sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori allet- tatice. leopardi, 29-21
altre acute e femmine come quelle degli evirati. ripetevano sempre le stesse parole, con
creato, non fu un gregge di evirati e di vili ma un'armata di uomini
: erano stati scannati, stracciati, evirati. oriani, x-7-318: 1 superstiti
erano trasportati a massaua, tagliuzzati, evirati, deformati. -rifl.
sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori allet- tatrice. massaia, i-100
. alcuni erano ancora vivi, altri solamente evirati. pascarella, 2-467: pervenimmo ove
acqua, ivi erano de'nostri ignudi, evirati, alcuni ancora respiravano. d'annunzio
, fanciulla, indp- cile / degli evirati accenti, / cantar tu possa il cantico
, e il lezioso / degli immani evirati eterno trillo. d'annunzio, iv-2-215:
e la voce acuta come quella degli evirati. 2. figur. privo
un di quegli uomini anfibi, eunuchi ed evirati che si chiamano, con oltraggio all'
metro era usato nel culto dai sacerdoti evirati della dea cibele, chiamati gallae e
maestri miei, mercatanti di libri, evirati d'ingegno e di cuore e di fama
sue mura la città, lasciva / d'evirati cantori affettatrice. manzoni, 34:
maestri miei, mercatanti di libri, evirati d'ingegno, e di cuore, e
tibie e il lezioso / degli immani evirati eterno trillo. zena, 3-109:
, vi-516: né tutti i cantori evirati denno ringraziare il norcino: la venalità
mura la città, lasciva / d'evirati cantori allettatrice, / non pietra, non
uniforme, di una castitàche ricorda quella degli evirati. calvino, 13-39: la musica
vostre statuette, degni soltanto di artisti evirati. -ant. storpiato, deforme.
(e anticamente si trattava spesso di evirati o, fino al secolo scorso, di
gli sconci avanzi dei nemici da lui evirati, ed alcune caraffe bianche. borgese
mura la città, lasciva / d'evirati cantori allettatrice. d'annunzio, i-13
che appo quella stomachevole razza di franchi evirati chiamasi 'cancan'.