estero. 14. tose. far ruotare su se stessi oggetti, strumenti,
in battaglia, e egli l'usasse a far portare letame..., molto
alla pertinacia dell'inchiesta, non volendo far fatica a riflettere: tutta trepida, tutta
ha pensato questa altra bella cosa per far che questa donna si arta e lasci
mutolo e ozioso, ma per fargli far tutte quelle parti che non può fare alcun
: presentare un'opera al pubblico; far conoscere, divulgare, in partic. per
mi accadeva di origliare, o di far capolino, o di fiutare a distanza quel
passo di ammamit dove siamo venuti a far tappa pomeridiana è quanto di più tetro
quatto, senza dar loro occasione di far qualche rumore, qualche scenata, che mettesse
, come loro, la soddisfazione di far delle scenate. pirandello, 8-48: la
/ sì che la coda non possa far male. idem, purg., 8-46
alla scala, dove vostra eccellenza fecie far l'ochio per veder chi sale e
che giove immortai, sovente sceso / a far del senno suo te più superba /
conte girolamo de'peppoli, trattava di far gente in su quei confini per iscender nel
smontare in locanda e gran desiderio di far meno traslocamenti che sia possibile. mazzini,
pena / corse per ogni vena / a far di ghiaccio il core, / a
sulla giovane nipote che, in atto di far scendere un cuscino nella fodera, colla
, 2-12: il fuoco scese a far vittime sulla terra... qualcuno disse
diabolica e fallo mortale / fu a far gli dadi cum sue false volte, /
e region. calare, porre giù, far discendere qualcosa o qualcuno. - anche
affari. cavour, iii-238: far sì che una parte del prezzo delle
e quattro personaggi mascherati s'introdussero per far ridere. p. e. gherardi,
che la campagna ci permetta / di far, per allegria, qualche scenetta.
il genere 'chrysomyza', cosi denominati dal far dimora nelle immondezze. = voce
scentrare, tr. (scèntro). far andare fuori centro. -nel linguaggio tecnol
da scerbare o zappare il grano, per far la guardia. = voce di origine
un spirto innanzi. -rivelare, far conoscere. tasso, 13-ii-432: deh
può l'occhio, scemitore amante, / far tra lor differenza e questa o quella
ciò non aveva mai potuto vedere né far cosa che trapassasse l'ordine della natura
compagni si sdraiano voluttuosamente sul letto per far l'ora del pranzo, doversi inchiodare
. 3. ant. far impazzire. aretino, 10-66: sopra
chi farà riflessione a'modi diversi di far il vóto nell'uno e nell'altro
, prendendo per iscesa di testa a far tutto il contrario di quel che vuole la
/ e godo del piacer di non far nulla. cantù, 1-41: se tu
d'un mucchio alto di semi, / far tanti mucchi e sceverare i rani /
sia buona alli buoni. -cessare di far parte di una corporazione. statuto dell'
conto mio capisco che si possa anche far peggio degli schedaioli. gramsci, 6-257:
sentore di volersi riaprire, indi di far sacca internamente: dei medici chi opinava
prov. chi ha dei ceppi, può far delle schegge-. chi ha mezzi abbondanti
proverbialmente chi ha de'ceppi, può far delle schegge, cioè chi ha assai,
262: chi ha de'ceppi, può far delle scheggie. goldoni, v-1043:
, v-1043: chi ha ceppi, può far delle schegge. non ho io de'
montale, 18-363: haendel riusciva a far coincidere il suo 'vero'con la formale
gobetti, 1-i-88: bisogna diffondere e far sentire la nostra concezione di vita e
percorso. michelstaedter, 277: il far la teoria, lo schematizzare le forme
schencire. 2. deviare, far andare a vuoto un colpo. giamboni
guancie vedendo gli ascherani / robbare, far sacrilegi e tuct'i mali. b.
ché non ànno per niuno pecato di far male e di rubare; e.
'la cavò di scherma'. vuol dire far perdere il filo del discorso a uno
]: 'tirar di scherma': con destrezza far sì essere comunali, anzi un gioco di
casi della fortuna, essendo ridotta a far il ruffiano per il padre per la
usato rispondere che della vita non è da far più stima che di una commedia.
no, er bacco, non mi far questo torto ». cattaneo, iii-4-195:
ischermirsene, all'autorità, senza altro far che ridire con diverse lingue il medesimo errore
in sulla piazza, / due fantaccini a far gli schermitori, / in mezzo a
l capo, / e 'l saper ben far arco della schiena. n. villani
: / donna tenera e molle or che far deve / già preda e serva a
.. vi sforziate... di far credere a voi medesimo che io vi
[i saraceni] a tai guerrier far pochi schermi. tasso, 3-11: i
posto avete speranza e sicurtade / di poter far contr'ogni assalto schermi, / folle
semplice telone, ma attualmente si preferisce far ricorso a materiali speciali che presentano sulla
amor, se può il tuo foco / far, ch'insensibil pietra amor non nieghi
sentir di ria fortuna colpo / a cui far non potessi ardito schermo. caimo,
in voi scorgo, et imparo / far schermo incontro al caldo e incontro al gelo
, 174: contra la malignità si deve far schermo col benefizio. parini, 444
d'attribuire importanza ad altre cose per far da schermo a quella. -resistere
la forza e la virtù del core / far con- tr'amore in noi schermo e
. -fare schermo di qualcuno: far ricadere le proprie colpe su altri.
, secondo lui, fingevano letizia per far dispetto e per far più male a
, fingevano letizia per far dispetto e per far più male a lui, che mai
sì che un giovane, che voglia far bene, non fa poco se non
donna, s'erano messi a corteggiarla e far seco a l'amore, i quali
spine e schernitrici e tormentose / per far d'un re di gloria un re di
di villani. doveva anche sopportare e far buon viso agli scherzi, molte volte crudeli
il dono con altro dono scherzevole; per far intendere al donatore, ch'egli non
calmeta, 103: quanto è licito far in cotal loco / motti, scrizi,
come me, non capivo che dovesse far paura a una bimbetta. bartolini, 16-231
porzione di acqua, di cui poteva far capitale. 12. ghirigoro,
toffese c'avute ho da troiani / far (come giusto fora) a pien vendetta
detto che ci vuole la benzina per far camminare le automobili? ».
ben riscaldati, si versa la pasta per far brigidini e simili dolci o cialdoni,
alla schiaccia ch'ornai ti convien far da capo sodo. p. petrocchi [
-ridurre alla schiaccia: eliminare, far morire miseramente. linati, 8-83
che, mica gran che; a far da cucina lamelia non imparerà mai »
. stavano raccolti, composti, senza far smorfie né iaculazioni, né stiacciar di mani
gli scalini: rimanere seduto, senza far nulla. verga, 3-242: anche
, / che non ha pan da far una stiacciata. -rendere pane per
lacerba, i1i-81]: si prepara a far di noi, per dieci secoli almeno
devo non dare il cattivo esempio di far vacanze per andare a feste.
diamanti e di turchine, / avendo udito far tanto schiamazzo. -narrazione lunga
piede, / senza muovermi punto e far schiamazzo. goldoni, a-1012: quando il
il sento, / senza gridar o far alcun schiamazzo, / caccio la testa sotto
1-2-176: frattanto il buonaparte continuava a far grande schiamazzo col foscarini. -manifestazione di
). -per estens.: uccidere, far morire. - con valore iperb.
schiantare il cuore.. uccidere, far morire. ettembrini [luciano]
/ perché legne stianterete / ci fa far triste latore. vocabolario di agricoltura
erre'gli dessi un buffetto / da far cadérgli di capo due schianzi? / e'
i traccioli e le schiap- parelle per far bollire la pentola le poche volte che la
, cioè aprirsi fra i grossi remi e far mostra di schiapparsi per il mezzo mezzo
l'acqua chiara, non si può far meglio a ripescare nel fondo la verità
ii-2-240: al gargani guardi di dare a far qualche cosa: ora che è stabilito
alberi. -scherz. inoltrare, far pervenire una missiva con estrema rapidità.
le sciabolate degli ufficiali erano insufficienti a far superare la barricata. verdinois, 58:
gimignano, xxxv-ii- 418: beffe far de'tristi cattivelli, / de'miseri dolenti
innocente, eri dei mesti / di cui far bene è non dover, sì gioia
vizioso, sarebbe tale una singolarità da far fuggire tutti i preti, tutti i
dall'imp. di scialare 'godere, far festa', e da populo 'popolo'.
sciarappa /... in sul far primo del giorno / bèesi liquida aurora
è nato, / che resta a far, fuor che morir spiantato? bersezio,
colui che non avrà acqua, si dèe far fare la citema di quella grandezza che
nozze nausica. 5. far apparire molto chiaro, quasi bianco.
ermo focolar. / e quando sparirò sul far del l'alba, /
... / io non misento di far questo scialo. 3. disus
rimetterti in pace con te stesso e far le belle cose che aspettiamo dal tuo
: andò plessis belfióre in persona a far passar le scialuppe all'altra parte. algarotti
dere. pantera, 1-119: far la vela con tutti i servizi appartenenti
affomellare, acconigliare o tessere i remi, far la tenda, cannonarla, sciamprarla e
, sciancata. fagiuoli, x-41: per far in bruttezza mirabilia, / altri è
: per la via / sèguita pur di far ben lo sciancato, / ché non
i. sciapare1, tr. far diventare sciapo. morante, 3-138
tr. (sciapisco, sciapisci). far diventare sciapo, banale, noioso.
che affettate in italo ermano / di far sonetti insipidi e sciapiti, / errate se
tutto il giorno solo, senza poter far nulla di buono, e due ore la
: gli oziosi oggi si trastullano a far sciarade, logogrifi, rebus; allora si
pananti, ii-30: quei che non può far poemi e drammi, una sciarada (un'
recipiente. 2. risciacquare; far passare qualcosa in acqua prima della lavorazione
ancora quanto bisogna a sostenere e a far zuffa e sciarra con chi si sia,
per sì gran bravo? e che volevi far sciarra del fatto mio? = dall'
sf. marin. manovra eseguita per far virare un'imbarcazione a remi, consistente
. bellini, i-137: e che 'l far razza sia cosa da sciatti, /
e danneggiare a'nemici e per poter far anco (occorrendo) sciavóga e lestamente
: serà di bisogno ancora a chi vorrà far professione di buono architetto essere scientifico e
se la vede, diventa scien- poterli meglio far padroneggiare dal pensiero e dominarli zia,
nato giorno. quivi non si può far la dimostrazione, potendo tal sorte di -scienza
, dé a no'grada de far penetencia, / quand veniarà ol dì
un altro par suo in scienza di far machine di levar pesi e di operar cose
che non gli torna più voglia di far quelle ragazzate. viani, 19-682:
, 1-3 (i-45): nessuno ardiva far a l'amor con lei o
calzabigi, 64: apprese ancora a far le spalle gobbe, / a voler
a mente quella storia, / per non far uio e non restare in oca
scimie. monosini, 413: 'far come la simia': quanto più va in
stroppio, un cieco, perché non deve far anco il pittore questo mistero come esser
dante, a cui fazio si piace di far la scimmia, è pieno di tenebre
ii-1-10: smettila via, bertuccia, di far la scimmia a dante! / smetti
maniere scaltre / di scimiottar la-gente e far quel che fan l'altre: /
li 2. tr. far asciugare. scia. -per estens.:
tremante, fu la povera donna che dovè far scivolare, lentamente, il discorso sull'
, canale inclinato ricavato nel terreno per far scendere i minerali estratti. bacchelli
-figur. lanciare un dardo amoroso, far innamorare (amore, la donna con
non t'è noto / che a far la vita mia di vita priva / scoccò
giunti [i soldati] in piazza sul far del giorno, cominciarono a scoccare alcuni
lentamente le sei. 9. far scattare una trappola. -al figur.:
scoccata loro addosso. 10. far ruotare un fuso (una macchina tessile)
, anche quella metaforica di cupido per far innamorare. -anche so- stant.
la tua ora è scoccata. bisogna far fagotto e render l'anima su questa
, fece il sarto, « mi vorrai far morire di fame ». e andò
staccasi e cade la foglia. ora per far sentir questo, ci bisognava bensì un
... ma, se avessero a far meco, gli vorrei scodare in maniera
scodéggi). scherz. ant. far ondeggiare la spada appesa alla cintura alla
le pignate, a votar i destrie a far gli altri servigi di casa. g.
mano alla demolizione del vecchio, di far ricopiare dai caracci le pitture del coreggio
mezzogiorno. 2. figur. far cadere a terra (o, comunque,
, 3-142: non si riusciva più a far scorrere uno dentro l'altro gli elementi
sproposito di me, venire avanti a far della gaiezza: a fare dei ballonzoli
: gloria, scodinzolando, provava a far la civetta con conte. =
ha buona scoglia / dimolto argento può ben far gran male, / ché legge alcuna
. fontana, 2-ii-27: quando cominciomo a far la scogliara, trovomo un poco di
delle nebbie che sullafin dell'autunno e sul far di primavera rendono quasi inevitabili gli scogli
scoglietti che, rompendola, le fanno far maggior rumore e la spargono in più
, mio caro, che c'è da far ridereraggiungere le dimensioni del bue).
l'una di voi / che tanto far con suo ingegno sappi / ch'ella possa
. filtro a sacco usato per far colare la feccia delle botti. =
. giuliani, ii-277: oggi vò far il bucato... bagno i panni
suo fattore muovere i suoi rustici a far sì che con facilità si scolino i suoi
avvio col sergente. 12. far defluire; facilitare lo smaltimento o il
vimini e verghe intessute aggiungendovi loto a far le pareti, e di canne e frondi
come guscelli. -figur. far arrivare, scaricare un prodotto pessimo.
libri ebeti. 13. far asciugare stendendo all'aria o strizzando.
xv-531: se cecchino tuo venisse a far lo scolare in questa università o a
nell'arte della vita, nella scienza di far quattrini. pascoli, i-519: vi
318: ove vedete un uomo che vuol far del teologo senza aver fondamento di scolastica
filosofici così scolasticamente proposti, potresti tu far divenire oratori o poetici proponendogli in questa
385: deridi le mie scolasticherie e non far conto che della intenzione mia di obbedirti
berchet, 1-64: i poetihanno obbligo di far di tutto onde piacere colle opere loro
soderini, i-184: gli arbori per far fuoco son più idoneinati nei luoghi asciutti,
compiuta, pur si avrà cura di far ampie porche e frequenti solchi acquaiuoli,
vale, tu lo adoperi anche a far la scoletta. nieri, 2-46: questi
, iii-24-303: potrai venire così vestito a far visita alla musa scollacciata dello stecchetti.
con marcel- luccio che ti prego di far scollarare e mi sorprende come non ti
che lo scolmi (scemi), per far luogo all'altro buzzati, 4-219: i
più opaco o tenue il colore; far perdere la vivezza delle tinte; stingere
terre. 4. figur. far apparire meno importante o grande, sminuire
pena / corse per ogni vena / a far di ghiaccio il core, / a
d'una pla 3. far apparire meno luminoso. caro, 3-819
falsa. 4. figur. far venire meno, eliminare progressivamente. gosellino
una cosa solo, alcune sono mixte di far più cose croce] nel petto. pananti
fatto il tutto chi avrà riuscito a far dire dagli attori a potestà si
nappi, xxxviii-205: non posso far che scolpito nel core / il volto
3. annullare, rendere inattuabile, far fallire o compromettere un progetto o un
. de marchi, ii-29: egli poteva far tacere sul momentoi più feroci creditori, smorzare
giove, senza spendere in soffiare, sa far di sé oro quanto e quando piace
... delle pratiche s'usano in far partiti e scommesse a mastio o femmina
che la forza del genio riesce a far lievitare in pura poesia. -scommessa
fo il miomestiere e non m'impiccio a far scommesse da ciarlatano! ojetti, i-36
i nervi, / così ci riduciamo a far la ronda / dentro un'angusta e
), agg. che è solito far scommesse. - anche sostant. scomméttere1
a gran lume di fuori tutta scommettersi e far grande apertura una delle pareti della capanna
algarotti, 1-ix-30: tali opinioni non possono far presa, ma come il ferro e
. -con valore iperb.: far venire la diarrea per la paura.
si era calato nella scomoda realtà a far da padrone. -con litote: gradevole
il fanciullo] piacque, che quantunquegli paresse far male a scompagnarli d'insieme, non di
inique, / e'pensa ognor di far novi edilìzi / volvendo in lasua mente cose
: scompagnati e romiti e quanto il più far possono invisibili agli occhi del publico.
questi anni scomparvero delle selve: si vuol far tutto un guadagno, ma si fa
, per dar l'assalto al bastione e far in ciò fficio di fante a
, 3-145: orsù, rifatto, puoi far testamento: / comincia un poco il
mettere in confusione o in fuga, far allontanare in diverse direzioni, sbandare,
crudel baldanza. 5. compromettere, far fallire, mettere in pericolo l'attuazione
situazione positiva, un'abitudine consolidata; far mettere in dubbio un'ipotesi, un'
giudicatoper lo migliore, che non si dovesse far lunga inquisizione, ma solo condannar coloro
verità, / che pisciare e che far versi / sono impegni assai diversi.
bello / dell'uccellar non c'abbia a far l'inchino / o scompisciar la gabbia
viii-1-27: udite coglionissima ragione / da far di riso scompisciar la gente. martello,
. 7. intr. disus. far sbavare l'inchiostro (la carta).
libri. 8. locuz. far scompisciare le panche di risa: v.
; mettere in discussione un fatto, far venire meno una condizione. d.
]: quando mi ri- solsi di far questo passo con s. a. s
2-242: io son in tutto risoluto di far come fan coloro che si trovano ammalati
fine stanchi... deliberano lassar far a la natura. tommaseo [s.
sai mezza la messa: / deh non far grotte, ch'io me ne scompuzzolo
d'officio e de benefizio lo deveo de far noce e de menar spoxe hi tenpi
spoxe hi tenpi sancti tufi son ordenai a far fructificar lo povol cristian in l'amor
papa... mandò soggetto espresso a far publicar fra que'popoli che chiunque andava
mi chiappò a leggere, invece di far la 'regola del tre', il libro
scommunicazione, e se è lor comandato far alcuna cosa, la qual sia in
, le tele et i fogli in far figure. -riempire pagine di scritti
questo fu più che bastante 7 a far sì che in uno instante / sconcacandosi
io sappia / sconcacarmi qual festi o far da bravo. monelli, 2-436:
9-177: falananna, avendo auto grandissimavoglia di far le cose sue e forse due ore sconcacatosi
dissi, « corro il rischio di far la sua stessa fine », e mi
che canto sconcertato! orsù siamo sul far della luna, al mio infermo deve crescere
sconcerto morale, era miracolo il poter far tanto. verga, ii-92: ella non
per lo sconcerto delle potenze non potiam più far bene. redi, 16-vi-213: dèe
rovina; danneggiare qualcuno negli interessi, far precipitare in una situazione di difficoltà e
. cieco, 6-68: io vi vò far vedere / una bella caterva di cristiani
racconcia. 13. disus. far abortire. baldi, i-162: per
: non tutti quegli che si sono messia far commedie hanno saputo le loro parti, anzi
era sconcio e ridevole in modo da far perdere la serietà agli uomini più tetri
forse nacque sconcio. dussi a far la voglia del marchese, / come che
il callo, si vedeno alle volte far buone e vertuose opere, ma poco durano
ferro e legni epietre e calce / da far nuove opre e da sarcir le sconcie.
, si ha d'avvertire di non la far troppo ampia e sconcia. porcacchi,
bellezza, cadeva nell'altro sconcio di far sempre mille attucci e di restar sempre
, / poi che di libra la volea far serva. = etimo incerto:
. disdire, mettere in discussione, far fallire un progetto, un accordo già prossimo
. fogazzaro, 5-93: sicuro di far la pace con lo sconclusionato filosofo,
tutto,... non lasciò di far continuare la pratica per via del nunzio
. marino, v-23: il far false grammatiche in latino / ed involgar sconcordanze
poi seguì in volgare, / per far le sconcordanze più coperte. muratori, 7-iii-47
. bacchetti, -non rivelare, non far conoscere. 1-i-195: princivalle sedeva davanti alla
palude, in modo che, per far passare la cavalleria, bisognava va
; infinità. faldella, ii-2-303: far impunemente perire una propriacreatura in embrione, per
va in cielo, non posso nondimeno far di non sentire doglia; ma dio la
'di giove'. -scoraggiare, far desistere qualcuno da un proposito, da
sconfortare dal vizio. 2. far perdere d'animo qualcuno; privarlo di coraggio
alla marchia. 2. il far scongelare una prodotto surgelato. 3.
scongelare, tr. (scongelo). far sciogliere la neve, il ghiaccio.
gesto scongiurante, come se tentasse di far capire che non c'era più,
a gran scongiurazioni, / possenti a far che belzebù si mova. b.
, il gobbo si partì promettendo tutto far bene. = nome d'azione
- letizia, te ne priego, non far il sorrisodegli esseri deboli. leggi, obbedisci
insensato e sconoscente de l'onore che vogli far cosa che sii di vergogna a te
: la tua sconoscenza / ne induce a far così, villan poltrone, / ché
questo è quel che mi giova / a far ch'io sia stimata e ben veduta
terremoto, sua maestà s'è fatta far quivi prò interim, v'è anche il
consentirvi quando vive con l'ingiusto senza far dimostrazione dello sconsentimento. pallavicino, i-452
; / che quelle son che vi pòn far beati. -con uso avverb
dovresti rimetterti in pace con te stesso e far le belle cose che aspettiamo dal tuo
restami a dirvi che nostro signore voleva far fare una capella, ma perché era cosa
. muratori, 6-399: il solo far vista di dubitare, non che il chiaramente
di dubitare, non che il chiaramente far conoscere di credere che taluno manchi d'onore
, nello stesso tempo, una maniera per far meditare sul malfatto le sconsigliate, ed
non volea pigliare alcun carico, ma far gli uffici di privato. scontentézza
soldo loro. nomi, 15-62: a far servigio l'un l'altro sia pronto
. storcere gli arti, le giunture; far piegare su se stesso per il dolore
sedere e scontorcersi e dar lodi / e far vista d'intendere e russare. d'
con tuono afflitto che si sforzò di far apparire sincero. -camminare ancheggiando vistosamente
naturali e composte rappresentavano, quando volean far pompa di movenze impetuose, di scontorcimenti
galla venuti per il 'durgò'chiedono di far fantasia. scontorcimenti, grida animalesche:
. 2. per simil. far apparire in netta evidenza. arpino,
; s'adopera negli intarsiati e per far tavole da apparecchiare, come di brusco e
giunte scontraffatto che non se ne può far conto. milizia, i-394: si veggono
in faccia. -per estens. far incrociare nel cammino animali gli uni con
d. bartoli, 2-1-57: il far sembiante d'uno scambievole abbracciarsi, il
di xl voleno meter il scontro di far podestà a padoa per scrutinio con pena.
pretesto / gli serve per andarvi e far del resto, / cercando della morte a
, 187: lo studio di non far nulla di sconvenevole la occupava tanto, ch'
'l tento, / ch'eo possa far con lui mercato. = comp.
concio fumante. -far girare, far ruotare. -anche in senso osceno.
ri- devoli smorfie e stravvolte sconvolture alpora far soglia, quando venga dallo scongiurator sollecito
scopa meschina (v. to a far carriera quando ho smesso di fumare » proclama
'scoopisti- piena di scope verdi da far bastioni l'anno dell'assedio,
soldi 15 a fiorini per scope per far falò per le novelle de l'avuta di
. fagiuoli, x-12: va'a far le scope all'impruneta, a nuo-
. le bimbe rittepresso il fosso verde a far treccioline di paglia. c. levi,
ogni cosa. -figur. far decadere definitivamente un fenomeno culturale.
si pentirono di aver cospirato contro macrino per far principe lui. idem, 19-198:
: un soldato in alto assiso stava a far la scoperta a'nimici, non essendo
l'avvertì che usasse più riguardo nel far tante carezze a que'ragazzi, perché
con ardita fronte / voleano andare a far quella scoperta. siri, iii-387:
si manda innanzi a riconoscere e a far la scoperta e a preoccupare gli stretti
... e conviene mandi sempre a far la scoperta chi vi è, chi
in una spiaggia / tra 'l trarre senza far forza su noi medesimi. mare e
goldoni, i-925: quando vostra signoria vuol far conti, si hanno da fare i
scoperte, ai così fatti non si vuol far l'onore, amico mio, d'
menti. - far conoscere, rivelare. varchi, 23-266
quel tempo più la tegghia / a far torte, migliacci et erbolati / che la
applicano sempre l'animo a passeggiare, far l'amore, andar tutto il giorno essi
a giocherellare col cagnolino 'tesbì', a far le beffe al papagallo, a frugare
col mento lustro ed arrotato pelo / far figura di celibi montoni. =
corvi gracchiarono invulnerabili. -ant. far esplodere la carica (un'arma da
ho per cinque e più mesi dice far tal volta minor rumore, perché allora ne
arco, / e con men foga far meglio. linati, 18-292: dai prati
un accesso di la possa / far a me cosa che mi scoppi 'l cuore
per l'età sua troppi, / dal far più che non può sovente occorre /
farli andar di galoppo è facile a far scoppiare i cavalli. g. bassani,
il capo, fischiar con la bocca, far le dita spesso scoppiettare, scuotere il
era un cert'uom di buonapasta / da far delle lasagne maritate, / vede in casa
da ogni banda avea dugento arnon potea far tanto macello: mi scoppettizava, mi bom-
, 20-189: io finsi di volerla far segnata per la volontà di mangiare una grue
. bronzino, 1-13: come sare'far razzi e scoppiettini, / o giucar
non mancherete al tempo della volta di far quegli scoppi di lingua, ché in
dire parole non onestené buone, ed a far atti e scoprimenti vergognosi. lomazzi,
che la potenza spagnuola tanto si affatica di far traboccar dal suo lato, erano forzati
un tratto di costa normalmente sommerso; far affiorare una scogliera (il riflusso dell'
secondo l'ordinamento costituzionale monarchico, vale far cadere la responsabilità di alcun atto su
sodo, non parendogli ancora tempo da far il colpo, s'andava volgendo ora
. di obbligare le nostre batterie a far fuoco per poterne scoprire le posizioni.
. se a loro avveniva di dover far spalla alle vittuaglie... o riconoscere
gita nelle provincie vicine per iscoprir terreno, far conoscere la missione e cominciare a dare
. -rendere chiaro, evidente; far capire. -anche in relazione con una
è consueto farsi. 19. far riconoscere chi si presenta sotto falsa identità
al capo, sì bene noi seppe far che elianor suo compagno alla grande statura noi
compì, pred. dell'ogg.: far conoscere una persona in un aspetto nuovo
, li aspettarono prudentemente senza scoprirei o far romore alcuno infino a tanto che furon
. brusoni, 896: sul far dell'alba il generale mombruno...
più tosto mi darebbe il cuore di far un orologio d'acciaio, meglio di
di mezzo fra l'uovo za far dei versi; ma si può molto bene
dei versi; ma si può molto bene far de'versi a milioni e non essere
le tortuosità, può giovare solamente a far sì che in tempo più breve si scarichino
ciascuna vostra opera vi conviene... far che tutte le figure della tavola fuggano
da voi lontana. (si vede zelotipo far elli scurci). pananti,
questo scabro scorcio / come il potrò far io, che pur mi trovo / esser
scordare3, tr. { scordo). far perdere l'accordatura a uno strumento.
a cui è attribuita la proprietà di far dimenticare sofferenze e delusioni.
per domandare imprestiti di denaro e poi far lo scordato. -mangiare pane scordato:
piutosto desidera d'esser beneficata che di far benefizio ad altri. giorgio dati, 2-1204
al primo accorgersi della maligna infezione, far bollire per poco tempo nel vino generoso
vieri, xxxvi-119: quando mai donna vaga far festa rimiro, mi doglio, /
opri, / ma non t'astringe a far scorgo: ecco i campion possenti /
/... / pur pensa di far sì che se ne scorni, /
beccuti, i-109: che debb'io far? chi mi consiglia? / qual speranza
fugò l'ombra inimica. 15. far giungere a una determinata situazione o a
... credo ch'a ciò far la scorga / fiamma di tuo ardore.
dell'ostinata voglia che la scorse / a far del vero dio sì lunghe offese.
tut-dirigere una danza. tadua da far questione, / e hovvi scorti per due
lo scorgi. -per estens. far pervenire in un luogo (i piedi)
forno: loppa. fare? vogliamo far scorger oggi? - deh lasciate,.
è rimasto, / non state a far contrasto, / ché vi farete scorgeredi molto
lampri- dia e che la persuada a far quanto ch'io voglio, et ella
: nel senso di farsi scorgere, far cattiva figura. è stato uno scorgimento.
l'accavallare o saltar qualche maglia nel far le calze per distrazione o imperizia.
unto- godi scornacanti con più fragore che far non suole il barbassoro di prebuglione.
belli, 185: né mancherebber corbacchi a far coro alle sue scornacchiate. faldella,
lorenzo e che egli arebbe il salario senza far faticaalcuna, pensò a un altro modo per
pochi soldi che gli dànno le mamme per far paura ai ragazzi. -con
che lo scorna. 5. far venire meno l'oscurità (la luce)
infin che non sei stracca / per far concetto a questafilastrocca. = comp
i-155: la savena è buona a far casse d'arcnibusi terrieri, di balestre et
nelle stalle e ne'cellieri, in far le mangiatoie intarsiate, i sedili iscomiciati
assomigliano a quelle damesui cinquanta che continuano a far moine da giovanette. -che ha
poiché tu sei nell'abbondanza, / non far soloper te la scorpacciata. collodi, 124
montano, 1-39: se invece gliriesce di far comunella con qualcheduno, oh allora come
de li offici che non gli veggo far agli altri, che vogliono essere tenuti scorporati
: non vò teco [ignoranza] giammai far lite o guerra: / vò che
eri mio scorporato, non lasciavi mai far cosa per compiacermi. testi, 2-468:
perdere; bisogna in tutti i modi far questo scorporo. goldoni, v-665: l'
jaco- di ciò si intrattenevano, imbarazzati nel far la scelta degli pone da todi a
cervi e daini. 6. far correre un cavallo per i campi per domarlo
scorreggersì malamente il testo dell'avversario e volergli far dir quello ch'egli non direbbe con
impaccio: / io intendo a carlo far quel ch'è dovere. /..
cii-ii-858: il capitanserrano, che non poteva far alcuna cosa senza lui, cominciò a
busini, 1-237: lessandro l'aveva voluto far pigliare per un sospetto di veleno,
, i-146: nelle prosperità guàrdati di non far come i fiumi che, quando abbondano
annunzio, iii-1-137: ora voi potete far scorrere tra le vostre dita la cenere
di salùbre umor diligenza in far fornire i brigantini e una certa machina mai
. 34. tirare avanti, far passare il tempo. norme del decoro
/ vieni più che non suoli / a far leggiadri voli / don francesco spinelli principe di
da tutta ora / in su le portea far la scorerìa. battaglia di marciano, 586
, perché lei sapeva... far cantare il pianoforte. savinio, 22-342
riesce lor con con motti e gesti / far rappigliar la voce altrui fra 'denti
] volle, mostrò che ben sapea far i versi sonori, molli, scorrevoli ed
castello calavano come lupie falchi e corvi a far tal guerra alle strade, con prede,
: par ch'ognun s'appaghi / di far l'amico scorocciarsi alquanto. roseo,
3. tr. ant. far adirare, muovere a sdegno qualcuno.
, 9-131: benché vi piaccia di far meco lo scorrucciato senza mia colpa, conservo
che un'altra, me ne possa far una vesticciola di scorroccio. botta, 6-i-37
scorserella al suo prato ancor soleva 7 far ne'giorni più miti. alfieri,
di bontan non lasciò... di far guerra a'nostri e scorsiggiargli con la
dalla augustissima padrona... dovea far numero fra le scorse magnifiche feste nuzziali
galee, l'officio delle quali è far la scorta, andando inanzi per
i paesi, pigliar lingua degl'inimici e far altri servizi. -presidio,
temendo delle notturne insidie, in sul far della sera, quando più si doveva far
far della sera, quando più si doveva far la scorta, si partivano da'publici
guisa di tedesco / mascherata fermossi a far la scorta, / trovò i proci
, conforto, sostegno l'importanza è far cose grandi con la scorta della ragione
elasticità: riserva di merci necessaria per far fronte a un'eventuale, inaspettato aumento
per soddisfare le richieste dei clienti o per far fronte ad altre esigenze. -scorta
di strumenti di misura] si potrà far fronte alle prime ricerche, e a misura
somma di denaro messa da parte per far fronte a future esigenze. spallanzani,
, ha non guare, / io vidi far la scorta. -insidia.
ogni mane e sera va nel barco a far la scorta a li sacoma- ni.
: le spie, ch'erano andate a far la scorta, su 'l far del
a far la scorta, su 'l far del giorno l'avisarono che dario s'avvicinava
si conforta / e prese cuore in far sua difensione, / e disse ch'amerìa
el vole, e questo non può far el porco. -accorciare un abito
donna sancia / mal minaccio m'udii far, / che alle vesti, in mia
vita dietro a queste trame, senza far altra cosa che importi molto.
diede l'arte anche a'maestri seguenti di far gl'ignudi, scortare i corpi,
ell'era stata piena di scope verdi da far bastioni l'anno dell'assedio, quell'
queste e tai fallacie assai rileva / far di soppiatto e ad arte: non appaia
diceria / senza remis- sion li fé far punto, / poich'un grave stangon che
le sparte / semenze in rio terren far trista prova, / tai le mie rime
per la fortezza del sito fosse difficile far la guerra contro gli uomini fortificati nei ripari
. cicognani, 2-168: li sapeva far bene i suoi affari pietrone: a voler
non intaccar la iniqui. pelle': far leggieri leggieri, rubare dolcemente e a poco
4-184: uscita, mi delibero di non far altro che veder donne. entro dove
. bacchetti, ii-71: mi misero a far il garzone di una barbieria. il
s. v.]: 'scortire': far più corto. dalla moglie ingiusta, dall'
lxxxviii-ii-410: fortuna trista, che mi puoi far peggio / che di quella prigion chiuder
e scorte si veggiono, agevole è far giudizio dall'operazioni di quelle qual fosse
la grandezza de'mali eziandio i semplici far di ciò scorti e non curanti.
xliii-329: d'aver testimon falsi per far prova / contra iesù cercan per darli
dal ciel cantando avesti in sorte / far d'uom caduco, eterno ed immortale,
nostro onore, si lascia indurre a far quello ch'io misera, mossa da amore
ferrara, 30: se perquesto el mal far non s'ammorza / de la toa vita
truova più entro l'allegoria. far i personaggi di grandi con ippocrisia colorita,
lo scorsone della politica. 2. far crollare a terra. gioni tozzetti
., intendeva... di far luogo agli sfioratori e scaricatori, i quali
. 7. per simil. far poggiare su sostegni leggermente divergenti.
, / privo de zò che 'l solìa far fuggire, / che già da mio
dovevo sorridere e squadrarlo 2. far scansare, allontanare da sé una persona,
da quel maraviglioso re francesco, venendo a far reverenzia a questo divinissimo capricorno, io
, vedi a ch'io mi sforzo di far bene, ma si scorge a poco
usiamo, strisciando un po'poco; il far sembiante d'uno scambievole abbracciarsi; il
cotica. la varietà degli ornati e il far romore al minimo scuotiscotìo e un tramestìo
giovanni duns scoto mano, di far tremare il letto e che viola, alla
scuotono 1 cenci dalla polvere prima di far loro il bucato. 3.
... - oimè, non far, tu mi scotozzi. 2
savio padre di famiglia è quella di far de'debiti se essi son necessari ad
rapidamente in acqua bollente, sbollentare; far saltare in padella. tommaseo [s
di mangiare, / che s'ha da far? soffiarvi dentro allotta. pancrazi,
scotta o le scotte; scuotere; far forza sulle manovre della scot
tr. (scòtto). ant. far pagare lo scotto, trattare male.
poi per la paura che teneva tutti di far nuove costruzioni a causa di quella solenne
di tiglio'(il medicocondiscendente par che voglia far più gradita a'malati difficili con questo
costo, 2-338: ta. far forza sulle manovre della scotta...
che la donna mia non recherete a far la voglia vostra già mai.
scovare1, tr. (scovò). far uscire dal covo, stanare la selvaggina
e se ne servono molti populi per far fuoco, essendo quelli prividi legname: ma
imperizia de ^ medici principianti ed a far l'esperienza colle sue vene e colle
che ad esopo / e ad apicio potrei far da maestro. -in partic.
, e non bisognerebbe altro a voler far correre la cavallina, se non che o
screditaménto, sm. lo screditare, il far perdere credito; diminuzione di prestigio o
sedurre dalla vanagloria che suggeriva loro di far pompa degli studi fatti; e secondo
scribi e farisei, che vi facciano far giustizia, secondo che canta la grida
oh quel tanto vantarsi di pompeio econfidarsi di far rimanere di sotto cesare...,
incartapecorito scribacchino: « gaetano, vuoi far ceppo? pigliati quelle bestie. portale
un tuo animai ti può minore / far esser la paura, ch'a chiamarlo /
penna scricchiola. pecchi, 13-122: osava far scricchiolare a na, dello scricchiolio
argento, ioie e gemme ne li scrigni far serrare / e molina a macenare.
, non lo aprendo, / per far un segno de virtù più darò /
ho provvedute degli equipaggi che bisognano per far decente comparsa nel mondo erudito e debbono
pur nate, / le sue cautele a far zoppe e scrignute! 5. dimin
niente valeva. lupis, 159: far il noviziato in una scrimia di legno
. v.]: 'scristianare': far perdere, togliere, lasciare la religione cristiana
scristianisco. 4. tr. far abiurare la fede cristiana. l.
azione di propaganda culturale che mira a far abbandonare e rinnegare i princìpi e i
maria maddalena de'pazzi, iv-289: a far lo sponsalizio è necessario prima 'l voler
de'parenti. di poi si deve far la scritta. g. gozzi, 1-277
. del della sua di far acquisto / della verace santa fé di cristo
4 (64): si misero a far laronda, guardando, con aria e con
che detto stamaiolo porta fuori di città per far fi dizione in detto galeazzo
boiardo, 1-9-41: or, per non far più lunga la scrittura, / re
6-181: al deposito dell'8i° lomisero a far lo scritturale. 2. ant
lo scrivano prese anche l'incarico di far recapitare il plico. leopardi, iii-
uno scrivan di l'avogaria lì a far el dito processo. catzelu [guevara]
sia suo parente, e lo dovrà far giurare di aver ad esercitare il
1-219: amo... di far sapere quanto di rispetto io professi al pubblico
scrivogli nel mio dittare -che me deia far l'aiuto. lancia, 3-32: iscrivete
agevole il distendere e molto piacevole il far vive alcune di esse proprietà, che
: alcuna persona non dibia fare overe far fare l'arte de la becarìa in alcuno
, 4-345: volete voi darmi danari o far scrivere? fagiuoli, vii-67: colla
scrivono a carico. -adunare, far confluire. serdini, 1-4: qual
lui, e senza alcun premio nésalario, far nova scriptióne de tutte queste gente.
la nazione paga caro la guarentigia del far sapere le proprie ragioni... vi
sinistro ipocondrio. targioni tozzetti, 2-156: far fornente allo scrobicolo del cuore, alla
strizzando l'occhio all'amico come per far capire che c'è un buon pranzetto da
ettore... ci teneva a far vedere che lui non andava da bianco per
al lucifaro. 3. intr. far partire il quadrello (la balestra);
il sonar dei pifarai region. far scattare una balestra o un archibugio,
subito scroccare. 2. figur. far agire un tranello, mettere in atto
pi! » « già tu mi vorresti far rimanere allo scrocchétto; ma non mi
zione della bontà del prodotto consiste nel far mordere impunemente a una bella ragazza una
urto, schiacciamento, scotimento. - far scrocchiare le dita: flettere energicamente le
il fumo si spargeacre neltaria limpida, senza far presa. = comp. dal pref
mela facendola scrocchiare perché non glielo rivendere per far danaro, soggiace a querela di parte,
di marliani erano espressivi al sitati a far trabalzi e scrocchi. berni, xxvi-1-82:
'l pepe cari, / che sarebbe da far trabalzi e scrocchi, / per istar
nannini, 1-196: l'esortano a far un scrocco, ch'è peggio di
casa teodori si trovò costretto, per far quattrini, di ricorrere agli arzigogoli e
drizze vengono alate di corsa per non far cadere i pennoni sulle crocette e sugli stragli
[il re] lascrofa della moglie nel far il giuoco de'zingani: 'eh ch'egliè
figur. colpa, peccato. nia di far parlare di sé e di esibirsi pospone tutto
tutti li re di francia, di far guarire li amalati di scrofole. erbolario
. cagliaritano, 149: 'scrocciolare': far rumore di cocci. 3.
2. per estens. gettare giù, far cadere (in partic., scotendo
bassani, 3-284: calpestavo l'erba senza far rumore, sempre vuoto di pensieri:
lei meti: il genero, per far presto, era venuto a lavarsi in cucina
come chi pensa in una caccia festiva far ismacchiare da opachi cespugli cavriolo codardo e
da la man destra il gorgo / far sotto noi un orribile scroscio [var.
, 5-2- 140: non potetti far di meno di non dare in uno sgangheratissimo
, un modo di prender tempo, di far le finte intorno alla verità, di
anticipato il pagamento, vi contenterete di far pagare ducati tre, baiocchi 7 e
« non vi sembra un po'poco 'per far risorgere la vera musicalità italiana'? »
sua volontà, si era limitato a far proposte di conciliazione, con un rispetto
esso le verità distinte? la potenza di far questo ce la dà lo spirito santo
nel telescopio. - far correre lo sguardo su una serie di oggetti
non mancano gli scrutinatoli de'nostri tempi far palese per qualità singolari ed impareggiabili il
vi vò consigliare / che lasciate alti vecchi far scrottino / e voi attendiate alla lussuria
tempo era in uso / a chi doveva far mutazione / d'abito scuderesco in ca
aretino, 20-257: che si possa far lucignoli de la pelle e succhielli de
che di scritte ti pruove / di far difensa e scudo. -garanzia,
non esser così, con l'autorità vostra far a la mia scrittura scudo. monti
si tenghin ferme; maa ballare / o far di scherma, v'è da andar a
volgari, senza dir parola, per far intendere che si contentano di un soldino
azione da sculettare. lacciata per voi far tanto romore con gli antichi con empiervi
sculettare, intr. { sculetto). far ondeggiare vistosamente le natiche nel camminare (
fortunata? / £5 io avessi avuto a far questa figura, / io mi sarei
si fa oggidì nelle nostre ordinanze, nel far uomini d'arme i giovanetti subito che
di valore non ordinario e tali da far presagire di loro alte cose, schiuderà
poveruomo aveva cinquanta lire l'anno per far la scuola serale, ma gli ci
contentarmi, sicuro d'aver detto abbastanza per far comprendere a vostra signoria illustrissima il rispetto
dalle scuole che io sono costretto a far qui, le quali mi dimezzano la
ritrosia nella persona di cui credeva poter far più conto. de bosis, vii-1294:
è disposto in vista dall'economia a far concessione ai princìpi della scuola moderna,
tessitori di seta che hanno la smania di far correre le scuole ai figliuoli d'oro
: gli fu lasciato il compito di far scuola a due operai, incarico questo
puogli in su la pertica. far l'òmo prima del tempo.
scarnare alcuna pelle, né fare né far fare alcuna cosa che pertenga all'arte del
la folgore. 4. far vibrare le corde di uno strumento musicale
non a corde); agitare e far sonare un sonaglio, una campana,
la membrana del timpano. 5. far tremare e sconvolgere la terra o il mare
un possesso, instabile un bene; far vacillare un proposito. ulloa [guevara
7. risvegliare dal sonno; rianimare, far ritornare in sé da uno stato d'
inattivo il soggetto? 9. far tremare, rabbrividire, fremere (la febbre
, uno spavento, la paura); far sussultare (la tosse, il respiro
crollare il capo, anche nella corsa; far ondeggiare i capelli, la chioma.
potrebbe: / altro che cristo ciò far non saprebbe, / sì. mnrè da
; sovvertire l'assetto del potere; far vacillare una classe sociale, un'istituzione politica
per iscuotere la preponderanza dei magnati e far largoloro premoscide e, scotendola dalla terra,
particolarmente nel mezzogiorno. 17. far cadere o strappare qualcosa dal posto in
un recipiente. -in partic.: far cadere i frutti dall'albero, bacchiare le
dall'albero, bacchiare le castagne, far uscire i semi dalle spighe scrollando gli
scotendo la quasi ingenita prevenzione, vogliano far uso del loro beltintelletto. crudeli,
non scodere amore. 27. far risaltare, rilevare. lomazzi, 107
sua possa. -far scaturire, far sprizzare. - anche al figur.
urtare, / credendo il bordon me'far entrare; / ma già nessuna cosa mi
scossero allo strisciar degli acciari, potean far credere quivi discesa la sfera del fuoco
lo tormenta; / e non può far che tenga la testa alta. chiabrera,
, di torpore, da un senso di far paura. colpa, dal rimorso,
lo piligon, / sego no voio far tengon; / ma in tanti logi lo
quali essa si chiude internamente, per far scuro nella stanza; e per ciò diconle
scurisco, scurisci). rendere scuro, far diventare di colore più intenso e cupo
mi vietasse di tornar alla finestre a far un certo gesto molto espressivo a quei
cielo armato / e la fortuna contra me far guerra. / per trovato uno in ogni
il suo, che egli non ne voleva far altro, ma più tosto morire nella
da che più non s'aspetta / chi far lo possa, tralignando, scuro.
dun li è stato compagnone / a far quel tradimento tanto da lui;
. algarotti, 1-iii-275: perché non far lavorare maggiormente i bassi che accrescere piuttosto
dell'anima. buonafede, i-145: il far da giudice è un mestier disagevole,
farli mettere tutti allo scuro, e far loro un buon processo, forse
236: chiamo scurri questi, quali per far ridere altri e pur che cinguettino,
, non fa un'opera scenica degna di far nelle menti alcuna durevole impressione. caminer
guisa, non vuol ch'io possa far mia scusa; / vuol ch'io tenga
cader farà la scusa, / io vuo'far la vendetta o qui morire. panigarola
nelle scuse che, volendo di tal cosa far per via di guerra, vi
vò più per fedeluzzo, / così sa'far di me mala scusuzza.
scusa di qualcosa: evitare, schivare, far sì che non avvenga qualcosa.
mester al cavai de medusa / a far renascer la chiara fontana, / però ch'
fia signore; / e se forza a far altro or mi trasporta / scusabil e
fia / chi, mancando ragion, cerca far uso / del motteggio talor, dell'
per far accorger il principe della sua pazzia, che
meno inadeguato rispetto a un compito; far apparire meno riprovevole per una leggerezza o
martirio] voi sete 8. giudicare e far apparire non grave una maniscusate di none
scusi! jper rilasciare quel foglio debbono far prima non so che pratiche là,
un odore fetente, che serve loro per far fuggire proverbi toscani, 132: chi
studiamo un poco ilasso, ché oggi dobbiamo far tra noi una abburattatinaantesca; dacché tu pure
.]: 'sdato': senza voglia di far nulla, preso dall'ozio.
mandò più volte deputazioni per eccitarmi a far presto, onde non metterli nella condizione di
della gravidanza. faldella, ii-2-303: far impunemente perire una propriacreatura in embrione, per
cavallo. 7. danneggiare e far intristire una pianta, intralciandone lo sviluppo
questo oltraggio comporto, / né posso far ch'io non ne pigli sdegno. caporali
, 166: lo sdegno fa far di gran cose. ibidem, 321:
più che mai rea, / e pensa far che si converta tutto / il costor
ritrosetta, vezzosa e sdegnosella, / da far arder d'amore uncuor di fiera. carducci
s. v.]: 'sdiavolare': far il diavolo a quattro, tempestare,
il diavolo a quattro, tempestare, far baccano. sdiavolò chi sa quanto per levàr
, 6-ix-231: bartolo... volle far lo sdigiuno, in avviso di desinar
l. strozzi, cxviii-66: sdilacciato a far l'arte ognun s'assetta, /
.. mi han fatto sdimenticar il far versi. = var. metatetica di
... non possono... far dimanco di non consumare ne'pagodi, in
ciò che ha a fare o non far t'appiglierai, / tal egli sposterà dal
terrore e con un precipizio / da far paura al giorno del giudizio. =
in sé congiunto / nella sdoppiata foglia / far che tutto trapassi, e resti solo
spaventoso nome si facea a credere di far tremare di sé l'universo.
mal pondo, / ma il non vò far, perché il non vuole iddio.
non può sta re senza far nulla: i sofferenti lo invocano, gl'
. fagiuoli, vii-12: quanto volete far, da vivi fate, / nonquando l'
faldella, iii-92: noi siamo tirati a far male o piuttostoallo sdraio, a far nulla
a far male o piuttostoallo sdraio, a far nulla. fenoglio, 5-i-1022: ci restiamo
che si ebbe, si misero a far sdraviza con alcuni bicchieri groppolosi mezo braccio
mano, / lì costrinse la picca a far ritorno / con certo incanto suo ch'
verso sdruc non potrà mai far sì che trovi cose in questa sublunar vitaaffatto
più verso la scempiataggine, avrebbe potuto far nascere qualche scena pericolosa. verga, 2-104
. 13. tr. ant. far rotolare un oggetto su una superficie.
per la stanza. - far cadere, sbalzare. pasquinate romane,
d'un monte. 14. far cadere di soppiatto una moneta nella mano
petrocchi, 1-25: « non seppi che far altro, m'innamorai.. »
: fra i monti fa presto a far buio e la strada non è poca,
parole piene e errette, per far gli sdruccioloni più lesti. cicognani, 1-146
il maiale. 7. figur. far scemare un sentimento, un legame affettivo
condurre). ant. allontanare, far deviare dal retto cammino. cavalca,
, 81: che / ne poss'io far, se la fortuna ha tolto
abbia o di vero o di buono, far danno, ti apiccano un ma,
, 3-142: vedi oggimai setu mi puoi far lieto, / revelando a la mia buona
color che langue / per suo mal far. anonimo romano, 1-126: bene che
di tutta la predicazione di cristo: far conoscere sé agli uomini. 3
del vero, tanto se stesso da far paura. luzi, 11-44: si rivede
muovere il razzo verso r è causa di far crescere le tan olio liquido
: non volendoil navilio di vasco della gama far testa accioché la vela prendesse il vento
seccaggine d'esser portato in processione per far piovere. -moria di piante.
g. bragaccia, 1-153: nel far questi offici di lodare altri deve mostrarsi
esponendola a fonti di calore o alfaria; far diventare secco e sterile un terreno,
diventare secco e sterile un terreno, far avvizzire la vegetazione (anche con riferimento
o meteorologici). -in partic.: far perdere l'acqua a frutta, carni
mare amoroso, xxxv-i-489: io voglio far la dritta somiglianza / de l'albero che
2. figur. esaurire, svigorire; far venire meno, affievolire, isterilire una
da seccarsi la gola per me e da far entrare a voi il dolor di testa
due mesi ci secchiamo l'anima a far la guardia al traghetto. monosini
). vasari, i-164: conviene far prima una mestica di coloriseccativi, come biacca
scappi, lxvi-2-34: il simile si potrà far della schiedel lifo, presero maronea,
. ant. il rendere secco, il far rinsecchire. marsilio da padova volgar.
! e lascia fare oggi, e lascia far quando si deve equilibrare la secchia di
con una secchia / votar, o far parlar uom muto e sordo; / però
su la seccia. monosini, 417: far come la gragniuola in su la seccia
la seccia: gran romore, e non far danno. = probabilmente dal lat
i bianchi, / che 'l verno devrìa far languidi e secsono uomini berrettini, piccoli
isola, sapendo non v'esser navi da far ponte...; anzi rovinò
imaginato che sia come un molinello da far vermicelli e lasagne di pasta. intrichi
145: saran d'ordinario sempre costretti a far voglia dire: incisivo e talvolta
vibrazione secca e fragorosa della nota per non far udire che un'armonia tutta composta delle
: avea [torca] -vogare a secca far forza con i remi puntandoli facto un
, 1-i-419: 'vogare a secco': è far forza con i remi schiavonia ha
gioco è innocente e silimita allo scherzo di far bere tutto a uno solo, che sopporta
muoionsi di fame; / son presi per far taglia da'soldati / e non han
maledetto / dopo tante ci aveva anco a far questa? / andarsene e portar seco
si poteva, raccogliendo intorno seccumi per far fuoco. d'annunzio, v-1-260:
. fenoglio, 5-iii-544: lui continuava a far male, aveva smesso di prestare ad
... mai nelle loro poesie a far sudare i fuochi ed a quadripartire il
soggiunge l'anonimo, si dovrebbe pensare piùa far bene, che a star bene: e
al monte sacro fu un avvenimento da far epoca nella storia della repubblica, come
un suo aspetto tantosecluso e mitemente selvatico da far pensare che essa nonpotesse e non dovesse figurare
tu non puoi mai guardare un nobile né far alcuno altro atto seco che tu non
mai con donna, perché talvolta bisogna far seco il cieco, spesso il balordo,
per se stesso v'era svolto, a far proponimentoseco d'ucciderlo, e si diedero la
non puoi mai guardare un nobile né far alcuno altro atto seco, che tu non
desto: e però qui d'aver a far zego. pigafetta, 4-143: il re
francesi verso gl'inglesi, e a far loro sperare una strepitosa vendetta di secolari
che promettessero a'protestanti d'alemagna di far loro ritenere li beni di chiesa a
. che s'obligasse fim- peradore a far sì che l'elettore di brandeburg cedesse alla
d'ogni corona el vero sposo / per far il seculsempre ammirativo. magalotti, 28-148:
.. dèe essere la previdenza in far sì che da la sua parte rimanga
utilitade de l'onestade... e far sì che a lo ricevitore vada l'
3-i-308: l'uomo non potrà veramente far servire la natura a se stesso che
d'ogni cosa / dove sia da mal far, ben la seconda. grazzini,
che sa ben secondare, / e lui far tema e lui fare el latino.
mio, prova, deh prova / a far così: chi sa ch'ei non
il bandinelle col consiglio di giuliano di far che quell'opera andasse fuor di squadra
altrettanto secondario che, putacaso, deve far sapere che « ha lasciato il negozio nelle
, 1-117: se vorai... far parturir lo putto morto e la secondina
, ii-17-298: al bertoldi io voglio far sentire che non gli perdono la mulesca presunzioavevo
non possono, come gli scrittori, far la seconda edizione di una stessa opera in
. roseo, iii-23: si deve far scelta di quella semenza di quella fava
più d'una volta c'è occorso di far menzione della guerra che allora bolliva,
, ciascuno dei le, 1-2-2-14: far... sulla terza [corda]
cipale quello che ha la facoltà di far cessare il com basi poste
quando el tempio a tre navi a far s'avesse, debbino prima el corpo
parti sette se sicondo el modo ionico far vorremo. ariosto, 6-80: ruggier rispose
di una categoria di perto quello di far passare in secondo piano la richiesta di sone
, / al peccar pronti, al ben far ciechi e sordi; / e così
, i-1303: da 'secutus'noi dovevamo far 'seguitare', e non 'secutare', perché in
, i periti cirugici sono soliti di far nell'occipite... certi diverticoli,
tr. { sedo). calmare e far cessare con un opportuno intervento oratorio o
. -zittire grida e clamori; far cessare i latrati di un cane.
, uno stato di alterazione nervosa; far ritornare ai ritmi normali il respiro,
un sentimento, mitigarne l'eccesso; far tacere il tumulto delle passioni, vincerne
la vergine madre,... il far miracoli,... pascer la
, alle quali per necessità conviene talvolta far vita sedentaria, i clisteri sono di grandissimo
. jahier, 148: vedo operai trentenni far valere ilventre del mangiatore, le scarne braccia
della primavera mi sfibra; e ho da far tanto; e cammino così poco;
presto si discioglia. -figur. far sentire il proprio peso (l'età)
scolpendo crea. 8. far sentire la propria presenza in un luogo,
volponi, 2-254: « ad overath non far sapere », con cluse
sì per andar più nascostamente e non far nessun rumore, sì anco per più gravità
[suo zio] e sé fé far signore. boccaccio, 9-60: quivi,
per occuparvi qualche luogo ove si potesse far poi la sedia della guerra. guicciardini,
, 1-xxix-9: 1 sedicenti mecenati credono di far assai, se onorano della lor misera
ventimila paggi e ventimila giovinette distribuivano senza far confusione rinfreschi agli spettatori tra le file
san gennaro... e come solevasi far seguire la liquefazione in uno dei sedili
, attendeva a tessere giunchi ed a far funi fino al segno dell'uffizio.
questo tempo ogni sedizioso, che si voleva far capo, trovasse seguito. alfieri,
lastrico con un figlio, ho dovuto far di tutto per campare la vita mia
giovane nipote che, in atto di far scendere un cuscino nella fodera, colla
stia che verso un proprio figlio, per far vedere quanta sia alla regina,
ad èva prima nostra madre, di far la vendetta sopra 'l capo del serpe che
facesse da spia o cercasse sedurre e far disertare i soldati. solato detta margarita
italiana a pàrigi, mi seduceva a far quel viaggio. carducci, ii-10-20:
: di coteste pretese malfatte si suole talvolta far colpa alla 'rima', la grande seduttrice
mezo, sogliono [i turchi] anco far scorticare 3-129: le se ^
la pace sarà il cortellaio, col suo far 2. strumento chirurgico di forma analoga,
viani, 10-226: me lo potessi far segacchiare io questo po'po'di popone
segalecia per lo ve si ha da far quello taglio. galileo, 4-2-94: se
10. sport. nel calcio, far cadere a terra un giocatore della squadra
fu già prò apparecchiar a lad'ogni ciancetta far qui longa seggia. sua donna piumaccio
dolore / che una seggia che fece far appunto suo padre per questo efgli penetra
una seggia gente asalta: / far cosa che. llor seggia / gli mette
della dignità di chi ha il diritto di far parte di un organo collegiale).
riferito ad altro non mira che a far comprendere quanto facili, anzi sfrenati fossero
messe alli piedi di quelli arbori per far seggio, tutti di bella brigata si posero
in mano e con una seghetta da far nesti. dalla croce, ii-18: in
suddividere in segmenti. -per estens.: far apparire suddiviso o spezzettato.
negli anni venti, avevano cominciato a far oggetto delle loro analisi racconti e romanzi
messo il cervello con quella vostra invenzioncina di far passare per un ricordo trovato in una
, 2-i-263: fu sua prima cura il far segnalare dal co': annunziare per
, l'hockey e la pallavolo, far rilevare (con le mani o la bandierina
un viaggiatore, qualcuno si incaricasse di far trovare l'ottimo funzionario debitamente impacchettato in
delle lor penne. 3. far considerare, proporre all'attenzione per l'
squallide acque. -far spiccare, far risaltare. comisso, v-100: il
non osa di mettersi a sbarraglio per far fatti signalati in arme. daniello, 150
liutprando, l'esarca eutichio non seppe far altro che pregare papa zaccaria che implorasse
... e una mattina al far del giorno buttato lo scandaglio in mare e
è commesso a iacopo debrusson vice ammiraglio di far osservare gli ordini già dati pe'segnali
a se gnalare, a far riconoscere qualcosa o qualcuno. - cartellino
della quale cesare fece a mano a mano far atto e scrittura in amplissima forma,
un mandato, tendente ad accusare o a far procedere contro la persona sia di un
riposte selve ricercando, s'ingegna di far brieve la sua vita. ariosto, n-15
caramanico; e quelli che andavano a far le guardie, accorti delle pedate ch'aveano
di ferro a ruota con gruccetta per far righi diritti al cuoio. carena,
m. zane, fine usato per far aderire le stampe alle maioliche. lii-14-415:
solamente per via di segnature ecclesiastiche senza far uso del numero ordinale di ciaschedun mese
, per l'intenin cima, a far da segnavento, stava il gallo che cantò
onor del mio bel simulacro / fo far stasera al cesso segnatura / per espedir le
, 2-71: mi è sempre piacciuto far più fatti che parole: però se la
bisognoso, passò fino in provenza, senza far altro segno di ostilità. mazzini,
sì gli ha scatenate: / de far signi sì sonno desiusi, / far miraculi
de far signi sì sonno desiusi, / far miraculi, render sanetate, / de
l'uso di nessun segno', per far loro inventare un sistema di segni visuali,
che succedendo, non occorrerà la notte far segno con fanali, pigliando volta la capitana
di parigi..., imparassi far fare le sentinelle la notte e saltare in
se ne veniva una grandissima turba a far levata di quelle vivande con tanta prestezza
, non essendo facile a uno in capelli far opera servile. leoni, 132:
biringuccio, 2-80: è di necessità di far le lor forme di pezzi, con
stimonianza della facoltà o licenza di andare a far erba o legnare o ruspare in quello
spiga di voi forestieri non basta a far la state di questa lingua fuor di
agazzari, 11: non è necessario far spartitura o intavolatura, ma basta un basso
poi preso occasion d'ingannare e di far danno altrui, facendo nelle monete segni
tozzi, vii-559: giacché non hai da far niente, prega che tutto vada a
di dire che con la pretesa di far da maestro. moravia, iv-89: credo
sia questa spera lor, ma per far segno / de la celestial cheha men salita
volesse rinfacciarmi ch'io abbia osato di far tornare al segno e rid- durre crisippo
segno? ». varchi, 3-85: far tener l'olio a uno o farlo filare
colora / sì ch'a le bellerime pò far zunta, / in segno che le stelle
da fuoco. ruscelli, 4-4: far l'esperienza di quel pezzo a metterlo asegno
vero. marino, v-32: fammi far, mamma, la minestra piena /
ultimo segno dell'amore: il qual è far beneficio alla cosa amata e metter l'
: quel ch'è disopra che dè far frutto / tri ochi lassa a quello in
dei sensi o almen della fantasia per far le sue funzioni, segregata dal corpo
, 1-iii-261: -son però pronta / a far quanto m'accenna. / intendete?
le cose ben aprisse gli occhia non ne far parte eccetto che a persone scelte, a'
, in predicazione di segretario generale, può far risolvere presto. dizionario politico, 638
ragazzaccio da cui non mi riuscirà mai di far nulla... non si direbbe
libero ai virus. 2. far crollare una costruzione, sfrondare un albero
matassa, allora sì ch'io vi vò far ridere. scarfoglio, 129: questa
vincenzio ». -per estens. far appassire un frutto (il calore del
cum suspiriasai. -per estens. far aumentare o contribuire a far aumentare il
-per estens. far aumentare o contribuire a far aumentare il livello dell'acqua di un
quali, / che se sgionfa per far meze figure / e che sprezza e che
sarto che il destin noi colga / a far... /... /
sgonnellare1. 3. tr. far ondeggiare la gonna camminando. de amicis
scorbi, / ché non s'ha far con orbi questa volta. fagiuoli, vii-68
ti scrissi nel mio molo, / voglio far sul tuo nome un scorbio nero.
. canale di scolo che serve a far defluire le acque in eccesso. soderini
la è una povera sdegnosa a cui bisogna far la carità a suo dispetto, così
continuo, com'è d'usanza, a far governar le lor bestie; e quanto
con la unghie e vi ficcavano ordigni per far saltare il mondo. e non era
via. caro, 12-i-86: volendosi far l'esecuzione da se stessa, glivolle sgraffignar
, di un intonaco in modo da far comparire lo strato nero o colorato sottostante
. ma si la se l'abbia a far fare a qualche prete / sgramaticare, o
]... non si peritò di far l'elogio del matrimonio in un poema
lingua gramaticale, non può né dèe far grazia ai capricci sgramaticati dei dialetti particolari.
compagnia della lesina, ii-76: nel far assettare i covi del tormento quelle masse,
uon poss'amendare. 2. far scorrere a uno a uno i grani della
catalane che là dov'erano intese dovevano far scurire il cielo e la terra. bonsanti
ammirare il bel visino di una sartina e far arrossire una signorina sgranandole in faccia due
barilli, 5-253: dopo aver sostato a far benzina presso losgranatoio del cotone, vasto stabilimento
/ porta la spiga al mulino / a far farina e fiore e semolino.
sgranature e ai tagli che succedono nel far la barba, si vedeva un filo di
ant. non colpito dalla granmarono per far bere i cavalli, e, scesi di
freddamente un cavillo legale così nefando da far crocchiare di orrore negli archivi e nelle biblioteche
sarà in suo arbitrio e anco di far de le altre prove. =
sugo c'è... a volere far consistere einfeudare perpetuamente un partito nell'adorazione costante
andò il tribolo stesso a carrara a far cavar i marmi per abbozzargli in sul
in numidia al tempo che attendevi a far bene ai popoli sgravandoli del loro avere,
tolto,... va a far celebrare tante messe, o impiega quella
/ uscir ben tento ed a te far tragitto, / ma chi mi sgrava
mura, / gli otto vi proibiscon far bruttura':... questi editti,
dolfi, 2-66: in realtà voleva far passare, a sgravio di respondell'arroganza
più schifo e 'l più brutto / da far parere un upido lo gnogni.
e di così male carni e fattezze da far nausea. milizia, iii-78: la
sgraziato, spensierato, senza voglia di far niente. -privo di raffinatezza,
assurdità e nel vuoto. -il far apparire infondata una convinzione. piovene,
certi tòcchi e certe tempre / da far altri sgretolare. 14. scrocchiare
gran lume di fuori tutta scommettersi e far grande apertura una delle pareti della capanna
sgretolio, / del crocchiare e del far cricche, / veri nomi di stoviglieria.
elle si battano e sgridano molto dal far questo, mostrando che, facendolo, eglisi
'stripitàri': fare strepito, strepitare; per far rumore, sgridassare. = frequent
l'intrapresa egli lasciasse mai / di far le parti della dea sgrignuta. =
sgrillettare1, intr. (sgrilletto). far scattare il gril (v
sgrisci). mus. emettere far scoccare lo scatto del grilletto d'un arme
l'azione di toccare il grilletto per far scattare il cane. tommaseo [s.
il moschetto. 4. far sparare un'arma da fuoco facendo scoccare
dica così; mapiù tosto dille che sappia far una stramanciaria, dir una bugia,
una stramanciaria, dir una bugia, far una sgrissellata e simipaltre galantarie. =
guscio. guazzo, 1-90: nel far questa mescolanza voi avete cancellate con la
: par proprio di vederla, sul far dell'alba, correr via con tutte le
sgroppaménto del nodo. 5. far cadere con violenza sulla terra pioggia, schermata
, / e nonpuò tutto il permesso / far ch'io sgruppi una di quelle, /
dico piue / lefilattere sue / non dèn far lunghe troppo / e sgroppar ogni groppo
sgroppato. 2. disarcionare, far cadere dalla groppa il proprio cavaliere (
dappocaggine / qualche giuoco tra noi da far ci resta. magalotti, 9-2-303:
monti, x-2-485: potevate... far rispondere il grande napoleone d'una maniera
, con una pronunzia così sguaiata da far fremere. g. bassani, 5-242:
: ce ne furono... da far spiritare anche il diavolo. 6
aprir le labbra. / e vuol far creder, perché egli è sguaiato,
: di que'profondissimi inchini, chesi usa far da noi a'nostri sguaiatelli di marchesi e
sguainare1, tr. (sguaino). far uscire dalla guaina con un movimento rapido
il saluto con quella maniera che sogliono far le spose e le impagliate (disse la
la testa a tutti i compositori per far risposte penetrative. sì che venite a la
gli passerà fin anche l'amabile bizzarria di far all'amore con le damigelle dei campi
la situazione e non stava là a far tante musse come per esempio quella sgualdrinaccia
sanuao, xiii-164: scrive non si resta far le guardie conogni solecitudme, come se i
vertù sguernito. -impreparato a far fronte a una situazione. seneca volgar
fece un gran male a non mi far sguàtero de'cuochi, che di continuo stanno
meri, 63: se avesse potuto far guarire la sua moglie da quel male
il cerchio, par a me, col far l'aprile / e '1 maggio pe'boschetti
. 19. locuz. - far sguazzare il gatto: consentire che una
me lo crede, / e voi far prova della sua persona, / venga a
, d'erbe o balsami ecelenti / per far rizovenir ve- chi cadenti? / cose
in quarti, in fete, / e far sguazzeto e far mile putride / l'
in fete, / e far sguazzeto e far mile putride / l'è cose che
o per le case altrui, può far, so dire, / grande sguazzo con
. della valle, 3-320: cominciò a far molte esclamazioni e orazioni al suo sordo
; ma ci è anche la maniera di far dispetto e vergogna; e allora ci
(che vien da fare i fichi, far mille smorfie e sguerguenze), e
. spingere verso un'altra direzione, far deviare. citolini, 340: per
smontar di quaranta galee / trenta millaincantate a far mal serbe / nel porto de l'italia
a'soldati / non esser così dura in far servizio. guerrazzi, i-332: gaspero
ora e 'l punto venne / che far le nozze dovea la novizza, / preparassi
ultimo peocio. -cavare gli occhi, far uscire il cervello (in contesti iperb
,... ed in lottando a far varie prese e sgusciare di esse.
fanno altri gesti di beffe, come far le cocche, o coccare, battendo una
il medio nella palma, venga a far scoppio. pananti, ii-62: tra
di un gal- vanometro allo scopo di far passare per questo solo una frazione determinata
, 1-33 (93): solo bastava far segno di bere e baciarsi. alfieri
5-iii-148: è... necessario di far sì con diligenza chel'uomo abbia a memoria
: non poteva darmi: « tu devi far questo e devi tralasciar quello ». b
ogn'ora sì e no, come vorreste far voi. siàlidi [i +
rechi qua cose... da far ridere...: se io avessi
.. si era dato premura di far correr la voce a destra e a manca
il sibilar che feanmi i proci / con far d'essi in tiranni a lor simili
profetessa di cristo venturo ed entrando a far parte dell'iconografia cristiana.
da vecchie sibille alle quali insegna a far da maestre; e mai non si stanca
: 'sibilléssa': lo stesso che sibilla e far lasibilléssa vale far la saputa, la saccente
lo stesso che sibilla e far lasibilléssa vale far la saputa, la saccente, la salamistra
destinati materia hanno larghissima e fecondissima di far pompa de'loro ingegni nell'acutamente indovinare
urbani, reati nell'ufficio imperiti a far perire spopolato e deluso il mondo.
e nuto buglietti, sì che egli voleva far della salsa. ottimo, i-80:
conpoca siccità. sodenni, i-153: per far figure con panni o ignude adoperavano il
rattrappite da uella estrema siccità che a far tutta la forza non finisco i distenderlo
.. per... refricomo far dibbi. ibidem, v-7-30: da la
conduca nel più chiaro foco / per far del corpo mio sì come cera.
cecchi, 7-66: siccome cominciava a far fresco, sopra alle loro tatuate nudità
coperta. jahier, 237: deve saper far di tuttoil montanaro, siccome necessità di tutto
mali solo con guardare le orine e far dal suo tripode ricettacce, dopo d'
di santafusca vadano sulle ore calde a far la siesta all'ombra dei vecchi sicomori
raccomanderei sicuramente, con piena coscienza di far bene. -con troppa libertà,
possi... sicuramente conchiudere non far da savio principe colui il quale, avendo
donassi tanta sicuranza / ch'a messer far savessi lo mio core, / lasso
. rassicurare, tranquillare, confortare, far sentire sicuro e tranquillo qualcuno offrendogli appoggio
., 8-10 (1-iv-774): converrebbesi far sicuche, cavandosi più in dentro per
. bembo, 5-35: volendo far quel camino per terra, accompagnato da
momento mancante la pubblica sicurezza, può far nascere più o meno idee così desolanti e
intemazionali, che consegue alla rinuncia a far ricorso alla guerra come mezzo di composizione
chi la maneggia della sua sicurezza; evolendola far tirar più forte e meglio, la può
assaltare ed opprimere, noi non sapemo far di manco di mandare a visitare sua
proposito di amministrar giustizia alli popoli e far che sieno sicuri dalle violenze de'grandi
se'venuto al punto, ché se volessi far male non potresti, non se'securo
., 8-7 (1-iv-719): a far ciò convien che chi 'l fa,
in desire, / perché a ben far la vidde sì segura. zerbo, xxxvi-195
da che più non s'aspetta / chi far lo possa, tralignando, scuro.
del re si fosse, non si può far sicuro giudicio. gualdo priorato, 3-i-161
italiana a parigi, mi seduceva a far quel viaggio. e. cecchi,
, spatriare quando voglio e continuare a far milioni dove / mandò la gente sua alla
, esplicitamente. / lung'amo a far soggiorno. tarchetti, 6-ii-596: credeva
vi-20: in questo mondo chi vuol far progresso, / se non punta, abbia
sempre si giuoca: / e si può far del satrapo a sua posta / e
fagiuoli, vi-35: 1 ceci non pretendan far figura, / adopratiad un uso abominevole,
vivere tranquillo. cavalca, vii-253: far più che si convegna nul s'ardisca:
sua circunferenzia, le fa insuffizienti a poter far diluvio. l. martelli, 3-227
di questo alcun s'accorgesse, parendogli far men che bene: di che la giovane
sì forte / ch'a pena il può far libero la morte. bibbiena, 49
che e'/ con le navi di folco far parole. -piazza di sicurtà:
i-4-173: cavour pulsava da ogni parte per far entrare tutta quanta l'italia nel crogiuolo
istoria di cristo troverete... il far miracoli, far de l'acqua vino
... il far miracoli, far de l'acqua vino, guarir infermità,
nome di legno di ferro e serve a far mobili. si distinguono, il 'siderodendron
: 'siena': quando altri è costretto a far per forza una cosache a lui non va
chiamava pirro- pecilio. i re usarono far travi ai questa pietra, le quali
soderini, iii-252: si disse del far la siepe agli arbori fruttiferi e di
con buon esercito, per difender sé e far siepe al regno di francia. panigarola
si credette di potere con la scopolamina far confessare la verità. migliorini [s.
narcoanalisi]: 'narcoanalisi': il far parlare una persona, dopo averle tolto
si è creduto con questi mezzi di far confessare la verità (tanto che
ghiaccio] siffattamente l'aria che arriva a far tremare qualche poco le case della città
dei a consiglio, deliberanti se conveniva far dono della sifilide agli uomini,..
trovai il 'panegirico di berengario i'da far figura anco fra cinquecentisti, e non
marchi, 1-ii-195: 'sifilomania': smania di far delle lasi specialmente del sifiloma iniziale per
più in le sue case, farli far il cuito per ditto officio.
sommo vantaggio de'particolari... far tutto rinchiudere in una o più stanze
in una o più stanze, con far sigillare le porte d'essa o di esse
le labbra: impedire di parlare, far tacere, zittire. giovio, ii-16
questo mio testamento de lo qual eo pregé far conplir e dar, dapò la mia
da pioggie e da ghiacci sarà da far un suolo, oltra molte altre diligenzie,
terra, / stretti e veloci senza far rastello ». sanudo, 3-182: li
mio testamento, de lo qual eo pregé far conplir e dar, dapò la mia
via di postulato. la dimostrazione tende a far sottentrare alle tre sigle romane le cifre
incurvare in una sigla tutta una tradizione, far passare per la cruna d'un ago
volto); atto a significare, a far capire le intenzioni, i moti dell'
non viene più concepito core tuo, far sentire: / la parola k'à profunditade
/ verso la terra bassa, / per far significanza / de la grande bassanza /
parso per publico bafino significare elnostro andare e far noto ad ciascuno essere de bona guerra
.. che abbia la bontà di far tenere la macchinetta al padre don carlo
. 4. manifestare, rivelare, far capire chiaramente a voce o per scritto
darsela a gambe avrebbe significato non solo far la più me schina figura di
negare, perché il negare si può far ugualmente da'rei che dagli innocenti,
usavano alle giovani educande per indurle a far voto di verginità prima che conoscessero il
dell'opinioni degli astrologi nel modo di far queste direzioni, altri volendo dirigere a
. eccellentissima è rimesso il modo di far giungere a sua altezza il signor governatore
della signora madre / l'avrà da far con me. parini, 524: fuggono
consultò l'autorità superiore intorno a quanto far dovesse relativamente a questo deposito.
negro e la moglie a casa a far la signora. 18. dimin
la pace, proceda con questomodo di voler far paura al gran signore per ottenerla?
, faccia il favore / d'andarsene e far presto. zannoni, 5-36: signori
cangiando stato, nel suo nido a far da signore. balbo, 4-247: oggi
, in mezzo alla presente operosità cristiana, far il signore vuol dire in alcune regioni
antonio da ferrara, 168: cussi dè far chi voi segnorezzare / e oguagliare la
ch'essi hanno voluto sempre signoreggiare e far credere che sieno stati essi cheabbiano fatto bello
grande excellenga / sì c'ài licenga di far perdonanga. chiabrera, 1-ii-410:
vi possono a lor beneplacito entrare evenirvi a far all'amore. -composto di nobili
tutti questi signoretti senza patrimonio bastante a far bollire la pentola portano naturalmente nel cuore la
lentini, 53: certo mi par che far dèa bon signore / in signoria sua
,... deli- beronno de far provisione e prepararsi e mettersi in ordine
pace, proceda con questo modo di voler far paura al gran signore per ottenerla?
piantati lassù nell'alto a uso di far lume alle signorie loro, che la notte
si- gnoriddio di chiacchiere pensando di far meno peccato. = comp. da
». rime anonime napoleza signorile per far prevedere esigenze di vita costosa. tane del
di trentamila lire all'anno: tanto da far loro toccare, senza poterla avere,
diede notizia com'egli era per far bella mostra di due pitture e spacciare sua
. saraceni, i-262: poteva far a meno di conservare una certa signorilità —