più battute d'italia, postesi a far osteria con le arti della omerica circe
carlo fuor di francia, / per far conoscer meglio e sé e'suoi. testi
auspicio de dio, non porà mai far altro se non il meglio de'cristiani.
): si dovrebbe pensare più a far bene, che a star bene: e
linati, 20-248: l'idea di far morire d'invidia le loro amiche continentali
presa il mondo, / come di far i zuccherin col mele. caro, 8-36
pesco dalla mela conosciamo, abbia voluto far credere che amore... sia a
io meriterei. / non voglio avere a far gran melarance / di nozze e di
f. pona, 66: per far al mercante maggior dispetto e per dargli più
appo loro sempre tenere e non voler far come molti fanno, che si credono
fanno, che si credono del pruno far un melarancio, per non dire d'
e 'l pome / dorarvi e un melarancio far del pruno. passeroni, 1-128:
crede un vago, un odoroso / melarancio far d'un pruno. -fare
melati. montigiano, 237: a far l'aceto melato si piglia otto libbre e
i villici risaiuoli, l'accostumarli a far uso della posca melata, ch'è
vero io non seppi bagnare di lagrime né far melati [i miei prieghi] come
femmina è prodigio: ma '1 voler far da savia, tanto più quando è milensa
piede, / senza muovermi punto e far schiamazzo. muratori, 8-ii-2: in
, stupidi e melensi non isperi di far grandi prede o prede durevoli.
una specie di melensa ironia che dovrebbe far credere all'esistenza di chissà quali profondità
suo amico durava troppo perché lei potesse far durare altrettanto a lungo non solo la
è introdotto un tal compenso / di far il torcicollo per mestiero / e a tempo
toiando paie, meliarine, stobie per far essi bastioni, e sotto specie di tuor
si semina presso di noi, sì per far uso del seme in polende e nel
saporitissime mellonaggini e di minchionerie atte a far riderà, un moribondo di quelle cui diede
stornelli '. -piantare un melo, far nascere un melo: cadere battendo a
'piantare un melo 'o 'far nascere un melo 'dicesi per ischerzo
a napoli con la ferma intenzione di far cambiare il libretto. il poeta cammarano
mo'voio fà melodia, / quilò voio far sermon dra vergene maria. cafioni,
/ il mio motore saziato / a far le fusa melodicamente. = comp.
quella voce melodiosa, tenorile, da far rimescolare il sangue. -lusinghevole,
suo cavai fellone / già cominciava a far la chiaranzana, / ch'ebbe al principio
animali che hanno per imposizione divina di far più figli e non li ponno maturar
/ move cun grande pietanza, / non far sozorno né posa, / van a
essere bon membrificatore nell'attitudine e gesti che far si possono per li nudi, di
. attenti, lxv-65: lasso! che far non so né dove io vada,
in essa accolto, / onde per far del viso i membri mei, /
maniera ch'e'vi si possa ben far dentro la respirazione... il membro
quali soglion dar forza e spirito di far erigere la materia, oltra poi che
tedesco. -ciò che serve a far ricordare qualcosa. bocchelli, 5-210:
, / quando in sua senettù volse far vittima / del suo figliuol, che
ammaestrati,... sentendo che far si dovea al corpo di dante una
solenni d'un infortunio generale, può essa far primeggiare quella d'un uomo, perché
, iii-262: quando l'uomo vuole far qualche operazione 4 etiam 'interiore,
tasso, ii-558: il che soleva far il duca guido baldo di felice memoria
, ma erano solo memorie per voler far considerazioni sopra quelle materie. d. bartoli
: grido di venditori ambulanti che vogliono far credere di vendere la merce a bassissimo
de'venditori di qualche capo che vogliasi far credere degno di regalarlo altrui per memoria
, come della conquistata, che possono far testo in materia di cavalleria. carducci
m. assentì, e gliene volle far scrittura per cauzione e memoria. tommaseo [
pur ora da comune amico suggerito di far capo a voi, assicurandomi d'aver-
delle persone amiche e segnalate, col far di quelle ne'loro scritti memoria.
di ringraziarla della memoria che ha voluto far di me, come anche della
in una moneta allor coniata / fé far memoria com'el fu prigione, / perchè
non fo nulla di novo da poter far memoria. algarotti, i-vii-i6r: di
una [festa] se n'abbia a far simile a questa: / ché la
inutilmente. -togliere dalla memoria: far dimenticare. marini, ii-14: coteste
-trarre di memoria: fare impazzire, far uscire di senno. tavola,
suppliche memoriali e, se sapesse di far cosa grata a'suoi vicini, si
.: ora mi pare utile di far un compendioso memoriale, per lo quale il
imprimersi e così di leggieri corresse a far ufici et a dar memoriali, massimamente
: che si degni... far libero dono alla città del livello del dazio
, e innumerevoli sono i modi onde far iscambiare al nostro buonuomo le lucciole per
legge pagana ogni catene, / e farò far, senza più tardamente, / un
ed ardire, / e dire e far, ch'ai boni amico sia; /
, ch'ai boni amico sia; / far di sé bella mena / con vita
3-123: 'menafreddo': uomo così lento nel far le cose che sembra proprio che faccia
. govoni, 9-153: si vorrebbe far saltare il tetto / con una mina
buon numero di prigioni, seppe tra loro far differenza da uomo ad uomo. di
: le oche, quando vengono a far le uova, meninsi all'aia e poi
, ai così fatti non si vuol far l'onore... d'una risposta
l'acqua, menar lo schidone e far fuoco, acciò che i polli più
-per estens. fare oggetto di scambio, far circolare (il denaro).
. 22. lasciare defluire, far scorrere, fare passare o entrare (
gagliarde. 23. lasciare o far passare, trascorrere, consumare, impiegare
notturno è perché gli pare e piace di far così. carducci, iii-24-449: la
menando orgoglio ovunque passi e credi / far con un de'tuoi sguardi altrui beato.
volevano, e che volentieri mi farebbe far pace. b. davanzati, i-150
or ad or l'usata legge / per far in parte i miei spirti contenti.
pare, intorno al 1870, a far menzione di federico hebbel. naturalmente ce lo
la quale passar non si può sanza far menzione de l'opere virtuose,
1-i-21: non istarò qui io a far menzione de'teneri abbracciamenti e delle lagrime
: a me si para davanti a doversi far raccontare una verità che ha, troppo
g. visconti, ii-1-4: -può far il ciel che sie come tu dici
lusinghevole setta di falsi dogmi, per far cadere nelle sue reti gl'incauti. pascoli
279: io non voglio adesso far la difesa di questo grande 2.
puramente. sarpi, vi-2-196: il far una legge che proibisca ad ognuno,
allegrezza soprappreso, che appena sapeva che far si dovesse. gherardi, ii-183:
donna nostra sopra l'erba, / e far de le sue braccia a se stessa
ma difficilissima è poi da poema tale far nascere il diletto, l'utile e
del goffo: / chi non sa far stupir vada alla striglia. stigliani, 1-47
la neve è uno spettacolo, dovè far furore. pare che la principessa di
e in là senza sentirvi, e parvi far maraviglie. vasari, ii-145: la
.. cosa ci si trova / da far le maraviglie? fogazzaro, 5-126:
, purg., 23-59: non mi far dir mentr'io mi maraviglio, /
: l'affrica ha peraventura cessato a far novità, e de gli animali de
; e a sera tornati al campo a far baratti e mercanteggiamenti. 2.
praticare il commercio e i traffici, far professione di mercante. m
in moglie la donna che lo seppe far palpitare di amore. massaia, ix-160:
che loro spetta e che le dee far dignitose nel sentimento di bastare a se stesse
quello fluviale al lagoscuro, e di far una società di navigazione mercantile in adriatico
: sia licito a catauno di poter far compagnia di mercanzia e di fatto d'argentiera
la più eccellente et util mercanzia che far si possa. reina, i-18:
. poliziano, 2-28: non giova far mercanzia, se spesso non si riscuote
grandi. sarpi, vi-2-123: se il far mercanzia si concede a tutti, non
di avere con che si sono mossi a far pubblica mercanzia del sangue di cristo manifestamente
di lui, anzi fa mercanzia del far ridere. -farne sfoggio con ambizione presuntuosa
zelo. lubrano, 2-105: per far mercanzia di scandali ogni luogo è commodo,
la sua mercanzia ': chi sa far valere la sua roba più di quel che
possa difendere e rivendicare, e talvolta far passare quel ch'è male e assicurare all'
/ gentilezza si merca, / dimmi che far io debba. parini, giorno,
ben più fortunate. -far conseguire, far ottenere, procurare. siri, iv-1-671
mer- cano e si spediscono. voglio far mercare questo ciuco. 2.
il governo non deve né mercatantare né far carità. ma l'acquisto d'un pittor
4. figur. impiegare utilmente, far fruttare. pallavicino, 1-201: vorrei
d'egitto navicando vano / li mercatanti a far mercatanzia, / dove etiopi e trogoditi
allegri, 187: ogni scalzo vuol far del mercatantóne a credenza.
1-56-62: s'eo pigliasse questa cura per far loro accattaria, / perdiria la mea
. botta, 6-i-37: non è da far maraviglia se i coloni, subito ricevute
un fiorentino / che andava in mare a far mercatanzia. g. capponi, i-428
mercatanzia debba esser questa che egli oggi far vuole. -fare mercatanzia di qualcosa
... eran povera gente e da far mercatanzia delle lor vite, senza temerne
alcuno essempio io dimostri quanto nocivo sia far mercatanzia di questi matrimoni, a me
e spender poco. bruno, 3-8: far impetrar qualsivoglia mercato, smascellar le simie
belle e spaziose, con banchi da far conti ornate. boiardo, 1-1: quando
manzoni, ii-198: un vergognoso / far di lodi mercato e di strapazzi.
. / prenda loco, se po far dimandare; / se no, dimandi cagion
presente, / buon incomincio avra'di far mercato. sercambi, 1-ii-683: né
che sarebbero amiche e comari, venute a far corteggio a lucia; e non si
tento), / ch'eo pózza far con lui mercato! fra giordano, 1-270
, ma ci metteranno il veleno, per far morire la povera gente, come mosche
: tra tanto ritirati, perché voglio far esaminare costoro, che di questo lor
. oddi, xxi-n-365: -e del far l'amor con arselia, perché non
mercato libero? se non vi potete far nulla voi, non vogliate essere come
partito secundo il mercato; qual suol far andar in galea di buona voglia.
sopperire a quello che non ha potuto far la natura, di produrre in ogni paese
marito, siccome una etichetta legittima per far passare la merce di contrabbando? p.
ed intendere l'alta letteratura, e far in certo modo divorzio dal loro secolo
di pathos la voce nel tentativo di far passare per buona la mia povera merce avariata
vostra magnificenza,... non so far altro ch'espettare i mandati di quello
infreddata: / or sappi che de'far d'ogni mese; /...
piovoso tempo. galileo, 3-3-214: dovrà far cessar la maraviglia il considerare quanto avanzi
, / poi lo cor suo d'amar far non voi sovro. romanzo di tristano
/ ma quel, che non può far più troppa guerra, / gli domanda mercé
e merzé a chiunque fosse, per far la gioventù più moderata e più civile,
dominio di quei paesi senza né manco far prova dell'armi sue; mercecché le truppe
operando e negociando, se ne ponno far dieci; e così s'acquista il
ch'io porto, / ch'a ben far tira tutto il mio podere, /
crede, / benché sia nel mal far inveterato, / pur ch'egli speri
pasqualigo, 3: che cosa posso far io infelice per ristorar in qualche parte
per tónni ogni speranza di mercede / e far il dolce mio viver amaro. ciro
utile e comodo per le mercedi che far potrete a'ministri o amici vostri.
ricoprir d'affanni, / e a far gridar mercede al turco impero.
il 23 febbraio, al fine di far coincidere il corso solare con le fasi
si appaghi, non è dubbio alcuno egli far cosa buona e meritoria. ciampoli,
e per invitar gli ascoltanti e per far maggior guadagno. d. battoli, 6-4-144
,... introdusse il sistema di far pagare i responsi uno scudo per pagina
normanni, imperocché i re potettero mai far fondamento sulla masnade dei turbolenti loro baroni
al medesimo rischio che essi, parendogli far da mercennaio, non da buon pastore
di merciaiolo, era andato a forlì a far delle compere. 2. agg
dalle più avide nazioni... a far un mercimonio ingiusto degli uomini egualmente che
e disapprova, tutti coloro che ardiscono far mercimonio dei loro valori di penna)
voleva dire donna perduta, vagante a far mercimonio di sé per qualche banana
un prezzo legale, ma semplicemente a far conoscere il relativo movimento degli affari, le
. diventò blasone alle vanità bisognose di far dimenticare la propria origine, compiè l'
calido di lode aveva avuto possanza di far salire dieci gradi in su il mercurio
, e ha il coraggio ancora di far molti sorrisi, e tanti auguri, buon
a raccattar la merda '. che far cosa contro la dignità, l'onore e
. papini, 27-1195: io volevo far intendere, con quei romanzeschi pretesti di
sangue... e l'unguento da far cadere il pelo, che noi merdocco
, 8-ix-221: se tu vai fuor per far qualche faccenda, / se tu l'
faccenda, / se tu l'hai a far innanzi desinare. / tu non la
, che si ha da fare, a far si prenda / dentro questa medesima mattina
gerai a merenda. -andare a far merenda in casa belzebù: andare all'
per tu / appaiata a zanetto a far merenda, / e senza vino, in
senza vento, / e al maggior dì far d'agli le merende! manzoni,
fino all'adda in baroccio, e far merenda sulla riva, proprio sulla riva
? ch'io volessi tener mano a far rompere il collo a quella fanciulla?
fatica, / che ti posso io far meglio? / la. mia voglia t'
: / èvvi, ben mio, da far colazione? nannini [ammiano],
i consiglieri e'cittadini dubbiarono tra il far messina meretrice allo straniero o libera sorella
vai, 49: che / può far più crapulando alla caupona / ciurma di
e sostanze, mandavano le figliuole a far guadagno col corpo, per rimetter le ricchezze
meridiano / là dove l'orizzonte pria far sòie. buti, 3-291: 'che
qui, nel meridionale, non sappiamo far niente di serio. -che è
v.]: non c'è dove far meriggio. = deverb. da meriggiare'
cinque dì che era partito, senza far altro camino che al mare, fece merino
vi-207: si crede esser miglior partito il far venire i merini direttamente dalla spagna che
. tasso, 9-9: ove né far rapina ornai si potè, / né vittoria
estirpazione degli indiani a mezzo del rum per far posto a una società progredita; e
per sua damigella. so che non debbo far questo ufficio se non quando ella sarà
ben gli occhi della retta ragione, e far sì che la dignità non si posi
occhio colla varietà degli ornati e il far romore al minimo scotimento del capo. berchet
fazio, ii-23-31: come per ben far s'aspetta merto, / similemente,
uno sarebbe salvo: ogni uno potrebbe far a suo modo; le opere sarebbono
particolari del canto xxiii mi resta a far un esame più generale sul merito di questo
buonaccia, la quale non la voleva far mentitrice, ci si lasciò corre, parendole
fiamma [d'amore], di cui far parte si disdegna / al volgo errante
in modo da ottenere o da far ottenere un giusto riconoscimento, una lode
di fare ogni atto meritorio: far limosine, l'opere della miseri
, e se elleno ci son'cagione di far conseguitare la felicità eterna. g
; / ed ha vertute in far l'uom locutorio, / conserva l'amistà
. non seppe la dimane di custoza far meglio che correr su e giù per la
a due fila della quale servonsi per far legacce, o per attaccare piccole pulegge
, a chi dico? meco non vai far il pazzo, perché ti fornirò ben
vanno offrendo; e io mi vergogno di far questo, con questi panni. e
si fossero perle e rubini avvolgerlo e far conserva di quel prezioso deposito sopra la
ghislanzoni, 17-85: esse invece non possono far altro che aspettare... sospirare
è un certo merlo! tu à'da far con un merlo! è un merlo
il bisogno di un aiuto, di far società, e allora trovata un'irene -una
: se si sta a casa a far le brave c'è tutto da guadagnare,
merlòtta / che al mondo altro di far non dilettossi, / che con questo e
1-16: e'sarebbe stat'un merlotto a far ogni cosa da sé, avendo cotanti
, un motto / ed il vederti far lieto sembiante? / ti compatisco,
[i villani] vegghino che hanno da far con persona che punto non ha del
'1 tempo ch'elle perdono / a far merluzzi e impunture intorno alle / tonache
e'vorese dir parole / per far mermanza dei nimixi, / voi me terexi
, il che il filoteo e io far non vogliamo. machiavelli, 1-viii-186: qualche
supplicarla ch'ella voglia esser contenta di far che 'l girardino insieme con le due
né usa alcuna diligenza in misciere o far fare per suo bere bontà o delicatezza
gettare, rovesciare (un liquido); far colare (una sostanza malleabile).
padelle / la cecchina, sudando a far frittelle. -travasare. algarotti
. -buttar fuori, emettere, far sgorgare. -anche assol. a
quanto io debba guadagnare, mi debbe far liberale [ecc.]. algarotti
, occorrendo loro occasione d'avere a far qualche opera grande,...
han del cattivo, ma non sanno però far bene i fatti loro, guastandosi per
: i'vorrei ben veder gli uomini far masserizia, ma non tanto: e forse
sfondate, tu, con che denari vuoi far festa? bernari, 6-226: incapace
arte andran dietro, com'è questa del far denari, non ad altro fine,
tutti i vantati seranno meschini / di far morir orlando e sua familia. pirandello,
anche il latin, / che si possan far onore / in soggetto sì meschin.
, meschinàccio, non avevi con che far cantare un cieco. -dimin. e
5. figur. causare, provocare; far sorgere, suscitare, infondere.
lvi-76: fo parlato tra li consieri non far altra movesta per non sedar né mesedar
... e sanza questo non puoi far niente, come d'incarnazione ed altri
cecchi, 30-28: vuole... far diventare i fichi mele e le mele
col barbaro toscano / l'idiota venezian far mescolanza. carducci, ii-9-69: io
per lo più omogeneo e uniforme; far entrare uno o più elementi determinanti nella
l'arena, il che i muratori chiamano far malta, vogliono alcuni che essendo l'
musica... è vizio grandissimo far due consonanzie perfette l'una dopo l'altra
mescolando le imperfette si fugge, col far quasi un paragone, donde più le
perfettamente, in un'unica entità ideale; far coincidere, combinare, far concordare.
ideale; far coincidere, combinare, far concordare. cavalca, ii-34: o
, 1-283: molte volte, per far più ridere, muovono indegnamente le persone
nelle risposte potesse trovar qualche congiuntura di far del bene a chi aveva tanto patito
, con altre persone; venire a far parte di un gruppo; cacciarsi in
onze? de roberto, 9-123: far perdere la testa ad una ragazza, distruggere
proprietà. -intervenire; entrare a far parte. g. gozzi, 470
gli scimuniti ed egli, saettando, faceva far agl'innamorati scimunitaggini a iose.
18. -mescolarsi alla folla: far perdere le proprie tracce. stuparich
schiena incavata sopra le natiche come per far posto a una sella. 12
si semina presso di noi sì per far uso del seme in polende e nel
da me fatta più volte sul costume di far cibare i contadini di questa [l'
/ fu il primo a esclamare e far marina. note al malmantile, 1-327
l'esempio delle foglie, ma possono far buona figura nei giardini degli amatori di
/ che insiem porgono aita, / per far più saporita / quello pignato pien di
onde per dio ti guarda / di far a messa falsa vista spessa. boccaccio,
: una messa in su gli organi vo'far dire. -messa manuale: messa il
: l'altrieri, per caxon de far dir messe, / al preite me volisti
in peregrinaggio a quaranta chiese e a far dire in ciascuna una missa per remissione de'
in quadro: operazione che consiste nel far combaciare, durante la proiezione, i
per riso e per stizza non possono far che non dica: « fategli lasciar le
accidente si cominciò da ogni parte a far la guardia con maggior diligenza, e appresso
della giustizia. fiore, 219-10: per far le sara- menta si apportaro, /
: voi, misser guido, commandate far carta di vendita a razone di propria a
misier e conseieri... farse far carta di tre fina quatro millia ducati.
, il non essere obbligate « a far sala », il non vedere l'odiatissimo
. lucini, 4-32: oggidi far il messia, quando non è ridicolo,
. que solon donar rics dos / e far las otras messios / a soudadier e
/ da voi per tepidezza in ben far messo, / questi che vive,.
donassi tanta sicurezza / ch'a messer far sapessi lo mio core, / lasso,
poco a convincerli d'inconseguenza, a far loro palpare la falsità dell'accusa.
tempo / e dell'occasione / per far l'ufizio mio; mesti chi vuole.
. vasari, i-164: conviene far prima una mestica di colori seccativi,
: [orazio riminaldi], grande sul far carac- cesco ne'contorni e ne'panni
la volgar lingua con la latina di far luttar si sforzi. mattio franzesi, xxvi-2-
, i-m: poi, per parer di far qualche attenzione, / due versi criticai
altro mistièro. cebà, i-7: per far il mestiero del calzolaio o del sarto
assai. sanudo, xiv-296: non voleva far più il mestier dii soldo. ariosto
gente, oltre ai vassalli, e di far guerra: il qual mestiere quanto sia
che, avendo da giovine cominciato a far questo mestieri, ci divenne tanto ricco
citarista fu colui che, senza punto far esercizio di cantare, facea solo il
/ di saper cominciare cambiando fanno mestiere di far versi, diffida in genere degli artisti
di tormi affatto da questo mestiero di far versi, perché frenesie di quest'uomo e
confessare essere mestier di pochi il far la suddetta orazion mentale. 8
più del solito e non riuscivo a far nulla che non rientrasse nel mio mestiere
., 23 (397): potrebbe far l'arte di michelaccio; no signore:
si figurasse qualche buon padrone / di far con meco il solito mestiere, /
mistiero non sono atti a dar ombre o far paura a'capitani. -nella
lor non v'è altra differenza / dal far in acqua o in terra i lor
-dare un mestiere ai figli (anche far prendere o insegnare un mestiere a
, i-217: non sai che chi vuol far l'altrui mestiere, / dice un
è bello, / ch'egli usa far la zuppa nel paniere? b. corsini
degli dei fare il mestiero, / riesce far la zuppa al paniero. salvini,
tolto a fare l'altrui mestiere; il far ridere non è da lui. fagiuoli
ben ch'a donna non si può far cosa / che più soave e più piace
a casa del cardinale e comincia a far risuonare di mesti ululati e flebili lamenti
attorno. monti, x-1-122: senza far motto il passo accelerava, / e l'
in mano la palla e la mestola, far correre il gioco con la propria mestola
pippion nuovo, / s'io non so far le forche e di finocchi / pascer
/ pascer chi mi fa grasso, e far che 'l bando / vadia con la
ballo, rendere il ballo »: cioè far ritornare in ballo chi ha invitato.
»; cioè che chi si può far la parte da sé, se la fa
da maravigliare. campailla, 15-71: di far tai mestrui sborsi il sangue nega /
verso la fine del secolo xv per far posto al borgo nuovo. g.
sarpi, vi-2-205: né quegli presume far ingiuria al prossimo, che ha per
166: posto ch'io volessi / per far lei paga e lieta / drizzar i
bonini, 1-ii-48: è secreto politico far che le cariche militari non prescrivano le
, la zona fino alla quale occorre far rotolare la palla per segnare il punto
trasfoimazione, con il quale si deve far passare il pallone fra i due pali e
. alamanni, xvii: deh fate far per legge / che chi ha moglie e
: in caso di getto si deve far contribuzione del salvato col perduto per soldo
: 'far la metà di nonnulla': non far cosa veruna. -fare a
delle sue soddisfazioni più vive era di far colazione con me, di mangiare con me
gli altri e non potersi con essi far quasi altre consonanze senza le corde metaboliche
e senza metafisica, quel racconto che far si suole degli accidenti che occorrono. rosa
della scienza del colorito, in vece di far progressi ella si è anzi smarrita,
. così dicesi puramente in toscano 'far festa 'per 'resistere ': chi
brevissimo. carducci, iii24- 208: far consumare un matrimonio neroniano sopra un pettine
un sonaglio d'acqua, ha voluto far intendere la fragilità della vita dell'uomo e
di narrare storie, si affannano a far giustizia... e prendono in
. ant. atto a esprimere, a far capire un'inlotta. tenzione, un
cose inanimate, o per contrario o per far relazione 2. che si riscontra a
mia camera una dozzina di individui a far un rumore d'inferno con trombe,
indirizzo economico che programma la necessità di far emettere biglietti alla banca centrale sotto il
intorno a'lombi. questi non sogliono far molestia veruna a'metallieri, ma se ne
i giorni passati ho avuta la sorte di far acquisto d'una [medaglia] g
il duca... spendeva assai in far mine per cavare argento e metalli.
villani, 10-174: si cominciarono a far le porti del metallo, di santo giovanni
volli? un marmo duro / tento far molle, un rigido metallo, / che
, e non fallo / s'io nego far quel che tua mente brama.
gli avanza tempo suole di sua mano far qualche cosa di getto di metallo, dilettandosi
amore, chi in danzare, chi in far mo resche,..
a cavar questi vocaboli che hanno a far così strana metamorfosi. muratori, 7-
in suono umano, si udirebbon tutti far da mattaccini, da zanni e da
l'ordine della natura... il far della notte giorno mi pare una strana
secchi, 32: mi vedrete far onorata metamorfosi e tramutarmi del tutto,
e poi passa in polmonia è un voler far lo astrologo, essendo che questi confusi
ne'miei più fervidi anni ho voluto far prova se potevo metastasiare. = denom
di origine straniera, che entra a far parte di un uso più esteso nell'
.: sviluppare, evolvere, far progredire, valorizzare. gioberti,
: si crede esser miglior partito il far venire i merini diretta- mente dalla spagna
e chi non si trova in grado di far ciò, almeno provveda i cosi detti
l'essenza del metodo analitico consiste di far partire lo spirito da ciò che è noto
l'educativo, secondo che si vuole far conoscere la verità alla mente o anche persuaderla
seminar la lupinella, / il vino far sul metodo moderno / e a villanacci far
far sul metodo moderno / e a villanacci far due strapazzate, se non voglion piantar
dei grandi numeri che hanno servito a far progredire alcune scienze naturali. gobetti,
risuda / succo d'alto valore in far che rieda / il solito vigor ne l'
noia, dover ridurre, lui che doveva far tanti conti, le lire,
nascosto non staria sò''l tetto / a far sonette ne'dolente metra. boccaccio,
valli, senza il cor sereno, / far da me uscir iocunda rima o metro
parola, pesi ai quali non si può far fronte che per mezzo d'imposizioni sulla
nessun progresso meccanico, nessuna televisione può far sì che chi è relegato in una regione
, l-175: il signor ha mandato a far apicar uno nicolò, candioto e
: non è anche il fuoruscito ubligato a far banchetti,.. affermare potendo che
a ponto a ponto e del più non far possa, / e poi li meti
frumento. -conficcare, infilzare, far penetrare (un chiodo, un'arma
camere per riceverlo. 4. far aderire, spalmare, applicare (un medicamento
si dee asciugar bene la ferita e far entrare ne i tagli zucchero candido fatto
più soavi odori. -ripiegare, far aderire in un dato modo, per
i ministri del senato ebbero delle brighe a far mettere e tenere in ala per le
tossa messe. 13. far entrare, far ammettere, far accettare,
. 13. far entrare, far ammettere, far accettare, far accogliere
13. far entrare, far ammettere, far accettare, far accogliere una pei sona
, far ammettere, far accettare, far accogliere una pei sona in una comunità,
è capitano può molto in mettervi e far che messo vi sia chi egli vuole
14. ridurre, portare, far giungere una persona (o, anche
? egli può bene star poco a far anco cotesto: per via lo metti.
così si dice 'metter in disgrazia e far cadere di collo alcuno ', mediante
: per metterlo affatto nel suo torto e far spiccare maggiormente il suo mancamento.
messere che ha detto volerla questa matina far mettere al martoro de la fune,
ebbe forza arnolfo... di far sì che gli fusse conceduto almeno mettere
sul sedile rustico. -sprizzare, far scaturire (una scintilla). spallanzani
sviluppare in virtù della forza vegetativa; far germogliare, gettare (germogli, radici
. sarpi, ix-149: poteva l'arciduca far la guerra sul sicuro, essendo certo
. giamboni, 54: poscia ne dee far bene e ispendere [le ricchezze]
io vo'metter la mia vita / in far tanto che dio m'ami. castiglione
esser bon disci- pulo, oltre al far le cose bene, sempre ha da metter
metteva assai tempo a quagliar latte, a far pizze e simili altre bisogne. galileo
è un'errore quello che alcuni commettono con far corrispondere al detto anno il o,
all'anno 1530. -far cadere, far convergere (il discorso). savinio
33-7: le guerre ch'i franceschi da far hanno / di là da l'alpe
, o, anche, presentare, far credere, raccomandare, ecc. nel
campo venut'era / l'araldo a far divieto e metter leggi, / che né
, istituire, diffondere, divulgare, far entrare nell'uso e nella pratica comune
: uccidere; mettere a sverno: far svernare; mettere in danza: far
far svernare; mettere in danza: far ballare; mettere a nuovo: rinnovare;
partic., mettere a vedere: far vedere). novelle anonime del trecento
18-2-260: avevano i fiorentini, per far danari in tutti que'modi e per tutti
a benedir. -far recapitare, far pervenire, inoltrare (una lettera,
toscana, 4-70: non riesce di far succedere le dovute condanne, per l'
di un'imbarcazione, ecc.; far entrare, far penetrare in un luogo
imbarcazione, ecc.; far entrare, far penetrare in un luogo. cronichetta
e di che mettere, per poter far leghe e tener commerzi con quelli che
farà come saggio: / ché pur può far; se ben mettese a cione.
., 22-53: quivi mi misi a far baratteria / di ch'io rendo
povero contadino per suoi affari non può far di meno di non mettersi in viaggio
., 2-4 (153): nel far della sera si mise un vento tempestoso
una persona. -in partic.: far morire in peccato mortale. guittone,
a tacere, in tacere: zittire, far tacere una persona con un gesto improvviso
: a neuno mette bene quello volere far che natura gli niega. m. villani
mise. -mettere in acqua: far salpare (un'imbarcazione). ricordi
colfo. -mettere in guerra: far litigare due o più persone (cfr
faremo burlare, non potendosi da voi far querela che contro di ragazzi. -mettere
soffici, v-2-344: quando ritornò a far ceppo, non fece altro che trattarmi male
segretario. -porre in auge; far raggiungere a qualcuno un alto grado di
il seguente]: « non per far, ma per non far ho perduto »
« non per far, ma per non far ho perduto ». = comp
dee il capo avvertire di piegare e far torcere le compagnie in forma più o meno
dizionario di marina, 247: 'far la meza luna '(ant.)
così fatta tempesta che fu forzato a far tagliare gli alberi delle mezzane ed alleggierire gran
, nel senso longitudinale e servono a far riposare i quartieri o serrette degli stessi boccaporti
avete rilevata, ora reggerle la mula e far la mezzana... -che
i-ii- 1288: una principessa ridotta a far la mezzana fra il suo amante e
esempio di que'felloni, né arrossì di far che le leggi divenissero mezzane dell'abolizione
misericordia... è mezzana a far pace tra noi e iddio. tesauro,
bembo, 9-3-374: guardatevi di non mi far più una parola di questi denari,
d'anticaglie e cose simili a volergli far vendere una bella e rara statua che
avendo bisogno essa sposa di mezanità a far questo. et chi piglierò io? o
tabacco del mezzano: / ma non far che la tua mano / ne'cartocci ficchi
piccolomini, 4-iv: cose mezzane a far conoscere e trovar le vere.
, 5-82: disegnava il generale repubblicano di far impeto contro la mezzana schiera dei confederati
, 3-i-6: mazarino, continuando a far il mezano delle parti, si diportava
automa di sartorie, tutto felice di far mezzano tra gli uomini. -in
garibaldi, 2-204: fummo obbligati di far marciare un curato che ci accompagnò colla
pittore. montano, 201: vuoi far da mezzano alla moglie, delinquente, vigliacco
scrisse fu mezzano intra lor due a far che insieme si giungessero all'atto amoroso
ma come intercessori e mezzani, senza far ingiuria al primo mediator cristo giesù,
: -signora madre, lui ha da far entrar mezzano. -quel satrapo, riformator
piccolomini, xxv-2-116: ma mi par far torto a messer ligaonio che m'aveva
al cocchini non detti né mezzetti per far le mostre né per mettere intorno a rami
e ne le cucine anco a chi far vezzi. soldani, 1-31: quel
non fé, maturo e mézzo / vuol far or giulio: e cerca la bellezza
bellissima e piena di spirito, da far impazzire mezzo mondo. -preceduto da una
e amici, li quali sempre mi soglion far motto e invitarmi a bere, né
tal volta si mostra eccellente artificio in far una sola mano,... un
non mostrandoli che mezzi, li dèe far riuscir quasi freddi. de sanctis,
parola: / tutti gridano, ei vuol far il saccente. nievo, 279:
]: / or sappi che de'far d'ogni mese. idem, purg.
/ sì che la coda non possa far male. boccaccio, viii-2-266: la
inturbolare la fonte de lo sposalizio e far sì che il marito, intendendo il suo
frachetta, 629: idonei per far le sentinelle sono quelli li quali sono
di mezzo tempo: esercitazione consistente nel far percorrere al cavallo una dozzina di volte
l'ordine che ho detto, farete far una posata; ed al far della
, farete far una posata; ed al far della seconda, prenderete l'altra volta
di suono rotondo, in questa guisa potrem far la ragione: che se c a
d'un fianco, ottenuta artificialmente per far emergere un tratto di carena da pulire
davanzali, ii-528: poni [per far la ragnaia] doppia ogni pianta, un
ricorro sempre e col tuo nome / vo'far principio, mezo e compimento. b
.. che due sono i mezi da far goder la dolcissima union de gli animi
avuto occasione e mezzo facilissimo di far molti ordinari ed straordinari guadagni.
, iii-130: si cercò del pari a far risaltare i mezzi camerali di questo impero
s. domenico in istato da poter far a mezzo con esso de'suoi scarsi provvedimenti
destinati materia hanno larghissima e fecondissima di far pompa de'loro ingegni. de sanctis
lasciando a mezzo il mangiar, che non far dovrei dove bisogno non fosse grande.
di mezzo quello che ad alcuno poteva far scrupolo intorno alla seconda domanda proposta,
altro ripiego che tacere o tornare a far sonetti. pavese, 5-136: né alla
da sua moglie, e stare zitto e far il nesci, celarmi tutto e
: riuscì [la luna] a far capolino in uno spiraglio: ed era mezzo
strettamente congiunte, o che sia o vogliasi far credere la loro perdita più amara.
da que'luoghi donde le batterie possino far danno, vi si addrizzeranno mezzi cerchi o
fondamentali dello schermitore, che consiste nel far compiere alla punta deltarma un mezzo giro
alti monti nova ingorda gente / per far di noi più dolorose prede; /
(o tali, addirittura, da far temere per la vita). -anche:
1-ii-147: due ventole di seta per far notte, / due mezzi-tondi e due
, iii-23-231: rimprovera agli altri di far le polemiche coi mezzucci e coi cavilli
chiave, / ché non si può far senza, che 'l mezzul pigne, come
pover'uomo; ci vuol altri visi a far l'untore. leopardi, iii-575:
7. scendo subito al caffè a far colazione. capuana, 1-i-40: mi ero
, 45: rosa si diverti a far correre qua e là i suoi polli,
gli è un cieco che si mette a far il pittore, un solo primo saluto
può nascere mai un portento tale da far dimenticare quelli che prima di lui trovarono
-a la fè di dio che ti vo'far castrare. -castrare? -rispose antonello.
giovane a diciassette anni che apprende a far la modista, per comprarsi due micchette
succhiarne ancora delle micchette, prima di far l'asino alle donne. bonsanti,
in quella fretta / ebbe alcun di far motto: appena tocchi / prese foco la
, 13-6: eran duemila avvezzi a far salsiccia / dell'altrui carne, e
a miccino. pananti, i-212: bisogna far più giorni di digiuno, / a
scrivo sur un pezzuccio di foglio da far vergogna. palazzeschi, 9-56: si
1-147: sor antonio, che costretto a far la parte del micco, ora aveva
, 23 (396): potrebbe far l'arte di michelaccio; no signore:
di campare allegramente senza fastidii: 4 far la vita 'o 4 l'arte di
forse l'artifizio che si usa, in far l'olio del tabacco, possa produrne
, 28-75: cain primero / di far crudele e fero / micidio fu. cavalca
neri, 10-43: non s'ha a far qui con allocchi, / hanno troppo
nel chiamarlo / conviene unire i labbri e far quel suono, / giusto, come
vostra causa; e vi prometto di far accettare i vostri milleduecento scudi micragnosi,
vostri milleduecento scudi micragnosi, e di far mettere le cose a tacere.
, 1 microcùstico 'strumento destinato a far udire i più ricetto di microrganismi (e
. collaboratore del fonico, incaricato di far funzionare, mettere in azione, manovrare
le agenzie pubblicitarie e politiche cominciarono a far valere e trasformare in oggetto di scambio
mi insultava e minitava; che potea far io decrepito e microp- sico, che
... pensò ancora alla maniera di far discernere le piccolissime cose...
io stimerei che... si potesse far venir da roma... un
ingrandire i piccoli oggetti, ma a far comparire secondo la lor naturai grandezza quegli
/ vide di pianto il bel viso far molle. firenzuola, 347: mi
, il cui midollo è buono a far ripieno ai mazzocchi. sassetti, 7-395
sudare il più delle volte vien da far caldo:... chi ha tossa
da per tutto, questo vizio di volerla far da dottori... è nell'
che spande sua dolceza in elicona / per far le muse più canore e belle.
, che 'n un punto / può far chiara la notte, oscuro il giorno,
e odi, anche del mele sanno far veneno. -suggere il miele dalla
1-78: [l'amica armata] può far che tutto il campo abonde / de'
cuore sembra che si penta / di far le spighe che per ciò son nate.
(vite umane); uccidere, far morire in gran numero (ed è
in combattimento, in battaglia); far strage, trucidare. berni, 4-50
penne / rena, stan quatti senza far difesa. govoni, 571: e
, derivare, raccogliere; accogliere, far proprio; riscontrare (ispirazione, spunti
questo mese [giugno] si dee far la mietitura de'legumi. paoletti, 1-1-251
, il grugno e le gote a far la soppressata. -per simil. e
, / che basterìa degli anni a far migliacci. pananti, i-195: a una
uscito dalla bocca rotta / si avria potuto far più d'un migliaccio. guerrazzi,
i cortigiani ebbero alla fine il coraggio di far cotesto dispetto al popolo romano.
. baldinucci, 98: 'far migliaccio 'dicono i gettatori di metallo,
e ora a tristo, mi fece far tosto quello che io avea a fare;
un miglio. forteguerri, ii-219: far dormitone lunghe delle miglia. c
a buon diritto l'invenzione omerica di far partire dall'oste assediatrice e destinata alla
ritengo che in certe circostanze, il far delle brutte cose sia piuttosto segno di miglioramento
il giovane, 10-917: -che si può far? -grattarle un po'le rene
senza terra. si tratta dunque di far pascolare quelle bestie, del cui latte
, la miglioranza di quello non de'far pregiudicio a la bontà de l'altro
miglioranza non ha ingresso. / per far ottimo un re, convien disfarlo. cattaneo
alla virtù, edificare. -anche: far progredire, elevare culturalmente, incivilire.
. -condurre a migliori esiti; far progredire. bonichi, 121: nacque
parte di fare le spese necessarie per far ingrassare i loro campi,...
e per far quanto occorre per migliorarli. targioni tozzetti,
che io non penso che e'si possa far meglio, vedendosi nel viso della nostra
accettata nelle stampe. 7. far prosperare, consolidare, rendere più saltjo
migliorare, dar sapore ed avvivare e far risentire tutte le sorte dei vini.
mai migliorato, come si è voluto far credere, ma è sempre peggiorata: è
ben presaghe. caro, 2-2-129: dovendo far elezione di persona, la quale non
, dove cesare l'aveva incaricato di far copiare testi della letteratura greca di sui migliori
di sui migliori esemplari, e di far istruire alcuni giovani dai maestri amanuensi alessandrini
sua, / come fec'io, per far migliori spegli / ancor de li occhi
corso del perfezionamento civile, ciò accada per far luogo ad alcuna esistenza migliore e più
miglior lume: presentare in modo da far risaltare più favorevolmente le caratteristiche positive;
le mignelle / non hanno mai trovato da far bene. note al malmantile,
altri. a. casotti, 1-6-17: far le nozze di cò? veh
sua caduca / falsa amistade non ti far sì bello, / s'hai dramma
2-i-12: è necessario all'uccellatore, per far prede abbondanti, il conoscere le specie
, non potendo [le anguille] far uso degli occhi, per mancanza di
e d'appiccarmi sopresso una via / e far tutte le morti ad una volta,
, 13-344: orrido milanesaccio che voleva far lo spiritoso con la serva. =
una grande ricchezza in angora, e far rigirare un prodotto di sei miglioni di piastre
soldati assai buoni / e bastanti a far testa agli aretini. c. gozzi,
sovrano e tale che abbia facoltà di far guerra e di formar esercito. d'annunzio
v.]: 'un aspetto, un far militare', e del milite e d'
a spendere profusamente in armi e a far che tutti i cittadini siano soldati, ha
nell'attività sua, non si curò di far valere le sue ragioni per la pensione
una. parini, 326: a far berricuocoli e ciambelle / non c'è un
una creola, non eran bastati a far dimenticare al pittore le lunghe mamme di
potuto pensare di millantare le proprie fortune per far colpo su uno straccio d'uomo come
io non voglio comparire millantatrice, né far de'racconti che chi non li sa
parea mille anni di dovere essere a far quello che questo maestro scipa andava cercando
33-7: le guerre ch'i franceschi da far hanno / di là da l'alpe
baldinucci, 103: nel far menzione de'muscoli... co-
dissoluzione della tradizione formale 'che per far fronte alle deliranti proliferazioni pluridimensionali della realtà
. f. frugoni, vi-335: il far galanterie buffoneggiando, come colui, della
nei contorni; nascondere, occultare; far passare inosservato. pavese, 5-14:
ghislanzoni, 17-85: esse invece non possono far altro che aspettare... sospirare
d'irrefrenabile e sfrenata mattia, a far la mimica della rana. de marchi,
di tiberio, stimò non disconvenevole il far menzione eusebio nel cronico. 2.
cimar le difese de'parapetti che per far breccia, disegnando poi...
luogo destinato, si darà principio a far il forno [della mina], il
i moli. il comandante è risoluto a far saltare il porto, nel caso che
malagevole, [camillo] incominciò a far mine sotto, trovando il terreno cedere agli
mina; poco starà a scoppiare e far andare per l'aria l'inganno di
scavate pure le vostre mine o per far traboccare nelle fosse affondate chi di voi
, sapevano molto bene gli accorti italiani far colare in italia i preziosi metalli dalle
, mi fece fra le genti minute far alla, tanto che mi appressai al lugubre
era scolpito il re, in atto di far la offerta e dono a dio di
, si potrà meglio reggere e farla far bene. = deriv. da
diavolo infernale, che a parigi fece far il più orribile e spaventoso che fu possibile
2. in modo da costituire o da far presagire un pericolo, una minaccia,
e gran scongiurazioni, / possenti a far che belzebù si mova / con le squadre
tuon né furor d'onde / pon far che 'l mar non varchi e 'l
donna; e tutti ci minaccia di far male, en modo che la lesandra
legislativo). pananti, i-251: far la quarantina a tutti i porti, /
la mia memoria, che poteva o doveva far io? 9. fare oggetto
dicitore, affinché il suo linguaggio potesse far credere ad agnese che la spedizione veniva
e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. carducci, iii-2-124: umana
quelli uomini che non pensino d'avermi a far super - chieria, come pubblicamente minacciano
. 17. lasciare prevedere, far mostra, essere in procinto di intraprendere
minacci e mova. 18. far attendere, lasciar prevedere, dichiarare come
per lo più infausta e malaugurata; far attendere, lasciar prevedere. -anche in
istintivo degli animali): apportare, far presagire intemperie, tempeste, burrasche.
suscitare un'infermità, una malattia; far evolvere nel senso del peggioramento; aggravare
medicina. 23. letter. far intendere, indicare; illustrare, spiegare
1-100: 'troppo compagno ad uom non ti far mai, / che men di gioia
* minacciare ': detto di pena, far nota la pena statuita pe'trasgressori di
tempo d'un giorno a scegliere ed a far tanti monti quanti ci son semi differenziati
mura in su la fossa / per far quel dì l'estrema di sua possa.
donna sancia / mal minaccio m'udii far, / che alle vesti, in mia
anche loro riparare a'minacci del cielo far bene spesso il contrario di quel che bisognava
2. per estens. indebolire, far diventare più fiacco, privare di forza
della gente per palermo per andare a far parte contro di lui. pananti, i-228
: i francesi sopra ogni nazione [in far la mina] erano istruttissimi, perché
, l'altra di fabbricare, e far servire la prima a vantaggio della seconda.
che veneziani ne fosenno cagione de far che madama se tenisse dura et
, 8-61: appunto in generale a far s'è posto / alle minchiate, ed
. pulci, vi-134: milan può far di molti raviuoli, / tal ch'i'
ci vuol bene e quel che sa far per noi. ditegli che scacci via il
241): era stata una pazzia il far tanto chiasso, per lasciarsi poi canzonare
aspirazione più dell'ordinario caricata, per far ridere, atteso il tenore minchionatorio di
capo (poveri minchioni) / a far la vita che già femmo, trista.
; e gli ci vollero due mani'a far leva. -che esprime stupidità,
era ammarrata sotto il lavatoio, senza far nulla; perciò si ostinava a fare
parlamentare, cioè sbalzare la commissione e far fare una figura minchiona al ministero.
questo caso meglio passare per minchioni e far finta di non sapere nulla. cicognani,
247: povero né minchione non ti far mai (ovvero: povero né poltrone ec
. doni, 3-159: voleva un poeta far un libro di minchionerie et empierlo di
buonarroti il giovane, 9-49: io vo'far prova, / s'io mi so
le quali cose si può... far ferma coniettura quel monte esser minerale
. b. stefani, lxvi-2-202: per far minestra d'agno- lini, si piglia
l'anno. -fare recere, far vomitare la minestra a qualcuno: fargli
occhio: anzi è pronunziato in modo da far pensare seriamente chi ha mosse le mani
finir l'uffizio ogni giorno, bisogna / far innanzi a un tratto e dar nel
dire: che si sia messo a far la spia?). -tenere
: conquistando un pubblico egli ha potuto far ingollare morali, logiche, storiografie,
tratta della contessa pieri? 7. far apparire diverso, contraffare, mascherare,
mia nemica,... / per far quel volto in tal perfezione / che
, siccome allu- minatore eccellentissimo, a far delle miniature delicate e gentili: mirate
, 4-184: uscita mi delibero di non far altro che veder donne. entro dove
, 3-ii-171: dopo si diede a far ritratti in miniatura. car
una miniera inesauribile, senza speranza di far retrocedere la sciocca idea, io non vi
amore, chi in danzare, chi in far moresche, chi in cavalcare, chi
forza del dolore, ma ti debbe far dimenticarlo. bornio da sala, xxxviii-342
minimizzare, tr. rendere, far apparire poco importante, di poco conto
. tasso, 2-23: non volsi far de la mia gloria altrui / né pur
che dice il minimo urto che si potesse far sopra l'erbe. -superi.
venga fatto nel lavargli è abile a far apparire in essi grandissime disorbitanze. gemelli
dà al ministeriale una nota simile da far le stride nella contrà. terminazioni dei
e ne'grandi contro il popolo per far maggiore e più potente in questa maniera
misto di persone prescelte... il far trattar ministerialmente affari contenziosi de'privati,
non basti e l'orror solo / a far che tu di qua ten fugga a
util ministerio / in cucina andò a far da santa marta. -servizio di
il sor gerolamo... voleva far testamento e glie ne domandava [all'amico
buono al cuore perché l'aiuta a far i suoi ministeri; sarebbe cattivo al
ministerio così assoluto di pianezza incominciava a far ombra al suo credito e a snervare
la termi nologia parlamentare: far cadere o cambiare il ministero;
questo ministerio, etiam che lui pensasse far per sé tutto quello che sia utilità del
parte, ed io benvenuto dall'altra, far nota ed esprimer la limosina [ecc
, da dio onnipotente, si può far quello ch'è impossibile farsi dalla natura,
fama è ministra, son assai pericolosi di far che l'omo sia mostrato a dito
ministra eletta / è questa destra a far in te vendetta. chiabrera, 1-ii-97:
esempio, adiviene tra l'arte del far freni e quella del cavalcare.
piedi, avere fiato e vigore da far le opere tue, hai di tempo in
,... andavano col pentolino a far calca davanti alla porta dei frati,
di parlare; impartire un insegnamento, far apprendere i princìpi di una dottrina,
li altri legni, e a ben far l'incora. buti, 2-737: '
niccolò da correggio, 1-139: non far discorso, / ché ove ministra amor
capitolo, che non sia permesso all'inquisitore far monitori contro le communità né a giusdicente
21-45: la quarta cosa che ci dee far venire in odio le guerre è che
, quaggiù dei doni / dell'eterna bontà far l'uom ministro. c. bini
... non erano tanto rapaci da far a metà coi loro ministri della lana
: i ministri delle potenze estere possono far quello che vogliono: non riesciranno a
perché di queste non possono i sensi far giudicio che vero sia, ma, quasi
esser ministri di dio, si mettono a far il buffone o, vivendo di vita
ma una minoranza compatta, capace di far udire all'europa una rimostranza collettiva contro
tr. { minoro). diminuire o far diminuire di dimensione, di numero,
contento. -sminuire, ridurre o far apparire di minore importanza, interesse,
il senso e le querele de'pregiudicati con far supporre corsa più tosto un'irregolarità d'
e raccomanda la rassegnazione, può difficilmente far credere che compatisce. -assol.
che minorandosi proporzionalmente i lati fino a far transito da un grado all'altro, non
de la mano / l'annel che potea far l'incanto vano. -più
: è accusato di esser misero e far solo quelle spese che può minori intorno la
, 9-224: c'è qualcosa che può far grandi anche i re mediocri, ed
o inferiore, percioché è bastante a far trenta mila fanti e mille e cinquecento cavalli
quel tempo servì a maligni ottimamente per far caminar le sue genti con minor sospetto
, / che no i po'om far tant'onore / quanto li apetesce el
nascosto non staria so''l tetto / a far sonette ne'dolente metra. s.
: s'immaginarono di potere... far nascere scissura nella corte prima che il
de l'ordine minoritano non aveva voluto far movimento alcuno, fece subito dar de
, quella vita; che aveva a far con la lirica? le viscide
sostanziai si risolvette. nugia per far l'ottava deve esser più grossa quattro volte
corpo come una grattugia / o da far le bruciate la padella, / tanto che
popolo industre attende da tempo antichissimo a far corde di minugia per gli strumenti di
e 'l cardinal, che di mal far non fina, / a'ghibellini e a'
] pensassi, vorator crudele, / far delle mie minugia un fiero pasto, /
da quelli che attendono all'esercizio del far corde da leuto. fanfani, i-49:
diminuire, rendere minore, ridurre, far scemare (una quantità spaziale, temporale
ben vivere e dicono: -e'non bisogna far tante cose ad andare in vita eterna
maiuscole, ma quanto alle minuscole fa lor far transito dal non essere all'essere
bresciani, 6-i-61: che ha egli a far dio con tanta minutaglia infinita d'inezie
: gli uomini di qualche pregio fanno far gli usci di dette camere di certo bellissimo
e riveduto minutamente, ha disposto dove far la tal cosa dove far la tal altra
ha disposto dove far la tal cosa dove far la tal altra; dove dormire,
di roma ed equivale a segretario deputato a far le minute de'brevi.
fratello, che senza robba non potrai far nulla. d. battoli, 1-1-87:
. s'è ritrovata la maniera di far la carta, pestandogli bene; poi,
, porta per primo l'idea di far minore la mole d'un corpo,
princìpi. idem, 2-24: vi conviene far guerra minuta, eterna, individuale a
tenere addietro i lavori sotto casale, far menzione in questo libro, riuscirebbe troppo
... pensi più come possa far l'opera grande che come finirla con poca
sono il comprare e vendere a minuto, far sensarie, andar vendendo per la terra
replicò molte volte che si astenessero di far qualsivoglia minima insolenza e di dar benché
nota magnifica, perché l'isquisita diligenza in far rispondenti sempre tutte queste congiunzioni ha del
minuto nelle strettezze dell'alpi, per far del tuo valore teatro l'italia e spettatore
chi si sarà messo alla strada, per far la guerra a minuto, e per
caro, i-iio: un molinello da far vermicelli e lasagne di pasta: con
. lippi, 7-50: cosi piangendo in far di ciò memoria, / per la
sentirebbe intimamente che solo un miracolo può far si che uomini e cavalli...
tal persona nel tal giorno: potrei far la storia di certi periodi minuto per minuto
avete tale incantesimo del parlare, da far parerci le ore minuti. manzoni, pr
monsignor senese suo ambasciatore a madrid di far con efficacia gli uffici convenienti,.
, che si attaccò agli specchi per far rilucere ogni minuzia, non le sostenne
10 fanno, piccarsi con essi, far loro de'dispetti o vero, passando
poesia, che ha per fine il far immaginar vivamente oggetti maravigliosi, a ragion
ma queste son minuziucole da non ne far capitale. = voce dotta, lat
, la quale però è tale che può far andare in minuzzole quanti vetri tossono mai
pare a me che sarebbe ottima cosa il far un poco d'epilogo e veder quali
non butta. / risponde meo: po far la nostra dea! / che s'
, 1-1-130: ch'ha ella a far là? non ce la voglio per casa
minuzzoli. idem, 20-84: ti vo'far tagliare a pezzi, a bocconi e
ma costor, che non pensan che a far gruzzoli, / tiran di pan fine
ch'io paleso francamente per incominciare a far ridere il pubblico alle mie spalle e
, / nel viso a'mie'figliuoi sanza far motto. idem, purg.,
tu vuoi dare contento a me, et far bene et onore a te, studia
vogliate. tasso, 2-23: non volsi far de la mia gloria altrui / né
/ uscir fra gli altri, e so far del restio, / ma non so tanto
restio, / ma non so tanto far che torni il mio. -per indicare
quei miei / che m'aveano aiutata a far l'effetto, / uccise, o
più del bisogno, denari d'altri in far checchessia. -fare, come la
s. v. civetta]: 'far come la civetta 'e, più
movere la soggezione, mi diedi a far mio prò dei discorsi e degli atti di
di lissia fatta di cenere d'allume da far mioli. cennini, 44: abbi
una parte e da l'altra dovete far per modo di non dar da dire a
con riporre... o con far nascere congiunture così violente. -prendere
ch'egli conosceva all'insegna che portavan, far cose mirabili contro de'suoi, venne
mirabile fede soglio, / che devrò far di te cosa gentile? boccaccio, dee
posizione d'un principe italiano che volesse far davvero è mirabile. gli spiriti in italia
e le ne giova, / credendo far, come farà per certo, / con
spettacolo degli esuli era pervenuto, nel far loro benefizio emolavano le une alle altre
d'aver certa sua amica / che sa far mirabilia per incanto. -compiere
/ e del mio dir non ti far mirabilia. -promettere mirabilia: assicurare un
3. locuz. fare il mirabondo: far fìnta di meravigliarsi, affettare stupore.
cosa per la quale dio abbia voluto far questa impossi carducci, iii-14-75
la carica della sveglia nuova, per far sentire il campanello ai bambini.
se / e'potessino [i negromanti] far sì gran miracoli, / e'farebbon
fature e fa parer miracoli / nel far amar, dar martel, poi discordie.
. cattaneo, i-470: io posso far una pittura che sia il miracolo del
del volgo': fare i miracoli, far segni affettati d'ammirazione. -espressione
m'attegno, / che mi fa far miracola e vertute. set giovanni, 3-104
, i-202: quando si tratta di far leggi per calmare il vile interesse nell'
che vuole, / ché ne'sodi miracoli far suole [il grano]. i
succedeva miracolosamente, ordinarono tutto quello che far si dovesse per recarla a fine. dovila
basterebbe la miracolosità del vantato potere a far dubitare che la legge innalzi davvero le
ariosto, 13-7: il qual poi che far pruove in campo vidi / miracolose di
guidiccione è tutto vostro e attende a far sonetti miracolosi. vasari, ii-147:
intorno a'fianchi, / che voglion far delle miracolose. = dal lat
facesse exequir la sentenzia, li fece far di ducati io milia con tra la persona
guai: il lazzaretto diede opportunità di far parlare anche quella che l'era stata
; e poi uscendo di esso, far tante mirande e stupende operazione. pindemonte
, 1-8-56: mentre dal cielo a far tra noi soggiorno / la tua bell'alma
tuo bel canto, / non sente far memoria / dell'ammirabil vanto / che 'n
. martini, i-67: si mira a far credere a'balordi che io, presentatomi
mirasse più il suo ragionamento che di far disarmare il re e di ridurre in
: un mirar dolce e fiso / da far movere i sassi e volger tacque.
posta nella terraferma, era autorizzata a far peggio dal dritto delle genti a cagione
elitropio. lomazzi, 4-i-208: a far gire l'uomo invisibile, dilla elitropia niuna
suggetti dandosi, / con bei costumi far signor mirifico. d'annunzio, iv-2-
delle quali le membrane timpaniche erano ritenute far parte). fasciculo di medicina
mirino, quella strillava, strillava di far presto. -dispositivo di puntamento proprio di
non comune, dei fiorentini, da far loro credere cagione della constatata vacuità dei
maestro martino, lxvi-1-125: per far un mirrause catalano. in prima togli
e mirto le sue tempie adorne / far si conviene: di soavi fiori /
dica assai mescaro, / sì matto dubbio far pier montanaro. = comp.
miscee ad ogni pittore a cui per far qualche lavoro fossero abbisognate. redi, 16-i-324
vetro, che serviva altre volte a far guastadette, orciuoli e tali altre miscee
quella madonnina immacolata... potesse far indossare tranquillamente al marito le camicie,
in tale stato di cose non ci deve far meraviglia se la storia si combinò coi
poteva, perforando qualche muro divisorio, far giungere il tubo fin sotto il tavolo dell'
. 4. per estens. far partecipe, destinare. pagliaresi, xliii-no
espressioni cominciare, appiccare una mischia, far mischia, venire alla mischia; entrare,
che facessero. pulci, 21-28: dove far qualche mischia credeva, / e'gli
, / a tutti insieme, a far volte, rivolte, / e giri e
manieroso renato... venne a far del agro e del molcente una mischia grata
colore, né raddolcirne un altro, né far mischianze convenevoli. b. croce,
in questo inno mi sono aiutato eziandio di far più visibile la temperanza ed unione intrinseca
'mescolare 'nel senso assoluto di 'far mischia 'o 'adirarsi '.
sceglievo una. -letter. far diventare brizzolato (i capelli, la
i capelli, la barba); far incanutire a poco a poco. petrarca
schiasse poi il suo amaro, come suol far spesso nelle cose d'amore. agostini
le sue compagne in punto mette / a far cambio di piaghe e di saette.
, la benevolenza, i favori; far parte di un gruppo, di un'associazione
in un semplice istante; ma nel far la specie universale o conoscere i sensibili comuni
corte, / salir con essi a far rider le scene. segneri, 3-557:
ordinò a'ministri della santa casa il far commissione di bianchi, neri e mischi marmi
carrara ed a verona. serve per far porte, pavimenti, colonne ed altri
i corpi sien miscibili solamente, per far di essi un continuo,...
ad una. tasso, 13-i-474: far che s'ami una bella è lieve impresa
, si pensa la gente / di far morire gano miscredente. ponzela gaia,
del mio povero sapere / e il non far ciò sarebbe miscredenza. 4
non molto dissimili a quelle che sogliono far gli fanciulli, quando contrattano la luta,
eccessiva. magalotti, 19-39: non far mescugli mai. evvi chi infino (
da'valli uomini armati / correano a far maggiore il tafferuglio. botta, 5-349:
, 33: se vogliam... far vita amorosa, / faciam del '
, ci ponemmo dappoi tutti insieme a far un mescuglio di canti e di diverse
miscuglio: ora che pensi / tu di far? f. f. frugoni, 4-71
per vivere dignitosamente, che non può far fronte alle esigenze della vita quotidiana (
, 9-8: così ci riduciamo a far la ronda / dentro un'angusta e magra
nel secolo xv e ne'seguenti, per far monetu prostituirono sì fattamente il nome di
e no che le riuscisse di « far fuori » qualche romanzetto francese, di
delli inimici, perché vedeva di non poter far niente con tra tanta moltitudine, ma
donna, s'erano messi a corteggiarla e far seco a l'amore, i quali
]: 'miseramente'esprime il biasimo del far male e del non fare come dovrebbesi
a quest'esequie miserande addotto, / per far l'ultimo a te funebre dono.
cantando, dopo il bere, / da far venire il mal del miserere. guadagnali
, diavoli e versiere, / per far venire il mal del miserere? crusca [
[s. v.]: 'far venire 11 mal del miserere 'vale
crudi costumi ed all'atroce legislazione per far le donne miserevolissime. [sostituito da]
della instituzione di cui s'onoravano di far parte, essi intendevano dimettersi dall'officio
però una gran miseria l'aver a far ogni cosa da sé. leopardi,
ingegnarsi di fare ogni atto meritorio: far limosine, l'opere della misericordia, usare
, come veri figliuoli di dio, far alli nostri fratelli e prossimi quelle misericordie e
è di dieci sillabe. si potrebbe far d'undici in verso a chi avesse
e fa'che voi, ché mai saprai far tanto / che dolce non mi sia
/ sia l'alma luce che suol far contenta / mia vita in pene et in
ciottolati miseri e disfatti / adattano altri a far mille mutanze. pananti, i-124:
: è accusato di esser misero e far solo quelle spese che può minori intorno
mente, ond'e'non sa né far né vedere quel bene stesso che gli sarebbe
rai, / e innanzi a quella far suoi duri lai, / se come vuol
gli è come un misirizzi / che vuol far da campanile. panzini, iv-427:
quanto alcuni troppo spietati misogami ne vorrebbono far credere, bisogna nulladimeno confessare..
superficie, minacciavano sentimenti talmente eterni da far rabbrividire qualsiasi ragazza, anche la più tranquilla
insieme a 'miss ', o di far ritirare 'miss ', se pure volete
mescolanza. boschini, 341: quel far quele missianze nete nete / de più
e artifizio di setta, si misero a far parte nel khorassàn, a raccorre contribuzioni
a questo mons. nonzio baglioni per far qualche gran- d'instanza all'imperatore.
esempio; e, quando anderà a far qualche missione un po'lontano, parlerà
le missioni in uganda avevano cominciato a far proseliti. 6. compito, vocazione
allora più misteriosamente la leggea, per far venir voglia altrui di domandargli che leggesse
capitani che dio anche contra precetti sa far vincere. buommattei, 1-1: quest'
: il nostro giambullari... vuol far venire molte nostre voci dall'antico etrusco
/ spingesse il re troian, per far questo regno / beato in tutto. metastasio
bricconi. carducci, ii-8-21: per far meglio, oggi fra tante dolcezze mi
quieti e con devoto core / e far vedrete el bel misterio intanto / d'
., 6 (102): perché far misteri al padre cristoforo? d'azeglio
? d'azeglio, 6-12: non per far misteri,... ma proprio
14-181: eh via, è inutile far tanti misteri con me: siamo vecchi
non può accordarsi col buon gusto il far misterio di tutto. leopardi, iii-404:
: di queste intenzioni nostre non devi far mistero. landolfi, 8-126: né d'
dalla leggiadria mostrata da quella donna nel far veduta di lavarsi, essendosi un poco
: bisognò inventare un nuovo dritto e far di esso e della nuova pratica una nuova
estasi. carducci, ii-6-262: non voglio far più nulla. voglio inabissarmi, annichilirmi
la vocazione... stava per far di lui [rufino], ancora ignoto
dissi, in italia, elementi da far due rivoluzioni, non una. ghislanzoni
il giovane, 9-550: dischettacci zoppi far galloria, / intorno un tavolin di
osmano intratteneva nel campo nemico non poteva far fondamento per essere i turchi ed i
farsi fredda. galileo, 8-viii-538: far nulla possiamo né nel purissimo etere né nell'
sarebbero amiche e comari, venute a far corteggio a lucia. misasi, 7-i-132:
, perché per esso vorrebbe l'uomo non far ciò che fa.
sola, alcune sono mix te di far più cose insieme, come è l'aurefice
miste ', perché ora sono destinate a far le veci dei così detti * monti
'nave mista ': che può far uso ad un tempo delle vele e del
delle vele e del vapore per far cammino. il motore principale è in essa
, 4-384: la voce sola mi pareva far dissonanza, ma soave, in quel
poi preso occasione d'ingannare e di far danno altrui, facendo nelle monete segni
i-129: lasciò lor certa mistura / da far la carne bianca lustra e fina,
ad una, / fanne (se far si può) strania mistura. fr.
ed orzo si sogliono seminare insieme a far mistura per miglior pane. c.
s'era... immaginato di far entrare il riso nel composto del pane
per novero delle misure all'oste al far del conto. allegri, 77: non
s'era dato / in campo merlo a far l'agricoltore, / e 'l grano
: suole il buon sarto, in far un saio, / tor dal corpo ch'
dimorava, cominciorno fra se medesimi a far varie misure et inquisizione. tasso,
imperatore porti non poco affetto e dimostri far gran stima di v. ra ser.
cielo d'alcamo, 147: esto fatto far nom potterasi per nuli'altra misura,
ancora puniti, tengonoperaltro una condotta tale da far ritenere che siano abitualmente dediti ad attività
né a misura, e non può far ben comprendere la vera situazione, forma
ciascuno sovvenga come li è bisogno e far si può. niccolò del rosso, 59-4
quella [la natura] non può far sempre a misura. g. paleotti,
essi [i letterati] non sanno far le riverenze alla moderna,...
la scrittura, / a dificare e far cotal muraglia / centosett'anni di buona
, 24-65: questi gigantacci, / può far cose sì grande la natura? /
svizzera ». ab- biam bisogno di far presto per essere in misura contro gli
misura / a chi con meco viene a far mercato. -fuori misura, fuori
il suo beato ingegno / ponesse a far sì bella creatura, / credo che
3-i-56: misurare è lo stesso che far coincidere un dato esteso con un altro
(un indumento); provare, far provare. tarchetti, 6-ii-624: la
essere. -porre in evidenza, far risaltare. d'annunzio, iv-1-138:
d'incarcerati, di schiavi, per far mostro agli umani che in ogni stato esser
ragno chiedeva al geometra che gl'insegnassi a far misuratamente le sue tele. a cui
che presentano un aspetto di tristezza da far morire piangendo: quel vivere misuratamente e,
, l'ingegnosa e misurata maniera di far i bassi rilievi ed i gruppi. cesarotti
dice che siete misurato troppo / in far le spese. l. pascoli, i-233
sua buona intenzione, non avrebbe potuto far altro che aver compassione di lei, quella
e facilissimi non meno che sicuri per far rinvenire i misve- nuti. berchet,
, non meno spaurito che sparuto, far tali smorfie, gli si sventò la
avanti o indietro da chicchessia, a far cosa che il vostro animo retto paventava nel
vorrei con l'ardore della mia tenerezza far disparire ogni orma, rader via,
poerio, 3-119: spuntan le stelle a far la bruna / notte di miti rai
rapparecchigli alle fatiche. 2. far diminuire la febbre. cecco d'ascoli
amor con gran tormento / gli dié da far qualche settimana / finché poi applicato ad
botta, 6-ii-409: accorgendosi di non far frutto, saltò a toccar dell'umanità,
5-134: il maier aveva deciso di far fronte a tutti quegli impegni come il
tranne forse qualche squarcio che proverò di far passare, mitigandolo. c. e.
la 'g 'appena appena si dee far sentire. quante avvertenze! come mai
considerazione; talvolta è talmente radicata da far perdere la facoltà di distinguere fra ciò
con mitra e piviali d'oro a far pubblica ufficiatura sopra altari ricchi e maestosi
tanto la sete e la furia / di far denaro che, per troppo spaccio /
prima sentore di volersi riaprire, indi di far sacca internamente: dei medici chi opinava
di canne che possono tutte insieme o separatamente far fuoco rapido, e produrre maggiori effetti
grande'. 2. dotare, far portare sul capo un determinato tipo di
quel giovamento può portare a'fanciulli il far prender loro a furia di ceffate e
, non sapendo più di qual legno far freccia, correggevano il veleno della fortuna
ha privilegio [mabuge] di poter far battere ogn'anno, insino a una certa
intento ma non sprofondato come voleva far credere nel notes, studiava ogni mossa
ii-53): che pensi mò di far, camillo, poi che certo esser puoi
, / mai batté colpo o volle far niente. -a proprio mo': secondo
: a questo mo's'impara / a far virtù della necessità. l. bellini
lievi, / di chi vorrebbe austero / far i piacer più briev'i. fracchia
non ha ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli esami, è -e
/ che chi vi incappa non può far difese. ariosto, 6-50: conobbi
ogni beltà raccolta / ha natura per far suprema e bella / vostra beltà, madonna
immobili o eredità fosse costretto, per far le taglie, a venderli e rimanere al
'ricchezza mobile': non per altro che per far vedere come i nostri antichi dicessero le
le quali la buona madre di famiglia può far a la figliuola ricco ed orrevol mobile
mobile di cui si serve la volontà per far eseguire le morali obbligazioni. leopardi,
e nobile, / cercar più di far mobile / di cari amici assai che di
portati via [i miei mobili] per far luogo al nuovo mobiliare destinato alla sposa
verga, 2-273: elena era andata a far visita... a tutte le
se mario non avesse molto avacciato di far trarre e passare i pennoni e le
perforatrici elettriche. 4. figur. far ricorso, richiamare, invocare. gobetti
agli altri, si sapeva che, per far prendere un purgantino quando era necessario,
lotta. 3. econ. far assumere (mediante un'operazione materiale o
moca: sopportare con tacita rassegnazione, far buon viso a cattiva sorte.
quelle carte mi descrive, / su cui far deggio il taciturno e il moca.
lxii-4-12: vi sono molti telari da far ormesini e gingani di lana e di bombaso
d'un prencipe giovane e vedendolo un giorno far la mocca dietro un suo suddito,
suo parere e se crede che fosse meglio far venire de'moccaioli di seta, che
porla ove luca,... far lume, moccar la candela. ulloa [
tre settimane e un gio'rno a far la contumacia della sua ignoranza e la
quel moccicca: or ve's'i'so far giuoco? scambrilla, lxxxviii-n-474: streghe
. piccolomini, 159: che vuol far per questo una giovine bella de l'amore
, 85: voglio in maschera bizzarra / far gran festa e gran gazzarra, /
mi par di giudicare, quel che bisogni far circa essa; quando fo poi qualche
michelangelo, i-128: che giova voler far tanti bambocci, / se m'han
che tu se': / ti bisognerà far quel ch'i'voglio io. f.
è un gran che, questo di voler far sempre di propria testa fin da mocciosa
la stanchezza non si sente. -non mi far moc colare.
carlo s'alza sul letto, per far prova / s'egli è guarito, e
5-36: il moccolone c'è ancora a far la sentinella sulla cantonata; ma egli
overamente scambieme un oro, che vogio far un gran serviso. guarini, 388:
se l'educazione civile si studia a far gli uomini savi, la moda sarà una
sfaccendati, che han sempre tempo di far caso alle piccolezze notavano che gli ufficiali
in più capi filato e torto per far licci, nappe, frange, modano.
sia seguita; / so che a far da modella è riuscita. / e come
agli agenti atmosferici). 3. far risaltare le forme del corpo umano;
facoltà mentali o spirituali). -anche: far sviluppare, allenare, irrobustire (il
, più grasso, e non potrà far uso della tua veste. =
uno sloveno di dalmazia, che sapeva far di tutto, modellini di navi e
invenzion prima di euclide / insegnò far la pianta a l'artifizio, / ella
vuol veder quantunque può natura / in far una fantastica befana, /...
. crescenzio, 1-15: pigliaremo a far il garbo o modello delle coste della
ogni sua cura, / per non far più l'egual, ruppe il modello.
il modello, di disporne e di far commercio dei prodotti in cui il disegno
sol per amor s'adopra / in far le cose a guisa di modello, /
fiamma, 1-232: è costume di dio far le prime cose, come forme,
. albertano volgar., ii-195: far vendetta a'nessuno è consentito, se
: la. chiesa dove si dee far la cerimonia si parerà con quella solennità
e di violento, che, anche nel far dimostrazioni di benevolenza a un vescovo in
i settari che il prencipe intendesse di far moderare il panno di velluto cremesino che
donne, mangiar si debbe, / perché far vi potrebbe, / con qualitadi universali
e merzé a chiunque fosse, per far la gioventù più moderata e più civile,
lo persuasero a ogni modo che bisognava far vedere all'austria come stava lo spirito
teologi furono dal re riservatamente impiegati a far l'esame del libro; e sebbene l'
non debba servire ad altro che a far raffigurare il corpo umano nella sua verità
ci era proposto... di far cosa ai tempi presenti utile e così
architetti [antichi] l'arte moderna di far le scale; né v'è esempio
cose moderne, vi è pericolo di far gravi offese, senza speranza di aspettarne
e tanto bene / seppero dire e far che noi moderni / non sappiam dir né
che noi moderni / non sappiam dir né far perfettamente / alcuna cosa, se dietro
che tengono servidori non ponno fallire a far modestamente sferzare i paggi fin che sono
? -ti rimprovero / che lo dovresti far con più modestia. brusoni, 1-154:
caro, 12-iii-167: non mi giova di far profession di modestia, né di poco
dito signor marchese di saluzo perseverava in far gente, volse ditto illustrissimo signor usar
modestia, più che molto penarono per far istar addietro l'infinita turba di quelli
la modestia che non ha * vuol far la modestina, e poi è peggio
[s. v.]: vuol far la modestina! la signora modestina.
bartoli, 1-23: noi doviamo eleggere di far quello... che si possi
[s. v.]: 'far il modesto '; affettarne l'apparenza
: sappi ch'io fazzo frituli / per far novizze al mio digesto e codico,
cambiamenti nella sostanza o nella forma; far cambiare, rendere diverso, mutare.
; la legge da sé non poteva far nulla, 'patì alterazione, fu ritoccata
[s. v.]: nel far quattrini vanno a modino! = dimin
, viii-495: il mio contegno dovrebbe pure far conoscere il modo mio di pensare.
via che deve pigliar il cortegiano per far noto l'amor suo alla donna parmi
voi accorgere che vi si venga per far orazione. ortes, xviii7- 83:
, sopra il liquore, come meglio far si può, si priemano in quel medesimo
boadaro... ritrovò il modo di far azzuffare le galere grosse, dette galeazze
prima non aveva imparato il modo di far versi da que'poeti che ho nominato
xix-183: verga ha un modo di far forza alla parola, alle figurazioni,
dicendo 'io amo ', vengo a far palese 11 mio animo con quell'azion
pregando o comandando o comeché sia, a far l'azione che il verbo esprime.
sole: / la vista mia non potè far difesa. -in relazione con un
magalotti, 20-210: io non voglio qui far alcun caso dell'opinione, che corre
un pezzo in forsi di quanto a far avesse, si risolvette finalmente di seguir