preco, / essa temeva più che far non sòie. = voce dotta,
mai la mente tenera dei bambini e senza far nascere quelle ripugnanze precoci che ispiravano molte
, preconizzavano di lui, siccome sogliono far 1 comandatoli che vendono: 'quien quiere
, impigrito, spesso andava a far digestione a letto, gli accadeva di de
al cocchiere, ritirandosi o precorrendo, a far luogo più innanzi]. tommaseo 2-iii-387
che dessa era quella che aveva fatti far loro [alle complici] i primi passi
: gli antichi nostri precorsi costumavano di far passeggiar sulla mensa uno scheletro per ricordarsi
me vale, / veggio che me convien far buone schiene. = voce dotta
squadra. questi non trovando più da far preda, con tanto più furore facevano
avere per via di giustizia, bisognava far del romore nel mondo. essendo questa
a chi più poteva, cominciarono a far dissegno di passar nella gallia fin dal
pregò che volesse condurlo in luogo da far preda di schia vi.
alti monti nuova ingorda gente / per far di noi più dolorose prede. giraldi
loro patria, d'ogni diritto di far testamento, schiavi di buona preda in ogni
doveva toccar altra corda per... far cessar il silenzio della bella sua preda
l'ho fatto, né ho possuto far di manco, se dio mi perdoni,
mi si ficca, / gli voglio far veder se il baston fiocca. / credea
o amato prossimo, / a non far bimbi. -assoggettamento alla condizione naturale
boterò, 171: altri prendono piacere di far preda di un cervo e di un
tra boschi giocondo, / intento a far degli animali preda. lemene, i-372:
de l'arco iva nel bosco / per far preda di damme. magni, 119
foggia di falcone rapace, atto a far preda, e l'altro palmato per notare
quegli altri predaci era parso diritto il far ragione da sé e sostentar la vita con
. i succo d'alto valore in far che rieda / il solito vigor ne tapi
, cioè un pitale o predella da far suo agio a una manigolda con chi e'
la cacarella. -far ridere, far stomacare le predelle: provocare generale riso
mani incrociate sulle ginocchia. -seggiolone per far sedere a tavola i bambini molti piccoli
bellezza. 2. indicare, far riconoscere come votato a un preciso destino
anco supplico striettissimamente voglia sopra di ciò far bon pensiero, et agratandoli el partito
ed affetti che sermone di prete non potrebbe far meglio. -ambito dove si
s'accorse la regina / che tempo da far prediche non era. botta, 7-153
tutto. fagiuoli, vi-4: perché far..., come si suol dire
mi conforta a viver bene e a far delle limosine. grazzini, 9-196: le
un'enumerazione rimasta classica ed entrata a far parte integrante della logica tradizionale (mentre
/ castella né monete: / fatemi far la pacie / com quel che vi sapete
= voce dotta, lat. praedicàre 'far noto, celebrare, lodare 'e
o cattiva, con o senza fondamento; far carico di qualcosa; attribuire rinomanza o
qualcosa; attribuire rinomanza o prestigio; far credere a malgrado della realtà o delle
pio, che ta * ricordi / per far con voi durò fatica tanto. daniello
in prospettiva e gran disegno / da far che se vergogni la natura. castiglione
] bisogna un altro artificio maggiore in far quelle membra che scortano e diminuiscono a
tanto lontana da quella quanto si vorrà far dentro a tal piano la prospettiva.
esigenze della prospettiva aerea deve il pittore far sentire il distacco fra i vari piani
una benfatta e bella / prospettiva di nuovo far vedere, / là dove il cantinella
, i-x-2-270: qual regalo più delicato potea far venere al figlio di quello d'uno
troppo vasto pensiero è quello di voler far bene a tutti... e di
.. quello si mette in prospettiva per far vedere la persona sua disposta alle donne
. -portare fuori di prospettiva: far perdere il senno. lomazzi,
artefatta. mauro, xxvi-1-266: il far l'amor con le donne dabbene
volta che un di loro trascurò di far chiudere una finestra di bel prospetto, ma
rimurata. -per estens. possibilità di far spaziare lo sguardo. bergantini, i-2-182
s. maffei, 5-5-159: volendo far principio dal primo recinto ed essendo questo
non si allargarono tanto quanto potevano per far la pace e che nelle loro lettere
portarono ragioni concludentissime che li deviavano dal far altrimente, tra le quali la principale
, mentre toccavan con mano che dal far ciò non si sarebbe raccolto altro che un
de'miei compatrioti. -che vale a far sentire vicina una persona (l'amore)
solo per le sue spume, ma per far ne'perigli incanutir chi lo solca,
la littera de la excellenzia vostra per il far fare lo olio vergene, prosimandosi el
conciliare gli ordini sociali divisi, nel far l'uno all'altro conoscere 1 lontani
avessero detto che io sarei entrato a far parte di quei tali seccatori del prossimo,
ogn'altro fin prosterga, / può far che del sovrano a tempo e loco
avanti, / stupida in atto e senza far parola / si distempra in sospir.
immantenente e vadasene in sua malora a far sua vita ne'pubblici prostìboli. lubrano
nel secolo xv e ne'seguenti, per far moneta prostituirono sì fattamente il nome di
facilmente a disposizione di chi ne voglia far uso (un oggetto). loredano
: com'hai sì l'alma dal ben far divisa, / prostituito nobile; e
, e in que'momenti mi pare di far la prostituta e di farlo fare alla
. foscolo, ex-1-298: argomentandosi di far credere che dante si riconciliasse dopo l'
re... non possono nondimeno far di manco di non consumare ne'pagodi,
argomento e dimostrazione, si ha a far conoscere, vedere e capire i soggetti principali
g. visconti, 2-21: a far sue cose bone / milli istrioni e
ii-73: essa non era riuscita a far di lui quello che aveva sognato, cioè
. figur. usato per offendere, per far male. boccaccio, 1-ii-742: con
di qualcuno. lucini, 4-262: far l'una cosa o l'altra significa aumentare
con una protesta che non intendeva di far pregiudicio né all'uno né all'altro.
ingenuità. segneri, i-210: hai da far quasi una protesta di fede e protesta
mi dièi a sbadigliare, così per far protesta della mia ignoranza come pompa della
ozio della sua trascuraggine col protestamento di far ciò che si fa e di
/ non puonno le finzioni 7 far ch'ei non renda odor di protestante
lii-15-67: soleva già la corona di francia far gran stima defi'imperatore, dichiarando che
, 26-69: sono uomini che cercano far danaro; hanno trovato qui alcuni propagandisti
resto / di fare a tempo quel che far si deve. b. davanzati,
mia magnificenza? 2. far sapere in forma ufficiale; notificare, intimare
. caracciolo, 23: or voglio far sì come fa l'uom saggio, /
che, se voi vi pentirete di far bene, si pentirà anch'egli di darvi
6. per simil. mostrare chiaramente, far comprendere a un osservatore (con riferimento
protesti. 7. dir. far dichiarare da un pubblico ufficiale il mancato
, 455: uhi vuol assalire o far la guerra offensiva quanto allo stato sia tenuto
protestazioni ed apparecchi turcheschi, procedettero a far provvidenze. 3. manifestazione esteriore
, 2-144: lamentarsi ad ogn'ora e far protesti / che il secolo è corrotto
del maestro, sforzò una volta plutarco a far quel gran protesto all'imperador discepol suo
cavalli stratioti et altri a veder de far retirar l'exercito arquanto de la terra.
da un gonfaloniere di compagnia, quello di far preferire le vie di mare, rendendo intricate
caso presente), si dèe almeno far pubblico protesto contro gli spiriti che la dettarono
, mandare il protesto: redigere (o far redigere) il predetto atto formale.
contrasto / con loro unito alla virtù far possa. -al femm., con
e padrona, in cui ordinava loro di far eleggere ad ogni costo pontefice il suo
a una data regione barbara, aeve far sì che armi nella regione suddetta non ne
solferino e palestra si rassegnino lungamente a far la parte di protettori della frontiera per
rimpresa di rispondervi; ma non voglio far ingiuria a lui ».
dell'osservanza delle sue leggi e di far render giustizia a chi appartiene.
infedeli, che vi ricorrevano promettendo volersi far cristiani. -tutela del sovrano o
: dèe [l'autore] sempre far dispute col proto, / mangiarsi il cor
terra e se v'era pietra da far calcina. deliberazioni del consiglio de'dieci
si fa e quelli che siano da far in ditto palazzo. temanza, 93:
fiate chi ne sa manco vuol far del proto e del saccente ne'
costato mille passi e mille noie, potrà far scrivere al signor gaetano zanetti quondam girolamo
'l notato / nei protocolli, e puovene far fede. gelli, 7-217: e'
, per mia fé, che lo voglio far mettere nel protocollo dei goffi, accioché
nel primo giorno della luna di settembre far [dio] inquisizione su'peccati degli uomini
ogni proprietario che in dette fabbriche vorrà far eseguire qualunque benché leggero lavoro nei muri
, ardisco pregarvi di presentare, o far presentare, a sua eccellenza dopo le
difender fi mercanti dalle avanie, a far certe deliberazioni di schiavi e cose simili
e co'debiti requisiti che aver debbono i far maceutici professori. longano,
d. bartoli, 26-353: venivano a far sacrificio nel tempio d'esculapio, protomedico
suppliche che si davano al re e di far loro le risposte e creava i notari
iv-408: c'è stato chi ha voluto far dell'alfieri un protoromantico o preromantico o
cfr. trarre). prolungare o far durare un'azione, un'attività,
una breve. -lasciar trascorrere o far passare il tempo (o la vita
io protraeva di scriverti; ma sul far della sera e coll'awanzarsi della notte io
. 4. per estens. far crescere una pianta (in altezza e
le piante per intesser ombre / o far boschetto o le spalliere alzare.
protrattile, agg. che si può far uscire, che può spingersi o sporgersi
. frugoni, iv-400: ti voglio far il protratto in prospetto delle anticamere,
. memmo, 109: lasceremo di far osservare il trasporto che mr. de
sacco l'oblatore e non ve ne volle far altro. nievo, 853: fu
). 2. tr. far sporgere in fuori o in avanti, talvolta
una protuberanza. -in partic.: far gonfiare (il petto e ha valore
subalterni. 3. fonet. far avanzare (le labbra, nell'articolazione
, agg. fisiol. che si può far sporgere in fuori o in avanti (
5. tr. letter. far sporgere, rendere alquanto sporgente.
, il narcisista. 6. far fuoruscire, mandare in fuori.
cosa, e parrammi un'altra; vorrò far prova con l'udire che spesso odo
alla piova; / e, se del far con noi poi non vi giova, /
quale fu il primo che cominciasse a far pruova di lavorarlo [il porfido].
sommi, 56: mi conviene essere a far prova di illuminar le scene della nostra
malato, s'accostò, e per far prova se in verità egli aveva conoscimento,
... / di vostre forze a far prova sen viene, / invitandovi il
petto, schiena e morione / a far di virtù vostra paragone. muratori,
sorride timorosa a prova / la padroncina con far d'educanda. vittorini, 2-153:
117: si doveva quel giorno stesso far la prova generale dell'opera. andai
prove. -l'indossare o il far indossare a una persona una calzatura o
l'imperadore, benché consigliato di voler far prova della virtù de'soldati, non volle
: e in questo modo si potrebbe far la prova se una fusse vergine.
la fece dare a sifone, volendo far prova della fedeltà del barbaro. cesari,
passavanti conta d'alcuni che, per far prova della fedeltà della moglie, credeano
mandatogli da rugeri re di pùglia a far pruova di lui. bacchetti, 1-iii-441:
): una femena desfagà, vegliandoli far perder la proa, ardiamenti montà su
. carducci, ii-19-265: venire a far prove orali non potè, nello stato
/ k'elo nui 'n questo sento faga far bona prova. novellino, xxviii-801:
risponde...: « vi vo'far la prova se 'miei sottoposti a
con fretta / ed e'veniva a far suo pruove. boiardo, 1-1-1:
, 4-57: se del tuo valor cerchi far prova, / t'è preparata la
avere alla guerra, molte volte occorre far prova di sé in tai cose,
giun- gner poi più fresco / e far con lei qualche pruova gagliarda. guicciardini
mill'anni ognora in foggie nuove / di far con lei lussuriose rove. pacichelli,
cielo. muratori, 8-1-177: bisogna far molte pruove di se stesso, amare
iii-6-315: s'intende ch'e'dovea far buona prova dalla cattedra e in quelli
di virtù militar che possa in guerra / far prova di se stesso al par d'
io dico sia vero, ve ne può far chiaro tuficial del signore il quale sta
lenocini della eloquenza con l'intenzione di far meglio passare come prove delle loro opinioni personali
, 196: l'uova di storione per far caviaro,... postele sparse
ostacoli ed opposizioni, parve più espediente di far venire le prove ed inquisizioni che sopra
brevità del tempo come prova efficacissima a far presumere il dolo, fraude o ma-
. f. galiani, 4-307: il far trattar ministerialmente affari contenziosi de'privati,
. e che il uello vale a far conoscere qual di due contendenti ha causa
stampa periodica milanese, i-171: a far valere questa tesi, a tutta pruova sceglie
t'ài nulla scusan- za; / far te ne voglio rasone / de que n'
motore, un macchinario qualsiasi, o far funzionare un congegno allo scopo di constatarne
. 'provare le macchine ': far eseguire alle motrici pochi giri a lento
ricevuta. 2. indossare o far indossare un indumento, un copricapo o
è che mo'te pente, che de far lo provare. -in relazione con
: ella è quanto de ben pò far natura: / per essemplo di lei bieltà
77-13: cortesia fé, né la potea far poi / che fu disceso a provar
cielo, / pria che si desse a far l'alte sue imprese, / di sé
che, da principio, aveva creduto di far loro provare. tarchetti, 6-ii-199:
citolini, 452: il notaio notare, far copie, scriver in consonanza, esaminar
t'avessi con meco a provare, / far ti vorrei veder cinque per asso.
/ che di scritte ti pruove / di far difensa e scudo. compagni, 3-6
ugieri apugliese, xxxv-i-897: in ben far molto mi pruovo; / spessamente mi
frontespizio di quel tabernacolo si provò a far di musaico. compagnia della lesina,
, giacché non gli era riuscito il far da marito, voleva provarsi in preteria
perciò accettato tutto intero e indifferentemente a far parte della sostanza del corpo nostro;
sia, più che altro, un far prova di spirito sofistico. -con
ordine, appena scorgessero alula, di far fuoco a salva sopra di lui. barilli
uso neutro. ariosto, 398: far prestarmeli [25 fiorini] / su la
si perde, e puossi molto / far di guadagno, ch'ei dicon proveccio,
fini occasionali, ma non entrò a far parte della sua tradizione. 2.
sia ardisca uvero presuma prendere né far prendere, dimandare né fare dimandare, alcuna
: quelle città italiane aveano allora a far altro che badare a'poeti provenzaleschi.
con un sorriso forzato al quale voleva far dire: -certo è una gran consolazione -
iii-22-62: la proverbiale accusa del 'dolce far niente 'degli italiani è falsa per
barga, / quand'om, per non far guerra, è 'n gran perilglio
e la provianda, come pure di far rassettare le strade. ruzzini, lxxx-4-
od altro non valse ch'a far vivere all'altrui spese quelle squadre et a
ministero provicariale / dirowi tutto ciò che far dovete. provicariato, sm.
grembo la salute umana portò) piacque far apparire e chiaramente vedere la sua secreta
che alle vostre leggi ubidiscono quello che essi far debbono. io. abitante
nata colla più imperterrita e sicura vocazione di far ballare gli uomini. -provincialotto
cattaneo, ii-2-422: è più facile far concorrere vaste e possenti leghe che molte
2-243: se incontro nuova occasione, voglio far pentir v. s. d'
? 6. in senso attenuato: far indispettire, innervosire, irritare, una
fanno gli scritti osceni non è il far credere che oscena sia la vita di
nuovo provocarvi l'ira del duca e far contenti erminia e me con la perdita
si offrono spontanei. -disus. far emanare un decreto, far prendere un
-disus. far emanare un decreto, far prendere un provvedimento, per lo più
turi tali rimedi suono provocativi apti a far disperdere. a. briganti, 421:
i provocatori e i tentatori, senza far male a nessuno. mazzini, 32-166:
improvvidi e provocatori. -inteso a far infuriare una belva (un grido, un
, temendo che, in luogo di far prowedere per la propria sicurtà, non
tale da ottenere un dato scopo; far sì che qualcosa accada, procurare che
soddisfare bisogni, risolvere situazioni complicate, far fronte a difficoltà, ovviare a inconvenienti
non avrò agio né tempo né modo di far nulla; e veggo molto diffìcile lo
: egli s'addossò la cura di far pontualmente provedere tutto ciò che poteva bisonare
ancor provista: provedendosi, procurerò de far quanto el prefato desidera m questo,
trovati colpevoli. sansovino, 2-15: dovendosi far giornata, intenda in ogni parte si
debbon mettere [le artiglierie] per far danno agli aversari e prevegga se i nemici
mia pecca o per provide- mento che far si potesse, io ne sarei mai sempre
che awien provvedimento / potesse l'omo far, non seria il nome / di pazienza
, per la quale non si usa far provvedimento alcuno, non facendo ordinariamente progresso
, così semplici, così atti a far saltar fuori il grano, nascosto, murato
: d'abiti e di gioie va a far provvedimento. cattaneo, hi-2-88: affrettati
. pulci, 25-106: parmi da far certi provedimenti / (e non ti
1-i-65: le calcine che tu hai a far fare per lo provedimento delle mura della
de meser lo podestade, che fé far el prevedidore, e per refarlle in la
volta il proweditore delr opera si condusse a far fare quella catena o cerchio di ferro
mi parendo dovere estendermi... in far menzione di magistrati più bassi, come
proweduto di tutti i requisiti necessari per far valere in polonia i diritti del suo padrone
d'una semplicissima fanciulla tutti insieme a far impeto unitamente concorrono? muratori, 8-ii-71
serenissimo mio signore rifulge ancora quella di far nobilmente mantener provveduti d'ogni pianta straniera
, i-22-36: se inoltre awien che a far abbi grand'opera, / ma di
cesare non era per niente da doversi far beffe, imperocché la vicinità delli regni
gono qualche gran somma di cui si possa far capitale, ogni volta che il rimanente
de'negozianti ed altri uomini dediti a far danari, che spessissime volte, per guadagni
cavalieri di malta... procedettero a far rovvidenze ed armarono potentemente per sostenere
quello... che si vorrebbe far vedere come un bene non sarebbe che un
degli indiani a mezzo del rum per far posto a una società progredita. p.
, il meglio che possono fare è il far niente. di giacomo, i-775:
d'intelletto provido e canuto, / seppe far tanto che ricon- cigliate / s'edbe
, che tempo addietro m'ero adoperato di far accogliere nel provido istituto, mercé gli
dar il malanno. io vo'domattina far venire il nostro medico, ed egli ti
lido, un razzo avviserà gli inglesi di far sbarcare le provriggioni. de marchi,
non restano [i polacchi] di far qualche proviggione, avendo inviato il loro generale
, ed i marinari, sbrigatisi di far la necessaria provigione d'acqua, imbarcaronsi
si paghi altrove, essendo egli costretto per far un tal cambio tener altrove de'suoi
polvere, dico provisionati dalla signoria per far polvere d'ogni sorte. leonardo mocenigo
priuli, lxxx-3-737: continuando pure a far instanza per le restituzioni...,
l'assemblea colonana non avesse autorità di far provvisioni d'indulti e di perdonanza.
modo d'accrescer l'entrate e per far provision subita di danari. i.
provision s'alcun rimedio / si può far qui. guicciardini, i-212: fu necessario
di tutti i prìncipi della magna per far provvisione alla sua passata in italia alla corona
cinque canti, 5-37: ben mostra far provision, ma solo / fa per dissimulare
413: la lentezza e tardità nel far le provisioni di guerra è causa che si
romei, 3-467: giudico che sia ben far qualche provisione per incaminar acqua nella bocca
alla vita dell'uomo. ha, per far tavola, provvisione di scudi dieci il
nuovo replicai a questi signori che volessero far provvisione a vostra eccellenza così delle stanze
giusto e insieme al vero, / per far in vostra lode una canzone, /
e per racconciar le navi o per far provvisioni o per iscampar alle fortune di
? vi pare ella prudente e aveduta in far provisione di tutte le cose che sono
del danaro e apparecchiar la materia che parerà far di mestieri. giacomo soranzo, lxxx-3-325
l'estraordinario, sempre ha bisogno di far nove previsioni de danari con interesse fin
lii-15-99: se vuole alcuno di essi far provvisione di denari, non trova chi
gravissimi interessi, che talvolta, a far bene il conto, arrivano a 30 per
d'un altro, perché non si può far senza. galileo, 1-1-145: caso
derrate alimentari accumulate preventivamente e conservate per far fronte alle esigenze di una comunità di
4-265: assai più guadagna una nazione a far fiorire, in mezzo alla guerra,
medesimo se ne va ogni mattina a far la provesione alla piazza e manda sempre
eran le vivande apparecchiate / e udiasi far dal prowisor l'invito, / tutti
grano e anche di questo è necessità far provista. faldella, ii-2-214: la contessa
mai eseguir questo lavoro? noi si potrà far meditando, perché quelle idee che non
grazia, non vi fu occasione di far uso della medesima e farla valere nella
man divine /. testi quel che far suol ciascun prudente, / che d'un
590: quello che ho visto far io a cavalieri prudenti e savi,
vuoi, non è facile per lui far sapere qualcosa. bisogna che sia prudente
parole quella lodando, disse che meglio far non si poteva. della casa, ii-69
prudente il partito che presero li spagnuoli di far la f f ace
l'aria de'piu sani giudici, far che stillino le rugiade abbondanti de'più prudenti
5-413: disperando miollis... di far fronte ad un tratto ai due nemici
imitazione. prudentemente platone, che fece far il mondo alla mente, se l'
precauzione, per non correre o non far correre rischi. cornoldi caminer, 218
lassando stare i rigori e l'esorbitanzie, far di sorte che la cosa non si
mai si diè la pena / di far servir di zuppa una panata, / di
col sulmonese, / che poteo fin far pietoso / il fier geta pruinoso.
pruna, / là dove io il vidi far sì gran cimbotto. 4
con legname verde che possa germogliare e far macchia. = da pruno.
come fa 'l vostro, / che sa far d'un prun boccio un ramerino.
soderini, iii-252: si disse del far la siepe agli arbori fruttiferi e di
/ che di gentil può un spirto far villano / e del divino amore il fonte
/ zingana e maliarda, / per far fiorire a quello i pruni in mano,
scalzo per pruno: provocare lacerazioni e far sorgere dubbi e incertezze nell'animo di
conseguita la gloria dello ostracismo prima di far pompa delle sue virtù e ostentazione del suo
il misterio. 8. far serpeggiare, suscitare (un sentimento nell'
prencipi collegati..., mirava a far abortire le pratiche della pace per non
ma che poi aveva deliberato di non ne far altro. muratori, 8-i-212: si
e lucia, 269: il prurito di far mostra della sua profondità nella politica superava
più antiche... riteniamo sommamente utile far conoscere al medico pratico le modalità fondamentali
peccato avrebbono ascritto questi pseudo-divoti gabellieri di far aprir la dogana e di sbrigar chi ha
pseudolegali e pseudoscientifici tipici dello stalinismo per far passare per pazzi o imprigionare o esiliare gli
usata da quel solenne impostore per far dare le risposte a guisa di oracolo
anonima o seudonima, è ammesso a far valere i diritti dell'autore, nché
gli scrittori italiani i quali, argomentandosi di far credere che dante si riconciliasse dopo l'
alberi del legno dei quali si può far uso, e coltivarli a bosco,
, che bisogno aveva il brunelleschi di far tante volte il viaggio di roma? o
a fautore di una rivoluzione pur senza far nulla davvero per attuarla (una persona)
fornisce qui la prova che, per far bene e sul serio della storia della mentalità
. linea di scrittura che si vuol far passare per un verso. montale,
penetrare nella cantina di ogni dottrina e di far crollare la dottrina sullo schianto delle
: metodo di psicoterapia che consiste nel far ripetere e quasi recitare al malato di
dalle esperienze della coscienza, evitando di far ricorso all'introspezione; comportamentismo.
). letter. che cerca di far leva sulla psicologia delle masse (una
overo con la bocca di coloro che per far tal effetto sono detti psilli. giannone
due specie sono mucillaginosi e servono a far decozioni usate nelle dissenterie, nelle malattie delle
: 4 psilotro ': medicamento per far cader i peli dal corpo.
sibilo che si emette per richiamare, senza far rumore, l'attenzione di qualcuno o
: pur sedendo al banchetto nuziale, bisogna far giuramento di salvare la patria, e
interessi che, avendo da giovine cominciato a far questo mestieri, ci divenne tanto ricco
era insignorirsi di quelle due stanze per far lavorar di specchi. e smo li mettevo
prima di pubblicarlo, volle egli secretamente far che ritornasse in sua casa la sorella.
o inanimati: rivelare, mostrare, far diventare di pubblico dominio. catzelu [
mezzo della scrittura o della stampa; far uscire in pubblico (un testo,
. 7. segnalare, far conoscere pubblicamente una persona, per lo
e che egli arebbe il salario senza far fatica alcuna, pensò a un altro modo
ma noi delle posteriori non crediamo dover far menzione, come di cosa che esce
quello per cui sì malagevole riesce il far conoscere la pubblicazione d'un'opera qualunque
una donna scaduta dal trono il diritto di far giudizio di vita e morte, il
pubblicità perché or non è tempo di far vedere al mondo dissenso tra noi.
da cui dipendo e a cui spettava di far rapporto su la colpa imputatami, domando
. 9. attività commerciale volta a far conoscere (per lo più attraverso inserzioni
. non sappia respingere la tentazione di far parlare di sé, pubblicitariamente, in un'
pubblicitarismo, sm. letter. tendenza a far prevalere gli aspetti propagandistici ed esteriori su
mena scrivano deve venir alla corte e far iurare al scrivano come requede lo rito;
lorenzo de'medici, ii-106: fate far pubblico editto: / « chi è cristian
chi risieda l'altra maggior regalia di far guerra publica e di formar esercito.
di tanta picciola facoltà che non possi far la spesa di condurre gli avocati i
il re di spagna filippo ii introdusse di far un publico giuramento non in mano d'
. guidiccioni, 5-93: tanto maggiormente far doveriasi quanto voi con la pubblica pace
m cavalli, lii-3-133: trattossi di far il giudicio di pe- renicher, e
/ sua donna dimostrarsi senza pubblica / far a ognun sua tornata. atti del processo
di mettere il vicinato a romore e far pubbliche le mie segrete vergogne m'istupidì
ed ordinerò a suo tempo, se potrò far pubblica una raccolta delle antiche canzoni a
da un'associazione o da un ente per far conoscere la propria attività o i propri
con quanta cautela o parsimonia si deggia far limosina ai pubblici questuanti. -nemico
stampa periodica milanese, i-270: per far ricevere un 'bill 'risguardante il pubblico
dio degnasse in questo caso essaudirmi e far tal dimostrazione quale fosse a l'innocenzia
: quando si elegge un professore per far qualche opera pubblica, pare che si faccia
al pubblico, di cui si debbe far gran conto, o per suggezione ancora di
troppa sicurtà dei servidori di casa e far de le cose in pubneo che non
quella religione, non dubitavano di non far apparer in publico più di quel ch'essi
, i quali volendosi / trovare a far delle tresche col popolo / né pos-
col popolo / né pos- sendo ciò far scoperti e in publico / (per il
. -recare al, in pubblico: far conoscere, manifestare. cavalca, 20-80
giudizi criminali non potevano essere ammessi a far testimonianza i puberi, se non avevano
vedo che non se ne può far nulla. dovrei io illustrare il quadro?
la quale viene molto utilmente adoperata per far mole da macina. idem, i-ii-
ne andavano. batacchi, 3-153: far mi converrebbe, ad uopo tale, /
sua l'esperimento / maggior che può far donna avea tentato: / ché quella
libertà, quanto s'accoppino facilmente il far mostra della bellezza e il far esito della
il far mostra della bellezza e il far esito della pudicizia, massime se vi
inglesi. -che tende a non far trasparire troppo chiaramente la propria ideologia.
affettazione e d'ingenuità bambinesca, da far cadere la penna di mano al più potente
di associare fortemente il biasimo, di far sentire ad ogni occasione la bruttezza delle
ai padri e alle madri sue, far forza e onta a donne. buccio di
che me non ama, perocché lascia far a lui ciò che vuole, e me
leonardi, 40: immagino che andrai a far visita alla gio- vannelli puerpera: falle
da aurelia con un sorriso come suol far falba impallorita all'or che viene a sgravi-
in qualche nostra regione l'espressione 'far puf 'per dire 'andar via
, a cui era venuta l'idea di far acquistare alla signora batraci la rivista «
del luogo della vera pugna e vi poterono far gagliarda- mente riparo che i russi aveano
. si addestravano sin da fanciulle a far la pugna tra loro. -per estens
forti atleti, / senza punto curarsi di far alto, / ritoman tosto baldanzosi e
stampa; / ma contro a lui far pugna è cosa dura. -opporsi
. 9. destinato a far discutere, polemico nel contenuto (un
una pugnalata del genere, che vuoi far più?... tu puoi essere
tassoni, 4-50: alcuni non volean più far dimora, / ma gli altri si
ai richi ha magior cura / di far onor e prò e reverenza. / questa
finire in galera è un modo di far la puttana. anche far l'eroe,
modo di far la puttana. anche far l'eroe, anche 'pugnare 'per
per la libertà è un modo di far la puttana, in italia.
/ direi io che un pugnettino / far potesse a un pentolone. =
vicino stagno / dove era sempre da far preda intorno. boccamazza, i-i-
. verga, 8-510: rosaria non poteva far cuocere un uovo o mettere a bollire
capitato in puglia, cominciò ivi a far delle grandi prodezze e degli acquisti. algarotti
stanco di questo continuo andare attorno per far lume a quattro ammaluzzi che vivono in
3 122: mastro, volete far alle pugna con lui, ché ve terrò
1- 1183: quando s'ha a far a'pugni, a'cocci e a'sassi
qualcosa, decidersi. non ti rassegni a far la vita di prima. -con uso
. maestro martino, lxvi-1-123: per far pastello de carne de cervo o de
e troppo buoni, che avea polvere da far morire le pulci. galateo, 227
due o più giocatori, che devono far saltare sul tavolo da gioco piccoli gettoni
, con onesto prezzo ve la potete far vostra, rendendovi certo che ella è
casti, i-2-286: il pulcinella a far dalla natura / parea formato fosse espressamente
2-v-56: la natura l'aveva voluto far così, faceto fin nella tondeggiante persona
imparò dal sig. di réaumur a far nascere i pulcini per mezzo del calor del
altr'è 'l poter, ch'ai far dovere sforza. luca pulci, iv-97:
baruffaldi, ii-209: si preparano / a far in lizza / cavallerizza, / come
, 1-68: l'antenne si hanno a far d'abeto,... la
da cui èjj. 7tox ^ etv * far girare su di un perno ') attraverso
; odi, pastore, / se ciwò far un singular piacere, / statti due
in publico, affilarsi manco, non far oltre il dovere del pulimante e del muilin-
filatoio, e non si ha più a far altro che annasparlo il panno; si
, gli stessi miei rapitori mi vollero far sentire non so quale musica di ra-
e'ti paia che sia abbastante a far la tua opera, cioè il tuo
pulirli [i panegirici] si può far da lei con levare alcune metafore espressive,
e messi in rima, / per far che 'l mondo mai sempre v'onori.
. perfezionare, migliorare. -in partic. far progredire una scienza; arricchirla con nuove
: l'avrei pregata pulitamente di andare a far all'amore con te fuori di casa
voi, tuttavia ho pensato di riserbarmi a far uesto nella dichiarazione de'loro utilissimi
di chianti per nazione, / maestre di far cacio al paragone. / il mestier
pulitezze e leggiadrie nello intaccar le foglie e far certi stremi ne'fogliami et altre perfezzioni
di lui. ogni giorno si fa far la barba, fricar i peli delle mani
, ombrosi e cheti, / possenti a far ai sete accender giove. calandra,
auto pulita. -prodotto senza far uso di prodotti chimici, uali diserbanti
in cui venga dal core / a far di sé pomposa mostra amore. c.
per parlare alla signora? perche bisogna far la cosa pulita. -libero da debiti
che ne dite, mio ben. so far pulito? / -signore, è
erta; ma i due diavoli seppero far così bene, che lo colsero in un
ediz. 1827 (94): seppero far così pulito, che lo arrivarono in
di marmo, se ne servono a far gradini da scala, pietre da finestre.
che veniva per due o tre ore a far pulizia. e. cecchi, 5-267:
morte più pallida / e il desio far d'ogni sperancia voto, /
f rova... di far nascere i pulcini a forza di fornelli fu
degli egizia ni, con far venire uomini periti dal cairo.
[£o] òull-over, propr. 'far passare dalla parte superiore'; per l'
e nell'autunno, quando è da far la sementa, è coperto di troppo
i-196: maledette sieno queste invenzioni di far pullulare la superbia dalla croce, che dev'
pullula dall'idea religiosa, e dobbiamo far la guerra ad ogni religione e bandire
, ancora che per li canoni si convenisse far il primo monitorio a questi tali,
deve seguire, l'uso, gli deve far discernere ed escludere queste frasi. non
le teghe. -generare, far germogliare (la terra, il sole)
armata plebe. -figur. far nascere, far sorgere (effetti positivi
. -figur. far nascere, far sorgere (effetti positivi o negativi)
, né andare cucina / a veder far l'intingolo e 'l pulménto.
i-4-173: cavour pulsava da ogni parte per far entrare tutta quanta l'italia nel crogiuolo
gabbia, malinconica belva, riusciva a far fronte alla chiacchierata di tecchi...
si scoperse che comminge era venuto per far fulminar l'interdetto, cosa molto pungente
e pun ente, da far parere amabile ogpii cosa che potesse con-
, scrupolosa senza dubbio, ma tale da far rimpiangere anche a chi non conosca l'
pungenti e infamatori libelli, con fine di far che ogn'uno concepisse che la corte
e trei, / qual sogliono i campion far nudi e unti, / avvisando lor
fermentativo per la prima cozzione, possa far uscir sugo o dalle minime glandolette o
stimata voi medesimi... ne potete far testimonio. achillini, ii-192: già
: il cor mi pugni / a far menzion di quel che non montava, /
la voglia di pisciare o di far cosa / più ributtante ancora e vergognosa.
il papir con ignoranza, / né de far scusa debita ho possanza, / ma
necessità punse l'affetto / del consimile a far lo stesso, e guerra / pone
spuntone / non giovi? e pur vorre'far ire el carro, / aven- ciol
mito, scoccava nel cuore dei mortali per far nascere in loro l'amore.
le sue pungenti foglie è buono per far siepi. idem, iii-362: dicesi '
là dove è maestra / gente in far teglie, sotto cui bel bello / scommetti
buona pezza, / in vari modi a far del peggio attizza / la voglia del
tener cheti certi ideali o meglio per far passare umor nero o di più accentata
cundo l'anemo forte e fero / far iustizia e punir chi la infesta.
i-iv-60): cominciò a pensare qual far volesse più tosto: o in presenza di
monaci aprir la cella di costui e far loro vedere il suo difetto, acciò
discrezione altrui. 3. far scontare le conseguenze di un atto contrario
. muratori, iii-27: si suol far piantare in più luoghi, entro e
vincitor la pace, / per non si far degli ostinati speglio, / confessando ad
popolo in suo stato e libertade, sanza far nulla punizione de'misfatti commessi. boccaccio
di fama, né aveva mai avuto che far con lui, altro che di toccare
comandanti usi dopo il fatto d'armi far ricoverar i cadaveri, quanti però per
prora è la poppa, e può egualmente far cammino dall'una e dall'altra punta
zoppetto, si principia col medesimo ordine a far punta e calcagno col destro. idem
quella costa dell'america che va a far punta nella california. -ant. parte
383: dappoiché il poeta ne la vuol far credere un'amazzone, lo che ben
diamanti. guarino guarini, 1-267: per far poi le punte di diamante si tirerà
temporali, la punta non basta a far passare tutta l'elettricità, e il fulmine
ordinata in ponta, che noi potiam subitamente far ancor innanzi una parte di queste genti
[s. v.]: 'far punta 'e 'punta falsa contro
falsa punta de questa non se pò far. agrippa, xcii-ii-206: replicarebbe verso lui
, a punta di giorno: sul far dell'aurora, alle prime luci.
capitale sulla punta della lingua: sapersi far valere mediante una disinvolta loquacità. bottari
calzabigi, 64: apprese ancora a far le spalle gobbe, / a voler tutto
ne stava in presidio: ma non potè far punta contro all'innumerabile de'kosaki.
appoggio al papato o un intendimento di far punta contro l'impero.
alcuni saccentelli sciar- pellati che presumono di far punta e paraggio a que'maestri della
... accade talvolta ostinarsi e far testa e cozzare e pigliarsela, come
più in un'ora di quello che far saprebbe qualche punticèlla... licenziosa
ma non ci fu verso ch'io sapessi far di conto. conteggiare per iscritto non
sieno / venuti a basso, senza far puntaglia, / trova la porta, ed
quali era chi batteva di detto ottone per far oro pello e chi ne laminava per
oro pello e chi ne laminava per far quello che si fanno li pontali per le
verrebbe spinto a guazzar nell'acqua et a far dabuffone indefesso col prender in bocca ciò
gire ogn'omo, e in ciò far si ponta. firenzuola, 765: se
sapere chi era stato colui che avea fatto far loro quel guazzabuglio. pascoli, 1492
disegni significano che, quando si vorrà far qualche disegno, che voi le tiriate
strali, gli argomenti di spiedi per far quistione... la scienza media
altro non desideravano per guadagnare che di far presto tutte le parole si scrivevano legate
queste cose, di punteggiare bene e far le maiuscole dove vanno. de amicis
un buon mezzo minuto eccolo a non far altro che punteggiar l'aria a colpi sonori
, il punteggiare, tirar linee, far figure, far cerchi, segnar con la
, tirar linee, far figure, far cerchi, segnar con la sesta.
fatto con le linee punteggiate, potrete far a questo modo punteggiate, o di qualche
pantano dinanzi e un profondo dirieto da far tornar casto non so chi ». pea
o no, a quest'arte, di far sì che il ritmo ci sia e
l. bellini, 5-1-168: per far che una cosa che per altro ca-
le macìe de'sassi maggiori, nel far forza per movergli anzi s'incastrano e
, io avevo male il modo a poter far tal cosa. però una volta infra
[s. v. accennare): far su le piastre d'oro o d'ar
consorti di la villa di castignaro, per far li pontelli e arzeri, ditta causa
essendo poi venuto ancora il momento di far di meno d'ogni puntello di legalità
: io poteva per avventura assai onestamente far qui fine alle parole; ma l'affezione
da galeotti e condannati a morte graziati per far tale lavoro rischioso, sono stati sostituiti
lo feci appiattare... egli voleva far buono animo e ritornare a salir la
puntelli: e se ne andò via senza far peccato. -mettere, porre
fanfani, 3-218: per mostrare di far molto, ha preteso di correggere a
. b. colombina, 48: per far effetto con i loro tiri deve
o abbassare li punti: non occorrerà a far altro che appuntare bene il pezzo,
necessità de la cosa insegna quel che far si debbi, ancor che 'l più son
[s. v.]: 'far d'una lancia un puntemolo 'vale lo
un puntemolo 'vale lo stesso che far d'una lancia uno zipolo, cioè stremar
v. borghini, 6-iv-5: voler far forza in su questo sarebbe più presto
toscaneggiante e cicero- neggiante sono andato a far visite di puntiglio a più di trenta
: uomin v'ha sì pertinaci / che far vo- glion per puntigho, / di
: ha dimostrato / che si può far senza quel puntiglioso. 2. che
a ogni pic- ciola cosa vuol far il puntiglioso. io. dimin
. moravia, 23-97: sto per far notare questo ragno dalla testa puntinata di
muoveva. si era lasciata strangolare senza far nulla.. » i puntini sostituiscono
. cavalli, lii-5-188: vogliono mostrar di far da sé e di non gli esser
esser soggetti, tanto più credendosi provocati a far così e punti da s. m
colle tue parole pungenti saran provocati a far ristesso verso di te. -con
prospettiva. filarete, 1-ii-655: se far ci vuoi usci o finestre o scale,
pseudoiacoponici, 106: quando legi, non far puncto dove non è la posa.
qui è da - far punto. poi è da seguire: <
bonghi, 1-100: il professor betti vuol far sapere al pubblico, che in un
[s. v.]: 'far sentire, leggendo, i punti e le
udienza, leggere, dar i punti, far dottori; e lo scolare andar a
, i-290: dare i punti e far più d \ m dottore, / in
porre in chiaro la verità de'fatti e far ragione nel punto della controversia? cesari
ufficiali e sotto-ufficiali capaci di credere e di far credere a un valore ideale? questo
: né [il papa] può far condanne pecuniarie ed altre concernenti il temporale
/ ch'era il fermarsi, e lasciarlo far, sai. segneri, ii-445: ora
dalla religion del giuramento erano dal mal far ritenuti e invitati a ben fare da premi
, mamma la; e mi tocca a far da marta e maddalena. pirandello,
elementi / non sarebbe possenti / di far, per lor mistura / insieme, la
povero fantaccino avvezzo a vedere il carceriere far il sopracciò, e per di più assicurato
..., a rischio di far concorrenza al serafico romussi del « secolo
sigilato de mio sigelo e questo debia far la dita mia comessaria lo piu tosto
arlìa, 4 foglio piegato in modo da far quattro carte cioè otto pagine o facce
un mulo piccini piccini, è a far la spesa una squadra della fanteria locale.
cinque, asso, / gli mando a far la spia per la foresta, /
si può rendere esatto, che si può far quadrare (un conto); che
: voto col quale chi entra a far parte dellt) rdine dei minimi, fondato
di bronzo. e in queste quadrangulari volendo far i baluardi reali e non volendo far
far i baluardi reali e non volendo far piatteforme in mezzo le cortine, la
a me non satisfanno, non si posson far i baluardi in così piccolo recinto più
v-113: cosi queste due legioni vengono a far la metà di un quadrangulo. nannini
espressione. 3. contab. far corrispondere fra loro due cifre e,
litro di zuppa in più serviva a far quadrare il bilancio delle calorie giornaliere.
, per es., nelle espressioni 'far quadrare bene i filetti d'una tabella
vedere i padri e parlare del luogo per far la casa, gli proposero quel campo
quadratamente, per poter ricevere le verzelle e far forza da piegarle e voltarle a misura
potesse salvare il movimento che mostrano di far le stelle da levante ver ponente, tuttavia
o vogliamo dire degli aspetti quadrati il far le acque marine poco moto nelle quadrature
rultimo sorso; -e se avrete da far dei quadrati anche voi, badate di tener
numeri esattamente: cosa che non posson far gli altri. esso, a qualunque
[s. v.]: 'far quadrato del tondo ', 'far del
'far quadrato del tondo ', 'far del quadrato rotondo ': mutare le
[dante], i-29-14: ancor fé far trabocchi e manganelli / per li nemici
e manganelli / per li nemici lungi far istare / e servirli di pietre e
da tutte le quattro bande, si può far la descrizione di qualsisvoglia provincia o paese
, 3-102: io, che sapevo far quattro scarabocchi, dipinsi un quadretto,
cera, che tu la puoi far lunga e tonda a tuo modo.
, 2-216: oh le signore san sempre far voltare gli occhi ai mariti! certo
chiassi e cantoni / romper porte, far brighe ed occisioni. b. davanzati
, quadrini ed ottangoli e tondi per far pavimenti contraffatti, che paiono pietre mischie.
se è dotato di tale carattere da far parere generosi e tremendi gli affetti che
agnello, cavano le preparazioni che doviamo far noi nel ricevere di cristo sotto il sacramento
col suon de le parole accorte / per far dolce sereno ovunque spira, / quasi
mizio, quasi avesse intelletto e volesse far vendetta della morte di mizio. leopardi,
il potere esecutivo è troppo debole per far tenere in nverenza e mandare ad esecuzione
: la riparazione di quasi-delitti consiste in far buoni i danni con interesse. dizionario
quadernario di così spiegare: 'sento far del mio cor dolce rapina '.
: forse ch'i non sappia / far anch'io de'sonetti e madrigali?
essere sentito. 2. senza far rumore, senza farsene accorgere. faldella
presso alle due sentinelle e mandatele a far la guardia nell'altro mondo. bacchelli
la strategia, imbecilli! l'arte di far durare un secolo una battaglia, che
, è almen sì calante che si dovrebbero far coscienza a spacciarlo con libertà.
]: 'dare nel quattrino ': far checchessia con intera puntualità.
, s. v.]: lascia far, ti metterò giudizio / e ti
[s. v.]: 'far ballare uno su un quattrino ': tenerlo
nipotine, che or ne vorreb- ono far quattrini spenderecci per loro bisogna. -
e, per parte dell'imperatore, a far quattrini. bartolini, 19-43: costei
, 4-204: non ha tanti quattrini da far cantare un cieco. -non
tutto il giorno solo, senza poter far nulla di buono, e due ore la
guadagnoli, 1-ii-195: lettor, se brami far buone faccende, / tieni a mente
c'è quattrini nella borsa, bisogna far il bìndolo per forza. chi à
trevisano, lii-12-117: continua sua maestà a far divano, che noi diremmo dare udienza
, 4-3- 105: una minugia per far l'ottava deve esser più grossa quattro
ora di notte insino alle quattro, a far divote processioni per la città. ghislanzoni
cavalieri maneggiar cavalli, / sfumare, far le smorfie, far le quelle. idem
, / sfumare, far le smorfie, far le quelle. idem, 9-717:
proibito, pena la vita, di far questo matrimonio. quel prepotente di don
bandolo d'aiutarci, meglio che non possiamo far noi, con tutte codeste furberie?
/ ma quel, che non può far più troppa guerra, / gli domanda
mangolino, / dig quali vose dio far lo piu fino / cantatore che nel
si voglia dire il nome. 'vo'far come disse quello; vo'lasciare il
, per estensione, mutamento che vogliasi far parere grave, senza che sia tale da
a quelle di dentro se ne debbe far trentadue. -quel d'adamo-, il
di quello un pezzo tale / che far bastasse ad ogni fica onore, / a
il punto; / ma avrà forza di far seco felice, / fra tutti i
): non sapeva né che mi far né che mi dire, se non che
là saltella, / rid'io lo minotauro far cotale. aretino, 20-49: la
88-3): un danaio, non che far cot- tardita, / avess'i'sol
borsa: / ch'è mi convèn far di quelle de l'orsa, / che
michel dito tataro... sì voi far so testamento. ibidem, 172
/ dal nascer de la quercia al far la ghianda. statuto del comune di montagutolo
fasciculo di medicina volgare, 20: ad far che una donna ingravidi, togli el
cerchiati col faggio: si potrebb'egli far meglio? stampa periodica milanese, i-243
che non si vuole o non si può far mutare o abbandonare. marinetti, 2-iii-168
, 68: sopratutto stiàno / in nel far quercia tanto ritti poi, / che
e diritti verso il cielo si chiama 'far quercia -rimanere a testa in
: a porgli in giù col capo a far querciòla, / non n'escirebbe neanco
non si trattengan per le strade a far querciòla o a empir gli zaini di sabbia
cecchi, 17-58: ho ben sentito 'far querciuola ', che si dice quando
così, gli vuol riuscir presto presto far querciòla, che si fa colle gambe
mani appoggiate al suolo. -mandare a far querciolo: mandare a gambe all'aria,
mal tartufo / manda con un buffetto a far querciuolo. note al malmantile, 11-47
. note al malmantile, 11-47: 'far querciuolo ': cioè colle gambe
ammazza '. i ragazzi dicono 'far querciuolo ', quando uno posa le mani
cuopre tonde / tanto pianger veggiamo e far querela. lamenti storici, iv-93:
ammorbate. leopardi, 15-74: non far querele / di questa infelicissima fanciulla.
tanto, / sovra meandro, ove suol far soggiorno, / quando s'accosta il
cosa ho più volte avuta voglia di far ciò che io ho ora fatto né altra
'che... sono pronti a far eco al perpetuo tipo del 'cantator
idem, 1-iii-38: non lascerai di far intendere a sua eccellenza come ogni dì
. tortora, i-93: il re fece far querela colla reina d'inghilterra di questi
una riminiscenza, un mal uficio, poteva far risorgere l'antica querela e rimetterlo in
vituperevoli transazioni avremo noi il coraggio di far rimproveri al popolo delle cattive compagnie,
pubblico..., ne volevano far doglianza. 3. lamento che
si radunano una volta l'anno a far lezioni sopra quesiti che non sono per lo
con l'amante, ma trova modo di far credere a questi che la sorpresa è
filosofica. bruno, 3-466: volete far vane tante fatiche, studi, sudori
: ilproporre bene una questione è già far fare un passo alla filosofia. verdinois,
tutto il giorno mi bisogna udir questioni e far questioni che non finiscono mai e fabbricar
rispondergli per le rime, ingiuriarlo, far nascere una bella questione e alfine rompere
costui vorrà quistione, 10 spero / far sì che gli verrà la voglia meno.
ne le carte ha spasso. / lascialo far, ché diverrà eccellente / a decider
/ che io gli arò chiamati a far questione). -esprimere dubbi.
egli è al presente soperchievole cosa a far quistione contr'a natura, la quale
a stimarsi e a rispettarsi, senza far mai questione. -usare le armi,
a la mischia e con l'armi far questione, e la faceva il più de
chi cerca di morire cerca di non far mai più questione, e chi cerca questo
bembo, iii-87: mentre ciascuno di far sua la parte del compagno procaccia e
pagliaresi, xliii-117: giuovaci allora di far penetenzia / per acquistar quella santa magione
matto attizzato..., da far quistione di notte. \ i
tal fine sia solo in genere necessario di far delle opere buone, e non sia
buone, e non sia necessario di far né questa né quella né quella in
darotti in panari profici / e morici per far bianchi i denchi: / tu li
, a trovar cert'altre scuse, a far cert'altre insinuazioni: e perché mettersi
: e perché mettersi in piazza, e far gridare il suo nome, con quella
.. e nel medesmo tempo / far non può questo stesso un altro corpo
che de'fatti tuoi tu voglia pure far mistero a me, oh questa poi
v-246: ha faccenda soperchia pur di far motto a questa e all'altra.
avendo compreso [la bertuccia] per far male come tutte fanno; e con questo
perch'ella era molto rea e da far danno, il vescovo gli facea portare
e parlante uom molto e ogni cosa che far volle e a gentile uom pertenente seppe
avete, e per questo ogni vostro piacere far dovrei. p. f.
: il lebbroso passava ogni mattina a far la questua per i suoi compagni di
con quanta cautela o parsimonia si deggia far limosina ai pubblici questuanti. p.
lo- devolissimo introdotto in coteste nostre di far stare o negli atri o dentro dalla
: non te 'ncresca, anema, -a far qui penetenza: /...
un luogo o una collocazione, per far venire una persona o un animale,
imposto m'avete, così penserò di far senza fallo... or qui non
però faccia / quel ch'e'vuol far per di qui a stasera. pea
al proprio dovere, comportarsi correttamente o far sì che altri si comporti in tale
nefas. gozzano, i-1370: cerco di far urare i quibus più a lungo possibile
ridice. carducci, iii-27-121: si lascia far la corte a un poeta, gli
. boine, cxxi-iii-78: vorrebbe pur dire far quetamente felice mia mamma, che ha
conti l'acclusa ricevuta e pregatelo di far seguire il conforme istrumento di quietanza.
di ciò che tu avessi avuto a far meco. costo, 1-80: un dì
il debito si paga, / di non far mai la quietanza. alfieri, 5-52
v. j: 'quietanzare ': far quietanza. tommaseo [s. v
sé con sì fatta salute, / per far disposto a sua fiamma il candelo.
per quietare i loro sospetti, di far volare in aria la stessa cittadella di casale
in tutti, cosa che avrebbe dovuto far quietare, contentando le ambizioni, molti
bocconi d'insalata. -far cessare, far terminare, interrompere o diminuire o far
far terminare, interrompere o diminuire o far diminuire d'intensità un bisogno fisiologico,
i sensi; contribuire o servire a far giungere a tale risultato (con riferimento
chi bella donna ivi depinge / per far sempre mai verdi i miei desiri. seneca
da la natura produtto: l'uno per far quietar l'in- strumento de'sensi e
i liquidi. -far diminuire, far rallentare (il battito del cuore)
suo strazio mortale. 7. far diventare calmo (o meno agitato) il
o meno agitato) il mare; far cessare una tempesta (e può avere valore
o 'quetare ', in significato di far fine o quitanza. -per estens
di ricercare più in là qualmente ei far debba, quando di quello ch'e'
: s'eo pigliasse questa cura / per far loro accattarla / perderia la mia quiete
, i-214: vi sarebbe di gran quiete far un cambio con alfonso di éxpinel,
risoluto di vivere allegramente ed attendere a far quiete al presente. anonimo, lxxx-3-1045:
molta quiete il giorno appresso, sul far della sera fece il nemico volare un fuoco
noi è accaduto, talvolta, di far qualche riserva su certe mosse di cossiga
donne / ignude e quiete nel lor far cenni / ad uomini vaganti il bosco
altezza, / per vincer con ragione e far quieta / tua voluntà. guidicdoni,
costanzo, 1-166: era contento di far restare quieti i soldati, quando la città
, 4-69: dormì quieto lunga pezza senza far altro. svevo, 8-844: io
sano e prosperoso e non solito di far simili purgazioni, presa una cascia, se
e porli il velo, / da far silenziosa e tranquillare / co la più queta
e con devoto core, / e far vedrete el bel pietoso miracolo, / di
/ favellerò di queto. -senza far rumore; furtivamente, segreta- mente.
, si che la voce nell'atto di far pausa si rialza di nuovo e n'
difetto altrui, / e par tornato a far questo quincéntro. lorenzo de'medici,
messer fiorancio perdoneranno al mio non più far l'amore seco; e per mia
, ora. alamanni, 7-ii-2: far non potrai già che quinci e sempre
mai, marito, / senza più far di quinci non partiamo? -con
potranno esser il seminarli e poi cavarli, far fossi, pian tarli,
luna] / con cerchio intorno, puoi far fondamenti!...! che
giustizia vuole / che quindi resti a far di lingua al sole. b. fioretti
noi eravamo una quindicina, ci toccò far da agnelli e stare zitti zitti. e
300: questo, ch'io ti vo'far sentire, è il quin- gentesimo sonetto
giucar a tavole, tirar i dadi, far ambassi, duini, temi, quaderni
cereali. humboldt fu uno dei primi a far menzione di questa utilissima pianta.
gran tornei e una e altra giostra / far si vedea con giochi novi e
trionfi e correre a la quintana e far moresche beletissime. e e
valoroso cavaliere fortemente premendo sopra le staffe far suole notabil percossa con la lancia investendo
bene, impara dal tuo maestro a far fronte, a far quintana e tavolazzo del
dal tuo maestro a far fronte, a far quintana e tavolazzo del viso.
e questi, / 'spettar nel campo e far come quintana, / s'i'volea
vero che t detto mansfelt, pretendendo far entrare l'inghilterra a parte dell'intrattenimento
18-128: già si solea con le spade far guerra; / ma or si fa
momento in cui alessandro avrebbe finito col far quello che rimproverava agli altri, coll'intaccare
impiego de'publici ufizi, quotizzando tutti nel far collette di letti, biancherie. g
'rabbrezzolino 'è di chi vuol far guadagno d'ogni cosa. qui non
candido fiorellino, al sorger del sole, far capolino dall'acque; allo scendere rabbassarsi
teorie. redi, 16-vi-263: per far la lettera più lunga le scrivo qui
rabbi. 2. locuz. far fave rabbi: adulare in modo ipocrita,
[s. v.]: 'far l'ave rabbi ': essere cerimonioso,
, festa di san bartolomeo, in sul far dell'alba, fu di ordine del
rabbia il vedere tanti bei soldati non far altro che accompagnare processioni viatici e simili
la autorità e trovata la occasione di far male, mostrò la sua innata crudeltà
semeiantrementre conforta mi a seguer et a far questi fati. boccaccio, dee.,
, violento, esasperato, tanto da far vacillare il dominio di sé e il
scrisse a tutto il mondo che vorìa / far un'armata con suo confatone / per
con suo confatone / per demonstrare quel che far potrìa / el mio san giorgio mettere
, tr. { rabbonàccio). far ritornare in bonaccia. sacchetti, vi-144
suscitar li morti e di commovere e far rabbonacciare il mare. fiore [dante]
e la paura lo consigliano a non far mutamenti, dall'altra parte lo rabbonisce monsignore
, né raddolcirne un altro, né far mischianze convenevoli. = var. metaplasmatìca
ché 'l conte d'anguersa mi vuol far forza ». aretino, vi-461: -rabuf-
che a furia d'archibusate gli farò far per la piazza, conforme si fa a
tempestarono di tali contumelie e bestemmie da far tremare la nave. -burbero (
venuto, non a lavorare; a far d'ingegno e non di mano; con
andavan rabbuffati nel canto del fuoco a far eco al gru- golìo del fiume.
rifrustano ogni cosa antica e moderna per far apparire il lume dov'erabuio e talora
le molle o con altro si può far rabeschi sulla cenere, sulla sabbia, linee
rabida e superba, i e cominciommi a far di cattivi atti. benivieni, xxx-10-84
di gittare in superfluità d'intagli e far cenci e spendere i denari e molto
son messo con la cantatrice / a far il bello, a far lo spasimato.
cantatrice / a far il bello, a far lo spasimato. manzoni, pr.
ii-324: in opra di numero (per far di conti) tanto mi conosco,
, fomite di istinto sicuro, brave a far disserrare le porte per i loro traffici
aspettava il volo che suo malgrado doveva far colei che, in migliore stato,
, e lo so, perché fanno far boccaccia anche a me, quando gli rileggo
distendermi in su questa cosa, crederei far raccapricciare e inccrconire i sangui anco a
non è un assurdo tanto strano da far raccapricciare un intelletto, anche assai ragionevole.
io sto in stato miserabile, non potendo far niente affatto delle mani, che ogni
mucchio di cadaveri e di morenti aa far raccapriccio. ghislanzoni, 1-14: 1 pedanti
di braccia... gli facea far guizzi e salti e tonfi da raccapriccire.
verranti i sogni al tuo dormire / a far le false cose parer vere, /
amanti ignoti? 7. far salire uno o più passeggeri, fermandosi
iii-12-32: da'luoghi recati si può far giudizio anche della lingua, che, salvo
. 2. per simil. far risplendere la propria luce, far brillare
simil. far risplendere la propria luce, far brillare i propri raggi (un astro
raccende, / tu solo se'colui che far lo puoi. -incitare un
: potevano le parole replicate e molteplicate far replicare e multiplicare il raccendimento nel pontefice
, i-iv-509: pur trovamelo / bisogna e far ch'egli venga lavinia / a racchetar
2. sedare una passione; far cessare il pianto. boccaccio, 1-i-103
ragionamento finirsi. 4. far scendere l'anima in un corpo; avere
atto langue, / che per non far del tuo la terra degna / te raccogliesti
; rimboccare (le maniche); far aderire al corpo un abito ampio.
numero di prede. -raffrenare, far arrestare (un cavallo in corsa).
14. riunire in gruppo, far avvicinare o stare o procedere accostate persone
loro; radunare e portare con sé; far venire tutti insieme nella propria casa,
oggetti o sostanze. -in partic.: far confluire, incanalare. giamboni,
! 20. dare ospitalità, far entrare in casa propria o nella propria
il giovane, 9-745: per non far prova dell'opera altrui / o dell'altrui
ogni beltà raccolta / ha natura per far suprema e bella / vostra beltà, madonna
riepilogare, ricapitolare concetti, argomenti; far presentì contemporaneamente piu dati; esporre nella
troviamo, che possa commodamente quadrare a far l'effetto che desideriamo. -comporre
, / or una or due, da far altrui beato, / raccor. chiabrera
noi stessi, anche quando non crediamo di far altro che raccogliere. -vedere
, qualità, pregi. -anche: far rivivere tutte insieme, esaltare le caratteristiche
lo stramba e la lagina, essi a far de'lor piaceri in una parte del
altrettanto vi bisogna / con giusta mente far le cose giuste. tommaseo, i-126
voi sì come studio in ape / di far lo mele; e questa prima voglia
un tratto mi domandano / e voglion far giudizio senz'intendere / le ragion delle parti
come si presenta questa sera, di far che questa pecoraccia raccoglia i frutti degni
di grande età ed ormai incapace di far figliuoli, si diede a raccogliere gli
caso difficile. quella maledetta mania di far libri raccogliticci lo rende quasi impraticabile da
f. argelati, cxiv-3-630: penso di far ristampare la 'biblioteca dei volgarizatori italiani
gentiluomini devoti de li stessi padri, per far un assegnamento annuo di dodici mila scudi
/ cupa farfalla. sbarbaro, 1-217: far raccolta di piante è farla ai luoghi
. adriani, v-247: mandato a far nuova raccolta di navi, passò nel peloponneso
perché in questa non c'è da far raccolta. -cessare, desistere.
i-80: alcuni emigrati tentano invano di far sonare a raccolta per riunire i loro
a tal via provede amore / per far manco felici i tristi amanti, /
malta, vorrebbe, recandosi in jersey, far la vostra conoscenza e per mezzo vostro
non valse raccomandarsi dicendo che non aveva che far meco. giuglaris, 2-505: molti
o pietà per evitare una punizione o far cessare i maltrattamenti. bisticci,
nelle prigioni. 6. far apparire una persona degna di fiducia o
prova o l'uso di un prodotto; far conoscere con un annuncio pubblicitario.
fabbrica va sottosopra. -infilare, far passare una corda. cristoforo armeno,
socrate] l'intendevano..., far divenire, a forza di belle,
muratori, 7-i-156: nulla più ci può far intendere qual fosse la dignità ed onorevolezza
degli albizzi, i-277: non si può far novità durante il detto tempo né pigliare
le ascose qualità di questi gaz col far liquefare entro a'fornelli chimici i corpi vulcanici
: state sano e non vi scordate far le mie umili raccomandazioni a l'illustrissimo e
con tanti preghi e raccomandazione / quanto far seppe con parole grate, / per dare
apostolico a cercar di raccomodargli, seppe far così bene che, senza che nessuno
proprietà che tiene, ha virtù di far manifeste le oscure domande che sono fatte
restarà con la saliva alla bocca di far fare la sala grande a questo prezzo.
render lana che io ho filata e a far racconciare il filatoio mio. a.
-scherz. avere il potere di far dimenticare difetti fisici. brusoni,
bixio, essendo venuto a scilla a far visita al colonnello malen- chini molto amico
gli è tempo... da far penitenzia, ché ne vengono le gran tribu-
giungere). ant. unire o far incontrare due o più persone dopo un
ant. e letter. raccónto). far conoscere, rendere noti, comunicare ad
, signori, darebbe l'animo di far vendetta di tutti quelli che furono co'
si sedettero a tavola. 2. far conoscere la cronaca di avvenimenti, lo
lo raccontano? -esporre; far presente. boccaccio, dee.,
convenga e se si possa per l'istorico far palese alcuna materia per via di racconto
volentier raccoppia, / util ricetta a far di scempia doppia. leneueglia, 112:
treccia al capo avvolta / ci solea far già differenza molta. baruffaldi, i-156
, non bianchi, ché, oltre al far deformità, raccertano il vedere.
(o di oggetti diversi); far combaciare. balducci pegolotti, i-312:
signoria. varchi, 22-68: posciaché a far sillogismi e conseguenze ti veggio prontissimo,
-con l'accus. della persona: far crescere qualcuno in una disposizione d'animo
tavole racimolate, la terza coperta, ma far presto, far presto. giù a
la terza coperta, ma far presto, far presto. giù a rompicollo.
e sugoso. 3. far diventare calmo o meno agitato il mare o
mare o un corso d'acqua; far cessare una tempesta, un fenomeno naturale
condizione di lui. 5. far cessare uno stato d'animo turbato, una
io conoscessi mai, che, per far dispetto a una donna, come egli è
aspettando il vento e le circostanze favorevoli per far vela e partire. 4 gran rada
paladini ebber marsiglia / visto sino a far stanca la persona, / e rada
bacchelli, 16-103: n'approfittavano per far fare le pulizie e il raddobbo degli
di quest'acqua, mi piacerebbe il far passaggio per molte mattine all'uso del siero
-in partic.: dissalare, far diminuire la concentrazione di sale.
mezza vipera montana. 2. far desistere da un atteggiamento ostile; rendere
nel concistoro de'cardinali propose di volere far pace con lui. caro, 6-692:
una condizione di minore sofferenza fisica; far dolere di meno, lenire. tommaseo
o parla, / ma tutto volto a far di sé vendetta / raddoppia le percosse
del vento / nell'aurifero tago a far passaggio.
ferir. tommaseo, 2-i-153: seguite a far l'amor, ché il mio raddoppia
quando però il cignale, contentandosi di far testa, non si scagli per nuocere a
non perché gli manchi la scienza per far tutte queste coste, ma il modo.
, toccherebbe il suolo co'piedi, a far che tutto stesse in aria, gli
né diminuirlo con tirata, per non far quella raddoppiézza et offo- scar la bontà
li francesi chiamano piruetta; e per far detto maneggio il cavallo ha d'avere
vanità del nostro intelletto, ma da far gran bene al raddrizzamento del nostro giudizio
puntone, per carenarla o raddobbarla. per far questo, ba sta mollare
concimaia. idem, ii-712: per far star quieto il popolo, il comune aveva
. massaia, vl-144: cominciai a far di tutto per raddrizzare certe idee, o
resistenza alla divisione sia in obbligo di far vedere alcuna forza dalla quale l'acqua
mette in mezzo e ne approfitta per far passare me da tiranno e sé da avvocato
dioscoride], 759: si conviene il far radere la testa e applicarle sopra in
il giovane, 9-47: ma attendi a far trochisci assai di vipera: / questi
dal canzoniere. -figur. far svanire. pagliaresi, xliii-182: d'
vele rossastre tese da bordo a bordo per far ombra dentro. -assol.
3-4 (ii-273): fece pietro far dui gran coltelli e di modo aguzzare
sovvertitori della scienza per primo mezzo di far proseliti assecondarono questa passione istintiva. de
. cristoforo rodolfo fu il primo a far uso di questo segnale, al posto
m'aprono qualche rivista, vedrò di far intendere a poco a poco la '
il nazismo... non può far dimenticare la radicalità di questo problema, e
al suo riaprirsi la camera, per far piacere a certi radicali e radicaloidi,
, sf. ant. nella locuz. far radicanza: radicarsi nell'animo (una
testa [della fanciulla] / in sé far radicanza / dell'alta donna c'ha
di fortificarsi, di radicarsi, per far l'un dopo l'altro l'assedio
/ così un ben fatto a molti far c'invita. f. badoer, lxxx-3-13
assai migliori che non siamo noi per far passare a un uomo socievolmente la vita.
, questa bella mania, di mettersi a far lo scultore. gramsci, 1-123:
santi / io mossi, ove al ben far m'eri radice; / ma al
/ contento sono a lei di me far scudo. montale, 1-100: come senti
, / di qua che dire e far per lor si puote / da quei c'
: le quali cose non bastano però a far noi partecipi di quelle arti e scienze
b. croce, ii-4-201: a far da guida nei concetti politici del campanella
può dire che si sia imparato a far le propaggini delle viti e di molte
... hanno messe le radici a far foglie solo per lo mondaccio 0 per
notate questa similitudine, quanto efficace a far intendere la fatica del levar in su il
vecchia scrittura, né poi si può far rivivere questa senza distruggere quella. ora
17 di questo mese essa è entrata a far parte di uno dei nostri più semplici
e no che le riuscisse di 'far fuori 'qualche romanzetto francese, di quelli
(de'mille l'un!) far se. n possa vendetta. dante,
veramente con lei, che ha saputo far mostra di così potente brevità, di così
e de'radori capaci forse di farle far figura di cam- braia.
sopra il fiume che gli austriaci poterono far più grossa radunanza di genti. sarpi,
insieme, perocché non gli avrebbe potuto far forza manifesta; anzi comandò loro che
che si radunano una volta l'anno a far lezioni sopra quesiti che non sono per
vigila a spegnere gli uomini che potriano far capo, ed è sollecito a fare
: se l'olio non fusse bastante far questo, si può far degli altri vomitivi
fusse bastante far questo, si può far degli altri vomitivi, incominciando dai più
nel gioco delle bocce, tiro consistente nel far percorrere alla boccia, lanciata con forza
: 'refazzonare ': adobbare, far bello, vestire, nettare. documenti sul
16-v-312: or eccomi a servirla col far da medico, e per meglio servirla
vostra del x di marzo mi convien far risposta dicendovi che d'ogni ora mi
il suo voto. -proclamare, far conoscere ad altri. pallavicino, 10-i-25
nella milizia. monelli, 5-94: far la firma vuol dire raffermarsi.
-appoggiare con prove e testimonianze, far apparire più persuasivo; riconoscere come vera
10. bloccare, fermare nell'agire, far desistere. caro, 12-ii-27: questa
: le raffiche fredde del vento parevano far rabbrividire 1 santi drappeggiati sul cornicione e
marini, 76: vide il giacente non far più moto, e avvisandosi ch'egli
figli; eppur veggiamo / che ciò far ponno, e senza error, non meno
raziocinante? -con valore causativo: far pensare, suggerire. imbriani, 6-134
avere tutte le arti e manifatture, per far di meno quanto mai possono di quelle
fuoco (ma poca quantità, volendolo far bene). mattioli [diosco- ride
del vetro, 4: conviensi a far questo e gli altri colori fame saggi
6-115: il descrivere un palagio è un far impietrir la penna. basti per tanto
marfisa si fu vólto. -sviluppare, far progredire un'arte, una tecnica,
, all'ocarina. 8. far apparire meno grave una colpa, sminuirla.
da un raffinato come me avrebbe potuto far morire di invidia le gentildonne della mia
ad imprimersi e così di leggieri corresse a far ufici et a dar memoriali, massimamente
, che serve ad afferrare o a far presa su un oggetto, specialmente durante
la penitenza, ond'ebbe poco che far eluviano nel ramssarla in così beato proponimento.
di mettere il vicinato a romore e far pubbliche le mie segrete vergogne m'istupidì
curiosità. fazio, vi-1-27: non far sì come molti, ch'io considero,
, ii- 235: andiamo a far le scritture, prima che la cosa si
sul tono maggiore. è tornato a far bello. stabilità splendida del tempo.
nella locuz. raffregare il cappuccio: far ritornare alla memoria qualcosa a qualcuno.
furono i cariaggi che l'accompagnarono per far l'entrata in quel regno dove chi
. ch'un giorno sarò sforzata a far qualche solenne pazzia. vasari, ii-699
quarantane. 3. rendere o far tornare fresco il clima, l'aria.
da una prop. subord. implicita: far presto, sbrigarsi. tommaseo,
. se il vigo lo facesse il raffronto far lui sulle stampe, tanto meglio.
una saggina; e lì si mise a far le sue prove. beltramelli, iii-839
quello d'un patrizio togato, per far tremare e per istillare della soggezione a tutti
queste baie. stiamo al collegio a far esercizi ragazzeschi? 3. proprio
andata; / e pur si vedon far da raggazzette / tante ch'han la nipote
verga, 3-27: -don giammaria dovrebbe piuttosto far la predica a sua sorella donna rosolina
-... e non lasciarle far la ragazzétta con don silvestro, quando passa
5-64: oh s'io credea che il far da truffaldino / o pascariel,
esangue, con certi tic nervosi da far paura. 3. ant. giovane
'. forteguerri, 10-62: per vedersi far da due ragazzi / in casa propria
fate il ragazzo, non state a far ragazzate, d'atti o parole la cui
figlio la raggelava. 5. far gelare. g. gangi, 69
al mare. 6. fissare, far rapprendere. -anche al figur. r
.. / ma ti ricorda che per far del pane, / non trovando a te
; accigliarsi. baruffaldi, 214: far viso arcigno si dice di colui che
tra gli ossari. 16. far risplendere; illuminare. marradi, 260
raggi volanti: uscir dalla polvere, far un poco di comparse e poi ricader
al bene ed all'onore, / onde far possa grande il suo signore. colombini
, / né trovo chi di mal far si vergogni. boccaccio, vii-201: ritruova
[le stelle] rose che in sul far del dì si aprano a una a
raggirare (ragirare), tr. far ruotare su se stesso, intorno
fa grandissimo strepito. -far roteare, far vorticare in aria (un oggetto,
squadre. 3. volgere, far seguire una determinata orbita; muovere in
nel senso opposto e, anche, far cambiare la posizione, rigirare (il
tranquillo. -immettere di nuovo, far rientrare. gavoni, 1084: sono
riallògo, riallòghi). rimandare, far tornare (una persona) in una condizione
del prezzo, riallogata, quasi per far dispetto a donato, a nanni.
ci badassero. -per simil. far sembrare più elevato. piovene, 7-414
ed omogenea. 4. far risalire a un'epoca più antica; retrodatare
è tanto di grande, che è un far loro torto il mettersi a volergli rialzare
si sparerebber per gli amici; / per far che un povero uomo si rialzi /
e di riamarmi un poco. non far la graziosa agl'imbecilli, ti prego
.). riammansare, tr. far diventare di nuovo mansueto. tommaseo [
in un momento di tutti, e far sì che dio vi riammetta subito subito
2. per simil. riconoscere o far riconoscere come valido o esistente quanto era
mande non avevano servito ad altro che a far sapere a tutti ch'egli aveva
2. tr. ant. far sposare. pace da certaldo, 92
, riammollisci). ammorbidire ulteriormente; far diventare di nuovo molle.
. -anche al figur.: far diventare una persona maggiormente disposta al dialogo
suo signore,... comincia a far risuonare di mesti ululati e flebili lamenti
la rianimò. -per simil. far rivivere nelle parole, nei discorsi.
piedi, avere fiato e vigore da far le opere tue, hai di tempo in
del fabbro. -medie. far riprendere la funzionalità di un organo,
in mano e rianimar gli altri ugonotti a far lo stesso. parini, 689:
come farla? se nulla riesce -se devo far lo scrittore -e se l'intelletto può
. applicazione di pratiche terapeutiche atte a far riprendere o a normalizzare le funzioni organiche
nervi, / così ci riduciamo a far la ronda / dentro un'angusta e
riapparecchiare, per rimangiare da capo e far piazza pulita. = comp.
riappassionare, tr. (riappassiono). far appassionare di nuovo. -anche intr.
riàpplico, riàpplichi). attaccare, far nuovamente aderire ciò che si è staccato.
-anche: sollevare nuovamente una chiusura; far ruotare nuovamente una porta.
inverno glaciale. 3. far ritornare in attività dopo un periodo di
un processo già definito. -anche: far ritornare modalità processuali che parevano scomparse.
7. figur. ravvivare la mente, far rinascere un sentimento passato. carducci
a rasciugarsi; / né 'l posson far con una metadella. / e1 cammin
in sua fredda libertà. 5. far morire; distruggere. foscolo, viii-230
, / benché due soli, di far tale un fatto, / ch'utile tomi
reaspetta ». -riaspettare al passo: far passare prima, cedere il passo.
con riassicurare i timidi, vedessero di far che la citta si ritornasse a popolare.
giammai con qualsisia argomento d'industria umana far si che in fin che quell'acqua
giammai con qualsisia argomento d'industria umana far sì che in fin che quell'acqua
84: risedendo anticamente la podestà di far le leggi in potere del popolo, da
, che noi non ripeteremo qui per far loro dispetto, di quei quattro o cinque
parti, mi faccia la grazia di far presentar loro un basciamano per il mio
: è mio insti- tuto di non far mai riconciliazioni. kotta che l'ho una
del palazzo]... un far sodo e semplice, ma vi si vede
bicicletta. 3. per estens. far saldare un osso fratturato, ridurre una
bacchetti, 14-22: se esortava a far presto, non mancava il pretesto di
piovene, 10-57: la tendenza a far casta non ha poi nulla a che
il mare. riattualizzare, tr. far di nuovo scoprire e apprezzare un'opera
molto senso riattualizzare. 2. far apparire un personaggio storico in modo tale
deliberato d'ammazzarlo, si pose a far vita solitaria, sotto pretesto di religione,
sincere e valide che glie lo possino far riavere. cesarotti, i-xxrv-264:
nelle mani milciade, e non potendo far altro, li darò bando delle forche
che ci fuoro. 11. far sì che una persona si ristabilisca da una
tuo possente vero. -risuscitare, far ritornare in vita. -anche in contesti
povera mamma. 12. far rinvenire dopo uno svenimento. aretino,
?? 14. ant. far diventare nuovamente (ed è in relazione
nella fontana, / indi bagnarsi e far delle bevute / di quell'acqua che
. apollonio, 165: già smetto di far fatica riavvezzandomi aa esprimere in ogni proposizione