per prendere lui [ilarione] ed esichio suo discepolo, perciocché l'avevano in
. redi, 16-i-122, « appresso esichio, la voce 3o [ì. 3ùàt
prestito del gr. xdtva- axpov (esichio). canevàccio, v.
. cavalca, 16-1-90: e cercando esichio tutta l'isola per alcun segreto luogo,
di polvere, era saltazione satirica, dice esichio. = voce dotta, dal gr
etimologico magno, in suida, in esichio, e in altri vocabolisti e glossografi greci
, 20-48: una fiata, non essendovi esichio, sentendosi infermato ed essendo certo del
; cfr. gr. (xuxtov (esichio) 'mucchio 'e bormino mosena
orciuolini. redi, 16-ii-188: appresso esichio, la voce pojxpuxv) vale lo
prose fiorentine, iv-1-234: darà fuora esichio corretto da infiniti errori e illustrato con
: così diconsi da suida e da esichio i cavi che attaccavano i vascelli agli anelli
come imbottitura. salvini, 39-iv-246: esichio nomina un certo vaso nominato 'astychus'
, dal gr. tàpavòog, secondo esichio di origine scitica; cfr. fr.
: sorta di fina veste muliebre in esichio, con frauge da una parte, usata
san cipriano, san gregorio taumaturgo, esichio e molti altri. leopardi, iii-806
pepevótiov, nome di una pianta in esichio). verònica3, sf.