casa tornatasi, mise la vecchia in faccenda per tutto il giorno. bisticci, 3-25
, imbroglio, inganno; situazione, faccenda intricata; tresca. domenico da prato
doni, 10-330: chi non ha altra faccenda che mangiare e dormire, perde tempo
/ basta che da quel lauro tu faccenda. ottonelli, 265: tuttavòlta..
ne'rozzi. guerrazzi, 10-500: in faccenda siffattamente grave il 'tuziorismo', voi siete
solo. -affare, negozio, faccenda, impegno (per lo più al
come teppismo e parassitismo e liquidano la faccenda in un batter d'occhio con dei
. sono tuttavia indignatis- simo per la faccenda pisana ultra-oscura. = comp. dal
provincia che viene a sbrigare in città qualche faccenda, o per liti giudiziarie o per
mastro uscere del re, per alcuna faccenda passando dalla casa di costui, sentendo li
l'uva agresto: per indicare una faccenda che sembrava conclusa, ma che si rivela
soleano vacui di maggiore sue cure pigliarsi faccenda a riprendermi e accusarmi taciturno e pervicace.
riconosce debitore. geva aveva recato la faccenda dei biglietti di credito, perché prima
non intervenire, non immischiarsi in una faccenda, in una situazione attendendone l'esito;
veglia, a buonamico cominciò a rincrescere questa faccenda, come a uomo che avrebbe voluto
niuno inganni il suo fratello in alcuna faccenda; ché il signore è vendicatore di
primi riformatori si posero, come alla faccenda più premurosa, ad imitare quelle rime
che hanno pigliato il verso di una faccenda. 10. locuz. -a
procederà poi per il suo verso, sarà faccenda da nulla. -a, per
; / ché ci han da far qualche faccenda anch'elle /... /
2-59: 1 poeti è un'altra faccenda, essi vestono d'avventura ogni loro
, / in suo luogo lasciando suor faccenda / madre vicaria di quel santo armento.
danno. 8. ant. faccenda, affare privato da sbrigare, che si
figur.: esito positivo in una faccenda, in una circostanza. giamboni,
e lucia, 197: era in quella faccenda tanto occupato delle conseguenze che ella poteva
giù, e come vada questa faccenda de * poeti, i quali si tengono
. casella, 2-133: quanto poi alla faccenda delparmonismo mi sia lecito il dirvi che
è come si svolge da noi la faccenda dell'andare in camporella, a limonare,
ant. chi porta a termine una faccenda o un incarico, chi sbriga una commissione
da fare, faccende'; cfr. faccenda. hacker [àker], sm
2-vi-1973]: inoltre, indagando nella faccenda la polizia ha stabilito che alcune hit-parade erano
difficile da risolvere (una situazione, una faccenda, ecc.). -poco
pomospettatori delegano a una pellicola tutta quella faccenda un po'fantascientifica del sesso, delle
. rosmini, lxxix-i-23: in questa faccenda d'avvincolarmi in amistà con alcuno.
labriola, 1-ii-301: ci tengo alla faccenda dell'indirizzo, anche come 'lezione'
convocato in curia. « per la faccenda del cuginaggio » attaccò il vescovo che era
sciogliere un enigma, un dubbio, una faccenda complicata. bruno, 3-895
per zelo male inteso) di ogni faccenda e si impegna in ogni incarico, pretendendodifartuttodasolo
nulla né del burgoine, né d'altra faccenda guerreresca, sicché siamo peranco tutti allo
. attendere attivamente e instancabilmente a qualche faccenda, darsi un gran daffare, affannarsi
ecc. moravia, 28-130: la faccenda del 'melting-pot', ossia del cosmopolitismodeglistatiuniti.
repubblica [1-ix-1997], 48: la faccenda è poi finita con il lancio di
livio romano, clxii-146: la faccenda s'è conclusa con l'allontanamento del
, deciso a saperne di più sulla faccenda. = comp. dalpref. lat
che dire 'sua'una qualche donna era faccenda accompagnata sempre da un punto di domanda –
carlo jean, si occupa di tutta la faccenda, dallo smantellamento delle centrali esistenti,
r trica, sf. letter. faccenda intricata o noiosa che procura fastidi;