! -indicando. palazzeschi, i-657: lui faceva trovar pronto di fianco alla porta,
zampillo che cadendo nel barilotto di cristallo faceva ballare in tondo quattro ciliege cremisi
suo cervello barlaccio e la sua falce lo faceva riflettere a tante altre cose. palazzeschi
si spandeva tuttavia un barlume che ci faceva intravedere le due file di letti albeggianti
capo e in sul viso, che faceva el vergognoso. ariosto, 449: se
barocchesca, come tutta la casa, faceva pensare a nobilissime dame, ravvolte per
si mise a soffiare sul golfo. faceva piccole onde estetiche, d'argento,
voluto comportar l'oltraggio / che vi faceva il signor vostro a torto: /
rolesi da castel-ceriolo, se ne faceva padrone, e tosta -lettera
barroccina con accanto un giovanottaccio sbarbato che faceva scattare e impennar la cavalla vanitosa della
camera, che aveva cominciato bramante, faceva in sulle cantonate quattro risalti doppi,
, nascosta tra le montagne, si faceva da secoli una stranissima cerimonia, detta
, 3-1 io: comare venera la zuppidda faceva il diavolo perché avevano invitato comare grazia
erano venuti, e lo zio crocifisso non faceva altro che passeggiare per la straduccia,
carpiva l'occa sione, faceva man bassa in camera della zia. panzini
alfin l'osso: / frusberta balza e faceva faville; / così de'colpi gli
da carico o manovrare la draga che faceva le sue rare escavazioni per mantener libera
che bisbigliava mezzo italiane e mezzo francesi faceva imo stiantino di riso che era una
ne faccendo schifa di niente, gli faceva otta catotta di belle carezzocce. idem
intorno. parini, 664: gli faceva le più amorevoli carezzoccie che mai gli
ci aveva il berretto col rosso quando non faceva il sagrestano: « fatemi tacere quella
principali dignità e cariche dello stato, faceva leggere ad alta voce, dal cancelliere
era differente da angiolina quella donna. faceva delle dichiarazioni d'amore senza dirle,
stoppacciolo, sicché quando dava fuoco, faceva la pistola un grandissimo scoppio; ma
e a distanza, ma il suo viso faceva simpatia. 12. figur.
trovai un treno carico di operai. faceva caldo. si vedevano, lungo i
estratto). pellico, ii-62: faceva [il caffè] straordinariamente carico;
, 7-129: mi ha raccontato come faceva per allenarsi con la pistola. se l'
ma era come scalcagnata dalla vita che faceva, sempre con carichi di farina e
se ne veniva nel mulino, e mi faceva dare un carico di bastonate. grazzini
; le due torri col carilión che faceva don din don, poi dolcemente si
santoro, « quel povero bastianazzo mi faceva sempre la carità, quando padron 'ntoni
povero cieco. brancoli, 4-261: faceva molta carità, di nascosto e pubblicamente
faldella, 2-14: il fracasso lo faceva toste, il quale urlando e nabissando
palazzeschi, 3-293: il freddo mi faceva camminare stringendomi a mio padre, che
indissolubile, un patto carnale che mi faceva sentire in quei contatti di non essere
. cecchi, 6-373: quell'apparato non faceva che più isolare un'elementare pesantezza,
e in mentre che tal negozio si faceva, molto strettamente e carnalmente praticavamo noi
, neente- meno. per mirabile fervore faceva asprissima penitenza, portando a carne sacco
cisa, ed il carnefice che si faceva venire di lucca, ebbe due sacchi di
turbamento, inavvertito dapprima, che si faceva poi ansia, brama cupa.
, i-39: il gran muglio che faceva il natisone vicino, rigonfiato dalla pioggia
suo padre, quando era vivo, « faceva caro » con la mano, e
percioché camminando su le punte de'piedi faceva spesso quella danza che si dice il
carogna di cavallo, un santantonio che faceva pietà, magro, secco, tutt'ossi
che linda scordasse anche me. mi faceva un piacere carogna pensarci. -anche di
un batter di denti, che gli faceva per troppo freddo. 4.
papini, 69: osservarono che effetto faceva questa lettera nell'animo del bianco;
aretino, 8-75: per dispetto, lo faceva porre in terra, carpone, et
salitagli adosso, menando i calcagni, gli faceva fare, come faceva lui al suo
calcagni, gli faceva fare, come faceva lui al suo cavallo. firenzuola, 212
66: ad un'ora di notte che faceva uno scuro d'inferno presimo verso la
l'erba tenerina, / tanto dolce faceva la carriera. garzoni, 1-629:
ora rimasto a uno solo, si faceva una fermata, posando la cassa accanto
, col cappello sino alle orecchie, faceva scoppiettare la frusta come un carrettiere.
lodi partiva alle cinque e mezzo. faceva un freddo intenso e il povero professore
alloggio; ma la sua bizzarra professione faceva supporre ch'ella avesse anche dormito nel
sorte di carta, che si faceva di certi piccioli alberi detti papiri
le carte di alberto durerò; e faceva specialmente conserva di quanti disegni gli veniva
albero un uomo davanti a un tavolino faceva il giuoco di indovinare su tre carte
fraterna. pellico, ii-61: io faceva il primo getto d'ogni componimento sul
pecora zannata e lustrata al possibile, si faceva in esso scendere una palla di bronzo
, raggomitolato sotto le lenzuola, vi faceva appena il rilievo di un cartoccio.
la semplice descrizione che... faceva della cartuccia di dinamite, erano sopraffatte
tanto che lo teneva per casa e gli faceva servire la messa. -tirare
. baldini, i-21: il monte medea faceva isola tra casali e borgate, senza
innamorarsi di tutti! col mio figliuolo faceva la cascamorta a una foggia, che
un ometto lungo lungo... che faceva del bellimbusto e del cascamorto. pananti
lui! panzini, ii-670: ci si faceva vicino con quegli occhioni smorti, con
gli voleva bene. pavese, 7-158: faceva il rosso, il comunista, e
sul ventre e un sorrisetto amabile che faceva cascar le parole di bocca.
gli conveniva tornare indietro per vedere se faceva in tempo a fermarla quando ripassava.
accennava ad una congrega particolare, che faceva la nobiltà in torino. carena,
numero di creature morivano che prima non si faceva. idem, v-52: fare il
, e non gliene dava licenza, vi faceva un segno. machiavelli, 704:
che girava armata anche lei e si faceva rispettare. -senza un ordine prefisso
. pratolini, 9-151: adesso ugo faceva in modo da riserbargli il solito tavolo
piaceva, chi lo sa perché? faceva al caso mio, mi andava bene.
casotto [della portinaia], e faceva le interrogazioni di rito, ella crollava
qualche cosa nelle casse, la cugina faceva tutto lei, andava e veniva con
loro. bibbiena, xxv-1-5: io faceva pensiero di andarmene invisibile alle casse di
fil d'acqua coi remi alzati, faceva i conti di cassa. anche questa
una cosa ai polmoni, che gli faceva venire quelle ghiandole, e che doveva subito
, col cappello sino alle orecchie, faceva scoppiettare la frusta come un carrettiere.
a cassetta, che, percosso, faceva grande strepito (ed era assai usato
in un angolo, ballava la tarantella e faceva le castagnette con le dita, si
le dita, si buttava per terra, faceva le capriole. frenarla non era possibile
i quali non colle piote di terra faceva, e legnami e stipe alla grossa,
66: ad un'ora di notte che faceva uno scuro d'inferno presimo verso la
in passo invescandosi, altro mai non faceva che far chimere e castella in aria per
veneri e grazie e apolli) le faceva rifuggire i forti mezzi. de sanctis
tipi immaginari. svevo, 2-417: faceva delle dichiarazioni d'amore senza dirle,
». tozzi, iii-105: domenico faceva castrare tutte le bestie di poggio a'meli
ad intender al marito che nessuno le faceva servigio se non colui, di modo
7-261: quel catafalco cinto da ringhiere faceva pensare a una gabbia medioevale dove si mettevano
frecce di sorte che niuna arme vi faceva retta. montecuccoli, 1-84: le armi
: la bignonia catalpa ai primi soli / faceva dondolare i verdi sigari / tra foglie
drappo di mezzana qualità, che si faceva a venezia (tariffa della gabella di
. viani, 14-216: chi lo faceva sperare [l'infermo] nelle bistecche,
lungo fino a 4-5 m (che faceva da leva), e capace di una
sgroppava, correva, scalciava, ne faceva di tutte, cercando di scrollarsi di
; e non piccola difesa da quelli si faceva, che a nulla volevano essere accatastati
], col filone della schiena, faceva una corda molla da non dire, una
con una catenellina al polso, gli faceva da guida. = dimin,
dapprima non disse parola, ma si faceva una caterva di segni di croce.
al maggior torto del mondo, non faceva altro che battere la moglie, sì
, se no, non se ne faceva nulla, e per quante privazioni subissero,
cattiva me, vedi quel che io faceva! trattato d'amore, 35-1:
mistico che di ogni amore umano si faceva in cuore un'armonia col divino. sua
avvenutogli in quel dì, e ne faceva esame e causa. 5. figur
il qual quel medesimo cammin teneva che faceva esso, cavalcò per alquanto spazio, e
, e sempre al suo padiglione gli faceva alloggiare. bisticci, 3-82: fecegli dare
. contiguo al convento delle monache, e faceva poco più là che a mezzo,
chio, che esattamente combaciassero, e non faceva più un gesto.
era un piccolo avvocato calvo che non faceva l'avvocato: le terre, i cavalli
cavaliere ogni scrittore che lo lodasse; faceva offrire gradi e cariche tanto più inverecondamente
eziandio il luogotenente generale della cavalleria, faceva quest'offizio giorgio basti, che n'era
eculeo, di varia forma su cui si faceva sedere o sdraiare l'imputato o anche
vasari, iii-135: mentre dunque che faceva quell'opera, avendo menato seco a
cavallo arabo, e al bizzarro andar che faceva, sì come ammestrato, e per
(i-27): di poca cosa gli faceva mestiero / a far saltarlo in sul
grande diligenzia rimesse niccolò a cavallo; e faceva qualunque altro provvedimento che per una futura
la sua rovina; e maggior guerra faceva dopo la perdita al nimico, che prima
, altri zappavano la terra; e chi faceva una cosa e chi faceva l'altra
e chi faceva una cosa e chi faceva l'altra. caro, 1-685: scorge
era tanta la furia di lui che faceva, e del papa, che aveva voglia
bramante, perch'egli senza altro vedere faceva fondare. davila, 1-4-57: au'apparire
segretario, maresciallo e geometri, e mi faceva parlare. 12. disus.
quale avvelenava con l'alito e faceva l'aria di fuoco. crescenzio, 1-71
cellini, 1-86 (203): benvenuto faceva molto meglio a morirsi, perché gli
xxiv-80: delle intestina degli scombri si faceva il garo, farcimento simile al caviale
, togliendo sù un cavicchio di terra, faceva nel cortile un circolo più tondo dell'
divine. boccalini, i-58: faceva bisogno vendicar subito co'fatti dei capestri
. svevo, 3-650: egli non faceva che ciò che gli piaceva e,
canape, che dislocando le mani le faceva ripiegare sul braccio, mentre l'osso
cavoli od anche a girar lo spiedo come faceva io, che non avrebbe dato segno
circolare e poco profondo, che si faceva intorno al focone dei cannoni per riporvi
cicognani, 3-96: lo faceva sedere nella poltroncina colla spalliera al muro
la tutela odiosa. calvino, 1-502: faceva discorsi concilianti, perfino cedevoli, azzardò
viso e guatandomi in cagnesco, mi faceva mille carezze amorevoli, di maniera ch'
un incredibil concorso di gente pia si faceva alla festa di santo ippolito martire,
era di genio scherzoso e burlesco, e faceva la parte della serva, e si
era di genio scherzoso e burlesco, e faceva la parte della serva. quindi,
bisticci, 3-50: il giovedì medesimo faceva ordinare una cena, e porre a
di cena, e cenava, e faceva come è detto di sopra. machiavelli,
varietà... chi filmava, chi faceva crocchio, chi mangiava. molti cenavano
che altro che torcere il muso non faceva, quasi puzzo le venisse di chiunque vedesse
in apparenza, in certe figure che faceva e disfaceva nella cenere, con le molle
una mano, intanto che con l'altra faceva cenno allo zio di stare zitto,
simil. giacosa, io: come faceva, stando sempre per le strade,
di s. pietro un signore che faceva professione d'intendere vitruvio, e d'
d'un pazzo schifoso, che ne faceva getto così... e del
: non era un ricoverato... faceva il centralinista lì all'ospedale. calvino
centrandosi sopra il tacco di una scarpa, faceva una piroetta e urlava: « e
è via. redi, 16-ix-233: faceva una certa vocina languida e tremolante,
[ii] nostro quartiere... faceva centro nella piazzetta di madonna dei monti
annunzio, i-816: a ceppo si faceva un presepino / co'la su'brava stella
disse che il burro di cacao non faceva proprio niente, e ci voleva invece
rosse come la cerasola, se le faceva lei con la tinta davanti allo specchio.
: la casa dove abitava da cinque anni faceva ormai parte di lei stessa; ella
lavorato con arte! mente serena: ma faceva sovente il cuor severo, e freddo
12. stor. giro che si faceva fare al condannato a morte intorno alle
casa, nell'andito e in cortile; faceva tutti i mestieri come se giuocasse.
a certo ninnerò di colpi, si faceva polvere e cotone ful minante
un cerchio in aria. era cosa che faceva paura all'inizio dell'aviazione, e
se ne stava in letto ammalato, e faceva una certa vocina languida e tremolante,
: la signora veronica, che le faceva da maestra, durava una bella pazienza a
come cacciatori, ed egli sul suo ronzino faceva da cervo. mascheroni, 8-61:
marchese, si udì donna giuseppina aiòsi che faceva le sue confidenze al cavaliere. d'
boccaccio, i-38: egli commoveva e faceva andare innanzi i suoi, e coloro
nel ritiro di un danaro lontano si faceva la cessione a qualche persona del titolo
e arrogante nel congedare, la si faceva poi negli inviti lusinghiera ed imperiosa.
giallognolo sotto la visiera d'un chepì faceva pensare che veramente la natura ha fatto del
tanto soffiava un buffo di tramontana, e faceva piovere una spruzzatina d'acqua fina e
. bartolini, 4-28: quasi ognuno faceva a chi, intanto, dicesse,
chiacchiari tu? verga, 3-72: non faceva come l'avvocato, e li lasciò
il continuo chiacchiericcio dell'abitato che gli faceva sentire d'avere iniziata una vita nuova.
terra, alle strade, alle case faceva pensare al cielo libero. pavese,
cielo somiglianti castighi. collodi, 572: faceva la bava dalla rabbia, mentre avrebbe
l'abito di cappuccino,... faceva in certa maniera, un'emenda,
) per indicare il rumore che faceva. la forma italiana s'è rifatta
il volersi mirar dietro alle chiappe come faceva giano. redi, 16-vii-25: me
scaponire o sgarire. il tale mi faceva l'uomo addosso: gli ho dato una
, 2-25: il vento... faceva un rumore chiaro tra le foglie più
dare sommo rilievo alle cose che egli faceva, andava tanto con l'ombre scure
ch'egli era morto di veleno, ne faceva più increscere: non posso dirlo di
: gli era uno stellato, che faceva un chiarore grandissimo; in un tratto
ii-1-4: si stava allegri, e si faceva il chiasso, correndo per l'
, sotto le finestre, il marmista che faceva un chiasso, con certi tonfi!
chiasso insieme. collodi, 200: faceva il chiasso e i balocchi, come un
pretesti per scappare di là, dove si faceva il chiasso. -fare un
metallico che il giro d'ima chiave faceva muovere dissimulato sotto un giardino di vetro
con persona, ché avendola conferita non faceva quello errore. fecela iscrivere di lettera antica
, ella se ne scandolezzava e le faceva saltar via qualche pagina; qualche volume
fatto scorta; e chi me la faceva, aveva grande sospetto e paura; io
una chiavica, -commentò il soldato che faceva da inserviente. -topo di chiavica
compiacendosi delle festose accoglienze ch'io gli faceva, gentilmente mi vezzeggiava portandomi bene spesso
thè. de roberto, 219: faceva il caffettiere e teneva due tavolini con sei
un mondo. palazzeschi, 3-47: faceva con le dita il segno di mostrare un
propria anima, con i denti, come faceva ai chicchi della sua collana di corallo
, 2-21: in quel momento un italiano faceva chiedere di lui. il rivoluzionario non
invece, durante tutto il chilo, faceva ripetizioni alle nipoti. -fare il
intanto ciò che era necessario non si faceva. manzoni, 799: e fa male
ambulante che in quei giorni di baldoria faceva ottimi affari nel contado. 2
, 542: il fornaio, che già faceva la cosa più buona del mondo,
po'di febbre, e il medico mi faceva ingoiare il chinino. pascoli, i-422
aio di bacco, cuotere. si faceva portare sopra a un asino, quasi che
di chioccioline grigie. la cattedrale si faceva sempre più bianca. -acer. chiocciolóne
lento e quieto; ai passi chiodati faceva eco il mormorio delle fontane.
che soleva star lì di casa, faceva una scrollatina di capo. d'annunzio,
. d. bartoli, 40-ii-27: vi faceva chiose o comenti nell'una lingua e
sulla mano. panzini, ii-363: faceva così per gioco, esperimenti di chiromanzia
perché non gli mancasse la farina, / faceva cialde e ignocchi a suo talento.
di niun valore, de'quali calandrino faceva maravigliosa festa. ariosto, 23-24: or
, e ponevasi da un lato, e faceva cotali ciancioline, e trastullavasi con esso
bianco bianco. la sua faccia si faceva sempre più cianotica e l'agitazione aumentava
senza rispetto per la memoria della madre, faceva ciarlare tutta la città con la sua
pirandello, 5-212: in paese si faceva un gran ciarlare di quello sposalizio terminato
risatina squillante della signora capitana, che faceva da ottavino. pascoli, 128: s'
casse c'era una tabaccheria che anche gli faceva credito, ogni tanto. vi si
pensa chi l'aveva in bocca come faceva. alamanni, 5-5-891: la cicerbita
salvini, v-2-1-6: in simili tempi faceva l'adirato colla sua cicisbea. tommaseo
fuoco vivido e soave, che mi faceva pensare a un torrente di rubini sciolti nel
il pianto e 'l tremito che rinaldo faceva, il quale pareva diventato una
un'erba detta cicuta che avvelenava e faceva morire; io... mi spinsi
detto altrove, il palco basso che la faceva [la sala grande] nana e
di alcune gran lettere dorate intrecciato, si faceva cifera dei due reali nomi maria e
sollevando un immenso nuvolo di polvere, faceva stridere e cigolare tutti gli alberi della
ingannati, xxv-1-364: oh quanto ben faceva quella meschina! eran più le discipline
boccaccio, 8-64: de'quali ella faceva non altre corpacciate, che facciano di
non mi rendessi conto del danno che faceva. montale, 1-49: il tuo
. davanzali, i-159: le cose sue faceva cesare ministrare a cima d'uomini.
1-49: dalla mattina alla sera non faceva che scorrere da cima a fondo le loro
cimento; cioè nel dare che ogni dì faceva pubblica e libera udienza ad ognuno.
elmo con cimiero, da cui si faceva sormontare lo stemma gentilizio; l'intero
cimiero de le coma se anco noi faceva morire. = dal fr. cimier
li lanciava sulle siepi di lentisco e faceva: « oh ohi » con le mani
fredda; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe; uomini in corsa
cinereo, ma chiaro; e il sole faceva doventare abbarbagliante la nebbia dove restava ficcato
e giapponesi, almeno a roma, si faceva confusione. piovene, 5-361: roma
baracca di legno si chiudeva si apriva e faceva un rumore come di mille calabroni.
avvocati cinguettano ancora l'italiano, come faceva alfieri prima dei suoi trent'anni! c
de roberto, 362: la cugina faceva tutto lei, andava e veniva con le
in mano, altro che baciarla non faceva. = deriv. da cinto.
, iii-24-28: a noi gigi si faceva innanzi con la sua faccia di ciompo da
quanti più strazi li facevano allora giovanni faceva il cioncevole e cercava di scherzare.
e dai ciondoli. bocchelli, i-321: faceva tinnire sul ventre rigoglioso i taschini del
, che standosene ciondoloni in un arbore faceva di se stesso una grottesca in campo
, che all'ombra dei platani della piazza faceva la sua mostra quotidiana di sedie di
celle, 4-2-27: ne'sabbati si faceva la circoncisione, e'sagrifizi. 5
cuoco, 1-190: acton diceva e faceva dire al re, che era a bordo
autorità circonvicine, dal prodigioso correre che faceva quando lo inseguivano, avea conquistato la
il quale fu uno circumspecto citadino e faceva cussi bene il dover altrui, come altro
secondo che quello gli commetteva, lo faceva meno cir- cunspetto e più lento.
il pudore dei suoi sentimenti, non faceva mai nulla che non fosse opportuno e
nell'orchestra c'era una citareda che faceva finta di suonare, ma non suonava.
iii-542: [il bidello] mi faceva trovare -dopo scuola -un ciucciariello sellato per
. soffici, 1-279: non soltanto faceva ormai come il ciuco dell'ortolano che
a un altro tavolo, una cameriera faceva la civetta con due che scherzavano, due
gli ha veduti, e la civetta / faceva,... / andando in
che all'ombra dei platani della piazza faceva la sua mostra quotidiana di sedie in
., 2-10 (253): egli faceva talvolta [feria] piatendo alle civili
governavano con tanta familiarità, che la faceva loro grazia; ora sono tanto divenuti
suono d'altri tempi, e ogni volta faceva trasalire. 9. aula
dirgli, con gli occhi, perché mi faceva pena, isolato nella sua incorruttibile regola
'cleromanzia ', indovinamento che si faceva col gitto de'dadi, degli affossi
, 2-196: quel vecchio impermeabile bianco faceva venir freddo a guardarlo. per iì clima
per una manica di qua e mi faceva tastare il suo polso, chi per una
d'imbiancamento degli stracci medesimi, berthollet faceva sottentrare quello per mezzo del cloro,
: se il presidente tornava, lo faceva coartato dalla minaccia della guerra civile.
, e al gran popolo, che non faceva. linati, 30-35: compresi che
irritato, disse che poli della droga non faceva una posa. ne parlava pochissimo.
tirando la corda dell'arco a sé faceva che la cocca veniva insino agli orecchi;
pronunzia romanesca]. il nigra la faceva discendere da * cod'ca (* caudìca
avevano fatto l'uovo, e si faceva portare l'uovo più bello e sì
. gioco di carte, che si faceva con le carte del tressette.
mano nel cocuzzolo del cappello, che faceva girar con l'altra, ricominciò:
salvamento, nel naufragio, che quando faceva cocuzzolo l'acqua, saliva come un
, fianchi e seno. bella, faceva l'aria da bambina, ma si guardava
c'era tanta gente che attendeva e faceva coda per tutte le direzioni che si proclamavano
v-182: scriveva anche arringhe, e faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli sottoposti
legata con una catenellina al polso, gli faceva da guida. pecchi, 2-61:
sotto il dente di atlante e ci faceva vedere le stelle. = dimin
uomo precoce. alvaro, 2-54: faceva ancora dei giuochi da ragazzo, mentre i
la minor possibile cognizione di ciò che faceva. lambruschini, 1-84: la cognizione
n: [il consiglio dei dieci] faceva cognizione delle questioni matrimoniali prima che fossero
assunse gli ordini sacri, e si faceva chiamare didimo di nome, e chierico di
il viaggio,... non si faceva che... minacciare galera e
azeglio, 1-276: come giovani si faceva chiasso, si suonava una chitarra,
con un collare bianco alla robespierre, faceva lo svenevole. palazzeschi, 268:
corda legato un pezzo di legno che faceva parer proprio che una persona in su
: non parlo de'debiti ch'e'faceva di nascosto da me per trincare co'suoi
che il grano arrivò, messer nello faceva far certo collegio di dottori in casa
per paura di peggio, adesso non si faceva più vedere in piazza, addossato al
lato benefico della sua forza, il mare faceva sen flemma, due di
, e gli estremi favori che gli faceva il signore, e il poco conto che
sapeva, in coscienza sua, che faceva ingiustizia, sentendo rim- proverarlasi, fieramente
, 3-54: quando a lui venne chi faceva la colletta... disse di
, qualcuno, del paese, si faceva iniziatore di una colletta, e a
di tenera età, mio padre mi faceva portare in collo, e mi faceva suonare
mi faceva portare in collo, e mi faceva suonare di flauto. vasari, iii-140
marmora alcuna volta tenendo in collo, faceva violenza all'uno de'detti popoli.
pava di trovare lavoro a chi ne faceva rila dignità e splendor suo, come
, miele denso d'odori (che faceva ridere di quell'acquetta collosa giallo-canarino soprannominata
? quell'altro collotorto di mio nipote che faceva salamelecchi a bixio e a garibaldi?
, più che normale... faceva dei gargarismi. usava dei col- luttori
piccola e formosa stando seduta davanti a me faceva pensare a una pera butirro, i
grasso legnaiuolo, 2: questo legnaiuolo faceva la bottega in su la piazza di santo
1-65: nella sua vigna adesso ci faceva il vino migliore: perché via via
in uso presso i romani per chi si faceva cre mare: le urne
, e se non che ella gli faceva animo, era forza di menarlo a
cane, del gallo,... faceva loro il funerale, e vi poneva
diffusa, di nostalgia abbandonata, gli faceva ripensare a figure e paesi intravisti.
a tutte l'ore / piangere mi faceva: e lagrimava. boiardo, canz.
verga, 3-124: il poveraccio si faceva giallo e verde e di cento colori,
una mela- rosa per dire che gli faceva male a respirare. cassola, 2-274
, una colpa vaga, indefinita, che faceva parte della sua stessa natura, per
di cappuccino, accomodava ogni cosa. faceva, in certa maniera, un'emenda,
v-182: scriveva anche arringhe, e faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli sottoposti
mente rari. pavese, 4-235: non faceva mistero di voler chiedere l'aspettativa per
stesso apostolato, da roma dove gli si faceva dai suoi nemici religiosi una guerra tale
mano, istintivamente, stringendo il bastone faceva atto di ripetere il famoso colpo che
non mimava i veri colti e quindi non faceva sorgere il problema se fosse o meno
i frutti ricolti, che l'isola faceva le famiglie... pellegrinare negli altri
bastarda', chiamavasi quella colubrina che si faceva minore in lunghezza dell'ordinaria con proporzione
commissione. svevo, 3-681: faceva tanto d'occhi quando sentiva parlare di
con circolari ai presidi, ai provveditori si faceva comandamento a noi maestri di scuola di
l'assedio di casale del monferrato, faceva le sue veci in milano il gran cancelliere
di sini- gaglia, che comandava e faceva da sé. pananti, i-297:
e metà a suo fratello virgilio, che faceva da capitano... il comando
cavità sferica, con tanta forza lique- faceva il piombo ed abbruciava ogni materia combusti-
degli a rienti, 33: se faceva festa de tamburini e zuffoli legiadramente,
, come a dire della dottrina, non faceva conto se non erano congiunte alla rarissima
, quand'era lei che me la faceva andar via, la testa, in vece
4-143: com'era di luglio, e faceva un gran caldo, si tolse anche
la povera donna già negli ultimi tempi faceva alcuni servizi pel monastero, l'abadessa
firenze. panzini, ii-631: gli faceva lui, il padrone, la stella cometa
con musiche e canti, che si faceva dopo cena.
nel carcere, con un vecchietto che faceva parte del comitato per la redenzione dei
goldoni, ella se ne scandolezzava e le faceva saltar via qualche pagina. b.
d. bartoli, 40-ii-27: vi faceva chiose e comenti nell'una lingua e
, un ingenuo,... faceva tanto d'occhi quando sentiva parlare di
osservanzie eseguire. 6. chi faceva donazione di parte o di tutti i
assistenza per tutta la vita; chi faceva un vitalizio. cavalca, 16-2-386:
: ognuno di quei semplici nostri vicini faceva di tutto per dimostrargli la propria commiserante
padre commissario della provincia, il quale faceva le veci del provinciale, morto poco
dicevano che girava armata anche lei e si faceva rispettare. cassola, 2-281: aveva
un lampo di gioia pensò che quella faceva per lui. l'india con la
era il cerchio che li circondava. questo faceva perdere la testa ad antonio che da
boccaccio, i-38: egli commoveva e faceva andare innanzi i suoi, e coloro che
3-101: pie- dipapera... faceva il mezzano alla vespa, e serviva di
per dimostrare il poco caso, che faceva del vincitore, non ostante la di
era bene alloggiato, nel voler che faceva il letto comodo a riposarvisi,..
malevolenza il cupolino della terrazza che gli faceva comodo per l'ombra. pirandello,
non più a compagnie, come si faceva quattr'anni or sono, ma a
, 2-21: in quel momento un italiano faceva chiedere di lui. il rivoluzionario non
un albero un uomo davanti a un tavolino faceva il giuoco di indovinare su tre carte
. busini, 1-16: questo anche faceva per riassumere, se poteva, la
scorgere quella candidezza con quella delicatezza, faceva agli occhi compassione nel vedere.
cassola, 2-207: non ce la faceva ad andare avanti. in compenso aveva
fosse; cosa della quale allora si faceva gran caso. l'altro pretendeva,
: in tutti i suoi discorsi, faceva professione d'esser molto amico de'galantuomini
, la signora veronica, che le faceva da maestra, durava una bella pazienza a
al tavolo di salotto, lo seguiva mentre faceva i compiti di scuola; ripassava i
trama dei pensieri e dei discorsi di cui faceva parte, e che, anche in
*. panzini, ii-334: non faceva mica complimenti... lui trattava
, e di asinità ancor più, si faceva fare di quando in quando il suo
contrario al suo cammino, ma ancora faceva grossissimo il mare, il quale il
che teme. srevo, 2-407: se faceva a quel modo 11 passo più importante
e i correttori, come dicono che faceva aldo. salvini, 30-2-122: questo errore
le masse. pavese, 4-235: non faceva mistero di voler chiedere l'aspettativa per
usura, e così rispose che non faceva differenza alcuna tra il dare ad usura et
tra la sfacciataggine e la compunzione, che faceva bellissimo vedere. brancoli, 4-245:
15): non sapeva nemmen lui se faceva una promessa, o un complimento.
espressioni rivelanti la spropositata stima ch'egli faceva di se stesso. d'annunzio,
, ora che era impiegato del comune, faceva il sagrestano. d'annunzio, v-1-117
sorelle. viani, 14-364: molta folla faceva comunella sulla « piazza grande »,
/ ma già sapete in quanta divozione / faceva ogni otto dì la comunione. baretti
. panzini, ii-715: uno soltanto faceva il più cattivo di tutti e andava
. mi parlò nell'orecchio. « faceva il rosso, il comunista, e
il bene della comunità di cui faceva parte. -comunità internazionale: la
. d'annunzio, iv-2-73: ella faceva con le mani scarne piccoli gesti incerti,
si tendeva curioso per distinguerli o si faceva quasi direi concavo per fonderli in una
un dialogo continuo d'occhiate, che faceva l'effetto di una voce angelica..
mestiere, e adesso possedeva terre e faceva studiare il suo unico figlio, al
basso, e chi medio; il che faceva un bellissimo concerto. collodi, 618
, reggeva le fila segrete, si faceva la parte grassa nelle spartizioni. era maestro
maggior torto del mondo, non faceva altro che battere la moglie, sì
concio, utile alcuno alla fabbrica non faceva. tasso, i-102: mi giunsero ieri
nella vita pratica. calvino, 1-502: faceva discorsi concilianti, perfino cedevoli, azzardò
che li governa, secondo che si faceva nell'epoca precedente, è impresa vanissima
suoi due conclavisti quello starsi ch'egli faceva sì romito e solingo in cella. a
servir per prove concludenti, che prima faceva bisogno mandar il reo in un paio
pantrito, concolore all'infermo, e che faceva bramare a costùi perfino le medicine.
425: la concorrenza dei mulini meccanici si faceva sentire ogni anno più grave, sicché
piena di libri e nessun quadro gli faceva concorrenza. = lat. mediev
484): il vóto che la mortalità faceva ogni giorno in quella deplorabile moltitudine,
ant. gioco di carte che si faceva fra tre giocatori. aretino, 1-35
e la fame... mi faceva stare, e gustare, nella vita durabile
così pure mastro germano, il quale faceva cucina da per sé, e si condiva
svevo, 2-424: rispose ch'egli faceva all'amore a quel modo e che
tirossi su di condizione, che la faceva stupire tutti gli uomini e della città e
ch'era tutta arte d'onestà, la faceva parer tutta riverenza della dama che visitava
, 33: le riverenze profondissime che faceva al conte non lo impedivano dal condursi
un bombardiere... il qual faceva l'offizio per il contestabile dell'artiglieria
conferì con persona, ché avendola conferita non faceva quello errore. sassetti, 45:
2-292: fin dal tempo in cui faceva rultrarivoluzionario, era un confidente della questura
ella stava ad ascoltare le confidenze che le faceva lo scultore, e non s'ingannava
, che d'amar conforta, / faceva tutto rider l'oriente. petrarca, 37-96
e arrogante nel congedare, la si faceva poi negli inviti lusinghiera ed imperiosa.
se stesso, la congegnatura de'muscoli faceva quel medesimo effetto. d'annunzio,
il vento fosse completamente cessato, si faceva fredda, densa, come si congelasse
dalla quercia a un olmo, / faceva padiglione alla sua testa. palazzeschi, 137
come a dire della dottrina, non faceva conto se non erano congiunte alla rarissima
contro lo stato, anito ispezionava e faceva diligentemente ispezionare le vie di atene.
: la conglobazione... della francia faceva la sua forza; la dispersione delle
moglie, il dottor loero ci si faceva innanzi con quella impostatura altera e
congregazione del capitolo, che santo francesco faceva nel piano di santa maria degli angeli
colpi, e poi metteva nella fenditura che faceva, certo conio, perché e'la
: capiva che ogni sua mossa non faceva che favorire l'ascesa dei caisotti, un'
la madre, alludendo amaramente a chi faceva le stesse cose pur essendo legato da
. cicognani, 6-60: la figliuola lydia faceva di tutto per esser moderna, rodendosi
nievo, 128: dal prodigioso correre che faceva quando lo inseguivano, avea conquistato la
proferir potrebbe. cattaneo, 111-4-22: faceva mestieri dimostrare quanto agevol opera fosse divenuto
e non si discute, quand'egli non faceva altro che discettarvi attorno colla fantasia indugiata
o una monaca; decisione per la quale faceva bisogno, non il suo consenso,
stanza. svevo, 3-650: egli non faceva che ciò che gli piaceva e,
in ogni modo gli era proposto, faceva difficultà. firenzuola, 452: le testuggini
: qui giunti un altro desiderio si faceva sentire nel consesso: sgranchire un po'le
delle persone, praticando, com'esso faceva, assai più nella solitudine che fra la
distratto la paura del proprio, gli faceva ora un'impressione nuova. nievo,
vita di filippo brunelleschi, 196: faceva [il brunel- lesco] le cose
, 37-118: or qui allo starsi che faceva le lunghe ore da solo a solo
come provvedere. cicognani, 6-60: [faceva] di grandi inchini ai consiglieri milionari
esposizione del pericolo, questo consiglio si faceva strada. ojetti, i-62: a chi
conseglio e vedere, e il duca faceva non picciola stima di lui.
. se gli interessi del comune li faceva a quel modo! de roberto, 400
perle fruste. foscolo, v-182: faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli
per lo riuscire che questo suo buon nipote faceva in tutto a maraviglia bene, n'
stile di vivere, di maniera che domicilia faceva vigilie che mai non furono in calendario
: l'indegno ritratto che la vecchia faceva del poverino, risvegliava, per opposizione,
coceva [le ova sode] quando faceva bollir la colla, e non sei o
era un piccolo avvocato calvo che non faceva l'avvocato: le terre, i
... ogni leggier patimento gli si faceva non leggermente dannoso. segneri, i-134
lagrime piovea. botta, 5-523: faceva un gran romore con promettere, che
collo straordinario consumo di minestra che si faceva in quella cucina, una tale fatica
. tornasi di lampedusa, 294: faceva il bilancio consuntivo della sua vita,
anni. alfieri, i-75: io faceva quasi tutta la strada a piedi,
. pirandello, 5-74: non si faceva illusione su l'accoglienza che le avrebbero
storico, per i molti spropositi che faceva. panzini, iii-671: tutto dipende dal
[a fare il soldato]; faceva il suo dovere laggiù, come l'aveva
tuttavia la spada in mano, il faceva star tanto mal contento, che gli pareva
indicargli la casa d'un loro cittadino che faceva tanto onore alla sua patria. pellico
un uomo facile a trattarsi, ma si faceva perdonare per la grande esperienza e la
i ceri, e tanto il mortorio -ci faceva il conto sulle grosse dita ficcate nei
possono. pavese, 4-244: nessuno faceva più i conti col tempo. nemmeno
fil d'acqua coi remi alzati, faceva i conti di cassa. anche questa era
, perché il precipizio della corsa mi faceva trascurare quegli accorgimenti che potevano almeno aiutarmi
egli, come proverbialmente si dice, faceva il conto senza l'oste. berni,
3-42: era cristiano e di quel che faceva in questo mondo avrebbe dovuto dar conto
cellini, 1-94 (223): lui faceva tener conto di me segretamente, perché
delle sigarette di contrabbando e me le faceva pagare quello che gli costavano, cioè
et io di varie cose, / costui faceva a tutti il contrabasso.
adele diceva sempre ancora qualcosa e talino faceva il contrabbasso. -comp. da
per contraddette ': il che si faceva a roma in un tribunale, che
prontezza di giudizio che lo contraddistingueva, faceva appunto trottare * mademoiselle joséphine 'dopo
una filosofia... che li faceva voltare per luoghi senza strada, e
comandano a rovescio di ragione, mi faceva anzi star attaccato piuc- chemai alla mia
, tra queste continue contraddizioni, si faceva, ora coi popoli ora coi re,
, 2-35: robespierre torceva il grifo e faceva certe narici animalesche, poi si metteva
di niun valore, de'quali calandrino faceva maravigliosa festa. masuccio, 108:
ciascuno la sua: là dov'egli faceva il sovrano, l'angiolo il contralto,
poi dell'altro braccio della bilancia si faceva pendere un contrappeso di pietra, o
traino, aveva tirato la martinicca e faceva da contrappeso. pratolini, 2-395:
in silenzio, e in un abbattimento che faceva poetico anzitutto ella cercava i robusti
contrario al suo cammino, ma ancora faceva grossissimo il mare,...
. colletta, i-201: il re non faceva contrasto al sebbene a poco a poco indebolisse
, e ancora qualche torpida contrazione li faceva volgere con un lieve dilatare di ventose.
a palpebre abbassate sussurrava una giaculatoria, faceva l'esame di coscienza, diceva l'
più. boccalini, i-58: prima faceva bisogno mandar il reo in un paio di
popolo. savonarola, 7-i-271: non si faceva le opere di oggi né in prò
, istintivamente, stringendo il bastone faceva atto di ripetere il famoso colpo
(ii-18): l'un faceva sovran, l'altro tenore: / brandimarte
lo cominciò a disaminare se fuore si faceva nessuna mina: confessò che se ne
dato indicio della cava col rintronar che faceva il picchiamento del grosso muro che aprivano
. » gli arrivava soltanto. si faceva sempre più forte, gli passava sopra
e il loro volo saltellante e sbandato faceva pensare a tanti piccoli aquiloni tirati
starmene a me, e perché mi faceva dispetto di tener di mano agli intrighi
: il suo aspetto... faceva a prima vista un'impressione di bellezza,
era tutta arte d'onestà, la faceva parer tutta riverenza della dama cui visitava
camelie...: ella non faceva altri fiori, ironicamente pensando che questi
stoppacciolo, sicché quando dava fuoco, faceva la pistola un grandissimo scoppio. leonardo
gli conveniva tornare indietro per vedere se faceva in tempo a fermarla quando ripassava.
... perchè il guardiano, faceva, di tanto in tanto, atti di
*; ma una stanza dove si faceva conversazione, si beveva il caffè,
sì forte, che tutte le convicine còmid faceva intorno a sé ragunare. f.
volgar., ix-401: ogni giorno faceva conviti splendidamente. sacchetti, 51-6: facendo
nievo, 1-79: arrivati a pordenone ove faceva capo in allora la strada ferrata,
qualche sintomo isterico: una malattia che faceva ridere domenico, ima specie di facezia
la gioia convulsa di una bambina. faceva senso con quegli occhi accesi.
soggetta a mali di nervi e si faceva ordinar da lui qualche pozione di laudano
, 9 (162): le si faceva copertamente sentire che c'era un mezzo
di mare, il quale una piccola isoletta faceva, da quello vento coperto, si
covertura, che chiunque dappresso gli si faceva, poteva ben veder di fuori trasparere
suo consorte. straparola, 6-3: la faceva copia della persona sua a chiunque desiderava
ed una coppa d'oro, / faceva con gli sposi a scaldamane. note al
fuori in buon punto, e che faceva da coprimiserie rialzando tutto.
che tante vigilie e digiuni far le faceva che a pena una volta il mese la
che molte dissolute e sconce cose ne faceva. aretino, ii-21: io ragionava con
cosa che in tavola viene / sempre faceva la credenza e 'l saggio, / e
io mi vesta di bigio, come faceva il muzio iustinopolitano, o pur, co'
], col filone della schiena, faceva una corda molla da non dire, una
angosciosi singulti e duri lamenti che la donna faceva, disse: e donde viene,
maniche; e un cordoncino di lana faceva nell'astrakan un ricamo elegante, passandovi
iii-132: mentre dunque che il mattacelo faceva queste storie, essendo andato a vestirsi
fiotti e la faccia del ferito si faceva smorta. viani, 19-285: la zia
si richiudeva sùbito perfettamente. così dicendo faceva il gesto di chi apre e richiude presto
152: don pirrone... faceva roteare i pollici l'uno di fronte all'
il suo idolo [di ercole] si faceva nudo con imo corio di lione addosso
in capo una vecchia papalina, che gli faceva cornice intorno alla faccia, al lume
baciucchiata sui baffi, e cane leone faceva intorno una cornice di salti. deledda,
con più securtà tirarlo, che non faceva io il quale, di semplice tasso avendolo
cacciatori, ed egli sul suo ronzino faceva da cervo; oppure si sbrigliava il
lezzo caprino del suo puzzolente naso si faceva sentire. -suonare il corno di orlando
sopra un legno armato, e di sotto faceva palco ovvero soffittato con bellissimo spartimento e
e con un ordine di balaustri che faceva sponda al dinanzi del coro che guardava
un turbamento, inavvertito dapprima, che si faceva poi ansia, brama cupa. de
5-186: la scarsa luce dei ceri faceva sfavillare l'oro dell'ostensorio nel mezzo
concedere che i suoi predecessori avessero fallato, faceva veramente bene un po'di moto
/ e sopra que'ragazzi corredati / faceva un mormorio come di pecchie.
vergogna del detto papa giovanni, che faceva a santa chiesa, e beringhieri dall'altra
. cecchi, 6-364: il buon ladro faceva vita tranquilla e ritirata. con lui
, il cuore gli batteva forte e gli faceva tic-tac, tic-tac, come un orologio
andavano e venivano sicuramente, e non faceva guerra,... e per questo
lago. abba, 1-185: bella, faceva l'aria da bambina, ma si
fatta una subita correria sopra idria, faceva sue quelle ricche miniere d'argento vivo,
e i correttori, come dicono che faceva aldo. g. gozzi, 1-275
degli epigrammi. magalotti, 7-155: faceva [un omino salvatico] con la bocca
,... che... faceva eguale corrispondenza al teatro stesso. s
amore per la dimostrazion di correspondenzia che faceva il giovane, e non vi essendo
santippe, all'angolo del dikasterio, faceva insieme coi figliuoli, gran corrotto.
cormcciarsi. c. gozzi, 4-255: faceva ipalca il grugno di bertuccia / e
fredda; l'orrore della strage lontana faceva urlare la plebe; nomini in corsa
: il comandante di una nave che faceva guerra di corsa. -per estens.:
espressioni rivelanti la spropositata stima ch'egli faceva di se stesso. c. e.
amico alla stazione di frontiera se le faceva sbrigare in poche ore. palazzeschi,
lo riuscire che questo suo buon nipote faceva in tutto a maraviglia bene, n'
perché aveva osservato da tempo che lisa faceva la corte all'uomo.
sotto specie di corteggiar la regina, faceva nel campo mostra magnifica di sua bellezza.
scorgevo una formica avvicinarsi e scoprivo che faceva parte d'un lungo corteo e che
quel fagotto; il che quello cortesemente faceva posandolo sulla bilancia o sul piatto della
qualche cosa nelle casse, la cugina faceva tutto lei, andava e veniva con
a menalippo per disdegno, / che quei faceva il teschio e l'altre cose.
3-18: bastianazzo dimenava il capo e faceva segno di no, che così non
ferdinando. -sì, certo; e non faceva che dirgli delle cosette tenere ed amorose
le falde del giubbone e le coscie faceva colle mani un certo armeggio che voleva dire
di pietà, ci aveva scrupolo, e faceva studiare a'teologi se ella con buona
sapeva, in coscienza sua, che faceva ingiustizia, sentendo rimpro- verarlasi, fieramente
e più volte riprese il padre ch'egli faceva male. -recarsi una cosa a coscienza
, il nostro penoso stato familiare si faceva ancora peggiore. e. cecchi,
tua madre!... non faceva bisogno. oh, oh, perbacco,
tal racconto? cospettonàccio! e'non lo faceva sì brusco in adirandosi colla serva '
agli anni, il quale molto apertamente faceva l'appassionato con zanina e le stava
arte e per mero sfogo, come faceva io, ed ho fatto poi per tanti
il ministro della guerra distruggeva ciò che faceva il ministro delle finanze, e quello
e quello delle finanze distruggeva ciò che faceva il ministro della guerra. tommaseo, i-252
tanto magisterio e arte l'ufficio suo faceva, che non che al soldano ma
a guardar la vostra bottega, io mi faceva schiacciar le costole, per salvare il
carogna di cavallo, un santantonio che faceva pietà, magro, secco, tutt'ossi
stanco su per la strada che si faceva ripida e incassata fra precipitosi costoni.
egli era calvo, e che si faceva radere il mento, talmenteché non bisognerebbe
una silenziosa meraviglia; e il ristabilito faceva un cotal suo rumore con la lingua
con impeto tale, che non solo faceva assidaare le membra ma portava via di
a certo numero di colpi, si faceva polvere e cotone fulminante, si fondevano
ricercatezza. de roberto, 238: faceva come vedeva fare allo zio priore,
. con una fascia tricolore su la cotta faceva una gran predica. nievo, 57
colto sul fatto. con la mano faceva leva contro lo spigolo dello scrittoio, e
plagiari che si dava ai romantici, faceva a'cozzi con quella di novatori temerari
d'inabilità delle membra, che si faceva non so se crampo o paralisi; specie
fra giordano [crusca]: come faceva quel ricco crapulone del vangelio. bruno
laccio. guerrazzi, iv-288: sul pulpito faceva bella mostra di sé il capitano vestito
svolazzante, generalmente di mussolina (originariamente faceva parte dell'abbigliamento femminile; alla fine
). panzini, ii-371: si faceva il nodo alla cravatta, o per
vestito... e la cravattina si faceva sempre più striminzita e lisa e senza
342: questi per accaparrarsi simpatie non faceva più venire, come un tempo, le
una cera, mentre che camminava, faceva animali sottilissimi pieni di vento, nei
di vento, nei quali soffiando, gli faceva volare per l'aria, ma cessando
affetti. girolamo leopardi, 1-59: faceva ogni otto giorni un parentado, /.
cosa che in tavola viene, / sempre faceva la credenza e 'l saggio.
case, bene abbigliato, se gli faceva la credenza, basciavasigli la mano, e
, se prima egli non me ne faceva la credenza: per la qual cosa lui
mangiando britannico, uno de'suoi gli faceva de'cibi e del bere la credenza.
con le chiavi delle credenze alla cintola, faceva da padrona di casa. tozzi,
giusto da lari, essendo a pisa, faceva una bottega di pellicceria, e fu
domandai a morelli se qualcuno di quella crema faceva sul serio. 8. pomata
credenza, fingendo veder ciò che si faceva. garzoni, 1-817: e qui
pioggia, ricominciata dopo il tramonto, faceva un crepitìo sommesso fra le lucciole che
il ditto papa grandemente desiderava, e mi faceva chiamare dua e tre volte la settimana
. standomi a vedere quel che tal cosa faceva, essendo di già il giorno logoro
straparola, 5-5: quando ella rideva faceva sì fatte crespe, ch'ognuno che fiso
sul petto largo la pelle abbondante gli faceva, con tre o quattro crespe, quasi
che fosse rimarchevole il passare ch'egli faceva molte e molte giornate in un giardino
mava, e innanzi molti galantuomini mi faceva contare come io 'rubai la
il pigiama dalle grosse righe, che faceva pensare ad un'uniforme criminale, l'aveva
crinetto, che impacciandole un occhio, gliene faceva chiudere, dio con uno uccidere gli
, 2-129: [la balia] la faceva ridere da tutte le parti, poi
parti, poi le si buttava sopra e faceva le mattie e la crivellava di vezzi
rosse di monna cavolfiore quand'ella sul capo faceva la crocchia. soffici, ii-187:
, maresciallo e geometri, e mi faceva parlare. -per simil. e
., 32 (550): si faceva una fermata, posando la cassa accanto
9. ant. contrassegno che si faceva portare ai condannati, costituito da una
è stato primamente un disegno che si faceva di darti una croce verde.
... la fiaccava e le faceva desiderare di chiudere gli occhi, piegare le
. cicognani, 1-9: a me faceva ribrezzo che non riuscivo a dissimulare,
cristo che, in diplomatica, si faceva precedere per il suo carattere sacro alla
[il bidello della biblioteca], faceva colazione in disparte con una crocetta di
, 17-81: addio madia dove si faceva il pane e le belle crocette con l'
ora rimasto a uno solo, si faceva una fermata. cattaneo, ii-1-119:
e persona ecclesiastica, e... faceva... per simbolo della sua
croce, la quale ei si faceva in oltre marciar sempre innanzi, come fa
fette,... o ci faceva crocioni da disgradarne il papa. settembrini,
, v-1-1146: il chiuso dolore si faceva fuoco; l'amore infelice crosciava in
. aveva le croste in capo e non faceva altro che strillare, di giorno e
ragazzo con un tozzo di pan secco faceva « cincilecca » alle belve; faceva
faceva « cincilecca » alle belve; faceva l'atto di tirargli il crostèllo e poi
la figlia che il signor giuliano non faceva più per lei; la camilla tirata pei
, 1-433: questa torre grande la faceva a 20 palchi, ed a ciascun palco
fornai per la quarantena, se ne faceva pane, e dalla dispensa due o
impiastricciava di pupù la cuccetta in cui faceva la nanna. pasolini, 3-263: in
palazzeschi, 4-122: anche la povera niobe faceva i miracoli quel giorno, poco dopo
bisticci, 3-50: il giovedì medesimo faceva ordinare una cena, e porre a
chiesa per amore e desiderio, mi faceva stare, e gustare, nella vita durabile
e così pure mastro germano, il quale faceva cucina da per sé, e si
casa sua egli per la bocca sua faceva tutti quei delicati mangiari che avere si potessero
giusto, cucinaio di lutero, si faceva giona. g. a. papini,
, i-365: una pioggerella fine incominciando faceva correre le donnucole ridendo tementi per l'
all'usanza di ser accomoda, che faceva il notaio al banco della rondinaia.
panzini, iii-597: camilla... faceva la cuffiaia; e oggi si
era la pena della forca a chi faceva la fica sul viso. magalotti, ii-61
incancellabile, di questa nuova disavventura che faceva cumulo sulle antiche e cacciava nuove ombre
risparmiare il fuoco, le coceva quando faceva bollir la colla, e non sei o
vestito che non basta più a coprirvi e faceva sentire miserabili. 13.
al servizio della stalla e della scuderia, faceva da cuoco e da staffiere. pirandello
3-18: bastianazzo dimenava il capo e faceva segno di no, che cosi non andava
suo onestissima, e che molto si faceva amare e temere da'sudditi sua,
8-383: un gozzo assai orrevole le faceva postema ne la gola, e si disse
de la ruggine de dardi, che faceva brunire da non so che suo patrigno fabbro
malevolenza il cupolino della terrazza che gli faceva comodo per l'ombra.
, e lo speziale gli domandava se faceva la cura del ferro. pirandello,
ecclesiastica; giacché le riverenze profondissime che faceva al conte non lo impedivano dal condursi
dottore perché per la vita ch'ella faceva non valeva la pena di curarsi. per
cui il vicinato stava a spiare, faceva nascere veramente il sospetto che quelle visite
la torre] con grandissima agevolezza si faceva volgere intorno intorno perché disotto era ancora
secca. pirandello, 5-53: si faceva tra i di voti il sorteggio d'una
: un prete... / faceva da curato. alfieri, 1-275: spesso
si fa costì e innanzi cento anni si faceva anco qui, si averebbe il triplo
, con un certo abbigliamento in capo che faceva mirabil vedere. tassoni, 314
a ragionare teco delle damigelle, come faceva quando tu eri qua; che quando
nievo, 148: se la doretta faceva sempre al suo damo le belle accoglienze,
dannabilmente, quanto più le cose che faceva simulata e mendacemente, il popolo si
io cercavo d'abbottonarmi un colletto che mi faceva dannare. palazzeschi, i-569: gli
. gli balzava alla gola, e lo faceva urlare come un dannato, e gli
urlare come un dannato, e gli faceva mordere tutto ciò che capitava. cantoni
ragione e in torto gli altri, lo faceva riguardarsi costantemente, con buia accidia,
. cattaneo, ii-1-30: ma l'esperienza faceva temere che, per ottener questo
il conducente guardava disperato il suo motore, faceva già i conti del danno insieme al
quella pazza danza che di notte gli faceva cercar l'aria come un annegato.
l'intrepida guida- trice della macchina mi faceva tremare il cuore ad ogni istante,
: pur non essendo il meno abile faceva di tutto per apparirlo, riuscendo a
covertura, che chiunque dappresso gli si faceva, poteva ben veder di fuori trasparere
ix-7: qualcuno di quei venditori mi faceva anche la corte, lasciandomi capire che
de roberto, 18: baldassarre si faceva in quattro per riporre quella roba,
. rovani, i-573: che si faceva portar la cioccolata, già lo abbiamo detto
non lassava, tanta mala compagnia li faceva, cocendola continuamente e talvolta dandoli de
, e poi metteva nella fenditura che faceva certo conio, perché e'la tenesse
silvia, ma lui il filo lo faceva a irene. vittorini, 2-112: mia
diede un mal segno, ch'ella faceva uno verso fioco, come fa la voce
il lume bestiale che ne usciva, faceva tremare i merloni corsi su per le mura
la corsa, si ratteneva, e non faceva il gran salto; e ciò fece
comincia a dire e a spiegare come faceva per appiccarsi. pea, 7-73: il
al capo, e quella vista mi faceva ancora più male. barilli, 5-90:
paesista, e una tal lode lo faceva dare in bestia. botta, 4-558
napoleone iii. jovine, 105: ci faceva segni di diniego con le mani per
vero. amilcare che ancora il giorno prima faceva il gradasso, ostentando il distintivo di
vestiva, e de le medesime si faceva il letto; il qual a lui pareva
credo, o dei dattili idei), faceva quest'arte d'insegnare a trattar l'
l'immediato deal- bamento e precipitato che faceva effervescenza con gli acidi.
saldezza del cervello istava forte, come la faceva come quando io non avevo male.
, dimenticossi del digiunar che quel dì faceva in apparecchiarsi al battesimo. magalotti,
, ma di sé e delle cose sue faceva stima oltre il debito e il
landolfi, 8-193: la sua difesa si faceva sempre più debole, i suoi
rami non m'ebber a sdegno / fiorir faceva il mio debile ingegno / a la
. machiavelli, 1-iii-1033: e'si faceva bastioni e ferrati, e altri ripari
, vi consumava le forze pubbliche; e faceva odioso e spregevole il nome reale,
cameriere] era un uomo ormai frusto, faceva tutt'uno con la decadenza del locale
, della bellezza, della ricchezza, lo faceva come se decantasse tutte queste cose,
palazzeschi, 7-147: indistintamente il principe faceva sedere gli ospiti davanti a sé sul
opinione che aveva del suo titolo gli faceva parer le sue sostanze appena sufficienti,
idee, una sottile essenza di vecchiaia che faceva raggrinzar 1'anima. calandra, 223
di guardare la luna, o lo faceva con disprezzo, e con visibile soddisfazione
linee che, a imitazione di quanto faceva l'augure, venivano tracciate per dividere
]: 'decursióne'. corsa che si faceva nel circo. -rappresentazione di tale parata
i-134: l'ampiezza invece della caverna faceva sperare in una scoperta importantissima: una
alla sua bambina le carezze che quella sera faceva al principino! pirandello, 7-175:
era per tutto notissima, e gli faceva una grande dedignazióne nel conspetto di qualunque
l'amara consapevolezza della deficienza del temperamento faceva credere a laura che eccitamenti esteriori potessero
li miei occhi nel sole, come faceva ella. 2. figur.
che si stasse a vedere che progresso faceva il concilio nelle definizioni dei dogmi e
ho scritto per aspettare una definizione che mi faceva fiottare tra i pensieri e gli umori
rincorrendosi e la loro smorta luce non faceva ombra, volti d'argedto opaco e
suo fucile a vento, o faceva scoppiare le bombette di aria deflogisticata fra
attraverso cui passava, e lo faceva ridere. jovine, 2-55: le serve
della propria persona e delle cose che faceva. -fatto riprovevole, biasimevole; contraddizione
perché l'ordinasse, il quale sovente o faceva venire l'eletto a roma, ovvero
il segretario stesso del delegato pontificio si faceva bello per ferrara d'un elegantissimo tilbury
quel che è peggio, nessuno gli faceva credito né mallevadoria. -disus.
di seneca, del cui stile si faceva in quel tempo assai conto, che il
: gastigava all'improvviso il delinquente e faceva star tutti a segno. marino, vii-340
bartolini, 16-92: [annibal caro faceva] non soltanto il mezzano, ma
volte credeva di recitare sul teatro, faceva la tragedia e la commedia, sempre
vista dei pantaloni, il loro contatto la faceva delirare, e una volta costretta a
del suo innamoramento... il faceva delirar sì vagamente, e in lui
tozzi, i-186: oltre airinsonnia che gli faceva spavento soltanto a ricordarsene, gli vennero
quasi vegetale. govoni, 2-64: non faceva sentire / il suo deluso gemere di
demagoghi, avversa perfino al guerrazzi, faceva correre di là le nuove più strampalate.
in me la disperata / demenza che faceva insonne oreste. bacchelli, 6-409:
lo usarla non diminuiva loro sicurtà e gli faceva più ammirabili. tesauro, 3-176:
un vero demonio, e... faceva spavento soltanto a doverlo avvicinare. carducci
io non mi rendessi conto del danno che faceva: era un demonio.
avrebbe detto senz'altro che egli si faceva ricco alle spalle di lei. levi,
: la sapienza ieratica degli antichi sacerdoti faceva dell'istruzione esclusivo monopolio degli addetti al
e festoso; den, den, faceva. dèna, sf. numism
come i botanti, o e'si faceva con arte alcuna resistenza gagliarda.
era completamente illuminata; la luce densa faceva brillare la testa nuda del principale e
ma di ima bianchezza strana che la faceva parere falsa. 2. ant
narra aver armato il tridente col quale faceva tremar la terra, che dovett'esser
peso,... perché il piemonte faceva parlare i giornali di sé,
commerciale (e nell'antica contabilità si faceva con un tratto di penna diagonale)
consunte. moravia, ix-197: non faceva che ripetere: « sto male,
su cui stava da qualche giorno, faceva lì i suoi pasti luculliani e lì intorno
: il contrabbando terrestre... si faceva attraverso al centro d'europa, e
delle rendite di un feudo che si faceva al signore diretto quando il feudo passava
quasi d'ogni testamento che vi si faceva era fedecommessario e diposi tario, e guar-
diversi depredando giva, / e di tutti faceva una mistura / che di soavità l'
, alquanto depresso sulle guancie, glielo faceva comparire piuttosto lungo che no. tramater
. croce, iii-23-7: dio si faceva trascendente, e correlativamente la vita terrena
, 6-486: la mania del dollaro faceva farneticare i cervelli della popolazione e deprimeva
credibile, e la pubblica bancarotta si faceva inflazione. 8. ant.
grande. sarpi, i-272: si faceva a favor de'vescovi il medesmo effetto
deputati da quella vicaria, il commissario faceva la ellezione, la quale appresso vostra
però ritiene maggior misura di quello che faceva,... avanti la derivazione del
nobiliari. sarpi, i-272: si faceva a favor de'vescovi il medesmo effetto
angariava di fuori, il medesimo egli faceva di dentro. bocchelli, 1-i-104:
: un insaziabile desiderio di gloria gli faceva egualmente ritenere che il tempo in cui viveva
/ se tutto quel che fece non faceva. caro, i-230: sono io.
regalo grande. verga, ii-49: faceva cuocere il magro desinare, nel cortiletto cieco
saziato il suo disio guloso, / che faceva teseo tra le donzelle / a piè
nella esuberante fabbricazione di spostati che si faceva e fa nella patria nostra. gozzano
4-106: nel salottino a mattonelle rosse faceva un freddo desolato. gatto, 1-96
illuminando le due coste della vallata ne faceva apparir più squallida e più lugubre la
la belva si era destata, e faceva terrore. pascoli, 1141: ma
viti e ferretti del meccanismo che la faceva parlare e muovere gli occhi, e anche
12-27: quando il biondo borghese mi faceva conoscere qualche ragazza chiudevo le imposte e
che avesse, a sì fatti colpi faceva resistenza: se alcuno più
in una adunanza dove un uomo lesto faceva il giuoco de'bussolotti con mirabile destrezza
infermo. boccalini, iii-204: nelle corti faceva bisogno aver destrezza da ben sapersi accomodare
destri, gli riprendeva; e tutto faceva perché eglino s'addestras- sino, e
: pur non essendo il meno abile faceva di tutto per apparirlo, riuscendo a
. pasolini, 3-170: chi glielo faceva fare d'essere destro, sinistro,
143): ivi [il fiumicello] faceva un picciol laghetto, quale talvolta per
da grandi letture che da uomo coltissimo faceva. 2. dedotto; arguito
non mimava i veri volti e quindi non faceva sorgere il problema se fosse o meno
ponte dei lupi, da cui la faceva cominciare, un patibolo, insegna dell'imperio
continuamente mutato d'oggetto, poiché egli faceva la corte a quante donne vedeva.
il signore; imperciò che cosa detestevole faceva. periodici popolari, i-290: l'
meglio che giovane di firenze, come faceva io a'ferri, che non si diceva
bar illi, 1-92: quel suo martellino faceva una musica tenera, dettagliata, amorosa
, ii-186: s'avverta che a scovegliano faceva testo un dettato: se la moglie
. guerrazzi, iii-422: il mercurio faceva pomposa mostra di sé, sotto tutte
città, niente curandosi del devastamento che faceva manfredi de'loro campi. a.
andavano, più chiaro udito, gli faceva certi non deviare per pervenire a quello
: s'accorsero che l'ago non faceva con la stella polare lo stesso angolo di
, che se fra 24 dì non faceva questo, per virtù di una costituzione
perdonasse i sua peccati; e questo faceva devotissimamente. ariosto, cinque canti, 4-35
madonna addolorata occorsa per la via si faceva devotamente il segno della croce. alvaro
la sentiva, però non se li faceva baciare. beltramelli, iii- 499:
, e vattene là, secondo che faceva di bisogno. nannini [olao magno
andrea da barberino, 1-290: gherardo faceva cercare per la terra d'una buona
mio risentimento. levi, 1-63: faceva in un giorno il lavoro di cinquanta uomini
27): possedeva renzo un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando
diabolico discorso con il galletto. e faceva certe curiose domande in un'altra lingua
80: la bocca e 'l naso mi faceva un guazzo, / ch'i diacciuoli
la quale fu molto istimata, e faceva fare a'sua scolari molte esercitazioni.
un pesce piccolo ma tarchiato e si faceva lume e strada da sé, portandosi davanti
in quel dialettismo bilaterale di cui testé faceva parola; importando ad un tempo unione
in dialetto. e de'suoi scrosci dialettali faceva contrappunto a'miei, guatando il seppia
la dottrina, e 'l padre cosimo faceva che essi fingendo le persone contendessero fra
di una diarrea con febbre, che faceva dubitare della sua vita: al presente
dai pini, dai tigli, ne faceva [dei foglietti] breve e tacita diaspora
direttore e alla sua candela oscillante che faceva luccicare armadi, porte, vetri e faceva
faceva luccicare armadi, porte, vetri e faceva gesticolare tutto il diavolerio di ombre sul
e. cecchi, 5-135: qualcosa faceva pensare alla suppellettile delle regge polinesiane:
poi gli riesciva così grossa che addirittura faceva una fatica del diavolo ad entrarci. pirandello
belar donne. nievo, 1-399: faceva l'occhiolino alla bella colla stessa imperturbabilità
che chi aveva paura del diavolo non faceva robba, essendo che malamente alcuno diventa
dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate. carducci
chi non può altrimenti, dibattevasi e faceva le forze per isgropparsi. s.
e soltanto quando ci capitava qualche sconosciuto faceva un po'di diceria distesa. faldella
sua santità entrasse nella lega che si faceva tra inghilterra e francia contra cesare: e
espressiva. cicognani, 3-63: lo faceva copiar delle pagine intere di numeri..
catenella d'argento, che, dicrollandola, faceva tutti i suoni di stormenti che contare
parlava bene italiano... e faceva professione d'intendersi de'minerali, di cose
a dieci, ed uno di essi la faceva da capo: al quale si portava
del marito e forse per la vecchiezza, faceva molto spesso troppo più lunghe diete che
a buonaparte i raccontati ladronecci, e faceva formare ai rei gravissimi processi dalle diete
a uno a uno, segretamente gli faceva dicollare, e cacciare in una tomba
il giorno innanzi aveva fatto amazzare, gli faceva il giorno dietro chiamare, perché venissero
l'altra canaglia era smarrita, / e faceva egli sol difensione. -mettersi
, veduto per esperienza che la bevanda non faceva nocumento alcuno a chi la bevve in
pagati dei cronisti, e minacciava, come faceva ogni giorno, di dimettersi, di
arin- gava, ed il secondo non faceva che assistere e somministrare le difese.
cosa importava se non era autorizzato? le faceva benissimo: ma doveva agire di nascosto
dall'altra parte era diffamato ch'egli faceva la guerra non per utilità del popolo
quell'assassino dell'appaltatore, gli faceva abbassar la voce.
, nel caso di divorzio, si faceva cessare la potestà familiare che il capo
andrea accortosi, nel domandare che faceva baccio, della sua intenzione, e
parlava: così si sapeva ciò che esso faceva e s'ignorava ciò che esso macchinava
tutta in sudore. una lucentezza le si faceva sotto gli occhi, agli zigomi,
e famelica che conciliava il sonno, faceva improvvisamente trasalire ogni senso in una fame
si risvegliava presto negli stomachi digiuni, faceva levare i cartocci della colazione. bontempelli,
vino più generoso, riavendoli prima, se faceva bisogno, con cose spiritose. cattaneo
il capo. dossi, 599: faceva la riverenza, dignitosa ed ironica come
]: il byron, per digrassare, faceva astinenze e sforzi che non li avrebbe
il corpo nello sforzo, il negro invece faceva una grande smorfia, digrignando i denti
distruttore, del dilapidatore della bellezza, faceva credere a vivian che presto o tardi
aveva il fegato di dire che lui faceva il militare per vivere e non per
ringhiera, nel balcone, li faceva gemere piano piano. -rifl.
in italia, tanto più centrale si faceva la posizione di milano. pascoli,
trovato popoli di cui la bibbia non faceva ricordo e nulla sapevano gli scrittori
umida in cui lo sguardo mortificato ed evasivo faceva pensare, come i capelli, ad
: il sarto di remo, poi, faceva per lui condizioni specialissime, dilazioni e
con ima volgarità antica e rudimentale che faceva sorridere tutto il gruppo dei cantori.
violenza]. cattaneo, iii-4-66: si faceva polvere e cotone fulminante; si fondevano
una smania rabbiosa nelle gambe che lo faceva correre senza scopo in mezzo alla gente.
[la tortura], che si faceva portar la cioccolata, già lo abbiamo detto
vista d'un fante di cuore mi faceva un senso, magico; m'era più
si sparse la voce come vi si faceva musica per eccellenza così di voci come
bianche e rosse che con tanto diletto faceva rotolare sul suo verde piano.
. adimari, 2-16: il corso si faceva in diversi modi e con diversi altri
cura dimagrante. soldati, 96: faceva lunghi bagni dimagranti, ginnastica svedese,
, 8-130: il dimagrimento che mi faceva apparire più lunga. g.
dimagrito. michelstaedter, 509: mi faceva soffrire vedere quella povera ragazza dimagrita,
. gozzi, 1-78: poscia la faceva come le viste di uscire di casa,
era tosto condotto nel paese, e quivi faceva un dime nare incredibile contro
mano all'altra: ma l'elevazione si faceva, gittando i detti pezzi in alto
levi, 2-83: minacciava, come faceva ogni giorno, di dimettersi, di andarsene
della luna] veniva diminuendo, lo faceva col suo danno parere assai più bello
iv-173: era vero che ghìsola si faceva spedire le lettere a badia a ripoli;
reami, e quasi in me di me faceva / beffe di sì notabile ardimento
il bisogno, e che alcuno non faceva dimostrazione di paura né di maraviglia,
machiavelli, 513: per secreti nunzi faceva intendere loro che di questa disubbidienza,
: il passeroni, povero, se non faceva più versi belli, dava tali
la realtà -l'irreale qualcosa / che faceva eterna quella sera. = dal lat
disse che finalmente quest'azione non si faceva, se non dagli ambasciatori spagnuoli, o
. boccaccio, 16-65: si faceva alla sua buona donna riguardare, e
.. in cambio di studiare non faceva mai altro che imbrattare con fantocci i
per infino che mi disse che si faceva venire a sua posta in camera la
sera, quando veniva gente, come faceva gli onori di casa. linati,
i-436: egli non aveva mestiere fisso. faceva di tutto, facchino, tosatore di
diradare le tenebre di quella notte, faceva discemere in inghilterra le ampie e sicure strade
orecchi d'agnese. la povera donna faceva di tutto per venire in chiaro qual fosse
, che a diverse sorte di uomini io faceva, troppo sarebbe lungo il mio dire
levi, 1-205: la finezza contadina faceva sì che le allusioni non fossero mai
severo, pieno dell'idea che si faceva della musica e di sé: un
passava per il più grande d'italia faceva semplicemente ridere. rispecchiava l'intelligenza della
lette per il voto e si faceva lo spoglio dei voti dei comizi;
e comparir nel cielo un dirigibile che faceva cadere come pioggia di manna miriadi di
, scorgeva tutto quel che vi si faceva. fagiuoli, 1-2-317: la signora fiorinda
trappola, uomo finto, / che faceva ogni cosa di sghimbescio, / e non
fosse; cosa della quale allora si faceva gran caso. de sanctis, ii-15-3:
prodigo] nello scuotere che tutto dì faceva dalle querce le ghiande, onde pascere e
.]: un tal ministro di stato faceva le taidi dirozzatrici del costume pubblico.
medesime de'cavalieri, che tutta la valle faceva risonare. guido delle colonne volgar.
, 9-120: l'invito della stagione faceva a lui l'effetto che un vino
ho preso nel vedervi, / non mi faceva accorger del disagio / a che voi
pirandello, 5-97: povera anna! faceva loro coraggio, ma in fondo al
questa natura, / che chi amava faceva disamare: / e non sol disamar,
la cura che mi pigliavo di lui, faceva bene al suo cuore; ma tutte
, non li disapprovava, e mi faceva esortare a divenire, diceva egli, gran
. pratolini, 4-71: la donna faceva l'atto di volersi cambiare la combinazione
frenetico affaccendarsi, gli chiesi chi glielo faceva fare. fu sincero: la noia.
. il disarmato scuoteva il capo, faceva il pessimista. 2. non
ma più che i miei sensi mi faceva soffrire la disarmonia. -diversità,
ma la mano disarticolata della ca- fettèra faceva di sì. -per simil e
repubblica, disautorizzate le leggi, si faceva gala de'misfatti, trattandosi come prodezza
disawezzarsi d'un cotale spesso gittare ch'egli faceva in alto una spalla, ed era
né disbrigar potendosi,... faceva assai a tenergli con impeto le braccia,
forzata in rapporto colle mani, che faceva volteggiare una sull'altra come disbrogliasse una
.. gli scovò finalmente colui che faceva al caso: un gran signore di
testa li àn mis, / che li faceva descender lo sangue giù del vis.
tra i due si capovolse: cosimo faceva da maestro e fauchelefleur da allievo.
che una confusa massa, con cui faceva pur corpo il dorso de'monti,
sarebbe stata invidia della morte che vi faceva colui. 5. figur.
non completamente disciolto e libero, che faceva pensare ad un impedimento lontano e non
così alla disciolta, nel ritirarsi che faceva la sera in camera, sentiva una
, e per i gran digiuni che faceva sovente,... [gli luccicava
, iii-7-187: la leggenda... faceva risalire lo studio bolognese a teodosio secondo
il giorno e che solo alla sera faceva un po'il discolo. ma tutti a
e con due amorose ma pesanti parole li faceva avveduti del loro errore. disconcertare
era pn lavoratore febbrile e discontinuo; faceva il suo lavoro con una rapidità ammirevole;
la somiglianza dei geni e degli studi faceva considerar le persone per capaci di contribuire
lui discoprivano. nievo, 79: che faceva egli mai durante quelle assenze? ecco
: soprattutto sentivo con precisione che mi faceva difetto il ritmo, quel respiro,
del piano velocissima discorreva, e ivi faceva un picciol laghetto. palladio volgar.,
portato da palermo, un discorsone che faceva inghiottire botti di veleno a don blasco
rannocchia, che il pancione esorbitante gli faceva tener sempre oscenamente discoste, e umettandosi
figura, e che e'faceva muovere gli occhi a quella testa,
discredere di quel balenamento degli occhi che faceva la ditta figura, ancora loro affermavano.
se n'accorgeva, o per discretezza faceva l'indiana, come la madre di
ivi fabbricata apposta, per cui si faceva guardia in tempo di guerra, con
de la donna mentre che quel fatto faceva, e si come che era villano
discriminatura, che forse quella donna gli faceva ogni mattina, ricacciandogli i ricci dietro
cattive. moravia, v-169: giacinti faceva l'amore allo stesso modo che mangiava
mercato, seduto accanto allo chaffeur; faceva provvista di carne, di uova, di
!... la leopoldina gliene faceva ima disdetta formale, e tutta l'anima
facevano patire, il suo umore si faceva acre, il suo pessimismo peggiorava.
. b. croce, iii-22-225: si faceva strada nelle menti, sebbene poco piacesse
sola in casa; la madre, che faceva la fruttarola, la mattina andava al
giovani, che per moglie la volevano, faceva nondimeno
sto per tutto questo mese. questo faceva piacere alla padrona, non l'ho
/ perocché la bardella senza stoppa / gli faceva gli arcion premer su tossa. marino
cose. lalli, 4-65: enea / faceva l'architetto, e 'l matri- cone
disegnata a quel modo, camminando come faceva lui. 10. figur.
che divariato sguardo l'una dall'altra faceva a'circostanti: l'ima era tutta
disegnato fra le nuvole in alto, faceva grazia di peggio e concedeva la vita e
di stoffa cucito sulla camicia, e faceva intendere a segni che lui la pensava allo
fieramonte baiardo riguardoe / subito su vi faceva disegno. ariosto, 27-77: ma più
amici » dacché l'oste non gli faceva più credito. bocchelli, 6-260: per
e a manca, a suo talento: faceva e disfaceva ondoni, senza che
guizzando e dirizzando verso la terra, faceva sembiante di volere, lanciando, ferire
, 237: ella tra sé romita / faceva e disfaceva una mannella. / sembravano
, 5-56: con un cartone le faceva vento sulla fronte madida, disfece con
di numeri e di cifre, sulle quali faceva e disfaceva somme e moltipliche. fogazzaro
obbedienza di paolo suo discepolo, li faceva attinger l'acqua e poi versare,
questo, e come dissi tanto più faceva perché era napolitano vantandosi di più che non
: mentre che questa realissima festa si faceva ad arganoro intervenne tra loro una nuova
di un tram dopo una disgrazia, e faceva spavento. 4. accidente,
di quanto gli avevi dato mai e ti faceva le fica in faccia. marino,
noia se per avventura qualche inesperto pennello faceva o in picciolo o in grande
percalla così sfrangiata e fangosa, che faceva pietà e disgusto. d'annunzio,
-sostant. verga, 2-310: faceva la vittima ingenuamente,... provava
contrasto di ombre, ogni movimento, faceva sembrare i passanti tanti accattoni.
gran nazione. -e bene, si faceva diventare una piccola nazione e tutto era
disobbligata delle sue ispezioni teatrali, me la faceva compagna e la conduceva meco pubblicamente a'
con lacrime e sospiri e singhiozzi si faceva sentire da molti, e a poco
128: lui che nei suoi momenti dispari faceva tremare l'aria solo con quattro parole
camera di gesuina durante le visite che faceva alla signora. -a dispense:
a'fornai per la quarantena, se ne faceva pane, e dalla dispensa due o
si trovava. tozzi, iv-6: faceva tenere bene in ordine tutto: i
a macco, / sì che e'faceva colui disperare. aretino, iii-9: mi
botte menando tanto desperate / che sibillar faceva durindana. berni, 25-5 (ii-253
si metteva l'uomo in desperazione e si faceva negligente a ben operare. »
moravia, ix-227: la guerra la faceva ormai più che altro per disperazione, ben
, ma insieme portava un freddo che faceva rabbrividire. 5. dissipare,
e di mille cose disperse e abbandonate faceva paura e stringeva il cuore.
città era tra'cristiani quella fiorenza che faceva i detti fiorini. rispuonsono i pisani dispettosamente
1-197: il contegno delle bambine però gli faceva rabbia, anche se non lo volevano
innanzi la guerra), nel quale pompeio faceva suo erede pienamente; e quello revocò
risoluzione dispiacente al popolo, il quale faceva conto che non bisognasse più curarsi di
: la gran possa del vento oltremarino faceva mugghiar forre, gole ululare...
: appena che aveva terminato di leggere faceva l'appello dei maldestri scolari, li
nome di femmina), che si faceva conoscere pel gufo che aveva in testa,
e il vestito e la cravatta nera, faceva pensare a una specie di byron locale
peritoo con sommi disiri / disprigionato, faceva partita, / e vedevasi in corinto
un cadavere. la gioia universale gli faceva male; gli disquilibrava quasi la ragione
fiotti e la faccia del ferito si faceva smorta. loria, 5-201: era lo
armi e prima d'ammalarmi, non faceva paura e non faceva dispiacere restar morto
d'ammalarmi, non faceva paura e non faceva dispiacere restar morto in questa guerra dissennata
iv- 2-125: tutti i giorni anna faceva sosta in quel luogo; ed ella
quale aveva di molti danari, e faceva un poco di banco, e per
8-115: alessandro, che da un pezzo faceva la caccia al cinque, giocò tale
finalmente trovato a roma l'uomo che faceva per lui: un mezzo signorotto da dozzina
due gambe con una maniera che mi faceva pensare ai petali ravvolti di quei grandi
intorno a un fuoco di pruni che faceva frizzare gli occhi. valeri, 1-22
sbracciato scopava un tavolone che la sera faceva da palco, parato a drappelloni bianchi
tentennare il manico del paiolo, che faceva una musica di drin! drin! come
[la chioma], e si faceva quella divisione su pel mezzo del capo
quale dimanda trattata molti dì non si faceva alcuna conclusione, offerendo i fiorentini di
come da un raggio illuminante, gli faceva cara talvolta la prigione, sempre la
non sbagliare, la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccióni. d'annunzio,
infermo di una diarrea con febbre, che faceva dubitare della sua vita. p.
paese molto dubitoso, e là ove si faceva più forza a dame e damigelle.
scrigno semivuoto quei grami ducati e ne faceva certi rotoletti che cadevano cogli altri nell'
tutta la campagna, da quel lato faceva gran danno alle genti duchesche. manzoni
l'europa), dal cui esito si faceva dipendere la decisione di una causa giuridica
e men data,... faceva per sì fatta maniera più e men dormire
balli, sotto i portoni. lei si faceva misteriosa e sorrideva. durò tre anni
duro ed uggioso insolitamente quella notte; faceva caldo, e assanti avea un bel
, ii-1-109: la mia presenza gli faceva una certa impressione, perché io gli
20-1-10: poco era quello che gli faceva bisogno di procacciare al suo proprio mantenimento