anche loro dei misteriosi rapporti con l'esecrando. 6. peggior. bef
e chi per sacro / e chi per esecrando il voto e il dono / avevan
ferire? / oh terrori del conflitto esecrando / la cagione ese cranda qual è
, che indi ritrasse, / oro esecrando, su i suoi campi intorno /
5-251: mercé tal erro, che esecrando invase / tutti in addietro i facitor di
= comp. di esecrabile. esecrando (ant. anche essecrando), agg
disprezzabile, quanto il rendeva odioso ed esecrando la sua tirannide. manzoni, 73:
73: oh terror! del conflitto esecrando / la cagione esecranda qual è?
aveva posto sulla sacra tonsura il segno esecrando del delitto! baldini, i-451:
delitto! baldini, i-451: l'esecrando misfatto è ormai deciso, non c'è
che il poeta vuole esaltare, un nome esecrando e detestabile. -con valore
un gran colpo gli diè (colpo esecrando) / su 'l collo, e lo
per sacro, / e chi per esecrando il voto e 'l dono / avean di
« sacro », che vale anche « esecrando ». 3. sostant.
, s'invaghisce o dell'impossibile o dell'esecrando, perché non vede in altri oggetti
= voce dotta, lat. exsecràndus * esecrando ', ger. di exsecràre *
che la gallia e l'alpe / esecrando persegue. leopardi, i-374: i suoi
mondo il più barbaro esempio di parricidio esecrando. verga, ii-431: t'ho
col sangue loro avrian suoi figli / l'esecrando d'atreo feral convito / espiato,
sofi che la gallia e l'alpe / esecrando persegue: e dir qual arse /
? di colpa è questo / frutto esecrando, e di colpa è rampogna. verga
, una passione); turpe, esecrando (un peccato, una colpa).
nascita in poi, che il mio esecrando destino ha improntato di perpetua inutilità.
avesse indotto contro di me a quel l'esecrando attentato. manzoni, pr. sp
l'ebrietà dell'empio marchese e lo sfogo esecrando della sua infame libidine abbandonato l'avevano
6-91: lo infame propala, / esecrando terribile disegno. casti, 60: ragion
-maligno, perverso, crudele; esecrando, infame; perfidamente astuto, falso
mia nascita in poi, che il mio esecrando destino ha improntato di perpetua inutilità.
, e create sacerdotesse facevano il sacrifìcio esecrando. borsi, 2-178: se ho potuto
. -particolarmente grave, obbrobrioso, esecrando (un vizio, una colpa)
l'interesse aver alzata la catastrofe di sì esecrando e inimmaginabile deicidio. alfieri, 4-136
mori africani, de'quali si fa un'esecrando mercimonio da i mercatanti europei. galdi
papini, 27-66: posso apparire il più esecrando ma son forse il più tradito,
mia nascita in poi, che il mio esecrando destino ha improntato di perpetua inutilità.
misteri, i perfidi intenti, l'esecrando contegno;... esse per
strappato, lamentevolmente esclamò: 'o esecrando panno, che neppure a quest'uso
omicidio, delitto o tradimento abominevole, esecrando. landino, 184: del quale
mia nascita in poi, che il mio esecrando destino ha improntato di perpetua inutilità.
: molti ammirarono, or lodando, or esecrando, le destrezze, l'abilità,
manifesto come il vescovo di roma, esecrando in quello di costantinopoli il titolo di
ebrietà dell'empio marchese e lo sfogo esecrando della sua infame libidine abbandonato l'avevano
chiede, e l'infame propala / esecrando terribile disegno. foscolo, xiii-2-168:
che ora fo io, proferì l'esecrando protesto con esclamare: « num custos
oggetto che quello di rimettere in piedi l'esecrando loro regno, per quindi ricondurre noi
certo) alla pugna. durava questo esecrando costume in lombardia anche nel fine del
lui, tutto è menzogna. / l'esecrando mio crune in lui ritorsi. siri
frugoni, vii-518: messapio infame, iapigio esecrando, scorticator di cipolle, onde sei
sua parte di responsabilità in questo misfatto esecrando. = nome d'agente da
, 2-87: come potrà sofferire lo strapazzo esecrando delle sue carni nelle ostie del sagramento
ma si bene per l'abominevole et esecrando giuramento che fece a maometo. romagnosi,
, l'avarizia gentilomesca aveva imparato un esecrando precetto politico. gentrificazione, sf.
bramasse di farsi memorabile a'posteri con quell'esecrando attentato. incensativa, sf.