quivi firmossi il capitanio eccelso / e fé che tutti i cavalier romani / subitamente s'
a cantare, / e tutti gli strumenti fé romire, / ballare e sollazzar con
, 1-155: alla comparsa che gli fé all'occhio quel golfo delizioso che d'
fonte da pe', essendo vecchio, se fé rimmito a santa maria a iacoba.
iasò tacquesi alquanto, / e romita si fé nei pen- sier suoi. f.
combattendo. a. pucci, 6-189: fé venir quant'arme in corte avea,
/ et ei per l'awenir non fé più festa. g. gozzi, i-8-143
di dentro disse « per la mia fé, se tu picchi più, 10 torrò
'l suo dritto, a te la fé mantegno. / ma se le corde d'
/ subito il ruppe e di sé mi fé velo. varchi, 8-1- 135
/ e con voci, che 'l sonno fé tremanti, / proverbiando coloro / per
legge ed ogni patto, / e fé il figliolo al padre disleale.
in tutto da'mondani diletti, rompe fé all'altro se si parte dagli usati
, vi-179: chi la già data fé rompeva a torto / ogni legge spezzando e
caxona lo serpente / ke rompe ge fé lo comandamento. dante, purg.
g. stampa, 98: nodo a fé, che non è stretto e costante,
catena in gola, / dinanzi a sé fé legger la sentenza: / « due
obbligazione pagare con dono più rilevante, fé voto di perpetua verginità, stabilmente proponendosi
. adriani, 3-4-296: l'artefice che fé il timone della nave più diletto prenderà
, in tutti quelli luoghi più degni fé fare quelle buche e rompiture.
, ii-7 (2): si fé da'un ferramento, chi se iama runcéglio
cacciatole il roncone nella siepe, le fé veder mille lucciole. -a roncone
; / poi far quel che tereo fé / con codesta tua linguetta. verga,
mel sacro sull'imetto, e primo / fé del celeste amor cele ronzanti
servire in quel miserabile officio, ne fé le risa sardesche. -pettinar lana
pare un po'insospettito... mi fé l'ambasciata di giusti un po'sardonicamente
/ e degli eoi, / che non fé per brillar l'ingra reina / ne'
/ unde satan per irretirme meglio / mi fé di sangue e d'avarizia pregno.
. caporali, ii-99: l'altro ier fé segno che era tariosto /..
/ che non prezza ragion, che fé non serba, / che non fu mai
suo guardiano di bestiame il simile comandamento fé. giovio, i-270: uscì fra giorgio
massa marittima, xliii-248: ne le nozze fé dell'acqua vino, / po'saturò
quando scontrò la stella saturnina / e fé partenza dalla pellegrina, / ed io alle
efigèma... /... fé pianger di sé i folli e i savi
tal punto / che più savio di te fé già errante. fiori di filosafi,
. lenio, 201: la testa gli fé togliere dal collo / e ne l'
: il gran maestro boccaccio... fé cento proemi nelle sue cento novelle,
ed essa voleva, di modo che fé miglia e miglia e la sera,
parlare. pace da certaldo, 38: fé nella oste bandire... un
377: il poverino... si fé pastore con la speranza di esser 'papa'
era tempo, sbalzò di carrozza e fé la riverenza. 18. sobbalzare improvvisamente
stizzito contro il tidide, a cui fé sbalzar dalle mani la splendida sferza.
in londra che nella camera bassa si fé la mina per cui il misero re carlo
proverbi toscani, 155: mai sbandito fé buona terra. sbandito2 (part
nemboso sabbion che intorno aggira, / fé sì che, sbaragliato in ogni banda
nel brevissimo spazio che stette sul trono si fé manifesto che l'imperio, benché sbattuto
il fracasso d'una moschettata, / fé spesso andare a scio la sbirreria. giusti
forma. filarete, 1-i-160: si fé tutto di pietre sbozzate dalla scarpa in
caro, 12-i-225: ora considerate per vostra fé che sbracata vita sarìa la nostra,
io stavo con gran paura, perché si fé la causa con molte sbravate contra i
il vasto impero musulmano... si fé in pezzi dopo i primi impeti del
731: vu, fantuzati, che ve fé tagiuzare e sbrodolare le calze.
/ e sbrogliato il quirinale / ci fé scrivere: « spedale / per i preti
e lo sbroncò: ma gli si fé notte prima di poterne fendere il tronco
pugno e sbrucagli l'orecchio / e fé di sangue un lago di fucecchio. g
pasquinate romane, 700: su la fé ti giuro ed imprometto, / se
l'oppenion di tutti i medici / lo fé guarire. a. f.
varie usanze, / e vi fé far per fin la gelatina, / con
male si fa graziosa. / non fé mai tanto il porporato gracco, / che
. dal capitan di giustizia di quella corte fé dichiarar, con pubblico bando, scaduto
suo molto bene scaldò, e poi colcatisi fé vista aver dimenticato di spegnare il lume
bagnarono, / e quel che 'l fé, che non me v'affogò! leonardo
croce aggio le vele; / se fé figura in terra dimora, / seguite qual
una vera e rarissima umiltate, / una fé più che marmo e scoglio salda,
, tirade, adeo per il gran peso fé crepar alcuni scanni de dita scala,
, scalterito e vizioso, / se fé a la moglier per engannare, / cusì
scritto ch'all'empio tiranno / ne fé soggetti dal peccar d'adamo. avisi
-assol. ramusio, cii-i-714: prima fé scandagliare per sapere fino dove le navi
le parole de deo, sì corno fé criste a sancto pedro e a li altri
i. frugoni, i-15-114: per mia fé voi mostrate un gran cervello 7a scansar
ragionare ed essendole lui rincontra, lo fé allato a lei sedere. caporali,
me piace, e ti giuro, a fé di cavaliero, che se non temesse
il conobbe e con adiroso animo il fé venire dinanzi da sé e disse:
petruccelli della gattina, 4-368: sabina si fé venire a casa il prefetto di polizia
ordine, ch'io ti do la mia fé, se questo tuo pamasare mi darà
rileggerla lodai la giustizia del cielo che fé scaricare contro que'poltroni della posta la tua
foscolo, v-59: il povero frate si fé di scarlatto « mon dieu! »
frugoni, iv-252: giunti colà, mi fé il cuoco depoire la sporta e m'
fece mostrarmi, sotto al quale mi fé vedere un vago lume, che ardeva
: gridai ben io, ma le voci fé scarse / il sangue, che gelò
, perché la natura scarsa non li fé liberali. -inospitale (un paese)
dè / laxa perir zo che de fé, / segondo un nostro scartabello,
in mano le carte e fé sortire diverso il giuoco. quella sua
, iii-1-42: tutto il guasto che fé nella natura umana il peccato originale,
geni del ritorno al prode / che tronca fé la trionfata nave / del maggior pino
strazio. fazio, ii-14-97: qui fé il demonio de'giudei isceda, / in
iv-19-72: io dico carlo, / che fé di cumulino ingiusta sceda.
jach lo brich... per forsala fé cadere e a'suoi famigli comandò che
ruina e 'l crudo scempio / che fé tamiri, quando disse a ciro: /
] ebbe sì preste / le mani e fé de l'amazona scempio. ariosto,
se festi degli affetti scempio / e sofferenza fé il tuo cor suo tempio / per
in dosso un lino a pena, / fé di sua nudità pubblica scena. s
allora, quasi colto in peccato, il fé legare, come mandato dalla madre a
la memoria fresca / di quanto si fé scena agli occhi vostri. -insanguinare
e scenduto con festa e con solazzo / fé introdur l'oca nel regai palazzo.
e sin al cielo / a volo alzar fé le minute schegge. tasso,
. becelli, 1-54: il duca borso fé venire ben tosto / una lettica
da cirurgo ad ogni costo / fé trar la scheggia da quell'oc
, / l'opposito del quale / fé infernale adam: non fu leale / a
scemi com encegni / c'arder li fé li libri en grand fogo de legni.
vigliaccamente rivolgesti al lume / che il fé palese: / e, fuggitivo,
amico di dante, xxxv-ii-752: mia buona fé m'have schernito, / né mi'
addio, / montò a cavallo e gli fé metter l'ale. fanfani [s
stesso schianto che mi rendeva muto mi fé alla fin prorompere in questi detti:
e perché? perché in quelli l'autore fé continuo b. davanzati, i-140
: dato di piglio al ventaglio, fé cenno al servente che voleva uscire e
vi-3 09: un'ora el padre fé vestire esso e li altri compagni soi tutti
, 18-119: un dì ch'io fé nella moschea poi sciarra / e ch'io
che di nilo raccolse mosè bambino, il fé scienziare, non pure da savi d'
molte ignominie e molti scorni / che gli fé questo mostro, e beffe e giochi
scinse la spada da lato e simil fé a fedele e ricciardo. pulci, 8-70
, lo quale, essendo giovine, fé di quello che fanno i valorosi ton
, ii-17: il ciel sereno / si fé di fuoco e scintillò un baleno.
tutti gl'intrichi al modo / che fé alessandro il gordiano nodo. b.
amore. tasso, 16-74: esso mi fé donna vagante, ed esso / spronò
permetter tanto al maladetto nume, / fé che la stanca armata al volo sciolse
lui e, col suo operare, / fé che fu re di quel popolostolto.
ène lu anticu odiu, lu qual fé generare / lucifer de ria parte: /
sciopino, / da morte a vita ci fé riavere / -con riferimento a una
sciupatore, /... / ci fé un dono sì grande e sì giovevole
/ di capponi uno stupendo / sciupio fé, secondo il rito. -sfoggio
2. passeroni, 1-108: ciò fé dire a un uom sagace / che ha
italiana musica, un pasticcio / vi fé di note unisone, scolastiche, /
dal labbé. carducci, iii-2-185: a fé, tu trinci fine / l'apotegma
paurosa / m'abandonò, per la fé ch'eo ti porto. passione di montone
passa le gran soglie / qual mai fé donna o qual degn'uom mortale.
conservò la mente serena..., fé restringere i suoi e dar per lo
che la quasi stabilita pace si scomponesse tanto fé che l'ambasciadore si trattenne. stampa
il calesso si ruppe né il calessero si fé male né i muli ebbero i colli
, / tremò, si sgomentò, non fé parola / la misera feronia; e,
cader venendo a piombo / nello stagno, fé un gran rombo. /..
1-1-434: - e'vi cercavo! a fé, venite, diavolo! / qui
non pensa. pulci, 24-37: carlo fé tutto il consiglio chiamare, / e
fatti di alessandro volgar., 79: fé tanto che misse que'di persia in
punitore de lo strazio e sconfittura che fé lo dito aristonico di crasso.
ognor più forte, / questa di fé d'amor par mi sconforte; / per
aduni: / la sconoscentevita, che i fé sozzi, / ad ogne conoscenza or li
lo sconto, / emmantenente sì se fé lontano, / dubitando venir meco a
tommaso di silvestro, 314: se fé scontra e prese quellotale chiamato.
lo scontro il principe d'anglante / lo fé cader per mezzo il cor passato.
: il mio stomaco sconvolto / ier mi fé cambiar di volto, / di duol
/ tra le mense a servir le fé la dea: / con la coda sapea
: spezzarsi a causa di un'emi fé doppia. g. gozzi, i-22-88:
un lampo partìda san fabiano, / e fé, sì d'arrivare avea premura, /
, / qual più ti serve a fé quel men ài caro, / ond'eo
si ricordomo / che di sua povertà fé loro onore. /... /
che difforme / non sia da quella fé che ql ciel ce scorge. sannazaro,
fagiuoli, vl-179: chi la già data fé rompeva a torto, / ogni legge
246: io giuro a quel che fé le cerbotane / che, s'un giorno
perché era usanza, non se ne fé altro caso. ariosto, 27-64: così
tutt'i draghi della libia, non fé conto alcuno. = deriv.
] ad aurelio suo officiale che lo fé prima battere co li scorpioni, poi
colla pietra lo volto e poi col fuocolo fé arrostire in sulla grata del ferro. leggenda
riminese, 911: esso il fé levare a cavallo e diegli per lo culo
intitolata sine nomine, 26: per mia fé che gli è faceto da scoreggiate.
30: a quel luccicare d'auto da fé, il riffola fa scorrere un infletto
castro. / - farami scorrubbiare, in fé di dio. egloga della lussuria, così
andando avanti a'buoi, il carro fé scorsa e giù per la calata d'
graffi e maggior morsa / che mai non fé leone a bestia parca. c.
audace, / e sian tua scorta fé, letizia e pace. -nel
core scorta, / fermandol ne la fé d'amor più forte, / quando risguardan
palmquist aveva dormito in terra, si fé scortare al suo albergo. manzoni, pr
miseranda diceria / senza remis- sion li fé far punto, / poich'un grave stangon
caraccio, 27-73: a sarapana dritto ei fé passaggio, / seguendo lungo il fiume
c'al fulgur somiglia, / che fé tremarli cam'e nerbi e scorza.
), stone quell'ossa tetre, ne fé uscir alcune vipere livide, alprobabilmente accostato
, dà della mano nella portella e fé scossare tutto lo metazolo. fanfani, uso
di s. torpè, 75: anco fé fare un cielo di metallo, /
e fole, despe- rad, senga fé / non usar: tost verave li soi
, / si pareggia al romor che fé quel sasso. cesarotti, 1-iv-66: fingai
et avvantaggiosa, lo screditò in fine e fé partire piùdiscontento che glorioso. d. bartoli
screzia / contro al segnor che 'l fé deventar matto. = forma femm
buona scrima, al primo colpo fé rosso lo smalto. cornazano, 1-13:
ch'ei t'ode il mastro, che fé il quarto e 'l sesto.
sua di far acquisto / della verace santa fé di cristo. metastasio, 1-ii-608:
solamente. sercambi, i-281: andrea soprascripto fé puone- re giù il dicto messer bartolomeo
senza alcuna confessione o scriptum, li fé taglare il capo. testamento di lemmo
la lunga guerra / che de ranella fé sì alte spoglie, / come livio scrive
scriveste / poi che l'ardente spirto vi fé almi. magalotti, 9-1-89: servirebbe
, tal sovrastette colui a cui si fé addosso almarico col ferro ignudo.
volea replicar diagora, ma 'l bargello il fé stare a segno con lo scudiscio tremolante
... /... / fé de te note peregrine e nove /
che colpa ho io di quel che fé natura / e s'io non nacqui bella
che non s'apprende? / ivi si fé costei guer 8. figur
, e suo'guelfi secondi; / e fé coll'arcivescovo suo scuola / ed ordinò
25: quelle sante poverelle / omasi la fé per elle, / come 'l cielo
, 39: piano, poverelli, pernostra fé, ché voi da voi medesimi vi date
turbato e scuro, / mosse vertù che fé 'l mio in de in
d'assicurarsi dinanzi a'signori, come fé questo mugnaio, e avere quello ardire
la bella iguana / del trasformar d'ulisse fé la scusa. ariosto, 26-78:
èben dipinto il prod'assalto, / che fé bassile il duca e len- tulusso,
uccelli, ciascuna delle scaglie cornee fé de cristianitade intiegra elio portasse e fosse tribuno
leggendo nei secoli più tardi / impallidir fé il despota feroce. misasi, 28
meretrice delle corti, ma colui che fé giubbetto a sé delle sue case.
vostro onore e somma reverenza / della fé ch'io vi deggio, e come a
. e. gadda, 6-258: fé cenno col mento alla montagnola delle robe,
se io fossi come loro, in fé di dio vorrei sdottorarmi e rinunziare al privilegio
ch'avea bene bene saponata ve la fé sdrucciolare del sedere avendovi ogni diligenza,
una sanna come a porco, / li fé sentir come l'una sdrucìa. s
tutto ripieno d'amoroso affetto, / la fé spogliare e se la messe a letto
: di sé nascendo a roma, non fé grazia, / a giudea sì,
, per barbagrazia il disse, e non fé zitto, « mona bertina, o
ii-100: è ben ver che forar gli fé la rea / adulatrice lingua e fra
capo di tutti, con inganno lo fé prigione e gli tolse lo stato e
secolarizzazione. pacichelli, 1-470: mi fé vedere... la badia benedettina di
che venticinque secoli a la 'mpresa / che fé nettuno ammirar l'ombra di argo.
desolatrice del secolo ovvero nella / fé savorose con fame le ghiande, / e
ogn'om gli par de fé! -rinculare il secolo: contrastare
e donne che quine erano, e quelle fé stare apresso de. letto de.
/ idea di ciò che pria si fé, si disse; / e che d'
certo romor fra il popolaccioinsorto, / si fé nell'occhio destro apostrofare / d'una sassata
premio del tuo zel, di tua fé viva, / anche vivente, ammetter te
razza, 266: intorno alla capanna si fé di legname un sedemai chi sede.
sedia [suo zio] e sé fé far signore. boccaccio, 9-60: quivi
una bella cosa dah'adoma- mento si fé da porrione al casato, come tiene la
gàbata menare, / et in quel loco fé ponar un sedio, / e in
metafora del combattere che per la fede fé san domenico, ponendolo per una delle
vò con sedutrici offerte / la fé d'evandro, e traditor di fido
egli, come uomo di segnalata bontà, fé loro dividere una quantità di grano.
/ / idi una stella, che fé tal segnale / che ci sarà gran carestia
, 60-46: nel predett'anno il papa fé processo, / scomunicando ciascun che
capaccio, per mezo del re glielo fé segnare. carducci, iii- 30-110:
de la croxe, lo qua non fé tocamento de man, ma fé de cor
qua non fé tocamento de man, ma fé de cor. statuto del- v università
! segnato da dio! » / e fé per iscagliarsi sopra il cieco / coi
camilla in mezzo ai veri / pregi suoi fé chiaro più. tommaseo, 11-106:
, / che 'n chello uffisio lui si fé valere. ra apostolica cumula ambedue le funzioni
grazia avvanti il papa, il quale fé comparire la sua magniloquenza bolognese da gran
, dopo segnatura, el papa mi fé chiamare. castiglione, 3-i-734: questa
cipro per la robarìa la qual me fé francescin de li grimaldi genoese su la terra
il franco giglio. caro, 8-2: fé turno inalberar i guerra il segno
., 19-101: nel segno / che fé i romani al mondo reverendi.
batter d'occhio in tutt'egitto / palese fé ni e ciascheduno d'essi segnare di suo
sponsalizio, / segno d'amor, di fé. leopardi, iii- 164:
). ramusio, cii-i-714: prima fé scandagliare per sapere fino dove le navi
lume di costei saette face / e segno fé de la mia poca vita. antonio da
replicar diagora, ma 'l bargello il fé stare a segno con lo scudiscio tremolante
ella gli stava dirimpetto, / destramente le fé [l'abate] cenno di porse
gherardi, 2-iv-254: come di costei fé, di molte e molte ti potrei dire
mostra crudele e, disdegnando / mia fé, cagion mi fu di molta pietà?
altro figliuolo né altra figliuola, gli fé la grazia e dielle unoanello del suo sagrato
par., 6-73: di quel che fé col bàiulo seguente / bruto con cassio
, gentil mia donna, di cherere / fé, ubidenza 'n ghislanzoni, 16-269
, 5-92: si levò l'elmo e fé palese certo / quel che ne l'
d'umil servidore: / per la gran fé ch'ell'have in domandare / perde
vigliaccamente rivolgesti al lume / che il fé palese: e, fuggitivo, appelli /
son la pia; / siena mi fé, disfecemi maremma ». boccaccio, dee
il mal seguito testamento vidi, / che fé ilmagno alessandro anzi la morte. cornoldi caminer
/ era tutta la guerra, fé seletta / de'suoi amici e ancora de'
con voce da banditore, mi si fé davanti gridando: « occhiali, signora,
, occhiali fini »; e mi fé vedere un paio di quelle selle da naso
, i-260: di questo dire ella non fé capitalenon per amor, del marito, ma
ed istasgione. chiaro davanzati, vii-36: fé co- m'omo salvaggio veramente: /
38-1: il re ai francia in fiandra fé statuti / ch'a molti parver salvatichi
/ selvoso un giogo, e mel fé noto reso / quando notturno il colsi
fece amante / che de sé te fé sembiante. -avv. allo stesso
monachi, 79: come atteon si fé subito servo / de labeltà di diana andando
, / d'innanzi mi si tolse e fé restarmi. ottimo, i-147: dice
: quando venne la mattina, tristano fé sembianti di cavalcare; fé sellare cavalli
mattina, tristano fé sembianti di cavalcare; fé sellare cavalli e somieri. dante,
la strada lorda, / e non fé motto a noi, ma fé sembiante /
non fé motto a noi, ma fé sembiante / d'omo cui altra cura
farò sembianti / com'io l'amo a fé re / ma nullo ha in
me fuggendo via / che la tua fé con la mia vita pera. muratori,
ii-81: quando ecco incontro mi si fé una donna, / o piuttosto una maschera
si geme / l'agguato del cavai che fé la porta / onde uscì de'romani
semente, / ed a piùanni appresso non fé frutto. conto di cordano e di perugia
antonio da ferrara, 18: più volte fé de questo sperienza, / a costui
. battoli, 1-4-03: il saverio si fé... incontro [alle tigri]
de'maestri..., lo fé passare a roma per attendere alla filosofiae ad
/ ma, fé che do a san giusto, / seminati
. calandra, iii-224: per la mia fé ch'io la la- scerò pensare ai
si ostinavano a rimanere in vita, fé santi. = voce dotta, lat
lai, 2-4-6-269: il che fé dire ad ocello lucano e argomen
di tenebrosi lustri / de la nascente fé memorie illustri, / dite chi vi svegliò
sì dolce ed interno / che mi fé tuo soggetto più che mai, / e
osa in ridicolo trionfo / la rimbambita fé, la pudicizia. carducci, ii-4-270:
gaba 'l nostro seignor, - qe 'l fé tal plificato di stanza dello scrittore.
lacrime versi! poliziano, 1-706: la fé, che dato m'hai, /
è tenuto; e di sangue vermigli / fé con la spadai fiumi correr tinti: /
ve digo per certo se voi averè fé quanto uno grano de senavro e voi direde
mondo in grado mise, / e fé despari sini e intendementi: / però zò
per lei lasciar mi volle / e fé gran senno e più se mai non riede
servo a mia posanza / e sua fé porto im seno. dante, purg.
baleno, / che mai convito si fé più solenne, / e d'ogni cosa
/ ed accusa 'l sen- sal che fé la carta. g. gozzi, i-28-194
orecchie insino / soffiar, che non fé segno d'esser vivo. g.
spirti e 'l sangue al core, / fé rimanere ognun senso contro alla ragione
famosissima circe che 1 compagni d'ulisse fé in diverse fiere trasformare. e questo
sanudo, ix-329: il re lo fé sentar a taola con lui, però che
. vato con l'insegne imperiali, fé pronunziar una sentenzia di privazione del pontefice
in gola, / dinanzi a sé fé legger la sentenza. boccaccio, dee.
quemilia [cristiani]... fé pigliare, /... / fégli
con la spada al contrastato impero / si fé il sentier fra le vittóri squadre.
pucci, cent., 83-67: e1 fé comandamento / a'prelati coli nella cavità
posta a. ssedere, la vesciga fé il modo del pedere forte con gran
s'io lo posso »; / e'fé duo salti col cavallo addosso. sassetti
, come a stretto arente, il fé con festa a sentire [il fatto]
umiltà e in una allocuzione al popolo fé sentire qual sia lo spirito che deve
iii-290: la peste, che quivi si fé sentire acerbissima parecchi mesi, ci dà
l'anno 1595, su 'l principio si fé gravemente sentir buglione nel ducato di lucemborgo
): come il ferrarese pappagallo / che fé un cimbel pel collo nella gabbia,
ne l'alto, là dove michele / fé la vendetta del superbo strupo. boccaccio
montale, 4-11: un auto da fé (atto di fede o meglio 'della
onorevolmente amenduni in un medesimo sepolcro gli fé seppellire. g. morelli, 183:
mariconda, 1-1-1: starei fresca io alla fé se fussi così scempia che lasciassi d'
commesso certe fraudi, [bajasith] gli fé ritenere e sequestrare le robi loro.
. c. campana, i-44: fé sequestrare il bailo veneziano conaltri cristiani in pera
, 1-5-6: alfonso alburcherche... fé il regnovassallo della corona di portogallo, gravandolo
questa e quell'erba / e bevanda ne fé. parini, 342: qui ronda
/ posciarasa le chiome, / serva si fé della virtù latina; / ed or
serba. metastasio, 1-i-13: non merta fé chi non la serba altrui. tommaseo
mie rime mal notaste; / come iddio fé li sere, tu 'l provaste,
corte, / sì ch'ogni vista sen fé più serena. linguaggio proprio
sereno / non vide splendere / la fé, l'amor. 16. aria
con fila d'oro / ordir le fé, con tal arte distinto / che non
en un sermone / la soa moier iosep fé meter fliori e considerandogli con attenzione. goldoni
. prete suo di casa, / fé tutto acciò marfisa si riabbia, / ma
perla santa chiesa di loreto, altro non fé che cancellare in tutte le invetriate il
con lieti occhi euterpe / mirovvi e vi fé sì pregiato e degno. tasso,
pucci, cent., 88-21: asserragliar fé la via... /..
allor sciolto il consesso, / nabucco fé ritorno al suo serraglio. 2
sazio, / come un levrier ne fé macello e strazio. l. mélzi,
a la lisa del lago / che fé due nati..., / uno
nono [mese], l'altro il fé nel dece, / che fu concetto nel
virtù par che fastidie / e più la fé che l'altre da noi parte;
vorrei per molti servisi ch'ella me fé stagando a sancta fosca. andare a offerirgli
21-114: quivi / al servigiodi dio mi fé sì fermo / che pur con cibi di
fiore [dante], i-29-14: ancor fé far trabocchi e manganelli / per li
dicti officiali. ariosto, 1-iv-551: mi fé intendere / che nonme li dava egli [
potessono cogliere in uno, non sarebbe tanta fé quanta quella che di voi servire mi
vò servire al mio signore / che me fé similea sé, / vò amare el salvatore
e trovavano 220: sogdoma non fé mai contro a natura / nel sesso
del centro / geometrico, dico, che fé l'arte / di questo che cercò
da terza a sesta / muta promision, fé, legge e patto.
di silvestro, 273: primo la communità fé fare tristo bravio, idest palio della
. birago, i-2-477: / fé savorose con fame le ghiande, / e
arici, i-26: alta barriera / fé lor dintorno con pungente spino, / che
pestilenza sì furibonda che in brev'ora fé cader morte settantamila persone. carducci,
par., 6-41: sai ch'el fé dal mal de le sabine / al
ch'era con me isfaccendata, ne fé conto di quanto ho auto da luca.
cotte alla peggio. segneri, ii-129: fé che ezechiello per trecento novanta giorni.
, / e l'un e l'altro fé cangiare in viso. -che ha
, ch'era infra le vergini ascoso, fé dare nella tromba per eccitarlo.
: il cimier della torre di ferrara / fé, col suo corno in man,
e a sghimbescio,... fé cenno s'affrettassero, perché volea dir loro
cinzio, 3-2 (1916): la fé darenelle mani al manigoldo e comandò che fosse
alzatile i panni su il capo, le fé dare cinquanta sferzate delle buone. g
! cantari antichi, lxxxv-147: si fé descrovere la sepultura, / in la
s. v. età]: sfinge fé lo enigma quando disse: « qual
. serafini, 18: ben tosto si fé conoscere per una sfingedisputante, con la testa
di sofismi. filicaia, 2-1-153: fé [vìviani] a noi risplender più
come giunse ad avereil vescovato, / vi fé porre da parte la prudenza.
subito la seguente sati- retta e la fé fischiar recitata alle orecchie publiche. muratori,
tantodietro a quella vedova e tanto romor le fé intorno conuei zocoli che la fu contenta di
ti udii / maschia eloquenza, che crollar fé tutto. -perspicuo, irrefutabile.
poi non sfondava troppo, / ché fé un sonetto con un verso zoppo.
cotal piattonata col pugnale che me la fé sentire. pasquinate romane, 666: una
. da sfortuna1. partorir che fé la sfortunata / fu dal padre scoperto il
sforzati que'che rimaneano, saccheggiò, fé prigioni. -sconfiggere in una gara
quel che la natura ci inclinava, qual fé me apli- cato all'arte del disegno
più lunga vita, ma che tosto si fé conoscere per una di quelle speranze che
sfragellò conle rovine d'un muro che gli fé rompere addosso. carducci, iii-15-277:
sfracellò. b. giambullari, ii-162: fé fare il salto / ad una guardia
sualumiera e allo sfolgorar del suo guardo, fé altimprovviso sparire quel mostro ad una sfumata
i suoi seguaci tutti, per mia fé, dah'arcipanche fino agli ultimi scabelli
l'usso, lo resguardo de cristo che fé piancer pero. = comp
lunge / ha legge per madrina e fé per madre. / non sprezza legge,
il mio dolore... colui che fé gionte ed unite le mie membra,
di tre giorni, mutò l'ordine e fé nuovo bando. -ritiro delle truppe da
[ippolita], / alle sue donne fé comandamento / che greci, trazi,
i contorni del milanese,... fé chedon martino d'aragona ricuperasse fontaneto.
el suo nimico da nimico guarda / e fé la mente inqua acerba e fella /
animo sì magno, / che de'nemici fé più volte sgombro. = deverb
o liberi, o lenei, / a fé che non berete, / se non
/ segò di netto, e sgretolar fé tosse. alfieri, i-248: ora questo
, xxxv-i-859: cum li larbertaci fé tal barata, / scridando verso loro a
le altrui egli solo si parea bastante, fé dar nelle trombe e mosse verso il
un fierissimo levante, il cielo si fé d'un subito scuro e il mare si
glialtri abominevoli registri, / un se ne fé portare, in cui notato / era
. beicari, 4-90: la somma sapienzia fé concordia / tra le virtù con sua
suo ebbi alcuna cosa. deh'per tua fé sguinzagliagli sguincio (sghinzo, sguinzo
sogni drento alle lor larve / gli si fé incontro e 'l viso discoverse. tasso
che son la pia; / siena mi fé, disfecemi maremma: / salsi ne
/ io non so dir, pur gli fé bona ciera. guicciardini, viii-marsilio ricino,
prìncipi italiani, la poesia provenzale si fé siciliana... nella poesia siciliana,
invitò e essi liberamente, dalla sua fé sicurati, tennero lo 'nvito. castelvetro,
so ingegno, / subitoel crudo amor ce fé disegno / ch'era sol questa a lui
una / col sido suo, non fé il pare umbilico / ove il sol terra
cacciatole il roncone nella siepe, le fé vedere mille lucciole; e la pigliava con
. monti, 16-577: gli si fé sopra / l'eroe coll'asta; e
, senga la sapua de lorei, e fé scrive letere face. p. querini,
». crudeli, 2-192: a fé, signora, è troppo disonesto / lasciar
sudditi beati. giordani, ii-115: li fé costantemente ricusare di chieder mai né mai
dentro con parecchi bravi soldati, si fé agevolmente signor del luogo. birago, 466
deldi verona come a stretto parente il fé con festa a sentire ala signoria.
.. podestà di siena... fé bona signoria. rinaldo degli albizzi,
13: i'mi vo'star come mi fé natura: / i'son 'democrazia'
petto signorile. ariosto, 14-39: gli fé rispo 3. tipico di
mosse el segnorii - come messaggio: / fé riparaggio - a la mia cordoglienza,
. frugoni, i-15-114: per mia fé voi mostrate un gran cervello / a
la collata iniuria, / che il fé silvestre abitator suricola. 2.
delle moltitudini [la giunta di siviglia] fé chiudere i teatri poiché la patria era
par., 14-7: nella mia mente fé subito caso / questo ch'io dico
simulacro. che alla vita arriva / mi fé provare un acuto dolore, / perché
a parlarvi; / mi promise, e fé non tenne: / lo pregai di
sincero e con perfetta fede, / fé che pel duca male udita fui. v
/ tacito prese e vinse, e mi fé ratto / l'inclita ninfa e i verdi
giusto de'conti, 1-37: mi fé [amore] pria singular più che finice
figlia non toccamo: / sì tempie fé beltà pietose e destre. -velenoso
luce de'suoi occhi mutò, si fé cattiva, maleaugurante e pressoché sinistra,
li cieli con tanta vertute, / cne fé maravigliar l'ettemo sire, / sì
/ che gli occhi d'argo tutti fé dormire, /... / né
mina e 'l crudo scempio / che fé tamiri, quando disse a ciro: /
: per molte piogge il po si fé grossissimo, di maniera che le galee
cotal piattonata col pugnale che me la fé sentire. idem, vi-433: -
. l. veniero, 17: non fé il giovin gentil frappe o romori /
nascoso, / e. lla fallanza che fé la slealtà o pura / e crudele
idee, ma ben sì con questa fé sloggiare le prime. siri, 1-ii-293:
pianto smagato / che morte me sdegnando fé peccato. fiore [dante], i-2-1
mortai piaghe, / ch'etelredo li fé, lo regno prese: / di che
sassi in mano / e con lor si fé fuor de la fenestra / dicendo a
di ragion sie morto; / per quella fé che a gesù cristo porto, /
mio sposo mostrò ardua voglia, / fé de promesse un milione e poi / infine
, 5-158: smargiassando su d'alto ei fé fracasso. fr. morelli, 4
e forte la caduta, / che fé giuso el baron senza piatade, / che
e smarrita / per la tua poca fé. buonaccorsi, 205: doppo tanti travagli
goldoni, v-1209: orsù, no me fé smorfia; fé quel che mi ve digo
: orsù, no me fé smorfia; fé quel che mi ve digo, /
per dar principio alla sua dicitura / fé pausa alquanto e stette in positura. /
pensiero dodossi, iii-182: la marchesina fé una smorfiuccia di schifo. smòrfio, agg
camin dove 'l pè torca / e dove fé di me dolce rapina, / poi
. frugoni, vi-721: nel passare che fé, gli azzannai con un tagliente addentatura
/ cui sempre possono / mancar di fé, / cui possono smugnere sino la pelle
giovasse lo smusicare, vorrei per mia fé sonare non pur la piva, la ribec-
priori in palagio con lui, che lo fé snaturare. carducci, ii-3-51: io
lo tuo viso amoroso; / e fé il camin pe'miei si fero e snello
colei la borsa dalla bocca snoda / e fé balzar lato (v.)
/ grazia mi presta per tua santa fé / e per amor di quel che tutto
fosse / che gli occhi d'argo tutti fé dormire. pagliaresi, xliii-140: udì
lapo gianni, xxxv-ii-579: ella mi fé tanta cortesia / che no sdegnò mio
amor dolce ringraziare, / che mi fé degno di cotanto onore. andrea da grosseto
] lodai la giustizia del cielo che fé scaricare contro que'poltroni della posta la tua
, fin ch'ella / non gli fé il giuramento il qual non s'usa /
n'avesti, sozio, alla buona fé? avestine sei? rappresentazione di stella,
xxxix-ii-264: quando el romano imperio se fé argolico / per dar soa gloria al
di suo reale ospizio, / ne fé sodali a quella onesta mensa.
, e tutt'i danari e crediti fé istaggire; e più, ch'e'fece
nel limbo; e con martirio amaro / fé che dal suo figliol fusson redenti.
pensioni non pagategli dal vescovo antecessore, fé immantinente citar il nuovo vescovo a soddisfamelo
al mio petro, che dare / ti fé forma nepoti gli venisse fatto di
in casa, a la sua fante fé palese l'ordene priso col frate per la
chiaro davanzati, 88-9: s'io fé follia, amor mi ci sodusse.
avolgermi; / e sono buoni, in fé di dio. toccategli. / -oh,
, gessi le più, perché il pubblico fé piove fogo e solfare. dopo le
insino / soffiar, che non fé segno d'esser vivo. fasciculo di medicina
dì 6, el mercore, soa maiestà fé far una festa e danzar in una
tenta quanto sa... contra la fé, acciò si neghi cristo dio
scritto, ch'all'empio tiranno / ne fé soggetti dal peccar d'adamo.
più gran personaggi di un reame nella fé di coloro che non sono suoi soggetti e
fuoco sì dolce ea interno / che mi fé tuo soggetto più che mai / e
orlando può levar del petto / la tanta fé che debbe al suo signore? guarini
della vergine maria, la quale ne fé intendere, soggiogandosi alla legge della purificazione,
venne una febbre sì molesta / che lo fé soggiornar all'ar- bia e all'amo
/ ch'a la sedia et al col fé per soghétto / far opra, empiendo
scarpe al mercato a fasscio e puoi le fé solare a monte migiano. g.
stolto a solcar presi / un mar che fé non na. -intr.
te, di piccolo uomo, il fé di babillonia soldano, ma ancora
nostro, per le noze dii nepote, fé un solenissi- mo pasto di tutti i
f. scarlatti, lxxxviii-ii-523: non fé così messer santo agostino; / primo
sulla metà della salita si trovava, fé che don maurizio di savoia...
: i palagi reali al lusso aperti / fé solitarie celle, ermi deserti. bassani
. palatnedès, 31: elli la fé vestire e apparecchiare sì nobilemente come s'
la divina grazia, / qual te fé abandonare ei van sdazia, /..
e scenduto con festa e con sollazzo / fé introdur l'oca nel regai palazzo.
contraria. trissino, 2-3-185: questo fé per darli alcun solazzo / con qualche
solecitare qualche scandolo, poi pure si fé. -richiedere con determinati atteggiamenti manifestazioni
ahi lasso, / una sincera fé mi fa sicuro, / un sollicito amor
parlamento, da l'altra banda si fé danari in diversi modi, che levassi il
un somero; 7 de dré sì fé un sono / sì grande come un tono
parte che poi restò detta 'acaia', vi fé surgere una repubblica, singolare tra gli
te virgo e madre, in pura fé, / di dio in cielo e giù
i-140: penso ne riuscirà quello che fé a prato dell'estimo, che quando eb-
, 15: se crudeltà d'amor somette fé, / qual è che ami che
parte. petrarca, iv-2-58: chi fé l'opra gli venia da tergo: /
, iii-ii: come la comunità di firenza fé somuovere 11 duca di baviera a prendere
gatta / d'attaccar il sonaglio si fé autore 7 per salvar gli altri dal
carducci, iii-n-213: della patria liberata si fé signore e la rivendè poco di poi
la spagna, 19-36: poco stante orlando fé sonare / dalla sua parte le trombe
al buon uso del tempo, mi fé suonare all'orecchio il nome del conte di
, 391: febbre quartana / non fé mai sonar campana. proverbi toscani, 71
. ibidem, 287: febbre terzana non fé mai suonar campana. = lat
ciascuno facìa / e per il campo si fé gran sonata. documenti sul teatro delle
notturne. poliziano, 1-353: pasitea fé chiamar del sonno sposa, / pa-
sopite / di tenebrosi lustri / dela nascente fé memorie illustri, / dite chi vi svegliò
, ii-53: egli [gesù] si fé reo de le nostre colpe e le nostre
un denso e procelloso nembo / si fé lor sopra. g. del papa,
danain il richiede che, sopra sua fé, gli giuri di subito andarsi a ripor
a. boccaccio, ii-342: pruneo fé far, dalla chiesa a maiano / un
che 'l mondo / dell'incomodità si fé rubello. 5. intr.
/ arcisottile fiorentino ingegno, / che fé di punte acute e fraudolenti / un minuto
meritata pena; e francesco suo figliuolo fé mandare ad effetto ciò ch'egli,
: per quel che con la lancia fé torquato, / valerio con la spada e
avviso non la distrasse, ma la fé voltare un poco macchinalmente. pirandello,
1-159: per molte piogge il po si fé grossissimo, di maniera che le galee
bonarelli, 1-182: la prima compatibilità fé che la volontà di celia più agevol
vietò di proseguire più avanti: si fé rendere il presto. 3. stremare
più vederlo in quello strazio, nel fé rimuovere e a spalle de'suoi portarselo
montevecchi, arrivato ier sera, mi fé tutt'oggi attendere a soqquadrare nuovamente gli appartamenti
, 3-101: con una furia che ci fé sorbettare e mise in volta il piccolo
e logori li suoi vestimenti, si fé venire degli altri nuovi. =
/ e le guerre ch'enea nel lazio fé, / onde sorse l'impero e
torpè, 75: una statua d'oro fé fabricare / con artifici e 'ngengni soriani
ciarlone, senza aspettar risposta, si fé innanzi con quelle sue maniere dolciereccie e
piedi e 'l becco: / e questo fé, ché lo sparviere è soro. f
cxxxvi-312: da lei partito, non fé più dimora; / passò in ispagna
, o donne mie, / un purgatorio fé d'un gener nuovo, / nulla
e d'agolino / o del crudele che fé degli omen sorra. 3.
: in uesto dir sorrise, e fé ridendo 7 un cotal atto suo nativo usato
, / o pur che non ne fé ruggier più stima. tasso, 20-127:
siam di state, che, alla fé, / vi sarebbe ita mal: tremato
mentre i turchi facevano la batteria, fé sortir alquanti de'suoi per mostrar animo
/ la bella ninfa, che a te fé risposta, / da me e dal
scintilla, / in premio di sua fé, non vi sia grave. tasso,
/ quando cupido ascoso una sortita / fé all'improvviso ed assahmmi il cuore.
tale / quand'il mar chiuse e ne fé tomba altrui. -intr. con
b. cerretani, i-263: la signoria fé una bozza im questo modo, che
qui lo spartano con una contemplatrice sospensione fé pausa. goldoni, viii-306: -e chi
quale un foco acceso, / ci si fé l'aere sotto i verdi rami.
quelle voci, notò, allo squarciar che fé di frondose macchie, due pastorelle vezzose
bellezza acerba morte, / e mi fé sospirar sua dura sorte. sannazaro,
e lagrime con cordiale dolore sospirando, fé l'abate molto maravigliare.
. f. frugoni, 3-ii-52: qui fé un contrapunto, con un sospiroso fremito
, / testimoni del ver della mia fé, / alla tiranna amabile / ditelo voi
, e quel ribaldo / che mancotti di fé, del suo sovrano / non avrà
a sua posta, e poi il fé portare innanzi al re. piccolomini, 1-242
incarco del comando a parte col genitore, fé conoscere che in lui quegli redivivo rinascerebbe
del ladro sottile, / che a giove fé la barba già di stoppa, /
menijaa èva enganà adamo, / come fé a salamone la muier sot un ramo
e così ve 'l lasciò stare: e fé aprire le finestre e le porti del
sex dì: kè in tri dì fé li eliminti e in li altri tri dì
lo respinse con un sottomano, e fé un salto addietro: scoppiava la lotta.
i] si rivolsero all'esercito: fé tagliare a'soldati le sudice barbe, levare
quella scatola, in cui sul perno girar fé l'ago sottonotandovi e intorno i vari
prestare obbedienza. ariosto, 19-66: fé chiamare il padrone, e domandollo / se
, 8-63: la gran beltà che fé tutto levante / sottosopra voltarsi. b.
? f. villani, 11-97: tantosto fé sonare alla ricolta, sotto il dire
, lxiii-14: non volontà, ma omo fé ragione, / perché soverchia vantaggiando fèra
tremando tutta la valle feda. qui fé che il disgusto soverchia. il disgusto
, 48-79: monte varchi / più volte fé combattere aspramente, / rizzando scale con
vecchiezza, il roseo manto / si fé rancio non visto. graf 5-479: per
intraprese, per li quali servigi il fé morire, dicendo che la soverchia grandezza
e si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le
m'à dato pene / da poi mi fé voi, gentil donna, amare, /
volgar., 92: lo quarto dì fé deo lo dì temporale, zoè lo
saggia scorta e in sé tesoro / ne fé 'l gran tosco. 2.
/ gaba 'l nostro seignor, qe 'l fé tal com e1 vos. anonimo genovese
7-53: la sconoscente vita che i fé sozzi, / ad ogne conoscenza or
, disfare un darono chiamandola santa fé. pacchetto, liberare da un
bene. aretino, 20-105: mi fé citare a corte savella, e funne spacciato
un banco, / da casa sua fé venire un migliaccio, / il qual non
vii-169: vidilo in forma che mi fé temere, / armato come un saracino
: bradamante, politica e spagnuola, / fé la mortificata e pianse presto, /
, 70-4: il bavero a san pier fé parlamento /... / avendo
albertazzi, 952: carlo guardò, fé di spalla, noncurando. arpino, 3-212
la giacinta, con una spallucciatina, le fé capire che non le importava di saperla
di naso / e di legno mi fé quasi restare. -far spanna
mia lauretta / la qual di doglie mi fé spannocchiare. 5. liberarsi da
. testa cilenio, xxxix-ii-49: chi fé 'l gran lavoro / del glorioso suo
magno / se non perché del suo non fé sparagno. g. gozzi,
a pensare a'sparagni: / bardato fé che il bel corsier s'adduca. e
se rechiedeva, il dì sequente si fé convitare a casa sua la malóre parte de
pochi soldi in prelatura / e vita fé da monsignor sparagno; / fu fatto
6-325: lo prese uno strangullone, si fé paonazzo nel volto: le briciole nella
c'ogn'altro amor dal cor mi fé lontano. bandello, 1-49 (i-586)
/ diè 'n una oppilazione / che fé spargergli 'l fiele. b. corsini,
spagna vinato apparve / ch'assai mi fé sentire al cuor gravezza. / e,
leda / e 'n satiro d'antiope fé preda / e d'oro in pioggia in
tinta di vergogna e scorno / altro non fé che sospirar dappoi. assarino, 5-54
3-236: ritornati nel campo, ciascheduno fé dare nelle trombette sue e sonare a racolta
spasma; / e come a cristo non fé una vita piena di umiliazioni. erodo
sopra il zenochio al arimondo e li fé gran bota: adeo li venne il spasmo
il suolo / percosse e uscir ne fé virente olivo / di rami spasi.
drago spaventevolissimo di maravigliosa grandezza gli si fé incontro. alfieri, 11-56: or
3-154: salita poi in barca, fé dar de'remi in acqua. parve che
di ranallo, 1-386: poi la fé frustare; / no volze altri luscuni /
. baldi, 166: tanta dimora fé che non s'avvide / tre il sol
il veder laché fusse tale, / lo fé caccando dentro un orinale. galanti, i-ii-
spazzo ad un'assemblea così florida, fé aprire... la porta..
canzon, fatta con pura e bona fé, / ti movi e va'dal sopradetto
a lui m'ho specchiato, -tutto me fé stordire. anonimo genovese, xxxv-i-722:
qual argento / lustro fosse, di sé fé specchio vero / colla cima erta sul
questa signoria che stette novembre dicembre e fé parechie cose fuori delle leggie malfate e usò
pietro 2): « il quale non fé peccato ». -di specialità di
città, ch'ai colle incontro / fé lor superba e speciosa mostra. d'annunzio
vi-11-5: moisè fu legisto e con gran fé; / la lingua non avea bene
ella è la vecchia, / si fé lasciare e tutto lo spennecchia. cieco,
spenti dall'omor di quel santissimo corpo mi fé pigliare. sydrac otrantino, v-590-192:
. ser gorello, 830: non fé sì alta e suprema allegrezza / el re
lui temor, / bona speranza, fé et amor, / se nui farem 50
l'onore fetta fede / fé che pel duca male udita fui; /
per far suo volere, / rompendo fé, giurando e spergiurando. bandello,
. /... / per quella fé che 'n te rimase certa / quando spersa
poco svaporò, e quel caldo / fé cascare i capelli al vostro arnaldo.
cerretani, 1-144: in una mattina fé tagliare la testa a circa 18 che erano
non meno d'acqua che di sangue fé inorridir la vecchiarella. tommaseo, uxxii-97
credei licoride, tentasti frangere / la fé giuratami, spezzato ho il laccio; /
, xxxv-i-815: e1 no ten né fé né sagramento, / ni lealtà per
fagiuoli, vi-179: chi la già data fé rompeva a torto, / ogni legge
croce di san zanobi della colona, fé cadere la detta crocie ch'era di
spezzò la penna dell'artista e si fé notaio. -spezzare la schiena a
siena, 1-16: nel mezo vi fé por una pretella / che avea virtù chi
osa in ridicolo trionfo / la rimbambita fé, la pudicizia, / severi nomi!
. serafino aquilano, 279: una sincera fé timor non prezza, / non dà
. fecelo amazzare, e del cuore fé fare una torta. statuti della lega del
dichiarativa). ssarino, 2-i-26: fé chiaramente spiccare ad ogn'uno che ciò
, / pregoti quindi; e per la fé tua ferma, / per l'orfanezza
stretta, / per la ruina si fé tal monzicchio / che nessun della gente
maggior lustro e splendore degli altri ancora fé spicco il nostro giovanni. c. gozzi
, / per non perder pietà si fé spietato. cavalca, 21-220: quegli che
te annunziata, / che diventar la fé vermiglia e rossa, / nella qual misse
., 15-31: quel che all'odio fé crescer la spiga, / si fu
stessa. cantari cavallereschi, 100: fé segno il siniscalco a'sonatori / che
sonatori / che finissino il ballo e fé portare / acqua di spigo con soavi
sora il dazio di la spina, e fé lezer una sua parte, per obviar
, che il misero cacciatore svenne e fé capitombolo dalla rupe. saba, 5-398:
ferire da lungi il [serpente] fé combattere e uccidare, il cuoio del
nuovi fior lo spino / ancor non si fé bianco. -ramo di arbusto spinoso.
guido dalvuliviera, 264: odi che fé quella rabbiosa gente, / ch'egli
. p del rosso 145: fé venire alcuni maestri, che insegnavano 1
sensi. monachi, 104: che fé a far dinanzi al viso un corno /
già, / che de'segreti tuoi fé dicerie: / e tu il punisti in
loco si gira / con tant'ordine fé, ch'esser non puote / sanza gustar
/ poi che l'ardente spirto vi fé almi. elucidano volgar., 197:
. frugoni, iv-34: qui filareto fé punto; l'ostier rimase ammirato della
. elucidano volgar., 94: deo fé doe principal creature, una spiritovaie e
bel sereno / non vide splendere / la fé, l'amor. guglielminetti,
donne di maravigliosa costanza e d'integrissima fé. tasso, 11-ii-6: v'adornate di
magnificenza e di splendore da manfredi, fé trovare tutti gli apparati possibili da farsi in
la lunga guerra / che de ranella fé sì alte spoglie. guido delle colonne
ricche spoglie / che acquista un'innocente fé costante. -il risultato della vittoria morale
, / quando di pelle apollo il fé spogliare. 2. togliere gli
tutto ripieno d'amoroso affetto, / la fé spogliare e se scandalosissimi degli dei.
.. /... / fé diserte le vie di cittadini, / spopolò
, quella ot1- 26: ierone siracusano fé dare un buon castigo ad epicarmo
si sporse, / per paura di lui fé del mar velo, / e venne
xl-4: cogli strali [amore] mi fé gli occhi al cuore, / ed
, a dì xxvim di giugno 1377. fé la carta de la spoza ser bindo
tu ven a lei obidente -ed ella di fé t'ammanta; / puoi t'appresenta
sponsalizio, / segno d'amor, di fé. govoni, 8-67: l'imberbe
con donna cecilia zen tron, nome crrei fé stampare in lettere maiuscole. manzoni,
. piero... e quivi si fé lo sposalizio e dàgli l'anello e
ch'e'disia, / per cui si fé gentil l'anima mia, /
di caluso, 301: il papa adunar fé i cherci suoi, / che già
lor [i ghibellini di pistoia] si fé baldinucci, 155: 'sprezzato': si
: l'abuso, come suole, fé divenir volgare e spregiabile il titolo di 'poeta
natura, perché fusse tale, / lo fé caccando dentro un orinale.
oltraggiatore, / turba di frodi ad ogni fé rubella, / scherno protervo e fasto
. boccaccio, 1-ii-479: poi si fé più tortole recare, / e 'l sangue
. monti, 16-578: gli si fé sopra / l'eroe coll'asta; e
sprona, ahi lasso, / una sincera fé mi fa sicuro, / un sollicito
arici, i-26: alta barriera / fé lor dintorno con pungente spino, /
casa il figliuol prodigo è tornato, / fé rialto; pelar fece un cappone,
. sacchetti, 2-166: placido le fé posto vicino a sé e tra tutt'e
spropiòne, e 'l servo liberò e 'l fé sua reda. ser gorello, 872:
del cinghione, / de'sensi miei mi fé spropiazione, / eira nulla verità il
il saione, / spurgossi un poco, fé la riverenza verga, 8-117: si
156: « mio dio! » fé lucia mezzo spaventata squadernandogli in faccia i
in su uno cuoio di bue il fé stracinare intorno alla città, e poi li
stracinare intorno alla città, e poi li fé tagliare la testa e il busto squartare
fu più dolce equana, / che fé d'amar? narcis, fedra o achille
per vedere gli animi, il caso fé che uno cardinale spaguonolo peximo e vechio
capitano e podestà, e di questo si fé due borse; e féssi per due
tasso, 1-84: quando il re fé di sion l'acquisto / e vi cercò
: dico a dio. / e la fé che dato m'hai / serva,
altare od altro; nell'epodo il fé stare fermo, e perciò stesicoro, quasi
disse a s. pietro, quando lo fé stabulario e pastore delle sue pecorelle.
a messer pandolfo avere mal fatto, li fé richiamare [gli ambasciatori] e.
giambullari, ii-591: pel gran sinistro che fé ne l'arcione, / e,
al pagan diede, / che lo fé staffeggiar dal manco piede. baretti,
giuliano de'medici, 99: chi fé il sonetto, dicami, se sa,
, / o fra cristiani il papa sanza fé, / o il duca con miseria
contaccio se la fé porre in groppa da un suo famiglio che
casti, i-2-200: il prete a battistin fé intanto l'aio / ed i doveri
lena. / e forse che le fé la bestia un fallo? / senza inciampar
ardenti occhi ai zolfo, / « vi fé natura, e poi ruppe la stampa
di naturale amore. saccenti, 1-2-113: fé la barba a noi maschi la natura
sua miseranda diceria / senza remission li fé far punto: / poi- ch'un
donne che quine erano, e quelle fé stare apresso de. letto de. re
lubrano, 2-389: una simil riflessione fé san remigio su la supplica data da maligni
, / e petrialfonso, ciascun ne fé stansa, / ched'è fallansa - scuriapposizione
alla sufficienza di primasso si conveniva, il fé nobilmente vestire, e donatigli denari e
6-iii-133: mentre applauso ai detti l'urlo fé del tri- fauce, / stettermi i
d'opra non star, se di fé non se * sciolto. a. pucci
in ascolto, dice: « in buona fé, giovanni, se noi t'aprimo,
. grazzini, 4-177: per mia fé che lo spirito non era semplice a
io e te ce ne andremo a santa fé, siamo nell'era atomica, hobby
bruogio. filarete, 1-ii-580: ottaviano augusto fé condurre d'egitto la statua di iano
fare a suo modo, e così fé ragunare nove uomini, i quali questi ordini
eccelso battagliere, / che solo al tever fé steccato e muro / della sua viva
steccati; / arrigo terzo poi le fé le mura. sercambi, 2-ii-150:
/ ove stecco d'amor mai non fé foro. 11. espressione pungente
giuliano de'medici, 69: mai fé bon frutto un vile stecco. tommaseo
terra e il cielo / colui che tutto fé qual sapiente, / e le tenebre
: la man... stese e fé segno di pace. beicari, 6-85:
riposare). sercambi, 2-ii-278: fé uno taulito con una sponda da lato
. mazzei, i-117: monna ave mi fé parecchie prediche, per cagione delle isterminate
il ramo che sterpar dal piano / fé la vecchia di cuma al pio troiano.
frezzi, i-5-22: da alto ingiù si fé una strada / dal loco onde iunon
questo ensteso ve dico, / che se fé un cavalier borgoi- fagiuoli, i-114:
dee., 4-10 (1-iv-425): fé la mattina d'una sua certa composizione
/ ebb'uso di ra- ei, fé giusta stima / d'ogni terrena vanità.
: la moglie muzia in sua assenza gli fé disonore: mentre fu lontano, non
ai buccheri, non ci avevo in fé buona questi due bellissimi che mi mandate
. lenio, 02: e1 buon nochire fé l'ancore stirpare / e poi stoici non
165: in quella stitussióne della passione fé tre cose: imprima pigliò il pane,
valeria, / che si fé onor grandissimo ho da dire?. giusti
punte di stocchi, / col pugno chiuso fé palla dii petto. parini, 327
e considerando il lungo sfinimento, ne fé tal presagio: che egli o ne morrebbe
dante, par., 13-127: sì fé sabellio e amo e quelli stolti /
, i-5 (5): cum grande fé tute le lampe impì d'aiga e
lagrimando, con cordiale dolore sospirando, fé l'abate molto maravigliare. firenzuola,
raggirasse. parabosco, 4-21: per mia fé che questo pomo m'ha quasi trato
percosse un tuono / che mi stordì e fé cader disteso. porcacchi, i-356
c'a lui m'ho specchiato -tutto me fé stordire. gabiani, 9: io
almeno fu la bestia estinta / e si fé serpe e tomossi a imbestiare. g
3-4-47: tra'cristiani sol danese ogiero / fé gran stormito2 (stormido), sm
un povero storpiato di bo- zio si fé motivo di un ammutinamento sì memorable.
,... e come giunone mi fé quello storpio della vista. 4
colpo de lo pugno ch'el 10 fé strabuire in terra. = voce di
: « hum! straccerìa! », fé alberto. frutterò e lucentini, 11-361
de l'opera che mal per te si fé. -essere, parere uno straccio
/ diquel gran nido garrulo inquieto / che fé il popol roman più volte stracco.
molte persone, e di quella grazia si fé strada a dimostrarsi pittore.
altrui seno aperto, / si fé strada al mio core. visconti venosta,
firenzuola, 819: né me fé pigro quel freado timore / ch'altra
b. giambullari, ii-333: allor si fé più gelida che i marmi, / pel
5-190: un inchino umile e basso / fé la casa di maniera / che sul
6-325: lo prese uno strangullone, si fé paonazzo nel volto: le briciole nella
strangolioni; infine ruppe in un pianto che fé pianger noi tutti. de marchi,
figliuolo / d'argone contro a lui fé cose strane / e venne a petto a
disperate voci e i pianti strani / che fé despina, e chi li vorrà dire
e per dispetto / volete strapazzar la fé cattolica, / tornate ad abitar con fede
strapazzo sofferto nel viaggio / pollonia diventar fé cieca affatto. -pena d'amore.
disoneste e troppe spese delle fanciulle si fé una leggie che nesuna fanciulla non potesse
, in su uno cuoio di bue il fé strascinare intorno alla città, e poi
intorno alla città, e poi li fé tagliare la testa. dante, inf,
quaglia o altro uccello. / quella che fé vulcan fu un sollazzo. ruscelli,
d. bartoli, 7-2-15: lesse e fé un pieno stratto di quanto è ne'
cura medica. costo, 2-150: fé ridere il cupido con questa sua facezia più
crudel morte no n'an possuo deruinar la fé ne l'amor d'un omo condanao
carnai stravizzo / 'propter regnum coelorum'sei fé mozzo. giuliani, ii-265: gli stravizzi
già era straziante. molti catro la fé prevarica, / e 'l giusto e nnnocente
e così ve 'l lasciò stare: e fé aprire le finestre e le porti del
a pietro, / quasi tucto el fé stremire; / tostamente se fé arriecto:
tucto el fé stremire; / tostamente se fé arriecto: / « maestro, non
rilevò quella stretta ne'fianchi, che il fé andar zoppo per tutta la vita.
suoi mali che il dì seguente si fé portare alla tomba del santo. leopardi,
giovanni crisostomo volgar., 3-56: fé gli venir ad adorar la pripia onde giaseva
signore di verona come a stretto parente il fé con festa a sentire [il fatto
g. stampa, 98: nodo a fé, che non è stretto e costante
entraron le fanciulle in letto, / le fé dalle mammane visitare, / che d'
arici, iv-73: stridente un nembo fé volar di dardi. -che fende
bella, ai, seggio, in cui fé nido / nobiltà con bellezza e vertù
secondo un modello ipotetico. di due fé pattegiar didone; / e in foggia poi
i: cautela occorre sottile / la fé tagliar la zingare gentile. mantenere
pananti, i-101: stringendo il bocchin, fé una vocina / simile a quella d'
prese anteo e strinselo / che morendo gli fé veder le lucciole. fanzini, i-531
per la strada lorda, / e non fé motto a noi, ma fé sembiante
non fé motto a noi, ma fé sembiante / d omo cui altra cura stringa
spirti e 'l sangue al core, / fé rimanere ognun privo di senso. fogazzaro
istrinsegli in modo co'le parole che gli fé vergognare. d. bartoli,
come saetta volante e lasciar dovunque ei fé veloce il passaggio, luminose le striscie
e netto, / l'andò strisciando e fé contrario effetto. brusoni, 9-48:
un walzer., ben strisciato? » fé ella con grazia infantile. moretti,
, / vidi una stella, che fé tal segnale / che ci sarà gran carestia
altre, a cui convèn dimentare / puoi fé dio l'aire e la terra tremare
bartoli, 1-4-133: percioché non sentiva, fé strepito, e con voci più alte
quanto sarebbe questa, che uno chiamasse di fé stranieri quelli che son della stessa fede
. latti, 6-157: èwi che fé le leggi, e in men d'un
sorrise, / lo guardò, si fé bianca, e un urlo in gola /
avea- no in lui né amor né fé. derni, 59-12 (v-73):
. anonimo genovese, xxxv-i-729: ordenamenti fé so sto de garee e de gente
è solo / in lettere ed in arme fé più stuolo / che l'universo insieme
ne l'alto, là dove michele / fé la vendetta del superbo strupo. felice
, i-16-39: la fine, se mal fé, fu rea e strupa. =
. ariosto, 2-72: le si fé incontra [alla donna], e su
[alla donna], e su la fé salire / là dove il monte era
virtù sublima, de'buon costumi tutto fé vestirmi. serafino aquilano, 83: simil
la cui man sì forte / sorge la fé che '1 vatican sublima. -far
. scarlatti, lxxxviii-ii-524: così non fé il lor san salvadore / o maurizio,
penelopè tanto serena, / che d'odio fé, non di successo onusta. gigli
destino / e del novello che la fé primiero / regno di amore al successor di
f. frugoni, v-541: anch'egli fé pompeggiar il suo piatto alla romana,
roffia- no, e per desperazione si fé romito... giurò per la vitalba
attaccato al denaro. l'esercito: fé tagliare a'soldati le sudice barbe. manzoni
prose genovesi, 8: ultimo la fé si ha de'miracoli impetrativa e queste cose
de'miracoli impetrativa e queste cose de la fé diete sufficia. = dal lat
restituillo [il regno] con somma fé a carillo suo nipote (il quale era
sercambi, i-135: dissero che lui la fé morire secretamente, perché li parea alla
sufficienza di primasso si conveniva, il fé nobilmente vestire. sanudo, li-424:
atti e nel colore / sugger mi fé l'insidiose stille, / e fur le
, ii-268: il cavaliere... fé gli dare mangiare come a sogliardo.
.. il primo superbo ir le fé vote. cesari, iii-503: quel primo
dante, inf, 7-12: michele / fé la vendetta del superbo strupo. felice
, 1-xvii-108: cotesto globo di foco si fé vedere per tutta l'estensione dell'italia
: stese la mano e di supina la fé riversa, per accennare che gli averebbe
f. gonzaga, lxv-222: indi fé segno di partirsi allora / in atto
e la sua sensibilità al caldo lo fé temere di non poter supplire nei mesi
finita, / fra 'quali e'fé de'morti suscitare / e ciechi alluminò.
tanto salì suso alle campane e quelle fé toccare a martello. tassoni, 11-56:
, infi, 26-140: tre volte il fé girar con tutte tacque; / a
a sacco. tansillo, 1-371: mi fé il padron de'giuramenti mille, /
con questi concertati disprezzi la bile gli fé svaporare da dosso ogni mal'umore. giusti
drento alle lor larve / gli si fé incontro, e 'l viso discoverse; /
al modo antico e isvenate, / si fé recare avanti alle sue genti. marino
che amore, / e la mia fé schernita altrui dimostri / svenato il braccio e
gallicismi. de sanctis, i-180: fé guerra alla cantilena, a'periodi, alle
pan digesto quelforribil tuono, / che fé fuggir la scapigliata strega.
pavimento / come almeon a sua madre fé caro / parer lo sventurato ad- dornamento
così note. dossi, iii-230: nino fé una boccuccia di svogliatura, ma bebbe
baghdad, cornazano, 1-86: fé come fece il primo, e dieie in
favellerà tacendo / che scrivendo non fé la penna mia. -figur.
, 1-8-37: venere l'ebbe e ne fé un padiglione / per schermo de le
che tagliato fu 'l forte risedio, / fé dare una battaglia forte dura.
., ii-7 (2): li fé dà'un ferramento, chi se iama
li archi e de li scudi, / fé le corde a la cetera tagliare.
so co- mendamento parlavam, sì li fé taglà? la lengua infin a le for-
e di pomi gran tagliata / si fé dovunque il campo si distende. ramusio
. f. giambullari, 5-203: ercole fé la tagliata predetta e, dando esito
hanno disdicto. di costanzo, 1-29: fé mozzare la testa a corredino e al
tale a questi occhi miei / si fé veder costei. leopardi, 2-07: tal
, 2-228: qual dopo amaro pianto / fé di tetide il figlio / l'ira
oppenion di tutti i medici / lo fé guarire, e rimettere un tallo vecchio.
nemica, / che mai suo raggio non fé cosa bella. guido da pisa,
e scandandose de parlar, l'ora se fé tarda. cicerchia, 1-218: madonna
/ 3, che. ll'aìtro si fé all'a variante. = nome
il tarlo, / non cuopra colla fé questa sua pecca: / e lutero non
, a lui pria gli occhi che ne fé la profezia, / gli ha piantato un
cominciare a dare opera a rubare, fé molti taschetti di settani nero. ghislanzoni,
labieno, romano dottore,... fé quella ta- xacion ch'oggi ancor si
come una canna d'organo, vi fé il foro, l'inzeppò in un tassello
, levate le tavole nella camera sei fé venire, dove minuccio ordinatamente ogni cosa
sapere, che sapete voi, per vostra fé (lasciamo star dell'altre cose)
1-xxi-231: ei per i tai mezzi non fé che so- vrapor l'uno sull'altro
quali con tanta similitudine e proprietà le fé che niuna differenza da l'una all'
. da tedesco. il papa fé venir quivi il salterò. gucci, 356
col pianto che la tedia / quella fé cassa e vana. cieco, 23-19:
, 41-8: il legno sciolse, e fé scioglier la vela, / e se diè
altri del suo telo / per sostenere la fé sovriogni cosa. rotta di roncisvalle,
. rotta di roncisvalle, 7-39: cristo fé 'l sole fermar tre dì in un
: vidilo in forma, che mi fé temere, / armato come un saracino,
con quel suo eclissarsi straordinario di giorno fé notte innanzi l'ora,...
. m. cecchi, 1-1-18: alla fé, ch'io gli detti un pugno
all'incontro, si ha da pigliare la fé destra e far un seguito spezzato col
ariosto, 1-20: ah! mancator di fé, marano, / perché di lasciar
volgar., 92: lo quarto dì fé deo lo dì temporale, zoè lo
corpi e con perpetue tempre / maravigliosa fé la vista e 'l corso.
nella curia il padre o l'avo / fé un po'di roba in un temprar
concio egli cadde, e nella sabbia / fé tenaglia co'denti al freddo acciaro.
scoccare, / e per la balestriera il fé volare, / sì che '1 castel
ossa. forteguerri, 15-34: le fé vedere il tenebroso avello, / più
domandar chi fosse questo socrate, si fé innanzi nel bel mezzo dell'uditorio, e
sec. xiv, 30: tu senza fé con dolciecga m'àe 'ngannato, me
animosa costei, / alle sue donne fé comandamento / che greci, trazii, egizii
d'un raglio alto e sonoro / rimbombar fé il tenitore. pascoli, 1521:
dice con una mezza parola: 'fé sognar a raccolta', e non si sta
i-9-195: ah! se la fé, se quell'immobil fede, / ch'
questa tepidezza il quarto cerchio / cerchiar mi fé più che 'l suarto centesmo. boccaccio
. petrarca, iv-2-57: ma chi fé l'opra, gli venia da tergo.
vi-70: più d'un forte guerrier ne fé la prova: / vene una palla
/ che il temo secco a lei fé guadagnare. ghislanzoni, 16-208: un temo
la soa figura / sì te creà e fé de terra pura, / poi tu
la terra e 'l monte / corito fé chiamar per proprio nome, / perché fusse
proverbi toscani, 287: febbre terzana non fé mai sonar campana. tommaseo [s
/ ch'io trovai lì, si fé prima corusca, / quale a raggio di
fu presta / alla battaglia, e fé sì, che i nemici / volser le
santo in le scriture sante e con questa fé uraxa e santa aourar inter gli orni
senza ingano ma con bonna e dricta fé, e santa intention tuti gli acti e
c'aveva già sentito alterazion testicolare, fé vista grattando di stare scommo- do.
tasso, 4-42: se la nostra fé varia ti move / a disprezzar forse i
i miei preghi onesti, / la fé, c'ho certa in tua pietà,
in su la torre de'guelfi e fé rovinare tetti e muri, che fu tenuto
tanara, 20: la prima tromba si fé con l'osso della gamba della gru
sì periglioso e tristo calle, / non fé musico mai udir suon tibio.
ignoranza mai con tanta guerra / mi fé desideroso di sapere, / se la memoria
lui temor, / bona speranza, fé et amor, / se nui farem 50
, lo quar mise in la tinna e fé calcar quela poca uga. s.
. tesauro, 2-56: si fé delinear sopra la carta tipografica il sito
terribile e severo che gli succedette, il fé parere in suo paragone un sardanapalo.
orrendo scritto, ch'aifempio tiranno / ne fé soggetti dal peccar d'adamo. gualengo
collo, a una sua fanticella il fé prestamente pelato e acconcio mettere in uno
subito tirato il naso al fanciullo, lo fé piangere. bembo [in novo libro
tesauro, 3-246: tutto ciò che dapoi fé pianger l'italia, la chiesa e
tocca le mie debolezze,... fé ne rendo cordialissime le grazie. g.
ogni simonia. tornielli, 475: chi fé sperarti, serpente malnato, f d'
dante, inf, 5-57: libito fé lecito in sua legge / per tórre il
ricevè tra gl'intimi, e t fé uno de'capi della guerra, per tor
di suo donno in mano, / e fé sì lor che ciascun se ne loda
il naso fecondo in sé raccolto, che fé stupir nason, nonché nasica e gridaro
: d'innanzi mi si tolse, e fé restarmi. ugurgieri, 198: ferma
. fatti i capilli tondare, la fé in uno monesterio, fin che visse,
equale / ma valli monti e mar fé l'animale. domenichi [plinio],
ingannò lacoonte, / et impregnar si fé quattro cavalle; / che con il più
facia / e per il campo si fé gran sonata, / dicendo tutti quanti a
e giulia, 5: mai dipintore non fé tal figura: / tutti li dei
il grande nella morte d'efe- stione fé tondere non solo i crini a'cavalli e
amari, 1-ii-317: una febbre lo fé pensare [san nilo] alla morte
che topi. firenzuola, 720: alla fé, betto, che tu non che hanno
, v-551-77: una toagia blanga el fé aporter, / de carne e de pan
uno tovaglione. sercambi, 129: ognuno fé offerta in quantità, alla quale offerta
avea. sercambi, 129: ognuno fé offerta in quantità, alla quale offerta
abitano in quel loco? per mia fé che lo proverete. g. argoli,
e con voci, che 'l sonno fé tremanti, / proverbiando coloro / per cui
[adone] le braccia e le ne fé catena. baretti, 0-200: una
porta, / cum le manare tosto fé la porta / trabucare. campofregoso, 3-29
). palamedés, 7: mi fé fortuna trabuccare e rompere lo collo e
ch'avea lo 'ngegno in punto, lo fé volgere, e cadde bosolino in fondo
; ma il tracio vate / non fé mai cosa di tal gloria piena.
mezzo questo cordoncello, / ella il fé pure. -a traforo-, con tale
m. adriani, 3-4-415: sì fé la donna tragedieggiando quanto potè per confermare
tragicomica giornata / in cui costei si fé chiamar regina. rajberti, 2-65: che
al paganesmo ne l'età novella / fé da la vera fede, ed ove ditto
toscana, 14-1-27: il primo che fé dono al genere umano del cannocchiale..
chiamato 'malignetto'dalla gente, / che fé gran fatti per cotal vestigi / e fu
, trambusto. novellino, 1-66: fé sellare cavalli e somieri; valletti vengno-
/... / che la madre fé lui tramiserabile. = comp
ammenda, [alfonso] a padova fé ritorno e mi lasciò posso dire,
suo zio. lamenti storici, i-161: fé parentado con caxa de franga / e
sanò mai un quatriduano fetido, come fé cristo, né come eliseo e tanti santi
», / che l'acqua in vin fé presto transmutare. boiardo, 1-142:
gioia passò negli occhi della cugina, che fé un cenno a noemi come a dire
dolorosa. boccaccio, viii-3-19: « ma fé sembiante / d'uomo, cui altra
loro, e seppe tanto fare, che fé tornare gli altri imbasciadori, che s'
se'tu divenuto mutolo udendomi? in fé di dio io non so a che io
. machiavelli, 818: ed ei gli fé cento profumi al naso, / trassegli
/ m'ha tutto ciò ch'ei mi fé trar di casa. beono a
trete un tal crio ch'el fé conmove lo cel e la terra. groto
di pena, spegarai quella catena che paradiso fé serrare. s. giovanni crisostomo volgar
andato, ma l'occupazione del polverello lo fé riprendere. storie pistoiesi, 1-381:
fo el saladino ell'oste suo tornato, fé bandire che ciascuno se traesse en certa
il prod'assalto, / che fé bassile il duca e lentulusso; / che
il comandante] due grandissimi squadroni / fé di trascelta gente militare. salvini, 39-i-1
. ariosto, vi-327: per vostra fé, non mi fate trascorrere / a dir
/ la madre un vile non mi fé. -ant. distratto, sbadato
, 27: a norcia se ne fé sì fatta pietà, / che la corona
la gallina diventò testuggine, / che fé trasecolare ogni profeta. luna, introd
, i-82: l'andar badando ch'io fé domenica, sanza compagnia, saria stata
all'amore vivere senz'amore, lo fé... innamorare della sua psiche.
traslazione della sedia imperiale diminuì roma e fé grande costantinopoli, che si è mantenuta
uscì l'acqua per la percussione che fé moyses con la verga, e saziò tutto
, 1-73: im questi giorni vi si fé im palazo commedie,...
dentro mi fei, / qual si fé glauco nel gustar de l'erba / che
nel gustar de l'erba / che '1 fé consorto in mar de li altri dèi
due tratte d'arco, che se li fé incontro l'altro compagno. marini,
la mano avvezza, / ben dunque fé, ch'anco la febbre è foco.
mentre i turchi facevano la batteria, fé sortir alquanti de'suoi per mostrar animo e
esserti confessato. pananti, i-391: fé breve pausa: a un tratto ecco
eguale a quella / ch'ai conte orlando fé tremare le coste. fagiuoli, ii-80
bresciani, 6-x-no: a pietroburgo poi fé travedere e traudire que'magnati di sì
, vi-629: la mia passione mi fé travedere. goldoni, iii-837: l'uomo
male essendo accusato, e travegnendo la publica fé, fu mandato per lui dal senato
che intrepidità, mandò a traverso e fé arrenare sulla spiaggia la galea il congresso,
colpo del travo, un subito timor fé sombozar le rauche gole de le rane.
sei lume e più, che 'n francia fé soggiorno / lui, che 'l mio
non d'ani- balle; / che fé con lor più volte oscuro tribio.
dorati confini / di sopra istanno, come fé natura. marini, ii-102: più
carducci, iii-1-89: canora stirpe non fé gir dolenti / barbare spose de 'l
f. gonzaga, lxv-222: indi fé segno di partirsi allora / in atto
e nostre fole in vero, / fé improviso tremar vesuvio fiero / e gittar dalla
trepida et umile, / onde si fé più bella, a te più grata.
lume, / però che l'acqua lo fé risentire, / come egli e sua natura
- mo tè verità. a la fé! a'no tresco. 5
bata menare, / et in quel luogo fé ponar un sedio, / et inallor
già morte, /... / fé per l'aria soffiar gli artici venti
fagiuoli, ii-42: d'amicizia e di fé son pegno i baci: / di
spartì l'impero in tre imperi, e fé tricipite quella grande aquila. pascoli,
a balestrare a'trilli, / e bacco fé nel po mille zampilli / tanta pietà
a determinate argomentazioni o persóna sua gli fé trincea. comportamenti per difendersi dalle obiezioni o
/ e ebbe duo figliuoli, in buona fé, / più belli che 'l fiore
, e in una allocuzione al popolo fé sentire qual sia lo spirito che deve animar
/ della colpa tanto atroce / gloria fé la bontà pia. guarini, 44:
m. cecchi, 284: a fé che se ne mentono, / ché in
geni del ritorno del prode / che tronca fé la trionfata nave / del maggior pino
regai verga il saggio ulisse / cenno fé di parlare, a lui d'accanto /
, / c'ubedir li convien la fé de cristo. / del pianto insino a'
scherzando, con sollazzevole danza, ne fé tripudio dicendo: « lodato il cielo
, par., 6: quel che fé poi ch'elli uscì di ravenna [il
el qual avendola zo assai sposada, ozi fé la festa a li compagni, 'videlicet'
1-i-213: sodo,... subito fé vista d'esser amattito, e perroma andava
da pulcinella... che gli si fé recere con un vomitivo. massaia,
/ e questa è la virtù che fé sì arditi / orazio al ponte e curzio
si sporse, / per paura di lui fé del mar velo, / e venne
vecchio, 29: alla donna novella si fé 2 vestimenti richi, 1 di velluto
indugia; / dì sette di dicembre ne fé zolle. a. pucci,
cacciatole il roncone nella siepe, la fé veder mille lucciole, e la pigliava con
'l suona. la spagna, 9-2: fé dispiegare pennone e bandiere / sonando trombe
carni elette, in cui lavoro / non fé l'arte del condire. algarotti,