delpulci, 3-42: truova cosa che faccin collezione, / se v'è 72:
anzi 'l tempo, / non ti faccin morir con un capestro. garzoni,
tanto gli anni miei / lunghi si faccin, che le chiome d'oro / vegga
. pulci, 3-42: truova cosa che faccin collezione, / se v'è reliquia
carducci, ii-9-130: dunque, pallido faccin, mio desiderio e mio tormento, verrai
, o zanzare, / che mi faccin col sonno far dieta. bandini, xviii-3-
: tutte [le finestre] si faccin volte a tramontana, opposta a mezzodì
/ là dove ella non è, faccin pianura, / affin che dagl'inciampi
instruzione ai cancellieri, 7-415: né faccin mai la polizza o mandato al camarlingo
fida stanza ove mi sorrida il caro faccin. betteioni, vi-434: la dolce mia
pompe, / che s'usano, si faccin con gli inchini. papini, 20-xiv
inquadrato. carducci, ii-9-273: il faccin mi sorrise l'ultima volta incorniciato
dio: e'quali t'incoronino e faccin grande in quel reame dove è ciascuno
carrozza di 2a classe, e il faccin mi sorrise l'ultima volta incorniciato in una
lucenti sue sparger un lampo / che tremar faccin l'aier di splendore. molza,
e sottocancellieri, che tali notificazioni si faccin loro nel modo predetto. leggi,
. b. giambullari, iii-166: faccin che le lor mazze non muffino,
il primo onore / che all'uom faccin la natura e dio. caro, 1-958
o rotelle, / ché sassi non gli faccin villania. v. borghini, 6-iii-28
dire / c'a la lor fede el faccin prossimano! -che vale ad elevare
orribile carrozza di 2a classe, e il faccin mi sorrise l'ultima volta incorniciato in
ragionin con lo quarteruolo, / non faccin guerra se non voglion duolo.
il latrare, muggire e raggiar dei quali faccin pensare a'nemici che vi sieno ancora
salutiferi liquori / del ciel molti per voi faccin ritorno, / pur, s'ella
pulci, 3-42: truova cosa che faccin collezione, / se v'è reliquia
si guardano e riconciliansi innanzi che ei faccin la vendetta. g. p. maffei
figure di buon rilievo ower fregi che faccin rivolte o altri staccamenti. p. cattaneo
. e risveglieranno le rose su 'l caro faccin. -ant. non lasciare dormire
figure di buon rilievo, over fregi che faccin rivolte o altri staccamenti. vasari,
283: gli animai tutti a te faccin battaglia, / l'aura ti nieghi il
, avendoli sbattuti prima sì che li faccin tutta la schiuma. da ponte, 1-615
col battaglio sonare, / perché e'non faccin gli scambietti in fallo. cieco,
avendoli sbattuti prima, sì che li faccin tutta la schiuma. idem, iv-227:
passa, l'è forza che si faccin dare / la regalia tal genti mastinazze.
soave, o usignoletta mia dal bianco faccin che mi fa perdere il senno, ahimè
vogliamo che un dì certi smargiassi / ci faccin ire a rivederci a scio. fr
: se vuol che quei di una città faccin men diffesa dopo che saran stati sospinti
li miei spirti tanto ardire / che faccin motto venendo di fore, / per soverchianza
sue sparger un lampo / che tremar faccin l'aier di splendore. beccuti, i-99
: figure di buon rilevo over fregi che faccin rivolte o altri staccamenti.
fiuto il loro sterco / perché mi faccin divenir gran cosa. -massa di
che patiscono corrompimento d'osso, e faccin le cicatrici cave. idem, v-33
, 1-29: ma che credete voi che faccin gli scrittori d'oggidì? non altro
, tafani et ogni tristo sciame / ti faccin tedio e donin gran travaglia. il
, 25-94: guidar quelli / ove faccin che dati in mano al truce / bertolagi
sue sparger un lampo / che tremar faccin l'aier di splendore. n. agostini
o rotelle, / ché 'sassi non gli faccin villania. -fare villania a una