giuglaris, 345: non pensiamo di far poca ingiuria a cristo, dice s
tuo volere adori. 14. far desistere una persona dallo svolgere o dall'
consigli, e si ributtava a descrivere e far piani. pavese, 5-109: no
strada, e ormai non si sentì di far marcia indietro e ributtar tutto all'aria
; e se gli resisterai e vorrai far sforzo a difenderti da lui, si ributterà
3-16: al mezo dell'altezza si devono far cornicioni intorno ai muri, i quali
politici, non può certamente verun di noi far replica anche minima. = nome
tose. assalto compiuto allo scopo di far indietreggiare il nemico. guido delle colonne
non può divider tacqui se non con far che la sua presenza sia presentita dal ributto
2. cacciare indietro, respingere, far arretrare (in un combattimento).
fuori dell'italia. 3. far ritornare indietro; indurre al ritorno o
stesso, di propaganda divota, che poteva far ricacciare in seconda linea certi scrupoli estetici
potenzialità biologica, cieca. 14. far ritirare, far rimangiare a qualcuno un
cieca. 14. far ritirare, far rimangiare a qualcuno un discorso o una
firenzuola, 754: che ho io a far con voi? e che volete da
3. marin. smontare e far scendere in basso una parte di albero
materia, per animare il marmo e per far risplendere toro ci vuole battista e l'
novamente bruciata e calcinata, o valla far passare pel tartero calcinato; poi restilla
dove e'volevano e che volentieri mi farebbe far pace: con questo, che non
se oltre al recamare ella non sapesse far altro. sbarbaro, 1-135: la
ricantata calunnia del valersi della religione per far non meno a sé che a cristo
bastanza non è altro ch'un volerti far crepare per soperchio di vivanda, ond'io
pettinata et acconcia ricardata, a far tele di filaticcio e bozzima.
le labbra smorte. / -che si può far? -grattarle un po'le rene
lo scolmi (scemi), per far luogo all'altro che ha da ricascare.
della bellezza, cadeva nell'altro sconcio di far sempre mille attucci e di restar sempre
pasolini, 1-145: scendeva radendo a far sprizzare di luce, o a patinarlo
appresso, et uno stato / che sempre far ti può viver contento. tasso,
è visto in più luoghi la plebe far guerra alla nobiltà più per amor di
: per la conoscenza minutissima e da far rincorbellire dei tempi e della vita d'
ancora, in gioventù: come sarebbe / far 4. nella tecnica di proiezione
pompe a le usanze che corrono, / far lisci, ricci. ciascuno dei
. f. achillini, 152: a far rizzi i capilli, tói radice 7
: lavorar di riccio... è far lavori col sopraddetto filo. d'annunzio
panni per accotonare. / ma per far buon lavoro / e bel, tolgasi pur
, 4- 325: novi solchi far nei ricchi prati. brusoni, 93:
2-117: fu... necessario fame far di nuove più ricche di ferro [
29-127: tra'mene stricca / che seppe far le temperate spese, / e niccolò
persone! / e di ciò non puoi far ricelamento. / e però te n'è
con cura, tenere segreto, non far sapere ad altri; dissimulare un sentimento
dove se quella canaglia te la può anche far netta, ti ruba qualche cosa visitando
, per non metterci a rischio di far torto neppure ai morti, e per lasciare
un colpo, quando si dànno a far la ricerca per casa, et astienti di
abate antonio nic- colini aveva imposto di far diligente ricerca di quelle la- gunette o
9-9: io aveva già in animo di far pubblicare in francia il mio nuovo romanzo
... con tale scorta si potrà far fronte alle prime ricerche e a misura
matrimonio, noi siam proprio obbligati a far molte e molte ricerche, per assicurarci
-per estens. desiderare di avere o di far venire presso di sé una persona,
caso del matrimonio che sua santità tenta di far con voi ricercate il parer mio,
di voler imparare, ma solamente per far prova della mia sufficienza. seriman,
. ariosto, 8-29: signor, far mi convien come fa il buono /
divenire vero e pratico organista è necessario far un particolare studio dintavo- latura ed in
fuori dal suo recipiente, riversare, far traboccare. -anche in contesti figurati.
: / non hai dannaio da non far clamore. tommaso di silvestro, 26
capriccio che forma il suonatore prima di far sentire un pezzo di musica; finge
uomo compito nel resto e così, nel far odorare le rose, trafiggere con le
che la necessità gl'insegnava, cioè di far presto. tommaseo [s. v
la maestosa languidezza del passo, potessero far convergere su di sé gli sguardi ammirati
più rimanesse intrattato... e volendo far qualcosa di nuovo, son stati condotti
ricerchiato il tino, / il vuol far traboccar, vólto alla vigna / giacer la
, 239: lassamo su di sovra di far biondi / i capelli e ancor li
un quarto di forma di formaggio per far le torte con la receta del vostro ospite
: penso ben che, si tu sapessi far oro, non venderesti la ricetta da
oro, non venderesti la ricetta da far oro, ma con essa lo faresti.
potresti / insegnarmi piuttosto la ricetta / di far quel lapis di virtù celesti, /
comentari sopra il petrarca né ricette da far gli uomini dotti con i soffioni de lo
foscolo, xv-531: sono andato a far visite di puntiglio a più di trenta professori
. averani, ii-28: i fucili acconciamente far si possono di quell'albero che atragena
7-i-57: se tu dirai che vuoi far prima un capitale di pecunia che sia dote
: in lui doviam tucti sperare / e far preghiere dolci, umili e piane,
ricettario babbuasso / dove hai imparato a far la gelatina. caro, 12-i-225: quanti
2-118: medusa, m'ha promesso di far sì ch'io goda di virginia,
. segneri, i-606: egli vide far d'ogni suo palazzo un ricetto ai poveri
cotali pensieri, non puoté egli perciò far sì che, avendo vinti i re e
veniziani per la pension dii zante facendoti far el recever. 2. avere
questi esempi per veder se io ne potessi far venire voglia a chi gli ha da
pur ora da comune amico suggerito di far capo a voi. algarotti, 1-iv-345
ed amarmi, ed io continuava a far versi, che erano sempre ben ricevuti
. 3. manifestare; far risaltare. agnolo da urbino, lxxxviii-i-429
essere il freddo. -difficile da far funzionare (un meccanismo). bigiaretti
che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente, s'
tirato, / a compor versi e far sillabe e rime. gravina, 274:
verso più bello e sonante, ma di far passare con eleganza e dignità, come
e messi in rima, / per far che 'l mondo mai sempre v'onori.
altrettanto sconcia e danne- vole instabilità col far loro cambiare sovente le rime, ora
.?. lasciar ritornare o far ritornare una persona luogo da cui
aggiuntovi egli un altro zero, faceva far piazza di tutto il bosco, onde,
rivene, / che si contene -di far dimoranza; / piaceli tanto, che poi
ho, veramente, il tempo per far di nuovo: son troppo sopraccarico di
amirazione ne prendea. 23. far pensare, avere attinenza. cassieri,
mindan, che ha la virtù di far fuggir le fere da chiunque candida la porti
9: non ci fu verso di far rimare 'senta'con accenti, per quanto
al mondo avia; / e tuttavolta far del rimanente, / come degli altri,
terre del re e nel rimanente lasciarne far scelta [dei soldati] a'capitani c'
, e benché poi facesse ogni opera per far remanere alboino da la impresa, nondimeno
, ii-221: molti si rimangono di far male e peccato più per la vergogna
rimanersi. tasso, n-ii- 503 [far.]: agevolmente perdonerei a quel gentiluomo
dicendogli che per prezzo non rimanesse di far la faccenda. botta, 5-207:
che pregare. jahier, 33: rimarrebbe far ngura coll'intelligenza. e. cecchi
fadiga a la soa constantia e lo poesse far romagnir nuo e bioto de bontae.
. novellino, 1-65: dicolo per far rimanere mentitori i malvagi. a.
se io avessi con lui pattuito di far del sandron ^ 'editore', mentre
bembo, io-rx-204: il quirino ha promesso far maraviglie per messer agostin nostro, e
sostenere una battaglia simile. -da far rimanere (con valore aggett.):
. v.]: 'cose da far rimanere'dicesi... di inaspettatamente
e d'una precisione di parola da far rimanere. -reagire a qualcosa d'
due cagioni: prima per punirlo e far vendetta dell'errore che gli aveva latto
ii-381: a noi non mette conto a far la maremma (andare in maremma)
-far conoscere, mettere in evidenza, far apparire evidente a tutti. periodici
5. lenire, consolare, far dimenticare (un dolore, una sventura
. 2. figur. ricongiungere, far volgere nuovamente l'anima a dio;
già tanto scoperto, non possiamo ora far passare per iscoperte di grande importanza le
concordanza che nell'ultima e penultima sillaba far si suole; quando largamente s'intende
s'era seduta; enrico continuava a far rimbalzare i sassi sull'acqua.
: vi è una tribù sempre occupata a far. la caccia ai leoni, e
cuore. 15. tr. far balzare un oggetto imprimendo una spinta verso
18. risospingere, ricondurre forzatamente, far precipitare in una situazione o condizione.
fiume. -gioco burlesco consistente nel far rimbalzare ritmicamente una persona su un telo
antichi e nuovi avversari si divertissero a far stizzire il ministro nicotera fino a fargli
tiro effettuato in azione manovrata che può far ottenre punti (tre) qualora la
. 5. tr. far perdere il senno, l'equilibrio, il
esclamava un altro: « si può far di peggio? sono arrivati a dire che
. raineri, 2-1-15: anzi vuò far tutto a rovescio e per ippolita: e
tenerezza. 2. tr. far diventare lucidi di desiderio gli occhi;
mira sù! 2. tr. far rincretinire. bresciani, 6-viii-166: gli
stava rimbeccando don bastiano con un sorriso da far stava loro intercisa la via al ritorno.
attenal compleanno delle cuginette e rimbeccarle e far dello spidesse solamente a rimbeccare l'inimico
. varchi, 23-50: se aremo a far con uno poliziano [in carducci,
3. tr. rendere imbecille, far ammattire. ojetti, ii-163: dio
, i-508: gli brillavan gli occhi a far la limosina; avesse visto allora come
di me né della deputazione né di far due corsi... guarda qui
resto, vuol cimentarsi coi ferri, far proprio l'operaio, cominciare proprio dal
-gettare, riversare a terra; far cadere. pulci, 22-165: alardo
materiale. giuliani, i-140: bisogna far un rizzamento di tre pali: si
non lo rimbocchi ingiuso. -figur. far rimangiare a qualcuno un'ingiuria, una
v.]: 'fare la rimboccatura': far cadere l'estremità di sopra del lenzuolo
: l'astuta donna, quando fu per far l'effetto e la prova
: che in vano un nuovo conto a far si freccia, / se prima non
ottengono. 2. locuz. senza far rimbotto: senza bisogno di nuove elezioni
sia vostra / sanza contesa e sanza far rimbotto. = deverb. da rimbottare
testa, pigliarsi la barba, e far di quei volti di matrigna che fa un
di usare una carità agli scrittori a far stampare l'opere loro, indi rimbrottano gli
, deve o avvilirsi o credersi incapace di far bene. parini, 415: quale
, e cominciò per voler abbaiare a far que'primi rimbrotti che sogliono fare i
ordinamenti si contiene. 2. far tintinnare le monete in una tasca.
farlo sentire. 3. intr. far girare l'urna per mescolare le schede
v.]: 'rimbussolare': agitare o far girare nel suo asse il bossolo o
trovare rimedio a una situazione sfavorevole; far fronte a una difficoltà, a un inconveniente
principe o ministero si studia di far godere, per quanto può, al
o di ricomporre una divisione o di far cessare una lamentela. b. davanzati
della rivista sognata con l'indurre papini a far bene la sua. 13. riparare
e lo speziale / non lo sa far. / è un certo balsamo / che
/ e gli altri incanti di colui far sciocchi, / ti mostrerà un rimedio
le occasioni sono precipitose; non bisogna far alcun fondamento sopra le passate. g
rimedi de'quali una delle parti può far uso per render nulla la sentenza e
c'è, essa dà il modo di far realmente e in effetto, ciò che
funno i presi, tucti omini da far rimedire. gucci, 2-348: finalmente [
morte, che partita / gli fece far d'esto mondo villano, / a
avete la sfacciatezza di... far credere... alla gente ch'egli
: spesso m'avien ch'i'non posso far motto, / sì mi distrugge 1
morte di pisone suo nimico e concorrente far allegreza. d. borghesi,
sire. -mettere a rimembranza: far ricordare. tommaso di sasso, 67
sollazando -e in gioia stando / come far solea, / per quant'agio di gioia
101: deh, ven, più non far posa, / se non che tosto
che tosto a la mente remembra / de far de mi come feron con loro /
l'alma rimembra. 4. far ricordare, richiamare alla memoria; non
voce dell'ammiraglio pareva proprio destinata a far riprender terra a chi si fosse sperduto
dove deve stare. -anche: far ritornare presso qualcuno; restituire alla comunanza
venire. -richiamare dall'esilio; far ritornare una fazione politica espulsa; riportare
un ordine (un esercito); far ritirare. nardi, 268: questa
lo borgo. 3. risospingere, far andare con incitamenti, stimoli o battiture
(animali). -in partic.: far ritornare dal pascolo all'ovile (un
ed al corpo. 8. far regredire a una situazione di barbarie;
i preti. 9. far sì che si determini nuovamente una situazione
che venga di nuovo il bel tempo; far sorgere nuovamente il giorno. -anche:
venisse il comandamento. 13. far andare via, allontanare da un luogo
che con mano si rimena la pasta da far pane. firenzuola, 255: trattone
pasta bisogna rimenarla con gran forza e far le pagnotte. -mescolare sbattendo energicamente
e sia pigiata e pesta, / far un figliuolo, e tutta una mattina /
esce di casa. 16. far passare in propria mano il denaro contante.
scoprir le cattive, ma sì bene di far migliori le buone. -rimuginare
sferza. -rimenare a libertà: far ritornare libero. g. l.
: poiché sono ordinato ancor 10 a far qualche servigio agli uomini e che per servigio
data questa rimenata e vi si deve far questa ricerca, né anco di questo voglio
, xlv-37: non mostri di sbigottirsi con far rimenio. = deriv. da
, direte voi, non si sogliono far così, e tanto più quanto le son
menzionare un'altra o più volte; far ricorrere più volte (un uso linguistico
tecnica e giornalisti. e si trattava di far bella figura, riacquistando l'ora perduta
mostro sarebbe questo, quando pure anche far si potesse: un mescuglio di vocaboli di
l'eccellenze vostre. 5. far venire a galla nella memoria o ripresentare
fanciulla più volte nascostamente rimescolata, di far dare ad erindo morte. 11
vo tutta sossopra: e pur bisogna far del cuor rocca. a. f.
mi rimescoli tutto quando io gli veggo far le cose che mi dispiaccion sì.
ad alcuno un tristo avviso / da far da capo a piè rimescolare, / stralunar
ricevute, pare che non si possano far rimesse con sicurezza se non in oro ed
esattori] rimessa per rimessa pagare o far buono la loro esazione. instruzione a '
acciò ogni camarlingo o riscuotitore abbia tempo a far le rimesse al camarlingo suo superiore.
, / ma sol fu buono a far palle da maglio / o battitoi da porte
sanudo, liii-216: la sorella volse far fare alcune remesse al suo cavallo,
propri bersagli allettanti, in modo da far tirare all'avversario un determinar © colpo
, 115: devino far fare uno statuto per la detta università
e il rimessone andavano restaurati, per non far soffrire il bestiame. = femm
ii-172: trassesi per sorte deputati a far restituire le cose rubate per la guerra
per prendere un giuoco di carte, per far grazia a qualche favorito, per rimettere
rimesso o la falce affilata / per far sempre di noi crudel macello.
ingegnasse più volte di rimetterla e di far nuova testa, nondimeno s'affaticò in vano
anche, donde cerca di trarsi fuori; far rientrare a forza, costringere a rinchiudersi
acqua straripato). - anche: far confluire nuovamente. vasari, i-314:
duecentomila ducati. -figur. far ritornare a un comportamento peccaminoso dal quale
io non racconto questo sogno senza nesso per far rimettere a qualcuno il pranzo.
altro gesù nazareno. io. far ritornare qualcuno in una condizione fisica o
rimessirii, diede ordine a quello che da far fosse. beicari, xxxrv-128: tu
in latino. 11. far ritornare nella buona condizione fisica perduta (
posto lo spirito. 12. far ritornare uno stato in condizione di pace
trono casa savoia. -figur. far riprendere l'attività intellettuale. muratori,
in un gruppo. -in partic.: far ritornare nella comunità sociale e politica di
. algarotti, 1-iii-275: perché non far lavorare maggiormente i bassi che accrescere piuttosto
.. è l'unica maniera per far rimettere la moneta dentro lo stato.
-far ricomparire il colorito sul viso; far ritornare l'espressione nello sguardo.
alien. 15. ripristinare o far riprendere un uso, ristabilire l'ordine
: sappiamo che giustiano ii, per far cosa grata a papa conone, gli
cui l'abbeverarono! 21. far arrivare al destinatario oggetti, lettere,
di reticenza, come artificio retorico per far intuire il proprio giudizio: lasciare intendere,
dagli altri magistrati rimesso il carico di far le guerre a'pretori, furon creati
ma dice il proverbio: chi vuol far vada, e chi non vuol mandi
cicognani, 13-4: come avrebbe potuto far la vita del 'funzionario statale'per
a sedere, dormì quieto lunga pezza senza far altro. cesari, 6-399: il
sodo, non parendogli ancora tempo da far il colpo, s'andava volgendo ora
non ti rimettere, potendo, a far lezioni, ché fa male. pratesi,
gadda, 23-147: dovrò forse rimettermi a far l'ingegnere, comunque a guadagnarmi il
, / febo, a te far promette, / lascia cura del tutto e
rimetto in lui. cassola, 58. far riferimento alle affermazioni altrui, fonogni volta
semprefar proprie le affermazioni altrui. -anche: far fede da rimettere: conosce tutti i fatti
divino volere, nelle 59. ricollegarsi e far riferimento a quanto già remete or che gli
deturpare. -rimettere alla ragione: far giudicare e decidere secondo la giustizia e
ritore. -rimettere al paragone: far decidere una contesa, una gara di
. -rimettere d'anima in qualcosa: far qualcosa peccando mortalmente. tommaseo [
dove arrivano. -rimettere in fasce: far regredire. niccolini, iii-199: deh
sul fondo. -rimettere in grazia: far ritornare nella grazia di dio.
mare. -rimettere innanzi agli occhi: far ricordare con vivezza. di giacomo
. 15. -rimettere in sé: far ritornare nel pieno possesso delle facoltà mentali
[la palla], si può far comodissimamente perché, se è ben tagliata
-rimettere la discussione alla battaglia: far decidere dalle armi. muratori,
47. -rimettere vanima in corpo: far guarire. giuglaris, 100: ogn'
mettendosi le cose in pristino e lasciando far alla giustizia. -rimettere tutte le cose
e buone a mangiare et abbondanti per far vino; ma per questo solo copiosissime
l'occhio bieco / mi rimiraron sanza far parola. girone il cortese volpar.
stelle] e a che nne, per far che, rimirati dalla terra, appariscano
, [glisomiro] tor- nossi sul far della sera a torcello. 4.
, 1-1164: s'inarrò al febbraio del far nesti, / or sarà bene in
magalotti, 20-210: io non voglio qui far alcun caso dell'opinione che corre in
, di noia rimondo, / di far piacere a li buon tutti pari. laude
in carrozza: « s'ha da far de'libri in istampa, sopra un fracasso
7-29: quando latin sia tu, qui far soggiorno / potrai - gli dice -
, e a buon'ora, come far si dèe, vi accusate; e la
analizzare la natura del contratto sociale, far la dichiarazione de'diritti dell'uomo e
. rimettere in sella un cavaliere caduto o far salire di nuovo a cavallo un soldato
una notte fece ciò che non potemmo far noi; e al mattino la macchina cuciva
usando cenni tronchi e misteriose parole come far sogliono i primari ministri, ma risponde
, dare il 'rimurchio': dicesi del far andare una nave trascinandola con un'altra
cavalle e vacche, / e so far il butiro e la ricotta / e rimorchiar
ibidem, i-429: il problema di far correre i rimorchiatori a vapore sulle strade
gli ritardi il camino. alcuni sogliono far questo remurchio con un'ancora legata a
a udirmi, signor, non ti far sordo, / ché d * ogni mio
tristo, / atto di nuovo a far rimorir cristo! f. fona, 4-175
/ 'n un plico per le poste a far lor spalla. buonafede, 3-114:
a contemplar come natura / avea potuto far sì gran statura. -distolto.
cantò,, 3-158: voi potete far rimostranze e sporre e discutere le vostre ragioni
ragioni, intendervi anche coi compagni per far valere la giustizia delle vostre domande,
senso generico: appello o supplica per far valere le proprie ragioni. sarpi,
dimostrare con un ragionamento. -anche: far notare un inconveniente, un pericolo o
rimostrava che quando anche un nuovo dovere può far rinunziare ad un affetto, già così
tutti concordemente gli rimostrarono. 3. far vedere di nuovo. galileo, 3-3-387
straniera, mi misi in animo di far di tutto per rimpaciarli. -intr
. ricreare il mondo o l'uomo; far rinascere l'uomo per migliorane la natura
miracolo. salvini, 40-276: il far viaggiare sull'acque le pesanti colonne,
che già fui. 10. far rinsaldare un legame sentimentale in crisi (
rimpatriare. 2. tr. far ritornare in patria qualcuno. -in par-
. v. tessitura]: 'rimpettinare': far rientrare i fili nel pettine.
s. v.]: 'rimpiaccicottare': far piaccicotti, in lavoro di cucito a
nuovamente o ripetuta- mente. -anche: far morire (con riferimento alla passione di
me la rido, che ha voluto far la scimmia a s. v. e
bissi faceva piacere tirare la cordicella e far calare quelle cortine dentro cui si rimpiattava
son gli amorini e le di far la galante soprattutto avendo una figlia che è
. rimpiccioliménto, sm. il far diventare qualcosa piu piccolo, il renderla
. { rimpicciolisco, rimpicciolisci). far diventare o far apparire più piccolo.
, rimpicciolisci). far diventare o far apparire più piccolo. capuana, 15-218
2. per simil. far apparire meschino, svilire, immiserire.
sig. aw. gualandi bisogna pure far così e rimpicciolirsi a forza, per
. 3. locuz. da far rimpinconire: da lasciare sconvolti (con
s. v.]: bellezza da far rimpinconire. = comp. dai pref
rimpinzare. rimpinzare, tr. far mangiare all'eccesso una persona o anche
buona pezza, / in vari modi a far del peggio attizza / la voglia del
in vari modi [la donna] a far del peggio attizza / la voglia del
polpettatosi quel ministero con depretis, per far posto ai nuovi venuti, dovette il
una rispettabile nidiata, venne chiamato a far parte del quarto ministero depretis, rimpolpettatosi
la pancia:... da far sospettare ch'egli facesse di tutto, magari
tr. (rimpólso). letter. far ritornare le forze; rinvigorire.
. (rimpoltronisco, rimpoltronisci). far diventare o ridiventare pigro, poltrone.
rimpoverirei. 2. tr. far ritornare povero. = comp. dal
. (rimpratichìsco, rimpratichisci). far riprendere pratica di un lavoro o di un'
s. v.]: 'rimpratichire': far prendere di nuovo pratica, o piuttosto
finalmente lo indusse a fermarsi e a far giornata ordinatamente coi nemici.
. (rimpulizzisco, rimpulizzisci). far diventare più lindo e pulito (un ambiente
buio spesso il cerusico, / noi potendo far voi, lancia la fugina. targioni
rimosso. 2. allontanare, far allontanare o indurre qualcuno ad allontanarsi da
del nemico ereditario, così promettevano di far lo stesso per l'avvenire. botta
mondo m'ha remoto. -non far avvicinare o fare in modo di tenere
estens. eliminare completamente, allontanare, far cessare da sé o da altri, cancellandolo
; anzi, come ingratissimo, ordinò di far mal capitare colui che l'aveva tante
ongniuno parrà un mondo nuovo. far recedere, far desistere da un'azione,
un mondo nuovo. far recedere, far desistere da un'azione, da uiviniziativa
malvagità l'hanno potuto rimuovere, né far che egli così non voglia morire come egli
abrogare o, anche, non applicare o far cadere in desuetudine una legge, un
cum il pericolo preditto, sia prorogato il far di ditta processione fin a li doi
tristo ad essa. -interrompere, far interrompere o sospendere un'attività, un'
fellino. 11. guarire o far regredire una malattia o una sindrome;
speranza dal cielo e dallo influsso suo di far di molti frutti », che credi
e saettamento e fèrsi forti, / pensandosi far lunga resistenza, / e rimuràr quasi
pasquinate romane, 194: ponzetta voi far, sento, / impiccar soi nepoti e
volta che un di loro trascurò di far chiudere una finestra di bel prospetto,
fatto lo stil così e il volermelo far rimutare in su quest'ora egli è
rimuovere di posto). -anche: far spostare qualcuno con la forza della posizione
tartaro. 9. ant. far venir meno in qualcuno uno stato d'
e metterne su delle nuove è un far debole la virtù della legge. benzoni
standosene costumatamente in casa a rinacciare o far conserve od insegnare a compitare a'figliuoli.
e buone a mangiare et abbondanti per far vino; ma per questo solo copiosissime
fu più che mortale, / irato giove far vendetta volse. / e 'n scizia
paoletti, 2-31: or tali spese far non si possono senza grandi ricchezze,
: qual altro popolo... potrebbe far pompa d'una prodigiosa serie di traduttori
mester el cavai de medusa / a far renascer la chiara fontana. -spuntare
/ ma giova più con rinata / anima far vita nuova. -convertito a
rincacciare, tr. (rincàccio). far arretrare, respingere il nemico, costringerlo
a rincacciare. 3. figur. far precipitare nuovamente nello sconforto e nella sofferenza
ebbi molta gran volontà di venire a far riverenza a la maestà sua in felicità dei
pavese, 5-40: lui si chinò a far su il fastello, poi cambiò idea
rincanalare, tr. incanalare nuovamente, far di nuovo defluire l'acqua in un
). rincanalatura, sf. il far confluire nuovamente le acque correnti in un
forte della macchia, si stava senza far motto. lippi, 1-43: al cui
, rincarisci). rincarare o far rincarare un prezzo o il costo di un
mondo di questi uomini, nati per far numero e per rincarire il formento? foscolo
415: ogni concerto di operai per far cessare nello stesso tempo 11 lavoro ed in
, carlo emanuel studiava per rincarirsi di far valere alla francia qualche pratica ch'egli
rincasermare, tr. (rincasèrmo). far rientrare in caserma. jahier,
v.]: 'rincavare': incavare, far cavo. = comp. dal
chiabrera, 1-iii-280: intanto egli festeggia a far palese / la gran letizia che rinchiude
247: le cantine s'hanno a far sotto la terra, rinchiuse da ogni
occasione o la necessità la costringe a far prova di sé. betussi, xliv-17:
fiori, 3-26: non vuol far più 'l bifolco or al sentire, /
una capacità di immediata reazione critica a far fronte dell'opera d'arte, anche trecentesca
boschetto... veniva in sul far della sera un venticello soave.
di campana fatta altro rincontro e per far questo hanno preso per loro guida e fondamento
e fondamento l'orlo della campana che far vogliano. piccolomini, 10-365: ricercandosi
parole che nelle metafore e dovendosi a parte far rincontro di tutto quello che si descrive
rampogna... ed al ben far rincora. lancellotti, 1-546: giunio
cioè i'ripiglio cuore e animo di far la tal cosa o la tale. lomazzi
usasi per coglione. -da far rincorbellire (con valore aggett. e con
: per la conoscenza minutissima e da far rincorbellire dei tempi e della vita d'orazio
di moglie no li vale / a far che si rincrechi l'animale. =
. ciro di pers, 3-301: per far inganni al rincrescevol giorno / vani diletti
sera faciam le nozze; e ho da far tanto ch'io non posso attendere.
aggett.): tanto intenso da far perdere la ragione (e ha connotazione
da giocare a scacchi / e da far orioli ed almanacchi / e ti sprucchi,
una leggera e graziosa satira su 'l far d'orazio e dell'ariosto contro certi
. 3. per estens. far nuovamente balenare la propria luce (un
questa truffa legalizzata del gas che per far bollire l'acqua nella pentola occorrono due
. tr. sospingere, ricacciare indietro; far indietreggiare incalzando. sacchetti, 34-82
sì buon'opera. 8. far piegare sulle zampe posteriori il cavallo.
carducci, ii-4-45: invece di far fare il vaglia postale a me e
luzzo, ripiegargli, allogargli, coprirgli e far loro carezze. lanzi, i-227:
: non tacerò che andrea fu aiutato in far questa porta da nino suo figliuolo.
a sentire i propri danni / ed a far viver più penosamente? / impancati veder
, 3-65: avevamo allora dicatti di far qualche lungamata, ed anche ben tappati e
rimflammare, rinfiamare), tr. far divampare un fuoco con maggiore intensità.
anni. 2. tr. far perdere la freschezza fisica e la vivacità
: rinfilare le maglie. 2. far di nuovo passare un'asta in un laccio
di parole che ad un millesimo possa far sentir quanto importi: certo questa forma o
... ho preso partito di far così. alfieri, 12-181: -ehi siro
. 2. per simil. far rientrare il petto nell'indumento che lo
caldo della stanza non fosse da tanto di far salire u termometro a settanta gradi,
a delizia, usano l'invenzione di far sì che questo fumo venga fresco in
e del corpo, non avete da far altro che, dove voi avete la vostra
in piedi, avere fiato e vigore da far le opere tue, hai di tempo
cadere pieghevoli, tanto più forti et a far tracollare possenti. cesari, ii-553:
per rinforzare la vecchia metafisica: a far la riprova, con un tavolino che gira
m buona guisa rinforzato passare nel regno e far tutto quello che volesse il pontefice.
s. maffei, 5-4-175: il far la cortina a denti talché venga ad
cagione di questo rinforzo e stimolo a far meravigliose carriere nella via delle lettere.
voce del coro canta all'unisono per far risaltare maggiormente la melodia e l'armonia
nuovo vigore ed energia. -anche: far aumentare d'intensità la manifestazione esteriore di
spalle. 6. ricuperare o far ricuperare una somma di denaro. -in
sergenti si liberò, con speranza di far tante poste e correre a ventura che
freno. tavola ritonda, 1-23 [far.]: appresso rinfrena il buon
2-192: suppongo che vostra altezza sia per far invitar sua eminenza a smontare in terra
, 736: 'rinfrescante': che tende a far abbassare la temperatura del corpo. tarchetti
altri il volto o il corpo per far cessare il disagio provocato dal caldo;
la memoria a qualcuno. -anche: far ritornare d'attualità, rispolverare un'idea
ancor più gravi rinfreschi, né pensi di far uso delle sue ricchezze per migliorar il
sicché l'uno faccia scala all'altro, far battere il cammino a varie bande di
, con riposo. -in partic.: far riposare un esercito o una ciurma,
fraticello. -nutrire, dissetare e far riposare il cavallo dopo le fatiche del
sua battuta del galoppo. 7. far apparire più giovane e riposato il viso,
mandati prima per guardare li passi, a far genti, rinfrescarongli il bando contro,
li selvagi sparveri / prendere, e far maneri -diventare, / e quel che più
stato obbligato, per rinfrescarsi, di far porto nella cala di praya..
praya... quivi attendeva a far acqua, a procacciar bestiami, a
sangue di questa vacca trentina vò far l'impiastro rinfrescativo per guarirmi le bastonate,
, quando si cominciò nelle città a far versi alla rinfusa da tutti quelli che
a sostener la causa comune e di far ogni sforzo perché l'esercito, che
il partito regio. -rinnovare, far ritornare efficiente (un'istituzione).
e le assicurano. 14. far risonare in modo più squillante la voce.
lingua della nazione. 16. far divampare più violentemente le fiamme delle guerre
ita un po'a rilente / nel far con calagrillo il bell'umore, / or
con un fisico come il suo poteva far di meglio che la domestica; e la
polita co 'l giomeino indosso a la divisa far festa a un mammolo. settembrini [
, sancto pastore, ritornato / per far scusa del mio poco cervello, / ch'
ringarzulliva. 2. tr. far riprendere baldanza ed entusiasmo. fagiuoli,
2-42: il pazzo rabican, per far da gallo / alla giumenta ringhiando s'
o in quel luogo dove si sogliono far le gride. atti del primo vocabolario
cullarlo, mentre lui non riusciva a far capire che soffocava e voleva saltar su
è uso dire. 6. far cadere in oblio; far scomparire.
6. far cadere in oblio; far scomparire. onofri, n-195: verità
solo per le sue spume, ma per far ne'perigli incanutir chi lo solca,
valore aggett.): atto a far ringiovanire. d'annunzio, v-1-703:
. { ringiovanisco, ringiovanisci). far ritornare giovane una persona. simintendi
. 2. per estens. far sembrare più giovane dell'età effettiva.
2-1-108: costoro vantano un mirabil segreto da far ringiovanire in vecchiezza. cesari, ii-602
quando l'anno ringiovanito mi consigli a far versi. 8. rigenerato con
, non è altro ch'un volerti far crepare per soperchio di vivanda.
si può ringranare, onde serve per far l'alternativa col grano. c. ridolfi
ad abbellir modena o reggio che a far tante spese alla mesola. leopardi,
5. riempire di orgoglio, esaltare; far insuperbire. caro, 20-116: questo
le sorti de l'orazione è di poter far grande e piccolo quel di che si
ringrassando. 2. tr. far ingrassare. romoli, 289: si
mai, / che molto si penar di far mi'grado. petrarca, 289-9:
v.]: 'ringraziativo': atto a far ringraziamento. = agg. verb.
move cun grande pietanza, / non far sezomo né posa, / van'a
strigneste comprendevano. 2. tr. far appassire, avvizzire. jahier, 3-21
3-1-481: la diversa postura dei lidi può far ringurgitare parte dell'acqua in dietro.
, capace, secondo lui, di far rinnamorare della divina scienza di dio anche
disperazione, [marx] riuscì a far sventolare verso tutta la terra una bandiera
. 10. locuz. - far rinnegare la fede alla morte: per
fé tencione / contra la quarantina per far sosta; / e stucco non aver
non fa bisogno più che di mandare o far capitare al loro servigio uomini simili a'
del ruzza, e disse che la voleva far chiavar in non so che camera
fu dreon quel che vi dette / per far di quell'ucciso le vendette. soffici
lo stesso contenuto, in modo da far continuare, senza soluzione di continuità,
rinnovar suoi nidi. 4. far spuntare la nuova vegetazione. -in par-
di sua prova. 5. far di nuovo sanguinare una ferita. segneri
ricordo; suggerirglielo; farvelo rivivere; far provare di nuovo un sentimento.
raccende, / tu solo se'colui che far lo puoi. serafino aauilano, 309
legionari] a spendere e sgavazare e far la notte ragunate, rinnuovano contro a
quel re, rinovato l'umore di voller far declarare al tutto il divorzio con la
entro un quinquennio. 11. far continuare una stirpe, far rivivere nei
11. far continuare una stirpe, far rivivere nei discendenti. donini,
errori desueti col passare del tempo; far rinascere tempi felici; ridare vita e
ugieri apugliese, xxxv-i-897: in ben far molto mi pruovo; / spessamente mi
-rifare nuovo l'universo, ricrearlo; far rinascere le specie naturali. beicari
e come al ritorno del suo re far festa da lontano, gioire e giubilar
: così se di due amanti vuol far prova, / chiama questo furor che lo
: fem mina per mal far sempre rinnuova. -peggiorare.
, xliii-329: d'aver testimon falsi per far prova / contra iesù cercan per darli
obbligazione di 400 lire; se ti può far comodo, te la do, purché
, che lo scender è il venir a far questa agostini, 30: or va'
che m'avete fatto. cando di far vergognare gl'italiani, mirava a un rinnovel-
: amor, che di mortai mi voi far viva, / inasprire un dolore.
ella pur sia. che deggio / far a suo prò? sposa la volli;
d'aveme tutto quello che bisognava in far questo partimento o in rinno- vellarlo.
d'oro con disprezzarlo. 8. far vegetare di nuovo nella stagione primaverile;
vegetare di nuovo nella stagione primaverile; far spuntare gemme, foglie, fiori o erbe
gemme, foglie, fiori o erbe; far verdeggiare. malpigli, xxxviii-45:
si rinnovelli. 11. far iniziare un periodo di tempo. c
rinnovella amore. 12. far apparire nuovo. chiaro davanzati, xxvii-136
padre esone. 14. far continuare una famiglia con nuove nascite.
, / tosto da noi li fa far partimento, / e lo grande tormento /
: bada: è mio instituto di non far mai riconciliazioni. rotta che l'ho
rinsànico, rinsànichi). tose. far ritornare sana una persona. - anche assol
è speranza che si risolvano mai a far atterrare intieramente quei casolo- nacci, spianando
non rinsànico, / vedrem quel che sa far chi esce dal manico. tommaseo,
presto rinsavirono. 6. tr. far sì che qualcuno ritorni saggio e assennato.
bozze. 2. tr. far seccare. volponi, 1-203: prima
mie mani e proverà che cosa sia far sdegno ad un par mio. campanella,
. 3. tr. far regredire a una condizione di rozzezza e
rinsensare, tr. (rinsènso). far riprendere i sensi a chi è svenuto
rinserenare, tr. (rinseréno). far diventare o far ritornare sereno il cielo
. (rinseréno). far diventare o far ritornare sereno il cielo.
del papa gli dettero per penitenza di far tanti lavori che non rendessero mai utile
pubblicamente una vergine fa di mestieri, e far parlare la sua faconda nudità a queste
metter le mie ossa * / per far contento il tu'coraccio ingrato.
. soderini, i-522: possonsi ancora far le cantine con muri grossi fatti di
di pitocchi, rintascare il portamonete e non far più l'elemosina ad alcun d'essi
tr. (rintedésco, rintedéschi). far assumere di nuovo e in maniera più
s. v. j: 'rintedescare': far prendere... consuetudini e opinioni
pioviccichi, / s'ha cor da far le nozze, sì ne spiccichi. giuliani
era stata, piena di scope verdi da far bastioni l'anno dell'assedio, quell'
rinterro, non mi volli impegnare a far escavazioni. carena, 2-122: 'rinterro':
s. v.]: 'rinterzare': far il terzo solco. -seminare, nello
rinterzare]: nel giuoco del biliardo, far che la palla dell'avversario, facendo
nel capo. 4. tr. far rimbombare; far echeggiare; rintronare (
4. tr. far rimbombare; far echeggiare; rintronare (il capo)
navigli / alcun rintoppa. -figur. far ritornare apparentemente com'era prima, come
, / si volge in entro a far crescer l'ambascia. daniello, 219:
. v. rintorzolare]: 'rintorzolare': far divenire come un torzolo, cioè duro
qualcuno (e, in partic., far ricercare un fuggiasco o inseguire una persona
in abito da uomo e non lascia di far diligenze per rintracciarla e farla arrestare.
soderini, iii-583: desiderando ancora di far selva alla campagna aperta, di circuito
. biringuccio, 2-97: a voler far bene, mai allentar si debba [
rintronare, tr. { rintrono). far echeggiare profondamente, in ogni parte,
, tiravan le poppe. prima cheti per far l'inganno, poi di grida rintronavano
, ogni rintrono / tenta per far destar le sue vicine. =
, smentire; mettere a tacere; far apparire in torto. - anche:
proprio posto, nei propri limiti, far desistere da un comportamento che li travalica
sventare un inganno, una minaccia; far sì che non si abbatta su qualcuno un
truppe a'quartieri del verno, pensava far qualche impresa. goldoni, ix-291: e
24. locuz. -rintuzzare a morte: far cessare del tutto (uno stato d'
demonio da formidauro, si diè a far animo a'suoi. assarino, 2-i-442:
altri; decidere e convenire di non far valere un diritto, di non esigere una
carducci, ii-10-202: a me preme far sapere che non ho rinunziato a né
loro infelicissima fedeltà. -far capire, far comprendere. dante, lxxvii-4: de'
ad affermare il proprio volere, a far valere le proprie ragioni; che non accampa
, 8-iv-1945], 2: come far conoscere e capire a questo popolo di rinuncia-
2-xxv-488: il poeta isterilito avrebbe potuto far supporre nel manzoni puomo dimesso piuttosto che
. caro, 2-1-321: occorrerà di far correggere alcune bolle in cancelleria, per
nulla. 3. tr. far apparire vecchio. c. arrighi,
rinvenuto un ingegnoso modo e facilissimo ai far passare quel fummo per alcuni canaletti seppelliti
stare all'asciutto; e ciò dicono far rinvenire. tommaseo [s. v
. megalotti, 21-15: non può far di meno, quando la pasta del cristallo
luoghi. 7. tr. far ritornare in sé qualcuno, fargli riprendere
12. locuz. -da rinvenire, da far rinvenire un morto (con valore aggett
bruna splendida, un pezzo di ragazza da far rinvenire un morto, e poi disse
venire). letter. ritornare, far ritorno. scalvini, 1-361:
settembrini, vii- 374: egli potrà far rinverdire i gigli che ora sono disfiorati.
a udirmi, signor, non ti far sordo, / che d'ogni mio peccato
medea, che possa un tronco sì secco far rinverdire. -guarire, essere
uom già tien la podestade / di far con la virtù d'un picciol vaso /
strada. 9. tr. far ritornare verde una pianta; ricoprire di
, / « che studio di ben far grazia rinverda ». buti, 2-541:
nel rivederci. 12. far rinascere la speranza. bembo, 8-58
un'opera, un genere letterario); far riprendere un costume o una consuetudine che
rinverdisce, nulla resuscita. 17. far rivivere in un'altra persona. guarini
rinverginare, tr. (rinvérgino). far ritornare vergine. 2.
vergine. 2. figur. far ritornare incontaminato e puro il cuore;
rinverginati all'i talia; far roma la mente della terra.
tr. (rinvermìglio). letter. far ridiventare roseo e giovanile (il volto
. marino, 1-20-398: così nel far di sé la giovinetta / publica mostra,
. 2. per estens. far sembrare giovane con l'uso di belletti
-mandare a monte un disegno politico; far fallire una macchinazione. g.
ella rinversa il duolo.. far ricadere un'ondata. almi,
dì nnvertirà. 8. far assumere la forma voluta (ai cappelli nel
una sua parola solamente / che gli potrebbe far rinverzicare. pascoli, 407: noi
al poema epico, tanto abbiamo a far noi con un padron duro che è
tr. { rinvigóro). ant. far ritornare forte e vigoroso, infondendo coraggio
lo stomaco. -di piante: far vegetare rigogliosamente. giuliani, ii-287:
4. potenziare nuovamente o maggiormente; far crescere in forza una fazione; rendere
ridare stabilità alla stabilità. 5. far sentire più potente, più sicuro di sé
allegrarsi e come al ritorno del suo re far festa da lontano, gioire e giubilar
tr. (rinvìlio, rinvili). far ribassare considerevolmente di prezzo.
viveri rinriliò. 2. figur. far diminuire di pregio, di considerazione,
denti d'aver trovata la maniera di far rinviliare il pane. papini [in
tr. (rinvilisco, rinvilisci). far diminuire di prezzo o di valore anche
in misura considerevole; deprezzare ulteriormente; far perdere di quotazione. m
sia per chieder rinvii di cause o far depositi alla cancelleria. codice di
ha di questo, e al ben far lo 'nvita. castiglione, 276: il
. ant. richiamare in vita, far rivivere. bibbiena, 2-57: gran
buonarroti il giovane, 9-47: attendi a far trochisci assai di vipera: / questi
io vo a chiamar taddea che venga a far non so che rinvoltura per il vecchio
. la quale usano e profumieri per far gli oli odoriferi. 2.
, buoni piselloni che ce lo veggiamo far insin su gli occhi, crediamo alle rinvolture
trionfa- tor fuggente alato veglio, / far d'estinto valor perpetuo speglio / alla
ora che a dio l'alma ha a far ritorno / e lasciar questo rio mortai
/ tempesta, che tu sol puoi far finita. goldoni, xi-537: se
sparte / semenze in rio ter- ren far trista prova. - infetto
/ il sapor buon dal rio né far giudizio / retto, quando fia 'l fin
rechiamava dio / che glie piacesse di far suo desiri / de la sua vita,
/ insegnarmi piuttosto la ricetta / di far quel lapis di virtù celesti, /
vada a serrar risoluta- mente, per far acquistar spazio a'suoi di riordinarsi. davila
, perché cangiando di casa ho dovuto far bucato delle mie carte e riordinare gli scartafacci
stavano a riotta / a chi potesse far la miglior botta. 2.
5. difficile da sistemare, da far funzionare (un oggetto, un meccanismo
che quello che sto per dire debba far ripalpitare di dolore quel cuore che non batte
, 3-610: l'ordine e maniera di far questo riparamento è che prima togliamo da
il muro in un subito, e far bastioni e ritirate. malpighi, 42:
l'ha sì reparata, che porrà far brigata. -sottoporre a restauro un
raccòr buona gente e vettovaglia, / far cavamenti e riparar le mura. b.
deriva; donde anche riparare, che vale far ripari e difese alle ripe de'fiumi
alcune volte pecca, sebben conosca di far male, per la speranza di riparare
castruccio sentendo / che'fiorentini gli volean far guerra / e ben da ripararsi non
al tempo perduto. 29. far fronte a un'insidia, a una ribellione
principale agente. -guarire una malattia; far cessare un'epidemia. sercambi, 2-i-5
me accede con la presente, salvo far chiaro a la excellenzia vostra che de lo
primo e sublime precetto cristiano di non far male, poneva adesso ogni sforzo ad espiare
onora; e io son disposto a far del mio meglio, riparando anche a certi
tutti i savi del mondo riputato il far beneficio altrui e riparar ai danni d'altri
1809, egli ha ricusato o trascurato di far riparare a questi atti entro il termine
36. soddisfare a una richiesta; far fronte a un incarico. anonimo
fusse vaga di riporre e di / far della roba, come la padrona: /
un mio amico, ma verrò per far più tosto servigio a v. s.
piazza; ma se no continuano a far la riparata vita di prima.
del danno. romagnosi, 19-156: far reintegrare per quanto è possibile la nostra
. nicosia, 1-22: procurando di non far rumore, guidato dalla luce che filtrava
percioché esse soglion scavar le ripe et ivi far i loro nidi e nascondervisi. tasso
qualli m'ànno ditto che si contentano de far tutto quello volete vui. siri,
, anche, con cui si vuole far balenare la minaccia di un regolamento di
le ode di pindaro mi guida naturalmente a far parola dell'antica mitologia, soggetto che
ricoperti di cuoio: che servono a far riparo su i parapetti di bordo contro
, / veggendo in contro a lui far tal riparo. ottimo, ii-200: per
sfavorevoli, il procedere del male o può far fronte alle azioni dannose di una persona
possa, / nessun riparo vi può far la gente. niccolò del rosso, 1-242-77
boiardo, 3-2-42: altro riparo / far non si può, ni fare altre diffese
d'arme e d'ogni guemimento / per far contro a'nimici buon riparo. anonimo
luogo della vera pugna e vi poterono far gagliardamente riparo, che i russi aveano già
il trascurare gli opportuni ripari per volerla far da accurato filosofo nel riconoscere la vera essenza
, / e venne al mondo a far nostro riparo. 9. giustificazione
pananti, i-400: rispose, cosa vuol far il dottore? / correggo metastasio,
spendo il mio denaro, / voglio far quel che mi par'. foscolo, xlv-247
2-24: qual via ci resta per far riparo a quello che l'avversa fortuna ci
, 3-5: tempo non mi parea da far riparo / con- tra colpi d'amor
6: come il mio demetrio / far poteva riparo / a sì dolce magìa?
, / non deve alla sua lingua far riparo, / ma raccontargli il fatto
. niccolò cieco, lxxxvtii-ii-201: a far del falso ver mal ci è riparo
sua gloria e dovere si e di far che tutti abbiano una repartita felicità,
genere d'arnesi / v'à da far tra gli artefici il riparto.
partorire nuovamente. -per estens.: far rinascere, far risorgere. giovanni da
-per estens.: far rinascere, far risorgere. giovanni da samminiato [petrarca
po. -con valore causativo: far passare nuovamente. brusoni, 4-i-119:
groppa,... non occorrerà far altro, solo ripassar la gamba destra per
, v-2-3: sta sera poi ti farò far l'esame di coscienza e ripassare tutte
sdruciate corame. 8. far passare la mano su una superficie anche
e riattaccò col rasoio. 10. far scorrere ripetutamente il rasoio sulla pelle,
completamente o parzialmente lessate allo scopo di far loro acquistare miglior sapore. 12
col quale si scusava di non potersi far trovare e m'invitava di ripassare alle 4v2
più difficili. 2. il far passare più volte un filo metallico in
dieci minuti si aveva un'acconciatura da far invidia alle regine di tarocco.
.. il mio lavoro consisteva nel far sentire al piano agli artisti (cantanti
e gusto e singolarità, mi posi a far vita di gaudente con gli amici.
spirito. 6. tr. far rimpatriare; permettere, favorire il ritorno
e grandi, a non aspettarlo, a far accordo tra sé, a depor
magri, 1-383: 'repatrio, ripatriare': far ritorno alla pa tria.
sempre penti; / né da ciò far non credo mai repenti. bacciarone da
insegna di cristo m oriente, / per far del sangue altrui molle il terreno.
fecero un tale strepitoso tintinno, qual soleano far gli eserciti col dibattimento degli scudi chiamando
umori in una parte del corpo, a far defluire l'eccesso di sangue da una
non cerca e pensa / e di far ripesar di nuovo il pane, / cioè
, il riammettere in gara o il far rientrare in classifica una squadra o un
spropositi, senza però saper insegnare a far meglio. = nome d'agente
traduttore non ha notata, se non per far vedere che egli non ripeteva, ma
vicini alla riva l'inimico incominciò a far de'segnali che furon ripetuti sopra tutta
-io 'l so: non mi far ora il ripitio. = dal lat
bisogno di essere reperite.. far accadere nello stesso modo..
cosa ad un saggio e discreto ambasciatore far buono e assai certo pronostico del fine delle
servidor fedele / fuor del proprio lavoro a far su gli altri / ora il repetitore
l'assegnato esser proprio, dovendo egli far chiaro il soggetto in cui si truova e
non frollassi nell'ozio, mi fecero far ripetizione di latino da un prete, un'
ciascuna parte, e le ordinò di far la sua ripetizione senza muoverle mai.
crescenzi volgar., 1-13: potevi far ripezzare e ricucire alla famigliai loro camiciotti
. piagare nuovamente. -anche: riaprire, far sanguinare nuovamente una piaga.
ripianare / la terra intorno e ai vasi far coperta. a. cattaneo, iii-188
'ritorno all'ordine', ma è difficile far passare un ripiegamento per un superamento,
senza fatica. -per simil. far morire. lippi, 10-4: che
sfondati delle travi, le colonne tonde per far in un canto vivo del muro d'
del paese, la democrazia deve oggimai far sua la bandiera repubblicana che noi innalziamo
ripiego, rissolsero i ministri di spagna di far avanzar le truppe loro. papi,
detto ch'era solito in questa sera far la mancia al bidello, quando a lui
rallegrarmi con lui del ripiego trovato per far passare la storia sua teologica esente da
stato mai, e non hassi da far ripiego e conto alcuno intorno a qualche bene
principe avere i suoi cortigiani forestieri e far opera che essi tolgan donne del paese con
animi di maraviglia. 7. far risonare l'aria di un grido.
di amarezze per una ostinazione superba di far violenza ai loro spiriti. cesari, i-13
essempi,... s'ingegnano di far l'abito in quella dottrina. panigarola
di gioia -pò l'om malenansa / far per forsa mostransa / in vista, ben
fanfani, 48: mi posi poi a far fa crema per il ripieno, e
come s'elle servissero per innalzare e far l'orazion magnifica. tommaseo [s
tutti [gli strumenti] servono a far ripieno e dar corpo alla sinfonia. d
ed il tira tutti, e se vuol far un ripieno misto vi aggiunga il flauto
assai ripieno. -fare ripieno: far sentire la propria presenza. tommaseo [
6-105: mannelli mio, tu mi vuo'far giovanni, / come s'i'mi
s'i'mi potesse sbattezzare, / o far del nome com'i'fo de'panni
di abbigliamento; rimettere in uso, far ritornare di moda. comoldi caminer
., oh per dio non importava far le cinque giornate e ripigliare a baionetta
1-522: ho qui voluto di tutto ciò far menzione: perocché convenendomi trarre molti discorsi
,... ogni mezzo tentavano per far ripigliare tarmi e l'ardire agli ugonotti
4-20: la signora menafuoco, senza far caso dello strano avvertimento, ripiglia la
. -raccontare andando indietro nel tempo; far derivare, far risalire. giamboni
indietro nel tempo; far derivare, far risalire. giamboni, 7-14: delle
monsignore carlo d'or- liens andò a far riverenza all'imperadore. c. campana,
cuore. pagliaresi, xliii-117: io farò far bandire, / senza di ciò avere
pelo. 2. ripresentare, far ricomparire. boccaccio, viii-1-51: io
proposito. 3. figur. far ritornare al precedente proposito (la volontà
letto. 10. figur. far precipitare nella disperazione o in una condizione
sconforto. -in partic.: far ricadere un popolo o uno stato in
s. v.]: 'ripitare': far ripitio. = etimo incerto: alter
, i-305: conducendolo a parlarne, sarebbe far ripollare la fracida fonte.
popolo d'israel. 4. far distendere, adagiare un ferito, una persona
quel demonio da formidauro, si diè a far animo a'suoi, perché il campo
io che a lei si convenga di far, come molte fanno, che, o
e dell'arte sua. -fondare, far consistere la propria forza, le proprie
sensi in lui, può cercar di far cose ch'a quelle s'assomiglino.
libbro a libbro, riportar partite, far il bilancione. a. cocchi, 8-4
dalle genti nemiche, non poterono però far sì che egli medesimo il capitano di golfo
volgar., v-173-25: quelo studia a far lo qual è iusto, volonter reporteras
abbondante, sono stati sempre soliti di far molte invasioni e riportar grosse prede.
e portare de li albori e frasche per far li bastioni dentro di terra e li
[del filo d'oro] per far facili e più vaghi gli ornamenti dell'opere
lii-13-442: il seguente giorno fece il generale far un monte in foggia di torre di
che gli rimettono i propri titoli da far fruttare. = dimin. di
lor reporto / par che sian ostinate / far de la busia vertate, /.
doveva aver perduto; chissà, doveva far fronte a un'operazione di riporto, per
an- diam questa mattina / sanza più far riposa / a la tristiberina.
. mercati, 1-21: andate a far ordinar la tavola: del resto riposatevi in
con dumila soldati entrato nel poitù per far qualche impresa, riposandosi sopra 'l duca di
fra tante necessità perdo molto tempo a far niente, riposando forse nell'idea che ho
nell'idea che ho l'aria di far molto. beltramelli, ii-778: quella è
grandi mali della società presente non possono far riposare la mente in rimedi empirici o
tanto stata / che la potemo ormai far riposare. dante, conv.,
restate, tutti quasi sospesi rimaseno senza far motto. stoppani, 1-168: dalla mia
, lvii-96: voglio... / far la mia musa alquanto riposare. /
lo staio. 13. tr. far ristorare e rimettere in forze il corpo
ben riposarlo. 18. far attraccare una nave al termine di un
recato meco un saggio, per poter far questo riposatamente in pavia. mazzini, 20-47
], i-45: in tempo che doveano far qualche cosa senza altra perdita di tempo
perdita di tempo si metteano riposatamente a far consiglio. 5. senza troppo
più bruna, non avrai che a far bollire il brasile... nell'acqua
putana / né a lo gienero suo far tale despiazire, / lo qual era
non me esser crudele; non me far torto / ch'io son to servitore!
. di tutto riposo, su cui far cadere la scelta quando si ha intenzione di
legna sul fuoco, ove cominciò a far vento col soffietto, son venuto perché
leopardi, iii-328: essendo stanco di far guerra all'invincibile, tengo il riposo
illustre babbo, che nei riposi di far l'italia, e mentre questa si faceva
bisogno. onde 'far la riposta': far provvisione, far massa di cose.
onde 'far la riposta': far provvisione, far massa di cose. pisacane, ii-69
xxxix-49: 'al geùg fé la bestia': far riposta. = femm. sostant.
. 4. tr. letter. far ritornare nella condizione originaria (con riferimento
dimanda il nolano: « che voglion far costoro?... » e gli
voce dell'ammiraglio pareva proprio destinata a far riprendere terra a chi si fosse sperduto
ostinata voglia che la scorse / a far del vero dio sì lunghe offese. c
, intendi, / e guarda non ti far riprenditore / ca fora se'di quello
, citadini e tuti altri che solevano far residenzia in la terra de sant omer nel
.. la ripresa minima si ha da far nel tempo di una battuta minima.
di ciò ch'i'ho ditto mi puoi far ripresa. lapo gianni, xxxv-ii-572:
di viltade; e appresso comanda quello che far dèe quest'anima ripresa. boccaccio,
trovava capitale. giusti, 4-i-342: far commercio a denari ripresi. p.
riprillare, tr. ritornare a far rotare vorticosamente. loria,
, i-174: quando iddio ci volle far conoscere alcuna parte della sapienza,.
occhiai fatto di figura di parabola potesse far tal effetto; aveva ragioni demostrative,
voglio solo aggiungere che faresti bene a far riprodurre anche la fotografia di de prureau
lacerba, ii-98]: finché noi vorremo far cessare la tumescenza dei nostri organi riproduttori
.. la divisione del lavoro col far sì che il capitale nazionale disponibile, il
gurge. 2. figur. far ricadere un affare in una situazione critica
cfr. fondere). ant. far ripiombare in una situazione di difficoltà e
di prontar il buco, non la posso far fare: se lo riprontarete, farò
all'immaginazione. sbarbaro, 1-217: far raccolta di piante è farla di luoghi.
in bisogno si truova / e vuol far la ripruòva - delli amici / fuor de'
dossi, 1-ii-649: ammette l'austria-ungheria a far parte della commissione ripuaria per il detto
pretendesse di non aver mai avuto a far nulla con autocle. codice napoleonico [principato
io non intendo. -dunque mi volete far ripueràscere? - anzi dispuerascere. =
fermo e lucia, 507: per far passare in una testa ripugnante i propri
vuole la signora flaminia, ha da far quella parte. -ma perché questo?
, stimando vanità il credere di poter far dimenticar l'offese passate con nuovi benefici
intesa da trent'anni in qua a far ogni suo potere per isprofondare l'italia
la spazzola. -di soggetti inanimati: far ritornare pulito. foscolo, xvtii-334:
prima di tutto ripulirsi, in secondo luogo far colazione, terzo dormire un paio d'
pregiudizi. bocalosi, ii-149: per far... un popolo nuovo, un
questi ricordi. ii. far risultare di provenienza lecita denaro guadagnato in
, e vale richiamare 1 bracchi per far loro cercare se siano rimasti addietro uccelli
che potè, fabbro ingegnoso, / far di cera al figlio l'ale, /
al figlio l'ale, / non potrebbe far l'uguale. -ordinato, lindo
il corneo, 122: potrebbe talora far di mestieri rappresentare un mostro come un'
che scoscende). -tr. far sgorgare l'acqua ininterrottamente (una sorgente
ben ch'a donna non si può far cosa / che più soave e più pia-
cose hanno continuato a dividerci, a far sì che in tutti questi anni,
tempo della vita nostra è di non far mai cosa nessuna per propia reputazione
affatto. 13. locuz. far parere le ripulse inviti: saper rifiutare
di maniere sì sperte e accorte / di far parer sin le repulse inviti.
ragione in nome dell'istinto; tendere a far tacere la coscienza (le malvage inclinazioni
nelle difese di ripulsare i testimoni e di far ricevere le circostanze in suo favore.
redimere dai peccati attraverso l'espiazione; far ritornare intemerata la fama. -anche:
... alle stanze rimbiancate, far i fregi e lo zoccolo d'altro colore
spessore. 8. per estens. far apparire nella nettezza dei contorni.
finestra. o. figur. far ritornare al proprio posto. viani,
degli scioperi nei pubblici servizi, per far fronte all'evento cobas; ed una
i villici risaiuoli, l'accostumarli a far uso della posca melata. bacchetti, ii-213
senza desinenza risaldo). rimarginare o far rimarginare una ferita; risanare una parte
] prontissimamente. -per estens. far guarire una malattia. landino [plinio
il re abraemo dalla vana superstizione e di far seco amicizia, passò a melinde.
, e mi riduce a non poter far niente di me. a. chiappini,
già nel primo versamento, che conveniva far subito,... sarebbe stato bene
... gli imbrogli che potevano far risalire a quel nome. -rifarsi
portici e simiglianti luoghi, si awertisca di far risalire tutto oltre l'architrave e fregio
, v-3-719: egli pensa che sia possibile far risalire gli effetti della follìa all'epoca
monti, e via via impararono a far meglio e a pensar più ingegnosamente;
minutissime ombre e linee e angoli, far risaltare di una tavola iana in fuori
gliam dire, serve alla pittura per far rilevare e risaltare la cosa rappresentata.
avelli de'di lei antenati ha preteso far risaltare la bell'imagine di v. e
serva non ad oscurare, ma a far risaltare più la sua bellezza. muratori
a descrivere la notte, ma ancora a far sentire quante cose di notte hanno riposo
di dar lustro alle sue imprese e nel far risaltare la grandezza della nazione russa,
. locuz. -far risaltare agli occhi: far apparire evidente. foscolo, xi-2-305
suo studio assiduo su le medaglie gli dovevano far risaltare in un subito agli occhi la
del bene, 2-376: chi ha da far un violalo, letamata e rivoltata la
vi arrivasse col risalto di riflessione che suol far l'acqua quando il primiero corso da
sino a tutto agosto: aveva intenzione di far una corsa sino a salò per risalutare
zerca el duca di urbino non volemo far preiudizio ad ascanio colonna che pretende quel
mentale, da uno squilibrio psichico; far rinsavire un pazzo (anche con l'
mercatanti, / la detta chiesa fer far per memoria / della pace, che fatta
], 282: una impresa da far tremare le vene ai polsi, ma anche
se stessi ogni ritorno all'amicizia con far atti irretrattabili di furore e con cagionare
in luoghi pii, quando stanche di far vita così laida intendevano ritirarsi. ù
volte pecca, seb- ben conosca di far male, per la speranza di riparare,
di procurare di distorre il papa dal far proseguire questo risarcimento, dicendo che questa
: non mancherei con ogni prestezza di far che fossero risarciti de'danni patiti e liberati
che... poteva... far risarcire il tetto. -restaurare un'
possono voltarsi voltinsi finché sono buone a far servizio, come anche vogliamo che si
ed or resarcio or tronco / per far la terra e 'l ciel secondi a loro
benché attaccato da due parti, potrà far buona e valorosa diffesa. gemelli careri
avisse. / e ciò farìa, si far potisse, / che fino amore in
anonimo genovese, 1-1-211: penssa si aonca far e dir, / pricar li nostri
, due, e tommaso cominciò a far tossa alla vita del forlanini. però
la cassetta delle elemosine. 2. far cadere di nuovo violentemente a terra una
. (risbianchisco, risbianchisci). far divenire nuovamente bianco. fenoglio, 4-228
diventa presto un esperto a forza di far prove, di bullonare e risbullonare..
le vene, / ch'è nemico del far bene. g. vialardi, 1-21
che sia il foco che a ben far riscaldi / e di salir al ciel la
in viso con poltrone e senza far nulla, sto sufficientemente bene.
non ubbidendo ai capitani, non sapevano far altro che con orride acclamazioni piangere e
l'altro sosteneva ch'egli era un voler far passare un cavallo per la cruna dell'
. piovene, 3-181: cominciava a far freddo: la casa era mal riscaldata.
2-284: che razza di discorsi a far venite / ad una donna onesta, a
, / e non poteva alla furia far sosta. = comp. dal
: ora tu sai che io volevo far da me... per riscattare le
rologio... e quindi far ritorno al paese. carducci, iii-12-54:
non avrebbe potuto, non avrebbe dovuto far nulla per lui? per riscattarlo dall'infamia
forza all'esercito, chi mi può far nulla? ». bngnetti, 10-64:
essendo stata accettata l'offerta che fecero di far pagar grossa somma de danari in altre
spiace; / e siam venuti qua per far riscatto / de'morti nostri e a
possibil ne fia riscatto alcuno) / far delle vostre robe. soldati, 2-435:
bisognoso, passò fino in provenza senza far altro segno d'ostilità. f. corsini
], avendo in animo di far tra molti una riscelta di alcuni pochi i
che la fatica maggiore sia stata nel far la riscelta delle parole. salvini, 44-
notturna, essendovi una vecchia che per far lume sporge avanti il braccio con una torcia
è semplicemente di rischiarare e non di far separazione dalla sostanza estranea, come fa
della fortuna, lo rendevano men atto a far resistenza al dolore, fra le nebbie
pericolo, ciò era per più sicuramente far quello che oramai si rendeva troppo rischievole
mandano fuori un fanciullo mio pari a far il prologo. or chi non si
a. serra, 1-i-105: con far venire danari in contanti si schivi il
, tassicuramento di quei guadagni, lasciate far a me i vostri conti. broggia,
.. -diss'io -tu a far soggiorno / qui restar devi, io,
penna, per non metterci a rischio di far torto neppure ai morti. pascoli,
l'ho atato / in tutto tanno far ciò ch'ella volle. / l'ha
possa stare che duoi si riscontrino / nel far, senza rubarsi o farsi ingiuria
superiore, ma che non lascia di far riscontro al piano nobile essa ancora. p
o 'venti'certe corde che servono a far giocare le reti. bacchi della lega,
vedere come possa / prendere modo di far la rescossa. 7. ant
giordano [crusca]: attendeva ingordamente a far le riscossioni de'crediti mal acquistati.
2-148: temevo... non voleste far contra di me una ragionevol vendetta,
ch'io fé cancellare / rescriver gli vò far. machiavelli, 14-i-345: la quale
cose che vi bisognasse, ve poremo far le spese a tutti non tanto un
onde hanno bisogno di venderlo vantaggiosamente per far danari. -far pagare un pedaggio
ciaj, lxxxviii-1-387: accidia, di ben far nimica, puote / talvolta traimi a
, / madonna mia, ma così far no '1 posso. 25.
di torpore in cui si trova; far ritornare in sé. -in partic.:
animi re- pubblicani. -suscitare, far scaturire. algarotti, 1-ix-126: perché
compito. -riscuotere dalla morte: far ritornare in vita. rime inedite,
s. v.]: 'riscurare': far divenire piu scuro. -intr.
in uso, / senza temer per far troppo da magno, / d'aver un
14-47: del grano non arrivano a saperne far pane, quantunque arrivino a fame farina
frassino divelto / già da lunga stagion far che ribeva / di primavera le rugiade liete
/ ma, del suo amor a far lieta e felice / un'altra donna,
auttorità di trattar ogni negozio e di far ogni ufficio, altri non riseggono,
, 84: risedendo anticamente la podestà di far le leggi in potere del popolo,
, 18-x-1987], 307: per far fronte all'accresciuta capacità produttiva dei terreni,
fiume. viviani, 1-6: nel far preparare il nuovo fondamento,..
. alamanni, 18-6: di vendetta far tosto procura, / a quanta forza
imperador ha mandato alcuni per- sonazi a far la risegna a questi italiani con darli uno
, rivedendo le genti assembrate e facendone far risegna in sua presenza. pantera, 1-119
c. campana, ii-3-2-42: fec'egli far la mostra di tutta la gente da
la sua famiglia era troppo povera per far viaggiare dora fino a parigi.
gratz data libera licenza ad uscochi di far tutto quel male che potessero e a loro
le occasioni, e questa si ha da far dell balasso onoratamente e secondo le leggi
intorno al resentimento c'hanno deliberato di far contra n., del quale hanno suspetto
le volte di san pietro e fece far non poco risentimento a tutti gli edifici
, 6-61: non potendo l'anima far di meno di non risentire la trista disposizione
ho solo questo sorriso: non so far altro: almeno sfruttarlo!
è offeso. monosini, 344: far risentire il gusto, l'appetito.
stette nel letto mai potè risentirsi per poter far cosa alcuna. -reagire a uno stimolo
antonio, tutta risentisse, / quasi per far tumultuarie imprese. t. contarmi,
o su ristesse mura, per non far movere o resentire l'opera fatta.
così stando, il b. non potea far cosa che meritasse più biasimo e manco
se ne veggono in molti luoghi con diletto far riserbanza. = derrv. da
lei e del mio fermo proposito di far sempre quello che io creda doverle essere
, o perché egli non osasse di far loro forza o perché per sua sicurezza
per giungner poi più fresco, / e far con lei qualche pruova gagliarda. alfieri
mai, ne più indute, / da far riserbo o da tener più care.
secondo il grado suo, e fatta far una cassa, in quella, senza che
de'volsci, il quale, non potendo far resistenza a sestio tempanio, da cui
i legali ànno, prima, da far le riserve. e allora si inizia il
con l'andamento della battaglia, per far fronte a situazioni impreviste.
vanno bene, e non si mancherà di far ogni diligenza, perché si riservino in
di dumas derivi da coloro i quali amano far pompa di riservatezza verginea, e metà
impagliaccio, don girolamo non ebbe a far la benché menoma parte delle doppie e
il re... in parlamento a far interinare un brevetto... co
carducci, ii-9-104: dovresti costì in livorno far scorrere da qualcuno i numeri della «
fuve e gialle e rogge / ai risguardanti far cortesi inviti. g. b.
particulare e degli ordini, che risguardano a far buono un solo uomo, s'appartenga
debbo pure aver risguardo alla brevità, voglio far fretta al mio dire. gatto,
massime se è dotato di tale carattere da far parere generosi e tremendi gli affetti che
acqua e nutrirvi dentro i pavoni, far volar il bue e l'aquila arare.
. giusti, 4-36: chi vuol far bene bisogna che abbia il coraggio di
coraggio di porsi tal volta al risico di far male. -mettere, porre a
, 2-71: noi non vogliamo per te far guerra con lui e metter lo stato
il suo fiele / ei mastica senza far motto. / gli s'invelenì la ferita
furioso'..., per questo bisognandomi far condurre da salò quattrocento risme di carta
la risma o il quinterno per poterne far venire delle altre risme, perché son
altre risme, perché son dietro a far copiare i miei 'annali'in miglior forma
iacopone, 17-25: ché non ce iova far sofisme / a quilli forti siloisme /
iacopone, 1-88-25: non ce iova far sofismi / a quilli forti siloismi /
so vedere come possa / prendere modo di far la rescossa. bartolomeo da s.
dolce parlar e con un riso / da far innamorare un uom selvaggio. boccaccio,
ha tre potentissime armi in se stessa di far vendetta deh'innamorato: occhi, lingua
risa. -dare caro di risa: far passare la voglia di ridere. a
). aretino, 25-54: possa far le risa de la castagna chi mal ci
a mostrarsi bonaccione qual era, a far la bocca a riso. -far
-muovere, commuovere a riso: far ridere. dante, purg.,
inermi, / poteano a tai guerrier far pochi schermi. -non potersi tenere
crudeltà e orribilità non si possono verisimilmente far vedere in atto e che fanno anzi
e letter. soggiungere di nuovo; far seguire un'ulteriore affermazione a un
nuovo, gli venne un capriccio ai far l'impresa dell'alemagna. = comp
risollético, risollétichi). ant. far vibrare nuovamente le corde di uno strumento
carme se sto insolente de mio fio vuol far a mio muodo, perché, s'
, s'el farà altramente, ghe voio far pezzo che posso. abriani, 1-230
pace, lo stato gode a provarsi di far arretrare verso la bestialità quelli che sono
feccia novamente bruciata e calcinata o valla far passare pel tartero calcinato; poi restilla e
'l pensier già risoluto / della visita far dello spedale, / fia ben,
mio partire / è risoluto; non mi far ritegno. stampa periodica milanese, 1-86
ii-12: desiderasi ove s'ha a far l'orto una qualità di terreno che di
se con manco fatica che non è far mutar di proposito una donna io non
in maniera che non solo non posso far nulla, digerir nulla, ma non ho
: messer pancrati... si fece far cinque pillole di tal modo e maniera
tal modo e maniera composta che, senza far nocumento alcuno a chi le pigliarebbe,
del contradire e con lo sforzarsi di far prevalere la sua opinione, si infiamma
orator veneto che la intenzion sua era di far risolver l'armata sua, cum sit
incrociate e così la dama finiva col far l'occhietto al suo amico.
in predicazione di segretario generale, può far risolvere presto. -in relazione con
re. forteguerri, 10-105: risolvon di far lor palese / quel ch'hanno nsoluto
poter nelle rime e nella elocuzione materna far qualche profitto. al quale per meglio
v.]: 'risolvere': oggi è far passare la nota dissonante o ritardata od
di salto. detto d'un accordo, far passare
parlar risolver posso. 24. far ricadere in abbondanza su qualcuno. salvini
, si dice resolvere, ciò è far ritorno. 29. intr.
oferiva per le cosse di mar contra turchi far quello voria questa signoria, dicendo il
però fresnes che esortava la repudlica a far presto e risolversi, acciò non facesse sforzatamente
sforzatamente e con pregiudizio quello che poteva far volontariamente e con onore. tassoni,
ove tanti altri sono naufragati; basta per far risolvere molte persone al medemo viaggio.
intorno al corpo risuonante apertamente si vede nel far suonare il bicchiere dentro il quale sia
, / più e men cupi a far bassi e soprani! martello, 6-i-151:
tanto potenti e tanto risonantissime, da far tornar indietro impaurite le saette e i fulmini
. gambara, 1-451: né per far l'arme li ciclopi ignudi / battendo
buonarroti il giovane, 9-302: primo a far l'uom smarrire / fur le gioconde
prestamente a casa del cardinale e comincia a far risuonare di mesti ululati e flebili lamenti
'l tuono. 10. far echeggiare un luogo di suoni o di voci
suona / dopo la morte, vi farà far via / dal borea a l'austro
ogni suo motto. 13. far conoscere, divulgare. martello, 6-i-207
s. v.]: 'risopire': far cadere e cader di nuovo in sopore
risor gente, si debba far risalire alla fine del seicento.
risorse il cavalier del ponte, / bramando far del suo cavai vendetta. delfino,
amor di dio, che mi volete far impazzire oggi con il tanto ragionar di questi
venerare il principato di galba e col far sì che si credesse risurgere quella parte,
suavi sospin e con parole / da far fermar, non che altro, in
dell'acquedotto... dovrà certamente far constare appuntino dello stato pri
risorsa che avea lo sposo era di far assassinare l'amante favorito. a.
corpo. bruno, 3-146: a far questo gli bisognarebbe virtù trat- tiva o
luoghi meno ridondanti. -figur. far terminare una stagione. chiabrera, 1-ii-60
. -risospingere sui propri passi: far ritornare indietro qualcuno. sbarbaro,
verso la barbarie. 4. far desistere qualcuno da un proposito; reprimere
leggi e dell'opinione, essi che possono far regnare la virtù e nspandere la felicità
., per scarsa disponibilità o per far fronte a esigenze future; ridurne all'
tra la povertà. -con litote: far uso di qualunque mezzo adatto a conseguire
hanno due volte proposto al re di far elegger dal clero gallicano un patriarca generale nel
o, anche, la deliberata volontà di far soffrire, di umiliare. tecchi
si teneva delle comari, cominciò a far beffe della sua sciocchezza, per ciò che
iii-366: in seguito sono stato costretto a far grandissimo risparmio di viaggi per l'incomodo
. (rispedisco, rispedisci). far ritornare nel luogo da cui proviene una
di venirmi a destare / e di far tosto entrare / la gente rispettabile? da
che avevano appunto un forte interesse da far valere e da patrocinare.
fratelli: ciascuno di voi impari a far sì che in lui sia rispettata ed amata
ii-495: saper dei che ne'campi per far bronconi è meglio por bamatelle che magliuoli
le cerimonie... consistono a far battere il tamburo, mentre dura l'eclisse
avevano perduta roba nel fiume, facendosi far fede dai respettivi capitani ed uffi- ziali
vigilando perciò all'interesse che hanno di far vivere più che è possibile questi miserabili
spargere il seme, / non potè far, quantunque accorto e scaltro, /
, / e quanto han gli altri a far, mostra col suono; / chi
buon rispetto. bibbiena, 2-121: non far qui dimonstrazion, per buon rispetto.
figliuol di dio. - / di far risposta ben ebbe respittó / iesù e po'
; / la luxe resplendente a far digno / lo sol, la luna e
vanamente i crini alle donne, a far superbamente risplendere gli orecchi e le fronti
. dati, 157: bramava di far esprimere al vivo la robustezza guerriera,
muratori, 10-i-41: potremo sì, potremo far molte divozioni, risplendere in varie virtù
può avere a difendere, perpetuare, far risplendere la nostra tradizione artistica.
abitudini e togliere i pregiudizi, a far risplendere nella massima luce le più sicure
f. frugoni, 2-182: per far maggiormente campeggiar la gloria di questi padri
-riprendere una relazione precedentemente interrotta; far rivivere un sentimento. volponi, 2-265