e chi non l'impara non può far bene. f. badoer, lxxx-3-120:
: veramente non v'ha dubbio che far la prattica (disse un giorno il
[s. v.]: far le pratiche di medico, di chirurgo,
.. e si era messo a far le pratiche in un giornale essenzialmente politico.
a roma, tre anni, a far la pratica. pavese, i-29: quello
non bastano... a far noi partecipi di quelle arti e scienze delle
a colorire, adomare di mordenti, far drappi d'oro, usare di lavorare di
, i quali si persuadono di poter far bene le modanature e sacome delle parti degli
dai quindici ai diciassette anni, dovessero far l'esperienza delle manette, la pratica
. ariosto, 23-19: di vallombrosa pensò far la strada, / che trovar quivi
pensato. caro, i-109: a voler far lo satrapo delle lingue ci si richiede
alle muraglie e dall'un forte all'altro far buoni fossi, ché si leverà la
dottor si pose in animo / di far ch'io non stessi in pavia, e
il suggello; / né cessò molte pratice far poi / per inchinarla ai desideri suoi
vuol seguitare la sua pratica e spera far sanza spesa,... purché la
né per la vecchiezza de mio marito ciò far si potreb- e, ho pensato che
. si dovrebbe, matematicamente parlando, far girare con una sola mano; ma,
si vorrà forse più di una mano per far girare questa gran zattera. bonghi,
insieme. -porre in essere; far valere ufficialmente. manfredi, 3-67:
noi trovo di dimensione grande abbastanza da far capire che questa tomba è praticabile nell'
senza scelta ciò che piacevagli, e far poi un tutto a suo modo da praticac-
mio padre a viva forza si era voluto far calar dentro sino alla crosta del cratere
e pericolosissimo peregrinaggio, c'ho convenuto far io polo minio..., m'
, in: ho voluto scrivere e far sapere a quelli che non sanno, perché
ciascuno di loro stava continuamente attento per far le mie cose sue. sicinio,
giu- car d'ingegno a deludersi e far trasvedere. rosa, 2-305: per
pratica / con uom del lazio, e far lo sponsalizio. botta, 4-842:
egli quivi suol pratticar spesso, / a far di sé nel corso e nella lotta
targioni pozzetti, 2-146: praticarono di far pigiare l'addome degli annegati da loro
prencipi italiani della moca considerazione pratticata con far apparir il genio e a propensione
erano presenti questi tanti modi praticati di far danaro e non vedevano appieno l'uscita
pratiche sono quelle che ci impongono di far qualche cosa. galluppi, 1-i-16:
: la vecchia i primi giorni voleva far lei, ma poi l'aveva vista
sanudo, x-134: visto non aver potuto far nulla per defecto di fanti non pratichi
, il primo giorno, mal pratica di far fuoco nel focolare. -sostant.
che è pratico, terribilmente pratico nel far le risvolte de'panni, 1 cesti
marzello an- derano per l'ixola a far il pratico, perché la signoria è
essendo il sensualismo (accetto, per far presto, questo termine improprio e da praticonacci
mormorio grato / a ber invita e a far seco soggiorno. tasso, 15-64:
per il pascolar degli animali che nel far lavorare le terre, hanno levato il
: filglia que poi fare? / lassa far la gente prava, / lassali de
pravo / vince davit e sforzalo a far l'opra / onde poi pianga in
e soavi / diceva al padre: -così far si vuole / e punir sempre i
, al sacro santo chiostro, / cercando far di tutta italia un mostro / con
si deggia il banditor del vero / e far ei quel che in altri accusa e
canteo, 70: al popol di ben far darai la via, / omandol di
. ariosto, 800: ho voluto far questo poco preambulo a vostra magnificenzia,
da cui dipendo e a cui spettava di far rapporto su la colpa imputatami, domando
. { preannùncio). annunciare o far conoscere in anticipo, in precedenza.
. annunciare in modo vago o incerto, far presentire; fornire un indizio di qualcosa
salubri consigli li plenipotenziari d'astenersi dal far trasparire alcun indizio di tentennare nella fermezza
la nostra... si può forse far corrispondere, in termini marxiani, al
', che ha la virtù di far fuggir le fere da chiunque candida la
quindi, con precauzione, per non far traboccare il bicchiere colmo, vi si incamminò
al duomo per verificare se smettevansi di far quelle preci. -liturg. prece eucaristica
il cavalliero: / « or quel che far con prieghi io non ti feci,
10-19: ho visto con i miei occhi far morire vite umane negli ospedali, e
perturbatrice applicata al rotore e tendente a far inclinare quest'ultimo. il lato caratteristico del
-per estens. chiamare a raccolta, far venire. t. valperga di caluso
lauro e de mirto / tu te poi far cum la toa man discreta / la
', quel che non ho potuto far io, quando ho cercato di nascondermi a
: mi sforzarò con i precetti usati / far che sotto l'imagine æl vero /
s'ardisse o spiegar schiere / o far conflitto, e solo a la difesa
: noi precetto avemmo / di tutto far per riaverlo. [sostituito da]
commettere adulterio, non rubare, non far danno alla reputazione altrui, non dire bugia
le persone in casa propria e voler far loro da precetterà. 6. peggior
uomini. 3. figur. far cessare, interrompere; annullare, annientare
menzini, 5-118: ahimè, che importa far de'sacrifizi / zuppa agli dei e
si è peccato per soverchia lentezza in far le leggi; spessissimo per soverchia precipitanza.
. il prossimo di sicilia era per far lo stesso, e con maggior precipitanza.
tenaro. 2. figur. far fallire, mandare in rovina, ridurre
, pronosticando ch'i reali avessero a far ogni sforzo di precipitarlo dal colmo di
a repentaglio il mio onore, potrebbe far credere ch'io avessi presa una vostra
che sono tutte le avvertenze dovute a far bene l'opera. longo, xviii-3-259
, rifletti ancóra un poco, prima di far questo! non precipitare!
la presenza di un dato reagente a far... precipitare la soluzione.
la dimanda che s'era proposto di far dopo. 26. prov.
francese, che del mio stato potean far fede e apportare qualche re- fugio alla
arte sua andava macchinando le maniere di far mangiare la carne morta di quel callo
volgo e non se ne lasciano indurre a far precipitazioni. -movimento accelerato.
quelli che sono troppo correnti in voler far la buona opera innanzi al tempo suo.
le occasioni sono precipitose; non bisogna far alcun fondamento sopra le passate. redi
sommaria. giuglaris, 1-334: quel far impicar uno senza fargli processo o darli avvocato
sdegno. 2. tr. far cadere; deprimere, mandare in rovina.
precipizio; / ma qualchedun vi farà far giudizio. -fare un precipizio:
smod con altri consiglieri a sully per far al re le rappresentanze necessarie, affine
zac- coni, nel '92, a far conoscere a napoli 'gli spettri ',
'ad unguem 'separatamente e poi nel far camminare di conserva i rocchetti,
del regno, ma per... far festini ed altre superfluità e capricci di
otto giorni che m'ero avviato a far qualche suonata, mi disse: -provate
avrà veruna difficoltà... a far menzione del principe di wirzburgo nella sua
: incominciando dai mecenapreclaro / né seppi far mai straccia di sonetto. d'annunzio,
martello, 6-i-216: scelleraggine fora da far dar volta al sole, / per
careri, 1-i-57: gli arabi usano di far nascere i polli, col calore del
.. nacque nel mondo l'industria del far denari per solo accrescimento de'denari stessi
. metastasio, i-iv-621: crederei di far torto a voi, riverita signora contessa
. assarino, 97: comincio subito a far prendere informazioni per desiderio di castigar chi
in tesser tele e molte / in far trapunti ad instruir prendea. parini, giorno
. romoli, 350: altri per far questa sperienza pigliano una pezza stretta di
marina, 670: 'prendere ': far presa (dell'ancora); penetrare
1-2-93: prendendola per lui, cominciò a far le maraviglie sopra il vicario, dicendo
manta stagione / sensa d'amansa alcun far prendimento. scala del paradiso, 273
costituire un presagio, un indizio, far presagire. benvenuto da imola volgar.
verace. -fornire un indizio, far presentire; preannunciare. de sanctis,
che nascono, quasi direi, deputati a far progredire qualcuna delle arti, sogliono pronunziare
divertivano a volgarizzare poeti latini e a far della poesia o della musica amorosa,
vostro cuore, fortissimo a sedurre e a far venir dalla sua l'istessa ragione.
ancor sempre impacciato dalla preoccupazione di non far nascere sospetti sulla propria identità. piovene
umano, allo stato attuale, si può far rimontare agli australopiteci, che non sono
un riconoscimento esplicito di corruzioni esercitate per far trionfare il progetto di legge. montale
di ottantamila coscritti..., cercando far credere i suoi preparamenti rivolti contro la
ottanta anni, più preparamenti na da far per la morte che provigioni per vivere
li tua peccati... ti doverrebbano far crede che il flagello viene, massime
l'opocalpaso scientemente e si industriano a far questo, percioché sanno che, messala
82: in cucina anna si sbrigò a far colazione e fece i preparativi per uscire
, 7-v-5: gl'ingiusti concorrevano a far lo stesso per isperanza di non patire i
262: donna elena aveva saputo far le sue cose con molto accorgimento.
/ ingegno a frodar altri e me far ricco. leopardi, 946: nelle cose
. -fare agire per primo; far fare qualcosa prima di altri.
abbia preposta. -assol. far precedere la narrazione corale all'azione drammatica
amiche, non ville, / che te far possan mai / nell'urna del favor
nestabile, che facesse rascionamento col papato de far permutazione che lo castellano de la roca
: ben toma a preposito / di far tanto dispetto / a chi gli sta suggetto
sta suggetto, / d'un poltron far un uomo. domenico di giovanni, i-iii-
o di fronte a un'altra; il far precedere in un ordinamento logico o estetico
quante preposizioni, posposizioni e interposizioni gassano far, troveremo che non ne possono far più
gassano far, troveremo che non ne possono far più di sei. ontempi,
ed alropposte schiere / delle posse natie far prova alterna / permette ornai. monti,
si oppose, / che gli potesse far torcer le ciglia? / astolfo a tal
essa università fosse tanto mattamente prepostero da far passare un giovane alla logica non corredato
lo re aretta, lo qua lo volea far piglà'. bibbia volgar.. vili-11
brissino, ovvero qualcun altro, a far intender vanimo suo quale abbia ad essere.
prepotènto). agire di prepotenza, far valere la forza; fare il prepotente.
, insieme, oggetti che si ostinano a far parte del mio panorama. prepotentemente,
. siri, vii-507: qual altra risposta far potea l'imperadore... se
troppo e non si metta in testa di far di suo capo o di prepotere.
. un processo di pre-refrigerazione tale da far rimpiangere le vecchie gloriose esecuzioni del dal
imperatore di conceder privilegi a'particolari per far legitimazioni, cavalieri, noaari et altre
non solo ne'parlamenti reali si potesse far apparire e quasi toccar con mano la
qual errore cadde il re anon con far tagliar la barba e accorciar le vesti
milanese, i-112: la prerogativa di far meglio impazzare gli uomini è propriamente serbata
m. membré, 9: hanno volesto far con me compagnia; onde comprassimo certa
che nu'semo usadi e solemoli far. boiardo, 2-11-53: or
.. mandano gli smerigli innati a far trattener e romper il volo all'uccello che
vengono di mare alla bocche de'fiumi per far l'uova e figliare; e le
inf, 16-23: qual sogliono i campion far nudi e unti, / avvisando lor
una e l'altra man va ricercando / far nuova presa, ove il suo meglio
innanzi salti lunghissimi, ed in lottando a far varie prese e sgusciare di esse.
bucce d'olmo e finissimo aceto, per far la presa più forte e tenace,
. -gesso da presa, da far presa-, v. gesso, n.
valvola o di saracinesca che permette di far affluire vapore da un generatore o da
licheni], inetti per costituzione a far vita da nomadi, si sistemano alla meglio
terreno, ha ad attaccarsi, ha a far presa ed allignare. -aderire al
appena segnato dai passi che stentano a far presa sulla sabbia vulcanica e sulla cenere
ombra sparsi / con l'aspre code far tenace presa. -serrarsi (un
einaudi, 410: l'argomento può far presa su uomini politici, i quali
della gente che scende in piazza a far baccano. montale, 4-137: non c'
, il secondo vi scorreva sopra senza far presa. -acquistare forza, influenza
ritto con filo (firitto, far un assalto o dui o più, venir
, e quando sentiva biasimar la guerra o far presagi sinistri, faceva dietro le spalle
l'uno all'altro parve che volessero far presagio di qualche futura calamità, sì
nostra feluca. 4. far prevedere un avvenimento futuro, esserne il
dieder la spinta a clemente alessandrino di far paragone tra questa con quella insegnata e
, i-2-94: vari li modi son di far presaglia. /... /
, o che fosse sua usanza di far veder se nessuno era in camera, o
sm. sostanza che ha la capacità di far coagulare il latte; caglio. -in
di presame. soderini, iv-46: per far d'esso [latte di capra]
due atti di dio in tutto concorrono a far la divina predestinazione, sì come ad
quei sistemi filosofici, nei quali, volendo far la storia dell'intelletto umano e rappresentare
, alle proposte della sanità, a far eseguire i suoi editti, i sequestri ordinati
g. michiel, lii-4-368: non può far né dire più di quello che gli
tropp'ardisti! a me non hassi a far addosso del pedagogo, peroché a me
virtute il ciel prescrisse, / di far luci sì belle? a. valiero [
ella l'aspettasse, quando / altro far non potea, fin a quel giorno /
forma parlò. 8. far terminare, far concludere, far cessare.
. 8. far terminare, far concludere, far cessare. dante,
8. far terminare, far concludere, far cessare. dante, par.,
me chiamato. -notificare, far sapere con una lettera. sarti,
l'arbitrio e la facoltà assoluta di far ragione, ma li sottometta il più che
di un dato tempo la facoltà di far valere in giudizio una data ragione »
sia sono indugiato fino a ora a far questo uffico; ed ora lo fo,
il loro... pretesto per far tante prescrizioni senza costrutto. p. leopardi
che serve a far riprese o ribaldire il ferro ne'luoghi dove
forse in assoluto, è quello di far diagnosi di 'aterosclerosi cerebrale 'di
. (presento). mostrare, far vedere. fazio, i-22-72: veder
un povero paesano, capitato là per far legna. questi, veggendosi la fiera addosso
che risponderò io? 5. far conoscere qualcuno a una persona o a un
nate. pananti, i-304: per far le cose in forma, presentato / alla
parti, mi faccia la grazia di far presentar loro un basciamano per mio nome
terra il cavalcatore. 13. far conoscere, far credere; far vedere,
. 13. far conoscere, far credere; far vedere, far sentire
13. far conoscere, far credere; far vedere, far sentire (con riferimento
conoscere, far credere; far vedere, far sentire (con riferimento a un sentimento
, maestà, splendidezza e imponenza da far maraviglia. visconti venosta, 100:
sopra il vostro pugnale: non avete da far altro che presentargli il taglio del detto
giorno ciaschedun si presentò, / presto di far il su'comandamento. boccaccio, dee
roso dal tempo: io ho a far visita ad un personaggio a cui non posso
presentata cattiva ', poiché tende a far sì che la croce diventi una volta
grazia le chiese in iuspatronato e per far anco maggior grazia a petizione di chi
eziandio per virtù di privilegio, di far la presentazione ad altri che al vescovo.
dico sia vero, ve ne può far chiaro ruficial del signore il quale sta
processo verbale. 6. il far conoscere qualcuno a una persona o a
, sorpreso, cercava d'incunearsi per far le presentazioni in regola, ma nessuno
mi aiuta nelle faccende. -il far conoscere uno scrittore o un artista non
: proponendosi da un giovane di voler far un giuoco, nel
, dalla quale ricordanza commosso vien a far qualche effetto o a dir qualche parola
(i-143): messer nello faceva far certo collegio di dottori in casa del
sorpreso a bestemmiare non aveva esitato a far
toscana nella lau- renziana, operò per far risorgere in firenze lo studio di queste
è qual che dimostra voglia ardentissima di far, come: 'oh suo amassi
presente, / buon incomincio avra'di far mercato. cavalca, 20-305: lo diavolo
[la lode], sì per far più ornato lo suo presente, sì per
miei v'infastidisca, / non potendolo far colla presenza? foscolo, xv-175:
perder la tua presenza, / né può far resistenza, / poi che pure ir
sua presenza, / non m'ardisco far motto d'amistate. maestro sanguigno,
antipatico, che viene lì tanto per far atto di presenza. -nella presenza
ordinato che mi si mandi, potrete far constare a rimovere l'impedimento della presenzialità
agio ben potesse con misser lo vescovo far penitenzia de'suoi peccati. b.
patrio sussidiò lui ed altri per rimpatriare e far gesù con tre mani, se ritrovavano
: don gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina in collegio: dolci
ottimo risultato in inghilterra. far durare, mantenere, conservare una qua
ii-556: una tal vaghezza ideale di far un concilio che sanasse l'insanabile,
.. si niega la podestà di far leggi contrarie alla ragion comune overo alle
, 1-85: i più irrequieti chiederanno di far parte del circolo artistico, e uno
. cavalli, lii-5-173: opinavano di non far maggior spesa ordinaria che delle cento,
uno smacco, perciò ferriera decide di far abbandonare alla brigata la zona che ormai
4-4: sol castelfranco... può far inciampo, / g
siamo tanti occupati che l'oste potè far cose assai prima che nui possamo fare le
sopra lor furo andati / e sconfissegli sanza far dimoro / e molti ne menar
temporeggiando tuttavia dubitate quel ch'abbiasi a far dei nemici infra le mura vostre già
quando un ben altro poeta erasi accinto a far trionfare anche nella poesia italiana la paventata
devo non dare il cattivo esempio di far vacanze per andare a feste.
quindi a lodar la determinazione presa di far pace con quei d'a- pamea.
perfettamente i fogli dei libri, per far aderire i risguardi alla coperta o per
una pressantissima del cardinale, non voleva far torto a un tal tognetti. imbriani
facesse piacere ritrovarmi a mon- tecristo a far corteggio al principe di monaco e al suo
pagliaresi, xliii-14: poi comandate, senza far più resta, / al mastro che
guittone, i-29-10: non mension far voglio di quanto operasti in essa [
non solamente pericoloso, ma vano il far fondamento nelle situazioni assegnate da tolomeo,
mai presso il tempo in cui bisognerà far guerra aperta al partito moderato, che ormai
ci son molte / che non saprebbon far come fo io. contile, ii-18:
adosso co'piedi? -ma, può far presso che lo dissi, e che diavol
fallito: monsignor sadoleto ve ne potrà far fede, dal qual presi alquanti ducati
artefizi e pressure indicibili si sforzarono a far mandar giù quell'opera. manzoni,
onde in cose gravi non se ne possa far capitale e gran prestaggio, abbondano
a casa del cardinale e comincia a far risuonare di mesti ululati e flebili lamenti
bene e prestamente le ragioni, si dicono far bene i conti. vico, 4-i-784
'prestare il nome '...: far le veci d'un altro..
mamiani, i-51: m'awezzai a far versi cucendo frasi ed immaginette quasi tutte
lii-15-99: se vuole alcuno di essi far provvisione di denari, non trova che gli
presto ci prestaria dio chi ci avesse da far iusticia. sanudo, lll-m: tre
inganno. tozzi, vi-809: non volevano far saper niente a catera, pensando che
abbruciare: la qual prestezza la vien a far più potente del solito. varchi,
. bartoli, 9- 28-3-16: per far... contenta la povertà, altro
che sapevano bene con le lor prestigie far travedere gli spettatori col far comparire e
lor prestigie far travedere gli spettatori col far comparire e saltar fuori, di dove
luce in forma della cosa che ti vuole far vedere. giovanni dalle celle, 4-2-14
non d'indovinar solo, ma di far anco i loro discepoli, senza altra fatica
prestigiatoria, il gabbatella e 'l suo far passar per arte e per parte di mastro
5-4-203: cominciò [gesù] poscia a far miracoli grandissimi, non già con magichi
essi giucar di mano con prestigi da far travedere; e se ne contano mille
, che del guardo è rete, / far che un aspetto indentri, un altro
.. non è un mezzo adatto a far cacciar fuori l'oro da chi lo
dello stato o del sovrano, per far fronte a esigenze considerate inderogabili (come
ma perché hanno trovato il mezzo di far pagare il grosso panno...
.: di buon mattino, sul far dell'alba; sul far della sera,
mattino, sul far dell'alba; sul far della sera, quando appena annotta.
. lo indovinello, lvii-42: non far sì presto questo suono, / poi
se più presta non son venuta a far l'ufficio che dovea: m'ha reso
la volta che presta t'ò fata far, / ferendoti in terra ti farò andar
, essendo soliti i giovani di non far molta riflessione su quel che dicono o
madonna, dico a lei, per far son presto. m. adriani, iv-
esercito di là presto e pronto a far tutto per lui. botta, 5-325:
gli auguri mostrarsi non prosperi, per far elegger poi, come fecero, antia e
. sacchi, i-92: mi diedi a far grandi inchini ed a fuggir alla presta
. cecchi, 20-2: chi puote far cotal servigio / più a compimento che una
tasso, n-ii-327: questo artificio di far cangiar faccia a le cose con la
tutta la mia vita non ho saputo far altro che presumere, volete ora che speri
imparerà, presumo, più sempre a far delle eloquenti intemerate contro ai ridevoli scalpori
6-68: perdonatemi voi, se di far conte / cose non viste il mio trombon
spinge, / di sé prosume e spera far gran cose; / si sganna poi
assai di sé, perché chi ha da far gran cose bisogna che abbia ardir di
van prosume / qua- lunca i versi far se tien più degne. mascheroni, 8-311
tore... ch'ardite di far tal torto a così erudito soggetto.
sapendo che un amministratore è tenuto di far prevalere il suo interesse a quello deltamministrato
a voi si contraddicono in guisa da far presupporre che un fatto innocente s'è tramutato
due ragioni: l'una, per far fare pace tra sforza e tartaglia; l'
spagnuoli la credenza che non fosse per far loro la guerra. = da un
xxxv-i-768: l'altrieri, per caxon de far dir messe, / al preite me
un ser saccente, / venne a far riverenza a monsignore, / dentro non so
. contarmi, lii-4-245: venivano a far gagliarda e potente opposizione alla casa di guisa
fanno questi costumi rancidi e il veder far di cappello a preti e il sentir parlar
luterano... poser mente a far rivivere l'idioma nazionale. carducci,
io fino a domani / altro non voglio far, se non poltrire, / adoperare
di trenta diventò cherico;... far come il prete peo che di prete
non si comprende con qual fondamento pretenda far da letterato. -vezzegg. pretìcchio
1-118: non è lecito in questo regno far alcun'arte o professione pubblica o aprir
(. rivendicare un proprio presunto diritto; far ere le proprie ragioni m una controversia
da che spirito son mossi / cosa di far gli augei si son pretesi, /
un po'come mussolini che pretendeva di far odiare inglesi e abissini, gente mai
bene... e così, per far fronte, s'era fatto prestare una
, un negoziante e che pretendeva di far parte della categoria dei furbi. -rifl
costoro, / vincer la rocca e far colei prigione » /... /
bocca. cicognani, v-1-423: quanto al far da cucina, aveva una pretenzione sola
aver pranzi né altre occasioni di dover far chiacchiere più o meno pretenziose e ridicole
: questa necessità è stata anco causa di far traboccare l'obbedienza e la fede fuori
ii-160: voi obbligate un religioso a far carnovale da religioso e vi scandalizzate se
che questo grande re non preterisca / far contra noi, poi che giustamente /
quello che lassato fusse... far fare interamente... e le
è parso debito 'cum 'questa mia far reverenzia a vostra excellenzia, per non
le predette cose sieno tenuti e debiano far fare per tutto lo mese di giugno
le predette cose non faranno o vero far fare pretermettaranno, perdano lo loro salario
, citare; segnalare all'attenzione, far presente. cicerone volgar., 1-541
croce, ii-0-112: tanto è impossibile far di meno della critica che la pretesa di
di dire che con la pretesa di far da maestro. g. bassani, 3-69
pretese e assumeva atteggiamenti di omero del far west. -in espressioni (per
che la prima edizione del solwan dovea far aggrottare le ciglia alla polizia retesca de'
sopraditte veramente non si possi ad alcuno far grazia, don né remission, per alcun
10-139: sotto pretesto ch'egli non volea far pace co'detti figliuoli di messer ghiberto
). sarpi, vi-1-154: il far demonstrazioni senza effetti dà disgusto a'sospettosi
rabbia il vedere tanti bei soldati non far altro che accompagnare processioni viatici e simili
pretto. manzoni, iv- 263: far loro a forza bere del pretto assai perché
il giovane, 9-838: s'a far ritorno al proprio nido / spron di necessità
sorgesse il pericolo... di far nascere questa idea che, organizzando provvisoriamente
recare della mera politicità, s'intende far uso come di approssimazioni o di prevalenze
questi rispetti... avevano cospirato a far prevalere il rossetti. calzabigi, 106
gran massa popolare... potè far prevalere a lungo il suo giudizio e
a punto, che costoro mi vorrebbon far pagare. ariosto, 22- 15
né l'interesse mio proprio mi possono far prevaricare in questo caso. 6
mi domandò se non fosse stato possibile far la pace col prete prevaricatore senza disturbarlo
mancati i più valevoli mezzi di farsi far ragione a parigi per conservarsi i diritti
, i-349: veramente gli è un far prova di preveggente sagacità dedicare i propri studi
antino, che sapevasi dovere di brest far vela con una forte armata per l'
, 1-i-20: -tornerei mille volte a far l'istesso. / -ti preverrò. ministri
, / prevenendo l'invito, / per far la mente mia sazia e contenta /
per quanto ti conosca poco, le potesse far male un'impressione troppo forte. vado
. gobetti, 1-i-597: ci basterebbe far seguire la difesa dell'intolleranza all'elogio
mente. siri, v-1-400: preventivamente voleva far sapere a'medesimi... che
venuto assai volentieri a riverirla, a far seco lei il mio dovere, senza
'è congegnata talmente a puntino da far quasi supporre un accordo preventivo. piovene
. delfico, ii-191: stimo dover far una prevenzione, se mai taluno per
[il vicario delle monache] a far l'esame nel quale si trattava di decidere
giusto e tanto prudente avesse intenzione di far con un decreto solo moltissimi pregiudici a
senza colore non denunciavano alcuna inclinazione a far parola: come d'un'agre- ste
essi artieri e affittaiuoli, si sia potuto far tanto ». 2. stor
... un'istituzione adattissima a far prosperare vie più l'educazione di questi
le pomate: insomma, questo figaro sapeva far tutto, e si rendeva prezioso.
sopra una formalità superflua atta solamente a far logorare il tempo che pur troppo s'
il non prezzar la propria utilità per far cosa onorevole. baldi, 123:
, con onesto prezzo ve la potete far vostra, rendendovi certo che ella è così
b. del bene, 2-317: far olio di qualità verde assaissimo toma conto
epistole], 278: dio non poteva far maggior dimostrazione che donar il suo unigenito
mostrandogli com'era apparecchiato / a poter far mutar firenze vezzo, / dicendogli: castruccio
aspramente e disapprova tutti coloro che ardiscono far mercimonio dei loro valori di penna).
ribelle al proprio legittimo sovrano ed a far correre da una moltitudine di facinorosi prezzolati
fra loro qualche analogia e vanno a far capo ad una idea generale che li
letter. mostrarsi, tarsi vedere, far mostra di sé con eccessiva ostentazione.
e ansante della fierissima perorazione e senza far motto gli stampò una ceffata da maestro
. l. veniero, 5: può far san pier che non vi sia fra
e di vantaggio dentro, quantunque sogliano far copia de'fatti lor sin ai cavalli
me'dineri e cose che se posa far dineri a li prixoneri de la prixon forte
cafiero, 184: essi propongono di far costruire nella parrocchia una prigione di lavoro.
, xxxv-i-641: [lucifero] s'à far veniro un perfido ministro, / ke
coscienza, / guastar di legge e far del bianco nero, / preson de'boni
bianco nero, / preson de'boni e far liber chi erra. ariosto, 21-28
davanzati, ii-411: non parea mancarci che far prigiona maria prima che il popolo a
costoro, / vincer la rocca e far colei prigione! goldoni, iii-75: costui
e il 1534, e destinate a far parte del complesso monumentale della tomba di
assunta, / e la luce del sol far chiara e buona / a lodar lui
giove iniquo e giunon fella, / e far lor sacrificio a te meglio era »
sono de'poco di buono. facendosi far prigionieri non sapevano la sorte che li
prillare, tr. region. far rotare velocemente un oggetto (in partic
'prillare ':... far girare. 'prillare il fuso '
contraccambio talento ed industria per cominciare a far i primi suoi denari, ed in prima
che son risoluto di prima morire che far più nulla contro la sua santa legge
, decidersi. non ti rassegni a far la vita di prima. -ant
... sempre lo studio di far che sembri un discorso confidenziale, in cui
dante, par., 13-18 [far.]: l'un ne l'altro
. primaccétto. cavalca, ii-131 [far.]: guai a quelli che.
): era un'occasione importante di far vedere in che stima fosse tenuta la
primari ancor di tutti i loro / de far a le sue spese non già scarse
, ma li primati di que'stati volsero far elezzione di novo prencipe con piena libertà
rapà, abilissimo giardiniere e maraviglioso nel far venire primaticci, più grandi, più belli
turbato quando più s'adatta / in far parer el mondo sobissato, / il cavai
voler primeggiare colle fortune e contentarsi di far senza infiniti piaceri, non dirò del
crede, anzi tien per certo, di far con essi miracoli, una figuraccia ribalda
gli sopragiungesse di picche che gli facesse far trentasette o trentanove. commedia di potiflla,
cinquantacinque, ed ho speranza / di far co'fiori miei la primavera, / e
tre sette in mano l'aveva violentato a far del resto, sperando d'accozzar la
le croci * / giocavo ignaro sul far della sera. 3. proprio di
nel suo grado in che modo ha da far un inchino, quando debbe cavarsi la
vi sia in noi l'intenzione di far credito a certi pseudo pri- mitivisti,
varie di co- este pesti impazienti di far guerra alla nostra specie attaccano gli umani
fonte di notizie bellissime e pellegrine con far menzione a'proposito de'documenti antichi d'
, ke. nno la dèi siccomo far dibbi. patecchio, xxxv-i-581: le primicie
antonio da ferrara, 168: cussi dè far chi voi segnorezzare / e eguagliare la
balanza, / con core e con lianza far giustizia, 7e guardarse da primizia /
primizie della narrativa che si disponeva a far il romita. fagiuoli, viii-84: qui
a quel segno tutti si mettessero a far pace in casa. carducci, ii-3-308:
folgore da san gimignano, xxxv-ii-407: far trar del vino e fummar la cucina
si fosse giurato e spergiurato di non far parola alla fanciulla del loro primo incontro
prende. roseo, iii-23: si deve far scelta di quella semenza di quella fava
con le mani; ma lasciasi poi far risidenza alla cenere nel fondo del vaso e
non comprenda / che, se vuol far quanto disegna, è forza / che
, ii-17-298: al bertoldi io voglio far sentire che non gli perdono la mulesca
di molte altre sorti di tagli che far si ponno stando in prima, come sono
stampa periodica milanese, i-323: bisognava far processare philips vivente la prima moglie anna
: allora spetterà alla signora gioconda il far credere a paolina che, per certi vostri
che non so come diavolo faccia a far presto e bene, pubblica un'ode
immagine mancassero veramente alcuni colori, potria far dubitare che tutti e sette i colori
suon della cetra adunasse te pietre a far te mura della città e animasse te
giuliani, ii-214: non m'awisava di far sì buona raccolta: i primi tempi
ricercato dalla polizia che riesce abilmente a far perdere le propne tracce o prolunga indefinitamente
20-50: la principai cagion, ch'a far disegno / sul comercio degli uomini ci
.. non solamente hanno cura di far gagliarda complessione con gli esercizi, ma
, che non fu istituita che per far acquisto di un regno celeste che si
che sia una delle più principali: il far le cose con maturo giudicio e con
mtomo tre o quattro rami principali e far loro prendere un abbondante nutrimento. lastrt,
che l'età, non stesse bene di far la parte del bamboccio. -di animali
vogliono che il creditore non sia tenuto far obligo alcuno né possa essere astretto a
sicura. cantù, 3-281: a far visita al signor edoardo venne alessandro rossi.
sottane: quelli e queste procurò ella di far maggiormente risaltare. foscolo, xi-1-101:
qual si voglia altra cosa s'ha da far tanto conto del necessario e del verisimile
augurio di vittoria dovunque essi andavano a far guerra. -in senso concreto:
2-117: se gli astati non potevano far piegare il nemico, a pian passo si
e non volle, quando andò a far riverenza a la prencipessa, esser presente.
all'a- nime nostre di rallegrarsi e far festa straordinaria nella nascita di questa gran
avendo io oramai principiato e non potendo far altro, andrò innanzi di sera in sera
povero assente... e voleva far confessare a lucia le bricconate che colui
ha [emanuele filiberto] principiato a far cemede ovvero ordinanze de'suoi popoli.
si mette in testa fin dove principia a far la cima e in tondo tutto di
ritornano indietro dal principiato viaggio, vogli far tempesta. gualdo priorato, 8-186:
, lii-12-145: quando avessero bisogno di far fabbricare nuove galere o di compier le
questa povera compagnia nuovamente creata, vollero far loro divozione, che 1 servi d'
mio, / e nulla si può far sanza costui. gioberti, 4-1-510: la
trattenuto il genga dal detto duca per far scene ad apparati di commedie, le
fermentativo per la prima cozzione, possa far uscire sugo o dalle minime glandolette o
principio, da sapere e volere e poter far male. nardi, 19: principio
saver ti dà cagione; / e come far potresti un sofismo / per silabate carte
della verisimiglianza, il qual consiste nel far sì che possa credersi quell'aweni- mento
alla congrua applicazione, che è impossibile far bene senza la notizia della teorica e
natura vi fusser atti, vedendo di far cosa che nessun diletto fusse altrui per
ti denudi, / perché costor volessero far scempio / degli anni verdi miei contra
grigio, il caldo che cominciava a far luccicare le fronti tennero chiuse tutte le altre
atti, 125: darò principio ad far memoria de le cose quale son successe e
tante forze con tante comodità non potessero far onorevoli imprese. manzoni, pr.
che io non so d'onde mi far principio. botta, 5-218: incominciavano a
, dopo la messa, pensò di far sì che quella novella gli valesse qualche
bagolin veronese professor in medicina, voi far stampar una opera sora i priori di aristotile
. giovanni], di quello avendol fatto far cavaliere. vita di francesco maria de'
di dugento elezioni, mai non poterono far collocare nel trono del vaticano un iconomaco
rinovar il guasto mondo, / per far che 'l viver prisco si rinove / più
miei v'infastidisca, / non potendolo far colla presenza? / e che della mia
si accamparono i galli, tanto da far denominare gallia cisalpina lttalia superiore, non
o triplo che ha la proprietà di far deviare i raggi luminosi eliminando il più
dalla teoria dei complementari, non sapeva far altro. -lente o obiettivo prismatico:
mettendosi le cose in pristino e lasciando far alla giustizia. fr. andreini,
il furore popolare e sa volere e far volere il giusto. = voce dotta
acquistar marfisa, / fermato s'era a far più d'una giostra; / or
goldoni, iv-466: -vogliono forse fargli far testamento?... - (
cielo per meglio vederla, come vorrei far io. astolfi, 1-141: ariberto,
mester etgeto fanestre e balko e posa far ila cavo in la mi'corte,
a qualsivoglia omo di bon giudicio occorresse far una orazione di cose gravi nel senato
a compiacenza di silvio, non potendo far pompa di vera allegrezza alle sue finte consolazioni
insanabile. carducci, iii-25-337: il far pubbliche le lettere ricevute rivatamente, farle
amano una certa libertà di dire e far ciò che loro piace. bandello, 1-48
in esso vacuo, per non gli far aver in parte alcuna loco, se ti
un altro provvedimento mi resta in ultimo luogo far menzione, il quale...
re, rinovato l'umore di voller far declarare al tutto il divorzio con la
principe che, sposandomi, non voglia far residenza al suo stato ed io non voglio
/ tenga ancor ben regolati / e far goda in buona fé / ciò che femmina
goda in buona fé / ciò che femmina far dè. alfieri, 1-599: dal
: sono alcuni... esercizi che far si possono nel publico e nel privato
e nemmeno di tanto buon orecchio a far versi. -per quel che riguarda i
il signor costantino... fece far un altro comandamento, che, sotto
l'altre infermità di molti anni il dovrebbono far esente d'ogni servitù e privilegiarlo d'
, ancorché privilegiato, di introdurre o far introdurre monete forastiere erose o di rame
[in rezasco, 863]: dobbiate far contribuire cadauno... esente,
a gli editti del re che si sogliono far nel consiglio secreto. tassoni, 4-3
con l'occhio bieco tmi rimiraron sanza far parola; / poi si volsero in
, dov'è un privilegio / non far nulla pensando al futuro. -con valore
convenga e se si possa per fistorico far palese alcuna materia per via di racconto
. v borghini, 4-ii-534: vorrei far... una bella stanza, dove
nel numero degli arconti, a che far loro parte del privilegio di 'chiarissimi
sì tutto / ch'io non potea far mutto. canteo, 55: così mi
non fur mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno,
rozze e grosse e sanza prò a far l'altre cose, tuttavia a vivere son
e, trovandola a mungere e a far caci, dettole il buon prò del maritaggio
è gran virtù di un capitano il saper far tornare in suo prò i sinistri accidenti
che sporre si deono ci 'ngegneremo di far che consentino. 2. che
. se saranno cose solamente imaginate per far piangere e destare fervore di devozione,
danno ad alberto [durer] nel far gl'ignudi in quel luogo che non
conservare il credito alle loro manifatture e far stare a dovere quelli che inclinassero a
quel leon che suda e trema / per far acquisto d'una vii formica.
ci pensava più e se continuava a far l'amore non ne faceva più un problema
di problematico. capuana, 15-198: far dipendere la vitalità dell'opera d'arte
latibuli / d'una sferica proboscide / e far nota così, brano brano, /
un arbor da galea / e faceva far il vento a la camisa.
vostro utile procacciar, né maggior utile potete far che sano addietro redire. nardi,
in loro produca sensi d'amore, far gran capitale che s'intendesse di canto
il coraggio e la forza di far cose di assai dubbia convenienza o di sicuro
8. causare, determinare, provocare; far sì che qualcosa accada o sia ottenuto
via la tua noia. / di così far ti procaccia! latini, rettor.
e per tutta la faccia, / come far soglio ad ogni sua venuta. /
, i-13-40: procaccino gli zanni di far ridere, e vadano certi scioperati con la
d'ogni sorte e da essere studioso di far gran procaccio, ponendone assai dove sia
per speculare all'intomo il paese e far procaccio di viveri e di strame. guerrazzi
6-i-20: era fatto divieto agli americani di far procaccio di lavorìi da ogni altra parte
alcun volesse, / scherzar co'grandi e far di mal procaccio. -ottenere un
, 9-xiv-98: per ciò fare, abbisognava far procaccio d'uomo valoroso in quell'arte
. faldella, 13-202: è impossibile far saltellare nei colori più procacemente ciò che
certissima cosa è che male alcuno la natura far non può e che solamente buone
suoi molti benefici facendosi ricordevole, volesse far forza di ricuperare l'aquila. boterò,
procedere dei comizi, né debbo però far passaggio, ché talmente tra i cittadini
'l metterla in bando imperiale, veniva a far restar molto vile la reputazion et auttorità
con la forza... di far che fusse obedita la sua sentenzia.
, diceva che, penandosi tanto a far e a condur un uomo alla sua perfezzione
misfatti non si procedeva, se non col far prendere informazione e col publicare editti,
la tua donna nomare, il che volei far io: e che mi vieta apalesarla
. tr. ant. mandare fuori, far sbocciare; generare, produrre.
termine giuridico. di cui si può far processo: 'delitti procedibili a querela '
verri, 2-i-2-231: don agostino non vuol far capo a questa curia vescovile; io
curia vescovile; io gli ho consigliato di far capo addirittura da un bravo parrucchiere,
della possibilità... del potersi far vedere la 'procellaria del capo '
proceri e plebei, e deliberomo di far un capo d'eraclea, che governasse
saggio, / che per lei farà'far gran processione, / o. ttu n'
1-i-319: essendo disegnato il luogo dove far si doveva questo spedale al nome ai cristo
musica e ai vedervi uffiziare quei frati e far tutte le cere- monie della messa cantata
proibizione e delle pene. si può far di più? eppure costoro, presa
e comperare, in pegnorare, in far viagio, lavorare terre, comperare processioni.
filosofia, e mosso l'addebito di far violenza alla positività della storia per la logica
. piccolomini, 1-168: per poter far cotale esperienzia, bisogna che quelli astrologi
: uno, che il soldato a far s'è messo, / mentre dal campo
decider sollecito ogni lite, / perché far durar tanto ogni processo? beccaria, i-127
, ix-406: la repu- blica fece far processo di tutti i danni fatti a navili
spesso suole accadervi, che abbiate a far processo ai vostri capitani e che tutto il
processo, nel formar del quale è lecito far di nuovo oblazioni, capitoli e cose
che ciò segua senza dar querele, né far processure. papi, 1-2-39: il
ogni uom d'onor s'accorge / di far ingiuria a donne unqua in procinto.
cancellieri, 64: son tenuti a far nota universalmente per pubblica proclama l'imposizione
lii-12-463: vi vogliono grandi accidenti a far che quando il gran-signore è pubblicato,
patisse, non sapea astenersi e da far disordini e dal travagliarsi soverchio, all'
dio, mi parrebbe forse da far qualche caso di questo con
e pescatori, sì come il detto proconsolo far voleva, sono fanciullesche cose. giannone
pel proconsolo, perché, a voler far cosa di buono, bisogna un duca di
ii-141: lo stolto sempre procrastina di far bene, dicendo: dimane farò bene,
a cerberet di parlare alla republica per far riuscire quella diversione e lamentarsi del loro
all'eccitar mali umori e procurar di far nascer sollevazioni, parte con falsi avvisi
e che vi pregai io che procuraste di far presto e di concludere prima del tempo
, ii- 73: che vuol far l'imperatore della lega di svevia, la
il pascolar degli animali, che nel far lavorare le terre, hanno levato il modo
o il riconoscimento di un diritto; far riconoscere un diritto. brusoni,
utile procacciar, né maggior utile potete far che sano addietro redire. baldi, 4-2-19
morte; e ti raccomando di non far sapere ch'io me l'ho procurata.
bene materiale, morale o spirituale; far avere un vantaggio, una condizione favorevole
la loro protezione, perciò conchiusero di far ogni opra per tirar con loro il
la sepoltura. -offrire scampo, far raggiungere la salvezza. brusoni, 4-i-115
raccor buona gente e vettovaglia, / far cavamenti e riparar le mura. /
de tute le rason que io avi a far con eli o con li so conpanoni
, 10-vt-198: ho preso ardire di far v. s. procurator mio appresso m
avevo dovuto cercare un impiegato che sapesse far funzionare la libreria... avevo
], 1 quali hanno cura di far effettuare le disposizioni de'defunti. magri
colla presenza delle parti, senza poter far uso di avvocati o di procuratori. oriani
spesso vi si guadagna meglio che a far l'avvocato e con minor fatica.
forteguerri, 4-59: que'di parigi senza far dimora / della gran fossa corrono alla
or cercate pecorelle a proda, / vogliendo far ciascun paese nudo, / che contro
dio comandato / anzi per generare e far figliuoli! » sacchetti, 48-30: tu
mezzogiorno, innalzare il terreno a scarpa per far prode lunghe quanto è il muro o
bisognò proveggiare, e perché non potevamo far molto camino, ch'erano lebecci e
empiono troppo, e si fa presto a far delle pelli. = denom
più mi divertivo e mi esaltavo a far prove di audacia... ero cresciuto
d'argomenti appena pronunziati da altri e far altre simili prodezze. tommaseo [s
il romanzo... non vorrebbe far altro che cavar fuori creature vive da qualunque
. frugoni, iv-188: fermiamsi qui a far riflesso, benché digressivo, non importuno
ci liberò. -in modo da far credere, ingannevolmente, a un miracolo
postasi ella supina sul letto, qualora vuol far vedere a chi che sia i prodigiosi
che si pensò più volte a'inducerla a far senza contenzione i suoi piaceri. alvise
qual altro popolo, aggiungerei, potrebbe far pompa d'una prodigiosa serie di traduttori
cui stato non sia talmente grave da far luogo all'interdizione, e il prodigo
e servisse per il vitel sagginato, per far la festa del ritrovato figliol prodigo.
carlo, non avendo a caro di far comparire in scena pomposamente le sue colpe
se tal rara volta non vede il genio far vezzi di scimia, ringrazi la divinità
sotto pretesto di amicizia e di beneficenza far l'altrui male. è una prodizione
moniglia, 1-1-61: donna prodotta a far cadere un rege, / figlia prodotta a
cadere un rege, / figlia prodotta a far perire un padre. leopardi, 415
d'anni, si trovò in grado di far fabbricare un teatro col prodotto di quelle
natura: il generare creature, il far nascere esseri viventi determinandone la riproduzione.
portare frutti (una pianta); far sviluppare l'intera pianta (un seme
questi bei giardini. 2. far spuntare una pianta, consentirne la crescita,
tutte di saliva. 4. far nascere un figlio, dargli la vita,
dare i natali a uomini illustri, far nascere determinate categorie di persone con l'
lettere..., chi voleva far versi trovava più facilità ne'ritmi, senza
elementi della natura o del cosmo; far nascere esseri viventi (con riferimento alla
abeti, ella trovi più facilità in far questi che quelle. metastasio, 1-1-46
, 1-48: egli sapea... far scoppiettare su l'incudine il fosforo cosperso
alla voglia di tradurre tanto da dimenticarsi di far del suo: ora è il tempo
intorno a chi doveva esser il primo a far proposizioni, si persuasero i russi di
angustie di chi si trova nel procinto di far produrre una operazione teatrale. la '
in iscena o simili. 20. far comparire in pubblico una persona. i
alcun pregio non ha. 21. far comparire un testimone in un processo,
. e letter. estendere nel tempo, far continuare, protrarre, in partic.
luogo, accompagnarvela, guidarla. -anche: far avanzare un esercito, condurlo in battaglia
a un effetto. -in partic.: far nascere una persona, portarla in vita
, con riferimento ad azioni prodigiose: far sgorgare acqua; far spuntare una pianta
ad azioni prodigiose: far sgorgare acqua; far spuntare una pianta. cavalca,
arbitrio. 32. rendere, far nascere o diventare in un dato modo
come opera questa, produttivamente, e far sorgere accanto ai concetti e alle parole le
di produrre, in partic. di far esistere o far nascere qualcosa, di
in partic. di far esistere o far nascere qualcosa, di suscitare, di
attitudine di un tipo di terreno a far crescere e fruttificare un vegetale. castri
, coll'olanda e coi danesi doveva far comprendere a questo principe [pietro il
scribe, noi abbiamo dovuto ammirare il far nobile e la calda espressione dell'animatissima gatti-
'prolungamento 'e poi 'il far uscire '(nel lat. tardo)
danno a la fiata: / cosa breve far lata, / over la lunga troppo
ogni occasione d'eccitar maraviglia o di far pensare, a tutti que'passi insomma che
anche un piccolo aiuto di poche firme può far tanto. prima portata di un
mente insieme, si potranno rompere e far danno alle galee. vocabolario nautico [
tutti i lati; / prigion vedrassi far il gran pastore, / con quanti buoni
segreto. carducci, ii-8-225: non far la graziosa agl'imbecilli, ti prego
. delfico, ii-25: altro modo di far passare ai posteri la ricordanza de'passati
ciomo a straziare i pagani / e far gran cose all'ultimo lor vampo /
vero et atto sia, chiunque prendesse a far eroico poema di cavaliere, il qual
, / nonché al superbo lazio, far guerra anche alle stelle? -infame
: io voglio per un momento provarmi a far l'avvocato dei gesuiti in vece vostra
, v-41: bisognerebbe... dopo far elezzion dei cavai leggieri e proferirgli agli
pan pentito: / e quant'ei far solea, posto in disprezzo, / senza
« dar solo buone parole », « far promesse e non mantenerle » era espressa
-introdurre in un ordine religioso; far pronunciare i voti religiosi. a
quelle che seguirebbero andandovi il vescovo a far la fonzione. ortes, 1-48: in
conseguenza, tanta maggior somma di danaro dèe far colare nel regio erario.
lx-2-89: con costei cominciò egli a far l'appassionato e milantare le sue ricchezze
, tanta maggior somma di danaro dee far colare nel regio erario.
farsi sgabello della loro forza giornalistica per far carriera politica, si erano veduti bellamente
: son passati [i francesi] con far profession d'amici, e con tutto
della valle, 3-587: gli esortati a far la profession della fede che la chiesa
lo stato religioso o comunque entra a far parte di un ordine, di una congregazione
vita. giuglaris, 152: per far la professione di peccatore non vi vuol
religione si ammettono... di far voto solenne di castità coniugale...
.. e dappoi sono tenuti di far per altri sei mesi continui un'altra professione
andreini, 1-121: in corte bisogna far professione di più che ordinaria politezza.
ordinaria politezza. giuglaris, 28: il far professione di non perdonare mai è ostinazione
uomo. citolmi, 30: mi convien far il fisico, il teologo, il
si è il conoscer molto e il non far nulla. -compito da svolgere
cosa peggiore in un prencipe che 'l far professione d'accumular denari senza degno fine
: se intendono che si guadagna molto nel far la professione di mercante o simile,
spirito, che è uno, può far una sintesi di più sintesi. -da
scoperto loro la germania e l'arte di far pasticci. manzini, 18-134: e
dolcemente in quel tempo che in altro far la sua musica. -introduce il
spirito di profetare, lo spirito di far miracoli. gonzaga, i-168: nereo
e cetra profetavano, e così pure far suole presso noi chiunque si pone a
, 1-73: il re assentì senza far motto, e seguito dai suoi si diresse
intorno a lui, e non potendo far altro profetizzava il castigo di dio. piovene
di nazion francese, né bastano a far credere il contrario gli umili uffici che fa
ancora per tutta la vicinanza andava proferendosi di far pruove di mangiare e di bere:
figliuoli e d'ogni suo avere fece che far la maggiore era impossibile. g.
3-i-23: prego voi di bandire e far bandire ch'io né chieggo onori
13-70: pietro bemardone era, nel far credito, largo e ardito, mettendo
tu mi vuo'mettere in cimentro di far quailche spriposito madornale. a. casotti
profila. nievo, 490: non posso far a meno di riportar quelle poche righe
81: licito sia a ciascuno profilare e far profilare li suoi panni, sì come
'proffilatoio ': specie di cesello per far linee rette in rilievo od in cavo
pronuncia i voti solenni per entrare a far parte di un ordine religioso.
di loro mancarne molti, tomaron a far la guerra con l'artiglieria e levare
(ii-565): non poteva fra filippo far cosa che gli profitasse. per questo
ne partì e accesa in desiderio di far commune u bene della verità. profittatóre
mancherò d'osservar le congiunture opportune per far di nuovo in questa materia quegli offici
sorge male negli uomini, non può far acquisto d'abito sì profittevole come di
lontano da credere che quella nazione pensa far meglio il proprio profitto con una pace
minturno, 71: il dilettare e 'l far profitto è fine comune ed universale di
trova ogni uomo da specchiarsi e da far suo profitto. cesari [imitazione di cristo
desideri di unirsi con dio, di far profitto nella via dello spirito, o,
mondo, si studia e sollecita di far profitto nelle onorate per finire con più
quell'insegna: / chi vuol profitto far in poesia / non si parta giammai
la sua utilità e quello che si poteva far di lui, onde lo chiamavano '
. lubrano, 2-31: stiman di far gran senno col capo ingombro da un
rimedio sonnifero, eira forza / di far dormir così profondamente / che morto sembra
farà? tolga chi propone così a far l'opra sopra di sé tanto tosto quanto
orribile e spaventoso. -sviluppare o far sviluppare in profondità nel terreno.
. la canna. -penetrare o far penetrare in profondità; ficcare bene addentro
de l'invidia, non so che far altro se non tutto il tempo,
della nostra caponiera. 22. far affondare; mandare a fondo. m
». 2. versare, far sgorgare in abbondanza. guglielmini, 45
aragoste all'americana. -ant. far cadere (la pioggia) in grande abbondanza
tese aspettava il volo che suo malgrado doveva far colei che, ip migliore stato,
/ dè, ne lo core tuo, far sentire: / la parola k'à
. castiglione, 249: quasi voglion far segno che niuno altro sia non che lor
e lucia, 269: il prurito di far mostra della sua profondità nella politica superava
esso le verità distinte? la potenza di far questo ce la dà lo spirito santo
una vigna l'uso comune è di far un fosso profondo un piede piemontese (
, / ch'i'prender bramo e far vendetta in parte / de le piaghe ch'
galileo, 1-1-207: mi farà grazia far giugnere i miei saluti a monsignor querengo
, 2-149: stimaste certamente di non poterlo far più sorgere dal profondo letargo di quell'
la testa dall'altra parte per non far vedere che rido. che gerarchia balorda
/ seguette come a cui di ben far giova. lauro, 2-119: dissero le
di arrendersi alle insistenze di eugenia e di far visita al colonnello berti anche dopo il
profumare i suoi popolani in modo da far perdere loro ogni
venuto qua, e nrha promesso di farvela far profumata. io. dimin.
creano sacerdoti, dànno loro facultà di far sacrifici di profumo e d'applicare i meriti
era quella che mio padre adoperava per far i profumi secondo rusanza di costantinopoli.
in capo agli otto giorni, non potriano far d'awantaggio. f. correr,
: nel santissimo sacramento... volle far cristo una profusione di tutte le ricchezze
, 58-10 (v-48): pensa di far nobil la sua schiatta / e le
progenie sue gentili e degne / con far di gigli e di lioni insegne. tasso
può l'infingardaggine e le male arti far risplendere quella progenie a cui l'industria
can, consulta e prova / di far progenie nova / alla vedova madre.
. buonarroti, 2-8: niunacosasi poteva far dipigner meglio da'primi cristiani in questi antichi
la beatitudine di noi tutta versa in far ritorno a quella et in accostarci a'
questa sua progensania / e cercar di far altri. = deformazione camica di progenie
pericolo della vita, obbligare i morlacchi a far più di quel che fanno..
molti signori dalmatim s'erano provati a far venire de'villani industri dall'italia e
al domani, stefano. non voglio far progetti. -idea, programma di
.. così non potevano per adesso far altro che di palesare la loro sodisfazione per
tempo messaggera / le dolci case a far tra noi ritorni. g. gozzi,
quelli che non anelano se non a far bene, a fare, ogni giorno,
si sono veduti nella necessità di non far progredire la temperatura della camera calda e di
morte, non per altro se non per far progredire la loro ambizioncella.
, 2-419: come si può pensare a far progredire la colonia senza che vada di
verso il compimento o la conclusione; far procedere, perfezionare (e può avere un
estirpazione degli indiani a mezzo del rum per far posto a una società progredita.
i vostri occhi: / bramo sol che far con voi mi tocchi / non già
cose..., come di non far comunemente salti di quinta e di quarta
saprei in qual altra maniera ella potesse far altro che fermarsi dove ella battesse.
altri trovati e che già entrarono a far parte del patrimonio dell'arte. stampa
cappellini alla enrico iv si sostiene senza far molti progressi. 2. filos
vi-20: in questo mondo chi vuol far progresso,. / se non punta,
gli imperiali, sarebbero stati bastanti a far gran progresso in quel regno, trovandolo senza
. boterò, 368: chi vuol far progresso nella via di dio deve cominciar
il progresso [tecnico] consiste nel far più sbrigato e più bene; e appunto
passeggiata. baiardi, 71: per far cosa grata a tua vaghezza / farò quel
vaghezza / farò quel che per me far si conviene. / io ti ringrazio del
garzoni, 7-377: ma, volendo io far progresso, farò transito all'altre cause
, i-29: così mia musa, senza far progresso, / colle trombe nel sacco
stato proibito, pena la vita, di far questo matrimonio. pascoli, 1385:
, con qualunque mezzo l'inimico ciò far volesse. campiglia, 1-350: si fermò
volendo, ave- rebbe potuto lasciar di far quelle male opere che fece, nate
intervento del medico). -anche: far cessare, guarire una malattia. fasciculo
: proibito a quella [ferita] di far sangue e col far sangue l'uscita
ferita] di far sangue e col far sangue l'uscita di qualche particella di veleno
. nella cui dichiarazione non intende egli far menzione del recarsi o non recarsi così
del tutto diverso. 7. far conoscere, divulgare. f. f
da una sorgente con lo scopo di far vedere gli oggetti illuminati, spesso a
terremoto, sua maestà s'è fatta far quivi prò interim, v'è anche il
maggior copia, / ma ché, accadendo far proli gemelle, / ciascuna avesse la
fuora? e pure non si ha da far altro che la lettera dedicatoria e certi
piede, ma chi ha l'incumbenza di far la lettera dedicatoria e i prolegomeni è
teano aiutare la repubblica altramente che col far figli, ond'erano detti 'proletarii
sul lavoro: chi non lavora, a far gaz. quando però scrivo poesie,
, più prolissamente di quanto non vogliamo far noi, narra che, appena consumata la
prolissamente ad interrogarlo, egli, senza far riflessione alla dignità del luogo ove e'
e graziosa e pia: / per non far piu prolisse le parole, / vien
era di pel rosso / per non far più prolisso il sermone. f. scarlatti
silenzio di passare per insipida, teme di far ridere col discorso, ora tiranneggia la
fusione col piemonte, usando, in far ciò, di tutte quelle cautele che
garibaldi, 3-10: chi può vantarsi di far la storia vera d'un periodo sì
orazion mia, non più prolisso / mi far, là dove manca ogn'alto stile
tosto, come quel genti- lomo volea far del latino con gli stafferi e gente rozza
indirizzo. carducci, iii-14-238: a far prologare amore il tasso aveva l'esempio in
, cent., 68-20: senza far di suo'fatti gran prolago, / il
9-51: non mi par tempo di far prologo a scrivere a voi perché sete sempre
pellipari, 15: or seguita e non far tante prolonghe: / come facevi in
, estendere nello spazio; rendere o far apparire più lungo (o anche più
insieme. breme, 34: a voler far la strada più comoda, forza
4. aumentare la durata nel tempo, far durare di più; prorogare, protrarre
non può sua ventura prolungare / né far più brieve ch'ordinato sia. cavalca,
riva prome / con grande festa sanza far contasto. 4. originare,
panfilo volgar., 65: tu voi far cusì a mi cum fai le piatose
che l'impegno è soggettivamente inteso a far nascere). -anche: l'atto stesso
ad èva prima nostra madre, di far la vendetta sopra 'l capo del serpe che
ma di spontanea volontà si davano a far ciò, senza essere ubligati per salario
giovani ornai promesse spose, / il far di queste cose? monti, v-86:
a dispetto de'miei malevoli e per far cosa grata a quanti veggono di buon occhio
. papini, iv-1046: nato per far l'avvocato e il professore, [
panfilo volgar., 65: tu voi far cusì a mi cum fai le pia-
adulatore ne le brutte, l'una per far giovamento, l'altro per acquistar grazia
, il tempo che vorrà prendere, per far trionfare la giustizia? il tempo è
del mondo a questo principal fine di far teatro dilettevole agli angeli. botta, 4-54
uomo volesse potesse dalla sua moglie partirsi e far divorzio, prometto che già ci saria
prometto che già ci saria più da far nelle quadragesime in far divorzio che in
saria più da far nelle quadragesime in far divorzio che in maritare nel tempo del carnasciale
con ischiettezza, / che feci per far rider vostra altezza. cesari, 1-2-263:
talvolta una piccola e ridicola aggiunta può far ecclissare sull'istante una moda che prometteva
, psichico, intellettuale o morale; far presagire i propri futuri successi professionali.
, lxxx-3-380: né bisogna promettersi né far fondamento sopra le cose trattate, ché
bottini, 76: l'aver occasione di far prova di coloro che si tengono per
sicurtà di quello ch'è obbligato a far colui per cui si promette.
promettere e mantenere: non si posson far due cose insieme. idem [s
, sogliono prendere, salvo a non far niente. einaudi, 74: era
, xxxvii-26: al saggio non convien far sagramento: / in ogni suo sermone
matima il gram conseglio e prexenno de far savi 5 sopra la correctione dela promissione
religioso pubblico pronunciato da chi entra a far parte di un ordine. regola di
con una grande allegrezza e quasi per far ascino a noi altri, mi par che
defl'opinioni degli astrologi nel modo di far queste direzioni, altri volendo dirigere a
dice in gergo, il bisogno di far autopromuovere lo spettacolo. = abbreviazione di
stesso primo giorno della sua assunzione, far detta pubblicazione con particolar sua bolla.
di dimostrazione si sforzarono i fiorentini di far conoscere al pontefice d'aver avuta gran
che si esse- quisse tal rigore di far abbrusciare le case. -con riferimento a
pananti, iii-189: quando si vuol far noto un nuovo ordine o editto,
. 2. rendere noto, far conoscere, divulgare, propalare. marino
piscina nel giardino. -ant. far prosperare. bartolomeo da s. c
storie pistoiesi, 1-191: tuttavolta facea far grande guerra a'tiranni di lombardia,
ti suoi prieghi / si muova a far questa promuta. 2. trasferimento di
volte l'anno. 4. far passare da una persona all'altra.
come gli intervenne. 2. far presagire un avvenimento (con riferimento a
f f -indurre a prevedere, far razionalmente presupporre certi sviluppi o conseguenze (
. c. carrà, 260: senza far pronostici prematuri, che falserebbero la nostra
solo differente in grandezza: il che fece far diversi ronostici agli oziosi che molti
un tale strepitoso tintinno, qual soleano far gli eserciti col dibattimento degli scudi.
di qualcosa: preannunciare, presagire, far prevedere. guicciardini, i-163: sopravenne
dante, purg., 13-20 [far.]: tu scaldi il mondo,
di prontar il buco, non la posso far fare. = deriv.
, ebbe gran prontezza nell'inventare e far disegni. chiari, 1-i-27: benedetta la
sia proceduto da ogn'altra cosa che da far poca stima f f
ancore, pronti ad ogni occasione di poter far levata ed uscirne del porto. f
veloce. ariosto, 11-81: orlando a far l'opre s
lucia non ebbe tempo né forza di far difficoltà. g. chiarini,
1 grandi nostri capitalisti amano di far grandi mutui, non piccoli, e son
di suo fondo, pronto a far servizi e gentilissimo. manzoni, pr.
svegliato e tanto terribile ch'e'sapeva far riguardare non solamente le sue bestiuole,
prende il furore di far pronta fortuna. carducci, ii-4-
! non ri paia grieve / di far tal gita, ch'io ri esorto e
per questo e perché le scritture per far l'effetto non escano in pronto,
che ve ne pare di questo 'far ragionare 'che voi dite esser de'
calce con rena finissima, di cui sogliono far uso i muratori per gl'intonachi sui
volgar., 76: più suol far prò un poco di savere che l'uomo
della 'conquistata ', che possono far testo in materia di cavalleria. cattaneo,
lumbos tuos ', mettiti in pronto per far viaggio. 34. prov.
non sarà se non bene che facciamo far da lui le belle parole fra questi
v'accorgete, o uomini, che il far gli affari del mondo / è una
data: / cavalier, se tu vuoi far penitenza / e in parte a noi
cui le promesse di non tornare a far male non meritano fede alcuna, mentre è
, quando ha detto che la libertà di far male non è data da dio ma
avete saputo come'ei siasi messo a far propaganda di materialismo fra i bambini della
altri mezzi pubblici- tari) usati per far conoscere un candidato o un partito politico
che aveva sempre disapprovato. 2. far conoscere come positivo, pregevole, desiderabile
propagandiamo, sm. abitudine, tendenza a far propaganda, a cercare proseliti, a
: che ogni partito di governo cerchi di far funzionare gli intellettuali come suoi propagandisti fedeli
: così senza [degli uomini] sapessimo far anco / che non venisse il propagarci
gl'introduttori dell'arte tipografica, senza far motto né dove li trovassero [i codici
che si propagasse. 3. far riprodurre, far moltiplicare (una specie
. 3. far riprodurre, far moltiplicare (una specie animale).
temperie culturale o artistica. -anche: far diventare usuale, familiare, di uso
le rappresentative pastorali. 7. far conoscere largamente, rendere noto, divulgare
una qualunque produzione teatrale sta appunto nel far coraggiosamente toccare con mano al pubblico l'
5-16: de'nespoli si posson far buone siepi se si pianteranno spesso o
fare / ulivo, melagrano e 'n far lacciuoli. b. davanzati, ii-503:
, se la vuoi cespuglio, lascia far a lei;... se la
ormai nel mondo, in cui si suol far più stima d'una testa d'asino
trinci, 1-47: il vero tempo di far le propagini o sieno sottomesse aelle viti
/ di vita prima che di ben far stanca! lamenti storici, iii-376: già
e nei modi inopportuni. -anche: far conoscere ciò che a torto o interessatamente
3. ant. e letter. far conoscere largamente, universalmente; proclamare;
iacofone [crusca]: che non giova far sofismi / a quei forti silogismi,
alle finestre, per chiuderle e non far sentire alla gente di fuori. -con
seguace delle sue eccellenze l'i- stesso far potrai. 6. far vedere
stesso far potrai. 6. far vedere, avere in mostra. f
a dei nella partenza ch'altri facea per far viaggio, quasi preganti i dei che
determinata di servirlo, mi fece rissolvere a far tutto quello ch'egli voleva. scaramuccia
il creatore come suo centro, cercano di far se stessi centro delle cose create e
una lode. 3. far penetrare nell'animo e nella mente; destare
1-34: a noi poveri vicentini è cominciato far sentire de'frutti della propinqua guerra
introdotti nell'arte militare per infiammare e far più feroci gli animi contro il nemico
cino, iii-10-10: per te beato far, mossi parole / a'suo'propinqui del
, i-583: nostri, dubitando non volseno far qudche arsdto a le zente nostre dozate
ivi vicino, subito se mandò a far cavdcar tutte le zente d'arme, facendole
-figur. cavalca, 19-436 [far.]: il signore, che siede
p. verri, 4-104: ho veduto far le adulazioni più vili e sfacciate verso
fagiuoli, xv-27: se cosa vuoi far che più t'avanzi / cerca d'aver
: 'proplastica ': l'arte di far le forme, i modelli. m
1-845: 'proplastica ': arte di far le forme per gettarvi dentro ad effigiarsi
cerca d'ingannarci con trovare qualche via di far peccare l'uomo per quelle cose medesime
sempre e col tuo nome / vo'far principio, mezo e compimento: /
corvino, essendogli spesso proposti partiti di far pace onorata co'turchi, rispose sempre
con li nemici, volontariamente proposero di far una gran sortita di fanti e cavalli.
166: i re dispotici, quando voleano far passare una legge, contro cui reclamavano
, non perturbati da pregiudizi, a far versi che a me paiono bellissimi e da
straparola, 2-3: non potendo il giovane far più resistenza all'ardente amore,.
muratori, 8-i-265: egli può troppo far colpo e impressione nelle fantasie gagliarde quel
le cose che vagliono a rattristarci e far paura. leopardi, iii-175: del
materia, della quale è impossibile di far parola senza proporsi un futuro molto più
nel suo sangue. -mostrare, far vedere; offrire allo sguardo. n
estens. rendere analogo o simigliante, far corrispondere; adeguare, adattare. filarete
: / più oltre uno 'nventor di far mulini: / e tutti hanno inscrizion proporzionate
e senza punto di strepito si può far montare l'acqua d'una fontana over d'
non trova né anche veruna difficoltà a far menzione del principe di wirzburgo nella sua
2-261: alcuni... che vogliono far il sapore più austero sciolgono in un
venga fatto nel lavorargli è abile a far apparire in essi grandissime disorbitanze e ad alterare
] bisogna un altro artificio maggiore in far quelle membra che scortano e diminuiscono a
viii- 309: chi non sa far altro che amare... dèe infastidire
. da porto, 1-81: quello che far gli ho veduto di sconveniente in vicenza
... e si vedrà che a far quest'opera non bastereb- bono i tesori
senso debe proporzioni ', induce a far d'un sassotino una montagna. stuparich
tua risposta; / ma non mi far risposta / a ciò ch'i'ò proposato
proposito, in quell'ordine, di far prevalere la deliberazione in comune. leopardi
'l popolo prima, / e non mostrar far di rinaldo stima. g. forteguerri
perdendo insensibilmente ogni suo buon proposito di far bene, non lo sapendo ella,
ch'è instabile, / non basta far del bene e non durare. de roberto
a pentirsi del mal fatto, a far buoni propositi per l'avvenire. e
, assestando io finalmente il tempo di far il colpo concertato, caddi in proposito
! betteioni, iv-137: cominciò a far la rota, come un tacchino,
, quando l'uomo è più risoluto di far bene, alora il demonio più lo
sotto i piedi degli stranieri, bastasse a far noi originali, liberi e moderni,
terza dell'atto secondo, chi sappia far ragione della diversità dei tempi e del
sito per imparare ogni cosa buona e per far l'abito virtuoso. g. bentivoglio
vuol con me, non avendo io che far seco. r. borghini, 1-29
a questo [sindaco] tocca il far le proposizioni degli affari, come avocato generale
per andare nel parlamento... per far verifica- re... alcune proposizioni
governatore] con gagliardi uffici il pontefice a far opera con la republica che liluochi acquistati
2-360: ciò decise il lanza a far delle proposizioni, la cui base era la
mezzo dei parochi come il migliore per far passare l'istruzione a'coltivatori. pellico
a prova di bomba per non le far proposizioni di matrimonio. alfieri, xiv-1-367
di varie materie in alcuni solidi può far riuscire maggiore o minore la proposizione di
muri a sdegno prende, / brama di far con l'armi or manifesto / quanto
anche i più destri e fecondi ingegni a far de'sonetti stentati e a dir quello
qui vengono dati dei bellissimi segreti per far sonetti di più maniere: senza coda,
altro esordio nella questione proposta come sogliono far quelli che molto confidano nella verità di
e da quello si conduce poi per far o fontane over altra simil cosa al
/ sì che 'l soperchio pò ben far mutare / del mio proposto la dirita traza
dell'equipaggio che ha l'incumbenza di far scopare il vascello e di castigare i
pranzo! ma propriamente mi diverto a far disperare questa sorte di gente. foscolo
(pròprio). ant. appropriare, far proprio. s. degli
i cibi] ', quindi 'far proprio, denom. da proprius (v
per quello che convenga a me di far la filosofia, per quanto le forze mie
ho pensato che ciò non sia da far traducendo di parola in parola quanto hanno
che portano le lingue seco renderebbe il far questo confuso e difficile quanto che si
son vizi, percioché inducono altrui a far ree operazioni et a far giuaicio dannoso.
altrui a far ree operazioni et a far giuaicio dannoso. f. f.
essi che tutta la proprietà nasce da far casa appartata e figli e moglie propria,
ingannati, creduli e pertinaci in paradossi da far ridere le tragedie e lagrimar le commedie
vigilando perciò all'interesse che hanno di far vivere più che è possibile questi miserabili
, incaricava il prefetto di firenze di far consegnare determinate somme al direttore della «
che, quando essi volessero di presente far re proprietari della corona di francia la
madri o si fermavano un momento a far pipì. g. bassani, 5-18
sui propri componimenti, mi tornano a far rileggendoli lo stesso senso che mi faceano
terra congregato un sasso, / da far sassificar propria medusa, / ebbio io per
avere il medesimo nome, tentò di far credere alle genti di essere la propria
vogliono, ché il vangelo comanda di far carità col proprio. -somma di denaro
/ venir spesso alle mani.. / far baruffa e schiamazzo. manzoni, pr
, schena da bastonate, che deve far il prologo? landolfi, 15-11:
sincere e valide che glie lo possino far riavere. giannone, i-rv-381: il
teologi] co'filosofi... per far servire le armi della loro medesima dottrina
2. figur. attivo nel far avanzare e diffondere un'idealità politica.
propulsione nelle invisibili viscere ed antra così a far parte delle metafisiche cose. c.
per h altri legni e a ben far l'incora. c. garzoni, lii-12-381
prora è la poppa, e può egualmente far cammino dal- l'una e dall'altra
carpire dilazioni, moltiplicare gli atti, far nascere incidenti. manzoni, v-2-131:
e più succedenti invide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli. 3
una parola o un accento di lui a far prorompere tira della marchesa.
a. cattaneo, iii-215: or bisogna far violenza all'occhio, che non contempli
certo lamentar tal or prorompe / da far tornare al proprio fonte i fiumi. aretino
, avrebbero prorotto in tali risa da far dileguare ogni disegno di congiura. de
ci prestaria dio chi ci avesse da far iusticia. lud. guicciardini, 3-154:
prorompe e dice il can: non mi far male. abriani, 1-58: mentre
le giuro che l'intenzione mia fu di far 'poesia in prosa ', come
bacchelli, 2-xix-52: che si possa far poesia in prosa, questa è una verità
grazzini, 89: gli vuol apollo far dare / dai suoi scolar, per
suoi versacci sciocchi, / lo vuol far vivo mangiar dai pidocchi. baretti,
scorrendo via le pagine, come si può far nella prosa. -che
rubare ed ammazzare di buon grado per far piacere alle muse inferme d'oggidì.
e gli artifici del dire, a far le viste che il suo parlare sia naturale
fuor di me stesso che mi parrebbe di far peccato mortale a non curarmene e a
altra, col fine anche, di far vedere che il prosatore volgare del 'convivio
che la mia sì destinata / in sul far mieto e in sul fiorir praecide,
per tre mesi qualche migliaio di lire per far dispetto a me, si farà accorto
debba ogni atto in sulla scena, / far non si può che per più duolo
dalle leggi tollerato o permesso: questo senza far distinzione alcuna; ove caridemo sia ucciso
estollere l'uno e deprimer l'altro, far decapitare, incarcerare e proscrivere omini,
linguisticamente o letterariamente superato o inadeguato; far sparire perché dannoso o non adatto;
che sia lecito a chic- chesia di far un guazzabuglio babelico degl'idiotismi di varie
percioché, dove prima solevano persone nobili far tener quella maniera di milizia in molta
una dell'altra, col fine anche di far vedere che il prosatore volgare del '
di procurare di distorre il papa dal far proseguire questo risarcimento, dicendo che questa
occupazioni colla mia marchesa. -continuare a far valere le proprie ragioni, a sostenere
ghigi, lx-61: il cholera prosiegue a far dalle vittime. stampa periodica milanese,
proseguire, perché in fondo non saprei far meglio negli altri canti. carducci, iii-7-290
conto filippo aggiunse sulla sopra- scritta 'far proseguire '. 20. accadere
alla pianta fruttifera la radice profonda per far che pallidisca il verde vivace di cui
la calandri™, come protestante, potesse far proseliti: e si usò, a bello
le missioni in uganda avevano cominciato a far proseliti e ad insegnare che i sacrifizi
sovvertitori della scienza per primo mezzo di far proseliti assecondarono questa passione istintiva. ascoli
da notare, per la sua capacità a far proseliti e per le svariatissime propaggini che
se non a convincere il prossimo, a far proseliti e a sbalordire. 3
si vanti di essere frammassone e cerchi di far proseliti alla setta. è un faccendiere
, 481: un mascalzone che va a far proseliti fra gli idioti dei borghettacci e
: volendo l'ignorante volgo e i rustici far da poeta né avendo mai appreso le
, 870: se sapessi di prosodia vorrei far vedere che i poemi non sono rancidumi
'faccia, volto 'e di far rime. àxyo <; 'dolore '
le cose inanimate e le bestie a far ragionamenti degni d'uomini sapientissimi? patrizi
già allegata: « legge poetica è il far prosopopea ». tasso, 12-396:
cosa anche di sé in modo da far correr la voce che, se proprio
prosperamento degli affari, gli artigiani imparano a far da sé, non chiedendo dal governo
, i-484: come non si può non far voti da tutti che non solo rimanga
8. rendere prospero, arricchire; far acquistare autorità, potenza, prestigio.
, ancorché falsa, ebbe potere di far prosperare cotanto numa ed ottaviano. foscolo
en prosperitate umele, ché 'l sa far per usaio. idem, 71-18: lo
ampiezza de le propie abitazioni volessero quasi far d'una grandissima città una casa conveniente a
ora si direbbe agli editori di non far incetta di componimenti regalati o concessi a
relativa prosperità che le è consentita, far sì che essa non gravi troppo sul
: bisognava dire che chi era destinato a far loro f esequie, era ancora in
prospettandola. 3. ant. far spaziare vastamente lo sguardo. bembo,
prospettiva1. prospettazióne, sf. il far presente, il prospettare un eventualità,