nel
polvere si sfanno, / talché né per far fuoco hanno né nervo / né sustanza
d. bartoli, 7-4-268: quanto al far de'collegi... meschini pirandello
futuro. salvini, 41-87: non vorrei far come le cicale, che,
ma nell'uso dinota anche l'uscire della far r. sacchetti, 1-227
sono forati e non più buoni a far seta. -che è giunto alla forma
la proiezione risulta intermittente, tanto da far pensare al battito d'ali della farfalla
primo del nostro matrimonio non fossimo venuti a far qualche sfarzo nella città capitale? pananti
faccia variare il sembiante. né per far bizzarre e sfarzose le pieghe delle vesti
occhio colla varietà degli ornati e il far romore al minimo scuotimento del capo.
esempio di lotta eroica, abbiano da far la legge all'italia. gobetti, 1-i-6
bartoli, 2-2-267: osservò il più che far si potesse il tenore degli antichi lor
-comportamento irresponsabile di chi colla- bora a far andare male le cose. arbasino,
fossero splendide e sontuose, disse di volerne far una quel proprio orgoglio, quell'
e tutte sfatanti,... di far con più viva e più ricca espressione
leggenda più diffusa: quella dell'italiano 'dolce far niente'. montale, 3-134: fabrizio
, i-15-80: occhi sì sfavillanti / chefanno far mirabilmente intorno, / quando bisogna, fin
parlar e con un riso / da far innamorare un uom selvaggio, / di sfavillante
occhi sfavillanti, sporgendoil petto che quasi sembrava far musica. -di animali.
a parlar così, sapessi tanto bene far noto ciò ch'io volessi che nessun potesse
la nome, ca non ce accasca a far autro. denom. da
collenuccio, 1-67: ha saputo ben far li fatti soi, perché èun omo cauto
uniti al cotone sono stati impiegati per far calze ed altro ad uso di vesti
pelo di castoro sono stati adoprati per far calze ed altre cose davestire. =
sue figure ricche perché non le sapea far belle. g. venier, lxxx-4-349
chiamiamo una sferra, da non potersene far capitale veruno. saccenti, 1-1-117:
gatto, 2-62: oramai era lui a far rumore, a muoversi sferragliando la sciabola
. citolini, 429: poi è il far ferri,... e poi illigar
, che disserra i gan- no, far evacuare. ghieri, che rompe
e cominciando il fuoco per il vento far maggior progresso che i franzesi disegnato non
. che soffia con violenza tale da far strappare gli ormeggi alle navi o da
italiana ci pensi. e si stanchi di far sempre accademie e schermaglie di parole noiose
acerbi castigamenti risospinse l'innocente giovanetto a far questo misfatto. g. ferrari, 3-364
che io tutti gli uomini questa volta voglio far arrossire. salvini, 41-141: venghiamo
sferzo / che cerchiate esser papa e far vendetta / contra casa farnese ma- 1
, tormentare spiritual- mente o sentimentalmente; far soffrire, preoccupare profondamente. dante
i. frugoni, i-8-90: io di far complimenti son sì sazio, / stanco
non assaporo. / chi pensa di far argine alla piena / del- l'infinite
il viso. -illuminare violentemente o far scintillare con grande intensità. giuliano
e tirarla in barca, e viene a far lo stesso servizio che la spilorcia per
mastio dell'anno passato, o per far più presto, avendole più comode, la
che cuore potè ella augurarmich'io entrassi a far parte di un ministero sfiaccolato e ti-
in maniera che non solo non posso far nulla, digerir nulla, ma non
2-iii-236: poi che insieme non possiamo far nostra volontà, ti prego che procacci che
a. casotti, 1-3-85: sempre far la ronda per scoprire / di qua e
finisca di sfiatare, non c'è da far altro che produrre corrente d'aria.
fumare. 8. tr. far nascere brezze o venti; emettere o esalare
, là ove ci poniamo in cuore di far l'edificio da abitare, dobbiamo prima
ne sfibio. falugi, 1-32: non far, o macareo, partendostima / che si
, overo esalatori, che si sogliono edebbono far nella metà della grossezza de'muri.
, e in zucca veggo bernardino / far mille e mille cose in un momento
, per risparmiare il sangue di tanti e far mostra per il titolo con il detentore
: piaccio di sfidar le tempeste e di far fronte alle calamità. or sappi che
. 7. ant. far perdere la fiducia, la speranza; scoraggiare
non si sfiducia, e procura di far meglio. = denom. da
d'un'erba pratense della quale si soglia far fieno. = comp. dal pref
, 5-478: come il delinquente che voglia far perdere le sue tracce, sfigurai la
). bisaccioni, 3-370: bisognava far passar l'essercito mezz'ora di camino
, secondo il lor costume, senza far motto né riverenza né saluto alcuno.
brissac... procura alla sordina di far massa di gente traendone grossa mano di
a una sfilzatura di parole indi- far del filosofo a sproposito, come sgrammaticare,
la mia sì destinata / in sul far fructo e in sul fiorir praecide, /
deviso / 2. rendere o far apparire più magro; snellire. dal
fingere. fiori, 3-138: quel far le viste / d'essar insana e sfìngiar
potere sventolare e dibattere le proprie opinioni, far pompa innocente de'propri studi, chiedere
). carducci, iii-5-524: a far risorgere le nostre lettere, sfinite per
bresciani, 6-x-238: appresero dalle madri di far saporial burro e il tirar delle paste e
. buonaparte, 1-7-20: non bisogna far conto di adoperarmi per fare la mostra
inquadratura sfocata. chéggi). far fuoco e fiamme polemizzando. -anche sostant
pelatina / ringiovanisce, e'non si può far peggio, / che tarli sfoderar la
fodera alla carena di una nave per far delle riparazioni nelle sue opere vive.
timore de'francesi che le arme sfodrate potessero far nascere qualche inconvenienti. birago, 231
, colle sciabole sfoderate, e fece far largo. fenoglio, 5-i-422: faceva il
. soderini, iii-136: importa assai far buon lavori et in tempo, o
forza e per isfogarsi sono obbligati a far le maschere e a coprire la loro
ch'egli conosceva ben bene per incapaci di far d. bartoli, 4-4-117:
, dell'ambire, dello sfoggiare, del far altre cose, che sonsì contrarie alle dottrine
e non isfoggiar troppo in parole per far bella comparita tu, tralasciando la storia
non badando all'uso ed al fine, far pompa delle sfoggiatezze dell'arte sua.
lippi, 8-14: molti si veggon far grandezze e sfoggi, / che sono a
frequentarli famigliarmente e volendo pure aver che far con loro in qualche modo, s'era
v.), come potrebbe forse far supporre la voce sfoglio1.
, 38: qualun- per simil. far scorrere rapidamente le immaque persona taglierà o
, poi nell'ultimo banchetto, in cui far volle sfolgorate spese e superar se stesso
solonella memoria che si sfolla, / non far del grande suo viso in ascolto /
gli amici spersi. 6. far allontanare o trasferire qualcuno da un luogo
, 60: buona regola - chi vuol far spesa giustificata - è arrivar dal macellaro
posi con voi per combattere: vorrei far innanzi l'arte de lo spazzacamino, de
laterale o di sostegno o della copertura; far cedere un pavimento o un tetto;
savi, quali non si curano né vogliono far di amanti martiri i poveri fanciulli,
che ha v s. di non le far mai sfondare. 10. finanz
di rilievo corrispondenti agli occhi e per far questo vi concorre l'occhio,
: vero è..., per far giustizia a tutti, / che l'ambra
, 1-41: mentre ch'egli cercava di far loro cotantobene, vedendogli tutto il giorno.
sione radiofonica o televisiva); far durare una trasmissione oltre tale termine (
sforbiciando per aria, come per non far perdere l'appetito al suo strumento di tortura
lo dicono a siena per sfoggio e far mostra, cioè, di ricche e
sformare1, tr. (sformo). far perdere la forma originaria o normale,
, né curansi sformarmi, / né far da quel ch'io son punto difforme.
'vocabolario'..., in luogo di far argine e schermo alla corruttela, accettando
'parecchiata / ch'elli. l vollion far portare, / di grandegga sìsformata / che
ciò che ha a fare o non far t'appiglierai. = nome d'agente
di parole, / per poi saracinare e far le fole / calvino, 1-424
. retano infarcito di voglie di far la cacca, ch'era una sfor
, 23-236: se egli è necessitato a far così, io non sono obbligato a
necessita. ma se egli è necessario far così perché non ha meglio che voglia fare
sforzare 1 litiganti a depositar le sportule e far altre cose onde venissero aggravati e molestati
iniqua e dura / mi sforza a far pur quel ch'io non vorrei. cellini
grande né piccolo, / se non che far potre'de cocca sandolo. esopo volgar
troppo grande ardire è questo vostro, di far privato carcere questa città,
. v-221: demetrio sforzò la voce per far dissipare prima il 15. costringere
: scusa cum veritate / tu non poi far altra, ché per tua forga /
'l di fuori. 22. far bastare a stento una somma di denaro.
-far saltare un tappo, una chiusura; far esplodere una conduttura o un contenitore.
che vi pregai io che procuraste di far presto, e di concludere prima del tempo
si sforzava forte / in ogne mi'sacreto far palese. cavalca, 20-26: tutti con
. goldoni, x-571: a far da giovinotto ho da sforzarmi. cesari [
di provare col fatto, è di far vedere che si posson trattare conle forme greche
da accuse o scusarsi di colpe o far accettare ad altri la dubbia validità di
, si sforzò con buone ragioni di far loro conoscere quant'era imprudente risoluzione l'
famiglio, si sforzava con mani e piedi far ch'egli a lei si rivolgesse.
mani e piedi / si sforzerà di far quanto egli puote / più per me danneggiare
potente maestate, / cum volontate -de far nova cosa, / mostrò sforgatamente la
che sia cosa troppo sforzata il volere far punto dopo 'non'e supplir tante cose
vino reso saturo di anidride carbonica col far fermentare il mosto in botti ermeticamente chiuse
, 1-124: esortò i suoi soldati a far ogni sforzo di discacciare del nido.
soffici, vi-92: se tu volessi far questo sforzo su te stesso mifaresti un vero
, magalotti, 23-16: quell'istesso far tanto sforzo, come voi e non fui
cioè l'autore non si diverta a far nascere certi dubbi 'filosofici'in cervelli
5-149: in quel momento gli premeva di far sentireai soldati che non era la paura del
maladetto senno. -per simil. far cessare bruscamente e totalmente un sentimento amoroso
disotto dell'inguine. 2. far apparire di forma irregolare il contorno di
sfrangere. sfratare, tr. far deporre la tonaca di frate; far
. far deporre la tonaca di frate; far uscire da un ordine religioso.
, balia, e due pocce da far corrompere i vergini e da sfratare i martiri
. aretino, 20-25: io sul far del dì mi voglio sfratare...
ipocrisie. 5. ant. far uscire dalle fratte; snidare, scovare.
che le dien qualche segreto / da far, senz'altre guerre ovver contese, /
più lontano possibile la sfera in modo da far retrocedere l'avversario e di scacciarlo (
), tr. (sfréddo). far diventare freddo, raffreddare.
, ogni stracdiscì). region. far diventare freddo, raffreddare. ciato e ciò
653: 'sfrediri o per idiotismo 'sferdiri: far divenirche disse che tal voce non era,
la lingua, sfregando, cominciò a far sangue. = comp. dal
sfregiare ancor più il morto e noi farcela far sotto. = comp. dal
che quel giovane abbi da bologna potuto far l'amore con vostra figliuola. =
guscio di sarde o di cessami arazzi / far divenire d'instancabil / fine
in tanto che ragiona) / come a far erba uscisse con rondello / buovo d'
..., anche quando avrebbe potuto far fiuta... di non dare
s. v.]: 'sfrittellare': far di gran frittelle. 'non fate che
1-121: taluno di loro, che volevan far da guerriere, portavano avvolta al capo
fresca un cristeri / meriteresti, a far papa sfondrato, / ch'ha tanti sfondratin
troppo occasionale. bonsanti, 4-121: sapeva far sacrificio persino dei propri princìpi più sacri
cocente e non si trovan paroleche servano a far da cenere per ricoprire quel fòco.
sfruconare con un'altra chiave, e far leva e spaccarsi le unghie.
: ho solo questo sorriso: non so far altro: almeno sfruttarlo! cercavo di
», natale 1909 e pure a far la serva, la sfruttata, se lo
strada sassosa e piena d'intoppi da far deviar in mille modi la palla né punto
e magari il paradosso si può arrivare a far pensare a tante cose che forse altrimenti
; pur troppo voi non avete occasione di far loro del bene;...
. il padrone del canale derivatore può far sua l'acqua trasmessa nel proprio canale
più stantia e cattiva, difficultosa a far digerire e penetrare il cibo. detta
a costoro io rispondo che io posso far sfumare la periferia di un insieme scultorio
valli, / sfumare, far le smorfie. -suscitare meraviglia e
splendidissima candidezza. 10. tr. far evaporare mediante apporto di calore o ebollizione
g. averani, iii-162: per far l'idromele pigliavano acqua piovana e la
piti attenuare l'intensità di un colore; far passare gradatamente da una tinta a un'
unito e sfumato mezze tinte insieme per far tondeggiare un viso. bonghi, 1-157:
un elemento del paesaggio; velare, far apparire incerto o vago. marradi,
a questo legato che nulla dar egli o far dare dovesse alle truppe tedesche, che
loro sfumata letteratura, a'quali dovrebbe far capo bayle, che sostiene che senza
potentissima ni, tu ti voi far de'grandi e far arme e dire:
, tu ti voi far de'grandi e far arme e dire: « io son nobile
ricercava che gli fusse bestie convien far de'digiuni. si rimetteranno come s'è
: temè noi trasportasse il dispetto a far qualche oltraggio al padre ricci; e,
medesime [pannine] si devono immediatamente far... marchiare. 2
farsi sgabello della loro forza giornalistica per far carriera politica, si erano veduti bellamente
: c'è una combriccola estesissima a far vedere che siamo d'accordo e che noi
in dietro [dante], come suol far colui, 'cui', cioè, il
. sgalare, intr. letter. far bella mostra di sé (un ornamento
lido. 2. locuz. far sgallare la pelle a qualcuno: offendere
s. v.]: 'sgallettare': far mostra di vivezza di brio per parere
una tromba che si veggono gli uomini far gara per arro- larsi et andar
. 5. nell'ippica, far riscaldare i cavalli prima di una corsa
sgambettare2, tr. (sgambétto). far inciampare qualcuno mediante uno sgambetto. -nel
soprattutto nel calcio, che consiste nel far cadere l'avversario entrando sulla gamba d'
, non cascarci come me, non far distinzioni: rinnegalo prima che sia lui
3-23: sganciò anche l'altra porta per far pas io vi venissi dire
svegliato dalla suoneria tic.: far distaccare le componenti di un razzo orbi
il secondo sta 4. far soffrire enormemente qualcuno con che quasi le
i ducati di modena 7. far cadere una classe dirigente o un regime il
poco: /... / ascoltar far mercati, udir disfarne, /..
un sol tocco di pennello basti a far isciogliere in lacrime quella faccia che prima
è un furibondo che si sganghera per far molto e che il celebre c..
voce sgangherata in semituono: / « vò far », sgangherato e sciamannato.
servizi pubblici, erano tanto sgangherati da far pensare con nostalgia ai tempi della guerra
sta vita certo mi no la voggio far. / no son paron, co voggio
e disperso. -essere motivo per far ricredere o per indurre a cambiare idea
orizontale che di pochissimo, è obbligato a far rampicare su per esso le figure molto
goldoni, ii-112: non istate a far delle sgarbatezze. manzoni, pr. sp
campagna / con quel bel ceffo a far l'innamorato. -che si muove
colluttorio. casalberti, 1-66: far bollire insieme e non vi mettere l'
di tinte che direi napoletane e tali da far pensare a un dipinto, non pur
qualche avidità roba alquanto solida, da far sentire il suono de'denti che la tritolano
. strascino, xxvi-3-77: rincorremi a far fare un figliuolo / a tutte queste
giustizia che hanno in quelle parti del far ritornare ai sensi alcuni sommersi, come dissi
, schimbo, / che vedien far a li eletti del limbo.
, coltellin, che se 'uso a far guerra / al pane, al cacio
alcuni prelati] in presenza disecolari, per far del grande, comandano non con umile
presso l'imbocco di un canale per far sì che l'acqua, riducendo la
sghimbescio, sotto pretesto che imparava a far la modista. fogazzaro, 5-225:
padre e i signori miei fratelli, per far loro sì bello onore.
il core / si sgiunge e come far sa pace e tregua. / so come
di statura piccolo, si vuol per forza far grande; la prima è farsi allungare
sgoccioli più la pioggia d'auro / per far di me, perseo, vivo restauro
. -emettere un suono strascicato; far fluire con lentezza le note (uno
10. tr. colare, versare, far defluire un liquido a goccia a goccia
ovolo, che ha la funzione di far sgocciolare l'acqua discosto dal muro.
elemento architettonico che ha la funzione di far sgocciolare l'acqua discosto dal muro di un
govanotti non vanno così per tempo a far del bene per elezione; e non è
, quando non v'è più tempo di far nemmen quel che debbono per obbligo.
lanciando nella folla certe occhiate malandrine da far correre le mani sugli orologi e sui
montanello cento volte gira / e a far gli augei sgolar piglia diletto. graf 5-537
trova in pubblico, finché ha terminato di far sgolare la sua tragedia. -emettere
sorella, che temendo chi la può far temere, sgoluppava ciò che ella aveva
di sgombrare la camera, per non far sentire quelle indiscrete lamentanze al padre rettore
sgombra da tequeste dannose some; / non far idolo un nome / vano senza soggetto
sentiero timore, una preoccupazione; far cessare uno stato a gir s'
cadavereo pieno, / né sapendo altro far, per piedi e mani / tiran
facilmente anco questa piciola nubbe, a far spiccare anzi più sereni e più chiari
intera / e che può vostra mente far contenta! collenuccio, 1-132: magnanima
un sentimento, di un'illusione; far cessare il vizio, il peccato.
corpo del colà. 19. far dissolvere un odore. fenoglio, 5-i-960
valore a queste [anime corrotte] pò far ombra, i se poco bottin
: è ben magnifica pittura cotesta, di far vedere il passo così sgombrato a quel
la-172: il comando tedesco aveva deciso di far sgomberare tutta la zona tra il mare
i nemici, li tolse il tempo di far gente e le già fatte, ed
:. allo arrivo solo / d'uno far così subito silenzio? mascardi, 119
. doni, 2-8: io ti voglio far ncco, se mi prometti tacere quel
malabarese, chiadei, e che poteva far nell'olimpo la mona cionna e la faccen-
nel l'inferno mitologico a far per forza di braccia andare su per
. è sua natura di scaldare e far orinare. mangiasi crudo, spegne le len-
un pluviometro o un anemometro, per far veder i sismografi o i barometri? a
/ fra di noi non si può far! verga, 8-78: vedete come sono
politici avevano dichiarato insolubile: quello di far durare sistemi democratici quando a votare ed a
vero cattolico, voleva per forza far prevalere il suo ottimismo non solamente con molta
sistema tributario logico ed equo riusciremo a far sì che essi estendano le loro coltivazioni.
di un impiego o di un lavoro; far assumere in un'azienda.
vi sistemare, ma perché mi pareva poter far con voi a sicurtà non sendo la
voi altri indifferenti siete d'accordo a far dimenticare. b. croce, ii-14-
movimento consapevole rientrano gli sforzi sistematici per far sorgere e per mantenere stabilmente associazioni varie
. dis. nella tecnica dello spolvero, far cadere la polvere, il nerofumo,
: dietro il cangiante spolvero del suo far vivace sapeva cosi ben nascondersi che davvero
il cui contorno è stato bucherellato per far passare attraverso i fori polvere di carbone
4-ii-448: molti pezzi di cartoni per far gli spolveri, tutti di mia mano.
in quanto al sacchetti io non voglio far nessun discorso: signor porco fottuto, è
cosce. tondelli, 58: andiamo a far tardi per la campagna, ma siamo
9-1-106: io so benissimo che, a far un vaso di carta straccia ed empierlo
, 195: le uova di storione per far caviaro... postelesparse in una tavola
. aveva il più grande interesse a far sì che la bigietta non perdesse quella
cisterne con le pertinenze loro, ciò è far pozzi o cisterne, la sponga de
conviene dalla prima giovinezza allevargli per modo e far loro prendere piega tale che un giorno
piacentini », luglio dire il pensiero e far che lo spontaneo rasenti l'automatico.
di gloria qui vieni, sentendo tutti far le maraviglie grandissime di noi e decantarci e
. ant. rendere noto, far sapere a tutti, divulgare.
le polveri infettanti, l'atmosfera per far morire la gente. capuana, 4-157
pentirono di aver cospirato contro macrino per far principe lui. = deriv. da
; e gli atti sporchi! qui bisogna far ribenedire la casa. rea, 13-8
. m. zanotti, 1-4-99: per far ridere usano motti osceni et avviliscon se
voi la fa; / la poi far sporco in letto, e dir che l'
, cantoni, rientrature e sporgenze da far meglio contenti tutti i punticardinali ed intermedi della
da la man destra il gorgo / far sotto noi un orribile scroscio, / per
notturna, essendovi una vecchia che per far lume sporge avanti il braccio con una
il cappello ». 4. far avanzare le labbra nell'articolazione di un
non ha celata la gravidezza, non può far questo. arici, iii-446: né
guidava l'oste. -per estens. far sbarcare qualcuno con la forza in un
ambasciadori a siena a mostrare di voler far pace fra 'l comuno di siena e
rendere chiaro un concetto, una teoria; far capire le ragioni di un comportamento.
[aristotele] desideri sovente / di far per alcun tempo a noi ritorno,
: chilindro, io vò di te far parangone: / tói quest'argento, piglia
bassani, 3-26: andava lui stesso a far la spesa ogni mattina in piazza delle
modo da dar rilievo alle figure e far che sportino fuori della tela.
. 6. tr. far sporgere un elemento costruttivo. p.
contrafforti. galileo, 4-1-166: il far un'altezza di muraglia da venti braccia in
otto invetrate, tocca al magnano a far che ogni cosa sia facile a maneggiarsi
trotta per i casali di mugello a far del cavaliere. -con sineddoche:
« équipe » è anpallone, a far la ginnastica e altre cose simili. la
le berline sportive 5-147: si fermò a far rifornimento di benzina una macchina o sportiveggianti
che si sportivizzazióne, sf. il far assumere caratteristiche addice a chi pratica
non già volno consentire, / credendone far albergar sotterra, / e pensat'han di
a cavallo, a scalpitare e a far volteggi e impennate e giravolte tra i banchi
un giuncheto o in un vetriciaio a far cestole, sportole, fiscelle, pa-
già io tentennava nel manico, s'iodovessi far come le spose, o pur dare anch'
sposalizio, mi disse che desiderava di far presto il suo spiri (l'antica
ariosto, 9-33: a colui non vò far torto, / a cui già la
li zomi che il principe è obligato far pasti a zentilomeni a 40 per pasto.
argento con lei. 5. far risonare insieme, accompagnare con la musica
scoccimarro per il mangiare, perché il far cucina è per me un tormento intollerabile.
: egli si era contentato per lei di far come l'olmo, il quale si
davanzati, lxi-88: non dè l'om far troppo dimoro / in male o'sta
stanco, moralmente spossato e incapace di far sorgere in me un vero entusiasmo. c
correrei a spossessarmi d'una donna per far acquisto d'un re. 6
: l'intellettuale si crede in dovere di far corrispondere una crisi d'idee a un
periodici popolari, i-727: poi pagherie da far sbalordire, leggi da far diventare eterne
pagherie da far sbalordire, leggi da far diventare eterne le liti, tasse da spostare
e. cecchi, 7-107: potevano far pensare ad altrettante colonneletteraria o di significati in
pirandello, 8-102: si provò a far più volte spracche con la lingua
. soderini, i-252: per far siepi son buoni i rosai incatenati 7.
terre d'alemagna secche, / atte a far torme a prenci italiani, / lanciar
tr. (sprecìpito). ant. far cadere, buttare giù.
dì. d'annunzio, v-2-481: sul far del giorno, andavo nel lavabo inviso
ch'accendono e commuovono l'uomo a far danno ad altrui, e tu troverai ch'
acquistate, per moderarle; e vorrei far questo bene alla patria mia, spregiudicando
pezzo di caucciù. 2. far stillare, far sgocciolare; estrarre un liquido
. 2. far stillare, far sgocciolare; estrarre un liquido (in
perché ad essi nuoce assai meno il far come fanno. fenoglio, 5-i-484: un
? giraldi cinzio, iii4- 43: far cosa d'onor così ognun prezza / che
smarriti, 1 nemici si ritirarono senza far resistenza nella rocca. stop-pani, 1-31:
anche se oggi i nostri giovani posano a far le persone ben convertite, a sprezzatoli
sprigionarono dall'aula. -per simil. far uscire chi è tenuto in castigo.
imprigiona, / el servo non può far da lui partita; / e, se
b. tasso, ii-6: per far eolo a nettunno eterna guerra / dai
sprillare2, tr. tose. far girare velocemente. nieri, 3-220
di tremolanti. 3. civilizzare, far progredire. cattaneo, i-1-155: pelasgi
impersonalità che è necessaria a un artista per far di un panneggio indossato, di un
suo lavoro, che era quello di far granate con i mazzetti di saggina che verso
lee ma- sters, qualche tentativo di far sprizzare la poesia da un semplice '
volle avere il messa, da cui far sprizzare profitti: c'è posto per 10-15
tr. gettare o versare un liquido; far zampillare. -per estens.: spruzzare
l'altra di noce ben serrata / come far suol chi vuol ch'elle sien forti
, 337: per i campi è il far fossi, arare e sue maniere,
il basso o in un luogo profondo; far precipitare in un baratro o anche all'
. -con valore iperb.: far crollare al suolo. b. barezzi
; / e 'l tutto sprofondar, far ogni male. siri, 1-v-810: s'
prospera fortuna. mirante a far colpo con l'enfasi spropositante e sproloquiante.
, se conviene, ancora lo sforzi a far quello che è utile suo e del
sforzò natura al mondo un dono / e far cosa perfetta, 7 fuor che
che di scritte ti pruove / di far difensa e scudo. dante, l-12:
, 2-328-14: semiramide... fece far un ponte sopra l'eufrate..
a ferrara, e tuttavia / compongon far più d'una comedìa. -avere
di stimolo e di sprone / per far correr di trotto la giustizia. alfieri,
. abbracciando ora questo ora quello, far certe accoglienze sproporzionate ed alcune blandizie alle
baldinucci, 5-17: è un modo di far ritratti quanto si può somiglianti..
la conservazione del pren- cipato sia il far sì che nissuno s'alzi sproporzionatamente sopra
ha dei dubbi di questo genere bisognerebbe far qualcosa, è così sproporzionato in tutto
della peggior retorica professionale, mirante a far colpo con l'enfasi spropositante e sproloquiante.
avere amata e lungamente considerata teneide'per far poi un così spropositato poema. 6
settembre si va per le selve a far la frasca; se ne portano in capanna
già zuppo, si partì per non far qualche sproposito in mezo del convito.
]: 'sproposizione': ci vuol coraggio a far co- deste sproposizioni. = comp
burchiello, 138: a furia a far falò n'andrai di peso, / per
donare! 2. cessare di far valere i propri diritti su una proprietàtargioni
. cavour, iv-39: si potrà far fronte a tutte le spese correnti, lacassa
e parca / ch'ivi non si potesse far buon fianco. ferd. martini,
niera domandiamo spropocitare, come il far versi alla sprovi- sta sprovisare.
da giocare a scacchi / e da far orioli ed alamanacchi / e ti sprucchi
e controscene e ratti e ammazzamenti da far abbrividire quei poveri vecchi spruneggi che ci
dentro aria, il più lungo per far zampillare il liquido) o da
citolini, 68: l'ondeggiare, il far giri, il far circoli dov'è [
l'ondeggiare, il far giri, il far circoli dov'è [l'acqua]
4. per simil. punteggiare, far apparire le efelidi sulla pelle (il
in sulle tempia. 5. far nascere, far spuntare la vegetazione (la
. 5. far nascere, far spuntare la vegetazione (la primavera).
, 2-95: trova il modo di far cader giù dal cielo pochi spruzzoli. spallanzani
duro tanto, / ritenendo, a far di te pianto, / coni aigua 'n
quello effetto che egli non aveva saputo far con l'arte. marino, 1-1-92:
ne dia forga e ballìa / de ben far tutavia / e di spugnare la risia.
medolla. targioni tozzetti, 12-5-xviil: far vedere l'interna struttura spongiosa dell'estremità
ciel più spulizzito, / ove di far la tua figura hai dritto.
tartaro vitriolato, del quale ne potrai far elettuario con mièle spumato.
della piena, contro la quale bisogna far forza con le stanghe di andare avanti e
/ per tua pietà, che sai che far lo pòi! battista, vi-3-100:
la mia virtute al cor ristretta / per far ivi e negli occhi sue difese /
-spuntare le saette all'oblio: non far dimenticare. f. f. frugoni
forno. / appresso appresso, senza far soggiorno, / mi parea spuntar un trombadore
,. suo mastro di casa, à far la scelta delle più degne, a
394: vi è qui chi propone di far una prova con una specie di spuntone
/ non giovi? e pur vorre'far ire el carro, / avendol mosso.
anco spupillato, /... / far il lispo e 'l cicisbeo. -che
gli spurgava le piaghe. 6. far cessare acciacchi, dolori. salvini,
disprezzo. zannoni, 5-11: senza far tante smorfie, come sarebbe tossire,
procacciar loro quella dignità, almen giovarono per far credere antico il dono recente. buonafede