nell'arte di tessere di tingere, di far vetro, di trattare toro, l'
elegante né necessario, essendoci stimare, far la perizia, valutare, giudicare.
locali, ecc. e consistente nel far passare poco sopra la parte del corpo
: maniera di curare che consiste nel far passare molte volte sopra le parti ammalate
e caduto in disuso. consisteva nel far passare due specie di fusi, fatti di
contrito il cor mandi quel gelo / a far del suo dolor non finta fede.
trame fuori e mettere in luce e far gustare le sparse perle e gli sparsi
carena, 1-118: 'perlina': cesello per far palline, cioè mezze sfere convesse,
con due perline di vetro azzurro a far da occhi! -gocciolina di sudore
volersi bene sulla carta'mi riducono a far scorrere la collana della settimana senza che
carena, 1-118: 'perlina': cesello per far palline, cioè mezze sfere convesse,
che il cellini s'ingegnasse allora di far chiavi false,... perlocché rinserrato
quali con un giro prestabilito si possono far passare tutte le truppe, sono quelle
1-i-226: questi sono gli studi che possono far l'occupazione permanente e successiva degli amatori
, o per distinguere gli atti o per far l'ufficio dell'istrione, v'è
, 41-233]: se i triumviri possono far tutto senza che noi abbiamo da saper
: vedendo ei stesso apertamente / che far colà più lunga permanenza / non era ormai
tu, memmo, maledetto, non far le boccaccie, di'piuttosto: buon
stato. -per estens. continuare a far parte di una collettività, di un
. / non mi lasciar da te mai far partita, / né mai partirmi già
, se il permettete, / alcune far riflession vogl'io: / e s'esse
i tristi non arebbono tanta potenzia di far male da dio permessivamente, il quale fa
. ant. sollecitare, spingere a far qualcosa. guittone, i-21-87:
commutazione di cose necessarie, né questa far si potea senza l'uso della moneta
, che facesse rascionamento col papato de far permutazione, che lo castellano de la
mescola con altre ottime specie di uve, far volendo dei vini scelti e squisiti.
menti degli uomini, cioè di voler far passare per articolo di fede qualche opinione che
, 6-79: le guardie vollero lor far resistenza, / ma le infilzaron come perniciotti
. lamenti storici pisani, 84: far star della bilancia ritto el perno /
2-364-49: nelle cose importantissime si sogliono far [le taglie] tutte di ferro e
degli uccelli'furono i primi a far conoscere 1'esistenza del pernotterò nelle
, 406: fornire spade, imbrunirle, far il manico, con le diverse sue
ha piantato un pero. e 'far pero'dicesi pure di un bambino, quando
la mia virtute al cor ristretta / per far ivi e negli occhi sue difese /
ansante della fierissima perorazione, e senza far motto gli stampò una ceffata da maestro.
incongrua. baldi, 9-i-ix: potrei anco far vedere un trattato di quarantadue capitoli
uno stento, non potendo i molinari far di manco che non siano sempre in
riportar la farina a casa o a far girare i cavalli dal pistrino o accomodare i
, dicendo esser così bella e gloriosa a far quello, ancora che egli incorressino gran
sugo c'è... a volere far consistere e infeudare perpetuamente un partito nell'
, e la cura che tiene sempre di far per me, che di necessità mi
abbia mai fine. -per estens.: far durare, prolungare, protrarre senza scadenza
che poi il duca mio signore ha fatti far di muraglia? - signor sì,
, perché, avendogli allora disegnati e fatti far michelagnolo buonarroti, serviron per quello effetto
grazie della plastica ellenistica. 3. far continuare o conservare una stirpe, una
suoi nemici in toscana.. far apparire immenso, infinito (uno spazio)
aretino, 1-38: non può far meglio uno ambizioso, che non ha veruna
. tasso, 12-415: ciò si dee far più ragionevolmente in quelle [leggi naturali
e gli obblighi che il rettore debba far fare l'anno. documenti riguardanti la
21-45: la quarta cosa che ci dee far venire in odio le guerre è che
sentenza di scommunica, e subito senza far altra prova deve esser assoluto a cautela.
/ né specolazion di mente inferma / far securo presagio e dar sentenza / de
.. a le volte viene a far violenza, come fu in quel caso al
mi venne in testa il pensiero di far una bella burletta a'miei zoili, ch'
reale) ed era usato indifferentemente per far valere un obbligo personale o per recuperare
caro, 12-ii-216: tutta roma può far fede de la mia molta pacienza in questo
da'piacentini e vado divisando come potrei far per liberarmene. tasso, 11-iii1112:
satraparia de'nunzi apostolici, per parere di far qualcosa ne le legazioni, diventano ostinati
sotto le bandiere di persia, spero di far questa state, non con le dame
dunque saper ch'è da marrani / far trar l'aiolo a un povero cristiano,
suo modo sbrigativo e piuttosto amazònico di far la piscia. pratolini, 9-1083: ma
. prov. donna che si liscia vuol far altro che la piscia: se la
. donna che si liscia, / vuol far altro che la piscia. fanfani,
salamistre: 'donna che si liscia, vuol far altro che la piscia'. ed è
pioggia, che la signora solinga va a far la piscina. = deverb.
lo chiamo grottesca ermafrodita per non far torcere il grifo ai pisciaquindi e ai
celimi, 591: a voler far bene, bisogneria avere de'fanciulletti che
/ la voglia di pisciare o di far cosa / più ributtante ancora e vergognosa,
bisogno mio, / perocché da me sol far noi poss'io » *.
riga nel berretto / tengono in mano a far pisciare / sulle piazze contro i monumenti
mal salato. salvini, 41-90: il far ridere non è da lui, non
essere lodato in tutto. -da far pisciare i polli (con valore aggett.
, 1-iii-195: -ma questa è roba da far pisciare i polli! -esclamò il saladino
i polli! -esclamò il saladino. -volete far la guerra senza le schioppettate?
): più volte pensier feci / di far pisciar questa mia penna inchiostro / e
pisciar questa mia penna inchiostro / e far versacci, non latini o greci /
esser sudato: di chi ha autorità di far quel che vuole. moneti, 339
e impertinente / non pisciar chiaro e far le beffe al medico. tommaseo,
, 2-xxiii-426: i soprastanti nemici potevano far zampillare sul capo delle nostre vedette le
cavour venuta a roma non ha saputo far altro che rizzare in piazza venezia quel
borghini, 4-ii-551: vedete se 'l far l'angiolo che descendessi nella probatica piscina
né guardan s'e'v'è pena il far bruttura. nomi, 9-15: ogni
! / è picciola, e vuol far la braghessona. c. arrighi, 3-114
: ricoveratosi in un seggiolone vecchio da far pisoli, sul fondamento di quelle stizze
, i-140: 'pissipissare': bisbigliare, far pissi pissi, chiacchierare sotto voce;
fs. v.]: 'pispissare': far pissi pissi, suono che si fa
torme, seguono il cervo in sul far dell'alba e nei crepuscoli della sera
per gl'infiniti usi che hanno nel far lavorare macine di molini, cartiere, fabbriche
di lasciare libero il passaggio, di far luogo, di cedere il passo,
la pistacchiata. garzoni, 1-556: far mattina e sera banchetto in fattoria con
alle caselle vescicolari, sono impiegati per far corone. alcuni ne mangiano i semi
quei che si lambiccano 'l cervello / per far versi di taglio e di straforo /
ciambelle per merendare, mi bisogna qui far la guardia senza un pistacchio alla porta
codazzo di scolari, / non comparisce a far fuor del pavone, / gonfio
: -per vincere / ogni difficoltà e far restare / addietro chi si sia,
le carte, per vostra carità, da far lo pistolario. g. g.
troverà caricato da'nimici, dovrà parimente far sparar anch'egli alcune archibugiate o pistolettate
dickensiana e platinata, già cavallerizza nel far west, e che al pistolone a
.. il modo ch'io tengo a far l'amore con i pistolotti. c
et era solamente opera di femine il far pane, e i pistori erano detti dal
'sultani', parole le più significanti per far onore ad alcuno. g.
idea di gettare pane sugli assedianti, per far credere di averne in abbondanza.
del suggerimento da esso inspirato, di far pane di quanto grano aveano e di gittarlo
altri, sì perché avessero occasione di far buona farina a tutti, sì anco
adibito esclusivamente a compiti come quello di far girare le macine). garzoni,
sempre fu suo modo antico / di far per tutto alcun qualche angheria; /
vi si tenevano, senza però assolutamente far domande o esprimere la propria opinione (
zangola, cioè un pitale o predella da far suo agio, a una manigolda con
senza fondo, / e che vogliano far perciò da ciacco, / unti, bisunti
piter uno buco perché possi entrar vento e far ardere il foco dentro. idem,
da metter a risparmio qualche cosa per far il resto del viaggio fino a casa,
: mio padre era assai che badasse a far versi, la testa nelle nuvole,
ore prima ch'io vi giungessi, far sosta nella pitocca osteria. -che dà
tutti questi serpentini muovono in caccia sul far della sera ed insidiano piccoli mammiferi ed
, grullo, che se le lascia far tutte e non sa far valere i suoi
se le lascia far tutte e non sa far valere i suoi diritti. per tutta
fisiche in toscana, 14-3-36]: con far uso di clisteri d'acqua del tettuccio
- la causa? / -per far cotesto, era eccellente il medico, /
metto io qui dentro. e senza far la pittima. pirandello, 7-1103: accigliato
un pittore, al qual non basta far il semplice ritratto de l'istoria, ma
un cavallo, mentre basta di questo far veder una testa, di quello un corno
che per legge si obblighino i padroni a far lavorare per meno ore e pagare di
sue [dei preti] / non den far lunghe troppo / e sgroppar ogni groppo
: e quanta e quale vid'io lei far piùe / per allegrezza nova che s'
sette magagnate e cancherose, invece di far opera pia, si porta empiamente,
io vidi più folgor vivi e vincenti / far di noi centro e di sé far
far di noi centro e di sé far corona, / più dolci in voce che
. bocchelli, 1-ii-115: chi vuol far carriera... ha da misurare i
modo, ed io domani ho da far piucché oggi e non ci anderò.
per reggersi a popolo, non saprebbero far senza principe. carducci, iii-4-277: la
. ad aspettare i libri legati per far partir le balle; solamente li aspetti per
12-30: io non ho con orlando a far niente, / che nel malanno ti
giovane mi diceva un suo motto da far presentire don abbondio: perché d'uomo
- mandare fra i più: far morire, uccidere. allegri, 180
o di poca grossezza, si potranno far maggiori, e tanto più se si faranno
. michiel, lii-4-368: non può far né dire più di quello che gli vien
: diceva proprio sul serio, da far dimenticare agli altri e perfino a se
sollevarmi col volo dell'altrui piume e far mia ricchezza gli altrui sudori.
bembo, iii-87: mentre ciascuno di far sua la parte del compagno procaccia e
agiate piume, / come dannato è a far l'umile vulgo. monti, x-3-260
riposi. -dare piuma al volo: far volar via (un uccello).
-drizzare la piuma sul berretto: far valere le proprie ragioni, avanzare pretese
/ che mai non fu di ben far stanco o parco / pe 'l popol ornai
incanto silenzioso, sembra che abbiano a far precipitare... i fiori piumosi
mi desta / un ciucco che vuol far tutto a suo posta. casti, ii-2-1
f. doni, 6-98: io so far con la bocca il tamburino, /
con mitra e piviali d'oro a far pubblica ufficiatura sopra altari ricchi e maestosi
di cembalo o pivi, / ti farò far la tosa e mazzacrocca.
assai tempo a quagliar latte, a far pizze e simili altre bisogne. testi speuani
li stradioti a pizicar atomo gradisca per far uscir li diti nimici. c. campana
per quel che si vede, il far a cap'a niscondere. 17
bestiale e per farsi più maravigliosa ha voluto far sin della neve. f. f
coloro che gli pizzicavan le mani di far qualche bell'impresa correvan là, dove
fino, anima mia, / da far la pizzicata e 'l marzapane, / che
. algarotti, 1-iii-275: perché non far lavorare maggiormente i bassi che accrescere piuttosto
f. loredano, 13-41: -ti voglio far restare bugiardo. -sì, se mi
gentil donne, se vi mettete a far le pazzie con questi vecchi bavosi,
lorenzo de'medici, ii-320: a far dell'olio la pregna è nimica:
non si lasci venire il pizzicore di far versi, se vuole esser abile a
sempre fu l'emilia in vero / per far grasso il forestiero; / non può
ne'futuri nipoti, per non li far morire di curiosità, inventariò capo per
atto a placare, a perdonare, a far cessare l'ira divina. s
placaménto, sm. il placare, il far cessare l'ira divina, l'ottenere
la placa: dell'onore non so far giudizio, perché non solo il popolo
placare era sempre tirato in ballo chi doveva far da guanciale. -lusingare,
passione di vendetta. 4. far cessare un sentimento, calmandolo e sedandolo
piace, / oggi vuol con voi far pace. goldoni, ix-686: sperar
lo coquo, overo el maestro di far placentule. = dimin. di placenta
le autorità ecclesiastiche locali di pubblicare e far dare esecuzione ai provvedimenti in materia ecclesiastica
. d. bartoli, 2-3-196: sul far della mezza notte placidissimamente spirò. goldoni
impazzisce, un vecchio maligno cessa di far soffrire: non è tutto placidamente naturale?
, vi-74: non mi stare a far venire la bile. ti licenzio con placidezza
cinica placidezza di umor contemplativo non deve far supporre che mi voglia prendere il peso
voglia prendere il peso e il gusto di far l'avvocato volontario dei bestioni sassoni o
che si placherà tali robatori del denaro pubblico far lezer la presente parte, sotto la
contro l'atto piacitato od autorizzato onde far rimettere le cose nel pristino stato.
per quel che concerne poi l'esortazione a far conto come se non vi fossero mai
bartoli, 2-1-61: sempre osservando di far gl'inchini, non l'uno in faccia
contrastato con mezzo mondo che lo volea far credere un impostore, un plagiario. calzabigi
scoperta pubblicata da quello che si vuole far passare da plagiario. de sanctis,
. croce, ii-1-68: se si potesse far uso, in questioni strettamente letterarie,
cravatta penzoloni al collo, sacramentò da far tremare le plance. migliorini [s.
fatto con le linee punteggiate, potrete far a questo modo. 2.
, 2-intr. -xvi: edrisi cominciò con far costruire una sfera armillare e un gran
di novembre... e puotesi far piantario, cioè ciliegeto, chi spande
dèmone bello. 5. far sorgere, attuare, costruire. ojetti
v-1-34: l'artista deve ingegnarsi di far dimenticare al riguardante [la materia],
sicure e di sbalzi e rilievi da far dire che nel bronzo ha plasmata e come
terra, da cui pare che il far di pietra e di marmo sia derivato.
, e poi si riduce a far tutto da sé. insomma, a me
baldinucci, 126: 'plasticare': far figure di terra. settembrini [luciano]
. rucellai, 2-3-9-130: le barbe per far sotterra larga platea e dare saldo fondamento
. v.]: 'far platea': far la parte di spettatori plaudenti. 'a
, 596: ho notato questo tema per far ridere l'amico lettore, non per
nostre provviste, ce ne andammo invece a far colazione platonica in uno dei boschetti che
v'ha in roma di tali eruditi da far loro di berretta, e che disgraziatamente
rara nella poesia di michelangiolo e può far meraviglia in un poeta, come lui
una feroce purità e si pongono a far professione di mogli caste con leale proposito
soggetto, un altro s'invoglia di far altrettanto. lastri, vi-18: sopraggiunto
più plausibile la causa de'prìncipi e per far che que'ch'eran divoti di madama
/ fino i riti del cielo e far presume / di mille numi esterminati un nume
: napoli non poteva tardare molto a far novità, perché avea lasciata la plebe
si doleano di non poter uscire a far vindemia. tansillo, 1-42: ben
squadroni in battaglia, com'è stata nel far guerra sì empiamente alle sacre immagini.
virgilio o dante, / che ha far una persona vertuosa? vasari, iii-690
salvini, 26-35: non rimani / di far la ruota a guisa di pavone /
lastrico con un figlio, ho dovuto far di tutto per campare la vita mia
dice l'energica metafora plebea, a far terra da pignatte. tornasi di lampedusa
suo tre giuli, / vien a far letterati, / accorti e ben creati,
usava 'plebicola'un altro semplice prete sul far di san
ad isoletta, e si spinse a far proclamare il plebiscito fino a velletri e
e nelle criminali diritto di multare e far frustare qual si volesse delinquente.
re di spagna nella quale diceasi di far trattare con gl'inglesi senza nominarsi il re
inviano / con plenipotenziaria facoltade / di far la pace; e pace dimandiamo. cassieri
non si allargarono tanto quanto potevano per far la pace. siri, ii-900: essibì
delle muse han somma plenitudine, / da far destare ogni core insensibile. pico della
valorosi alpini, ma che lo fanno per far piacere al corpo d'armata.
da seminar che diconsi a rettorica / per far venire ai giovani una febbre pletorica.
scelga altro letto che il plettro. far consumare un matrimonio neroniano sopra un pettine
. foscolo, xvti-346: chi dovea far certa parte principale d'innamorato più ciarliere
, / sì cuome in simille acto far si deve. 2. medie
termes mi ha promesso la lettura per far satisfare a lorenzo delle chiavi e al
4-239: questo valentuomo, mentre vuol far desiderio buon plinianista, che forse no 'l
catrame alle tavole che debbono servire a far la fodera di legno, onde i
nuova, 7-6 (24): volendo far come coloro / che per vergogna celan
lxxxviii-ii-579: tolta la penna e sanza far dimora / ho vinta la mie pigra condizione
agia l'om ke plui g'à far demora ». niccolò cieco, lxxxviii-ii
. tommaseo, 2-ii-200: livatevi a far onore / e mettetevi in plutone, /
. linati, 18-322: cominciò a far sfilare in parata i suoi vigorosi plotoni
. ant. pubblicare, rendere pubblico; far conoscere, bandire.
in piedi, mi posi a sedere per far ivi più commodamente tutte quelle funzioni che
ponevano in antitesi con i tentativi di far derivare la molteplicità delle cose da un'
apparente dissoluzione della tradizione 'formale'che per far fronte alle deliranti proliferazioni pluridimensionali della realtà
si trasformò in aere pluvio ed ebbe a far con lei. -piovoso.
un pluviometro o un anemometro, per far vedere i sismografi o i barometri? calvino
aiutano con tutte le loro forze a far sì che il pneumatico michelin sia sempre
, 1-iii-7: c'eran certi pocavoglia di far bene che andavano di paese in paese
spensierato, per un poca voglia di far bene. = comp. da
sempre con la bocca pinciuta, e far fare alle pocce la chiaranzana, se
quei tangheri di paesani quadri non vogliono far toccare al panegirista. 3.
un po'ribelli, di quello che far frasi, udir frasi, respirar frasi.
ove ben che ella mostrasse un pochétto far resistenza, quanto gli piacque con lei
, / e lo poco valere - e far potente. 2. con riferimento
si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche,
, 588: come mangiano presto per far a tempo di pagare adagio e rassegnarsi lentamente
calore e quel desiderio ardentissimo di tradurre e far mio quello che leggo non han dato
, io me ne sto poco lunge a far capolino da qualche screpolatura della muraglia,
ancora che altri si guardasse di non far certi comandamenti che hanno poco del nobile
ibidem, 77: chi non può far col troppo, faccia col poco..
possibile di leggieri ad un podagroso il far viaggio eziandio lungo ed alpestre, se
. cantini, 1-16-86: farà far precetto alli abitatori della casa,
a un contadino non è altro che far compagnia con un ladro, e dare
commerciante in ritiro, nel tentativo di far di quelle scese brulle e di quella
che pur viverò, dipoi che cusì far me conviene e portar penitenzia del mio mal
e grande e poderosa oste e a far guerra al duca d'atene si dirizzò.
come gli altri amanti, / aiegra far di canti. dante, conv.,
, 2-1-34: soleva le repubblica fiorentina far venire un podestà forestiere, il quale con
decider sollecito ogni lite, / perché far durar tanto ogni processo? baretti, 6-21
, in teoria, sarebbe toccato a far giustizia a renzo tramaglino e a fare
il potestà di sinigaglia: comandare, e far da sé. — fare il
: conoscendo esso illustrissimo magistrato essere bisogno far detta pubblicazione così in le tre podestarie,
, a tal che, in cambio di far riverenza al re, gli voltò il
e l'arte, / pensa a far la canzone o 'l poemetto. martello,
s. v.]: 'poemizzare': far poemi. = denom. da
convenga e se si possa per ristorico far palese alcuna materia per via di racconto
, però che tanto significa imitare quanto far simile...; ed in
non insegnassero più agli inesperti giovani a far quel caso di que'rimatori che si
caso di que'rimatori che si dee far de'poeti, poiché rimatore e poeta sono
ardito a manomettere le parole, e a far dir loro le cose più lontane dal
evanescenze e strilli poetici, ero giunto a far sorridere una mia poesia...
amor dall'alte muse / sarete pronti a far tutti mie scuse. salvini, 39-v-13
] abbian di ragion da essere necessarie a far questo, è più tosto uffizio del
allungato, che fu usato in francia per far entrare in una sola riga di giustezza
amici / della nostra brigata / e far cosa che frizzi? b. fioretti,
: tutti i giorni suoi / vuol far l'amor con noi: / troppo,
mani dietro la schiena sul tavolo, e far gli occhi piccini. -ant
naturale... agevole egli è far poggiare al sommo bello. molineri, 1-67
: dal suo lume non mi può far ombra / poggio né muro mai né
volta del monte, e ji sotto far loro un arginetto, ché così l'acqua
cattaneo, 4-2: si potrà anco far porticato fuor il palazzo e far correre sopra
anco far porticato fuor il palazzo e far correre sopra la porta la medesima apertura
scaltri invece di andare a scuola andavano a far delle belle passeggiate sul mare, verso
poggioso pieno di grotte e atto a far simili aguaiti così poter nascondervisi.
di animo, confortò i compagni a far testa anche un momento e dipoi,
... sempre lo studio di far che sembri un discorso confidenziale, in
, non potria un principe sopra esse far molto fondamento. busini, 1-150: nei
egli rispose: « che abbiam noi a far del nome, poi che sappiamo la
. sì è che tu no digi far furto... da poi ch'el
legato con catene, / non potre'far ch'io non ti voglia bene, /
soffritta. soderini, iv-228: per far l'agra, che ordinariamente s'adopra
e quel viso increspato dalle rughe debba far spasimo a quella giovanetta, che ha
il quale si adopera alla barbada per far siepi. il legno è buono per tinta
pattuglia di quattro partigiani, stanca di far la guardia su e giù, s'era
pesca e stavano col lume acceso a far dei giri a poker. -da
penna, / vengono a festeggiare e far riparo / quel dì, come gli
, con quelle polchettine patetiche fatte per far ballare in piazza le ragazze, ma mica
pistoiesi, che vanno in maremma a far carbone, colui che è deputato a
carbone, colui che è deputato a far la polenta. p. petrocchi [s
122: son di parere di farmi far una polenta alla foggia lombarda con butiro
petrocchi [s. v.]: far la polenda: metter troppo zucchero nel
medesimo, 'a rugare', cioè quasi far ghirigori, 'col bacchettino nella biacca'.
, quando lo volevano [geppetto] far montare su tutte le furie, lo chiamavano
poligrafi che tra noi s'impancano a far critica. papini, iv-527: fu [
figiovanni lo vedesse, e che lassasti far a la natura. milizia, iii-20
. la risoluzione... di far porre l'assedio « dia fortezza di bergen-op-zoom
dilla architettura, che senza ella non può far cosa perfetta, come, tra gli
bisogno d'urlare, di sfogarmi, di far non so che. tarchetti, 6-i-504
costante il prezzo del prodotto e può far variare la propria quantità domandata o offerta
la propria quantità domandata o offerta senza far variare il prezzo di mercato, si
marmo / anch'io polisco e ne vorrei far diva / od altra sopra umana imm
iudico io che debba essere lo instituire e far buono e virtuoso quel principe a chi
. andreini, 1-121: in corte bisogna far professione di più che ordinaria politezza.
1170: con pregio di politezza da far supporre un periodo letterario anteriore. papini
mazzini, 12-298: in londra non potete far visite senza riceverne: non potete riceverne
mio padre era assai che badasse a far versi, la testa nelle nuvole,
9-797: scolari / in dì tumultuoso far prigioni / non è buona politica. gelsi
sdegni, avare concessioni... far degli schiavi è cattiva politica, e si
o per mera necessità di non poter far altro... son necessitato ad aderire
altra parte della vita umana, non per far della politicante e cattiva poesia, filosofìa
, un tempo in cui il non far bene era già un delitto e in cui
insegnato a'prencipi nuovi che per regnare debbano far ogni cosa nuova. segneri, ii-299
.]: 'politicizzare': rendere politico; far partecipare alla vita politica. volponi,
]: 'politicizzare': rendere politico; far partecipare alla vita politica... derivato
dei rapporti di cui ogni singolo entra a far parte. piovene, 7-451: la
sviluppate, vi ha tutto ciò che può far piangere al teatro italiano, questa dolorosa
politico. goldoni, vii-1189: tu vuoi far sempre la sufficiente, la politica,
. a. monti, 154: a far così -diceva papà con aria di politicone
i mensa! politi / si sogliono far conviti. p. cattaneo, 6-2:
del carretto, 7-11: ancora potreste voi far peggio perché, se ben fosse vostro
, / mio figlio, in farse far veste polite / e in giochi e in
un altro coverto, estimandose così se far più suave e più polito; ultra
: ritrovar conviene / un che lo sappia far presto e polito. / veduto a
e tropo buoni, che avea polvere da far
con diece delle mie solite amorevoli bugie far ridere un pochino il polito, ma
alla bontà vostra e pregovi a fame far subito una copia [delle tre poesie]
e sono molto pregiudiciali, perché per far male e per ingannare si uniscono insieme
chini leggi, costumi, maniera di far le navi e del navigare. vico,
che la prima edizione del solwan dovea far aggrottare le ciglia alla polizia pretesca de'
comprese la doppia allusione ch'io volli far al suo racconto di poco prima e alla
strangolare commodo imperadore, perché aveva deliberato far morire lei, con molt'altri nobili
di favole e spiegavale e ne facea far disegni, ch'esposti in certe giornate
: allor che 'l tempo fu di far la tratta / di chi stasera qua
obbligato, ad istanza dell'attore, far subito la polizza del gravamento.
e le polizze delle spese più minute e far lei le somme. cantini, 1-3-160
paese, è pervenuta al segno di far nelle spedizioni sostituir le sole polize di
gaetano con polire di centomila scudi da far pagare in lione a'collegati per servigio della
pure uno stabilimento in più capi per far sì che si ritirino i polizini di ducati
servire totalmente della persona del lanino per far filare le loro lane, ma da
ell'è a pollaio, si può far conto / ch'ella sia un frascone.
cappon nero, il filtro non riesce a far innamorare nessuno. cantoni, 21:
pantera, 1-93: si deve similmente far provisione di pollami, di zibibo,
dall'altro. 3. tr. far sgorgare. viani, 19-401: mentre
pantera, 1-173: un capo per far due scotte con un pollastrèllo di peso
molto pericolosa, per non la poter far senza aversi a fidare di pollastriere. p
frate ugolino comprese come lui più a far fatti che parole attenderebbe, ma come pollastróne
nati qui [i bolognesi] sol per far numero ed ombra », desse la
e carcere, / e se, sul far dell'alba, un canterà, /
ora a rimirare un pollo d'india far la ruota. nievo, 280:
colleghi in guisa da poterli condurre a far le sue voglie senza che pure se ne
375: il polmone ha l'officio di far vento, dal qual si pasce l'
e poi passa in polmonia è un voler far lo astrologo, essendo che questi confusi
che barbarie, con questo freddo! far morire così d'una bronchite, d'una
elevamento di polo, agghiacciarvisi al primo far del verno anche i gran fiumi.
tremare, scuotere, sgangherare i poli: far crollare l'universo (per indicare un
il costume, presero per partito di far un gran foco proprio al mezzo del fiume
il cavaliero in aiutar il cavallo a far fare questo debb'esser con la polpa
maledette, / di quanti siete ne vo'far polpette. emiliani-giudici, 1-361: -non
per cominciare a ugnere la gola e far la strada a dieci polpettine che danno
, 5-1-342: sowennegti... di far di quelle andate e tornate un esamine
899: il cardinal farnese, / per far uffizio seco da fratello, f mandò
e di qual vena, / per far due treccie bionde? e 'n quali spine
mio giovanni era sempre il primo a far sentire la sua bella voce: cantava di
1-54: o vadin tai bravacci / a far guerra alle polte e ai castagnacci.
lomazzi, 4-i-216: chi si vuol far seguir da porci, gli dia, nella
però che 'l campanaio nel campanile / può far la nanna e sonar mentre poltre.
la casa, portar legne / e far di mano in man quel che ti fia
mia bestia rozza e poltra currere e far colpo. bresciani, 6-x-9: il corriere
foscolo e del leopardi, non è far carmi, non è far canzoni, non
, non è far carmi, non è far canzoni, non è far poesie:
, non è far canzoni, non è far poesie: è poltronaggine (riprendo volentieri
ardimento de vegnir qua fora / a far custion con mi, fina che l'uno
voi avrete frumento onde vivere e onde far traffico. verga, i-102: mi
però, che egli era uomo da far onore alla patria e rarissimo: se
ch'ogni poltron suol divenir valente / e far prove talor dell'altro mondo. c
vii poltrone, che io non ti vo'far degnio delle mie busse ». loredano
che non hai voluto da vicino / far a'colpi di spada o a lancie rotte
il padre? e chi mi vuol far bene mo? quella poltrona di mia madre
, ch'è poltronissimo e non sa far altro nel mestiero del soldo che distribuire gli
bugie per invescar gli uomini cerchiamo di far con mille fatuchierie. ercole bentivoglio,
sempre per te sola si dimette / a far quell'util ben, che 'l manco
possino poltroneggiare, e l'abbia a far per obligo. n. franco,
parassitaria; inerzia, inoperosità, dolce far niente. boccaccio, dee.,
2-i-487: pur voi, che pretendete far del critico, non avete voluto nemmeno
della beata età dell'oro, quel dolce far niente... vi sono dipinti
, 8-1: procurando ciascaduno di loro far secondo il suo potere alcuna solenne poltroneria
: di questo ch'io dico ne può far testimonio quel che fece appio gaudio dei
a'dei, e dicono che il far bene è bene, il far male è
che il far bene è bene, il far male è male; ma non per
: trascorso negli agi e nel dolce far niente (un'esistenza). leti
: ciascuno da per sé s'ingegna di far alcuna opera poltronesca: e quello che
annientarlo. anguillara, 8: per far pensa cento nodi e cento / degli
per fonderia. citolini, 396: far le forme, o di creta o in
: non ragionerò delle crudeltà pensate onde far mangiar al popolo perfino tossa dei morti
d'estate tu navighi per cirenaica a far gli acquisti. d'inverno lo prepariamo
. ventura rosetti, i-62: a far polvere di cipri magistral negra: pigliate oglio
e di questa tanta presane che a far dormir tre giorni sufficiente fosse, e in
ha salnitri, carboni ed altro bisogno per far polvere. lorini, 68: disfatta
: in germania è gran comodità di far polveri,... ma la polvere
. battista della valle, i-28: far polvere fina per scopette. guidiccioni,
da un gruppo di cattolici inglesi per far saltare in aria, all'apertura del
, i-14: tu credi aver a far con degli allocchi / e perché 'l nome
sincerità, cioè contro il divieto di far promesse a vuoto e gettar polvere negli occhi
e simili, e vendesi per uso di far meglio andare il fuoco; altrimenti carbonigia
posa. giuliani, ii-189: a far il pane? ci vuol poco: si
, 3-7-64: mi par d'aver a far con i ragazzi, / disse allor
p. sardi, 67: quantunque il far la polvere sia proprio dei polveristi,
ne levarai una libra e meza per far polpette, l'altra la farai stuffata
, iii-14-197: i nostri eruditi, per far novità, han bisogno di documenti brutti
1-vi-194: non accade, cred'io, far parola, se non chi pur volesse
parola, se non chi pur volesse far pompa della più polverosa e rancida erudizione
quali gli spagnuoli del messico si fanno far vento ai negri nell'atto di sorbire
, 1-3: chi quest'arte vuol far del bruscellare / vuol aver buon pulzoni
.. la mitragliera partigiana prese a far pom -pom, si vedevano le sue pallottole
se tu vuoi qual baioncello / meco far questo giorno a poma piatta, / vieni
umori. ventura rosetti, i-220: 'a far bianchi li denti'. pigliate ossi di
stanotte mi riserbo a piagnere e a far tutti questi atti. morone, 45
mattoni] di variate nature di creta da far tai lavori, delle quali..
falier, lii-3-12: pigliano costoro per far queste loro bevande, alle quali poi
. verga, 8-226: veniva a far visita, vestito in gala, colla
medicina volgare, 18: polvere da far pomi per tenere in mano ad tempo
, tondi e ben distanti, / da far felici mille vaghi amanti. poliziano,
sarebbe il trattenervi... a far riflessione sopra le principali operazioni necessarie a
significato francese, per macchina adoperata a far salire l'acqua pei vari usi..
/ il mio motore saziato / a far le fusa melodicamente. -meccanismo di
pompa azionata dal motore che serve a far circolare l'acqua del radiatore.
radiatore. -meccanismo per elevare e far sgorgare l'acqua di un pozzo,
che sulle navi a vapore è destinata a far circolare l'acqua fredda nei condensatori,
si astennero punto... dal far pigliare particolarmente alcuno degli otto vecchi loro
tu non possa 7 tra 'mazzieri far pompa e tra 'donzelli.
lottini, in: volendo tratto tratto far pompa della loro autorità, perversano e
a compiacenza di silvio, non potendo far pompa di vera allegrezza alle sue finte
per essere spettatrici della giostra, ma per far pompa della loro bellezza et essere non
? ghislanzoni, 13-74: non voglio far pompa di sentimento. io ti svolgo
nella gita vi era l'opportunità di far pompa d'erudizione archeologica. arbasino, 21
, al cinema,... a far pompa delle nostre conoscenze davanti a innominabili
qual altro popolo, aggiungerei, potrebbe far pompa d'una prodigiosa serie di traduttori,
pompa di virtuosi. -manifestare; far rifulgere in tutto lo splendore. cecco
: tal la serpe antica suole / pompa far del livid'oro / rinovata a'rai
/ pria che di se medesmo esca a far pompa. palazzeschi, 5-106: tutti
tutti erano fuori in grande uniforme a far pompa di sé. -in pompa
, 317: 'chi non può far pompa, faccia foggia'. se il vestito
con capienza pressoché inesauribile; convogliare, far scorrere ininterrottamente nel proprio tracciato, lungo
ascoltare. 7. elettron. far passare atomi e molecole in stato elettronico
ambiente. 11. mus. far scorrere la pompa di uno strumento musicale
: elena... era andata a far visita... a tutte le
, filippo -intervenne la madre pronta a far da pompiere per amore al figlio.,
dagli stoici non era altro infine che far volentieri quello che dee pur farsi e
... non avendo a caro di far comparire in scena pomposamente le sue colpe
gruppo, e un sacrifizio santo / far commise a minerva. -che si
pomposo chiesone bianco e crociato che pareva far loro coraggio. palazzeschi, 1-601:
manto e la pomposa chioma / per far di sé superba, altera mostra, /
parere di più libero animo e di potere far più a sicurtà con ciro. marino
, vestita delle penne altrui, volle far comparsa pomposa fra il popolo degli uccelli.
letter. immedesimazione pomposa: artificio di far coincidere due concetti antitetici per enfatizzare la
io con ogni sincerità vi confesso di non far mai più concetto della sciocchezza degli uomini
tucidide ponderata dal tasso, la donna dee far sì che la notizia di lei non
gl'italiani a volare, s'ha da far volare i ragazzi. un bel viaggio
presso. pananti, i-m: per far le sue cose ponderate / e per
ha posto il suo studio che a far cumulo di parole (alla qual fatica tutti
il papa sottintendesse a quelle parole 'di far grazia'. -temporeggiamento. bocchelli
greve e ponderoza, / a possibile far cherensa déne, / e non cui
morrò sotto sì grave pondo / prima che far vergogna a tant'officio. guicciardini,
e ponente,... in far tavola, in spese della casa e in
il sito della terra nella quale ordina di far la selva, e in ciascuna parte
pittori senesi, xci-ii-7: sia tenuto di far ponare una imposta... come
gozzi, 1-726: spero diman di far più spicco assai / colla veste ponsò
[s. v. j: a far questa pontata gli ci vorrà tre giorni
tensini, 1-1-27: ebbi carico di far fare e mettere i ponti semoventi per
tener le braccia alte in due per far passare al galoppo le altre coppie.
-cravatta a ponte: annodata in modo da far fuoriuscire l'ultimo lembo senza avvolgerlo e
v.]: 'fare il ponte': far passare la stecca sul pollice arcato mirando
misurare il volume complessivo, salvo a far dopo le detrazioni prescritte (bardesono).
aliquem ligno percutere. huc etiam spectat': far passare sotto un ponte di legno.
... si pratica ciò col far passare un canale sotto o sopra di un
gli estimi... ci possono far sapere... il corso e l'
patria. al pontefice il quale voglia far l'ufizio del pontefice, mi sottoporrò
ancor più tristo, / e potria far, essendo papa un giorno, /
., sentito il segno, senza far strepito alcuno calò la ponticèlla de la
, un modesto ponticello di legno a far sì che saint-michel, anche nel giorno della
cristiano, / e al popolo fedel non far più male. cattaneo, iii-3-308:
addosso a lui era stato tale da far temere della sua vita. 4
19-8: la 'cassandra'finì a far da puntone nelle acque morte delle darsene
. campana, 2-148: si delibero di far fabricare alcuni
alberi estremi di robuste caliome occorrenti per far inclinare il bastimento affiancato da carenare.
come bere un uovo; / colui per far la cosa la più lonza / stenta
i quali potrebbero, diremmo quasi, far pietà. -parlare lentamente, stentatamente,
s'aiuton col mal dire / e nel far peggio metton l'essercizio. savonarola,
il palazzo, / con munizion da far lunga difesa. aretino, 20-79: sonando
magno volgar., 2-3-27: per volersi far nome di scienza appresso dello imperito vulgo
proposito,... mi soccorriate a far quest'opera pia, del cavar il
di valore non ordinario e tali da far presagire di loro alte cose, schiuderà
umore, si sollevarono e cercarono di far prigione il conte. martello, 232:
maggiore della propria virtù, cominciano a far delle càballe nel mutar patria e nel
chelli, 1-ii-578: l'idea di far causa al governo era diventata popolare.
questi simili soldati che avesser finito di far questo essercizio e si avessero a riposare
, benché popolaresco, che degni di far servigio della sua persona. baretti,
sanzione di ciò che s'è voluto far per la patria e mezzo a servirla
d'istruire il popolo, cioè di far passare nelle menti popolari delle idee giuste
popolarmente e senza metafisica, quel racconto che far si suole degli accidenti che occorrono e
, iii-24-72: si mise in testa di far cantare la 'croce di savoia'popolarmente
di bel parlatore e scrittore gioverà molto il far uso di quelle popolesche loro maniere.
/ ti si farà, per tuo ben far, nimico. g. villani,
od esce, non hanno tempo da far troppo lunghe dicerie del mal loro alla gente
l'ape nulla pensano di generare o di far figliuoli, tanto soprastanno al fare il
, 6-5-27: avean ordinato fra sé di far popolo e a questo fine spargevano cartelli
lo confortai e pregai a doverla stampare e far contento il castelvetro, allegandogli quel proverbio
e pieghevole, molto a proposito per far targhe, per essere tenace e leggieri.
viani, 10-226: me lo potessi far segacchiare io questo po'po'di popone
. p. foglietta, 89: sappiamo far lisci che non creppano, i capelli
-poppa finta: imbottitura usata per far apparire più rilevanti le mammelle.
non sapend'io ritrovar strada migliore di far il picciol agnello nutricare, alla poppa
masticare, ha l'utile del nutrire e far crescere ad ogni gran misura di spirito
prora è la poppa, e può egualmente far cammino dall'una e dall'altra punta
lieto d'una bella frottola, / di far cantar cicale o poppar succiola. a
/ mortai, che n'ho io a far? mercurio poppa, / e dice
in quel mio epigramma la lettera può far pensare a un populismo storico (quello
pubbliche relazioni dello scaltro sacro collegio: far seguire a un altero papa 'complesso'un
solamente la nome che non ce accasca a far autro. = var. roman
: o rustica fillida, / se al far della luna / al cielo supine /
? aspetta, porca, ti voglio far un fregio su quel visaccio per conoscerti meglio
, vecchia porca! tu volevi adunque far diventar la mia padrona una femmina del
, a niun'altra cosa attendeva che a far i porci grassi. = deriv
lastri, i-3 " 9i: per far l'allevata di questo bestiame, è necessario
volerle migliorare. monosini, 410: far come la porcellana: starsene terra terra
sacra e l'altra non deve potersi far strada il pensiero profano. -stare come
, 3-109: quindi una gran voglia di far tutti subito delle cose porcellonesche e di
vincenzo volse insegnare al cieco il secreto di far sentire un suono a un sordo,
, perché la canagliaccia dominante non sa far altro. manzoni, v-3-393: ecco che
: e in fine avrian voluto / far con l'ancille sue le porcherie. zucchetti
ruggiadose, abbiano avuto forza di far tornar l'appetito a chi aveva perduto
barbagianni che, essendo una farfalla a far nozze con un suo amante, fu sopraggiunta
dopo aver martoriato i patrioti fino a far strappar loro la barba a pelo a pelo
su certe panche / e dischettacci zoppi far galloria. fagiuoli, lvii-79: è nel
umane sorti ma potei, almeno, far ridere milioni di uomini dinanzi ai grugni
soldati cercavano non tanto di colpirli quanto di far chiasso. -che assomiglia nelle
: così di salverà il sangue a far migliacci e biroldi. relazione dell'impero
vii-137: se pure fosse per non far nulla la nobiltà maggiore, il porco sarebbe
, la vogliam finire? / -non far l'impertinente, / o ti faccio provare
anche voialtri, perché nutrirvi a non far niente, dàlli un giorno, dàlli una
il porco alla quercia, gli voleva far dire, si chiama infilzarsi da sé
questi uomini come te, / che far sogliono gli arroganti, / che pretendono
ventura rosetti, i-50: a far li capelli biondi come fili d'oro
, lviii-98: che nessuna guarnizione se possa far in saio né in altro vestito,
a le nostre parti, si potrebbe far bellissima impresa per significazione de la castità
bocca. -condurre, guidare, far avanzare. machiavelli, 808: né
ne porgesse il destro senza pericolo di far baccano. -rifl. aretino
altri, un milfione d'oro da far guerra contro i veneziani. -rifl.
versi scrisse, / che di ben far li porgea perdonanza. boccaccio, vii-25
170: veggio in un palco poi far soma sopra / colonne di smeraldo un
tra le altre loro industrie sforzavansi di far credere ad ognuno sé non aver notizia
11-131: quegli, che troppo voglion far ridere, son chiamati buffoni e vili,
dovremmo scrivere in collaborazione novelle pomografiche per far soldi. tu ci metterai l'esperienza
eravamo stati costretti a mescolarci ed a far comunella nelle oscure anticamere dei primi giornaletti
sei giorni, li quali spesi in far diverse visite: ma niuna con maggior
riputerei fortunato di lasciare questa porpora e far parte di quell'apostolica spedizione...
lx-2-156: arrossì quella, forse per far pompa delle amorose fiamme onde fossero compassionati
1-79: scorre di nobil sangue / a far porporeggiar quel lido adusto!
sanudo, ii-1340: voriano palli 400 da far la porporèlla atomo la terra al porto
della porrata. -guastare la porrata: far fallire, mandare a monte, interrompere
e però senza sospetto: non ti far beffe della porrata. sentenza d'averla sempre
per trovar centomila nascondigli / e per far centomila contrabbandi, / chi ne pose un
di quella ignobile 'gargotte'ove s'andava a far colazione tra preti, avvocati, studenti
tal banca. 2. far aderire, spalmare, applicare (un medicamento
passaggio d'oltremare andar dovesse, per far più bella bandiera, gialla gliele pose
di maraviglia. -conficcare, infilzare, far penetrare (un palo, un'arma
bisesto, non por bachi e non far nesto. -deporre (le uova
sviluppare in virtù della forza vegetativa; far germogliare, gettare (erbe, radici
-mettere a covare (le galline); far covare (leuova). palladio volgar
governar colombi, por delle chioccie, far bucati e simil zacchere. r.
. aretino, 20-323: io, per far correre qualcuno, come io feci,
pascerà. -in partic.: far sbarcare, approdare qualcuno (anche nella
navigatori / di porre in terra e far talvolta prede / di capre o porci o
, per porla altamente. -ammettere o far ammettere, far venire o far accogliere
altamente. -ammettere o far ammettere, far venire o far accogliere una persona in
-ammettere o far ammettere, far venire o far accogliere una persona in un gruppo,
8. condurre, portare, far giungere o anche ridurre una persona (
adolfo iii, duca di clèves, volendo far crescere l'amor in verso di sé
confessar sanza troppa molesta / come volevan far quel tradimento. bandello, 4-27 (ii-818
le più barbare. -presentare, far apparire, mostrare qualcuno o qualcosa in
sfacciati. edificare, costruire o far costruire un edificio; gettarne le fondamenta
e l'affetto. -riporre o far riporre la speranza e la fiducia o
); affidare la propria sorte; far consistere. giamboni, 10-71: e
core, / a mio dolore fece far partensa / e la mia 'ntensa -ponere 'n
disfarti ». ariosto, 43-90: per far quanti potea far ripari / da non
, 43-90: per far quanti potea far ripari / da non lasciarla in quel error
gloria, pone a repentaglio la vita per far sotto il fulmine della sua spada incenerire
, 6-81: li altri ch'a ben far puoser li 'ngegni, / dimmi
: tutto / pongo il mio senno in far le cose bene. arici,
civili operazioni, ma come utilissima a far rettamente passar l'ocio. b.
, / che per me s'abbia a far delle pazzie, / non mi fo
suo disegno. -imprimere o far imprimere, improntare, incidere o ricamare
certi sono / che dànno induso e credon far magiore / e molti che colore /
prima, / senza lor a ben far non mossi un'orma: / così gli
l'assemblea cotonaria non avesse autorità di far provvisioni d'indulti e di perdonanza.
un tributo o di una contribuzione; far gravare una tassa; esigerne il pagamento
: sia tenuto di ponare o di far ponare una imposta a ciascheduno dell'arte
studio di giorni e notti, per far denari s'imaginò di porre il dacio
principiare a por le tasse, poi far le riforme. cavour, viii-100:
sensazione fìsica; causare una situazione; far accadere un fatto (anche con riferimento
scrivere come non si poteva impetrar grazia di far medicare in prigione un ferito a morte
dall'uomo, iddio non seguirebbe a far tutto il resto con la sua benefica
, / se giammai non si dànno a far niente / e, altrove colla mente
, 2 (26): non far caso dell'intimazione ribalda né delle minacce e
. turbolo, 1-i-200: se volessimo far parallelo e porre in bilancio, dovremmo
da dette città e in conformità di esse far valere le nostre monete, ma per
sole e porli il velo, / da far silenziosa e tranquillare / co la più
ricevutene, si pose nella cappadocia a far vita di fuoruscito, con sessanta compagni
-porre avanti: sottoporre all'attenzione, far notare. caro, 10-238:
volterrani e san gimignano e colle per far la guerra sopra pisa. -porsi
o di quercia che si allievi per far legname da lavoro. lastri, 1-ii-127:
e grossi, non gli sanno però far crescere la testa e farli capitati, come
sanctis, ii-19-30: ho cercato di far capire alla serva e a madama come si
opre sarian roze e morte / da far di sé natura vergognare. ariosto,
/ oh, quanto mal aora fato far me ài! / chi crede in femena
te ricopre: / vuoime tu forse far fallir la porta? -in relazione
veggono. palladio, 1-25: a far le porte principali si deve l'architetto
mattino a batter di nuovo disegnandosi di far maggior apertura e agevolar l'intrata ad un
. crescenzio, 2-5-547: abbiamo disegnato far sotto la porta falsa o sortita,
per le porti delle città, si vogliono far mutare le chiavi almeno due volte il
, 8-82: non san za prima far grande aggirata, / venimmo in parte
nell'acqua consisterò in questo, cioè in far sì che quella parte del nostro corpo
per lasciarvi entrare l'acqua, e far uscire la nave che si terminò di
, serve ad allagare il bacino, onde far venire a galla il vascello riparato.
introdurvi l'acqua o il combustibile, far uscire il fumo o il vapore,
signor sofì si sia reso facile nel far ammazzare li sopraddetti sultani, contra l'
i mali può chiuder la porta / e far la vita tua viepiù gustosa.
]: 'entrar per la porta'figuratamente vale far le cose coll'ordine dovuto. tommaseo
che vi si lasciano allettare [a far sua la roba altrui] da un bugiardo
mezzani... in comprare o far comprare per altri. fagiuoli, xv-57
una lettera, due lettere, il far la sovrascritta, condannarle, farle franche,
, in cui mi s'invitava a far ritirare da quel magazzino un cesto d'
. -nell'esecuzione strumentale, tecnica di far risonare rapidamente i suoni compresi nell'intervallo
baccanali, ubbriachi andar in trebbio e far camerata cogl'idolatri. -copricapo,
ogni portante il paladino sfida / per far ch'ei scenda ower che in aria
noi studiano per fin con arte di far prendere al cavallo il così detto 'traino'e
in breve spazio quanto egli ben sapesse far trottare ed andar di portante le cavalle.
inseme star, / per saver che dever far, / ni portentim ni consejé.
ogni portante il paladino sfida / per far ch'ei scenda ower che in aria ei
) per piani e colli / a far con esattezza il portapolli. i. nelli
. diatessaron volgar., 327 [far.]: lasciò la casa sua e
se robustezza ed oro / utili a far cammino il ciel mi desse, / vedriansi
persona, accompagnarla o farsene accompagnare; far venire al proprio seguito (un accompagnatore
mio porto dipenta / da che dicesti far da me partita / qual far non
che dicesti far da me partita / qual far non può che mai d'amar mi
ripiena, / per aver fama e far ch'altri n'acquisti, / te conosci
la fortezza e de la prudenzia sta in far ciò e non in debellar gli imperi
uomo il quale al secolo ha potuto far dir di sé, con questo indosso,
e che questa è una storia da far ridere anche le pietre. -trascrivere
signora marchesa della padula, per non far errore le ho voluto mandar a vostra
e mette pene e 'ntenza / in far sua penetenza, / tal chente amor
il vostro così lungo silenzio, né posso far di meno che io con voi non
meglio il vino e quindi poteva ancora far della morale. -permettere, ammettere,
mercé $à non perdona; / ma crede far del meo fenir gran festa; /
i bisogni portavano che non si potesse far più che tanto. vassalli, lx-3-160
anco supplico striettissimamente voglia sopra di ciò far bon pensiero. sanudo, lvtii-454:
che chiederà. 34. marin. far andare la nave in una determinata direzione
, l'orientamento delle vele adatto a far avanzare la nave col vento in poppa
il vento in mano's'intende poter far camminare il vascello senza vento, vogando
'portare il vento in corsia'vuol dir far caminare il vascello minacciando e battendo la
due sole note non unissone, vale far scivolare la voce rapidamente, mediante una
. 1827 (168): andate a far vita beata e vi portate in paradiso
. contarini, lxxx-3-858: potria questo far fortuna a traumestorf, e massimamente se riuscisse
troppo in lungo, procurerà traumestorf di far nominar dall'imperator il figliuolo.
. pulci, 26-51: or non ci far questa vergogna: / pòrtati, astolfo
una volta. il che io penso di far volentieri, se mi porterò con salute
diabolico mestiere. -impegnare, occupare, far perdere tempo. g. gozzi,
m. ricci, ii-309: verso il far del giorno, alcuni posero fuoco alla
abito, lo voleva [il padre] far bastonare e trascinar per terra.
e un gran piatto di dolci per far bere i ragazzi, il principe lo
1-183: si viene... a far fare all'intelletto un passo che,
veggendomi sì grasso e foderato) / da far paura ai bambini, o sì uno
ogn'ora mendicando da altri quello che far da te stesso si potrebbe con un poco
. era allora il solo modo per non far ridicolo un forese e di bassa portata
diceva carlo a gan: -puoi tu far peggio, / maledetto portato, alma spergiura
, 5-iii-353: ella non può di scostumato far costumato, senza l'usanza, la
non voler legger più oltre e di far in pezzi la lettera; ma il portatore
vale, / altro che d'ingannar, far mille torti, / vana, incostante
quale, sallo idio, se io far lo potessi, volentieri te la donerei
dire gli era uopo, per non far ridere la gente con quella strana portatura
del re vittorio emanuele iii, continua a far sapere che questi vuol essere giudicato da
e dice il can: non mi far male; / al gran portento irresoluto
aria franca, / famosissimo son per far l'invito; / per salutar,
vibrazione secca e fragorosa della nota per non far udire che un 'armonia tutta composta delle
, / e a'miei cavalli faccio far portenti. c. gozzi, 1-782:
goldoni, xi-63: io non so far portenti. mazzini, 56-189: non
vive per proseguir co'suoi degnissimi compagni a far bestialissime sconcordanze. = voce dotta
il certo era che bisognava indagare, far qualcosa, e soprattutto accostare, vedere di
al coperto possano i cittadini andare a far i lor negozi senza essere offesi dal sole
perché anche quivi, fra verdure costrette a far di sé logge, portici,
tenere portiera calata: fare attendere, far fare anticamera. baldi, 3-1-57:
dietro un battente del portoncino, a far storie perché non voleva che introducessimo le
divisione. tavola ritonda, 1-23 [far.]: essendo alla prima porta,
mancamento è stato over divorsio / in far lauda di questo santo egregio, /
loco o ver porto al mare, né far sollevare più molta gente a loro favore
'diletti amorosi / dovrien con meco far grande conforto, / e tu mi tien
leggiamo essersi introdotto costume di... far festa quando si moriva, riputando la
dei tre compari era dunque quello di non far languire la discussione e di guidarla con
porto: ridurre a mal partito; far fare una brutta fine. laudario urbinate
s. v.]: 'far porto': dicesi anche di scoglio, molo
ciò ch'io porto: / però voria far porto / del mio lontano ateso in
se il padrone co'mercanti troveranno a far porto, cioè d'andare a trattenersi in
stato obbligato, per rinfrescarsi, di far porto nella cala di praya. -gettare
di questo consiglio deve essere quella di far osservare per tutto il regno le leggi
una capacità di immediata reazione critica a far fronte dell'opera d'arte, anche
primo dir si volle, / che per far bene al povero ed al ricco /
abbondio, volle star lì un poco a far compagnia agl'invitati, e aiutò anzi
fino all'adda in baroccio, e far merenda sulla riva. [ediz. 1827
/ non lungi a la città, far la rassegna. b. corsini, 9-33
non so io vedere che cosa possa far l'uomo per più e meglio esercitarsi nelle
si consumano o si possan col gitto far d'ottone, con bellissima prattica.
non inesatta né infedele nella teorica, far rivivere di nuova vita nella pratica,
. a. io cominciai subbito a far le mie pratiche per intendere chi sia
prego quanto mai osso e che vogliate far qualche pratica con quel frate che a
diaboliche. lucini, 4-90: per far divertire il pubblico, che paga,
nuove, sono nuovissime, e vuol far troppo il predicatore. g. gozzi,
germania alla predicazione distribuiti, cominciò a far leva le imagini. davila, 27:
, la elezzion de'discepoli, il far miracoli. pallavicino, 1-591: questa dottrina
scopo di tutta la predicazione di cristo: far conoscere sé agli uomini e in se
in predicazione di segretario generale, può far risolvere presto. = nome d'
non era raro il sentire don venanzio far predicotti in società com'era uso in
accetta sempre volentieri -s'intende bene -senza far torto al lontano suo prediletto. de
, come ospite, non mi tocca far differenze. de roberto, 20: non
per l'amenità del sito e per far da questa parte contra le nazioni frontiera e
predire era anch'esso un mezzo di far succedere. pascoli, 2-16: le
altezza nella quale il dire tutto e far tutto è la medesima cosa; in quel
casi si solevan servir li poeti di far apparir in scena con macchina qualche dio
un tragico ottimismo. 4. far sì che qualcuno assuma un determinato atteggiamento
? baldelli, 5-4-203: cominciò poscia a far miracoli grandissimi, non già con magichi
fantasia, studiava tutte le maniere di far dimenticare ch'era stato mercante: avrebbe
bande di predoni prima che venissero a far danno sulla carovaniera. -stor.
unapanca con mezzo sigaro in bocca a far muovere nel cortile (felle scuderie reali
17-190: nella sua prefazioncella manganelli cerca di far passare giuliani per un 'teppista
fino a ottenerne una quantità sufficiente a far fermentare un'abbondante massa di sostanza in
che dio volesse che papa clemente lasciasse far a l'amico nostro preferissimo.
le nenie / composte dalle prefiche / per far passar lo spirito / del genitor,
: la poesia dove non è patria può far da prefica sulle tombe o proclami in
: all'orecchio tutto quello disse / che far dovea, come ella si prefisse.
libr'insulsi al nostro distillatoio, per far la pruova se lambiccar se ne possa una
il qual nome avrebbe anche il vantaggio di far bene intendere che non giova provarsi a
letterati e professori dell'astronomia, di far nuovo esame intorno alla sussistenza della correzione
tr. (prefóndo). ant. far precipitare, sprofondare. guittone,
alquanto rea, / che lo dè far però ch'el promettesti / quando di
incarco, / e sia contento di qui far partita / e m modo conservar la
dante, purg., 13-148 [far]: pregoti per quel che tu più
della maggiore e più bella difesa che far potesse qualunche giusta persona, assalito e
sarpi, i-2-06: io prego vostra signoria far riverenza per mio nome al detto presidente
. gozzi, i-15-131: siete pregato di far sapere all'autore del prologo col mezzo
, i-23: quando elle si partivano per far viaggio in levante o in ponente,
e 'l non lasciarsi agevolmente svolgere a far piacere al pregatore di che sia..
pregermogliaménto, sm. agric. pratica di far germogliare i tuberi della patata prima
i-13-1: sì com'i'stava in far mia pregheria / a quel fellon ch'è
, 2-62: se tu non vuogli far grazia a me per la mia preghevole pietade
nessuna pregherà / ched i'verso ricchezza far potesse, / ché poco parve che
paia che sermoni / coll'alta voce voglia far pregando, / e solo imaginando /
intendi, / e guarda non ti far riprenditore / ca fora se'di quello che
, 39-v-146: il cavaliere salviati, per far vedere a occhio la pregiabilità del nostro
mortali / che non se pò a morte far ristoro! -con riferimento al
canto e di suon variato stile / per far ne'maggior nostri gaudi via / di
stesso / mi vedranno e partire e far ritorno. / né l'america
viso mirò disposte per picciolo predo a far altrui di se stesso intiera copia. domenichi
ch'igli era mastro soprano / di far, qualunque foss'presso o luntano, /
, i-176: colà mi sarà caro / far con cetra festante / de'suoi pregi
di ripiego, lui ora vorrebbe quasi far credere che anche questa ha i suoi pregi
nulla parte sì saldo s'intaglia / per far di marmo una persona viva. ottimo
porre, recare, rendere in pregio: far apprezzare, far stimare. piccolomini
rendere in pregio: far apprezzare, far stimare. piccolomini, 1-97: il
, perché non so come la vorrete far seco, e se vorrete che perdendosi i
, lxxx-3-43s: costumandosi in quelle parti far correrie, depredar, abbruggiar, far
far correrie, depredar, abbruggiar, far schiavi, prender luoghi, senza pregiudicar
che non servono ad altro che a far dell'imbarazzo e della confusione e pregiudicare
altri non s'introduca sotto diversi mezzi per far preudicievoli offizi a'suoi propri interessi.
, che potrà con un pronto starnuto far evaporare dal vostro capo que'fumi ch'esser
seguendo i comuni pregiudizi, di non potersi far cosa più pregevole e di momento alla
coloro di cui non sono e possono far qualche pregiudizio al nome loro. sansovino,
soddisfazione che si mostrava in cesare, senza far pregiudizio all'autorità della chiesa. muratori
dai quindici ai diciassette anni, dovessero far l'esperienza delle manette, la pratica
fine buono, e farla non sol far cristiana, ma religiosa monaca. so
tentò di poi il gonfaloniere... far passare una provvisione per la quale fosse
intenzione sua, se l'otteneva, di far voltare i suoi voti a marco del
parole, come per l'ordinario suol far virgilio. fanzini, iv-537: 'pregnante
. baretti, 3-51: un viso da far abortire le gatte pregne. massaia,
risposte selve ricercando, s'ingegna di far brieve la sua vita. ariosto,
gradito amante. b. corsini, 11-53 far.: per godere, il gar-
se pur forza fa di bisogno) di far credere a voi medesimo che io vi
stessa coronar di fiori / la vittima e far preghi onde si cambi / il tuo
diatessaron volgar., 224 [far]: non giurare né per lo
o i van fazan pregonamento / de far lemosne ai poveri ke 'g sian in compimento
la nostra... si può forse far corrispondere... al rapporto tra
che il clero campagnuolo era costretto a far causa comune col suo nemico naturale, col
da qui innanzi sarò in istato di far loro del male e del bene quando
alla sua missione di produttore e perciò far che i frutti del lavoro vadano
la ditta o semplicemente la facoltà di far delle prelevazioni sopra un assegno annuo loro
tagora della venerazione patema, mi occorse far menzione di quei gloriosi fratelli di
. cesarotti, i-xxv-149: non posso far, ateniesi, ch'io non vi
un asso, / cominciò la brigata a far un chiasso / del vostro prelibato musicone
guardiano di mandrie, si era prestato a far da modello per una pala d'altare
ciascun prelio, / mandò cartagine a far la disfatta / pace che avea, non
/ pace che avea, non potendo far melio. niccolò cieco, lxxxviii-ii-177: non
non si può prelodar l'accessorio senza far torto al principale; e chi loda
comuni, preludeva a quelle che dovevano far votare delle maggiorità contro le loro più
g. b. martini, 1-4-2-70: far qualche preludio coll'organo solo, prima
e le appartenenze alla prussia, senza far parola di compensi di spese 0 di
prematurare, tr. ant. far accadere prima del tempo; anticipare.
fisco, perché avesse in animo di far il delitto. nievo, 391: mi
brevità del tempo come provra efficacissima a far presumere il dolo, frauae o machinazione precedente
in ogni cosa che egli abbia da far o dire, se possibil è, sempre
del mezzo più facile e più sicuro per far morire l'innocente. moravxa, iv-313
12. comprimere la mammella per far uscire il latte; estrarre dalla mammella
con il suo vestito... senza far pure una parola né altro cenno li
giuoco spagnuolo, / ma l'usiam far cogl'italiani insieme, / ché non si
italiani insieme, / ché non si può far solo: / l'un fugge e
. con riferimento al tempo: consumare, far finire. petrarca, v-1-41:
chercia / onde fa simonia chi 'non far 'grida. cronica deeli imperatori romani
azione; consigliare caldamente, indurre; far pressioni su qualcuno affinché faccia qualcosa;
, 1-2-143: io / ho bisogno di far gran cose tosto / e premer ben
.: cfr. mettere). far precedere a titolo di chiarimento; dichiarare
gli stacchi lirici. 3. far precedere in una successione di eventi o
ant. e letter. mandare innanzi, far procedere, sospingere. - in partic
signor orazio, farete le parti / senza far differenza. / -vi ringrazio di questa
ingaggiò battaglia col bayle sotto finzione di far parlare ed argomentare un origenista. disse
/ che sale cerretano alla ribalta / per far di sé favoleggiar altrui.
non effettua il pagamento, può l'assicuratore far rescindere il contratto. -marin
incoraggiamento ': quello stabilito allo scopo di far progredire un'arte, un'industria,
ant. il mostrare, il far conoscere in anticipo; premostrazione.
ant. il mostrare, il far conoscere in anticipo; premostramento.
a operare o a non operare, a far questo o a far quello, a
non operare, a far questo o a far quello, a farlo in questo o
profluvie di virile malizia. si può far tutto, dico 'tutto ', dopo
castello, sebbene operasse, non potè far danno per esserne premuniti i tetti.
predicatori del vangelo, per intimare e far capire che anche per temporale utilità di
utilità di cadauno si dovrebbe introdurre e far regnare da per tutto la divina carità del
zelo e la loro premura / di far per carlo qualche opera magna /..
, / e tu mi avevi a far queste figure? leopardi, i-123: per
.: 'pressare, sollecitare, far premura '. 2. intr.
gli inviti...; premurarsi a far aderire tutti i sindaci dei comuni dell'
di prendere almeno una pomata infallibile per far nascere i favoriti. carducci, ii-3-253:
qualche posticino fresco. 21. far venire una persona con sé; raggiungere
tre mariti, e si accinge a far morire il quarto. -con riferimento a
, 1-45-8: dee [l'architetto] far prender gli aspetti e le misure particolari
dal medesimo osservatore che l'ha potuta far mille volte, tuttavia si va titubando di
per il suo verso, le fa far ciò che vuole. guadagnoli, 1-i-131:
nericcia. carducci, ii-1-53: forse per far mostra di spirito, ch'egli però
, nel gesto... da far fuggire ogni uomo in cui sia segno
, 82: votini allora si mise a far girare sulla punta dell'indice il suo
, il nostro soggetto c'invita a far un parallelo riguardo a certi punti tra
, /... / per far che riposar non possa in pace / gli
quanto più ciascuno sentiva il bisogno di far qualcosa, tanto più l'animo sul
stima tutti gli uomini uguali e crede potersene far giuoco; si troverà forse ad un
tutto all'intomo della ferita si denno far dei tagli nella pelle e porvi sopra una
andare attorno e, con sembiante di far altro, asservare gli andamenti d'arato,
ponto a ponto e del più non j far possa. g. visconti, ii-1-4
... si arrischiava egli a far punto altrimenti di quello che il generale gli
filastrocca d'imprecazioni e fece o parve di far punto, beppe seguitò. pavese,
nomi sì grandi serrar la truppa e far qui punto. s s
olanda e inghilterra, hanno deciso di far punto e basta, con una ragazza soldata
in punto: i congiurati all'erta per far sangue, i buoni sull'andare al
la tua camera, che ho da far io? duodo, lii-15-115: l'entrate
, iv-16: il miglior mezzo per far dimenticare qualcheduno è di non parlarne punto
el stupro e 'l furo / che far me vidi, qui ponto te dico:
citarista fu colui che, senza punto far esercizio di cantare, facea solo il me-
abbiamo quasi punta di comodità di poter far colloquio con lei. r. m.
, vi-20: in questo mondo chi vuol far progresso, / se non punta,
sospingere una nave. -far puntone: far forza. cinelli, 2-140: facendo
badino a usare la diligenza necessaria per far le tagliature pulite e a scarpa e
con legname verde che possa germogliare e far macchia. -puntoncino (v.
347: son buone delle ricette da far che, quando il vino comincia a pigliar
sar- gente maggiore di battaglia motta di far accomodare la palissata del fosso che il
, vii-221: anziché fare del letterato e far correre proclami e manifesti con lodi smaccate
, per le robe che gli occorre di far transitare, quei medesimi diritti puntualmente che
giorno e della strada che aveva a far pierfranco. roseo, v-193: osserveran puntalmente
talora dopo molti anni, n'abbia potuto far vera istoria e fedele. g.
fattezze della persona su cui si vogliono far ricadere gli effetti del rito).
claudia ha cominciato a prendere in giro e far punture sul fatto dell'altra sera.
i'non ho quello, / può'far pensier ch'ogn'ora i'te punzechi /
punzecchiare questa nostra italia; continui a far loro vedere e toccar con mano l'utile
come una forsennata a calpestar e a far rovina della terraglia sparsa sul pavimento.
sollecitezza che fusse possibile, attendeva a far coniare monete di quegli argenti, valendosi in
di non essere il signore proprio per far ricercare con editti e bandi la consorte
. savonarola, i-89: chi vorrà far male toccherà la pupilla dell'occhio di
tal altro il debolejmpillo, / per far ricco al nipote il vestimento. manzoni
un giovane escito de'pupilli comincia a far quelli cose che gli altri licenziosi giovani
fare? 4. locuz. far salire ipupi a uno: farlo andare in
mano dei secolari..., il far ch'ogni vescovo fosse papa nel suo
considerare penetrarà da se stesso che 'l far una legge che proibisca ad ognuno, così
dieci cinquanta, il che sarebbe un far disperare i poveri fanciulli che hanno pure
giorni si vedrà una segna / da far crepar dal ridere gli dèi. [
il cardinale, e attenda pure a far bene, che per noi non mancherà
: pur ora trasvolavano ai giardini / per far raccolta, sette cherubini: / ciascuno
. diatessaron volgar., 242 [far.]: inperciò ch'ella dicea infra
, con gli occhi scavati in entro, far pur l'amore! bianchi, 87
suo vestito,... senza far pure una parola né altro cenno, li
il giubileo!... pur di far chiasso, salve. = dal lat
quante hanno disegno... di far una purga generale della loro coscienza e di
purga generale della loro coscienza e di far un distaccamento libero ed assoluto dalle vanità del
l'immmunità, potrà col suo processo informativo far apparire una qualità che cagioni quella eccettuazione
fermentativo per la prima cozzione, possa far uscire sugo o dalle minime glandolette o
de * miei scartafacci, cosa potevasi far di meglio? il fuoco è un purgante
agli altri, si sapeva che per far prendere un purgantino quando era necessario,
abitatori ad altro non attendono che a far sapone e a purgar la cera. tolomei
avendo i nostri signori veneziani deliberato di far purgare le fosse de la terra nostra di
le fabriche cadute. -rasserenare, far tornare limpido e puro (il cielo
..., non solito di far simili purgazioni, presa una cascia, se
s'aggrava, diventa languido e non può far l'opere della vita, onde il
, guarire (un infermo); far cessare una malattia. boccaccio, 9-5
, 27-69-7: tutti quelli che vorranno far purgare o tignere matasse di stame devino
fermo questo non essere né voluto da dante far credere il vero purgatorio dove dio in
a che tu sia deciso a smettere di far disonore a tuo padre e al tuo
, di 'egoismo ', sarebbe far concessione a un pregiudizio volgare.
'macchia grande, sempre coll'idea di far giustizia e di purgar la terra.
il regno dell'eresie e di voler finalmente far ogni sorte di pia e cristiana dimostrazione
e fermò l'ammutinamento. 20. far perdonare o cooperare a far perdonare un
20. far perdonare o cooperare a far perdonare un peccato (una manifestazione esteriore
machiavelli, 1-1ii-379: di tutto ti sforzerai far ben capace la eccellenzia sua e purgare
4-47: si recava... a far visita al fidanzato, intento a purgare
prelato si rivolse a me esortandomi a far cessare lo scandalo di una certa bevanda purgativa
.. d'argento il più purgato che far si potesse. -mal purgato: commisto
trovar più grato; / e per far grazia al cor di meglior vento, /
rischiarar l'aria de'più sani giudici, far che stillino le rugiade abbondanti de'più
v colonna, 2-64: sì che per far eterna qui memoria / di lui volga
recare della mera politicità, s'intende far uso come di approssimazioni o dì prevalenza
, ii-460: mille purgatori non basterebbono a far salvar costui, che muore fuori della
è l'escitar questi due affetti e far con essi la già più volte dichiarata
e tre settimane e un giorno a far la contumacia della sua ignoranza e
1-3-1-135: se un superiore procurerà di far carcerare di fatto il proprio suddito nel
delle ciglia, / e al far del conto poi resta in farsetto / sì
. 7. locuz. - far guastare i purghi con la tinta:
circunferenzia, le fa insuffizienti a poter far diluvio. biringuccio, i-45: il me-
sostanze alle quali avevano diritto, per far inchiesta del paradiso, uscirono della lor
l'aere seren purificato e netto / fece far bruno et oscurar dapoi / il gran
: se sono spesi baiocchi uno per far fare nove fazzoletti e nove purificatori alle
cale la sacramentale confessione... e far gran conto della immonda ed immorale purificazione
una feroce purità e si pongono a far professione di mogli caste con leale proposito
antichi testi di lingua è quella di far più ricco e di ricondurre alla purità primitiva
europa,... non possiamo far a meno di non ripetere ad ognuna di
avrà, lei, il coraggio di far la puritana e di scandalizzarsi. è
di fioretti onuste, / starsene intente a far più bel, più ricco, /
sofena, xvii-194. -63: dumqua che far? deo disperere in quisto? /
. / allor che 'l tempo fu di far la tratta / di chi stasera qua
e gli venuto il capriccio ai voler far a puro e mero suo capriccio due
que'bei lumi... / a far ch'arda per voi sempre e favelli
purissima e volgarissima maniera ai dire potrei far meglio quando mi fusse conceduto più tempo
il signore di balagnì prese espediente di far stampare certa moneta di puro rame,
vòlse / tanto più vaghi fior che far non suole? pazzi de'medici,
sua scaturigine altissima, so- vrabbonaante a far arrossire nel di lui cospetto abbattuto ogni
armi deprecano la sorte di venire a far parte della purpurea fanteria così prodiga di
258: 'pusignare ': far pusigno. = denom. da pusigno
546: drusilla, pusillanima, bisogna far buon cuore. bar tolucci
prudenza, per feroce avversione tradizionale al far la spia, per sfiducia nelle de-
uomo. bacchélli, 12-281: non san far altro che piangere, tutti quanti sono
più di quello che non riuscisse a far la mattina tutta la neve della '
il castagno, piantati sul mento a far la guardia alle pustulette rosse che vi
pustolisci). letter. ant. far comparire pustole. f. f
, puta il caso..., far lezione di ostetricia, di comunismo o
quello della comune sicurezza, sforza inevitabilmente a far prevalere il diritto probatorio e putativo al
, iii-5-217: questo modo nuovo di far critica pute e fortemente pute agli onesti
bisognava aver pa- cienzia e non ne far più motto, perciò che quanto più la
nervi. pasini, 27-625: vorresti far credere di aver raccolto le tue immense
alla utilità degli acidi, quando convenga far fronte a putredinosi miasmi. botta,
a. cocchi, iii-101: riassorbimento che far si potesse nel sangue di particelle putrefacienti
11. tr. mandare in putrefazione; far imputridire; rendere fradicio; corrompere,
a fornire la guarigione, avvertendo di far tener la testa bassa all'animale per impedire
21: serve similmente detto pepe per far sputare e lo mettono nelle caverne de'
in commedia con grandissimo applauso avrebbe potuto far la parte di plutone. salvini,
in piantar nidi da colombi, in far buche da conigli, in seminar vanezze da
putta sfacciata: adunque tu / osi far tanta ingiuria a ferraù? tasso, 20-95
spiacimento, / in dire o in far, secondo suo timore, a te facciano
fosse putana / né a lo gienero suo far tale despiazire, / lo qual era
putana de soa moier / dovris tu far arder e broxer. novelle anonime del
arrighetto, 228: che mi può'far peggio, fortuna puttana, pessima matrigna
: è di gran moda, oggi, far la puttana. il papa, il re
al bottegaio e gli si offre per far da zimbello al cliente che passa.
crepi, vedendo come egli ci impara a far dentro 1 mezzi ghigni, i risi
e non contrasse / con alcun, per far più d'uomini some. bandello,
sforzar di provare col fatto è di far vedere che si posson trattare con le forme
sur un goffo puttanil decoro / e far la donzelletta e persuadersi / di pisciar acqua
v-2-415: non ho neanche bisogno di far le carte. sei 'nu grandissimo puttano,
questo bastonciello / so vi farà tornar a far li guanti. sergardi, 1-118:
dossi, 3-94: daniele cominciò anche a far gottare le lagninone a qualche puttino d'
in questa città, non vi potei far dimora più d'un giorno, per
puzza, quel tanfo e quella peste / far vomitarvi le budella e 'l core.
suo cingulo: la qual cosa ti dè far venire... pussa e vergogna
cagione non mai vi straccate di cercare far danno ne la fama ed onore del giovene
queste pesce vantaggiate / sempre a tutta far buon giuoche; / non ci star
'puzza forte ', sarebbe bastato a far proibire tutto il poema. bacchetti,
. 8. suscitare dubbi; far nascere, insinuare sospetti. bacchelli,
tuo conto. -lasciare intendere, far trapelare il secondo fine o l'intendimento
/ che a molte case poi fecer far puzzo. -fare puzzo a qualcuno
. piccolomini, 159: che vuol far per questo una giovine bella de l'
. fogazzaro, 13-199: si divertì a far conversazione, nella sala d'aspetto,
la natura, per avvilirci e farci far penitenza di nostri errori, ci dona quell'