o dove avevate il capo, per vostra fé, quando da queste parole sì chiare
. monachi, 104: ma che fé a far dinanzi al viso un corno /
, xxviii-848: fecelo amazzare e del cuore fé fare una torta e presentolla alla contessa
tavola ritonda, 1-34: lo re meliadus fé fare un gran mangiare, nel quale
, xiv-411: tornò; e mi fé tortuosamente la stessa domanda; ma senza
ne »,... mi fé cert'occhi quel torzone intriso, / che
dano volgar., 92: deo fé lo mondo più tostanamente ke no porà
, vii-75: a questo mio parlar fé il viso tosto / ed imbronciato, che
ancor la mente / ed a colui che fé suddita roma, / come lor vota
trista. m. villani, 11-69: fé segno come fosse di necessità provvedere
così dicendo, il mio tristo pensiero / fé si ratto seco mi conversi / di
sercambi, 1-i-361: la donna li fé trare que'panni perché cognosciuti sarebbeno,
irsuta pelle, e tutto entrarve / lo fé; ch'ella è sì grande che
blica, barche e marinari, e si fé condurre a salvamento in sicilia. de
: a marte poi trivellator di scudi / fé citerea il timore e lo spavento,
viani, 19-432: uno squillo di tromba fé ruzzolare sulle scale una catasta di troccoli
ch'era infra le vergini ascoso, fé dare nella tromba per eccitarlo. carducci
tubi mobili loro insieme; e agiunsevi che fé uno terribile peto, in modo che
tra tanti pifferi? » comunità ne fé una matinada. messisburgo, io: subito
co'nimici più valorosi sì aspramente che fé loro voltar le spalle. parini,
allegri, 206: quanti per vostra fé, son dalla mia, / che vanno
camin sovran, / trosque a satiria non fé arestaman. 2. cong.
adagio, / quando il conte lo fé partire al trotto. sercambi, 1-i-102:
strillava per una cosa da nulla, le fé perder presto la pazienza. cameroni,
già infiniti uomini onorati avea, il fé ravedere. boiardo, 2-5-42: lui,
: il giorno seguente l'an- toniani fé chiamare il clielle e lo mandò dal cardinale
trovammo sì alpe- stra, / che fé maravigliar la mia compagna. crescenzi volgar.
: dico di no; ché se dio fé comando / ch'on desse tutto a'
e come tragiio, / incontanente si fé far signore. = deriv. da
telefonò al cartolaro... e gni fé parole dentr'al tubo che ne'fogli
è stà tumultuazion perché il cardinal colonna fé apicar alcuni. guicciardini, v-134: la
sa, che il nonno ai fiaschi fé i turaccioli: / che il zio rivedde
privati » e turatosi il naso, fé vista di partirei. vasari, i-288:
a sedere in sulla cassabanca: e fé sì grande lo schioppo con gran puzza
la vera croce in grazia, / che fé l'umana turbe adorna e sazia.
all'altre turba tante, / rinaldo fé l'inganno tutto espresso / ch'avea
me coposse una tannana, / chi fé lo tempo astorbéa, / con bacanexi
ceresa, 1-1074: qual di tanto valor fé mai condilo? / omè che il
e, credendo che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar pietro. leonardo,
d'udir sceleragine così atroce, subito fé venire a sé il capitan grande de i
bene stazio poeta toscolano; la paura fé esser nel mondo li dii.
ripieno d'amoroso affetto, / la fé spogliare, e se la messe a letto
, / tutt'ad un tratto lor si fé nemica. d'amico, lx-291:
fra due amanti. i-6-100: che fé incorrotta in lui! che fino acume /
ke quelli de li suoi vicini, le fé a le loro ugualliare. donato degli
l. pascoli, ii-285: gli fé monsignore pagar subito il prezzo che aveva
meccaniche arti ed ercul degno / si fé di ettema fama l'orgogliose / fiere domando
, / che co'mie prieghi attaon fé morire. / essendo ignuda il vidi
cristo], nascendo, a roma non fé grazia, / a giudea sì,
/ a te, amore, nom fé fallenza; / ma mis'ài tua namora
e che oro! ongaro per mia fé. marino, 381: se d'auree
suo re tolto dall'ostil furore / unger fé in emme sull'altar maggiore. petruccelli
dio tolta del vino. / ma 'l fé, ché di lui volle ungersi il
goldoni, vi-351: uno della giustizia fé mercatura infame; / l'altro per
come prima / ebb'uso di ragion, fé giusta stima / d'ogni terrena vanità
, al fin ruggier secondo, / che fé, come d'atlante udir potesti,
, 357: iersera poi ben tardi mi fé intendere / che non me li dava
li usati diletti, sappi che la sua fé vagilla. m. ricci, i-492
: dico a dio. / e la fé che dato m'hai / serva,
la spagna, 10-30: comandamento mi fé carlo iersera / che qualunque persona valicasse
el forte, vi-32: amore a lei fé varico, / fece sentire le sue
poter ch'è sopra il tutto, / fé la valige sua, sciolse dal porto
, par., 6-60: quel che fé [l'aquila] da varo infino
.: la forza del genio mi fé nascere al canto in questa valle di lagrime
calze. d. bartoli, 4-1-320: fé mettere al collo una catena d'oro
venia, / stracciò l'avanzo, e fé lo scudo vampo. varchi, 7-487
malprimo chiamato, / di centomila ne fé solo scampo: / tornò a marsilio forte
la sua testa, / che gli fé vaneggiar dinanzi agli occhi / molte figure
caporali, ii-99: l'altro ier fé segno che era l'ariosto / giunto
come prima / ebb'uso di ragion, fé giusta stima / d'ogni terrena vanità
. ariosto, ii-72: le si fé incontra, e su la fé salire /
si fé incontra, e su la fé salire / là dove il monte era forato
sì presto su coloro, / che li fé tutti dell'anima vani.
pinse colla spada in mano, / e fé rifar le mura incontanente, / ed
e io seguitavam la rota, / che fé l'orbita sua con minor arco.
mise la varda segundo la usanga e fé. lla bem guardà'. = var
in qualche parte ci ha variati, / fé i tondi prima, e poi diè
il gran maestro boccaccio... fé cento proemi nelle sue cento novelle, in
governo, in nome di vitellio si fé seguito in ponto, invitando alla preda i
pendea la corda della campana, e fé sonarla. -con riferimento a piante
, 108: se noi possiam dar fé alla vecchiezza, fu [medusa] di
patria, / una [città] ne fé ne le confane grece.
radice / colei che per amor si fé leandra. / poi sciolto fui da lei
fiere, / che colla branca quel ronzin fé tristo, / che morto cadde sotto
ti udii / maschia eloquenza, che crollar fé tutto? 3. rimasto privo
, / s'acquetò, consentì, né fé risposta. tapini, 28-121: era
capitano dell'armata siciliana con grand'astuzia fé vista di fuggire, e fece vela
. frugoni, 3-iii-336: al ricever che fé renato di questacarta, si pose veleggiar subito
/ per lo ual poi ianson si fé bifolco. canteo, 331: quell'animo
si sporse, / per paura di lui fé del mar velo. -fare
la barba canuta, / gli occhi fé brutti, e reccorci il vedere. velluti
venereo, almo, divino, / fé comparire enea più bello in vista.
1-i-100: considerate la prima impresa che fé di bologna, vivendo ancora messer giovanni
partitosi, come più tosto poteo si fé cristiano, vivendo poi come verace cristiano
a colui, per cui mi ti fé servo. / te gli otterrai sì come
carne ignuda spogliare, / poi la fé appiccare ad una vergella. collenuccio,
c'avea en core, / la mustra fé l'amore vestuto d'un vergato.
. adriani, iv-336: marcello consolo fé vergheggiare un senatore venuto di là a
somma da donna saggia, e mi fé tingere le guancie d'un vergognoso rossore.
. lorenzo de'medici, ii-131: io fé vermiglio / già di sangue il mio
dice el proverbio che uomo morto non fé mai guerra; e medico piatoso fae fedito
13): ben conosé che la vera fé era sola la catolica, ma per
, / tu faresti altro verso (a fé) che ridere. c. e.
colla spada vestita, / anzi si fé signor col ferro in pugno. -peto
: mira con la soa baila li fé tal garbinela, / no la fe$e piu
e quei, che tuo si fé pregio e sostegno, / da qual lunga
boccaccio, 3-1 (1-iv-242): in fé di dio tu di'il vero! sappi
appena il viatico andò via, ella fé cenno al marito e, con voce
., 6-42: e sai ch'el fé dal mal de le sabine / al
, e pedoni, / e 'l capitan fé lor priemere addosso / con molte lance
: anche uno stolto, per mia fé, vedria / che pe'teucri sta giove
. prati, ii-22: el le fé intorno un vincolo / delle infocate braccia.
poderosa il suolo / percosse e uscir ne fé virente ulivo / di rami sparsi.
con li raggi del virgineo sole / fé rinverdire il secco arbor di vita. nievo
amonizioni. di costanzo, 1-12: ruggiero fé fermare le sue galee e posto sopra
., 14-7: ne la mia mente fé subito caso / questo ch'io dico
nude forme e lievi / conoscer ne le fé la saggia guida, / avrebbe impeto
e, per ammenda, / vittima fé di cumulino. idem, par.,
/ del suo figliuol, che mai fé torto a nemini. brusoni, 1-95:
a dio vittima offerta / di nostra fé, d'ubbidienza in pegno. cesari,
, 69: contra 'l ver mai si fé vittrice impresa. -che è
1-490: lancialotto disse: « per mia fé, che istromento del padrone;
partitosi, come più tosto poteo si fé cristiano, vivendo poi come verace cristiano
pianto e nostre fole in vero, / fé improviso tremar vesuvio fiero / e gittar
1-1-419: ah viziatella! ve'che mi fé ridere. tecchi, 13-9: il
lussuria fu sì rotta, / che libito fé licito in sua legge. s.
, xliii-188: a'vescovi l'officio fé cantare / e anco a'preti che,
saetta volante, e lasciar dovunque ei fé veloce il passaggio, luminose le striscie della
: ah'ippogrifo suo [astolfo] fé spiegar l'ali. / volò in sardigna
). segneri, iv-17: chi fé questi corpusculi, chi gli schiuse e sotto
obblia. / ché agli uomini tal legge fé saturnio; / a pesci, e
so la storia vera, / per mia fé ora, ch'io ne son dolente
predicare, che volgereste gli uccelli, come fé san francesco. bisticci, 1-ii-335:
e dalle battaglie, finalmente volsono la fé in rabbia. a. f.
arizona al settentrione e all'occidente di santa fé nel nuovo messico. chimìa, sf
9-219: e le messe, che vi fé dire, le pagò pure con elemosine
arizona al settentrione e all'occidente di santa fé nel nuovo messico. idem, 6-21
; / lo venera ghinea, ne fé un fetiscio; / di prosperità pubblica e
; / lo venera ghinea, ne fé un fetiscio; / di prosperità pubblica e