, che non s'accheta con delle facezie. 5. rifl. cessar
intertenerà accomodatamente, e con motti e facezie convenienti a lei ogni persona che le
bisogno. idem, 277: delle facezie adunque pronte, che stanno in un breve
de'medici, i-37: li motti e facezie sue erono argute e salse. machiavelli
. castiglione, 311: sì come nelle facezie il dir prima manca l'aspetto
davanti, mi sveglia dentro un vespaio di facezie, che se l'animo trasparisse,
. castiglione, 310: circa le facezie ci avete insegnato molte belle cose,
dànno le sue pitture e le sue facezie. 2. per simil.
di spasso co'giuochi e colle facezie. = deriv. da baloccare
costui, per divertir madama, / facezie, frizzi, sali e barzellette,
a spintoni, con certi lazzi e certe facezie che non parevano nuove né a lui
sue bizzarrie d'espressioni e di facezie fuor di luogo. c. gozzi,
: facendola ridere colle bonarie arguzie e facezie di toscano alacre e prosperoso. moravia,
castiglione, 256: l'altra sorte di facezie è brevissima e consiste solamente nei detti
e divertire i principi e i signori con facezie e lazzi spesso liberi e sguaiati;
iv-328: fu deditissimo alla musica alle facezie e a'buffoni; ne'quali sollazzi
era di ricrearsi dalle gravi cure colle facezie di costoro, ed anche di udire qualche
dialetti si fanno oggidì con lazzi e facezie talvolta insipide. cesarotti, i-55:
o almen poco; e sì come nelle facezie il dir contra l'aspeta me,
da donne, tra le quali di facezie, novelle e motti che dilettassimo alla mensa
o mettere in caricatura, o dire facezie. caro, i-93: questo foco
, 286: dai lochi donde si cavano facezie che mordano, dai medesimi spesso si
il farci ridere con l'operar le facezie ed a noi insegnate come l'abbiamo
giusti, i-264: per alcune facezie mi son trovato esposto ai ful
, sempre in guardia a censurare le facezie anche più innocenti, portano la pretensione di
e sopra la lor tetra / noia le facezie e le novelle spandi. alfieri,
era una cosa su cui non ammetteva facezie, erano proprio gli affari; avrebbe
consisterò pubblico congregato li motti e facezie erono argute e salse, senza offensione
amico, che spesso il motteggiava con facezie amare, che, quando toccan nel
202: già si era messo mano alle facezie, e davasi alle parole un poco
sieno mescolate insieme con queste favole, facezie o motti. bisticci, 3-124:
l'udienza, stupefatta da tante belle facezie. nievo, 65: coi loro sandali
x] fu deditissimo alla musica alle facezie e a'buffoni. varchi, 18-3-13:
desolazione. sono una desolazione le sue facezie. quella tragedia era una desolazione.
castiglione, 257: l'altra sorte di facezie è brevissima e consiste solamente nei detti
, la più parte delle di cui facezie furono o insolenze, o freddure insopportabili,
degli auditori e con motti piacevoli e facezie discretamente indurgli a festa e riso,
buono oratore non solamente con le facezie, con gli ornamenti e co'numeri
almeno hanno sempre provato dilettar con le facezie il lettore e non lo stomacar con
il re... si dilettava di facezie. marino, 374: chi vuol,
prendendo dilectazione grandissima de fare e dire facezie morale, de le quale ne era
... in narrare festevole e dolce facezie e far giochi e acti molto affabili
prendendo dilectazione grandissima de fare e dire facezie morale, de le quale ne era
altre. baretti, 1-273: delle sue facezie non ve n'ha forse quattro da
, 295: assai gentil modo di facezie è ancor quello che consiste in una certa
ed acciò che 'l mio parlar di facezie non sia infaceto e fastidioso, forse bon
, sempre in guardia a censurare le facezie anche più innocenti, portano la pretensione
castiglione, 256: io ho detto nelle facezie non esser arte, perché di due
rida pure la plebaglia di queste facetissime facezie. giusti, 4-i-156: sbrigliando a tavola
e i duri pensieri con dolce facezie e iocunde cose nostre e ridiculi detti.
de'medici, i-37: li motti e facezie sue erano argute e salse, sanza
. castiglione, 309: benché le facezie inducano tutte a ridere, fanno però
a. f. doni, 3-219: facezie, favole, buffonerie e disonestà non
forzato che un cristiano inghiozzi / la facezie dei mimi e degli arlotti. calepio
dire qualche cosa della veracità e delle facezie degli italiani; perocché queste riguardano non
all'uscire di chiesa, le dicevano facezie grossolane, ella si stringeva nella sua
tutti, narrava cose di milazzo, diceva facezie guardando la sua figliuola. bocchelli,
gli arabeschi dar nel comico. dieno facezie leggiere e gaie. lanzi, iii-237:
, iii-237: ma come le sue facezie divertono certi soggetti, così ributtano in
. (facàzio). raro. dire facezie; motteggiare, scherzare argutamente.
per tre giovinotti, e inventava sollazzi e facezie. -farla, farcela: portare
, 2-150: non faceva che ridere alle facezie un po'grosse del notaio scansi.
a. f. doni, 3-219: facezie, favole, buffonerie e disonestà,
nelle melensaggini delle gazzette, nelle plebee facezie di ferdinando col comandante di gaeta?
, 6-85: i suoi complimenti e facezie sulla loro felicità coniugale non peccavano di
: non mancheranno istorici, senza le facezie del boccalino, che scriveranno questi accidenti
degli auditori e con motti piacevoli e facezie discretamente indurgli a festa e riso, di
all'uscire di chiesa, le dicevano facezie grossolane, ella si stringeva nella sua
leggenda popolare aveva fatto fiorire molte altre facezie, in cui egli appariva un poco
di quegli, si ricreassero coll'allegre facezie di questi. a. cattaneo, iii-146
, 58: spesso nelle repetizioni, nelle facezie freddo il dannano [cicerone].
, la più parte delle di cui facezie furono o insolenze o freddure insopportabili o
doppi sensi, paradossi, arguzie, facezie, freddure, punture, motteggi, lazzi
la fucina dove si fabbricavano motti, facezie, proverbi, epigrammi, frizzi era
giusti, i-264: per alcune facezie mi son trovato esposto ai fulmini d'
, 5-397: mettevano fuori motti, facezie e concetti, parte arguti, parte
: hanno sempre provato dilettar con le facezie il lettore e non lo stomacar con
: la fucina dove si fabbricavano motti, facezie, proverbi, epigrammi, frizzi,
ora del té, ridendo a squarciagola di facezie, spiritosaggini o galanterie insignificanti. c
sospiri, lagrime, risi, giuochi e facezie, garbatezza. soderini, 5-12:
dar la stura ad ogni sorta di facezie. essendo tinte di giallo, furono
saltimbanco e giocoliere, e motti e facezie ed atti osceni. -con riferimento
l'amore gioioso, inventrice di mille facezie e di sollazzevoli giochi. 15.
l'amore gioioso, inventrice di mille facezie e di sollazzevoli giochi. 4
gente, non trista, né cercatrice di facezie parigine, ma schietta nella sua semplice
incessante d'aneddoti mal contati, di facezie da riderne ella sola, di scipitezze
e sopra la lor tetra / noia le facezie e le novelle spandi. cacherano di
alcuna industria, per riuscire grazioso nelle facezie e ne'motti, qualora lo richiederà
, e più mettevano fuori motti, facezie e concetti, parte arguti, parte graziosi
: non rideva mai delle sue grosse facezie. carducci, ii-21-146: ti manderò
2-150: non faceva che ridere alle facezie un po'grosse del notaio scansi.
all'uscire di chiesa, le dicevano facezie grossolane. svevo, 2-486: doveva
storcono alcun membro, mescolando tra le facezie, che dicono, qualche gesto o
era una cosa su cui non ammetteva facezie, erano proprio gli affari. 2
, 1-8: molto si dilettava di facezie / dette con vero sale e con
259: acciò che il mio parlar di facezie non sia infaceto e fastidioso, forse
a lui... a ridere delle facezie che infioravano il suo discorso. e
altri l'ingegnarsi di piacere alla brigata colle facezie, col burlare i lontani ed anche
è forzato che un cristiano inghiozzi / le facezie dei mimi. nieri, 3-103:
68: per ogni cinque delle sue tante facezie, un paio sono insipide, altre
ore in lascivi trattenimenti, in oziose facezie, in cene intemperanti. scalvini,
enfasi lirica della concione interpolando allusioni e facezie, che andavano diritte e pungenti a
nella conversazione, ed a ritornare alle facezie ed a'motti secolari di prima
l'amore gioioso, inventrice di mille facezie e di sollazzevoli giochi. -iniziatore
non avevan che rustici motteggi e grosse facezie per la fanciulla, e questa, quasi
ironiétta. marinetti, 2-iii-284: giocano facezie e sibilanti iro- niette le dita belle
castiglione, 296: questa sorte di facezie che tiene dell'ironico pare molto conveniente
tommaseo [s. v.]: facezie lagrimevolmente ridicole. = comp.
. castiglione, 309: alcune [facezie] hanno in sé una certa eleganzia
in lepidezze: essere in vena di facezie; avere voglia di scherzare. d'
del papa... rinfrescava le stantie facezie e le immagini oscene e sanguinose dei
esopo anch'egli ne disse assai di queste facezie, perché le son cose piacevoli,
, ma sempre in bocca ha le facezie e i sali. bellori, iii-99:
vecchio fuoco mangiapretesco, rinfrescava le stantie facezie e le immagini oscene e sanguinose dei
qual da natura sarà tanto pronto alle facezie, che ciò che dirà porterà seco il
di burle, di motti, di facezie. f. caetano, 34: ora
che vorrebbe sbandire da'nostri teatri le facezie materiali e popolari, chiamando maliziosamente tiranna
nel sentire dalle labbra di quell'uomo facezie e scurrilità anziché un 'mea culpa
buttava saluti pittoreschi, frasette salaci, facezie menippee. = voce dotta, lat
cose di gravità, né meno nei gravi facezie e burle. tolomei, i-20:
storcono alcun membro, mescolando tra le facezie che dicono qualche gesto o parola inonesta
il pan di miglio, e nonstante le facezie del signor raffaele. -color
favola grave e di virtù piena tante facezie e discorsi piacevoli, che chi
19-141: se hai voglia di misurarti a facezie, ti consiglio di cercare un inetto
a guisa di scimmie morseggino con le facezie e be'motti. idem, iii-6-483
algarotti, 1-ix-34: non ommette quelle facezie che il vacuo si dà nella testa
, 1-ix-34: non om- mette quelle facezie che il vacuo si dà nella testa di
. pronto, incline all'arguzia, alle facezie, alla burla, allo scherzo o
ricco di motti di spirito e di facezie, scherzoso (un modo di parlare
ricco di motti di spirito e di facezie; scherzoso (un componimento, un genere
alla burla, all'arguzia, alle facezie o, anche, all'ironia, al
essere motteggierò, parlante e pieno di facezie. 2. per estens.
giovanotti non avevan che rustici motteggi e grosse facezie per la fanciulla. stuparich, 1-101
d'urbanità e di motti e di facezie e di suavissima conversazione. castiglione,
nores, 1-ii-2-203: i motti e le facezie sono proprie delle persone della città.
i quali debbono essere interposte burle, facezie e motti spiegati in maniera onesta e piacevole
domenichi, 2-2 * 7.: facezie, motti e burle. g. raimondi
piovano arlotto: i motti e le facezie, passati anche questi, in proverbio la
proposizioni sentenziose, ai proverbi, di facezie, per lo più con intendimento didascalico
almeno hanno sempre provato dilettar con le facezie il lettore e non lo stomacar con le
legge lettere, sbarca novelle, vende facezie. parini, xii-60: sopra la lor
: sopra la lor tetra / noia le facezie e le novelle spandi. bocchelli,
seguito delle barzellette, degli aforismi, delle facezie e delle lepidezze che accompagnavano solitamente questo
ha da dire delli libri che contengono facezie o motti mordaci che direttamente o obliquamente
alcuni dettarelli tisichi e d'altre lor facezie oppilate, per via de le quali si
: era più facile dirne paradossali graziose facezie. borgese, 1-35: un altro sottotenente
vuole essere motteggierò, parlante e pieno di facezie. g. ferrari, 480:
68: per ogni cinque delle sue tante facezie, un aio sono insipide,
nel suppormi d'ilare umore per quattro facezie e ribòboli e passerotti che mi sono
: avrà [la commedia] le sue facezie e i suoi sali come per condimento
movimento. baretti, 1-273: delle sue facezie [del burchiello] non ve n'
e sopra la lor tetra / noia le facezie e le novelle spandi. foscolo,
legge lettere, sbarca novelle, vende facezie. tommaseo [s. v.]
arguti furono raccolti nel volume motti e facezie del piovano arlotto, prete fiorentino piacevole
dal lubbione alle sue spalle con facezie e lazzi fiorentinescamente pungenti.
signori era di ricrearsi dalle gravi cure colle facezie di costoro ed anche di udire qualche
gloria degli uomini? voi pronto alle facezie, a'sali; lingua graziosa di
ruberie. castiglione, 255: le facezie e i motti sono più presto dono e
piu che un semplice 'propalatore di facezie ', e faceva pressione sul suo
esser creduti agghiacciati se non isparlano di facezie femminili. prosciòlvere, tr.
3. motteggiare, punzecchiare scherzosamente con facezie o allusioni equivoche. bandello, 2-20
cominciai a gentilmente proverbiarlo, pungendolo con facezie e con motti. -assol.
2-95: frequentissimi son i motti, le facezie, gli scherzi, e sopratutto i
. castiglione, 309: alcune [facezie] hanno in sé una certa eleganzia e
m. zanotti, 1-6-139: alcune facezie pungono altrui, facendo rider quelli che
castiglione, iii-130: l'altra sorte di facezie è brevissima e consiste solamente in detti
, le punture, i sali, le facezie e poco meno che io non dissi
. si vertìva a punzecchiarla con innocenti facezie, solo più tardi le frecce s'
è l'ancella che con le sue facezie muove l'afflitta madre a sorridere e racconsolarsi
sopra la lor tetra / noia le facezie e le novelle spandi. cesarotti,
di omicciattoli che provochino alle risa con facezie, ma di uomini di gran sapere e
accetto a'francesi per le molte e facezie e motti de'quali egli è pieno
de'ridicoli, perciocché i motti e le facezie sono proprie delle persone della città.
retorica esser quella del ridicoloso e delle facezie. -che ha come scopo l'
pur tal volta li burlava con le sue facezie spinto dalla naturale allegria, riduceva la
adoperare. bùgnole baie, 5-498: le facezie, che trapassano uesta riga, sono
che in qualche recesso scono facezie e compiacersi se i più deboli le rimbeccassero
di spirito, le oscenità, le facezie, le storpiature comiche, le storielle
vecchio fuoco mangiapretesco, rinfrescava le stantie facezie e le immagini oscene e sanguinose dei
si credono abbellir la materia rinzeppandola di facezie di parole. 3. intr.
e soffrire i difetti e sorridere delle facezie e compiacersi se i più deboli le
, iv-100: d tutto ornato di tali facezie ed ingemmato di siffatte equivocazioni da rosseggiarne
, ii-153: finché gli scherzi, le facezie e il giuoco / fien de'miei
nostro parnaso. tommaseo, 14-237: le facezie di gasparo soglion essere più delicate.
non avevan che mstici motteggi e grosse facezie per la fanciulla. -preteso
gloria degli uomini? voi pronto alle facezie, at sali; lingua graziosa di
i-215: la 'sirena'suscitava scherzi e facezie un po'salate. soffici, v-2-193:
, 1-8: molto si dilettava di facezie / dette con vero sale e con arguzia
: 1 sali del truffaldino, le facezie, le vivezze, sono cose che
de'medici, 11-176: li motti e facezie sue erono argute e salse. bandello
toni, con certi lazzi e certe facezie che non parevano nuove né a
legge lettere, sbarca novelle, vende facezie. 8. estromettere da una
4-107: dopo uno scambio amorevolissimo di facezie e di tenerezze, i due amanti si
mantenne parecchi minuti per una scarica di facezie grossolane cui tutti presero parte. fucini,
genere frequentissimi son i motti, le facezie, gli scherzi e sopratutto i prowerbi.
petto, / l'arguto scherzo, le facezie e il giuoco / fur de'miei
la cattività in scherzo: mascherare con facezie e motteggi un'intenzione malvagia. sennini
, no: i motti e le facezie di questi toscani che siamo vengono giù
per severità.., la scurrilità per facezie, la prodigalità per liberalità g.
: nel sentire dalle labbra di quell'uomo facezie e scurrilità anziché un 'mea culpa'ne
di saltimbanco e giocoliere e motti e facezie ed atti osceni. soldati, 2-364
, le massime e di più le facezie e gli enimmi dànno grazia al parlare
dalla sentenza tragica, non possono ascoltar facezie. metastasio, 1-ii-1098: dichiara qui aristotile
un ingegno grande -in tono serio, senza facezie o piacevolezze. riodo di tre settimane che
cortigiani favellar mai alla presenza loro di facezie e di grazie. pirandello, 8-1089
gloria degli uomini? voi pronto alle facezie, a'sali; lingua graziosa di saetta
moltiplice convito / più non risuona di facezie oneste / e per cagion del vecchio imbarbogito
frase. speroni, 1-1-210: le facezie, i motti, le sentenzie, le
l'amore gioioso, inventrice di mille facezie e di sollazzevoli giochi.
motti di spirito, le oscenità, le facezie, le storpiature comiche, le storielle
cortigiani favellar mai alla presenza loro di facezie e di grazie. 5.
allargarsi nella conversazione ed a ritornare alle facezie ed a'motti secolari di prima. nievo
patate o di rape': popolarmente, facezie di poco valore. 26.
d'annunzio, v-2-338: contro le facezie sboccate dello sguazzalotro soffocavo ira e disgusto
volontariamente né con stura alle sue facezie, tutte le facce si spianano al riso
panigarola, 3-ii-597: motti dicono e facezie a lor parere, che, in vece
pronto a dar la stura alle sue facezie, tutte le facce si spianano al riso
distintivo di proprietà, recante motti, facezie o stemmi o emblemi vari per lo più
si lasciò tastare e rise alle sue facezie. 2. toccare le corde
: scoperto il fallo di dosolina, le facezie, nomeni [vulcanici] a cui
, 13-43: la vena amara ai simili facezie l'aveva fatto gradito, in piazza
, impassibile anche se dica o ascolti facezie. comm'è tomo!...
a faccia tosta. chi dice delle facezie a faccia tosta, fa più ridere gli
applaudono la guardia inumana, e prodigano facezie intorno al caso singolare. viani,
guardiano e i dubbi e le lubriche facezie di melitone. -commisto a sentimenti
sulla sua facondia oratoria, condita di facezie... la repulsione per il
quando non veniva interrotto da aneddoti e facezie anche troppo comprensibili, specie a fin
pieno d'urbanità e di motti e di facezie e di sua- vissima conversazione. goldoni
i-41: le parole che vi correvano erano facezie, racconti di laidezze ed in farsi
, legge lettere, sbarca novelle, vende facezie. carducci, iii-21-197: era in
motti di spirito, le oscenità, le facezie, le storpiature comiche, le storielle