il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia, chi si diparte e dice,
: dal fianco de l'amante (estranio arnese) / un cristallo pendea lucido e
il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia, chi si diparte e dice
cavalier con arme negre, / ch'estranio mi parea, con bigie penne / diffuse
oh generosi spirti / degni del giogo estranio e de'cachinni! tommaseo, i-361
di peregrine / piante di fiori in suolo estranio nati / l'odorosa educar dolce famiglia
. oh generosi spirti / degni del giogo estranio e de'cachinni! pascoli,
il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia, chi si diparte e dice,
gozzano, 6: socchiudo gli occhi, estranio / ai casi della vita. /
16-20: dal fianco de l'amante (estranio arnese) / un cristallo pendea lucido
, 18: quando al giogo d'estranio servaggio / niun de'greci curvava il
6-iv-1-14: [quivi] quanto d'ogni estranio clima / poscia raccolse, o prima
stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso e
il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia, chi si diparte e dice,
stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso e
/ tutto in lui che si aduna estranio corpo / calcareo si dissolve. marotta
che amino di cuore te, uomo estranio, e non piuttosto affine di loro
il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia, chi si diparte e dice
dio scende. manzoni, 36: un estranio giovinetto / si posò sul monumento:
filicaia, 2-1-237: ecco trabocca / d'estranio sangue il piano, e alla novella
sua. manzoni, 36: un estranio giovinetto / si posò sul monumento: /
popolari, i-643: affrontate colla spada l'estranio che vi attraversa il sentiero dei vostri
edippo. avrai, / attico, estranio erede. -sentirsi estraneo in un
voluto e fusse stato sforzato lasciarlo in estranio. alfieri, 1-589: io parlo /
gozzano, io: socchiudo gli occhi, estranio / ai casi della vita; sento
all'insù, non prima quel- l'estranio impeto e quell'uopo manca, ch'ella
, 9-90: orlando a questo fatto estranio tanto / si ferma un poco,
estraniare (estraneare), tr. { estranio). rendere estraneo, far sembrare
= deriv. da estraniare. estranio, estrano, v. estraneo.
audace stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso
intanto a studio là nel trasimeno / estranio peregrin lava le membra
. berchet, 34: l'estranio, impietosito, / ne'misteri di quell'
dall'aere, né ammette consorzio d'estranio, ma, innascibile in se medesimo,
ha la lira di febo un suono estranio, / ch'è di cattiva lega e
: dal fianco de l'amante (estranio arnese) / un cristallo pendea lucido e
sangue. manzoni, ii-14: un estranio giovinetto / si posò sul monumento.
stuolo, / che mova a ricercar estranio lido. tassoni, 10-8:
stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso
dal fianco de l'amante (estranio arnese) / un cristallo pendea
/ tutto in lui che si aduna estranio corpo / calcareo si dissolve.
audace stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso
vini / saran, che aprico manda estranio lito. temanza, 40: di diaspro
senz'onta concetto, / è un estranio sul suol dov'è nato. massaia
audace stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso
, giove, un console e senato estranio dentro dal tuo sacro tempio augurato,
internato nell'eremo senz'il consorzio d'estranio, senza il diversivo di aggiunto,
, giove, un console e senato estranio dentro dal tuo sacro tempio augurato,
affettate e svenevoli parole / questo retore estranio a che più infarcia? 2
una lagrima velò; / e l'estranio, impietosito, / ne'misteri di quell'
ammazza. manzoni, ii-1-71: un estranio giovinetto / si posò sul monumento;