detestare profondamente, avere in orrore; esecrare. dante, conv., iv-1-5
ed eccles. nel senso di 'esecrare, allontanare da sé come cosa empia
. per estens. condannare, maledire, esecrare. g. p. maffei,
2. per estens. condannare, esecrare. b. croce, ii-6-186:
, deriv. da détestdri 4 esecrare, maledire '. l'estensione dei significati
avere in profondo orrore, aborrire, esecrare. m. villani, 2-1
= voce dotta, lat. dètestari * esecrare, maledire; tener lontano '(
', ger. di exsecràre * esecrare '. esecrare (ant. anche
di exsecràre * esecrare '. esecrare (ant. anche execrare), tr
boccaccio, v-102: cotale sé ad esecrare incominciò: a o iddii,
guerrazzi, 6-310: dimentichiamo per non esecrare, fuggiamo per non uccidere. carducci,
, 15: il popolo non cessava d'esecrare l'avarizia di lei attribuendo a questa
esecrato (part. pass, di esecrare), agg. considerato con orrore
porta la vita, anziché umiliarsi, o esecrare l'indiscreto benefattore che ostentando il suo
, 15: il popolo non cessava d'esecrare l'avarizia di lei attribuendo a questa
nel commendare la virtù vera che fervido nell'esecrare la virtù simulata. 4.
stato. -provare antipatia profonda; esecrare, detestare. bartolomeo da s.
3. tr. maledire, esecrare, detestare. epicuro, 89:
. augurare il male a qualcuno, esecrare (per una colpa commessa, per
2. avere in orrore qualcosa, esecrare, abominare; nutrire sentimenti di vivissima
vita, anziché umiliarsi, o esecrare l'indiscreto benefattore che, ostentando il
15: il popolo non cessava di esecrare l'avarizia di lei attribuendo a questa
insieme il più sterile de'piaceri, d'esecrare a parole la tirannide de'forestieri confederati
la vita, anziché umiliarsi, o esecrare l'indiscreto benefattore che, ostentando il
in cordiali rapporti, mi incuora ad esecrare il vizio [di accumulare denaro] di
insieme il più stenle de'piaceri, d'esecrare a parole la tirannide de'forestieri confederati
inglesi e gli americani. 2. esecrare profondamente ciò che rappresenta un vizio o