robetta che i suoi collaboratori, pedanti, fac chini e toscanarelli versavano innanzi
giurisdizione ordinaria; e ne'non soggetti il fac ciano come delegati della sede
a lato che lui chiamava salvum me fac, con lento passo, per via
ad un'ora diverte a malo, et fac bonum; perché questo congiungimento è quel
chiamanlo più specialmente 'fac simile cattaneo, iv i-io
voce dotta, comp. dal lat. fac, imp. di facète 'fare '
= deriv. dalla locuz. lat. fac totum (coniata nel sec. xvi
possibile trovare cose nuove: sì che bisogna fac ciate colle vecchie. sassetti
non disse a dio: * benigne fac, domine, ut aedificem muros jerusalem '
tommaseo]: fatiche non di schiene da fac chino / ma di cervel
direzione della casa, della famiglia e delle fac cende domestiche. -disus
ha sognato e adesso si agita nelle minute fac cende del mattino.
un omotto tarchiato sciattamente vestito, con una fac cia di contadino esaltato.
mettes lo en l'aiga tebesa, e fac lo star tucta la nuoc. niccolò
prendere e mecterla in presione: / fac <; alo e no i dia
quali erano agli uomini, per fare le fac cende loro o private o
là, e grappato il 'salvum me fac 'con furia se lo mise nel
lo comprendo bene, di farsi ridere in fac cia o di guadagnarsi alla
, 1-i-1345: 'curuma': al giappone, fac chino... conducente
v.). salvum me fac { salvummejfacche), sm. latin.
nuovo e certo assai grazioso salvum me fac sotto il qual ritirarvi. 2
. locuz. -a o in salvum me fac: con sicurezza, senza alcun rischio
perché il mio ruffianare andassi a 'salvum me fac! '. g. m.
: fare una cosa a salvum me fac: 'sine suo periculo vel iactura aliquid facere'
monosini, 352: mettersi a salvum me fac: 'ad asylum confugere'. lifpi,
un santo, perché si creda che essi fac ciano orazione. genovesi,
cecchi, 2-65: impressionati dalla piega della fac cenda, renzo, agnese
di chi ha compiuto una lunga e complicata fac cenda. -ant
44: io non voglio preterisca io non fac ronvi alquanti sciagurati vecchi che
quando in questo modo nolli riesca, nollo fac ranno quegli ostacoli che ritengono
... cadde ginocchioni, con la fac introdotta dalle prep. a
per estens. commissione, incombenza, fac to illustrissimo signore nostro conceda
ordinamenti di giustizia, 2-327: vituperamento di fac ti, contentare. cesari
407): anche don abbondio prese una fac parte e la grave milorda
stai così asciutto e secco e con la fac = comp. dal pref. lat
che i cieli comportino ch'un uomo si fac cia servo dwa donna fuggitiva
strettissimo, nel quale avete tutta intricata questa fac cenda. paruta, 2-2-415
mettes lo en taiga tebesa, -e fac lo star tucta la nuoc. idem,
in proposito delle condizioni sotto le quali si fac ciano, se quando quelle