che trascuro il mio dovere, per non far penare la gente. scalvini, 1-57
suolo ch'ei dovea / di sé far vermiglio, penava / il lamentabile sforzo
poi dormiva saldissimo, avvisò di dover far venire ruberto in su la mezzanotte all'
, diceva che, penandosi tanto a far e a condur un uomo alla sua perfezzione
di mirabil vino e altre piacevolezze da far colezione. b. davanzati,
le brigate che buona pezza si penò a far silenzio. g. gozzi, i-1-171
523): penarono non so quanto a far ripulire e smorbare la casa. calandra
mai, / ché molto si penar di far mi'grado. fatti di cesare,
ai preti; detteremo delle preghiere da far pencolare i santi in paradiso.
isabella orsini avea occhi e lusinghe da far pencolare un santo sulle soglie del paradiso.
cini, che, per far meglio ridere, vanno con quella cami
ne troviamo che possa commodamente quadrare a far l'effetto che desideriamo. -che segue
nella molto cretosa terra non si deono far le ripe molto pendenti. boiardo,
superiore della maestà sua ad ogni caso di far fronte dalla ferma sua costanza. e
facea urtare, / credendo il bordon meglio far entrare. marco polo volgar.,
tra 'membri de la terra a far un corpo perfettamente sferico. galileo,
il sole sul dosso, pria di far giorno partimmo. leoni, 348: ieri
dè principalmente osservare che le vacche da far figliuoli sieno innanzi di perfetta che d'imperfetta
perfetta e già ridotta al termine di far il testamento e l'ultima volontà. idem
nella musica... è vicio grandissimo far due consonanzie perfette l'una dopo l'
(e in tale modo entrava a far parte del gruppo sacerdotale e apostolico da
efficacissimo sì di perfezionare e sì di far nuovi lavori non è mai conosciuto se
le leggi della carità. 5. far progredire intellettualmente, arricchendo le conoscenze individuali
persuasivo; definire con maggiore precisione, far progredire (le scienze). brignole
. 9. ant. far sviluppare, crescere, maturare. bergantini
il modo del navigare e la forma di far navigli. brusoni, 539: non
la nobiltà d'europa si raduna per far pompa delle sue forze e valore contro la
e perfide sgualdrine, / invitandolo seco a far soggiorno. giuglaris, 1-199: le
,... si prese a non far plauso se non a ciò che straniero
io non ho, demifonte, che far nulla. nievo, 1-258: alla perfine
dice che ciò alcuno avesse tentato di far per sua follia, ma che per
s. v.]: 'perfrigerare': far soffrire il freddo: 'cause perfrigeranti'
erbolario volgare, 5-60: si debe far de sopra lo suo fumo: over
lo suo fumo: over se deba far suppositorio alla matrice con bombice posta nella
alla cisposa vecchia vostra fante, per far pergamena da capecchio pettinato a mano.
pergamine e sfoggiano una capigliatura peciosa da far gola a un torero. =
o di pietre, dove si sta a far dicerie. d'annunzio, v-1-1060:
: anelano ai pergami assai lucrosi, per far guadagno non di anime, ma di
dal confessionale suscitavano le contadine ignoranti a far la spia per la maggior gloria di
/ che, se l'uon giura di far alcun male, / s'e'se
pergola. idem, 1-1-332: vogliamlo noi far restar pergola / a qualche cosa?
non che talora gli indiani li piegano per far pergolate e luoghi da passeggiare. garzoni
albero. soderini, iii-52: per far poi strade coperte e pergolati con gli
pergole, le quali... potranno far bellissimo pergoleto sopra le ripe. oliva
iii-167: non mi resta altro che far voti di buon augurio per il successo finale
salvo, non sa quel che si debbia far prima, o rallegrarsi o dolersi o
non avesse a diventare tale che possa far pericolare lo stesso sistema. nievo,
calma tanto cara, al pensiero di far sua questa donna. moretti, i-231
ii-6-48: vero è che se in mal far la lor matricola / seguio, e
bruno, 3-1173: non tanto per far pericolo di sua gloria, quanto per
e al buon costume o tale da far sospettare che sia abitualmente dedita al delitto
saper, di consiglio, / che di far mormorar teme il periglio. -per
posta / ne la piazza e nel letto far periglio. monti, 5-288: ambedue
, / quand'om, per non far guerra, è 'n gran perilglio. a
qualche reo che correre il periglio di far cadere la scure della giustizia sul capo
posteriori [pubblicazioni] non crediamo dover far menzione, come di cosa che esce
quegli ultimi periodi più non resta da far del bene. f. casini, i-112
è un partito / che non potre'far più per nicerato, / perché rià el
-tr. con valore causativo: far morire, uccidere. gherardi, iii-30
impunemente, que'due scellerati deliberarono di far perire la nave. -essere
e della filosofia scolastica che consiste nel far seguire un'affermazione dalla negazione del suo
padiglione. baruffaci, i-65: per far le cuoche vivandiere / perite nel mestiere
s. maffei, 5-5-159: volendo far principio dal primo recinto ed essendo questo
. del monte, 3-309: si può far che una ruota sola faccia il medesimo
bastato un simile augurio per impegnarmi a far qualcosa di non perituro. = voce
dalla legge, appellarsi a essa per far punire un delitto; perseguire; chiamare
reali; l'astuzia col tentar di far muovere i popoli, con le parole
: promettendosi questo, si viene a far un trattato di lega con una nazione
core, / ch'altrove non poria far dimoranza: / ché più è poderosa /
-permanere in una carica; continuare a far parte di una comunità. buonafede
esemplo aver dato cagione alla figliuola di far male, che la gliela dè di
continuamente cresca. passavanti, 207 [far.]: gloria è una fama et
. 5. tr. ant. far continuare nel tempo; protrarre, prolungare
nel tempo; protrarre, prolungare; far durare immutato, inalterato, intatto;
seccato e ridicolo a me stesso di far ancora esami, dormo un poco,
ricetti i quali essi chiudono, vengono a far sì che la povera vena abbondevolmente risponda
è il tempo delli raccolti e di far i servizi della villa, ordino che li
monarchi,... risoluti di far il tutto alla peggio, non vogliono attorno
teste e membri a persone morte per far malìe. p. del rosso, 59
privata e non ho potuto né posso far raccolta de'nomi di vescovi degnissimi che
persone! / e di ciò non puoi far ricelamento. chiaro davanzati, 53-13:
dante, xxxviii-90: espia, se far lo puoi, de la sua setta
nature. bruno, 3-823: che vogliamo far di quest'uomo insertato a bestia,
non... avesse cominciato a far nuova persona in bologna. -fare
vengon fatti senza render mal per male o far niuna resistenza a coloro che gli han
, 17: a me pare che senza far cosa del mondo egli [il k
: 'chi ha fatta la roba, può far la persona': può riposare, e
. faldella, i-2-160: ora per far vedere un pezzo grosso del centro ci bisogna
: vi sarebbe di gran quete far un cambio con alfonso di espinel
rigagnoli, / danno il peso di far l'uditor docile / (per parlar
queste difficoltà, sì che non resti da far altro che venire all'esecuzione del giudicato
il sommo dell'opera sarebbe quello di far servire all'industria dei nostri personalisti ed
proprio, con la presunzione di poter far bene: e in conseguenza sentimento della
schio e di dante alighieri e il far parte d'una famiglia che nel principio del
voglio e continuare a far milioni dove voglio. è il paese
personcino, il quale non ci ha da far nulla. de sanctis, ii-1-138:
cassieri, 195: « si può far tutto, dico 'tutto', dopo la
. si può render atto a far che la mano dimostri in figura tutto
governatore per iscorta al tesoro che voleva far partire alla volta de) piemonte.
che in proporzionevol distanza imbroccava, senza far mai sbaglio, molte granella di ceci nel
trasparenti quelli per entro de'quali può far passaggio la luce e l'ombra.
, 2-95: amore, che sa talor far de'miracoli anch'egli, tanto
o a impegnarsi in un'impresa; far consentire ai propri
determinata; dichiarare in modo convincente, far credere, approvare, accettare o capire
delle nostre leggi irriverenza / quell'opra far che persuase il mago: / ché non
perspicuo da togliere dubbi e incertezze e far aderire una o più persone a un'
di niccolino. 8. far apparire come evidente o vero; attestare,
e l'altre considerazioni che lo potevano far persuadibile. -che può essere oggetto
affermazioni; abilità nel convincere, nel far accettare una tesi. aretino,
la voglia sua, le promise di far sì che le sue capre le avrebbero
mia fortuna, che, quanto a far qualcosa per un fine buono e bello,
a'quali niuna sillogistica dimostrazione ha potuto far comprendere il vero d'alcuna conclusione:
propri, senza che persumiamo di poter far tant'opere che sopravanzino ai nostri debiti
senza misfatto non mi dia punire / di far partenza de la nostra amanza, /
vi-3-196: di concilio generale non occorre far menzione, perché il pontifice, al
xl-177: si pensò... di far misurar da'periti, villa per villa
. -palo che si usa per far avanzare un'imbarcazione facendo forza sul fondale
perticoni [di castagno] in mezzo per far il cerchio delle nostre botti.
giogo in pace / v'è da far per tutt'e due. de sanctis,
parlante uom molto e ogni cosa che far volle e a gentile uom pertenente seppe
, credendo che fossero travi, cominciò a far l'opera sua usata, beccando e
, alla fiera, di adunar gente e far quattrini lasciando ai paesani di spiare con
/ da voi per tepidezza in ben far messo, / questi che vive, e
e perturbanti, ma non tralascia di far cose buone. carducci, iii-20-33:
battezano. -sconvolgere la mente, far impazzire. -anche con uso enfatico e
, non perturbati da pregiudizi, a far versi che a me paiono bellissimi.
. d suo scopo anzi è quello di far passare i suoi nemici come delinquenti comuni
1-86: quanto a quello che mi volete far credere con vostre belle parole, ch'
, 259: assai si può sghignare o far de muso, / ch'a la
5 (77): « sarà per far del bene. del bene » continuò
e rincamminandosi, « se ne può far per tutto ». soffici, v-1-289:
con le sue mani poi / sa far la cruna a l'aco. da ponte
flutto sol pervenne. -condurre, far capo in una località (una strada)
erizzo, 3-180: trovando, per far seguire lo effetto al suo pensiero, egli
lottini, ni: volendo tratto tratto far pompa della loro autorità, perversano e
a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette. carducci, iii-7-454
20-137: la perversa / quel che far lieto lo potria gli tace, / e
il proponimento ci guida è facile a far perverso giudicio e traboccare in errore.
questa piva e questo corno / da far musiche perverse? c. i
padova per raffinarlo e non ho modo a far tanta pesa. = deverb.
vedi l'alie percosse contro all'aria far sostenere la pesante aquila sulla suprema sottile
specialmente nel marzo, spesso accade di far levare di questi uccelli, che per cagione
e non fallo / s'io nego far quel che tua mente brama. guicciardini
pesa..., non so cosa far qui. deledda, 1-243: gli
come le hanno fatte non abbino a far altro e che, battuti per questo col
affatto, vuol pesar lui, vuol far lui le bollette. 2.
tutto: la nostra rete non può non far buona pesca. 8.
/ con quelle al collo in tonfano far pesca, / ond'io non possa ad
ii-170: quanto alle pesche, convien far ricerca di quelle specie che i lorenesi
, con la rete / venisti a far di me la pescagione. =
, perché da più alto, cadesse a far voltare due ruote d'un gran mulino
bemi, 63-20 (v-164): può far, diceva, il cielo e tutto il
avendo i nostri signori veneziani deliberato di far purgare le fosse de la terra nostra di
arsacide, re dei batri, era in far rete per pescare. -pescare
scrivendo. calmeta, 107: non far corno fa alcuno superstizioso, che va
/ meglio di me, mi voglio far castrare. -dedicarsi a pratiche omosessuali
-far vedere pescare col gufo: far credere cose impossibili; abbindolare.
avessi con meco a provare, / far ti vorrei veder cinque per asso, /
fui sempre sforzesco, / cerco di far mia vita a la sforzesca: / stu
pura, cristallina e schietta, / a far preda di lucci e di carpioni /
il pescator che si conforte / a far che 'l pesce la sua rete prema.
pesce', contrapposto a 'mangiar carne': far di magro, secondo l'astinenza in certi
17. locuz. -andare a far compagnia, a ingrassare i pesci,
che una qualche volta ci condurrà a far compagnia ai pesci. leoni, 281:
òttimo, i-317: questo bevero sta a far guerra a'pesci col predetto inganno,
recluta era entrata in palazzo reale a far visita all'arciduca. carducci, iii-24-106:
, che questa è roba da non far peso sullo stomaco. 2. oggetto
fitta delle 4 dita, volendola noi far senza percossa, ricercasse che le fusse
potrei ritener di pigliare un dì a far questa via che tra sua signoria e me
alcuno con il peso de tributi o far violenza ad altrui. a.
le sue mine sepolto può contenersi di far cosa o di dire parola in cui si
-dare peso d'argento allo stagno: far apparire qualcosa più importante o prezioso di
, 228: che mi può'tu far peggio, fortuna puttana, pessima matrigna,
cattiva, avendo la potestà sciolta di far male, tutta quella autorità che gli è
viii 294: tentai di far conoscere che la presenza del sommo pontefice
per gl'infiniti usi che hanno per far lavorare macine di mulini, cartiere,
-far rientrare nella pesta: far rientrare in carreggiata, rimettere in riga
gli altri loro compagni lunatici / che per far piangere immaginan favole / e col coturno
, le quale dio sa come potevano far fare de quelli pulii stentati. documenti
della peste... e fattosi far fede come maestro manente in casa sua era
puzza, quel tanfo e quella peste / far vomitarvi le budella e 'l core.
la peste, / come l'istrice suol far delle penne. monti, x-5-57:
detti, / stracciar la faccia e far livida e nera, / bagnar di pianto
mandato ad ordinare lo stato ed a far disparire i segni e le memorie della infame
di museruola, ed hanno deliberato di far contra voi, come contra publica peste
chi dico io? che diavolo / vuoi far di quel pestel di salsa? -rompere
spagna quel che giudicava che fusse da far di quest'uomo [cesare borgia]
. non arebbe voluto queste lighette per far guerra defensiva contra al turco, quale è
, osi oltrecciò alzare siffattamente le creste da far rimprovero al nostro governo perché non lo
, 26: la quarta casone è far dimora in logo pestilenzioso, imperoché subito
impastata non osava gridare per non si far sentire a quelli di casa. cellini,
ferite. burchiello, 40: con far cristei di fior di petacciuòla. soderini,
capriata, 69: giuntovi poco prima il far del giorno, mandò il commendator della
... si sono limitati a far esplodere un petardo sotto le finestre della
costume vetere, / di non ti far mai recitar il venere / e di
il detto magistrato, e'sia tenuto far dare il giuramento alla persona petitrice che
.. ci détte speranza / di far la pace e inganno v'era sotto:
: io mi lusingo che vi compiacerete di far paga questa mia petizione. cantù,
vogliate a petizion di chi si sia far cosa indegna del vostro pubblico e di
viene verso bologna... per far soldati per passare nella marca contro il conte
a questo si può trovar temperamento, con far le suddette cose a petizione e instanza
, 1-1009: tornasi dalla villa a far capitolo / intorno a'tavolin degli avvocati,
si lamentasse di te, tu dèi far dare le petizioni di sua dimanda.
continente li debiti e le spese che dovevansi far per mantenimento dell'esercito per l'anno
, lxxxviii-n-645: o fisico gentil da far cristei,!... /.
monosini, 415: non lo saprebbe far cimabue: dipinse il peto grosso nell'acqua
questi gran poeti dàn le forme / da far sonetti petrarchevolmente. a. f.
petroselli. sermini, 115: a far la salsa, se bene smiraglio,
eh, messer spinellone, che pensate di far con questa vostra robba, quanto vi
ch'è gallina mugellese, deliberando di far una scappata marchiana, per uscir de'
e più succendenti invide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli. -costituito
rive e i fonti di stupor vedresti / far manifesti inusitati segni. algarotti, 1-ix-309
gomitate da alpigiano, riuscì a farsi far largo. [ediz. 1827 (231
, che qui non è luogo da far pettegolezzi. [ediz. 1827 (518
simpatici, a ridere con loro, a far pettegolezzi e snocciolare luoghi comuni. pratolini
ultrabasso sul quale astorre tentò invano di far risaltare -due ottave più in su -la sua
guardia. misasi, 4-139: oltre a far contenta la bimba con la sua presenza
né certo può perdere il tempo a far sorvegliare, invigilare le maestrine innamorate!
o che è così ordinato naturalmente da far immaginare l'intervento ordinatore dell'uomo)
: le coma de'buoi son buone a far pettini, le loro ossa a far
far pettini, le loro ossa a far dadi e maniche di piccoli coltelli. alberti
scuotere leggermente le bottiglie allo scopo di far defluire i depositi verso il tappo.
fasciculo di medicina volgare, 20: ad far parturire la donna facilmente, togli la
pea, 7-25: il pettino glielo farei far trapunto a cannette di gè, perché
8-146: d canonico si sbracciava a far dei segni a compare santo, e vedendo
, e anche un certo sollievo nel far del bene a una creatura innocente,.
fu veduto talvolta andarne a venezia per far ammenda dei soprusi commessi o comperarne dai
era facile, pensarono i mercanti, far invitare a corte anche egla, facendo cosa
non si fa nulla. a volerli far bene, si piglia la pezza, dov'
ch'io dovessi / ricominciar da vecchia a far figlioli! / dovere a questa età
collo, sacramentò [il capitano] da far tremare le plance. pavese, i-ii
più adoperare i calzetti di setta, fanne far pezze per acconciare gli altri. moneti
al cortil orsi e leoni / per far tacer più d'una buona pezza, /
fiore, i-157-io: agli uomini lascian far la larghezza, / ché natura la
spendervi di sopra. monosini, 417: far come maestro pier fantini: metteva le
? nomi, 1-55: il viaggio può far sicuramente, / avendo preso un abito
/ san [le donne napoletane] far tutti i pezzilli a tom mare ili.
di quello un pezzo tale / che far bastasse ad ogni fica onore, / a
alla via... di vedersi far molte divisioni e più pezzi del regno,
o tavole che il re francesco primo fece far con tanta diligenza ed opera di tutti
3-396: il secondo rimedio, di far un nuovo taglio, io dico che s'
contrasto tra quelli che per cortesia lo voleano far sedere ultimo e colui che per umiltà
pezzo concertato. tacchinardi, 5-45: far sentire i suoi parlanti nei pezzi d'
splendida, un pezzo di ragazza da far rinvenire un morto. -pezzo di
, che non bastarono, non che a far breccia nelle mura alte e merlate,
1-472: il terzo, incamminatosi a far guerra senza danari, sarebbe stato più volte
pensiero, / per non aver figliuoli che far pezzi / debbian di quel che a
scrivo sur un pezzuccio di foglio da far vergogna. -pezzuòlo (v.
, quando si ara, non venga a far pezzoni di terra, ma si spezzi
frugoni, v-21: gli stracci servono a far la carta, pesti e ripesti,
. grazzini, 4-147: cominciate a far pezzolini di quella carta. domenichi [plinio
così importuna / su 'l codion che far poi fu veduto / per tutti i giorni
scettro d'amore? -elle sono di far liberali, animosi e piacenti chi vuole seguitar
perfetto, il quale con quelle parole suol far buonissima lega ». viaggio di j
batte o fa 'ncrescenza, / di far piagenza -penza poi si penti; / però
ò caro / lo vostro amore, e far vostra piagenza. pannuccio del bagno,
dolorosa / ch'eo non soffrisse in far vostra piagenza. chiaro davanzati, 75-6
due donne / ignude e quiete nel lor far cenni / ad uomini vaganti il bosco
: mentre vi sono andato considerando per far di voi un convenevol giudizio, mi
piace, e può senza sconvenevolezza niuna far ciò e ragionevolmente il dee fare.
deliberazioni. 'piacque a loro di far così. rispondete alla domanda che gh
io non vi piacerò già, credendomi far bene. s. bernardino da siena
secondo la possibilità sua deve sforzarsi di far piacere ad ogni persona. d.
: ella ha lo possedire, / pò far lo suo piacire, ché lo s'
ombrellone. solo una volta, per far piacere agli onesti, andarono a far due
per far piacere agli onesti, andarono a far due passi in pineta.
in qual si voglia cosa, facendosi far le rivelazioni di anno in anno. muratori
, fra l'altre insolenze, di far ispogliare ignudo un franco. forteguerri,
... i molto invero disposte a far piacere / a sancio panza, che
aspe, un orso, un tigre far pietoso / porrìa, qualor ciascun più
forse vi va studiosamente, immaginandosi di far servizio al re. bruno, 3-346
è lecito e siamo in libertà di far quelle [le parole] servire a
gli ostacoli, a facilitar tutto, a far le cose secondo il piacere altrui,
/ né che di mio piacer possi far manto / di gioia che ti fosse talentosa
833: sempre mai / si debbe far piacer quando e'non costa. d.
quare', / ma perché tu mi voglia far piacere / di darmi baconero e gambastorta
di mirabil vino e altre piacevolezze da far colezione. costo, 1-4: i vini
figliolo, cominciasse a dir piacevolezze e far l'arguto. straparola, 2-2:
donna è prisa / e tengola per far su'piacimento. dante, conv.,
12: miser galvano non ne volse far niente / de la rezina suo vii piaquimento
le sue compagne in punto mette / a far cambio di piaghe e di saette.
lingua latina, colui solamente ci potrebbe far conoscere che, vivente in que'tempi
/ e quella man che sol poria far sana / l'alta piaga d'amor che
, / ch'i'prender bramo, e far vendetta in parte / de le piaghe
, iii-3-100: non si potrà già far l'istesso per cagioni di lieve peso,
volgar, che la pietosa / madre suol far la piaga verminosa. proverbi toscani,
. piaga]: 'piagante': atto a far piaga, che produce piaga; esulcerativo
vista, perdutamente, alla follia; far spasimare d'amore, suscitare un intenso
della moralità. 5. far perire (con riferimento alla morte).
ancor non aggia, / non per acquisto far d'un'aura leve / d'onor
a'poveri sì che v'intervengano, far ozioso teatro nell'assemblea per proverbiare i
poetica ammaestrano che, se tu vuoi far piagnere altri, conviene che il primo
sempre con la bocca pinciuta, e far fare alle pocce la chiaranzana, se portasse
. gelli, iv-65: non mi far tuoi piagnistori a me. grazzini,
piagnistei per moneta non sono cose da far compassione? io ho veduto in moldavia
aveva cominciato presto a infastidirsi, a far una boccuccia grossa, un visetto piagnoloso
, 85: voglio in maschera bizzarra / far gran festa e gran gazzarra, /
perché lavorino..., a far sentire più vivo lo strisciar delle piale,
più vivo era l'umor bolognese da far sì che tutto quel che a firenze si
di tutti li nostri e più atti a far ogni lavoro di legname: i quali
1-118: 'pianatolo: sorta di cesello da far pianuzzi. -scalpello usato per levigare
ad altre manifatture che a... far zoccoli per i frati di san francesco
o quadrucci o di che altra sorte far vi occore. lettere dei cinque provveditori
guisa di provido agricoltore che, per far nascere fiori et erbe, va seminando
sole, / a noi ritroso, vedea far capolino / al nostro mondo, per
piangere quando nasceva loro un fanciullo e far festa quando si moriva. g. gozzi
il cervello, facilmente si piega a far delle cose indegne e di poca lode
insodisfatta. -con valore causativo: far soffrire. pea, 8-36: si
: / in suo vita il ben far non ha voluto. nardi, 47:
fin ai vignaiuoli, / facean cose da far pianger i cani. -nato a
rebora, 4-68: lei ama far la sua piangiutina. io invece ridevo
che han quel parlare da piangolino da far venire il latte ai rognoni a chi gli
: / queste qui non son cose da far piangere? guerrazzi, 16-307: ti
ripugnava agli americani perché essi volevano sì far dell'imperialismo, ma senza averne chiara
lungo viaggio per portarsi in montagna a far gualcare le loro tele di panno.
dalle colline e dalla montagna bassa a far ricerca dove fidare le loro bestie,
modi, cioè o bozze piane per non far con esse scala alle muraglie (perché
sì liscio ch'ei'non si può far più. l. pascoli, \ -proem
ogne stagione / in lor correzione / per far l'opera piana / co la fede
risana / la piaga mia; e può far la mia sorte / d'aspra e
sparvier s'arrende. -senza far rumore. bandello, 1-16 (i-187
f. frugoni, 5-136: che potea far la sincera che cantò sempre alla piana
senza norma di ritmo. -senza far rumore, alla chetichella. c.
gli angeli più bella, / e 'n far cosa novella / prender vi fece condizione
i-338: spero tosto con la mia presenzia far piane molte cose, d'intorno le
per chiarezza maggiore prendasi a dechiarare e far piano tutto ciò con essempio.
cecchi, 29: io son disposta di far ch'ei rimanga / beffato come un
aria. verga, 8-176: a far quel che dico io ci vogliono molti
, in caso che si avesse a far la batteria. torricelli, ii-4-464:
ognor come un porco di piano / col far degli spropositi ogni giorno.
, né di svaligiar corrieri, né di far sudare segretari a mettere in piano cifre
osceno. canti carnascialeschi, 1-203 [far.]: menando il pianone /
pensi a capo nudo esser bastante / far ad orlando quel che in aspromonte / egli
: per esempio: mettiamo che volessi far tradurre in francese o in inglese questo mio
non fa frutto non vale che a far fuoco. proverbi toscani, 338: ogni
, i-150: ogni pianterella per far presa, ogni rimedio per recar utilità,
x-25-188: dice di essere vicino a far fortuna in una piantagione di tabacco e
per cagion del fuoco, si possono acconciamente far piantamenti e massimamente delle piante de'prugnoli
martello, in farsi amici, in far trarre, in piantare. -ant
. muratori, iii-27: si suol far piantare in più luoghi, entro e fuori
: sarà ottimo rimedio... far piantar l'artigliaria nella spiaggia a canto al
un ponte per il quale poteva a beneplacito far passare le milizie. salvini, 41-312
franco, 4-148: che si pensa far la gente, quando nel portico de
. monachi, 96: perché non far l'altre parti equali, / ove
bruscamente: -e tempo che la finiamo di far parlare il paese! codemo, 362
di predicare e piantare le anime a far buon frutti, tempo è alcuna volta svegliere
verga, 8-150: son qui per far da mamma a bianca... giacché
venti uomini, che m'aiutavano a far le bandiere e gli altri lavori,
128: il fornaio piantò lì di far il pane. carducci, iii-9-340: egli
lauro, 50: chi destina di far vignale attenda che non si fidi più
gualdo priorato, 3-iii-109: cominciarono a far giocar una batteria piantata assai vicino alla
vaierebbe ad indebolire, non già a far crollare questa macchina ben piantata.
, come loro, la soddisfazione di far delle scenate. c. e. gadda
e di un serbatoio che provvede a far cadere i semi nei fori preparati.
iv-204: il riflettere al vistoso aumento che far può un lavorativo nudo, rivestito che
». giuliani, ii-353: ero a far il mangime alle bestie, e mi
frugoni, 3-iii-430: or che dovrò far io per non lograre più vanamente e
molto accorti gli uomini esser dènno / il far il semenzaio in luogo a quello /
1-i-348: davvero egli vedeva il giorno di far fare un secondo mulino, da appaiare
400: ci è poi il far le piastre da coprir le case. brami
: comincioron sì fiera battaglia / che far comparazion non si può a quella, /
aretino], 3-16: chi volesse far credere che sia mal fatto a giuocar a
andare cogli altri ragazzi al lago a far saltellare le piastrelle nell'acqua. guerrazzi
donna. / - non mi sento da far questo piastriccico. = deriv.
che ha il medesimo capriccio / di far braciuole, va col sarrocchino / e col
veder quei poveri passaggeri... far bene spesso il contrario di quel che bisognava
., avvisandosi forse che così feria far si convenisse con le donne nel letto,
parlare nelle valenti cose, siccome in far leggi e piati civili e criminali e
non a'piati; in chiostro non far remore, ma legge. boiardo, 1-1-84
1-vi-301: tu fingi credere che io voglia far valere le mie ragioni dinanzi a quei
a desinare, ed ella rizzatasi senza far motto, verso lui un dolce atto con
panfilo volgar., 65: tu voi far cusì a mi cum fai le piatose
, / mangiare o non mangiar, far bel piattello / e far donar per
non mangiar, far bel piattello / e far donar per dio ciò che gli avanza
mangiar volevano, e ciò chiamava egli far piattello. 12. locuz.
scoccimarro per il mangiare, perché il far cucina è per me un tormento intollerabile.
cani. pantera, 1-52: avendosi a far lo sbarco dell'esercito in paese nemico
. ill. ma, vi si debbano far cose convenienti al loco e fuor de
piatte piatte, / se ben chi vuol far l'uomo, in queste ciance /
colpo stesso. -per estens. senza far presa, senza incidere o scalfire.
lancio per la profondità alla quale si vuole far navigare il siluro. se tarma se
il vaso, come tu dicessi / non far piatto la sera o digiunare, /
a occhi piatti / guarii che vuol far fatti, / né ti fidar perché mena
pattume uscì tacitamente / una piattola a far la venturiera. ferd. martini,
io andrò qui in casa nostra a far ordinare la camera, acciocché quella povera
in piattole. -mandare qualcuno a far ridere le piattole: ucciderlo.
nel petto banda anda, / a far rider le piattole lo manda.
assedio di montalcino, i-379: cominciomo a far delle fischiate, e provocare i nemici
, 1-159: questa bestia / vuol far bella la piaza. -fare il
del prezzo che inviti i generi a far piazza. -stazionare sulla pubblica via
altri del partito di vespasiano dove fosse da far piazza d'armi, fu stabilito di
tre, tentando di levare alcune difese e far piazza per attaccarvisi con la pala e
mio primo impulso era stato quello di far piazza pulita. -sbaragliare gli avversari,
aggiuntovi egli un altro zero, faceva far piazza di tutto il bosco. giuliani,
! dove non portò la sua fissazione di far piazza pulita d'ogni cosa interessante!
dell'uomo il chirurgo è costretto a far piazza pulita. -operare un radicale
. stuparich, 5-453: bisogna prima far piazza pulita di chi sfrutta per i
vivere. cassola, 2-249: bisognava far piazza pulita, altro che collaborare.
letteratura, inesperte quanto battagliere, volendo far piazza pulita,... avevano
sua; / era esso che voleva far piazza pulita del passato il suo;
al disegno di legge è la necessità di far piazza pulita di tutte le tasse gravanti
e colla spada in mano si facea far piazza. ariosto, cinque canti, 4-27
mazza / e fassi in un sol colpo far la piazza. tasso, 7-106:
): perché mettersi in piazza e far gridare il suo nome, con quella cattura
ed, avviluppando parole, non sa far altro che ripetere: popolo, popolo
einaudi, 410: l'argomento può far presa su uomini politici, i quali
della gente che scende in piazza a far baccano. gobetti, 1-i-172: se proprio
duca senatore amolfi, che riusciva a far passare per spirito la sua giovialità piazzaiuola
, ii-1-620: si voleva... far vedere alla prussia come in italia.
dar possessi e far altri servigi pertinenti alla piazzaria.
di non volerlo cacciar da palazzo per non far, com'egli diceva, una piazzata
di litigare, di contendere, di far piazzate e smanie in pubblico. fagiuoli
, 13-201: vedemmo le casupole ritrarsi per far luogo, quasi con un inchino
-terrazza. bemari, 6-15: bastava far sparire un cartellino dal piatto accanto al
strutturale'(strutturale nel senso crociano) per far meglio brillare sulle picche del manierismo i
23-371: quasi si pigli a picca di far credere al nostro spirito quel che ricusa
dame e cavalieri, stretti in parentado, far benevoli presenti ch'ella non interpreti le
un certo modo succinto e piccante da far venire l'acquolina in bocca a'suoi ammiratori
perché uno, che il soldato a far s'è messo, / mentre dal campo
. sanudo, li-19: l'imperador fé far una crida tutti francesi e picardi,
era una novità, un piccato volersi far notare da parte d'un dente.
gli sopraggiungesse di picche che gli facesse far trentasette o trentanove. gigantea, 5
v.]: 'piccheggiare': dire o far cose che rimbecchino le altrui parole o
: si cominciano [in dicembre] a far picchiare le castagne secche ritirando subito da'
dovuta al padrone. lastri, 1-2-93: far picchiare [in dicembre] le castagne
picchiò un pugno sul tavolo: -lo volete far parlare o no? -sostant.
un oggetto, anche allo scopo di far rumore; colpo dato contro un oggetto.
, e il leggero rumore bastò a far volgere miro. -per simil. battere
in tutto questo lavoro non viene a far altro col picchierellare a puntate che fare
o con un oggetto, allo scopo di far male o di ferire; botta.
trovai, con la pittura piccicata, / far una vesta tutta ricamata / ad una
di lamento, quando siamo costretti a far cosa che ci paia grave.
tutto. giovannini, 5-17: voglio far maravigliare più d'uno, quando sarò per
vedea grandi innanzi agli occhi, e far sì che l'immaginata picciolézza dell'intelletto
tanta debolezza che non potea sperar di far pur testa a qualunque si fosse picciola
che uno imperadore si pose in animo di far un luogo simile a una picciola città
servigi della patema casa si diede sì come far soleva. lapidario estense, 139:
tutto ciò che venezia ha dismesso di far la moneta picciola di lega bassa, come
picciuolo spiccato. soderini, i-462: volendo far l'amabile, quando l'uva è
per quindici giorni, dipoi gli cogliono a far l'amabile. d. bartoli,
i topi e simili bestiole non possan far danno all'uova o piccioncini. tommaseo,
piccione di prima piuma ed instrumento atto a far ciò che ella tanto bramava, se
. 6. -mandare a picco: far affondare un'imbarcazione, il suo carico
, 652: 'virare a picco': far forza all'argano per condurre il naviglio sulla
correndo a posta sua, io voglio far piccolare un poco il mio piccolo in
dominio di vostra sublimità de stampar né far stampar in forma alcuna di lettera né
piccolino, né che potesse vender né far vender ditta mia opora senza espressa licenzia
cittadino / disse:... / far ci convien del grande piccolino. /
lii-6-21: usano i tedeschi al presente far le ruote delle carrette d'artiglieria tanto
dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito
grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo. bocchelli, 2-xxiv-751
dominio di vostra sublimità de stampar né far stampar in forma alcuna di lettera né
v.]: 'dare nel piccolo': far piccolezze. -di un piccolo:
... è uno che può far dei brutti scherzi? lei si stringe nelle
che venne / là dove coi piccon fé far la strada. marco polo volgar.
e piccoso... e voglio far sempre tutte le cose a modo mio,
5-218: ai pidocchi non osava nemmeno far mente: aveva sentito tabulare di due
. dolce, 8-40: del saper far versi, non ne terrei capitale,
. bocchelli, 1-i-109: principiava a far l'animo di un di quei mendicanti che
tempo tal ch'a voler qualche spaccio / far pidocchioso della nostra merce / (che
coroncione, e ad otta ad otta / far suonar le medaglie in piè attaccate.
fermo l'attendo, già disposto / a far quanto comanda. foscolo, vi-630:
: oltre l'articolista politico, entrano a far parte della redazione d'un giornale i
., 23 (397): potrebbe far l'arte di michelaccio; no signore
era temuto il seriffo quando si vedeva far tanto grande; per questo si temono
quando col piè mi diede, / far quel zappando ne la testa mia / che
le mani o piedi o la testa o far atti / parlando su gran fatti /
uno inginocchioni ai piedi, non potendo far frutto alcuno co'suoi proemi, si
, sul piede antico, e nel far guerra alle idee nuove e forastiere.
piantate troppo spesse, bevisene qualche piede per far che restino rare. d'annunzio,
la gente del paese era andata a far legna « nel luogo di quel poverino »
ha abbandonato per rizzarsi in piedi a far fuoco da poppa contro l'avversario mentre roteando
medesimo piano e disperdersi poi nel mare o far sedimenti alle loro sboccature, come si
sotto i piedi degli stranieri bastasse a far noi originali, liberi e moderni,
era rimasta a piedi perché brutta da far paura. -essere, ritrovarsi,
, 2-155: camminavo ancora, deciso a far l'alba in piedi.
piede fuori dell'inghilterra, verrebbe a far perdita d'ogni suo diritto alla corona
breve per mettere in piedi un uliveto far preparazione di questi uovoli. -assestare
è sempre legata la sua vacca e far l'atto di uscir dal mercato per non
par che sia in sua libertà di far altro viaggio. gemelli careri, 1-ii-23
mortai piedi. -mutare piede: far cambiare atteggiamento. attribuito a petrarca
far non sento / però pietosa, né mutarle
consolare il pianto ch'ella vede / far per usanza a me. -nei
ne vado piede-piede, e tiro a far tardi. -pigliare cinque mattoni per
dati, 4-50: si è risoluto di far presto assai per non si lasciar porre
13-102: ho tentato più volte di far nascere / figure umane angeli salvifici /
con la stessa francia, quando potevano far a lor senno degli spagnuoli quali aveano
e piegamento e rivolgimento che cominciano a far le cose dallo stato e dall'esser in
(piègo, pièght). far assumere a un oggetto o a un corpo
fare, ne la quale sarà il far figure, far forme, trasformar cosa,
la quale sarà il far figure, far forme, trasformar cosa, piegare,
dei beati. -per simil. far oscillare le fronde o i rami.
pieghe suddette. 2. far combaciare una o più volte gli angoli di
una mezza dozzina in carta cerulea e far piegare e coprire tutti i fogli costì
pervennero in cipri. -spingere, far avvicinare. dante, inf.,
una via nuova. -attirare, far rivolgere l'attenzione. dante, purg
parole per piegarli e colle minacce per far loro temere il gastìco, operò co'l'
esortazioni e promesse lo piegò finalmente a far l'opera. tortora, iii-210: queste
gira intorno frequentemente. 13. far recedere da una decisione, da un'opinione
botta, 6-i-380: si ha da far con uomini che non possono essere piegati
, iv-38: gli è costato molto far quelle scuse.. non è di quelli
solo minacciar la rovina / bastasse a far piegare questa città meschina. -figur.
l'usanza del lettore non ci dee più far piegare a un secolo che a un
veneto che la negoziazione francese non poteva far più effetto, che il papa era
ha voluto scrivere in questa guisa per far vedere che, quando molti piegavano,
il cervello, facilmente si piega a far delle cose indegne e di poca lode
perché anch'ei non si piega a far qualcosa? bandi, 1-i-55: io
terrà in riposo / a capo chino senza far mai motto, / piegato e vizzo
nel porto, non metterai polvere per far asciugar la scrittura, perché quella polvere
, 2-1-15: un solo legno non può far tanta piegatura naturalmente quanto bisogna alla curvatura
s. v.]: 'pieghettare': far piccole pieghe, segnatamente nella roba,
inanimato da molti de suoi amici a far delle crudeltà. oliva, i-2-54: i
pieghevoli, tanto più forti et a far tracollare possenti. pananti, iii-236: dotati
fine a me, che null'altro che far piacere cercava a colei, di non
tenere i conti, ha pieghevolezza a far molte cose. 6. adattabilità
fra un mese dall'entrata del suo offizio far fare... in della capitania
dire che il conte di cavour tende a far dell'italia un regno sardo, con
monsieur jourdain, a cercare chi gl'insegni far all'amore cortigianescamente e ben parlare:
gli veniva addosso, effettuare, tentò di far testa. siri, ix-1803: acuivano
goldoni, i-695: quando si vuol far una 'piena', s'invita il popolo
quasi universale di tutta la francia e far isventare le mine colle quali si procurò
canto d'una via o simili senza far nulla. -aver fatto piena: essere
è capo né guida, / a far in mo... / ch'ei
che vien dad a tenpo sì fai far lo servisio plenamentre, e lo don che
-bagnare, inzuppare (di lacrime); far risonare (di pianti).
e di scorrere qua e là per far credere che dalla pienezza e non dall'
paese poggioso pieno di grotte e atto a far simili aguaiti con poter nascondervisi. dell'
saldatura. ruscelli, 3-15: volendo far cotai balle non solide o piene,
, condita delle più saporite risa che far si possano. g. giustiniani e a
i lucchesi aveano tolto a'pisani, senza far lunga dimora, entrò armato con le
testa, / cui piace lo scherzare e far la pazza, / il motto impuro
10-66: diede loro pieno arbitrio di far tutte le lor volontà. dante, lxxvi-2
invano si affaticasse pandonio né lo lasciava far colpo che fosse pieno. caro,
agosto di questo anno in parlamento a far interinare un brevetto conceduto da carlo suo
pieno ordine de quanto e corno averà da far. bembo, 10-v-131: ho inteso
delle promesse, non basta però a poterlo far riguardar come vero neutrale ed indifferente verso
, 1-3-301: osserverà... di far più ch'elio potrà che si ritrovi
necessario. giuliani, i-140: bisogna far un rizzamento di tre pali: si
69: proibiscano... il far rapporti di gravamenti, dove non sia
poi che si provi ogni difficoltà nel far il pieno de'tributi sufficienti. rezasco,
e'lo pigliava di mira e facevagli far le spese dell'allegria. pratolini, 9-71
e mezzo 'l caposcemo / in far due sonettuzzi tolti a nolo / e fatti
'l debito amore / lo qual dovea penelopè far lieta, / vincer poterò dentro a
può stendere il nostro desiderio che di far con onore e con pietà questo grande atto
per contanti / don federigo gli facea far pietà; / e di presente gliene mandò
ho guidato altri. -da far pietà: da suscitare commiserazione, da
pietà: da suscitare commiserazione, da far profonda pena (ed è riferito a una
interveniva era così grulla così scipita da far pietà. moravia, ix-197: io
e lo trovai magro e abbattuto da far pietà. cassola, 3-59: mara
nello specchio: era in uno stato da far pietà, coi ciuffi quali ritti,
bellincioni, ii-94: non vi vo'far più pièta: / le lacrime ch'
/ move cun grande pietanza, / non far sezomo né posa, / van'a
/ ch'amor lo vostro cor pò far pietoso, / sì come ha messo il
/ pur, dove suoli, a far tuo nido tomi. guidiccioni, 5-21:
elegia pietosa. carducci, ii-4-8: bisogna far luogo alla bellissima e pietosissima canzone in
ma in uno stato pietoso, giù a far lezione al magistero. -caratterizzato da
gualdo priorato, 3-iii-109: cominciarono a far giocar una batteria piantata assai vicino alla
palladio, 1-5: le pietre per far la calce o si cavano dai monti
non sono molto dure. servono per far piccole colonne e altri ornamenti.
alti monti. magi, 80: volendo far certi fondamenti in un porto di mare
poeti ci è ben lecito anche di far piangere le pietre. -per indicare
scamonea? / -e'v'è cosa da far muover le pietre. -come termine
una donna, / ma che posso far io contr'una pietra, / che,
soldati in poco d'ora, per far con l'essercitargli agili al correre, leggieri
e senza superstizione a onore di dio far si debbe. ghirardacci, 3-173: santi
2-221-49: le fornaci temporanee si possono far con muratura d'una pietra e mezza e
fagiuoli, vi-63: ella cercava di far cuor di pietra / contro quel can
pietre per pane, e ciò col far che madonna n. mi venga a levare
vive né comodi di cave da potere far conci e pietre intagliate,...
intorno ad acque e fontane e per far lastrichi e bozzi. papini, 42-285:
cavano dalle petraie, e sono o per far la calce o per fare i muri
. lauro, 2-95: chi vorrà far esperienza delle virtù delle pietre a fatica
. d'ogni minuzia non ha da far calcolo né da intoppare in ogni pietruccia.
, che spada porti, si doveria far i ferraioli,... e non
, i-93: mi son deciso / di far la mia fermata in un paese /
or il povero la fleur non sapeva far altro sopra la terra che battere il
già metter al punto gl'istorici e far il censore, perché così facendo ve
porta, 5-39: per l'allegrezza devresti far un banchetto, e massime a me
targioni tozzetti, 2-146: praticarono di far pigiare l'addome degli annegati da loro
i più vicini d'andarsene e di far largo: la folla in vece incalza e
mani. pirandello, 5-514: non potevano far altro che divincolarsi rabbiosamente, presi com'
, / il pigiato esser lui al far de'conti.. prov.
pigio, che ha in man, da far l'agresto. malagoli, 294:
sempre con la bocca pinciuta, e far fare alle pocce la chiaranzana, se
vi viene in casa sotto colore di far a voi le faccende...,
povero contadino per suoi affari non può far di meno di non mettersi in viaggio,
falier, lii-3-12: pigliano costoro per far queste loro bevande, alle quali poi
grandissimi ponti. -assol. far risonare una o più corde di uno
il braccio, / mi fanno a salti far tutta la scala; / e mentre
volta non so quanto ha speso per far venire dal giappone delle piante di ciliegio.
, 3-7: quest'anno però senza far storie, anche se la laurea la
va consulto né scrutino, / si vuol far presto, come fa la vampa.
piglia niente / di questa signoria, come far dia, / ne la grandezza verrà
lieto d'una bella frottola / di far cantar cicale o popar succiola. crescenzi
non insistere, non mi ci pigli a far catedra; a sermoneggiare non è mio
il palagio e costrignere la signoria a far parlamento. guicciardini, iv-285: se [
don gesualdo non guardò a spesa per far stare contenta isabellina in collegio: dolci
l'augurio e vedi se si può far quella cosa che io ho al presente nel
per dio, ch'i'ho a far con strana gente! aretino, v-1-426:
, 16-ix-190: si potrà quello stesso giorno far due cristeri, pigliando il secondo immediatamente
venire dalle mogli; i peggiori delle provincie far capo ad esse; esse pigliare,
dio darà bene alla voce la virtù da far penetrare e'cori degli uomini. betussi
le cose! non s'è voluto far danno a nessuno; anzi, il bene
con un poco di fuoco, lasciandosi far rosso da per sé perché da per se
legnate, a chi piglia piglia, per far intender ragione agli oibi.
vostri ragionamenti è che non si possono far così buone opere che non siano pigliate
parla qui contra zascuno / che di far matremonio à volontade; / che pilia
sì gran caldo che esco / qui a far due passi per pigliare il fresco.
dovessero ricrescere anch'esse e si avesse a far ivi un altro colmo o rialto nel
ciò si cerca in vece loro di far qualche prigione de'nemici, dal quale
loro imago, / sanza lor viso far bianco o vermiglio. cantari cavallereschi, 193
[all'insegna di firenze] / per far memoria de'tempi passati, / sempre
: di vanità, gli disse, non far piglio. -trarre di piglio
4 (64): si misero a far la ronda intorno, guardando, con
(62): si posero a far la ronda intorno, guardando con piglio e
pigmeo, a che altro serve che a far spiccare maggiormente la improporzione dell'abito alla
ancora tu sei pignatta / e vuoi far da coperchio? 6. edil
son contento che innanzi che andare a far terra da pignatte, ho fabbricato un
. pontano, 1-30: attendate ad far foco, poi che la carne è
apparecchiare un desinare a mio modo e di far un pianato grasso. 3
che dà farina molto pregiata per far polenta. si coltiva principalmente nel
resistere all'impeto delle acque correnti e far riparo alle corrosioni che là possono
». fazio, vi-1-26: non far sì come molti, ch'io considero,
pigrizia e nel sonno, in voler poi far casuale lor giudizio dell'opre che nascon
pigra è l'umana gente, al ben far lenta. fiamma, 1-549: taccio
siate più, mortali, al ben far pigri. b. tasso, 42-18:
a cerberet di parlare alla repubblica per far riuscire quella diversione e lamentarsi del loro
erano portati valorosi e forti, soleva far scolpire un membro virile; se deboli
. cecchi, 1-i-279: ho io a far qui pilastro tutto dì? e'non
maestra 'di prima', tanto paziente da far scappar la pazienza? = dal
con cartagenia sta del pare / a far piléggio con vento affricone / dugento trenta
officio mostrar la via che s'ha da far su la carta nautica. carducci,
/ ché non v'è molto di che far pillacchere. galileo, 4-2-462: conoscereste
e'doveva mandargli alle qualchiere / e far lor dare una mano di burro / e
terreno sodo e pillato, credette di far meglio a bilanciarle in aria a forza
, iv-307: ancora giova all'idropisia far loro ingozzare di molto olio perché li muova
ghigno, un motto / ed il vederti far lieto sembiante? / ti compatisco,
copre le pillole: un mezzo per far accettare situazioni spiacevoli; un ipocrita.
785: vedetelo [il farmacista] a far le pillole senza bisogno di pillolàio.
viaggio. menzini, 5-165: fa ancor far la capriola mozza, / e saprebbe
carro andar legate / in ponte a far col boia a la pilotta. =
. disus. tortura che consisteva nel far gocciolare sul corpo olio o pece bollente
l'alloro, / ma non potete far ch'io vi riveli / amor non sapend'
mani, sottosopra, avete poi meglio far che con gli altri; e che dove
fisiol. che provoca stimoli tali da far muovere o raddrizzare i peli (un nervo
e fa nella politica il piloto / per far loro ottenere il cappel rosso. buzzi
castello san pietro, che avrebbe dovuto far da 'pilota'dell'intera operazione) appaltati,
: egli pilotava la bicicletta e per far luogo ai passanti che incrociavano, a
... quasi ci avevi cominciato a far credere che non fossimo perduti innanzi a
se corallina / tutto quel che può far lo fa per te, / da piluccar
bevete un boccale e andate sul momento a far la spia ai piluchi dei posti vicini
pimento. -al figur.: rendere o far apparire audace, maliziosa, provocante una
, 2-ii-191: è suo ordinario stile di far sovente delle scappate e digressioni che nulla
e l'uve spicciolate 'pincheruoli', / da far, non che arrabbiare i cani,
, ii-18: i buoni cirugici usano per far queste dilatazioni la parte lata e depressa
non fece più che un grunnito come far sogliono i succidi animali, e con
/ destro verrà pittore, / ma potrà far che ispirino / dolce quest'occhi amore
. 2. per estens. far apparire o manifestare sul volto di una
i dolci motti. 7. far percepire (una sensazione). pallavicino
pennello del senso. -presentare, far sembrare. tarchetti, 6-1-124: questi
voglino fermarsi et accoccolarsi a terra per far l'uove, smuovinsi e racconcinsi,
rio m'avea sì vinto / che nel far bene ero molto crudele! / ma
chiave, / ché non si può far senza, / ché 'l mezzul pigne,
iii-158: si dànno pene infinite per far le femmine pingui. le madri usano
questo scabro scorcio / come il potrò far io, che pur mi trovo / esser
natura e mutabile per paura, per non far sue le brighe d'altri, coll'
. minerbetti, 4-i-310: a cafaggiolo feci far certe catinelle per un cantaro e nel
10-24: pur che del suo sangue a far più tinta / l'onda non vada
con sua natura / no la poma far pare, né magiore, / in carni
/ si è bruna, embiancase con far sua lavatura: / mustranno sua pentura
pinze per tagliare i fili: invece di far saltare con la gelatina il reticolato
1-1-158: con una o due pinzette a far giornata. = forma aplologica di pinzochera
si potrà nella palla in modo alcuno far entrar nulla di fuori, se non n'
altre, per non poter essere crudele o far vendetta. spettacolo della natura, 1-i-78
. bresciani, 6-xii-229: vada a far la corte a quella pinzocchera della marchesa
tutti, s'è messa in testa di far l'avara e la pizzocchera con lui
, sempre con la bocca pinciuta e far fare alle pocce la chiaranzana, se portasse
di quest'opra l'architecto / per far che vener sua gli fosse pia. renieri
18-129: già si solea con le spade far guerra; / ma or si fa
sindaco; uh! quando comincia a far danzare la lingua, non smetterebbe più;
ben è fuor di ragione / chiunque far volesse / l'aqua inverso del cielo su
: ebbene, che cosa stai ora a far costì, piantata come un zugo a
non più ore sottratte al lavoro; non far ribotta; non fare il piuolo col
i-140: 'fare il piuolo': non far nulla, l'inetto. -lasciare
-porre, tenere, piantare, mettere, far stare qualcuno a piolo o come uno
, or con salti, / e non far altro alfin di tanti assalti / che
. scaraventare giù. -in partic.: far precipitare all'inferno. pagliaresi,
donna l'aiuta. -come? -col far che la colga di piatto. zucchetti,
piombare gli angoli, squadrare i cantoni, far porte e finestre, metter ferrate.
da tacque, augei dal cielo, / far il piombo volar, piombar il volo
una dii vescovo di lodi qual voi far intelligenzia con nui, con questo remagna
del terebinto tolsi allora un piombino da far maglie a mia moglie. bizoni, 47
con matita rossa bisogna abbia avvertenza non far prima le linee col piombino, perché
ii-304: non sai tu come amor fa far vendetta / e punir in un punto
. con ordene di comprar piombi per far balote e artelarie. celimi, 533
in costantinopoli, [solimano] si fé far una baltresca di legname coperta di piombo
le due dai lati in croce per far cadere la terra smossa. dizionario militare
certi scoglietti che, rompendola, le fanno far maggior rumore e la spargono in più
navigazion trista,... rompersi, far naufragio, andar giù a piombo.
-togliere il piombo dagli orecchi: far intendere bene, svelare.
cieco, 17-43: astolfo fé come suol far chiappino / quando la pioppa arricordar si
come si vede nella pianura di palermo far benissimo sopra i pioppi... e
, gattice e tiglio sono utili a far lavori intagliati. soderini, i-183: per
lavori intagliati. soderini, i-183: per far ceste è buono il castagno e 'l
primavera et a quella piantarlo nel terreno a far seme. -plur. suolo di
: la sola terra di cui si poteva far uso [per gli argini] era
dirotto. fra giordano, 5-73: far venire piova di lagrime di suo peccato
] non possono uscire al lavorare per far mele, sono migliori anni di sciami.
». 2. intr. far cadere la pioggia, provocare precipitazioni atmosferiche
continuo ne piove, mi toglie il poter far niuna niuna niuna delle funzioni nelle quali
le quinte come fiocchi di spuma a far la loro entrata tremula sulla punta dei
. grosso, iii-377: ella per far di sommo sposo acquisto / dal ciel
gente / che suol de l'uve far nettare a giove, / là dove è
sul quale il padrone ha diritto di far cadere l'acqua del suo tetto.
siamo di piovitura, non è possibile far codesto lavoro. = nome d'
rime, adesso che è andato a far terra da pipe! -corpo d'
pece all'arco; all'orso di non far la sua scena; alle comparee di
indifferentemente. eravamo forse in proposito di far qualche pippata per le bambine?
molto in napoli e nella stessa roma per far porte e finestre. bossi, 281
mi fa fatica persino andare., a far pipì. monelli, 2-437: minuciano
pipino / che mai s'accordi a far quel che gli piace. 2.
pipistrelli erranti / scorran notturni, a far pattuglia, il suolo. monosini,
cavin dal nidio, s'userà diligenza di far prigioni la madre e 'l padre,
un mucchio alto di semi, / far tanti mucchi, e sceverare i grani
spenti renderà più accorti i superstiti a non far fidanza del pirico mostro.
a vapore, e il 'piro'può far ridere ma non distingue più nulla,
, 1-131: 'pirone': piccolo pilastrino per far suonare il martello degli oriuoli grandi.
: parlava il dialetto bergamasco, da far strabigliare gustavo che se ne intendeva;
veneziani. 3. locuz. far portofranco ai latrocini: tenervi mano,
x-432: di novo el soldan è desideroso far una grossa armada per l'india contra
senatore la marmora, quello cioè di far preparare delle carte delle nostre coste,
: è assai tempo / ch'io feci far questo portréto e serboio / fra le
è per noi un opportuno istrumento a far quelle operazioni che ci son profittevoli.
che bel destro si presentava ora di far trangugiare al pubblico italiano, arresosi d'altronde
e il castagno, piantati sul mento a far la guardia alle pustulette rosse che vi
. cavalli, lii-5-193: saria benissimo far un commissario generale, persona di riputazione
revelino betteleme, non le riuscì di far altro danno che di ferire 304 persone con
sullo stecco, in padella, da far porzione. -avere poteri e ordinamenti autonomi
festa ringioio / e al popolo fe'far simile cosa. idem, xliii-19:
l'ora delle visite, sarà bene far qui posa e domani, piacendovi, ripigliaremo
pseudoiacoponici, 106: quando legi, non far puncto dove non è la posa.
prepotente affetto, io non vorrei / far posa mai del faticoso corso, / finché
mazzei, i-181: pensando con voi far qualche posaménto e a voi venendo,
, nelle ultime settimane, avrebbe voluto far lega con lui, ma quel caro
tormentare / con graffi e morsi e far di tristi rigni; / altri esser pazi
folgore da san gimignano, xxxv-ii-407: far trar del vino e fummar la cucina
esaminata, discussa, modificata se vogliamo far posare i dubbi ed i timori che
se robustezza ed oro / utili a far cammino il ciel mi desse, / vedriansi
e per tutto egualmente discorra, cercandosi far cortigiana e illustre. 11.
core, / ch'altrove non poria far dimoranza. neri de'visdomini, 247:
figura d'attitudine ordinaria, si dee far la spalla della gamba che posa più
materia, non è però possibile di far sì ch'elle non posin sempre in qualche
zimbello, per dir così, a far posare alcuni uccelli sopra di loro,
sul litorale. 27. far stare, lasciare fermo in un luogo.
dopo uno sforzo. - anche: far riposare un animale. dante, inf
allegrezza... fa guardar soave e far atti spensierati in certo modo, come
tua risposta; / ma non mi far risposta / a ciò ch'i'ò proposato
sbarcheranno a patrasso, di dove intendono far vela verso alessandria; altri si disperderanno
l'una all'altra le aiuta a far quell'officio che è intenzion del pittore
posate e ogni altra cosa che appartenea a far buona vita. manzoni, pr.
mure d'intorno / pensando donde possa far l'intrata / più facilmente e nel
di talanta, tentando... di far venir via la putta. b.
posaterie d'argento massiccio, ch'egli voleva far rifondere a tutti i costi, per
rilegato per tutta la sua vita a far penitenza in un chiostro. bertola, 79
modo che el popolo non pensassi più di far movimento nessuno. machiavelli, 1-vii-494:
niente del vostro putto, ché voglio far questo offizio a posat'animo, e
in cui chi è interessato s'approfitta per far il tiro; e quando l'altro
alle vicine macchie che alte sieno da far altri posatoi, che stiano impedendo il
grammaticale, parte perché non sanno dove far le posature necessarie della voce,.
malattie i villici risaiuoli, l'accostumarli a far uso della posca melata, ch'è
cena. citolini, 261: far colazione, desinare, merendare, cenare,
invrienpa, e posa sì sen vada a far y soy fati. poliziano, st
exortae e pregae elli non se movan a far le provisioim necessarie. -per
fermato voi sempre servire, / penzer'ò far ciò che più vi si'a grato
: poscia che io ho veduto che sapete far sonetti, potrete voi meglio e più
un cambio equivalente / poscia che a far quel libro singolare / man- cavan le
la lettera, il finir la lettera, far la data, il dì de 'l
dì de 'l mese, sottoscriversi, far poscritti. f. corsini, 2-429
sempre il primo..., convenne far quello che mai più gli era succeduto
altri disegni per altre fabbriche che meditava far nel suo regno e lo chiamò alla corte
dar frutti cattivi, che è puramente non far male, ma si deve positivamente produrre
sua filosofia e mosso l'addebito di far violenza alla positività della storia per la
ciò perché non v'è legge positiva di far queste forzose reclute. pagano, 1-320
: mi pare più bella foggia quella di far porre li corritori nella positura di questi
. pascoli, ii-81: né per far bizzarre e sfarzose le pieghe delle vesti,
sono molto differenti; né si può far certo giudizio di esse se non toccandole col
. tasso, 11-iv-458: questo artificio di far cangiar faccia alle cose con la positura
il conselchi col pretesto di incitarlo a far presto. così conoscerò la esatta e
posmorte di me fama / come dee far chi l'onor prezza ed ama. altissimo
sorte, / non aran forza a far ch'io ti disami / in vita e
/... / e sembrava che far volesse impero, / sì corno roma
quante preposizioni, posposizioni e interposizioni possano far, troveremo che non ne possono far
far, troveremo che non ne possono far più di sei. b. fioretti,
: antiochia, e che potea / far più per te, ché la mia patria
loda. giovanetti, i-82: per far ch'ella piegasse i desir suoi, /
. v. franco, 266: che far potev'io contra le posse / di
che ciascuno, / ben usato, può far famoso e chiaro / chi lo prende
consuli e 'l nuovi siano tenuti di far fare queste seramenta a tuti l'omini di
io voglio pubicamente scrivere, confessare e far giusta mia possa noto ad ognuno quant'
ebbe [meneclida] già possanza di far cadere pelopida nella disgrazia del popolo,
te il ciel prescrisse, / di far luci sì belle? cammarano, xc-279:
avemmo possanza in tutto quel giorno di far tanto che, per esser ella [
, considerando l'attitudine dell'aceto nel far resistenza, anzi in estinguere il fuoco
, / e non mi deia di ben far partire. -nell'ambito della poesia
pannuccio del bagno, 1-x-56: non pò far contento / alcuna cosa u'hon non
assaltare ed opprimere, noi non sapemo far di manco di mandare a visitare sua
di possedere maddalena: era desiderio di far mia quella bellezza, di
confermo nella risoluzione di tentar tutto e far tutto per possedere carlotta. 13.
garimberto, 1-177: per combatter poi e far giornata, è necessario che 'l capitano
destregnenza sì fa forte ad onne uscio far serrato. dante, vita nuova, 39-2
autorità regia, eba non avrebbe potuto far morir lui senza prima sottoporlo, se
e nel sonno, in voler poi far casuale lor giudizio dell'opre che nascon
concedere si potrebbe il volersi delle lettere far base e scala per divenir console in
cattivi bastimenti scorrer sovranamente sui mari e far la legge a tutti i possenti imperi
: io non ho con orlando a far niente: /... / di
cadere pieghevoli, tanto più forti e a far tracollare possenti. redi, 16-ii-33:
botta, 5-92: possente aiuto a far la guerra da fronte era la quiete
i fervidi suoi detti / a farle far dimora. marino, vii-297: è una
essendo io più buona ora mai da far l'arte, ci priviamo d'una possessione
non avea bisogno di special privilegio a far questo. -essere sulla possessione: coltivare
un diritto) in modo da poterne far uso quando lo giudichiamo conveniente. cuoco
proponesse per quietare i loro sospetti di far volare in aria la stessa cittadella di casale
voi torniate / dentr'a brandizio senza far dimora / per prendere il possesso de la
: benché quella commessione sia bastante a far che ne mettiate loro in possesso. vasari
cognizioni ed i lumi opportuni, potrà far mutare natura a qualunque siasi terreno sterile
che fosse per mostrarsi altrettanto cortese in far credere al re che a rischio della
onore che muove realmente il vulgo a far cotanto capitale di quel suo povero onore
quali cose non bastano... a far noi partecipi di quelle arti e scienze
basti e l'orror solo / a far che tu di qua te 'n fugga a
contarini, lii-4-14: non abbiam potuto far tante dimostrazioni di amore e di benevolenza
. vorrà esser bon discipulo, oltre al far le cose bene, sempre ha da
la mezzanotte, uscì di casa sua per far quello che dalla sua donna gli era
a greve e ponderoza, / a possibile far cherensa déne. -percorribile.
invisibile, / che puoi dell'impossibil far possibile, /... / pietà
che un possibile che non si possa far credere. patrizi, 1-ii-152: l'tliade'
adirato, - / al conte orlando -o far non vuoi il possibile. de mori
. si potranno tutte o parte di quelle far di maggiore o minore spazio, secondo
possibilmente anche di salute, non potrò far nulla. 4. ant.
a parigi tutta la possidenza francese che far desertare dal bottegone o dal raccolto una
o portato in dosso dalle donne per far schiudere la semente. ciò, nelle grandi
questo modo e con cavalli avezzi al corso far tra dì e notte trecento miglia.
capitani andò in posta a roma per far intender al papa quello che le buone ragioni
sergenti si liberò, con speranza di far tante poste e correre a ventura che
. / a lei, guardi, per far la prima posta, / la voglio dar
pneri, 216: spesso spesso andava a far visita a un suo conoscente. era
falso egli teneva, / mentre per far la mensa esser più cara / in grosse
, / disse: che? mi vuoi far, can rinnegato, / con l'
dandogli il fuoco et ella non potendo far resistenza all'impeto del fuoco, si spezzò
costume de'giorgiani e de'circassi di far venire a lor posta il vaiuolo a'lor
/ sì che quel s'ha da far faccisi presto. nannini [ammiano],
senza arme, che garreggiano piacevolmente di far passare di posta oltre allo opposto termine
strada sassosa e piena d'intoppi da far deviar in mille modi la palla né
-far camminare per le poste: far compierel'atto sessuale. grazzini,
poste qualcuno: mettere in agitazione, far andare qua e là. n
voi non avete esitato per la prima a far correre le poste ai nostri piccoli segreti
alba, quando gli zii andavano a far la posta alle tortore nelle aie dei dintorni
l'aria e andare spesso in città a far la posta a qualche sartina. bemari
assurda, uno sproposito; perdere o far perdere la ragione; diventare o far
far perdere la ragione; diventare o far diventare pazzo. aretino, vi-117
i cani / alle poste ora a far che questa fiera / sbuchi, ché io
stampa periodica milanese, i-206: per far coperchio alla scala della casamatta s'era
trasferì qua [il re] per far motto a questo esattore, il quale è
: ciò che... preme di far rilevare è l'assenza assoluta di maniera
quello dell'armi, più abile a far peggiorare quelle infìrmità che a migliorarle,
cesarea e del prefato signor mio, far esperienzia di me e andare a vedere
maggior concorso. costui li avea fatti far due mezzi bracci e due mani di
cagione del subito sdegno preso col mal far de la moglie, mostrava una allegrezza
acqua che si ragunava quando pioveva per far gittar fonti posticce, a certi tempi.
gelosia di pungerlo..., fece far ne la camera terrena del suo studio
, lxxxvtii-ii-663: e'c'insegnò di far la buona via, /...
d'ingegno grande si sono applicati a far postille, annotazioni o scolie sopra libri
poeti greci e latini non tanto per far chiaro il merito loro, quanto per ammaestrar
pucci, cent., 14-83: sanza far più soste / sonar le trombe e
, per lo quale egli intese ciò che far si dovea. campeggi, lx-1-169:
mia, creata gentile, / non te far vile enchinar tuo coraio, / ca
/ di ciò che l'om dè far. giuliano de'medici, 7: in
il pericolo ultimamente passato, cominciò a far introdurre trattazione di concordia del signor di
si accorda colla legge di dio il far prima a se stesso la limosina che
consente una vita agiata; possibilità di far carriera. ferd. martini, i-172
operai, naturalmente!) una possibilità di far carriera. - con la specificazione della
un ufficio di notaio; potrei forse far l'impiegato straordinario al ministero d'agricoltura
e vuoi che io venga domani, a far richiesta in comunità, colla casa in
di evitare, per giusta causa, di far il soldato e dedicarsi ai lavori di
piace, non c'è altro che far l'accordo; tanto non ti nascondi che
corso abbastanza, ora ci tocca di far posto agli altri. -far posto
alla novità di un hemingway avrebbe potuto far posto anche a quella sommessa e piuttosto
-mettere, rimettere a posto qualcuno: far stare a dovere chi non si comporta
è vostro ufizio: / della saccente far, della dottora, / quand'è sol
: posto ch'io volessi / per far lei paga e lieta / drizzar i miei
di bacco: / non s'usa far più utile postume. = var
dimandando l'elemosina e s'aiutava a far erba e legna e venderla per sostener
villani, 12-73: feciono postura di non far pane se non con certo loro ordine
neppure a'tiratori e agli assettatoli, di far postura o dogana, che vale a
salsa per gran quantità di terra, far venire dolce e potabile. buonarroti il giovane
, 2-488: non s'indorano veleni per far potabili i parosismi? non s'innorpellan
servono 1 contadini per potare o per far legna. = deriv. da
e quella gente, a cui mal far diletta, / non vi lasci aro un
la poesia 'ad usum delphini', né far della scienza, ossia della più alta,
maligni spiriti, che hanno procurato di far credere... al papa che
con elegante orazione dispose tutti a non far tumulto nella città; poi scrisse a
potentato, ancorché grande, fosse bastante a far tale impresa, fuorché il re cristianissimo
non c'è dio che non possa far sbadigliare. de libero, 1-92: alto
sentori [della guerra] / per far tutti e potenti del ver chiari.
cosa buona insieme mista, / è per far l'alme triste a sé più intente
canti carnascialeschi, 1-288: se fuoi far guerre potente, / paghe lanze largamente
alv. contarini, lii-4-245: venivano a far gagliarda e potente opposizione alla casa di
altre incomodità, è stato causa di far morire il reo, sebbene li altri
. soffici, v-6-14: la scritta poteva far dubitare dell'autenticità del dipinto o della
core, / a mio dolore -fece far partensa / e la mia 'ntensa -ponere 'n
operazioni. romagnosi, 19-207: col far constar della situazione acconcia si tratta solamente di
della situazione acconcia si tratta solamente di far constare della 'potenza esteriore'a conoscere il fatto
perché ha da sé sola potenzia de far quello; più difficilmente fa il bene,
assiomi universali, di raziocinare, di far altre simili azioni. rosmini, xxi-7
potenza. salvini, 39-v-142: vuoi far legge alle leggi, potenza ai magistrati
marina, perché tenevano buone flotte e sapeano far belle battaglie per mare. -iron
numeri esattamente, cosa che non possono far gli altri. esso a qualunque potenza innalzato
conoscendo la natura del papa atta a far l'ultimo di potenza con l'armi
qualche forma sua propria, sì come far si può ponendola spogliata d'ogni forma
, 104: ciò faria, si far potisse / che fino amore in giòi sia
poder tuo t'arsomeglia, quigne spese far ne pui. chiaro davanzati, xxxix-50:
sé, al prossimo si póne / far forza. idem, purg., 3-38
petrarca, 70-15: s'io potesse far ch'agli occhi santi / porgesse alcun diletto
fare. boccamazza, i-1-301: volendosi far questa caccia è necessario mangiare prima perché
aretino, 20-245: che diavolo potiam far noi de le lor gelosie e de le
forastieri in germania, che lo potressimo far noi, li lasciamo anco arricchire nel
ogne figura / alterar la natura / e far suo movimento / di tutto ordinamento.
credere fermamente che l'italia non deve far getto del sangue che ha, dei
: ancor che fosse peccato, / altro far non ne potia, / c'a
nutrite le anime. io non posso far tutto io sola ». -di
pistoia, 1-39: i'non posso altro far che io non tomi / alla mia
che l'ha morto, / non potè far non si turbassi. machiavelli, 1-vii-525
gran corpo di cattolici che averebbero possuto far ombra all'autorità della corona e alla pace
mi dispiace. mi ha detto che potressimo far casa insieme. casti, 152:
indole e la gravità dell'offesa non pottero far di manco che non cedeste ad un
volgo si persuadeva che la vittoria potesse far piegare il governo alla condescendenza. foscolo
sembiante / né con parlare in mal far vo metteste, / ma con quanto poteste
loro ha detto a cinquanta. convien far differenza da paese a paese e sapere
anonimo, i-638: dunqua mi convien far lo su'piacere, / e ciascun
chi vuol veder quantunque pò natura / in far una fantastica befana, / un'ombra
fatica: / pur m'aiutono a far qualche servigio. g. m. cecchi
, sì, mangio, e mi possa far veleno. gozzano, ii-167: se
monosini, 334: chi non può far com'e'vuole, faccia com'e'può
gesù. ibidem, 316: chi vuol far quel che non puole, gl'intervien
parte di fare le spese necessarie per far ingrassare i loro campi,..
... per farli lavorare e per far quanto occorre per migliorarli. monti,
agli eccelsi meriti suoi, per potere far gir di pari i mortali scritti miei
-condizione di chi ha la possibilità di far valere la propria superiorità o, comunque
cominciàro a porre / ragion dallato e far del tirannesco. trattato del ben vivere
uno stato; la sua capacità di far valere i propri interessi e le proprie rivendicazioni
di svuotare le tombe quando si deve far posto a nuovi venuti. codice penale
temporale del papa e di riconoscere e far riconoscere l'unità, l'indipendenza,
bacco, vi vorrebbe del bel denaro per far un bel gioco! ghislanzoni, 16-316
nell'isoletta ove era lo tosone per far suo podere di conquistarlo. fiore [
pezzo il giovene gagliardo / di non far il potere ebbe riguardo. leopardi,
di agire. lucini, 4-262: far l'una cosa o l'altra significa aumentare
alla verità, non intendendo io di far il parteggiano né dell'una né dell'altra
, né di assumermi le parti di far in ciò il giudice. idem,
lagislatore, il quale abbia facoltà di far legge contraria a quella che già vi
eccedesse la sua potestà o scommunicasse senza far prima monizione nissuna. duodo, lii-15-164
dato potestà né destituirne né di potere far cosa alcuna in mutazione della forma di
uom già tien la podestade / di far con la virtù d'un picciol vaso /
volta sola il giorno s'ha a far loro [alle pecore] podestà dell'aqqua
cadauno, più presto di vardarla che far disegno di combaterla, essendo victuaria dentro
cavato da questi papi (tanto ho saputo far coi mezzi), la mia tavola
un grandissimo trattato d paese vicino e far ritirar più che di passo i nemici.
greve e ponderoza, / a possibile far cherensa déne, / e non cui
alcun potiménto / per partimento da ciò far, che fan mi. = nome
co, da le gotte / venute per far cose di soperchio; / e perché
di femina? moneti, 3-22: per far poi alla potta un chiavistello / con
erano portati valorosi e forti, soleva far scolpire un membro virile; se deboli
6-77: o ch'asinità sciocca / far nel mestier del satrapo e del porta,
di terra non ordinaria, di quella da far potti e pallottole tenacissima, ripieni
si pongono sopra un telo lino netto a far la semen za in luogo
poveramente vestiti in londra a guisa che far veggiamo a questi paltoni franceschi, si
poveramente se venne in giudea / per far salir poi nui al dolce canto. donato
più forte della macchia, si stava senza far motto. m. fiorio, 25
la gente del paese era andata a far legna « nel luogo & quel poverino »
... di volere... far penitenza, lavorare colle proprie mani,
mestiere povero, di chi non sa far altro. -poco pregiato, scarsamente quotato
: essendo poverissimo d'intelletto, non so far altro che pregar cristo che vi conservi
-inadeguato. sordello, xxxv-i-503: a far pur cos'usaa, / bem q'om
non avendolo fatto, m'ingegnerò di far io... con lettere povere
in paludosa terra, / sai che far fronte al mio poter si attenta. manzoni
, ma ci metteranno il veleno, per far morire la povera gente, come mosche
d'arzo, 301: provò a far del male e poi del bene, ma
cotanto da lui diffamati, contribuissero a far valere le di lui rendite. manzoni
, / non pò mai di ricore far ricolta! / così li più soterra ed
, 290: si dimostrò di poter far poco e a rilento per la povertà
cagion del fuoco, si possono acconciamente far piantamenti e massimamente delle piante de'prugnoli
, non è intimato il precetto di far limosina ai poveri. leopardi, v-79:
ha usate si vorrebbe: / « di far gran torto mi pania » gli disse
interna o dove ristagnava la piovana a far pozza. montale, 5-102: un
, e dare l'uscita a tutte con far buone fosse scoperte o fogne aperte in
caste, a sviluppare certe idee da far recere le budella ad ogni modesta persona
pertanto in simili siti montuosi... far tanti pozzi o cisterne d'acque piovane
servizi dei quali era capace: sapeva far da piscina, da abbeveratoio, da carcere
da ogni suo gemitìo... con far buone fosse scoperte o fogne aperte
di scheletri d'ombrelli, piuttosto che far pensare alla nafta ed al fuoco.
stimavano di buon gusto e intelligenti, di far spendere a quel pontefice pozzi d'oro
le proprietà della pozzolana, cioè di far pasta a freddo e sott'acqua quando è