accoglieva / de la patria e de la fé. di giacomo, i-679: nella
: e ben ver che forar gli fé la rea / adulatrice lingua e fra due
, 1-26: ah man- cator di fé, marano! / perché di lasciar l'
tu ven a lei obidente ed ella de fé t'ammanta. idem, 88-59:
a parte a parte: / come la fé pagana è incerta e leve, /
di grazia 'n becchina, / in fé di di', ch'anche non tèn a
103: se... la tua fé mi dessi / di non l'appalesar
temere non gli bisognava, una notte fé occultamente la matre e messere domizio pigliare
/... / in te la fé s'appoggia e 'l santo impero.
il mio martire / voltommi il tergo e fé * da me partita. fagiuoli,
, 16-42: e de le trombe udir fé il suono arguto. caro, 7-20
già fermo nodo / arra eterna e di fé. manzoni, 61: tale arra
ma un'arra / si vuol di vostra fé. sbarbaro, 1-275: nella pagella
stata in ascolto, dice: -in buona fé, giovanni, se noi t'aprimmo
risposta. carducci, 185: a fé tu trinci fine / l'apotegma ed il
due parti la rotella, / onde gli fé veder gli astri lucenti, / e
sacra rappresentazione. -auto da fé (in portogh. 'atto di fede')
crociata e fors'anche un auto da fé. de amicis, i-929: si ventilò
un libraio, per farne un auto da fé davanti alla prefettura. panzini, iv-46
quanto si dee stimare, per mia fé, la pratica degli autori, i quali
fòra, / se voi di vostra fé foste più avare. caro, 7-272:
lor cari, avvegnadio / ch'essi per fé non dritta ad essa tratti / non
costui come giunse alle sbarre, le fé gettare in terra, e s'avventò sopra
rucellai, 2-5-16-230: a ciò mirabilmente fé avvertenza monsignor giovanni della casa. segneri
/ de la patria e de la fé. d'annunzio, iv-1-139: talvolta
firenzuola, 753: io vi giuro a fé di gentiluomo, bab- baccione mio,
8- 9 (312): in fé di dio, io ho roba che costò
sceser tutti, e teseo disarmare / fé li teban baron di gran valore,
al modo antico e isvenate, / si fé recare avanti alle sue genti; /
altrui parole / potuta trarre a prestar fé compita, / ch'io ami altra che
: il labadin, persona accorta, / fé * il beverone a la sua vacca
al modo antico e isvenate, / si fé recare avanti alle sue genti; /
come mi brillavan le mani! alla fé, ch'io gli detti un pugno in
/ occorron dunque, dite in vostra fé, / per poter la camicia di
mai, messer, sì, in bona fé = cfr. bolso.
. casti, 25-92: monarchia di buona fé per zelo / proposi, errai;
tronto, / amico nere, io fé del catelano / falsetto estretto, fei
: -come non v'enterrai? in fé di dio, se tu non v'entri
codimozzi / canterà me', che non fé mai calandra. sannazaro, 10-163:
vivo e sano, / voi impegnastemi la fé. -al caldo e al gelo:
. sacchetti, 213-57: « in fé di dio, e'mi pare strano che
? tasso, 1-8: e pien di fé, di zelo, ogni mortale /
impero, / sotto l'usbergo la crociata fé, / e ne la man che
semenza. idem, 39: per mia fé, non è prencipe o cardinale,
la intese, disse: per mia fé, ched io giosterrò io per te.
: in queste chiuse, / la fé de'pochi che a guardarle io scelsi
latte oscura / emulo e di mia fé candida e pura, / debe piume
che cristiani siàn noi, e che fé è la nostra? delle cose che non
che cristiani siàm noi, e che fé è la nostra? delle cose che
, e tenersi / dall'ima sponda fé * capolevarla. 2. tr
avventurosa prima etade, / che della fé de'campi contentava, / né era data
avvezzo a 1 carnami, non ne fé * caso. l. bellini, 5-157
/... / questo alla fé non mi par mal da biacca.
atto malizioso, e dice: « in fé di dio, questo gentiluomo è molto
sonno uno famiglio disse: per mia fé che questo palco triema. bandello,
suo vero esprime / d'una candida fé note loquaci. fagiuoli, 3-6-76: signor
latte oscura / emulo e di mia fé candida e pura, / delle piume d'
antiqui! / eran rivali, eran di fé diversi /... / e
la mano, e giurò per la fé della cavalleria che, fatta la festa,
andrea da barberino, ii-17: per mia fé, e'non meritava quella morte,
. poliziano, 2-22: ma per tuo fé, dimmi un poco, vai tu
. berni, 300: per mia fé, anche voi conoscete i cavalli alle
, 10-104: qual è mai per tua fé stato uomo o dio / ch'enea
capellano volgar., i-137: della mia fé e lealtà in amore, né io
vi-26: ma che vale / giurar qui fé? qui, dove ogni uom la
, 670: facciamo per tua fé le cose d'accordo; che se noi
, 1-3-183: -v'ingannate, alla fé; / io non ho tal pensiero
acciò da loro in tutta / la santa fé, fosse marfisa instrutta. sarpi,
la vita / tolse e a'corpi fé dar sepoltura, / avendo tebe a
come l'è fresco, stamattina! alla fé, ch'io mi sono levato troppo
chetati, / cica- lonaccio per tua fé. deriv. da cicalare.
un mar di pianti / conviensi a tanta fé? d. battoli, 40-i-441
ha fatto, e colui che lo fé. a. f. doni, 3-138
/ l'ira di dio, come fé già in egitto. zanobi da strata [
/ che gli occhi d'argo tutti fé dormire, / né d'anfion la citara
/ tra l'altre donne emilia fé venire, / la qual più ch'altra
, 347: in utimo se ne fé capitano e signore e fecevi la cittadella.
giovasse lo smusicare, vorrei per mia fé sonare non pur la piva, la
come l'è fresco, stamattina! alla fé, ch'io mi sono levato troppo
poetico. carducci, 185: a fé tu trinci fine / l'apotegma ed il
il guamimento / da peritoo proferto, fé partita, / sé offerendo al suo comandamento
animosa costei, / alle sue donne fé comandamento / che greci, trazii,
partire, / non perché di sua fé sì dubitassi, / come ch'io non
, / per degno premio di mia fé m'uccida. aretino, 8-382: mi
l'arca di noè e per mia fé, per certo, par una de le
altrui parole / potuta trarre a prestar fé compita, / ch'io ami altra che
immobili / plauder lieta, e giurar fé. panzini, iii-374: non mai
aspetto un pochetto più chiaro / si fé che pria parea così compunto. alfieri,
concio egli cadde, e nella sabbia / fé tenaglia co'denti al freddo acciaro.
e se'da più di lui, in fé di dio, e io ti voglio confirmare
, / ch'io tema d'una fé tenace e viva? 3. senno
pindemonte, 216: dimmi sulla tua fé: ti si contende / porre ogni sera
avventurosa prima etade, / che della fé de'campi contentava, / né era data
302: in queste chiuse, / la fé de'pochi che a guardarle io scelsi
/ che s'apparecchia a la sua fé costante; / che sotto finta imagine e
fervente. masuccio, 147: in fé de dio, tu non te partirai
marino, vii-197: qual per vostra fé fu l'origine principale di sì cordiale amore
giovasse lo smusicare, vorrei per mia fé sonare non pur la piva, la ribecchina
m. villani, 9-108: in buona fé, conte, tu sonerai il corno
/ da me, per la mia fé, non serà guasta ». ariosto,
g. stampa, ix-145: nodo e fé, che non è stretto e costante
: che cristiani siàn noi, e che fé è la nostra? delle cose che
, 216: dimmi su la tua fé: ti si contende / porre ogni sera
volgar., i-137: della mia fé e lealtà in amore, né io né
vai che supplicando parli / de la fé ch'avea in lui zerbino avuta, /
per più farla sua, le diè la fé di cresimarle un sol figliuolo che ella
fu d'uopo al superbo legarsi di fé! -magistratura speciale lucchese, durata
speranza, i l'illusion, la fé. fogazzaro, 1-654: vi sono povere
i giuramenti questi, / quando la fé mi desti / con maritaggio altero /
avventurosa prima etade, / che della fé de'campi contentava, / né era data
desio / di veritade, con opposta fé, / decapitaro, emmanuel kant,
spiace al re, né de la fé vien manco, / che sia l'infame
un nobile ascendente, / del quale fé la sidonia dolente / pruove, al parlar
troppo pieno il ventre, e per mia fé, / chi tutto volse di rabbia
, che sapete voi, per vostra fé (lasciamo star dell'altre cose),
: -viva, viva / la fé di cristo e macon sia diposto. masuccio
magni 'l canchero. / ci mancavano a fé i depositarli. -figur. a
anguillara, 8-117: iersera a la tua fé due ne credei, / or perché
iddio / il guiderdon de la tua fé dipinge / oggi a'tuoi guardi la
il giovane, 10-976: in buona fé gli è vero quel dettato, / ch'
: tu diguazzi / la testa? a fé di gentiluomo, che / la sta
, i mosso a diletto d'una fé sì pura. -nuotare nel diletto
. manso, 1-95: deh per vostra fé non recate più scuse a dilungarmi questo
che non aveano in lui né amor né fé. bisticci, 3-339: venne al
andare: / che sopra la mia fé io ti prometto / che di diana son
'l buon disceso; / drittura, fé, leanza esser perita; / e da
alme amor distrinse; / e di lor fé catena, onde l'avvinse, /
il parco - / la mia animosa fé qui mi condusse, / d'amor,
. -con quali? -non, per mia fé, con quelli a cui s'insegna
seta e d'oro / crede alla dubbia fé di mano illustre / che mal dispensa
che dispiaccia / ch'altri impugni la fé de'suoi parenti. -dare ad
. boccaccio, iii-2-95: li si fé dare l'arme che a crente / avea
marino, vii-261: donde per vostra fé credete che [l'inventore della lira]
. lat. extriedri. e di lor fé catena onde l'awinse, / e giunse
indusse, / femina ai fie- solan fé perder prova, / femina fu che già
filicaia, 2-2-80: così mia deboi fé, vinta dal peso / di fidanza
prelati e per la poca / lor fé, ch'ora gelata stassi e fioca.
antiqui! / eran rivali, eran di fé diversi, / e si sentian degli
di tristano, 174: per mia fé, io voglio prendere isotta per mia
peccato / occorron dunque, dite in vostra fé, / per poter la camicia di
al volgo il dotto acciaro / faccia fé, che i miei spasimi tiranni / non
può levar del petto / la tanta fé che debbe al suo signore? tasso
cor d'arrigo, / la dubbia fé, la poca sua fermezza / gli espongo
queste, con mirabil leggiadria, / fé la detta catasta, al tempio in
tuo prospetto è a noi / di fé benigno, di scienza avaro. onofri,
e. cecchi, 3-67: a santa fé, col grandissimo freddo l'aria era
predicare, e co'suoi rauchi accenti / fé tremar di paura i circostanti. manzoni
, non fare, per la tua fé, ribaldone! = voce dotta,
sia, / de la mia rara fé non vi scordate. tasso, 2-1:
/ la virtude, l'onor, la fé, donata, / non lo volli affidare
; / fa'che non tenghi la mia fé stoltizia. = voce dotta, lat
, piantò vigne, i facidanni / fé mandare in galea, e, dovizioso
openione, / qual più ti serve a fé quel men ài caro; / ond'
romanzo di tristano xxviii-630: per mia fé, io voglio prendere isotta per mia moglie
fanciullo, udendo questo, disse: -in fé di dio, gentiluomo, voi dovest'
sogno tormentoso, ei si dipinge / la fé d'edmengarda. gnoli, 74:
, udendo questo, disse: -in fé di dio, gentiluomo, voi dovest'es-
, non fare, per la tua fé, ribaldone! magalotti, 20-147: tornate
, che sapete voi, per vostra fé... spezialmente di questa lingua,
la schivi. guerrazzi, 8-253: in fé di dio, tu sei riuscita tale
perché de'cristiani ha vilipesa / anco la fé, a favoreggiarlo aspira. denina,
fazollus e facciolum * fazzoletto \ fé, v. fede. febbràio (
(ant. e letter. fide, fé), sf. atto dell'intelletto
la lancia e chiodi / vive la fé che ogni dubbiar mi sgombra / o s'
par che si dipinga / la santa fé vestita in altro modo, / che d'
. alfieri, 1-852: la pura fé, l'eterna alma concordia, / abbian
/ che allor mi disse de la nostra fé. sacchetti, 11-23: averestù detto
malispini, 1-127: fece tornare alla fé di cristo stefano re d'ungheria con
debellati e sassinati gli nemici de la fé nostra; non meno che quelli altri
antiqui! / eran rivali, eran di fé diversi, / e si sentian degli
siam di nemico sangue / e di fé aversa in mezzo a l'armi e in
avolti in fasce, / sue promesse di fé come son vote. boccaccio,
, / candido can, che la mia fé pareggia, / le lusinghe d'amor
ad ingannar. alfieri, 8-31: la fé si giura / meglio col pianto.
? / con che amor, con qual fé, con qual pietade / le insegnerem
e 'l buon disceso; / drittura, fé, leanza esser perita; / e
avventurosa prima etade, / che della fé de'campi contentava, / né era
e d'oro / crede alla dubbia fé di mano illustre / che mal dispensa il
villano e bieco, / ti prometto la fé di qui venire / certo fra un
se elle s'indugiasser tanto! alla fé di cristo (ché debbono sapere quello
marito. firenzuola, 343: alla fé, alla fé, che egli si pare
, 343: alla fé, alla fé, che egli si pare ben che tu
: per quanto m'ha giurato a fé di cavaliero. tassoni, 2-51: marte
andar desio, / disse: -a la fé, che vo'venir anch'io.
adoperava con una lente sola. alla fé ch'io non vi avevo pensato. buonarroti
sibillare, /... / a fé de'dieci i'non are'più 'l
/ ricco di fuóra. - a fé, compare? -con valore avverbiale:
, 53: qual più ti serve a fé quel men ài caro. monte,
e al fin per te si acquisti / fé, se non premio, al mio
a maestro ambrogio. -alla buona fé: in verità, in conclusione,
n'avesti, sozio, alla buona fé? avestine sei? -alzare la
dio si'accomandato! / dammi tua fé presente di tornare! ». / ed
i giuramenti questi, / quando la fé mi desti / con maritaggio altero / voler
udendo,... di buona fé disse al marito: deh, bestia che
i fiorentini, ma erano di buona fé e leali tra loro e al loro
-in fede, in fede mia, in fé di dio: certamente, sicuramente (
, 3-6 (315): in fé di dio io non so a che io
, in fede mia. per mia fé, costui è doventato poeta. f.
che cosa è di storico, in vostra fé, nelle risse de'rivenduglioli, nelle
25 di notte; che, per buona fé, ci ha fatto avere di voi
sostenuti. getti, 11-57: in buona fé, in buona fé, che io
: in buona fé, in buona fé, che io comincio ad aprire gli occhi
354): non volendo della sua fé mancare, se 'l fece chiamare. ariosto
non chi l'à: chi perde la fé, non può maggior cosa perdere.
(127): dimmi per la tua fé: chi mangiò gli emioni del cavretto
, vi-328: uditemi / per nostra fé, e tacete fin ch'io v'esplichi
quattro discorsi, v'ingannate per mia fé. -porre, riporre, collocare
ariosto, 5-37: tel dirò sotto la fé in secreto. n. franco,
una scintilla, / in premio di sua fé, non vi sia grave. campanella
pass, del verbo fementire (composto da fé 4 fede 'e mentire),
che tutto glielo ruppe, e ferito lo fé cadere in terra. alamanni, 6-6-57
degli arienti, 153: per mia fé, se tu te accosti in qua,
cavaliere / chi sangue, anima e fé dia per baiocchi, / e vinca l'
core scorta, / fermandol ne la fé d'amor più forte, / quando risguardan
fuoco sì dolce ed interno / che mi fé tuo soggetto più che mai / e
, fermate! / così mi serbi fé? così difendi, / araspe traditor,
, / ch'eran fermati nella ferma fé, / mandò per grazia lo spirito
fermo nodo / arra eterna e di fé. monti, vi-418: con orribili contorsioni
piuma, / ch'ei sa giurar la fé di cavaliere. baldinucci, 27
., 3-6 (315): in fé di dio io non so a che io
medicastro, / che al dottorato suo fé * piover fieno. note al malmantile,
consigli / di pietà con amor, di fé con opre, i le risse altrui
prelati e per la poca / lor fé, ch'ora gelata stassi e fioca.
. marino, 1-56: a l'instabil fé del flutto infido / se stesso crede
. bonarelli, xxx-5-120: la fé, cui giove ha scritta / con
annunzio ch'ad un popol di fé manco / van è far segni ed un
riprende, non crediamo che in pura fé d'amanti sia fondato. savonarola, 5-ii-
berni, 64: date loco alla fé di macometto, / che vi gastighi
cammelli, 128: quest'altro il fé natura in tarteria / con quante ale potè
già in ispagna / e per mia fé mi parve un uom gentile, /
sì fatta fortuna, / che la fé perderà ciascun cristiano. bencivenni, 4-22
ma, ma, m'accorsi alla fé / che se, sei una bestiaccia.
da certi le grandi franchezze ch'egli fé. benvenuto da imola volgar.,
, / che non prezza ragion, che fé non serba, / che non fu
, con la sua frombola, / fé il colpo, onde quel forte abbasso
su! su! ché, alla fé, tu muori galantemente. sputa in su
ogni costume / d'umanità, di fé, contra ogni legge / o barbara o
pelo leardo stornello, per mia fé bello e gentil cavallo. ariosto, 31-67
... / fu crescente germoglio di fé. g. capponi, 4-307:
sono dinominati guelfi, cioè guardatori di fé: e l'altra parte seguitano l'
io? sacchetti, 65-17: in fé di dio, io ho voglia di farti
il primo canto. / tre volte il fé girar con tutte tacque. cavalca,
15-95: già ruppe il fato / la fé che mi giurasti. carducci, 1075
berta e milone imprigionare / giurando per la fé del vero dio / di farli insieme
vostra riceva aggravio; però difendetemi per vostra fé. cesarotti, i-19: l'aria
e vale quanto saria a dire per mia fé o made e simile. giannotti,
= in origine gnaffé, alterazione di mia fé * in fede mia '.
antiqui! / eran rivali, eran di fé diversi, /... /
guarderà. ariosto, 24-32: mia fé guardar dovea non altrimente / ch'una
gli empi pagani, / e pien di fé, di zelo, ogni mortale /
, 1-32: l'amor, la fé, che alla regina deggio, / m'
guato per mee? ma per mia fé caro raccatterete. = deverb.
sono dinominati guelfi, cioè guardatori di fé. boccaccio, viii-1-95: egli infino al
tratta, / per degno premio di mia fé m'uccida. fed. della valle
soccorrer dèi / carlo, e la santa fé tor di periglio, / venuto meco
impiumò poscia / dal rostro, che le fé * fino a la coscia. tasso
. c. campana, i-2-15-76: esso fé inarborar lo stendardo con l'armi imperiali
tua, ma della natura, che ti fé sì avvenente, se con amabile incanto
ginocchia a tiberio che passeggiava, il fé, a caso o in quelle mani incespicato
/ e volsimi al maestro; e quei fé segno / ch'i'stessi queto ed
a. campana, 40: fé far un'imboscata nella quale inciamparono da
/ tal non fu mai, qual fé l'avverso campo / quando d'esser notato
. frugoni, iii-128: il giorno appresso fé vedersi tronfo più che mai, e
par., 6-44: sai quel che fé [il sacrosanto segno] portato dalli
volli, e sposa / d'altri si fé. rin- novellar dovrei / con donna
i-63: mi diede / d'incorruttibil fé chiare promesse. d. bartoli, 2-1-234
di cortine. lalli, 1-127: fé spazzar tutte e incortinar le stanze,
. fu maturo consiglio, che ne fé prender tarmi per la libertà. brusoni
xxix-64: per suo folle dire / fé manifesto in parte meo penserò, / lamentandosi
113: se tu 'l farai per mia fé sincera, / converrà che per me
151: agapenor scettrato / figlio d'anceo fé per atride eletta / d'uomini esperti
. f. frugoni, v-571: si fé un processo d'alta grassa contro a
così legno chiodo, / come la fé ch'una bella alma cinga / del suo
aria più benigna del primo tempo mi fé sperar indolciti su'monti gl'intensi rigori
raggio pallido / al cielo innalzerai di fé non povero; / non il libeccio sentirà
mille infanti afflitti /... / fé del materno sen cader trafitti. a
fr. serafini, 18: si fé conoscere per una sfinge disputante, con
all'albero legar ei del naviglio / si fé con funi non inferme e lente.
conti, 133: che? la tua fé s'infievolisce e manca? mazzini,
s'ei qui volar con ingegnoso zelo / fé colomba di legno, augel sovrano,
detto tempo l'arte a calimala / fé ingheronar di marmo san giovanni, / la
lieti amanti / d'anacreonte imitator si fé. pagnini, xxii- 1165: lasso
come avevano costumato gli antecessori, ma fé portarsi inginocchioni, ed a capo nudo,
dante, par., 4-15: fé sì beatrice qual fé daniello, /
., 4-15: fé sì beatrice qual fé daniello, / nabuccodonosor levando d'ira
pucci, cent., 67-86: appresso fé come troppo ingordo, / ched una
troppo ingordo, / ched una imposta fé molto aggravata. boccaccio, dee.
co'moschetti molto infestato, che si fé padrone dell'isola. siri, ii-430:
e si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le
della vettovaglia del mare..., fé venire filippino d'oria con otto galee
con ogna cortesia, / segondo che fé l'angelo en terra de soria, /
cent., 64-24: e'priori insaccati fé annullare, 1 e fece d'altri
carte / stancò le ciglia, e fé più brievi i sonni. g. p
insellato ogni cavallo: / instivalar se fé da'suoi famigli. ramusio, iii-387:
dicendo loro: levatevi su, li fé ritornare in sé. serdini, 1-85:
è? cesarotti, 1-xxxvi-55: si fé un pregio di cooperare col vescovo d'alessandria
a la sua testa, / che gli fé vaneggiar dinanzi a gli occhi / molte
. baruffaldi, iii-23: salir le fé presto all'insuso. 2.
n'andava. foscolo, iii-1-21: fé cor quel vate intemerato e disse:
. rucellai il vecchio, 62: si fé leggie... che tutti i
che l'intenerì a compassione e gli fé uscire le lagrime. papi, 1-1-143:
'l tribunale / il presidente, e fé noto l'intento / contra chi non offria
7-58: quel che per carità me fé 'l mandato, / sa e conosce a
a le due donne / che si fé re de l'inghilterra. a. cattaneo
. frugoni, 5-94: il vezzo le fé un monile, la venustà un solecchio
. f. frugoni, iii-585: si fé all'ora un intreccio di abbracciamenti scambievoli
tutti gl'intrichi al modo / che fé alessandro il gordiano nodo. d'
vita / la riscossa umanitade / dalla fé ringiovanita. e. cecchi, 5-172:
e lo privò del regno e ne fé nova investitura a re luigi, dicendo che
in cercar come / su lo 'nventario che fé cacciaguida / in paradiso, a'suoi
valle, ove abita un leone, / fé pormi tinventor di crudeltade, / il
santa chiesa di loreto, altro non fé che cancellare in tutte le invetriate il
. fatti di spagna, 869: carlo fé involupare lo corpo de alda in uno
/ inviolabil governo / de questa poca fé ch'ai mondo resta. giraldi cinzio,
di saldissime ritorte / in una candida fé stringa due cori; / e un'
, che due dialoghi gli involò e fé stamparli per suoi, non pur que'
in quella guisa che aveva destinato, lo fé * appiccar con li altri sopra la
e degli accenti, per verissimo ne fé conoscere. gir. giustinian, li-2-189
, 5-77: quel da esti 11 fé far, che m'avea in ira /
: succedette che un cavalier di clusia fé per un mandatario sfregiar un ircocervo che gli
bello e in grandi delizie nutrito si fé religioso. mascardi, 9: non è
, xi- i-260: la fama che fé * risuonare il nome di francesco algarotti
, 15-35: or aldirai se questo fé cose ladre. pulci, n-61: della
non puoi lagnare, / perché gli fé del fil sì buona parte / ch'el
. cariteo, 141: per la fé che si lagna in varie rime, /
scorta, e in se tesoro / ne fé 'l gran tosco. g.
e sottile / al grand'impeto suo fé lieve inciampo. 9. fatto o
voci, notò, allo squarciar che fé di frondose macchie, due pastorelle vezzose.
boschini, 101: me par che fé dessegni molto rari, / co 'l
di ducati 1400, per lascio che fé giovanni ad vincenti suo nipote. lud.
di che gridano? di quel che fé la insegna dell'aquila menata da ottaviano
mie capre e le tue, / fé come il cucco l'ova in gli altrui
cittare la note per la comunità ne fé una matinada. folengo, i-377:
alloggiamento. di costanzo, 1-307: fé subito lavorare una trincera che circondasse tutta
, alla lucerna della sua contemplazione, fé monili... preziosi. gemelli
d'oro; fra gli altri lavorìi fé una tavola d'oro, la quale,
dottate, / chéd i'vi do la fé, tal com'i'porto, /
e 'l buon disceso; / drittura, fé, leanza esser perita; / e
fu sì rotta, / che libito fé licito in sua legge. cavalca, vii-121
voglia / de l'uom, ma il fé il signore, / con vera libertà
di lussuria fu sì rotta / che libito fé licito in sua legge, / per
meco, / sotto buona intenzion che fé mal frutto, / per cedere al
rucellai il vecchio, 62: si fé leggie, per gli opportuni consigli, che
idioti. della casa, 735: chi fé a babelle mura alte e leggiadre,
tuo dispetto, / cosa che non fé mai 'l popul romano, / col legno
cavalli ed armi e le sassose / fé piane a'legni, aperto al mare un
giaccio a un vostro sdegno / si fé 'l mio dir, il qual poi lento
quale un foco acceso, / ci si fé l'aere sotto i verdi rami.
; un leto in mezo a la camera fé edificare, / lo quale atorno si
. becelli, 1-54: il duca borso fé venire ben tosto / una lettica di
idem, par., 4-14: fé sì beatrice qual fé daniello, / nabuc-
., 4-14: fé sì beatrice qual fé daniello, / nabuc- codonosor levando d'
, come il solito, al nonno, fé ritorno in sala, seguita da tutta
: quivi / al servigio di dio mi fé sì fermo, / che pur non
cent., 18-30: quivi a tutti fé tagliar la testa, / e curradin
, ii-269: tanto amor, tanta fé... /... liquefatto
, coito. nomi, 6-22: fé... ch'una notte a solo
marino, xiii-104: livido scrittore / mi fé del senno imitator d'alcide: /
quel furore, / apollo in me fé furioso amore. f. f. frugoni
andrea da barberino [crusca]: fé molto strigner la terra da ogni parte
: succedette che un cavalier di clusia fé per un mandatario sfregiar un ircocervo,
miglia'di moggia di grano / ne fé venir di puglia, bello e netto,
sordidati e logori li suoi vestimenti, si fé venire degli altri nuovi. baldi,
la strada lorda, / e non fé motto a noi. de basso, lvi-26
prese anteo e strinselo / che morendo gli fé veder le lucciole. aretino, 20-36
/ ch'io trovai lì, si fé prima corusca, / quale a raggio di
spirito santo ancor nel segno / che fé i romani al mondo reverendi. libro della
nario. sercambi, 1-i-489: fé uno taulito con una sponda da
come una lumacuzza, pure in malora mi fé condurre a casa sassi, rena e
strisciante lasciando, al via portar che fé de'suoi fiori, fragranza celibe.
inf., 27-43: la terra che fé già la lunga prova / e di
.. nella sua cella, lo fé [l'uovo] cuocere al lume della
... e perciò gli fé tagliare i testicoli, ed avendolo dotato,
testicoli, ed avendolo dotato, gli fé porre in testa il velo nuziale e,
la sua magrezza, / e molte genti fé già viver grame. cavalca, i-io
in mezzo a i veri / pregi suoi fé chiaro più. -leggero,
lussuria fu sì rotta, / che libito fé licito in sua legge, / per
cane; / tanto il dolor le fé la mente torta. / ma né di
: la bella si levò e mi fé cenno di seguirla. io macchinalmente la obbedii
tal carco / e di molti pisan fé far macello. b. giambullari,
/ e dalla sommità del monte atlante / fé rovinare una macìa di sassi. padula
dì suo maggiorezza; / la fé cristiana poi lassarà elio / e gli agi
di là, donde alcun mai non fé ritorno, / il tuo german diletto a
magion muover si possa, / cinque fé la natura e quattrocento / pronti e
, 15-12: al primiero apparir che fé mirtilla / avanti a gli occhi de
ci lasciammo arrestar da chi la 'ncetta / fé 'n sul nostro riguardo, patteggiando /
/ per carlo di vaiosa e raunare / fé suo consiglio, e giurar la credenza
non fusse brunoro, e la reina lo fé rimettere in prigione e ordinò ch'egli
. di costanzo, 1-70: questo fé com'uomo prudentissimo, che conoscea quanto
con la sua lettera, mi ti fé credere non meno violatore di sua sorella che
maladetto, / tenne gran posto, fé spese bestiali; / ma poi per soddisfare
era seco raffreddato alquanto, / gli si fé più maligna e più sfrontata. tagliazucchi
: -io non so a la fé di dio ciò che tu m'abbia fatto
vertere l'imperio mio per agrandire la fé de macometo. -con riferimento ai
, / qual più ti serve a fé quel men ài caro. latini, 3-65
in sé ribelli; / achitofèl non fé più d'absalone / e di david coi
luma- cuzza, pure in malora mi fé condurre a casa sassi, rena e
fatto mancamento, / per la mia fé, ch'io ne son mal contento.
storici, ii-319: e1 mancator di fé, crudo e villano, / ebbe
, vii-188: un cavalier di clusia fé per un mandatario sfregiar un ircocervo, che
altro. fiore, 29-12: ancor fé far trabocchi e manganelli, / per li
tavola ritonda, 1-34: lo re meliadus fé fare un gran mangiare, nel quale
: io vi so dir che ve la fé col manico! -f a r
al duca di guisa, il qual fé prendere il saga, mentre tornava al
pianoforte, tiva della religione, fé manifesto essere della nuova setta.
: sicarie dell'industria e della fé manifesta quel portento a'greci / la deità
nuovo, dalle medesime [serventi] si fé bendar gli occhi e, baciatele,
una doppia manara d'argento tosto fé la porta / trabucare. ugurgieri, 56
. pucci, cent., 74-10: fé la risposta ad ambo mani, /
di suo donno in mano, / e fé sì lor, che ciascun se ne
ordinò che 'l castello si combattesse e fé ordinare molti ingegni, gatti e grilli
aspetto, / quel candor, quella fé, quanto rispetto / m'inspirano nell'alma
che son la pia; / siena mi fé, disfecemi maremma. boccaccio, dee
cacciò il campo spartan vittorioso, / tal fé renoppia dal sanguigno margo / ritrarre il
divina. baiardi, 35: la dama fé con gli occhi una marina / e
f. frugoni, vi-135: tosto il fé dar del suo musone borioso e burbero
, donna in ogni secolo mirabile, fé uscir dei regni de la spagna tutti i
avviva / ciò che per sua matera fé constare. savonarola, iv-497: se evacua
per esser sere / tra molti buoi si fé matricolare. moneti, 2-141: tanto
la bella aurora / l'aer seren fé bianco rosso e giallo, / tutto 'l
mandragora buffone, / che in quel colloquio fé sì gran frastuono, / che finalmente
sulla rete delle corna del cappuccio mi fé per la ginevra. poliziano, 4-18:
del fior non fosse barattata, / sì fé gridar per tutta la contrata / ch'
buon ordigno [un frullino] ei fé pesante! / con qual mai gusto
il vero. cristoforo armeno, 70: fé palese, caramente pregandola ch'ella anco
certo medicastro / che al dottorato suo fé piover fieno: / e perch'ei vi
di grazia 'n becchina, / in fé di di', ch'anche non tèn a
ochi a una medusa / che subito mi fé rigido sasso. galileo, 3-3-505:
luminoso; onde buon zelo / mi fé riprender l'ardimento d'èva. idem,
diventò di zana, / e tanto fé che ne portò il mellone. a.
le donne eternate, / amor, fé, gratitudo gloriosa. buonaccorso da montemagno
: in una moneta allor coniata / fé far memoria com'el fu prigione, /
siena, / rispuose l'un, mi fé mettere al foco; / ma quel
e molte giostre e tor- niamenti si fé. cornazano, 1-39 andando questa garzona
/ promulgar amore in gnido / poche fé leggi novelle / per alcune vedovelle, /
o dentro, / ne la mia mente fé subito caso / questo ch'io dico
la preda esser quelli soto texin, fé lassarla tuta e liberarli, justa la
come cane; / tanto il dolor le fé la mente torta. petrarca, 213-3
cor, paterna mente, / e sveglierassi fé laddove or dorme. pascoli, 546
dì che seguitava, / non si fé altro, e ben milledugento / se ne
marini, 282: questi lieto si fé incontro alla mentita donzella e, presala
quale un foco acceso, / ci si fé l'aere sotto i verdi rami.
; ne le quali fulco multe meravellie fé d'armi. a. pucci, ii-236
li cieli con tanta vertute, / che fé maravigliar l'etterno sire, / sì
la gente achea / tal di sua possa fé armonia cimento, / che del
. di costanzo, 1-29: re carlo fé mozzare la testa a corradino e al
era appoggiato, / quando ciascuna parte fé consiglio / se fosse da rifar cotal
bella in dir di no / che si fé il negar quasi mercé. goldoni,
dona tal premio amor a l'altrui fé, / mira, o tirsi, che
. oliva, 448: si fé vedere co'merchi de'carnefici, co'
sibillone monello; è opera, a fé di dio, meritoria. 3
più non ti temo! » / come fé 'l merlo per poca bonaccia. boccaccio
pallavicino, 6-1-134: il re cristianissimo vi fé andare il duca di longavilla, uno
, / qual mia ventura oggi mi fé palese / la bella vista vostra, /
svolta per lo più abitualmente e anche parte fé ben suo mesterio. boccaccio, dee.
lato percosse, il fiorentino / dall'altra fé ben suo mesterio. giuglaris, 1-563
al soprastante disordine,... fé convocare i dottori, e con dimostrazione di
, / più non diss'ella e fé da lei partita, / contristandosi ^
i-263: non contento di questi, fé gettare in metallo il gruppo, che
oh quante prove / in amor non fé mai giove / che famose sono ancor!
lucerna per tordi e gli fé comparire tanti ridicoli mam- moncelli. sogghignò
era una sua figlia vezzosa, e la fé senza metro di pudicizia divenir meretrice.
mise, / che più lucente se ne fé 'l pianeta. g. villani,
di galizia e altri luoghi, il che fé in abito / di peregrino e due
e volsimi al maestro; e quei fé segno / ch'i'stessi queto ed inchinassi
, / rispuose l'un, mi fé mettere al foco: / ma quel per
e così il palazzo superiore; si fé le sale come li ventricelli del cerebro
, 1-31: quel ch'acerbo non fé, maturo e mézzo / vuol far or
e [l'uomo] se ne fé portare un 'mezzo'. baldini, 14-123:
tener più conto di persona, / fé faccia di pallottola. buonarroti il giovane,
= comp. da mia1 e fé. miagolaménto (miaulaménto), sm
miagolare / e 'l gatto se gli fé sopra bocconi, / dicendo: or vola
micidial di forte: / chi altrui fé danno, al minaccioso aspetto / trema di
di miglioranza e, impaziente de'remedi, fé subito disegno di venir a palermo.
affanno / ne la stagion miglior si fé conserva. betteioni, iv-6: le signore
, inf., 17-89: vergogna mi fé le sue minacce, / che innanzi
. fantoni, i-200: chi altrui fé danno, al minaccioso aspetto / trema
che '1 perder con chi avanza / fé vana una speranza imperatoria / a tutti
in mano / e con lor si fé fuor de la fenestra, / dicendo
ministerio, / dando a l'arca di fé luogo più degno, / inanzi al
le palpèbre colse, / ma maggior danno fé ne la sinistra: / che quella
di stefano, 15-26: manestrare li fé zerti brudeti. campofregoso, 1-45:
magion muover si possa, / cinque fé la natura e quattrocento / pronti e
, ai detti oscuri / minorando la fé. chiari, ri * i8o: volendo
stazio e io seguitavam la rota / che fé l'orbita sua con minore arco.
e sin al cielo / a volo alzar fé le minute schegge. ramusio, i-354
alquanto di pioza menuda... fé gran fango. ulloa, 21: in
con mani e con cenni / reverenti mi fé le gambe e 'l ciglio. idem
che [amor] fa maggior sua fé di giorno in giorno. vasari, i-891
morte sperona! boccaccio, iii-n-69: fé subitamente palemone i... i
monti, x-3-411: cruda di regno ambizion fé bello / parer sovente un gran misfatto
che il cielo e la terra ne fé segno, / e non sanza alto misterio
il misterio, / onde per suo fé lo mio sangue credere. a. martini
e de tanche alla confine / e lo fé rimaner mezza figura. -perdere
fortunata, voi che la natura / fé con le seste e le bilance in mano
a misura de la vesta, / fé trovare in questa banda / un barbier
m. zanotti, 1-8-11: questo non fé la tua terribil verga, / o
e suave tintinno, / de laur fé compor corona e mitra / e tua
. i occorron dunque, dite in vostra fé, / per poter la camicia di
, quivi gettate le fondamenta, la fé susseguentemente colla sua sola direzione senza verun
le argive corde / e le latine fé d'ausonie voci / modulatrici su la tosca
la pomposa jolco /... fé tra'greci il primo / di torreggiante mole
4-617: di quel non fluttuante flutto / fé sua perpetua stanza [l'anitra]
. / pietà ti stringa, che ti fé passibile / colonna e guida a noi
e '1 buon disceso; / drittura, fé, leanza esser perita. sacchetti,
fosse / che gli occhi d'argo tutti fé dormire, / né d'anfion la
la gente di- velse, / e fé combatter castel fiorentino, / ma non gli
. fu maturo consiglio, che ne fé prender l'armi per la libertà oliva,
/ e le toccò la mano e le fé a torno / dieci moresche.
. tasso, 1-8: pien di fé, di zelo, ogni mortale / gloria
guerigion feceli dono, / ed el fé lor perdono, / e anche el refedier
: critone, udite queste parole, fé cenno a urto schiavo, e la tazza
apostema incancherita, mangiandoli la carne, fé una piaga sì grande che vi entrava
cosmo collezzione a un contadino, gli fé mettere pere moscatelle dinanzi. ventura rosetti
anzi il fracasso d'una moschettata / fé spesso andare a scìola sbirrerìa. guerrazzi
fu senza dubbio la ragione che mi fé pur tanto dispregiare quei popoli e sì
prese / d'andarne in tolosana e fé la mossa. sacchetti, 48: fece
pietà del mio tormento, / mi fé quel dono. varano, 1-17:
nostra / leggeva; il che mi fé stupire assai, / facendo questi poco
: [15 gran roman al ponte / fé di sé degna e me- morabil mostra
, 4-5-142: corralat... si fé recare una mostranza da sporre il divin
pavimento / come almeon a sua madre fé caro / parer lo sventurato addomamento.
quella canna a lui [al razzo] fé gioco, / poiché all'impeto del
a ciò che non no 'nganne falsa fé. pulci, 13-2: la damigella con
. niccolini, 2-2-5: non ci fé motto, né cangiò sembiante.
esser in guerra, sete per mia fé i più semplici, anzi i più grossi
d'alcun dì dopo la mora / fé mozzare la coda. gozzano, i-358
83-53: [il re giovanni] li fé condannare e sbandire / siccome traditori,
figliuol di dio: / non sie fé vostra d'ignoranza mossa, / in vera
degli angeli, 69: -per mia fé, s'io fossi com'era una
f. frugoni, v-649: il malvezzi fé nel fine coprir la tavola dei suoi
a. pucci, ii-85: fé [alessandro] fare uomini di rame e
f. frugoni, vi-135: tosto il fé dar del suo musone borioso e burbero
citerea, / né come a aracne fé mutar figura / tirata dea. varano,
in luogo di maffe, cioè per mia fé, lasciato in dietro la preposizione per
= forma contratta e alterata di mia fé 'in fede mia '.
, assente. piovene, 6-377: fé suore la trascurano e i medici non
. marino, xii-518: in buona fé, io giurerei che il vostro naso
ipocràte che natura / a li animali fé ch'ell'ha più cari. giuliano de'
cecità. pegolotti, lxxxviii-n-220: sogdoma non fé mai contro a natura / nel sesso
: lancialotto disse: « per mia fé, che questa mattina io iscontrai una donzella
grido / ne gli occhi miei la fé che vien dal core, / ov'è
xii-60: ferme in porto / la naufragante fé posò le piante. 3
orazioni fu singolarmente attribuito il rilevarsi che fé, come tutti dicevano, miracolosamente la
sier marco barbarigo savi a terra ferma fé lezer un altra letera ma più longa
orecchiette, / che l'amor mi fé drizzar, / fo languenti, fo neglette
. loredano, 12-15: per mia fé, patrone, il nembo è per scroccare
che colei sen porta, / che di fé vota e a l'amor mio rubella
col nemboso sabbion che intorno aggira, / fé sì che sbaragliato in ogni banda /
72: su, speranza, su, fé, prendete l'armi / contra questa
del suo figliuol, che mai fé torto a nemini. = voce
par che si dipinga / la santa fé vestita in altro modo / che d'
una incadaverita testuggine numerosamente distesi, la fé parlar dopo morte. -nervolino.
vescovo di arras... gli fé sentir una lettera del gonzaga il quale
, quant'oro fu bello, / fé savorose con fame le ghiande, / e
firenze netti e puli / a lor donar fé domila fiorini, / perché armeggiasser sanza
la 'mpresa [degli argonauti] / che fé nettuno ammirar l'ombra d'argo.
confessionale. casti, i-1-284: le fé cenno di porse / al suo confessio-
pomo, l'opposito del quale / fé infernale aaam. tolomei, xxxvi-37:
alma in seno / ch'è d'incorrotta fé nido costante. g. gozzi,
., 27-94: se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi, per
in dir di no / che si fé / il negar quasi mercé. manzoni,
. m. cecchi, 1-1-18: alla fé, ch'io gli detti un pugno
può soffrir d'ingiuriosa mano, / fé la raia apparir e co'suoi denti
/... / tanta dimora fé che non s'avvide / tre il sol
g. stampa, 98: nodo e fé, che non è stretto e costante,
dente dentro. ariosto, 39-54: si fé quivi arrecar più d'una fune /
così legno chiodo, / come la fé eh'una bella alma cinga / del suo
altri del suo telo / per sostenere la fé sovr'ogni cosa, / tanto ne'
iii-576: égli lontan ti volle / e fé nomarti amba- sciador sul tebro.
/ cleonice può costante / a pastore giurar fé, / e può doride incostante /
40-93: subito che il verbo iddio si fé visibile, si fé ancora nominabile.
il verbo iddio si fé visibile, si fé ancora nominabile. pascoli, ii-529:
1-12: alcuno di loro [galligai] fé uno ma- lificio in francia in due
feci l'imbasciata et egli mettere / mi fé li panni s'una cassa e dissemi
albertazzi, 952: carlo guardò, fé di spalla, noncu- rando.
/ un non so che ch'ognun fé sordo e cieco. aretino, 20-69:
sentier. / quella canna a lui fé gioco, / poiché all'impeto del foco
. r. sacchetti, 1-401: anne fé due note d'un risolino secco,
lo nodaro sì gli era / che fé le carti. tedaldi, 36-1 (69
attendi al notariato, / della pubblica fé base e sostegno. muratori, 7-i-183:
quanto più tosto potrà, a bona fé senza fraude. sacchetti, 191-137: il
al duca di guisa, il qual fé prendere il saga, mentre tornava al suo
: poi che di voce in voce si fé questa / strana avventura in tutto il
lor vita notomia. poliziano, 1-675: fé insaccarmi nella ragna / con suo'ghigni
ghigni e frascherie: / poi di me fé notomie, / quando m'ebbe a
ke reporta alguante novele: inpersò pigola fé è da fir daa, ke molti òmini
novello inchiostro / e nuovi patti rotta fé risalda. -che opera ininterrottamente,
, iii-98: l'inno / che ti fé spesso a rimirar invito / e d'
. / la sua noverca iulia si fé sposa. f. alberti, lxxxviii-1-110:
cardinali che si questo mese d'ottobre si fé pagare prestanze 45 di questa trovarono in
de la spada /... / fé de'franceschi mucchi senza novero. b
inesperto novizio. forteguerri, 6-58: si fé tra gli osti l'inglese novizio
forme e lievi / conoscer ne le fé la saggia guida. testi, i-58:
è di storico, in vostra fé,... in tutt'i nullissimi
, volcano, suo marito storpiato, ne fé vendetta, e questo denota che mai
degna vita / la riscossa umanitade / dalla fé ringiovanita. graf, 5-34: dov'
una incadaverita testuggine numerosamente distesi, la fé parlar dopo morte. f. f.
, mentre stette in roma, gli fé dare per le spese ottocentomila nummi,
vana, / iunon la confermò e fé che scese / iris, sua nùncia,
che al miraggio / de la scienza si fé macro / ed il sacro / lume
, veduta quella cesta nuotante, la fé condurre a riva. muratori, 6-54:
forma piglia. / la bocca si fé sprone, il capo proda, / il
869: quando fu la matina, carlo fé sonare de molte trombete, nuselle e
zasca- duno montasse a cavallo, possa fé cantare la messa. = var.
ch'e'disia, / per cui si fé gentil l'anima mia / poi che
che alle donne etnische e perse / plorar fé l'ombre de'mariti estinti. leopardi
simi- gliantissimi al padre loro. quegli fé diligentemente nutrire. gherardi, iii-28:
, 43-15: a vecchie donne e caste fé nutrire / la figlia qui, eh'
volta el dì, e così non fé loro niuno obligamento. = voce
impia e ria, / dov'è la fé che a mia madre obligasti? alberti
teneva obbrigato, / in quel concilio fé proposta espressa / che papa bonifazio era
e'collegi e'richiesti e se ne fé scrittura obbligatoria con saramento. libri di
obbligazione pagare con dono più rilevante, fé voto di perpetua verginità. carducci,
fé vinta dal peso / di fidanza mortai,
petrarca, 206-45: mal fa chi tanta fé sì tosto oblia. goldoni, xiii-383
/ e poi di metter la suo fé in oblio. chiabrera, 1-16-47: fu
, 4-141: un rumor, che fé tremare i venti, / feciono i suonatori
, né nuocer può, la buona fé, / né mai dal ver prudenzia fu
solamente la voce d'una oca fé ciò sentire? nardi, 86: giunsero
terra ond'io fui, / che fé del sangue suo già caldo il porto.
resto avea perduto intorno, / lo fé con simil colpo ire all'occaso. caro
da l'inferna spiaggia / a farmi fé del deplorabil caso: / o per breve
in toscana, 14-1-x-27: il primo che fé dono al genere umano del cannocchiale.
tua, ma della natura che ti fé sì avvenente, se con amabile incanto ti
saputone, ne sgridò i soldati e la fé subito riportare all'occhio del sole,
pensiero sopra ser gianni caracciolo e lo fé gran siniscalco. i. nelli, iii-138
. frugoni, 2-72: la politica si fé veder nel congresso tutta misurata et occhiuta
andato, ma l'occupazione del polverella lo fé riprendere. 14. locuz
-per veder l'albore, / che fé tal fiore. dante, conv.
ravviavo i miei cenci, il generale mi fé chiamare. 4. profumato (
/ ch'io vada a quel che me fé tanta offensa. vai, 48
v-175-23: dimite nostre offensioni / per fé, per overe e per confisioni. savonarola
il cielo, ai rai del sol fé scorno / il grandinar de le saette sparte
grazzini, 3-27: varchi, alla fé, tu hai dell'ognissanti, /
e dice ch'ogn'om li par di fé. -in unione con un aggettivo
sopra un gran sacco d'ossa fé l'entrata / questo beccaio e pian
cavallo; minerva percosse la terra e ne fé uscire un piede d'olivo e con
, 1-xxvi-121: ditemi, per vostra fé, qual credete voi che sia il più
chiamasti / allor che fede alla mia fé giurasti, / or così dunque il sacramento
quella / fiera d'egisto a lui fé il grand'oltraggio. -fare oltraggio
obizzo, n-75: per cimentar la fé di chi glie '1 diede / del
ha detto? socrate forse? ma fé di giove, diss'io, anzi il
una / col sydo suo, non fé il pare umbilico / ove il sol terra
secoli a la 'mpresa, / che fé nettuno ammirar l'ombra d'argo. petrarca
me tatto iniquo e strano / che mi fé quel dal piano, / che bagnò
resti la mia ferita, / chi la fé si punisca: / fèlla quell'arco,
signor davitte / tradì, adulterò, fé omicido. landino, 37: un giorno
dante, inf., 9-102: fé sembiante / d'omo cui altra cura stringa
. f. frugoni, iv-456: si fé calma in quell'ondeggiato euripo di sofisti
cavalli ed armi e le sassose / fé piane a'legni. gabrielli, 1-3:
conti di antichi cavalieri, 1-59: ciò fé [cesare] perché 10 viso suo
/ l'onnipossente creator comando / uscir fé tutte le mondane cose. arici,
nell'entusiastico pensiero / l'onnipotenza della fé rammenta, / e cristo che salvo simone
e piero / e li accusò di fé languida e lenta. foscolo, xv-475
l. tadini, lvii-184: quel che fé stupor fu che la corte / del
: a'dì 28 di gennaio 1474 si fé una maggiore giostra in su la piazza
, 18-132: poi la giostra si fé, di che l'onore / e 1
della casa, 705: mio padre si fé un bell'onore / a ritrovar questa
ghita sorprese / che alcun modo non fé di resistenza. alfieri, 1-808:
penelopè tanto serena, / che d'odio fé, non di successo onusta. tansillo
in ispagna / e, per mia fé, mi parve un uom gentile, /
, i-2-200: il prete a battistin fé intanto l'aio / ed i doveri
/ lo qual devenne po monego e fé bon ovramento. -mettere in operamento
compiuto. boccaccio, iii-11-69: poi fé subitamente palemone /... edificar
dei principali fondamenti delle sue operazioni; fé cono scere l'inesattezza del
openione, / qual più ti serve a fé quel men ài caro, / on'
desio / di veritade, con opposta fé, / decapitaro, emmanuel kant, iddio
oppressione del lavardino..., fé dal duca di alansone trattar nuovo accordo
, 1-151: sdegnato, il re fé comandamento a'soldati che quant'oro si trovavano
, eterno nido / de la sua fé, eh'altrove oppressa giacque. bellori,
opresso. pallavicino, 1-505: avvisatamente fé pari il savio la libidine al vino.
/ contro il dover, contro la fé prevarica, / e 'l giusto e l'
poss'io sperare / meriti de mia fé? / -messé, non so per che
fiorentino in quel suo bel distico che si fé nella sua morte. proverbi toscani,
» / ed ella: « in pria fé qualche smorfia e or poi / che
poco. pananti, i-127: mi fé cenno col dito d'uscir fuora: /
, vi-5: per dio, a fé per questa croce, che io adesso adesso
. alfine un saggio / indovin ne fé chiaro in assemblea / l'oracolo di apollo
lo'motto, / da un canto du'fé suo oratoro. -predica.
stazio e io seguitavam la rota / che fé l'orbita sua con minore arco.
par., 12-112: l'orbita che fé la parte somma / di sua circunferenza
= voce dotta, gr. òpxyjat / fé 'danzatore ', deriv. da
f. frugoni, v-541: il catterino fé metter sulla credenza maestosa diversi orciuoli de'
., 4-1 (1-iv-364): si fé dare l'orcioletto nel quale era l'
quivi firmossi il capitanio eccelso / e fé che tutti i cavalier romani / subitamente s'
ritornato il conte sotto il castelletto, fé subito ordinar le batterie e, in capo
pensiero sopra ser gianni caracciolo e lo fé gran siniscalco. p. del rosso
, ecc. cobelli, 23: fé ordinare il consiglio; poi lui andò in
il nome, / di lei la fé, non ordinario vanto. foscolo, xi-2-511
. razzi, 6-33: per mia fé, se non fusse che ippolito mi
. m. adriani, i-15: fé voto [ecale], se tornava salvo
a ricever gli ordini sacri sempre si fé, lui presente in rocchetto e mozzetta.
tornata in casa, a la sua fante fé palese l'or dene priso
d'occhio in tutt'egitto / palese fé l'aspra sentenza e fera, /
di graticcio. ariosto, 46-74: fé alla campagna l'apparato adorno / di rami
e varie penne inteste / l'indo fé già sì nobile orditura, / con arte
roncisvalle, 1-13: gran ferita glie fé sopra l'origlia / re moradace con
questi dì quello iacopo dipintore che io fé venire qua; e perché e's'
ben senti'mover la piuma, / che fé sentir d'ambrosia l'orezza. gherardi
f... per la fé tua ferma, / per l'orfanezza sua
, vii-113: ercul degno / si fé di etterna fama l'orgogliose / fiere domando
color con fila d'oro / ordirle fé. p. tiepolo, lii-5-33: vien
la terra e 'l monte / corito fé chiamar per proprio nome, / perché fusse
d'europo, e più di venti volte fé voltare l'oriuolo ad acqua per una
città del suo procedere, senza rispetto fé far una palizzata in una parte della
parole, e nell'orlo del lito fé tormentare tutti tre. battista, iv -140
, vincitrice de la guerra, / fé trarre a quella giovane la vesta / et
vesta / et ogn'altro ornamento le fé porre. cellini, 536: ancora si
d'ornarti: / amor bella ti fé. casti, 252: non curar quivi
: qual tua seconda e graziosa stella / fé sì che di bei grappoli t'ornasti
/ ch'io trovai lì, si fé prima corusca, / quale a raggio di
alla suora, / che alla mia fé questo gran fascio impose. pallavicino,
rea. monti, x-3-374: si fé più truce allora, ed un orrendo
vestimenti, coi quali il giustizieri li fé appiccare. muzio, 1-181: come onoratissime
, d1-6-128: tanta parte e così orrevole fé egli sempre delle sue proprie ricchezze che
per iscemare la di lui orridezza gli fé imprestare dalla terra i giardini. bettinelli,
: fatta la città di gaeta, enea fé vele e passò lungo quella contrada,
le quai contra libidine / natura nascer fé. casti, i-1-376: don grazia
nel suo amor, più mi si fé nemica. buti, 2-765: 'l'
pazzo. pescatore, 52: a fé che merti coronato / esser d'ortica,
seminar quel seme venne * / che poi fé sì buon frutto nel mio orto.
la terra ond'io fui, / che fé del sangue suo già caldo il porto
sir di milicciano, / che stordito lo fé scender per orza / a dar la
36-25: soso... in pergamo fé quello eh'essi chiamano osarotèo, perché
augurava male e dicevano che mai non si fé tanta oscurità. battaglia di ravenna,
, / qual mia ventura oggi mi fé palese / la bella vista vostra,
xliii-120: io ti prometto sopra mia fé pura / eh'e'tuoi sensi di vita
napol sì dannosa, / che la fé negra, oscura e tenebrosa, / furando
, 1-246: l'imperator nell'ospitai fé porre / la madre e 'l padre mio
senza neuna licenzia. sanudo, lviii-271: fé renonciar a suo nepote de anni 5
due suoi figli, / li quai fé poi morire a gran tristizia. antonio
linee architettoniche. vasari, iii-499: fé [michelagnolo] stupire sua santità e
tua grande anima invitta / e nella fé de'regi e nel tramante / ossequio delle
condizione de'tempi, la quale il fé parere una volta manco ossequioso alla volontà
m. cecchi, 143: plauto / fé ne 1''anfitrion 'certe cosette
me convien morire o rinegare / la fé che sempre ho voluto observare. leggenda
fante, lvi-56: se non si osserva fé, patto né legge / a chi
vedi quel che io faceva! in fé di dio, che io me n'andava
ser giovanni, 3-221: il re fé l'aparecchiamento grande per andare a osteggiarlo
, / i fiorentin di ciò che fé mestiere / forniron le castella. bibbia
caminò a vi- gnone, dove troiante fé uno ostello di mangiar cotti. sansovino,
lo alloggiamento nostro, per la mia fé onoratamente, delle tappezzerie del duca.
, iii-98: l'inno / che ti fé spesso a rimirar invito / e d'
frate] questa parola, ognuno fé offerta in quantità: alla quale offerta fu
era un somero; / de dré sì fé un sono / sì grande come un
da barberino, iii-197: l'ostiere fé dare della biada al cavallo e apparecchiare
sembiante in dura spoglia / e tronco fé de l'ostinata voglia. poerio, 3-646
, contestatore di qualcuno o di qualcosa fé ha valore iron.).
ottantesimoquarto ed ultimo della sua età, fé conoscere [il papa] che da un
il quale dopo la morte d'augusto si fé vedere per un anno scuro e caliginoso
cambiar lancia venne, / e ne fé inchiesta, e la richiesta ottenne.
, a cui imposta fu, ottimamente fé l'ambasciata e a tunisi ritornossi.
, 536: dalli capitani delle ottine si fé la nomina delli sei per l'elezione
del ritorno al prode / che tronca fé la trionfata nave / del maggior pino,
pagliaresi, xliii-131: per tutto el reame fé cercare / là dunque avesse donzella gentile
per ozioso gioco / un buio iddio ci fé. d'annunzio, iv-1-442: io
/.;. / desprezzatrice sei di fé sì pura. ariosto, 24-72:
fu uom grazioso e perfetto / e fé pacificar la santa chiesa / col re di
pacifica legazione gli giunse, che gli fé cader l'armi di mano. lampredi,
cent., 32-82: papa bonifazio fé 'l trattato / ed accordo- gli,
a ogni cosa l'occhio * / fé l'uomo, e, per fornirlo interamente
padre sì. -quell'affar spesso si fé? - / padre sì. -ci provasti
non lo seguì nell'esiglio, lo fé padre di cinque figliuoli e d'una
frate barione? ète sorto? a fé porta la vostra cappa: non vi dissi
botta, 6-i-399: il capitano mugford si fé padrone di una nave da carico che
al paganésmo ne l'età novella / fé da la vera fede. lippomano, lii-6-280
arbi fumo andati via / che esdran fé un consiglio generale / dove fu il
creatore / egli ha respecto, che fé lui e quello, / puoi dir che
potestà / che assai fecion mancar la fé pagana. castelvetro, 8-1-73: quelle
in un po'di pagliericcio, il fé riporre nel suo proprio letticello.
., 1-7 (1-iv-76): il fé nobilmente vestire e, donatigli denari e
/ sopra un gran sacco d'ossa fé l'entrata / questo beccaio e pian pian
molto comodamente. sansovino, 6-176: fé mettere in man nel canale molte galee e
guido che il [ottone i] fé conte paladino. giacomo soranzo, lii-6-139:
e gli fu grave querela scritta, / fé pigliarlo anche lui subitamente, / e
1-190: le [alla nave] si fé sotto e vortice e vo- rago,
quanto più tosto potrà, a bona fé senza fraude. leonardo, 2-328: le
, / che la tua affezion mi fé palese. g. c. croce,
d'occhio in tutt'egitto / palese fé [massenzio] l'aspra sentenza e fera
rinforzare i paletti e i chiavistelli / fé di porte e finestre. carena, 1-192
feste matte, / il palio si fé correre alle donne, / nude come il
città del suo procedere, senza rispetto fé far una palizata in una parte della marina
parole, e nell'orlo del lito fé tormentare tutti tre. busca, 2-172
dispietata e rea, / ché vi fé, viva e morta, al mondo onore
inganno palliato accogliendolo in seno, gli fé lasciare nel pelo il nerbo. p
tener più conto di persona, / fé faccia di pallottola. -cavare le pallottole
la mano aperta e distesa d'olinda fé sentire un piacevole scoppio della mestola.
dita. vasari, iii-489: lo fé [il modello della cupola] di grandezza
65-63: en cusì vii pancelli envolto te fé stare. tommaso di silvestro, 112
dotta, gr. trav / jyupiàpx'/ fé, comp. da 7tav7) yupt,
antonio di meglio, lxxxviii-n-137: i'non fé cosa mai, che, pure i
ibidem, 284: caldo di panno non fé mai danno. periodici popolari, i-103
l'ha fatto e colui che lo fé. aretino, 20-129: noi non vogliamo
spropositata. pescatore, 51: a fé, che merti coronato / esser d'ortica
. fazio, ii-25-38: un papa fé, bordin, novello, / lo quale
per bene potere pappare e leccare, fé suo avviso di dare a intendere ai suoi
con amor non conservo, / che fé fallir daviso, / lo profeta piacente,
accorciò la gonna / e sì gli fé veder ch'ell'era donna.
, al fin sdegnato, / terminar fé questo gioco, / trasformando in parafoco /
il dì che invano / sua beltà fé paragone / e vedeva ancor la mano /
: / abbiti in pegno di mia fé l'ardente / brama... /
: [catulo] sceso in italia si fé parapetto del fiume atesis. saraceni,
paratissimo a la morte, / se gli fé appresso e poi cacciò la punta /
ornarle di parati. tesauro, 3-579: fé comparir benedetto adorno de'più preziosi parati
letto. betteioni, i-379: si fé vicino al letto / chiuso in densi
, se 'l sol pensiero / fa fé di me. -condonare i peccati
pari son, ma varia foggia / fé d'ornamenti il mastro lor non parco
pure ch'egli pareggia / della sua fé 'l candore. michiele, iii-
/ e apostolicamente e in sul patetico / fé loro un discorso parenetico. carducci,
, e quel da pisa / che fé parer lo buon marzucco forte. caporali,
stese la mano e di supina la fé riversa, per accennare che gli averebbe
[vitellio] lodò valente e cecina e fé sederlisi allato. m. adriani,
gli occhi de la cieca gente / fé il novo lume balenar del vero. foscolo
ordine, ch'io ti do la mia fé, se questo tuo arnasare mi darà
). vasari, ii-136: vi fé [raffaello] poi, sopra la già
a parole dell'altra vendita che si fé, e non andò innanzi: egli non
cronica degli imperatori romani, 125: elli fé paxe in- tro si, partando li
una sanna come a porco, / li fé sentir come l'una sdruscia. leone
far sì che la parte di sotto si fé sentire. fontano, 74: essendo
/ a molte donne del suo amor fé parte. piccolomini, l-ded.:
riverenza, / quel che vuol la mia fé ch'io non vi taccia: /
i giovani] loro la lor disposizione fé manifesta e pregogli per parte di tutte
donne del suo amor [ulisse] fé parte. lomazzi, 4-ii-15: molti avari
la statua di pompeo, / ritirar fé le muse spaventate. partigianato,
. cantari, 104: dotti la mia fé che 'l tuo venire / io
che l'ora veloce e fuggitiva / fé il punto del partir giunger sì presto,
convenia, il conte novello / subitamente fé quindi partita. la spagna, 1-39:
, vii-157: avvampò di vergogna e fé partita. -allontanarsi (dal luogo deputato
in piè salito, / orlando, e fé risposta al mascalzone: / -io ti
prima che fossero a'partiti, / fé carlo cavalier con molta gioia. -essere
quando gesù fia a noi rinato, / fé parti insieme si vedran conteste / divine
/ mal conscio del destin cui lo fé nascere / natura madre d'oprar marre e
petrarca, i-3-181: sue promesse di fé [so] come son vote,
/ 'propter regnum coelorum 'sei fé mozzo. = comp. dall'
pucci, cent., 20-15: questo fé il papa per fare il passaggio /
. frugoni, i-n-204: tacque amore e fé passaggio / la sua luce nel mio
e ben tosto alla nuova comedia si fé passaggio. filicaia, 2-2- 321
d'europa in breve tempo l'opera fé passaggio, spezialmente a quella di
, ove il gran taglio / si fé del monte. astorri, lx-30: quando
quivi / al servigio di dio mi fé sì fermo, / che pur con cibi
poten- zie della lega, fece come fé fabio maximo contro anibaie, andandogli sempre
e gittò l'altro dardo e non fé peggio che 'l primo: e la cagione
. b. giambullari, i-7: falcon fé il volo come il passerino, /
1-307: il re,... fé subito lavorare una trincera che circondasse tutta
disegni a virginio, seco si ristrinse e fé sembiante con tutto l'esercito volerlo assediare
pasticci e varie usanze, / e vi fé far per fin la gelatina. piovene
italiana musica, un pasticcio / vi fé di note unisone, scolastiche, /
come che gli era ingegnoso, ne fé uno pastino e trovò l'uso del
pasto, venneli voglia di ritornare e così fé. sercambi, 2-ii-100: perché naturalmente
; / e sono buoni, in fé di dio. toccategli. / -oh,
griselda, 18: della qual se ne fé singoiar festa / qual fussi figlia d'
., 27-91: se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi, per
una buona costoletta lombarda, a la fé di dio, con patatine bene crogiolate
4-5-92: con voce aperta / gli fé giesù la verità patente. becelli,
, / e lo incanto gli fé del mal del pino / e dell'abete
metà biasimando il nostro atto d'insurrezione) fé rompere i ranghi. nievo,
condotto al patibolo, la corte gli fé riconoscere nella massa della gente, che
sorte nasceva cristiano, / la nostra fé ne pativa le pene. -in
firenzuola, 725: -ti prometto a fé di vero gentiluomo, dappoi ch'io veggio
, xliii-98: dammi, signor, la fé de'patriarca / e de'profeti mi
quanto si creda, / alla cristiana fé fu sempre idonio: / e'patriarchi e
e con rachele, per cui tanto fé. cavalca, iii-175: questo salvatore aspettava
per dispetti che ebbe col granduca, si fé francese, e mentre i suoi conterranei
allorché tentò di riacquistare il patriziato, fé merito alla casa d'avere serbato la
raccomandossi e si diè tutta / alla fé nostra, al nostro patrocinio. g.
che tuorla per moglier gli dia la fé. pazzi de'medici, 78:
legge ed ogni patto, / e fé il figliolo al padre disleale. leggenda
cristo / facesti alor che cristo / ti fé delle sue greggi. dell'uva,
modo del villan matto, dopo danno fé patto. monosini, 284: a usanza
vallo in libertà, la cavalla se gli fé all'incontro, e lo salì
pavimento / come almeon a sua madre fé caro / parer lo sventurato addornamento.
e dice ch'ogn'om li par di fé. grazzini, 4-64: poiché tu
febo per correggere la sua pazzia gli fé l'orecchie dell'asino le quali tenne ascose
(i-iv- 788): la fante fé la risposta alla donna, la quale aspettò
vero che diceva fineo, prestamente il fé ritornare a casa. carducci, iii-10-363:
corso o san giovanni / che ti fé azzuffar col pecorino / per la quistiondel resto
33-94: la quale [città] fé chiamar città papale: / e'co-
tutto perdono / pur che la data fé me sia servata. 4.
g. stampa, 46: la fé, conte, il più caro e ricco
il figliuol prodigo è tornato, / fé rialto; pelar fece un cappone, /
falcone], a una sua fanticella il fé prestamente, pelato e acconcio, mettere
suonare, j quando di pelle apollo il fé spogliare. nannini [ammiano],
sfruttarlo. firenzuola, 343: alla fé, alla fé, che egli si pare
firenzuola, 343: alla fé, alla fé, che egli si pare bene che
cinzio, 2-10 (1902): si fé filagnia, in abito povero e di
che mano ostil de l'aver suo fé manca, / fuggendo l'arsa patria,
salvini, 22-206: mercurio vergadoro si fé a me vegnente / alla magione incontro
, 5-2 (1999): locrino gli fé rispondere che amava meglio penare per la
a l'uman seme, / in cui fé il sol de duol già aperto segno,
fu mai bianca né bruna / che fé portasse se non a pendice.
penetrali occulti in aureo letto / mi fé veder una bambina. metastasi, 1-ii-515
quale contra la nuca penetrando, mi fé di presente ca dere a
'l becco [del falcone] le fé... gittare avanti. crescenzi volgar
, par., 6-63: quel che fé poi ch'elli uscì di ravenna /
da donna... -in buona fé, che sa maneggiar la penna meglio che
/ guitton, campane o chi ma'fé sonetti, / presti con penne insieme tutti
collo, a una sua fanticella il fé prestamente, pelato e acconcio, mettere
le decime e poi / di nuovo fé dodici cardinali / de'suoi amici, come
: / la sconoscente vita che i fé sozzi, / ad ogne conoscenza or li
pensieri: / nel monte cristo sì si fé romito, / dove finì sua vita
poi / che la prima paura mi fé doppia. -se il pensiero non mi
aloè. / ma qualcun per la mia fé / farà più d'un pentolino
carnasciale. ariosto, 357: mi fé intendere / che non me gli dava
al bel monte poggiate / con quante si fé mai salde pedate. magalotti, 23-136
openione, / qual più ti serve a fé quel men ài caro; / on-
teneva, chiamato sporo; e perciò gli fé tagliare i testicoli. davila, 479
in effetto la percossa / ch'io fé a filena al sommo della vesta, /
cent., 71-91: più volte vi fé battaglie dare, / con gatti e
sì gran forsa che del cavallo la fé cadere. andrea da barberino, i-192:
i-4-57: de la sua mente al percussor fé segno, / che l'imperio eseguì
incisa, ove il gran taglio / si fé del monte e si diè corso alle
ma perché si perducesse ad effetto, fé pagare di suo ventimila scudi a camillo
di rimanersi deserto nella sua casa, fé voto che, se dio non si
isparto è quel gentil musico sono / che fé già tanti ingegni alti e leggiadri /
in amore, / come in lacci di fé, prodi e famosi. -costituito
compose / e al vario suon le fé concordi e pronte? -gradevole allo sguardo
perch'è cosa perfetta / altro noi fé che dio. piccolomini, 1-197: si
con cor sincero e con perfetta fede / fé che pel duca male udita fui.
): ben conosé che la vera fé era sola la catolica, ma per paura
ke con scisma confina, / tosto la fé fugire / e de morte morire /
i corpuscoli odorosi in quell'osso che fé il caso tutto di perforamenti ripieno a
perseguitare in pianura il lupo montano, che fé smacchiar dal covacchio opaco. menzini,
in te s'accenda, / sì come fé quel di centurione, / tal che
! / eran rivali, eran di fé diversi, / e si sentian degli aspri
tacito / non poteva, gridò, fé il lume prossimo / al pertugio del palco
favola], che indi in poi fé vergognare gli uomini di usar la venere allo
, che alla scala dove zanobio montava fé uno pertuzo dove zanobio metteva il suo
vedendo che lei non se pervaliva, la fé portare qui in orvieto sabbato passato.
una città della tebaide unuomo perversissimo si fé monaco. casalicchio, 95: è proprio
duro e sì perverso, / che lo fé cader pallido et esangue. n.
invelenito contro a questi / maligni perversor della fé nostra, / ch'e'bisogna adoprar
pervertere l'imperio mio per agrandire la fé de macometo. ariosto, 1-iv-492:
il fésse / e due parte ne fé. vadi, xcii-ii-167: torai arma lieve
. sercambi, 2-i-321: allora salamone fé uno de'copi pieni votare e fé pesare
salamone fé uno de'copi pieni votare e fé pesare la morca. gherardi, iti-159
grazzini, 27: varchi, alla fé tu hai... / del nuovo
più greve, e più franta la fé. dannunzio, ii-288: instrutto ma non
tasso. 1-84: quando il re fé di sion l'acquisto / e vi cercò
pessimo. sanudo, lviii-128: si fé temporal grande e pessimo li 5 dì.
20-257: tolto il suo cavallo, ci fé montar suso un ragazzo che appunto ne
antonio di ser bartolomeo per uno mercato fé meco. g. morelli, 316:
ciacco, informe zucca / gnaffe! fé il colpo che in alpestre rocca /
e giorno? / vi giuro, a fé, che, se quel più v'accade
, 1-i-380: tornatosene a costantinopoli, fé attaccare un pettegolezzo diplomatico fra basilio e
fu tanta che la compagnia se ne fé ricca: e per questa vittoria presono
per punirne l'estrema petulanza, / fé sì brutto costui che al paragone / samuele
in fede mia / e per la fé d'enea, gran cavaliere, / che
figliuolo; / fi qual crescendo si fé molto ardito, / gagliardo e destro come
matteosso vago di salsicce, se ne fé a uno beccaio fare alquante in morselli
. cieco, 22-49: quella ancella fé tanto con suoi vezzi / che lo
solo esso a sé piace, / fé l'uomo buono e a bene, e
il primo canto. / tre volte il fé girar con tutte tacque; / a
4-9: di sé nascendo a roma non fé grazia, / a giudea sì,
, / poi che del suo piacer mi fé gir grave / « la dolce vista
, 1-202: e vincitore... fé cenno colla mano di posare un minuto
sua dama e (fissele: per mia fé, mia dama..., io
aperseli [la giustizia alla verità], fé posar da la sella, / k'
ismontò nel castello, e quivi si fé sua posata e sua stanza. piovano
lunghe, in questo luogo aprico / opi fé nel calar la sua posata. bisaccioni
/ sendo milone nel presente spazzo, / fé sì che fu di berta innamorato /
abitar. leandreide, lxxvhi-ii-283: puoscia gli fé una plicatura breve / serrandoua cum un
fronte mi ferì, che attente / fé tutte a sé le posse della mente.
montieli a la lor possa, a bona fé, sanza frode. pucciarello, vii-799
/ non sai qual contro a dio / fé di sue forze abuso / con temeraria
servo a mia possanza / e sua fé porto in seno. paolo da certaldo,
lui temor, / bona speranza, fé et amor, / se nui farem 90
. / pietà ti stringa, che ti fé passibile / colonna e guida a noi
altri suoi dolente, / quattro ne fé volar da l'altra costa / con tutt'
gran tesoro; / di gioie e perle fé gran ragunata, / quaranta mila e
di fuori. la spagna, 19-37: fé covertare e sellare e cavagli / ed
ponte a centina, il postemastro / fé che 'l procaccio scavalcasse lì.
, per esigere l'adorazione de'popoli, fé spiccare il capo al simulacro di giove
spenditore: - vostro figliuolo ne gli fé dare postieri duecento. = lat
balzar tante faville / che mai non ne fé tante mongibello: / are'quel colpo
maladetto, / tenne gran posto, fé spese bestiali. redi, 16-v-166: i
acconcio in postura di morto, si fé cantare una solenne messa di requie.
semi augusti: / stabilir de la fé l'eterna mole; / volger potente
(7-10): vostra partita mi fé tanta noia / ch'io star di sotto
. la spagna, 1-32: tutta cristianità fé movimento, / piccoli e grandi,
soblimi. boccaccio, 1-ii-563: poscia li fé altro dono arrecare, / e ciò
potè avidità di regno?) / fé del materno sen cader trafitti. s.
ser bartolo d'ari o fé ciò che poeté per cacarme da luca.
dal nulla / e della vita vi fé lieti? gentile, 3-32: non è
, 1-2-141; giacomo... fé vela sopra sicilia, a ventiquattro agosto
tansillo, 1-61: la speranza, la fé, la caritade, / da chi
potestà / che assai fecion mancar la fé pagana. lottini, 158: dove son
furioso i suoi quindi spingendo, / fé de'nemici un potticidio orrendo. b.
, i-227: dovea predicare, e così fé, uno frate della povera vita di
me, / e presto il mormorio si fé parole: / « ben lo sappiamo