onnipotente, che ti vantasti che il facesti a'tuoi servi di cruda morte morire
approfondimento. più precisione che non facesti mai, non concepiresti facil
: affrettarlo. borgese, 6-52: facesti come la madre al querulo / fanciuilo
che tu di libere / genti facesti nome uno, italia, / ritorna,
fa * tre dì allato allato come facesti ieri. g. morelli, 295:
spinto / dall'altero tuo cor, onta facesti / al fortissimo eroe. foscolo,
tu confessassi quello, che tu non facesti giammai, andandone la vita? sacchetti,
intelligenza. marino, v-41: come facesti ad ottenere il vanto / fra gli
uno stemma. pratolini, 5-132: facesti il piazzista di un ufficio araldico:
che con la tua santa bocca mi facesti. alberti, 347: biasimava quelle
(186): donna, ben facesti: troppo ne sarebbe stato gran biasimo,
pataffio, 1: tu mi facesti bocchi, e non magazza. poliziano
, / per che cagion voi vi facesti frate / e non prendesti la lancia
negri, 1-722: stagione / che mi facesti donna, aspra stagione / tutta scrosci
: e cusì de lo tuo fillio facesti: / mandastilo alla vergine maria,
p. alighieri, ix-81: oza facesti presso delle rote / morto cader,
tra la paura e la fretta ci facesti, dua cavezze, ima ferriera e
e tanti errori / quel che cibo facesti / de le bramose canne? marchetti
mio, lèvati nel comandamento che tu facesti. e la sinagoga de'popoli ti
pulci, 3-36: e disse: tu facesti alla civetta, / e venisti assaltarmi
1-266: ah! quanto ben facesti, salamone, / a non ti ritrovar
p. alighieri, ix-81: oza facesti presso delle rote / morto cader,
e forse che mai più non lo facesti? ». ariosto, sai.,
: e 'l frate disse: -perché mi facesti tanto aspettare e non mi mandasti lo
sfiorita e secca; e quella veder mi facesti dentro di questa per maraviglioso e nuovo
, lo quale... concitasti e facesti tumulto? savonarola, ili-io: e
darti un contraccambio del servizio che mi facesti. = deverb. da contraccambiare
agostino volgar., 4-101: tu facesti fragellare lui corporalmente, acciocché liberasse noi
te, il quale a'miei occhi facesti vedere la morte del mio figliuolo, e
: vergine d'alta possa, / che facesti cader nevosa pioggia / là 've volesti
esaltasti la destra de'suoi distruggenti; facesti lieti tutti li suoi nemici. boccaccio,
in simiglianti atti vani, come tu facesti, dichiarano la disonestà dentro. della
vi-88: per l'ampia città forte facesti / suonar le rote tra 'l diffuso volgo
nel qual certo vedere / tu mi facesti quella vita eletta / per cui agli
lemmo di giovanni orlandi, xxix-59: facesti mostra- mento / di far meo cor
forse un popolo magnanimo qual tu lo facesti con maravigliosa disciplina, sofferire come gregge
tuo vano disegno, / quattordici anni facesti star servo / iacob per rachel,
bene... che a quella aguglia facesti sacrificio nel tuo albergo medesimo delle tue
, iniqua e strana, / tu me facesti servo ad un barone, /.
.. tutte le cose che tu facesti colle tue mani, che le veggo confitte
, poscia che tu questo figliuol maschio facesti, per niuna guisa con questi miei
lei ertosa e faticosa a salire, facesti pigliare il martello e bene scarpellare dove
esaltasti la destra de'suoi distruggenti; facesti lieti tutti li suoi nemici. idem,
, e coronato con grande solennità, voi facesti fare la grande e magna festa,
desti fondamento al mare... e facesti comandamento che non lo passasse, e
di questo calore naturale, che tu facesti talvolta un poco di esercizio; ma
piacque essere benigno co'perfidi, e ne facesti infelice esperimento. leopardi, ii-333:
di gerasto, e in estasi gli facesti l'ambasciata e ancor nel somno parli
/ nel qual sempre vedere / tu mi facesti quella donna eletta. bibbia volgar.
volgar., 3-84: tu ci facesti, fabbricatore del mondo: reggici. gelli
, v-391: tutte le genti, qualunque facesti, verranno e adoreranno dinanzi a te
, poscia che tu questo figliuol maschio facesti, per niuna guisa con questi miei
fatto feo / che quando i lupi facesti conigli, / non riguardando che fosson
: per tue ferocità più volte mi facesti disordinate paure. leonardo, 2-154: figura
lasciato tra la paura e la fretta ci facesti, dua cavezze, una ferriera e
suoi fiorini per vincer la gara, / facesti a le'la parte in sulla fetta
s'infermò. quante carezze / tu gli facesti, o tenero figliuolo. palazzeschi,
edificio, che hai cominciato. se tu facesti i fiori, fa'i frutti.
., 2-197: la giustizia che tu facesti non fu secondo la forma della legge
di loto e di terra, e consequentemente facesti me e gli altri della generazione umana
abbia premiato, ma perché tu mi facesti poca riverenza. bibbia volgar., iii-
, poltronaccio, per insegniarti quante fraschettarie facesti per quatro fonghi. = deriv.
mio, / per che cagion voi vi facesti frate. ricchi, xxv-1-174:
forbottato; chi gli diceva; o tu facesti i bei frinfrì; l'altro:
pazzo e fuori d'ogni sentimento la facesti morire. pulci, v-87: già io
la bocca dell'oracolo, dire quante cose facesti nella tua patria,...
, l'acqua della fonte che tu facesti, è gelata nel mezzo dì. g
non sono queste le 'mpromesse che mi facesti, o pallante, che mi dicesti che
140: forsi in codesti ghiadi non facesti quel bene che io desidero. =
. idem, purg., 22-68: facesti come quei assai diversi da quelli
obbrobri, gli oltraggi tutti che le facesti sortirono effetto assai diverso dal tuo perverso
, 174: adamo ed èva, male facesti, che trapassasti le mie comandamenta,
dove tu lasciasti il sangue che tu ti facesti trarre delle vene, o i pezzi
e coronato con grande solennità, voi facesti fare la grande e magna festa.
l'insalata, / e so che tu facesti la grembiata. = deriv. da
/ guida li passi miei, come facesti / più volte in mar di leandro
illuminasti, se gettasti lacrime, se facesti lemosine, e se all'altre operazioni
ministro, tu fermasti el consiglio e facesti la riforma della città; ma perché
senno, ma dah'immergimento che tu facesti di tutto te nelle cose soggette a'
gloriosa di tegliaccio, /... facesti co'diavoli alla lotta / in sull'
s. borghini, 1-71: non ti facesti reo per tal cagione d'una grandissima
quando tu imprendesti ad amarmi, lo facesti per un bisogno vero, profondo del cuore
v-363-11: cusì de lo tuo fillio facesti: / mandastilo alla vergine maria, /
1 -77: spesso pensi se bene facesti mai, e ringrazia iddio, infiammandoti
bruno, 3-618: quanto... facesti male de vi la inficcare,
: « o carissimo mio figliuolo, che facesti? perché gli giudei crudelissimi te crocifissero
cause in questo modo: « non facesti a ragione -lo feci a ragione ».
a cristo ristorar la ingiuria che gli facesti. manzoni, pr. sp.
. cavalca, n-n: tu studiosamente facesti alcuno difetto in tale modo, che
non intaccar la man provvedi, / come facesti a me di sotto il mento.
pascoli, 424: l'aratro nuovo tu facesti, d'olmo / piegato a forza
tua la spartigione delle carni tu la facesti sì ingiusta e con tal frode che,
/ vedere meno bene, e mi facesti / tutta la vita vivere nell'attimo.
: quelle meditazioni in fine, che tu facesti intorno allo scegliere i vari colori delle
. oddi, 1-37: ben? come facesti a cavarle l'interiora e non la
370: o deo, che invisibol lo facesti [l'amore], / di tanto
: guida li passi miei, come facesti / più volte in mar di leandro i
antifrasi. lubrano, 2-130: mi facesti padre, per vedermi parricida?.
. quando tu gli sentisti venire, facesti quello che tu potesti, acciò che
... / così cortesemente mi facesti. b. davanzati, ii-33: è
beicari, 4-94: l'uom che facesti con tanta eccellenzia / simile a te
. idem, purg., 22-68: facesti come quei che va di notte,
, 2-49: ma vedi, tu mi facesti montare la luna, di maniera che
della battaglia, presso che mortale battaglia facesti. lucini, 201: da una delle
e coronato con grande solennità, voi facesti fare la grande e magna festa. de
segue tuo bandiera! / già non facesti tanta buona gente, / quanta n'
dove sette fratei per mala via / facesti andar, da ghiotto e da furfante
malenanza! chiaro davanzati, 85-14: non facesti come saggio amante / che pone spene
da cui mala partita / di'che facesti per venire a proda? idem,
bibbia volgar., vi-546: tu mi facesti servire ne'tuoi peccati e desti a
ardire e troppo mal fatta cosa e tu facesti quello che far dovevi di mandamelo come
quello che far dovevi di mandamelo come facesti. g. m. cecchi,
cava / testudine nata nei monti / facesti sonora, le canne / traverse inserendo
que'danar sì cari / che vostro iddio facesti del tesoro, / benché vi desse
, 5-19: o ciel che non mi facesti nascer donna! a quel ch'io
! fin da robespierre ti camuffasti e facesti il sagrestano a prete pero de'neoguelfi,
e anche il massone e il socialista facesti, e in fine il battistrada di
di due in questo modo: « facesti prò a'nimici e danno agli amici
di tre, in questo modo: « facesti prò a'nimici e danno agli amici
. item: « né agli amici facesti prò, né danno a'nimici,
d'essere sposa e compagna, tu facesti meretricare concubina. frezzi, iii-7-71: questa
regina / tu mi [gerusalemme] facesti, e 'n su gli estremi giorni
andrea da barberino, 1-274: voi facesti grande peccato a uccidere da san dionigi
: ricorditi del freddo che tu a me facesti patire, e se con cotesto caldo
xxxv-21: tu [gesù] primo omo facesti ad onni bono / ricco, franco
, l'acqua della fonte che tu facesti è gelata nel mezzo dì ed è calda
. giamboni, 10-3: mi facesti tu venire in questo misero mondo.
/ a un de'miei minimi il facesti, / sì come a me il facesti
facesti, / sì come a me il facesti fu ciò poi, / e quando per
per l'immensa offesa / che mi facesti, divorarle crude. nievo, 1-655
; e miserere d'israel, lo quale facesti eguale al tuo primogenito. miserere di
danari, lo rimandasti en qua: facesti delle sette parti le tre dell'opera della
, 10-3: idio onnipotente, perché mi facesti tu venire in questo misero mondo,
mitissimamente mi darla consiglio, come tu facesti più volte, essendo amore di morte nel
. livio volgar., 5-287: facesti il mare d'intorno a malea molesto
10-3: idio onnipotente, perché mi facesti tu venire in questo misero mondo,
tu [o gesù] primo omo facesti ad onni bono / ricco, franco,
beicari, 4-94: l'uom che facesti con tanta eccellen- zia / simile a
: o sommo vate, quanto mal facesti, /... / quando la
vista / ver mei che primamente / facesti mostramento / di far meo cor contento
scusar del gran mottozzo / che mi facesti in calimala iersera. grazzini, 4-165
buonarroti il giovane, 9-362: tu facesti / da mula e stesti fitto in quel
, cioè musica così dolcemente, come tu facesti allora che tu vincesti marsia. poliziano
, dove tu ungesti la pietra e facesti a me voto: ora adunque lieva suso
quel che vostro pur or navicato / facesti a me gustare. f.
., 3-3 (1-iv-262): tu facesti quello che far dovevi, di mandamelo
far dovevi, di mandamelo, come facesti. idem, dee., 10-1
qualsiasi attività matemomento della tua vita serafica facesti nobilissimi acriale e pratica (anche perché
accorgomen pur a la vendetta / che facesti di lui sì bella e netta / de
, che tu di libere / genti facesti nome uno, italia, / ritorna,
or ora gustandola vi nominasti giove e facesti que'preghi che usano di fare coloro
commedia intitolata sine nomine, 54: facesti tu una nota di quelli argenti ti
. dante, purg., 22-67: facesti come quei che va di notte,
col dattivo 'mihi ', nel che facesti tale prattica che quasi ad ogni ora
370: o deo, che invisibol lo facesti, / amore di tanto meno li
non feste oltraggio. forteguerri, iv-373: facesti oltraggio ad una verginella / cui di
6-concl. (1-iv-580): tu mi facesti oggi onore della corona, e io
. ttu meco, come poco innanzi facesti, che mi parli, consigli e
rettori, 68: tu da principio mi facesti perder la pazienza con quel tuo parlar
vinti il consorzio del tuo diritto, facesti urbe quello che prima era torbe.
rotto / che sia rasciutto, sì come facesti / al padovan signor che tu uccidesti
in iesù fioristi, / nuovo frutto tu facesti, / dolce e pieno d'ogne
del parricidio tuo tempio peccato, / facesti del mio sangue i sassi molli,
, 1-i-573: tu me... facesti dell'angosce d'idalogo partefice. benvenuto
interrogazioni che in principio della tua passata mi facesti, permettine due a me su la
10-3: idio onnipotente, perché mi facesti tu venire in questo mondo, acciò
ricordati del freddo che tu a me facesti patire. ariosto, 12-22: fa lor
dai penitenti,... se lo facesti tu solo, egli è 'mo-
ch'ai pio fonte di cristo / facesti alor che cristo / ti fé delle sue
(1-iv-880): male... facesti prima a ascoltare e poscia a pattovire
tu del berico suolo ogni pendice / facesti rigoder l'età d'augusto. g.
idem, purg., 22-69: facesti come quei che va di notte, /
tu che a tanti rubelli / depor facesti il pertinace orgoglio, /...
tra gli sponsalizi de'tuoi parenti, facesti d'acqua vino, e io, ingannato
che senza leggere la mia lettera ne facesti pezzi. -fare pezzi di qualcuno
santi barlaam e giosafatte, 20: bene facesti per te e per la tua anima
mascheroni, 8-117: adamo, e che facesti? / posto in giardino di diletti
d'annunzio, iii-1-480: tu anche facesti / le nozze della suora del marchese /
. chiaro davanzati, 85-10: non facesti come saggio amante / che pone spene i
chiaro davanzati, 85-13: non facesti come saggio amante / che pone spene
che di napoli venisti, / roma facesti la prima posata. -il luogo
il favellare, ringraziando, come tu facesti poco fa, gli dei d'aver
per certo, o divino julio, facesti debitamente la vendetta delle tue ferite celestiali
. frugoni, vi-161: -che morte facesti? -prepostera et escrementizia. manni, 2-4'
obe- dienza! / o grazia che facesti copulare / due cose d'infinita differenzia
che è grandissimo; ben vorrei mi facesti compagnar con il torcio fino a la
vostra absenzia, li casi vostri, come facesti voi nella mia. casalicchio, 245
proferisti al mio nimico, tu mi facesti tradire la cenerà del mio marito e il
cridava: -non fare! / non facesti, per dio, baron giocondo! /
ritornasti quella volta a casa: / poi facesti la prova, eri supplente. sbarbaro
/ assai di voi, che mi facesti fare / la scritta, dove io m'
[tramater]: lo duro lamento che facesti allorché nel tuo partire, partendoti da
questi cancellieri che... non facesti mai loro una gentilezza. et io che
il-iq: il taglio che tu mi facesti non è ancora saldato, anzi e putrefatto
ii-19: il taglio che tu mi facesti non è ancora saldato, anzi è putrefatto
gere la mia lettera ne facesti pezzi. ti dovrebbe bastare i quarti
e tu, o salvo, ne facesti a noi pur tanto, del bene!
, i-238: -pilucca, ben, che facesti? -ho messa la rabbia fra i
. / per l'ascender ch'ai fin facesti al cielo / col bel corporeo velo
a te ad amarti, come tu ti facesti incontro a lei. rappresentazione di s
. b. davanzati, ii-174: facesti conoscer l'ingegno tuo non impiegato mai in
mai in difesa d'alcuno, quando facesti uccidere quel chiaro uomo...
la luna / il dì che 'l camascial facesti voi, / onde non più ragione
. g. óozzi, i-12-156: che facesti tu mentre co'rai / scaldava il
f chiaro davanzati, 122-9: così facesti a lei per dolzi rai, /
tre voi e la ritificagióné, come facesti a messer otto: ed ho preso che
pataffio, 1: tu mi facesti bocchi e non magazza: / di non
glorificare. laude cortonesi, 1-i-255: facesti [san francesco] la corte
cicerone volgar., 1-444: che facesti tu novellamente, morta la prima moglie?
pensò la ingiustizia; come resoglio acuto facesti inganno. = var. ant.
falli qui della promessa / che mi facesti,... /...
da massa marittima, 40: voi la facesti [l'umanità] per vostra bontà
sciampiato, tu hai rotta la promissione che facesti. leggenda aurea volgar., 543
non sia morta a tempo, cioè quando facesti quella finta? = comp
la malizia di tutti i peccati che facesti. 4. ritornato a un'
deh, amore, poiché tu mi facesti ricetto di tante afflizioni, tu ancora
per ricordanza. -ricordanza? / quanto gnene facesti costar? g. a. clario
ricordati di me, poi che mi facesti di terra: ricordati di me, poi
e la sera l'attuffò, come tu facesti questo, in uno bigonciuolo d'acqua
fu rimessa l'ultima volta che me ne facesti domanda. pascoli, 1-613: il
legioni romane, per tuo proprio consiglio facesti scendere i cavalieri a piede e rinfrancasti
danari, lo rimandasti in qua: facesti delle sette parti le tre dell'opera
sepolcro, i-10-58: quando da lui facesti partimento, / [maria] vedova con
, / noi ritraesti tu e non facesti / opera di tornarlo al buon camino?
bellissimo, troppo bello, ritratto che facesti di me. a. boito, in
: « bella giovane, tu mi facesti oggi onore della corona ». sercambi,
fatto, arrigo? di quale pignatto li facesti la suppa? » arrigo disse,
, tu hai rotta la promissione che facesti. mazzei, i-153: sono consigliato ch'
rovinarla. b. davanzati, ii-174: facesti conoscer l'ingegno tuo non impiegato mai
e ascoltando la conferma, che tu mi facesti fare, che siamo due oneste persone
, ii-19: il taglio che tu mi facesti non è ancora saldato. fausto da
. grazzini, 9-91: tu mi facesti montare la luna, di maniera che io
/ poiché noi d'ogni ben ricchi facesti / colla tua pura salutifer'onda.
rotto / che sia rasciutto, sì come facesti / al padovan signor, che tu
agostino volgar., 4-101: tu facesti infermare colui ch'è sanatore di tutti i
sangue il de coureil e l'acerbi facesti cosa non meno civile che a scrivere
signore iddio,... lo qual facesti li padri eletti e santificasi loro,
tanta di sangue. covoni, 7-224 lo facesti per sfogare / il tuo bisogno d
grandi e ottime le quali tu non facesti né edificasti, case piene d'ogni
ricordati del freddo che tu a me facesti patire, e se con cotesto caldo il
g. gozzi, i-12-156: che facesti tu mentre co'rai / scaldava il sol
: fu quello il bel servizio che mi facesti, scannapagnotte senza fede, lasciandomi lì
fatta in quel giorno / che tu facesti alle stelle ritorno / quando, scappata
, tu hai rotta la promissione che facesti. sciampiatóre, agg. e
otta; ma, vedi, tu mi facesti montare la luna di maniera che io
iii-187-20: o sommo vate, quanto mal facesti /... / quando la
mi desti affanni e pene / e facesti di me mille sciuppini; / or vuoi
: o sommo vate, quanto mal facesti /... / quando la mosca
« io sono l'obbedienza che tu facesti a'maggiori ». -assol.
il buon pesce! o quanto ben facesti a recarcelo! », e chi li
sì sanasti e purificasti e che passare facesti lo tuo popolo e seme d'abram
contento sol, non già con talmalizia / facesti el tuo valor sempre più grande! patrizi
dante, purg., 22-70: facesti come quei che va di notte,
. chiaro davanzati, 122-12: così facesti a lei per dolzi rai, /
. chiaro davanzati, 85-12: non facesti come saggio amante / che pone spene i
pippo di franco sacchetti, 406: facesti quelle corse allasalvatica. -senza l'
« donna, posciache tu questo figliuol maschi facesti, per niuna guisa con questi miei
come mostrar sen- biansa / tu mi facesti, amor, und'ò pezansa.
piaghe di iesù cristo / in lui facesti reflorire. laudario della compagnia disan gilio,
confermeresti tu stessa. borgese, 6-52: facesti come la madre al querulo / fanciullo
. sacchetti, no: se mai facesti grazia, o seva morte, / a
bergantini, 1-77: di sfatarlo / facesti finta, e lo rimproverasti, / trattandolo
sferzare asangue il de coureil e l'acerbi facesti cosa non meno civile che a scrivere
: alisandro, quanti furono quelli che tu facesti stentare? quanti ne facesti morire sforzatamente
che tu facesti stentare? quanti ne facesti morire sforzatamente? quanti ne mandasti a
fatto e solo puoi disfare ciò che facesti, fa'questo ancora, che io del
). frezzi, i-4-136: tu facesti smembrar con doglie e guai / il
snaturassi? sermini, 351: tu il facesti il più le immondizie: una
non sapesti fare elena bella, la facesti ricca ». cesarotti, 1-i-125: la
strozzi, 1-293: perché la procura facesti più tempo fa in giovanni è spirata
, 151-32: deh dimmi quello che tu facesti in cotal dì, or fa un
seguo: « or dimmi quello che facesti or fai sei mesi? » e quelli
rebbe che a le mie littere voi facesti una coperta, el soprascripto della quale
donna a immagine e similitudine tua e facesti li altri animali e bestie della terra
intonarmi nel cuore quella voce colla quale facesti spalancare le porte del cielo e dell'inferno
macinghi strozzi, 1-293: perché la procura facesti più tempo fa in giovanni è spirata
cxxxvi-924: chi ben rimira quel che già facesti / a la tebana prole e al
: chi ben ragguarda quel che già facesti [o fortuna) / alla tebana prole
come io v'ho detto. -voi facesti molto male: perché poteva esser forse qualche
. chiaro davanzali, 122-11: così facesti a lei per dolzi rai, / quando
: alisandro, quanti furono quelli che tu facesti stentare? quanti ne facesti morire sforzatamente
che tu facesti stentare? quanti ne facesti morire sforzatamente? quanti ne mandasti a
sacchetti, 126: amor, tu mi facesti / venir in un paese da me
figliuol mio angelicato, / ma'non facesti pecato / e. sse'in tanta
/ di tutto il mondo una città facesti. b. croce, iii-27-06:
e nella mente tre voti solenni che facesti nella professione. tinucci, 2-11: scende
quella volta a casa: 7 poi facesti la prova, eri supplente. verbali del
/ ké, per noi, surreximento / facesti, victorioso! = nome d'azione
o nerone,... quanti ne facesti morire nel taglio de le spade?
non mi taccio, / quando da sera facesti tua mossa / per portar l'arma
. cicerchia, xliii-346: dir mi facesti che piena di grazia / i er'
. ricordati di me, poi che mi facesti di terra: ricordati di me,
fenoglio, 5-iii-496: giuri che tu facesti scudo al duce / e me teste
xxxv-ii-675: o sommo vate, quanto mal facesti /... quando la mosca
villani, 4-56: musa, tu che facesti esser geografo / il buon dionisio,
il buon dionisio, e prima ancor facesti / omero, ancor che cieco, esser
sé. calmo, xxi-ii-844: mi facesti compagnar con il torcio fino a la
verace dio che a tua propria forma / facesti di sabbione èva ed adamo, /
martello, 6-i-396: german, tu mi facesti / tramortir di paura / col giugnermi
credo. frezzi, i-4-136: tu facesti smembrar con doglie e guai / il
cava / testudine nata nei monti / facesti sonora, le canne / trasverse inserendo nei
trugiolando la chioma di sansone, / facesti de'barbier tanta dovizia. -potare
ancora grande tempo, che concitasti e facesti tumulto e menasti teco nel diserto bene quattro
iv-105: mi sono assai consolato che facesti una felice navigazione senza alcun turbamento di
ciò non pertanto il conto che tu mi facesti toma quasi all'in tutto.
beneficii, che colui, che tu facesti pari a'tuoi figliuoli, e partecipe
, / l'offerta che nel tempio oggi facesti: / la deità ne la carne
al vetere / lazio sermone istesso / sentir facesti i numeri / dell'italo permesso.
che lasciassi il tal vezzo o non facesti la tale e la tal cosa? b
villania, / a farmiuanto allor tu mi facesti, quando i nostri cavalli ambo ucci-
. tu confesassi quello che tu non facesti giammai, andandone la vita? magalotti
e nella mente tre voti solenni che facesti nella professione, lassandovi la impronta del