/ giusto signor, piecaro redentore, / fa' la disgrazia tua a me lontana.
di fortificarti nell'aritmetica,... fa' uno sforzo; non si tratta che
suo tristo precorre. stigliani, 2-463: fa' che l'anima dolente / precorra il
poi il coro che canta: « fa', signore, che assopiti / nella morte
e sagace. / vattene al campo e fa' ch'alcun ti mene / e t'
ii-207: ma (tu sei bella) fa' ch'io non ti veda: /
. serafino aquilano, 177: or fa', crudel, che vói, ché 'l
nascondalo nel camerino de la fante, dove fa' che stia sempre la predella da fare
come gli arabici? quanti predicano: « fa' quanto ben tu vuoi; se non
., 102: cànsati dal male e fa' bene; domanda la pace e proseguitala
volgar., v-493: o signore, fa' me salvo; o signore, prospera
rinaldeschi, 1-25: o signore, fa' me salvo traendomi tosto del limbo cogli
. g. villani, 7-37: fa' a noi, signore, le cose prosperevoli
, 7-i-200: per fuggire simile ignoranza fa' che tu sia prima buon prospettivo, di
, / tieni adosso lor le mani; fa' che a. tte sien prossimani,
li disse: « va'tu e fa' similmente ». s. giovanni crisostomo volgar
: « drittamente hai risposto; e imperò fa' questo e viverai ». rappresentazione delvortolano
: quando dicogli [al gallo]: fa' il morto, / s'abbandona,
: manda a dire ai fratelli miei, fa' loro asapere che protesti loro che non
, per la salvatrice tua fecundità, fa' che mi sia conceduto venia dei peccati e
roteggiar ben forte da ogni lato: / fa' che tu sie avisato / corno sua
] mai vincere una prova: / fa' sempre che la tua resti di sopra
a buon ora a essere provana: fa' conto che tu morirai. 2.
senza aver o'da piantare, / fa' alora a questo modo / che l'è
fiori di filosofi, 135: misteri fa' d'amare li amici provati e li no
porcellana e buttalo sopra li carboni accesi e fa' che essa riceva in sé quel fumo
: dove pruovano [i fichi], fa' di pome assaissimi, perché in tutta
, ii-201: va', bellincion, e fa' bene il sosia: / motti,
dizionario di marina, 258: 'fa' fiocco a prua! ': spingete
ben quel che ne'versi sta: / fa' a tuo modo or tu, che se'
: tolli la radice delle prugne e fa' bene pestare e fa'bene bollire con
radice delle prugne e fa'bene pestare e fa' bene bollire con l'acqua. soldati
la destra man fa caritade, / fa' che non vegga l'altra tua sinistra,
un esemplare. pascoli, 1-356: fa' che il pierotti non pubblichi fotografie..
onde ne terrai quante copie ti bisogneranno: fa' solo che non si divolghino se non
di tenerezza. berchet, 339: fa' che risplenda d'eleganti ancelle / la
i mari agghiaccia; della terra / fa' -tu augusta e pudica -un astro spento
? iacopo del pecora, lxxxviii-iii-79: fa' tuoi pensieri e tue voglie pudiche, /
col pennello ene la pulisci e fa' seccare. cellini, 536: piglierai quelle
e cuocilo quasi pulménto over sugolo e fa' empiastro da esso e ponilo caldo sopra la
s. bernardino da siena, 64: fa' ragione che l'anima sia come una
sensitiva. forteguerri, iv-293: tu fa' dire al figliol che mandi pure /
loredano, 8-74: piglia queste cordelle e fa' lor mettere i puntali et abbi mente
sua testa. moravia, vii-186: fa' attenzione..., non puntare contro
tu sei a verona,... fa' che tu truovi quei ferramenti che bisognano
spada in arme tu voi provare / fa' che la tagli quatto dita in punta /
con linee diritte le agiugni insieme e fa' uno quadro... e fatto
: corri, te dico, e fa' che tu sia tornato sùbito! bissari,
la fede in ti se tene, / fa' me chiaro de 'sto punto!
figurato). dante, xvii-14: fa' che prenda [meuccio] per lo primo
allora e tu serra bene in tutto: fa' orecchie di mercatante. aretino, 20-7
che fosse nell'aia,... fa' acconciare il grano in forma ritonda quanto
una grazia t'addomando, amore: / fa' ch'io non péra sotto 'l tuo
iché mi gridò dietro: - fa' presto quello che devi fare. rrisi
. bernardino da siena, 64: fa' ragione che l'anima sia come una
tuo saldo, e qualcuna saetta, / fa' di te, e di me,
e 'ntenerisci e snoda; / ivi fa' che 'l tuo vero, / qual io
: parti 30 per radicie di 5. fa' coxì come udito ài nelle prime ragioni
la destra man fa caritade, / fa' che non vegga l'altra tua sinistra,
: fin che tempo ài, / fa' quanto ben sai: / ché quanto atro
me concede. fagiuoli, xii-151: fa' la scherzosa pur, fa'la civetta,
, xii-151: fa'la scherzosa pur, fa' la civetta, / ch'io non
innanzi e indrieto, come conviene, e fa' che i tuoi quarteruoli sieno sì piccioli
che vai senno 'l tempo ragguaglia; / fa' che non sia come al vento paglia
di dirti i suoi martiri, / deh fa' / che tu noi miri. marini
? se tu lo sai tue, fa' l'uffizio tuo e busca que'pochi.
in casa c copii d'olio: fa' me ne ahi guardia -, avendo quine
torre; entra all'amico / faonte e fa' ch'ei quietamente accolga / l'ospite
non me dài del tuo aiuto: / fa' sì che mi sia creduto, /
, 1-97: va'... e fa' che tu costui ricinghe / d'
vivi. piero della francesca, 98: fa' quinti de le parti, arai
carne, quando tu vieni alla predica, fa' che tu ti levi la mattina a
. francesco da barberino, iii-133: fa' la nave attomare / di buoni quori
ovidio volgar. [crusca): fa' che 'l beveraggio rabbondi entro la tua
l. strozzi, 1-102: - però fa' che la tua grazia io raquisti.
/ fammi possente degli altrui dolori, / fa' che tutti nel mio / core io
è stampato; ti mando un programma, fa' che alcuno de'raccoglitori di libri in
m. frescobaldi, 1-72: or fa' del core e della mente un fiume
: - va'senza dimora / e fa' che a pasithea me racomandi. giovio
, 2-145: togli questa lettera e fa' di raccomandarmi con essa molto e piglia
questi sia tuo figliolo e discepolo: fa' che tu me lo racconsegni tale che sia
, che i pianeti porti, / fa' sì che entri il sole in capricorno,
, / vogline aver almen compassione / e fa' che sia la zuffa raquietata. cesari
'l non t'è red- duto / fa' pensiero / che sia leggiero / o che
se questo basciar ti sembra corto, / fa' ch'ogni bacio sia lungo altrettanto,
10-97: a xanto, a simoenta / fa', ti prego, signor, che
sforza, 31: delle radice de raffano fa' acque. g. c. croce
: disse nerone ad agrippa prefetto: fa' torre li cardi del ferro e li raffi
li cardi del ferro e li raffi e fa' lacerare le carni loro e fa'ciascuno
e fa'lacerare le carni loro e fa' ciascuno perire di mala morte. pegolotti
cammelli, cvi-434: sii pur constante e fa' i consigli mei: / va'cautamente
di piombo. e per lo simile modo fa' l'altra parte della persona..
. bernardino da siena, 64: fa' ragione che l'anima sia come una città
trattati dell'arte del vetro, 103: fa' ragione che a libre xxx d'acqua
. francesco da barberino, ii-325: fa' ragion ch'el non saccia i tuoi
fatto una ragunata di molte prestanze, fa' d'avere un bullettino. stona di ottinello
aurata veste. lemene, xxx-5-255: fa' tosto, o ninfa. / di fredda
porti. lamento di fiorenza, 15: fa' che per tuo favor [il popolo
festa / e andiede 'n cielo a fa' 'na spassegiata. pirandello, 8-176:
dic'ei, rattienti il fiato / e fa' poche parole il più che puoi;
da siena, iv-152: confortati e fa' forza e violenza, acciò che rapiscili
arte della seta in firenze, 63: fa' che 'l zafferano sia bene disfatto nell'
ghiove si rappigliano. cennini, 3-201: fa' iresto, ché rappiglia tosto. landino
simone a nerone e disse: « fa' rasciugare il sangue mio, il quale
! non me lo tribbiare, / fa' pur buona misura, e non sia rasa
le corde e su l'eburneo legno / fa', con l'esempio mio, dallar
giungere a'raspi. pascoli, 514: fa' che venga l'anima ai carda,
da barberino, iii- 119: fa' che tua famiglia / rasegni ciò che piglia
/ signore, sogno fermo, / fa' che tomi a correre un patto. /
di piacere a quella straniata fanciulla; fa' ch'ella ti sia come un'altra delle
[imitazione di cristo] 1-11-2: fa' che tu ti rattempri dalla troppa cupidigia
dic'ei, rattienti il fiato / e fa' poche parole il più che puoi,
e meschia tutte queste cose inseme e fa' un pastello e ponilo a cocere nel forno
/ perch'el no se recovre, / fa' che la vigna cave / e ch'el
cose avvampi, /... / fa' le tenebre in noi ben consumate /
. ovidio volgar., 6-516: fa' ch'ella tema de ti e rescalaa la
tagli. pascoli, 1-315: ora fa' -in tutta fretta -che imprima le bozze
falce reciditrice. idem, 5-2-365: fa' che questa turba d'uomini e d'
vita. pulci, vi-114: fa' conto che madonna mea costì o madonna
, 1-94: va'... e fa' che tu costui ricinghe / d'un
da fare per stasera / recipe e fa' ricordo d'un rottoro: / canfora
, ii-261: va', bellincion, e fa' bene il sosia: / motti,
se 'l non t'è redduto, / fa' pensiero / che sia eggiero / o
andrea da barberino, 1-112: fa' tendere el mio padiglione in su questo
la balia] / essersi fitta. fa' tuo conto, quando / ella si pone
poco ad esaminar sottilmente anche la tua; fa' il saggio dell'una e dell'altra
stero vive regolarmente. pascoli, 1-524: fa' a modino e fa'che felici e
pascoli, 1-524: fa'a modino e fa' che felici e contenti possano tornare a
fare una armata marittima..., fa' ch'e remi sinistri abino i lor
misi a ripentàglio i denti: / però fa' tu che d'altro mi contenti.
però quando tu odi uno male, fa' che mai tu non l'acresca. sicondo
indivi- nero, / sì com'tu fa' me, che vói che si sprima /
che tu requiri dal mio core, / fa' ch'il conosca e sappia con effetto
iv-3-64: se non ti è grave, fa' consegnar l'acclusa e il poco denaro
pietro ispano volgar., 2-45: fa' bollire in acqua cenere di viti vecchie
del, de castagne una resta / fa' che ce mandi. malatesti, 57:
dire che se'largo, e poi fa' conto di ristringerti quanto vuoi. anonimo
suoni ed armonia; / per tutto fa' che 'passi tuoi estenda. ariosto,
, sopra punto. castelletti, 1-39: fa' punto forlano, punto reale, punto
via! ti vuole imbrogliare.. fa' prima il giro della fiera;
d'altra lingua e d'altri sguardi / fa' i nodi, il foco e i
palladio volgar., 11-21: fa' seccare al sole e poi anche ribagna
che non richieggono le tue interiora e fa' che l'acqua ribocchi al gozzo pieno
perché la censura non mi ricacci, fa' di perorare a'censori dotti e negozianti
macinghi strozzi, 1 (io): fa' una cioppa rosata, ricamata di perle
dio lui e noi ne guardi, - fa' che e'non tli manchi niente delle
disseme l'alta potenza: « or fa' che 'n te la sacci usare ».
gli siamo simili. forteguerri, iv-291: fa' che egli ardisca confidarti tutto, /
di cuore...: maggiormente fa' che tu sia ricevimento, lo quale
leggenda ai s. leronimo, 33: fa' che tu sie sobrio e prudente,
io non lo dico a caso: / fa' che richiami un poco alla memoria /
pucci, cent., 32-23: « fa' che tu formi il processo / contro
rifilato. pascoli, 1-315: ora fa' -in tutta fretta -che imprima le bozze
ogni volta che tu ricordi maria, fa' che tu ti ricolga nella tua mente con
pregoti per la salvatrice tua fecundità, fa' che mi sia conceduto venia dei peccati
quelli cotali. boiardo, 1-17-33: fa' ciascadun di noi recognoscente, / dapoi che
: questi sia tuo figliuolo e discepolo: fa' che tu me lo racconsegni tale che
. le mammelle empiono tutto il petto, fa' che niuna fascia ricuopra quello vizio.
ogni volta che tu ricordi maria, fa' che tu ti ricolga nella tua mente
sopra e fiumi de'tuoi peccati, fa' un fiume di lagrime per lavarli, ricordati
il villano] no se recovre, / fa' che la vigna cave / e ch'
intelletto). gherardi, 1-ii-408: fa' perché la materia è in parte sottile
frate ginepro volgar., 61: fa' che quando noi torniamo tu abbi fatto
era concesso riguardarle. baldelli, 5-6-326: fa' che tu usi il digiuno d'ogni
pregoti per la salvatrice tua fecundità, fa' che mi sia conceduto venia dei peccati
e l'affanno. onofri, 15-24: fa' forza in te, ché in ogni
/ ove sia qualche ridotto, / fa' che stia allegramente, / non che pai'
farebbe se il re gli dicesse: « fa' mie spese », disse che risponderebbe
. g. gozzi, i-1-158: fa' con l'opera tua ch'egli vegga a
.!... / madre, fa' che non rifiuti / per noi fare
. trattato delle mascalcie, 1-278: fa' questo tre dì; e questo fa
svègliati, corona i tuoi diritti e fa' che la rivoluzione sia fatta per te:
ti miri in me? / deh, fa' l'anima mia, ch'a te
. boccamazza, i-i- 470: fa' polvere di queste cose e ineschiate con butiro
cerca con ogni sollecitudine maestri e muratori e fa' chiudere ben tosto il foro della muraglia
poco ad esaminar sottilmente anche la tua; fa' il saggio dell'una e dell'altra
. firenzuola, 752: che pensier fa' tu, che di marito è ti
tutti e quasi per tutto gridandosi « fa' luogo! fa'luogo! » là
quasi per tutto gridandosi « fa'luogo! fa' luogo! » là; rvennero
alma al corpo hai religata, / fa' ch'io ti serva e di me prendi
, acuto; e con bianco puro fa' i bianchi degli occhi, e in su
fama reluca / nel secul nostro, fa' che vinchi pria, / ed ogni opra
cielo in te relustre), / fa' che per tua ragione mel dimustre.
vittoria; e di queste cose dette, fa' che in alcuna non falli per alcuno
donna / che ti dice: « fa' di me / quel che t'è /
me fa morire. sannazaro, iv-108: fa' che costei ritrove un'altra tromba /
muta fortuna. lorenzmo, 177: fa' in modo che l'opera mia non
ne hai date anche delle altre? fa' che lo sappia io, e vedrai che
immancabilissimamente le avrai. abbi pazienza: fa' di rimediare. 7. mettere in
, non ti dar più lagno, / fa' pur ch'ai tuo giucar ponga remeggio
pignatteìlo presso a pien d'acqua chiara, fa' che si scaldi bene. quando vuol
anche assol. cennini, 3-205: fa' pure che rompa la pasta sansa li-
conscienza de l'adulterio ti rimorde, fa' quel ben più, legittimando i figliuoli
/ abbandonati i remi agli scalmi, / fa' che ricordo non ti rimorda / che
.. e quando l'hai impastata, fa' schiacciatine, e quoci tanto sieno bene
ovvero sevo per eguale parte, e fa' bollire insieme e schiumale bene e poi
: a tutte gotte tollere e rimovere fa' questa medicina. erbolario volgare, 1-105
innanzi e indrieto, come conviene, e fa' che i tuoi quarteruoli sieno sì piccioli
a professarla rinato. panni, 393: fa' che il mondo in lui rinati ammiri
sta signora la non è sola a fa' di queste svenevolezze. i'ne so
ciò remchiusi, / e sì ne fa' vertudiosi / ch'andiamo a predicar per l'
altrui di villanie, / quando tu gli fa' piacere. firenzuola, 650: non
abbi pazienza,... rincriccati, fa' un ghigno, bene, bene,
è rinfondito per molto orzo, fa' la cura detta di sopra, poi lo
conforto. laudario urbinate, lxxxiii-583: fa' me levare cun grande baldanza / tolleme
mio core sì pun'renflescanga, / fa' m'essar forte e da'me valore
taccia della mea, / di grazia fa' ancor ch'io l'abbia seco. de'
le lodi tue rinnovo e canto / fa' che l'impresa il mio poter pareggi
tu rinnova / la mia vita! fa' lei più pura e forte. borgese,
rinnovare uno scritto antico quasi estinto. fa' bollire della noce di galla nel vino e
s. bernardino da siena, 115: fa' come quando tu hai pieno il saco
. tommaseo, 2-i-350: sottoterra vo'fa' una fossa / tutta di marmo fino
e poi la rintridi di nuovo e fa' poi le tue pietre. = comp
. buonarroti il giovane, 9-296: fa' 'l goffo, sì! quel tuo rinvolto
xliii-318: in corpo 'l cuor mi fa' tutto tremare; / tu se'senza peccato
non ti volere disperare: ripènteti e fa' quello ch'io ti dico. bembo
ritrovi. / rivolto ad essi / fa' che dopo il dosso / ti stea un
, 19-419: levandoti tu al mattutino, fa' che la
panno e camiciuola / lunga, e fa' in poco ordito assai ripieno.
mia nesciuna. collenuccio, 1-204: fa' a faraon, ti prego, 'sto
sia. buonarroti il giovane, 9-85: fa' ch'io n'oda alcuno [dei
io ti porsi del mio petto, / fa' c'ognun da. tte eletto /
sia usata: / davanti a te fa' gente riposata. cavalca, 20-620:
donna / che ti dice: « fa' di me / quel che t'è riposo
. ovidio volgar., 6-362: fa' che la prima cosa che tu fughi,
libbra di allume di rocca calcinato: fa' bollire il tutto nell'acqua, fino a
poscia aggiungivi due libbre di calce e fa' bollire ancora fino al punto che un
; o tu, moab, fa' che tu sia loro ripostiglio dalla faccia de'
la dritta spada in mano / e fa' che roma suo figliuol ti dica /
capo del cantone. musso, ii-321: fa' finalmente che questa tua pietra, la
e cusì faccendo sarai vincitore, e fa' che facci quello ch'ella ti comandrà
poscia che viver deggio si scontento / fa' tu pur come vuoi, crudel fortuna
a l'ambasciata tua procedi, / ma fa' che 'l tragghe prima da un lato
/ sole riscalda quei futuri steli; / fa' che granisca la futura spiga, /
ungaretti, ii-106: purificante amore, / fa' ancora che sia scala di riscatto /
l'estremo dei mali per lui, fa' che l'acchiuso biglietto giunga nelle mani di
copia alcuna. baldi, 146: fa' che mai di questo fatto / nulla
/ d'un scritto illustre. or fa' di ciò riserbo. -schiera di
.. del giusti... fa' fare (sia detto con riserva assoluta
, / misura incredibile, pace; / fa', nel fibrato paesaggio, ch'io
la nostra basilica si scrisse, / fa' risonar la spene in questa
dell'empio tereo risuonar il nome, / fa', ti prego, il mio duol
: se 'l tuo non ti basta, fa' che, risparmiando, tu basti alle
fare indivinero, / sì com'tu fa' me, che vói che si sprima /
/ s'el ti saluta il matto, fa' risposta, / ma ridendo da costa,
te l'ho detto, tina: / fa' risprangar la brocca tua di legno,
incominciò la battaglia. intelligenza, 41: fa' ristar lo vasel di bollire / e
i vanni, / leva i ritegni e fa' minor la soma / col tuo favor
, / porgi preci a gli dei, fa' vezzi a lui, / assecuralo,
temperare tre volte nella rugiada, ma fa' che 'nnanzi che gli temperi i ferri
e io sedere sopra la porta, fa' sembiante di passare oltra, e se bene
, e se bene te chiamasse, fa' qualche retinenzia. lupis, 265: che
confusione di molte pieghe, anzi ne fa' solamente dove colle mani o colle braccia
sego -. / -su gl'italici eroi fa' un sonettac- cio -. / -son
vostro, ond'ei si scorni, / fa' che lui preghi sì che per tuoi
ella fa la ritornata: la ritornata fa' che tosto sia! lippi, 12-43:
, segua il mio costume usato, / fa' ch'io arda di foco più temprato
bene obedir sempre l'offendo: / fa' che pietosa ornai se ritrovi. lusinghe
, 3-26: rispuose il maestro: « fa' che, quando tu vai, tu
, 7: montanina, anda qua, fa' motto a questa rivendaiuola. tommaso di
arte del vetro, 73: poi ne fa' subito le pallotte a modo d'uovo
uovo e falle piu tosto puoi, e fa' le seccare al sole tanto che si
reverente. macinghi strozzi, 1-34: fa', quando gli scrivi, ne 'l riprenda
alla sua reverenza e tutto distesamente gli fa' noto per parte della nostra signoria.
riverire queste mie chiome canute, ma fa' quello che vuoi, ché di poco m'
1-i-127: ros'aulente, splendiente, fa' venire / me fallente, tuo servente,
fendente / e tira el deritto e fa' te sia a mente. 8
.. sevo per eguale parte e fa' bollire insieme e schiumalo bene e poi rimuovi
calcina viva infarinata e mischia insieme e fa' unguento; e poi il metti e
/ sta'ritto, sta'gagliardo, fa' il terribile, / fa'il bravo.
sta'gagliardo, fa'il terribile, / fa' il bravo. g. gozzi, i-i-
né de l'altrui sciagura / più conto fa' che far conto bisogna, / ma
onorati vessilli unisti ai franchi, / deh fa', signor, ch'egli ornai,
la guerra. monti, xii-6-30: fa' cuore, mio guittone, e spera
indugiare oltre. lancia, i-238: fa' via..., rompi le dimoranze
, lxxxvtii-ii-746: considera e misura e fa' che mai / tue voglie al giudicar
quando in vecchiaia dirai il rosario, fa' di tutto ora per non dirlo dispettosamente
s. caterina da siena, i-108: fa' come colui che va al rosario che
ancor rosicchiato. calvino, 12-4: fa' in modo che la pagina non resti
seta] d'un colore più chiaro, fa' bollire nel bagno un'oncia di verderame
se brami che sia più rossastro, fa' bollire col guado mezza libbra di scotano.
zafarano e gresta e specie dolze, e fa' bolire tanto che sia coto. maestro
roteggiar ben forte da ogne lato; / fa' che tu sie avisato / come sua
e così caldo getta sopra il marmo e fa' rotelle. m. c. galilei
50: abbi la tua pasta reale e fa' le tue spoglie e tagliale col bussolo
] in xxv libre di acqua e fa' cuocere al fuoco finché sieno due rotoli
rotondità [di un oggetto], fa' in questa forma: cioè fa'prima el
, fa'in questa forma: cioè fa' prima el quadro. p. cattaneo,
di zanobi, dicendo sempre: « fa' ben bobi ». -presumere di
imprecazione. moniglia, 1-iii-32: fa' piano, ti pappi la rovella: /
gli dicessero: fermati, uomo, fa' dietro front, non pensare più a lei
..: « fra gli aggrovigliati rovi fa' che il tuo sangue spilli per la
[il falcone] nelli piedi, fa' questa medicina: prende dell'erba ch'
mia mano destra, disse: « fa' degna riverenza alle reali immagini ».
, non voler dimostrar molto eloquenza; fa' pur che chiaro intenda tua rubrica. alfieri
. bernardino da siena, 2-i-194: fa' come fa il bu'...:
vigna, o dove tu vai, fa' che tu vada mgumando e a dire
, 14-187: approfitta dell'occasione, fa' un'intervista che faccia rumore, fatti
se lo stil tocca il vivo, fa' romore. / ohimè! io tocca!
assai velocemente. ramelli, 14: fa' con quella [ruota] voltare il
: signor potente, / quatro rote fa' fare / con ferri da tagliare, /
detto, « 0 giotto, come fa' tu sì 3. che è
ha'tu tanto ardir che diligione / tu fa' di sempre una vita incolta e rustica
: ancora che 'l vino sia debole, fa' bollire con esso in una pignatta un'
s. bernardino da siena, 115: fa' come quando tu hai pieno il saco
decalogo, 50: deh', non volli'fa' li falsi segramenti. bambagiuoli, xxxvii-26
nei hai date anche delle altre? fa' che lo sappia io e vedrai che
. trattato delle mascalcie, 1-281: fa' spesso questa medicina fin che il male
chermisi] metta su la seta, sempre fa' che le scope sieno arse tutte e
che tu-mmi mostrasti un saggio, e fa' sopr'ogni cosa che sia bello.
vi metti la cera, el minio e fa' unguento, e quando el coci,
settembrini [luciano], iii-3-54: talvolta fa' tu parole nuove e strane, e
un edificio. barbaro, 46: fa' una croce di funi, secondo che dice
con incenso e canfera e lana etiopica e fa' bollire ogni cosa insieme. cellini,
sorte. arti e mestieri, i-43: fa' una salda con la farina di riso
tuo saldo, e qualcuna saetta, / fa' di te, e di me,
il segno / di nobiltade? or fa' per me un decreto / che privo
. /... / a deo fa' tu salimento, / esso sol te
asini e togli quelle veste, e fa' tagliare subito una gonnella a te e una
f. alberti, lxxxvhi-i-85: fa' pur che dal dover non t'alontani
. ttu non potessi lacrimare, / fa' che. ttu aggie sugo di cipolle /
anche presciutto crudo e tagliato sottile e fa' similmente salsucce. = allotropo di
e se non muove i piedi, fa' ragione che salti; e se è barbara
; e se è barbara di parlare, fa' come molte buone cose parlasse teco.
un salterello / ve puoi entrare; fa' pur che ropre sieno / de tal bontà
: se vuo'conoscer la persona fella / fa' che le dia alcuna signoria, /
farai cavalli correnti fori della turba, fa' li nuboletti di polvere distanti l'uno dall'
senza rottura. cennini, 3-26: fa' con temperata mano, acciò che questa
nell'evangelio. papini, vi-539: fa' che discenda ora, più di prima,
a tirare, io son ultimo. fa' il segno, e bada bene di salvare
pregoti per la salvatrice tua fecundità, fa' che mi sia conceduto venia dei peccati
polvere facta de lumbrici con oximelle e fa' impiastro e metilo sopra le ossa rote
ne butti fuora ogni grassezza. poi ne fa' panetti piccoli, mettili al sole su
per deo, marcì, / de raynald fa' raxon a mi, / che g'era
hai avuto pietà di due unigeniti, or fa', signore, che loro più largamente
in taglio / una campana nuova, fa' pensiero, / che dua colpi i'dare'
, sia santificato il nome tuo; fa' ch'io venga al regno tuo; sia
fiori le presenta in canti, e fa' sembianti ké le risovegna di noi, e
il debito costume della vostra santa fede mi fa' battezzare. felice da massa marittima,
trovarsi nella vita solitaria e stravagante, fa' pur conto... che dopo un
i-i-iio: anco a lo male de'lombrici fa' questa medicina: prende lo sugo e
prospettata. de'sommi, 1-40: fa' che ella impari col mio essempio e
è consapevole. simintendi, 3-15: fa' che... tu leghi lei non
ser gorello, 821: in sant'andrea fa' che tu v'attacchi / averardeschi,
castrone, del petto; taglia minuto e fa' bui- lire forte; e quando sirà
satana, pigliati l'anima mia, fa' che io mi vendichi », ruggiva sordamente
de satirrióne: tucte queste cose trita e fa' bollire in olio. serfetro, 234
una satolla. cesari, 7-86: fa' che oggi io m'accorga che tu
vò lappole. tu da i canto tuo fa' 'n mo'ch'i vecchio e'non
di febo e di feton, cvi-53: fa' triegua ormai co'cervi, o biondo
bourboulle. arti e mestieri, i-165: fa' svaporare a calore dolce di cenere l'
., 12-1-6: ciò che fai, fa' saviamente e guarda il fine. dante
. deledda, v-124: ragazza, fa' da savia! noi ti amiamo come
la lanterna magica. foscolo, xxi-296: fa' che quell'orso di niccolini esca dalla
tanta doglia missa, / figliuol, fa' chy sie teco crocifissa. bianco aa
troppa sazietà. baldelli, 5-6-326: fa' che tu usi il digiuno d'ogni
in seconda », disse: « fa' attenzione o sballerai il motore. cosa
di roma: pàrtiti da'buoni e fa' guerra al paese. giamboni, 4-182:
annientare. machiavelli, 14-ii-138: sopratutto fa' che non nasca scandolo, admunendo ogni
lo congedò. « va'! va'! fa' sempre il comodacelo tuo ». e
se dovesse venirmi meno anche questa, fa' conto che io mi sia già sbattezzato
mi pare cne tu sia in bolletta. fa' giudizio, te ne scongiuro: questa
, 1-59: vergognati, moschetto, e fa' divario / da un disutil messo al
cui bacillo specifico è l'egoismo umano, fa' tu l'ammenda di tutti quelli che
verità). passeroni, 4-27: fa' che fuori il vero sbuchi. 8
adattamento del frane, skapins 'colui che fa', che è da connettere al germ
. ttavole giocassi / colla tua donna, fa' ch'aggie il piggiore / del gioco
di fori, allora sforza il foco e fa' bollire. ma prima metti dentro scaglia
26: quando vidi lo infirmo debile, fa' che non se mova al scagno,
ungaretti, ii-106: purificante amore, / fa' ancora che sia scala di riscatto /
. / scalda ora costei, signor, fa' ch'arda com'ardo / e come
pensiero. giraldi cinzio, iii-14-91: fa' ch'ella (disse), le fa-
abbandonati i remi agli scalmi, / fa' che ricordo non ti rimorda / che
2-1-31: detta matera, avanzando sopra, fa' scannotto o dente alto un terzo di
se. ttu non potessi lagrimare, / fa' che. ttu aggie sugo di cipolle
. di piedi. amenta, 3-127: fa' in modo che non si senta scalpiccio
e così lasciare gli altri tuoi piaceri: fa' penitenzia, dico, ché non ci
che abbia già ragguagliati i denti, fa' che cerchi la scana della bocca di
i-n: se io t'ho detto: fa' penitenzia ch'el viene la spada
il prossimo o vero scandalezzi, e fa' medicina donde hai fatte le piaghe. s
cum le tuo'verghe, ti instesso fa' luogo a la donna toa, da
. idem, inf, 18-130: fa' che pinghe /... il viso
; sbizzarrirsi. fagiuoli, iii-27: fa' festa / e lascia pur che a mio
20-197: fingendo ogni tuo andamento, fa' che tu sia la sapienzia ca- pranica
già impunto la sua violetta. / or fa', compar, che tu la scarabelli
l'aspectavono. ariosto, 1-iv-115: fa' prima che si scarichi / costui là
, tu, grazia infinita, / fa' lo spirto mio tanto giocondo / ch'io
mortale e 'l maglio / peste, poi fa' che il sai sia lor vicino,
stendi ormai la destra ultrice, / fa' la chioma nereggiante / divenir scarsa e
due uova ben sbattute,... fa' una frittella che sia sottilissima;.
bruno, 2-30: or, va'fa' il prologo: sii battello di questo
: -vivi per fede... e fa' ogni opera / che questa cosa si
/ over con lenti vimini contesti, / fa' ch'abbian tutti le portelle strette /
« quanti calzoni frustavimo al culo a fa' allo scendorino in piaggia! ».
/ le schianti ogni suo membro e fa' le oltraggio / ed è per te
ma spassionato e non spasimato, e fa' riflessione di poi se sai di- scemervi
lume spento. speroni, 1-4-31: fa' che questa mia vita / possa tanto
1-420: però, signor, tu fa' di ciò vendetta, / e perché umana
e lor maniere. baiai, 54: fa' come buon guerrier, che poi che
: su pon mano al bel lavoro / fa' che dentro il crin nereggi, /
», disse la mamma, « fa', ti prego, che il tempo schiari
-schienùccia. bartolini, 20-273: fa' che la sua schienùccia le onde accarezzino
schienuto. burchiello, 142: fa', stu puoi, che [il cane
allarga i cappi e 'bandoli e fa' piccoli parucegli e menala largo in allume,
, no dexmostrar la pena, / no fa' reo core a quilli ke mangian tego
ovvero sevo per eguale parta, e fa' bollire insieme e schiumalo bene e poi
carne, quando tu vieni alla predica, fa' che tu la sera l'abbi comprata
che tu la sera l'abbi comprata e fa' che tu ti levi la mattina a
a petrarca, xlvii-252: la tenebra altrui fa' che t'allumi / sol per
: / la cono scenza fa' che sempre schiumi. -resistere,
lo impacciassono, fece mettere maestro mio, fa', se tu puoi, / che tu
suo lume. gherardi, 1-ii-403: fa' vergin santa, che le sue scintille /
; scipitezza. sacchetti, 192-58: fa' che domattina tu non vi metta punto
pascoli, 1-443: da questo dubbio fa' di sciogliermi tu subito, chiedendo a
chiamato aria? roverbella, xxxviii-177: fa' che da te mai non sia diviso
: a guarire della sciatica... fa' una stufadelle sotto scritte erbe...
stufadelle sotto scritte erbe..., fa' stare el paziente in uno tinelloasciutto bene coperto
el paziente in uno tinelloasciutto bene coperto e fa' andar el fumo le ditte cose nel
... / e alquanti sciugatoi / fa' che non ti manchin fiume.
in fino al margo aspetaalora / e alora fa' la piantatura; / che la terra alora
, 240: perdonami, signor, e fa' che l'arco / -in partic.:
pasto. ariosto, 1-iv-205: - fa' che mi porti buona novella. - etu
se ti se'in nave messo / e fa' guardar di nocte / in proda per
o firenze,... fa' penitenzia. toma a dio, che io
moneta. g. gradenigo, lxxviii-ii-549: fa' che se conosca / gerì del bello
che v'è. sergardi, 1-108: fa' che scopra quei putti poco astuti /
che fece maestro torrigiano, 318: fa' sì che madonna consenta, /
monte, 1-99-14: or sì fa' di tal sengnore conto, / che,
dolcibene si volge al giovane: « fa' tosto quello che tu dèi » e abbreviando
: volendo schifare questaseria..., fa' che scuovri questa ponta che a l'albero
fai i fatti 'altri, fa' che i tuoi non ti scordino. aretino
revostro, ond'ei si scorni, / fa' che lui preghi sì che per tuoi
sacchetti, 166-47: addoppia quello spaghetto e fa' nel capo tu stessi un nodo scorritoio
restasse. conti, 25: di nuovo fa', benpella è stata penetrata dalle acque
s. carlo da sezze, iii-411: fa' sempre all'alma tua continue scorte,
le ammaestrano sì che col cenno: « fa' la serva delprete »: esse tosto si
par che scorzi o che tagli, fa' questa medicina. nievo, 1-vi-452: cadde
con l'unguento sopradetto... fa' questo una volta o due; e,
inserire a scorzolo. a scorzolo anco fa': togli uno quadreto de scorza domestica
tempo da scostarsi / dal bosco: fa' che di retro a me vegne. boccaccio
perseverato in tal costume. / or fa' del core e della mente un fiume /
da taverna e da canaglia! / deh fa' delsangue suo l'ugna vermiglia! / deh
quelli che sono scotadi confuoco overo acqua calda fa' unguento de succo de sem- previva e
la nostra basilica si scrisse, / fa' risonar la spene in questa altezza ».
qualche significazione la la danza e fa' poriatura! pratesi, 5-154: « mi
chi sono. bisogna camminare avanti. fa' la tua parte. morta o viva.
le fruite. leonardo, 2-142: fa' ciascuno rivellino in modo che 'l nimico
». b. corsini, i-83: fa' il dormi, / fa'il dormi,
, i-83: fa'il dormi, / fa' il dormi, se tuvuoi / ch'i
eterno dio, / avocata piatosa, / fa' sempre scusa pel peccator rio. laude
/ denanti al tuo figliuolo per noi fa' la scusa! -scusa magra: v
: sedie mammelle empiono tutto il petto, fa' che niuna fascia ricuopra quello vizio;
, 417: en- triam; ma fa' ben poi che tu ti regga / incontro
., 6-450: se fie sdentata, fa' ragione che pia- cevolemente rida. s
. fagiuoli [d'alberti]: fa' un po'che i conti vadan pe'
in luogo labile e ruinoso, nientedimeno fa' fedelmente quello che t'è commesso.
, che 'l viver mio produce, / fa' che, deposta la terrena salma,
g. morelli, 298: fa' d'avere dei denari e non giucare,
, scontrosità. aretino, 20-200: fa' che tu dica « voi » a ogni
20-492: o fedele anima, rallègrati e fa' convito,... non essere
egli serà tuo pari o minore dite, fa' ch'elli imprima pigli tutte le cose,
cioè dio. savonarola, i-62: fa' sempre secondo el consiglio del tuo confessore,
ancor lui siede. peccati, fa' un fiume di lagrime per lavarli, ricordati
. piero detta francesca, 94: fa' sedicesimi de le parti, arai37 che è
abbraccio col cuore e coll'anima e fa' passare alla 'petite'sediscente. = comp
corpo, ma eziandio per sedulitade, fa' che tu usi imprima cum la donna
catzelu [guevara], ii-126: fa' fare, o mosè, un bando
/ se'fatta arciera e di noi fa' segnale, / di colpo micidial - se'
'l tuo marito è di fuore, fa' cne tu ti sforzi di farlo tornare.
te l'ho detto, tina, / fa' risprangar la brocca tuadi legno, / acciò
pulci, xxxiv-552: falla morire, e fa' secretamente, / nel fuoco, sanza
di maria ne la segretella... fa' che tu ti inchinia questo nome per divozione
un'arte. vadi, xcii-ii-162: fa' che tu sie de malizia magno / si
bernardino da siena, 2-ii- 1108: fa' ragione d'avere a cercare il principio del
la bugia. i capilupi, 121: fa' ch'ei conosca a me gli orditi
disse: « da'labiada al morello e fa' che domattina sia sellato prima del levar
cordano e di perugia, 79: fa' bandire la festa per xv giome e anche
frutti tuoi acerbi nella vita tua, fa' i frutti a dio tutti dolci e suavi
gli antidotari. ecci il vechero. / fa' d'aver nel cervello il mattiolo.
dato m'hai, / serva e fa' che sempre mai / nel tuo cor sia
, lxvi-1-23: tolli cimole di senape e fa' bollire in acqua; e gettata via
acqua; e gettata via l'acqua, fa' friggere in padella con oglio e sale
vastore, 67: prenes de sendat e fa' lo ardre e prenes de poivera de
basti ornai: va', del mio dir fa' senno. tommaseo, 11-34: della
disse sarai ad abram: « malvagiamente fa' contra di me; tancilla mia ho dato
ricordati, 1-36: tu... fa' il simile insieme con esso, sentenziando
le oddi, 1-74: - fa' lor buona sentinella per tutto, accio
gotte ed halle ora nelle galloppe, fa' che tu domattina a digiuno pigli i
si mise. idem, vii-76: fa' sentire a coloro il tuo valore, /
cocole d'alloro che sieno ben mature e fa' bollire in una caldaia; quando l'
mandarla ad effetto per parte tua, fa' conto che mi rile lenzuolo
saldo, e qualcuna saetta, / fa' di te e di me, signor,
i-126: la morte è certa, fa' che a te l'animo / ne'casi
gòffano, guardagli bene che non tignino: fa' che tu gli tenga al sereno,
santi barlaam e giosafatte [tommaseo]: fa' dime la tua volontà, ch'i'son
172: col falsalo e nero fa' il sarìccio; con l'ocrea e maiolica
sarìccio; con l'ocrea e maiolica fa' le cime dei monti o sassi arsi dal
sarà serotino. filenio, 1-207: fa' che da te mie parole si notino /
un paio d'occhi da serpente. « fa' uno serpente di metallo, e póllo per
sostant. baldelli, 3-136: « fa' », disse egli, « mescolamento de'
e dice: « da'lor costumi fa' che tu ti forbì », cioè ti
xxxv-ii-27: kos'aulente, splendiente, fa' venire / me fallente tuo servente obedire
per locorpo, portandoti e recando imbasciate, fa' che tu abbi prima la donna e
trecento, lxxxiv-98: amor, deh fa' con l'arco tuo / che questa
somma che fa sirano sesantaquatresimi, però fa' del partitore, ch'è 1 / 2
bottega, piglia e portami la fogliarella, fa' spedito.. ehvia, baccellone, allunga
con la taglia e 67: fa' sexti de le parti, arai 134 a
dì al sole e al sereno, e fa' che la mattina, quando il sole
, e pesta questa in mortaio e fa' de quelle unguento, e ugni la coronella
piedi de'cavalli..., fa' sanguinare la sedola e cum una pena
, 3-225: da essi [venti] fa' che sien private / le sede loro
medicinale. benciveni, 1-46: fa' cuocere in acqua polipodio, sevec
dal zentil core. coletta, 15: fa' che ormai da te se sferra
duca disse: « attienti, e fa' che feggia / lo viso in te di
che io morta sia... e fa' che uno movimento nuovo sia fatto per
e sfilacciato. pascoli, 1-315: ora fa' in tutta fretta che imprima le bozze
ricamo. castelletti, 1-39: fa' punto forlano, punto reale, punto
e se l'estro non viene, / fa' quel che sai. mazzini, 7-374
, / sgangherando le vii-186: fa' attenzione., non puntare contro il fondo
superbia, disse a masetto: « fa' che oggi mi sgombri casa ». b
la ciptà. tansillo, 1-2: fa' che prima che sian ventiquattro ore /
cancillieri e notaio, e disse: « fa' che e quelle degli altri si
de'miseri. goldoni, xiii-914: fa' che il sangue innocente sgorghi da piùd'un
sgrammaticatura. pascoli, 1-430: fa' fare (sia detto, con riserva assoluta
fa cristo, primierail / pancione / fa' il bidè làvati / la bigia zazzera bisunta
ove conven cìvamor contempie, / or fa' che scrivi e l'opre magne escempie,
, 837: san ranieri, o cosa fa', 'r coglione? / di già
. sog? iunse: « or fa' ch'io non la trovi a casa stasera
taccole? una bella resoluzione divieni e fa' ciò che tu vuoi. buonarroti il
cielo. fra cherubino, 3-30: fa' bene... e in quello dì
dichiarati sicuri. leopardi, v-145: fa' ragione che la più sicura guardia del
avere a schifo né a desdegno; / fa' sì che vada in vita sicura.
vuoi che pervengano lettere a torino, fa' che mi sieno rimesse, e andranno
: ben so 'l cammin: però ti fa' sicuro. idem, purg.,
donna / che ti dice: « fa' di me / quel che t'è /
/ signore, sogno fermo, / fa' che torni a correre un patto. /
10-10 (1-iv-947): signore mio, fa' di me quello che tu crediche più tuo
loro, dice il signore, e fa' secondo che hotti comandato. leggenda aurea
di noia; / libera il corpo e fa' l'anima ancella; / e se disdegni
. martello, 6-i-505: vien meco e fa' coraggio. / ma silenzio: ecco
pietro ispano volgar., 2-18: fa' polvere di farina di siligine ed inghiottila
scottobrinzi. idem, 226: va, fa' a mosca cieca / e non derebbe in
canti / i nostri aspri martiri, / fa' che pregando il giri / a darci
». b. corsini, 1-83: fa' il dormi, / fa'il dormi se
, 1-83: fa'il dormi, / fa' il dormi se tu vuoi / ch'i
si desti ». beccati, xxx-4-274: fa' tosto e slegami. cristoforo armeno,
, slega dai lacci tuoi valerio e fa' che di me sua serva ornai gli incresca
di costui tanto più forte / non fu fa' di ciò riserbo. / purché all'oscurità
19-410: levandoti tu al mattutino, fa' che la tua cena sia stata sì sobria
, / tu, possente signor, fa' che dal seggio / caggia del crudo cor
fuggi, fuggi gli smanzieri, / fa' la casa te ne spazzi, / non
tu vai, stai o siedi, / fa' d'aver sempre maniera: / muover
/ vuoisi sempre alla smanziera, / fa' a tutti buona cera. = comp
solo puoi disfare ciò che facesti, fa' questo ancora, che io del tutto la
s'appunta / l'anima tua, e fa' ragion che sia / la vista in
chiaro scorto: / fra octo giorni fa' che abi mutata / la mente tua da
né non ti affidare alle grasse promesse: fa' che non sia teco (nollo ismenticare
dante, purg., 31-116: fa' che le viste non risparmi; / posto
che sia ben liquido... poi fa' una riga lunga, diritta e gentile
pur temi e paventi? / deh, fa' ch'ornai la nebbia / del tuo
129: al più miser di te, fa' maggior copia. / e, se
m'offende e che mi giova, / fa' che l'un vesta 'l cor,
cor, l'altro lo snudi, / fa' che 'l ben si ricordi e '
, 12-8 (45): queste parole fa' che siano quasi un mezzo, sì
i-175: sarà stata / sobbillata, fa' conto, da qualcuna / amica delle vergini
del destino. fagiuoli, i-189: fa' ch'io mai non cada e non soccomba
vecchio reciterai antichi detti e fatti, fa' che ti soccorrano cose che tu abbi fatte
in azione. savonarola, 8-ìi-187: fa' come quel signore che per la guerra
fasciculo di medicina volgare, 18: fa' bollire el minio con l'olio tanto
manda [la pazienza] quinta, / fa' che l'oda, / ché più
: metti la tua opera in fuoco e fa' che i carbonisieno acconci con le lor teste
il sangue delle ferite... fa' polvere sottilissima e serbala come un tesoro;
de la urtica e sapone et incontinente fa' gran perfecto overo sua somente sia data a
tua virtù, quale è infinita, / fa', prego, passi 'calix iste'.
barberino, iii-403: tu con questi fa' soggiorno e siedi. frezzi, i-16-139
obliquo, che i pianeti porti, / fa' sì che entri il sole in capricorno
bibbia volgar., ii-259: fa' che tu le scriva [queste parole]
troia merdosa che tu se', va'fa' la vendecta de'nipoti tuoi che ti furon
solcatèllo. paganino bonafé, xxxvii-144: fa' che la terra sia vangata, /
. palladio volgar., 1-34: fa' due filari di solcelli dilungi l'uno
. g. moretti, 225: fa' le tue faccende con persone fidate, e
ciascun fiume e solide le strade, / fa' presto come irundinella il passo. maffeo
non puoi far molto per loro, fa' almeno quel poco che puoi ».
in arme. lettera pisana, 40: fa' bene e di'bene e si'solécido
di vita. la stessa dura madre fa' di solleticarla con una tenta d'argento,
le scritture ». ariosto, 155: fa' [o amore] che ella sappia
di disgusto. lomazzi, 4-ii-123: fa' [lo sdegno], alzar alquanto il
tu li riceva tutti e due, / fa' pur come tu caracciolo [euripide
. nieri, 3-213: 'sollómbo'fa' o 'di'): di soppeso. cosa
fiore [dante], i-158-8: fa' che degli altri anni saggiamente, /
medico gli solve. borsi, 1-186: fa' che un agile scrollo / solva le
puoi fare de'pesci appczzati: simile fa' de'polli, dei capponi o starne.
mirti, collandri..., e fa' bollir tutte queste cose in acqua.
forza [o eolo] alli venti e fa' somergiare le navi loro. equicola,
2-467: se vói congelare bella mistione, fa' scaldare la colla a lento foco;
che sonasse peccato. idem, 2-ii-1193: fa' sempre ciò che tu fai per
/ io dico a te, calliope, fa' degno / de tanta grazia el casto
pioni o de pollastri etc. in prima fa' bollire la carne poco, che incominci
e frigela con uno bono lardo. dapoi fa' nella padella una crosta de pasta grossa
. ovidio volgar., 6-535: fa' che li tuo'piè stia ascosi cum la
dino da firenze [tommaseo]: fa' che sempre ti stia a mente d'
cerco tante cose io, va'pur e fa' il fatto suo - che? se
quando tu vai in casa d'altri, fa' che tu sia mutulo e sordo »
esattamente uguali. vadi, xcli-ii-166: fa' che le spade sian sempre sorelle /
delle bellezze tue celesti e rare / fa' al caro amante, cui t'ha dato
230: se non puoi far tutto, fa' una parte, purché presenti un'idea
volto lieta e in vista spensierata; / fa' che nell'arristiarti a'contrabbandi, /
ugo delle paci, 1-119: deh, fa' ch'a'mie'mandati non sia priva
che fa 3 soldi via 5 lire? fa' così. peroché si dè multipricare per
e io però l'accetto; / ma fa' che la tua lingua si sostegna.
sostenuti accenti / parla a lei; fa' che il grado di cublai ti rammenti.
e mettivene del nuovo, e così fa' dua o 3 volte, in modo che
modo che si macina li colori, e fa' cusì tanto sinché viene impalpabile, e
lelia. b. corsini, 33: fa' [pittore] che pur sien neri gli
archi / delle ciglia, e sottilmente / fa' che l'un nell'altro varchi.
ischemo. buonarroti il giovane, 9-296: fa' 'l goffo, sì
, mi ricordo, lo tormentava: « fa' un po'i pescet- lui faceva
carne, quando tu vieni alla predica, fa' che tu la sera tu l'abbi
sera tu l'abbi comprata, e fa' che tu ti levi la mattina a sovana
lo spendere soverchio ch'essi fanno, / fa' teco questo conto. buonafede, 2-iv-168
, 6-627: se ha sozzi piedi, fa' ch'ella salti, e così quella
sozura. ovidio volgar., 6-248: fa' che l'unghie non sieno troppo lunghe
ti conviene fare l'uno; o tu fa' quello ch'io voglio, o ti
beveraggio. sacchetti, x-11-7: alberto, fa' come io ti dirò; vattene al
col punton de la spada, e « fa' che lavi, / quando se'dentro
dritta spada in mano, / e fa' che roma suo figliuol ti dica / e
: se io t'ho detto: « fa' penitenza ch'el viene la spada »
s s oppia quello spaghetto e fa' nel capo tu stessi un nodo scorritoio
legavamo. cellini, 645: di poi fa' di avere l'opera tua legata con
mandelo per le legna, / e fa' che spesso vegna / e ch'el le
venne / com'io credetti: « fa' che tu m'abbracce ». g.
segur, / da ti a lui fa' spado o mur. -atteggiamento ostinato
, spendi, spandi, accomoda e fa' ch'ogni uomo resti sodisfatto. segneri,
vero? -sì, sì, piglia. fa' piano che tu non la sparghi.
s. c., 9-7-4: maggiormente fa' che tu sia ricevimento, lo quale
promessa dare, /... / fa' ch'io sia oggi contenta / che ogni
bene sparpagliati, disse al re: « fa' muovere le bandiere, ch'ora è
di mali strani. goldoni, ix-1258: fa' che il presidio / ceda l'armi
tocare. / andemossi a possare / e fa' senza rancura; / non aver paura
» / e gridò: « croce, fa' che 'n te mi spazi /
che si spacci il portico, alla corte fa' attaccare quelli razzi a figure. scenari
. ovidio volgar., 6-90: fa' vi venir la vecchia a spassare e a
guiniforto, 352: o dante, fa' che tu vegne dietro a me: li
de nocere. giusto de'conti ii-7: fa' che io riveggia il disiato riso,
'maginare. cino, cxxxviii-154-1: fa' de la mente tua specchio sovente,
. lla volontà non tei dà e fa' che 'l beveraggio rabbondi entro nella tua gola
delle penne. parabosco, 4-15: però fa' di esser saggia, tu, che
da fècamp volgar., xii-642: fa' che io per disiderio di te sia
, iii-165: in luogo di temoni / fa' spere e in acqua poni. c
ii-207: ma (tu sei bella) fa' ch'io non ti veda: / il
carne e mergé, / de rainaldo fa' raxon a mi, / de quel spergorà
piace; e poi lo ristoppa e fa' simile agli altri, ristoppando di mano in
cammelli, 13: o sancto padre, fa' i tuoi preti sperti / che 'l
pseudoiacoponici, 106: della misericordia sempre fa' larga spesa. ghislanzoni, 17-29: vuol
. anonimo genovese, 1-2-133: confession fa' spesa via, / per far segura toa
infino che facia schiuma, e questo fa' speso. d. carafa, 250:
, pur ch'io la min, / fa' me d'uom vivo una gelata pietra
aumento di cavalleria concesso a garibaldi. fa' che passi a chi spetta.
. n. franco, 6-76: fa' che sempre sia vero il proverbio che
lo spezzo sul tuo capo rilucente. / fa' crescere la casa d * abon- danza
, alcuna spia è venuta in campo, fa' che ciascuno ne vadia al suo alloggiamento
e le grida ch'io spiego / fa' che nel tuo cospetto, signor, vegna
sì, un suono appena percettibile; fa' conto, uno spiffero nelle canne d'un
di promesse io son già stucco, / fa' ch'ornai la botte spilli. /
e la bucata. bonghi, 1-134: fa' conto di segnare su una carta geografica
spinacci, treplice biete; scieglile bene e fa' bollire. crescenzi volgar., 6-102
. filarete, 1-i-153: poi lo fa' tagliente con una spinata di ferro,
di ferro. ruscelli, 4-32: fa' la palla al modo che t'ho insegnato
agevolegga; / spinga questa danga e fa' saltatura. 2. scalciare.
spinge! groto, 6-102: or fa' stima che m'abbiano i tuoi detti /
g. chiarini, 370: fa' di me stima come / di fiera spinta
tu voglia andar ogn'ora seco. / fa' che mai sempre al suo spirar ti
xxxv-ii-27: ros'aulente, splendiente, fa' venire / me fallente tuo servente obedire
sentì una boce che disse: « fa', carlo, quello che hai sentito del
d'acqua rosata once 3; e fa' la tua pasta reale menandola un pezzo
, iii-160: verso il mese di giugno fa' un'altra spollonatura. =
: voltossi ad amerigo e disse: « fa' che [il malato] domattina all'
ben forte, mettivi dentro costui e fa' che bolla un'ora e non più punto
/ io taccio, e tu ancor fa' che te spoltre. f. scarlatti,
più morale di seneca e cato? / fa' l'argomento di mastro ducato, /
posta guardare il fiume, farai così: fa' una barca di vimine di salice,
vimine di salice, di poi le fa' le sponde dopie. ariosto, 19-49:
il marchi per le spese di composizione, fa' scomporre e manda a me la sporta
e tanto larga e tanto alta; e fa' ragione di farla sì forte ch'ella
guido da pisa, 1-68: intorno intorno fa' uno labbro d'oro a modo di
., e con la detta spremitura fa' pillole. galanti, 1-ii-134: negli scavi
, va', sprigiona l'alma, / fa' che di tante morti io porti palma
esser piena. boldoni, 10-128: fa' del sangue suo spumar le arene.
c. i. frugoni, i-n-195: fa' che del fallo in pena / sul
boschini, 152: adesso fa' più barche i strazzarioli, / e certi
, la secura e mill'altri no'fa' certo i veri squerarioli. dotti, lvi-117
dato m'hai / serva, e fa' che sempre mai / nel tuo cor sia
- vivi per fede... e fa' ogni opera / che questa cosa si
gelato stagni, / l'acqua corrente fa' s'induri e inghiacci, / che,
ben freddare. messisburgo, 40: fa' la tua pasta un poco duretta e menala
bene. poi abbi la stampa, e fa' quello che vuoi stampare. ventura rosetti
servitor et io entrerem soli: / ma fa' la stampa tua a chi s'accosta
la piastra. messisburgo, 40: fa' la tua pasta un poco duretta e menala
bene. poi abbi la stampa e fa' quello che vuoi stampare. cellini, 597
, se la fingi al sole, fa' l'ombre oscure e gran piazze di lumi
ii-244: fu detto a moises: « fa' una arca di legno di setym che
2-101: rivolto ad essi: « fa' che dopo 'l dosso / ti stea un
vostra famiglia. michelstaedter, 591: fa' buon viaggio e sta'sano. bernari,
i-1-102: quando li piedi li enfiano, fa' questa medicina:... e
starnutatori. erbolario volgare, 1-82: fa' ancora uno capopurga ove- ro stranutatorio contra
tua e statuisci te dinanzi a te e fa' giudicio di te. 9.
incollali prima e impanna le sfenditure e così fa' ancora quelli sf. bot.
overo stecche di legno o piumacciuoli, fa' che siano tali e talmente stretti che
gabiani, 46: quando tutto manchi, fa' pensiere che io ti chiami nudo con
belle stelle, /... / fa' che di noi la gente favelle.
sacchetti, x-166-8: addoppia quello spaghetto e fa' forma. moravia, 17-200: è lo
. rappresentazione di stella, xxxiv-645: fa' di stipa uno stil circunaare, /
g. chiarini, 370: fa' di me stima come / di fiera spinta
, 1-06: va'... e fa' che tu costui ricinghe / d'un
pensieri, ella fu forcata dire: « fa' di me ciò che ti piace ».
2-187: quando tu fai una storia, fa' 2 punti: uno dell'occhio e
di fra giovac- moria dei santi fa' clvei [dio] veggia / in te
degna / disse: « per dio fa' che non ti stomi! / la roba
sia tua insegna: / se canpi, fa' che con essa ritorni ».
che portava la fiaccola, « e fa' lume ad antonio che non istrabocchi »
. buonarroti il giovane, 9-520: fa' che neh'arristiarti a'contrabbandi, /
un più bello strale, / e fa' che con devota e santa pioggia / quest'
. bernardino da siena, 2-ii-1135: or fa' ragione che uno compri una balla di
eroico / traverso quei cieli latini, fa' / strapossenti i tuoi occhi / come due
perch'el no se recovre, / fa' che la vigna cave / e ch'el
andiamo. tu, frapf> a, fa' di menare il vecchio ad ogni modo.
, 1-2-116: no te strimir, ma fa' bon cor. bonvesin da la riva
cortonesi, xxxv-ii-43: la mente nostra fa' di te condita, / dulcissimo iesù
vecchio. buonarroti il giovane, 10-894: fa' conto che una ghiotta sia 'l tuo
, 6-320: intorno de lo stretto petto fa' che vada una fascia. betussi,
nostra stanga a terra, / per forza fa' che lo strettoio lavori.
, 164: de tute dite cosse inseme fa' uno stretore e menalo suxo le gambe
. m. zanotti, 1-8-15: deh fa' che questo a te fosso sacrato /
la farina che stia bella e distemperala e fa' la pasta un poco elementi connessi
ettemale. fra cherubino, 3-90: così fa' tu, divota anima: che non
, forte e bianco; e così fa' tanto che n'abbi tratto un pane.
. se tue ne vogli essere lieve, fa' che la tua cena sia brieve.
.. e prendi quore e vigore e fa' la cosa pervenire tostamente a ciò che
pietro ispano volgar., 2-19: fa' una stufa, quando vai a dormire,
orechie del corpo. filenio, 1-199: fa' ch'a 'scoltarmi l'intelletto sturiti,
: su, fiorenza, deh! fa' lega / col mio figlio benedetto, /
sublima. arti e mestieri, i-16: fa' sublimare con del uoco di rena
: quando l'albore verrà in succhio, fa' innestare i rami ne'rami, e
. / dicono: « ohimè, fa' pian », succiando l'ova, /
usare la tirannia al tuo suddito, ma fa' che tu il tenga con amore,
acqua. cellini, 645: di poi fa' di avere l'opera tua legata con
de cose bencivenni, 7-101: fa' formelle con tuorlo d'uovo e suffumi
. ttu non potessi lagrimare, / fa' che. ttu aggie sugo di cipolle /
», urlai, « per carità fa' piano! » -con riferimento ad
e sale e buturo... e fa' di queste cose unguento. = var
. bibbia volgar., vi-320: fa' riposare la memoria del morto nel riposo
la vita. bonghi, 1-117: fa' concorrere parecchie molecole inorganiche e susciterai la
della orazione,... ma fa' che, sentendoti svagare prestamente, tu ti
svégliati, corona i tuoi diritti e fa' che la rivoluzione sia fatta per te
cotesta signora la non è sola a fa' di queste svenevolezze. i'ne so d'
finir li sventurati / colpi d'amore, fa' che tu t'adopri / in atti
.). cellini, 610: fa' che sia bolso forte quel che tu limi
non me lassare aitale, / de me fa' la vendecta. 6. agg
trecento, lxxxiv-92: padre, tu mi fa' gran torto; / nel tempo son
martello, 6-ii- 265: tu fa' di tue mani / sotto a quel fonte
ad sancto francesco: « figliolo mio, fa' quel tanto che pare ad te essere
era merlino. cennini, 21: ma fa' che quando disegni abbi la luce temperata
, scarna e taglia quella puntolina; e fa' la temperatura grossa e sottile, secondo
quasi tempio in casa, avendo balia fa' sieno menati spesso in chiesa a tempo non
, segua il mio costume usato, / fa' ch'io arda di foco più temprato
siena, 107: popolo mio sanese, fa' bene, ché ti bisogna; dove noi
frachetta, 27: un prencipe nuovo vuol fa' ogn'opera per tenerci lontano colui al
, /... se puoi, fa' motto. benivieni, 1-87: silvio
è fango tenero. cellini, 598: fa' di avere un poco di terra fresca
aprir lo potesse. edo, 5-18: fa' donche sì che ne la notte bruna
nome tuo e misura i trasandati cittadini e fa' che ogni ciascheduno stia contento a'suoi
antichi, lxxxv-154: la prima mesa fa' dire a l'onore de la dona /
che sono a basso; / e fa' netto il terrestre e la cantina / com'
libero, immortale. tasso, 4-35: fa' che sappia chi sei, fa
impiccato. mariano marescalco, 6: fa' che persona mai entri qua drento /
ovidio volgar., 6-497: fa' che la lengua vegosa titube cum balbegevele
ami, e non vuogli amare, fa' che tu fugga i toccamenti d'amore lussuriosi
, passerommene in pace / e tu ne fa' ornai come ti piace ». sarpi
e l'acqua e i grandi dicono fa' attenzione che ti bagni tutto. =
/ abbandonati i remi agli scalmi, / fa' che ricordo non ti rimorda / che
). bruno, 3-717: fa' [l'ozio] che prima che il
; e per lungo tempo pensa e fa' tostamente; perciò che la tostézza fa la
e in guai? / soccorrimi, fa' tosto. sacchetti, 124-25: il fornaio
e metta in ordine la casa: fa' appicar quelle spalliere in sala e in camera
in sala e in camera nostra, fa' trovare le tovaglie e i tovagliolini di rensa
deo, mergé, / de raynaldo fa' raxon a mi, / de quel spenjora
ottenuto segretamente. aretino, 20-211: fa' che gli assai si bandiscano e i pochi
, forte e bianco; e così fa' tanto che n'abbi tratto un pane.
a l'ambasciata tua procedi, / ma fa' che 'l tragghe prima da un lato
onde non possa / indietro ritornar, fa' che in quel punto / suoni la tromba
! non me lo tribbiare, / fa' pur buona misura, e non sia rasa
. piero della francesca, 102: fa' trentesimi de io 4 / 5, fanno
trespigio cor uno « ohi- mene, fa', oh! », e anco sentivo
. buzzati, i-471: « ma fa' il piacere, fa'! ceri tu?
i-471: « ma fa'il piacere, fa'! ceri tu? » vociava trivialmente.
un sollazzo. costo, 2-122: fa' che tu parli mai più di volermi star
fare quasi tempio in casa, avendo balia fa' sieno menati spesso in chiesa a tempo
nel sedere. anonimo toscano, lxvi-1-32: fa' poi abbrusticare del pane bianco, infuso
dita del vecchio;... fa' un'ugnatura a uso di bietta, e
carducci, iii-1-283: facci il piacere, fa' fagotto, e indietro / toma gonfiando
'salì, tuonò, virtù, ha, fa' e simili. 9. che viene
poi inverso lui usò dire: / « fa' che ti vesti i panni ch'io
sol per acquistar sua segnoria / ti fa' crudel vie più ch'i'non vorrei.
tolli bianco san giovanni e negro, e fa' un colore di varo, che si
dato m'hai / serva, e fa' che sempre mai / nel tuo cor sia
lorenzo de'medici, ii-155: che fa' tu entro, che non esci fuo-
tommaseo, 11-497: padre di bontà! fa' ch'io giovi a'tuoi figli:
un assegnamento straordinario; incredibile. tu fa' che invece non abbiate a cominciare con qualche
sia benedetta / percuoti con tuo gente e fa' che sia / oggi palese la tua
la cosa sensibile. firenzuola, 284: fa' che questa vegine arda veementissimamente dello amore
tarono in mare. savonarola, 7-i-184: fa' una ruota grande e va'la girando
della compagnia di san gilio, 517: fa' co'benedecti noi siamo a la sentenza
la costoletta mi ritorna a gola: / fa' venire il caffè. 17
22. piero della francesca, 92: fa' vintunesimi de le parti, arai 200
: di poi subito tralo fuora, e fa' d'avere preparato un tuo garzone con
a dir di sì, crolla testa e fa' così. tommaseo [s. v
del sec. xiv, 51: fa' che funghi lo corpo colla erba verminaca e
macinghi strozzi, 2- (13): fa' di scrivere a lorenzo; che mi dice
assa'tempo non sentì novelle di te. fa' di scrivergli duo versi. machiavelli,
dimensioni. caro, i-155: fa' ch'a schianze, a bitorzi, a
prego di amarlo ancora: dea! fa' che dorilo m'ami'. pascoli, 304
finché si estinse in un viscerale 'fa' ultrabasso sul quale astorre tentò invano di far
armi vittrici. monti, 1-674: fa' che vittrici, sien le spade troiane.
costei dal lato manco, / e fa' che l'un dell'altro resti amante.
, / volta a man destra, e fa' ch'ivi ti mostrino / la via
, schiaffeggiarlo. novellino, iii-22: fa' che la prima volta ch'e'ti dice
umida. maestro martino, lxvi-1-148: fa' cocere le zucche con acqua e poi caccia
insipido. burchiello, 85: e fa' di comperare un buon popone: / fiutalo
; compra un sillabario cinematografico; muoviti, fa' qualcosa. www. finanzaonline. com
, onde fra i libri di sopra mentovati fa' che vi sia una bibbia latina,
mi pare che tu sia al verde. fa' giudizio, te ne scongiuro: questa
annà », « c'ho da fa' », « devocore », « seidecoccio
sopra le ginocchia: regolare, canterellaroma nun fa' lastupidastasera. a. lomunno, 1-194