questa donna dimora in una sala / e fa sonar; dimorerai dallato / e vedera'
e morale e politica, se ne fa cattivo uso quando... si parla
che l'uomo decade e involgarisce, si fa grosso ed ottuso, secondo o quando
classe del suo sistema sessuale, ove fa entrare tutte le piante il cui fiore ermafrodito
volte sono provati. il primo esame si fa da quattro letterati decani, che risiedono
giovine! che da trenta anni e più fa il decano dei letteratucci leccazampe. de
ha decantato ricchissimo e che intanto si fa trovare al buio. bocchelli, 1-i-467
francesco da barberino, 95: or fa qui punto, e piglia ciò ch'
te e penso a te, mi fa sdegno. d'annunzio, i-147: già
e qual decenza nel rimproverare che anchise fa ad enea il suo trascorso in africa!
più eletto, / che 'n migliorar fa tom perseverare; / ottimo 10 terzo
necessità inganna; vilipensione: però che fa l'uomo tenere vile; deformità, cioè
ponga le dette minaccie, e ci fa credere ciò lo nimico per torci la paura
tragedia perfetta e con questa idea si fa a decidere se una nuova tragedia meriti
diciferasse misteri d'impenetrabile profondità, il fa rendere, a domande pazze, pazzissime risposte
ogni uomo forse farebbe, e fa, delle esperienze umilianti che gli fanno
decimando, sm. ant. chi fa parte di un contingente di dieci uomini
. 2. ant. chi fa parte di un contingente di dieci uomini
-trice). chi decima; chi fa strage di uomini. -anche al figur
e i cantanti declamano perché * urlar li fa l'orchestra come cani'. c.
lo sdegno e il dolore... fa traboccare le anime manchevoli in rabbiose declamazioni
l'assenso del matrimonio del quale si fa l'oggetto, cioè instrumento autentico, declaratorio
piacere: e tutto dichinaménto dell'amore fa da lui, abbiendo rispetto a lui
4-1-155: fuori di questo parapetto si fa l'argine che a poco a poco vada
andrà a declinare nella disperazione che non fa nulla. negri, 1-45: mentr'io
/ sicché talor dichina / tanto, che fa rovina. leonardo, 2-101: il
in tal conquasso, i che mi fa perder l'animo, e la lena.
dal perpendicolo. forteguerri, 5-4: fa che niun dal giusto mai decline.
: il calpestio de'fervidi destrieri / fa colla polve declinar la fiamma. alfieri
con noi rimani, / ché si fa sera, il giorno è dechinato. /
l'ale amorose; / ma sì le fa l'umanità gravose, / che le
il cavaliero e passa, / e fa sembiante d'uom cui d'altro cale.
dinanti e fagli a dio ribelli / e fa che la sua legge ognun declina.
dal maestro norcin con l'ablativo / fa torre al putto i gener masculini. /
'l numero poi non lo declini, / fa levar dal suo nome il genitivo.
: chi più ti de'onorar quel ti fa peggio; / legge non v'ha
tirata in prospettiva, per lo dichinare che fa. montale, 97: case basse
perché e'vede, questo uomo che fa qualche frutto o ha qualche fiore, che
la declinatoria è la domanda che uno fa d'essere rimandato innanzi a'suoi giudici naturali
garzoni, 1-295: questa declinazione, che fa il raggio dal suo dritto corso,
e. danti, 1-161: quattro cose fa mestiero conoscere attorno alle stelle, per
pendio, inclinazione) non tanto si fa consistere nella differenza delle altezze di due
la decollazione di san giovanni battista, fa discendere al limbo l'anima del precursore «
il gaz illuminante che si decompone si fa traversare in un vaso d'acqua, la
si decomponeva in calce, gemendo come fa il ferro rovente quando il fabbro lo
tr. [decongestiono). medie. fa. piovene, 5-148: le viti,
ripenso ad oggi in cui la giustizia fa a mezzo coi ladri e il governo li
commedia nuova, si disossa, se ne fa un cibreo, e presentandola al lettore
a uno strato sociale inferiore, chi fa parte delle classi basse. gioberti,
mente, e a intender quello che poco fa m'accennaste. = comp. da
pesia, che sì dispaia, cioè che fa sì dispari e sì sproporzionate le membra
], iii-3- 137: tutto fa credere la sua finzione, il giogo,
dispaiata, l'ignoranza di ciò che ei fa; ma si scopre pel bambino.
stato; e perciò la presunzione si fa innanzi, l'interesse, la superbia e
xxxv- 1-466: [vostra lumera] fa disparere ogn'altra luce, / che,
certo la sua eccessiva perfezione, e fa disparere ogni suo fallo. lorenzo de'medici
ch'a più di cento / mila pèrsone fa passare il monte: / vedete il
dolcezza che opponi ingenuo al male / fa la bontà del tuo sguardo. ma il
. giovanni crisostomo volgar., 52: fa dunque bisogno a chi vuole incominciare questo
di mangiar seco, perché di giorno mi fa ridere con le sue disparutezze, e
le sue disparutezze, e di notte mi fa piangere per timore delle sue diformità.
: da l'alma, ch'a te fa verace omaggio / dopo tanti e sì
lo dispendio / la lepre che vi fa grattar le tempie. boccaccio, v-115:
più in quel caso il voto, lo fa l'autorità del superior dispensante.
, / d'aver di ciò che si fa testimonio. v. franco, 273
/ giusto in quel punto ella lo fa morire. leopardi, ii-54: è pur
, distendendosi nelle private magioni, vi fa fiorire il governo, l'ordine,
... esso se medesimo si fa via... per la quale ogni
. fra giordano, 2-196: siccome fa altresì quel buono castaido, e 'l savio
ordine; ma chi dicendo cose nuove fa anche quello che è proprio della istoria
, irrimediabile (una malattia); che fa disperare, sconforta, disanima (un
e talvolta lo ritarda, o anche lo fa disperabile. disperàggine, sf.
/ anfora. 2. che fa disperare, che riduce alla disperazione;
. fra giordano, 5-229: chi fa tesoro in terra conviene che sia disperato
, 137: ben perpetuo sperato / fa l'alma poco cauta e troppo altiera;
desio d'uscir da'mali, / che fa forte ogni vii, e disperando /
rispondere alla gran sollicitudine che me ne fa fare. firenzuola, 151: ella
, iv-21: la molta roba ci fa disperare per allogarla. pirandello, 7 115
8-28: sta con ima zia e la fa disperare. -ant. far perdere
buommaitei, 297: sino legnaia ci fa sentir tutto di feste, rappresentazioni,
che l'uomo si vede vituperato, fa callo e fronte, e gettasi disperatamente a
ch'è tiranno della possessione, / fa vita dissoluta e disperata. petrarca, 149-8
né la poter fuggire, / ai circonstanti fa la cosa aperta. aretino, 1-158
non gli mostra; e ora non ne fa più, per disperazione di fame come
6. persona o cosa che fa disperare, che procura dispiacere, fastidio
7-47: la disperazione leopardiana della natura fa tutt'uno con la sua stessa eredità settecentesca
/ ei mi fea grande, ei mi fa nulla. carducci, iii-n-15: per
in questa città e nel distretto, fa fede il gran numero d'iscrizioni votive
disperga / e m'allontane, or fa cavalli or navi / fortuna, ch'
: a mille e mille porte si fa prova, / per tutto la pietà trovan
vagando erratica con intiero e distinto suono fa ritorno là donde parte.
salone affumicato / l'amico tuo carducci non fa che bestemmiare. serao, i-649:
. ottimo, i-256: marte il fa, perché dispettò, che li fu
cui ne'lor vizi palesa, molto fa più gl'improbi dispettevoli. seneca volgar
cioè i suoi dispregi, ch'elli fa di dio. m. villani, 9-81
ariosto, 20-120: a donna non si fa maggior dispetto / che quando o vecchia
e abbiano in dispetto la luce che fa risplendere le loro false lacrime.
per il nome di dio, sì gli fa in ciò riverenza chiamandolo per testimonio,
, ma chi il bestemmia, sì gli fa dispetto e vergogna. boccaccio, dee
dal sistema [victor hugo] qualche volta fa a dispetto e porta la sua disubbidienza
niente; ma ogni cosa che si fa con carità, posto che sia piccola
ai dolci stati con soverchio diletto si fa incontro, né dispettosamente rifiuta il vivere
tristo / che 'nnanzi a tutti ci fa dispettose. baruffaldi, iii-92: dispettosi
/ sveglie l'arbor perduto, e fa la selva / suonar de'spessi colpi
il quale una medesima cosa quando ci fa parer buona, quando malvagia, quando
: / chi se ne 'mbriga, si fa gran follore. m. adriani,
perdita di qualcheduno, ora tanta specie mi fa sentir a dire: il tale
: il soverchio flemmatico, perché non fa gran conto de'dispiaceri, è pronto
egli avrà fatto; e se egli lo fa, egli farà dispiacere a dio e
cader in mente ad altrui, ci fa spesso ricercar troppo gli ornamenti e precipitare
rena mista con minuta ghiara, poi fa dipianare tal fondo, e facci saltar
figlia... col marito mi fa condurre fra le colline di s. angelo
rifl. menzini, 5-257: che fa il signor, che ornai non si
. così avviene dell'esplicazione che si fa ne'discorsi, la quale appunto da
e quella un sasso afferra, / poi fa che contra orfeo dispieghin l'ale.
perché l'uomo conosce solo ciò che fa, non ha ancora dispiegato tutta la
, / e ancora la terra il fa palese / e '1 mare simigliante e
, dove sieno bollite erbe odorifere, fa rimanere ne le carni quel non so che
sacchetti, 5-33: tu desti pochi dì fa tanti colpi nel giglio ch'era nel
spiuma, / ed al voler uman fa cangiar piuma. 3. rifl
. rucellai il vecchio, io7: non fa necessità ciascun movendo, / ma ben
operazione proposta... altro non fa che dispogliare il vino della soverchia fluidità,
languire in vecchiezza; / ch'allor fa buon morir, quando s'ha voglia
. ant. chi dispoglia; chi fa strage. salvini, 13-219: e
conteggiare le disponibilità delle vetture, poi fa una faccia desolata. sinisgalli, 8-12:
la chioma, e col ferro infocato / fa che s'increspi e l'onda vi
altre guise di voci comporre e agguagliare fa mestiero il più delle volte.
corpi la virtù dispone / che, come fa, non vuol ch'a noi si
favor nostro. tasso, 16-42: fa di sospir breve concento in prima, /
(49): ciò che si fa per me si fonda ivi, / dove
è disponitore del ferro al fabbro che fa lo coltello. -chi coordina e
motivo per lo quale il gran signore fa a taluno stringere un laccio al collo
mare, e le passamenta ch'e'fa per la terra. boccaccio, dee.
rettorica ammaestra di sapere ben favellare e fa di sé cinque parti. invenzione,
nostre arti quella bella ordinanza che si fa di più cose, verbigrazia, di figure
16-v-103: una stessa preparazione dell'antimonio non fa in tutti i corpi ugualmente la stessa
nelle republiche; perché tutto quello che fa a proposito suo, si esequisce;
e'sono tanti quegli per chi detto bene fa, che lo possono tirare innanzi contro
, 1-6- 38: l'esecutore testamentario fa di tutto alto e basso a sua
d'ogni cosa,... fa di queste provincie quel che farebbe della privata
sopravveste e con cimieri; / ognun fa del disposto e de l'ardito, /
ha bisogno di schiavi, perché esso fa tutto colla sua verga di ferro.
è lontano, ma quando vi risiede non fa altro che dispregiarla. -assol
gente bassa », non è dispregiativo, fa parte della loro statura spirituale.
buommattei, 101: lo scemare similmente si fa o per dimostrar la cosa assai piccola
d'aiuto altrui. razzi, 6-35: fa, amor, sentire a questa ingratissima
di colore bianchiccio, e l'epimedio fa la radice sottile, nera, di
l'opinione degli avversarii, come si fa intra li disputanti, dicendo: se l'
, che allega solo quella parte che fa per lui e lascia el resto.
nel quale per aventura di quanto acciò fa mestiero si disputò e si disse. p
e partiti, e così vive e fa progressi la letteratura romana. verga,
liquefatta; ella è mancata, ella non fa più frutto, ella è guasta per
1-125: nacque una disputazione poche sere fa tra alcune signore di spirito e certi garbati
una notte nell'acqua, e poi li fa cuocere a perfezione in un'altr'acqua
tregua? soffici, v-2-177: non fa altro che imbrogliare e dissanguar la gente
quelle cose sono, che questo mondo ci fa conoscere, ma sì bene l'
contamina e dissecca, che imbianca e fa crollare gli alberi d'una foresta.
piglia, 11 percuote fortemente, e fa schiuma per la bocca, e stride
più bee, per la diseccazióne che fa il vino per la sua natura calida
: gli scudi 3000 avuti più tempo fa, gli daranno, acciò...
. spargere qua e là (come fa il seminatore); sparpagliare in più
* dissimile '; ché non ogni somiglianza fa consentaneità; e può esserci dissentaneità
, / perch'è di chi la fa la villania. boccaccio, vii-162: gli
almanco, che disserra, / cader fa sempre un cavalliero in terra. roseo
fece mai danno, che quegli che mi fa danno e male. bibbia volgar.
malvagio cuore sempre disserve e a sé fa male. boccaccio, iv-m: oimè!
tosto servito che ad un altro non fa un rilevato e gran dispiacere e disservigio.
movimento artistico o letterario, di cui fa parte (e se ne distacca,
da come, fino a duecent'anni fa, si considerava l'atomo quale particella
nono danari non mancano; e ne fa miglior uso in carità generose che non
vagando erratica con intiero e distinto suono fa ritorno là donde parte. cattaneo
2. che dissolve, che fa svanire, dileguare. -anche al figur
medicamento). redi, 16-ix-238: fa di mestiere correggere la cassia con cose
uomo ben diverso dal dissodatore di poco fa, si propone d'avvelenare due galantuomini
. bernardino da siena, 302: così fa la penitenzia all'anima nostra: ella
vaghezza del mio lamentare, / che fa doler ogn'altro chi l'ascolta.
, 22-5: questo riprendere quando si fa dissolutamente, e quando nell'avere la scienza
serio e santo, a cui non fa d'uopo d'un abito sfoggiato,
colpo, e misero mugghiando / conoscer fa qual duolo ha conceputo, / che
il gaz illuminante che si decompone si fa traversare in un vaso d'acqua,
ch'è contraria a la congiunzione, fa il parlar grande e più magnifico,
racconto apre o chiude una scena, fa apparire o scomparire un personaggio con sapiente
, trema, diventa smorto, si fa un filo di nebbia che si dissolve
terza [specie di oftalmia] si fa di dissolvimento d'umori discorrenti dal capo agli
suo dissolvimento; poiché quella eccellenza la fa amare, l'amore la fa imitare,
la fa amare, l'amore la fa imitare, l'imitazione la rode,
più dissonante [in una lingua] fa talora una consonanza piacevolissima. 4
uscì di tuono... che fa il correttor della musica? lo scaccia dalla
orecchi restano offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o durezza,..
vera scorrezione, perché crea dissonanze; fa dire con linguaggio antico idee che si
affamato, a cui il prolungato digiuno fa sconciamente trangugiare intanto metà delle sillabe e
rimane severa e grave, e non fa dissonanza con la solennità della natura infernale
prostituisce ognuno ciò che può, si fa tutto il male possibile, tutte le
che secca- ginose, la qual vi fa afa d'ogni intorno, dissuga l'anima
cresce l'effetto tuttavia pel ricevere che fa il bambino colla destra alcune frutta che
, iv-168: la tua buona madre ti fa la stessa preghiera. ma il signore
, l'aria astratta, il maschietto. fa l'omo; ostenta di stare col
india braminica e l'india islamitica si fa più intenso via via che si sale verso
contradia e impedisca la digestion che si fa per lo sole. ariosto, 17-18
luna, / e come la luna / fa latte e non disseta. -distante mille
gli rispose: sacra corona, non fa bisogno che io mi distenda in parole
la quale coll'espression degli affetti si fa sovrana dei cuori? savinio, 2-16:
guardare a distanza il contenuto, come fa il pittore del suo modello.
più carico, e la più alta si fa più lieve. il conciliatore, ii-665
anche rifl. redi, 16-v-358: fa di mestiere procurare, che la bile
le diversità di essi elementi, e fa li corpi ingenerare e nascere e vivere
distemperamento di loro li corrumpe e li fa morire. libro della cura delle malattie,
sua distemperanza [della complessione collerica] fa terzane, / ch'oggi stan bene e
confondono così ben coll'acqua, come fa ogni altro sale. -intr. con
v'ha distemprato il giudicio e vi fa stravedere e spropositare intorno a'beni. spolverini
la qualità ollea- gina e viscosa che fa il nervo alli due metalli.
a incollar priete: e questa si fa di mastrice, di cera nuova,
raffreddare e pigliar corpo, così si fa il capo di latte migliore di tutti gli
, senza ordine o misura, che fa tutte le cose nostre andare in precipizio.
nervo si distende, / l'arco si fa men curvo e 'l dardo scocca.
quivi, e guarda loro la bocca, fa distendere e rac- corre le braccia,
e da l'accese corna / gravido fa di sua feconda luce / l'umor terrestre
colpa non hanno meritato, idio non fa così, ma condanna ciascuno secondo il proprio
]: per lo distendimento dello spirito si fa alcuna debolezza corporale. 4
.. distenebrata ogni nugola, si fa vedere. galileo, 3-2-67: siamo obbligati
caccia e cristiani alla distesa, / come fa il foco posto ne la paglia.
bocca distesamente, che meglio assai si fa che per le lettere, aviserò di
di corpi distesi. pavese, 1-71: fa finta di dormire, disteso sul materasso
volte qualche particolarità interessante, ma lo fa con uno stile così disteso ed unito
stile così disteso ed unito, che fa pochissimo effetto. foscolo, 1-325: vero
suo linguaggio, / e l'asin fa que'suoi ragghi distesi. b. davanzali
distico delli epigrammi greci, dove si fa una comparazione della bellezza e grazia all'
quanto lo studio del mio omero mi fa discernere in tal maniera. pascoli, i-679
trova un contrapposto allora, / ch'egli fa l'epigramma o il distichétto.
, a tal che mesticato col grano fa buon pane per la famiglia.
: per questa rennovazione, che dio fa nelle creature continuamente ne nasceva una nuova
distilli le rose rosse, che se ne fa tanto fine acque, non vedi tu
). fazio, v-2-8: ma fa che dia riposo alquanto ai sensi /
l'altra la distillazione dell'umidità che fa il cervello. soderini, iii-19:
, agg. che distingue, che fa differenza. - anche sostant.
suggello / a la cera mortai, fa ben sua arte, / ma non distingue
357: ne'bandi toscani di trecent'anni fa, deposti in una cassapanca del magazzino
de sanctis, 11-4: gran conto fa questa critica della materia o de'diversi
onde la poesia è improntata, e fa di essi il proprio e il distintivo dell'
poli del mondo / galassia sì, che fa dubbiar ben saggi. idem, par
del capo insino alla punta del naso si fa una faccia; e da questa punta
che è l'osso forcolare, si fa la seconda. 10. ant.
per determinata parte ragionevolmente distinti, si fa per lo movimento e grande empito di
a qualche ingegno straordinario, che si fa strada a traverso dell'oscurità del suo
si ha rispetto a nulla, né si fa distinzione ignuna da'buoni a'cattivi.
son lecite, sappi che san tommaso fa questa distinzione: o che il tiranno i
poi si raspa; e poi si fa una verghetta d'oro, la qual si
quindici, e di questo se ne fa una verga quadra, longa un braccio o
vi passa, / e un fischio fa continuamente, il fiato, / che
l'altre in mezzo gira, / non fa centro del mondo il propio centro,
8-4-1064: ne l'istesso modo / fa ritrosa la luna, e 'l suo bel
178: per trame sanità si fa contrasto / invan, ché senza porvi
, iii-60: dapprima i tentativi che fa [il cane] di spezzare la
. monti, vi-113: questa dilazione fa... ch'io per distrarre,
distrazione; senza badare a ciò che si fa, con scarsa o punta attenzione;
foggia da solo parvenze e ricordi, fa sentimenti strani delle sue sensazioni, finge
distratto, / vien pur inanzi e fa l'orecchia sorda. tassoni, ii-2-158
. che vaga altrove col pensiero e non fa caso a quanto accade intorno; che
a cui sono ubidente, / mi fa di vo presente, / ch'eo vi
distretto core e amoruso / gioioso mi fa cantare; / e certo s'io son
qual città co'distretti che ne dipendono fa un separato governo d'arras. f
provati agi d'un paterno distretto, fa di mestieri allontanarsene. 5.
acciò distrettuale della republica. -che fa parte del distretto, che è annesso
posseder la corte, / destregnenza sì fa forte ad onne uscio far serrato.
ella fende e passa le nuvole e fa tonare e balenare. simintendi, 1-141:
delle terre. da porto, 1-33: fa rovinare molte belle case, distruggere molti
fondo rosso: il rosso pallido si fa vivo sul fondo giallo. 5
la traditrice lèpore marina? / qui fa mestier altre arme, che di fuga.
da barberino, 214: la buona donna fa buona magione, / la ria disfà
generale dell'intelletto umano, che lo fa essere più attivo nel distruggere, che neh'
ma lo distrugge; e la presenza il fa nascere, e la frequenza il mantiene
, ii-329: ogni parte accessoria che si fa troppo rimarcare, mette in agitazione la
volgar., x-462: quello che fa il peccato, è del diavolo, però
, i-432: ma ciò che veramente ci fa intolleranti e fremebondi per quella sventurata contessa
: quando ecco dal bosco / ne si fa 'ncontro un non mai visto altrove /
è tal che sogno e fola / fa parer la speranza. d'annunzio,
/ di monarchia, che sin al ciel fa guerra, / cader distrutta e fulminata
tutto: / ciascun altro piacer si fa distrutto / ch'aliato al tuo di sé
avarizia ingenera presunzione, e questa presunzione fa l'uomo infedele, ladro, e di
..., per cui essa non fa neppur ciò che potrebbe fare, o
neppur ciò che potrebbe fare, o fa il contrario. pavese, 8-97: malgrado
2. che distrae, che fa distogliere l'attenzione, che frastorna;
la cena. e se non si fa la cena, perdo la metà del gusto
l'uomo. -macché disturbare, ci fa gran piacere, anzi.
non sapete che il troppo esercizio vi fa affanno, male, e disturbavi tutto?
. baldini, 3-52: qualcuno che fa sul serio [in biblioteca], prende
., 6 (97): chi fa nascer tutte le difficoltà è un birbone
1827 (95): « chi fa tutto il disturbo è un birbone].
, egli ha fatto ogni cosa e fa, darle disturbo. bembo, 74-
gambe. deledda, i-609: -ma che fa? ma che disturbo s'è preso
i-118: in battaglia vedere / ti fa davanti nemici sentendo / ma non disubidendo.
republica] ha bisogno di danari, e fa una imposta generale, nella quale facendo
che è di voglia accesa, / mi fa sentir nel cor sì dolce séno,
ottimo, i-203: l'amore accidentale fa amare disigual- mente, non attendendo grado
che disumanizza le loro facce, mi fa schifo. piovene, 5-445: ho
sulle generazioni, che, amando, fa dio; sulla sapienza che non si
in pezzi son disunioni; mettergli insieme, fa un'unione d'una figura.
malo amor dell'anime disusa, / perché fa parer dritta la via torta. landino
mortali de l'anime disusa idest fa che non s'usa. -intr
; l'uso lo rinvigorisce e lo fa risplendere come acciaio di coltello continuamente adoperato
17-3): questa donna che andar mi fa pensoso / porta nel viso la vertù
la vertù d'amore, / la qual fa disvegliar altrui nel core / lo spirito
ha sì preso amore / che mi fa disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio
mossi passi tanti. / per grazia fa noi grazia che disvele / a lui la
perché l'egre membra aggian riposo, / fa che a tenero letto ei si disvesta
un'aria decisa,... se fa l'ornamento di un valoroso e imperterrito
. ant. che devia, che fa deviare; che si allontana.
fingere, come quella che nelle tenebre fa i più belli lavori, si consideri il
: la trista psalmodia /... fa de'claustri risonar gli orrori / e
il sentimento della tua responsabilità] ti fa apparire le tue forze inadeguate ai doveri
guido delle colonne, 3-53: amor fa disviare li più saggi, / e
me face disviare, / la croce mi fa dolente / e non mi vai dio
: / una fredda et una calda / fa ch'amor non si disvia. menzini
. dante, li-3: degno fa voi trovare ogni tesoro / la voce
che in napoli mi chiama, / fa che per or di roma io mi
materia plastica), nel quale si fa entrare la punta del dito medio per
aver troppi seguaci. montano, 430: fa un bel contrasto con lui l'abate
vi-n-36 (11-10): nel su'segnar fa dritt'atti di pazza, / ché
è obediente a la universale, quando fa trentadue denti a l'uomo, e non
non più né meno, e quando fa cinque dita ne la mano, e non
giusti, i-262: anco il governo fa estrarre da un bambino i numeri del
la gran canaglia moderata e universitaria mi fa da tutte le parti! ma io son
il contrario di ciò che più li fa di mestiero, e credendo segnarsi
. varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole
pagamento a parte banco e ditta, fa che prima consegni la ditta, e poi
le opinioni son cangiate, non si fa guerra ai governanti ma al governo,
dire il vero, la dittatura d'amore fa paragone a quella di siila, sotto
: avendo da pronunziar il dittongo, che fa la prima sillaba di eurialo, usano
116: una cicalata ben maneggiata fa largo ancora per guadagnarsi la grazia della
idem, 10-35: la diva dei fumetti fa i capricci da grande attrice, e
un incorreggibile ragionatore e divagatóre, il che fa a pugni con la sua professione.
menomare per lo divallaménto che 'l sole fa tanto quanto va per cancro e per
divampa in viso, ed ora si fa bianca come panno lavato. imbriani,
ancor cui la man porgere, / e fa sorgere / l'uno e l'altro
figura addosso, anche uno straccio, come fa figura a chi à il personale che
-tit.: lo conte ioanni da barbiano fa al marchese che tiene ferrara uno grande
quando i'penso alle tu'morbidezze / me fa devigliere il cuore e le curate /
volto un cotal poco, / ella si fa di gel, divien poi foco.
, da matto o da donna, che fa un urlo lungo e finisce e il
perché è nulla, e il nulla né fa né patisce nulla. -sostant
distrarli. carducci, iii-25-33: mesi fa l'onorevole robilant, per rialzare la
quale ha dentro a sé quello che fa e quello che riceve l'impronta,
: una stessa preparazione dell'antimonio non fa in tutti i corpi ugualmente la stessa operazione
i-894: allora [la folla] fa in un istante quella diversione per cui
dove due religioni si trovano, di necessità fa anco bisogno che due capi vi si
vidanda e piò facieli prò, non fa barone con molt'e diverse soe.
era in quello suo cerchio che la fa parere serotina e matutina, secondo diversi
viandante, che ora cammina, or fa sosta, or si riposa in qualche
asilo ', da déversórius * che fa da alloggio '(deriv. da
è limpidissima, fresca, corrente, e fa le onde in certe rapide che sono
divertimento della n ultima, che vi si fa. segneri, i-502: le precazioni
ai miei figliuoli. -persona che fa divertire. - anche: zimbello.
e muoiono il dì medesimo a parigi, fa un divertimento. carducci, ii-9-14:
: va, dunque, divertiti; fa esperienze; tante quante t'occorrono!
e 'l gran peso delle trecce rompe e fa cadere i capelli. nardi, 6
1-85: ogni uomo / qui si fa duce, e divezzarvi intendo. / s'
pari: essendo, già buon tempo fa, divezza la gente de'sanniti pure
0 con facchini o con giumenti dovunque fa di bisogno senza difficoltà. marino,
o a caso, e allora non si fa che dividerlo e suddividerlo fino a'suoi
: la prima [digestione] si fa nella bocca, dividendolo [il cibo]
ecc., e su ciascuno di essi fa una lezione. pascoli, i-847:
compiere, e che dividerla in sillabe fa di mestieri, si tronca; ed a
nelle quali per via di divisione si fa crescere una sillaba: come in questa
dividendo quel i dal e, si fa * pietate 'di quattro sillabe.
giamboni, 7-124: battaglia più acconcia si fa sempre quando il nemico...
a fatica li divide, finalmente si fa dare i nomi e gli indirizzi.
, / e la iustizia sì ne fa 'l contratto. petrarca, i-1-33: vago
muratori, 5-iii-58: per lo più fa d'uopo il ben compartire le parti del
che si pensa da quel che si fa, né posso dividere la ragione della vita
gli ottimati] farebbono tutti quelli mali che fa la tirannide e forse più:
la città, e de'beni che fa el tiranno non ne farebbono nessuno.
mai non istiga. / gli scritti fa bramar chi li divieta, / accredita l'
: ma la dolce e cortese lettera vostra fa ch'io non mi possa tenere dal
quando la vendita, che un regno fa delle merci sue natie, è maggiore della
alme? e qual grazia o divieto / fa che queste dan volta, e quelle
terra di quella contrada stando continovamente bagnata fa divieto di sotterrare i morti. ariosto
con un rasoio. prendi il rasoio, fa ciò che i tuoi uccelli divinano.
, la sera prima della partenza gli fa mettere di nascosto dai servi la tazza
ecco che a un tratto il riso si fa vedere dagli orecchi distante in sulle labbra
, e le stiracchia, e le fa scagliarsi a saltelli in qua e 'n là
qua e 'n là, e le fa scoppiettare a una foggia, ch'e'pare
, e agita, divincola, come fa un ramo ancora verde messo vicino al
orrendo, infuriato, / che durlindana fa divincolare: / ed era grossa quattro
, iii-818: quella 'divinizzazione'che vi fa del manzoni, mi è dispiaciuta,
mortali all'alma corre. / quivi si fa divina, onesta e bella, /
. cicognani, 1-230: ò incontrato poco fa ilragionier salviati, il quale m'à
divisàia, sf. disus. operaia che fa le scrimi nature alle parrucche
, vi-i (190): vediamo chi fa questo divisamento de colori e de coma
ama e nudrisce suoi figliuoli, e fa lor prò e loro utilità assai meglio,
quali siano necessarie a formar quell'uno che fa il bello. 6. ragionare
, vi-1-372 (68-14): troppo amare fa gli omini stolti, /..
volti. tavola ritonda, 1-27: fa sue insegne divisare. -rifl.
proprio di una divisione militare; che fa parte di una divisione militare.
2-146: nel crescere e discrescere che fa il legname per l'umido e secco,
e trista e amara / divisione ei fa col pianto agli occhi: / per arrestarlo
parti, però che la divisione non si fa se non per aprire la sentenzia de
-retor. partizione che l'oratore fa del proprio discorso in più parti;
delle divisioni di scuole e di classi fa specchio al pensiero della nazione. de roberto
mio s'alegra e sede, / mi fa sentire in tanto di sua fede /
tempre, / ch'in disusate tempre / fa d'uom mortale un divo.
cioè del divoramento o della ghiottomia, fa uscire il soperchio di questo sozzo umore.
1-1316: come la botte è vuota, fa mestiere / quella sfondare, e sol
troppo mangiare, e un medesimo danno fa il troppo continovare del digiunare e la pigrizia
giorni. tommaseo, 3-i-279: cotesto non fa che di questo girolamo i suoi coetanei
adegua quaggiù, tutto divora, / e fa confuso in breve spazio d'ora /
pensando a la futura fame / conserva fa del divorato pasto / in un
copre rapidamente un lungo percorso, che fa continui viaggi. baldini, 5-67:
per affari della galleria, che finalmente fa divorzio dal senato, e si porta
questo luogo il sonnolento iddio / non fa divorzio dalla notte al giorno.
la pace divulgata, / per siragozza si fa fuochi e festa. giannotti, 2-2-89
-trice). che divulga, diffonde, fa conoscere (fatti, notizie, scritti
, ché s'involle nel fango come fa una porca, e poi vi perde imo
e rozzo, a poco a poco si fa gentile... e poi va
..., ciò che non fa il dizionarista, che il lusso veramente
che il lusso veramente arricchisca colui che fa lusso. dizióne1, sf.
smiagolando, pareano quelli do la sol fa, mi, rene. tesauro,
: sol, do, mi, fa, la, re. vai, 19
; / do, re, mi, fa, so, la, canta chi
chi sale; / la, so, fa, mi, re, do, canta
: col do, re, mi, fa, sol, che son le note /
/ se tu canti la, sol, fa, mi, re, do; /
grande « corona » di un 4 fa 'acuto che giungeva oltre la statua del
, così detto dal luogo dov'egli si fa, ch'è in fiandra.
fatta in 15 dì, e fa doble d'oro a lega di carati 23
altra materia, per lo quale si fa correre unitamente l'acqua. usasi per lo
la bocca alla doccia dell'acqua, fa ben conoscere [ecc.].
i medesimi allo stesso modo che si fa de'succhielli, et insieme far divenire
, o anche minerale) che si fa cadere sul corpo o su parte di esso
carena, 1-200: 'docciaio', colui che fa le doccie di latta, che anche
menzini, 5-114: ma più rider mi fa, quand'egli lancia / sentenze dello
.. / ciascun dì vuol saper che fa, che dice, / e getta
: fabula docet... 'la fa vola insegna...
2-11: per tanto [l'autore] fa l'auditore noto de la materia che
d'una marionetta)... fa sì che nel loro corpo, nella loro
). alvaro, 10-175: tempo fa si lesse in un giornale romano,
19-812: la consegna di una casa si fa mediante la consegna delle chiavi: quella
quello che dileggia i documenti de'savii, fa ingiuria a sé ponendo le cose preziose
. mette insieme le lettere e ne fa forme in foglio, in quarto foglio,
e del venti facce, che si fa di venti triangoli simili, e del dodici
e del dodici facce, che si fa di dodici pentagoni che hanno cinque lati per
distrusse le sedie delli superbi dogi e fa sedere gli umili per coloro. m.
che per ciascuna rivera / la sua bocca fa sonare. ottimo, i-235: morto
il bello splendore in oscure tenebre, fa fede al mondo della sua doglia. menzini
4-156: spoglie dogliose, voi che mò fa l'anno, / mi foste così
or alto, or basso: si fa più complesso: clangori di trombe, rulli
. che enuncia dogmi, che fa asserzioni categoriche, indiscuti bili
e sospettosi accucciato ai piedi della padrona fa buona guardia. 2. dimin
, che... se ne fa molto conto per essere pieni dentro d'
questo ardente disio, / che mi fa lieto viver e scontento. d. battoli
è di voglia accesa, / mi fa sentir nel cor sì dolce sóno, /
le ampie vallate. ungaretti, iv-33: fa dolce e forse qui vicino passi /
luoghi caldi e dolci, ottimamente si fa lo innestare. 5. riferito a
: nel dolce tempo che il ciel fa belle / le valli e'monti d'erbette
s'asside, / né pur gli fa dolce ghirlanda intorno, / ma un
e sì lo scote / ch'alzar gli fa le luci alme e serene. /
prima il dolce lito attinge, / fa rimetter la sella a rabicano. morando,
435): la quercia di quella sorte fa 'l più vigoroso fuoco che tutte l'
). firenzuola, 617: e'fa l'anno di molte tele per la bottega
che gli rende ostrutti, ed in somma fa di bisogno rendere il sangue più dolce
bibbia volgar., v-795: che fa la santa anima?... ella
mosto del * dolcetto 'si fa compiere la fermentazione sulle vinacce del '
di saffo; quasi tagliando, come si fa de'vini, la dolcezza dell'uno
l'ardenza de'raggi del sole gli fa riporre la somma delle voluttà nella frescura
, le sventure / nostre e le fa, sembra, quasi lontane. sbarbaro,
è giovine, è timida, tutto le fa paura, la tratterò con dolcezza!
sangue di porco (con cui si fa il migliaccio). sacchetti, 70-24
sposo dolciato, / fuoco d'amor fa ch'i'abbia provato / sì che
raffigurar per arte quella dolcificazione che si fa di esse [acque dell'oceano]
: varietà di melo paradiso, che fa mele piccole e dolci (ed è
la guardu, sintir la dulzuri / chi fa la tigra in illu miraturi. compagnetto
: quanno iubel se scalda, sì fa tomo cantare, / e la lengua barbaglia
si squaglia e gocciola e diguazza e fa fango. d'annunzio, iv-2-1214: la
(superi. dolentissimo). che fa male, che dà dolore fisico.
e villane fregagioni, che lo stesso volgo fa sopra la parte dolente. cesarotti,
face disviare. / la croce mi fa dolente, / e non mi vai
più di nullo affanno / amor mi fa soffrire, ond'io conquiso / mi tegno
solida, ora friabile, ma fa lenta effervescenza coll'acido nitrico; per
organo: che dà dolore, che fa male, dolente. ojetli,
. serra, iii-56: qualche anno fa mi accorgevo a volte con dolore che
volgar., v-637: il savio figliuolo fa il suo padre lieto; e il
è la dea, / che addolcir fa tutti i dolori umani: / contro lei
/ è tal che sogno e fola / fa parer la speranza. -aggiungere
anco son misti; / né perciò fa mestier ch'e'sian adunchi. =
che quando « quel discolo » la fa inquietare, essa non riesce a mandar giù
pallida sposa? / la tua bellezza si fa dolorosa, / e più non
so che dolorose prede / di noi fa quella ch'a nullo uom perdona, /
; e dolorosa fede / il cenere ne fa d'atene e roma. de sanctis
pudore! quante disoneste cose e dimande fa tacere! idem, purg.,
. -atto con cui la persona interessata fa istanza alla pubblica autorità (amministrativa o
atanta e li imboldisce, / multi fa peccar consego, molte anime pervertisce.
rispondo. gramsci, 103: dieci anni fa scrissi un saggio sulla quistione della lingua
-avreste veduto il gioielliere? - poco fa era in borgo. -il signore lo
a costoro, che il ciel mi fa incontrare a proposito. leopardi, iii-837
fra giordano, 1-147: alcun'otta si fa questione qual sia il maggior santo di
affogh'anz'oggi che domane, / ché fa per lu'la mort'e non la
bibbia volgar., v-795: che fa la santa anima? si doma che
si sdegna / e a cui sentir fa di qual padre è nata. farini,
molto opprima, / e l'altro fa con l'aghiron giù il tomo. caro
pasce i tremuoti e i cardini / fa vacillar del mondo, / reso innocente or
: che il cavallo in due modi fa male. alamanni, 5-2-670: non cruccioso
, come un domatore di cani, fa girare attorno le gambe impacciate per la
pasce i tremuoti e i cardini / fa vacillar del mondo, / reso innocente or
domenica; che accade, che si fa nella domenica. vangeli volgar.
seco domesticato. garzoni, 1-224: fa che la donna ti tema; fa che
fa che la donna ti tema; fa che non sia troppo lussuriosa, non
. f. giambuttari, 318: vi fa vedere i nimici vostri, non solo
obbedisce alla digestione compitamente, sì come fa l'umido della dimesticazióne. 2
e domestiche, disiderando, come ciascun fa, d'aver poi il di delle feste
una certa tendenza patriarcale delle nostre popolazioni fa che più persone si serbino unite in
un animale). -sostant.: chi fa parte della famiglia (intesa nel senso
. albertano volgar., 14: fa bene a tutta gente, e massimamente
consegna al padrone la preda, che fa alla campagna, et ha per sua
venutami dal gravissimo furto accadutomi due anni fa in milano ha... subissata
(domicilio generale: in quanto a esso fa capo, dal punto di vista topografico
stabilito dalla legge, la quale lo fa coincidere rispettivamente con quello del marito,
con imponenza, con maestosità, che fa spicco. bottari, 5-109: l'
come in ima gran rosa mistica, fa segni d'addio e di benedizione.
e perverso, / per dominar, fa nuovi dèi. poi arriva / a predicarsi
eminenza. così ella gode e si fa godere: domina, e invita a
dominia li omori, e compone e fa li animali, li quali egli ha in
ch'altri me poi domini / ch'ognor fa del mio cor scempio durissimo? dovila
eserciti). galileo, 4-1-148: fa di bisogno che abbiamo altri corpi di
che prevale, predominante; che si fa valere come norma superiore o definitiva;
di forza, diventa mostruoso, si fa dominatore. stuparich, i-25: in famiglia
. boine, i-168: oh bellezza che fa dominici dio ad ogni istante, per
liliana perde il dominio dei propri gesti e fa quello che la signora vuole.
invar. gioco da tavolo che si fa generalmente con ventotto rettan- goletti d'avorio
'budo'. sorta di giuoco che si fa con piccoli quadrelli d'osso o d'
landolfo, 2-98: al paese settantanni fa c'è arrivato, da fuori, coi
2. sostant. dir. chi fa una donazione. codice civile, 771
, 1-33: tu doni e tolli come fa lo fante. latini, i-1418:
paiono ancora operazioni di cavaliero quelle che fa il liberale donando, e 'l magnifico
mostrare perché abbia detto perpetua, vi fa lunghissimo discorso sopra; nondimeno nella sua
del donativo nella absoluzione che nostro signore fa loro di levarli lo interdecto. guicciardini,
il dovere a favorirmi inchino, / fa sì che ignoto in mandria vii non vado
] per prezzo d'una sola paroletta gli fa [al ladrone] un ampio legato
le proposizioni..., che gli fa donazione d'una parte de'suoi beni
don chisciòtte), sm. chi si fa paladino di cause assurde; chi ingenuamente
non hanno nessuna rispondenza reale; chi fa la voce grossa per cose di poca importanza
per cose di poca importanza; chi fa bravate ridicole. tommaseo [s
: 'don chisciotte', 'chisciotte': chi fa il paladino e il bravo a vuoto o
nemici e pericoli da temere poco, lo fa con più vanto che possibilità o utilità
seggi d'oro, / donde quanto si fa tutto si sceme. goldoni, iv-128
per la dama giulìa, i e fa. gran cose, come amor consente,
morale e altamente religioso; e più fa pel nuovo assetto della società, che
un uomo, quando è uomo, fa la donna donna. guarini, 40:
rispetto bisogna pagare il primo che la fa donna, che generalmente ha esser della
fare, donna tutto fare: che fa tutti i servizi. fioravante, 186
1-ii-79: io non ho sentito un pezzo fa 'l più sottile tratto di questo
lodano tipiche virtù femminili: camera adorna fa donna savia: l'aver figli rende
fantoccio. -orsù, camera adorna / fa donna savia. -donna in casa e
la moglie dell'avvocato presso il quale fa le pratiche. e. cecchi, 5-116
quel sorriso di donnaiuolo disgustato che non fa differenza fra tresca e tresca. pirandello
falcon tuo. masuccio, 450: fa che non te esca de mente de singulare
fugace / tosto svanisce e più non fa ritorno. metastasio, ii-152: il
. equicola, 27: se ti fa dono del cuore, guardalo come cosa
begli occhi / dono a me mai non fa;... /...
vi-11-157 (23-1): ora si fa un donzello cavalieri, / e vuoisi far
boccaccio, vii-232: quando bisogna, fa ciascun servire, / secondo e gradi
tua per quello calle, / che fa suave ogni incanora voce, / doppo
il mal tempo s'è diradato, e fa il più bel dopo pranzo del mondo
: -col danaro, / signora, si fa tutto. - una doppietta / la
volontà del suo signore e non la fa, sarà doppiamente battuto. parabosco,
e più, formando guscio, ci fa minimi / in sua balìa, privi d'
iv-2-78: così, quando il giorno si fa nero / nell'occidente, a voi
adorna e veste; / e lampeggiar fa, quasi un doppio sole, / il
è molto più grave: imperò che si fa contra giustizia per avarizia; et ecci
e questo è lecito, quando si fa a buona intenzione per campar sé o
cardine sul quale essa poggia è che fa d'uopo addebitare il conto della persona
. segni, 9-109: il parlare si fa freddo in quattro modi in uno usandovi
della susseguente festa doppia se ne fa solo la commemorazione. 21.
quand'altri, dopo molte malfatte, ne fa una bene, dal medesimo solita farsi
. m. -i). chi fa il doppiogioco. emanuelli, i-201:
attaccarlo il bolo: e ciò si fa col coprir prima di gesso da oro
a oro sopra mordente: e si fa a quel lavoro che non si può o
dorati palchetti e dall'arena / a te fa plauso la leggiadra gente, / lieta
sparse. bandello, il-mo: come fa il sol de le dorate stelle / e
: -perché non diceste voi in quel che fa la civetta veduto l'uccello? -perché
d'oro dal quale col calore si fa poi evaporare il mercurio; la doratura a
e da chi dorella, percioché non fa egli frondi di rubbia, ma lunghe
gusto sapore come di latte bevuto: e fa singhiozzi continui, umidità de la lingua
conquiso, / che 'n dormentare / mi fa levare -e intrare / 'n sì gran
fagiuoli, 3-5-70: vedrai talun che fa il mendico, il povero, / fa
fa il mendico, il povero, / fa il dormi, e par nudrito di
/ dov'è vostro marito? che fa il dormi? = dall'imp
dar giù del capo e tracollar che fa, gli fa cader d'intorno alle
del capo e tracollar che fa, gli fa cader d'intorno alle tempie la corona
. si dice che la manovra 'fa dormiente 'in un dato punto di
de'dormigliosi, ammonitori del fuggirci che fa il tempo. arici, i-299:
mio parere, io dormirò seco. fa come vuoi, dissero gli altri due,
ivi nel suo nido / dormia, fa ornar per gire a l'altro lido.
che per esattamente conoscere un uomo prima fa mestieri mangiare un moggio di sale] esser
e a primavera diventano giovani. il che fa ancora la donnola. mattioli [dioscoride
gnuol, che l'aria molce, / fa del pari il vegghiar e 'l dormir
tempo di potervelo dormire, e mi fa il buon prò! verga, 4-65:
froda nella foglia, di cui si fa la stima troppo tardi, e della quale
. sbarbaro, 3-76: una luce si fa nel dormiveglia / della mia vita.
una via tortuosa, che ventotto anni fa, pei rovesci continui d'acqua piovana,
levandosi in capo il recipiente, lo fa sdrucciolare per tutto il suo dorso.
recidergli le vene del polso; quindi si fa in modo che sull'immaginaria ferita sgoccioli
vicina terra. testi, i-187: sarpar fa in un momento / de le triremi
landolfi, 2-109: la macchia si fa più lenta e più selvaggia, con
che ella infrigidisce il cuore, e languire fa 10 spirito, e il capo crollare
spirito, e il capo crollare, e fa la faccia rigata, e la bocca
-la lingua non ha osso, e fa rompere il dosso: v. lingua
, vii-19: poi ragionand'a lor fa riguardare / la sua virtù, la bellezza
che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare
un ordine dotato di virtù, la qual fa perfetto, ed essequisce separatamente gli uffici
a me non vale / né mi fa degno d'un sì caro sguardo, /
amore / e di vostra corona e'non fa dotta. = deriv. dall'
/ de la più avvenente / mi fa lo cor sovente / in gran disio
, / ché madonna dottare / mi fa, sol di pensare / ch'aggio tanta
questo irritando la membrana maggiore, le fa fare l'estramissione all'esofago di certa
tuo senno esperto e dotto, / fa, prego, in cosa ov'hai tanto
e d'un ciuco sano, si fa un uomo intero. 9.
, viii-736: -gran cosa! non si fa che criticare le azioni altrui, e
: oh quanti belli / perdilgiorno si fa con questi studi / ti so dire,
, 7-3-1: ecco la dottorina che fa l'eco. baretti, 1-57: s'
di tutto, chi sdottora, chi fa il saccente. redi, 16-v-202:
f. doni, 367: così si fa a far valere la sua dottoraria.
mostra rabbioso, / ch'ogni giovenco fa di sé dottoso. 3.
e della quale per lo più si fa pompa nei giorni di gala, come
sprezza ne riman dolente. -gallo fa gallina stare a sua dottrina: per
donna. garzo, xxxv-11-302: gallo fa gallina / stare a sua dottrina.
già mai non s'aggiorna, / gravido fa di sé il terrestro umore. tavola
dove egli parla del periodo, ne fa tre generi: il primo, istorico;
sé, oltre a quello che di noi fa la gente, è una delle attitudini
/ e dezerto a podere, / fa voi pacie gaudere / e de terra e
vermiglie rose i bianchi gigli / misti fa il suo colore in ogni dove. botta
comune, perché il più delle volte chi fa quello che non dee, gl'interviene
che per tutto si dice: chi fa quel che non debbe, gl'intervien quel
cristiano di tribulazioni; perché la gli fa bene e lo fa più perfetto e
; perché la gli fa bene e lo fa più perfetto e dagli maggiore corona.
o perché non doveano distinguersi come si fa in altri simili codici, i vecchi dai
carducci, ii-10-84: non dirmi che ti fa male da per tutto. ciò non
, questo cataplasma, come il forzato fa della catena, senza potersene affrancare, mai
: deve sapere che una decina di anni fa... stavo come ora a
: or da parte di quel che fa la festa / priega chi sta a veder
a lo vagno de sarviata, e tu fa lo devere con tua mogliere; ca
/ ma la debilità contro al potere fa / spesso un omo affaticarsi in vano.
commosso per po come si fa spessamente, comandò a colui che incantava
del volto, mettendosi a interrogare come si fa degno. aretino, iii-197:
per dovere di ospite: - che cosa fa lei ora? prenda / ciascuna
che qualunque padre in qualunque luogo si fa un dovere di concedere a que'figli
la povertà fugge coloro / cui ricchi fa de la dovizia il corno. d'annunzio
v-241: spera nel signore, e fa bene; e abita nella terra,
non fu mai dovizia. -carestia fa dovizia: la penuria di beni insegna
proverbi toscani, io7: carestia fa dovizia. = voce dotta,
nobili lavori dipinto sia questo vaghissimo tetto che fa coperchio e cupola al palagio del nostro
giornate, di dovunque si venga; si fa presto a prendere l'abitudine di villa
giamboni, 65: il bere di soperchio fa la bocca fiatosa, e la faccia
, e la faccia travolta, e fa discorrere rema e catarro, e percuote
, e percuote le nerbora, e fa le membra tremare, e trae altrui
che questa sua acqua inebria. la fa ebrio, questa acqua del divino amore.
pensando ch'io l'abbia vista schiaffeggiare, fa quasi l'atto di tornare a dietro
sonno svena / la nostra gente, e fa macel per tutto. / la spada
ell'operi bisogna che il moto, che fa in lei cosa visibile, sia gagliardo
: quando per soverchio suo riscaldamento si fa ebollimento nel sangue. fr. colonna,
carne d'ebrea. 2. che fa parte della lingua o della letteratura ebraica
dove in questa quegli organi, dove si fa il conoscimento sono guasti a tempo mediante
, nelle ebrietà, nelle frenesie si fa uso di tutti i sensi, quantunque ci
ha guasti; toglie il senno, fa venire infermitadi, ingrossa lo ingegno, accende
della densità del tessuto osseo, che lo fa rassomigliare all'avorio (e può essere
eccecativo, tanto è maggiore: questo fa la superbia, che accieca più che
ogni cor ristora, / un rilievo vi fa che non eccede, / e con
uno ed all'altro, né lo fa eccedere nel biasimo. pirandello, 7-177:
: grande dilettante di musica, si fa dare dei concerti eccellenti, che ascolta
de'primi della gallia, eccellentissimamente il fa discorrere contro il parer di coloro che
mondo per l'eccellenza del prodotto e fa ottimi affari. -squisitezza (di
quel tale, rispondendogli: ella mi fa tropp'onore. baruffaldi, 150
immediate dopo la sua creazione, come fa la sventurata musica. berni, xxvi-
curiosità. landolfi, 3-185: il fa sovracuto dell'eccelsa soprano buliceva pare fosse
stesso innestò nel suo idealismo italiano lo fa più singolare e originale.
ojetti, iii-561: uno, mesi fa nell'elettrotreno, mi cedette un posto
, questa tanto celebrata filosofia, che fa essere i principi, veri principi. lucini
dipende. / quel desio, che ti fa tanto elevare, / sol la bassezza
o manovale o impiegato o ingegnere, non fa differenza. comunque, tu corsini sei
la società impresaria e speculatrice vi sovrappose) fa scapitare da una parte la monumentalità del
dall'altra banda della foglia, la quale fa loro intorno un lembo.
canta questo vangelio, nel quale si fa menzione della elezione e persecuzione di questi
s'intende) una diecina d'anni fa. alvaro, 11-10: la letteratura scritta
/ e di sé dritta d'om fa elezione, / unde li surge poi di
1-255: l'orto eliaco matutino si fa quando la stella comincia ad apparire, però
elica. moravia, iii-225: il malato fa mettere, specie se siamo d'estate
elichétta. soffici, v-2-618: mi fa notare come in capo alla corda si
contradice / natura, ch'ai difetto fa riguardo. petrarca, 321-4: è questo
. soderini, i-9: l'eliotropio fa i fiori nell'equinozio autunnale. zazzaroni,
il quarto libro delle sue questioni non fa altro, che scambiare elisione con collisione
lui miglior effetto / di quel, che fa talor nelle persone /...
ed in africa si cria; / che fa l'uom sano ed allungali vita,
cria in cipri et in affrica. fa l'uomo savio; allungagli vita, strugge
d'angelica, o l'elitropia, die fa gli uomini invisibili, non saperrei come
iv-240: povera figlia, che pena mi fa ella! dossi, 46: non
l'ella non si semina perché non fa seme. piantasi la sua corona di marzo
elleboro bastardo, elleboro nero silvestre: fa le foglie divise in nove parti sino al
che se ne fece e se ne fa. mascardi, 252: sotto il
. ad esso acquistando veglia e pensa e fa quant'el può far com'ello sia
e la corrente essendo molto piana, fa trasparire al fondo elmettoni austriaci rovesciati ed
ammaestra di sapere ben favellare, e fa di lì cinque parti: invenzione,
8-291: da noi l'elocuzione si fa casta e scarna, trova il suo
rettore del seminario, il quale non fa che elogiare il prevenuto. pirandello,
è un freddo elogio quello che si fa dello spirito delle donne; ne son superbe
contumaci porte / sta de'i sepolcri e fa gli elogi altrui. boterò, i-429
scabrosità, riempiere sguardi sommessi, e fa eloquenti i silenzii, e il sorriso voti
suoi soggetti d'austria, che mi fa credere non esserci forze, poiché viene
chi 'l be', in discorso sangue fa ritegno; / al morso del serpente ha
4 sangue 'e aycùyòq 4 che fa uscir fuori, che espelle '; cfr
non emanante dalla volontà generale; cosicché fa d'uopo o che non esista corpo
ottimamente (osservava) il dottor schopenhauer fa la satira di coloro, che, in
in germania cominciò, un sessant'anni fa, a chiamare in credito, con buone
ammonimento emblematico di quel refnotissimo savio « fa tu un'isola per te stesso »
introducevisi l'anima vegetativa, poi meglio fa le membra e diventa embrione e introducevisi la
voi che quello che era seme si fa erba, e da quello che era erba
, e da quello che era erba si fa spica, da che era spica si
spica, da che era spica si fa pane, da pane chilo, da chilo
quanto so e posso che se ella fa eseguire l'altra edizione di cui mi parlò
, tutto simigliantemente come il mal figliuolo fa al suo padre confusione e fa dolore
figliuolo fa al suo padre confusione e fa dolore alla sua madre. frezzi, iv-13-132
: e1 padre che permette al figliuolo peccare fa peccato ancora lui, perché è obbligato
scritto nel vangelo / che maggior festa fa d'un solo, iddio, /
'emersione'. il ritornare a galla che fa un solido immerso a forza in un fluido
ii-76: intrattenendosi sopra le medesime, fa conoscere le diverse disparate opinioni emesse intorno
atto a provocare il vomito; che fa rigettare. bencivenni [crusca]:
). carducci, ii-1-86: però fa riverente istanza alle ss. ll.
sorte d'orologio detto emiciclio, di cui fa menzione emicariòtico, agg. (plur
molto spesso. la vostra emigrania ne fa fede. dunque sarete contento travagliar meno
/ chi ingombra 'l desco e chi fa fora 'l foco. cellini, 1-34 (
: somaro eminente com'è, non mi fa meraviglia se non ha ben compresa né
, è pregio dell'occhio, perché il fa veder meglio: la medesima sarebbe difetto
punto che il governo è esso che fa le elezioni, mandando diretta- mente i
emette, che manda fuori; che fa un'emissione (un istituto di credito)
, gr. èp. p. ex'fa 4 melodico '. emmelèia (
4 mestruo 'e àyoìyói; 4 che fa uscire '; cfr. fr
(femm. -a). ant. fa voloso serpente africano, il
: giulio apre la bocca; lo fa quasi distrattamente, ma la sua voce
degli usurieri avari, / e quasi casto fa stancar gli altari, / chi sol
caggio- nando il flusso in quello, fa crescere gli umori, feconda i pesci
, ii-44: il dormire assai vi fa mezzo insensato, l'empiervi troppo vi
mezzo insensato, l'empiervi troppo vi fa nausa, il votarvi debilità e dolore:
/ la mente mia, che di sé fa letizia / perché può sostener che non
bartoli, 9-29-1-128: anche la luna fa ogni mese le sue proprie quattro stagioni;
, v-37: l'aria del monte le fa copiose / di prole tal che 'n
qualche credito: perché bene spesso gli fa vedere con una semplice erba, o
la lue, in cui tante stragi fa il più cieco empirismo, per la rogna
3. filos. l'indirizzo filosofico che fa appello all'esperienza come criterio o norma
-anche in senso concreto: ciò che fa impeto; flusso violento, impetuoso.
conferma ne'buoni costumi perché sempre si fa bene quando la celestiale paura s'oppone all'
, la distende, la rialza, la fa visibile a tutti e salda contro le
sono a buon mercato per chi ne fa emporio onde rivenderle, ma questi le
emporio onde rivenderle, ma questi le fa pagare a carissimo prezzo al consumatore.
: questo lago, dove un'ora fa una fanciulla si sarebbe specchiata per accomodarsi
si desta, / più importuni gli fa ne la richiesta. boccalini, i-107:
possa conseguire quei beni; l'invidioso fa quello che ei può acciocché il prossimo
, il quale rende la faccia deforme e fa lagrimar gli occhi e ampliar la gola
, e senza averlo a scusare, come fa lo interpetre moderno, il quale dice
di due composti isomeri di cui uno fa ruotare il piano della luce polarizzata di
verso destra, e l'altro lo fa ruotare dallo stesso angolo verso sinistra.
', che sono come affisse, fa inchinare l'accento d'una sillaba all'
gioberti, 1-ii-12: il che mi fa sperare che anch'io potrò essere un giorno
251: ma da parte e di nascoso fa da te un diposito segreto, un'
: non è il solo uovo che fa un uomo, ma una forza energetica
di addormentarsi e poltrire; ma la fa sempre vigilare e reagire sviluppandone in tal modo
, 515: il graduato... fa le viste di non sentir nulla e
e degli autoritari si prova, come fa talvolta, a toccarle 1 = deriv
gagliardìa inaudita. -rilevante, che fa spicco; che attira l'attenzione;
cerer, ch'ogni virtù enerva / e fa l'infermità con le sue ambasce,
, / il corpo infermo e la mente fa serva / e fàlla oscura, e
comincia- mento del verso questa parola isolata fa enfasi ed epi fonema.
di fuori, quasi nuovo elemento: se fa ciò, è cattivo artista e viene
se già l'usargli di superchio non gli fa riuscire mali gravissimi,...
non ha invidia, non fa cose perverse, non enfia. s.
/ più grande. così indietro balzar fa senza effetto / la fronte giovanil linati
. tommaseo, 1-391: la flussione mi fa sotto l'orecchio destro un enfiato che
de la superbia,... come fa questo nome di jesù. paleotti,
] un tal giovanni... si fa procuratore, enfiteuta e vassallo perpetuo,
sarpi, vi-2-104: di fondi enfiteuticarii si fa menzione nelle leggi di costantino e d'
che il terreno, di cui si fa la vendita, fosse enfiteutico, che
-aro? 4 ciò che non si fa intendere, parola oscura o equivoca '
le accuse tutte che egli intenta o fa intentare contra al figlio, pure il
patecchio, xxxv-1-572: la femena fa l'om envriar corno 'l vino,
... col color che si fa con la polvere delle foglie di una certa
che i turchi chiamano 'hanà e fa un color ranciato acceso che fa molto bella
e fa un color ranciato acceso che fa molto bella vista ». enneacòrdo [
non abbrusci il lato, perché di subito fa ve sciche. è utilissimo
verso latino ed è quella che si fa nel nono mezzo piede, cioè nella
erbe fioriscono a parte: come fa il basilico e eliotroppo, aface e enochite
sacchetti, iii-145: il marchese è enologo fa natico; ma le sue
spanna il vitigno con cui si fa il gattinara, il nebiolo, il barolo
esprimere il buon prò che si fa altrui ed è lo stesso che
il giusto nell'atto della giustizia, non fa eccettuazione di persone. svevo, 3-872
morte. ii gran parlare che si fa di necessità, di valore, di pregio
enòtrio, agg. letter. che fa parte dell'enotria, che appartiene all'
pascoli, i-186: oh! che sogno fa il tuo gran mare! garibaldi che
. miner. gruppo di minerali che fa parte dei pirosseni rombici, costituito dalla
e supremo) ave un certo ordine e fa una dependenza, una scala nella quale
ordigno, iperbole degli occhi, / fa che in punti d'arene un perù fiocchi
quelle col lume della fede, che non fa tutta la sapienza umana con tutti i
quel principio fisico che dal nulla non si fa nulla, metton la materia eterna,
entobiónte, sm. biol. organismo che fa parte dell'entobio. entoblasto,
ancor cui la man porgere, / e fa sorgere / l'uno e l'altro
parlando qui del suo entra- mento, fa un supposto contro a leibnitz e il suo
, / in quel contorno, che fa dir: qui piove! -essere
9-2-200: siccome nella scherma la disassuefazione fa nascer tempi, che non che una botta
cielo d'alcamo, 113: ora fa un anno, vitama, ch'entrata
apre poi nuovi orizzonti, si sviluppa e fa vedere le cose sotto tutt'altro aspetto
. sbarbaro, 1-186: che entrata fa il nonnino! rotti sulla soglia gli
cantari, 56: messer galvano dentro fa l'entrata, / e sua bandiera
bisticci, 3-263: l'onnipotente iddio fa come uno maestro d'uno trafico, che
che dando al cassiere danari, glieli fa mettere a entrata, di poi vuole
, 234: secondo ch'ài l'entrata fa le spese, e dona come puoi
una bella entratura in paese e ci fa fieri, siccome ha chiamato tutta la
lustro storico subalpino, di cui egli fa parte, ai quali si voleva togliere
: dicono che quello ispirito... fa l'acqua del mare andare suso e
rivela, si « enuclea », si fa vicina, concreta una vita che trascende
nel poeta integra, il verbo si fa carne,... l'idea si
una enunciativa incidente, la quale non fa prova in giudicio, gli avea nominati
l'enunciativa di un atto, che fa uno di questa famiglia l'anno 1319.
beccaria, i-639: questa assicurazione si fa... rilasciando al proprietario medesimo un
. affermazione di una verità (a cui fa seguito generalmente la dimostrazione); principio
, iii-1-369: la mia fede stessa mi fa portatore ed enunciatore di quel diritto.
, che insieme con miocene e pliocene fa parte della terminologia introdotta dal geologo lyell
i-2837: ben è tenuto lacco / chi fa del corpo sacco, / e mette
: nei luoghi marittimi di spagna ne fa d'una sorte [della scilla]
ché nell'anno commune solare la luna fa dodici congionzioni col sole, e sopravanzano undeci
per la materia della quale e'si fa, cioè materia probabile, che per altro
: chiamasi cura per epicrasi quella che si fa per via di rimedi alternati.
, né leggi, ma ognuno si fa la legge da sé. pellico, conc
in cellette dell'epidermide. la si fa gocciolare rompendole o raspandole lievemente, ed
sensazione di peso all'epigastrio (e fa parte dei sintomi della gastrite cronica)
velo è qui tanto sottile che si fa leggero il trapassarvi per entro. carducci
potrebbesi dire che epigrammatizza; e così fa il d'elei sovente nella chiusa di ciascuna
greci, nel quale imitavano ciò che si fa nel premere le uve.
, / né in lor di dubitar ti fa bisogno, / ché dicono il futuro
altra donna. palazzeschi, i-326: fa la bava alla bocca come un'epilettica,
noi produr ti vuole, / altro non fa su la rifea pendice / ch'in
epilogo ch'io n'ho fatto poco fa,... io prendo motivo di
libro un epilogo delle cose quattro anni fa insegnategli da p. matteo ricci. monti
le parole in bocca ridevolmente, e fa l'epilogo con un vomito. de sanctis
], 37-10: la epimela si fa quando nella gioia bianca di sopra si fa
fa quando nella gioia bianca di sopra si fa color nero. -per simil
in zambesia, venti o trenta anni fa; ma visitò due luoghi soltanto,
ai principi l'ossequio do fa liquefacendo una delle vocali, come a dir
4 divorzio '... o si fa volgendo la vocale in consol'ultimo dogma
una episodica ribellione, che subito si fa conformista. episòdio, sm.
esporle. carducci, iii-12-203: si fa innanzi un episodio, cioè una descrizione
del presente e del futuro, ci fa intendere chi siano il mercenario e il
'episodio *, pensiero accessorio che si fa entrare in una fuga. banti, 6-78
altro epitimbro, solve il corpo come fa il timo; ma l'uno e l'
lucimento. nasce nell'isola di corinto: fa restare lo vasello di bollire e affredda
vasello di bollire e affredda molto tacque: fa fuggire le nebbie e le tempeste.
fuggire le nebbie e le tempeste. fa raggi al sole con risplendimento. rimuove
senza gli altri vocaboli, co'quali ne fa menzione. equicola, 14: amò
3. relig. scrittura ispirata, che fa parte del nuovo testamento; ha la
cavalca, n-n: non ogni peccato si fa sempre per istigazione del diavolo, né
vangeli, e gli officii, che fa, sono pur d'orazione ed ammaestramento d'
ozio è un lusso epistolare che non fa per me. rovani, i-796: ricevette
frasi generiche e pressoché identiche, come fa chi non segue una consuetudine epistolare.
: il colloquio epistolare, che si fa colla penna, è molto men vivo,
coro è il silenzio; e vi fa belle / più del sorriso '. credi
una pesantezza e una diligenza che ci fa stupire. carducci, iì-14-115: e l'
bracciolini, 1-15-44: così fa restar quei lumi belli, / a
e dentate. in cima del fusto fa fiori bianchi in ombrella, e odorati.
carattere da donnicciuole isteriche, il quale fa che ci esaltiamo e ci abbattiamo per
genere di insetti emit- teri di cui fa parte l'afide bianco del faggio,
afide bianco del faggio, di cui fa raggrinzire le foglie. = voce
, appartenente agli afididi, di cui fa parte anche la fillossera. =
o come piante ornamentali, di cui fa parte il bambù. = voce dotta
, 1095: nella concorrenza che la film fa al teatro non soffrono che gli elementi
. montale, 4-101: molti anni fa, quando il film era muto, i
sì, come a spander selvaggio / si fa però che queto non dimora. mare
/ sì che ritenga il fil che fa la zona. bontempelli, 8-200: il
circonferenza). vasari, iii-495: fa il disegno della lanterna nella medesima diminuzione
disegno della lanterna nella medesima diminuzione che fa tutta l'opera, che, battendo
intimidisce, trema, diventa smorto, si fa un filo di nebbia che si dissolve
giovani ridono, un filo di riso che fa spicco, isolato nel silenzio della vasta
, e lo batte, e dimostra che fa bene. palazzeschi, 3-33: un
impresa d'un vostro amore, mi fa tornare mumia ne l'udirlo. -dare
.. fuma... e fa il filo. banti, 8-9: verso
qual dà le volta, e qual fa le fila. -figur. condurre
-tre fili fanno uno spago: l'unione fa la forza. 18. dimin
dotta, dal gr. < ptxo8o ^ fa * amore dell'apparenza ', comp
carducci, iii-n-140: qui l'argomento si fa per vero tanto ampio, che a
le riprese eleganti del ditirambo che lo fa celebre gli costarono anni e anni di
carducci, ii-10-85: questo invito mi fa sperare, anzi tenere per fermo,
dànno una spinta in un fianco che la fa traballare; sulla strada entra in un
colarle per terre dolci; così si fa alle salate del mare et a tutte le
, mediante il quale l'uccellatore li fa svolazzare. gherardini [s. v.
per mezzo della quale l'uccellatore la fa muovere su la gruccia, discen
filosofo '(dirà la prima) fa al femminile * filosofa 'e non *
a nessuno, ed usata quasi un secolo fa da giuseppe gennari, valentuomo padovano,
che è tutto il filosofare e che si fa giudicando, cioè secondo categorie, affermando
condizioni umane (e per lo più si fa con l'intento di ottenere un interiore
filosofo » (dirà la prima) fa al femminile « filosofa » e non
a tutto una scusa e nulla ti fa stupore; filosofia, che hai fatto
uomeni di filosafia, cioè di quella che fa conoscere gli uomeni alla vista.
filosoficamente - senza rompere uova, non si fa frittata! = comp. di filosofico
-di giudicare le cose da chi le fa. baldini, i-727: era bellissimo,
uno governo, dove per contrario si fa estrema diligenzia di spegnere ogni generosità ed
pure, io conosco la molla che vi fa danzare, e vi guardo sorridendo.
cristiano. milizia, xix-4-1074: virgilio lo fa urlare, anzi muggire come un toro
bene. ti farò vedere come si fa un filotto. un filotto di grande
, agg. che filtra, che fa filtrare. - crogiolo filtrante: crogiolo
: ora vuoi sostare dove un filtro / fa spogli i suoni / e ne deriva
/ se beve a l'aura che la fa contenta, / anche in logora spoglia
. buttata in terra, arraffa intorno, fa sparire nel sacco come rubasse. anche
filza di pilastri cotte; / e fa di star tre dì senza dormire / e
. - anche: la fune che fa da supporto. varchi, v-786:
a punti radi e lenti, che si fa solo per tenere al loro posto i
fermata coi punti, che ordinariamente si fa nei vestiti da piedi, per poterli al
nostri, / edifica bei chiostri / e fa be'paramenti / pur ch'el povero
: la perseveranza finale, che ti fa salvo. bocchelli, 1-i-362: questi
, con quelli modi medesimi che si fa ora, cioè per via di approvazione,
finalismo è contradditorio. ciò che si fa di poi da sé (ed è precisamente
], ii-27: ancora quanto danno fa il riccio alla vendemmia, il bruco al-
finanze): dicastero governativo a cui fa capo l'organizzazione di tutti i servizi
, quella ch'era d'ordinanza giorni fa presso il goretti, mi saluta; e
! gioberti, ii-298: la finanza fa ormai da se sola tutta la politica,
le finanze, così si disleguò come fa la poca neve a fervente sole.
gli eroi son questi, ch'oggi fa la piazza. g. capponi, 2-405
più eletto, / che 'n migliorar fa l'om perseverare; / ottimo lo terzo
se tu vuo'che si'eletto, / fa ch'i'sie ben finato, /
145: il tempo quelle prime parole fa cadere e l'uso altre di novo
cadere e l'uso altre di novo fa rinascere e dà lor grazia e dignità,
oro e sugiello d'imperio, ma non fa l'uficio finché l'avolo è vivo
che il centesimo di tutti i giorni fa le lire a fin d'anno, è
e dica: se tanto discorso mi fa cotanto di larghezza, che mi farà
ora estrema? / ché bel fin fa chi ben amando more. b. davanzati
di vita e tante volte non si fa in tempo a scrivere, il libro in
tasso, iv-189: ora il suo morire fa ch'io pensi a me stesso,
, per la quale conseguire egli fa tutte l'operazioni della guerra. tasso,
formale e la causa agente, che fa o muove la cosa, e la causa
quante volte, a questo modo, fa la strada! è gratuito il suo andare
ed e converso; ma la dubitanza fa molti non avere ardimento. salvini, 16-24
andare, e da cui guardarsi; e fa fine. giov. cavalcanti, 147
è una pistolenza crudele, la quale fa povero cui ella piglia, perché non pone
volere, ma della fine dell'uno disiderio fa capo dell'altro. -portare
sposa] ecco davanti / mi si fa l'infelice simulacro / di lei, maggior
pri- m'anni, / come egli fa co'suoi più fini inganni, / oggi
illusione del vero. gozzano, 923: fa a parigi due viaggi all'anno per
in opra, e con suttil lavoro / fa sopra seta candida e morella / tesser
core e fino e amoroso / già fa lungia stagione c'ò portato / buonamente
s'apprenda d'amare, / ch'amor fa manti in fin pregio avanzare, /
. boccalini, i-13: gran spaccio si fa ancora in quel fondaco di alcuni morselletti
cotanto fino, / el prete bumbacache e fa farsetti, / ed è buon maestro
13-10): per li occhi passa come fa lo trono, / che fèr per
egli ha finto una finestra impannata che fa lume alla stanza. -finestra inginocchiata
finestra sopra tetto, la quale si fa con una certa alzata di muro coperto per
petto, col grifo e colle zanne / fa, dovunque si volge, ampie finestre
serrare, è segno ch'e'si fa buio. -stare alla finestra:
grand'arco attraversa questo finestróne, e fa comunicare tutte le parti. d'azeglio,
so bene altro che tua sorella gli fa molte finezze, ma so anche ch'ella
è falso, ma venne molti secoli fa con sì poca avvedutezza finto, che
corpo foggia da solo parvenze e ricordi, fa sentimenti strani delle sue sensazioni, finge
dell'aria. giannone, i-356: non fa mestieri, per distinguere l'elefante della
, massime poco dopo la sua morte, fa che il sognante si sforzi di
mio mal troppo mi piacque, / fa d'aspra signoria l'anima ancella.
spettacolo sempre nuovo ed ammirabile, che fa ripensare ai miracoli della fata morgana, alle
campanella, i-23: questo amor singoiar fa l'uomo inerte, / ma a
i lavori di stile, ciò non fa che la parola non sia d'ordinario più
è prodotta da un irritamento, che fa la bile nel finimento dell'intestino duodeno
de'piedi, rivolta in cartocci, vi fa acconci finimenti. carena, 1-120:
da dovero, ha fatto testamento, e fa la dipartenza con esso meco per rivederci
è l'allarmista ecclesiastico. qualche secolo fa, poneva a soqquadro per le piazze
dio è stanco. ha ragione. fa benissimo a mandare il finimondo. de
accessorii che il viso, perché chi si fa ritrarre non ha la pazienza del
per gl'ignoranti un pennello diligentissimo che fa veder terminata ogni parte, e i
, da matto o da donna, che fa un urlo lungo e finisce e il
finì la prima faccia, / ch'uscir fa un spirto in forma di valletto,
veste da uomo, corre le fiere e fa i giochi sulle corde. 24
. pucci, ix-390: a tutti fa le spese / chi si voi sia e
dir la cagione, / busse e mazzate fa dar in finita / a tutti alla
monta / mezzanamente, né mai non fa salto / che disinor gli tomi a la
7-293: quell'atto era la rivelazione del fa moso programma piemontese, detto
terre finitime poco alla volta, come si fa delle foglie di un carciofo. d'
che il viso, perché chi si fa ritrarre non ha la pazienza del fantoccio.
le palpitazioni del cuore, e mi fa tutto ferocia, e vorrebbe il mondo finito
dell'ingiusto. muratori, 5-i-108: fa loro sapere la divina sapienza che i
dell'italia di quattro e cinque secoli fa. comisso, 15-47: ormai si sentiva
la quale è tutta in tutto e fa esser l'anima tutta in tutto; e
(358): se lei non mi fa questa carità, me la farà il
lippi, 6-15: nella neve si fa lo stesso giuoco; / che
la mezza sfera inferiore della superiore, e fa che noi non vediamo né più né
2-61: un settore dell'amministrazione che fa capo al reverendo mattia cuselli è in
mangiare del finocchio, il quale ci fa gittare quello scoglio così vecchio. soderini,
di fi- nocchi / pascer chi mi fa grasso. idem, 9-460: e poi
/ e 'l drudo mio d'ogni lancia fa rocchi. fagiuoli, 6-265:
o per burlarmi, / come si fa nelle nozze? e vedere / s'io
e non a marte, / che non fa sangue, ma vuol che si sparga;
il ragazzo che, al solito, fa la cavalleria, zigzagando sugli scalini,
cede, / para e salta e fa finte; e si dan botte, /
... ». « qui si fa un gallone che copra l'occhiellatura e
di non comprendere il male che la nipote fa; e questa allora lo fa
fa; e questa allora lo fa per costringerla a comprenderlo e a smettere
. d'azeglio, 1-220: chi fa all'amore è raro che non sia
pace, / corre e da letto fa levar la suora: / e in finto
i-181: per dio la maschera ci fa spavento!... una festa da
la fama o la storia non ci fa sapere che questi re finti non sieno
stato usato da alcuno, il poeta il fa di nuovo: come fece dante *
è aperto, ma alcuna volta si fa dietro ad un vano un muro,.
che la festa del santo natale fa pigliare in mano la penna a più d'