: voce attestata nel sec. xviii (fa- giuoli), diffusasi a metà del
sm. zool. genere di anfibi anuri fa- neroglossi, della famiglia discoglossidi: simili
lenza /..., / e fa- cegli angosciare disiando / e non
ne cacciava, comandò a dui suoi avantaggiati fa- megli che subito l'ammazzassero.
, che i giovani... o fa- ceano mostra del loro valore per la
le fondamenta propriamente si dicono la base della fa- brica, cioè quella parte, ch'
per arra / di questo, nicosia e fa- magosta / per la lor bestia si
: se bene odo che un cotal davide fa- bricio, che vedeva meglio di linceo
, i-69: le vie rivoltavano imprevedutamente, fa- cevan subito remoto il centro della città
mantellaccio, 1-3: va'tosto, pier fa- brini, e fa'procaccio,
vani disegni. colletta, i-260: la fa- yette,... venuto a
fabbriche del cotonificio. linati, 30-214: fa- cevan due turni di lavoro al
, xxiv-1004: se ci vedessero, ci fa- rebbono scopo dei loro sdegni, covati
. « le son le crepacce * spiegò fa- liero. « a chi à la
aveva ivi fatto ima degnissima libraria in ogni fa- cultà, la quale, prevenuto dalla
nievo, 1-188: il brulichio interno della fa- vitta non potendo più svamparsi nelle continue
giosafatte, 25: altri... fa- ceano imagine di malvagi uomini,
primo sforzo... le membra si fa- cevan docili un'altra volta, come
... ma provvedi in lasciarla pure fa- -essere (o parere) dovere
noi creziamo che le siano dio, ma fa- zemole onore per reverenza de dio.
scrivere, conosca bene gli elogisti, i fa- bulisti, gli egloghisti antichi e
, 15-ii-372: egli tiene, seguitando demetrio fa- lereo, che la energia e la
ripigliar la medesima congiunzione in quelle parti de'fa- vellari, che conghiuggono, dopo qualche
cominciai a leggere le cose difficili che la fa- condità de gli spiriti del vostro ingegno
urtandosi fra loro, per lo ritrarsi che fa- ceano dall'acqua gli estremi, si
rechi disiderati pensieri, e in quelli pensieri fa- brichi le tue catene, con le
fabricatura... era fundata una adamantineamente fa- stigiata e portentosissima piramide. l
: negli occhi, che son d'amor fa- celle, / traluce lo splendore almo
: fece di sé e di questa sua fa- cultà sì grande stima, che,
sua età fornita, / e da la fa- migliuola sbigottita / che vede il caro
, 2-53: carrozze nere di signori con fa- naliere. fanalista, sm.
, ii-107: ci ricorda i frati che fa- naticavano sulle pubbliche piazze. =
, 402: sì com'omo salvagio / fa- ragio, come è detto -ch'elio
al letto maritale oltraggi, / e che fa- cendol credea che si cele, /
balducci pegolotti, i-80: cantara una di fa- magosta fae in gostantinopoli libbre 438.
quell'imago ancora / sospirar mi farà, fa- rammi acerbo / tesser vissuto indarno,
prendere e recarlosi alla bocca con que'due fa- scelli di legno o d'avorio,
il filo d'una magìa, di una fa- tagione. -in senso concreto
però che imene / da capo a piè fa- tollo. imene or porta / non
, il naso, e cigli e ogni fa- teccia / parean depenti per la man
potrassi / a fatuo foco, a tremula fa- cella, / che...
nel tuo parlare, acciocché non sie detto fa- vellonico quando tu vuoli esser tenuto cortese
11-127: i fiorentini intesono al trattato e fa- voreggiaronlo, sperando come parma fosse tolta
in varie forme e tutte belle, / fa- cean riparo ai fervidi calori / de'
per cucire / i ferzi, a me fa- ledra dei maggiori / d'aquileia
il giordani chiamava 'filoteria ', una fa- cella da accendere tal guerra di testi
officina loro sia derivata da quel dio che fa- bricò le saette a giove. magalotti
in mezzo a quelle boscaglie, dove hanno fa- bricato e fondato una terra. botta
tiravano i frondosi rami degli alberi, e fa- ceano grande polverio nella frontiera. lorenzo
quell'imago ancora / sospirar mi farà, fa- rammi acerbo / l'esser vissuto indarno
ora usa dire 'funzionante', o pure 'fa- ciente funzione ', che si scrive
, /... / e le fa- ceano por nelle gazzette, / perocché
tero (gryllotalpa gryllotalpa), del sottordine fa- sgonuroidei, famiglia grillotalpidi, simile
289: se quelli che ministrano la giustizia fa- cessino il debito loro,..
quell'altro pittore della stessa età, perché fa- cesser gli occhi men torvi, o
difetto. pallavicino, 6-1-104: ma il fa- brone,... arbitro della
vii-40: mancò poco al moraldi ed al fa- giuolo, / ch'uno non l'
1-88: il mare è indomito e sa fa- bricar con tonde sovra la superbia di
19-371: l'amministrazione dell'institore è così fa- mulativa ad ogni socio, che senza
non irragionevole intraméssa ad altro lavoro di più fa- tichevole argomento. cesari, i-493:
di piaceri; pingonsi 4 crotteschi d'instrumenti fa- brili 'et eziandio di cucineria come
: magni trionfi e gloriosi conviti / in fa- magosta allora si ordinaro, / e
potrassi / a fatuo foco, a tremola fa- cella. f. galiani, 4-118
piena? sanudo, lvii-312: deliberò ritornar fa- zendo la via di croazia in la
: odo che nella più bassa parte della fa- brica, la quale io faccio alquanto
112-10: fior svantaggio in ciò voi non fa- rone, / ché vostro prò so
n-iii-592: spesse volte egli s'aviene in fa- briche sode e in moli grandissime,
, fanno massa. lancellotti, 3-28: fa- cevasi ancora gran conto fra noi fanciulli
quell'età depravata... le madri fa- cevan da mezzane alle figlie e i
preferisco mostrarmi / come il biondo padrone delle fa- briche, / che avvelenan di fumi
, i-474: finalmente potè alzar la bacchetta fa- scinatrice, e l'orchestra smise di
, di che patì il grande incommodo e fa- sdigio. sarpi, viii-182: non
or nolla vi portarebbe così lercia, o fa- rebbelo assapere al padre che la mondasse
dove somma mondizia e purità si ricercava, fa- bricasse e al divino culto dedicasse.
combatter per lo seme / del qual ti fa- scian ventiquattro piante. cavalca, vii-7
sorelle, / lor ceraste scotendo e lor fa- celle. -contento io, tu
156-8: udì sospirando dir parole / che fa- rian gire i monti e stare i
vita di ferdinando di toscana, 67: fa- cevan superba corona alla lettiga 32 paggi
mordicazione. serapione volgar., i-26: fa- sene crestiero cum la soa decocion a
: non iscuopre [il fiume belo] fa- rene sue se non quando tacque del
, 5-5-44: pensai ancora se la nostra fa- brica... potesse considerarsi per
.]: 'moscaiola': ciascuno di certi fa- scetti per lo più di felci,
santità. pulci, 22-10c: costor non fa- cean per motteggio. brevio, 23
a lui. serafino aquilano, 255: fa- tiga, suda in qualche altro negozio
: il sarsi, per farmi un segnalato fa- vore, vuol nobilitare
: destra raccoglitrice fu la pupilla, candide fa- scie le vicendevoli lettere, superba culla
, sm. ornit. genere di uccelli fa- sianidi, caratterizzati da una sporgenza
di galla ', deriv. da fa- axo <; * agresto '.
se però la piccolezza della vigna ovvero la fa- cultà lo permette dell'operaio. da
ordine '. montale, 5-52: exit fa- din. e ora dire che non
il muggito, i tuoni orrendi / che fa- cean ne'suoi liti e 'ntorno a'
fora, discosto asai da la cità per fa- cende occurente, chiamato a sé l'
.;. /... si fa- cea cullare / dal grande mare
stelle si mostravano di colore ch'elle mi fa- ceano giudicare che piangessero. bibbia volgar
hanno tanti ossicin bistorti e strani / che fa- rieno impazzare i fiesolani. aretino,
all'ostellagione senza costo loro con le prede fa- ceano nel paese. = deriv
isola d'inghilterra, dove il re adovardo fa- cieva suo ostello. -reame
purgati. ottimo, ii-364: li pagani fa- ceano a'dei maggiori il sacrificio di
cuotimento ed uccisione della vittima il sacrificio si fa- cea. ma lo sacrificio dell'ostia
il quale con una sua donna chiamata bontura fa- ceano uno albergo appresso a ferrara in
burigozzo [rezasco], 482: se fa- zeva de multi tracti...
li confisse insieme. landino, ni: fa- ceano gli antichi molti giochi ne'teatri
si volesse. rebora, 3-i-47: quello fa- more] che mi turbina nel petto
quella: quivi non trovando facile uscita, fa- cea palude. 13.
6-viii-209: ravviava i vergelli nel paniacciuolo e fa- cea le tacche alle paniuzze.
che v'era, trovai sotto un sottile fa- zoletto mille zacaruze da fare colazione.
volesse far venire li due, ed essi fa- rebbon venir li quattro. ma ella
hanno ovviato il dimenticarsi e marcir che fa- rebbono nelle carceri i querelati col citare
degli agazzari, n: la sua misera fa- meglia, per non dargli isbigottimento,
io fra quel mezzo pur altro tuttavia non fa- cea che partire i miei guardi fra
giovane di basso legnaggio e di non molte fa- cultà; e la funzione passò con
numerosa famiglia e che gode da parte dei fa- migliari di particolare obbedienza e venerazione;
nove giorni di stento e di fame, fa- valelli in una sortita cadde ferito e
vestito, gli attribuissi tutti e versi che fa- cea. sanudo, li-468: quelli
, i-16-151: la buona femmina, che fa- cea vita povera e stentata, avea
pecorelle vostre. mazzei, i-108: quelle fa- migliuole di grignano... vanno
creder mio, maggior ingegno / quando ballar fa- cea pedali e foglie, / che
vocabolario della crusca, 354: tra le fa- cultadi che ha conceduto l'uso a
eran detti dai romani da quello stridere che fa- ceano quelle pelliccile, le quali veniano
v-423-140: se in questo mondo penetencia non fa- raye, / l'amor de cristo
, 2-2-199: prenderemo la bussola da noi fa- bricata e per i pennacidi di quella
dilicati petti, temendo e vergognando, tengono fa- morose fiamme nascose;...
abitare, condusse a pensione la casa del fa- bro. petrarca volgar., ii-39
eran detti dai romani da quello stridere che fa- ceano quelle pelliccile le quali veniano percotendo
colonna, 3-87: poscia concludeva una mirabile fa- ctura di passi 3 m nobilissime nodature
, conciò sia che non vi manchi la fa- cultà di conseguire la immortalità? a
luca, 1-15-3-162: questo tribunale applica alla fa- brica della basilica di s. pietro
13-i-131: c'è nuove come e'franzesi fa- cevono di verso nerbona qualche preparazione di
regna, banchetta e tussisse forte, la fa- codera rade la pretaria, li cesarei
, conv., iv-xxx-2: ciascuno buono fa- bricatore, ne la fine del suo
primi luoghi con le loro cotte indosso, fa- retevi cantare una messa. ariosto,
uno per capitudine ch'avieno la balia, fa- ciemmo più cose e ordini e provigioni
corteggio veniva un elefante riccamente adobbato, che fa- cea molta festa con la proboscide,
del bollor vermiglio, / dove i bolliti fa- cieno alte strida. g. villani
parti della medicina razionale. in questa stessa fa- cultà, essendo promotore della nazione tedesca
, e questa fu promologata in cielo nella fa- brica degli angioli, e per la
parti della medicina razionale. in questa stessa fa- cultà, essendo promotore della nazione tedesca
, i-454: fu ulisses ornatissimo favellatore e fa- cundo e grazioso: contro al quale
boterò, i-150: del civile hanno le fa- briche o per grandezza o per utilità
fiume arasse, sopra cui diede principio a fa- bricare un ponte con alte tom e
i-5-207: l'n marzo il veterano generale fa- brizi... scomunicava leprosa dei
uno per capitudine ch'avieno la balia, fa- ciemmo più cose e ordini e provigioni
galeazzo sforza duca di milano... fa- bricò... un muro ai
. quella colle mani, quella co'piedi fa- cevan rumore. quello e queltaltro.
, desioso, impaziente, / quesiti gli fa- cea sopra quesiti. alfieri, i-20
, / com'ho condotto me e mia fa- milia / a sì trista quisquilia,
spagn. ramillete, fr. ramille 'fa- scinotto 'e provenz. ramiina 1
sentare uno de queli triumphi che antiquamente se fa- ceano a l'imperatori romani. anonimo
6-x-34: i giovani che menavan moglie si fa- cean la sontuosa guamacca di velluto o
a praga in un bellissimo palazzo da esso fa- bricato, et applicatosi alla vita privata
de la cosa che rassomiglia, tanti ne fa- rem de la rassomigliata. rassomigliatore
ogm intorno adoperare artiglieria reale et è talmente fa- bricata che possa lungamente sostenere la forza
, chiaro per lo riame ma multo più fa- muso per lo ingiegno e per la
nemica de'nostri avvisi, ti scoprisse e fa- cesseti al signore vedere, niuna redenzione
testamento a succederle ivan vi, bambino in fa- scie, figlio di anna e di
ii-237: regge ne l'una man pura fa- l'atro lo corpo sostenea; /
per sepellir vivo un medico impertinente, ne fa- bricò quest'altra [iscrizione] messa
, ni in biastemare, / ni in fa- ture, ni in idolle fare /
e dopo alcuni brevissimi complimenti, colla mia fa- migliuola lì divorai con quella prestezza con
. frugoni, v-138: così ragionava cillenio fa- cezioso, quando giunsimo all'osteria del
zizanie malnate, e già rigogliose e nalte fa- ceano gli ultimi sforzi per sopraffare quante
, suo liberto, avendo mandato male le fa- cultà del padrone, si volse ad
infanti, e quelli che sono battezzati nelle fa- scie, come è il generai uso
oh razza di birbanti, / principe di fa- vette e brutto grugno, / se
finalmente in italia e quivi pigliasse seggio, fa- brica poi virgilio con la sua immaginazione
quella previdenza che sa de'nostri medesimi errori fa- bncare il flagello della nostra punizione.
santi barlaam e giosafatte, 25: quando fa- raon e la gente d'egitto andarono
delitto. bùgnole sale, 7-67: molti fa- rebber ciò che non fanno se potesser
di riordinare la chiesa e di restaurarla di fa- briche e ai culto divino. g
. nannini [epistole], 224: fa- gricheratti un'arca di legni riquadrati,
, se io non sia svisata, piagner fa- rolle amara tal follia. livio volgar
ad alcuni fiumi, pel passaggio che vi fa- ceano le barche o altri legni.
volgar., i-97: per comandamento di fa- bricio fue fatto invenie e voti e
tumultuosità e immaturità di una scuola falsa e fa- rabuttesca e in un insegnamento rudimentale e
l-i-106: -con tal regole gli antichi scultori fa- ceano figure de dieci pezzi e poi
il muggito, i tuoni orrendi / che fa- cean ne'suoi liti e 'ntorno ay
crisostomo volgar., 3-29: como quella fa- brica e oura chi è fondaa e
: sopra '1 quale [sepolcro] fa- cemo sacrificare per la grazia di dio
: l'imperatore... deliberò ritornar fa- zendo la via di croazia in la
basse era ignorantissimo, gli donò per poter fa- bricare e vivere senza stento molti e
venmenti o saugli de serpenti maior cose ha fa- chio lo bon yesu cristo e anchor
orlando e ferraù, 2-29: i saracin fa- cevan lor parata / sì duramente sopra
fa'ch'ella (disse), le fa- tezze belle / viste di teseo,
de quella trovò lo cavaliere con un fido fa- meglio. aretino, vi-146: credendosi
. tresche di mogli adultere, donne che fa- cevan lusso mantenute non si sa da
suoi per lo grido de'nemici, che fa- cieno contra lui, le porte ispezzaro
, 45: altra segnalazione... fa- cevaci consapevole che la surriferita divisione piemontese
della sua possanza, / ché 'l re fa- raldo d'una ad altra banda /
guido delle colonne volgar., i-184: fa- cea... grande lamiento e
le contadine insalataie la domandano favagello e fa- vuccello; nasce da per tutto in
grande in su quella sua bella piazza. fa- taine dice di raffaello e che ne
poppa', però che ne'teneri anni si fa- ceano seccare quella eie la parte de
e seguire molto ben ke deo per zo fa- rave. novellino, xxviii-869: udite
oro, vedrassi... dove occorre fa- in relazione con una prop. introdotta
e la celata. / due postiglioni gli fa- cean sentiero / con livrea che di
: altri poneano idee separate, e quelle fa- ceano principio delle naturali specie. p
sotto. dalla croce, vii-13: ho fa- che alcune volte l'impeto dell'acque
la fortuna che le rote sferra / per fa- -vibrare fendenti. reme cadere
banchetto magnifico, capponi, / stame, fa- gian, tartufi, salsiccioni. massaia
.., così d'aiuti sfornito, fa- rasmane ingrossato presentava battaglia; e,
, 16-i-123: un simulacro [apollo] fa- bricò simile / a enea medesmo,
-ci). omit. genere di uccelli fa- sianidi perdicini, costituito dalla specie synoecus
, iii-181: il prodotto a cataste e fa- stella si è notabilmente accresciuto dopo.
al confronto del mio paese qual senso mi fa- ceano quei montanari, viventi con tanta
sollevano le fadighe, anco si raddoppia la fa- diga sopra fadiga. bandello, 3-38
quella rocca lugùbre. bacchetti, 1-i-525: fa- cevan suonare i tacchi sul lastrico e
sodo; / fa sonni che così li fa- cess'io! / par che bea
autorità data. se soprusata l'avesse, fa- cessono della provincia ragione. -intr
strida, in qualche bacio ingordo / punto fa- cean le nostre lingue audaci.
umiltà del suo tetto lo vede adombrato dalla fa- brica sorgente del suo propinquo ne risente
aeriamoli, l-451: questa medesima soscrizione vorrei fa- cessino il primo e secondo ordine de'
investigazioni. l. priuli, lii-4-417: fa- rìano restituir agli usurpatori il patrimonio del
, comprando e vendendo con quella sottilità che fa- rìa un mediocre mercante.
legati, e per lo mezzo di ciascuno fa- scetto per lo lungo era una stanga
di firenze, occorrendo che alcuna fiata si fa- cevan grazie o dispensazioni ai fuorusciti,
nella sola positiva umana può aver luogo la fa- cultà di seguire in pratica ciò che
1-10: quanto alle scienzie speculative e altre fa- cultà che sono ornamento nell'uomo,
fluente (l'uso della parola, la fa- la, l'eloquio).
degli olandesi. bresciani, 6-x-29: quando fa- cea sparare coteste sue artiglierie, avea
altezza d'ogni concetto non hanno punto di fa- cultà di narrarlo. garzoni, 1-93
ti grattano notte e giorno / mille pesanti fa- scioni / di autocarri chiodati / ti
, poiché ne avean detto sporta, intender fa- cean sornioni come già di santo odorasse
, toccò la mano a quisti omini, fa- cendose insieme caritevole offerte. =
, boriosi e stolidissimi, dopo aver convissuto fa- migliarmente in campagna con persone del ceto
volgar., 3-98: ancor maior dagno fa- rave iesu cristo a i so amixi
appostolo di san piero nulla di tutto menzione fa- ciessero. = comp. dal
33: noi fummo quelli che noi ti fa- cemo dare le stracte alla colla alla
e. l verbo de de si è fa- chio carne e se buto in un
diciam noi? fagiuoli, v-26: si fa- cean lieti stravizi, / come nel
stabilito da herbest a scapito delle 'nitidule'di fa- bricio, i quali presentano il loro
i-ioi: pietà, signor, del povero fa- giuolo, / pietà di tutte la
: li antichi regi ne le loro magioni fa- ceano magnifici lavorìi d'oro e di
22-101: i temi della sua [di fa- brizi] comicità, tra suocere considerate
'donaelli ch'eran giulivi e gai sì fa- ceano di belle canzoni el suono e
mozzarella in carrozza, la salama, i fa- giuoli al forno, i supplì al
po'mortificata a non poter far tanto la fa- vetta in maschera. svagolo,
calcovvelo sopra col dito, e con bandelle fa- = voce dotta, comp.
i turchi facevano gran preparamenti di tavole per fa- bricare barche con le quali si sarebbero
, dicendo loro, che tirassero avanti la fa- brica: perché al tempo di coprirla
nel quinto libro della prospettiva c'insegna la fa- brica del telaro, con cui si
televisivo, televisore (ed è di uso fa- mil.). soldati,
a temperarsi. lauro, 2-146: i fa- bri cercano con diligenzia acqua al proposito
i vechi toglieno le garzuone, non se fa- zendo conscienzia di rimescolare il testamento vechio
: col police de la sua dextra mano fa- cendome nel fronte el segno della croce
ordinarono, che piccio e cino inieme collui fa- cessono questo fatto. di che,
w. 59 e segg.: « fa- ciam ut commixta sit tragico comoedia;
comunista. bilenchi, 14-14: carissimo camerata fa- solino, per tramite di questo mio
legati i nemici dell'altissimo a modo di fa- stella, in quell'ora la virtù
: le torre rotunde o vero poligonie sono fa- ciende: perché le quadrate più celeremente
fanciulli piccolini di sei e cinque anni che fa- vellono ungheri. 4.
vi manderò (quando ci sia) un fa- scicoletto di cose mie; e così
non n'ò abento, / vostra bella fa- zone / cotant'à valiménti. chiaro
, xlvii-153: l'aura benigna già non fa- cea scorni, / e 'l sol
i-144: cerca di portare in verità le fa- dighe dell'ordine e innanzi morire che
d'annunzio, v-1-87: il canale di fa- donna, deflorare una vergine con la
, 7-355: mentre verso il danubio quelle fa- cende della guerra, che da prima
che fecero poi tanta parte dell'anima di fa- brice del dongo e, più strettamente