/ i be'sembianti ch'altra mi facia. f. de'folcacchieri, v-114-22
spendia mai un denaro, / ma facia vita de cane; / né da sera
lo 'nfanti stava da canto: / facia lamento e grandi pianto. ariosto, 20-55
un giovenetto adorno, / che avea facia di rose e capei d'oro,
, / e di tal luce in facia colorato, / che ne incendeva tutta la
crollare / che spesso sotto l'acqua il facia andare. boccaccio, dee.,
voglio prima che me ucidi, che facia mai tanta demenzia. guicciardini, 113
capo no se toche spesso, né facia alcuno altro scuncio, perciò ch'el no
lo 'nfanti stava da canto; / facia lamento e grandi pianto / ca « foi
, quasi come nebulette matutine a la facia del sole; e rimane ubero e
vi trasse a riguardar quel ch'eo facia. 7. avv. (
cristu deu piada / estu viaiu chet facia. iacopone, 39-47: iustizia non
un giovenetto adorno, / che avea facia di rose e capei d'oro, /
loro ragione ove doveano dare in questa facia dallato. libri di commercio dei peruzzi
iubato, / e di tal luce in facia colorato, / che ne incendeva tutta
sicuranza, / ched eo d'amor facia il meo talento: / e pur del
lo 'nfanti stava da canto: / facia lamento e grandi pianto. dante, vita
altro lo quale quello officio del fondacaio facia u adoperi, et a pisa troverò
ondeggiare, / l'acqua sopr'esso ispesso facia fonte. -in fonte: direttamente
/ che spesso sotto l'acqua il facia andare. tasso, 6-63: quinci vide
da quello descenda e per decoctione se facia biancho. equicola, 215:
agli occhi, tal che schizzar gliel facia. nannini [olao magno], 239
vedo or fugir avanti a la sua facia, / e lasseranno in po gon-
cicerchia, xliii-396: ciascun tribù per sé facia groppo. pascoli, ii-509: tutti
guardo onesto / ch'ogni rubesto cor facia suave. petrarca, 356-5: i'incomincio
grande / sciocco coglion disutile furfante / facia più guasto in tutte le vivande /
male, / che lo serpente gli facia tal guerra. burchiello, 22: eolo
, infamato. brasca, 128: facia testamento adeiò che quando dio facesse altro
cristu deu placia / estu viaiu chet facia. latini, i-145: venendo per
varthema, 105: vanno con la facia e le brade et el corpo tutto
troppo ne la gola acciò che non facia tosse. -affondare in un gorgo
fanno me sono intromesso perch'el se facia pace fra tante persone che vi sono
fanno me sono intromesso perch'el se facia pace tra tante persone che vi sono
le labre erano già pallide, la facia ne diveniva obscura. ariosto, 183:
boccarino [in redi, 17-98]: facia un lagnio 'l più compassionevole del mondo
lo 'nfanti stava da canto: / facia lamento e grandi pianto. neri de'
esso te sugia, l'amor co te facia, / la smesu- ransa sia esser
in casa d'un che chiamar si facia / simon lebroso dalla gente, quello,
el simele leva le pustulle de la facia. dalla croce, i-ioo: la cenere
fr. colonna, 2-16: ciascuna facia dilla quadratura della meta,...
tutti dava ospiziu, / e poi lo'facia multu gram propiziu. anonimo, 1-549
/ vedo or fugir avanti a la sua facia. fr. colonna, 2-100:
: vedendo questo guiscardo che l'amiraglio facia tanto macco de'cristiani, disse: costui
alcuni de più nobili vanno con la facia e le bracie et el corpo tutto infarinato
a dire parole ove non ae lettere che facia la lingua troppo muovere, sì come
ch'elli avesse sete..., facia fare questi cetorcisi, i quali si
aria sta sospesa / ne la dolce facia nazarena; / tutto il suo cuor arde
non ti volgi a dio con drita facia? 9. arald. che ha
abbui \: 'abbui ': cioè facia negro o farsi notte.
lucidissima corona è fata nobolosa e la facia negra con li grandi omeni del mio
le labre erano già pallide, la facia ne diveniva obscura, gli occhi piangenti
dava ospiziu * / e poi lo'facia multu gram propiziu. ariosto, 37-53
questa similitudine non dea èssare che non facia utilità e non significhi qualche altra cosa
le labre erano già pallide, la facia ne diveniva obscura, gli occhi piangenti.
a dire parole ove non hae lettere che facia la lingua troppo muovere, sì come
come vipera gitante il suo veneno, la facia sua adverti- resti. magalotti, 23-206
per la mano e baziandolo cum aiegra facia, cominciò a dire: « ben venga
: a tore le gotte de la facia che se chiamano rossole foccose lacte cum
: a tore le gotte de la facia che se chiamano rossole foccose: lacte
l'uomo tal careze cum sua prudenzia facia misure. che anco se ritraevano alquante
dava ospitai, / et poi lo'facia multu gram propitiu. ibidem, xxxvi-
ospi- tiu, / e poi lo'facia multu gram propitiu. iacopone, 36-33:
ad epso loco a lo quale il lume facia di bisogno imittere; e sì da
da radere alla latina; e bon prode facia a chi arà pruvinosa la barba come
simele, leva le pustulle de la facia, se con tartaro, litargiro e de
fr. colonna, 3-8: la facia e le mane cruentate, e da
4-40: e1 castellano mi scrive ch'io facia che cristo- foro tirabosco solliciti mo'lui
cristu deu placia / estu viaiu ket facia. novellino, 65 (201):
tansillo, 5-54: non sa pietro che facia, ove si volte, / confuso
li fructi e cose mobilie se ne facia altro, insino che circa ciò la signoria
strida che ella metteva, tutto quello diserto facia nsonare. boccaccio, vti-264: e
giovio, i-245: la [sepoltura] facia maschia di risquadro senza figure, per
rossobruno d'inghilterra: sesquiossido digotte de la facia che se chiamano rossole foccose, lacte
nocte, aciò ch'el non se ne facia robarie, né altri mali di nocte
guardo onesto / ch'ogni rubesto cor facia suave. mazzei, i-416: non so
123: a torre le rughe de la facia e descaciare omni altra infermità de quella
, acciò venga prevenuto anseimo innanzi che facia alcun ricorso: ché, in riguardo
3-268: si stava ingeniculata, cum la facia di vermiglio perfusa più che gli melli
formaggio. magazzini, 13: si facia provisione di legumi,... e
alcuni de più nobili vanno con la facia e le bracie et el corpo tutto infarinato
, dilecto me, / vé'la facia del fiol me, / sanguanento fin int'
.. la stellaria, la doni- facia, l'apio montano, la savoréggia salvatica
laudiamo, et ubidenga / ciascun li facia cum gram reverenda, / k'ell'
/ ke tu te in facia e supra il foco de la composizione che
di due segni e con le branche facia el segno della libra e col resto quello
iii-477: se speciffica che lodicto magnifico rolando facia scodere lo dacio del dicto ponte 'more
di caterina sforza, 133: se facia impiastro bonissimo de farina de semola e
nuli et da l'intractabile fructo la facia offensa,... per gli
de essi a li membri de la facia ad dargli el sentimento ed el moto voluntario
ò sentigli e porta / non si facia di me alcun conosciente, / per
fr. colonna, 3-141: arrossciata la facia, tutto di vere- cunda admiratione reimpleto
, si deve proprio intendere che si facia in quela parte dove la vena è più
deve... intendere che si facia in quela parte dove la vena è più
pur che si trova il giudice che la facia summaria a piena mano. basta,
. non serà bisogno che bernardino le facia specificare ne la littera del duca, ma
con acieto forte e sale infino che facia schiuma, e questo fa'speso. d
consimili modi... unde si ritrova facia li apparenti fonti, rigui, lacune
dal spumabondo vechio essere la sua venusta facia et la purpurea bucca da gli salivosi
oliatore che ci guidi / e sì ci facia forte a tal mina / che,
reggi più tosto lui, perch'egli no facia straboccare eziandio te? gherardi, lxxxviii-i-631
234: finge che grande strepito facia questa porta quando s'apre. leonardo,
te sugìa, - l'amor co te facia, / la smeruranza sia - esser
ramberto malatesta, 272: vostra signoria facia in prima la revoluzione per via tabulare
io respecto esso cum plumbea et trista facia, cum il medesimo modo a perturbarne aggresso
suonare all'in- cominciarsi della funzione, facia un ripieno semplice adoperando i principali bassi
la spagna, 13-41: grande allegrezza ciascuno facia / e per il campo si fé
. questo tornire s'intende che si facia arrotare a taglio fino un coltello,
ca- son d'ogni travaglia che si facia nel mondo, e d'ogni guerra
quando vai a dormire ogne- te la facia e la matina lavate con acqua chiara.
, - ch'eo 'l porto en leta facia. poliziano, 1-706: vanne,
cristu deu placia / estu viaiu ket facia. dante, inf, 31-82: facemmo
ospi- tiu, / e poi lo'facia multu gram propitiu. novellino, xxviii-
de essi a li membri de la facia ad dargli el sentimento ed el moto voluntàrio
brasca, 12: post hec ch'el facia fare uno gabano fine in terra per
più 'n celato / che tristano non facia / isotta, corno cantato, / ancor
comincia ad andare, no. lli facia tenere i suoi piedi sopra cosa dura,