opere dei campi, il fieno da falciare e da accatastare, l'acqua da tirare
zappa da raffilare, o il fieno da falciare non s'era mai messo nulla di
mese come seminare quella rabbiosa aridità e come falciare questa lussuriosa vegetazione? pascoli, 1-531
specie nei due ultimi secoli, nel falciare e abbattere documenti falsi e false cronache
dè-con valore intensivo e falcare 4 falciare '. defalcare2, intr.
{ dimièto). latin. mietere, falciare, tagliare via. - anche al
suo saluto e subito aveva ripreso a falciare violenta, quasi dominata dall'ira.
alba / mi darai una falce per falciare. / ancor dai cieli penderà, sul
è più moderno. 2. falciare. n. villani, i-3-45:
]. = deriv. da falciare. falciaménto, sm. raro
falciaménto, sm. raro. il falciare, falcia tura.
falciante (part. pres. di falciare), agg. che falcia.
la compagnia d'onore allineata. falciare, tr. (fàlcio). tagliare
verso i pendìi dove stavano gli uomini a falciare. levi, 1-63: nella sua
: un'idea talvolta capace anche a falciare la vita d'una generazione. carducci,
artiglieria. panzini, iv-246: * falciare ', verbo usato per estensione nel
quarantamila soldati che a stento abbiamo potuto falciare con le mitragliatrici in dieci giorni.
6. locuz. avere un prato da falciare: avere occasione di concludere affari fruttuosi
il cagliostro v'ebbe gran prato a falciare. = deriv. da falce-,
. colpo dato con la falce; il falciare; la quantità (di fieno,
falciato1 (part. pass, di falciare), agg. tagliato con la
denti. = deriv. da falciare. falciatura, sf. il falciare
falciare. falciatura, sf. il falciare; il periodo in cui si falcia
les sicale s'incrocia con falciare. falcidiato (part. pass
fissa, -un'idea talvolta capace anche a falciare la vita d'una generazione? fogazzaro
le messi, e i pioppi / paion falciare mollemente in aria. -sventolare
onde il cagliostro v'ebbe gran prato a falciare. -seduttore, lusingatore. equicola
. locuz. fare mangime: raccogliere o falciare erba, fieno, paglia mangereccia,
= dal lat. metère 'mietere, falciare '. il frumento viene allo stesso tempo
; l'adulto ha mietitori, per falciare e tritare a tempo debito i seminati.
più volte, prima di riattaccare [a falciare], traevano dalla custodia di corno
pascoli, 428: i pioppi / paion falciare mollemente in aria. d'annunzio,
e torcere il busto, dall'opera del falciare che fa tenere le ginocchia discoste,
un ramo. -in partic.: falciare l'erba di un prato, di un
animosi nel reggere l'aratro o a falciare l'erba. 11. comandare
'guaime, che non varrebbe la pena di falciare, per esser sovesciato. =
s. v.]: 'rifalciare': falciare di nuovo. può cadere anche al
, con valore iter., e da falciare (v.).
frutto. linati, 19-146: le vedi falciare i prati, guidar le timonelle,
vegga l'anima. 2. falciare, mietere. -anche assol., con
grano, le messi, ecc.; falciare l'erba, i prati. -
, agg. disus. che si può falciare o n. ginzburg, ii-618: camminiamo
a un reparto di guastatori incaricati di falciare l'erba e i raccolti per boicottare
, con valore intens., e da falciare (v.); voce registr
le sforbiciassero. -per estens. falciare quanto si trova sulla traiettoria (un
tr. (sicilisco, sicilisci). falciare per la seconda volta un prato per
inclinare verso la lama gli steli da falciare. = comp. dall'imp
extra (v. extra) e da falciare (v.). strafalcio
tristi odori. -mietere il grano; falciare il fieno. leone africano, cii-i-82
non più scure od accetta, si dovrebbero falciare come tenerume di fieno.
, svettare una pianta, un arbusto; falciare l'erba. -anche con riferimento agli
3. per estens. falciare il fieno; mietere le messi; sottoporre
le zebre, col desiderio di lasciarsi falciare. 3. plur. sport