, 1-315: a un certo punto la faccenda aveva minacciato di guastarsi abbono.
ii-103: io volevo parlare della mia faccenda che si potrebbe accomodare così tra noi
dica di aver bisogno di uscir per qualche faccenda, rispondono, credendo fare un complimento
che vi stava; e dettogli la faccenda, il menò, addobbato il meglio che
affaccendarglisi intorno. = deriv. da faccenda (v.). affaccendato
). affaràccio, sm. faccenda seria, difficile, complicata, preoccupante
affatacelo!): è una brutta faccenda, una situazione grave. tommaseo
, incombenza; lavoro, fatica; faccenda, cura, dovere, funzione;
. [si alterna con * faccenda 'in] manzoni, pr. sp
; ma rispondere era un'altra faccenda. idem, pr. sp.,
spesso si possono adoperare le voci 'faccenda 'o 'negozio carducci, ii-9-25:
mio (nostro, ecc.): faccenda che non ci concerne, o di
affarùccio, sm. piccolo affare, faccenda di poco conto; impegno lieve,
2. per eufemismo: affare grave, faccenda importante, impegno oneroso, situazione difficile
guarda quanto la fortuna in una medesima faccenda dà a li uomini diversi fini. grazzini
sentiamo diletto. varchi, v-27: gran faccenda è il favellare; e come è
de'ricci, 61: agitate questa faccenda senza passione d'interesse, e con
. silone, 5-51: « è una faccenda che non mi riguarda. io me
mi accorgevo per più segni che la faccenda non doveva andar bene e che qualcosa
908: mi congedai, allegando una faccenda che non soffriva ritardo. ed era
allusivo. palazzeschi, 3-242: questa faccenda della rificolona rappresentava anche nel popolo una
certe amministrazioncelle da poco possono dar più faccenda che quelle di grandi famiglie o
poi per il suo verso, sarà faccenda da nulla... raggiungere più
baretti, i-75: prima di prender altra faccenda, m'è uopo andar fuori di
di scale, comodissime per ogni necessaria faccenda. 10. ant. viottolo
milizia. idem, 594: in alcuna faccenda si ricerca l'animo grande e fermo
io avuto sempre l'animo a questa faccenda, e non a cosa che si abbia
poteva non essere stato a parte della faccenda. soffici, v-1-108: che cosa facessero
i filosofi], che la gran faccenda dell'umana generazione sia archi- tettata da
. palazzeschi, 1-221: con la faccenda di questo benedetto codice che sempre si
4. sm. figur. faccenda da aggiustare, conto da saldare.
. magalotti, 9-1-103: poiché la faccenda è avviata così, vo'pur essere
: imbrogliare, mettere confusione in una faccenda, in una questione; complicare le
egli t'asseconda / in ogni tua faccenda, o contadino. d'annunzio,
mutola,... rappresentava alcuna faccenda. alfieri, 70: eccola in fogge
venne in disparer col viceré per la faccenda attenente a messer bernardo. cellini,
non i ricchi. -l'è così la faccenda: chi non ha, non è
parte; che ben mostra cupido aver poca faccenda poi che entra in sì egregio babuasso
, non ha d'andar così la faccenda. se il disegno di trastullo non avrà
... ed io baldanzoso di tal faccenda, confessai d'averli fatti io.
l'inizio e la conclusione di una faccenda. caro, 15-i-163: un giorno
puramente strumentale. 5. ant. faccenda, affare. pulci, 24-37:
la nera, io aveva risposto che la faccenda camminava a rovescio. salvini, vii-532
, quanto di un'altra più terribil faccenda, che voi mi avete fatta sovvenire
baccone, non ha d'andar così la faccenda. se il disegno di trastullo non
. mi pareva troppo andata bene la faccenda. oh! me l'avete fatta
gli rispose il gran giustiziere « questa faccenda di passare dalla vita alla morte non
chiamata e accorrono volontariamente, volgendo la faccenda in scherzo. 2. peggior
(piuttosto meschino, futile); faccenda molesta, che procura soltanto grattacapi e
dimmi, flavio: / hai tu quella faccenda? -ben puoi credere / che non
, 8-80: però il più bello della faccenda erano a vedersi (col cannocchiale)
bisógna, sf. affare, faccenda, lavoro; azione, incarico,
mai. 6. affare, faccenda (e vi è sempre implicita l'
-fare il bisogno: espletare una faccenda. lorenzino, 182: ch'
esser meglio informato di voi su questa faccenda. marotta, 3-198: don eduardo
retto di poco conto; faccenda di nessuna importanza. tommaseo [s
briga: darsi da fare in una faccenda fastidiosa. borghini [tommaseo]:
abbiamo trovato il modo di tentare questa faccenda. leopardi, iii-65: bisogna sapere
ha sentito odore di bruciato in questa faccenda? bruciatóre, agg. e
tali sono i vasi destinati a questa faccenda. questa etimologia venne in mente al
conclusione, la risoluzione definitiva di una faccenda, di una situazione, o l'
tesoro, o se fanno qualche altra faccenda. parini, 418: che importan leggi
, senza metter molto cura su la detta faccenda, cercò di quello dov'era il
, vii-1156: che può essere dunque questa faccenda? -che può essere? ve lo
calci? ora l'aggiusto io questa faccenda. faldella, 2-150: con queste
8-173: io vorrei che facendo quella faccenda, tu facessi di quelli azzicchetti, che
che vogliate cavare il costrutto di questa faccenda, saperne la cagione e investigare se
aver del calendario vuol dire aver poca faccenda. dicesi anco per ironia, per denotare
,... a lui affidai la faccenda di trovare un calligrafo che scrivesse la
.. raggiusteremo fra di noi questa faccenda... infine cos'è stato?
7-89: poiché la moda fa una faccenda di anatomia, altrettanto fa la letteratura
tutte le carte e atti riguardanti una faccenda. dirai più esattamente 'coperta'e
che ci fosse sotto mistero; e la faccenda camminava. sarebbe forse camminata così fino
affare, condurre a buon termine una faccenda. pulci, 18-171: e disse
, 157: non si trovava mai in faccenda alcuna così importante, ch'ella non
, e principal guida di tutta questa faccenda. cattaneo, ii-2-290: si sa che
iv-330: don giacinto, quantunque la faccenda non gli paresse affatto canonica, accese
affacciarvisi o per vedere o per faccenda. serao i-56: tutti i vitaiuoli,
lano, li dimandai per qual cagione quella faccenda così regolatamente si facesse.
... a lui affidai la faccenda di trovare un calligrafo che scrivesse la
cameadi hanno complicato anche di più questa faccenda, perché assicurano che la virtù esiste
allora di divertire il discorso da quella faccenda, tantoché le parole del cionco
il gastigatóre [delle schiave] arà faccenda, e non piccola. alamanni, 6-18-
1-2-13: o che aspiravi a qualche gran faccenda? / siete esaudito: già son
che cosa è? staffetta, staffetta! faccenda, faccenda! machiavelli, i-443:
è? staffetta, staffetta! faccenda, faccenda! machiavelli, i-443: tenuta [
che vogliate cavare il costrutto di questa faccenda, saperne la cagione e investigare se
, 328: tutto l'insieme della faccenda, e gli occhi rossi, e
... raggiusteremo fra di noi questa faccenda... infine cos'è stato
4-152: a che sete voi di quella faccenda? -ant. per che: con
viceré in persona dovette occuparsi di questa faccenda dei furti sempre più ingenti e inesplicabili
lutamente che io venga in chiaro di questa faccenda. manzoni, pr. sp
il clericato, espose loro tutta la faccenda, acciocché discemessino se quello spargimento della
vi-n-298 (41-6): ma la troppa faccenda ch'io raccoglio / de la mia
e che i galantuomini non abbiano altra faccenda se non di badare alle loro civetterie
allora di divertire il discorso da quella faccenda, tantoché le parole del cionco o non
femminette possono credere; e certamente sono faccenda più dicevole a ciurmatore che a principe
el non essere obbligato per ambizione o faccenda alcuna; attendere quando vuole alle lettere
): balie e altre donne in faccenda; e... capre mescolate con
nella commedia: esser partecipe di qualche faccenda, per lo più spiacevole e non
e compagni, e anche di questa faccenda se ne può fare a meno. in
ed io, di dar foco alla faccenda, e non si mancherà di qua di
ma quegli, al qual non piace tal faccenda, / se la trimpella e passa
: altri menti va la faccenda in ima lingua morta. e pigliando
e si buttarono a tutt'uomo nella faccenda del riprendere il disopra. =
ora l'altra, a descriver la faccenda, come si racconterebbe una cosa fatta.
discussione, o lunghi trattati sopra qualche faccenda, invece di 'conchiudiamo, riassumiamo,
a tutti distribuisci qualche a lui condegna faccenda. masuccio, 444: intorno a si
suo compagno, e condottiere in tal faccenda. baretti, 2-14: gli uomini
; trama, raggiro, imbroglio, faccenda complicata, vicenda molto complessa e imbrogliata
di sapere quello che hai fatto della faccenda sua. ariosto, 33-60: perché
punto che nessuno capiva più nulla nella faccenda, tranne il vecchio gasparri.
, avvenimento, evento, vicenda, faccenda, caso, circostanza. ristoro,
-in particolare. la cosa: questione, faccenda, argomento, materia di cui si
. -la cosa è qui: la faccenda, la questione o il fatto è
risolvere un determinato caso o questione o faccenda. verga, 4-35: eh,
o il proprio assenso in una determinata faccenda, oppure per offrire generosamente il proprio
posta e per proprio vantaggio una determinata faccenda, una data situazione. guicciardini
un nuovo solco; dicendosi questa faccenda 'costeggiare '. = deriv
portato. marino, i-92: è faccenda che mi preme. perciò prego v.
. quanto al sorprenderlo nel covo era faccenda più difficile ancora: tutti i contadini
, lo debbe avere miso a qualche faccenda. baldi, 4-1-io: cresimò [
cresta e si buttarono a tutt'uomo nella faccenda del riprendere il disopra. panzini,
signoria. giusti, iii-361: se la faccenda continuava dello stesso gusto che aveva cominciato
108-43: e 'l cavaliere detta la sua faccenda si partì, raccontando poi al papa
che ti narri come l'andò la faccenda, dacché l'era così nuova e da
. 6. figur. ant. faccenda, intrigo, affare complicato, imbroglio
danze: condurre un affare, una faccenda, un imbroglio; tessere un intrigo
157: non si trovava mai in faccenda alcuna così importante, ch'ella non
ch'i'non gl'ho fatta mai chella faccenda. -per dato di qualcuno
, signor nicolò! come va questa faccenda? ha detto davvero o da burla
nella mia infanzia, io arei anche faccenda insino alla decrepita età della mia vecchiezza »
serra, iii-399: tanto per definire questa faccenda di oriani, pensa un poco tu
conveniva a lui di rimestar quella brutta faccenda. [ediz. 1827 (199)
, cura (un argomento, una faccenda, un incarico, una situazione imbarazzante
una sera un giuoco di non so quale faccenda, se non che, qual d'
prima non abbiano sbrigata ogni loro fastidiosa faccenda, per poi riposarsi veramente in essa
perduto il mondo, volti ogni sua faccenda a dio, e a lui pensi il
], ii- 34: quanta faccenda hanno i dittatori e gli scrittori,
s'intenda o non voglia impacciarsi d'alcuna faccenda, intervenendovi solo per bel parere e
extra iocum ', sollecitate questa mia faccenda, e datemene avviso, nel nome del
penitenza. verga, i-213: la faccenda poi s'era fatta grossa, perché il
gli facea instanza che gli dichiarasse la faccenda. foscolo, xi-i- 207: i
] conviene il sopraccarico fare ogni sua faccenda, non volendo che la spesa
persona: rimettere ad altra data una faccenda che la riguarda, che la interessa.
): a poco a poco, quella faccenda di finir le frasi cominciò a divenirgli
): a poco a poco, quella faccenda di compier le frasi cominciò a divenirgli
pochi dì, pensando sul serio alla faccenda, cominciai a dire tra me: e
vi-n-298 (41-7): ma la troppa faccenda ch'io raccoglio / de la mia
della dinamica dei quattrini conobbi che la faccenda cammina non solo diversa, ma contraria:
mettere in chiaro, spiegare minutamente una faccenda imbrogliata o complicata; venire a capo
, erano la principale e più seria faccenda di lebino. d'annunzio, v-1-145
mercato vecchio, e domandano di questa faccenda. pataffio, 7: non dice che
avesse avuto la parte esecutiva in quella faccenda del testamento... e l'
dissero che proprio il giorno prima la faccenda della bisca si era risolta. -per
distinguere chi più procedeva smaniosa in questa faccenda, o l'autorità civile o la
vi-11-298 (41-8): ma la troppa faccenda ch'io raccoglio / de la mia
, discutevamo io e lui su la maledetta faccenda da sbrigare in città. alvaro,
enigma, un dubbio, una faccenda complicata). borsieri, conc
il tempo finirà di dismascherar questa faccenda affatto. = comp. da
. affare, incarico, incombenza; faccenda. fagiuoli, 3-2-285: vuoi dirmi
venne in disparer col viceré per la faccenda attenente a messer bernardo. pallavicino,
teco adesso, / ch'i ho faccenda al porto, a rivederci. sarpi,
non m'è paruto utile mettere questa faccenda... in più disputazione, perché
nei boschi d'alessandria, avea poca faccenda, sfogava al solito l'irrequietezza nativa
314): per lucia era una faccenda seria il rimanere distaccata dalla gonnella della
tenuto il popolo al corrente di questa faccenda di famiglia degli elefanti, naturalmente prospettandola
più chiara visione e informazione di una faccenda tanto incredibile quanto delicata. levi,
, affrettò [la donna] quella faccenda del fardello. ruzzati, 4-271: mai
rimasa la donna stupefatta de la smisurata faccenda, che le aveva empita la dogana fino
della settimana è la domenica; principal faccenda è quella, che nel dì della
sono scappato a milano per combinare la faccenda del domicilio legale. orioni, x-25-32:
, ovvero dopoché uno abbia terminata una faccenda con grande stento ed in molto tempo
insolita, o della terminazione di questa faccenda che si pensava non avesse a esser
, per ritornar di nuovo alla faccenda. nel trascorrere i doriferi del
nel giudicare d'alcuna cosa possono risparmiarsi faccenda e sostituire in vece il giudizio altrui
sa. albertazzi, 786: finita la faccenda scuote la scatola; vi mette il
morti è umiliante. non sono più faccenda altrui; non ci si sente capitati sul
. d. bartoli, 40-ii-107: faccenda intrigatissima, e d'una prodigiosa memoria
ed al maestro in ogni più faticosa faccenda, con patir di ogni cosa appartenente al
era tosto chi gl'invitava a liquidare la faccenda a pugni. bocchelli, 6-149:
che non so come riparare a tanta faccenda di epistolario oltre i miei doveri di
, come un oratore, alcuna importante faccenda,... si viene a disnaturare
baretti, 1-50: la mia principal faccenda fu sempre di esaminare gli uomini vivi
gioberti, 1-ii-593: fan dello stile una faccenda separata dalle idee, lo spolpano,
matteo che era escluso questa volta dalla faccenda fiutava l'imbroglio. -con riferimento
. caporali, i-134: questa mia faccenda nulla vale, / senza l'esordio e
. disbrigo, esecuzione (di una faccenda, di un negozio, di un
avviso mi date dell'espedi- zione della faccenda; ch'arò gratissimo siate consolato secondo
cura publica, diate subito expedizione a questa faccenda. -ricercare presta espedizióne: richiedere rapida
un buono stile in prosa è una faccenda di così poco momento, che se
porti / un sobbuglio una pressa una faccenda, / mirabile a vedersi. manzoni
i ricchi. -l'è così la faccenda: chi non ha, non è.
sospendere la parte che risguarda tutta questa faccenda, convenendovi sapere troppe cose di più
farò pagare verificata ch'io abbia la faccenda. rovani, ii-235: egli stesso
faceva guerra, e la signoria poca altra faccenda aveva fuori delle cause private: e
, avesse potuto pensare anche a questa faccenda. ètsi, cong. latin
dirsi altrimenti, perché tutta questa faccenda è materia d'eu- trapelia,
coloro adunque che fan dello stile una faccenda separata dalle idee, lo spolpano,
dì non voleano essere occupati da nulla faccenda che gl'impedisse, ed era degno
. bibbia volgar., vi-33: ogni faccenda ha sua stagione e tempo. boccaccio
lascivi, di niuna lor cosa o faccenda curavano. savonarola, 8-i-401: non
in mano da quei pochi che rigirano la faccenda. baretti, 1-85: il formarsi
formarsi un buono stile in prosa è una faccenda di così poco momento, che se
tagliala. tu mi rispondi che la faccenda di casa tua ti tiene, e vuola
d'orti, o uccellagione o altra faccenda di agricoltori o di pastori o di cacciatori
quegli, al qual non piace tal faccenda, / se la trimpella e passa
governo delle due bestie era l'ultima faccenda quotidiana di pietro. -ant.
guarda quanto la fortuna in una medesima faccenda dà a li uomini diversi finì.
degli uomini. baretti, 3-303: niuna faccenda umana, ta- basso mio, può
/ un sob- buglio una pressa una faccenda / mirabile a vedersi. altri devolve
d'averla ammazzata un ufficiale. la faccenda andò su per i giornali. moravia,
. moravia, vii-341: dopo quella faccenda della sorpresa nella bisca, l'aria
una stretta da uscio, una mala faccenda, un mal bucato. baretti,
nel giudicare d'alcuna cosa possono risparmiarsi faccenda e sostituire in vece il giudizio altrui.
gran inquietudine che mi si rinnovi la faccenda dell'anno scorso, che, per la
ne avevo altri, a quest'ultima faccenda era giuocoforza porre rimedio.
si spaventò l'omo che capì subito la faccenda, e cominciò a tremare come una
è? -staffetta, staffetta, faccenda, faccenda. - che porti?
-staffetta, staffetta, faccenda, faccenda. - che porti? -ortolani,
porti? -ortolani, ortolani. -gran faccenda; e però ben dice: «
che i sentimenti dell'anima sieno una faccenda. botta, 4-389: panni che la
4-389: panni che la libertà sia una faccenda molto grave e di gran compostezza.
ragazza, ma 00! proprio una faccenda seria. -bisogno, necessità.
entrar nell'orto. / -è gran faccenda? da cotesto muro, / ch'
. 1827 (657): e tanta faccenda, per bruciar degli stracci! povera
?]. alvaro, 14-217: la faccenda era che io pensavo non sarei mai
guido da pisa, 1-337: sopra questa faccenda anco voi cittadini consigliate quel che vi
presunzione fu, che avendo cercato questa faccenda con messer giovanni da oleggio,..
almen, se con lui tratti una faccenda, / non si scapiglia a dirti villania
redi, 16-v-377: questa non è faccenda da rispondervi così all'improvviso e senza
come prima dietro il banco per la faccenda dei soldi,... la medesima
ii-153: un murmure diverso, una faccenda / ode intensa, / onde
figliola minore, senza farsi orrore della faccenda, prende uno straccio bianco di bucato,
è un uomo è un trespolo una faccenda di legno un'ombra scura che aveva la
volta veniva la suora, a premere la faccenda del piovano, et una volta il
et una volta il piovano a premere la faccenda de la suora. p. fortini
geloso, dubbitando perché egli non aveva faccenda che la donna non si provedesse d'
e che si chiama l'esattore della faccenda. 7. locuz. -affidare
. -affidare, assegnare, commettere una faccenda: conferire un incarico. livio volgar
volgar., 1-277: egli commise la faccenda a m. claudio suo famigliare,
mi poteva il mìo padron commettere / faccenda a cui più volentieri attendere / potessi
, definire, risolvere, liquidare una faccenda: definire una controversia, trovare la
.. raggiusteremo fra di noi questa faccenda... infine cos'è stato?
stato? pesci, ii-1-556: la faccenda fu risoluta come doveva, mediante il verdetto
era tosto chi gl'invitava a liquidare la faccenda a pugni. serra, iii-399:
, iii-399: tanto per definire questa faccenda di oriani, pensa un poco tu alle
una poltiglia di verdura. -avere faccenda o faccende: trovarsi occupato, avere
avere affari da sbrigare. -avere poca faccenda: aver poco da fare. -non
aver poco da fare. -non aver faccenda: non aver nulla da fare,
dicessi o reputassi te non avere alquanto di faccenda. pulci, 16-117: se ti
io sono uom poveretto: / non ho faccenda o roba da partire; / e
dio cupido, / hai pur poca faccenda a travagliarti / con simil manigoldi!
, ermellina, se tu non hai faccenda, vien meco, e aiutamela accompagnare a
2-35: lasciami andare, ch'io ho faccenda, / avendo sopra un'altra tavolata
nei boschi d'alessandria, avea poca faccenda, sfogava al solito l'irrequietezza nativa
: non sono candia. candia ha faccenda / uscita è per tempo stamane. bontempelli
li avesse un giorno dimenticati. -avere faccenda con qualcuno o qualcosa: aver che
è da curare né da avere con essi faccenda, dicendo nel primo dela fisica,
un bel tempo, e non aremo faccenda con i zenit e nadir, e altre
. -condurr e, spedire una faccenda: eseguire un ordine, portare a
, della vostra politica, per condurre questa faccenda. -da faccende: da lavoro,
accorta / gente di guerra / e di faccenda, che a stupor del mondo /
, avrebbero magari lasciato correre. -dare faccenda o una faccenda: affidare un incarico
lasciato correre. -dare faccenda o una faccenda: affidare un incarico. savonarola
non ho cancellieri, io ti darò faccenda a te che scrivi a roma.
tolga moglie: però mi darai questa faccenda, e tu nondimeno sèguita di fare
un non ti fidi, / gli dia faccenda tale. ti mancano / uomini da
più ordinari. -entrare in faccenda con qualcuno: trattare o concludere affari
pel modo detto, non enterrai in faccenda con molti e sarà più sacreto il tuo
sacreto il tuo. -essere, divenire faccenda di qualcuno: spettare a lui,
carene, era di tutti / la faccenda e la gara. pavese, 3-157:
tocca più a noi. ora è faccenda degli atridi. piovene, 5-20: l'
: l'alpinismo contemplativo diviene sempre più faccenda di anziani. -essere in faccenda
faccenda di anziani. -essere in faccenda, in grandi faccende: aver da
tratti splende. -essere la stessa faccenda: non esservi alcuna differenza.
o dall'altra sarebbe stata la stessa faccenda. -essere un'altra faccenda,
stessa faccenda. -essere un'altra faccenda, una faccenda diversa: esservi grande
-essere un'altra faccenda, una faccenda diversa: esservi grande differenza.
e di quello del poeta; ma la faccenda, nel caso nostro, è infinitamente
subito; ma rispondere era un'altra faccenda. manzini, 12-32: infatti galleggiavano
disponibili; ricordare però è un'altra faccenda. -esservi faccenda: esservi molto
un'altra faccenda. -esservi faccenda: esservi molto da fare. lorenzo
ii-83: in questa guerra vi sarà faccenda, / e 'l tempo molte cose acconciar
. -fare faccende, fare una faccenda: compiere un lavoro, disimpegnare una
fare con forza o nobilmente qualche faccenda. leonardo, 2-116: se io
avendo mandati certi soldati a fare alcuna faccenda, ed essendo stati morti, disse,
del vostro, farei bene la mia faccenda. palazzeschi, 4-295: non sono
grazzini, 4-140: io arei fatto una faccenda a pormi con un tuo pari!
dire 'io ho fatto la prima faccenda '... e colui di cui
il villano e lionardo aretino fecero una faccenda a dimenticarselo. -con allusione
8-173: io vorrei che, facendo quella faccenda, tu facessi di quelli azzicchetti che
non niego già che il far quella faccenda / non mandi altrui più su che
luna. casti, i-1-384: la coniugai faccenda / fece con geppa e dedicolla a
io m'era mosso / a far una faccenda, e apposta v'entro. tommaseo-rigutini
egli dice: vado a fare una faccenda, intende altra opera ch'egli non voglia
misser alberto bendedio. -fare una faccenda di qualcosa: per indicare che in
amore. poiché la moda fa una faccenda di anatomia, altrettanto fa la letteratura,
che non vi riguardano. -in faccenda, in faccende: affacendato, indaffarato.
85: tutta la città si vede in faccenda. chiabrera, 473: fatto il
quaderni. -lasciare da parte ogni faccenda: abbandonare gli affari, deporre le
pensa e ripensa, e ogni altra faccenda e occupazioni lascia da l'un lato.
che per suo amore / d'ogni faccenda e respecto mi spoglio. papini, 6-66
faccende messe da parte. -mancare faccenda: non esservi nulla da fare.
meco alle volte, quando vi manca faccenda. -mettere qualcuno in faccenda o
manca faccenda. -mettere qualcuno in faccenda o in faccende: dargli molto da
(158): mise la vecchia in faccenda per tutto il giorno, acciò che
1827 (514): aveva messo in faccenda altri uomini e donne della famiglia e
fosse possibile]. -mettersi in faccenda: darsi da fare. cassola,
fosse bisogno. -prendersi, pigliarsi faccenda: darsi da fare. buonarroti il
qualcun c'è che si piglia più faccenda / e vuole avere i suo'fagiuoi
se 'l motta avrà spedita la vostra faccenda, arò caro saperlo; quando no,
i-259: amor ci va, sbrigata ogni faccenda, / e credo
discutevamo io e lui su la maledetta faccenda da sbrigare in città. -senza
da sbrigare in città. -senza faccenda: privo di occupazione, disoccupato.
* 36, in avignone, senza faccenda il petrarca riscorreva livio. bartolini,
serve, senza faccende. -ser faccenda, ser faccenduzza, il faccenda:
-ser faccenda, ser faccenduzza, il faccenda: individuo intrigante; faccendone.
, / faccia il suda e il faccenda in casa mia? saccenti, 1-1-109:
un fìutafatti d'altri, un ser faccenda, / di quei ch'hanno più lingua
da chi non ha se non una faccenda ': detto proverbialmente, perché quel tale
cucire. = deriv. da faccenda. faccenderìa, sf. inclinazione
affare. = deriv. da faccenda. faccendière (faccendièro),
pompei. = deriv. da faccenda. faccendino, sm. persona
accattabriga. = deriv. da faccenda. faccendóne, sm. (
pollaio. = deriv. da faccenda. faccendóso, agg. ant.
gran mieta. = deriv. da faccenda. faccétta, sf. faccia piccola
per zelo male inteso) di ogni faccenda e si impegna in ogni incarico,
4-i-259: amor ci va, sbrigata ogni faccenda, / e credo che ci vada
, ... sottintende faccenda o simile, e vale più del semplice
/ un fiutafatti d'altri, un ser faccenda, / di quei ch'hanno più
farina: persona insospettabile, irreprensibile; faccenda pulita, onesta; racconto sincero,
, erano la principale e più seria faccenda di lebino, e...
a canto all'amico, parte in faccenda dietro... ad altri lavori
con tortura, e ricercar da lui che faccenda era questa ch'ei maneggiava, ed
... raggiusteremo fra di noi questa faccenda... infine cos'è stato
per cagione di mercatanzia o d'altra faccenda civile, ovvero per alcun vano
esser la cosa ferma: non essere la faccenda conclusa, la questione definita.
ne'porti / un sobbuglio una pressa una faccenda / mirabile a vedersi. altri devolve
-finire, terminare la festa: sbrigare una faccenda, portare a compimento qualcosa, concludere
uno spettacolo); sbrigare (una faccenda); osservare (un impegno)
5-1-113: che dite voi di questa faccenda? voi l'avete per una novella novellissima
/ un fiutafatti d'altri, un ser faccenda, / di quei ch'hanno
matteo che era escluso questa volta dalla faccenda fiutava l'imbroglio. 6. recipr
una superficie. -flusso in una faccenda, in un'impresa. di
tal foce. -ant. affare, faccenda. a. pucci, cent.
persona che riesce a insinuarsi in ogni faccenda con notevole facilità; ficcanaso, impiccione
i caratteri nella propria forma cinese, faccenda intrigatissima, e d'una prodigiosa memoria
in forno. bartolini, 1-41: tale faccenda... assomiglia a quella del
pane in forno: sbrigare definitivamente una faccenda. berni, 27-15 (ii-301)
alle carene, era di tutti / la faccenda e la gara. -teatr.
. raro. che si intromette in ogni faccenda, impiccione; persuasivo, convincente
6. assol. sbrigare (una faccenda, un affare, ecc.)
scrive, o si faccia altra faccenda a mani ignude, e che si freddino
-governare fredda un'impresa, una faccenda: trattarla con scarso zelo.
distinguere chi più procedeva smaniosa in questa faccenda, o l'autorità civile o la
brancoli, 4-99: per mostrarsi informato della faccenda di catania, gli parlò di edoardo
fuori. -dar fuoco a una faccenda: applicarsi con prontezza alla sua buona
tilesio e io di dar fuoco alla faccenda, e non si mancherà di qua d'
ii-385: l'oste li disse avere faccenda fuore tre o quatro giorni, racon-
]: 'chiamarsi fuori d'ogni faccenda ', direi di non ci aver
fuori mi chiamo di ogni e qualunque faccenda con te. -nel gioco,
. nievo, 259: in questa faccenda l'andava da marinaio a galeotto.
ma quando di poi ei tenta questa faccenda, lo trova più discosto dal farlo che
, 25-287: so ch'e'vi sarà faccenda assai / per la virtù di questi
v-8: dimi qualche cosa se la faccenda di che ragionàmo già sotto il tecto
i caratteri nella propria forma cinese, faccenda intrigatissima, e d'una prodigiosa memoria,
; cianfrusaglia. -anche: argomento o faccenda di poco conto, quisquilia, bazzecola
3. figur. fatto, situazione, faccenda intricata e confusa; intrigo, viluppo
ginepraio: ficcarsi, impegolarsi in una faccenda alquanto imbrogliata e confusa. gelli,
far entrare, implicare qualcuno in una faccenda inestricabile, in una situazione confusa.
-il gioco piglia vizio: la faccenda si fa seria. bottari, 5-155
un bel tempo, e non aremo faccenda con i zenit e nadir, tenaci
, 5-1-113: che dite voi di questa faccenda? voi l'avete per una novella
perda / quel d'altri, la faccenda sta così. / -mi farebbe giurar.
). pesci, ii-1-556: la faccenda fu risoluta come doveva, mediante il
tribunali che hanno avuto parte nella sanguinosa faccenda, di stracciare e bruciare memorie,
stare sopra pensiere ed irresoluto in ima faccenda. sogliono anche grattarsi la gnucca coloro
ora il gomitolo, / ci sarebbe faccenda insino a luglio. -tutti in
leggi svolgimento di un'operazione o di una faccenda; naturali, a princìpi scientifici,
suo. -governarla: trattare una faccenda, condurre un'operazione. machiavelli
trattato in un determinato modo (una faccenda, un'impresa, ecc.).
il premio, sono come ogni altra faccenda che non ha in sé il fine,
pensiero molesto. -in partic.: faccenda intricata o noiosa che procura fastidi;
. bettinelli, 1-ii-51: ogni solenne faccenda aprivasi con orazione; i segretari,
60: -passiam di grazia a più gentil faccenda, / il giovin cavalier a se
sempre con la curiosità grossa di questa faccenda, che... è tutt'altro
disordini. verga, i-213: la faccenda... s'era fatta grossa,
e descrivere, pure non è picciola faccenda il farlo. alfieri, i-15:
buon fine (un'impresa, una faccenda, un progetto, ecc.);
ardire d'imbarazzare il mio nome in questa faccenda. petruccelli della gattina, 4-436:
150: in ogni altra faccenda [il prete] s'imbarazza, /
7. figur. ant. impresa, faccenda per lo più irta di difficoltà e
6. coinvolto, immischiato (in una faccenda, in un impiccio, ecc.
intricata, di difficile soluzione; faccenda complicata, imbarazzante, irta di difficoltà
, 15-27: noi dobbiamo considerare la faccenda dal nostro immediato punto di vista.
in una poltrona si concentrò nell'ardua faccenda di riatti vare la pipa
. immischiarsi, intromettersi (in una faccenda, in una controversia, ecc.)
, implicato, impegolato (in una faccenda, in un affare, ecc.)
, abborracciato (un discorso, una faccenda, ecc.). f.
figur. immischiarsi, impicciarsi in qualche faccenda (per 10 più per vanità o
, complicato (una questione, una faccenda). albertano volgar., i-37
(ant. impìcchio), sm. faccenda imbrogliata, affare complicato, intrigo;
: poi ciascheduno / a qualche altra faccenda / la mano impieghi, e di buon
dopo ammannato. il resultato di questa faccenda, che si dice * imporre '
resto di europa. -affare, faccenda, incombenza di notevole interesse o gravità
dar salvocondotto, io verrò a scoprirgli faccenda che importa la sicurezza della sua corona
questione, problema pratico; affare, faccenda. boiardo, 1-227: noi l'
-spedire un'impresa: sbrigare rapidamente una faccenda. celimi, 1-26 (71)
, 2-65: impressionati dalla piega della faccenda, renzo, agnese e lucia scappano
piega, un particolare orientamento (una faccenda, una questione). b.
discorso, ora tentando di raggiustare la faccenda, si andava incespicando e pronunziava parole
1-4-8: pure per non volersi inchinare a faccenda veruna, né praticare né intendere ciò
. -avvenimento, fatto, evento; faccenda. boccaccio, viii-1-94: i poeti
proprio di una persona; commissione, faccenda che deve essere sbrigata con cura e
, 302: [affermava] non esser faccenda conveniente a prencipe il tutelar dall'inferno
alla settantina ed esonerato oramai da ogni faccenda all'età sua incomportabile o grave. albertazzi
quegl'inconsiderati... sono sempre in faccenda d'innovare. 2. per estens
oggi il mio servo per qualche mia faccenda a milano, e colgo rincontro di
-incidente, contrattempo, contrarietà; faccenda spiacevole, briga. boiardo,
. es.: 'sappi che la faccenda non è così facile come tu credi;
. pavese, n-i-498: quanto alla faccenda dell'indice, ci tenevo sì a
: altri... han rimirata questa faccenda con quella indifferenza con cui mirerebbero la
, imbrogliato (una situazione, una faccenda); insuperabile, insormontabile (una
solo? = denom. da faccenda (v.) col pref. in-con
essere infilata male: essere una brutta faccenda, prendere una brutta piega. tommaseo
alla passata. caro, 12-i-286: questa faccenda mi pare infortunata. v. giusti
poco che restato gli era di quella faccenda infradiciando, fu bisogno, se campar volle
più in modo inopportuno, in ogni faccenda; che sa accattivarsi le simpatie, il
-intr. con la particella pronom. faccenda. gioberti, 36: usai questa riserva
carta e intraprendevo di scrivere, la faccenda si ingarbugliava. 0 il foglio si
, sm. invar. scherz. faccenda che serve unicamente a far arricchire gli
una commedia; un discorso, una faccenda, ecc.). campanella,
a termine, a compimento (una faccenda). di costanzo, 1-276:
d'innominato, è una brutta e vituperevol faccenda. bar etti, 3-44: egli
vengon giù con la scusa di qualche faccenda e al più con tanta insalata che
non ardivano uscire fuori per veruna lor faccenda, insino a farsi venire il barbiere
del giorno cadeva su quella buffa e noiosa faccenda ormai troppo insistita, della prossima elezione
sistemato; impregiudicato, indeciso (una faccenda, una questione); immutato,
progrediva. 5. ant. faccenda lunga e noiosa; intrigo. pulci
. -in senso concreto: affare, faccenda, negozio. -anche: occupazione,
-avere o prendere interesse in una faccenda, in un contratto, in un
del trattato tra enrico e lui sopra faccenda di tanto momento fossero per produrre inconvenienti
intesi del dizionario estetico, che è faccenda finita. borgese, 1-18: siamo intesi
l'ozio intisichisce / ha pur qualche faccenda, s'ei fa questa, / che
, ingarbugliarsi (un problema, una faccenda); divenire difficoltoso, intricato;
o divenuto difficoltoso, intricato (una faccenda, una situazione); complicato, imbrogliato
berni, 279: vedi se manca lor faccenda, che vengono a turbar la quiete
s'intricavano nelle conseguenze d'una grossa faccenda di fallimento. 12. intendersi,
l'amore. 5. figur. faccenda intricata, complessa, di difficile soluzione
e secchi. algarotti, 4. faccenda complicata; confusione, contrad1- ii-131:
240: se intrigata è la faccenda della diffrazione appresso il neutono, per
infinito. 4. figur. faccenda intricata; problema oscuro; compito arduo
ancor delle gravi, avrebbe troppa gran faccenda alle mani. e. cecchi, 9-320
: la poesia sarebbe più tosto una faccenda di erudizione, di memoria, di pazienza
5-1-113: che dite voi di questa faccenda? voi l'avete per una novella
» che vi chiarirà intorno a una faccenda la quale invita la vostra curiosità.
per convin cervi che la faccenda vada come io dico, ho in favor
mente ch'è ridicolo inzupparsi per una faccenda che poteva essere rimandata. stuparich,
rinunciato ad accompagnarmi, lasciando sbrigare la faccenda ad alberto o (come di lì a
io ho qui in genova / una faccenda. garzoni, 1-474: il gnao non
casi particolarmente. 7. faccenda, questione. chiari, 4-25:
le vele. 8. ant. faccenda, affare. macinghi strozzi, 31
al podestà, e informalo di questa faccenda, e fallo richiedere per lo primo dì
quella cosa, evenienza, circostanza, faccenda (e ha talvolta uso pleonastico)
-obbligo, dovere, compito; affare, faccenda. maszei, 26: io aveva
lagna della sua voce. 2. faccenda noiosa, insopportabile; affare interminabile.
lascivi, di niuna lor cosa o faccenda curavano. seneca volgar., 3-160:
morirsi di sete, / mettendo tal faccenda in negoziato. fiacchi, 1-130: evvi
e. cecchi, 5-50: era faccenda che soprattutto riguardava gli architetti. né
-lascia pur fare a me. -se questa faccenda ci riesce, ho pensato poi a
bottega. moravia, iii-261: questa faccenda del rinfresco, mentre vi si recavano,
[s. v.]: la faccenda andò lemme lemme (senza intoppi ma
.. come si svolge da noi la faccenda dell'andare in camporella, a limonare
popolo. gioberti, 2-62: non lieve faccenda, ma gravissima e importantissima è la
un affare); sbrigare (una faccenda); regolare, risolvere (una
tutto a posto, liquidando la brutta faccenda con una tirata d'orecchi alla serbia
, 2-9: la storia non è quella faccenda liscia e semplice e piattamente scientifica che
. - * vogliamo la luce in quella faccenda ', spesso spesso sbraitano in parlamento
sfumati? scarfoglio, 1-17: grande faccenda era sulla capitana avventurosa dal primo lucore
ora il gomitolo, / ci sarebbe faccenda insino a luglio. bandello, 1-17
partecipare, assistere o intervenire in una faccenda in cui non si è direttamente interessati
'. 4. questione, faccenda, situazione che va per le lunghe
era difficile che le lasciasse sbrigare qualche faccenda: giusto sciacquare le tazze o preparare
lustrale. ma finiamola una volta questa faccenda lustrale '. 'lustrale 'è voce
, che non c'era mai altra faccenda che vestir bambocci. al corpo d'anti-
mastro usciere del re, per alcuna faccenda passando dalla casa di costui, sentendo
a misurarsi da uguale? 8. faccenda intricata, di difficile soluzione; garbuglio
era escita fuori, magari per qualche faccenda, era impaziente che tornasse; pestava i
mi muoio di voglia di leggere la faccenda della miniera d'oro e il negozio della
al mondo difficoltà maggiore che l'aver faccenda con uno di tali uomini, coi
gl'imparaticci degl'illustri scrittori può parere faccenda importante e piacevole sol quando negli studi
: 'io ho fatto la prima faccenda, io ho presa la prima mancia '
svolgimento di un'operazione, di una faccenda, di un affare pubblico o privato
mai. 7. figur. faccenda (per lo più complicata e difficile
manipolatura dell'olio è la più importante faccenda degli abitatori de'monti pisani. =
de'coltelli. lastri, 1-3-61: questa faccenda può farsi con marra o con quell'
la donna e la fante aveano altra faccenda tra mano e di quelli poco si curavano
se fossero stati pugni, sarebbe un'altra faccenda; ma il bastone non isporca le
lastri, i-221: il resultato di questa faccenda, che si dice « imporre »
; ma coll'andar del tempo cotesta faccenda accattando infinite brighe allo stato, invalse
marmicelo, sm. dial. situazione, faccenda intricata, imbarazzante; impiccio, intrigo
la chiamata e accorrono volontariamente volgendo la faccenda in scherzo. -estate di san
, che teneva mano a tale losca faccenda, per farsi ricca sulla fame dei ferraresi
nei boschi d'alessandria, avea poca faccenda, sfogava al solito l'irrequietezza nativa
, sempre s'ingegnò di fare la faccenda in utile della casa, infin ch'ella
de'una pichiata in su la disonesta faccenda, e cor un ginocchio, sotto ne
. -anche: ciascun lavoro, ciascuna faccenda domestica. vito da cortona volgar.
1-2-232: masticate un po'ben questa faccenda: / e pur che laura dorma nel
bocca / per veder che vuol dir questa faccenda. 2. tenuto e rigirato
come e perché. 6. faccenda, impresa, questione, problema (
, affare imbrogliato, questione spinosa, faccenda complessa e intricata (e anche ardua
separino. 2. figur. faccenda ingarbugliata, imbroglio. g. m
nulla. 12. affare, faccenda; problema, questione. dante,
allora di divertire il discorso da quella faccenda, tantoché le parole del cionco o non
andava io pensando come potesse star la faccenda. g. a. papini,
volta veniva la suora a premere la faccenda del piovano, e una volta il piovano
una volta il piovano a premere la faccenda della suora: e così tu a me
, 3-208: l'opera è una faccenda locale. solo se si è gran melodisti
, essendosi dimenticato di fare una data faccenda, è costretto a rimettersi subito in
politiche. 2. affare, faccenda, traffico; impresa, opera,
'essere in sulle mene'vale essere in faccenda o in maneggio di alcuna cosa.
, operazione, atto; affare, faccenda. trattato del ben vivere, 26
che volevano andare in fondo alla spinosa faccenda, 'che volevano fare giustizia ad
garzoni, / in cambio di sbrigar quella faccenda, / è ito al ponte a
se tu vai fuor per far qualche faccenda, / se tu l'hai a far
alla fante di casa fuor a di casa faccenda e poi l'uscio dell'orto aperse
impiccio / e solo voi mestare ogni faccenda, / l'ho per una gran testa
11. ant. affare, faccenda; impresa; questione. -anche:
. -essere la mestola di tutta la faccenda, essere come la mestola nella pignatta
: chi era la mestola di tutta quella faccenda a milano? settembrini, 1-45:
: attuare, avviare a compimento una faccenda, un'impresa (cfr. anche
carducci, ii-8-283: sono in mezzo alla faccenda noiosa della spedizione del volume. pratolini
impiccio / e solo voi mestare ogni faccenda, / l'ho per una gran testa
sapere scoprire il lato positivo di una faccenda, di un evento, ecc
: se non ci fosse quella maledetta faccenda del servizio militare. -architetto militare
tutto a posto, liquidando la brutta faccenda con una tirata d'orecchi alla serbia.
-essere trista minestra: essere una brutta faccenda, una circostanza, un momento pericoloso,
intervenire in una questione, in una faccenda poco chiara o compromettente. mazzini
che tutta firenze credesse, che ogni faccenda passasse pel suo ministerio.
quanto vidi sempre, vi tenesti ogni faccenda virile e lodatissima. trissino, i-xii
; non andare troppo per11 sottile in una faccenda, non prestarvi molta attenzione, non
di pochi minuti: trattarsi di una faccenda che richiederà pochissimo tempo. crusca [
: altrettanto lunga e minuziosa fu la faccenda del collegamento. non decisero nulla,
; dettaglio, particolare. -anche: faccenda, questione, azione di scarsa importanza
iv-78: per tutto una pressa, una faccenda, / un tumulto, un furor
dar le leggi. -affare, faccenda, intrigo, mena. n.
11. implicare qualcuno in una determinata faccenda o situazione, per lo più ambigua,
di colori. 11. faccenda, situazione o insieme di situazioni complicate
sempre consigliatamente astenuto dall'entrare in simile faccenda con gli spagnuoli, conscio che gli sareb-
svolgimento di un'operazione, di una faccenda, di una discussione, ecc.
mazzini, 48-134: com'è questa faccenda del tuo rinunziare ad agire per l'
di comportarsi, via da tenere, in faccenda di qualche difficoltà o riguardo.
a parigi, comandandogli, in una faccenda di tanto momento per la repubblica,
356: 'momentoso': per affare o faccenda grave, importante, da trattarsi con
al mondo il primo ministero cairoli fu faccenda assai lunga e latx) riosa.
11: quando di poi ei tenta questa faccenda, lo trova più discosto dal farlo
il principale interessato, moralmente, nella faccenda - eh eh, date tempo al tempo
. gozzi, 3-3-442: sempre ho più faccenda di chi muor di notte. tommaseo
sorte, come va a finire questa faccenda. lo dice chi è nel dubbio
consonanza. 9. figur. faccenda, circostanza, situazione per lo più
. -anche: intrigo, imbroglio; faccenda poco pulita, situazione poco limpida.
riputazione di chi reggeva aveva recato la faccenda dei biglietti di credito, perché prima
veggo. -singola vicenda, avventura, faccenda. ariosto, vi-468: se contraria
, 16: stimò [la contessa] faccenda di animi sfaccendati colorire un volto nel
x-2-325: affumicato / e in gran faccenda l'indefesso iddio / di qua e
: prendere in esame, affrontare una faccenda di interesse pubblico, un problema di
); curare, trattare (una faccenda, un affare); esaminare,
6. per estens. affare, faccenda; pratica, esercizio di un'attività
private o economiche; trattazione di una faccenda di interesse personale. b.
ambito al quale si riferisce una determinata faccenda o nel quale si esplica una particolare
poi il giorno della festa sogna, faccenda per lo più di interesse privato e
addosso un negozio simile! -affare o faccenda per lo più disonesta, non lecita
-dare spedizione al negozio: concludere una faccenda, sbrigare un'incombenza. lippi,
o in negozi: impegnarsi in una faccenda, in un affare. boterò,
una vicenda, una questione, una faccenda è definitivamente conclusa. baldovini,
illustra con ragioni puramente letterarie anche la faccenda dei 'mal riposti nervi '.
ii-326: per l'altra della morte la faccenda non andò così netta. -comportarsi
faccenda, pensai esser meglio ch'io lasciasse la
bonsanti, 4-519: il vero nocciolo della faccenda consisteva... nella capacità di
esito, effetto (un affare, una faccenda). grazzini, 4-346: oggimai
satanasso, quando faceva con loro quella faccenda, anche nel trasporto degli abbracciamenti furiosi
un problema, una questione, una faccenda). siri, v-1-258: da
difficoltà o vizio d'una qualunque faccenda si manifestano alla fine. c.
, 5-5: il lato noioso della faccenda era che parlavano di lui, rinaldo o
sempre in gran disperazione / d'una faccenda sua dura e noiosa. b.
e facendo nel corso della vita ogni faccenda al rovescio, credono che i sogni
, a buonamico cominciò a rincrescere questa faccenda. poliziano, st., 1-60:
cosa nuova, fatto nuovo, novità; faccenda o fatto strano o insolito,
una pericolosa avversaria. 8. faccenda, affare, questione (per lo più
se a uno o più sarà data faccenda alla quale e'sia inutile o disadatto
, che prima di terminare una faccenda da nulla facciamo più parole che
cospicua, salutai e diedi passata alla faccenda. -scenetta comica, inusitata o curiosa
/ contrade e i calli obliqui in gran faccenda / vociferando dileguarsi il popolo. altomare
e ci sarà, diceva, assai faccenda / un che ferrava l'oche in
lode che si acquisterebbe in una data faccenda. -trattenere con chiacchiere, tenere a
.. /... in cotesta faccenda / il manico farà miglior effetto,
sf. 4. sm. faccenda, affare (con riferimento a pessa
o si vuole fare; incombenza, faccenda, negozio, affare (anche con
che bisogno, ma essere affare, faccenda, negozio, cosa che occorre. bersezio
io parlo occulto, perché l'è faccenda / che non è ben che ciascheduno la
). - in partic.: faccenda, negozio. cavalca, 20-54:
un sangue freddo. - faccenda, incombenza. rovani, 37:
: oltramaravigliosa espression di persona commandante alcuna faccenda a un suo servente...
quando la fortuna ti inviasse a qualche faccenda onorevole, che tu renderesti il cambio.
. 4. in senso generico: faccenda, fatto, questione. boccaccio,
urgente. -opera di ragni: faccenda assolutamente irrilevante; azione, lavoro inutile
concludere, terminare in modo degno una faccenda, condurre al fine desiderato un processo
qual modo si narrino le cose alla faccenda attribuite, com'è il tempo, il
risultato pratico cosi ottenuto; affare, faccenda. dante, conv., iv-xxix-4
mettere un po'd'ordine in questa faccenda! 'changez les dames! '.
-246: sì come colei la quale ha faccenda soperchia pur di far motto a questa
messo tutto a posto, liquidando la brutta faccenda con una tirata d'orecchi alla serbia
compromettersi in una situazione o in una faccenda eticamente riprovevole; sporcarsi le mani.
, x-1-430: vedi megera in gran faccenda, vedi / le sue sorelle orribilmente
cosa è? staffetta, staffetta! faccenda, faccenda! che porti? ortolani,
? staffetta, staffetta! faccenda, faccenda! che porti? ortolani, ortolani
porti? ortolani, ortolani! gran faccenda! aretino, 20-37: si volgono gli
concetto o realtà incomprensibile, astrusa; faccenda, problema intricato, complesso, di
non vuole. prisco, 5-8: la faccenda si presentava piuttosto ingarbugliata e il giovanotto
fin che questi l'abbandona per qualche sua faccenda. crusca [s. v.
, -mi disse. -tu in questa faccenda non c'entri... ora,
. fuori dal palcoscenico, è un'altra faccenda. -da palcoscenico (con valore
chi mi dice, poi, che ogni faccenda per quella settimana sarebbe andata a pallino
dirai ch'egli abbia fatto qualche gran faccenda: parti egli però ch'egli abbia
rinvenne il pampino com'era ita la faccenda. 5. prov. assai
, 161: la maggior di costor faccenda o impiccio / studiar la pippa e leggere
dio. mazzei, i-213: ogni faccenda lascera... acciò che i pappalardi
intenda o non voglia impacciarsi d'alcuna faccenda, intervenendovi solo per bel parere.
carletti, 1-1-69: standosene in tutta questa faccenda alla scrittura che si mostra loro,
non sapevo praticamente nulla, salvo la faccenda macabra dei loro funerali, in cui
per esigenze dogmatiche. 32. faccenda, questione, caso, affare determinato;
ed era tenuta somma ira e quasi rabbiosa faccenda quando gli faceano seccessione e partivansi da
di cui ci si occupa; cosa, faccenda. siri, i-256: sarebbe stata
-risolvere un problema, sistemare una faccenda. verga, i-475: fra il
intera e principale di tutta la scenica faccenda, la qual si termina col silenzio o
g. silvestri, lxv-213: parvi poca faccenda avere a dire / a piazza e
; azione o insieme di azioni o faccenda complicata, imbarazzante, irta di difficoltà
situazione di difficile soluzione, intricata; faccenda complicata e confusa; imbroglio.
migliaia; ed il più miracoloso della faccenda è che le sian du'sole.
e facendo nel corso della vita ogni faccenda al rovescio, credono che i sogni
più dannoso; aspetto peggiore di una faccenda; conseguenza più sgradita o funesta.
calze per sapere come fosse andata la faccenda, ed egli c'è cascato come una
sermini, 349: meio, la faccenda tua, perché ci pareva ragionevole cosa
passò, col presentimento che cominciava una faccenda che per lui finiva in perdita.
la gente era stata chiamata da tutt'altra faccenda: da una macchina, che torreggiava
p. levi, 2-120: a questa faccenda dell'antidiabetico perorale quelli di basilea,
/ non si perviene a noi questa faccenda. -essere conveniente, addirsi.
qualunque pubblica e privata impresa e onorata faccenda. marsilio ficino, 5-215: voi
contanti, / sì fate voi questa faccenda piana. catzelu [guevara], i-32
nuovo. 2. affare o faccenda imbrogliata. gigli, 5-90: ancor
. silvestri, lxv-213: parvi poca faccenda avere a dire / a piazza e con
dè una pichiata in tu la disonesta faccenda, e cor un ginocchio, sotto ne
dal riccio giuliani, ii-265: la faccenda più grossa è la picchiatura delle castagne
: dichiamo per istìmolare qualcuno a qualche faccenda: 'su piccino'. forteguerri, 25-80
m'avesse lasciato a fare alcuna sua faccenda, di quelle che si possono commettere
, da un oggetto, da una faccenda o, anche, rincontro casuale e
persona,... né, per faccenda che potesse accadere, mettessi mai fuor
era escita fuori, magari per qualche faccenda, era impaziente che tornasse; pestava i
[... ama aver poca faccenda; come chi siede e sull'un ginocchio
procedere di un evento o di una faccenda, che lascia presagire un esito determinato
parte: che ben monstra cupido aver poca faccenda, poi che entra in sì egregio
tremendo iudizio voi et io aremo altra faccenda e pensiero che a quello alludere che voi
per esprimere la volontà di rimandare una faccenda, unita, per lo più, alla
. anche scherzoso a chi rimanda una faccenda. 12. locuz. -a poi
, come si svolge da noi la faccenda dell'andare in camporella, a limonare
, 7-33: io non ho mai altra faccenda che ruffianargli qualche poltrona. veniero,
: comporre ora, in questa gran faccenda dei primi mesi dell'insegnamento, con tutti
/ o almeno ho sì imbrogliata la faccenda / che a spiegarla non serve il
. essere, stare; darsi (una faccenda). caro, 3-1-143: sebben
, per li quali lasciata ogni altra faccenda, me ne andava quasi sempre invasato
u giudice fosse incaricato di ogni altra faccenda del principe o del barone. -assol
dimostrandoli prima difficultà grandissima a fare la faccenda, gli dette per una sera la
un gesuita. -affare, faccenda difficile, complicata, che può essere
oh, oh, non vi va la faccenda della bonifica? - posto che 11
, situazione in cui si trova una faccenda. siri, iv-2-568: è fama
questa fatica, questo pensiero, questa faccenda, questa vivanda senza che vi si aggiunga
fondamentale in un'azione o in una faccenda (una persona). siri,
: / che non faccia arte, né faccenda tratti, / ma che la notte
raccontami un poco / com'andò la faccenda. alfieri, 9-33: tre coltellate ha
, 2-531: pare che si trattasse di faccenda seria, perché, risparmiando l'opera
che me ne occupassi io di questa faccenda? -ecco, precisamente. tu sei l'
. a quegl'inconsiderati che sono sempre in faccenda d'innovare, ma precursore altronde d'
questi ostacoli si sentì stimolata; la faccenda di harris divenne per lei da quel
, 595: rimetteremo in voi [la faccenda]..., pensando lo
se fossero stati pugni, sarebbe un'altra faccenda; ma il bastone non isporca le
. -precedenza nella considerazione di una faccenda. metastasio, i-rv-616: so benissimo
senza premura. -in senso concreto: faccenda urgente e importante. a. sagredo
prendere su di sé la cura di una faccenda, l'assistenza di una persona.
sull'uscio'. per indicare che una faccenda ben condotta si guasta alla fine.
nette posson credere; e certamente sono faccenda più dicevole a ciurmatore che a principe
: a buonamico cominciò a rincrescere questa faccenda, come a uomo che averebbe voluto più
sghembo. mazzini, 47-184: la faccenda importante nel momento è quella della svizzera
per indicare il completo fallimento in una faccenda, in un'impresa. petrocchi [
[la vostra mula] non ha faccenda, che prezzolaste uno che la facesse
/ contrade e i calli obliqui in gran faccenda / vociferando dileguarsi il popolo. giuliani
-in senso generico: affare, faccenda. seneca volgar., 3-72:
e. cecchi, 5-50: era faccenda che sopratutto riguardava gli architetti. né
lxviii-280: vedesti ser capone in gran faccenda / e a denti stretti recitar quell'ode
natura / molto carnale, ch'ogni altra faccenda / lassava e si pigliava per pastura
cassone e rimettersi a sedere a sua faccenda senz'altro dire. carducci, iii-25-
minturno, 104: secondo che la faccenda sarà lunga, converrà che l'atto
, perché quanto più si prolungherà la faccenda, tanto più correrà la paga. alla
adige..., non era faccenda da potersi per me spedire in più
ingannati e se non altro per imbrogliare la faccenda fanno tuttora qualche manutenzione, alla quale
vite deve aver la propaggine: la faccenda diventa costosa, onerosa, più di
. presentare alla considerazione di altri una faccenda da risolvere o da trattare; sottoporre
egli accettatala. fucini, 476: questa faccenda durava da un pezzo, perché nessuno
8-i-105: altri finalmente han rimirata questa faccenda con quella indifferenza con cui mirerebbero la
-aspetto di una questione, di una faccenda. broglia, 195: si
7-iv-50: non così prosperamente passò quella faccenda che si tenesse da tutti miracolosa.
attenta di un affare, di una faccenda. guidiccioni, 5-215: la protezione
i-500: la vera fame è una faccenda lunga. occorrono quattro o cinque mesi
2. figur. situazione scabrosa, faccenda intricata, questione difficile, ginepraio.
convento, più attese a finire la faccenda che alla compieta e altri offici divini;
delle lettere greche e latine, la faccenda sarebbe rimasta lì, senza danni per marconi
delle lettere greche e latine, la faccenda sarebbe rimasta lì, senza danni per marconi
, io vorrei che, facendo quella faccenda, tu facessi di quelli azzicchetti che fanno
'canzoniere 'per lasciar la 'minuta faccenda 'ai grammatici sfaccendati.
, a prima fronte, gretta e minuta faccenda. zeno, v-439: ho considerati
carene, era di tutti / la faccenda e la gara. d'annunzio, iii-2-196
gioberti, 1-ii-362: la calunnia è una faccenda di morale, non di retorica né
-con signif. indeterminato: cosa, faccenda di poco conto. castiglione,
il giusto vecchio dato ricapito ad ogni faccenda: erano in punto gli agni,
diede licenza. -disporre per una faccenda, per la partenza. belcan,
puttanata, sf. gerg. cosa o faccenda di nessun valore, di nessun pregio
e quando che sia a capo della faccenda. -una buona volta; infine
ch'io dica a ciani di quella tal faccenda. idem, 28-29: quello
. nievo, 67: da questa faccenda nacque poi una querela criminale che mi diede
un cavolo. -in senso generico: faccenda, per lo più di carattere personale
intende. boccaccio, v-246: ha faccenda soperchia pur di far motto a questa e
particolare senza importanza, questione risibile, faccenda minima. buonafede, i-222: io
come a dire che lui in quella faccenda non ci entrava. 2.
sue lombardesche raccoglienze mi disse qual buona faccenda m'aveva condotto quivi. commedia di
casti, i-i- 204: la faccenda fu raccomandata / con altre due bottiglie.
altri metalli, e si raccomandò la faccenda al nostro castaido. botta, 5-180:
4. figur. sistemare una faccenda. v. borghini, 4-91:
soddisfacente; sistemare una situazione o una faccenda. cavalca, 21-10: ogni cosa
, 5-241: si tratta d'una tenue faccenda fibrinosa a forma di ragnatela che compare
, perché quanto più si prolungherà la faccenda, tanto più correrà la paga. alla
stessa. trova il tempo per ogni faccenda. -gravare qualcuno con uno tassa
gestire con intrallazzi o compromessi illeciti una faccenda, un affare pubblico o privato,
procederà poi per il suo verso, sarà faccenda da nulla... raggiungere più
raggiustarmi. il *. sistemare una faccenda o una situazione; appianare, regolare
a'birri, come se io no avessi faccenda nessuna? lippi, 5-42: il
, / onde s'informi di quella faccenda; / ed il chirurgo intanto lo
e. cecchi, 2-102: la faccenda finisce male: mister royd si tira
. risolvere una questione; sistemare una faccenda, un affare. bembo, io-v-71
, risolto (una questione, una faccenda); composto (un contenzioso).
3. figur. sistemare una faccenda. c. gozzi, 4-318:
una situazione difficile e delicata o una faccenda ingarbugliata; riscattare un errore, rimediare
il giusto vecchio dato ricapito ad ogni faccenda. firenzuola, 2-95: la donna.
mill'anni di dar ricapito alla sua faccenda senza pensar quello che e'si potesse
caso, / consultò maturamente / la faccenda. -invar. mazzei, i-211
di chi regge e governa alcuna stazione o faccenda marina o militare, massime in
o sistemare una questione; sbrigare una faccenda, definire un affare (anche nell'espressione
e facendo nel corso della vita ogni faccenda al rovescio, credono che i sogni
relatore carle abbiano qualificata come privata la faccenda del matto pantaleoni; il consiglio ha
quando in una famiglia o società o faccenda non c'è ordine, né chi sappia
industriano colorire con tinta men rea la faccenda affermano avere voluto la francia preporre il
hai visto com'è stato reticente sulla faccenda delle armi? io credo che loro
colui il quale è straniero in una faccenda ne formi un più retto giudizio che non
glion fare coloro a'quali appartiene la faccenda medesima. -proporzionato all'entità
in una poltrona si concentrò nell'ardua faccenda di riattivare la pipa. 3
stessa. fucini, 555: questa faccenda durò per parecchi mesi; e durò
sopra la disciplina ecclesiastica, vi compì faccenda più grave: abboccatosi con roberto scomunicato,
ricotta a qualcuno: riuscire bene una faccenda senza impegno o fatica dell'interessato.
, e se non altro per imbrogliare la faccenda fanno tuttora qualche mutazione, alla quale
. chi cura bene una faccenda. p. fortini, iii-480
, il principale interessato, moralmente, nella faccenda -eh eh, date tempo al tempo
assurdo di una situazione, di una faccenda. g. gozzi, 1-454:
poterne aprire ali. 7. faccenda poco chiara, macchinazione, intrigo;
e l'ingerenza più o meno diretta nella faccenda. -cavillo legale. goldoni,
che per prezzo non rimanesse di far la faccenda. botta, 5-207: a questi
). alvaro, 16-67: la faccenda di quella interruzione a teatro, durante
. v. j: rimetterci in faccenda di danari e simili. ci ho rimesso
che rimetta i conti alla moglie d'ogni faccenda che egli ha fatta. -rimettere
.]: io non so che faccenda sia di quel pietro: mi rimminchionisce un
lì per lì, nel rimpastocchiare la faccenda ad uso dei lukonesi, quando finalmente
. vediamo come si può rimpiccicare questa faccenda. e ora come si rimpiccica?
10. tose. sbrigare una faccenda. tommaseo [s. vj:
g. gozzi, i-28-156: la faccenda sarebbe ita tant'oltre che sarebbonsi distrutti
poi per il suo verso, sarà faccenda da nulla... raggiungere più
rimproverarlo per non aver prima chiarito la faccenda, poiché, diceva essa, a
]: riporteremo la trattazione di questa faccenda a un altro momento. meglio: differiremo
io ho voglia e fretta di quella faccenda che vi mandai a chiedere non ier
: egli... nell'altrui faccenda sottile e diligente ed avveduto consigliere e riprenditore
la ripulitura dei progetti di berti sia faccenda della legislatura decimaquinta. -lavoro critico
io ho voglia e fretta di quella faccenda che vi mandai a chiedere non ier l'
aprile del '36, in avignone, senza faccenda il petrarca riscorreva livio. landolji,
vel so dire. troppo risguardano la faccenda come propria di esso loro; e
nazione. bacchelli, 16-271: era una faccenda risolubile. 6. dir
». 12. concludere una faccenda o una trattativa con una decisione definitiva
termine un'iniziativa; ritirarsi da una faccenda, da una questione o da un'
dal tutore... com'andava la faccenda ed afflitto di veder quasi svanita la
di successo (un'impresa, una faccenda, un inganno, un progetto,
una situazione imbarazzante; sbrigarsi da una faccenda, da un'impresa difficile.
un'azione, un'impresa, una faccenda). castiglione, 3-i-1-396:
. 27. portare a conclusione una faccenda. davila, 713: prese il
!... / dateci pur faccenda, / ma non lavoro stazzonato e
in senso generico. vicenda, notizia; faccenda, questione, argomento. mazzini
: ahimè, la è pure una sinistra faccenda come il passato rovina senza rumore alle
, 18-19: e'non ha altra / faccenda che andare a rovistiare / nella volta
, 7-33: io non ho mai altra faccenda che ruffianargli qualche poltrona. g.
pietra. -al figur.: faccenda di notevole importanza e diffi
da quando gli avevano raccontato, la faccenda a suo tempo non era andata senza rumore
: ahimè, la è pure una sinistra faccenda come il passato rovina senza rumore alle
anella. 3. figur. faccenda di poco conto. boccaccio, dee
campagna. -lavoro, fatica, faccenda rustica: l'agricoltura, il lavoro
. flaiano, i-35: naturalmente questa faccenda sfortunata è oggetto di ogni odiosa rivalsa
bisogna più parlarne, come d'una faccenda non mai sognata ». carducci,
. moretti, iii-277: regolata questa faccenda, i suoi parenti non volevano più
ranno ed il sapone': dicesi di una faccenda della quale si sperava un guadagno e
s. v.]: 'sataneismo': faccenda satanica. = deriv. da satana
fagiuoli, 1-1-308: chi ha sbociato questa faccenda? = voce di area tose
, i-26 156: voglio ridurre la faccenda ad un libro e l'ho già sbozzato
un'incombenza, un affare, una faccenda rapidamente o anche con urgenza e sollecitudine
me sollecito che io vedessi sbrigata questa faccenda di cui per altro non sapeva tutto il
andrea per sapere come fosse ita la faccenda. = comp. dal pref.
$bròglio). risolvere, districare una faccenda complicata, intricata. muratori, cxiv-14-375
un atto o vi sbrogliasse una vostra faccenda un po'litigiosa. papini [in lacerba
-sostant. giannone, 2-ii-275: questa faccenda... non si riduce finalmente
s'era tant'oltre impegnato in quella faccenda che non se li consentiva senza scappamento
riputazione di chi reggeva aveva recato la faccenda dei biglietti di credito, perché prima promise
: durante l'assenza di gismano, la faccenda delle ospiti dell'albergo pitagora tenne in
ricopre anche il letame, e questa faccenda vien detta con termine vernacolo scavaglionare.
risolvimi, se vuoi, di quell'altra faccenda. caro, i-54: il vano
20-158: io vorrei che, facendo quella faccenda, tu facessi di quelli azzichetti che
, tutto ciò che si sa di una faccenda o di una persona anche quando
schiodata. -cercare di risolvere una faccenda complicata 2. snodo, perno snodato
vi piace, scifratemi un po'quella faccenda di cui mi fate motto là in fine
tosto che mi sarò sciolto da questa faccenda, penso di sagrificarmi 54
: in le infirmi- 3. faccenda, circostanza, incombenza gravosa, tati
per sciupinar le genti. -rovinare una faccenda, un affare. cartaio, xxi-ii-985
xxi-ii-985: - la vò guidar io chesta faccenda. / - me la sciurpinarà per
stato etto con sicurezza che la faccenda la sta lì lì e quasi sullo
gl'imparaticci degl'illustri scrittori può parere faccenda importante e piacevole sol quando negli studi
. siri, 1-vii-658: su questa faccenda gravissima il cardinale di richelieu spiegò il
c. gozzi, 4-36: che gran faccenda a noi grandi saria / lo scriver
bresciani, 6-x-261: ognuno è in faccenda curvo in sui lati o in sulla
, 6-111: ho capito presto che la faccenda scottava, erachiaro che nessuno di noi sarebbe
? cassola, 2-254: se per questa faccenda deifitti si fosse verificato uno screzio tra la
, ii-12-183: comporreora, in questa gran faccenda dei primi mesi dell'insegnamento, con
a indicare la conclusione definitiva di una faccenda o di una situazione, oppure l'
di ogni altra cosa bisogna interessare della faccenda il sopraintenden- te dei monumenti della provincia
era tenuta somma ira e quasi rabbiosa faccenda quando gli faceano sec- cessione e partivansi
e le erbe per le bestie: faccenda che dicesi 'fare il segato'. tozzi,
tempo ed agiatamente, come sogliono d'ogni faccenda. pascoli, 104: vi rivedo
è ammesso che la guerra nonsia più una faccenda tra eserciti, come fino al 1939 credevamo
tosto che calare, massimamente che nella prossima faccenda del seminerio molti e molti vorransi provedere
illustrissima esamini col suo senno consumato questa faccenda. pirandello, 8-985: animato da
ho per me medesimo alcun senso in questa faccenda. -volontà testamentaria. gir
degli uomini e delle cose in ogni altra faccenda, sentiva ciò non ostante un poco
anzi ualcosa di più: che la faccenda in qualche modo gli an- asse a
la pace nonn. ha segnoria. -ser faccenda: v. faccenda, n. 7
ha segnoria. -ser faccenda: v. faccenda, n. 7. dante,
. = comp. da sere1 e faccenda. serfedòcco { ser fedoccó)
sento / qui si fa molto seria la faccenda! ». cornoldi caminer, 39
: attività, lavoro, incombenza, faccenda. m. villani, 3-101:
latino ecclesiastico, agenda, cioè faccenda, funzione, 'xeixouqyta, la
. fenoglio, 5-i-686: era una faccenda tutta e soltanto italiana, i tedeschi
aveva pensato a sesto, ma poi la faccenda andò diversamente. -opportunamente, a
col magliaboia per mettere sesto a questa faccenda dei conventi; e proposero chiuderli addirittura.
. buzzati, 6-161: quella faccenda di marcello non mi sfagiola per niente
). tose. occuparsi di ogni faccenda, svolgendo numerose mansioni con zelo eccessivo
, / e's'ha sgrammaticar questa faccenda. note al malmantile, 319:
comunque e quando che sia a capo della faccenda. 7. ant. costituire
sempre consigliatamente astenuto dall'entrare in simile faccenda con gli spagnuoli conscio che gli sarebbono state
di cavaliere seppe condurre così bene la faccenda che la mia matrigna, affascinata dalle
/ gente di guerra / e di faccenda, che a stupor del mondo / dier
boine, iv-37: la è una faccenda un po'vuota e slegata dove si disfoga
, i-314: la corte / ha faccenda per ismaltir l'acqua / che piove
: aspettandolo, la sera pensò ancora alla faccenda dei fuochi e li giudicò del tutto
[tommaseo]: all'ordine della quale faccenda due anni in tutto a loro parve
che era molto bene trasformato di questa faccenda, tale che per tutto si tenea
non bisogna più parlarne, come d'una faccenda non mai sognata. a. botto
l'ingerenza più o meno diretta nella faccenda. faldella, i-4-75: egli, povero
stava riguardando che fine dovesse aver questa faccenda. magi, 3: vitruvio vuol
, in un pensiero, in una faccenda particolarmente gravosa. s. carlo
situazione, di un'azione, di una faccenda o un motivo, una ragione)
conclusione, la risoluzione definitiva di una faccenda, di una situazione, l'impossibilità di
coprire, nascondere, mettere a tacere una faccenda pericolosa, uno scandalo che è opportuno
troncare, sopire. -concludere una faccenda; sistemare una situazione problematica; risolvere
una lite); risolto (una faccenda). sanudo, liv-502: la
ii-16-90: nei giorni che ho molta faccenda costumo non aprir le lettere che sopraggiungono.
quel che le possa dire circa la faccenda de'libri. magalotti, 9-1-35: sento
di ogni altra cosa bisogna interessare della faccenda il sopraintendente dei monumenti della provincia.
difficoltà sorgevano, bastanti almeno a ritardare la faccenda. -accadere nel corso dell'
attività o anche fattività stessa, una faccenda, un procedimento tecnico. cantù,
futuro o per la conclusione di una faccenda, trepidazione (anche nell'espressione sospensione
1-72: perché questa riusciva troppo lunga faccenda ad artefice a cui soprabbondavano i concetti,
la settimana è qui in pisa questa faccenda delle lettere. io scrivo volentieri. ma
il lato più brutto e angosciante della faccenda di quegli attacchi non era il pericolo
, soprastata alquanto per alquanto per alcuna faccenda,... e, pensando da
ant. e letter. disbrigo di una faccenda, di giallo, sobriamente annodata si
lavoro; sbrigare un affare, una faccenda; risolvere una questione con urgenza e
a tavola, soprastata alquanto >er alcuna faccenda,... e pensando da te
spago da cerare: dover sbrigare una faccenda molto complicata. de iennaro, 1-19
quando potrà, di buon cuore spalleggierà la faccenda. tranquillo d'apecchio, lxii-2-ii-182:
, xi-1102: farò che accomodiate / la faccenda con 2. tr. dire
condussono spartamente come vedieno che richiedesse la faccenda. 2. in disparte, privatamente
avvocato, a cui premeva concluder la faccenda anche per assicurarsi il pagamento della sua
sbarazzarsi di un'occupazione, di una faccenda sbrigandola; disimpegnarsi da un obbligo;
, concluso (una pratica, una faccenda); deciso (una causa).
eccellentissima. 2. per estens. faccenda, affare da trattare o da sbrigare;
comp. dall'imp. di spicciare e faccenda (v.); cfr. napol
spicciaménto, sm. rapido compimento di una faccenda, di un affare. faldella
, spicci). sbrigare velocemente una faccenda, portare a termine un lavo
ciascuno è occupato a intraprendere quella tal faccenda, a spicciare quest'altra.
5. che si è sbrigato di una faccenda. - in partic.: che
di tornare alla parrocchia senza concluder la faccenda 'in mo- dis et formis'. palazzeschi
tocca bomba, o per qualche sua faccenda non attenente al giuoco vuol partire, per
? 3. tirare in lungo una faccenda per eccessiva pignoleria. machiavelli, 1-vi-134
un 'miserere'. 3. figur. faccenda, situazione intricata; questione difficile,
il signor redi che io osservi questa faccenda... in un pesce della razza
errore. verga, 8-497: una faccenda spinosa che non sapeva da che parte
incominciare. banti, 204: la faccenda della spesa quotidiana diventava, col crescere
inverno. moravia, iii-261: questa faccenda del rinfresco, mentre vi si recavano
fossero stati pugni, sarebbe un'altra faccenda; ma il bastone non isporca le mani
cameratismo, e svisare tutta la faccenda prendendola nei due aspetti. 4. adatto
sangue loro sprazzo sopra li faccenda. grazzini, 4-431: -orsù,
cecchi, 30-8: ha scritta questa faccenda in lingua fiorentina... e m'
cultura. firenzuola, 633: questa faccenda, volendola mandare con gli ordini,
f. vettori, 1-vi-270: la maggior faccenda che io abbia è lo starmi.
una conclusione. -al figur.: faccenda o discorso che si protrae indefinitamente senza
di stima. -molto importante (una faccenda, una carica). pulci,
in gringola. landolfi, 15-21: la faccenda comincia a stimolarmi. morante, 2-78
-perdere attualità o importanza (una faccenda). targioni tozzetti, 12-6-343:
rabbia contra il re, perché in faccenda per sé di sommissima importanza non li
stonato come se sentisse parlare anche di questa faccenda per la prima volta. cicognani,
11. episodio, caso; faccenda, per lo più di carattere personale
i quali non sapendo il segreto della faccenda, strabiliavano per quella improvvisa bestialità del
2. con meton.: faccenda, incombenza o lavoro che presenta grande
stràffìchi). ant. sistemare una faccenda, in partic. una questione economica.
g. morelli, 153: questa [faccenda] istrafficò e sviluppò dalla maggior cosa
. definito, sbrigato, liquidato (una faccenda). -in partic.: risolto
intendere che alla fin fine quelle erano faccenda da femminucce. -in partic.:
colui il quale è straniero in una faccenda ne formi un più retto giudizio che
non soglion fare coloro a'quali appartiene la faccenda medesima. p. verri, 2-24
. -complicato da gravi difficoltà (una faccenda). testi, 3-143: un
4. figur. risolvere una faccenda, un problema o una questione complessa
machiavelli, 1-vi-150: vi ricordai la faccenda di girolamo gaddi: ora di nuovo quanto
» delle zitelle, cui la straordinaria faccenda doveva dar la stura, cercherò di serbarmi
porti / un sobbùglio una pressa una faccenda / mirabile a vedersi. mazzini, i-279
a petrolio. bacchelli, 1-iii-681: quella faccenda dei soldati mandati a mietere ha messo
appena giunto, faccia il suda e il faccenda in casa mia. note al malmantile
di chiacchiere.. 11 sugo della faccenda è poi questo. -risultato di
i-856: ci sentiamo coinvolti in una faccenda [il senso di colpa] di giorno
13-18: intervenire di suo in una simile faccenda. -di per sé. pea
, 13-25: io vedo anzi in questa faccenda come una noncuranza... come
. figur. risolvere un problema o una faccenda intricata, sbrigare un'incombenza.
taglierini fatti in casa o in famiglia: faccenda combinata fra le persone interessate e volta
affare. botta, 5-215: una faccenda di tanto momento per la repubblica.
caratelli ed ebbi tutta la famiglia in faccenda... or che vorrai tu aspettarti
3-32: proponevasi di tasteggiarla su quella faccenda delle vite anteriori, a guardare se la
: però lasciami andar, ch'io ho faccenda, / avendo sopra un'altra tavolata
, / vo'che sia tua questa faccenda, agabito. -tenere a tedio qualcuno
ch'ella con uom avea l'amorosa faccenda avuto, cadutale in saltando dalla matrice
masnadieri nei boschi d'alessandria, avea poca faccenda, sfogava al solito l'irrequietezza nativa
tutta l'ampiezza del termine, era una faccenda importante. -locuzione, espressione usuale
, il mangime non c'era, nessuna faccenda da portare a termine: tutto era
trovo altro ripiego per terminare questa noiosa faccenda presto, che rimetterla in un terzo
per questa volta i lasciar correre la faccenda come va e di non rompermi più
a un legnaiuol, che avea poca faccenda, / in fretta fabbricare.
al massimo pietro che non ignora la faccenda. 9. con valore partitivo
, / un occupato a intraprendere quella tal faccenda, a spicciare que- maligno sfrontato ed
africa. ercole bentivoglio, gare una faccenda, realizzare un progetto. i-36: non
4. occupazione, impegno; faccenda. -anche: incombenza fastidiosa, attività
, v-1-428: non ti so dire che faccenda che trambusto per trovar di allogarci alla
tu licenza ch'io trameni / questa faccenda, quando sia a proposito? soffici
controversia; intromettersi, ingerirsi in una faccenda altrui, anche arbitrariamente. -anche in
cristo); ingerirsi, intromettersi in una faccenda, in una questione altrui, anche
. mi pareva troppo andata bene la faccenda. 2. affermazione, giudizio
meco alle volte, quando vi manca faccenda. guicciardini, 5-17: 10 trarrei
occasione per discutere a fondo con lui la faccenda del suo trasferimento in palestina o in
che era molto ben informato di questa faccenda... ne vanno a stecchi,
svolgimento di un'operazione, di una faccenda, di un affare pubblico o privato;
uomini. -sm. affare, faccenda (anche nella forma plur.).
che senza il favore della provvidenza, una faccenda così difficile e fuori della pratica e
caprioli. 11. protrarre una faccenda, procrastinandone la conclusione; portare in
: io ho un tratto a fare questa faccenda -condizione di resa. lamenti
. dedicarsi a un affare o a una faccenda; occuparsi di un'attività.
8. trattare un affare o una faccenda in ambito economico, amministrativo, diplomatico
ponti a ogni quattro passi, non era faccenda da farsi così in silenzio e così
interni. -pasticcio, situazione, faccenda confusa, complicata; affare intricato.
9. tr. sbrigare una faccenda, risolvere una questione. -trescarsela:
a piè paxi. 2. faccenda intricata o noiosa che procura fastidi;
che le stavo dicendo, anche la faccenda sindacale è un bel frigo. -relazione
ma quegli, al qual non piace tal faccenda, / se la trimpella, e
, risolvere, anche frettolosamente, una faccenda, una questione. cavalca, 9-313
1-293: tutti lasciavano in tronco qualunque faccenda e discorso, e pendevano immobili sino
andata; rapida corsa per sbrigare una faccenda. boccaccio, v-82: quelle [
lo più indebita e subdola in una faccenda per volgerla a proprio vantaggio (per
'andare a zappa', si dice di una faccenda che non proceda prosperamente, ma con
, difficoltà (un evento, una faccenda). -anche in posizione pred.
uomini di villa, s'interposero nella faccenda. delfico i-279: la storia poi ci