udìo lo strepito e lo romore che facieno quelli cavalieri addosso ad eurialo. guido
, par., 16-113: così facieno i padri di coloro / che, sempre
i nobili cittadini di firenze la domenica facieno riparo e usanza di cittadinanza intorno al
, che, corrompendo il corpo, facieno schianze con sozze margini. sassetti,
i nobili cittadini di firenze la domenica facieno riparo e usanza di cittadinanza intorno al
de'medici, i-i5i: per refletter facieno i santi rai, / già il vidi
non solamente a roma cotali cose si facieno, ma catuna provincia da'suoi fuochi
representazioni i nostri antichi nel gentilizio si facieno? = deriv. da gentile2
giamboni, 7-69: nelle battaglie senza paura facieno quello che giuocando nel campo aveano fatto
fa la foglia / e di pensier facieno nel cor gueffa. -figur.
, de la sua ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente. petrarca,
: liberatamente e a grande sicurtade si facieno i malefici, andando i malefattori per la
amore a maraviglia e dolce sguardo, / facieno esser cagion di pensier santi. ariosto
leofanti il musile per divorarli come prima facieno i pedoni, incontanente cadevano. =
era nel campo ove le battaglie si facieno con grande oste. dante, purg
ii-279: pan, che di castagne allor facieno, / che grano ancor le genti
l'undecimo sacco alla sepoltura le spese si facieno. s. agostino volgar.,
per riparare le forze e le ingiurie che facieno i per caporali ghibellini uscirono di
dal monte sinai, ove i mercatanti facieno loro porto e ridotto. lud.
dei peruzzi, 516: perseguitavalle e facieno in ongni modo contro a. lloro quanto
cose di molti anni / le qua'facieno al mio proponimento, / e 'n gran
de la su a ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente.
i nobili cittadini di firenze la domenica facieno riparo e usanza di cittadinanza intorno al
... /... / facieno esser cagion di pensier santi, /
cocenti che, corrompendo il corpo, facieno schianze con sozze margini. fra giordano
i maganzesi gli sputan nel viso / come facieno a cristo i farisei; / diceva
assai: / uomini e donne le facieno scorta, / piangendo e sospirando gien con
, cent., 82-76: indovini si facieno assai, / dicendo: « ancor
li quali andavano co le teste alte, facieno una sei- vetta co le corna.
dante, par., 16-113: così facieno i padri di coloro / che,
'l sollazzo e 'l festar ch'elle facieno. -con meton.: persona che
iscintillò mai astro. / e com'facieno i compassi davanti, / e spiritelli parton
i nobili cittadini di firenze la domenica facieno riparo e usanza di cittadinanza intorno al duomo
, de la sua ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente. intelligenza,
capitolio salìo, ove l'aringherie si facieno. arici, iv-358: lasciando cadere un
iii-7-73: lasciatosi dietro i due legni che facieno gra. romore e grande stormeggiata,
/ ch'ettor e gli altri suoi fratei facieno / ungaretti, xiii-800: sparisce
boccaccio, ii-4-95: mentre tai lamenti si facieno, / pandaro venne, a cui
: la sua [di ercole] festa facieno li combattitori e special- mente li giostratori
o avversità che fosse, e di tutte facieno macinare il molino loro. bandello,
: sanza i colpi delle bombarde, che facieno sì grande tremuoto e romore, che
avevano rifiutata la richiesta che i trebuni facieno per lui, e che li tribuni
all'altro più assalti senza toccarsi, facieno ciascheduno maravigliare... e così
dante, par., 16-113: così facieno i padri di coloro / cne,
amore e maraviglia e dolce sguardo / facieno esser cagion di pensier santi; /
cocenti che, corrompendo il corpo, facieno schianze con sozze margini. crescenzi volgar
loro addosso topi grandissimi, ma non facieno male, a vipistrelli come colombe volavano