ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino, / tra l'
i'sento il rosignuol che sovra un faggio / il canto accorda al mormorar de tonde
pose a sede e accostandosi a uno faggio. alberti, 237: si gli acostò
ode sotto un lauro, o sotto un faggio / con dolcissimi accenti addolcir l'aura
le fiamme rodevano un grosso tronco di faggio sugli alari. pea, 7-66: per
? / de la quercia e del faggio ancor le brume / al torto crin
salce / e l'un per l'altro faggio arde e sospira. marino, 7-235
vecchio altare pendevano due grandi tavole di faggio, scritte di rusticane lettere: le
ombre cortese / verde sorgesse annoso immenso faggio. manzoni, 38: salia non vista
i'sento il rosignuol che sovra un faggio / il canto accorda al mormorar de tonde
pecore sotto l'ombra d'un altissimo faggio raccolte, e, diritto appoggiato ad un
carducci, iii-18-68: paese ove cresce il faggio e matura l'olivo e il cedro
, 12-6-51: fanno lavori di legno di faggio, specialmente assicine sottilissime,..
e portandosi via lunghi rami frondosi di faggio, ottimi per bacchiare le noci e le
principesca...: greppie di faggio a ogni posta,... battifianchi
con la fuligine di legno di faggio impastata con gomma (bistro organico:
. boccaccio, 1-47: l'alto faggio ed il pallido e crespo busso, e
uguali melodie, sdraiato all'ombra d'un faggio. d'annunzio, ii-331: qui
le membra sue di rovere e di faggio! / io sono invece canna di palude
melodie, sdraiato all'ombra d'un faggio. -la paglia con cui si
la via di vedere il viso nel faggio, molto più canonicamente potè il vostro
di caratto, di dramma, di faggio, di mez'onza, d'un'onza
, di caratto, di dramma, di faggio, di mez'onza, d'un'
latte, sedute, a piè di qualche faggio, fan sosta per allattare i poppanti
.). cerchio di legno di faggio entro cui si preme il latte rappreso
di scatole, o assieme di legno di faggio piegate in forma di cerchio, tenute
2. assicella di legno di faggio usata per fabbricare cassette (ed è
come cerro, rovere, quercia, faggio, ecc. sassetti, 390
raccogliere certi funghi che produce la ceppa del faggio, chiamati dalla loro figura lingue di
, chiamati dalla loro figura lingue di faggio. d'annunzio, ii-93: dal
tonio scodellò la polenta sulla tafferia di faggio, che stava apparecchiata a riceverla:
surge robusto il cerro et alto il faggio, / nodoso il cornio, e
dice vitruvio che il cerro e il faggio son deboli per natura controle tempeste,
preghi / qualche mercede han teco, / faggio, del mio piacer compagna eterna,
/ e lo suspese a un ramuscel di faggio; / e quasi a un tempo
in alcuni legnami tagliati (eucalipto, faggio, quercia) in seguito a essiccazione
suo com pito nutritivo del faggio, e l'abete conquistava anno per
truova in cammin; l'abete, il faggio, / l'antichissime pietre, i
, il cipresso, l'abete, il faggio, il larice, il tasso,
conica (pino, abete, cipresso, faggio, larice, ecc.).
un vecchio onesto, / coronato di faggio, in lungo schietto / vestir,
e il fronzuto corbezzolo, e l'alto faggio. sannazaro, 3-68: ciascuno parimente
surge robusto il cerro et alto il faggio, / nodoso il cornio, e 'l
a svellere / nelle selve montane il faggio e il frassino / ed il ruvido comio
fuoco che a l'ombra d'un bel faggio, perché mille cortigianerie appetisce l'ombra
si trova nel catrame del legno di faggio e fra i prodotti della distillazione secca
secca del legno di quercia, o di faggio; è liquido oleoso, leggermente giallo
l'abbattimento (per es. nel faggio). -cretto centrale: quando la
detti tuoi termini s'è crociato un faggio. 3. intr. marin
boiardo, 2-5-10: taglia de un faggio le rame frondose / subitamente, e fece
queste famiglie (castagno, quercia, faggio, ecc.) 1 frutti sono
, / il tiglio delicato, il faggio, il vergine lauro, / il fragile
, che dice di appendere a un faggio * questa corona di silvestri fiori '
poliziano, 1-744: alto e muschioso faggio, / che siei stato degnato a tanto
fronde, / il tiglio delicato, il faggio, il vergine lauro. -sm
lascivetto vola / or da l'abete al faggio / ed or dal faggio al mirto
l'abete al faggio / ed or dal faggio al mirto, / s'avesse umano
: l'infelice augellin, che sovra un faggio / erasi desto a richiamare il giorno
, vedo a destra la fronda del faggio di contro al lume argentino del primo
/ con ghirlanda di pino o verde faggio. ariosto, 43-32: signor,
pastori, / a piè di questo faggio / nostri felici amori, / ché 'l
trenta damigelle in compagnia / da monte faggio fe'dipartimento. -per estens.
farmi una fontana a piè d'un faggio. - estinguersi, morire
del frassino, della bettonica, del faggio, della quercia, della conizza,
frale, / dove vai tu? -dal faggio / là dov'io nacqui, mi
;... per contrario quelle di faggio e le castagne, perché ambe son
: non edra, abete, pin, faggio, o ge- nebro, / poria
/ e sapeva le vie tra 'l faggio e l'orno, / in giù mi
ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino, / tra l'erba
: nel cerchio de la luna a menar faggio, / che dei pianeti a noi
, e massimamente quelle che si cavano dal faggio e dall'eschio. garzoni,
di semicoibente. alvaro, 10-137: il faggio acquistato nei boschi della calabria non subirà
meridionale; in italia sono rappresentate dal faggio, dalla quercia e dal castagno)
. scient. fdgdceae, da fagus 'faggio '. fagali, sm.
le nostre più importanti latifoglie forestali: faggio, quercia, castagno, betulla, ontano
= deriv. da fagus 'faggio '. faganèllo, sm.
di faggi '(con incr. di faggio). fàggia1, sf.
). bot. dial. faggio. cino, iv-194 (62-10
bot. disus. frutto del faggio, faggina. o. targioni
e nutritive. = deriv. da faggio: cfr. lat. fdgea (gldns
faggiano, agg. ant. di faggio. soderini, iii-502: truovasi
nel legno e nella buccia il faggio e perciò si domanda spina faggiana, nasceranno
faggina, sf. bot. frutto del faggio con involucro legnoso, di colore rossiccio
faggino (fagino), agg. del faggio; fatto con legno di faggio.
del faggio; fatto con legno di faggio. -grano faggino: mangime preparato con
faggino: mangime preparato con frutti del faggio. benivieni, 1-86: io
mi strinsi a l'ombra d'un bel faggio, / tutto pensoso. boccaccio,
pecore sotto l'ombra d'un altissimo faggio raccolte. crescenzi volgar., 5-41
crescenzi volgar., 5-41: il faggio è arbore grande, il quale nasce
surge robusto il cerro et alto il faggio, / nodoso il comio, e 'l
, 139: se al vicin faggio, sotto conscia notte, / memore l'
, / dove vai tu? -dal faggio / là dov'io nacqui, mi divise
fra il tronco del tremulo e del faggio / guatava se al boschivo romitaggio /
l'olmo, il pioppo, il faggio, il castagno, come nella nostra poesia
come nella nostra poesia. -mal di faggio: modo scherzoso per indicare un male
pino / e dell'abete e del faggio e del leccio. 2.
leccio. 2. legno di faggio. sacchetti, 210-13: valicavasi il
su per un'asse assai stretta di faggio. biringuccio, 1-107: e1 faggio.
di faggio. biringuccio, 1-107: e1 faggio... ed ogn'altra sorte
tornar, sì bella coppa / di faggio con due orecchie del medesmo, /
tonio scodellò la polenta sulla tafferia di faggio, che stava apparecchiata a riceverla. pascoli
pascoli, 383: sul liscio faggio danzi corra voli, / maria, lo
quadro, un rosario coi chicchi grossi di faggio intagliato. 3. letter. ramoscello
3. letter. ramoscello, fronda di faggio. poliziano, st., 1-10
/ con ghirlanda di pino o verde faggio. tasso, 14-33: venerabile appare un
un vecchio onesto, / coronato di faggio, in lungo e schietto / vestir che
4. lancia, asta di legno di faggio. ariosto, 18-104: per veder
come sf. bembo, 1-106: faggio, del mio piacer compagna eterna.
, agg. deriv. da fdgus 'faggio '. per un'etimologia congetturale,
, sf. bot. frutto del faggio, faggina. mattioli [dioscoride]
mattioli [dioscoride], 145: il faggio si connumera anch'egli nelle spezie delle
manetti, 1-219: i frutti del faggio si dicon dai nostri faggiuola, e sono
: i frutti o i semi del * faggio ', detti comunemente 'faggiòle '
e acquemarine. = dimin. di faggio: nel genere femm. perché designa
, sm. bot. frutto del faggio, faggiola. durante, 2-178
durante, 2-178: produce il faggio le foglie della grandezza del carpino,
, agg. letter. di legno di faggio. d'annunzio, i-44:
voce dotta, deriv. da fagus 'faggio '. fagiolàio, sm.
fago, sm. letter. faggio. g. stampa, 78
= voce dotta, lat. fagus 4 faggio '. fagocitare, tr.
triangolare somiglia la faggiuola, o frutto del faggio, e mangiasi come il frumento.
comp. dal lat. fagus 4 faggio 'e dal gr. 7iupó <;
, deriv. da fagus * faggio ': propriamente * martora del faggio '
* faggio ': propriamente * martora del faggio '; cfr. fr. faine
di te supem'amore / perch'io faggio fallato, / giustissimo signore. andrea
faginellus, doppio dimin. di fagus 4 faggio '(dove di preferenza nidifica)
pascoli, 383: sul liscio faggio danzi corra voli, / maria, lo
/ e tien con l'edra incantenando il faggio / impedito di fronde il crin selvaggio
la qual ombrava un bel lauro ed un faggio. boccaccio, dee., 2-2
alla quercia, all'elice e al faggio, che abondantemente producono le ghiande;
, sedute, a piè di qualche faggio, fan sosta per allattare i poppanti.
quercie, eschio, leccio, sughero, faggio, sorbo, pero, melo,
di cui fa parte l'afide bianco del faggio, di cui fa raggrinzire le foglie
legno tagliato non scortecciato di castagno, faggio, quercia, olmo, ecc. e
ch'a l'ombra d'un bel faggio e d'un alloro / portaro in lieta
frale, / dove vai tu? -dal faggio / là dov'io nacqui, mi
sparse chiome di un fogliuto cappello di faggio. domenichi [plinio], 25-7:
di cinquanta pecore / le formelle di faggio e le casciaie. -piccolo pane
fosso su per un asse assai stretta di faggio. crescenzi volgar., n-12:
, / il tiglio delicato, il faggio, il vergine lauro, / il fragile
sue frasche e'lo tenea, di faggio, / verdi, col cimo in dentro
surge robusto il cerro et alto il faggio, / nodoso il cornio, e 'l
il pino e l'abete e il faggio e l'orno / senza l'usata lor
: / tanto alto non fo mai faggio né pino, / tutto fronzuto di bella
, in partic. di quercia, faggio, larice, particolarmente nella zona submontana
, / e sapeva le vie tra 'l faggio e l'orno. bocchelli, i-i-ii
talor su le garganie selve / antico faggio..., / da l'aquilon
osservare. -centina o baglietto di faggio che, nelle antiche navi, formava
, l'abete i maieri, il faggio i banchi, i remi e gli scalmi
i sacconi, [le foglie di faggio] fanno dentrovi bonissimo dormire a chi
[dioscoride], 145: il faggio si connumera anch'egli nella specie delle
/ con ghirlanda di pino o verde faggio. nardi, i-113: andarono alla chiesa
5-41: la ghianda ovvero frutto del faggio è malto dolce e nutrichevole, e la
non edra, abete, pin, faggio o genebro / poria 'l foco allentar
apenato di tal gioco, / che faggio detto ognora lo guemisco. pulci, 19-37
. pindemonte, 139: se al vicin faggio, sotto conscia notte, / memore
altro della preda che un gozzo di faggio per sacrificare agli iddìi. buonarroti il giovane
ossatura, l'abete i maieri, il faggio i banchi, i remi, e
il pino, l'abete, il faggio e l'orno, / già le braccia
iii-131: mira colà su quel troncon di faggio / quell'api, che di sé
anche in forte concentrazione nel creosoto di faggio; ha proprietà antisettiche e fu largamente
prodotto di distillazione del creosoto dal legno di faggio. gozzano, 522: è un
apenato di tal gioco, / che faggio detto ognora lo guernisco. bartolomeo da s
: raccogliere e trasportare le foglie di faggio, per poter tutto bruciare nel luogo che
d'annunzio, i-123: e tu, faggio immane, che conscio accoglievi ne l'
ai venti e al freddo. il faggio, il pioppo e l'albero, per
: stampa le scorze or d'un faggio or d'un rovero / col rozzo
: spirava un'aura tepida tra 'l faggio, / quasi lucente turbine volgea / impregnata
se da me traligno, / è perché faggio indarno assai sofferto / lingua ria,
meli fecondi; e di castagno il faggio, / e l'orno incanutì del
s'inchioma e si riveste il faggio. = denom. da chioma
/ tra li smeraldi onde s'incupa il faggio / d'oro e di perle ampie
, / l'estate or sotto un faggio, or sott'un pino, / il
éé (cfr. maggio, raggio, faggio) ». infastosire, intr.
or dietro quercia, or olmo, or faggio, or orno. giov. soranzo
febo in ariete alberga, / ogn'altissimo faggio germe allora, / ogni liquido fonte
ordinata. fiacchi, 55: l'orgoglioso faggio /... / in questa
aprendi ». guittone, 38-1: eo faggio inteso e te respon- deraggio. proverbia
sasso de la verna, / al faggio ove francesco fu fedito / dal serafin
i-173: della sua corteccia [del faggio] intessevano gli antichi i vasi da vendemmiare
v-1-613: sostiamo all'ombra di quel faggio purpureo, che non è di titiro e
canzone] in una verde corteccia di faggio, e quella, di molte ghirlande investita
platani frondosi, / e l'abete col faggio, /... / con un
i'sento 11 rosignuol che sovra un faggio / il canto accorda al mormorar de
americano pitahaya] simile nell'aspetto al faggio, e che produce un frutto il quale
, 143: di folto e largo faggio / sotto l'intreccio verde, /
più caduche (quercia, castagno, faggio, olmo, frassino, ecc.)
/ né 'n scorza d'orno 0 faggio, / ma nel cor scritta faggio.
0 faggio, / ma nel cor scritta faggio. b. davanzali, 3-13:
frondosi, / e l'abete col faggio /... / con un legger
come sono teschio, il sughero, il faggio, il cerro e simili altri legnami
7-ii-196: vedi la scopa umil, il faggio alpestre; / vedi il popolo altero
non qui d'ombrifere / fiondi vestito / faggio m'invita, / non lento salice
.. è ottimo... il faggio per altro è fragile, ma per
particolarmente su quelli della quercia e del faggio ne'boschi di molte parti d'europa
. -lingua da esca; lingua di faggio, di certo, di abete:
targioni tozzetti, iii-537: 'lingua di faggio, di cerro e di abeto da
corno / il lugubre cipresso e 'l faggio eccelso. patrizi, i-23: [
noi! - / e accese sopra un faggio una lumera. caro, 1-1177:
appare un vecchio onesto / coronato di faggio, in lungo e schietto / vestir
da l'un de'lati un verde faggio. pascoli, 21: presso gli stagni
pozzo. soderini, 1-117: il faggio che si sfende ed apre è atto
e un altro un ramo a un faggio / ha tagliato, e con esso canta
però ad alcuno tagliare alcuno cerro o faggio grosso da magistero. leggi, bandi e
, ne l'erba, in verde faggio, in fonte / mi figura colei che
margo d'un fonte or sotto un faggio. lorenzi, 4-122: chi a la
qui d'ombrifere / fiondi vestito / faggio m'invita, / non lento salice,
, iii-18-68: paese ove cresce il faggio e matura l'olivo, e il cedro
voglia tornar, sì bella coppa / di faggio con due orecchie del medesmo, /
, / su l'ampia tavola di faggio, / l'erbe non compre per la
prendi... el cor ch'io faggio offerto, / fammi del tuo amor
strinsi a l'ombra d'un bel faggio, / tutto pensoso; e rimirando intorno
mio migliore / sopra a un patente faggio ombroso et erto. algarotti, 1-i-12
/ preso un largo taglier di bianco faggio, / fécene sovra quel rotonda massa
uccello fra le verdi cime / del faggio prese a modular sue rime. betocchi,
quando taglia / il montanaro e qualche faggio atterra. campofregoso, iii-43: vedesti mai
mio migliore / sopra a un patente faggio ombroso et erto. cellini, 1-70
dalla durezza e ruvidezza della scorza d'un faggio alla delicatezza e morbidezza del viso d'
, 18-32: la struttura stessa del faggio è nei rami ch'ei disgiunge dal
/ dorme licida bel sotto d'un faggio. beccuti, i-276: psiche mentre
3. venat. palizzata di legno di faggio che serve alla costruzione del paretaio.
per questo, amico, ch'io faggio mostrato, / lo qual mi
tapinandosi, or se ne correva al faggio, dove solevano stare assisi, or se
fagus, da cui l'it. faggio: le var. nicciola e nicciuola sono
n-245: duro più che quercia o faggio o pino / o cerro o bosso
ad ogni poco / o querce o faggio o noderoso pino. nievo, 541:
surge robusto il cerro ed alto il faggio, / nodoso il cornio e 'l salcio
ventura / un nodoso baston tronco di faggio, / fa risposta all'offese, e
falso 'e dal lat. fagus 'faggio notofracti (noto fratti), sm
state pigliato sotto l'ombra di un faggio ogni bel diporto, di cene, di
sole in faccia / si scolora il verde faggio, / che di frondi al nuovo
di acido oleico e di creosoto di faggio; si presenta come un liquido giallo
surge robusto el cerro et alto el faggio, / nodoso el cornio e 'l salcio
un olmo antico o d'un fronzuto faggio / godermi sin che si temprasse il
coperto, cioè il castagno, il faggio, il populo bianco e nero, rabete
/ dorme licida bel sotto d'un faggio, /... / difendetelo,
qual ombrava un bel lauro et un faggio. luca pulci, i-15: ombrava
io sotto l'ombrel di sparto / faggio posando su la molle erbetta [ecc.
, presente nel catrame di legno di faggio; si ottiene, insieme con l'etere
dolce, come è ontano, carpino e faggio. compagnia della lesina, i-94:
: or a l'ombra d'un faggio et or d'un pino, / frodi
sannazaro, iv-28: un nappo nuovo di faggio, con due orecchie bellissime del medesmo
legno. caro, 16-82: di faggio un largo vaso, / tutto smaltato di
voglia tornar, sì bella coppa / di faggio con due orecchie del medesmo, /
. bracciolini, 2-18-41: d'un faggio all'orezzo o d'un alloro,
dietro quercia, or olmo, or faggio, or orno. ricettario fiorentino,
salce / e l'un per l'altro faggio arde e sospira. marino, 5-71
soprattutto nei boschi di castagno, di faggio, di quercia; le proprietà tossiche
sur un panchetto senza spalliera tutto di faggio anche il piano e tanto alto che
, iii-537: 'pan cuculio lingua di faggio, di cerro e di abeto da fare
. cecchi, 2-95: all'ombra del faggio, titiro, che soffia nelle rustiche
cecchi, 2-95: all'ombra del faggio, titiro, che soffia nelle rustiche avene
un sasso o nel troncon d'un faggio. 2. prova, cimento
coperti... delle parmole di faggio e di quercia o delle dure terga
mio migliore / sopra a un patente faggio ombroso et erto. bandello, ii-
del pino / e dell'abete e del faggio e del leccio, / e non
il capo... in un faggio in un cerro o in qualche rovere.
prese quattro pedagne (grossi rami di faggio). papini, i-116: si
una celluzza povera a piè d'uno faggio bellissimo, il quale era di lungi dal
nelle galere, ciascuna delle aste di faggio che, connesse perpendicolarmente con la freccia
: ciascuna di quelle due aste di faggio che si mettevano ad angoli retti sulla freccia
quest'ordigno pertugiato, / sia di faggio o pin tagliato, / mai non parta
di molte coppe di avomio e di faggio, con vassoi larghi, ch'essi domandan
nel cerchio de la luna a menar faggio, / che dei pianeti a noi più
sopra le natiche si pasce di ghiande di faggio, di castagne, di noci,
provenzale contorto dal tronco rossastro, il faggio, il cerro, la quercia.
piovene, 7-565: passiamo sotto un faggio purpureo e un pino austriaco enorme dal
del pino e dell'abete e del faggio, ecc.: tagliare la mano.
del pino / e dell'abete e del faggio e del leccio, / e non
[lo scoiattolo] di ghiande di faggio, di castagne, di noci, di
: l'olmo, l'abeto, il faggio, il pino e la pioppa riescono
: o felice cicala / che sovra un faggio o un omo / quasi in augusta
d'annunzio, i-123: tu, faggio immane,... conscio accoglievi ne
'n lor vece un abete, un faggio, un pino, / tra l'erba
tonio scodellò la polenta sulla tafferia di faggio, che stava apparecchiata a riceverla:
: vedi la scopa umil, il faggio alpestre; / vedi il popolo altero
del mio gioir cantando, / ove faggio porgess'ombra o ginebro, / cercherei pieno
io porrò in pregio / di dolce faggio due vascella, fatte / per man
partenza dalla bottega, sopraggiunse il signor faggio, accompagnato e seguito da moltissimi personaggi
aveva fatto la prima sfoglia sul tagliere di faggio. -in relazione con una prop
rami a le radici estreme / aperto un faggio. -in medicina, per indicare
il carro la preda / sotto del faggio; ma il carro era vuoto, l'
nel cerchio de la luna a menar faggio, / che dei pianeti a noi più
intemo dei vecchi salici o nel legno di faggio: i maschi hanno le antenne pettinate
piovene, 7-565: passiamo sotto un faggio purpureo e un pino austriaco enorme dal
alla quercia, ah'elice ed al faggio, che abondantemente producono le ghiande come
di quercia e si son cerchiati col faggio: si potrebb'egli far meglio? stampa
smonta / quanti altri incontra con nodoso faggio; / sopra il nono è fiaccato
/ con ghirlanda di pino o verde faggio. ariosto, 17-18: a questa terra
/ e lo suspese a un ramuscei di faggio. mattioli [dioscoride], 384
non è si bello il rinverdir d'un faggio / o 'l ravvivar ai
, recatosi in piedi di sotto un faggio, si cavò la sampogna del zaino
, il pino, l'abete, il faggio e l'orno / già le braccia
dello strumento. giuliani, i-228: il faggio in prima s'appedona (gli si
/ i monti, la celluzza sur un faggio, / il chiostro con la gran
pioveva, sul retro della villa davanti al faggio. 8. in un negozio
boezio, senti queste cose ch'io faggio detto di sopra? della casa [
sue frasche e'lo tenea, di faggio, / verdi.?.
appiè d'un acero, / d'un faggio, d'un abete o ver d'
acero / o d'un albero, un faggio, un mirto o un rovero?
starsi il pino e l'abete e il faggio e l'orno / senza l'usata
il ramaiolo], / sia di faggio o pin tagliato, / mai non parta
febo in ariete alberga, / ogn'altissimo faggio germe allora, / ogni liquido fonte
da me traligno, / è perché faggio indarno assai sofferto, / lingua ria
no doloroso. sotto d'un faggio. pananti, 1-88: or segue il
giuliani, i-228: pel freddo poi il faggio s'abbandona, resta mortificato, non
il meschin volando saglia / sopra un faggio, et appeso ivi rimaso, /
in faccia / si scolora il verde faggio, / che di frondi al nuovo maggio
olmo s'inchioma e si riveste il faggio. giuliani, i-415: se gli annesti
rivoltassero. soderini, iii-390: il faggio ha la foglia simile al nocciuolo, più
colle / contiene e segna il rotto antico faggio. pratesi, 5-59: laggiù in
/ o d'un albero, un faggio, un mirto o un rovero? filarete
da bologna, 1-68: amico, i'faggio letta la robrica; / provedi al
selvaggio / col proprio dardo suo d'amico faggio / la mgosa corteccia impressa avea.
leopardi, 712: sotto un ombroso faggio / la turba insiem s'asside; /
una schiavina. soderini, ìii-390: il faggio ha la foglia simile al nocciuolo,
come l'abete, quale tozzo come il faggio e quale di mezzana sacoma, diro
comento del casa a proosito di un faggio..., fornirebbe materia alla vena
surge robusto el cerro et alto el faggio, / nodoso el comio e 'l salcio
presente. pascoli, 268: saldo faggio lo stile sia. tra poco / la
al cedro e 'l tamarice al faggio. vocabolario di agricoltura [s. v
l'abete al pin, dal mirto al faggio / odi pur filomena, e del
dire / sì gran menzongna come udita faggio, / sapiendo ch'io conosco tuo
col sego di capra e di cenere di faggio. pirandello, 8-710: sul cassettone
tratto risentiti, / l'un sotto un faggio, l'altro a piè d'un
piovene, 7-565: passiamo sotto un faggio purpureo e un pino austriaco enorme dal
ridotto per il trasporto dei tronchi di faggio e di castagno d'uno dei grandi boschi
un querciolo o un tronco giovine di faggio o frassino o corniolo, legni sodi e
cv-642: ca so'stato io, ca faggio schiafato sto cannuolo de farina a l'
oprarti molto meglio / ch'io non faggio saputo comandare. -sostant. il
saetta il cerro in un momento e 'l faggio. martello, 6-i-393: né tanti
di tenace creta e la tazza di faggio ci era bastevole assai per aita del mangiare
veramente / si scolora il verde faggio, 7 che di frondi al nuovo
platani frondosi / e l'abete col faggio,... / con un legger
dava tetto bastante il pino e 'l faggio, / cibi non compri e non
lieti amanti / nella scorza d'un faggio o d'un abete / scrivono il nome
. crescenzi volgar., 5-41: il faggio è arbore grande, il quale nasce
sego di capra e di cenere di faggio. giusti, 4-ii-360: sentiva un'afa
1-83: surge robusto el cerro etalto el faggio, /... / l'olmo
ghirlanda di) ino o verde faggio. guicciardini, 2-1-362: il solito suo
): ordine mendicante fondato a ca- faggio presso firenze nel 1233 da sette nobili fiorentini
in ariete alberga, / ogn'altissimo faggio germe allora, / ogni liquido fonte sirinfresca
mezzo delle sepri 7 a piè d'un faggio el posi. s. cattaneo,
al luogo dove trovavasi, se il signor faggio, che aveva sinallora taciuto, non
: è vero che la liberalità del signor faggio somministravaci tutto il bisognevole, ma sinaquando
tra l'ombre silvestre! / snidar dal faggio, scoppiar alla selce, /
o felice cicala, / che sovra un faggio, o un omo / quasi in
/ con ghirlanda di pino o verde faggio. tasso, 19-57: quando è nel
marino, 13-186: trovò sotto un ombroso faggio / due ninfe della dea starsi a
! leopardi, 712: sotto un ombroso faggio / la turba insiem s'asside;
, 1-233: un lungo bastone di faggio, con la punta ferrata e con la
vino gli scendea / una fiasca di faggio sovra il fianco. bilenchi, 14-40:
: surge robusto el cerro et alto el faggio, / nodoso el comio, e
e lo sospende a un ramoscello di faggio. -riporre uno strumento con l'
zampogna umile, / lei sospesa a un faggio ombroso, / di tacer fui desioso
appiè d'un acero, / d'un faggio, d'un abete o ver d'un
udire, / quasi cantasse da uno spanto faggio. bacchetti, 2-i-631: alcune gran
a l'ombra a cantar di sparso faggio. mascheroni, 8-119: vidi un'
parti. giuliani, i-228: il faggio in prima s'appedona (gli si fa
alcune piante da legno (come il faggio, la quercia, ecc.).
sia verde il mirto e verde il faggio. s. maffei, 285: forse
/ tra li smeraldi onde s'incupa il faggio / d'oro e di perle ampie
spinamagna, la quale è simile al faggio. 2. tose. onopordo
vola / or da l'abete al faggio / ed or dal faggio al mirto,
abete al faggio / ed or dal faggio al mirto, / s'avesse umano spirto
moneti, 150: talor di quercia o faggio o pur d'oliva / dalle percosse
m'appano. soderini, i-184: del faggio, pino, abeto e castagno si
roero, 1-i-134: vedi tu quel faggio / che larghe foglie stende e l'ombra
notturni, che comprende lo stauropo del faggio ('stauropus fagi'); è di
7-405: era lo steccone di legno di faggio, largo due dita e mezzo,
: ingrato al suot natio / [il faggio) fuor del tronco ombra non stende
convicini vi abbia osservato alcuni piedi di faggio, questi però rimangon sempre bassissime macchie
: /... / saldo faggio lo stile sia. viani, 14-18:
soderini, i-231: 1 carboni di faggio o d'altri legnami dolci et altri
597: alle stridule cicale / cede il faggio / l'usignol. leopardi,
gadda, 18-32: la struttura stessa del faggio è nei rami ch'ei disgiunge dal
teschio, il sughero, il faggio. la temperie che aveva lasciata nella
da le spalle gli svelle il duro faggio, / e salta a piè nel combattuto
l'abete, quale tozzo come il faggio. d'annunzio, iv-1-186: 1
tonio scodellò la polenta sulla tafferia di faggio, che stava apparecchiata a riceverla e
albero dell'india, grande come un faggio; il suo legno, facile da
dafni] or se ne correva al faggio, dove solevano stare assisi, or se
). giuliani, i-228: il faggio in prima s'appedona (gli si fa
nelle sue frasche e'lo tenea, di faggio, / verdi, col cimo in
o tristo torso, / de ligerezza già faggio avanzato! » 7
l'abete, quale tozzo come il faggio e quale di mezzana sacoma, dirò
fra il tronco del tremulo e del faggio / guatava se al boschivo romitaggio /
. pascoli, 383: sul liscio faggio danzi corra voli, / maria, lo
veduto viva, e nel troncon d'un faggio, / e 'n bianca nube
spallanzani, 4-iii-236: un verde tronconcèllo di faggio messo sopra di esse [le fiamme
in tubolare metallico, il piano in faggio. 6. pneumatico costituito da
tumente / di tristo umor [il faggio] levò la scorza. grossi, ii-282
: surge robusto el cerro et alto el faggio, / nodoso el cornio e 'l
ad una cosa, / ché lungiamente faggio udito dire, / che buono amor non
i-227: di venticinque o trent'anni il faggio dà un bonissimo fruttato. come è
tonio scodellò la polenta sulla tafferia di faggio, che stava apparecchiata a riceverla e
: io porrò in pregio / di dolce faggio due vascèlla, fatte / per man
et io porrò due vascoli / di faggio, ove potrai le capre mungere. d'
, / con ghirlanda di pino o verde faggio. tasso, 16- 12:
vi-546: vergelle a cinque strati di faggio e frassino. -figur. discendente
dire / sì gran menzongna come udita faggio, / sapiendo ch'io conosco tuo
del mio gioir cantando, / ove faggio porgess'ombra o ginebro, / cercherei pieno
i-246: fanno essi pure col legno di faggio pale e vangili, e col visco
di proporzioni nella dispensa ad ante in faggio, esempio di una componibilità flessibile e
. biochim. alcaloide estratto dai frutti del faggio. lessona, 532: 'fagina':
buchner nelle faggiuole, 0 semi del faggio, e ancora poco noto. =
poco noto. = deriv. da faggio. fagismo, sm.