tanto garbate che non mi è bisognato far altro che lodarle. gioberti, 1-i-104
ven tanto dolore, / non sapevo far movesta. 2. per estens
generare le cose fenomeniche. -il far avanzare e, anche, il procedere di
virtuale, ma le premesse si possono far risalire al cubismo e al futurismo.
noi studiano per fin con arte di far prendere al cavallo il così detto 'traino
della compagnia per stare nella cina e quivi far della volontà. -movimento
pratica di guardar prato, e lì far testa del loro esercito. sanudo, xlvii-78
ogne figura / alterar la natura / e far suo movimento / di tutto ordinamento.
a qualcosa, mettere in movimento: far muovere, mettere in moto, imprimere
prevedo che in questi giorni non si potrà far nulla. ghislanzoni, 18-12: giorgio
mozioni interne il mondo cattolico, a far che? a far nulla. de nicola
cattolico, a far che? a far nulla. de nicola, 124: fra
e parlò con colera dicendo non è da far sì gran mozion ai tanse a la
, 356: di grazia, non mi far di queste paure, ch'io sono
bellezza di disposizione, quella ciò è di far precedere la mozione de li affetti a
mozione de li affetti a la narrazione per far
francia l'inutilità dei loro sforzi per far passare la mozione di don gerles,
sfuggire il cimento. -interrompere decisamente, far cessare in modo tassativo (un'abitudine
repentina e intensa sospensione d'animo, far trasalire violentemente; destare un vivissimo sentimento
. mozzature e ritagli di coiame da far colla, il cento a peso soldi
pioggia, che la signora solinga va a far la piscina. - o che furbo
s. maffei, 5-5-159: volendo far principio dal primo recinto ed essendo questo
. menzini, 5-165: sa ancor far la capriola mozza, / e saprebbe
bagno chioccia, / accordati col mozzo a far la spia. vita di francesco maria
dell'equipaggio che ha l'incombenza di far scopare il bastimento e di castigare i
[castagneda], ii-225: mandarono a far correrie certi mozzoni, che così chiamano
/ voi pure ite in campagna a far tripudio, / o rabule forensi,
silesia, ficcarsi fra quelle fortezze e far ivi cavillando una campagna di mozz'orecchio
la tentennasse, d'andare a fargliele far per forza, usciron di senato con
per la mucciaccia / questo tal zel farà far sotto i panni / e che a
pataffio, 3: andar io posso a far dell'erba a'cani, / bontà
ne tonde / del grand'egeo suol far l'incapricciato: / a quelle sue bravure
che l'altro è corso a farla far di schena. = voce di area
assaggiare i fonti e con il fuoco far pruove delle acque, acciocché non vi
la stessa ragione, non è dato far parodia della prosa di mucillaggine di qualche
cantare 'chiricchichì '! / sul far del dì; i castighi non valgono,
1-iii-645: si prosternavano alla preghiera sentendo far l'appello del muezzin da'minareti della
lascia indurire [il cacio marzolino] e far la muffa. bacchelli, 1-ii-95:
fare uso degli altri che l'avrebbero lasciata far la muffa in canto, volle visitare
ad aspettare ancora il marito comincia a far la muffa, se lo piglia [don
storia: e per me lo consiglio di far così: giacché le parole che mi
: a questi gran caldi non si può far quantità di pane, ché indurisce subito
amici che non so come io la possi far bene [l'arte del parassita]
gracchiar d'una muffétta, / che far pretende il potta d'importanza, /
cagion lasciano il grugno, / incominciano a far delle muine, / e le sue
pretensione, i quali sono incaricati di far capire al pubblico che l'autore ha fatto
, 4-150: seguono il cervo in sul far dell'alba e nei crepuscoli della sera
a cavar fuori danaro, roba, a far le parti. moravia, xi-286:
i convalli / liglioletti pendolini, / far catena a i frondutissimi, / soavissimi,
eia forno, se le incantano con far pittura di madonne. 2. mescolare
zanzara - una voce mugliante, da far tremare. 3. che rumoreggia
di rabbia, che sente un ragazzo / far marina, tremare e mugolare. nomi
seguito da un variato mugolio, per far intendere al padrone che bastava.
leggere filosofia. lancellotti, 2-12: non far oltre il dovere del pulimante e
la casa lasciando la bestia e me a far mula di medico. l. salviati
sono già / per istar qui a far mula di medico. buonarroti il giovane,
i-135: che dite voi dello stare a far mula / colà 'n testa di scala
roba da poveri, / perché la fa far mula di medico / a chi non
per pendocante, non si parla più di far nuove borgie alle mulle.
rilevata, ora reggerle la mula e far la mezzana! -rivoltarsi la mula
carducci, ii-17-298: al bertoldi io voglio far sentire che non gli perdono la mulesca
bastoncello, che serve al torero per far giostrare il toro nelle ultime figure della
e a lei / quel che può far la muliebre doglia. r. cocchi,
con le sue fantesche a filare e far altri essercizi muliebri. a. verri,
dell'acqua, il molinaio non può far che non giri, perché il precipite
una piuma. 5. far girare a mulinello, far roteare, far
5. far girare a mulinello, far roteare, far volteggiare velocemente e con
far girare a mulinello, far roteare, far volteggiare velocemente e con continuità.
6. mettere in moto, far funzionare, azionare. landolfi, 9-129
. 2. tr. far girare a mulinello; far roteare velocemente
. tr. far girare a mulinello; far roteare velocemente. fenoglio, 1-147
o portare a macinare, o a far macinare, alle mulina o mulinèlla a
un po'di biscotto, fu necessario di far la farina co'mulinelli da mano.
di più sorti ne hanno gli speziali per far polveri. -macinino per frutta secca
lucchesi, 181: neuna persona faccia o far faccia alcuno panno in del quale sia
si può torcere, filare, inghiomarare e far altre operazioni simili. note al malmantile
, col quale si torce la seta per far vergola. seriman, i-320: m'
ordiscono le sfilacce di vecchi canapi per far comandolo e simili. govoni, 116
d'alcun duca di ferrara è stato costume far apparecchiar la tavola nelle stanze che rieschino
caro, i-iio: un molinello da far vermicelli e lasagne di pasta.
soli, nel centro del salone, a far quel muli citolini, 421
può girare nella maglia vicina, senza far girare in pari tempo tutta la catena.
se avesse potuto lusingarsi un momento di far udire il suo fil di voce in mezzo
, ioie e gemme / per le scrignia far serrare; / e molina a macenare
, con quello debbia continuamente macinare o far macinare di die e di notte.
vento ': mettersi a imprese vane, far mostra di valore fuor di luogo e
non si adopera il buon sancio pancia a far ersuaso l'eroe...
azionato a pedale, che serviva per far girare la mola impiegata nella levigatura dei
, che pizzica all'alchimista e del far molini, con l'aiuto de'miei cari
, 34: tal moto è attissimo a far quei molini o vortici nell'acqua senza
personale. bambagiuoli, 62: a far lo ben comun son corte carte /
bellincioni, i-178: non bisogna pensar di far mulino, / ché a milan non
, iii-1-292: se a biasmo tenesse il far la spia / il tuo bel cor
tu... - il marito dee far quelle carezze a la moglie che il
provision a bibiena, et avia mandate a far la segurtà di mulli. ariosto,
il cavallo e 'l mullo, / far te medesmo d'intelletto indegno.
sto sempre ne la contrizione, nel far del bene per l'anima con tutti i
. gadda, 6-6: era riuscito a far chiudere un occhio alla questura su quella
chi vuol veder quantunque poò natura / in far una fantastica befana, / un'ombra
1-187: voleva rimanere zitella, a far la mummia pensante come quel filosofo noioso
anatomia d'egitto consisteva a sventrare per far mummie... i mummiari egizi
2. figur. sciupare, far invecchiare precocemente (una persona).
. per simil. evacuare o contribuire a far evacuare, a far emettere, a
o contribuire a far evacuare, a far emettere, a far versare un umore
evacuare, a far emettere, a far versare un umore organico, in partic
avvinghiato da ellera. 5. far derivare. dante, par.,
antica nudrice che munge se stessa per far bella e fiorente l'altra giovinetta. palazzeschi
più semplice... consiste nel far passare sotto la macine ritta da frantoio d'
falso aprovato. / se no lo vuoli far, negalo in tutto, / ché
, non potrà niegarglisi il diritto di far uso di allusioni intese e gustate ugualmente
avesse fatto oratore, negherò io il far versi, se in ciò si compiace e
maffei, 6-53: il negare si può far ugualmente da'rei che dagl'innocenti.
, / porch'io l'ho corsa a far questa salita. c. dati,
, inf., 11-47: puossi far forza ne la deitade, / col cuor
nuovo stupor chieder volea, / come suol far chi non intende, e vede.
: finalmente, perseverando nella negativa del far penitenza pubblica, si contentò di far
far penitenza pubblica, si contentò di far una abiurazione secretissima innanzi un notario e
. che induce o ha la capacità di far negare o rifiutare. bufi,
dio non permette che uno alchimista sappia far oro... ci sono ragioni per
e della libertà. marinetti, 2-i-167: far esplodere fuori dal fronte purissimo della nostra
(specialmente di un bene immobile) per far accertare l'inesistenza sul bene stesso di
vantati da terzi ed eventualmente anche per far cessare le turbative o le molestie commesse
negatoria '. -il proprietario può agire per far dichiarare l'inesistenza di diritti affermati da
la negazione non avesse luogo, di volerla far cogliere col giovane alla badessa. guicciardini
e quando sentiva biasimar la guerra o far presagi sinistri, faceva dietro le spalle
e sonnacchiosi, / che uno sforzo far non sanno, / per fuggir le beffe
regolar l'impero, / non per far l'infingardo od il goloso, / per
delle scuole molto boreali che tornano a far capolino fra noi, come ai bei
neghittoso, senza. operare, senza far nulla; essere inerte. bembo,
non tornare in molt'anni cominciarono a far credere nella corte quel che prima si
il cui primo ufficio dovrebbe essere di far sì che miseria non fosse. carducci
la sua morte / degnò curar a noi far seco eredi / del vero regno,
o addormentato colui a chi egli vuol far nocumento. alberto campense, ii-130:
la regola del ben vivere. -senza far nulla (o facendo ben poco);
-usare negligenza', essere negligente; non far nulla, stare in ozio.
sembianti / d'aver negletto ciò che far dovea, / e che non move
nel dì 6 agosto si portò a far prova delle nostr'acque. 4.
musica essersi permesso un corrispondente teatrale di far istromentare l'opera mia 'la sonnambula
: i negozianti si mostravano renitenti in far partiti col re. alvise contarini, lxxx-3-989
può né negoziare né parlare né pur far riverenza ad alcuno imbasciadore. caro,
. gozzi, i-28-150: quale mezzo può far iscoprire ad occhio mortale le ragioni economiche
eziandio con politica, trasportati dal genio di far mistero d'ogni cosa: il che
nelle tragedie, ancora quando se ne potesse far di meno, dubitando che se lascian
avanti molto bene i negozi pratici e a far dei titoli da esse emessi.
si pensò nell'età scorsa di poterlo far riuscire il centro del negozio tra l'
tu incominci, / figliuolo, a far tu stesso i fatti tuoi, / e
regolare uno scambio di certe prestazioni o a far conseguire un arricchimento a un soggetto senza
-dare colore o più colore al negozio: far apparire verosimile o più verosimile qualcosa.
, dar colore al negozio ': far apparir per vero quel che è incerto,
è encomiare i vostri meriti, ma far negozio delle loro lodi. -fare negozio
v. fare negozio]: 'far negozio di seta o simili ': far
far negozio di seta o simili ': far bottega di seta o simili.
/ che fa da don questore / per far la piazza grande e spaziosa, /
che i guadagni non dipendono essenzialmente dal far assai facende di comprare di vendere,
comprare di vendere, ma dipendono dal far con giudizio, con modo e con
., metter a profitto il danaro e far qualche buon negozietto. d'azeglio,
. d'azeglio, 6-650: se volete far meco un piccol negozietto non rimarrete forse
essendo negoziosa, leva le occasioni di far male. 2. assillato da
terporsi tra il sole e noi, a far una tale oscurità e negrezza. scarpelli
le negre anime degli ipocriti si potessero far bianche con un brandello di pelle bianca.
ii-406: diceva il soldam non aver da far 'cum 'la signoria di venezia
nascoso / non può nel vizioso / far longiamente sua dimora il fallo. cino,
. de amicis, xi-133: per far l'ora della partenza, entrammo in
dipoi che han trovata la miniera, a far con essa come 11 principio, il
, ché senza dubio avendo potenzia di far una de le predette cose, si può
può creder che ancora abbino potenzia di far l'altra. p. levi,
amante della donna sua a amarla come far solea si dovesse potere riducere per alcuna
diavoli prendo al laccio; / so far malie e sì le disfaccio; / per
di nemboso velo / avrai cagion di far la faccia oscura. g. b.
. cremonini, lvi-299: colui che far vuole a noi dispregio / col vestir la
d'aver tolta compagna che l'aiutasse a far più leggiero quel'che di grave porta
7-108: se ne'vent'anni ancor ben far nimica, / deh mettilo in prigion
era vizio di quegli ordini di governo non far nulla per gli ambiziosi, in nulla
che questo gli daranno per suo ben far. 6. per estens.
ti si farà, per tuo ben far, nimico. idem, par.,
alla retroguardia, e procurando i far vedere all'altro ch'egli non gli era
amare e buoni, sopportare e cattivi e far bene e orare pel nimico. ariosto
della leggiadria], ché villania / far mi parria / si ria ch'a'suoi
rittima, / quando in suo senettù volse far vittima / del suo figliuol,
l'accomodavo [il bambino] senza far parola, / quando d'un tratto udii
punto, un sol neo la può far brutta. caro, 12-iii-55: non mi
2. che è entrato di recente a far parte della classe borghese; che ne
da poco tempo, entrando cosi a far parte a pieno titolo della chiesa cattolica
giovane entusiasta e un po'smanioso di far vedere il suo entusiasmo: tipo del neofita
: 'neoscolastico'...: chi tenta far rivivere l'antica scolastica. gramsci,
et i lecci alti e fecondi, / far pascoli alle greggi, al signor ombra
parenti o amici, allo scopo di far loro ottenere incarichi, prebende, uffici
varchi, altrui nequizia e frode / far sì che da menzogna il ver sia
ponno soffrire la correzzione che loro suol far il cielo perché si ammendino. forteguerri
nerbo / le vorrei [le stelle] far vedere loro. buonarroti il giovane,
e buona lena / et atti a far quel che diletta e piace, / sia
d'azeglio, 1-256: quel sistema di far trovar la pappa fatta ai giovani è
casse con i ferri ai polsi, e far seguire i funerali da un buon nerbo
disse la prova / ch'avean a far con la nerbosa lanza. -resistente
overo nero. citolini, 411: far sapone, sapon bianco, nero,
fallamonica, 133: per sospirazion non far giudizio nero / ché allor ti fai
un vico tutto nero non avrebbe da far altro che spigolare nelle pagine di questo
che fuggir mi convenne, / ma far mi poterian di pace dono. g.
. 21. -mostrare, dimostrare, far vedere o apparire il nero per il
il nero bianco e il bianco nero: far apparire una cosa per un'altra,
assai, / e che prima vuol far vigilie eterne / e ber solo nerò
[dal tram]: -vado immediatamente a far rapporto alla direzione! =
scelga altro letto che il plettro. far consumare un matrimonio neroniano sopra un pettine?
lo portate, / per convincerlo, a far bene, / per lo men di
ostinato mal di nervi non mi lascia far nulla. -sensibilità nervosa.
di tempo il poterono de'nervi guerire e far sì che si distendessero. m.
minore / si da mano, indi far luogo e presidio. govoni,
che non ha avuto tanto nervo da far da sé, è rimasto un imitatore
guerre sono i denari, e nessuna nazione far guerra può senza essi. anguillara,
principale della guerra, non era possibile far nuove levate di genti né molte provvisioni
della pittura è il disegno e di far che le cose apparischino più tosto vive e
. [3. v.]: far che sia di
sarebbe finito vicino ad un'arte da far pensare a quella giapponese. -recitazione
vi è una tribù sempre occupata a far la caccia ai leoni, e ne mangia
10. che ha la proprietà di far intendere con estrema efficacia e chiarezza un
da quel letto. cagna, 3-285: far la cammomilla alla signorina olga che soffriva
faceva da sua moglie e stare zitto e far il nesci, celarmi tutto e accordarsi
?.. poverina! la volle far la nesci e ci mandò con dio senza
tacere, e conveniva sempre, oltretutto, far da nesci per non pagar gabella.
.. lascialo [s. paolo] far ciò che vuole e insegnare la sua
guarini, 1-iii-323: quante volte avete voluto far del filosofo, tante volte avete fatto
: si dice 'fare il nescio, far lo 'gnorri ': fare lo
tutta ora / in su le porta a far la scoreria; / come è l'
1-72: brutti tempi! i giovani volevano far l'italia? bravi, se ne
che acquistarono le parole tra di loro dovettero far nascere combinazioni artificiali di parole primitive,
innanzi alla dama ogni pruova / che far potessi nessun cavalieri. g. b.
nel 1525 eccellentemente della dett'arte di far suggelli cardinaleschi, né nissuno ho conosciuto
, iii-523: va - dicono - a far la spesa tutte le mattine con una
di questa casa fussi tanto ardito di far tal cosa, et io me ne
le regole non averebbe a fallire di far tutti i fiori della stessa doppiezza.
ragione e l'ora / che s'usa far sopra le fiche i nesti. sassetti
bisesto / non por bachi e non far nesto. 7. acer.
gente / che suol de l'uve far nettare a giove? b. corsini,
intorno, la misi controluce sino a far brillare in mille riverberi i suoi vaghi colori
nettar la storia di girolamo sermoneta e far quelle lettere, lavare i mischi,
. pascoli, i-124: voleva innocenzio far ritoccar certi quadri che avevano alquanto patito
/ or fu chi vuole spazzare; / far spazzar dentro e di fuora, /
di fuora, / se li vuoi far ben nettare. l. strozzi, in
i canali. sanudo, lviii-320: far un inzegno da netar fiumi e torenti.
momento della scarica. -risanare, far rimarginare. berni, 135:
e... si sforzava di far trincee, cavar mine e nettare i merli
nettare il paese subito chi non vuol far uno spettacolo a tutto il popolo. oddi
cantèi, 2-171: sopra tutto importerebbe far sentire al contadino il bisogno della nettezza
prudenza usano [le rondini] in far che ciascuno abbia la parte sua del
: però che ogni volta che accadeva far nette cisterne, pianar monti, acconciar giardini
xxx-3-590: in germania è gran comodità di far polveri,... ma la
. palladio volgar., 5-9: a far vino violato, cinque libbre di viuole
, 3-282: io non voglio più far prova dell'amedeida, ma metterla in
aere seren purificato e netto / fece far bruno et oscurar da poi / il gran
alcun velo netta e immaculata / da far un tigro un angel diventare. del
di un colore netto e vivo da far pensare piuttosto a modelli per ricamo o a
schecto e de pura rogiata, / per far soi viste d'ogni nebbia necte.
. piovene, 3-181: cominciava a far freddo: la casa era mal riscaldata
'l doversi scrivere come si parla e far che li scritti siano purissima imagine de le
se innanzi non son ben avvertiti in far la tara ed il defalco e in ben
andrei diliberando anche io quello che dovessi far della stampa. a. mocenigo,
berchet, 51: come si può egli far netto netto a modo proprio, e
di consiglio in qualche cosa, non far come fanno molti consiglieri e molto favoriti
3-1-25: non perdete tempo, se 'l far presto può prevenir la notizia e la
sanudo, xxiii-540: fo mandato a far neto rialto e le strade di marzaria
un davanti la sua porta si sforzava far neto. -arraffare, carpire tutto
22: voleano abbattere l'antico edilìzio, far piazza netta, troncare ogni vincolo del
dove se quella canaglia te la può anche far netta, ti ruba qualche cosa visitando
loro anormale ed eccessiva sensibilità, e far cessare o rendere meno gravi alcune zoppicature
: il fatto era stato preparato per far cadere il governo boselli su una pozza di
neutralità ci poneva quasi in dovere di far causa comune, di starcene un poco
scarlatto, nell'intenzione di neutralizzare e far divenire men forte il rosso del fondo.
s. v.]: 'neutralizzare': far neutro, far scomparire le qualità d'
.]: 'neutralizzare': far neutro, far scomparire le qualità d'un acido o
più vigore. montale, 3-252: per far l'inglese occorre un altro ambiente,
2. rar. ant. far nevicare. salvini, 16-328: è
papini, 39-52: si vuol forse far la guerra al tempo delle nevate?
ni glaza / non me pot far guizardo, / e qe dolzamentr'ardo /
che pò da lunge gli occhi miei far molli, / ma da presso gli
174: vogliam per festa e gioco / far con voi, donne belle, oggi
minuta. 2. intr. far nevicare, mandare la neve. petrarca
monte '. 4. tr. far cadere lievemente, spargere. caro,
tuoi? che maestro di casa vuoi tu far, ignorante? crusca, i impress
descrivere poeticamente l'iride, si deve far getto di gran parte delle dottrine dell'ottica
tra il neutoniano e il cartesiano da far per maraviglia stringer le labbra ed inarcar
attorno ad essa [una cornacchia] a far da cecisbei. 2. figur
elafosio, un medico galenista e fagli far da zimbello con mettere in nicchera le
una nicchia apposta per l'uomo o * far l'uomo per la nicchia ':
nome classico e poetico non potè mai far bene la sua nicchia nei cervelli degli altri
servono a coprire la pisside, costretto a far da portiera ad una nicchiarèlla dove sta
/ non fa mestier nicchiar, né far spallucce. menzini, 5-198: voglion poi
la lavorazione industriale di tale metallo può far insorgere alcune malattie professionali quali intossicazioni,
, non è nidiace, / che potrà far sì tenerello e nuovo? / succerallo
dove vogliono che la gallina vada a far l'uovo. = voce di area
capaci di circuito, per potervi con piacere far esercizio et andarvi attorno, e perché
, 6-141: mi lusingo di poter far vedere che i fondi a noi accessibili
. non lo vedeano più i mortali far nido dentro a due begli occhi,
pur ferva, / mossemi a questi far un giusto priego, / ch'a me
i'non sia degno, / non mi far niego, o padre mio superno
superno. serdini, 1-256: non mi far della tua faccia niego / nella tribulazione
, 283: la terra ancor, per far tua vita trista / facci ver te
2-1-183: leggiadro cavalier, non vo'far niego / di satisfare a la dimanda
, 1-101: il maestro non seppe far niego alla costui domanda. -mettere niego
modo da colmare i solchi e da far risaltare il disegno; viene riscaldata a
., 38 (664): bisogna far conto del terreno, nient'al- tro
del dazzi: e, se puoi far niente per lui, fallo. moravia,
gli enti sui, / al cui far del niente si è servito. pallavicino,
guerra e pur pace contendo / e guerra far neiente m'è noiosa. boccaccio,
serva da niente, / come chi per far mal sempre riesce. ghislanzoni, 17-171
. 62. -far niente, dolce far niente: v. fare2, n.
son d'altr'amato. -non far niente a qualcuno: v. fare1,
1-iv-384): ogni studio ponevano in far che dal fuoco la ninetta dovesse campare.
che il duca pur fermo a volerne far giustizia stava. 13. prov
masuccio, 85: nientedemeno, parendomi far bene, dico, non sulamente sono costretto
onorare coloro i quali hanno possanza di far beneficio. 2. avv. addirittura
medicina volgare, 18: polvere da far pomi per tenere in mano ad tempo
né papaver né nigella / vagliono a far dormire un'alma insonne, / che
seiano. -mettere in nimicizia'. far diventare o apparire ostile, avverso;
di quel che in sua vecchiaia / a far la ninfa e '1 giorgio si
, asino, vuol saper frappare, far la ninfa ed essere agente e paziente.
rabbellita napea sorger dalla fontana, a far pompa limpida della sua ninfale avvenenza. d'
dei bambini. -anche come nenia per far dormire un bambino. pataffio, 4
farà la madre chiesa, dìegli da far la ninna. -essere un fa
avviso l'aromatario alla sua sposizione può far la ninna e metterla a dormire.
di un'altra mamma / che voleva far contenta / la sua bimba: -ninna
che addormentava l'italia nel suo dolce far niente, la colpa è sempre del
note al malmantile, 2-636: diciamo 'far la ninna nanna 'da quel
, 50: non ti mettere a far la ninna nanna, / non voler tutti
cantare la ninna nanna; far addormentare o calmare con il canto
ninnare, tr. conciliare il sonno o far addormentare un bambino cantandogli la ninnananna
leggi. 3. figur. far tacere, mettere da parte. monelli
balocca / e non s'induce a far ciò ch'ella brama, / con man
i suoi trastulli, per andare a far le aste e gli oncini colla penna
nipote, / che fa quel che far puote, / l'idee mirando, che
pulci, 26-51: or non ci far questa vergogna: / pòrtati, astolfo
un mio nipotino che venne ieri a far legna in questa boscaglia, e temo vi
perniciosa autorità, niun errore applaudito può far crollare. leopardi, 972: le cose
occhio sinistro] mi toglie il poter far niuna niuna niuna delle funzioni nelle quali si
non erano ancor le penne ardite / far su le nizze i titoli, che han
correr, lii-4-211: avendosi a far guerra, dove hanno a volgersi? verso
, a trovar cert'altre scuse, a far cert'altre insinuazioni. carducci, iii-6-114
tommaseo [s. v.]: far segno di no. pasolini, 7-44:
forza di movere ogni animo nobile a far la volontà di dio e ad essergli ubidiente
benché le desse maledettamente noia di far da 'madre nobile ',
sopra ragionammo essere una gran scuola di far destre e spedite le menti umane),
zuffen in frisia e attendendo occasione di far qualche impresa importante, la troppo fidanza
: essendo nobile, / io non vorrei far qualcosa che fosse / indegna d'un
nobilitare i discendenti, / e cerca far qualche bel maritaggio / per acquistare aderenze
brusoni, 6-82: gli uomini stimano di far beneficio, non ingiuria, alle donne
. -contribuire a rendere o a far considerare un paese, una città,
da onesta morte. -dissimulare o far dimenticare un vizio o un difetto.
.. nobilitare... e far adorna la mia vergogna con gli ornamenti
mestizia l'accidia. 4. far apparire una persona superiore, elevata moralmente
generoso di v. a. a far le grazie liberalmente con escludere anche il
iconografie feudali? 11. far apparire o considerare qualcosa più importante,
ben operare, generosità invita i nobili a far l'istesso. saraceni, i-39:
natura, la quale non ha potuto far o legno o marmo di tanto pregio che
, agg. letter. che serve a far apparire più nobile ed elevato o più
/ se giammai non si dànno a far niente: / e altrove colla mente /
un'amena gola di monti, a far nobilmente suo ingresso nel reno. aleardi,
consacrato anche formalmente nel diritto esclusivo di far uso di particolari stemmi, forme di
nel diritto per la nobiltà titolata di far uso di un determinato titolo e di avere
democratico-parlamentari godono invece solo del diritto di far uso del proprio titolo o di altri
di bisogno di due sostantivi, per far andar con uno quel 'pubbliche 'e
sempre in guerra collo stomaco 'e far del collo il campanil di pisa '.
ho conosciuto? e levandosi il cappello far vedere sul capo canuto la nocchia dove
., 8-80: non sanza prima far grande aggirata, / venimmo in parte dove
de la sorte che operano, a far loro il dovere e'vorrebbesi uscir fuora
13-73: il giovane padrone le insegnava a far le prime aste, lunghe e
cui partecipano due concorrenti, consistente nel far entrare in una buca, appositamente preparata
. bigiaretti, 8-276: ho fretta di far da solo, ho fretta di arrivare
avrebbe saputo, altri che io, far così tosto innamorare una così fatta donna
costei? a buon'otta l'avrebber saputo far questi giovani di tromba marina, che
gli stimo un nocciolo / mentre a far due versacci stanno un secolo, /
aretino, 20-137: il noce suol far trista ombra e non la ficaia.
coltivarsi dove... sia da far poco conto sulla fruttificazione del noce comune
di noce ben ferrata, / come far suol chi vuol ch'elle sien forti.
dato a noi altri di far lo stesso con altri simili ordigni,
essere bastonato o castigato per recarsi a far bene. -montare sul noce
ginori. pavese, 5-77: aiutavamo a far le noci, la meliga, a
, perdizione morale (spesso nell'espressione far nociménto a qualcuno, a qualcosa) '
chiari, i-3: chi non sa far all'amor per via di lettere o
alcuno essempio io dimostri quanto nocivo sia far mercatanzia di questi
che fanno gli scritti osceni non è il far credere che oscena sia la vita di
: già un altro non ti può far nocumento se tu non vuoi: ben
, e le lenze 'vale * far tanti nodi sulle medesime e a giusta
: se galla al tuo cavai vedrai far presta / sopra al nodello e per
cima di una manovra ed è destinato a far da dormiente in un foro di cavigliera
scompigliata per riavviarne il bandolo, può far nascere nuovi nodi. morante, 2-170:
dalla distanza delle stelle fisse, non può far sensibile diversità. delle colombe, 2-367
nodo sì fiero / tre sacri nodi pria far si conviene. -dominio politico-militare.
ver me le luci, mi può far contento; / e veggio i nodi che
ed ella per salvarlo dice: -mi vo'far monaca. carducci, iii-7-152: è
ma con chi sarebbe andata poi a far la sua cura nel prossimo luglio?
(e qui sta il punto) dovevano far da sé. ser giovanni, 3-xxviii-12
cesarotti, 1-viii-22: non sa / che far, che dir, sente alla lingua
scioglier questo nodo, / vi convien far nuova legge e dicreto. pinamonti, 187
di donna! non le era paruto far assai a romper il nodo matrimoniale e sottomettersi
ch'io spero..., / far si che in dolce nodo / resti teco
, lxv-194: tre sacri nodi pria far si conviene, / l'un ch'unisca
alla guardia... né per saper far nodi di mano né per portar bene
nuovi, per ingrossare quel corpo e far diventare uguali le ultime alle prime fila.
nodo / che lo lascia indurire e far la muffa. note al malmantile, 1-15
degli uni e degli altri, il far nodi in ogni filo, e dire:
[s. v.]: 'far nodo nella gola ': si dice
modo, / la cena gli ha a far nodo. crusca, iv impress. [
[s. v.]: far nodo nella gola... figuratamente si
: se tu vuoi fama, in ben far t! affatiga, / partiti da
e vale questo proverbio h'e'bisogna far le cose co'debiti termini, altrimenti non
non trovar compratori. o vero 'far come i buoi di noferi ', i
porto a questo signore, ti vorrei far vedere... a noi, vattene
: dona, non lunsengare, / non far carezze a mi, che non
ch'io dovessi / ricominciar da vecchia a far figlioli! / dovere a questa età
sollazando -e in gioia stando / come far solea, / per quant'agio di gioia
d'ogne buona vertute / né non può far vertute; / senz'a- mor sì
sentir di ria fortuna colpo / a cui far non potessi ardito schermo; / né
mi dispiace di venire in su a non far nulla, per morire di noia e
vale vivere senza amore, se non a far noia alla gente? -recare impaccio
schiava] perché el vino gli cominciava a far noia e facevaia istare molto allegra.
noia, / non può mai più far cosa che ti piaccia. vasari, 1-616
in concetto di muover guerra a'romani, far sì che egli sarebbe subito eletto generale
conducerli in sulla maestra piazza, a far pigliare le bocche per le quali la gente
da me partire. -addolorare, far soffrire. nappi, xxxviii-263: le
moltissimo e non trovo la via di far nulla. d. martelli, 238
il ragazzotto ha un certo contegno da far sospettare ch'ei sia già quasi mezzo
, quando cesserete dal credere e dal voler far credere ispirati dalle nove muse i vostri
, 13: vuol del maggior toscan far paragone / col poeta novel che più noioso
esser ponno, / o gli par cosa far strana et enorme, / ancor si
, i dolor spessi, / procacciamo di far noiosa e greve / la vita,
donna mia, / di cui già far non si porria nomanza, / tanto siet'
labbra umane. -dire, affermare; far sapere, svelare (anche in relazione
falier, lii-3-12: pigliano costoro per far queste loro bevande, alle quali'poi dànno
che serbi l'aragonio nome antiquo / per far del sangue barbaro vendetta, / non
te queste dannose some, / non far idolo un nome / vano senza soggetto.
barzalona o valenza o palermo a governo o far in suo nome; e mi domandi
il nome; chiamare il nome; far passare il nome. il nome era altre
, i-2-96: io prego vostra signoria far riverenza per mio nome al detto presidente di
di voi ci voglio durar fatica in far mie orazioni speziali a dio in vostro
la voce, diffondere la notizia, far credere. urbano, 23: subito
, 5-116: buonaparte, in nome per far cosa grata al re di spagna che
un certo monsignore, a cui non vo'far nome, che abitava in quelle parti
biscrome! bocchelli, 1-ii-115: chi vuol far carriera, diceva ai figli, ai
veggono di farla male, non hanno a far altro che a mutarsi il nome e
più [i religiosi] né vogliono far traffico e guadagno per loro stessi,
toscana, 14-1-497: disegnava questo principe far una raccolta di poesie ed un nomenclatore di
si convengano: però risolvetevi a far come noi, se non volete
: se si sta a casa a far le brave c'è tutto da guadagnare,
mortificazione di questo sapere che non sa far nulla. b. croce, i-1-47:
[la peste] per tutti, far per quest'uomo [s. carlo]
o in un trattato, allo scopo di far partecipare agli effetti di esso.
greci, nominativo e, per non far errore in grammatica, bisognava dargli gli
ix-172: il comando tedesco aveva deciso di far sgombe rare tutta la
alli valori, dico che, quando occorrerà far sorte alcuna di monete, nei valori
? 'del legislatore; legislativo, atto a far leggi nomotòpico, agg.
mondo, ti pregherò pur di noi far e. foscolo, iv-460: benché fossero
, che rade / volte il ben far senza il suo premio fia: / e
, lii-12-284: poco varria ai turchi far guerra ai portoghesi per le spezie con
/ nel fare a te ciò che tu far non vuo'mi. idem, purg
tutto informatissimo e qui venni / per far prova di me, se cosi buono /
non pensò, non ardì, né far potea / donna sola e inesperta opra
: va tienti oggimai tu di non far ciò ch'e'vuole. g. morelli
l'aveva lasciata. sicché non potè far a meno di non dire che,
, che io non me ne metta a far ciò che promesso l'ho. vita
compagnia del crocione, 5: chi comodamente far lo può, dicali in questo modo
: non bisogna e non accade ora far queste none e buon prò ti faccia
di rimirarlo. varchi, 3-83: far le none non può dichiararsi se non con
sua potenza, con un viso da far morire in bocca a chi si sia una
un suo scudier, che vada a far l'effetto / dei prigion suoi.
. il non comunicare, il non far parte ad altri dei propri interessi ed
'sostenuta da gandhi: esse possono far capire le origini del cristianesimo e le
-sostant. leopardi, 1015: non far niuna stima di addolorare colla uccisione propria
la grandezza de'mali eziandio i semplici far di ciò scorti e non curanti.
intr. letter. non badare, non far caso a qualcosa; non darsi pensiero
a cavallo meztersi in marcia dee pure far credere ch'egli abbia tale e tanta
. che 'n della state non poi far artro che cardo '. -mandar
pasolini, 8-258: credono di poter far coincidere il non-naturalismo sostanziale del cinema con
non è risoluto d'una cosa suol far chimere di mille e poi dare nonnulla,
. -ridurre a nonnulla: sforzarsi di far apparire di poco conto, di scarsa
egli hanno tolto a sostentare / di far passare un bue per una maglia.
non ostanti le querele che minaccia di far questo signor contra di noi, resterà
. sercambi, ii-265: fiorenza può far pacie non stante che lucca non mandi
alcuna,... disegnano di far non so che innovazione per pregiudicare a
poteva mancare... di non far tutto quello che dal papa commesso gli fosse
perazione 'sostenuta da gandhi: esse possono far capire le origini del cristianesimo e le
occhi, che 'n un punto / pò far chiara la notte, oscuro il giorno
ogni sorta di autori, si riuscisse a far sperdere al lettore e allo scrittore la
i norcìn moderni / non san salsiccia far da legar vigne. lippi, 6-61
degli dei, /... vuol far il norcino al suo fratello / per
è grande, si usa per innaffiarlo far costrurre un pozzo profondissimo che chiamasi '
laura], / senza lor a ben far non mossi un'orma. alfieri,
la forma, / di quanto avesse a far tolse la norma. castiglione, 226
i termini del comandamento o pur far quello che a me pare esser meglio?
non s'ardisse o spiegar schiere / o far conflitto e solo a la difesa /
. algarotti, 1-iii-19: per non far parola delle statue de'moderni scultori,
: per avvivar la mole, / per far la norma ai tempi, agli astri
in cui non vi sia mezzo di far conoscere a chi governa i giusti bisogni
. stampa, 81: come posso far pace col desio / o farvi tregua,
macaria da cremona fu l'inventrice di far le tartare e di cuocere quella composizione che
in compagnia d'un bargello, per far meglio! barilli, ii-272: alla frutta
è verissimo. battista, i-430: per far idolo un ventre io mai non tento
il cane a ubbidir lui / e far danze nostral, farne d'estrane, /
, accendere il sole s'è visto e far fuoco univoco al nostro. campailla,
/ venuta a fare scialo o a far denaro! -più nostrano del vecchio
men nostra e dove l'uomo abbia a far meno. lippi, * -73:
colorata in rosso, / tal orazion fa far nel nostro tempio. idem, par
i nostri insin che venga l'ora del far la cena? lippi, 1-16:
incendio del convento dei gesuiti. possono far quel che vogliono, ma il popolo è
francesi né altre nazioni sono bastanti a far quelli traffichi che fanno li nostri,
. -essere nostro o dei nostri', far parte del gruppo di persone o della
): carta penne e calamaio per far note]. tommaseo, 21-945: in
che il comandante di una nave deve far pervenire all'autorità preposta al porto entro
..; altrimenti non potrà mai far cosa eccellente e durabile, benché paia che
/ cantando l'uno e l'altro far palese / cum versi alterni e nuota
di tenere cura e pensiere di non far trascorrere la plebe, mancando una sì
; fare iscrivere in un elenco, far registrare. l. morelli, i-241
dell'officio, acciocché io ne potessi far nota nelle mie scritture. caro, 3-629
suo nome in nota, come si suol far di quelli che vengono dal paese degli
1-5-167: dovranno i cancellieri del contado far sì che... tutti i
. segneri, ii-53: sentogli sempre far l'istesse minacce, sempre ritoccare le
de'prussiani. leopardi, 907: a far progressi notabili nella filosofia non bastano sottilità
, 441: grimaldi, affrettando di far alcuna cosa notabile prima che dalla difficoltà
campanella, i-98: notabile sonetto per far conoscere che il mal punisce l'uomo
621: si ridusse a pistoia a far vita ritiratissima e a comparire nelle vie
al letto / e disse che voleva far testamento, / onde mandò per mortalin
de'miei giornali no già stabilito di far volare in una stanza, massime nottetempo,
sanudo, lviii-377: il superarbitro volse far notar una modula a suo modo.
e dentro e fuori / e di far dislacciar quasi ogni invoglio. galileo,
-mettere in evidenza, nel dovuto risalto; far considerare e rilevare, proporre all'attenzione
, proporre all'attenzione; avvertire, far presente, segnalare; informare (anche
.. che la persona vittoriosa può far tre maniere di vendetta. g. c
a la predella. -significare, far sapere. sercambi, 306: paulo
soverchia grandezza. -denunciare, far apparire. galileo, 4-1-363: le
raunar danari, intimar la guerra, far la pace, punire i senatori con
dei ponderosi moti? -contraddistinguere, far riconoscere (con riferimento a soggetto inanimato
pure uno stabilimento in più capi per far sì che si ritirino i polizini di ducati
, / ma ciò se pò mal far senza dinari, / de che la nodarìa
. assegna alla filosofia il compito di far la descrizione, l'inventario, il catalogo
: guardisi tuttavia / di non dispregio far al suo minore, / che gli è
's '+ i per non far confusioni: ché qui non parlo di sistema
, intento ma non sprofondato come voleva far credere nel notes, studiava ogni mossa sul
notìfichi). p'ar conoscere, far sapere, rendere noto (per lo più
, spiegare, dare a intendere, far capire. dante, conv.,
provvisione debbino ogni anno del mese di maggio far notificare per bando e con affission di
strozzo. 3. dir. far conoscere un determinato fatto o un atto
ostinati ed operava quello che non poteva far l'amore della verità, riputavano che
anco è nato uso in diversi luochi di far ritener in chiesa qualonque sorte di delinquente
stendardo. botta, 6-ii-379: volle far di modo che questi maneggi venissero per un
, notiziuòla. manni, 2-55: far si dee da noi lunga menzione, per
. g. belli, 183: voleva far lunga [la lettera] per raccontare
quanto convenga alla pubblica quiete timponere e far esseguire per una volta tanto una sovvenzione
adesso della sua prudenza e circospezione sarebbe far torto al suo merito ed al mio
genio decide lo scrittore fin troppo noto di far qualcosa per lo sconosciuto.
che non sieno tuoi noti, ricordati far loro prode. leggende di alcuni santi
; esporre, dichiarare; spiegare, far capire, rendere comprensibile (anche con
avversità, le quali forse non ti potrò far note sì com'io vorrei. rinaldeschi
poco tempo che si faccia, potrà mai far nota la quantità e la durazion sua
può loco / core annodato e solo altrui far note / può le fiamme del sen
maestà risoluta,... di far nota a tutte le potenze d'europa l'
. bellincioni, ii-38: chi vuol far notomia / di muscoli, di nervi
qualche paese era tenuto a sacrilegio il far notomia del corpo umano. foscolo,
brighe e consumare le notti intiere in far riffe e nottomie sopra virgilio, disputando
... che alfredo qriani a far questa notomia del suo mondo provinciale.
più folle / de le vivande a far la notomia. passeroni, 5-131: a
, ammazza, ammazza; / ne voglion far salciccia e notomia. castellini, 83
. guerrini, 2-38: che cosa importa far la noto- mia / a quell'ora
: se sono stanco di catalogare, di far la notomia a questa vita mia d'
collettività in modo che chiunque ne possa far fede; attestato dalla voce pubblica come
conoscenza in modo chiaro e persuasivo; far sapere, divulgare. cavalca, 20-498
programma invernale ave vano di far il bagno, la notte, dentro le
trovarsi in que'siti e di far quelle azioni che vegliando sogliono prati
acéorse che egli aveva di già cominciato a far con le mani quel verso sulle coperte
starebber le nottate / al bagordo ed a far giuocaccio grosso. carducci, ii-21-10:
1-ii-147: due ventole di seta per far notte. leopardi, 213: a
: che sian tenuti continuamente fare e far fare due guardie alla porta del detto
a brandimarte e all'altro spera / far parer notte, e che non
-fra dì e notte: sul far della sera, al calar delle tenebre
e i corrispondenti mazzi, di cui occorra far cessare il movimento. che
[s. v.]: far d'una trave un nottolino si dice in
che la comparazione proceda bene, bisogna far parallelo del lume della terra con quel
giro, ed essi andarono dal dittatore a far lamento, ricevuti malissimo, trattati da
, iii-5-29: alcuni dei nuovatori pretenderebbono far perdere all'italiana letteratura ogni marca di
: ma che sto io del nove a far parole? / per esperienza ben vedrete
lei la fama allora, / chiamata a far gli uffizi di mammana, / e
boiardo, 1-23-19: or per non far de ciò longa novella, / quella disciolse
rambaldo entrare col cavalliere in novelle e far dell'incognito e del galantuomo; ma glisomiro
montalcino e di montepulciano / promiser di non far mai più novella. g. capponi
di lei; or toglila, e non far tante novelle. g. m.
se non che le lettere amorose sieno per far dire molte novelle alla brigata acconcia a
colui che la ghisolabella / condussi a far la voglia æl marchese, / come
donne. berni, 82: puossi far a primiera in quinto e 'n sesto,
se gli mosterrà. poi, al far quella novella, chiuse le finestre,
, vi-122: è ben dolce il far quella novella, ma non quanto la taverna
essere. -fare una novella, far sentire novella: far parlare di sé
-fare una novella, far sentire novella: far parlare di sé, fare molto rumore
strac- camurelli effeminati, che non sanno far altro che profumarsi, lisciarsi, strigarsi
della verità con così fatta gente, far prestamente, volendo più tosto gittar
cipolla del boccaccio... potrebbe far credere a un popolo più goffo e '
. idem, 159: che vuol far per questo una giovine bella de l'amore
da dar vomito ai cani e da far far penitenza senza peccato?
da dar vomito ai cani e da far far penitenza senza peccato? -sostant
da poco tempo è entrato a far parte di una magistra tura
. d'annunzio, v-2-716: per far della vetustà nota una modernità ignota,
: nel principio di questo mese potiam far novelli prati. lorenzo de'medici, i-206
usanza di novelle donne / ancor non far del marito parola. sigoli, 177:
, puoi destarle ad una vita novella e far sì che inventino un ordine ed un
sia in brevi giorni per potere presenzialmente far questo uffizio debito di congratulazione con v
: di quercia caduta ognuno viene a far legna. e tagliato l'albero,
novelli si strappano da tutti. bisogna far piazza pulita. 15. locuz
, xvii-660-4: certo vi dico no vo'far partisgione / dala rasgione -che troppo sarìa
erratica divampante. fagiuoli, i-63: far le novene a i santi non si suole
pos quello k'el ha tollegio a far. vite dagli imperatori romani [tommaseo]
crusca]: cosa troppo lunga sarebbe il far noverazione di tutto. ranieri, 1-i-211
per novero delle misure all'oste al far del conto. 5. quantità
? dante, xlv-65: io ardisco a far per questo freddo / la novità che
.. la novità illegale consiste nel far qualche cosa che possa aggravare la servitù
servitù; e viceversa... nel far qualche cosa che impedisca l'uso
fanti cinquecento, con speranza che avessero a far novità l'uno e l'altro nella
fino allora la città più restìa a far novità. -ant. e letter
fare il saccente su le leggi e per far nuovità e intrattenere istravagantemente una seduta,
istravagantemente una seduta, si mosse a far reclamo. 10. l'essere inatteso
preco, / essa temeva più che far non suole. fioretti, 2-29 (
franza in italia, e poi voi far novità verso val di lamoni. brusoni
vorrian parer novizie e son badesse; / far da pannine nuove, e sono usate
voler parer novizia ': esser vecchia e far la giovanetta. = femm.
saldar meglio campana al suo tempo e di far luce sul noviziato futurista di questo poeta
lione -ant. che aspira a far parte di una corporazione (un artigiano
e 'l punto venne / che far le nozze dovea la novizza, / preparossi
pasqualigo, 2-158: mi vuoi far verberare come uomo noxio. =
capiva che adesso quei quattro cominciavano a far progetti sul maresciallo e finivano col perdere
zio e nipote di fratello si possa far giuste noze. marini, iii-30: per
così cavalcando, non avendo spazio di far nozze, perciò che temevano d'esser
barbagianni che, essendo una farfalla a far nozze con un suo amante, fu
429: io miro la fiorita / primavera far nozze per le sponde / e i
, mai non s'è fatto altro che far festa. cesari, iii-210: mantiene
circostanza. pulci, 21-28: dove far qualche mischia credeva, / e'gli
richiederebbe invece una certa prodigalità; volere far molto senza impiegare mezzi adeguati.
a noi altri riesce alle volte il far propriamente le nozze co'funghi. bacchelli,
marinetti: in italia lo costringono a far nozze coi fichi secchi. -fare
, e quegli spendo: / puoi far con essi le nozze di cò, /
intr. (nozzèggio). ant. far festa, divertirsi. sermini,
di superiorità. papini, 27-238: far risorgere la speranza negli sconfitti e porre
sperimentali annunciata unilateralche proprie e peculiari; far emergere, rilevare; mente dall'unione
duca visconti cominciò a raccogliere gente per far farne dei difensori della sua casa,
. cecchi, 7-66: siccome cominciava a far fresco, sopra alle loro tatuate nudità
quali fuggiva, fino al possibile, il far vedere nuditadi di sorta alcuna. carducci
, 16-22: qual sogliono i campion far nudi e unti, / avvisando lor presa
tutta nuda / né mai non voria far devisa. sercambi, 1-1-472: nuda
teste e membri a persone morte per far malìe. relazione dell'impero ottomano, lii-12-
medesime. burchiello, lxxxviii-n-454: per far reverenza / al cavalier, che ti
negli accenti suoi trilustri egli osa / far le muse apparir candide e nude.
ferro nudo a canto, / per farle far l'erbe di sangue rosse. pasqualigo
pensi a capo nudo esser bastante / far a orlando quel che in aspromonte /
b. corsini, 13-40: a far di loro stessi orrevol manto / al nudo
.. a forza di nudo capo far breccia ne * sodi muri e penetrare
essendo nudo, è già apparecchiato a far quel passaggio. guarini, 98:
fra le cagioni e gli effetti e nel far vedere come da tali fatti altri ne
soggetto stesso a cui tale posizione dovrebbe far capo), non si accompagna più
il puro e semplice diritto legale di far uso di tale nome, titolo o
archetipico. rosmini, xxi-263: a far giudizio di un principio morale o d'
, non è però possibile di far sì ch'elle non posin sempre in qualche
pietà la mente nuda, / di far morir iesù col cuor desira. antonio da
-fare apparire con piena evidenza; far conoscere, rivelare completamente, senza lasciare
gnerci la causa efficiente non credo che far si potesse senza alquanta nugazióne.
macchina o congegno usato per sostenere o far discendere dall'alto personaggi allegorici o soprannaturali
, ii-308: aveva particolar attutidine nel far l'arie ed i nugoli.
nulla? galileo, 3-3-234: ancorché far nulla possiamo nel purissimo etere né nell'
cassola, 2-322: la morte non può far paura perché la morte è il nulla
uomo ripari, allegro la elude, il far del danaro girandola; toccandone subito il
io, / le non hanno a far nulla con le pesche. m. adriani
gli archi, dove oggi voi del non far nulla / vi riposate. giusti,
vii prosopopea / che il suo beato non far nulla ostenta. manzoni, pr.
che si stancano più a star senza far nulla che a lavorare. -non
sì per loro il meglio sarebbe non ne far nulla. -non farsi nulla',
professione; che vive oziosamente, senza far nulla. -anche, con valore spreg
, tostoché in poter suo fosse, di far nota a tutte le potenze d'europa
niente ginocchioni, / non salutare e non far nullo inchino / se non come faresti
antiqui lumi. / che tu lo possa far, ben creder deggio, / ché
idolo e nume, / a cui potevi far con tue parole / creder che fosse
', deriv. da * nuère 'far cenno '(cfr. annuire)
così diligenti pennellate che parve quasi volesse far numerabili i capelli. c. gozzi,
occasione di quanta gente d'armi possa far capitale. a. martini, i-7-116:
che il mugello aduna / alle fortezze vorrei far passaggio / e numerarle tutte ad una
ben attenti i computisti se sbagliano in far un numerato. -elenco dettagliato.
né voce, come nel ballare, nel far la moresca, nel rappresentare le forze
che detto stamaiolo porta fuori di città per far filare. -in denaro,
non servono al mondo se non per far numero e ombra. guazzo, 1-9:
a cui diletta il conversare e il far numero, si ritirano con sommo piacere in
uom ch'ai mondo / è nato per far numero. g. gozzi,
: eran da poi, più tosto per far numero che per combattere, alquanti mila
pallade che non servono sol che a far numero. note al malmantile, 2-533:
: io non son qui solamente per far numero, ma devo dire ancor io il
scomunicati; e, attendendo solo a far numero, desse a tutt'uomo la croce
o il dispetto di aver partecipato così per far numero a quella gran pagliacciata quale ormai
[s. v. l: 'per far numero, tanto per far numero '
l: 'per far numero, tanto per far numero 'si dice dell'adunar cose
forse esservi stratagemma più acconcio che il far vedere numerosamente affollate ed ammassate e d'
xviii-178: sigismondo trechi ed io desideriamo di far qualche onore d'ospitalità ad un inglese
4. palesare, indicare; segnalare, far presumere, far presagire; essere indizio
indicare; segnalare, far presumere, far presagire; essere indizio dell'approssi- marsi
fusse odiato da persona, fa lo'far pace insieme. se è gattivo,
, 7: né può nuocere a far che apparecchi la credenza un poco prima
perché... molte volte occorre far prova di sé in tai cose.
vuo'di nostri graffi, / non far sopra la pegola soverchio. forteguerri,
, che notano nell'abbondanza e vogliono far morir noi di fame » dice uno.
nuova: la vostra geometria vi vuol far la riuscita del vostro greco.
-disse. - ma non hanno potuto far nulla. -tono e gli altri sono
ambiziosi di gloria ed atti a far ogni prova, nientedimeno alla guerra
, 1-213: io aviso ch'egli debba far di quelle risa che usiamo di far
far di quelle risa che usiamo di far noi quando udiamo uno di barbara nazione
in casa, essendomi bisognato molto spesso far tre o quattro tavole al giorno,
cittadini negli ufici non aveano ardire di far male nella infanzia de'loro magistrati.
ebbe commissione... che dovesse far provvisioni per andare a tempo nuovo a
/ seguette come a cui di ben far giova. leonardo, 2-100: io
e donzella che si pruova / di sé far copia altrui ch'ai suo consorte.
moderne e bizzarre guarnizioni che non seppero far altro che ammirare e, si può dire
stesso giura / che dio ne 'ntenda di far cosa nova. idem, purg.
avendo pur troppo da fare a non lasciar far torto alli mercanti, dar udienza alli
sudditi, intertenersi con chi gli può far saper cose di nuovo. 24.
. ariosto, 10-69: volse al ritorno far nuovo sentiero, / come, schivando
e nuovi / consigli s'argomenta a far in vece / e 'n sembianza d'
lira vecchia e non si principia a far tutti i calcoli in lire nuove.
il far west per un profondo rinnovamento del paese
legislative e di riforme sociali dirette a far partecipare al benessere e al potere politico
italia, / la bega arcadica / di far la balia. lucini, 4-145:
'. -dare nuovo spirito: far rivivere. foscolo, gr.,
gusto d'avventura c. si diletta di far rubare le nutrie allevate tra gli acquitrini
più fieri. 5. coltivare, far prosperare una pianta. - anche al
per la cera. 8. far sgorgare, alimentare di acque. roselli
sono stati i primi aa opprimerla e far luogo un'altra volta al re.
terra! 14. educare, far sviluppare una facoltà o una qualità con
ben altro che del bel terreno / far grado e scala e quel che in
un vizio, una causa di male; far peggiorare, far durare a lungo una
causa di male; far peggiorare, far durare a lungo una situazione negativa.
o sul comportamento in modo continuo; far vivere in modo determinato. -anche
: s'io di grazia ti voi far mendica, / convenesi ch'eo aica /
spaventosa e incurabile, 10 non posso far a meno di sciamare: -rispettate i
voi letterati, che vi spacciate di far cose più eterne, alla fine somministrate
giuoco ch'è sì tristo / e far d'altro essercizio nudrimento, j se
d'altro essercizio nudrimento, j se far tu vuoi del paradiso acquisto. m.
i suoi spesati? 4. far crescere e sviluppare un neonato o un
ardito. -figur. svezzare, far uscire di puerizia. intelligenza, 308
6. allevare, curare la crescita, far proliferare uno o più animali, a
nutrisce. 7. curare, far crescere una pianta con appositi lavori colturali
ch'ella nutrisce. -figur. far allignare. p. segni, 1-117
e bipartita. -per estens. far crescere notevolmente. parini, giorno,
. sarpi, vii-65: non è da far maraviglia che il sole aver possa qualche
. ant. nel linguaggio della farmacopea, far rinvenire più volte. bencivenni,
per nutrire i monaci ordinari e del resto far tanti cavalierati e commende senza obbligo.
leopardi, i-43: uno che per far versi si nutrisse solamente di versi sarebbe
cielo. 14. figur. far nascere, suscitare o favorire losviluppo, la
di una credenza, di un desiderio; far nascere, conservare, consolidare e incrementare
. cappello, lxxx-4-818: cominciava a far apparire che nuariva studio di tutte le
quartiani, fomentò le passate turbulenze per far contraponto alla regina, e presentemente nutrisce il
15. dar forza, rinvigorire, far sviluppare una facoltà o una qualità con
la vita in un modo determinato; far vivere in un determinato modo.
e fugge ogni ornato. 17. far persistere le condizioni per la continuazione di
: egli... si risolvette a far publicare un editto nella fine del mese
pure., 25-21: come si può far magro / là dove l'uopo di
corrono alla sua morte, e nel far ciò incrudeliscono di sorte che pare che si
era nell'intrinseco, e mostrava di far ogni possibile per nodrirla. brusoni, 92
alemagna. il figlio primo ha più da far che non vorrebbe per concigliarsi i germani
gli altri cinque, se si vorrà far guerra, potranno aiutarla più con le proprie
: a coloro a'quali si cominciano a far pannicoli e tela ne gli occhi,
modo le nuvole che si cominciano a far ne gli occhi et il panno di
mio padre era assai che badasse a far versi, la testa nelle nuvole, e
leonardo, 7-ii-110: questo accade sul far della sera o quando è nuvolo. fausto
in pianto / un nuviloso core e far sereno. -caratterizzato da dissapori,
ad ogni servigio, non mostra di far conto né della veste ricca né del
e tessuta, ci potrà servir per far quella veste nuziale e quella stola di gloria
ci fu verso, ch'io sapessi far di conto. conteggiare per iscritto non m'
fussero l'opere sue, avendo disegnato far in san piero alcune pitture. il
guadagnoli, 1-1-91: vuoi tu nel mondo far buona figura, / benché sii
si convene, / e moviti a far ciò ch'è la cagione / che ti
gli dei / volesser ch'io potessi far la vita / secondo gli auspici e '
, lxi-86: non de'l'om far troppo dimoro / in male o'sta 'l
sono tenuti i cavalieri... di far voto
). costi tuire, far sorgere un obbligo (con partic. riferi
, e anche un certo sollievo nel far del bene a una creatura innocente,.
uno specchio, per assuefarsi a non far moto alcuno inconveniente, né di vita
-ant. sottoporre a oneri e gravezze; far sottostare al proprio incombente controllo (un
l'età futura / voglio obbligarmi e far giustizia al vero. menzini, ii-2:
, 180: quel signore riman obbligato a far grandissimo onore e beneficio alli parenti del
matrimonio, noi siam proprio obbligati a far molte e molte ricerche, per assicurarci
non avendolo fatto, m'ingegnerò di far io. s. bernardino da siena
a cui sta esposto chi non vuol far altro a salvarsi, se non quel solo
obligata,... si dispuose a far quello che messer gentile domandava.
uomini] restare obbligati che si venga a far loro omaggio. -come formula di
di esser divoto alla moglie e figliuoli e far loro corte fuori, servigi in casa
ultime ragioni, colle quali puffendorf pretende far vedere che non tutte le convenzioni fatte
niuna obligazione naturale o civile costringe a far cosa contraria alla legge di dio e
delle fruttanti il può far comodo, te la do. d'annunzio
capitano di giustizia. non ho che far nulla con lui. giacche mi si fa
via, signore, un giudice dee far gli obblighi suoi. manzoni, pr.
le condizioni delle persone che non ponno far voto: come i furiosi, i pazzi
per nutrire i monaci ordinari e del resto far nonostante la diffida del questore..
non mi pone punto nell'obbligo di far cose spiacevoli al primo.
tu farci cader nell'obbrobrio e non far patire a noi contumelie che offendono il
1-53: che ti dà il cor di far mosca obro- biuzzo / chicchi bichicchi,
guancie avesse due fiaccole, o per far risplendere la sua giustizia, o per
, una compagnia d'artiglieri penava a far salire due obici pesanti, dalle ruote
o precetti lo scribente deve avvertire per far bene l'officio suo: primieramente,
obbietto più spirituale m'occorre che '1 far l'uomo spirituale. guerrazzi, 10-86
alla mia fantasia della resistenza apparente nel far il vacuo, perché spero che a
. eccles. persona che entra a far parte di una comunità religiosa, osservandone
se ne debbino per gli oblatori predetti far fare e'contratti, come di sopra,
le donne cristiane... di far l'oblazion de l'agnello o di quelli
fradello del cardinal preditto, qual prometteva far dar intrada al preditto querini. bembo
, 1-1-260: torno con questa a far nuova oblazione della mia invenzione a sua
-mandare qualcuno in oblianza di qualcosa', far sì che la dimentichi o la trascuri
raccomandati da dio, per pensar solamente a far celebrar delle messe? g. b
che, non potendo / felice in terra far persona alcuna, / l'uomo obbliando
v 'obliaste qualcosa? 8. far dimenticare; provocare l'oblio, la dimenticanza
quelli poi sottratta, il forte non poteva far cosa più a sé utile, oltre
cantando armi ed amori, / sperai già far del cieco obblio vendetta, / alfin
buon costume d'uom giulìo / di far d'una tal cosa promessione, /
i vanni. -provocare la dimenticanza; far dimenticare. inghilfredi, 384: '
, verbo ebreo significante oblicamente e tersamente far male. -dolosamente, fraudolentemente.
garibaldi, 2-249: io procurai di far intendere ai bragozzi compagni di obliquare alquanto
anat. disus. che serve a far inclinare, a far ruotare, a far
che serve a far inclinare, a far ruotare, a far torcere un organo
far inclinare, a far ruotare, a far torcere un organo, un'articolazione (
serbi l'aragonio nome antiquo / per far del sangue barbaro vendetta, / non
più mostruosamente la dirittura della verità per far che si adatti all'obliqua nostra cupidità
bembo, iii-87: mentre ciascuno di far sua la parte del compagno procaccia e
così iniquo / render la causa o far scusa migliore, / che attribuirlo all'
baldinucci, 103: cominceremo [nel far menzione dei muscoli] dal capo.
! ', ordine alla voce per far eseguire un movimento in tale direzione e
il vizio; / pe'satelliti tuoi far più contenti, / come ben t'argomenti
tr. { oblitero). letter. far dimenticare; cancellare, eliminare, abolire
odire. 2. offuscare, far diminuire, ridurre di intensità, di
origine nella memoria. 4. far scomparire, rendere illeggibile una scritta,
obblivione. -coprire di oblivione: far obliare. tagliazucchi, 1-i-227: qual
oblivione lasciassero. -far obliare, far dimenticare. rime anonime, xxxvii-224:
suoi molti benefici facendosi ricordevole, volesse far forza di ricuperare l'aquila. lapis
fuori dell'oblivione: richiamare alla mente, far tornare alla luce, ristabilendo il ricordo
13-102: ho tentato più volte di far nascere / figure umane angeli salvifici /
l'ottimo fagotto. algarotti, 1-iii-276: far prova in un'aria di una voce
voce e di una tromba; e far tra loro seguire con varie botte e risposte
e che si rassegna in oggi a far la parte di belisario in europa, mendicando
obticére, intr. letter. tacere, far silenzio. fr. colonna, 2-423
che la veste, perché gliela caveranno per far dei cuscini e delle coperte, prima
alla corte, gadda è un uomo da far tacere anche le oche del campidoglio.
o tè trista! ma la non a far con oche; risponderò per le rime
pulci, 21-68: e'ci sarà da far pur molto -, / disse colui
. « oh ci è ancor da far tanto! » disse colui che ferrava l'
e sappi pur che vi è da far per tutto, / disse colui che già
, 41-228: volendo qui il poeta far docile e attento l'ascoltante e insinuargli una
delfico, ii-79: si è voluto far credere che le sue idee sulla storia
procurare, offrire l'opportunità. contemplativo possa far molto giovamento a gli uomini,
quattro occasioni e per non perderle dovevo far presto. 3. opportunità di
, -180: deve il generale similmente far tentar se vi fosse qualche cloaca
fossi, ché questa è una occasione di far tosto avergli una città in mano.
il re di polonia si sono contentati far buono un terzo del credito del gran partito
in questo caso, immaginata una, da far onore a un giureconsulto. 9
non voleva perder tempo, ebbe di far bene i fatti suoi occasione. da ponte
le mogli e non dar loro occasione di far male, non divenendo gelosi senza cagione
un centorione de'più severi che vollono far resistenza. bisaccioni, iii-2: niuno
gli occhiali, l'occhialaro, il far occhiali, il lustrarli. g. m
occhiale, / che torta gli fa far la guardatura, / si confonde ogni cosa
, / come suol per logicata / far più d'uno alla giornata. guerrazzi
: il colonnello esimio sembrava intento a far dondolare l'occhialetto d'oro che portava
[galileo] ancora alla maniera di far discernere le piccolissime cose... ed
iv-193: male agevolmente si poteva far questa storia per via di veduta naturale e
l'ho voluto pigliare a sorsi e far la bocca d'ucchièllo, i'ho avuto
alle registrazioni nei libri ausiliari, adolfo a far l'occhiello alle lettere ricevute e a
mattaffioni, garzette e trecciuole, deputate a far legature: e si dicono occhietti perché
due begli occhi uno ne chiude per far quel tenero sguardo che il mondo galante
per celia di briachi, comincia a far gli occhini, quando gli lustrano. giuliani
contile, i-20: ottavio non sa far l'amore, sempre sta queto,
argo ': quel chi primo trovo di far la nave grande con la quale navigo
chianti per nazione, / maestre di far cacio al paragone. / il mestier
corte con qualche buona fortuna suol subito far gli occhi grossi e perdere affatto la memoria
, dove v. e. fecie far l'ochio per veder chi sale e sciende
fogazzaro, 3-109: ci raccogliemmo per far colazione... presso una tonda
parve alla nostra merla un operone / da far fracasso ovunque e gira e vede /
avevano speso gli occhi della testa per far le cose in grande. panzini, ii-67
ladro, se non mi riguardassi per non far dispiacere a mio padre, che ti
per cantone, / come chi vuole altrui far qualche truffa. -aprirsi gli occhi
, mandatene riposo / su in casa a far da cena ch'io ho bisogno /
occhio, il che si chiama 'far d'occhio 'o vero 'fare l'
viddi bisbigliar la checca e mone / e far d'occhio alla ciecia che sonava.
: il cardinale... pensa di far ritornare gli amici d'antonio galeazzo bentivogli
non lo distingue. non ci vuol far l'occhio sui libri, ma lavorare,
del locco ambrosiano. -fare occhio: far apparire più vistoso, suscitare maggiore attenzione
. [s. v.]: far occhio: aggiugnere apparenza, far piu
: far occhio: aggiugnere apparenza, far piu vistoso. -fare occhio,
. [s. v. l: far occhio..., far agli occhi
l: far occhio..., far agli occhi: vagheggiare. berchet,
. [s. v.]: far occhio..., far occhi:
]: far occhio..., far occhi: dar segno di dispiacere.
ducati di limosina, che fece / far a landò occhi pazzi. -farsi dimostrare
innanzi agli occhi di ciascuno e quasi far assaggiare la natura de'ricchi e potenti
canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi, / che me fa
: ve'anche costui che s'ingegna di far l'occhiolino pietoso alla nostra madonna addolorata
al latte, s'indugiava qualche volta a far l'occhiolino ai cibi nostri.
non era solo tra i preti a far l'occhiolino a cavour. -figgere
somma di denari, onde, per far provvisione per queste estraordinarie occorrenze, ha
, 1-12: quel ch'ella non può far, far a noi spetta, /
quel ch'ella non può far, far a noi spetta, / che le occorrenze
il suo avvocato giuravano che era a far tutt'altro, e ci si trovava
, disgrazie - non ci si possa far sentire e soccorrere. -all'occorrenza,
, / con buona gente, per far lor divieto. giannone, 1-ii-276:
del oriente / che inver l'occidente / far le tue orazion come t'occorre.
racconciar cariaggi, carrette di artiglierie, far ponti e simili altre cose che occorrono
un caso, in un bisogno, saprei far capitale dell'assistenza de'padri cappuccini.
tassoni, 11-57: non occorre a far qui l'anima fiera / con spampanate
, il quale non ne ha da far niente. e. cecchi, 5-79:
a prezzi assai maggiori andava vendendo per far guadagno. chiari, 1-iii-154:
tratto / occorsomi ora. de far nudrire occultamente le bambine. ferd. martini
insidiatori delle monete, quando non possano far altro, per procedere più occultamente si
eclissi? 4. impedire di far conoscere, sottrarre alla conoscenza, rifiutare
, intenzioni che si ritiene utile non far conoscere ad altri. -in partic.
queste tutte finizioni per insinuarsi, impatronirsi e far meglio il fatto dello spagnolo, occultando
3. che vive in incognito, senza far conoscere boccaccio, vili-1-196: la notte
occultisti sono dei poeti che tentano di far sì che il mondo sia veramente d'
conte mangiare,... cominciorongli a far festa, quasi da occulta virtù mossi
, lxxxviii-n-685: l'ardor, che solea far desti i tuoi sensi / in vedere
gusto / vedere arme e cavagli e far teatri, (storie ascoltar di qualche
fallimenti, ecc.), ma senza far risultare tale attività o posizione (per
queste similazioni! cariteo, 20: posso far manifesti / i miei tormenti occulti /
sopra la camera rinvenire le ragioni e far pervenire in comune quello gli fosse stato occupato
mia... era questa: far saltare tutti e quattro i palazzi e,
. beccuti, i-289: chi sa far le mammine e chi le ciance /
o meno lungo. - anche: far trascorrere. 5. maffei, 6-7
animo occupò nei dolori che si dimenticasse far con diligenza e molta cura creare il
. giorgio dati, 1-19: per far noto con quali princìpi e con quanta
ed un papismo del quale niuno sa peranco far a meno. pirandello, 8-1024:
a l'amo, / onde a ben far per vivo esempio viensi, / al
con blocco automatico, in modo da far scattare il segnale di via impedita.
fornito di un beccuccio e usato per far assumere bevande o cibi liquidi agli ammalati
presi e messi al confronto, con far che provino sul paragone del sole del
. fagiuoli, 1-6-53: ha a far quel che dee e star ben oculato
miracoli ed incantesimi, sarebbe semplicità di far conto alcuno in questo oculatissimo secolo.
3-174: le promette un oculista / di far sì che a veder torni, /
piacenza. francesco da barberino, i-48: far a la) la groppo, /
passione e odi anche del mele sanno far veneno. loredano, 1-5: il continuo
si è visto in più luoghi la plebe far guerra alla nobiltà più per amor ai
signora,... io posso far testimonianza che questa mia figlia aveva in
odio a qualcuno o di qualcuno: far odiare, far cadere in disgrazia; far
o di qualcuno: far odiare, far cadere in disgrazia; far disprezzare o
far odiare, far cadere in disgrazia; far disprezzare o trascurare. latini,
volergliene fare, sopra che vita tu volevi far da padrone. -tirarsi odio
volendo che 'l figliuolo si travagliasse di far parlamento al popolo, disse: se tu
angosciosa perplessità, l'incertezza continua di far bene o di far male, in cui
incertezza continua di far bene o di far male, in cui l'indole di ciro
che si suppongono dotate della proprietà di far cessare il dolore de'denti. lessona,
rara virtù e che però il dono di far i guanti molto odorati solo aveva conceduto
offellaia o l'offellaio, che tralascia di far offelle, per darsi ad altra occupazione
altra occupazione, pare destinato a non far fortuna. carducci, iii-18-345: ritornando al
altro con le arme, non può far altro che difendersi et ofender el suo inimico
anche nell'espressione offendere d'infermità: far ammalare, scatenare una malattia);
bosco, quando ha gran disio / di far sopra altra bestia offensione.
/... constretto fu di far promissione / d'andar peregrinando.
di un elevato potenziale distruttivo, a far subire al nemico la propria iniziativa militare
. / la severa giustizia / piacciati far che contro non mi alleghi.
.. / le donne d'ilio a far del peplo offerta. m. adriani
(ed essa basta per escludere o far cessare la mora del debitore e gli
dimandò la patena in cui avea da far l'offertorio. buommattei, 1-22: gli
alla violenza, o dalla necessità di far prevalere determinati interessi) di un danno
da un intenso impegno organizzativo tendente a far prevalere sul mercato la vendita di un
e difesa, col fermo proposito di far trionfare la propria idea. -aversela
ancora di poi, solite furono di far guerra, o per difesa o per
.., ella non avrebbe potuto far morir lui senza prima sottoporlo, se
visco preso / o ne la rete far lamento o crido, / non va in
officina / nel torchio del lavoro / per far l'essenza d'oro! d'annunzio
,... ognuno se ne può far giudice e paragonare quei versi tragici con
giovanni battista che monsignor di torres vuol far esito de la sua vigna e me
: porgere o pagare o preparare o far preparare a proprie spese una consumazione o
al fuoco. 8. far comprendere che si è disposti al combattimento,
46: di molta purità mi vien far versi / e seguitar la cominciata rima /
offerto roma e toma e mi vuol far donna e madonna e padrona del forno
cioè due testi del suo vangelo, e far vederci in questo argomentare l'offuscamento della
della madonna] se mustrò misericordiosa ad far grazie ad chi la discoperse da quello offuscamento
. della porta, 5-113: non far che la furia offuschi la ragione. b
né diminuirlo con tirata, per non far quella raddoppiezza et offoscar la bontà di detta
, la fama). -anche: far passare in secondo piano, far impallidire
: far passare in secondo piano, far impallidire la gloria, la rinomanza di
offosca, / con le lenzuola al sonno far la vela: / ognun tra legni
presentare alla considerazione di una persona, far notare, prospettare. biondi
cadere pieghevoli, tanto più forti e a far trascollare possenti. -opporre un
quel di voi che temerario agogna / far di sé in francia esperienzia nuova /
1-ii-401: io rimiro le donne oggi far mostra / di sua persona avvolte in
: in oggi educare, / o almeno far vista, / è moda. c
fare oggi quel che s'ha a far domani. pose stare a
3-142: vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, / revelando a la mia
che pigliar anari a usura e far stocchi. l. adimari, 89:
e caonoscenza: / però lo move a far ogne follìa. dante, par.
, che si usava ogni ingegno per far correre i fratelli del canadà ai danni loro
rosa, 93: lamentarsi ad ognora e far protesti / che il secolo è
è buono a qualcosa. -ognuno può far della sua pasta gnocchi, ognuno fa del
ferro mannaia, ognuno è libero di far quel che vuole. 'si dicono
? -signor sì... non posso far di meno. ghislanzoni, 16-180:
tanto bastò, e non più, per far sì che il bernino tutto ardesse per
, ah ah ah, non posso far di meno, oh, oh, ih
/ godriano attorno a qualche giovinetta / far da galanti e far da cicisbei. manzoni
qualche giovinetta / far da galanti e far da cicisbei. manzoni, pr. sp
! ti mando da maestro pane a far le casse da morto. 2
il suo bel viso, / che solea far del cielo / e del ben di
, 2-44: orsù, non te far più pregar: di'via liberamente, ché
blaew, adottando un contrappeso, riuscì a far rialzare da sé il piano impressore del
901-ni lo farò venir / a raxon far e pia'oldir. s. bonaventura
il quale serve per abbruciare in far luminarie, in occasione di pubbli
. giraldi cinzio, iii-10-76: per far più le sue prodezze conte, /
.]: 'oleificio ': arte di far l'olio. = voce dotta,